La Marche Romantiche Rocche, castelli e borghi

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La Marche Romantiche Rocche, castelli e borghi
La Marche Romantiche
Rocche, castelli e borghi medievali, tra amori, passioni, sensi e dimore storiche
Nelle Marche, da «Mark» che in tedesco significa confine, la lontananza dal centro del
potere imperiale favorì la nascita delle autonomie comunali che successivamente, tra Trecento
e Quattrocento, generarono la costituzione di stati e aree autonome rette da famiglie in
perenne lotta tra loro. Queste vicende storiche, spiegano la copiosa diffusione di rocche e
castelli nella regione, a testimonianza di un passato culturale vivace e aperto alle
sperimentazioni dei più validi e noti architetti militari del tempo.
Rocche, castelli e borghi medievali arrampicati sulle colline marchigiane, teatro di
storie d’amore antiche che risvegliano passioni e sensi: ecco le Marche romantiche, una
regione che si riscopre attraverso la letteratura e la storia.
Nel territorio che oggi corrisponde alla provincia di Pesaro e Urbino furono i Malatesta
ad accogliere per primi nuove soluzioni difensive, avvalendosi per la Rocca di Fano dei
consigli di Filippo Brunelleschi e dell’esperienza di Matteo Nuti. Furono seguiti dalla
signoria degli Sforza con il Castello di Gradara: tra mito, storia e leggenda. Posto sulla
sommità di un colle tra la Romagna e le Marche, Gradara (PU) è uno dei borghi più belli d’Italia
che conserva intatto il suo fascino storico-artistico ed è meta di migliaia di turisti che possono
visitare gli ambienti dove si è consumato lo sfortunato amore di Paolo e Francesca, raccontato
da Dante Alighieri nel V Canto dell’Inferno della Divina Commedia. Per celebrare i due amanti
passionali ogni anno in occasione di San Valentino, il vecchio borgo diventa il ritrovo naturale
di chi cerca un’atmosfera romantica e sono numerose le proposte turistiche per passare un
dolce week-end nella zona. Questo castello è ancora oggi visitabile e con alberghi, ristoranti e
agriturismi
nelle
vicinanze
per
potersi
godere
il
magnifico
luogo.
Anche Pesaro con la Rocca Costanza, ad opera del famoso architetto Luciano Laurana ha
una valenza storica chiave nella Marche. Questo edifico, prese il nome di Costanza Sforza,
succeduta nel 1473 al padre Alessandro nella signoria della città, é una tipica rocca concepita
secondo le esigenze di una città di pianura, addossata (ma non ancorata) ad uno dei vertici del
grande quadrilatero delle mura urbiche di epoca malatestiana.
I Montefeltro si avvalsero anche del genio di Francesco di Giorgio Martini per le
opere difensive e costruì nelle vicinanze numerose rocche ed edifici civili come Palazzo
Ducale di Urbino e Palazzo Ducale di Urbania, entrambi capolavori del rinascimento. Il
Palazzo Ducale di Urbino, famoso in tutto il mondo, voluto dal Duca Federico da Montefeltro,
uomo d'arme e raffinato umanista, che lo fece costruire nel corso del XV secolo. Il palazzo oggi
è la sede della Galleria Nazionale delle Marche che conserva i capolavori dei maestri del
Rinascimento
italiano
come
Piero
della
Francesca,
Raffaello
e
Paolo
Uccello.
Tra gli edifici fortificati le più imponenti sono la Rocca di Sassocorvaro che oggi ospita il
Museo “L’Arca dell’Arte” nato per ricordare il salvataggio di migliaia di opere d’arte
durante il secondo conflitto mondiale ad opera di Pasquale Rotondi; la Rocca di Monte
Cerignone che oggi può essere affittata per grandi cerimonie, la Rocca di Fossombrone, è
situata nella parte più alta della città in posizione strategica; la Rocca e Torrione a Cagli,
presentata per prima nei Trattati da Francesco di Giorgio Martini e divenuta uno degli esempi
più significativi della vasta serie di edifici militari progettati dall’architetto nelle Marche.
