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IL PROGETTO
“BIELORUSSIA”
PRESENTAZIONE Lanza & Thompson nasce dall’esperienza maturata da alcuni professionisti in società
internazionali specializzate in assistenza alle imprese per servizi globali (fiscali,
societari, amministrativi, gestionali, informatici, etc). L’attività della società ricopre la
più ampia gamma di servizi di contenuto operativo, supportando una clientela sia
nazionale che internazionale.
Il continuo contatto con diverse realtà produttive italiane, ha portato Lanza & Thompson
a constatare come vi sia ormai da diversi anni, una crescente difficoltà per le piccole e
medie imprese nel fronteggiare i processi di globalizzazione in atto e, di conseguenza,
nella capacità di mantenere buoni livelli di competitività. La concorrenza dei produttori
esteri e la saturazione di molti settori del mercato domestico, hanno spinto Lanza &
Thompson a ricercare per le imprese italiane soluzioni “strategiche”, finalizzate cioè
non solo ad affrontare una congiuntura non favorevole, ma anche ad attuare obiettivi di
lungo periodo.
Sintesi
di
questa
ricerca
è
l’individuazione
di
adeguati
processi
di
“internazionalizzazione” dell’impresa, necessari per affrontare in modo attivo e
soprattutto prospettico, un cambiamento irreversibile dello scenario economicoproduttivo.
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI ITALIANE Il mercato industriale italiano è generalmente maturo e/o depresso. I processi di
globalizzazione in atto hanno progressivamente inasprito la competizione tra imprese,
divenuta oramai sempre più difficilmente sostenibile. Le nuove aree di sviluppo sono
situate al di fuori del mercato UE. Le PMI italiane dovranno di conseguenza valutare con rapidità opportune strategie di
internazionalizzazione, per far fronte a tali mutamenti.
In caso contrario, le scelte alternative possono essere così delineate:
-
Acquistare altre imprese sul territorio, al fine di acquisire nuove quote di mercato;
-
Diversificare la propria attività;
-
Subire passivamente il mutamento in atto e attendere un cambiamento della
situazione economica;
-
Inventare nuovi prodotti o servizi (attività di R&S).
Ad ogni modo, nessuno degli scenari proposti garantisce la sopravvivenza delle PMI,
destinate, se non supportate da opportuni progetti di crescita su nuovi mercati, a subire
l’aggressione di concorrenti che producono a costi minori.
E’ necessario quindi, considerare l’internazionalizzazione, come “strumento e fattore
di sopravvivenza” per le piccole e medie imprese italiane.
IL PROGETTO “BIELORUSSIA” E LA MISSION DI LANZA & THOMPSON Le soluzioni proposte da Lanza & Thompson per fronteggiare il cambiamento in atto, si
traducono sul piano operativo, in scelte integrate di innovazione delle strutture
organizzative e ampliamento dei mercati.
Il progetto ha come obiettivo l’insediamento delle PMI italiane in aree geografiche che
presentino almeno due importanti caratteristiche:
-
Un’economia “dinamica” caratterizzata da alti tassi di sviluppo, prerequisito
fondamentale per rendere conveniente l’entrata in un nuovo mercato geografico;
-
Un atteggiamento propositivo delle Autorità locali nei confronti delle imprese che vi
operano.
Lanza & Thompson ha riscontrato in alcuni paesi dell’EST Europa, soprattutto in
Bielorussia e in Russia, la presenza dei requisiti sopra indicati.
In particolare, la Bielorussia offre alle imprese straniere che intendono insediarsi nei
suoi distretti industriali, un contesto molto favorevole per almeno tre fattori, che
costituiscono allo stesso tempo tre elementi determinanti per il vantaggio competitivo:
-
Un trattamento fiscale fortemente agevolato;
-
Una bassa incidenza del costo del lavoro;
-
Una posizione geografica ottimale per l’aggressione di nuovi mercati.
Lo scopo del progetto è quello di aiutare le PMI a “replicare” in territorio bielorusso,
parte delle proprie strutture produttive (una singola unità produttiva ovvero una o più
fasi di un intero processo) pur conservando in Italia le principali funzioni aziendali
(direzione, commerciale, marketing, R&S, etc.). In questo modo si permette all’impresa
di cogliere i vantaggi che l’internazionalizzazione comporta e, allo stesso tempo, di
mantenere il controllo su quelle attività a contenuto strategico.
