I rifiuti organici trasformati in fertilizzante in solo un`ora Stati generali

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I rifiuti organici trasformati in fertilizzante in solo un`ora Stati generali
XII I NORDBARESE
Mercoledì 1 luglio 2015
NORDBARESE I XIII
Mercoledì 1 luglio 2015
MOLFETTA TRE CORSE VERSO EST E QUATTRO VERSO OVEST A VANTAGGIO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA SULLE STRADE
BITONTO IL VICESINDACO: «UNA CITTÀ PIÙ EDUCATA E PIÙ RISPETTOSA ATTRAE PIÙ CLIENTI, PIÙ TURISTI, PIÙ VISITATORI»
Tutti al mare con l’autobus
il servizio fino al 31 agosto
Regole per la «movida»
confronto ancora acceso
Possibile raggiungere le spiagge a Levante e Ponente, stabilimenti compresi
Residenti contro gestori dei locali. E l’amministrazione media
LUCREZIA D’AMBROSIO
MOLFETTA Il «Bahia», una delle spiagge frequentate
l MOLFETTA. A partire da oggi e fino
al 31 agosto incluso sarà possibile raggiungere le spiagge a levante e a ponente della città, stabilimenti balneari
inclusi, a brodo del bus urbano. La Mtm,
società che a Molfetta si occupa del
trasporto pubblico urbano, garantirà
ogni giorno, tre corse lungo il litorale di
levante e quattro a ponente dal mattino
fino alle 18 circa.
L’obiettivo è «promuovere l’uso del
mezzo pubblico» a tutto vantaggio
dell’ambiente e della sicurezza sulle
strade, ed andare incontro «a chi abita
in zone da cui non transita la navetta del
servizio spiaggia e utilizza le altre linee
per raggiungere il centro città».
E’ consentito l’utilizzo di un unico
biglietto per i due bus, se il passaggio
avviene entro i 60 minuti dalla prima
obliterazione. Gli stessi bus urbani garantiranno altrettante fermate anche al
parco divertimenti Miragica sia per
agevolare i residenti, le famiglie, gli
anziani che vogliono spostarsi con i
nipotini senza prendere l’auto, sia per
rispondere alle richieste sempre più
frequenti dei turisti che raggiungono
Molfetta con il treno e, dopo aver visitato la città, vorrebbero raggiungere
anche il parco divertimenti.
Nello specifico il servizio bus farà tre
CORATO LE TECNOLOGIE INNOVATIVE MESSE A PUNTO DA UN’AZIENDA LOCALE
corse verso i lidi di levante con partenza
dal capolinea di Piazza Vittorio Emanuele alle 9.35, 11.50, 12.20. Percorrerà
via Margherita di Savoia - Piazza Margherita di Savoia - Via de Luca - Via
Baccarini - Via Giovinazzo - S.S. 16 sud
in andata – Prima cala - seconda Cala
(Lidi Belvedere e Marina piccola) - Lido
Algamarina – terza Cala (Torre Gavetone) per poi fare inversione a Cola
Olidda e tornare verso il centro urbano
attraversando Via Giovinazzo - Via Ten.
Fiorino - Piazza Garibaldi - Corso Dante
- Via San Domenico - Via San Rocco - Via
Ten. Ragno - Via S. Pansini - Piazza Vitt.
Emanuele (Capolinea). Le corse di ritorno della navetta sono alle 9.55, 12.10,
13.40 che, con un tempo di percorrenza
medio di 20 minuti, rientrerà al capolinea alle 14.
Quattro sono le corse a ponente con
partenze, sempre da piazza Vittorio
Emanuele, alle 10.20, 11.05, 12.35, 17.40.
Per il secondo anno consecutivo è prevista nella corsa di ponente la fermata
al parco divertimenti Miragica.
Di seguito la percorrenza: Piazza Vittorio Emanuele (Capolinea) - Via Vitt.
Emanuele - Piazza Garibaldi - Via Ten.
Fiorino - Via Baccarini - Via de Luca Piazza Margh. di Savoia - Via Roma Piazza Roma - Via G. Mameli - Via E.
