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www.guidaviaggi.it
Anno XXXVII
1257
numero
23 Novembre 2009
CSST
n. 2008-1777
9.127 copie
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano.
In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - Prezzo per copia euro 0,50
Wtm: dal 2013
si ritorna in pista
N
on facciamo finta
di niente, la crisi
c’è stata e i dati rilasciati dalle principali organizzazioni in occasione del
Wtm parlano chiaro: l’Unwto prevede a fine anno un -5%
di flussi internazionali di turisti e un -6/8% di spese.
Euromonitor aggiunge a un
-8% di arrivi un -16% di presenze alberghiere e un -14%
di vendite di biglietti aerei. E
il Wttc, per bocca del presidente Baumgarten, ipotizza
ulteriori cedimenti nel 2010.
Non disperiamoci, però: nel
2013 la corsa riprenderà.
Nel frattempo qualche segnale positivo c’è: le principali catene alberghiere pro-
seguono con i piani di sviluppo e agenzie come Enit,
pur alle prese con budget
sottoposti a cura dimagrante, pensano a nuovi modi di fare promozione e revenue. E poi c’è la nomea
dell’Italia: il Belpaese rimane sempre la destinazione più richiesta. Lo dice
il ministro Brambilla, che
lancia messaggi di fiducia:
il 2010 potrebbe essere già
di recupero e con le Regioni
non c’è nessuna occasione
di contrasto.
Ma tra gli assessori per lo
meno qualche dubbio serpeggia: il futuro di Enit e di
un portale che sembra non
DA PAG. 2
decollare mai.
Voli in liquidazione
S
i intensificano le
promozioni sui voli aerei, una logica
commerciale che si potenzia
nei periodi di bassa stagione,
per recuperare cash, riempire i posti vuoti sperando di
fidelizzare nuova clientela.
Ogni offerta ha comunque i
suoi vincoli e le sue condizioni, periodi di prenotazione e di utilizzo del
biglietto. Lo scopo, banale, è
quello di riempire gli aerei.
Le logiche di marketing con
cui viene perseguito lo
scopo sono varie: si può cercare di indurre un passeggero a volare più spesso, si
può tentare di attirare sull’aereo chi solitamente non
vola o puntare a far spendere
di più un viaggiatore di
economy o indurre a far viaggiare due persone anziché
una. Alla fine, le low cost insegnano, l’obiettivo si è
spostato: non potendo guadagnare, meglio volare con
gli aerei pieni. Resta il fatto
che a fronte delle super-offerte, i valori dello yield nel
comparto aereo non brillano: rispetto ad un Bsp
Italia che da gennaio a settembre registra una flessione del 23% sul venduto e
del 6% in termini di biglietti, lo yield ha visto anch’esso un calo del 18%. Nel periodo estivo si sono raggiunti i picchi maggiori, con un
giugno a -23%. E’ pur vero
che a settembre una timida
ripresa c’è stata, con un -15%
di yield medio.
Ma si resta comunque su dei
A PAG. 4
segni meno.
In questo numero
Continental
in Star: nuovi
equilibri
5
pag.
Marcia indietro
per il settore
congressi
pag.
8
Blu hotels più vicino
al trade e al Mice
pag.
11
Deutsche Bahn innova
i processi di vendita
pag.
12
Oriente: boutique hotel
il nuovo trend a Bangkok
pag.
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Focus
2 GuidaViaggi
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World Travel Market 2009
La ripresa della corsa nel 2013
Dati a confronto tra Unwto, Euromonitor, Università di Oxford;
Tra le attività più colpite dalla crisi, t.o. e aerolinee
di Giorgio Castoldi
Q
ualcuno dice che il
successo delle fiere in questo periodo deriva proprio dalla crisi
che attraversa il settore e
quindi dalla necessità di farsi vedere, di attrarre nuovi
clienti e di intavolare nuovi
contatti.
Di fatto il World Travel
Market (Londra, Excel, 9-12
novembre), giunto alla sua
trentesima edizione, quest'anno conta ottanta espositori in più (fra questi c'è
anche Trenitalia), dopo che
lo scorso anno ne aveva visti
cento nuovi, superando abbondantemente i cinquemila
totali. Inevitabilmente il tema principale che viene trattato ha a che fare con la crisi
economica, ma rispetto alle
analisi alle quali siamo abituati, vengono esaminate anche prospettive di medio
lungo termine, che permettono valutazioni più complete, anche se meno gratificanti.
Parole e numeri
Su una cosa tutti concordano: la crisi si è rivelata peggiore delle previsioni. L'Unwto, nonostante l'andamento
molto negativo degli arrivi
internazionali nel primo semestre 2009 (-8%), aveva
previsto una ripresa più consistente nella seconda parte
dell'anno, che sperava si
concludesse con un -4% di
media complessiva. Invece
anche i mesi cruciali di
luglio e agosto hanno fatto
registrare un -3% e a fine anno si prevede una riduzione
del 5% dei flussi internazionali di turisti rispetto al
2008. Ancora peggiori sono
i numeri relativi alle spese
dei viaggiatori che, dopo una
riduzione che è arrivata a
toccare il 10% nel primo semestre, chiuderanno a fine
anno con un -6/8%. Eppure
è bastato vedere qualche numero meno negativo per far
parlare di ripresa, di seconda
parte dell'anno positiva, per
far diminuire dal 62 al 42%
la percentuale di operatori
che secondo l'Unwto prevedono per i prossimi quattro
mesi un ulteriore peggioramento della situazione. Ovviamente non è andata nello
stesso modo per tutti i paesi.
Se i più colpiti sono stati
quelli dell'Est europeo (esclusa l'Ungheria), quelli a-
La realtà supera la fantasia:
Trenitalia viene premiata a Londra
Prima ancora che come un anno di crisi, il 2009 sarà forse ricordato per l'imprevedibilità di alcuni eventi. Basti pensare alla Fiat che riesce a ottenere finanziamenti dallo Stato Usa (chi
l'avesse solo adombrato qualche mese prima sarebbe stato preso per matto) o, a livello più
ristretto, alla fine che hanno fatto alcuni tour operator italiani, fra i quali non mancavano certo
quelli che avevano una loro solidità di base. E che dire del tour operator inglese Hinterland
Travel, che nello scorso mese di marzo ha inviato otto turisti a visitare l'Iraq e ora sta raccogliendo prenotazioni per il prossimo tour? O del responsabile per il turismo del governo
iraqeno, che non è arrivato in tempo a Londra al Wtm per la presentazione della sua proposta turistica a causa di un problema di visti? Ma il fatto che Gianfranco Battisti di Trenitalia
abbia vinto il World Travel Market Global Award, che gli è stato consegnato dal sindaco di
Londra, Boris Johnson, (il quale, per inciso, non è soddisfatto del sistema di trasporti della
sua città), va probabilmente oltre ogni previsione. La motivazione è "in riconoscimento dei
suoi successi a capo della divisione passeggeri e alta velocita". Fiona Jeffrey, presidente del
Wtm, ha parole di elogio: "Il lavoro di Gianfranco Battisti a Trenitalia mostra come deve essere gestita una moderna ferrovia". Il riconoscimento è ulteriormente confortato dal fatto che
il 93% del pubblico italiano (la fonte è Trenitalia) si dichiarerebbe soddisfatto del servizio fornito dal vettore ferroviario. Nessun commento.
fricani hanno mediamente
registrato un incremento del
4% (si parla per questo di effetto Obama) e il Sud America si è fermato a un -1%.
Più pessimista dell'Organizzazione Mondiale del Turismo è Euromonitor International, che si attende
l'8% in meno di arrivi internazionali per il 2009, il 16%
in meno di presenze alberghiere e il 14% in meno di
vendite di biglietti aerei,
mentre la Iata (International
Air Transport Association)
insiste nel valutare in 11 miliardi di dollari le perdite per
i vettori suoi associati. Brutte notizie anche sul fronte
della redditività degli alberghi: il RevPar (revenue
per available room, rendimento per camera occupata)
è sceso del 19% in America,
del 16% in Africa e nel
Medio Oriente, del 29% in
Europa nei primi otto mesi
dell'anno 2009 rispetto al
precedente.
Ma anche questi numeri
vanno presi con cautela: si
tratta di medie calcolate su
un gran numero di hotel. "Il
problema - sostiene Thalia
Pellegrini, la giornalista
della Bbc incaricata di presentare al Wtm lo studio di
Euromonitor - è che la
piena uscita dalla crisi economica non è prevista prima del 2013". E, se confermata, questa è la vera notizia, che ci libera dal balletto
delle percentuali, che costituiscono scostamenti sul
breve termine e rispetto a
valori iniziali spesso incerti.
L'altra è che, nonostante tutto, l'Unwto non cambia le
sue previsioni di medio periodo, sostenendo che nel
2020 i turisti internazionali
saranno 1,6 miliardi, come
da tempo sostiene.
Il problema
disoccupazione
"Se il turismo incideva nel
2008 per il 9,6% sul Pil europeo, per il 2009 si prevede un arretramento al 9,3%,
perché il comparto ha segnato cedimenti superiori a
quelli di altri settori produttivi - spiega Jean-Claude
Baumgarten, presidente
del Wttc (World Travel &
Tourism Council) -. E questo dipende anche dal fatto
che altre attività, in particolare quelle finanziarie e la
produzione di automobili,
pur incidendo sul Pil meno
del turismo, hanno avuto aiuti statali consistenti, men-
tre i viaggiatori sono stati
assoggettati in diversi paesi
a ulteriori oneri, come la
britannica Adp (Air Passenger Duty), che va ad aumentare considerevolmente
le tasse aeroportuali di chi
si reca all'estero". E così i
viaggi internazionali degli
inglesi (complice anche la
sterlina debole, che ha perso
quasi il 30% rispetto all'euro) sono diminuiti (nel periodo agosto 2008-agosto
2009) del 13%.
"E’ chiaro che in queste
condizioni l'occupazione va
a diminuire - sostiene Adrian Cooper, dell'Università di Oxford - dall'8%
circa del totale a livello europeo al 7,2% del 2010, con
la possibilità di un'ulteriore
contrazione nel 2011".
E anche da questo punto di
vista, quindi, il turismo mostra una debolezza maggiore rispetto agli altri settori
produttivi.
"Le attività più colpite risultano il tour operating e il
trasporto aereo, in cui non
sono mancati i fallimenti
anche di aziende importanti
- sostiene Baumgarten mentre quello alberghiero,
nonostante tutto, sembra
avere una maggiore solidità
di base".
Ottimisti
nonostante tutto
"La crisi del turismo è stata
più profonda del previsto e
la ripresa più lenta di quanto si pensasse. Per il 2010
non si prevedono progressi
significativi e, complice
l'imprevedibile andamento
dell'influenza A, si potrebbero anche registrare ulteriori cedimenti. Bisognerà attendere il 2013 perché l'incidenza sul Pil europeo del
settore ritorni ai livelli del
2007 e perché i livelli occupazionali si riportino ai numeri di due anni fa - conclude Baumgarten -. Tuttavia il peggio è passato. Per
riprendersi comunque ci
vorrà tempo. E sarà necessario controllare che i governi non penalizzino ancora il turismo".
Focus
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GuidaViaggi
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World Travel Market 2009
Enit: promozione
a pagamento
Intervista esclusiva al direttore generale Paolo Rubini
Un idillio
tra ministero
e Regioni?
di Nicoletta Somma
H
a ricoperto ruoli
nella pubblica amministrazione e
nell’imprenditoria. E’ il background di Paolo Rubini, nominato di recente direttore
generale Enit.
Si trova alla guida di una
macchina che, sebbene non
si sia fermata, come ha dichiarato il presidente e commissario Matteo Marzotto,
non ha certo fatto il pieno di
benzina. “L'Agenzia - diceva
qualche tempo fa Matteo
Marzotto - si trova ad affrontare una situazione critica del suo bilancio a causa
della decurtazione dei fondi
nella Finanziaria 2009, ma
la riduzione dei costi destinati al personale ha bilanciato di fatto i minori investimenti”.
