Relazione sull`attivita` OICE
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Relazione sull`attivita` OICE
Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica 69a Assemblea degli Associati OICE Roma, 5 luglio 2012 Relazione sull’attività dell'Associazione Indice pag. 1. La base associativa ........................................................................................................ 2 2. Osservatorio e dati del mercato pubblico .................................................................... 4 3. Ufficio gare ..................................................................................................................... 5 4. Il quadro legislativo ....................................................................................................... 6 5. Internazionalizzazione ................................................................................................... 23 6. Consulta Interregionale ................................................................................................. 28 7. Nucleo Energia ............................................................................................................... 34 8. Gruppo di Lavoro Ambiente ......................................................................................... 36 9. Gruppo di Lavoro sul Project and Construction Management (PCM) .................. 40 10. Seminario sui processi di aggregazione ........................................................................ 40 11. Attività di formazione e Gruppo di Lavoro "Giovani" .............................................. 41 12. Qualità e Certificazione ................................................................................................ 41 13. Assicurazione del progettista......................................................................................... 42 1. La base associativa Gli Associati sono attualmente 491. Dalla precedente Assemblea del 7 luglio 2011, sono entrate nell’OICE 12 società. Inoltre, è in corso la procedura per l'ammissione di altre 3 organizzazioni. I 12 nuovi Associati, ai quali diamo il benvenuto, sono così ripartiti nelle varie Categorie e Classi: Categoria “A”, costituita da società di professionisti, studi professionali e associazioni di professionisti - Classe 1 (fino a 8 addetti) - Bocci & Partners Studio di Architettura, di San Ginesio (MC) - Eutecna Energia srl, di Roma Categoria “B”, costituita da società di capitali - Classe 1 (fino a 8 addetti) - Barama Engineering srl, di Grezzana (VR) - Ciao Group srl, di Roma - EST srl Engineering Safety Training, di Cagliari - I.R.I.D.E. srl Istituto per la Ricerca e l’Ingegneria Dell’Ecosostenibilità, di Roma - M&E srl Management and Engineering, di Firenze - Nuovomodo srl, di Siena - PSE srl Progetti di Sviluppo Engineering, di Napoli - Studiodercole srl, di Messina - Classe 2 (da 9 a 15 addetti) - Dinamica srl, di Pescara - Classe 7 (da 51 a 100 addetti) - S.B. Setec SpA Engineering & Contracting, di Città Giardino Melilli (SR). Per la Categoria “C”, costituita da società di engineering & contracting, non sono pervenute richieste di ammissione. Nello stesso periodo inoltre hanno presentato, per motivi vari, le dimissioni 40 Associati. 2 Associati OICE 3 2. Osservatorio e dati del mercato pubblico Sono cinque anni che assistiamo alla continua erosione del mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura. L’andamento del mercato è testimoniato nel tempo dai dati dell’osservatorio OICE: nel periodo giugno 2011-maggio 2012 si è perso il 30,8% in valore rispetto agli stessi mesi 2008-2009. Se confrontiamo i dati degli ultimi dodici mesi con quelli raccolti tra giugno 2009 e maggio 2010 il mercato perde il 23,1%. Solo il confronto con i dodici mesi tra giugno 2010 e maggio 2011 è positivo, +11,8% in valore, ma questo è dovuto alla pubblicazione nei mesi di luglio 2011 e maggio 2012 di due maxi bandi. ANDAMENTO DEL MERCATO PUBBLICO DEI SERVIZI DI INGEGNERIA Confronto degli ultimi dodici mesi con lo stesso periodo dei tre anni precedenti Periodi numero gare valore giugno 2008 - maggio 2009 4.842 820.765.436 giugno 2009 - maggio 2010 3.947 739.936.661 giugno 2010 - maggio 2011 4.402 507.948.939 giugno 2011 - maggio 2012 3.568 568.074.969 Confronti percentuali giu 2011 - mag 2012/giu 2008 - mag 2009 -26,3% -30,8% giu 2011 - mag 2012/giu 2009 - mag 2010 -9,6% -23,2% giu 2011 - mag 2012/giu 2010 - mag 2011 -18,9% 11,8% fonte Osservatorio Oice A peggiorare le condizioni del mercato c’è il pesantissimo andamento dei ribassi con cui vengono vinte le gare: secondo l’ultimo aggiornamento dell’osservatorio, per le principali gare pubblicate nel 2010 già aggiudicate il ribasso medio è al 41,6%; per quelle pubblicate nel 2011 il ribasso medio è al 40,5%. 4 3. Ufficio gare Le schede per bandi di gara e avvisi pubblicate nella banca dati OICE da giugno 2011 a maggio 2012 sono state in totale 26.375. Di queste, 6.340 hanno riguardato gare e avvisi italiani e 20.035 gare e avvisi esteri. Le schede per bandi di gara italiane di soli servizi di ingegneria e architettura sono state 3.610, con una diminuzione dell’11,0% rispetto agli stessi mesi 2010-2011. Il dettaglio di quanto pubblicato nella banca dati è riportato nella tabella riepilogativa seguente. NUMERO DELLE SCHEDE PER BANDI DI GARA E AVVISI PUBBLICATI NELLA BANCA DATI OICE giugno 2010 - maggio 2011 servizi servizi altro(*) totale con lavori giugno 2011 - maggio 2012 servizi servizi altro(*) totale con lavori 4.057 1.634 3.610 1.305 ESTERO 18.353 1.517 - 19.870 18.152 TOTALI 22.410 3.151 875 26.436 21.762 ITALIA (*) 875 6.566 servizi variazioni % servizi altro(*) con lavori 62,9% totale 1425 6.340 -11,0% -20,1% -3,4% 1.883 - 20.035 -1,1% 24,1% - 0,8% 3.188 1425 26.375 -2,9% 1,2% 62,9% -0,2% Con "altro" si intendono gli avvisi per: formazione di liste per servizi di ingegneria ed architettura, ricerca di promotori, costituzione di una STU, selezione di proposte di riqualificazione urbana, ricerca di soggetti sponsorizzatori per restauri, bandi di "Global service" e "Facility management" quando richiedano con chiarezza anche servizi di ingegneria, ecc.. Nell’ultimo periodo l’attività dell’Ufficio gare si è concentrata nel lavoro di arricchimento delle schede dei bandi italiani con tutti i documenti sulla singola procedura, oltre al bando di gara, che è possibile reperire presso i siti Internet delle stazioni appaltanti. Anche quest’anno la rilevazione sull’andamento del settore, che viene annualmente pubblicata dall’OICE, sarà gestita internamente con il supporto di un consulente per la parte economica. A tal fine, è stato predisposto un questionario on line e avviata la raccolta delle informazioni. Inoltre l’Ufficio gare partecipa per conto dell’OICE: - al Tavolo Tecnico delle Costruzioni, istituito presso l’ANCE, che ha lavorato alla stesura della norma UNI “Codificazione dei prodotti e dei processi costruttivi in edilizia” e, insieme ad Itaca, ai progetti per le linee guida per il nuovo prezziario e per i capitolati. - al tavolo per la stesura dell’annuale rapporto di Federcostruzioni sul settore. 5 4. 4.1 Il quadro legislativo Le modifiche al Codice dei contratti pubblici In quest’ultimo anno il Codice dei contratti pubblici è stato oggetto di diverse modifiche, sia da parte del Governo Berlusconi - attraverso il decreto-legge 70/2011 (conv. in legge 106/2011) -, sia da parte del Governo Monti (dal decreto legge 201/2011 al recentissimo decreto-legge sullo sviluppo). In relazione a questi provvedimenti l’Associazione è stata fortemente impegnata, oltre che in fase propositiva, anche per evitare l’approvazione di norme contrarie a logiche di mercato e di concorrenza. Si ricorda ad esempio che, anche grazie alla decisa presa di posizione dell'OICE in sede parlamentare e sulla stampa, non fu approvata, con il decreto 70, la proposta della Lega Nord di innalzamento (fino a 200.000 euro) del limite dei 100.000 euro per l’affidamento a trattativa privata di incarichi di progettazione (articoli 91 e 57, comma 6 del Codice). Anche successivamente, quando la proposta leghista fu fatta approvare dalla Lega nel ddl “statuto di imprese”, l’OICE si è trovata a doversi adoperare per fare eliminare la norma dal nostro ordinamento e, anche attraverso contatti con il Ministero delle infrastrutture, all’insediamento del Governo Monti, con il primo decreto-legge (il decreto 201/2011, cosiddetto “Cresci-Italia” convertito in legge 214/2011), riuscì ad ottenere la soppressione della norma e il ripristino del limite dei 100.000 euro che, a tutt’oggi, non è stato più modificato. Tornando alle diverse modifiche che hanno toccato il Codice dei contratti e che hanno visto l’Associazione impegnata su più fronti, occorre partire dal decreto-legge 70/2011 che contiene numerose disposizioni che fanno seguito a proposte avanzate dall’OICE; a titolo di esempio si citano: a) la proroga al 31 dicembre 2013 delle norme (introdotte con il terzo correttivo fino a fine 2010) che agevolano i progettisti a partecipare alle gare (con i requisiti sui tre/cinque migliori anni del quinquennio/decennio); b) possibilità di utilizzazione della cosiddetta “forcella” nelle procedure ristrette anche per i servizi (oggi non ammessa dall’articolo 61 del Codice); c) la possibilità, per le società di ingegneria di nuova costituzione, di partecipare alle gare con i requisiti dei soggetti che hanno costituito la nuova società conseguiti negli ultimi cinque anni - invece dei tre anni previsti in precedenza; d) l’innalzamento, da 100.000 euro alla soglia comunitaria (200.000) del limite per procedere (è una facoltà) all'esclusione automatica delle offerte anomale negli appalti di servizi (oltre che di lavori e forniture) con aggiudicazione con il criterio del prezzo più basso, anche in questo caso in via transitoria fino a tutto il 2013; e) la revisione dei commi 19 e 20 dell'articolo 153 del Codice in materia di finanza di progetto, consentendo alle imprese, alle società di ingegneria e ai soggetti in possesso dei requisiti da concessionario di proporre interventi anche al di fuori della programmazione. Va anche segnalato che nelle bozze del decreto-legge era stata contenuta una disposizione che avrebbe previsto la responsabilità in solido del progettista e del validatore nei confronti dell’impresa di costruzione; l’OICE è però intervenuta sia in sede ministeriale, sia attraverso Confindustria, riuscendo ad evitare che fosse introdotta nel testo definitivo. Se così non fosse stato, la norma avrebbe determinato danni certi all'intero sistema, vessando i progettisti (sottoposti ad una responsabilità illimitata), creando uno smisurato contenzioso, e aumentando i costi per il settore della progettazione. Fra le altre disposizioni di interesse del decreto 70 si segnalano inoltre: - l’innalzamento del limite per gli affidamenti in via diretta da 20.000 a 40.000 euro; - l'introduzione di un tetto del venti per cento per le riserve in sede di esecuzione dei lavori; - l'introduzione della sanzione di almeno 4.000 euro per i soccombenti in "liti temerarie"; 6 - il divieto di varianti per progetti validati; - l'innalzamento del limite per la trattativa privata nel settore dei lavori (portato da 500.000 euro a un milione, ma con invito di dieci soggetti e con la pubblicità dei risultati); - la tassatività delle cause di esclusione; i limiti alle variazioni per aumento dei costi dei materiali da costruzione (potrà essere richiesto l'adeguamento soltanto per la metà eccedente il dieci per cento); - il divieto di approvare progetti preliminari e definitivi che introducano oneri superiori al due per cento del valore dell'appalto per le opere compensative connesse alla realizzazione delle infrastrutture strategiche; - l'introduzione delle white list; - la riscrittura dell'articolo 38 sulle cause di esclusione, sulla quale sono tornati anche i decreti-legge del Governo Monti; - la proroga di altri sei mesi (cioè fino al 9 giugno 2012) per le norme dell'articolo 357 del Dpr 207/2010 in materia di certificazioni SOA (a seguito delle nuove categorie introdotte dal Regolamento); - viene inoltre inserito un tetto complessivo pari a 65.000 euro per i componenti delle commissioni per gli accordi bonari. Infine vengono limitate anche le varianti in aumento (nel limite del 5%) che può disporre il direttore dei lavori: dovranno trovare copertura nella somma stanziata per i lavori, ma "al netto del 50% dei ribassi d'asta conseguiti". Successivamente al citato decreto-legge 201/2011 (conv. in legge 241/2011), cosiddetto “decreto Monti”, sono state introdotte ulteriori correzioni al Codice dei contratti relativamente agli appalti pubblici nei settori “ordinari”: - ripristinando il limite dei 100.000 euro per affidamenti di servizi di ingegneria; in accoglimento di una esplicita richiesta OICE formulata al Governo, il decreto-legge prevede l'abrogazione dell'articolo 12 della legge 180/2011 (legge statuto di impresa) che, nel modificare l'articolo 91 del Codice, aveva portato da 100.000 a 193.000 euro il tetto per affidare con procedura negoziata incarichi di servizi di ingegneria e architettura. Su questa norma l’OICE da subito aveva denunciato, anche sulla stampa, i disastrosi effetti sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura: non sarebbe stato soggetto a procedure di gara aperte il 93% del totale degli affidamenti. Dal 6 dicembre 2011, quindi, non è più consentito affidare incarichi da 100.000 a 193.000 (ma la soglia UE è a 200.000 euro dal primo gennaio 2012) con la procedura negoziata con scelta fra cinque soggetti. Pertanto, per incarichi oltre i 100.000 euro, si torna a seguire la procedura prevista dal Regolamento per le gare nazionali. - ammettendo lo scorrimento in graduatoria per completare i lavori, in caso di impedimenti nella prosecuzione dell’appalto; - abrogando la norma che prevede l’aggiudicazione al netto del costo del lavoro; - introducendo un regime transitorio per le varianti che esclude il limite (50% dei ribassi d’asta) per gli interventi già progettati a livello esecutivo, o in fase di realizzazione; - definendo una disciplina transitoria per le conferenze di servizi su progetti preliminari pervenuti al Ministero delle infrastrutture; - istituendo lo strumento della consultazione preliminare sui progetti relativi a lavori oltre i 20 milioni per evitare riserve e varianti in corso d’opera; la consultazione si applica solo in caso di procedura ristretta; - prevedendo l'obbligo, “ove possibile”, di suddivisione in lotti degli appalti e di coinvolgimento delle piccole e medie imprese nella partecipazione agli appalti affidati ai general contractor. Con il decreto-legge sulle liberalizzazioni (n. 1/2012 convertito nella legge 27/2012), il Governo Monti ha nuovamente modificato il Codice dei contratti prevedendo, oltre ad interventi sulle tariffe professionali (vedi punto 4.2): 7 - la soppressione dei livelli progettuali, modificando l’articolo 93, comma 2 del Codice e consentendo l'omissione di uno dei primi due livelli di progettazione, purché il livello successivo contenga tutti gli elementi previsti per il livello omesso e siano garantiti i requisiti di qualità, conformità alle normative vigenti e soddisfacimento dei requisiti essenziali. - all’articolo 97 del Codice si è inserita una modifica tesa a permettere alle stazioni appaltanti di sottoporre al procedimento di approvazione dei progetti un livello progettuale di maggior dettaglio rispetto a quanto previsto dalla normativa di cui al comma 1, al fine di ottenere anche le approvazioni proprie delle precedenti fasi progettuali eventualmente omesse. La dichiarazione di pubblica utilità di cui agli articoli 12 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001 n. 327, e successive modificazioni, può essere disposta anche quando l'autorità espropriante approva a tal fine il progetto esecutivo dell'opera pubblica o di pubblica utilità. In base a tale disposizione il responsabile del procedimento sembra possa disporre la omissione del progetto preliminare, ma anche del progetto definitivo redigendo nel primo caso solo progetto definitivo ed esecutivo e nel secondo caso solo progetto preliminare ed esecutivo. Se la prima ipotesi sembra accettabile soltanto per le opere di limitato importo, la seconda non pare accettabile neanche per le opere di limitato importo; - per la finanza di progetto e le concessioni si prevede la possibilità di emettere project bond da parte delle società di progetto, affidatarie di concessioni al fine di alimentare i flussi di risorse e garantire la copertura dei rischi. Le obbligazioni dovranno essere sottoscritte da investitori qualificati (il sistema finanziario nel suo complesso) e potranno essere garantire dal sistema finanziario e da fondi privati. Si introduce, per la presentazione di proposte in finanza di progetto di interventi fuori programmazione, il diritto di prelazione in capo al proponente, all'esito della gara per la scelta del concessionario, oggi non previsto neanche dopo le modifiche di dicembre; - viene dettata una disciplina ad hoc per la realizzazione del piano carceri: sarà prioritario utilizzare la finanza di progetto (ma se ciò non è possibile l'Amministrazione deve dare conto della convenienza economica e della copertura della quota di contributo pubblico), con concessione non oltre 20 anni e al concessionario che realizza l'opera verrà riconosciuto il pagamento, a titolo di prezzo, di una tariffa comprensiva dei costi di gestione del carcere (oltre che della realizzazione). Per queste opere si prevede che, se il concessionario non è una società interamente partecipata dal Ministero dell'economia, deve prevedere in offerta che le fondazioni bancarie contribuiscano per almeno il 20 per cento dell'investimento. Si ripropone la disciplina del contratto di disponibilità, forma di PPP relativa ad un'opera, sia ordinaria sia di interesse strategico, di proprietà privata destinata all'esercizio pubblico. L'aggiudicatario del contratto, che potrà anche essere un contraente generale, realizzerà e metterà a disposizione dell'ente pubblico un'opera ricevendo un canone di disponibilità pluriennale, un eventuale contributo in corso d'opera e, se alla fine del contratto l'opera dovesse passare in mano pubblica, un prezzo di trasferimento, assumendosi in toto il rischio di esecuzione e gestione; - si procede all'aumento della quota che i concessionari di lavori pubblici (ad esempio i concessionari autostradali) devono porre in gara, che passa dal 40 al 50%; la norma riguarda le concessioni già affidate al 2002 e sarà applicabile dopo il primo gennaio 2015 per non bloccare gli investimenti in corso; - per le opere strategiche si ammette la possibilità di affidamento delle concessioni ponendo a base di gara anche il progetto definitivo, mentre attualmente è previsto che possa essere posto a base di gara solo il progetto preliminare; - viene modificata anche la norma sul subentro nell'ambito delle concessioni, prevedendo che i requisiti del subentrante siano valutati non rispetto all'affidatario della concessione, bensì con riguardo alle reali necessità del progetto e alla sua fase di attuazione (ad es. se la sostituzione avviene in fase di gestione). 