programmazione_secondo_biennio_cucina_in_sala_2016-2017
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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE IPSSAR “S.MARTA” E AGGREGATO IPSSCT “G.BRANCA” – PESARO Strada delle Marche, 1 – 61100 Pesaro Tel. 0721/37221 Fax 0721/31924 C.F. n.80005210416 http://www.alberghieropesaro.it - e-mail [email protected] anno scolastico 2016/2017 MATERIA: LABORATORI DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE CUCINA ARTICOLAZIONE SALA VENDITA Secondo biennio PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE Libro di testo adottato: IN CUCINA (POSEIDONIA SCUOLA : R. Brilli P. Piaggesi G. Rossi L. Santini ) OBIETTIVI GENERALI RELATIVI ALLA DISCIPLINA (Conoscenze) valore culturale del cibo e rapporto tra gastronomia e società. Caratteristiche della cucina regionale, nazionale ed internazionale. Prodotti enogastronomici e tutela dei marchi di qualità. Criteri di elaborazione di menù e carne. Stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva. Costi di produzione del settore cucina. Alimenti e piatti delle tradizioni locali, prodotti della tradizione e dell'innovazione. Organizzazione del personale del settore cucina. Tecniche di cottura e conservazione degli alimenti. Programmazione e organizzazione della produzione. Tecniche di cucina. Tecniche di pasticceria. Software di settore. INTERDISCIPLINARI 1- Capacità di relazionarsi rispetto alla classe e agli insegnanti. 2- Capacità di rispettare le regole e di contribuire alla vita scolastica. 3- Capacità di attenzione, concentrazione e memorizzazione. 4- Capacità di esprimere le proprie idee in una discussione. 5- Capacità di organizzare il lavoro personale. OBIETTIVI SPECIFICI Competenze Conoscere la produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Applicare normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati valorizzando i prodotti tipici. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. Abilità: individuare le componenti culturali della gastronomia. Individuare i fattori che determinano l'elaborazione di un menu. Progettare un catalogo di menu rispettando le regole gastronomiche in relazione al target dei clienti. Elaborare menu e carte in funzione della tipicità, stagionalità, target del cliente, necessità dietologiche e nutrizionali. Apportare alla ricetta originale di un piatto variazioni personali, fornire spiegazioni tecniche e motivazioni culturali con attenzione all'evoluzione del gusto e della cucina. Classificare gli alimenti in base alle qualità organolettiche e alle relative certificazioni di qualità. Utilizzare tecniche di approvvigionamento per abbattere i costi (food and beverage cost). OBIETTIVI TRASVERSALI ( socio affettivi e cognitivi ) Obiettivi socio affettivi, comportamentali, operativi: 1) Rispettare le regole. 2) Collaborare con compagni e insegnanti. 3) Partecipare alla vita scolastica. 4) Impegno nello studio, attenzione e concentrazione. 5) Autonomia e metodo di studio. Obiettivi cognitivi: 1) Capacità di analizzare, selezionare e sistemare informazioni. 2) Capacità di riconoscere relazioni. 3) Capacità di sintesi e valutazione. 4) Capacità di astrarre e generalizzare. 5) Capacità di utilizzare strumenti logici e di operare per problemi. 6) Capacità di lettura e di comprensione del testo. 7) Capacità di organizzare una comunicazione orale e scritta coesa e coerente. 8) Capacità di conoscere, comprendere e utilizzare i linguaggi specifici. OBIETTIVI MINIMI (VALUTABILI CON LA SOLA SUFFICIENZA) nell'ambito delle CONOSCENZE: memorizzare e ripetere in modo semplice, utilizzando la corretta terminologia tecnica. nell'ambito delle COMPETENZE: applicare le tecniche di base con sufficiente autonomia nell'ambito delle CAPACITA': identificare e distinguere elementi, ipotesi e proprietà, senza alcuna rielaborazione personale STRATEGIE Lezioni frontali in aula nei primi mesi dell’anno scolastico, motivando l’importanza delle regole, analizzando i diversi comportamenti, fornendo i comportamenti coerenti con le regole e valorizzando i comportamenti positivi. Viene inoltre sempre ricordato ai ragazzi l’importanza della collaborazione