Gv: Partiamo dal suo
background e dalla sua posizione attuale. Perché la
scelta di cimentarsi nel turismo?
“E’ un settore che si occupa
di servizi. Dunque va affrontato con gli stessi strumenti
di marketing che si utilizzano negli altri comparti”.
Gv: E nel turismo si utilizza spesso il paragone con
la larga distribuzione. Che
ne pensa?
“Il settore ha tanti prodotti
quanti target e tanti clienti
quanti mercati. Si può parlare di strategia di massa as-
A
similabile alla Gdo e di strategia di nicchia per il brand
lusso. Ciascuna strategia si
basa sull’approccio di marketing prodotto-canale-cliente”.
Gv: Come si sta muovendo
l’Agenzia in questo senso?
“Enit sta svolgendo una
mappatura dei mercati per
individuare le caratteristiche
della domanda, ricercare la
strategia di approccio e identificare i nuovi mercati. L’indagine si basa su volumi di
crescita e dimensioni del
mercato stesso, cioè numero
di teste e spending”.
Gv: Qual è il futuro di Enit? Considerati i problemi di budget, sono previste
chiusure delle sedi estere
dell’Agenzia?
“Eventuali decisioni saranno
coerenti con questa mappatura”.
Gv: Con il commissariamento, Enit è sottoposto a
sorveglianza?
“Significa un assetto di statuto più dinamico e reattivo”.
Gv: Sono previsti, dunque,
tagli?
“No, si tratta solo di una
semplificazione”.
Gv: Quali sono le prossime
iniziative che metterete in
atto?
“Vogliamo dare attuazione
Paolo Rubini
all’articolo 2 dello statuto,
che prevede la prestazione di
servizi a privati e amministrazioni, così che Enit possa
diventare un’agenzia di promozione turistica e di marketing e affermare il marchio Italia”.
Gv: Mi perdoni, ma Enit
non è già un’agenzia di
promozione, anche all’estero?
“Enit prima faceva alcune
cose chieste dalle regioni.
Finora questa promozione è
stata gratuita. Noi vorremmo
offrire ora a istituzioni e pri-
vati il nostro know how e la
nostra esperienza con leve
declinate in un mix diverso.
Con un ritorno anche economico”.
Gv: Porsi, insomma, in
modo diverso?
“Enit non si è mai posto come soggetto attivo. Vogliamo concentrarci più che sull’esecuzione, sul raggiungimento dell’obiettivo”.
Gv: E il budget?
“Si ridurrà di alcuni milioni
nel 2011, poiché si è ridotto
il contributo pubblico”.
Hotel: lo sviluppo prosegue
N
onostante la crisi, le
catene non limitano
le proprie mire di espansione.
Sol Melià, che nei primi nove
mesi è rimasta ancora in profitto, ma con un forte calo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ha tuttavia piani
di espansione: nei prossimi
due anni sono previsti 24
nuovi hotel, l'83% dei quali in
contratto di gestione o in franchising.
H10, che ha 35 hotel localizzati nella Penisola Iberica, pianifica l’ampliamento del network: nel 2010 aprirà a Londra (Waterloo) e Berlino (centro città), mentre nel 2011 è
previsto lo sbarco a Lisbona
(sempre centro città).
Iberostar, che “si attende un
revenue tutto sommato pari a
quello dello scorso anno”, non
ha frenato il programma di
sviluppo: nei prossimi duequattro anni la catena vuole
aggiungere al suo portfolio
100 strutture, distribuite in nuove destinazioni come Asia e
aree metropolitane. La catena
ha lanciato lo scorso anno il
brand luxury Grand Collection, ma per quest’anno, fanno sapere dalla società, non
sono previste aperture.
Louvre Hotels si attende un
2009 “con un RevPar in calo
al massimo di uno-due punti
percentuali rispetto al 2008”,
commenta il presidente e
ceo della catena Pierre-Frédéric Roulot. Louvre Hotels
ha acquisito ad agosto di quest'anno Golden Tulip. Per
quest'ultimo marchio il presidente non ha annunciato
nuovi debutti: al momento
preferisce focalizzarsi sul con-
solidamento. Di fatto l’obiettivo è arrivare alla fine del 2011
con un totale di 1.250 hotel e
oltre 100mila camere tra i due
marchi.
Oltreoceano, invece, qualcuno si è appena indirizzato
sull’alta gamma: Marriott ha
lanciato Autograph Collection,
brand upscale e luxury che
raccoglie strutture prima indipendenti. A differenza di altri
marchi della catena, Autograph non prevederà standard particolari, sebbene, ovviamente, esistano dei requisiti minimi di qualità da soddisfare. Saranno racchiuse
sotto questo cappello tra le 25
e 30 strutture a partire dal
prossimo anno, che potranno
aderire al booking e al programma fedeltà di Marriott.
La catena si attende numerose adesioni, considerata l’at-
tuale congiuntura finanziaria.
Ma il futuro sarà high level o
mid-market? Secondo Euromonitor la caduta della fiducia dei consumatori sta spingendo molte catene a considerare modi più efficienti nella
realizzazione di nuove strutture. Con le costruzioni modulari, per esempio, e i cosiddetti Pop-up hotel (strutture
temporanee e mobili, fatte di
unità precostituite e incorporate in un telaio d’acciaio). Travelodge ha aperto la pista a
Uxbridge (Londra) lo scorso
anno e pensa di arrivare a 40
strutture entro il 2020, di cui la
metà pop-up. Non è un fenomeno solo britannico: Elqui
Domos in Cile sta sviluppando tende avveniristiche con
salotto, bagno, e area notte,
mentre Hotel Movil in Spagna è un albergo mobile.
sentire il ministro del Turismo con le Regioni il rapporto è idilliaco: “Un mese dopo il mio insediamento
- afferma Michela Vittoria Brambilla - è stato firmato il patto tra Governo-Regioni ed enti locali. Non c’è nessuna
occasione di contrasto”. Ma come, chiediamo, c’è anche di
mezzo il Titolo V... “E’ una questione che non ci appartiene”.
Una certa maretta si era già fatta sentire e a margine della
Conferenza Stato-Regioni, a proposito del tema delle competenze in materia di turismo, più volte sollevato dalla Conferenza
stessa a seguito dell'istituzione del ministero. Brambilla aveva
rassicurato: "Nei fatti - aveva commentato - non c'è nessun
problema e nessuno di noi insegue formalismi, tutti guardiamo
al concreto. Ciò che il ministero del Turismo può garantire alle
regioni è un maggiore coordinamento nazionale e rappresentare gli interessi delle regioni in Consiglio dei ministri".
Positivo è stato anche il messaggio che Brambilla ha dato in occasione della consegna del premio da parte di Condè Nast Traveller, i cui lettori hanno assegnato all'Italia il posto di destinazione numero uno al mondo. "In un anno in cui l'Organizzazione Mondiale del Turismo ha parlato di un calo dei flussi del
6%, noi chiudiamo con un -4%. E con una flessione dell'incoming estero del 2%". Secondo il ministro il 2010 sarà un anno di
ripresa, le prenotazioni e le previsioni sono positive, ha detto
Brambilla. Rimangono tuttavia delle criticità: "Dall'incontro che
ho avuto con gli operatori inglesi è emerso come essi soffrano
molto la parcellizzazione del mercato. Per questo è necessario
riportare il marchio Italia a un messaggio unico e forte". Ma non
combattere a livello di prezzi: "L'Italia sarà sempre tra i Paesi
più cari, ma ha un'offerta completa". Dunque non bisogna arrivare a "una competizione sul prezzo, ma elevare il livello qualitativo e diversificare l'offerta". Da una ricerca condotta dal ministero tra gli operatori mondiali, ha reso noto Brambilla, è emerso come l'Italia sia per il 90% la destinazione più richiesta. Dunque occorre lavorare sul brand, sul concetto di made in Italy e
sulla qualità". Secondo Brambilla "oggi il turista sceglie in base
alle motivazioni: per questo stiamo definendo 12 circuiti d'eccellenza che collegheranno il nostro Paese da Nord a Sud". In
merito al portale Italia.it, ha aggiunto che presto sarà disponibile la piattaforma commerciale completa: non solo saranno messi on line tutti gli operatori italiani, ma il sito avrà
anche una parte dedicata all'aspetto social network e
community.
Tuttavia, mentre il ministero
lancia la campagna Magica
Italia - Il sorriso dell'accoglienza, tra gli assessori serpeggiano un paio di dubbi: “Al ministro abbiamo chiesto come intende collaborare con le Regioni e con gli assessori. Noi
vorremmo che la Lombardia
fosse considerata per le sue
specificità”, ha dichiarato Piergianni Prosperini, assessore allo Sport e al Turismo
Michela Brambilla
della regione Lombardia.
"Con Brambilla si è discusso
su come il ministero del Turismo possa dare contributi alle
Regioni, in particolare la possibilità di sbloccare i fondi previsti
dall'articolo 1228 della Finanziaria (ossia 100 milioni di euro a
disposizione delle Regioni, ndr)". Così Claudio Mancini, assessore al Turismo della Regione Lazio, ha sintetizzato l'incontro tenutosi a Londra tra il ministro Brambilla e gli assessori
regionali. Nel corso del meeting, dunque, fulcro di discussione
sono stati la riconduzione al ministero di un ruolo di promozione
internazionale e un coordinamento della promozione stessa
con le Regioni. Ma come si concilia tutto ciò con l'annosa questione del Titolo V, chiediamo? "Sa come si dice dalle mie parti?
Titolo V, chi ha i soldi ha vinto - ribatte scherzosamente Mancini
-. Prima erano le Regioni a mettere i soldi. Speriamo che nella
Finanziaria ci sia un budget a disposizione del ministero". Anche Giuliana Manica, assessore al Turismo del Piemonte, ha
confermato la dotazione dei 100 mln per le regioni e il fatto che
sia stata presentata al ministro una proposta per il loro utilizzo.
Restano due grandi punti interrogativi: il futuro di Enit e di un
portale che, come nella sua prima versione, sembra non decollare mai.
Primo piano
4 GuidaViaggi
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Voli: arriva la logica dei saldi
Nelle stagioni buie di autunno e inverno si moltiplicano le promozioni
di compagnie che puntano a riempire gli aerei e a fidelizzare
di Giorgio de Alberti
I
l profondo autunno, quello che precede le festività
natalizie, e il profondo inverno, quello che precede la
primavera, sono i due momenti bui del trasporto aereo, quando la domanda specie voluttuaria - si contrae e gli aerei rischiano di
viaggiare mezzi vuoti. E' in
questi periodi che si concentrano le promozioni, operazioni di marketing simili alle
campagne di saldi nei negozi: la logica è la stessa, vendere la merce quanto più
possibile, anche guadagnando poco o non guadagnando
affatto, nell'intento di svuotare i magazzini e far spazio
ai nuovi arrivi (nel caso del
negozio), di riempire posti
vuoti sperando di fidelizzare
nuova clientela (nel caso
delle compagnie).
sono molti e a disposizione
di tutti sui siti internet dei
vari vettori, e spesso vengono pubblicizzati con campagne stampa.
Se Air France offre New
York andata e ritorno dall'Italia a 373 euro a persona
(Miami a 435 o Delhi a
508); se Iberia, sempre dall'Italia, propone Buenos Aires a 397 o Chicago a 344;
se Lufthansa lancia il Las
Vegas a 499, se Emirates
fa pagare 540 un volo a
Bangkok e 671 a Città del
Capo, se British Airways
trasporta a Washington e a
Mumbai, rispettivamente,
per 399 e 449 euro, tutti
capiscono ictu oculi, a colpo
d'occhio, che si tratta di tariffe stracciate. Del resto, la
controprova è facile: basta
fare il confronto con i prezzi
pieni, extra promozioni.
I casi
di liquidazione
I vincoli
delle offerte
Gli esempi di liquidazione
Ogni offerta ha i suoi vin-
coli e le sue condizioni, tasse comprese tasse escluse,
periodi di prenotazione, periodi di utilizzo del biglietto.