Infine, merita di essere citata la Rocca di Frontone, che nel passato è stata contesa da principi
e da guerrieri per il dominio delle contrade circostanti ed è oggi uno dei più chiari esempi di
architettura militare dell’XI secolo.
I Della Rovere lasciarono la loro impronta nella Rocca di Mondavio dove oggi è
allestito il Museo di rievocazione storica e l’Armeria, nel Palazzo Ducale di Pesaro – voluto
da Alessandro Sforza – e nella magnifica villa Imperiale di Pesaro, elaborata da Girolamo
Genga.
La provincia di Pesaro-Urbino, è ricca di palazzi e dimore storiche splendidamente conservate
e meta di numerosi turisti e curiosi. Merita di essere nominato il Palazzo Gambini a Pesaro,
edificato nel Settecento nel pieno centro cittadino, è a due passi dal Teatro Rossini.
Leggermente fuori dal centro storico troviamo due dimore perfettamente conservate: Villa
Caprile che rappresenta uno splendido esempio di dimora signorile con giardino all’italiana e
Villa Imperiale, dove perfino l’imperatore Federico III d’Asburgo ha soggiornato nel 1468,
ospitato
dagli
Sforza,
signori
di
Pesaro.
Scendendo verso la costa, si incontra la Rocca Roveresca di Senigallia (AN), situata in
un luogo di considerevole importanza strategica, è un esempio di costruzione a scopo militare
del Rinascimento, anche se sul luogo esisteva un forte già in epoca romana. Nel 1350 il
cardinale Egidio Albornoz completò un piccolo forte inglobando una preesistente torre,
espanso poi da Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1450. La rocca come è oggi venne edificata
da Baccio Pontelli con l'influenza di Luciano Laurana nel 1480, per ordine di Giovanni Della
Rovere. Proprio Senigallia , apre la strada alla scoperta delle rocche e castelli della provincia
di Ancona.
L'itinerario nelle zone interne non può dimenticare il centro abitato di Serra San
Quirico (AN), alle pendici degli Appennini, con una cinta difensiva assolutamente unica
caratterizzata dai camminamenti di ronda, ovvero ”Le Coppertelle”. Meravigliosamente
conservato è il Castello medievale di Pierosara di Genga (AN), che sorge su un colle e
domina a sud-est la gola di Frasassi, teatro della tragica storia d’amore di Piero e Sara.
Sentimentale e tragica è infatti la storia di Piero e Sara, due amanti uccisi dal perfido Conte di
Rovellone, un feudatario che, invaghitosi della giovane Sara, decide di rapirla, ma non
riuscendo nel suo intento iniziò un’aspra battaglia che portò all’uccisione della donna e del suo
promosso sposo Piero.
Sempre nella provincia di Ancona, l’amore è stato il volano per la realizzazione del
grande Parco Pubblico Colle Celeste di Maiolati Spontini che Gaspare Spontini, celebre
compositore italiano, fece realizzare nella metà del XIX secolo, in omaggio a sua moglie
Celeste Erard.
Nei pressi del capoluogo di regione, svetta a Falconara, Rocca Priora dal bel portale
vanvitelliano e il castello risalente al periodo tra il VII ed il XII secolo, fu uno dei circa venti
castelli di Ancona.
La Rocca di Offagna (AN), che domina il borgo medievale ai suoi piedi, è stata
realizzata dagli anconetani per difendere i confini occidentali, animata oggi dalle famose Feste
medievali a luglio. All'interno delle sale si trova anche il Museo delle Armi.