8 Con il decreto-legge sulle semplificazioni (n. 5/2012, conv. in legge 35/2012) ulteriori modifiche alla disciplina del Codice hanno riguardato: - Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP): dal primo gennaio 2013 tutta la documentazione relativa alla prova dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico organizzativa dovrà essere acquisita presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, gestita dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, prevista dall'articolo 62-bis del d.lgs. 82/2005, introdotto nel 2010. Si tratta di una norma che l’OICE ha fortemente caldeggiato, già ai tempi del Governo Berlusconi, convinta della necessità di semplificare gli adempimenti in sede di gara e di decongestionare il contenzioso che, proprio nella fase di verifica dei requisiti, vede uno dei principali elementi critici. All'obbligo di acquisizione della documentazione da parte della BDNCP è correlato l'obbligo per i committenti di verifica dei requisiti di capacità dei concorrenti esclusivamente attraverso la banca dati, senza quindi più chiedere documenti ai partecipanti alle gare. L'Autorità avrà il potere-dovere di mettere a punto, con propria deliberazione, i termini e le regole tecniche per l'acquisizione, l'aggiornamento e la consultazione dei dati contenuti nella predetta Banca dati. A quest'ultima entro l'inizio del prossimo anno, dovranno quindi affluire, da parte delle stazioni appaltanti e da parte dei soggetti privati, i dati e i documenti rilevanti ai fini della prova dei requisiti di partecipazione. Fino al primo gennaio 2013 si continuerà, però, con il sistema attuale in cui scatta sempre la necessità di produrre documenti in caso di aggiudicazione del contratto o di verifica a campione (sul 10% dei partecipanti). Per altri dati invece saranno le stazioni appaltanti a collegarsi con le altre banche dati pubbliche per acquisire i documenti o per verificarli; - Certificazione dei lavori all’estero: è stata modificata la disciplina per le certificazioni dei lavori (non dei servizi) svolti all'estero. In particolare, sostituendo l'articolo 84 del regolamento del Codice si è previsto che i certificati, da produrre alla SOA, devono essere redatti da "tecnico di fiducia del consolato o del MAE", con spese a carico dell'impresa, e debbano corrispondere a modelli predisposti dall'Autorità. La norma, fra le altre cose, precisa anche che, in caso di subappalto, il subappaltatore dell'impresa italiana possa utilizzare il certificato rilasciato all'appaltatore italiano o richiederlo al posto dell'appaltatore se quest'ultimo non lo ha fatto. Si prevede inoltre che se l'interessato non ha più una sede all'estero o vi siano difficoltà ad operare all'estero, si possa fare riferimento alle strutture del MAE nel paese interessato (consolati, ambasciate); - Certificazione dei contraenti generali: si prevede che fino all'entrata in vigore delle disposizioni regolamentari attuative dell'articolo 189, comma 3 del Codice, continuino ad applicarsi le disposizioni di cui al medesimo articolo 189, comma 3, nono periodo, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nella formulazione vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto. Viene fatta salva la possibilità di definire, con provvedimento dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture d'intesa con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, modelli per la predisposizione dei certificati di esecuzione lavori del contraente generale. A decorrere dalla medesima data è abrogato l'allegato XXII al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; - Responsabilità in solido per appalti di opere o di servizi: il provvedimento prevede la responsabilità in solido del committente imprenditore o datore di lavoro con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto, per il pagamento di trattamenti retributivi, compreso il TFR, e i contributi previdenziali dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto. 9 Successivamente, con la legge n. 44 del 26 aprile 2012 di conversione del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie è stato nuovamente modificato l'articolo 38 del Codice dei contratti pubblici prevedendo che, al fine dell'esclusione per la partecipazione agli appalti pubblici, devono considerarsi gravi le violazioni "definitivamente accertate" laddove "relative all'obbligo di pagamento di debiti per imposte e tasse certi, scaduti ed esigibili". Pertanto la norma consente al contribuente che ha ottenuto la rateizzazione dei debiti tributari, di non essere considerato più inadempiente nei confronti del fisco; dunque non potrà più essere escluso dalle gare di affidamento di concessioni o di appalti di lavori, servizi e forniture se ammesso alla rateizzazione. Ancora più di recente, con il decreto-legge sulla c.d. spending review del 7 maggio 2012, n. 52 sono state dettate ulteriori norme in materia di contratti pubblici che possono essere di interesse per il settore. In particolare il testo, attualmente alla conversione del Parlamento, interviene sui seguenti profili: - La trasparenza sugli appalti: il decreto-legge avvia una rilevante operazione di trasparenza sull'intero comparto dei contratti pubblici di appalto di lavori, forniture e servizi attraverso l'Osservatorio dei contratti pubblici che dovrà rendere pubblici sul proprio sito internet i dati e le informazioni che le stazioni appaltanti devono già da tempo comunicare all'Osservatorio. La pubblicità dei dati e delle informazioni dovrà essere tale da consentire la ricerca delle informazioni, "anche aggregate", sulla stazione appaltante, il soggetto che si è aggiudicato l'appalto e l'oggetto dell'appalto. Saranno quindi pubblici i dati che già oggi le stazioni appaltanti devono fornire all'Osservatorio per gli appalti oltre i 150.000 euro: importo dell'aggiudicazione, nominativo dell'affidatario e, nella fase di esecuzione del contratto, stati di avanzamento dei lavori, effettuazione del collaudo e importo finale del contratto. Il decreto-legge, per consentire lo svolgimento del monitoraggio, dell'analisi e della valutazione della spesa pubblica, nonché delle attività che dovranno portare alla redazione del programma di razionalizzazione degli acquisiti, prevede che l'Osservatorio trasmetta al Ministero dell'economia, ogni sei mesi, tutti i dati resi pubblici; - Trasparenza in fase di aggiudicazione della gara: ad oggi le procedure di aggiudicazione di appalti gestite tramite il criterio della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa non contemplano una fase pubblica per l'apertura delle buste "tecniche" che contengono le modalità di svolgimento dell'appalto. Il decreto, modificando il Dpr 207/2010 (regolamento del codice dei contratti pubblici), introduce la pubblicità della seduta della commissione aggiudicatrice per l'apertura delle buste tecniche finalizzata a verificare la presenza di tutti i documenti previsti dagli atti di gara; - I parametri prezzi/qualità: il provvedimento introduce l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di applicare parametri del rapporto tra prezzo e qualità dei beni o dei servizi acquistati sul mercato; tali parametri dovranno essere migliorativi rispetto a quelli previsti dai bandi pubblicati da Consip per l'acquisito di beni e servizi simili. Se invece le amministrazioni pubbliche si avvalgono di centrali di committenza, le acquisizioni effettuate dovranno comunque rispettare i parametri Consip che, quindi, costituiranno una sorta di livello minimo al di sotto del quale non si potrà scendere; - Mercato elettronico e attività di committenza tramite sistema informatico: il decreto-legge prevede l'inapplicabilità del termine di 35 giorni decorrenti dall'aggiudicazione definitiva dell'appalto, entro il quale è vietato stipulare il contratto, per gli acquisti effettuati attraverso il cosiddetto mercato elettronico della pubblica amministrazione. In sostanza, se si svolgono gare elettroniche, si potrà stipulare il contratto anche prima dei 35 giorni. Un altro punto di rilievo del provvedimento è quello in cui si stabilisce che il Ministero dell'economia mette a disposizione a titolo gratuito il proprio sistema informatico di 10 negoziazione secondo modalità ASP (Application Service Provider) così da consentire alle amministrazioni che si avvalgono di Consip di utilizzarlo nelle loro procedure di acquisto. Infine si prevede che non si applichino i diritti di segreteria per le gare indette anche dagli enti locali e gestite tramite strumenti informatici di acquisto. Si è invece intervenuti sulla disciplina dei certificati di esecuzione dei lavori, ai fini della qualificazione SOA, con il decreto-legge 6 giugno 2012, n. 73, laddove: - si affronta il tema della riemissione dei certificati SOA sulla base delle modifiche concernenti le categorie variate dal regolamento del Codice dei contratti pubblici (si tratta delle regole per la qualificazione nelle categorie OG11, OS 7, 8, 12, 18, 21 e 2). Il problema nasce dal fatto che, con la conseguente decadenza delle precedenti categorie variate, si stima che la vicenda possa interessare 25.000 certificati soltanto in minima misura adeguati. Da qui la scelta del Governo di intervenire subito con una proroga di sei mesi che, dando più tempo per riemettere i certificati da parte delle stazioni appaltanti, eviti il blocco per le procedure relative alle categorie variate. Sarà poi un decreto del Ministero delle infrastrutture a fissare le “modalità semplificate” per la remissione dei certificati; - si prevede inoltre la proroga di un anno dall’entrata in vigore della disciplina sul cosiddetto “performance bond” (garanzia globale di esecuzione) che si applica agli appalti integrati di valore superiore a 75 milioni e agli affidamenti a contraenti generali. La proroga è stata decisa dal Governo stante “la difficoltà del settore delle banche e delle assicurazioni di mettere a punto il sistema delle garanzie richieste”. Infine è con il decreto-legge sullo sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2012 che sono state ancora una volta introdotte norme che incidono sull’attuale disciplina dei contratti pubblici. In particolare, a parte il problema del calcolo dei corrispettivi a base di gara (per cui si veda il punto 4.2) : - per l'attrazione di capitali privati si introducono i project bond emessi dalle società di progetto con aliquota fiscale pari a quella dei titoli di Stato (12,5%); - per l’affidamento delle opere da realizzarsi da parte dei concessionari di lavori pubblici (autostradali in particolare) si innalza nuovamente (dopo l’intervento del decreto-legge sulle liberalizzazioni) la quota di lavori da affidare obbligatoriamente a terzi, dal 50% al 60% dell’importo complessivo dei lavori da realizzare; - al fine di superare i problemi connessi alle frequenti modifiche al progetto dell’opera, con conseguenze nefaste sull’equilibrio dei piani economico-finanziari dei PPP (dai grandi interventi di project financing, fino ai più modesti interventi localizzati sul territorio) si rende obbligatoria la conferenza di servizi preliminare, da tenersi sullo studio di fattibilità posto a base di gara: in questa sede le decisioni assunte diventeranno vincolanti per la Pubblica Amministrazione; - per la predisposizione degli studi di fattibilità si chiede ai tecnici delle amministrazioni di documentare il possesso di requisiti soggettivi di professionalità sui temi economico-finanziari; in assenza di tali requisiti e di professionalità adeguate interne all’Amministrazione, gli studi potranno essere affidati a terzi con le procedure previste dal Codice dei contratti pubblici; - per favorire la trasparenza, dovranno essere pubblicate su Internet le forniture e consulenze con la Pubblica amministrazione oltre i mille euro, e anche i sussidi ed ausili finanziari alle imprese. Di interesse è anche la norma che introduce il Piano nazionale per le città, che fa perno su una “cabina di regia” cui è demandata la selezione degli interventi da realizzare, proposti dai Comuni, per mettere insieme interventi diffusi e isolati, snellire le procedure e coinvolgere 11 gli investitori interessati, con particolare riferimento agli investitori privati. Oggetto principale del piano saranno gli interventi nelle aree urbane, con particolare riferimento a quelle degradate, a nuove infrastrutture, alla riqualificazione urbana, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole. Introdotto anche il “contratto di valorizzazione urbana”, promosso dalla Cabina di regia in collaborazione con i comuni interessati. Istituito un apposito Fondo, denominato “Fondo per l’attuazione del Piano sviluppo città”, nel quale confluiscono le risorse, non utilizzate o provenienti da revoche, relativamente ad alcuni programmi in materia di edilizia di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 4.2 Tariffe professionali e calcolo dei corrispettivi a base di gara Con il decreto-legge sulle liberalizzazioni (n. 1/2012, conv. in legge n. 27/2012), all’articolo 9, è stata prevista l’abrogazione delle tariffe professionali, nonché di tutte le disposizioni vigenti che rinviano alle tariffe per la determinazione del compenso del professionista. La norma, quindi, oltre ad abrogare la legge n. 143/49 e il d.m. 4 aprile 2001, “travolge” anche le norme del Dpr 207/2010 che rinviano alle tariffe degli ingegneri e architetti (ad esempio quelle sui requisiti di capacità tecnica). A tale proposito l’OICE, già in sede parlamentare, aveva proposto un emendamento (presentato da Mariani e altri) che, in via transitoria, avrebbe consentito alle stazioni appaltanti di continuare ad applicare l’articolo 14 della legge 143/49 e il d.m. 4 aprile 2001; l’emendamento non è stato però approvato, causa la “blindatura” del testo da parte del Governo. La sostanza dell’emendamento è stata però accolta dal Governo che ha accettato l’ordine del giorno presentato da Mantini e che impegna il Governo “a valutare l'opportunità di adottare le misure opportune affinché siano garantite agli enti parametri di riferimento per la valutazione preventiva dei servizi professionali da affidare con gara, nonché misure adeguate, ai sensi dell'articolo 36 della Costituzione, finalizzate a garantire la corretta retribuzione, previo inquadramento del rapporto, dei giovani professionisti tirocinanti”. Per fare fronte ai problemi determinati dall’assenza di riferimenti per i RUP incaricati di gestire le gare di progettazione, l’OICE, con lettera dell’Ing. Giacobazzi al Presidente Santoro, ha richiesto all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici un urgente intervento che si è poi concretizzato nella delibera n. 49 del 3 maggio 2012, che ha fornito alcuni chiarimenti sugli effetti dell’articolo 9 citato e nel riavvio del tavolo tecnico sui servizi di ingegneria e architettura. In particolare l’AVCP nella delibera ribadisce che "alla luce della abrogazione totale delle tariffe disposte dall'articolo 9, le stesse non possono più essere indicate nemmeno quale possibile riferimento per l'individuazione del valore della prestazione". L'organismo di vigilanza, precisata la necessità di una "dettagliata individuazione delle attività da svolgere e dei relativi costi", suggerisce alle stazioni appaltanti di tenere conto degli elaborati previsti dal Regolamento del Codice e delle tabelle allegate alla determinazione 5/2010 per indicare dei costi presunti. Per l'individuazione dei costi la delibera afferma che occorre tenere conto del grado di complessità dell'incarico, dell'importanza dell'opera e di tutte le voci di costo, comprese le spese, gli oneri e i contributi e che un riferimento potrebbe essere quello dei "costi sostenuti dalla propria amministrazione o da amministrazioni consimili negli ultimi anni", incrementati "della media dei ribassi ottenuti in passato". In sostanza, gli importi dei compensi degli ultimi anni, rapportati al valore delle opere progettate, potrebbero fornire una percentuale che a sua volta dovrebbe essere rapportata al costo preventivato dei lavori da progettare per arrivare al costo stimato dell'affidamento. Per quel che riguarda i requisiti di partecipazione la delibera conferma che i richiami previsti nel regolamento del Codice alle classi e categorie della legge 143/49 non sono più applicabili e suggerisce quindi di fare riferimento alle tabelle 1, 2 e 3 della determina 5/2010 in cui le opere progettate sono 12 raggruppate per destinazione funzionale (se si affida la progettazione di una scuola elementare si farà riferimento in generale agli organismi edilizi per l'istruzione e i servizi saranno provati con certificati che in passato facevano riferimento alle classi e categorie dell'articolo 14 della legge 143/49). Infine per la verifica delle offerte anomale la delibera, dopo avere precisato che non può essere inadeguata una offerta senza utile, afferma che si può considerare non congruo l'importo che "al netto del ribasso offerto in gara risulta inferiore in misura elevata rispetto all'importo a base di gara" e quindi al "valore di mercato". In ogni caso non sarà considerata conseguente una offerta che preveda un importo più basso del corrispettivo previsto come incentivo ai pubblici dipendenti dall'articolo 92 del Codice. Con i limiti propri dei suoi atti, l’AVCP non poteva però fare obiettivamente di più di quello che ha tentato di fare con la delibera 49 perché il problema è e rimane, di fonte primaria. L’OICE ha quindi insistito, prima con la Segreteria tecnica della Presidenza del Consiglio, sia in sede di Ministero delle infrastrutture e della giustizia, per una soluzione normativa di carattere transitorio che recepisse anche i contenuti degli ordini del giorno approvati in Parlamento. Il Ministero delle infrastrutture ha accolto fin dall’inizio la proposta OICE inserendo nelle bozze del decreto infrastrutture, poi divenuto decreto “sviluppo”, una disposizione che precisa in particolare che i parametri che saranno dettati dal Ministero della giustizia di concerto con il Ministero delle infrastrutture, varranno non soltanto per la determinazione dei compensi giudiziali, ma anche per il calcolo dell’importo a base di gara di affidamenti pubblici e, comunque, non dovranno determinare valori superiori a quelli delle precedenti tariffe. La norma prevede, in attesa del varo del decreto ministeriale (che peraltro risulterebbe già definito), la "salvezza" sia del d.m. 4 aprile 2001, sia dell'articolo 14 della legge 143/49, così da consentire alle stazioni appaltanti la gestione delle gare applicando anche le norme del Regolamento del Codice dei contratti. 