Tutte comunque hanno lo
stesso scopo, persino banale
a dirsi: quello di riempire gli
aerei. Le logiche di marketing con cui viene perseguito
sono varie: si può cercare di
indurre un passeggero a
volare più spesso, si può
cercare di attirare sull'aereo
chi solitamente non vola; si
può puntare a far spendere
di più un viaggiatore di
economy, offrendogli un incentivo per volare in business, si può anche indurre
un viaggiatore a farsi accompagnare nel viaggio da
un'altra persona.
Una recente promozione di
British Airways sintetizzava
questi ultimi due concetti
offrendo due biglietti di
business al prezzo di uno: e
va ricordato, a questo proposito, che le classi superiori - business e prima - sono
quelle che più hanno sofferto per la crisi economica, e
che oggi è più difficile riempire. Un altro elemento che
il marketing ha ben presente
è la paura: offrire due biglietti significa puntare (senza dirlo, ovviamente) su chi non ha
paura di volare per attirare
in aereo chi non ci salirebbe. Dopo l'11 settembre
del 2001 le resistenze psicologiche a prendere gli aerei
si moltiplicarono in tutto il
mondo, e le compagnie cercarono di usare la doppia
molla - metà prezzo per
volare accompagnati - per
aiutare a superare tale barriera: in quel periodo si diffusero ovunque le offerte
compri uno e voli in due.
Le quote
di mercato
Riempire un aereo, seppure
senza guadagni marginali,
ha in ogni caso un importante effetto sulla quota di
mercato, e quindi sul prestigio e sulla solidità della
compagnia; e vendere biglietti a prezzo concorrenziale
serve all'immagine commerciale e alla fidelizzazione del cliente. Vale, come esempio, il principio della
concorrenza tra negozi: se
in uno stesso quartiere due
vetrine vendono gli stessi
prodotti, saremo sempre indotti a verificare innanzitutto la disponibilità delle
merce in quello che in passato ci ha trattato con il
migliore rapporto qualità-
sione della domanda cala. I
software delle compagnie
sono in grado di offrire ogni
dato necessario alle valutazioni, a cominciare dallo
storico di uno specifico volo in tutti gli anni precedenti. E' dunque prevedibile
con buona approssimazione
quanti posti resterebbero
vuoti su una determinata
tratta in quel preciso giorno.
A quel punto seguono valutazioni di natura economica
e commerciale: quanti posti
assegnare alle promozioni,
e a che prezzi. In base a tali
analisi - che, si badi bene,
non sono pura scienza, ma
anche arte - la compagnia
può decidere di vendere al
prezzo di costo o poco più,
o anche meno.
Il costo marginale di un
posto vuoto - visto che l'aereo comunque dovrà volare
- non è difficile da calcolare: il peso del passeggero
e del suo bagaglio determinano il costo aggiuntivo del
carburante, mentre il cibo e
l'eventuale corredo di bordo
(se si tratta di intercontinentali) hanno un costo fisso;
tutto il resto, che appartiene
ai costi di struttura, non
cambia.
La questione
delle tasse
Quanto alle tasse aeroportuali, accordi specifici con gli
aeroporti possono prevedere aggravi minimi o nulli:
questo dipende dal potere
Yield in caduta libera
Nonostante le super-offerte lanciate dai vettori - o meglio in
ragione di esse - i valori dello yield non brillano: a fronte di
un Bsp Italia che da gennaio a settembre registra una flessione del 23% sul venduto e del 6% in termini di biglietti, lo
yield ha visto anch'esso un calo del 18%. Nel periodo estivo si sono raggiunti i picchi maggiori, con un giugno a -23%.
E' pur vero che a settembre una timida ripresa c'è stata, con
un -15% di yield medio. Ma restiamo comunque su dei gran
segni meno.
N.S.
prezzo. E', per intenderci, il
meccanismo indotto con
anni e anni di promozioni
aggressive, da una compagnia low cost come Ryanair.
Le valutazioni
di mercato
Qui, comunque, parliamo di
compagnie tradizionali, che
hanno logiche tariffarie diverse. A monte di ogni promozione stanno delle valutazioni di mercato: si sa con
certezza che in determinati
periodi dell'anno la pres-
contrattuale della compagnia. Alla fine, l'unico vero
scopo è di far volare l'aereo
pieno: e qui va detto che le
compagnie tradizionali hanno imparato la lezione dalle
low cost, che hanno ribaltato l'ottica. Un tempo l'obiettivo era soltanto quello di
guadagnare, oggi si è capito
che è più importante riempire, e che il guadagno è una
variabile che discende proprio dalla capacità di far
volare un aereo senza sedili
vuoti.
Primo piano
23 Novembre 2009 - n° 1257
Continental
da Oneworld a Star
Si ribaltano gli equilibri nel trasporto da e per gli Usa
di Antonio O.Ciampi
C
ontinental Airlines è entrata a far
parte di Star Alliance, dopo mesi di preparazione e di due diligence
per l'adeguamento della
struttura della compagnia
Usa agli standard della nuova alleanza operativa. L'evento rappresenta la prima
volta in cui una grande compagnia passa da una alleanza
ad un altra e, come ci ha illustrato Jeff Smisek, attuale
presidente e chief operating officer di Continental,
che a partire dal primo gennaio 2010 ne diverrà chairman e ceo, "nel mondo del
trasporto aereo passeggeri,
upgrade è una parola che
tutti conoscono e comprendono. Bene, noi abbiamo voluto fare un upgrade strategico e operativo delle nostre
alleanze". Il passaggio da Oneworld a Star Alliance significa anche la fine delle
partnership di Continental
con Northwest e Delta e un
ribaltamento degli equilibri
strategici del trasporto aereo
negli Usa e da e per gli Usa,
soprattutto sulle rotte europee. Con 15,2 mld di dollari di revenue, 63 milioni di
passeggeri trasportati e oltre
41.000 dipendenti, Continental, che ha hub a Newark, Houston, Cleveland e
Guam, diventa così il 25mo
membro di una alleanza che
già conta vettori come Lufthansa, Singapore, Swiss,
Thai, Air China, All Nippon
Airways, per citarne alcuni
fra i maggiori e che a breve
termine vedrà anche l'ingresso di Aegean Airlines,
Brussels Airlines e Tam.
Flotta giovane
"Oggi - spiega Smisek - abbiamo 45 voli giornalieri da
29 scali europei e 86 destinazioni in Usa e Canada da
Newark. E il totale dei nostri collegamenti è di 130
rotte negli Usa e 132 destinazioni internazionali. La
flotta è basata su B737,
B757, B767 e B777 con
un'età media di 9,4 anni e
l'entrata in Star Alliance ci
consentirà importanti sinergie in un'alleanza dove è
presente anche United. Noi
siamo il 5° vettore mondiale, United è il 3°, abbiamo
una forte presenza all'Est e
Sud (America Latina) degli
Usa, United all'Ovest e al
Sud. Sono sinergie importanti che ci garantiscono
una copertura globale del
mercato Usa-Europa".
Poltrone flat bed
I vettori partner di Continental in Europa, Medio
Oriente ed India includono oltre ai vettori Star Alliance
- Emirates, Kingfisher Airlines e Virgin Atlantic. Intanto lo scorso 4 novembre
il primo aeromobile Continental con a bordo le nuove
poltrone flat-bed (reclinabili
a 180°, 2 metri di lunghezza, con sistemi video e di
comfort incorporati) in classe BusinessFirst, realizzate
da Be Aerospace sulla base
di 5 progetti diversi, è
decollato da Hong Kong a
New York Newark. "Stiamo
facendo forti investimenti
per i nostri passeggeri Business First - dice Smisek e questo B777 è il primo
modello di aeromobile della
flotta a montare le nuove
poltrone. Installeremo le
poltrone flat-bed anche sui
Boeing 757-200 e 767-400,
e sui Boeing 787 non appena questi aeromobili ci
saranno consegnati".
"Abbiamo cominciato a progettare queste poltrone tre
anni fa, coinvolgendo i nostri passeggeri e numerosi
altri esperti al fine di ottenere il prodotto perfetto e
il risultato finale non potrebbe soddisfarmi di più",
sottolinea Larry Kellner,
attuale chairman e chief
executive officer di Continental Airlines.
GuidaViaggi
5
Newark: traffico bt in crescita
Con 141.734 passeggeri da Milano Malpensa (tutti su voli
Continental) e 268.516 da Roma Fiumicino (voli Continental
e Alitalia/AirOne) nel 2008 il Newark Liberty International
Airport si sta confermando uno scalo in crescita per il traffico, specialmente business, da e per l'Italia. Nel 2009,
nonostante la crisi economica, i dati sono in ulteriore crescita grazie al potenziamento dei collegamenti, ci dice Candace McAdams, director of media relations dello scalo.
In effetti, chi scrive ha rilevato che per arrivare al Terminal C
di Newark dalla 5a Avenue
(con la partita di football dei
New York Rangers in corso)
sono bastati circa 30 minuti,
mentre molto spesso la viabilità verso il Jfk richiede almeno un'ora di tempo, se
non di più nelle rush hour.
Per altro l'accoglienza nello
scalo è molto sobria: i controlli di sicurezza si passano
abbastanza in fretta, visti gli
standard Usa, ma la business lounge non è all'altezza
di altre business lounge europee e, soprattutto, asiatiche.
L'aeroporto di Newark, situato nel New Jersey a 24 km a
sud-ovest di Manhattan, è controllato dalla Port Authority of
New York and New Yersey, la stessa autorità che, oltre al
porto di New York, controlla anche gli altri due grossi scali
cittadini, il Jfk e il La Guardia, oltre a tre aeroporti minori:
Stewart International Airport, Teterboro Airport e Downtown
Manhattan Heliport. "Oggi - spiega McAdams - Newark è il
decimo aeroporto degli Usa e il quinto gateway nazionale,
mentre il primo resta il Jfk. Ma la crescita è costante. Dopo
il George Bush di Houston Newark è il secondo hub di
Continental, vettore di riferimento, che opera in esclusiva dal
nuovo Terminal C e da parte di quello A. A questo si aggiunge la leadership nel settore cargo di FedEx Express, per
il quale Newark rappresenta il terzo hub nazionale". Nel
2008, ma i dati 2009 sono in crescita, lo scalo di Newark ha
movimentato oltre 35,4 mln di passeggeri, contro i 47,8 mln
del Jfk e i 23,1 mln del La Guardia.
Incoming
6 GuidaViaggi
23 Novembre 2009 - n° 1257
Debutta In Terre di
Specializzato su Piemonte e Liguria, opera su tre sedi:
Cuneo, Savigliano, Savona
di Stefania Vicini
D
ebutta sul mercato
In Terre di, t.o. incoming specializzato su Piemonte e Liguria.
"Un nome nuovo che eredita
in realtà un'esperienza ultratrentennale nel turismo",
afferma Giorgio Baravalle,
presidente e responsabile
prodotto incoming del t.o.
"Il percorso è stato lungo racconta il manager - e oltre
a consolidarsi l'idea di un operatore specializzato in viaggi di gruppo e di studio, si
è progressivamente definito
un secondo ruolo come realtà impegnata nella promozione del turismo incoming,
con lo scopo di valorizzare
le eccellenze del territorio
piemontese con il marchio
In Terre di Granda". Nel
febbraio 2009 è nato il nuovo marchio In Terre di come
risultato di una totale riorganizzazione mirata a rileggere le tendenze del turismo.