Ribera - Via San Francesco d’Assisi Via Madonna dei Martiri - Via Bisceglie
ENRICA D’ACCIÒ
- S.S. 16 nord (in andata) - Cala San
Giacomo - Torre Calderina - Lido Nettuno (inversione di marcia) - S.S. 16
nord (di ritorno) - Miragica - Cala San
Giacomo - Via Bisceglie - Via Madonna
dei Martiri - Via ten. Ragno - Via S.
Pansini - Piazza Vittorio Emanuele (Capolinea). Le corse di rientro sono alle
10.40, 11.25, 12.55, 18.00. Tempo di percorrenza 20-25 minuti. Biglietto di corsa
semplice è 90 centesimi, acquistato in
vettura 1,10 euro. Biglietto multiplo da
10 corse 6,70 euro. Abbonamento mensile unico 21,20 euro. Costi decisamente
contenuti e meno auto sulle strade.
GIOVINAZZO CONTRASTO DELLE POVERTÀ, POLITICHE EDUCATIVE E PER I GIOVANI
I rifiuti organici trasformati Stati generali dei servizi sociali
in fertilizzante in solo un’ora il punto su criticità e successi
GIUSEPPE CANTATORE
l CORATO . Mescolate
l’energia
elettromagnetica
delle microonde con alcune
sostanze minerali. In una sola
ora otterrete circa una tonnellata di «compost» - il fertilizzante naturale derivante
dai rifiuti organici molto utilizzato in agricoltura - senza
l’effetto collaterale delle emissioni di percolato o di gas
maleodoranti. Niente male,
considerando che per produrre la stessa quantità di materiale utilizzando i metodi
tradizionali occorrono dai tre
ai cinque mesi, con l’ulteriore
difficoltà di dover abbattere
liquidi e odori molesti.
Il rivoluzionario processo reso ancora più interessante
dal fatto che in Puglia l’intero
ciclo dei rifiuti si basi sulle
discariche - è stato ideato da
un gruppo di ricercatori del
dipartimento di «Scienza della Vita e dell’Ambiente»
dell’Università di Cagliari. Lo
sviluppo industriale del progetto si deve alla società sardo-lombarda «Fasthum», ma
le tecnologie - tutte di casa
nostra - sono state messe a
punto dai tecnici della «Emitech» di Corato.
«La grande novità consiste
nella capacità di trasformare i
rifiuti organici in una sola ora
in un prodotto biostabilizzato
e in ammendanti compostati
di elevata qualità» spiega Antonio Diaferia, ingegnere
dell’azienda coratina. Tutto
nasce dall’energia elettromagnetica delle microonde «che
MINO CIOCIA
CORATO Il pannello di controllo dell'impianto di trattamento del compost
attiva le sostanze minerali e
innesca una rapida degradazione delle fibre organiche. E
alla fine del processo resta
solo vapore.
Le circa 12 tonnellate di
rifiuti organici prodotti quotidianamente a Corato - illustra Diaferia - potrebbero
diventare compost di elevata
qualità in 12 ore». Il processo utilizzabile per trattare la frazione organica di rifiuti urbani, scarti e sottoprodotti
animali e vegetali - è stato già
sottoposto a sperimentazioni
di laboratorio e ad applicazioni su scala industriale. «Le
analisi chimiche condotte sui
prodotti derivanti dal processo di umificazione - sottolinea
ancora l’ingegnere - hanno
dimostrato che i valori delle
diverse sostanze come carbonio organico, acidi umici e
fulvici, azoto e rapporto tra
carbonio e azoto sono in linea
con quelli previsti dal decreto
ministeriale del 1998 sugli ammendanti compostati». I benefici sarebbero quindi tangibili a più livelli. «Il processo
di lavorazione risulterebbe
molto più vantaggioso rispetto al tradizionale sistema di
compostaggio biologico sia
dal punto di vista economico
che da quello ambientale. In
più - conclude Diaferia - i
cittadini, soprattutto quelli
che vivono nei pressi degli
impianti di lavorazione, direbbero addio ai cattivi odori».
l GIOVINAZZO. Mettere a
fuoco tutte le aree che compongono il tessuto sociale di
Giovinazzo per evidenziare
quelle che sono le criticità e
quali sono le buone pratiche.