con compagni e insegnanti e l’importanza di una viva partecipazione alla vita scolastica. L’impostazione dell’attività didattica avviene con la seguente scansione: discussione guidata per far emergere le situazioni problematiche; raccolta dei dati; attenta osservazione; analisi; classificazione e relazione delle informazioni; riflessione sul percorso svolto per sintetizzare le procedure e fissare i contenuti delle loro relazioni. Lezione frontale di alcuni minuti in aula, per l’esplicitazione dei “temi” che saranno trattati nel corso dell’attività pratica. Trasferimento degli allievi in laboratorio, verifica dello stato delle divise, suddivisione della classe in gruppi ed assegnazione ad ognuno di essi, dei compiti e delle mansioni. Realizzazione pratica di quanto previsto dalla lezione, sotto il controllo del docente che verificherà in itinere la disposizione della “mise en place”, il rispetto delle regole comportamentali e di quelle relative all’igiene e all’h.a.c.c.p., i procedimenti attuati dagli allievi in merito all’esecuzione pratica del compito assegnato. Verifica finale del “prodotto” ottenuto e delle conoscenze e competenze acquisite dagli allievi nel corso della lezione PROGRAMMAZIONE CLASSI SECONDO BIENNIO CONTENUTI. Modulo A1: Attrezzatura professionale Unità 1; La grande attrezzatura Unità 2; La piccola attrezzatura Modulo A2: L’evoluzione delle abitudini alimentari e degli stili di cucina Unità 1; Le abitudini alimentari in Italia Unità 2; Tendenze salutistiche e nuovi stili alimentari Unità 3; Dalla cucina classica alla cucina contemporanea Unità 4; Nuove prospettive della cucina internazionale Modulo A3: I prodotti alimentari Unità 1; La filiera e il mercato dei prodotti alimentari Unità 2; I prodotti a denominazione d’origine e i prodotti internazionali Unità 3; Alimenti OGM e alimenti biologici Unità 4; Alimenti dietetici e funzionali Unità 5; le etichette alimentari Modulo B1: I prodotti Tipici Italiani Unità 1; I prodotti tipici delle regioni del Nord-ovest Unità 2; I prodotti tipici delle regioni del Nord-est Unità 3; I prodotti tipici delle regioni del centro Italia Unità 4; I prodotti tipici delle regioni del Sud e delle isole Modulo B 2: La cucina regionale italiana Unità 1; La cucina regionale italiana: il Nord-ovest Unità 2; La cucina regionale italiana: il Nord- est Unità 3; La cucina regionale italiana: l’Italia centrale Unità 4; La cucina regionale italiana: il Sud e le isole Modulo B 3: La ristorazione oggi Unità 1; La ristorazione commerciale 1 Unità 2; La ristorazione commerciale 2 Unità 3; La neoristorazione Unità 4; La ristorazione rapida: i bar Unità 5; La ristorazione collettiva Unità 6; La ristorazione sociale Unità 7; La cucina industriale Modulo C 1: Il menu Unità 1; Menu e carta delle vivande Unità 2; Progettazione del menu 1 Unità 3; Progettazione del menu 2 Unità 4; Tipologie di menu e liste Unità 5; Menu fissi non concordati Unità 6; Menu concordati Unità 7; Menu con scelta Unità 8; L’aspetto nutrizionale del menu Modulo C 2: Tecniche di cottura degli alimenti Unità 1; La trasmissione del calore e la cottura Unità 2; Le cotture nei liquidi a vapore Unità 3; Le cotture a calore secco Unità 4; Le cotture nei grassi Unità 5; le cotture miste Modulo C 3: Costruire un Menu Unità 1; La costruzione di un menu e la scheda piatto Unità 2; La scelta del metodo di cottura Unità 3; L’assemblaggio del piatto finito Modulo D 1: Le portate Unità 1; Gli antipasti Unità 2; Gli antipasti freddi Unità 3; Gli antipasti caldi Unità 4; Le minestre in brodo Unità 5; Le minestre asciutte Unità 6; I secondi piatti di pesce Unità 7; I secondi piatti di carne Unità 8; I contorni Unità 9; Le insalate e i tagli delle verdure Unità 10; I dessert Modulo D 2: I prodotti dell’arte bianca Unità 1; La pasticceria Unità 2; La pasticceria per la piccola colazione Unità 3; I dessert per la grande colazione Unità 4; Il servizio pomeridiano e i dessert per la cena Unità 5; La pasticceria per i servizi di catering e banqueting Modulo D 3: Sicurezza e igiene in cucina Unità 1; La sicurezza in cucina Unità 2; I rischi per la salute nel settore ristorativo Unità 3; L’igiene