Ad oggi il t.o. opera su tre
sedi principali: Cuneo, Savi-
gliano e Savona e, coniugando competenze professionali provenienti da diversi
settori, ne è derivata la creazione di sotto-brand nell'ambito del t.o. stesso: In
Terre Di Piemonte e In Terre Di Liguria, per quanto riguarda l'incoming; In Terre
Di Weekend, per viaggi brevi per individuali con destinazione il Nord ed il Centro
Italia; In Acque Di, per viaggi ed esperienze dedicate alla subacquea. Le 4 linee di
prodotto hanno un medesimo approccio alla destinazione: "Basato sulla scoperta di luoghi e situazioni inedite" suddivise tra Viaggi
alla scoperta del bello tra
esperienze gourmet, borghi
più belli d'Italia, ville, giardini, design; Viaggi per vivere atmosfere ed esperienze (mondi di charme, vita di
campagna, natura), e Viaggi
in luoghi di passione, pulsioni e coccole tra golf, benessere, pesca, musica ed
arte. Quali sono i mercati esteri di riferimento? "Operiamo verso il mercato italiano, in particolare con il
prodotto In Terre di Weekend - afferma il manager -,
coprendo un segmento destinato agli individuali con
attenzione al target famiglie
e coppie". Mentre sul fronte
internazionale In Terre di opera principalmente come
incoming service su Piemonte e Liguria, in questo
caso i principali mercati di
riferimento al momento sono Nord Europa, Francia e
Nord America.
Sì agli interessi
particolari
E il trend? Nel 2009 ed in
base alle richieste per il
2010, il manager rileva una
buona risposta sul mercato
italiano "per le formule viaggio breve per individuali
abbinati a destinazioni meno note, in occasione di eventi o in grado di rispon-
dere ad esigenze di specifici
target quali le famiglie".
Dal mercato estero cresce
l'interesse verso il Piemonte. Nonostante la crisi "abbia fatto sentire la diminuzione di arrivi soprattutto
dalle aree del Nord America, ha resistito la domanda
per piccoli gruppi con interessi particolari, primo tra
tutti la gastronomia".
A sostengo
della rete Nsoe
di adv
Sul fronte trade il t.o. è promotore dello sviluppo della
rete Nsoe (NordSudOvestEst), che aggrega adv in Piemonte e Liguria che operano per la promozione e la
commercializzazione di programmi di viaggio comuni.
Il t.o. lavora in maniera continuativa con 10 agenzie aderenti al circuito, cui si aggiungono le collaborazioni
con molteplici realtà italiane e straniere.
inbreve
NASCE IL CONSORZIO TURISTICO
RIVIERA DEI FIORI
E’ nato il Consorzio turistico Riviera dei Fiori, associazione trasversale formata da albergatori, ristoratori, gestori di stabilimenti balneari, agriturismi e b&b, per lavorare al rilancio del settore nel ponente ligure. Presidente
è stato eletto Igor Varnero, albergatore ed ex assessore
al turismo a Sanremo. Primo obiettivo è quello di raccogliere e realizzare progetti e proposte delle varie categorie impegnate sul territorio a rappresentare e a difendere il marchio del turismo.
IN ARRIVO 200 MLN DI EURO PER LA TOSCANA
La Toscana potrebbe cambiare volto turistico grazie all'arrivo di 200 milioni di euro tra fondi strutturali dell'Unione Europea (150 mln) e della giunta regionale (50
mln). La cifra per ridisegnare la Toscana nell'arco dei
prossimi 4-5 anni potrebbe però salire ancora, raggiungendo quota 250 mln, secondo l'assessore regionale al
Turismo, Paolo Cocchi, che ha illustrato di recente 16
progetti di Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile
(Piuss) nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013.
DA TORINO UN PROGETTO DI ACCOGLIENZA
PER L’OSTENSIONE DELLA SINDONE
"L'ostensione della Sacra Sindone è sempre stato un evento importante nella storia di
Torino e nel 2010 la città si propone quale meta per il pellegrino
e il turista con un preciso progetto
di accoglienza". Così ha spiegato
Alessandro Altamura, assessore al Commercio e al Turismo
della città. Per l'occasione sono
state elaborate proposte di soggiorno che prevedono due pernotMole Antonelliana
tamenti e la prenotazione della visita alla Sacra Sindone. I pacchetti si rivolgono sia agli individuali sia ai gruppi e sono oltre
100 le strutture ricettive aderenti all'iniziativa.
Rapporto Mice
8 GuidaViaggi
Un salto indietro
di cinque anni
E' il destino del congressuale italiano per quest'anno
F
a un salto indietro
di ben cinque anni
il settore congressuale italiano, con un crollo
di partecipanti e presenze,
ma, grazie alla tenuta delle
convention aziendali, il numero degli incontri si è ridotto "solo" del 3,5%. Se il
proverbio chi si accontenta
gode può andar bene per
altri settori, non funziona per
il Mice in Italia, dove la
prima città italiana, Roma, è
posizionata quasi in calce
alla lista delle metropoli
mondiali che offrono il congressuale. Risultati negativi,
quindi, per l'Italia, con meno
partecipanti, meno eventi e
meno giorni di soggiorno.
Per fare qualche raffronto
numerico, nel 2004 le giornate di presenza congressuale in Italia erano state
30.291.972, mentre le stime
dell'Osservatorio per il 2009
sono di 29.850.373.
Forte flessione
per gli eventi
Il calo più evidente riguarda
gli eventi, con un numero di
partecipanti superiore a 100,
in particolare la fascia 5001000, che nel secondo semestre del 2008 ha registrato un calo con punte superiori al 46%, per attenuarsi nel
secondo semestre 2009 a un
16% circa. Dai dati forniti,
appare quindi una situazione
preoccupante, che rende l'idea di quanto ancora deve
essere costruito e realizzato.
Attilio Gardini, docente dell'Università di Bologna, che
ha illustrato il Rapporto annuale dell'Osservatorio, ha
parlato di un risultato complessivamente negativo, sottolineando che sono mancati
soprattutto i congressi delle
associazioni scientifiche e i
grandi eventi. "E' inutile dire - ha affermato - che vin-
cono i migliori. Quando la domanda riprenderà, rimarrà al
palo chi non si sarà attrezzato in maniera adeguata".
Qualche segno più
Ma non tutto è negativo per
l'Italia. E' stato evidenziato
che in alcuni settori, come
quello delle residenze storiche e dei palacongressi, si
riscontrano dei segni più. Lo
studio ha preso in esame
cinque città italiane, rispettivamen-te Roma, Milano,
Firenze, Torino e Rimini. La
capitale, grazie anche agli
eventi sindacali e ad un'offerta qua-drupla rispetto alle
altre città italiane, ha
guadagnato qual-che punto.
Milano è in calo, con prospettive di crescita nei pros-
simi mesi. Firenze ha registrato risultati positivi consistenti per le dimore storiche, ma non per i congressi negli alberghi.
Torino ha maturato un calo
su tutti i fronti. Rimini ha
messo a segno performance
buone, grazie a una maggiore permanenza dei congressisti. E tornando alla capitale
e al suo centro congressi dell'Eur La Nuvola in fase di realizzazione, sono state fornite, nel giro di un paio di ore,
due date diverse per la conclusione dei lavori.
Per il ministro Brambilla, il
congressuale è in cima alla
sua agenda. Ha annunciato
entro la fine dell'anno la nascita di un Convention bureau nazionale, che sarà se-
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Carlson:
la mobilità
va integrata
“
Evitiamo le solite contrapposizioni sui mezzi di trasporto, è il momento di analizzare le integrazioni ideali per rendere il sistema più completo e consono alle
esigenze di aziende e clienti". Con questa premessa Andrea
Solari, direttore commerciale e marketing Italia di Carlson
Wagonlit Travel, ha aperto i lavori del forum dedicato alla mobilità integrata, organizzato da Cwt nei giorni scorsi a Milano.
"L'esigenza più pressante è quella di assicurarsi che i propri viaggiatori raggiungano la destinazione finale con un adeguato livello di comfort e, soprattutto, ottimizzando tempi e costi complessivi di trasferimento - ha aggiunto -. E' necessario pertanto
valutare il viaggio nella sua interezza e non nei singoli segmenti. Il ruolo della travel management company è quello di proporre soluzioni innovative, avvicinando domanda e offerta".
L'impatto sul trasporto aereo
Pil in ribasso, disoccupazione ai massimi, deficit e stock di debito cumulato dagli stati. Per David Jarach, docente Bocconi e
presidente diciottofebbraio Aviation Advisory, questi elementi impattano negativamente sull'industria del trasporto aereo, anche se da uno o due mesi si inizia a vedere la luce in
fondo al tunnel. "Ma si tratta ancora di una ripresa timida e fragile, da consolidare", ha commentato. C'è poi l'incognita del
prezzo del petrolio, che sembra sia tornato a salire, mentre le
compagnie aeree reagiscono al calo del fatturato riducendo i
costi, "che all'80-85% sono fissi e difficilmente aggredibili".
Tagliare i costi fissi - ha spiegato Jarach - vuol dire "agire sulla
leva delle persone, sui cespiti (gli aerei) ponendo a terra i velivoli". Nel 2009 rispetto al 2008 si riscontra un +28% di aerei parcheggiati per via del crollo della domanda. "Una mossa - ha
giustificato il consulente - che può funzionare nel breve, ma non
nel medio-lungo termine, perché fa aumentare i costi fissi". E allora si tratta di rivedere le strategie. "Non è sufficiente una selezione darwiniana - precisa -, piuttosto bisogna creare delle
partnership all'interno della filiera, con una congiunzione di offerta tra vettori aerei, operatori ferroviari e car rental, con il supporto di service provider come i Gds". Le aerolinee possono operare in qualità di connettore naturale dei flussi di passeggeri e merci sulle medie e lunghe distanze e su settori periferici a breve
raggio; gli operatori ferroviari dovranno concentrare la loro offerta su connessioni point to point di maggior traffico (rete Av) a
breve-medio raggio in cui possano conseguire vantaggi competitivi stabili sulle altre forme di trasporto, attraverso l'integrazione
con le piattaforme aeroportuali; i car rental infine dovranno sviluppare forme combinate e integrate (volo-auto) al fine di agevolare il raggiungimento della destinazione. In questo sistema,
poi, le piattaforme aeroportuali diventerebbero il centro dei
servizi di connessione, integrazione e co-evoluzione tra aereo,
treno e servizi di car rental. Modelli di eccellenza in tal senso esistono all'estero, come il caso di Amsterdam-Schiphol o quello
di Zurigo-Kloten, vero e proprio hub del traffico elvetico grazie a
un efficace raccordo tra offerta aviation e offerta ferroviaria.
Andrew Sharp, direttore generale di Iaro (International Air
Rail Organization), ha poi sottolineato l'esistenza di tre differenti modelli di integrazione tra air e rail: le connessioni short distance tra aeroporto e centro città, i servizi long distance regional che espandono il bacino d'utenza dell'aeroporto e le connessioni long distance national e international. Sharp ha inoltre
evidenziato come, a suo avviso, gli aeroporti di Venezia e
Milano stiano facendo significativi passi avanti sulla strada della
mobilità integrata.
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Collaborano al giornale:
Paola Baldacci
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guito da Eugenio Magnani,
chiamato a far parte del suo
staff nella posizione di coordinatore di quell'unità di
crisi, che dovrebbe riportare
l'Italia in cima alla classifica
dei paesi visitati e non solo
per il congressuale.
Gabriella Chigi, direttore
di Btc, ha evidenziato che
all'Italia mancano i grandi eventi internazionali "e che se
li portano a casa i più bravi,
quei paesi strutturati per offrire servizi integrati che noi
non siamo in grado di sostenere per i congressi dai
grandi numeri".
Intanto, in chiusura, il sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani ha
sottolineato gli sforzi del
governo per attuare tutte
quelle opere necessarie per
favorire il congressuale.
"Siamo convinti che le grandi infrastrutture siano più
che indispensabili. Stiamo
lavorando sulle ferrovie e il
23 dicembre sarà messa la
prima pietra per il ponte di
Messina. Il rilancio dell'edilizia - ha inoltre spiegato
Mantovani - darà anche
l'opportunità di adeguare
strutture alberghiere per il
settore congressuale".
E sul sistema aeroportuale
italiano ha dichiarato che
non servono nuovi scali.