Nell’entroterra, troviamo Corinaldo (AN), soggetta ai Malatesta e poi allo Stato della
Chiesa, che domina le valli del Cesano e del Misa con l’intatto circuito delle mura e risalendo
la valle del Misa, il borgo di Arcevia (AN) con i suoi castelli, i quali tramandano atmosfere
medievali. Il territorio intorno a questo borgo è costellato di castelli medievali, nove per la
precisione. Si tratta di insediamenti sorti tra l’XI e il XIV secolo per presidiare il territorio e
offrire rifugio alle popolazioni che vivevano sparse per le campagne. Castelli quindi d’origine
rurale prima ancora che militare, ma ognuno di essi dispone tutt’oggi di alte mura difensive,
porte e torrioni, edificate per resistere ad attacchi ed assedi, che non di rado hanno lasciato
traccia sul tessuto murario. Oggi, anche se non esistono più gli antichi ponti levatoi, i castelli di
Arcevia conservano ancora intatto il proprio fascino guerresco, addolcito dallo scorrere del
tempo, e nelle chiese che si trovano al loro interno si possono ammirare piccoli gioielli d’arte
accanto a testimonianze di devozione popolare. Tra questi, ricordiamo quello di Avacelli del
XIII secolo, quello di Castiglioni (XIV sec.), edificato al confine con Serra de’ Conti, il quale
conserva una bella porta d’accesso fortificata sulla quale spicca lo stemma di Rocca Contrada
(Arcevia). Il castello di Montale (XIII sec.), invece, è stato strappato da Arcevia con la forza al
vescovo di Senigallia nel XIII secolo e nel medioevo venne definito dal condottiero Francesco
Malatesta “munitissimo per battaglia di mano”. Celebre è anche il castello di Piticchio (XIII
sec.), uno dei meglio conservati di tutto il territorio. A Piticchio, si può entrare dall’antica porta
medievale e percorrere l’antico camminamento di ronda lungo tutto il circuito murario.
Nella Vallesina, oltre a incontrare nel percorso un bellissimo ed elegante borgo
medievale, ovvero Jesi, conosciuto per la nascita di Federico II, troviamo i Castelli del
Verdicchio. Le strutture fortificate nacquero quando il forte e ben organizzato comune di Jesi
cominciò, nel medioevo, la conquista del suo Contado ed assoggettò queste località a sua
difesa. Il contado di Jesi, formato da 16 castelli quali Santa Maria Nuova, Monsano, Belvedere
Ostrense, Morro d'Alba, S. Marcello, Montecarotto, Poggio S. Marcello, Castelplanio, Rosora,
Scisciano, Poggio Cupro, Massaccio, S. Paolo di Jesi, Maiolati, Monte Roberto e Castelbellino,
per più di 6 secoli fece condividere alla città ed alle comunità della valle dell'Esino una
medesima storia e, legate com'erano da stretti vincoli di interdipendenza, realizzò un tessuto di
rapporti che ancora oggi non è difficile non riconoscere.
Anche Fabriano (AN) esprime la sua imponenza con i castelli originariamente sorti a
difesa del territorio, che ancora oggi mantengono intatto il loro stile di borgo rurale. Il
Castello di Bastia, costruito sotto Francesco Sforza, quando era signore di Fabriano
integrandolo nel sistema difensivo del territorio sorto in epoca comunale. Un'altra costruzione
medievale da ricordare è il Castello di Castelletta , racchiuso in una chiostra di monti aspra e
selvaggia, appartenente originariamente ai signori di Rovellone e successivamente ceduto al
comune di Fabriano nel 1300. Il nucleo abitativo sviluppatosi intorno al castello mantiene un
inconfondibile e singolare tono edilizio al cui formarsi hanno contribuito svariati fattori: le
limitate possibilità economiche, il tenace attaccamento alla tradizione, la vocazione
all’allevamento. Il castello di Collamato, è collocato in un contesto paesaggistico tra i più
sublimi e intatti dell’intero comprensorio fabrianese, su un colle soleggiato tra dolci colline
ricche di vigneti e di pascoli. Le sue origini si fanno risalire al tempo delle invasioni barbariche
ad opera degli Attidiati, che vi ripararono dopo la distruzione della loro città; i documenti ne
attestano il passaggio sotto il dominio fabrianese tra la fine del XII secolo e l’inizio di quello
successivo. Visitando la chiesa parrocchiale è possibile ammirare affreschi di pittori
marchigiani ignoti e di Domiziano Domiziani dei sec.XV-XVI. Infine, il castello di Precicchie,
feudo dei conti Attoni caduto poi sotto il dominio dei Rovellone e ceduto infine al comune di
Fabriano all’inizio del XIV secolo, mantiene intatto il fiero passato testimoniato dal nucleo
fortificato e dalle massicce mura, dalla porta d’accesso al castello e da un imponente torrione.