LE “FREE ECONOMIC ZONES”
Nel 2008 il Governo bielorusso, con lo scopo di incentivare gli investimenti nel paese, ha
istituito con apposito decreto, 6 Zone Economiche Speciali (F.E.Z.), distretti
caratterizzati da consistenti agevolazioni, soprattutto fiscali, per i soggetti esteri che
investono in dette aree.
Successive disposizioni normative hanno progressivamente esteso la portata di tali
incentivi. I principali vantaggi concessi alle imprese che si insediano nella FEZ di Brest
sono i seguenti:
Fiscali
-
Esenzione dal pagamento dell'imposta sui profitti per i primi 5 anni. Dal sesto anno
l'imposta è pari al 50% del tasso stabilito dalla legge (non superiore al 12%);
-
Per il periodo di validità dell'agevolazione non sono riscosse tasse locali da
corrispondere sul profitto;
-
Esenzione dal pagamento dell'imposta unica sul fatturato;
-
Non viene riscossa l'imposta sugli immobili;
-
Esenzione
dal
pagamento
dell'imposta
sull'acquisto
di
mezzi
di
trasporto
automobilistico;
-
Riduzione dell'aliquota IVA (20%) al 50% dell'imposta dovuta, qualora il prodotto sia
incluso nel programma per la sostituzione delle importazioni.
Doganali
-
Esiste un unico spazio doganale in regime di libero commercio con la Federazione
russa e il Kazakistan;
-
in caso di importazioni nel territorio della zona doganale franca non vengono riscossi
dazi ed imposte doganali di importazione;
-
In caso di esportazione, i prodotti di produzione propria dei residenti della FEZ
“Brest” non vengono contingentati e non sono soggetti alla licenza sulla parte
restante del territorio doganale della Repubblica di Bielorussia ed oltre i suoi confini,
escluse le merci per le quali la Repubblica di Bielorussia ha impegni internazionali.
LANZA & THOMPSON BELARUS
La creazione delle suddette aree economiche speciali e la recente sottoscrizione di
accordi economici tra i paesi di Italia e Bielorussia, hanno ispirato L&T all’apertura di
una Branch nella città Brest, al confine tra la Bielorussia e la Polonia.
Nella regione di Brest, grazie a tali accordi, è stato creato un parco destinato
esclusivamente alle aziende italiane interessate ad operare sul territorio bielorusso,
anche attraverso il supporto di “accordi quadro” con il Ministero dello Sviluppo
Economico italiano.
La Branch, si propone come punto di riferimento per le aziende italiane, fornendo loro
supporto a 360 ° per gli insediamenti in Bielorussia, sia nell’area di Brest che nei
principali distretti economici del Paese.
L’attività della Branch trova supporto nell’expertise pluridecennale dei propri
collaboratori in contesti internazionali e nella conoscenza del mercato Bielorusso e dei
suoi riferimenti normativi.
I PRINCIPALI SERVIZI DELLA BRANCH
L’assistenza che la nostra Rappresentanza di Brest offre agli investitori italiani, avviene
mediante diverse tipologie di servizi, sia di tipo prettamente “operativo”, riferiti cioè a
tutti gli adempimenti necessari per l’insediamento delle nuove unità produttive
nell’area in questione, sia attraverso le attività di consulenza amministrativa, gestionale
e strategica su aspetti specifici dei singoli settori interessati e delle singole imprese.
A titolo non esaustivo, si elencano i seguenti:
-
Supporto alla costituzione di società;
-
Ricerca di opportunità di finanziamento e reperimento di fondi al fine di sviluppare il
progetto o anche solo uno studio di fattibilità;
-
Supporto alla localizzazione di unità produttive;
-
Assistenza amministrativa e fiscale;
-
Supporto legale;
-
Assistenza informatica;
-
Supporto contrattualistico in lingua locale;
-
Supporto nell’attività di management locale;
-
Assistenza nella gestione delle risorse umane.
Le competenze specialistiche dei professionisti della Branch e della casa madre italiana,
permettono inoltre l’ampliamento dei servizi offerti sulla base delle peculiari esigenze
dei propri clienti.
ALCUNI DATI MACROECONOMICI SULLA BIELORUSSIA Alcune informazioni di carattere generale sulla Bielorussia possono essere utili alla
comprensione delle caratteristiche economiche e sociali, nonché delle dinamiche in atto
e delle prospettive di mercato del paese.