"L'Italia ne ha ben 106, con
un costo altissimo per la
loro operatività. Alcuni non
hanno mai funzionato, altri
sono sottoutilizzati". E sull'Expo di Milano del 2015 e
sui 29 milioni di visitatori
annunciati, ha ridimensionato le previsioni. "Se saranno
21 milioni andrà bene lo
stesso. Auspichiamo che i
turisti che verranno a Milano per l'Expo, colgano l'occasione per visitare anche
altre regioni italiane, non
solo quelle limitrofe". A.To.
23 Novembre 2009 - n° 1257
Divisione eventi:
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Mercati esteri
10 GuidaViaggi
23 Novembre 2009 - n° 1257
Il Centroamerica tiene:
stima di 8,2 milioni per gli arrivi
Per Cata fondi meglio ripartiti in Europa; entrate turistiche in flessione
di Paolo Cambrisi
L
e entrate turistiche
della prima metà
del 2009 in Centroamerica ammontano a 3,2
miliardi di dollari, pari a una
flessione del 9% rispetto ai
3,5 miliardi nel primo semestre dell'anno scorso,
mentre il numero di arrivi è
pari a 4,2 milioni.
Per l'anno in corso la previsione degli arrivi totali è di
8,2 milioni, cioè in linea con
i risultati del 2008, mentre
per gli introiti è di 7,9 miliardi, per una crescita del 6,2%.
Questa macro destinazione
da considerarsi ancora emergente, ma di grande appeal
per l’Europa - che cerca
“altri Caraibi”, un forte mix
di “naturaleza” e avventura,
più una buona dose di archeologia - sconta, dunque, la
crisi economica e sembra
anche avere già trovato la
strada per uscirne. L’agenzia
di promozione Cata, infatti,
ha deciso di assicurare più
risorse proprio a Italia e
Sul sagrato di Sant Tomas Chichicastenango
Gran Bretagna. “Il budget
per la promozione in Europa
non è né diminuito né aumentato, ma sicuramente
meglio ripartito: meno risorse alla Spagna, incremento quindi dei fondi per
Italia e Gran Bretagna”, spiega Cristina Orozco, promotion assistant dell’organismo basato a Madrid.
ce, si è interessato a prodotti legati alla natura e infine
l’11% alla cultura”, ha
detto Pilar Arango, responsabile della comunicazione.
400mila euro
per l’Europa
Più cautela
con i charter
dalle istituzioni
“L’ Europa è un mercato caro”, dice la presidente di
Cata Pilar Cano, ad intendere che servirebbero più finanziamenti.
Nel 2009 per le attività dell’agenzia sono stati investiti
400mila dollari “e lo stesso
budget verrà mantenuto per
il 2010”; l’Italia riceverà
circa il 25%, con l’obiettivo
di riuscire a includere il prodotto Centroamerica sempre
di più nei cataloghi dei tour
operator.
L’interesse nei confronti del
Vecchio Continente “è forte
perché rappresenta il 47,8%
del volume d’affari turistico,
segue il Nord America con il
37,7%, il Sud America con
un 11,6% ed infine gli operatori asiatici con un 2,9%”,
è stato reso noto all’ultima
edizione del Catm, la fiera
che ogni anno si tiene in uno
dei sette Paesi dell’area, quest’anno in El Salvador. “Durante il workshop, gli operatori hanno preso accordi con
gli operatori internazionali
per un totale di 800 contratti, con la richiesta per il turismo d’avventura in testa,
che ha attirato l’attenzione
della maggior parte dei partecipanti con il 72% degli
appuntamenti, il 17%, inve-
Intanto i Governi storicamente ben disposti a finanziare linee aeree charter dall’Italia prendono le distanze
e sembrano voler valutare
con maggior distacco.
"Abbiamo speso troppi soldi
per i voli Livingston del
2007 e 2008, analizzeremo
se riprendere il collegamento nel 2010, soprattutto
sulla base delle garanzie
che la compagnia ci darà
sul riempimento", così dice
José Napoleon Duarte,
neo ministro del turismo
di El Salvador.
L'accordo con Livingston
era stato siglato negli anni
precedenti dall'ex ministro
Ruben Rochi e fu la prima
volta che il Salvador ebbe
un volo dall’Europa. Duarte
condivide comunque con il
ministro del Nicaragua Mario Salinas l'intenzione di
attivare una linea aerea con
l'Italia.
L'ipotesi che le istituzioni avanzano è anche di una
linea charter su L'Avana
"per proseguire con aeromobili di minore capacità
sulle nostre destinazioni".
Nel frattempo, la compagnia di San Salvador Taca
introduce un nuovo volo da
Orlando (sul Salvador) "con
tre frequenze alla settimana", annuncia la marketing manager del vettore, Patrizia Berioli. La
compagnia, inoltre, investe
nella partnership con Iberia, offrendo voli in code
share, quindi un biglietto
aereo unico e una tariffa unica, oltre la possibilità di
andata su uno scalo e rientro
da uno diverso. Si possono
inglobare, nello stesso biglietto, anche tutte le destinazioni interne Taca.
El Salvador:
4 milioni di turisti
per il 2020
C’è un nuovo ministro in
Salvador che ha preso in mano il Piano del turismo 2014
e si avvale di una disposizione in materia in vigore
da 4 anni.
José Duarte vorrebbe rompere con il meccanismo tradizionale della filiera turistica e proporsi direttamente
anche attraverso internet,
“per il 2020 ci siamo prefissati di raggiungere l’obiettivo dei 4 milioni di turisti”,
nel 2008 il Paese ne ha accolti 1.403.231 (+5%), tuttavia nei primi sei mesi del
2009 toccano quota 708.605
turisti, in calo del 28%.
“Il nuovo piano di marketing per la promozione del
Salvador è incentrato primariamente sullo sviluppo
del mercato interno e poi di
quello etnico, visto che siamo
alla quarta generazione di
salvadoregni emigrati che
non conoscono ancora il
proprio paese”.
A colloquio con
23 Novembre 2009 - n° 1257
Blu hotels si concentra
su trade e Mice
GuidaViaggi
11
Sbarco in Sicilia per la prima catena alberghiera italiana
Prodotti
innovativi
per Europea
C
“
on l’acquisizione
dell’Hilton Portorosa a Fùrnari, in
provincia di Messina, la catena italiana Blu hotels entra
ufficialmente nel segmento
Mice. Mille i posti per i congressi e 260 le camere affacciate sulle Eolie di questo
grande complesso alberghiero, che vede una parte
residenziale, il porto turistico, la spiaggia privata e un
centro commerciale. Imponente la struttura che Hilton
ha voluto secondo gli standard propri, di altissimo livello, forse troppo, visto che
con questa gestione l’albergo non ha avuto fortuna.
L’investimento della famiglia Risatti, cui fa capo la società alberghiera gardesana,
è di un milione di euro, la
metà dei quali in infrastrutture per convertire l’hotel in
resort per famiglie all inclusive e con animazione. “La
richiesta per questa destinazione e per l'Italia in genere
è per i quattro stelle generalmente – spiega Nicola
Risatti, il presidente -. E
così sarà per il Portorosa,
del quale potremo mantenere una doppia classificazione per non perdere una
parte di mercato business,
magari dedicandone un
piano dell'albergo”. Intanto
sono partite le campagne
pubblicitarie per promuoversi anche nel segmento
“banqueting” per matrimoni
e cerimonie, che notoriamente al Sud muovono
centinaia di invitati. Il
Portorosa ben si presta con i
suoi ampi spazi e l’allestimento di lusso, tra marmi,
legni pregiati e arredi di design. “L’obiettivo del 2010 è
raggiungere le 100mila pre-
senze in Sicilia”. Blu hotels,
inoltre, partecipa a tutto il
piano fieristico Enit ed è
presente a una ventina di
bile). Con la struttura siciliana, commercializzata a
partire dalla primavera, la
catena italiana numero uno
se”. Alle adv, “con le quali
abbiamo un rapporto fantastico”, Blu hotels chiede il
prepagato secondo determi-
(Da sinistra) Il direttore del Blu Hotels Portorosa, Deborah Valente, Nicola Risatti
manifestazioni nel mondo;
il mercato tedesco è il principale.
40 milioni
e 100 euro
il ricavo medio
L’estate più difficile per il
fallimento di diversi t.o., intanto, sembra chiusa meno
peggio di quanto previsto,
anzi con un incremento del
10%. I dati al 31 agosto
mostrano un milione di presenze e 40 milioni di fatturato, mentre gli indicatori
produttivi indicano il ricavo
medio per camera occupata
a 100,13 euro nel terzo trimestre. Il ricavo medio per
camera disponibile, invece,
si attesta a 72,70 euro. "Dati
che incrementano sensibilmente le rilevazioni del primo semestre 2009", dice l'analisi dell'azienda che nel
periodo ha avuto un tasso di
occupazione del 70% (sta-
per fatturato e camere sale a
24 alberghi, dei quali 8 in
montagna e due di essi in
Austria. "Il nostro target resta la famiglia", ribadisce la
società.
Occhi aperti
e dialogo
con il trade
I fallimenti del tour operating, con particolare riferimento agli operatori concentrati sul Mare Italia, hanno indotto la società ad alzare i livelli di guardia, “ma
già da due anni – dice la responsabile commerciale e
marketing, Deborah Valente -. Siamo più rigidi sui
pagamenti”. Tuttavia, ci fa
notare la manager, certi default erano assolutamente
prevedibili: “Se lavori a
stretto contatto con il trade,
certi risultati non devono
stupire, mi meraviglia che
per alcuni siano state sorpre-
nate scadenze, quindi acconti e saldi entro periodi
prefissati. “E con i t.o. abbiamo aggiunto anche un elemento ulteriore – prosegue
Valente - abbiamo istituito
dei ‘fidi’ secondo i fatturati
storici, superati i quali il t.o.
deve rientrare. Ci sono operatori con fidi di migliaia
di euro e altri anche di centinaia”. Quel che è fondamentale “è il dialogo aperto
e onesto, non si tratta di avere o no mancanza di fiducia, ma di controllare il fatturato dei t.o. e le loro posizioni”. E per fare questo
Bh ha rafforzato lo staff che
si occupa di questo e applicato una ulteriore selezione
dei fornitori. “A qualcuno
bisogna avere il coraggio di
dire di no”, conclude Valente. Detto ciò, Eurotravel
era uscito dalla lista tre anni
fa e Columbus ancora
prima.
P.Ba.
C'è più apertura nel mondo agenziale. Con loro abbiamo parlato sia di incoming sia di eventi e noto che
questa categoria si sta muovendo e chi riuscirà ad intuirne l'orientamento potrà raccogliere buoni risultati". Di questo
avviso è Nicola Remshardt, rappresentante generale della
società Erv Italia. La manager anticipa che il 2010 della società
di assicurazione tedesca si baserà sul binomio partnership forti
e potenziamento e-commerce.
"Sull'online abbiamo avviato il nostro progetto e quest'anno abbiamo venduto sul web 330mila polizze in Italia, anche attraverso i Crs". Se attualmente lo share di attività riguarda un 98% di
polizze individuali (di cui un 5% corporate e leisure) un 2% è ascrivibile all'assistenza sanitaria.
Il target 2010 è di registrare "una crescita del 30%. Direi che
siamo in grado di raggiungerla - commenta positivamente la
manager -. Quest'anno intanto è in linea con le aspettative e nel
mese di settembre avevamo superato il +40% rispetto all'anno
precedente". Tra i risultati più brillanti, Erv segnala l'ottimo andamento delle polizze abbinate alla biglietteria aerea, aumentate del 60% grazie anche al rafforzamento della partnership
con Amadeus. A ciò si aggiunge il buon riscontro di Stornohotel,
formula dedicata alla copertura del solo soggiorno in hotel e di
alcune proposte lanciate proprio nel corso del 2009, come le
polizze create per il turismo legato a eventi e intrattenimento, i
quali rappresentano una novità, almeno sul mercato nazionale.