La provincia di Ancona è ricca di ville storiche, tra queste la più singolare è sicuramente
Villa Malacri, una fortezza fuori le mura di Offagna, la cui costruzione poggia interamente
sulla copertura di una cantina. Ad Ostra Vetere, bisogna ricordare il Palazzo Sabatucci,
classica architettura marchigiana del XVII secolo.
Alcuni dei castelli più belli e suggestivi della regione si trovano a poca distanza tra loro
in provincia di Macerata, dove i signori di Camerino circondarono le loro città di un imponente
sistema di castelli. Nel territorio di Camerino: i signori Da Varano circondarono la bella città
con un imponente sistema di fortificazioni tra cui Rocca d’Aiello e la Rocca da Varano; a
Castelraimondo è presente invece, il maestoso Castello di Lanciano, tutte testimonianze di
architetture fortificate medievali ancora oggi perfettamente conservate e visitabili. Atmosfere
antiche e molto romantiche si possono vivere anche nel Castello dei Conti Pallotta a
Caldarola (MC) dotato di ristorante che propone tipiche ricette medievali in una location
unica con vista sulle vallate marchigiane.
Tutti i comuni disposti a raggiera nei dintorni di Macerata meritano una visita, tra queste
San Severino Marche (MC), che possiede un nucleo medievale nel cuore alto della città
contraddistinto da due alte torri, e Tolentino (MC), dove a poca distanza si erge maestoso il
Castello della Rancia, che ospita il Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj e
mostre temporanee. Sempre in zona di Macerata, conosciuta è la Rocca di Urbisaglia, una
fortificazione militare dell'inizio del Cinquecento, costruita inglobando resti di precedenti
strutture medievali. Nella vicina zona di Treia, le sette porte cittadine e le torri sono ancora ben
visibili, assieme ai tre castelli sorti inizialmente sui tre picchi: il castello dell' Onglavina,
quello dell'Ecle e quello del Cassero, collegati ad altri due edifici fortificati: i castelli di San
Lorenzo e Pitino, situati l'uno a ridosso della vicina montagna e l'altro a difesa della vallata del
potenza, verso San Severino Marche.
Poetico e ameno è il Colle dell’Infinito a Recanati (MC) che ha ispirato Giacomo
Leopardi, uno dei più importanti poeti italiani, dai tanti amori immaginati e mai vissuti come
Geltrude Cassi Lazzari, o respinti come quello per la bella Fanny Tongioni Tozzetti o quello più
celebre per Silvia.
Anche Visso (MC), la "Perla dei Monti Sibillini", incantevole centro montano al confine
con l'Umbria, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è famoso per il tipico impianto medievale
di suggestiva bellezza: posto in una conca, alla confluenza di cinque valli, a 607 metri di
altitudine, circondato da una corona di monti. Il passato ricco di storia ha lasciato la sua
impronta nell'urbanistica della città: le mura imponenti, i balconcini medievali e le case-torri, i
palazzetti gentilizi rinascimentali, gli eleganti portali in pietra arricchiti da motti latini e stemmi
di antiche famiglie, costituiscono un insieme armonioso e per certi aspetti grandioso, se messo
in rapporto con la limitata estensione del centro storico. La struttura dell'abitato è articolata
attorno alle due piazze comunicanti, dove prospettano i principali edifici della città, tra cui la
Collegiata di S. Maria, il Palazzo dei Priori e il Palazzo dei Governatori. In alto, si possono
ammirare le due torri, edifici in pietra che servivano per difendere la città da invasioni
esterne. Visitare questo centro significa immergersi nella natura, sentire il ciangottare dei
ruscelli e bearsi di un paesaggio verde e fiorito d'estate, sotto un bianco mantello di neve
d'inverno. Interessante è anche la visita del vicino Santuario di Macereto a 1000 metri di
altezza, dove si scorgono nella loro maestosità i Monti Sibillini.