4.3 Affidamenti fino a 40.000 euro di incarichi di ingegneria e architettura Il decreto-legge 70/2011 (conv. in l. 106/2011) ha portato da 20.000 a 40.000 il limite per gli affidamenti in via diretta di appalti pubblici. Da subito, in ragione di una non coerente modifica del regolamento del Codice dei contratti pubblici, si è posto il problema dell’applicazione della disposizione anche agli appalti pubblici di servizi di ingegneria. La legge 106/2011, infatti, nell'innalzare a 40.000 la soglia dei 20.000 euro per affidamenti di lavori, forniture e servizi, affidati sia in economia, sia direttamente, aveva anche modificato una specifica norma del Regolamento attuativo del Codice dei contratti pubblici (l'articolo 267, comma 10) creando un dubbio interpretativo sulla reale portata della modifica. In sostanza la legge 106 aveva modificato l'articolo 125, comma 11 sia nel primo periodo (relativo agli affidamenti in economia), sia nel secondo periodo (relativo agli affidamenti diretti), mentre la modifica all'articolo 267, comma 10 consisteva nell'eliminazione del secondo periodo per i servizi di ingegneria e architettura. L'intervento sull'articolo 267 è stato letto, da alcuni interpreti, come volontà del legislatore di non ritenere applicabile ai servizi di ingegneria la possibilità di affidare in via diretta incarichi, rimanendo invece operativa soltanto la strada degli affidamenti in economia. A tale riguardo l’OICE ha sollecitato un intervento interpretativo da parte dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che, con il parere del 16 novembre 2011 ha precisato che la modifica al Codice dei contratti pubblici (articolo 125, comma 11) in relazione agli affidamenti diretti per appalti di importo fino a 40.000 euro si applica anche ai servizi di ingegneria e architettura. 13 Per l’AVCP, in particolare, il legislatore "ha inteso modificare un aspetto di una normativa di rango primario omettendo di porre mano ad una modifica che in un'ottica di carattere sistematico appare tanto logica quanto necessaria". Per l'Autorità, quindi, le "correlate disposizioni di carattere regolamentare aventi carattere esecutivo ed attuativo e non anche delegificante non potranno che doversi interpretare in senso conforme a quanto previsto dalla normativa di rango primario non potendosi in alcun modo porsi in contrasto con la disciplina stessa". La lettura della modifica all'articolo 267, comma 10 che l'Autorità dà nel parere è anche quella per cui l'eliminazione del secondo periodo non varrebbe tanto a rendere inapplicabili gli affidamenti diretti per gli incarichi di servizi di ingegneria, bensì, al contrario, a riportare nell'alveo della disciplina primaria dell'articolo 125, comma 11 l'ambito di applicazione dei servizi di ingegneria e architettura, quindi con un rinvio più ampio di quello previsto dalla precedente versione della norma regolamentare. Pertanto, pur nella mancanza di coordinamento fra le due normative, per i servizi di ingegneria e architettura fino a 20.000 euro sarebbe possibile l'affidamento in economia ai sensi dell'articolo 267, comma 10 del Dpr 207, mentre l'affidamento diretto fino a 40.000 euro è ammesso in base alla norma del Codice modificata con la legge 106/2011. Anche il Ministero delle infrastrutture, su sollecitazione dell’OICE, ha avuto modo di esprimersi sul tema il 29 marzo 2012 alla Camera con la risposta scritta ad una interrogazione presentata da Guido Dussin (Lega Nord) in materia di affidamenti diretti di incarichi di servizi di ingegneria e architettura. Nel testo della risposta il Ministero, coerentemente con l'interpretazione data dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, ha confermato che prevale la norma del Codice (articolo 125, comma 11) così come modificata dalla legge 106/2011 e che quest'ultima modifica deve essere letta nel senso di ritenere applicabile la soglia dei 40.000 euro per gli affidamenti diretti a tutte le tipologie di servizi e forniture, senza quindi alcuna esclusione per i servizi di ingegneria e architettura. 4.4 Riforma degli ordini professionali Il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2012 ha approvato in via preliminare uno schema di regolamento di attuazione dei principi dettati dall’articolo 3, comma 5, del Decreto Legge n. 138 del 2011 in materia di professioni regolamentate. Si ricorda che deve essere prossimamente approvato anche il regolamento (attuativo del comma 10 dell’articolo 3 della legge 138) che disciplinerà alcuni profili di dettaglio delle nuove norme in materia di società tra professionisti che, comunque, non si applicherà ai diversi modelli societari previsti dalla normativa vigente. Il DPR riguarda tutte le professioni ordinistiche, fatte salve in particolare le specificità di quelle sanitarie. Lo schema di decreto contiene misure volte a garantire l’effettivo svolgimento dell’attività formativa durante il tirocinio e il suo adeguamento costante all’esigenza di assicurare il miglior esercizio della professione e quindi l’interesse dell’utenza. È prevista l’obbligatorietà della formazione continua permanente. La violazione di questi obblighi è sanzionata disciplinarmente. È stabilita inoltre l’obbligatorietà dell’assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, della quale deve essere data notizia al cliente. La funzione disciplinare è affidata ad organi diversi da quelli aventi funzioni amministrative; allo scopo è prevista l’incompatibilità della carica di Consigliere dell’Ordine territoriale o di Consigliere nazionale con quella di membro dei consigli di disciplina territoriali e nazionali corrispondenti. La pubblicità informativa è consentita con ogni mezzo e può anche avere ad oggetto, oltre all’attività professionale esercitata, i titoli e le specializzazioni del professionista, l’organizzazione dello studio ed i compensi praticati. Con l’entrata in vigore del decreto in esame saranno abrogate tutte le norme incompatibili con quelle introdotte dal predetto. Successivamente, il Governo, entro il 31 dicembre 2012, provvederà a raccogliere le disposizioni aventi forza di legge che non risultano abrogate per effetto dell’articolo 3, comma 5 bis, del citato Decreto Legge. 14 4.5 Decreto sulle società tra professionisti L’articolo 10 della legge 183/2011 (di recente modificata dalla legge n. 27 del 2012) disciplina il modello della “società tra professionisti” andando a coprire un vuoto legislativo. Infatti, a parte il settore legale (d.lgs. 2/2/2001) e quello dell’ingegneria e architettura (articolo 17 Legge Merloni e, oggi, articolo 90 d.lgs. 163/06), che hanno leggi specifiche, nelle altre attività professionali mancava una disciplina di riferimento. Va precisato, comunque, che queste nuove norme NON si applicano alle società di ingegneria e alle società tra professionisti (ingegneri e architetti) previste dal Codice dei contratti (articolo 90) e dal Regolamento (articoli 254 e 255) dal momento che è lo stesso articolo 10, comma 9 a prevedere che “restano salvi i diversi modelli societari già vigenti alla data di entrata in vigore della legge”. Tornando all’articolo 10, le disposizioni in esso contenute, in sintesi, delineano il seguente quadro: a) possono essere definite società tra professionisti quelle costituite in forma di società di persone, di capitali o cooperative (almeno tre soci cooperatori) per svolgere attività professionali; b) l’attività professionale deve essere svolta solo dai soci; c) possono partecipare alla società soci soltanto professionisti o anche non professionisti, ma per le sole professioni tecniche, o per fini di investimento; d) i professionisti devono avere la maggioranza di 2/3 sia come numero, sia come quote di capitale; e) la società deve essere iscritta all’ordine provinciale e deve essere stipulata polizza r.c. professionale a copertura dei danni. Il comma 10 dell’articolo 10 della legge 183 prevede che, su proposta del Ministero della giustizia, di concerto con il MISE, sia predisposto uno schema di regolamento (attualmente al Consiglio di Stato) che definisce alcuni aspetti della nuova disciplina sulle società tra professionisti. Si tratta degli aspetti legati alle modalità di esecuzione degli incarichi; alla partecipazione ad altre società e al rispetto delle norme deontologiche e alle modalità di iscrizione agli albi (in apposite sezioni speciali). Dal Ministero della giustizia abbiamo avuto conferma che il regolamento in fase di emanazione non si applicherà alle società disciplinate dal Codice in quanto “salve” in base al citato comma 9 dell’articolo 10. In ogni caso l’OICE si è attivata sia in sede parlamentare sia in sede governativa per rendere palese e chiara l’esclusione delle società previste dall’articolo 90 del Codice dalla disciplina generale prevista dall’articolo 10 della legge 183 e dall’emanando regolamento ministeriale. E’ stato presentato un apposito emendamento da parte del gruppo PD (non approvato per via del voto di fiducia posto sul decreto liberalizzazioni) ed è stato accolto dal Governo un ordine del giorno teso a non rendere applicabili i limiti sul capitale alle società di cui all’articolo 90 del Codice. In sede confindustriale è stato ottenuto che una delle proposte trasmesse al Vice Ministro Ciaccia avesse riguardo anche a questo aspetto. 4.6 Agenzia nazionale delle strade e autostrade Il 9 marzo 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro delle infrastrutture e trasporti, di concerto con i Ministri dell'economia e finanze e per la pubblica amministrazione e semplificazione, lo schema di statuto dell'Agenzia per le infrastrutture stradali ed autostradali. 15 Il provvedimento si colloca nell'ambito del riassetto della governance pubblica in materia di strade ed autostrade di interesse nazionale, avviato con la manovra finanziaria di luglio 2011 (articolo 36 del decreto-legge 98/2011). L'Agenzia è previsto che possa svolgere il ruolo di progettista e consulente "a pagamento, per conto di altre amministrazioni od enti italiani e stranieri". Rispetto a questa norma l’OICE ha diffuso una dura posizione sulla stampa sottolineando la pluralità di elementi negativi e distorsivi sul mercato dell’ingegneria e dell’architettura, chiedendo a diversi parlamentari la presentazione di emendamenti soppressivi che, per quanto presentati, sono stati bocciati a seguito della presentazione di un maxi-emendamento sottoposto a voto di fiducia. All'Agenzia sono attribuite le funzioni di concedente della rete, precedentemente facenti capo ad Anas, che rimarrà invece titolare delle funzioni di concessionaria e gestore della rete. Le funzioni regolatorie saranno invece esercitate dall'Autorità dei trasporti, in corso di istituzione. Lo statuto, dopo l'acquisizione dei pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari, tornerà al Consiglio dei Ministri per l'esame definitivo e la successiva emanazione. 4.7 Provvedimenti attuativi del Codice: d.m. validazione e schemi polizze tipo L’OICE segue, con contatti nelle sedi ministeriali competenti e presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici alcuni provvedimenti attuativi del Codice e del regolamento. Attualmente la situazione è la seguente: a) per il decreto ministeriale che dovrà definire le regole per l’accreditamento degli organismi di verifica dei progetti risulta essere stata istituita una Commissione tecnica da parte del Consiglio Superiore dei lavori pubblici per approfondire il quadro delle regole di riferimento a livello comunitario da attuare nell’ambito nazionale. A questa Commissione partecipano, oltre a rappresentanti dello stesso Consiglio Superiore e del Ministero delle infrastrutture, anche alcuni tecnici di Accredia. L’iter è previsto che sarà alquanto lungo; b) per il decreto che dovrà aggiornare gli schemi di polizze-tipo, l’iniziativa è al momento in mano al Ministero per le attività produttive che dovrebbe avere ricevuto una prima bozza da parte dell’ANIA, di cui l’OICE, grazie a AEC broker, è in possesso e potrà a breve esprimersi. Il Ministero delle infrastrutture non è stato ancora sentito per il “concerto” da parte delle attività produttive, e potrà intervenire nel merito; al riguardo è stata espressa ampia disponibilità rispetto alle osservazioni che OICE potrà predisporre. c) Il Ministero delle infrastrutture si è infine reso disponibile ad approfondire e risolvere alcuni profili applicativi del Dpr 207/2010 che l’OICE ha trasmesso, al momento informalmente. Le richieste di chiarimento in particolare riguardano la complessa normativa sui consulenti a partita IVA e dei collaboratori da inserire nell’organico, gli effetti della soppressione della norma sulla rivalutazione ISTAT dei lavori progettati, la disciplina dei servizi svolti per i privati, la figura del “giovane professionista”, la figura dei consorzi ordinari e dei consorzi stabili. 4.8 Riforma delle direttive europee sugli appalti pubblici A seguito della consultazione pubblica avviata con il Libro Verde sugli appalti pubblici, la Commissione europea ha approvato, il 20 dicembre 2011, la proposta di modifica delle direttive appalti (2004/17 e 18) e la proposta di nuova direttiva unificata sulle concessioni di lavori e di servizi. Le proposte sono attualmente all’esame del Parlamento europeo. Stando alle proposte che riformano le direttive 17 e 18, che al momento non toccano il livello delle soglie di 16 applicazione della normativa comunitaria, si può dire che esse mirano innanzitutto a rendere più flessibili e semplici le norme attuali anche per favorire una maggiore integrazione nel mercato interno da parte delle piccole e medie imprese. In questo senso appare di rilievo la previsione dell'obbligo, per le stazioni appaltanti, di accettare un ampio ricorso all'autocertificazione e di richiedere i certificati originali solo all'aggiudicatario e non a tutti i soggetti che partecipano al bando; in questo caso la novità sarebbe effettivamente notevole se si pensa che oggi si chiedono documenti al 10% dei concorrenti, oltre all'aggiudicatario e al secondo classificato. Viene inoltre introdotto il divieto di richiedere un certificato già prodotto alla stessa amministrazione ed ancora valido, se presentato nei quattro anni precedenti. Il tutto, a livello nazionale, sembra in linea con l’istituzione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici, con collegamenti on line di tutte le banche-dati utili a tale scopo. Dal punto di vista delle procedure viene introdotta, per gli appalti di progettazione e costruzione, la procedura competitiva con negoziato, prevedendone l'articolazione in diverse fasi per ridurre progressivamente le offerte. Si propone infatti che i soggetti selezionati siano invitati a presentare un'offerta scritta che costituisce la base per le negoziazioni successive. In seguito la stazione appaltante negozia le offerte con gli offerenti per renderle maggiormente corrispondenti ai criteri di aggiudicazione, senza rivelare agli altri partecipanti le soluzioni proposte. Ammessa la procedura negoziata senza bando per servizi o lavori analoghi, limitatamente ai tre anni successivi al primo appalto. Previsto anche il passaporto europeo per gli appalti pubblici rilasciato dalle stazioni appaltanti, che prova il rispetto delle condizioni di partecipazione in esso previste e non può essere contestato senza giustificazione. Viene introdotta anche la c.d. "innovation partnership", vale a dire una procedura speciale per lo sviluppo e l'acquisto successivo di prodotti e servizi innovativi in relazione alla quale i concorrenti sono tenuti a costruire un partenariato ad hoc per lo sviluppo di un prodotto o servizio innovativo. Per quel che riguarda il cosiddetto e-procurement, si confermano gli strumenti attuali (accordi quadro, dei sistemi dinamici di acquisizione, delle aste elettroniche), ma se ne rende l'impiego più facile e snello. La proposta conferma inoltre l'obbligo di trasmettere avvisi in forma elettronica, la disponibilità on-line dei documenti di appalto e l'invio per via elettronica delle candidature. Centrale, nella revisione delle norme attuali delle direttive 2004/17 e 18 è anche il profilo legato alla promozione di un uso migliore degli appalti pubblici dal punto di vista della protezione dell'ambiente, dell'efficienza energetica, della lotta ai cambiamenti climatici, dell'innovazione, prendendo in considerazione il costo ambientale di tutto il ciclo di vita di un prodotto. Per i requisiti di partecipazione (che possono essere solo tre: abilitazione professionale, capacità economica e capacità tecnica) nei