Nuovi accordi in vista
Sul fronte delle partnership, la società ha di recente siglato accordi di collaborazione con
Minoan Lines, Air Dolomiti, le
agenzie Lufthansa City Center
e con il tour operator che commercializza i propri prodotti all'interno della catena di supermercati Lidl. Per tutto il 2010
sono previsti altri progetti di
collaborazione di questa portata e la proposta di soluzioni ad
hoc per le aziende: "Il nostro
grado di specializzazione e la
presenza globale - sottolinea
Remshardt - ci consentono di
creare proposte personalizzate
per il corporate e il business
travel, settore che ci vede in
Nicola Remshardt
crescita, oltre a permetterci di
offrire assistenza sanitaria in
tutto il mondo". Per quanto riguarda il ramo cauzioni, attualmente scoperto dopo l'uscita di Mondial, Erv sta cautamente valutando le prospettive del segmento. Le previsioni di chiusura
come gruppo parlano di un incremento del 10% del fatturato
rispetto ai 400 milioni registrati nel 2008.
L.D.
A colloquio con
12 GuidaViaggi
Una rete di vendita
per le Deutsche Bahn
Le sfide del neo-direttore per l’Italia, Simon Daum
23 Novembre 2009 - n° 1257
Fruit Viaggi
intercetta
il low cost
di Mariangela Traficante
“
Dalla crisi si possono trarre nuove
opportunità". Ne è
convinto Simon Daum, da
ottobre nuovo direttore della
filiale italiana di Deutsche
Bahn, alle prese con un
mercato insidiato dalle compagnie aeree a basso costo
ma che, al tempo stesso,
pare stia vivendo un vero e
proprio Rinascimento. Premesso, poi, che i vettori non
sempre sono da considerarsi
acerrimi nemici (lo dimostra
la proposta Rail & Fly, una
collaborazione, un'offerta
integrata tra ferrovie e compagnie come Lufthansa, Air
Berlin, Germanwings, ndr),
"naturalmente i low cost rimangono una sfida", che le
Db combattono a suon di offerte (come l'Europa Spezial, con tratte a partire da 39
euro), ma anche con qualità
del servizio e adattamenti
delle timetable.
Il 13 dicembre, ad esempio,
Simon Daum
quale LeNord forniranno il
proprio personale (fino al
Brennero) sui treni diretti in
Baviera, e i convogli saranno di Ferrovie tedesche e
austriache. E poi: "Daremo
degli Euro City Wagon, carrozze ammodernate, ci sarà
ad esempio un servizio dedicato di first class, quotidiani
a disposizione, snack e bevande, e i biglietti si potran-
Boston Consulting Group studia l’Europa
Entro il 2020, su quasi il 50% delle rotte europee più intensamente trafficate sarà più veloce spostarsi in treno ad alta velocità piuttosto che in aereo. Lo dice Boston Consulting Group, che ha condotto uno studio sul
mercato del trasporto e sull’intermodalità.
Secondo la survey, una percentuale tra un
terzo e metà degli europei sarebbero contenti
di cambiare mezzo di trasporto, e in particolare ferrovie e compagnie aeree dovrebbero
focalizzarsi su chi viaggia attualmente in auto
- il 30% di costoro passerebbe volentieri a un
altro mezzo - più che continuare a rubarsi
market share a vicenda.
è una data importante: insieme a Öbb, Fnm e LeNord, infatti, è stato sottoscritto un accordo in base al
Lo spazio c’è, ma solo per un numero limitato di operatori transnazionali, capaci di un’offerta tarata anche sui nuovi segmenti di mercato, oltre che di innovazione. Il treno risulta
il più competitivo sulle distanze tra 200 e
700 km. Ha un market pari al 70% su tragitti come il Londra-Parigi (dalla Francia a
Bruxelles è del 52% grazie al Thalys), o al
95% su Francoforte-Colonia o BerlinoAmburgo. Sulla Madrid-Siviglia la quota del
treno è quasi triplicata con l’introduzione
dell’Ave, al 53%. E non si tratta di un fenomeno solo europeo: sulla Tokyo – Osaka,
ad esempio, il treno veloce detiene il 75%.
un valore aggiunto a queste
linee internazionali, con lo
standard che già contraddistingue i treni Ice. A bordo
no acquistare a bordo, senza
alcun supplemento".
E, a proposito di prezzi,
Daum non si sbilancia ma
parla di tariffe in linea. Prosegue poi l'impegno con
Railteam, l'alleanza europea di servizi ferroviari che
sembra aver trasposto su rotaia i capisaldi di quelle
aeree: l'accesso a 40 lounge,
ad esempio, oppure la possibilità per i membri, nel caso
si perdesse ad esempio il
treno Ice prenotato, di prendere senza problemi il treno
successivo per la destinazione desiderata, di qualunque
partner Railteam e senza
surcharge.
Allo stesso tempo, l'alleanza
ha messo a punto un servizio
mobile che permette di scaricare informazioni sui partner, controllare ritardi, coincidenze, ecc. "Attualmente è
possibile anche prenotare,
ma solo sul network tedesco,
anche se puntiamo ad attivare il servizio anche in Italia, dal prossimo anno".
Le prossime sfide del neodirettore? "Sicuramente, migliorare i processi di vendita, che devono diventare più
creativi, e più orientati al
cliente". Bisogna ancora capire se in Italia sia realizzabile - e conveniente - un'operazione come quella che
ha portato Db a vendere pacchetti presso i punti vendita
Tchibo, naturalmente in Germania. Intanto, concentrandosi su distributori più tradizionali, l'obiettivo è costituire una rete di vendita. "Attualmente sono due le adv
che vendono i nostri biglietti, a Milano e Bolzano. Ma
siamo molto fiduciosi del
fatto che entro l'inizio del
2010 potremo arrivare a
dieci adv, coprendo anche
città come Roma, Trento, Verona, Brescia, Firenze e Lido di Camaiore".
“
Estate molto particolare quella del turismo, ha rispecchiato un po' il trend negativo dell'economia globale.
Incertezza, paura e risparmio". La fotografa così la
situazione Cristian Gabriele, direttore commerciale di Fruit
Viaggi. Uno scenario che ha evidenziato "una flessione delle
prenotazioni anticipate a favore dei last minute. La nostra azienda si è difesa bene - afferma il manager - proponendo pacchetti budget che hanno integrato la programmazione tradizionale,
intercettando così la domanda di prodotti low cost (aumentata
notevolmente) e approfittando dei problemi di altri operatori è
riuscita a chiudere la stagione con ottimi risultati".
Gv: Come vedete il momento contingente in cui molte
aziende si trovano in difficoltà. A vostro avviso quali nuovi
scenari si prospettano dopo la crisi?
"La crisi, come ogni grande evento, crea problemi e opportunità. Di sicuro l'assenza commerciale di molti grossi player ha
favorito alcune realtà medio-piccole nell'aumento delle proprie
quote di mercato. Lo scenario del prossimo anno sarà influenzato dagli accadimenti di quest'estate. Molte aziende chiuderanno battenti o affronteranno ridimensionamenti, chi sopravviverà ne uscirà con un vantaggio competitivo notevole".
Gv: A quali novità state lavorando?
"L'inverno ci vedrà impegnati con il prodotto Neve, in particolare
abbiamo intensificato la programmazione in Abruzzo, meta
preferita nel Centro-Sud Italia come destinazione sciistica. Poi
siamo impegnati con le capitali europee di Hotelscanner, il nostro portale dedicato alle agenzie di viaggi per la prenotazione
di hotel in Europa".
Gv: Ci sono aggiornamenti in merito a Hotelscanner?
"A breve saranno disponibili i punti di interesse, un'opzione che
permette di conoscere l'esatta posizione della struttura rispetto
al punto di interesse ricercato. Il portale continua a macinare
prenotazioni grazie ai prezzi competitivi, alla facilità d'uso e all'assistenza del booking dedicato".
Gv: Come vedete le possibilità offerte dai social network?
Pensate anche voi di aprire una pagina su Facebook?
"Siamo aperti al discorso Internet, sono però pochissime,
purtroppo, le agenzie tradizionali che si muovono in tal senso.
Alcuni nostri clienti trovano importante promuovere i nostri
prodotti sui vari social network, devo dire con ottimi riscontri".
Gv: Prossimi progetti in cantiere?
"La stagione estiva ci ha proiettato in realtà anche molto importanti sul fronte incoming, Ischia ha retto bene e abbiamo deciso
di dedicare un catalogo (uscita a marzo 2010) per meglio rappresentare le nostre strutture. Fruit Viaggi nasce come
ricettivista in Campania e ha accordi vuoto pieno e di allotment
in molte strutture, servite con autolinee a partenza garantita
dalle maggiori province italiane ogni domenica".
S.V.
Interplanet investe in tecnologia
D
a oggi in poi le
agenzie potranno
trovare tutte le informazioni sulle aziende rappresentate da Interplanet in
Italia nel nuovo sito web
www.interplanet-gsa.com,
in una versione completamente rinnovata nei contenuti e nella veste grafica.
All'interno delle diverse
sezioni sarà possibile conoscere gli orari, le tariffe, le
rotte, le caratteristiche della
flotta, il servizio offerto a
bordo dai vettori e dalle navi da crociera, oltre a ogni
dettaglio sull'autonoleggio
Hertz.
Un mini-sito
per Hertz
Ma in programma c'è un'altra grande novità e a raccontarcela è Matteo Pomini, direttore della comunicazione per il Gsa.
"Poiché crediamo fermamente nel rapporto con le
agenzie di viaggi, abbiamo
deciso di offrire loro un
servizio in più nell'area
dedicata ad Hertz. Abbiamo creato un mini-sito dedicato proprio agli addetti
ai lavori che all'inizio del
2010 diventerà un portale
sull'autonoleggio e avrà il
nome di "NoleggiaLa-TuaAuto.it"- ha spiegato Pomini
-. Tramite le tecnologia
web 2.0 saranno operative
nuove sezioni in cui le
agenzie potranno reperire i
documenti contabili, ac-
cedere a condizioni preferenziali e alle promozioni
in atto. Ci saranno anche
aree riservate in cui si potrà comunicare con il nostro help desk e gli agenti
poi saranno tutti coinvolti
con blog e concorsi a
premi. Interplanet Gsa intende proporre una piattaforma specializzata del
tutto assente oggi nel mercato, con l'obiettivo di espansione anche all'estero".
Si rinnova
la ricerca
Destination
marketing
Anche nella sezione dedicata alle crociere le agenzie
di viaggi potranno disporre
di un inedito motore di
ricerca.
La nuova funzione permetterà di individuare la crociera di Holland America
Line o di Windstar Cruises
che più corrisponde ai criteri selezionati: durata del
viaggio, itinerario prescelto, tipologia di nave.
"In un contesto di mercato
come quello attuale è fondamentale muoversi a 360
gradi sul mercato, sfruttando tutte le opportunità che
si presentano. Da poco è
nata in azienda una divisione che si occupa anche
di destination marketing,
specializzata nella rappresentanza di catene alberghiere, enti e convention
bureau".
A.Te.
Paesi al microscopio
14 GuidaViaggi
23 Novembre 2009 - n° 1257
Oriente
Thailandia:
“Piccolo è bello”
Filippine,
accoglienza
e attività
Tra i nuovi trend nella capitale, i boutique hotel
di Nicoletta Somma
D
ue dozzine di boutique hotel: a vantarle non è una delle tante e famose città europee, ma Bangkok, la capitale della Thailandia. Beninteso, non è che gli hotel a
5 stelle, con grande piscina,
spa, lobby capiente e un esercito di facchini manchino... Ma è lo stesso ente del
turismo in Italia a suggerire come “per i visitatori
che la pensano in maniera
diversa quando si tratta di
alloggi”, l’offerta Piccolo è
bello è ormai disponibile.