Altro incantevole paese è sicuramente Sarnano (MC) riconosciuto come stazione
climatica, di cura e di soggiorno nonché centro di sport invernali con tante peculiarità dal
punto di vista storico, artistico e soprattutto ambientale. Il centro abitato è diviso con evidenza
tra l'antico borgo medievale ottimamente restaurato e ben conservato, posto su una collina e la
nuova cittadina, in espansione sulla collina opposta. Il carattere urbanistico è quello del
"castrum", città murata che si snoda a spirale dalla Piazza Alta dominata dalla Torre Santa
Maria e scende fino alla base del paese dalle vie molto strette. L'impianto urbanistico,
degradante dalla sommità del colle con le sue vie che si snodano in modo concentrico, ha
mantenuto le caratteristiche del castello fortificato di cui conserva tratti delle mura e le porte di
accesso originarie. La tonalità calda dei mattoni delle sue case strette le une alle altre e delle
sue chiese è l'elemento dominante che conferisce unità all'insieme degli edifici cosicché
l'intero centro storico, nella totale armonia delle sue parti, assurge nel suo insieme a valore di
monumento di eccezionale pregio.
Nel Maceratese, la zona a sud delle Marche, segnata da un paesaggio collinare colorato
da grandi campi di grano, soia e girasoli, le dimore storiche rappresentano il fiore all’occhiello
del patrimonio artistico: Palazzo dalla Casapiccola edificato a Recanati nel 1600 ospita oggi
anche un Bed & Breakfast dove è possibile soggiornare; Villa Bonaccorsi, magnifica
residenza a Porto Potenza Picena, la quale si erge sulla sommità di un piccolo colle e sui resti
di un luogo fortificato trasformato nel XVI secolo in un palazzo con giardino segreto, risalente
alla metà del Seicento. Da visitare anche Palazzo Lucangeli e Villa La Capparuccia,
entrambi dell’Ottocento, con giardino storico e boschi dove si può ancora passeggiare tra
magnifici fiori e alberi sempre ben curati.
Nell’Ascolano e nelle sue adiacenze lungo la Via Salaria, si affacciano la Rocca di
Arquata del Tronto con origini duecentesche, che domina la valle e l’antica via romana
all’ombra dei monti Sibillini e Castel di Luco, fortezza medievale nei pressi di Acquasanta
Terme (AP), dove è possibile soggiornare in appartamenti ristrutturati risalenti al XV e cenare
a lume di candela. Dall’insolita forma circolare, l’imponente Forte Malatesta di Ascoli Piceno
nei pressi delle sponde del torrente Castellano e del ponte di Cecco, passo obbligato per chi
accedeva in città dalla zona est, è stata ricostruita sui resti di precedenti architetture erette nel
corso dei secoli. Sempre nella zona, merita di essere citato il Castello di Acquaviva Picena,
anch’esso con una struttura medievale, ristrutturato nel Quattrocento da Baccio Pontelli.
Nella Provincia di Ascoli Piceno, tra i pendii dei Sibillini e le acque del Mare Adriatico,
sorgono numerosi palazzi e ville storiche come Palazzo Malaspina, uno dei principali edifici
patrizi settecenteschi che conserva al suo interno ancora intatti molti affreschi. Villa La
Pantiera, invece, è un esempio edilizio del Seicento, conosciuto per la sua enorme scala ad
esedra che campeggia all’ingresso.