È questo l’intento della tre
giorni, inaugurata ieri pomeriggio alle 17 nella sala San
Felice, che farà il punto sugli
stati generali dei servizi sociali. Dalle nuove misure regionali per il contrasto alla
povertà, alle politiche che
hanno come obiettivo i più
giovani, alle misure messe in
campo dall’amministrazione
comunale soprattutto nel
campo educativo. Senza tralasciare la programmazione
futura sugli interventi a favore della integrazione di soggetti diversamente abili, degli
anziani, e degli immigrati.
Nel corso della tre giorni, che
si concluderà dopodomani, saranno svelate anche le nuove
misure che accompagnano i
Piani sociali di Zona, nel cui
ambito ricadono i comuni di
Giovinazzo e Molfetta.
Particolare attenzione sarà
data anche alla programmazione di un nuovo progetto
educativo culturale che vedrà
impegnata l’intera rete sociale. Un progetto già sperimentato che vedrà, a conclusione
dei lavori la presentazione di
un cortometraggio realizzato
dagli studenti del liceo classico «Matteo Spinelli», dal titolo «I cavalieri di Aristofane».
Un lavoro che è risultato
MOLFETTA
La prima cala
e lo scorcio di
una spiaggia
essere vincitore del concorso
«Certamen. Libertà e poteri
forti in Atene e Roma» bandito dalla «Stilo editrice». Agli
stati generali sui servizi sociali, che sono stati organizzati come assemblea cittadina, «Una città coesa» il titolo
della tra giorni, parteciperanno tra gli altri Emanuele Pepe
e Claudio Natale, della Regione Puglia, che relazioneranno sulle nuove misure dei
Piani di Zona, il dirigente
dell’ufficio Politiche giovanili
e legalità della Regione, Annibale D’Elia, Antonello Taranto, della Asl Bari, Rosa
Vanda Triggiano, delegata
ANT Regione Puglia, la referente del progetto «Sprar»
Livia Cantore, e il presidente
del «Cvs San Nicola».
Interverranno anche il vescovo don Luigi Martella e
Renato De Scisciolo, coordinatore regionale della Federazione Antiracket Italiana. A
fare gli onori di casa saranno
il sindaco Tommaso Depalma
e l’assessore ai servizi sociali
Michele Sollecito. «L’assemblea – ha commentato Sollecito - non rappresenta uno
stato di fatto ma un obiettivo
per rendere più coesa la nostra comunità cittadina partendo dalla constatazione che
tutte le componenti della nostra società sono ugualmente
importanti e che il giusto
equilibrio rappresenta la massima aspirazione per il buon
andamento di una polis».
BITONTO Le zone della «movida»
TERLIZZI EVENTI, LABORATORI, CORSI, LETTURE E GIOCHI DIDATTICI PER I PIÙ PICCOLI RUVO IL «FABBRO FILOSOFO», DOCENTE UNIVERSITARIO E INSIGNE STUDIOSO
«La biblioteca che cambia»
visite guidate sul territorio
MASSIMO RESTA
GIOVINAZZO Una panoramica
l BITONTO . Da una parte i residenti,
armati di secchi d’acqua spesso mista a
candeggina, dall’altra i locali, che richiedono più sicurezza, meno auto e più servizi. Nel mezzo l’amministrazione comunale che invita «all’equilibrio, perché il
centro storico sia davvero di tutti».
Dopo il primo giro di multe ai locali
fracassoni, e lo strascico di polemiche che
ne è derivato, la giunta di Michele Abbaticchio ha convocato i gestori e i proprietari dei locali della «movida» per discutere le regole e le procedure per la
programmazione e la realizzazione delle
attività di intrattenimento all’interno e
all’esterno dei locali.