servizi si prevede che il fatturato minimo annuo non debba essere richiesto in misura maggiore del triplo del valore stimato dell'appalto. Rispetto alla direttive per il settore delle concessioni, argomento di cui si discute in sede comunitaria da almeno venti anni senza successo viste le resistenze di vari paesi, l'obiettivo della Commissione è di disciplinare in maniera unitaria la materia delle concessioni (di lavori pubblici e di servizi, queste ultime oggi disciplinate indirettamente soltanto dai principi generali del Trattato) per rendere omogenee a livello UE le procedure di affidamento che differiscono fortemente da paese a paese. L'elemento fondamentale di maggiore novità è costituito dall'estensione alle concessioni di servizi della maggior parte delle norme che oggi previste per l'affidamento delle concessioni di lavori pubblici (di cui alle direttive 2004/17 e 18), nonché dall'applicazione di queste norme all'ambito dei servizi di pubblico interesse (acqua, energia, trasporti e servizi postali), con conseguente obbligo di pubblicazione dei bandi di affidamento dei contratti di concessione in caso di valore superiore ai cinque milioni di euro, anche se sono previsti 17 obblighi di pubblicazione di avvisi di aggiudicazione anche per concessioni di servizi di valore compreso tra i 2.500.000 ed i 5.000.000 di euro. Rispetto alla proposta di direttiva sugli appalti nei settori ordinari (modifica della direttiva 18/2004), l’OICE ha veicolato la propria posizione in sede di EFCA e in sede confindustriale (attraverso la partecipazione alle riunioni del GdL ad hoc cui ha partecipato Mascolini) nei seguenti termini: a) per l'avvalimento (articolo 62) è stato suggerito che non sia previsto per i servizi di ingegneria e architettura, o, in subordine, sia limitato alla sola capacità economica e finanziaria con idonea garanzia fidejussoria; più in generale sarebbe opportuno ritornare all'originaria impostazione della prima sentenza della Corte di giustizia in cui l'istituto era ammesso soltanto per provare requisiti tecnici specifici per la realizzazione del contratto (all'epoca si tratta di disporre, nel caso esaminato, di una speciale gru); b) per gli appalti di servizi di ingegneria e architettura è stato proposto che siano affidati unicamente o, almeno, preferibilmente, con il criterio dell'OEPV e che il prezzo più basso, in questo caso, sia utilizzato per prestazioni semplici e ripetitive; c) per i requisiti di capacità economica e finanziaria è stato proposto che siano richiesti con riguardo ad un arco temporale almeno quinquennale e che quelli di capacità tecnica e organizzativa facciano riferimento, almeno per i servizi intellettuali, ad un arco temporale non inferiore a 10 anni; d) il mantenimento delle disposizioni contenute nelle proposte in tema di limitazione dell’in house e degli affidamenti diretti fra Amministrazioni; e) non sia generalizzato il ricorso alla procedura negoziata senza bando di gara; f) diversamente da quanto sostenuto da Ance, sia mantenuta la possibilità (articolo 66, comma 2, lettere a e b), prevista dalla proposta di direttiva, di prendere in considerazione anche elementi soggettivi in fase di valutazione delle offerte, se tali elementi attengono esclusivamente alla verifica della qualità (ad esempio dei servizi svolti), cioè a come il candidato ha in passato lavorato in situazioni analoghe a quelle oggetto dell'affidamento, e non a profili quantitativi; g) rendere ancora più cogente la norma sui pagamenti nei subappalti (articolo 71, comma 2, per noi di importanza non marginale nell'ambito degli appalti integrati), nel senso di prevedere che gli Stati membri siano sempre obbligati a considerare questa modalità (pagamento diretto da parte del committente, anche nei servizi) e che tale modalità scatti su semplice richiesta del subappaltatore. 4.9 Ruolo delle Università: le proposte OICE e la causa contro la ASL/Lecce (ora alla Corte di giustizia) Il problema del ruolo delle Università nel settore degli appalti pubblici ha assunto un livello particolarmente critico sia sotto il profilo dei limiti alla partecipazione alle gare (principio comunque riconosciuto dalla giurisprudenza comunitaria), sia sotto il profilo degli affidamenti in house con altre amministrazioni pubbliche. Sotto quest’ultimo profilo l’OICE, più di due anni fa, si è fatta promotrice di un contenzioso con riguardo a due affidamenti disposti in via diretta da una ASL pugliese a favore dell’Università del Salento. In primo grado il Tar Puglia-Lecce, dando ragione all'OICE (difesa dal prof. Clarizia e dall'avv. Pellegrino) che aveva impugnato l'affidamento, ha bocciato uno dei due accordi ex articolo 15 della legge 241/90, sul rilievo che illegittimamente l'Azienda avrebbe proceduto all'affidamento diretto all'Università dell'incarico per lo studio e la valutazione di vulnerabilità sismica delle strutture ospedaliere della Provincia, omettendo il doveroso ricorso a procedure di evidenza pubblica, in violazione delle regole di libera concorrenza, trasparenza, proporzionalità e pubblicità della normativa comunitaria e nazionale. 18 Il Consiglio di Stato, nell'ordinanza n. 966 della quinta sezione del 15 febbraio 2011, ha rimesso alla Corte di giustizia europea la questione interpretativa rispetto alla possibile violazione della direttiva appalti pubblici 2004/18 da parte della disciplina italiana che consente gli “accordi fra Amministrazioni”. Nel caso specifico, infatti, l'Università, anche in base alla recente giurisprudenza della Corte europea, ha natura di operatore economico, tant'è che viene autorizzata a partecipare alle gare di appalto pubblico a fianco degli operatori privati. Il Consiglio di Stato ha ipotizzato che il ricorso al partenariato pubblico-pubblico (basato sull'articolo 15 della legge 241/90) "possa profilare il pericolo di contrasto con i principi di concorrenza quando l'amministrazione con cui sia concluso un accordo di collaborazione rivesta al tempo stesso la qualità di operatore economico"; se infatti fosse un operatore economico, dovrebbe essere trattato come gli altri operatori economici e non dovrebbe risultare affidatario diretto di un incarico. D'altro canto, nel caso specifico, era presente anche un corrispettivo (pari ai costi sostenuti), il che è comunque indizio, dicono i giudici, di una onerosità del contratto (di appalto). Né, si precisa nell'ordinanza, si può immaginare che l'incarico possa essere ascritto all'in house providing dal momento che l'Università "è amministrazione distinta dalla ASL e in alcun modo può considerarsi longa manus dell'Azienda". Infine, dicono i giudici, le norme europee sembrano non escludere le prestazioni di rilevazione e ricerca a carattere scientifico dal loro ambito di applicazione. Tutti elementi, questi, che deporrebbero per l'assoggettamento di questi contratti alla direttiva europea e per un contrasto della legge 241 con la stessa direttiva e i principi del trattato europeo. In attesa della sentenza della Corte, le conclusioni dell’Avvocato generale della Corte di giustizia, sembra che diano ragione alla linea dell’OICE. L’Avvocato generale nelle sue conclusioni si orienta nel senso di ritenere illegittimo l’affidamento in quanto l’accordo non costituirebbe una forma di cooperazione in comune di attività fra due amministrazioni aggiudicatrici (così come prevede la legge 241/90), bensì un vero e proprio contratto di consulenza per servizi a fronte del pagamento di un compenso per il quale occorreva procedere con gara, ammettendo tutti gli operatori economici interessati ad acquisire la commessa. Pertanto l’Avvocato generale ritiene contraria alle direttive appalti pubblici “una disciplina nazionale che consente di stipulare accordi scritti tra un’amministrazione aggiudicatrice e un’Università di diritto pubblico verso un corrispettivo non superiore ai costi sostenuti per l’esecuzione della prestazione, ove l’Università esecutrice possa rivestire la qualità di operatore economico”. In sostanza l’Avvocato generale, pur riconoscendo all’Università la qualità di operatore economico, sulla base della sentenza C-305/08 del 23 dicembre 2009, afferma indirettamente che in tale qualità non avrebbe potuto sottoscrivere un accordo ma poteva semmai partecipare ad una gara, con gli altri operatori, per l’aggiudicazione dell’appalto. In ogni caso, poi, l’accordo non corrisponde ai requisiti previsti dalla legge, anche ribaditi dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, e in particolare non prevede né alcuna attività in comune, né l’assenza di corrispettivi (sono invece ammessi i meri rimborsi spese). Sotto il profilo della partecipazione alle gare l’OICE si è attivata sia attraverso Confindustria, proponendo al tavolo tecnico presieduto dall’ex vice presidente Cesare Trevisani, la necessità di limitare la partecipazione delle Università alle gare, solo in presenza di determinati presupposti, sia in sede di Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. 4.10 Tavolo Confindustria per proposte al Vice Ministro Ciaccia A conclusione del suo mandato, l’Ing. Cesare Trevisani, Vice Presidente di Confindustria, ha trasmesso a metà maggio al Vice Ministro Ciaccia il documento con le proposte di Confindustria per il rilancio del settore delle infrastrutture che, in parte, sono state veicolate nel decreto-legge sviluppo (ad esempio la norma chiesta da OICE sulle tariffe professionali) 19 e, in parte, saranno inserite in un prossimo disegno di legge più organico. Nel documento confindustriale sono state pienamente recepite le proposte OICE (peraltro già veicolate autonomamente da OICE al Ministero delle infrastrutture) relative a: calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di incarichi di progettazione (in via transitoria fare riferimento al d.m. 4.4.2001 in attesa della messa a punto di un nuovo sistema di riferimento); esclusione delle società di ingegneria dalla normativa sulle società tra professionisti; eliminazione delle funzioni di consulenza/progettazione dell’ANAS a favore di altre stazioni appaltanti; limitazione del ruolo delle Università negli appalti; abrogazione dell’incentivo del 2% a favore dei tecnici delle PP.AA.; limitazione dell’appalto integrato sul progetto preliminare (solo oltre i 35 milioni di importo dei lavori). Va ricordato che sempre presso il Tavolo presieduto da Trevisani, l'OICE - il 17 gennaio 2012 - ha avuto modo di portare a conoscenza del Vice Ministro Mario Ciaccia le proposte associative per il settore nel corso di un incontro cui hanno partecipato anche Ance, Finco, Federtrasporto, Agi, Aiscat, Federcostruzioni e Federprogetti. L’OICE, con l’Avv. Mascolini, ha richiamato l'attenzione del Vice Ministro, oltre che sul delicato tema dei ritardati pagamenti delle PP.AA., anche sui profili legati all'assetto del mercato (divieto di affidamenti in house, soppressione dell'incentivo del 2%) in una fase di grave crisi per il settore dell'ingegneria e dell'architettura, nonché sulla necessità di rivedere profondamente il ruolo dell'Amministrazione (con maggiori livelli di progettazione da esternalizzare, e con più risorse professionali dedicate a programmazione e controllo, anche con l'ausilio di servizi di PMC) e di rilanciare la centralità del progetto. Allo stesso tavolo confindustriale l’OICE negli ultimi mesi ha partecipato alla discussione sul tema della qualificazione delle imprese di costruzione e dei general contractors. In questo caso la posizione OICE, espressa dall’Avv. Mascolini, è stata quella di valorizzare, nell’ambito del sistema di qualificazione dei contraenti generali, le attività di project management e progettuali, nonché di evidenziare il profilo dell’unicità della responsabilità contrattuale anche ai fini della valutazione dei requisiti per i lavori sub affidati a terzi dai general contractors. 4.11 Rapporti con l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici L’OICE in questi anni è stata frequentemente chiamata a collaborare con l’AVCP sia partecipando ad audizioni presso il Consiglio (ove peraltro è stato recentemente nominato l’Ing. Luciano Berarducci, già Vice Presidente OICE a cavallo fra gli anni ’80 e gli anni ’90), sia fornendo il proprio contributo in appositi gruppi di lavoro. Di seguito si richiamano alcune delle occasioni di collaborazione con l’AVCP: a) Tavolo tecnico AVCP sui servizi di ingegneria Ai primi di aprile del 2012 sono stati avviati i lavori del Tavolo tecnico sui servizi di ingegneria e architettura, ai quali l'OICE partecipa unitamente ai rappresentanti degli ordini professionali. Scopo del tavolo è quello di procedere alla revisione e all’aggiornamento della determina n. 5/2010 sui servizi di ingegneria e architettura anche alla luce delle recenti modifiche del quadro normativo, nonché della prassi applicativa delle nuove disposizioni contenute nel Dpr 207/2010. L’OICE, presente con l’Ing. Giacobazzi e con l’Avv. Mascolini, ha già alla prima riunione, consegnato un primo documento di osservazioni riguardanti: la determinazione del calcolo del corrispettivo, le modalità di affidamento, i requisiti di partecipazione alle gare con particolare riguardo ai “servizi di punta”, all’organico medio annuo e ai consulenti a partita IVA, al profilo della analogia delle opere progettate, alla figura del giovane professionista, alla rivalutazione ISTAT dei lavori progettati, alla figura del 20 geologo, ai consorzi ordinari, alle cauzioni e alla corrispondenza dei requisiti con le quote nei rtp. b) Documento di consultazione sui bandi-tipo L’OICE (con l’Avv. Mascolini) ha partecipato ad una audizione presso il Consiglio dell’AVCP, svoltasi il 29 settembre 2011, unitamente a rappresentanti degli altri operatori del settore e delle Stazioni Appaltanti, per definire i contenuti fondamentali dei Bandi Tipo. Nell’audizione l’OICE ha sottolineato il ruolo fondamentale dei “bandi-tipo” sia sotto il profilo della omogeneità dei comportamenti delle stazioni appaltanti (con conseguente potenziale riduzione del contenzioso), sia sotto il profilo della indicazione delle tassative cause di esclusione previste dalla legge. c) Segnalazione all’AVCP dei bandi con garanzie emesse da società con specifico “rating” Da diversi associati è stato segnalato il problema derivante dalla richiesta di un determinato rating in capo ai soggetti che debbono rilasciare le cauzioni; la misura rischia infatti di penalizzare fortemente l’accesso al mercato e di incrementare i costi delle cauzioni stesse. A tale riguardo l’OICE ha scritto a RFI e Italferr invitando le società a ripensare le scelte adottate, ma ha anche sottoposto all’AVCP il problema, sia a febbraio 2012, sia in sede di Tavolo tecnico sui servizi di ingegneria e architettura. A marzo l’AVCP ha aperto una istruttoria per valutare profili di turbativa del mercato. d) Documento di consultazione sull’avvalimento A dicembre 2011 l’AVCP ha avviato una consultazione pubblica sul tema dell’avvalimento predisponendo un dettagliato e approfondito documento di consultazione. L’OICE ha trasmesso all’AVCP la propria posizione sul tema, dopo avere partecipato con l’Avv. Mascolini ad una apposita audizione presso il Consiglio. In particolare l’OICE ha sostenuto la tesi restrittiva per cui nel settore dei servizi intellettuali l’avvalimento non dovrebbe essere utilizzato in nessuna ipotesi. In subordine, facendo riferimento al carattere personale della prestazione, alla natura intellettuale della stessa e alla specifica disciplina dettata dal Codice, puntualmente richiamata dal documento di consultazione, si potrebbe ammettere il ricorso all’avvalimento per il fatturato, ma solo ed esclusivamente con specifica garanzia da parte del soggetto ausiliario. E’ stato anche posto all’attenzione dell’AVCP il problema, segnalato da alcuni associati, relativo alla documentazione dei requisiti da parte delle società di nuova costituzione e/o dei soci che fanno parte di una società di ingegneria ma hanno mantenuto una propria posizione professionale. Infatti per le società di nuova costituzione (ai sensi dell’articolo 253, comma 15 del Codice) è possibile per 5 anni, documentare i requisiti con riferimento ai soci, direttori tecnici e dipendenti della società. Accade che il socio, decorsi i 5 anni, - avendo mantenuto la sua partita IVA e quindi i requisiti anche oltre i 5 anni, - utilizzi l’avvalimento (con prestito dei requisiti dalla sua posizione personale) per non penalizzare la società di cui, peraltro, è egli stesso socio. In questo caso, quindi, senza necessità di costituire un raggruppamento fra il socio-libero professionista e la società, si riesce a portare alla società i requisiti anche oltre il quinquennio di chi, peraltro, nella società opera. Analoga cosa accade anche quando il socio abbia potuto maturare singolarmente dei requisiti che vorrebbe utilizzare nell’ambito societario. Al riguardo l’OICE ha sostenuto che bisognerebbe immaginare un meccanismo che, trattando questa fattispecie alla stessa stregua delle situazioni che caratterizzano l’operato dei “gruppi”, possa consentire una eccezione al principio generale; ciò proprio 21 in ragione di quella caratterizzazione personale (professionista che è anche socio della società) che, in via generale, è stato il motivo per negare l’avvalimento da parte di soggetti terzi ed estranei al prestatore di servizi di ingegneria e architettura. L’AVCP ha anche invitato l’OICE a prossime riunioni per la definizione di bandi tipo per le gare di leasing finanziario, per la messa a punto di costi standard (l’Associato Studio Roli ha già dato la disponibilità a partecipare per l’OICE) e per i contratti di rete. 4.12 Azioni OICE sui bandi di gara L’attività dell’OICE tesa a contestare le anomalie dei bandi di gara si è fatta ancora più intensa in un anno che ha visto ridursi il mercato dell’ingegneria e dell’architettura. Nel corso di quest’ultimo anno infatti sono state trasmesse a stazioni appaltanti 160 lettere di contestazione di bandi o altri atti di gara, in media una ogni 2,5 giorni. 