L`incontro fra due persone,può creareun`alchimia all`interno della

L'innamoramento
L'incontro fra due persone,può creareun'alchimia all'interno della quale la realtà, le cose della
vita quotidiana, i pensieri, le emozioni, prendono un sapore speciale che altera la percezione di
sé e del mondo. L'attenzione si concentra sull'amato, che diventa il fulcro di tutte le energie.
Ogni cosa si colora di toni accesi; il risveglio al mattino è carico di immagini ed aspettative, la
giornata sembra avere un ritmo accelerato e vigoroso; ogni cosa straborda di significati che
prima non c'erano e che adesso semprano incanalarsi nell'esistenza dell'altro; anche il lavoro,
le faccende domestiche, vestirsi, lavarsi, acqistano un altro senso, una direzione che va verso
l'altra persona, quasi come se la vita prendesse finalmente un significato di felicità e
progettualità.
Il corpo stesso sembra riempirsi di energie insolite, diventa sensibile alla percezione amplificata
delle sensazioni e delle emozioni. Dolore e gioia si alternano in un'altalena continua, per un
nunnulla. La presenza o assenza dell'amato è la misura del proprio benessere o malessere. Il
desiderio dell'altro divora il tempo e lo spazio, e sembra intollerabile.
La persona diventa l'unica che può darci gioia e appagamento; la sua voce, i suoi occhi, il suo
modo di camminare o di vestirsi, persino la sua auto o la sua casa, diventano unici e irripetibili.
Nessuno potrà darci l'emozione che sentiamo con lui o lei, e qualsiasi altra persona diventa
insufficiente.
L'innamoramento, è come una lama che penetra nella pelle e ci rende vulnerabili all'altro, che
acquista potere su di noi, e ci fa sentire il peso della nostra dipendenza e del nostro bisogno.
Per questo, dolore e gioia sono indivisibili. Improvvisamente, ci sembra di non poterne fare a
meno, come se la nostra esistenza non potesse più avere lo stesso significato.
Da cosa nasce tutto questo? Inconsapevolmente, cerchiamo nell'altro qualcosa che possa in
quel momento dare nutrimento ad un bisogno, ad una mancanza, ad un desiderio. Ci si
innamora di chi, in un certo momento di vita, diventa il luogo dove possiamo riporre le nostre
speranze, dove proiettiamo il nostro ideale di vita e di relazione e nel quale ci sentiamo
rassicurati, ppieni di speranza. L'innamoramento ha un forte potere che crea legame, e ha la
forza di costruire quelle fondamenta solide che nel tempo, nonostante i normali problemi della
vita e la naturale disillusione rispetto all'idealizzazione del partner, tengono unita la coppia e
vivo il sentimento.
Tuttavia, non sempre le cose sono così idilliache. A volte,anzi il più delle volte,la scelta
dell'amato nasce dal bisogno nevrotico di completare le carenze emotive originate dalle
relazioni del passato remoto, i nostri vuoti affettivi. Senza rendercene conto, andiamo alla
ricerca di colui o colei che risponda a determinate caratteristiche, solitamente di similitudine con
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le figure genitoriali. Sull'altra persona, quindi,"proiettiamo" qualità di cui sentiamo l'esigenza,
idealizzandolo e concentrandoci sull'immagine positiva verso cui dirigiamo le nostre energie
progettuali. Solitamente, le due persone rispondono a bisogni reciproci di superficie, e
sotterraneamente si agganciano a problematiche più profonde legate a sofferenze antiche con
le figure parentali.
La scelta dell'altro, inconsapevole e mirata, ha sempre una motivazione profonda: non ci
avviciniamo mai a qualcuno casualmente. L'altro è un contenitore dove mettiamo le nostre ferite
psicologiche, nella speranza di farle guarire. Spesso, anche senza quasi accorgercene,
pretendiamo che la persona che ci ama si prenda cura di noi, come neanche noi stessi
sappiamo fare. Mail partnernon è un medico: è importante contattare con consapevolezza le
proprie debolezze, proprio quelle che si scatenano con il contatto con l'altro: prendersi cura di
noi stessi, come avremmo voluto facessero i nostri genitori,accogliere noi per primi le nostre
fragilità, accettarle, imparare a mostrarle e a chiedere aiuto condelicatezza e umiltà.
Questo,senza aspettarci che sial'amato a farlo per noi, e senza pretendere di essere "capiti"
quando siamo chiusi nel nostro ingarbugliato mondo di pretese, possessivitàed orgoglio.
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