Wacom: Cintiq 15X per disegnare sul monitor

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Wacom: Cintiq 15X per disegnare sul monitor
Accessori
Wacom: Cintiq 15X
per disegnare sul monitor
Wacom Cintiq 15x
permette di operare
direttamente sul monitor
LCD come fosse
un foglio di carta;
è un modo di disegnare
estremamente istintivo.
Gli ambiti di utilizzo di questo strumento sono ovviamente estesi a tutti i campi applicativi nei
quali una forte componente prestazionale sia legata alla naturalezza di utilizzo del mezzo elettronico. Dunque vedremo senza dubbio privilegiati gli ambienti grafici, espositivi e di editing video: la rapidità di esecuzione delle operazioni fino a ieri legate a seppur minimi posizionamenti del puntatore nelle aree sensibili della nostra applicazione (specialmente nell’impostazione di
risoluzioni elevate) verranno indubbiamente agevolate dall’eliminazione di qualunque tempo di
latenza tra il pensare di utilizzare una funzione e la sua messa in opera.
Solo pochi mesi orsono avevamo provato
una tavoletta grafica della serie Intuos2 di
Wacom in formato A5 che ci aveva lasciati a dir poco entusiasti per la sua maneggevolezza nelle applicazioni grafiche; ora
dobbiamo rivedere i nostri parametri di ‘eccellenza’ a causa dell’arrivo in redazione
di uno strumento, sempre di Wacom, che
ha dell’incredibile: si chiama Cintiq 15X
ed è un monitor a cristalli liquidi TFT a matrice attiva. Anzi no! È una tavoletta grafica A4 dotata di un set di penne sensibili alla pressione. Nemmeno... è entrambe!
Ricapitoliamo a questo proposito le aspettative che hanno ‘colorato’ in tale ambito
le mie giornate, odierne e passate, confidando di non essere il solo a nutrire tali ricordi. In principio, una quindicina di anni
fa, comparvero le prime ‘penne ottiche’
consumer, utili strumenti per tracciare di-
rettamente sullo schermo CRT linee ‘quadrettose’ ad una risoluzione adeguata ai
tempi di allora, ma dal sapore decisamente ‘futuristico’. Poi vennero i mouse e, col
loro avvento, ogni tentativo di generare una
qualsiasi periferica degna di emularne le
grandi doti di flessibilità di utilizzo rimase assopito per non poco tempo. In seguito ritornarono in auge (forza dei nuovi elaboratori e dei software grafici a basso costo) tavolette grafiche dotate di piano d’appoggio collegato alla penna mediante un
cavo di trasferimento dei dati. La naturale
evoluzione, e la serie Intuos2 ne è testimone, è stato il rendere la penna indipendente dalla superficie di appoggio, creando connessioni senza filo.
Ora Wacom ci presenta questo nuovo strumento che da un lato segna un ritorno ai
tempi passati, ovvero si torna a tracciare le
Si presenta così la Wacom Cintiq all’opera. Vista da lontano essa potrebbe apparire come un
comune, piattissimo, schermo a cristalli. Osservando però per la prima volta un utente che
vi posiziona sopra la penna a pressione si rimane sbigottiti di fronte all’evidenza dei fatti:
le funzionalità di puntamento inglobate nelle
medesima superficie video ne fanno uno strumento dalle incredibili potenzialità, che certamente farà scuola in futuro.
amate forme direttamente sulla stessa superficie visiva che ci mostra quanto stiamo
facendo, dall’altro tale superficie non è più
uno schermo CRT di fronte a noi, ma un
LCD ad alta definizione, dalle eccellenti
prestazioni, dal ridotto ingombro, che può
essere orientato sia in posizione verticale,
sia in orizzontale sulle nostre ginocchia, e
che è capace di raccogliere i movimenti di
una o più penne in movimento senza fili...
Complimenti!
Installare o non installare?
La risposta è ovvia, ma ritengo pregevole
il fatto che, una volta collegati i cavi fornitici con la Cintiq, dei quali diremo entro
breve, il tutto pare funzionare senza necessità di altri interventi. Invero, visto che
il monitor pensa da sè ad attuare le misure
necessarie al fine di operare al meglio, non
rimane che inserire il CD-Rom contenente i driver necessari al funzionamento del
Essendo supposto un utilizzo ‘pesante’ della
penna e considerato il fatto che il materiale di
cui la punta è rivestita non potrebbe risultare
più ‘granitico’ di tanto onde non danneggiare
la superficie dello schermo, alcune punte di ricambio vengono fornite incluse nella confezione dello stilo. Quello che ci lascia piacevolmente sorpresi è la presenza di un piccolo
accessorio metallico dalla foggia circolare che
potremmo catalogare come ‘estrattore’ delle
suddette punte di ricambio, segno palese della
precisione con cui Wacom progetta le sue soluzioni informatiche.
Già le tavolette grafiche della serie Intuos2 ci
avevano abituati a disporre di un ‘ricovero’ sicuro ove deporre le penne al termine del loro
utilizzo. Anche la Cintiq ci ‘vizia’ con un dispositivo di alloggiamento, ruotabile in funzione delle differenti angolazioni in cui utilizzeremo la periferica, dall’assemblaggio esemplare, per di più corredato da due guaine plastiche che consentono la ricopertura delle sedi rimaste prive del portapenne sui lati dello schermo. La classe n’est pas eau!