Tanti sono dunque i castelli e le rocche disseminati sul territorio marchigiano che ci
riportano la testimonianza delle numerose dominazioni succedutesi nei secoli.
Nelle Marche molte di queste architetture sono ben conservate e facilmente accessibili
ai turisti che vogliono fermarsi soltanto un giorno o pernottare più notti per compiere degli
itinerari personalizzati.
Informazioni utili
Per visitare i castelli nella zona di Pesaro-Urbino:
Telefono: 800563800
E-mail: [email protected]
Sito web: www.turismo.pesarourbino.it
Castello di Gradara
Gradara (PU)
Telefono:+39 338 6228715 - +39 0541 964181
E-mail: [email protected]
Sito web: www.castellodigradara.org
Rocca Costanza
Pesaro (PU)
Telefono: +39 0721 69341
E-mail: [email protected]
Sito web: www.turismo.pesarourbino.it
Castello di Pierosara a Genga
Genga (AN)
Telefono: +39 0732 973014
E-mail: [email protected]
Sito web: www.turismo.comunedigenga.it
Castello di Falconara
Falconara (AN)
Telefono: +39 071 910458
E-mail: [email protected]
Sito web: www.turismo.falconara.it
Rocca Roveresca di Senigallia
Senigallia (AN)
Telefono: +39 071 63258
E-mail: [email protected]
Sito web: www.comune.senigallia.an.it
Per visitare i castelli nella zona di Fabriano
Fabriano (AN)
E-mail: [email protected]
Sito web: www.cadnet.marche.it
Per visitare i castelli nella zona di Arcevia
Arcevia (AN)
Telefono: +39 0731 984561
E-mail: [email protected]
Sito web: www.arceviaweb.it
Per visitare i castelli nella zona di Jesi
Jesi (AN)
Telefono: +39 0731 538420
E-mail: [email protected]
Sito web: www.comune.jesi.an.it
I da Varano di Camerino
Un ampio e documentato sito web specifico che valorizza in maniera permanente il sistema
culturale di Camerino legato al termatismo della storica famiglia dei da Varano e della cultura
figurativa fiorita all'ombra della corte di Giulio Cesare (sec. XV)
http://www.cultura.marche.it/cultura/camerino400/index.htm
Rocca d’Aiello
Camerino (MC)
Telefono: tel. 0737.64.43.42
E-mail : [email protected]
Sito web: http://roccadajello.com/
Rocca da Varano
Camerino (MC)
Telefono: +39 0733.23.25.27
E-mail: [email protected]
Sito web: www.comune.camerino.mc.it
Castello di Lanciano
Castelraimondo (MC)
Telefono: +39 0737641663
E-mail: [email protected]
Sito web: www.giustiniani.info/lanciano.html
Castello dei Conti Pallotta
Caldarola (MC)
Telefono: +39 0733. 905467
E-mail: [email protected]
Sito web: www.castellopallotta.com
Castello di Luco
Aquasanta Terme (AP)
Per informazioni contattare: +39 0736 802319
E-mail: [email protected]
Sito web: www.casteldiluco.it
Palazzo Ducale di Urbino e Galleria Nazionale delle Marche
Telefonare: +39 0721 855987
E-mail: [email protected]
Sito Internet: www.palazzoducaleurbino.it
Ville storiche
Villa Bonaccorsi
Porto Potenza Picena (MC)
Telefono: +39 3346615437
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.villagiardinobuonaccorsi.it
Villa Caprile
Pesaro (PU)
Telefono: +39 0721 21440
Istituto Tecnico Agrario A. Cecchi
E-mail: [email protected]
Villa Imperiale
Pesaro (PU)
Cooperativa Isairon
Telefono: +39 338 2629372
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.isairon.it
Turismo Marche
Via Gentile da Fabriano , 9
60125 Ancona
Tel.+39 071 8062710- Fax +39 0718062318
e-mail: [email protected]
www.turismo.marche.it