4.13 Proposte di legge in materia di urbanistica e governo del territorio L’OICE, in continuità con quanto già avvenne nel 2009, è stata chiamata dalla Commissione ambiente della Camera a partecipare ad un’audizione, tenutasi il 7 giugno 2012, finalizzata ad esprimere un aggiornato parere sulle cinque proposte di legge sul governo del territorio che sono all’esame del comitato ristretto appositamente costituito in seno alla Commissione. Per l'OICE erano presenti la Dott.ssa Patrizia Vianello, Consigliere delegato per l'ambiente, l'Arch. Gennaro Farina, Consigliere OICE e l'Avv. Andrea Mascolini, Direttore dell'Ufficio legislativo. Nel suo intervento l'Arch. Farina, dopo avere richiamato i contenuti del documento OICE già consegnato nel gennaio 2009 quando si svolse una precedente audizione sulle stesse proposte di legge, ha esposto la posizione dell'Associazione rispetto, innanzitutto, alla necessità di puntare realisticamente - stante il ridotto lasso di tempo utile prima della fine della legislatura - all'approvazione di poche norme di principio, invece che al varo di una riforma urbanistica di largo respiro. Ciò premesso è stata affermata l'esigenza di semplificare gli strumenti di pianificazione attraverso un piano strutturale "forte" che dia il quadro di riferimento in materia di infrastrutture, servizi e aree vincolate; successivamente definire strumenti urbanistici attuativi che consentano sulle altre aree di procedere con la perequazione anche al fine di attrarre i capitali privati tramite operazioni di PPP. Per i centri storici è stato chiesto un intervento normativo che sostituisca la nozione di "centro storico" con quella, più ampia, di "città storica", individuando gli edifici immodificabili e sulle altre aree ammettere interventi di demolizione e ricostruzione. Infine sono stati evidenziati i ruoli e le funzioni che le società di ingegneria e architettura possono svolgere nelle complesse operazioni legate anche alle c.d. "smart cities" soprattutto dal punto di vista delle valutazioni di fattibilità e costi-benefici". 4.14 DDl riforma del mercato del lavoro Il 4 aprile il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del ddl di riforma del mercato del lavoro che adesso è all’esame del Parlamento. Di interesse per l’OICE è l'articolo 9 (rubricato "Altre prestazioni lavorative rese in regime di lavoro autonomo") che interviene sui rapporti di lavoro instaurati con soggetti titolari di partita iva, già disciplinati dagli articoli 61 ss D. Lgs. 276/2003, introducendo l'articolo 69 bis che individua 3 condizioni di svolgimento delle collaborazioni: - durata complessiva superiore a 6 mesi nell'arco di un anno, corrispettivo superiore al 75% delle entrate complessive del collaboratore, disponibilità di una postazione di lavoro presso una sede del committente. In presenza di almeno due di esse, si qualificano questi rapporti come collaborazioni coordinate e continuative e, in quanto tali, soggette al regime sanzionatorio previsto dall'articolo 69 del citato d.lgs., ossia trasformazione ab initio in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. 22 E' comunque fatta salva la prova contraria il cui onere è posto a carico del datore di lavoro. Il comma 4 del detto articolo 9 individua una importante eccezione a tale disciplina che riguarda le collaborazioni coordinate e continuative che hanno per oggetto attività professionali intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali. Pertanto, i rapporti di collaborazione instaurati con tali soggetti - e sempre che, effettivamente, costoro svolgano attività coerenti con l'iscrizione ad albi professionali non sono soggetti alle sanzioni di cui al citato articolo 69. Per quanto riguarda l'altro rilevante tema dei licenziamenti individuali, la disciplina introduce il concetto di "insussistenza" del fatto attribuito al lavoratore - per i casi di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo - e della circostanza addotta dal datore di lavoro - per quelli intimati per giustificato motivo oggettivo, c.d. licenziamenti per motivi economici. In tali casi, il giudizio si concluderà con il reintegro del lavoratore in azienda. Negli altri casi, il lavoratore sarà indennizzato con una cifra compresa tra 12 e 24 mensilità, in funzione di alcuni parametri definiti dal ddl; nulla sarà dovuto al lavoratore, ovviamente, nel caso in cui il giudice riconosca la validità delle ragioni del datore di lavoro. Su quale sia il concreto significato da assegnare al termine "insussistenza" occorrerà attendere l'interpretazione che di esso ne darà la giurisprudenza. E' infine da rilevare che viene introdotto un procedimento negoziale - mutuato dalla L. 223/91 che disciplina i licenziamenti collettivi - che deve essere esperito prima che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo possa essere intimato. 5. 5.1 Internazionalizzazione Introduzione Il Progetto di Internazionalizzazione ha l'obiettivo di accrescere la presenza delle società d'ingegneria italiane all'estero e di rilanciarne la presenza nei programmi delle Istituzioni Finanziarie Internazionali1. Responsabile del Progetto è il Vice Presidente arch. Raffaele Gorjux, con la collaborazione del dott. Francesco Fiermonte e del dott. Marco Ragusa della struttura dell’OICE. Grazie al Progetto, gli Associati possono usufruire di servizi e di misure di sostegno per allargare all'estero il loro campo di azione. Il progetto è una public-private partnership, finanziata dall'OICE insieme al Ministero per lo Sviluppo Economico (MiSE) e con l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), sulla base di due strumenti fondamentali: l'accordo quadro di settore e l'intesa operativa annuale. 16/11/2009: firma Accordo Quadro di Settore tra il MiSE e l’OICE con validità 2 anni, rinnovato tacitamente dalle Parti per un uguale periodo, salvo disdetta delle Parti stesse. 20/05/2011: firma VI^ Intesa Operativa Annuale MiSE, OICE ed ICE ai sensi dell’art. 3 dell’Accordo Quadro di Settore. La stipula dell’Intesa dà attuazione all’Accordo di Settore. Il valore complessivo dell’Intesa è di 142.200 euro di cui 71.100 a carico dell’OICE (50%) e 71.100 di servizi ICE per la parte pubblica (50%). La soppressione dell’ICE ha comportato la proroga dell’Intesa al 31 dicembre 2012. I servizi ICE verranno erogati entro il 31 dicembre 20122. 19/12/2011: firma VII^ Intesa Operativa Annuale MiSE ed OICE ai sensi dell’art. 3 dell’Accordo Quadro di Settore. La stipula dell’Intesa dà attuazione all’Accordo di Settore. Il valore complessivo dell’Intesa è di 110.000 euro di cui 55.000 a carico dell’OICE (50%) e 55.000 a carico del MiSE per la parte pubblica (50%). 1 2 Per un approfondimento si veda http://www.oice.it/adon.pl?act=doc&doc=235617 Il 15 luglio 2011 l’Istituto per il Commercio Estero è stato soppresso con la Legge n. 211. Il 22 dicembre 2011, la Legge n. 214 istituisce l’Agenzia per la promozione all’Estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE). 23 5.2 Alcuni risultati dell’attività di internazionalizzazione 2011-2012 5 su 12 nuove società aderenti all’OICE sono state principalmente motivate dalla volontà di partecipare al Progetto Internazionale dell’Associazione; 97 società hanno contattato l’OICE per partecipare alle iniziative promosse per l’internazionalizzazione; 67 società usufruiscono giornalmente del servizio bandi di gara internazionali selezionati dall’OICE monitorando la versione on-line della GUCE e il portale DG Market per le opportunità offerte dalle IFI; 1 Consorzio di 8 società dell’OICE opera in Romania grazie al supporto del Responsabile Antenna OICE a Bucarest e 4 nuove società investiranno nel Paese; 1 Rete di 8 società di ingegneria toscane opera in Bulgaria grazie al supporto del Responsabile Antenna OICE a Sofia; 5 società dell’OICE partecipano a gare in Bulgaria sotto il coordinamento del Responsabile Antenna OICE a Sofia; 15 società hanno partecipato al workshop formativo ICE-OICE di Bruxelles e sono interessate a presentare proposte nell’ambito dei programmi comunitari con il coordinamento del Responsabile Antenna a Bruxelles; 17 società hanno aderito all’iniziativa OICE IFI’s Procurement Directors Meeting incontrando i Direttori del Procurement delle principali Banche internazionali; 3 società hanno sviluppato progetti di investimento a partire dalla Conferenza di Dubrovnik Energy Management in Cultural Heritage coordinata dal Responsabile Antenna OICE in Croazia; 9 società hanno partecipato al workshop con Ubifrance per promuovere partenariati internazionali italo-francesi. Follow up con partecipazione congiunta a gare IFI in Bulgaria, Georgia ed Algeria. 5.3 Attività di internazionalizzazione nel II° semestre 2011 La VI^ Intesa Operativa si è svolta dal 20/05/2011 al 19/05/2012, organizzata in due capitoli operativi: attività della rete di Antenne ICE-OICE e attività di Sistema Italia. Vista la soppressione per sei mesi dell’Istituto di Commercio Estero, i servizi ICE, che si sostanziano nel finanziamento delle Antenne ICE-OICE di Bucarest, Zagabria e Bruxelles, verranno erogati fino al 31/12/2012 mantenendo inalterato il contributo economico. Nonostante la VI^ Intesa Operativa coprisse solo i capitoli della gestione delle Antenne e del Sistema Italia, l’OICE ha svolto nel secondo semestre del 2011 altre attività secondo il programma di internazionalizzazione organizzato sui 5 capitoli avviati nelle Annualità precedenti: Le Antenne della rete OICE (Sofia) e ICE-OICE (Bruxelles, Bucarest, Zagabria) promuovono l'ingegneria italiana e forniscono un sostegno agli Associati che intendono operare su quei mercati. Sono state svolte missioni di settore nei Paesi delle Antenne su progetti specifici e firmati Protocolli di collaborazione volti a creare condizioni istituzionali favorevoli all’operatività degli Associati. La partecipazione alle attività nel Sistema Italia a livello istituzionale e di filiera ha visto la presenza di OICE alle country presentation organizzate da Ministero degli Affari Esteri (MAE) ed ICE e alla presentazione dei nuovi Ambasciatori designati presso i Paesi di interesse. Inoltre l'OICE è sempre più coinvolta nelle iniziative in tema di cooperazione internazionale promosse dal MAE e collabora con le Associazioni/Federazioni (ANCE Federcostruzioni - Federprogetti) e gli Enti (Ordine degli Architetti di Roma) che compongono la filiera della progettazione e delle costruzioni. 24 La promozione di partenariati internazionali con Associazioni omologhe, si è svolta innanzi tutto tramite la partecipazione all'European Federation of Engineering Consultancy Associations (EFCA), la Federazione europea delle Associazioni di rappresentanza dell'ingegneria. Nell’area mediterranea, OICE è membro costituente del Mediterranean Engineering Group (MEG), il vertice che riunisce annualmente le Associazioni di ingegneria dei Paesi della sponda sud e nord del Mediterraneo. L’obiettivo è quello di condividere le condizioni dei mercati nazionali, di facilitare la ricerca di partner per la partecipazione alle gare internazionali e di concordare azioni comuni nel quadro degli strumenti finanziari operanti nell’area. Il supporto agli Associati OICE per la partecipazione alle gare finanziate dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali con particolare riferimento alla Banca Mondiale. L'obiettivo specifico di questa azione è di favorire l'incremento dello share delle società OICE nei contratti di consulenza assegnati dal sistema della Banca Mondiale e delle Banche di sviluppo regionali. Partner principali di questa azione sono: MiSE, MAE/DGCS/Ufficio VIII Cooperazione finanziaria, ICE. Tale supporto si è sviluppato anche tramite l'attività dell'Ufficio gare internazionali. La partecipazione a Progetti speciali legati all’eccezionalità di specifici eventi. 5.4 Attività di internazionalizzazione nel I° semestre 2012 La VII^ Annualità si svolge dall'1/01/2012 al 31/12/2012, organizzata in quattro capitoli operativi: partenariato nazionale e internazionale, reti di imprese, gestione della rete di Antenne OICE ed ICE-OICE, focus speciale Paese. L’attività di gestione delle Antenne ICE-OICE si svolge nel rispetto del programma operativo della VI^ Annualità, così come prorogata al 31/12/2012. Il partenariato nazionale e internazionale prevede lo svolgimento di azioni in collaborazione con organismi governativi ed istituzioni pubbliche, la partecipazione alle Missioni governative organizzate da MAE, MiSE e Confindustria nei Paesi target, la promozione delle attività di filiera (ANCE, Ordine degli Architetti di Roma, Ordine degli Ingegneri) per favorire la partecipazione di sistema a progetti che si sviluppano su mercati esteri e le collaborazioni con altre istituzioni pubbliche (MEG, Ubifrance, Ambasciate estere in Italia). Viene inoltre svolta un’azione mirata volta a migliorare i risultati degli Associati nella partecipazione alle gare delle Banche internazionali. L’attività di promozione di reti di imprese ha l’obiettivo di favorire processi aggregativi tra imprese, orizzontali e verticali, in modo da rafforzare la competitività e ridurre il rischio imprenditoriale. Vengono svolte missioni operative a sostegno di Consorzi di ingegneria e promosse sinergie tra Associati che operano nello stesso Paese in modo non coordinato. Le Antenne della rete OICE (Mosca, Sofia) e ICE-OICE (Bruxelles, Bucarest, Zagabria) promuovono l'ingegneria italiana e forniscono un sostegno agli Associati che intendono operare su quei mercati. Vengono svolte missioni di settore nei Paesi delle Antenne su progetti specifici e firmati Protocolli di collaborazione volti a creare condizioni istituzionali favorevoli all’operatività degli Associati. Riattivata l’Antenna OICE di Mosca. Il Focus speciale Paese riguarda Libia, Egitto, Pakistan ed area mediorientale. Vengono svolte azioni a sostegno degli Associati in Libia ed Egitto in collaborazione con la filiera delle costruzioni. Sviluppati contatti con controparti pakistane. 5.5 Elenco cronologico delle principali attività luglio-dicembre 2011 - Gorj (Romania), 2 luglio 2011 - L’OICE ha organizzato una missione a Gorj per la firma del Protocollo di collaborazione con lo Judetean romeno. Nel corso della missione si è svolta la prima riunione del Comitato Tecnico Scientifico del Protocollo nel quale siedono anche Associati dell’OICE. Il Responsabile Antenna in Romania ha organizzato una 25 - - - - - - - - - - sessione di incontri B2B con società di ingegneria romene in vista delle partnership necessarie per la partecipazione alle gare. Milano, 5 luglio 2011 - Si è svolto un workshop OICE-Ubifrance-Syntec per sviluppare collaborazioni tra società di ingegneria francesi e italiane in Bulgaria, Romania e Paesi del Mediterraneo. Milano, 6 luglio 2011 - L’OICE ha partecipato a una giornata di incontri B2B fra gruppi italiani del settore Oil&Gas ed una delegazione di 20 imprese francesi che si propongono come potenziali fornitori e/o partner. Confindustria, 15 luglio 2011 - L’OICE ha partecipato a un incontro con Assafrica&Mediterraneo per opportunità di filiera nell’area MENA. Sofia, 05-07 settembre 2011 - L’OICE ha coordinato una missione di Associati in Bulgaria per la realizzazione di partnership con società bulgare volte alla partecipazione alle gare bandite nel Paese. MAE, 15 settembre 2011 - L’OICE ha partecipato alla presentazione del nuovo Ambasciatore in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi. MAE, 29 settembre 2011 - Partecipazione OICE alla presentazione del Rapporto annuale dell’ANCE sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo. MAE, 30 settembre 2011 - Incontro con il nuovo Ambasciatore d’Italia designato in Kuwait, Fabrizio Nicoletti. OICE, 3 ottobre 2011 - Coordinamento partecipazione degli Associati OICE alla missione del Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, in Kurdistan. MAE, 4 ottobre 2011 - Incontro con il nuovo Ambasciatore d’Italia designato in Uganda, Stefano Dejak. OICE, 7 ottobre 2011 - Coordinamento partecipazione degli Associati OICE alla missione ANCE in Polonia dell'1-2 dicembre 2011. Firenze, 10 ottobre 2011 - Si è svolto a Firenze un incontro presso la sede di ANCE Toscana con la Rete Stabile Toscana di Ingegneria (8 società) - RESTING - alla presenza del responsabile Antenna Stefan Doytchinov, per attività in Bulgaria. ANCE, 11 ottobre 2011 - Progetto europeo Construction21 con ANCE. Identificazione Associati interessati e presentazione progetto. OICE, 11 ottobre 2011 - Incontro in OICE tra il Responsabile Antenna Romania, Lorenzo Mangiapelo, e gli Associati interessati per la presentazione di 3 progetti settoriali (patrimonio culturale e stradale) per i quali realizzare studi di fattibilità ai sensi del Protocollo di collaborazione con lo Judetean di Gorj. OICE, 19 ottobre 2011 - Nuovo programma di collaborazione con l’Egitto. Contatto con il nuovo Addetto commerciale dell'Ambasciata d'Egitto a Roma e con Associazioni omologhe dell'OICE in Egitto. Sofia, 19/21 ottobre 2011 - Missione a Sofia per follow up attività Associati OICE e partecipazione alla Conferenza Archeologia e Progetti Infrastrutturali organizzata dall'Ambasciata d'Italia in Bulgaria. MAE, 3 novembre 2011 - L’OICE ha partecipato a un incontro di aggiornamento al Ministero degli Esteri sulla situazione in Libia. ANCE, 17 novembre 2011 - L’OICE ha partecipato alla riunione del Comitato Lavori all’Estero dell’ANCE. L’incontro si è focalizzato sulla situazione attuale e le prospettive per le PMI in Libia e l’organizzazione di missioni imprenditoriali in alcuni Paesi target. Bucarest, Targu Ju (Romania), 21-23 novembre 2011 - L’OICE ha organizzato una missione in Romania nel corso della quale si è svolto un vertice istituzionale con il Consiglio Judetean di Gorj. Gli Associati partecipanti hanno eseguito sopralluoghi tecnici su due tratti stradali e sul patrimonio culturale della città di Targu Ju. Milano e Roma, 29 e 30 novembre 2011 - L’OICE ha partecipato al workshop Ubifrance “RoadShow 3E: Eau, Energie, Environnement”. 