Anche in termini di infrastrutture ci si muove: una
nuova linea ferroviaria permetterà di raggiungere il
centro di Bangkok direttamente dall'aeroporto Suvarnabhumi in 15 minuti. “Bangkok è una megalopoli da
10 milioni di abitanti ed è
afflitta da problemi legati
alla mobilità - commenta la
rappresentanza -. Le due linee della metropolitana, lo
skytrain che corre su binari
sopraelevati e questa nuova
linea ferroviaria contribuiranno decisamente a migliorare la situazione del traffico cittadino”.
Ma su quali segmenti ci si
indirizza? “Insistiamo molto
sul concetto di destinazione
multipla - afferma la rappresentanza italiana -, in grado
cioè di far leva su un'offerta
diversificata, vero punto di
forza del Paese”. Se è vero
che le zone più richieste dagli italiani rimangono Bangkok, Phuket, Koh Samui, si
riscontra “un crescente interesse per le regioni del
Mekong e del Nord, specialmente Chiang Mai, Chiang
Rai e Mae Hong Son, in particolare per quanto riguarda
le coppie in viaggio di nozze
e per coloro che sono affascinati dal paesaggio e dalla
visita delle tribù che popolano le montagne, per Kanchanaburi, più a sud ad appena due ore di auto da
L
Pattaya
Bangkok e per la zona del
Nord-Est, l'I San”. Ma uno
degli obiettivi più importanti è quello di aumentare il
numero dei "quality visitor
da un lato e promuovere la
Thailandia come meta per
honeymooner e famiglie, accrescendo la conoscenza di
nuove destinazioni marine
come Cha-Am, Hua Hin,
Prachuap Khiri Khan,
Chumpon, Rayong, Trat ed i
parchi naturalistici sia sulla
terra ferma che in mare”. E
i dati cosa dicono? “Per il
2009 l'obiettivo è di 630 miliardi di bath per le entrate
generate da turismo straniero e 16 milioni di arrivi.
Per l'anno in corso sono stati 15,48 milioni di stranieri
ma mancano dati relativi
agli ultimi mesi per ciò che
riguarda la clientela italiana”. Nel 2008 i turisti tricolori ammontavano a quota
159.594.
e Filippine investono nel ricettivo: Carlson Hotels ha
firmato un contratto per due nuovi hotel, che dovrebbero essere completati entro la fine dell'anno, sotto il
marchio Regent e Radisson nella baia di Manila. Il progetto mostrerà un unico albergo dentro un altro hotel design. Le 80 suite
del Regent Manila Bay saranno, infatti, contenute dentro il Radisson Manila Bay, ma con un ingresso, guest facilities e staff
propri. Shangri-La Boracay, 5 stelle lusso situato a Boracay, è,
invece, l'ultimo nato della catena asiatica: offre una delle più
suggestive piscine delle Filippine, oltre a 219 stanze, 36 ville e
spiaggia. Tra le ultime news in fatto di accoglienza spiccano,
poi, Discovery Suites, che ridefinisce il concetto di first class accomodation nelle Filippine, ricreando un ambiente accogliente,
familiare, ma senza rinunciare a un lusso cinque stelle, e il
Cacao Pearl, eco resort costruito fuori dalla riva ovest di Busuanga, nel nord di Palawan, composto da 60 appartamenti disegnati da Antonio Calvo, direttore artistico di film come Love
Actually e Alexander. Per chi ama il diving, questo resort è il
posto adatto, mentre per immergersi tra rocce calcaree e foreste o praticare snorkeling e canoa la location giusta è El Nido
Lagen Island Resort, che dispone di 18 overwater villa.
“Grazie alla crescita di popolarità del turismo d'avventura nelle
Filippine, ci sono ora molte più attività da svolgere - fa sapere
l’ente in Italia -, come, per esempio l'esplorazione di caverne
nel Sohoton Caves in Basey e la crociera lungo il Golden River
di Basey”. Anche il diving ha incrementato i propri fan: nel primo semestre del 2009 il numero di sub a Cebu, Bohol, Palawan, Mindoro Oriental e Batangas è cresciuto del 62.8%.
Completano l’offerta il birdwatching, l’avvistamento dello squalo balena, la bicicletta, lo sci d'acqua, il trekking, l’alpinismo,
l’escursionismo, il surf e il kayak.
Previsioni positive
per la Malesia
T
rend positivo per
la Malesia: nei primi nove mesi del
2009 gli arrivi sono stati
17.378.040 rispetto ai
16.329.855 del 2008, con
una crescita superiore al 6%.
In particolare settembre ha
messo a segno un incremento del 25%. Per quanto riguarda gli arrivi italiani l’aumento è stato del 15% circa
rispetto a settembre 2008.
Le previsioni per il 2009 sono dunque positive, “sia
perché abbiamo già diversi
feedback da parte dei tour
operator in termini di prenotazioni per la stagione invernale - afferma Rosalina
Abdul Rahim, vice direttrice dell’ente del Turismo -, sia perché riceviamo
molte richieste di informazioni da parte dei consumatori stessi”.
In termini ricettivi, due nuove aperture riguardano un
mercato di profilo alto: Bunga Raya Eco Resort e Gayana Eco Resort, nell'isola di
Gaya (regione del Sabah) e
l'Hard Rock Cafè Hotel a
Penang, che ha di recente
fatto il suo debutto.
Awana Porto Malai
Diversi i target su cui l’ente
punta: viaggi di nozze, di
lusso, eco-natura, “un trend
che sta trainando molto il
turismo italiano, e non solo in questo periodo - commenta la vice direttrice -. Inoltre, il nostro focus sarà
sempre più verso gli over
50, che hanno maggior disponibilità sia di tempo sia
di investimento, i giovani
appassionati del mare, avventura e sport, e le famiglie. Un nuovo target verso
cui ci stiamo avvicinando
sono gli appassionati del
mondo dell'equitazione, che
in Malesia trovano la cornice giusta per lunghe pas-
seggiate ed escursioni a cavallo tra le foreste più belle
e vaste al mondo”. Senza
tralasciare l’Home Stay Program: il progetto riguarda una rete di villaggi coordinata
da un Ente preposto dal Governo per offrire ai turisti l'esperienza di pernottare nelle
case dei locali ed entrare in
contatto con loro. Ammonta
a 1,5 mln di dollari il budget
creato dal ministero del Turismo della Malesia per promuoverlo. Nel 2008 sono
stati 142 i villaggi coinvolti
e 2.800 gli ospiti stranieri registrati. Tra i mercati chiave
Giappone, Corea, Uk e Sudest asiatico.
Paesi al microscopio
16 GuidaViaggi
23 Novembre 2009 - n° 1257
Oriente
Singapore fa rotta
sul Mice
Intanto il Paese segna un +9% di italiani nel semestre
U
n incremento del
9% nel numero di
arrivi italiani da
gennaio a settembre: è il
risultato messo a segno da
Singapore. Sono stati, infatti, 35.886 i nostri connazionali che hanno visitato il
Paese nell’ultimo semestre.
Il trend appare abbastanza
costante nei mesi, con circa
3mila arrivi, fatta eccezione
per il picco di agosto, che ha
toccato quota 8.871.
Il Paese non mira solo al
traffico leisure, ma punta deciso anche sul Mice.
“Singapore è una delle mete
business più note e apprezzate a livello mondiale. Ora
con il programma City Advantage vogliamo coniugare
il lato Mice con il lato entertainment”. Parola di Melissa
Ow, assistant chief executive, business travel group
e Mice di Singapore Tourism Board.
Non a caso Singapore è stata
eletta Top International Me-
Singapore
eting City per il secondo anno consecutivo e Top Country and City for Meetings
dell’intero continente asiatico per la 25esima volta nel
contesto della Union of International
Associations
2008 Global Rankings: a favore hanno giocato strutture
ricettive, infrastrutture, servizi e promozioni ad hoc per
i business traveller.
Singapore ha lanciato, infatti, la campagna 2009 Reasons to meet in Singapore
come parte integrante dell’iniziativa Building on Opportunities to Strengthen
Tourism”. L’obiettivo è incentivare i business traveller
a visitare la città per scoprirne la vocazione business,
ma non solo. Chi visita Singapore per affari può avvalersi di una serie di promozioni per organizzare meeting, pernottare negli hotel (si
può scegliere fra una rosa di
26 strutture) e approfittare
delle attrazioni e degli intrattenimenti che la metropoli
cosmopolita offre, oltre a
connessione Internet gratuita e senza limiti, colazione
o-maggio e pacchetti meeting a costi agevolati.
City Advantage permetterà a
chi viaggia per affari di godere di numerosi privilegi: i
locali più trendy della città
offriranno happy hour fino a
tarda notte, mentre i grandi
mall di Marina Bay, che sorgono nelle vicinanze delle
principali location Mice,
proporranno sconti e vendite
agevolate. City Advantage
permette, poi, riduzioni sui
pacchetti benessere. Infine,
la promozione Bring Along
a Partner invita a visitare la
città del leone accompagnati
in modo da beneficiare di
sconti per cene gourmet o
esclusivi trattamenti spa. E
chi viaggia con Singapore
Airlines o SilkAir per un
minimo di 2 notti, può approfittare di Sia Mice Travel
Package, che propone tariffa
speciale di ritorno con uno
dei due vettori e transfer
hotel-aeroporto, una promozione sulla terza notte per
il Grand Mercure Roxy e
The Regent, colazione omaggio e accesso internet.
E per il 2010 è previsto il debutto di due mega complessi, Marina Bay Sands e Resorts World Sentosa: le prenotazioni sono già aperte.
inbreve
INDONESIA, 300 MILIONI PER RIPARTIRE
Il terremoto che a settembre ha colpito Sumatra, in Indonesia, non ha intaccato Bukittinggi, principale destinazione turistica e culla della cultura Minangkabau, ma a
essere colpiti sono stati gli hotel, ora tornati alla normalità. Tuttavia 11 alberghi (1.525 camere) nella capitale Padang sono stati parzialmente o totalmente danneggiati,
tra cui alcuni 5 stelle. Fonti estere parlano di una cifra pari
a 300 mln di dollari per ricostruire le infrastrutture e iniziare l’opera di promozione.
PRIMO SEMESTRE IN CALO PER LA CAMBOGIA
I visitatori in Cambogia sono diminuiti dell'1,1% nella prima metà di quest'anno. A partire da giugno, tuttavia, il
trend è stato di crescita, per una media dell'8% nei tre
mesi fino ad agosto.
IN BIRMANIA SI PUÒ USARE IL CELLULARE
In Birmania arrivano i primi cellulari. Serve un permesso
del Governo che costa oltre mille euro, ma nel Paese
adesso si può usare il cellulare. A dare il via libera la giunta militare al potere da cinquant'anni.
VIETNAM AIRLINES IN SKYTEAM
New entry per Skyteam: si tratta di Vietnam Airlines, che
farà ingresso nell'alleanza da giugno 2010.
UN NUOVO SCALO PER IL LAOS
Ottanta mln di dollari: questa la cifra che il Laos ha in programma di spendere per la costruzione di un nuovo aeroporto a Luang Prabang, sito Unesco nella parte settentrionale del Paese.
COREA A TUTTO SPORT
La Dmo (destination marketing organisation) della Corea
ha nominato il suo primo ceo di nazionalità straniera:
Charm Lee, un tedesco che ha cambiato il primo nome e
anche la sua nazionalità in quella coreana, sarà responsabile della promozione del Paese per i prossimi tre anni.
La Dmo porrà particolare enfasi nella promozione di cultura, moda, design e degli eventi sportivi: la Corea infatti
ospiterà nel 2010 la sua prima corsa di Formula 1 e nel
2011 i campionati mondiali di atletica.
Paesi al microscopio
18 GuidaViaggi
23 Novembre 2009 - n° 1257
Oriente
Una meta per due
L’area considerata adatta al target delle coppie,
ma cresce la popolarità per famiglie e giovani nella percezione degli agenti di viaggi
I
n flessione per il
37,2%, stabili per
il 36%: è questa la
visione degli operatori sulla
situazione attuale delle vendite in Oriente secondo l’Osservatorio Guida Viaggi. La
situazione è abbastanza omogenea guardando lo split
geografico, fatta eccezione
per i picchi del 41% al Centro, che parla di vendite in
flessione, sempre del 41%
del Nord, che si pronuncia
per una stabilità e del 35%
del Sud, che intravede, invece, una ripresa.