professionale in cucina Unità 4; Pulizia e sanificazione di locali e attrezzature Unità 5; La sicurezza degli alimenti e l’HACCP Unità 6; L’applicazione dell’HACCP Modulo E 1:L’approvvigionamento Unità 1; L’economato e l’acquisto dei generi alimentari Unità 2; Stoccaggio e gestione delle scorte Unità 3; Programmare la produzione Unità 4; I software gestionali METODI E STRUMENTI Metodo In considerazione della situazione di partenza della classe la metodologia che il consiglio dei docenti ritiene più idonea al raggiungimento degli obbiettivi comportamentali, operativi e cognitivi indicati, farà riferimento ad una didattica operativa, esplicitata per fasi, secondo l’articolazione del modello di “organizzazione della lezione”, allegato al 1° verbale del consiglio di classe: - Collegamento verbalizzato con la lezione precedente; - Stimolazione finalizzata alla creazione di motivazione; - Ricerca sistematica delle informazioni: osservare, descrivere; - Individuazione del compito: interpretare previsioni di eventuali difficoltà e anticipazioni di possibili strategie; - Lavoro individuale e mediazione individualizzata; - Analisi delle strategie; - Individuazione di una regola o principio da generalizzare; - Puntualizzazione dei termini specifici; - Riassunto della lezione. Nel primo consiglio di classe sono state individuate, esplicitate e verbalizzate le strategie comuni adottate per modificare i risultati ottenuti e modificate o confermate, collegialmente, le strategie. Strumenti Fisici: 1) A carattere collettivo; laboratori di cucina, aule, utilizzo di materiale informatico. 2) A carattere individuale; libro di testo, materiale cartaceo consegnato dal docente, utilizzo di internet. Strumenti Formativi: 1) Lezioni frontali per introdurre in modo sistematico gli argomenti; 2) Lezioni interattive per favorire la partecipazione dell’intera classe; 3) Esempi introduttivi legati ad esperienze condivise con gli allievi, per stimolare l’interesse per nuovi argomenti; 4) Lavori di gruppo per sviluppare nei ragazzi l’attitudine ad affrontare e risolvere problemi in collaborazione con altri ed autonomamente dalla figura del docente. Compresenze Sono previste ore di compresenza con l'insegnante di scienze dell'alimentazione Attività di approfondimento Perseguirà l’obbiettivo di recuperare e sostenere la motivazione stimolando la curiosità questo è quanto è stato definito dal consiglio di classe; pertanto non sarà intesa come prolungamento dell’attività curriculare . VERIFICHE E VALUTAZIONI Verifiche: Le verifiche saranno ispirate a criteri oggettivi ed avranno chiarezza di obiettivi. Per ogni obiettivo verranno dati dei criteri che saranno esplicitati prima di ogni verifica. Queste saranno fissate in tempo stabilito con sufficiente anticipo perché ogni alunno possa prepararsi ed essere sostanzialmente informato nella tipologia e nei risultati. Strumenti di Verifica: -Prove pratiche di laboratorio integrate da: -Prove semistrutturate (test o questionari con domande a risposta aperta…) -Prove aperte (elaborati a struttura argomentativi…); -Verifiche orali che permettono di valutare la conoscenza della materia la capacità di articolare argomentazioni, la proprietà di linguaggio. Sarà inoltre oggetto di valutazione il grado di professionalità che l’allievo dimostrerà di aver raggiunto nel gestire i propri impegni e il proprio lavoro, il luogo in cui esso si svolge i propri rapporti col prossimo (docenti, compagni, personale ata,). costituirà elemento di valutazione anche la rintracciabilità delle procedure individuali attraverso il materiale didattico dell’alunno ( es. quaderno). Valutazione La valutazione disciplinare definita dal consiglio di classe dovrà avere due livelli di riferimento: - Individuale; che informa sul grado di maturazione delle capacità logiche ed operative dell’alunno consentendo di individuare carenze e ritardi per formulare un piano di recupero individualizzato. - Rispetto al gruppo classe; che dà una visione globale dei valori medi presenti nella classe rispetto ai ritmi potenziali di apprendimento e consente di approntare azioni di consolidamento e potenziamento più estese.