26 - OICE, 06 dicembre 2011 - L’OICE ha incontrato la Commissione Rapporti Internazionali dell’Ordine degli Ingegneri di Roma per verificare possibilità di collaborazione in alcuni Paesi target. - Confindustria, 21 dicembre 2011 - L’OICE ha partecipato al seminario di indirizzo ed orientamento intitolato “I direttori esecutivi italiani nelle Banche multilaterali di sviluppo incontrano le imprese”. Il seminario è stato una straordinaria occasione per mettere a confronto diretto le imprese con tutti i direttori esecutivi italiani delle principali banche multilaterali di sviluppo. 5.6 Elenco tematico delle principali attività gennaio - giugno 2012 Partenariati nazionali e internazionali - Confindustria, 8 febbraio 2012 - Incontro in Confindustria per la presentazione della nuova Agenzia per l’internazionalizzazione. - Confindustria, 13 febbraio 2012 - Seminario sulle opportunità di sviluppo a partire dall’ingresso della Federazione Russa nel WTO. - OICE, 14/17 febbraio 2012 - IFIs Meeting: incontro dei Senior Procurement Specialist di WB, EBRD e ADB. - OICE, 25 febbraio 2012 - Coordinamento partecipazione Associati OICE alla missione delle PMI ANCE in Tunisia. - ICE, 29 febbraio 2012 - Country Presentation Serbia. - Confindustria, 8 marzo 2012 - Country Presentation Etiopia. - MAE, 21 marzo 2012 - Presentazione del nuovo Ambasciatore italiano in Zambia, Mario Daccò. - MAE, 22 marzo 2012 - ASEAN AWARENESS FORUM: Promuovere la cooperazione economica tra l’Italia e i Paesi dell’ASEAN. - ANCE, 27 marzo 2012 - Opportunità di business in Israele. Azione ANCE-OICE-BIIS. - Confindustria, 27 marzo 2012 - Incontro di aggiornamento sulla fase transitoria dell’ICE. - OICE, 13 aprile 2012 - Incontro con l'Addetto commerciale dell'Ambasciata del Pakistan per promozione contatti istituzionali e organizzazione di una missione nel Paese. - ANCE, 19 aprile 2012 - Coordinamento con ANCE sul progetto europeo Construction21 e promozione partecipazione Associati OICE. - MiSE, 24 aprile 2012 - Incontro con delegazione dello Stato federato di S. Caterina (Brasile) promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. - Confindustria, 16 maggio 2012 - Partecipazione OICE alla riunione della Commissione Cooperazione Internazionale di Confindustria. - MAE, 23 maggio 2012 - Iraq Trade Investment Forum organizzato dal Ministero degli Esteri e dall'UNIDO. - OICE, 28 maggio 2012 - Lancio Progetto ANCE-OICE per programma europeo Construction21. - ANCE, 29 maggio 2012 - Partecipazione OICE al Comitato Lavori all'Estero dell'ANCE. Focus sugli strumenti finanziari della Cassa Depositi e Prestiti. Reti di imprese - Gorj (Romania), 21-25 febbraio 2012 - Missione presso lo Judetean di Gorj. Consorzio di imprese Michelangelo: presentazione studio di fattibilità sul settore stradale e del patrimonio storico e culturale da parte degli Associati partecipanti. - Roma, Consorzio Michelangelo, 28 febbraio 2012 - Riunione del CdA Consorzio. 27 - Reggio Emilia, 2 marzo 2012 - Missione per coordinamento azioni di follow up in Romania. - ANCE, 28 marzo 2012 - Presentazione modello di sviluppo della Rete di Ingegneria in Toscana (RESTING). - Roma, Consorzio Michelangelo, 8 maggio 2012 - Riunione del CdA Consorzio. - MiSE, 10 maggio 2012 - Incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per la pratica del Consorzio Michelangelo. - OICE, 22 maggio 2012 - Coordinamento attività della Rete RESTING in Bulgaria. - OICE, 12 giugno 2012 - Incontro di follow up dei partecipanti al workshop di Bruxelles del 22-25 maggio 2012 per verificare opportunità di collaborazione nella presentazione di proposte nell’ambito dei programmi Ue. - Gorj (Romania), 19-22 giugno 2012 - Missione presso lo Judetean di Gorj per presentazione studi di fattibilità del Consorzio Michelangelo e di altri Associati. Rete Antenne OICE e ICE-OICE - OICE, 16 marzo 2012 - Coordinamento con Responsabile Antenna in Bulgaria per gare in corso. - OICE, 11 aprile 2012 - Presentazione del nuovo Responsabile Antenna in Russia, arch. Guido Mastrogiacomo. - Sofia, 14/16 maggio 2012 - Partecipazione OICE alla Triennale di Architettura di Sofia. - ICE Bruxelles, 22/25 maggio 2012 - Workshop ICE-OICE di Bruxelles sui programmi intra-europei ed extra Ue. - Senato della Repubblica, 17 maggio 2012 - Partecipazione OICE alla Presentazione al Senato del libro “Guida per gli operatori economici italiani nella Federazione Russa”. - Bucarest, 2 giugno 2012 - Partecipazione OICE a un incontro istituzionale presso l’Ambasciata d’Italia in Romania in occasione della festa della Repubblica. - Mosca, 24-26 giugno 2012 - Missione OICE per presentazione opportunità di collaborazione nella Federazione Russa. Focus Speciale Paese - MAE, 21 febbraio 2012 - Incontro con il Ministro degli Esteri egiziano, Kemal Amr. - ANCE, 14 marzo 2012 - Partecipazione al Comitato Lavori all’estero con focus Libia. Aggiornamento Paese e programmazione attività. - Roma, 28 maggio 2012 - Incontro con alcuni rappresentanti del Partito egiziano dei Fratelli Musulmani Freedom & Justice organizzato dall'Ambasciata egiziana in Italia. - OICE, 4 giugno 2012 - Incontro OICE con una delegazione di 10 funzionari amministrativi del Pakistan. 6. Consulta Interregionale Attività della Consulta Interregionale In linea con quanto previsto dallo Statuto, nello scorso esercizio l’attività della Consulta Interregionale, presieduta dal Consigliere ing. Maurizio Boi, è stata dedicata prevalentemente a promuovere ed a stimolare l’organizzazione di iniziative di interesse locale. La fase iniziale è stata in parte condizionata dalla situazione di criticità e di incertezza in cui si è trovata l’OICE a causa del progetto di fusione con l’ANIMP e del rinnovo dei vertici. Più significativa, invece, è stata l'attività sviluppata nell'ultimo trimestre 2011. In tale periodo, infatti, sono state organizzate tre “Giornate dell'Ascolto”: la prima a Napoli, il 27 ottobre, la seconda a Milano, il 24 novembre, e la terza a Roma, il 14 dicembre. 28 L’obiettivo è stato quello di rafforzare il vincolo associativo mobilitando gli Associati per analizzare valutazioni e proposte capaci di contribuire a superare la situazione di difficoltà in cui versa il mercato dell’ingegneria. L’esito degli incontri, ai quali hanno partecipato complessivamente 56 tra Associati e non Associati, si ritiene siano stati utili per meglio orientare l’attività della Consulta e del Consiglio Direttivo. I principali argomenti trattati sono stati i seguenti: • la semplificazione normativa, anche con riferimento alla qualificazione delle società d’ingegneria attraverso le SOA; • gli interventi per favorire la domanda (anche con le azioni di costrasto all’in house); • l’articolazione operativa, al fine di far crescere la presenza OICE nei territori; • le iniziative necessarie per sostenere la qualità della progettazione; • l’opportunità di aggregazione tra società per lo sviluppo di iniziative comuni sia in Italia, sia all’estero. Nei primi mesi del 2012 la Consulta ha avuto diverse occasioni di confronto. La sintesi delle decisioni prese è riportata nel verbale della riunione del 9/05/2012. Tra le attività di maggior rilievo, si sottolineano l'approvazione del programma delle attività 2012/2013 ed alcune proposte necessarie per dare attuazione alle iniziative discusse nelle “Giornate dell’Ascolto”. Emilia Romagna Nel corso dell’anno 2011 e nei primi mesi del 2012, oltre alle attività ormai consolidate di marketing associativo, di qualificazione dei rapporti con le istituzioni locali, di monitoraggio degli affidamenti “in house” e di quelli al massimo ribasso da parte delle Pubbliche Amministrazioni, il Gruppo OICE Emilia Romagna, coordinato dal Consigliere ing. Giuseppe Iadarola, ha contribuito all’organizzazione del convegno tenuto nell’ambito di Urbanpromo di Bologna (organizzato dal Consigliere ing. Franco Cavallaro) sulla trasformazione urbana. Inoltre, su richiesta del Presidente ing. Gabriele Giacobazzi, l'ing. Iadarola ha partecipato ad un convegno pubblico organizzato dal Sole 24 Ore nell’ambito del SAIE il 7 novembre 2011 dal titolo: “Ingegneri alla sfida. Trasparenza sulle tariffe”. Lazio Il gruppo OICE Lazio, coordinato dal Consigliere arch. Gennaro Farina, ha svolto una intensa attività di studio e di elaborazione riguardanti le tematiche tecniche e giuridiche di interesse degli Associati della regione. Alle riunioni di lavoro, svoltesi con frequenza mensile, hanno partecipato Associati che hanno fornito contributi nelle sedute di discussione e approfondimento. Tra i vari studi e documenti elaborati, ricordiamo: - Documento programmatico sui temi di sviluppo territoriale del Lazio “Roma, Area Metropolitana, Territorio del Lazio potenzialità di sviluppo e temi di lavoro: Programmi Provinciali e Regionali - Roma nella opportunità delle Olimpiadi 2020”; si tratta di analisi, spunti e proposte elaborati da alcuni Associati OICE (Polis, Reconsult, Studio Costa & Partners, Studio Amati Architetti, Hydroarch e SATPI) per dare un contributo fattivo alle problematiche di Roma e Lazio, costituire una base per i confronti associativi e istituzionali. Il documento ha inoltre dato un contributo a “Ripensare la città di Roma in chiave metropolitana e regionale”. Nell’area vasta di Roma e nel Lazio sono dislocate funzioni importanti per la città, come gli aeroporti a Fiumicino, Ciampino, Urbe, (ed in futuro Viterbo e Frosinone); i porti a Civitavecchia, Fiumicino, Anzio, Nettuno, Gaeta; i gassificatori ad Albano, Colleferro, Malagrotta; i poli industriali a Pomezia, Latina, Frosinone, Rieti. - Attività riguardante il “Piano casa” del Lazio, L.R.L. 10/2011 Il Gruppo Lazio ha approfondito i temi della legge, con esperti quali gli architetti Macchi e 29 Carini, nonché con l’Assessore all’Urbanistica del Lazio Luciano Ciocchetti. In particolare l’OICE ha ritenuto di notevole interesse: • la sostituzione edilizia con premialità; • gli incentivi per l’adeguamento sismico degli edifici esistenti; • i cambi di destinazione d’uso incentivati dalla legge e riguardanti il vasto patrimonio di edifici dismessi; • la possibilità di realizzare programmi integrati di riqualificazione urbana ed ambientale; • la possibilità di riutilizzazione di aree interne ai PdZ nel rispetto degli standards di legge; • le accelerazioni procedurali nella gestione attuativa dei PRU LR 22/97; • gli snellimenti procedurali nella pianificazione attuativa di cui alla LRL 36/87. - Documento sui principi della nuova legge regionale LL.PP. Per la prima volta nella storia del settore, tutte le sigle dei Lavori Pubblici (Cna, Confcooperative, Confindustria Lazio, Federarchitetti, Federlazio, Inarsind, Lega Coop Lazio, OICE, Unicoop Lazio) hanno sottoscritto lo scorso aprile, nella sede di Ance Lazio - Urcel, un documento unitario con le proposte delle varie categorie per la redazione della nuova legge regionale. Ecco in sintesi le nostre proposte e le richieste: • adeguamento tempestivo e condiviso dei prezzi delle opere; • rispetto dei termini per il pagamento dei progettisti e delle imprese che hanno effettuato le prestazioni e le lavorazioni richieste; • valore centrale del progetto; • sostegno economico, per gli incarichi esterni alla Pubblica Amministrazione nell’affidamento dei servizi d’ingegneria; • strutturazione dei bandi di gara con i bandi-tipo; • aggiudicazione degli incarichi mediante l’offerta economicamente più vantaggiosa; • avvalimento, meglio regolamentato, come strumento per consentire ai professionisti di cimentarsi in progetti e/o operazioni di diversa tipologia e modalità; • trasparenza e rotazione per gli affidamenti sotto soglia; • concorsi di idee e di progettazione solo alla presenza di un DPP; • compensazione tra crediti vantati verso le amministrazioni appaltanti e debiti (imposte, diritti, ecc.). • validazione del progetto. La prima proposta operativa è quella di affiancare la Regione Lazio nella tempestiva operazione di aggiornamento annuale del Prezzario regionale con una nuova struttura tecnica composta dalle Associazioni di categoria e dagli Ordini professionali. All’aggiornamento dei prezzi, importante per le imprese ma anche per i progettisti (meno contenziosi, stima più congrua del bene progettato), l’Amministrazione regionale, affiancherà l’analisi dei prezzi delle prestazioni professionali (in Europa il sistema austriaco prevede già una tale metodologia) per introdurre un reale parametro di congruità dei prezzi e valutare le proposte economiche che sono al di sotto della relativa analisi dei prezzi come offerte anomale da escludere. Altro impegno fondamentale che deve rispettare il prossimo testo di legge è di mettere al centro del processo di realizzazione dell’opera pubblica il progetto. - Preparazione Convegno-Mostra Urbanpromo per gli Associati OICE LAZIO (novembre 2012) - Infine il Gruppo OICE Lazio ha organizzato diversi incontri di approfondimento sugli aspetti tecnico-progettuali del nuovo Regolamento (DPR 207/2010) di attuazione del Codice dei contratti pubblici. Piemonte Il Gruppo OICE Piemonte, coordinato dal Consigliere ing. Attilio Bastianini, ha organizzato e partecipato alle seguenti iniziative: 30 - 11/05/2011 Riunione OICE Piemonte in Torino Riunione in cui è stata presentata la bozza del nuovo Statuto OICE. L’incontro ha visto la partecipazione del Vice Presidente della Giunta Regionale dott. Ugo Cavallera, nonché Assessore all'Urbanistica e Programmazione Territoriale, Beni Ambientali, Edilizia e Legale, l’ing. Livio Dezzani, Direttore della Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte. Presente inoltre l’ing. Maurizio Boi, Presidente della Consulta Interregionale OICE. - 27/06/2011 visita alla Mostra di Pier Luigi Nervi Il Gruppo OICE Piemonte ha promosso una visita guidata in occasione della Mostra monografica “Pier Luigi Nervi. Architettura come sfida” (Torino, 28 aprile-11 luglio 2011). La visita alla Mostra è stata guidata dal prof. Sergio Pace, docente presso il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale della Ia Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Torino. - 29/06/2011 Seminario Regione Piemonte PGT di Milano L'ing. Attilio Bastianini, quale responsabile OICE Piemonte, è stato invitato al Seminario organizzato dalla Regione Piemonte per la presentazione dell’esperienza del PGT di Milano, al fine di venire a conoscenza di un’innovativa procedura di pianificazione che si ritiene potrà essere di utilità anche nella realtà piemontese. - 03/10/2011 Riunione OICE Piemonte in Torino Riunione indetta a seguito del rinnovo della Presidenza OICE nazionale. L’incontro ha visto la presenza dell’ing. Maurizio Boi (Presidente della Consulta Interregionale) e del dott. Giovanni Grasso (Direttore OICE). - 24/11/2011 Giornata dell'Ascolto OICE a Milano L'iniziativa, dedicata ai Soci dell'Italia Settentrionale, si inserisce nel quadro delle attività di OICE per gli Associati, fondamentale in questo particolare momento storico critico che i Soci e la Nazione stessa stanno attraversando. - 28/02/2012 Seminario “Tecnologie meccaniche e antisismiche applicate in edilizia ed infrastrutture” Il Gruppo OICE Piemonte ha organizzato, in collaborazione con la società FIP Industriale, un Seminario al quale hanno partecipato l'ing. Attilio Bastianini, Coordinatore di OICE Piemonte, e l'ing. Andrea Benincasa di Caravacio, Consigliere OICE e promotore dell'incontro. - Alla ripresa di settembre è prevista l’organizzazione di un importante convegno OICE sulle diverse forme della finanza di progetto, che farà riferimento alle iniziative in materia nella Regione Piemonte. Puglia Il Consigliere OICE responsabile per la Puglia, ing. Vito Leonardo V. Casulli, Direttore Tecnico della etp - engineering tecno project, durante il secondo anno del suo mandato ha continuato l'attività di interrelazione e confronto con le varie figure istituzionali della Regione Puglia per affrontare le diverse problematiche riguardanti il territorio regionale. L'attività si è pertanto estrinsecata prevalentemente in interventi a Tavoli tecnici, incontri presso i diversi Assessorati e presso le Amministrazioni pubbliche locali. I vari incontri hanno avuto ad oggetto anche le difficoltà insorte a seguito sia dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento del Codice appalti, sia della “valanga” di decreti ed emendamenti che hanno continuato a modificare la normativa (con serie difficoltà di interpretazione ed applicazione dei nuovi dettami normativi), nonché della generale crisi economica che ha investito inevitabilmente anche il settore dell'ingegneria e dell'architettura. Tra le altre, le tematiche affrontate hanno riguardato argomenti di interesse OICE quali: • proporre l'abrogazione dell'incentivo ai dipendenti pubblici, a carico 31 dell'Amministrazione, per attività di progettazione, direzione lavori, collaudi, ecc.; • l'opposizione al c.d. fenomeno dell'in house, per evitare il restringimento del mercato dei servizi di ingegneria ed architettura (con l'affidamento di ampie fasce di appalti pubblici senza il ricorso a bandi di gara) e favorire un aumento di servizi affidati ai privati. L'ing. Casulli ha anche continuato a fare da tramite ed a comunicare tutte le segnalazione pervenute dagli Associati della Regione Puglia riguardo perplessità e possibili irregolarità di bandi di gara per appalti pubblici, dovute anche alle difficoltà interpretative ed applicative della nuova normativa. In tale ambito, al fine di rendere più semplice ed immediato il confronto tra le Amministrazioni locali e l'OICE, e quindi di poter svolgere al meglio il compito di Rappresentante regionale, l'ing. Casulli ha proposto, durante la riunione della Consulta Interregionale del 9 maggio 2012, di includere in indirizzo nelle lettere OICE inviate alle Amministrazioni appaltatrici anche il nominativo del Coordinatore regionale. L'opportunità e fattibilità di tale proposta sarà valutata nelle successive riunioni della Consulta. Va anche segnalato l'intervento in rappresentanza dell'OICE al 56° Congresso degli Ordini degli Ingegneri, tenutosi presso il Teatro Petruzzelli di Bari dal 7 al 9 novembre, durante il quale l'ing. Casulli ha presenziato in qualità di rappresentante dell'OICE per l'impossibilità di intervento da parte del Presidente. Toscana Il Gruppo OICE Toscana, coordinato dal Consigliere ing. Marcello Lepri, sta