Interessanti i risultati che emergono dal grafico a: l’Oriente rimane ancora nella
percezione degli agenti di
viaggi interpellati dal nostro
sondaggio una meta da coppie (48,3%), ma il dato cede
quest’anno rispetto al 50,3%
del 2008. Cresce, invece, la
notorietà come destinazione
per famiglie (25% rispetto al
4,6% del 2008), mentre
scende di oltre una decina di
punti come Paese adatto ai
single e ai giovani. Molto
bassa (e in ulteriore contrazione quest’anno) nell’immaginario della distribuzione la valenza dell’Oriente per il Mice.
L’Oriente è visto come destinazione per
Le vendite sulla destinazione sono
(valori percentuali)
(valori percentuali)
50,3
48,3
coppie
Stabili
36
4,6
25
famiglie
34,6
single/giovani
meeting/incentive
In calo
37,2
21,3
4,6
1
Altro/nessuna
risposta
In ripresa
26,8
anno 2009
5,9
anno 2008
4,4
Grafico a
Grafico b
Fonte: Guida Viaggi
Mice
poco pregnante?
Ma il segmento meeting e
incentive è realmente così
poco pregnante? Per quanto
riguarda la Thailandia, il
Convention and Exhibition
Bureau “si sta muovendo velocemente - afferma l’ente
in Italia - per attuare cinque
nuove strategie per rilanciare e promuovere l'industria
Mice nel 2009-2010”. I
mezzi sono “iniziative di
marketing strategico, Pr e
una notevole iniezione di
fondi pubblici per sostenere
particolari pacchetti promozionali”. Il Thailand Convention and Exhibition Bureau “ha riunito i settori
pubblici e privati per lavorare insieme ed affrontare le
sfide del settore Mice”. Il
budget stanziato è di oltre
200 milioni di baht. “Nel
complesso - afferma Supawan Teerarat, exhibition
director e presidente di
turno del Thailand Convention and Exhibition
Bureau - si attende un calo
del 20-30 per cento di viaggiatori Mice nel 2009, per
un totale di 500.000 viaggiatori che rappresentano
ricavi per 41 miliardi di
baht. Tuttavia abbiamo fiducia in una ripresa del settore
nel corso del secondo e terzo trimestre del prossimo
anno”.
Anche la Malesia ritiene il
Mice un segmento molto
importante: “Con il nostro
programma ‘Meet &Experience’ - dichiara Rosalina
Abdul Rahim, vice direttrice dell’ente del turismo offriamo, infatti, dedicato
supporto alle aziende e agli
enti che si occupano nello
specifico dell'organizzazione di eventi Mice. Si tratta di
una piattaforma di collaborazione volta a confezionare
insieme ai partner prodotti
di qualità e di successo per
soddisfare il target di riferimento” .
Se di Singapore si è già
detto (si veda pag. 16), le Filippine non sono da meno:
“Manila, per posizione strategica del porto, aveva un
Canevaworld Resort
e Canevaworld Viaggi
ricercano
personale qualificato
per ufficio
booking e vendite
Si richiede conoscenza
dei principali applicativi per PC
e sistemi di prenotazione
Si offre inserimento
in ambiente dinamico
ed in crescita
Sede di lavoro Lazise (VR).
Inviare curriculum all’e-mail [email protected]
Paesi al microscopio
23 Novembre 2009 - n° 1257
GuidaViaggi
19
Oriente
Buono il rapporto
qualità-prezzo
Osservatorio Guida Viaggi
I criteri di elaborazione delle inchieste
Soggetto realizzatore della ricerca:
Guida Viaggi tramite Call Center esterno
Tipo e oggetto della ricerca:
ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale
Metodologia:
interviste telefoniche con questionario strutturato
Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500 adv)
Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica
Estensione territoriale: nazionale
Consistenza del campione: Grafico a, 1^ 296 casi 2^ 306
casi; Grafico b 1^ 317 casi;
Periodo di rilevazione: Grafico a 1^ ottobre '09; 2^ ottobre
'08; Grafico b 1^ ottobre '09,
Errore statistico: ± 3%
Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico,
assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente
dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti agli adv si riferiscono alla propensione alla vendita e
non all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione.
L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo
ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non
vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al
fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo
le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su
semplici medie aritmetiche.
I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca.
Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it nella sezione
Ricerche di mercato
ruolo molto importante nei
commerci internazionali tra
l'America, l'Europa, l'Arabia, la Cina, l'India e il Sud
Est asiatico. Oggi è il centro
politico, economico, sociale e culturale delle Filippine e fornisce assistenza e
servizi completi per ogni
azienda Mice - fanno sapere
dalla rappresentanza italiana
dell’ente -. Il Philippine International Convention Center, costruito nel 1976, è
stato per molti anni anche
l'unico centro convention di
tutta l'Asia. Attualmente è
ancora il più grande di Metro Manila, seguito dal
World Trade Center e dal
Megatrade Hall”. Sono stati
creati alcuni programmi
come il Mmm Incentive Package, che incoraggia il settore Mice a prendere parte
attiva agli eventi internazionali che si svolgono a Manila e si sta cercando di promuovere la capitale come ideale destinazione per questo segmento.
Il fronte operatori
Cosa ne dicono, però, gli operatori? Il Mice funziona
realmente in questi Paesi?
“Il segmento è sempre più
vario - affermano da Dimensione Turismo -, le richieste riguardano sempre
più programmi originali ed
alternativi a quelli classici”.
Enzo Vitale, direttore
Incentive di Hotelplan afferma: “Abbiamo effettuato
alcune operazioni di successo nell’area, una delle ultime, una convention per Alessi in Malesia che ha riscosso un grande successo
per le esperienze che offre e
la possibilità di unire la
natura con un’offerta alberghiera di buon livello”. Parlando del Sud Est asiatico in
generale, “di certo incurio-
sisce molto i nostri clienti continua Vitale - ma non
tutti i paesi sono pronti per
questo tipo di turismo, che
richiede strutture di livello
ed elevata efficienza da tutti
i punti di vista”.
Oltre alla Thailandia, Go Asia “suggerisce fortemente
le Filippine - commenta il
titolare Ludovico Scortichini -. Zone come Cebu e
Boracai, sono mete ideali
per il Mice e sono anche servite da collegamenti aerei di
compagnie come la Cathay.
Altre mete come l’Indonesia,
pur avendo ottime potenzialità e luoghi idonei al segmento, purtroppo hanno il
problema di collegamenti
interni coperti solo da compagnie aeree in black list e
questo comporta problemi a
livello assicurativo nell’organizzazione di gruppi”.
E’ grazie agli operatori che
si possono ricavare informazioni sul Mice in merito
ad altri Paesi dell’area: “La
Birmania - dice Bruno
Gaddi, titolare di Earth
Cultura & Avventura - non
ha grandi potenzialità per il
settore Mice, perché non
possiede grandi centri congressuali in grado di ospitare meeting di lavoro. Malgrado ciò, abbiamo già sviluppato nel corso degli anni
viaggi incentive verso questa destinazione”.
Metamondo, pur essendo
più concentrato sui tour culturali, “non trascura questo
segmento - afferma l’azienda -. Questi paesi dal punto
di vista del Mice sono in
continua crescita, in particolare Thailandia e Indonesia, seri nel ricettivo, con
infrastrutture adeguate, professionali nel prestarsi a
eventi legati al settore. Anche il Vietnam è in miglioramento”.
Migliorabile in alcuni Paesi il lato infrastrutture
U
n buon rapporto
qualità-prezzo, ma
sono possibili miglioramenti in termini infrastrutturali e ricettivi. “Il
paese con il peggior rapporto qualità prezzo è sicuramente la Malesia (tranne la
zona del Borneo) - afferma
Laura Baccanelli de La
Fabbrica dei Sogni -, mentre, viste le grosse potenzialità, dovrebbe migliorare le infrastrutture il Laos”. Di diverso parere Paola Chiaraviglio, responsabile immagine e comunicazione di
Quality Group: “Il rapporto qualità-prezzo è ottimo in
Thailandia, in Malesia e anche in Indonesia; diversa è
la situazione in Birmania precisa la manager - perché
le strutture sono poche e la
richiesta è alta. Sicuramente
la Birmania dovrebbe aumentare la sua ricettività.
Trattandosi di paesi problematici, tutti hanno in qualche modo saputo organizzare l'industria turistica in modo più o meno soddisfacente. Ovviamente non sono paesi in cui si cercano buone
infrastrutture: i turisti lo sanno e di solito accettano di
buon grado quello che la
meta può offrire da questo
punto di vista”. Anche secondo Andrea Mele, presidente e a.d. di Viaggi del
Mappamondo “il rapporto
qualità-prezzo è sicuramente altissimo in tutto il SudEst asiatico”. Per quanto
riguarda la ricettività, “lo
standard delle strutture alberghiere è tendenzialmente
buono - sostiene Mele -:
pensiamo che solo l'Indocina dovrebbe ancora lavorare per arrivare al livello degli altri paesi”. Positiva la
visione d’ensemble anche di
Andrea Torino, product
manager per la divisione
Easy - catalogo Viaggidea:
“Il buon rapporto qualitàprezzo resta una dominante
generale del Sud Est asiatico, soprattutto ora che le
nuove situazioni del mercato
internazionale hanno fatto
rientrare alcuni eccessi che
iniziavano a manifestarsi”
Dal punto di vista della
ricettività, Torino crede invece “che la Malesia, soprattutto per quel che riguarda la componente balneare
della costa est, debba aumentare la propria offerta in
funzione dell’aumento di
richiesta che si sta manifestando”. Nelle destinazioni
più turistiche della Thailan-
Laos
dia “sono ottimi i mezzi di
trasporto, le guide professionali e munite di patentino, aeroporti e voli nazionali di alto livello dice
Cecilia Dorigo, responsabile per la destinazione
della divisione Easy - catalogo Francorosso -. Ottimo l’alberghiero, dalle 3
stelle in su, e i ristoranti, ce
ne sono a migliaia fuori e
dentro gli alberghi, i centri
commerciali”. Miglioramenti potrebbero essere apportati nella “manutenzione
strade, nel traffico, nella
pulizia dei marciapiedi”.
In generale, le destinazioni
presentano, anche per Roberto Servetti, brand manager di Amo l’Oriente, “un
interessante rapporto qualità-prezzo e anche un'ottima
ricettività”. Per quanto riguarda quest’ultimo ambito
Servetti aggiunge: “Sarebbe forse utile che la Malesia
valutasse di investire sull'incremento dell'infrastruttura
turistica. In particolare durante la nostra estate, le
strutture adatte ai soggiorni
mare non soddisfano i numeri delle richieste. Quanto
alla gestione del turismo in
generale, inoltre, sempre in
Malesia registriamo qualche difficoltà ad avere guide che parlino italiano e
questo elemento rischia di
limitare la richiesta verso la
destinazione”. Interessanti le
annotazioni di Viaggi dell’Elefante: “Birmania e alcune zone del nord della
Thailandia presentano qualche problema riguardante i
servizi e potrebbero migliorare la parte ricettiva e delle
infrastrutture. Malesia, Thailandia, Singapore e Indonesia hanno, invece, ottime
strutture e servizi, con un
buon rapporto qualità-prezzo”. Per Fabiana Leggenda, responsabile prodotto
Kuoni Estremo Oriente,
India e Cina, “la Malesia è
la destinazione che più potrebbe migliorare il rapporto qualità prezzo, Cambogia e Laos se attuassero un
maggiore sviluppo ricettivo
sarebbero mete più facili da
proporre”. Qual è alla fine la
meta con il miglior rapporto
qualità-prezzo? Per Marco
Pitorri, pm Asia di Dreamland, la Thailandia.