Dati generali
Superficie (kmq)
Abitanti (al dicembre 2009)
207.600
9.482.000
Struttura della popolazione per età (stima 2008)
da 0 a 14 anni
14,70%
da 15 a 64 anni
70,40%
Oltre i 64 anni
14,90%
Reddito pro-capite mensile (al dicembre 2009)
5.000 $
PIL 2009
Fonte: Ministero di Statistica ed Analisi della Repubblica di Bielorussia
48,8 mld di $
Nonostante la forte contrazione dell’economia a livello mondiale nell’ultimo biennio, la
Bielorussia ha beneficiato dal 2001 ad oggi, di una crescita molto forte del Prodotto
Interno Lordo, che è passato dai 12,3 mld di $ ai quasi 50 mld del 2009.
Principali indicatori macroeconomici: periodo 2005/2009
2005
2006
2007
2008
2009
PIL nominale in milioni USD
24.468
29.196
32.837
42.294
48.801
PIL reale (var. %)
9,4
10,0
8,6
10,0
0,2
Produzione industriale (var. %)
10,5
11,4
8,7
10,8
- 2,8
Tasso di inflazione (%)
8,0
6,6
12,1
13,3
10,1
Tasso di cambio Rbl/USD
2.155
2.146
2.149
2.149
2.844
Tasso di cambio Rbl/Euro
2.684
2.715
2.959
3.046
4129
Fonti: Ministeri delle Finanze, dell’Economia e Banca Nazionale del Belarus
Il tasso di crescita dell’economia bielorussa si è mantenuto dal 2005 a 2008 ad ottimi
livelli, salvo risentire negli ultimi 2 anni di un’inversione di tendenza dovuta alla crisi
generale, che ha portato il PIL ad un incremento contenuto dello 0,2% nel 2009.
Tasso di crescita del Prodotto Interno Lordo
Fonte: Banca Mondiale
Considerati i forti tassi di crescita registrati in Bielorussia negli anni precedenti, tale
inversione potrebbe provocare nei prossimi anni effetti benefici, in termini di riduzione
dei tassi di interesse e di inflazione, oggi fortemente penalizzati dalla svalutazione del
rublo bielorusso.
Andamento del tasso di cambio: Rublo bielorusso/Euro
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Le esportazioni hanno registrato un andamento crescente dal 2005 al 2008, per poi
subire una diminuzione di circa il 35% nel 2009, coerentemente con la crisi economica
internazionale.
Esportazioni in milioni di USD
2005
2006
2007
2008
2009
15979,3
1. Russia
5715,8
2. Paesi Bassi
2408,3
3494,5
4277,3
907,8
1234,0
1469,8
2009
19733,7
24275,3
32570,8
21282,2
100,0
6845,3
8878,6
10551,9
6713,9
31,5
5408,2
3680,3
17,3
2777,9
1693,1
8,0
% al totale
Totale di cui
3. Ucraina
4. Lettonia
322,6
462,0
990,2
2141,0
1658,5
7,8
5. Germania
708,5
752,8
731,1
812,0
986,9
4,6
6. Polonia
847,3
1032,8
1226,2
1798,4
823,4
3,9
7. Gran Bretagna
1120,4
1474,9
1528,9
1415,5
799,4
3,8
8. India
197,5
112,9
102,0
313,8
487,8
2,3
9. Brasile
167,5
207,4
371,1
1073,7
449,8
2,1
12. Italia
159,7
172,9
184,4
322,1
187,0
0,9
Fonte: Ministero di Statistica ed Analisi della Repubblica di Bielorussia.
Anche le importazioni hanno beneficiato nel periodo in esame di una crescita molto
sostenuta, salvo poi arretrare nell’anno 2009 del 27,5% circa.
Importazioni in milioni di USD
2005
2006
2007
2008
2009
2009
% al totale
Totale di cui
16708,1
22351,2
28693,1
39381,3
28563,6
100,0
1. Russia
10118,1
13099,1
17204,9
23507,4
16717,1
58,5
1121,1
1672,0
2171,4
2791,7
2215.8
7,8
3. Ucraina
893,9
1223,7
1534,3
2115,1
1289,4
4,5
4. Cina
284,1
553,6
815,8
1414,8
1081,4
3,8
5. Polonia
578,9
765,9
819,1
1154,9
786,9
2,8
6. Italia
393,5
498,3
638,1
871,9
708,4
2,5
7. USA
231,9
283,4
392,2
484,1
429,7
1,5
8. Francia
176,1
270,6
345,6
560,9
392,6
1,4
9. Gran Bretagna
144,1
184,8
189,4
270,2
256,4
0,9
10.Paesi Bassi
161,3
220,0
250,3
364,0
232,1
0,8
2. Germania
Fonte: Ministero di Statistica ed Analisi della Repubblica di Bielorussia.