continuando a fare marketing associativo ed attività di promozione culturale nell’interesse delle società di ingegneria associate e di quelle potenzialmente interessate, con particolare attenzione al processo di internazionalizzazione su paesi esteri. L’Associazione IINT, costituita fra gli appartenenti all’OICE con sede in Toscana, nel corso dell’ultimo anno ha avuto i riconoscimenti per cui è stata fondata. In particolare, la Regione Toscana ha finalmente dichiarato il riconoscimento della Personalità Giuridica di Associazione in data 19 maggio 2011. Si ricorda che la predetta Associazione è aperta a tutti gli iscritti OICE, purché con sede legale in Toscana. Tale riconoscimento le permette di svolgere il ruolo di promotore, di sponsor e di propulsore di iniziative formative atte a far crescere il ruolo delle società di ingegneria nel contesto economico regionale e di svolgere la funzione di lobby all’interno del panorama normativo regionale ed in base alle leggi che la Regione Toscana promulga. Quest’ultima ha emanato, fra le prime in Italia, delle norme a favore dell’associazionismo, con particolare riguardo al mondo delle professioni e delle loro multidisciplinarietà. Attraverso lo strumento IINT, l’OICE Toscana sta promuovendo diverse iniziative sia nel campo dell’ingegneria, dell’architettura ambientale e della sicurezza, sia nel campo dello sviluppo dei progetti innovativi e di incentivazione delle professioni multidisciplinari ed in tale ambito delle società di ingegneria in primis. E’ allo studio uno strumento di certificazione di tutta l’attività di formazione che normalmente viene svolta dagli Ordini professionali od altre organizzazioni non ordinistiche non “riconosciute” che svolgono tale tipo di sviluppo culturale. Il soggetto certificatore ufficializzerà e certificherà la tipologia, il grado e la qualità dei corsi svolti e del grado di apprendimento raggiunto. Il Soggetto Consortile Multidisciplinare, di cui IINT fa parte, sia direttamente sia come appartenente a CoLAP Toscana, è preposto al raggiungimento di tale obiettivo. Tale Consorzio è delegato a svolgere queste funzioni ai sensi della legge regionale n. 73/2008. Sempre a seguito del riconoscimento della personalità giuridica, è stato raggiunto lo scopo di avere un rappresentante nella Commissione regionale delle professioni, attualmente presieduta istituzionalmente dall'on. Nencini e da due Vicepresidenti, di cui uno rappresentante il mondo delle professioni ordinistiche e l’altro di quelle non ordinistiche. La Commissione ha la facoltà di proporre all’interno dei disegni di leggi regionali e, 32 successivamente, in corso d’opera, dar corso a proposte, modifiche, emendamenti, attività o quant’altro ritenuto utile per lo sviluppo del settore dell’ingegneria e delle professioni in genere. L’ing. Lepri, quale rappresentante OICE, ha attivamente contribuito alla stesura dell’accordo per l’adesione a partenariati con imprese locali, sotto l’egida comunitaria, al fine di sviluppare le attività ingegneristiche nel settore dell’ambiente, dell’acqua, della viabilità e delle infrastrutture, dove OICE Toscana è peraltro riuscita ad essere presente anche con altri due suoi esponenti. Si ricorda, in proposito, l’organizzazione e la realizzazione del seminario congiunto di OICE, ANCE ed ICE per la promozione e la divulgazione degli strumenti finanziari agevolati per sviluppare partenariati esteri e progetti di internazionalizzazione. Grazie all’accordo siglato fra OICE Toscana da una parte, a firma dell’ing. Marcello Lepri e Confindustria Arezzo dall’altra, a firma del “Past President” dott. Giovanni Inghirami, sono state svolte nell’ultimo anno alcune iniziative rivolte sia al sostegno delle professioni, che ad incentivare le aggregazioni, nonché allo sviluppo di iniziative di penetrazione in mercati esteri attraverso strumenti di internazionalizzazione messi a disposizione dalla stessa Confindustria che dalla CCIAA di Arezzo e Toscana. A tal proposito, di recente, la CCIAA Toscana ha costituito una apposita società “Metropoli”, dedicata appositamente a tale tipo di sviluppo. L’attuale Presidente di Confindustria Arezzo, dott Andrea Fabianelli, ha la delega per la Toscana dell’internazionalizzazione e pertanto sono in corso di lancio molte iniziative attraverso lo strumento di un Tavolo Export (di cui l'ing. Marcello Lepri fa parte) rivolte alla promozione di iniziative di penetrazione e di raggiungimento in alcuni paesi esteri, quali: - Egitto - Romania - Bulgaria - Marocco - Sudafrica - Mozambico - Cina - Libano - Libia. L’ing. Lepri si è inoltre attivato per realizzare un osservatorio sui bandi di gara locali, con particolare attenzione alle commesse di ingegneria. Oltre ad aver stipulato l’accordo con Confindustria Arezzo, è stato concluso un importante accordo con ANCE Toscana, nella persona del direttore dott. Carlo Lancia e con l’attuale Presidente Ricci, per sviluppare sinergie congiunte con il settore delle costruzioni. Sono continuati i rapporti con il restante mondo delle professioni intellettuali, sia attraverso contatti diretti con gli Ordini professionali locali, sia attraverso il Consorzio Multidisciplinare SCM, che raggruppa il mondo delle professioni in Toscana e si prefigge ambiziosi obiettivi quali la copertura della formazione professionale su ambito regionale. L’ing. Lepri è entrato nel Consiglio Direttivo del Consorzio SCM proprio allo scopo di meglio rappresentare le esigenze e le problematiche delle società di ingegneria e del mondo delle professioni su scala locale. E’ stata inoltre costituita una Rete Toscana di società aperta a tutte le società di ingegneria Toscane aderenti all’OICE, finalizzata a partecipare a gare di ingegneria su paesi esteri, con particolare attenzione ai paesi dell’Est Europa, con possibilità di sviluppare Joint Venture con imprese locali ed aggiudicarsi interessanti commesse di ingegneria, finanziate con fondi della Comunità europea. In tale ambito, le società aderenti alla Rete hanno partecipato ad un bando promosso dalla Regione Toscana proprio per promuovere l’aggregazione delle imprese e favorire la crescita 33 della concorrenza aumentando le possibilità di sviluppo sui mercati esteri di imprese locali. Il nome della rete è RESTING. L’interesse ad aderire all’OICE è diffuso. Siamo consapevoli delle difficoltà che le società stanno affrontando in questo particolare momento congiunturale e per questo OICE (e la delegazione toscana in tale ambito) sta cercando di promuovere iniziative tese a superare la stagnazione economica interna ed offrire degli strumenti che possano rafforzare la capacità di superamento della crisi che ha colpito, in modo pesante, il settore dell’edilizia e conseguentemente tutte le attività a questa connesse. Per tale motivo, si moltiplicano le proposte, i momenti di scambio tra le imprese, l’attenzione ai bandi di internazionalizzazione e tutto quanto possa favorire questa capacità di ripresa per le società di ingegneria del nostro territorio. 7. Nucleo Energia Il Nucleo Energia OICE, coordinato dal Vice Presidente Vicario ing. Luigi Iperti, con la fattiva collaborazione degli ingg. Paolo Vestrucci (Tecnion) e Valerio Siniscalco (NHP), è composto da circa 60 Associati specializzati nel settore nucleare, delle energie rinnovabili, della power generation e dell’ambiente. Partecipazione alle attività di Confindustria - L'ing. Iperti ha continuato a prendere parte attivamente al Comitato Tecnico Energia e Mercato, a cui partecipano i rappresentanti di vari enti, associazioni e società interessati al mercato del gas e dell'energia elettrica. - Il Nucleo Energia segue con attenzione i lavori del Tavolo costituito da Confindustria sul tema della Smart Energy, di particolare rilievo anche per i suoi contenuti ingegneristici. L'attività del Tavolo è indirizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: • rilanciare il tema dell’efficienza energetica/green economy • identificare un approccio value chain (filiera, rete) e valutare percorsi per promuovere la tecnologia in altri mercati (approccio di sistema) • individuare nuove politiche di sviluppo industriale strutturali per il 2020 e post 2020. Dal punto di vista operativo, il Tavolo è articolato in otto Gruppi di Lavoro: 1. Smart City Projects - Smart city business case innovativi - Modelli di finanziamento e di funding, integrati tra le diverse tecnologie su base distretto e città - Modelli regolatori e legislativi a supporto - Modelli di governance e forme innovative di partenariato pubblico e privato - Prodotti finanziari per l’efficienza energetica e le smart cities 2. Tecnologie e strumenti per il City Planning and Government - Sistemi di supporto alle decisioni ed al planning della città (energia, trasporti, ambiente, reti di monitoraggio, infrastrutture critiche, sicurezza) - Sistemi di monitoraggio complessivi, Living Labs, Cruscotto Urbano - E-Government, E-Health, E-Education, E-Cultural heritage e turismo, Open data 3. Urban Networks - Infrastrutture urbane ICT per il controllo real time della città: cloud computing, 34 - trasmissione dati, sensoristica ed intelligenza distribuita, reti telecomunicazione, connettività urbana, interazione urbana Energy grids: reti di distribuzione, smart grids ed active demand (electr), gas grid Smart District: district heating & cooling, district management Smart lighting: Illuminazione pubblica, sorgenti innovative, pali intelligenti, tele gestione, smart services Smart Mobility: veicoli intelligenti ed efficienti, traffic regulation, green mobility, mobilità elettrica pubblica e privata, infrastrutture di ricarica, infomobility, public mobility 4. Smart Buildings - Eco-buildings: involucro, materiali - Smart buildings/homes: energy management (diagnostica, controllo, interazione), infrastrutture urbane per reti di edifici, domotica, smart appliances, smart agents, indoor light - Generazione diffusa e climatizzazione innovativa: pompe di calore, caldaie ad alta efficienza, smart pv, pannelli termici, generazione distribuita, solar cooling 5. Risorse Ambientali - Water management - Waste management, valorizzazione energetica e riciclo - Monitoraggio del territorio 6. Smart Industrial Cluster - Generazione distribuita e poligenerazione, generazione rinnovabili - Interoperabilità distretti industriali - Porti verdi - Monitoraggio ambientale 7. Efficienza del sistema elettrico di generazione/trasmissione/distribuzione 8. Efficienza nel sistema trasporti (strade, ferrovie, aerei, navi ecc) verificando cambi modali. Ai Gruppi di Lavoro partecipano i seguenti rappresentanti del Nucleo Energia OICE, ai quali va un sentito ringraziamento per la loro disponibilità e collaborazione: - ing. Luigi BIANCHI - ambiente - ing. Marcello GUSSO - Politecnica Ingegneria e Architettura - ing. Giuseppe IADAROLA - Ingegneri Riuniti - ing. Francesco LUPOI - Studio Speri - ing. Valerio SINISCALCO - NHP - ing. Giovanni TENTI - Ingegneri Riuniti - ing. Tiziano TERLIZZESE - Tecnion/NIER Ingegneria - ing Cristian VERCILLI - Tecnion/NIER Ingegneria - ing. Paolo VESTRUCCI - Tecnion. I Gruppi di Lavoro stanno facendo un lavoro interessante, dal quale sta emergendo che il discorso delle Smart Cities può avere un contenuto di ingegneria importante. I documenti prodotti saranno disponibili nel sito OICE. 35 Progetto ITER E' continuata l'attenzione per il Progetto ITER per la fusione nucleare, da realizzare in Francia. Vengono indette continuamente gare, anche di ingegneria, che possono essere di interesse dei Soci OICE. Particolare rilievo è stato dato al “French and Italian Industries Meeting on ITER opportunities”, l’incontro tra industrie italiane e francesi per un confronto sulle prossime opportunità di finanziamento nel campo della fusione che si svolgerà il 9 e il 10 luglio presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati. Altre attività E' stato concesso il patrocinio OICE al Convegno "Rinnovabili 2.0: nuovi play, nuovi player. Come cambia il settore delle rinnovabili", organizzato da Business International e tenutosi a Roma il 18 aprile. In rappresentanza del Nucleo Energia ha partecipato come relatore l'ing. Paolo Vestrucci. Successivamente Ambiente e Sicurezza/Il Sole 24 Ore ha pubblicato una monografia sul Convegno, consultabile nel sito OICE. Nelle pagine 33 e 34 è riportato un articolo a firma dell'ing. Iperti. 8. Gruppo di Lavoro Ambiente Il Gruppo di Lavoro OICE Ambiente, costituito ad inizio 2010, è coordinato dal Consigliere dott.ssa Patrizia Vianello. Il numero dei componenti tra società di dimensioni più significative e società più piccole è al momento di 38 Associati, tutti accomunati dalla volontà di dare un contributo allo sviluppo dell’immagine e dell’identità del settore dell’ingegneria ambientale. Purtroppo alla fine del 2011, per un tragico incidente, è venuta a mancare l’ing. Mirna Terenziani figura fondamentale e molto attiva nell’ambito del Gruppo di Lavoro. Il Gruppo fin dai primi incontri ha rilevato la necessità di affrontare le problematiche del mercato dell’ingegneria ambientale sia attraverso l’approfondimento dell’evoluzione della normativa ambientale, sia con l’organizzazione di seminari tematici e la proposizione della partecipazione di OICE Ambiente ai Tavoli di lavoro istituzionali. Il Gruppo di Lavoro si è prefisso inoltre l’obiettivo di analizzare le criticità direttamente connesse alle dinamiche del mercato specialistico dell’ingegneria ambientale e nondimeno di approfondire argomenti più specificatamente tecnico-specialistici, avendo cura altresì di promuovere azioni dirette alla diffusione della cultura e della sensibilità ambientali. Di seguito le attività realizzate nel corso del 2011 e primi mesi del 2012 - Documento sulle criticità del mercato dell’ingegneria ambientale Nel corso del 2011/2012, anche alla luce di nuovi fatti legislativi, il documento è stato affinato. Il documento reca una parte introduttiva, in cui si delineano i contorni dell’ingegneria ambientale quale settore di nicchia ove si è registrata una crescita rilevante del numero delle aziende specializzate anche grazie all’evoluzione della normativa degli ultimi venti anni, che ha imposto la predisposizione di metodi e strumenti per la corretta gestione e difesa dell’ambiente costruito e dell’ambiente naturale e delle sue componenti fondamentali. Il documento muove dall’imprescindibile esigenza di valorizzare i tratti distintivi del settore, con le sue competenze e professionalità, e di ottenere chiarezza sul sistema delle regole nel mercato in cui operano le imprese dell’ingegneria ambientale, nella prospettiva 36 di far risaltare qualità, concorrenza e competitività, anche attraverso la garanzia della “valenza imprenditoriale” degli operatori attori e protagonisti di tali attività professionali. Si sottolinea la necessità di condividere regole chiare, certe e suscettibili di assicurare il libero gioco della concorrenza, perché proprio l’azione a garanzia della libera concorrenza di mercato è particolarmente urgente ed avvertita dagli operatori dell’ingegneria ambientale, che si trovano sovente a confrontarsi su un mercato alterato da soggetti non economici, privi di qualsivoglia carattere e requisito attinente all’imprenditorialità (enti pubblici non economici, società partecipate, università, loro dipartimenti, agenzie pubbliche, fondazioni, onlus,) destinatari di incarichi professionali da parte della committenza pubblica, ma anche di quella privata, che creano condizioni patologiche di concorrenza sleale per l’imparità dei costi sostenuti, per l’immagine istituzionale di cui godono in ragione della missione statutaria che li contraddistingue, talvolta addirittura per la prefigurazione dell’inevitabile vantaggio conseguente alla funzione svolta da un soggetto “controllore” in un’attività dallo stesso controllata. La richiesta è quella dell’espressa esclusione a livello normativo al fine di garantire “pari condizioni” tra gli operatori e di salvaguardare il libero gioco concorrenziale, ponendo un freno alle intromissioni di soggetti che non rivestono la qualità di operatori economici e che traggono le ragioni del loro riconoscimento da altri e prevalenti ruoli e funzioni. Il documento ha carattere ricognitivo, in quanto ricostruisce criticamente gli aspetti di interesse sia attraverso l’analisi della vigente normativa che alla luce degli orientamenti dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici e della giurisprudenza amministrativa e costituzionale, ma ha anche ambizione propositiva, offrendo suggerimenti ed evidenziando profili ed aspetti da sviluppare al fine di costruire un mercato dell’ingegneria ambientale concorrenziale e di qualità. Saranno avviate azioni per dare opportuna diffusione al documento nel mondo pubblicoistituzionale e nel mondo collegato agli enti e ai soggetti aggiudicatori, sia per sostenere il riconoscimento dell’ingegneria ambientale quale area con autonomia di competenze e professionalità, sia per focalizzare l’attenzione sull’esigenza indifferibile di stabilire regole di mercato ad hoc che governino il settore. Il Documento compatibilmente alla stabilità politico/governativa sarà presentato all’Authority per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture, alle Commissioni Parlamentari Infrastrutture e Ambiente e ad altri soggetti Istituzionali che potranno essere individuati. - Incontri organizzati dal Gruppo di Lavoro OICE Ambiente 2011/2012 - Incontro con Terna spa Il 22 settembre 2011, si è organizzato un incontro con Terna spa, la società proprietaria e gestore della Rete di trasmissione nazionale di energia elettrica ad alta tensione. Numerosa la partecipazione, oltre 40 le persone presenti. Dopo il saluto dell'ing. Giacobazzi, Presidente OICE, la dott.ssa Patrizia Vianello, Responsabile del Gruppo di Lavoro Ambiente, ha illustrato i motivi dell'iniziativa e presentato il programma della giornata. L'incontro rientra in una serie di appuntamenti volti a far incontrare e conoscere le più significative aziende italiane che acquistano servizi di ingegneria con il Gruppo Ambiente di OICE; il precedente incontro era stato con