«Ad un anno dall’entrata in vigore
dell’ordinanza sull'emissione sonore» così il tenete della polizia municipale Gaetano Paciullo «è arrivato il momento della
tolleranza zero. Le regole ci sono, devono
essere rispettate. E i gestori, è bene ricordarlo, devono rispondere anche degli
schiamazzi dei loro clienti».
«La parola d’ordine è equilibrio fra regole, diritti e aspettative», ribadisce conciliante l’assessore al marketing territoriale Rino Mangini. Uno scatto ulteriore
dal vicesindaco Rosa Calò: «Lavoriamo
insieme, nel rispetto delle esigenze di tutti, di chi lavora e di chi vive. Stiamo pensando ad un “bollino di qualità” per cer-
tificare i locali che, per esempio, fanno
una corretta raccolta differenziata. E poi
ancora servizio di mobilità sostenibile
per tutti. Pensiamo ad una città più educata, più rispettosa delle regole attrae più
clienti, più turisti, più visitatori».
Il tentativo di mediazione dell’amministrazione, tuttavia, si scontra con i disagi dei residenti, costretti non solo a convivere con la musica e con gli schiamazzi
ma anche con pile di immondizia e odore
di pipì negli angoli più bui del centro
storico. Sarebbero almeno due gli esposti,
presentati in procura, contro gli esercizi
commerciali. «Il centro storico non è un
parco divertimenti», sostengono i più oltranzisti. Anche per questo ingoiano amaro baristi e pizzaioli. «Ci piovono addosso
critiche e lamentele, siamo ostaggio di chi
vorrebbe le piazze vuote, o, peggio ancora,
piene di auto. Nessuno pensa ai posti di
lavoro che la “movida” ha generato?».
Il confronto, insomma, è ancora vivo e,
di sicuro l’amministrazione comunale dovrà trovare nuove risposte ai bisogni del
centro antico. Con l’allungarsi delle notti
bitontine, per esempio, sarebbe forse necessario organizzare servizi notturni sia
per i vigili urbani sia per gli operatori
dell’Asv, al fine di garantire più sicurezza
nelle piazze, un maggiore rispetto delle
regole e più pulizia: interventi che farebbero bene a tutti, ai residenti e ai commercianti.
ad arte e storia, non ha nulla da invidiare ai borghi
limitrofi».
«Terlizzi contiene in sé una grande potenzialità
l TERLIZZI . Calato il sipario sulla prima parte del
turistica ed una enorme vocazione all’accoglienza progetto del Sac Nordbarese-Ofantino «La Biblioha aggiunto - e l’Amministrazione comunale sta
teca che cambia» che dall’inizio di maggio si è
puntando decisamente in queste direzioni. Ne sono
dispiegato in una serie di eventi tra laboratori,
la testimonianza non solo le tante iniziative afworkshop, corsi, letture, giochi didattici per i più
ferenti al progetto Sac appena concluso, ma anche le
piccoli.
altrettante “scommesse” che ci vedono impegnati
Per la chiusura del programma che ha interesquotidianamente con azioni di sensibilizzazione e
sato i comuni di Bitonto e Terlizzi, sono state prevalorizzazione della cultura del territorio e con
viste due giornate di visite guidate sul territorio,
l’incremento dei servizi connessi al settore turiche hanno visto grande partecipazione non solo di
stico».
terlizzesi, ma anche di turisti o cittadini di zone
Entusiasta si è detto anche l’Assessore all’Amlimitrofe.
biente, Paolo Malerba, anch’egli presente alla due
Soddisfatta, dunque, l’assessore alla Cultura e al
giorni di visite: «IniziaTurismo che ha partecitive come questa sono
pato a gran parte degli
assolutamente da ripeeventi ed, in ultimo, le
tere. Questa volta, si è
visite dei giorni scorsi:
privilegiato un percorso
«Le visite guidate, penche ha permesso di cosate con lo scopo specinoscere quei siti che svefico di favorire una milano soprattutto la Tergliore conoscenza del
lizzi 400, 500 e 600esca,
territorio, si sono traovvero che mostrano la
sformate in vere e proCittà prima della sua
prie giornate formative
espansione “extra-moein cui è stato sviluppato
nia”. Non va escluso di
un percorso di “rivelapoter proseguire con atzione” delle nostre raditività di questo tipo, spoci e della nostra storia. I
stando, perché no, l’atpartecipanti, grandi e
tenzione anche sul piapiccini, sono stati entuno paesaggistico e amsiasti e, a tal proposito,
bientale del nostro terdevo vivamente congraritorio e, quindi, pensatularmi con la guida ture a intere giornate a
ristica accreditata dalla TERLIZZI Visita al portale di Anseramo da Trani
contatto con la natura
Regione Puglia, Concetalla riscoperta delle nostre origini contadine».