Italferr, società del gruppo Ferrovie dello Stato. Per Terna erano presenti la dott.ssa Claudia Nardelli, Responsabile Unità Operativa Acquisti e la dott.ssa Nicoletta Rivabene, Responsabile Unità Organizzativa Analisi e Studi Ambientali. In particolare sono stati illustrati: - il piano investimenti di Terna per gli anni 2011-2015 - le attività a carattere ambientale 37 - le modalità di approvvigionamento dei servizi ambientali. Ampia e dettagliata l'illustrazione degli argomenti in programma da parte delle relatrici, coinvolte, al termine, in una discussione che ha ulteriormente approfondito i temi trattati. Sono stati, inoltre, oggetto di domande e chiarimento: la tipologia dei servizi che vengono acquistati da Terna, le modalità di acquisto, il numero ed il valore economico degli approvvigionamenti, la suddivisione dei contratti per tipologia di acquisto. - Incontro con ENEL spa L’ 8 marzo 2012 a Roma si è tenuto l’incontro con i rappresentanti di ENEL spa. Ha introdotto i lavori la dott.ssa Patrizia Vianello che ha sottolineato come ENEL, primo operatore elettrico italiano e secondo in Europa, possa rappresentare un’azienda di indubbio interesse per gli Associati OICE ed in particolare per gli Associati del Gruppo ingegneria ambientale e di come la conoscenza dei meccanismi di qualificazione nell’albo fornitori sia il primo strumento di conoscenza per poter avviare un percorso di opportunità con ENEL. L’ing. Luigi Iperti, Responsabile del “Nucleo Energia” di OICE, in un breve saluto ai partecipanti e ai rappresentanti ENEL ha tenuto a dire di come delle oltre 500 società di ingegneria italiane aderenti ad OICE molte hanno per competenza ed esperienza lo skill professionale per candidarsi ad essere interlocutori di ENEL. Ha introdotto per ENEL il dott. Massimo Bruno, Responsabile Relazioni Esterne Territoriali e Confindustria, che ha ringraziato OICE per l’invito ed ha ribadito l’utilità dell’incontro nell’ottica di un migliore scambio di informazioni finalizzato ad un più proficuo accesso alle opportunità che ENEL può riservare alle società di ingegneria. Per ENEL erano inoltre presenti: la dott.ssa Anna Brogi, Responsabile Qualità, Sicurezza e Ambiente nella Divisione Infrastrutture e Reti, il dott. Giancarlo Ucciero, Responsabile Qualificazione Fornitori e Vendor Rating, l’ing. Matteo Cimaglia, Responsabile Safety e Ambiente, nella Divisione Generazione ed Energy Management. Qualificata e numerosa la partecipazione, che ha visto la presenza di oltre 30 aziende associate che, al termine degli interventi da parte degli invitati di ENEL, hanno dato vita ad un interessante dibattito di domande e risposte utile per capire le opportunità e le occasioni che il mondo ENEL può riservare alle aziende di ingegneria ambientale italiane. Di particolare interesse la relazione del dott. Giancarlo Ucciero, il quale ha illustrato in dettaglio il percorso di accreditamento alle oltre 260 categorie merceologiche per le quali è attualmente possibile la richiesta di iscrizione nella vendor list. - Incontro con la Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale - VIA e VAS del Ministero dell'Ambiente Il 23 maggio si è tenuto a Roma presso Confindustria un incontro con i rappresentanti della Commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente. Per la Commissione erano presenti il Presidente, ing. Guido Monteforte Specchi, l'arch. Maria Fernanda Stagno d'Alcontres, Coordinatrice della Sottocommissione VIA Speciale, il dott. Gualtiero Bellomo, Componente del Comitato di Coordinamento della Commissione. Introducendo la mattinata, la dott.ssa Patrizia Vianello ha ringraziato il Presidente Monteforte Specchi e gli altri membri della Commissione per aver accettato l’invito ed ha auspicato che l’incontro possa essere la prima di altre occasioni di confronto e scambio tra le società di ingegneria ambientale e la Commissione Nazionale. “Obiettivo di OICE è far crescere la cultura dell’ingegneria ambientale italiana, in un mercato che ancora oggi tende a considerare come accessorie e subordinate le nostre attività professionali. Lo sviluppo delle attività di progetto devono vedere fin da subito presenti le nostre 38 professionalità. Solo così si potrà affermare un mercato maturo dell’ingegneria ambientale e favorire la realizzazione di progetti con le caratteristiche della sostenibilità ambientale.” Il Presidente Monteforte Specchi nel suo intervento ha illustrato il modello organizzativo della Commissione nelle tre Sottocommissioni: Ordinaria, VIA Speciale e VAS, ed ha dato conto del lavoro fatto dalla Commissione nel triennio 2008/2011; lavoro peraltro rallentato dal numero elevato di provvedimenti non conclusi ereditato dalla precedente Commissione. Nel triennio 2008/2011 sono stati complessivamente 697 i provvedimenti portati a conclusione (556 di VIA ordinaria, 103 di VIA speciale, 38 di VAS). Un’accelerazione del lavoro significativa se misurata con gli anni precedenti. L’arch. Maria Fernanda Stagno d'Alcontres, Coordinatrice della Sottocommissione VIA Speciale, in un articolato e molto apprezzato intervento, ha teso soprattutto a dare conto del maggiore impegno, vista la complessità dei progetti esaminati da parte della Commissione Speciale. “Complessivamente siamo riusciti a portare a conclusione un maggior numero di procedimenti, ma ci sono ancora ritardi che potrebbero essere superati con una migliore integrazione tra i Ministeri competenti e l’adozione di procedure più snelle.” L’arch. d’Alcontres ha anche annunciato il lavoro che la Commissione sta facendo sulle nuove Linee Guida attuative, che conterranno alcune significative novità con l’obiettivo principale di introdurre norme che garantiscano una chiara distinzione tra chi decide e chi rende pareri. Al dott. Bellomo l’intervento più di dettaglio; nella relazione ha infatti illustrato criticità e positività dei procedimenti che arrivano all’attenzione della Commissione. In generale il SIA risulta spesso carente per le componenti, vegetazione, fauna, paesaggistiche ecc. mentre risultano più soddisfacenti e più curate le parti emissioni atmosferiche, rumore, acqua. Bellomo ha evidenziato come spesso i Piani di Monitoraggio Ambientale non siano calati nella situazione contingente dove se ne prevede l’attuazione ma siano “dati di letteratura. “Il PMA è un aspetto fondamentale della VIA, è necessario che anche per gli interventi in VIA ordinaria siano previsti monitoraggi e controlli in fase di attuazione per evitare situazioni in cui gli interventi previsti in fase di progetto e le attività effettivamente realizzate risultino totalmente difformi”. Ha concluso Patrizia Vianello dichiarando disponibilità ed interesse delle società di ingegneria al confronto e alla condivisione dei contenuti delle Linee Guida attuative. Qualificata e numerosa la partecipazione che ha visto la presenza di circa 40 persone, di cui alcune appartenenti a società non iscritte all’OICE, che al termine degli interventi hanno dato vita ad un interessante dibattito di domande e risposte, utile per capire la situazione attuale ma anche i futuri indirizzi che sta assumendo la Commissione. - Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria La dott.ssa Vianello, in qualità di coordinatore del Gruppo di Lavoro OICE Ambiente, rappresenta l’OICE nella Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria. Il lavoro in Commissione ha portato alla redazione e successiva approvazione in Giunta di Confindustria (25-01-2012) della Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale, documento che intende rappresentare, per le imprese e le Associazioni aderenti al Sistema Confindustria la “bussola” dei valori di riferimento per il loro cammino verso lo sviluppo sostenibile. Il documento è stato successivamente adottato anche in Consiglio Direttivo dell’OICE del 9 maggio 2012. Sul documento è stato inoltre fatto un lavoro di divulgazione presso gli Associati OICE con l’obiettivo di far conoscere i principi della Carta e sollecitarne l’adesione da parte degli Associati. 39 - Inoltre… Il 28 giugno si è tenuto un incontro del Gruppo per discutere il programma delle attività da sviluppare. In particolare si è discusso: - di un evento pubblico da realizzare nel corso del mese di ottobre; - della possibile organizzazione di un gruppo di società per la partecipazione a gare sull'estero. Nei prossimi giorni ne verrà data comunicazione a mezzo mail a tutti i Soci. 9. Gruppo di Lavoro sul Project and Construction Management (PCM) L’OICE, sulla scorta dell’esperienza di alcuni Associati nell’applicazione del Project & Construction Management (PCM) in progetti di elevata complessità in Italia ed all’estero, ha istituito nel febbraio 2011 un Gruppo di Lavoro finalizzato alla diffusione di una nuova cultura della gestione del progetto in particolare presso il committente pubblico. Responsabile del Gruppo di Lavoro è il Vice Presidente arch. Pier Paolo Vecchi, con la collaborazione dell’ing. Alberto Romeo e dell’ing. Francesco Nucera di Intertecno. L’iniziativa muove dalla constatazione dell'elevato numero di opere pubbliche incompiute o consegnate disattendendo i requisiti di qualità, tempi e costi della realizzazione. Il Gruppo di Lavoro OICE-PCM si è posto come obiettivo la promozione ed istituzionalizzazione del servizio di PCM presso il Committente pubblico, inducendo presso le stazioni appaltanti una domanda oggi inespressa di servizi, attraverso la redazione di una proposta di disegno di legge. Il piano di lavoro, articolato in più fasi, ha visto: - una fase di formazione di Gruppi suddivisi in tre aree tematiche concentrate sull’inquadramento normativo del PCM all’interno del quadro legislativo nazionale, sull’osservazione ed analisi di casi di successo all’estero in ambito pubblico e sulla definizione del ruolo del PCM nel contesto nazionale; - una fase di istruzione ed analisi, condotta da ciascun Gruppo indipendentemente; - una fase di organizzazione del lavoro eseguito separatamente da ogni Gruppo; - una fase di produzione, coincisa con l’emissione di un documento condiviso che possa fungere da linea guida per un disegno di legge che riconosca le professionalità del PCM e la sua introduzione formale nel processo di realizzazione di un’opera pubblica. Il percorso che porterà auspicabilmente alla redazione di questo disegno di legge prevede alcuni passi propedeutici; uno è relativo all’accreditamento delle competenze di PCM presso l’Amministrazione Pubblica (per questo è stata invitata a partecipare ad un tavolo di lavoro la sezione italiana dell’IPMA - International Project Management Association); l’altro è finalizzato alla divulgazione delle tematiche del PCM presso i soggetti istituzionali che rappresentano i naturali fruitori dell’introduzione del PCM (Enti pubblici, Autorità territoriali, Comuni, ecc). In questo senso, l’OICE ha già avviato dei contatti preliminari con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) tramite l’agenzia ComuniCare che promuove per conto di ANCI gli eventi culturali e formativi. 10. Seminario sui processi di aggregazione A fronte di un mercato che nel corso degli anni ha espresso una domanda di servizi di ingegneria di crescente complessità ed estensione, la piccola dimensione delle nostre organizzazioni si rivela sempre più inadeguata a fornire risposte soddisfacenti in termini di efficacia, efficienza ed economicità. L’attuale grave crisi, che ha drasticamente ridotto l’orizzonte domestico e spinge ad affrontare mercati internazionali potenzialmente più promettenti, ha reso il problema della piccola dimensione ancora più grave. 40 La limitata disponibilità di risorse umane e finanziarie, la debolezza organizzativa e la carenza di esperienza rappresentano un handicap quasi sempre insuperabile nel confronto con i grandi competitors internazionali sui mercati esteri. Di fronte a queste constatazioni, diversi Associati stanno guardando con interesse alle opportunità di crescita dimensionale. Consapevole dell’importanza di questo tema, OICE con l’intento di favorire queste riflessioni e assistere gli Associati, nei limiti dei propri compiti istituzionali, in questo importante processo evolutivo, ha organizzato, con il coordinamento del Vice Presidente arch. Pier PaoloVecchi, un “Seminario sui processi di aggregazione” articolato in due sessioni (29 febbraio 2012-13 giugno 2012) e riservato agli Associati. Attraverso l’intervento di esperti, è stata offerta una presentazione completa del quadro normativo e degli strumenti disponibili per associarsi e/o per la crescita aziendale attraverso fusioni o acquisizioni, oltreché degli strumenti finanziari esistenti a sostegno di tali processi. Il Seminario si è arricchito di interessanti testimonianze di Associati che hanno illustrato le loro esperienze di associazione e di crescita aziendale. 11. Attività di formazione e Gruppo di Lavoro "Giovani" La responsabilità di tali aree è affidata al Vice Presidente dott. Dino Altieri. - L’OICE è in procinto di siglare un accordo quadro con l’ANIMP al fine di mettere a disposizione dei propri Associati iniziative sulle tematiche del Project Management indirizzate anche agli interlocutori della Pubblica Amministrazione, sia a terzi, attraverso la progettazione ed erogazione di interventi formativi basati su modelli e standard internazionali di Project Management (in particolare ICB IPMA - Internazionale Competence Baseline). Tale collaborazione potrà essere estesa anche su altre tematiche di comune interesse, quali la certificazione internazionale dei PM secondo la metodologia IPMA Internazionale. - Nel corso del 2011 è stata organizzata dal Gruppo di Lavoro "Giovani" una visita presso l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, nel corso della quale sono state illustrate le attività dell’Organo e le possibilità degli operatori di farvici ricorso. Questa rappresenta la prima tappa di un percorso di avvicinamento degli Associati al mondo delle Istituzioni pubbliche, finalizzato ad acquisire una maggiore dimestichezza con gli attori pubblici più importanti che agiscono nel mondo degli appalti pubblici. 12. Qualità e Certificazione L’arch. M. Manuela Tasso, nell’ambito della sua delega per Qualità e Certificazione, segue i rapporti con Accredia di cui è Presidente il cav. del lav. Federico Grazioli dell’associata Agriconsulting. L’OICE è presente anche nel Comitato di Indirizzo e Garanzia, l'organo cui spetta il compito di esprimere il contributo dei Soci, nonché le proposte di altri soggetti eventualmente interessati alle attività di accreditamento, alla formulazione degli indirizzi operativi ed al buon funzionamento dell'Ente di accreditamento. Nell’anno in corso è stato analizzato e revisionato, tra l’altro, lo Statuto di Accredia e il suo regolamento attuativo. E’ stato altresì messo a punto il documento programmatico 20122014 per gli obiettivi dell’Ente e sono state proposte metodologie di valutazioni periodiche per garantirne l’adeguatezza. Con la nostra presenza al Comitato di Indirizzo e Garanzia abbiamo espresso le nostre considerazioni in ordine alle politiche, alle iniziative dell’Ente e ai suoi principi guida improntati all’imparzialità, indipendenza, competenza, trasparenza, integrità e attenzione al mercato. 41 L’OICE è inoltre presente nel Consiglio Direttivo dell’ICIC, tramite il Consigliere ing. Giorgio Lupoi. 13. Assicurazione del progettista Responsabile di tale area è l'ing. Nicola Salzano de Luna. E' in fase di rinnovo per il dodicesimo anno consecutivo la Convenzione quadro Rc Professionale OICE con alcuni Sottoscrittori dei Lloyd’s per il tramite di AEC Master Broker. Come negli anni passati, il Gruppo AEC offre agli Associati OICE un pacchetto di soluzioni (pubblicato nel sito OICE) per tutti i rischi relativi a: ‐ Area della Responsabilità Civile ‐ Area dei Rischi del Patrimonio ‐ Area dei Rischi della Persona con importanti novità in merito alla Salute & Senzatempo di Rimborso Spese mediche a vita intera (non disdettabile per sinistro da parte dell'assicuratore) e la polizza Key Man (Temporanea caso morte monoannuale) di UNIQA. Le coperture sono piazzate con alcuni tra i più specializzati assicuratori del mercato nazionale ed internazionale nonché sul mercato dei Lloyd’s. Relativamente alla Polizza Rc Professionale, queste le principali novità dell’anno 2012: 1. Nuovi Schemi Tipo adeguati al nuovo Regolamento di Attuazione (DPR 5 ottobre 2010 n. 207) del Codice dei contratti pubblici, anche in assenza di una polizza Rc professionale generale, per: ‐ Progettista esterno alla stazione appaltante ‐ Verificatore esterno alla stazione appaltante ‐ Assistenti esterni del responsabile del procedimento per lavori. 2. Possibilità di emettere certificati assicurativi per coprire singoli incarichi relativi alle attività di progettazione, direzione lavori e collaudo con un cronogramma lavori sino a 48 mesi. 3. Disponibilità a valutare la concessione di una garanzia postuma in caso di cessazione attività della Società, con costi e durata da stabilirsi al momento della richiesta. 4. Sulla base delle richieste pervenute dagli Associati OICE di mettere a disposizione dei loro Consulenti in pianta stabile una copertura assicurativa in modo che adempiano all’obbligo di stipulare una polizza Rc professionale che entrerà in vigore il prossimo 12 agosto, l'assicuratore ha confermato la possibilità di estendere la copertura della polizza, che abbia come contraente la Società iscritta OICE, ai Consulenti in pianta stabile (vale a dire che fatturino almeno il 50% alla Società OICE) anche per la loro attività professionale fatturata verso soggetti terzi, purchè tale fatturato non superi 25.000 euro e non sia relativo ad attività ad alto rischio. Si evidenzia come AEC abbia partecipato al Progetto Internazionalizzazione di OICE, sponsorizzando la stampa delle brochure EFCA Booklet - Comparative study about consulting engineers’ liability and insurance requirements across Europe. Per l’anno 2012, infine, è in cantiere un progetto di creazione di un manuale per una rapida ed efficace risoluzione delle principali problematiche legate alla gestione dei sinistri. 42