ta Pagano, per aver saputo coinvolgere un uditorio
Anche il Sindaco, Ninni Gemmato, ha sottolivariegato con spiegazioni chiare e precise e con il
neato l’importanza della promozione di giornata
dottor Vito Bernardi della biblioteca cittadina che
come queste: «Se non si conosce da dove si viene,
ha dato un grosso contributo sin dalla fase della
non può sapersi dove si sta andando- le sue parole di
redazione del percorso turistico, focalizzato sulla
commento- Spero che i tanti partecipanti alle due
riscoperta del nucleo medievale cittadino».
giornate di visite gratuite d’ora in poi guardino la
«Siamo pienamente consapevoli- ha continuato
Città con occhi diversi e che si facciano portavoce
Marina Cagnetta - del fatto che cultura e turismo
delle storie e della Storia che la nostra Città, se la
siano i due grandi volani per un nuovo e concreto
ascoltiamo, può raccontarci».
rilancio socio-economico della città che, in quanto
Lutto in città per un figlio celebre
si è spento Domenico Campanale
l RUVO. Si è spento all’età di 94 anni, il «fabbro-filosofo» Domenico
Campanale, docente universitario, insigne studioso, eccellente figlio di Ruvo.
Nato da una famiglia di braccianti, quarto di quattro figli, aveva dovuto
lasciare la scuola molto presto. Ragazzino, quindi, aveva cominciato a lavorare
come fabbro in bottega per aiutare la famiglia sempre in ristrettezze.
Nonostante il lavoro, per, la curiosità, la tenacia, l’amore per lo studio non
l’avevano abbandonato e, nel tempo, gli hanno consentito di raggiungere i più
importanti traguardi accademici.
Mentre andava ancora a bottega, il giovanissimo Domenico ha cominciato
a studiare da autodidatta la storia, la letteratura, il latino e la matematica per
conseguire il diploma magistrale. Poi, subito dopo,
anche il greco e quindi la
maturità classica. Con le
poche ripetizioni di latino
e greco, Domenico è riuscito a mantenersi anche
negli studi universitari, a
Bari, e nel 1947 ha conseguito la laurea in filosofia.
Con la laurea in tasca,
ha cominciato la carriera
nei licei cattolici in giro
per l’Italia. A Roma, agli
inizi degli anni '50, ha insegnato storia e filosofia
anche ai fratelli Matterella: il più grande, Piersanti,
diventerà poi presidente
della regione Sicilia e vittima di mafia, il più giovane, Sergio, presidente
della Repubblica. Dopo
l’esperienza nella scuola
superiore, il prof. Campanale è tornato a Bari, a
metà degli anni '50, come assistente universitario.
Proprio all’università di Bari rimarrà fino alla metà degli anni '90,
dedicando allo studio, alla ricerca e all’insegnamento quasi quarant'anni di
vita. Fra le pubblicazioni più importanti, saggi e approfondimenti su filosofia
morale, filosofia del diritto, epistemologia, Hume, Leibniz, Nieztsche e
Wittgenstein. Da ultimo, precursore di altri studi, anche ricerche sui temi
della bioetica. Papà di quattro figli, innamorato della famiglia nonostante
l’esperienza del dolore, bassino e mingherlino, Campanale era una persona
riservata ma non per questo meno attenta alla vita della città: un filosofo, non
solo un professore di filosofia.
BARI
L’Università in
cui ha
studiato
prima e
lavorato poi
Domenico
Campanale