A sinistra: i comandi ‘materiali’ di cui dispone
la Cintiq si riducono ad un pulsante di accensione/spegnimento ed a 4 ulteriori selettori utili alla gestione dell’On Screen Display. Notiamo inoltre come la realizzazione e l’assemblaggio delle parti che costituiscono la periferica siano di assoluta qualità e di ineccepibile
pulizia del design. Eccellente la superficie antiriflesso dello schermo.
‘lato tavoletta’. Compiute queste operazioni prendo fiato, reclino lo schermo fino
ad averlo sulle ginocchia, afferro la penna
che porto lentamente in prossimità della
superficie del bel LCD da 15 pollici e... il
puntatore inizia a barcollare... funziona!!!
Inizio a compiere le evoluzioni di rito tra
cui spostare qualche finestra, aprire e chiudere file, sperimentare il doppio clic, ovvero la pressione del pulsante longitudinale alla penna ed altro ancora.
La prima impressione è di spiazzamento:
ci vuole del tempo per abituarsi alla tavoletta-video! Mentre con un mouse, o una
tavoletta grafica tradizionale, noi ‘usiamo
la penna/topo per posizionare il puntatore
sugli ipotetici pulsanti da premere’, con la
Cintiq noi ‘premiamo con la penna tali pulsanti’. È tutto molto più spontaneo, ma occorre liberarsi dall’abitudine di verificare
che il puntatore sia nel posto giusto: esso
è sempre nel posto giusto perchè è lì che
noi abbiamo posizionato la punta della penna!
Dicevamo dei cavi di collegamento. Con
la periferica ci vengono forniti sei differenti cavi di collegamento che, per fortuna, non andranno utilizzati tutti insieme:
un paio sono cavi di alimentazione, di cui
uno unito all’alimentatore (normale!), altri due sono cavi video di tipo VGA-DVI
e DVI-DVI (per collegare schede video tradizionali o digitali al monitor LCD digitale), gli ultimi due sono cavi per il trasferimento dati di tipo USB o Seriale. Ovviamente ciascuno, fatti salvi quelli per alimentare lo schermo, sceglierà la combinazione VGA-DVI-USB-Seriale che meglio
si adatta alla configurazione del proprio sistema.
Non ci dilunghiamo sulle caratteristiche
tecniche delle connessioni DVI, così come
non ripetiamo le caratteristiche del pregevole Corel Painter fornito in bundle con la
Non appena installati i driver, presenti sul CD-Rom fornito nella confezione della Cintiq, possiamo assistere alla comparsa di una nuova
icona nel Pannello di Controllo (Win). Questa dà accesso alle funzionalità di personalizzazione per la tavoletta grafica, mentre le corrispondenti opzioni di funzionamento per lo schermo si ottengono come
al solito richiamando le Proprietà del video.
A sinistra: così come era stato per le ‘normali’ tavolette grafiche prodotte da Wacom, di cui abbiamo testato la Intuos2 A5, anche la confezione della Cintiq contiene una copia del pregevole software pittorico
Corel Painter. Consiglio vivamente di provare tale applicativo essendo
stato appositamente realizzato per un utilizzo congiunto con periferiche di input dotate di riconoscimento del tratto (pressione, inclinazione, etc.).
Appare qui in tutta la sua rilevanza lo strumento che ci consente di fare corrispondere ai movimenti della penna sulla superficie dello schermo un identico posizionamento del cursore. Il disassamento di questi
due elementi provoca fastidiosi fenomeni di adattamento da parte dell’utente che finisce con il non sfruttare le peculiarità dell’insieme video+tavoletta.
Cintiq, argomenti già affrontati da Progresso
Fotografico.
Concludiamo invece l’esame ‘fisico’ della
periferica notando l’eccellente rifinitura di
tutti i particolari (porta-penna e copri-porta-penna inclusi), osservando che tutti i comandi che essa offre allo sguardo di un
utente si riducono alla manciata di pulsantini, per l’azionamento dell’OSD (On
Screen Display), presenti nella porzione
superiore della cornice dello schermo ed
apprezzando la presenza di uno sportellino posteriore atto a proteggere le connessioni video, dati ed alimentazione, garantendone la sempre ordinata disposizione in
qualunque condizione di utilizzo dello strumento.
Cosa ci permette di fare?
Di certo l’approccio è straordinariamente
piacevole. La Cintiq ci offre uno stupendo
schermo LCD del tipo TFT a matrice attiva dalle ottime prestazioni visive, osser-
Ecco l’effetto che un puntatore poco allineato con la tavoletta potrebbe arrecare all’utente ignaro. Quei pochi pixel di differenza tra le posizioni reali e virtuali della punta della nostra penna fanno la differenza tra un utilizzo della Cintiq assolutamente intuitivo ed uno mediato
dall’esperienza dell’utente che si vede costretto a considerare, perdendo in spontaneità di utilizzo, il piccolo gap venutosi a formare. Il pannello di controllo della Cintiq offre ovviamente rimedio a tale infausta
situazione.
vabile da angolazioni che fino a ieri parevano fantascienza. L’ottima personalizzazione dei parametri accessibili attraverso
l’On Screen Display permette di scegliere
le impostazioni per il migliore comfort visivo e le migliori performance cromatiche.
In un box a parte riportiamo le impostazioni con le quali abbiamo ottenuto le migliori prestazioni.
Mi pare scontata la presenza dei consueti
comandi relativi al posizionamento ed al
dimensionamento dell’area visiva, mentre
è apprezzabile la possibilità di impostare
una personale taratura cromatica per adeguarsi ad ogni possibile ambiente operativo.
Convenzionali per il tipo di schermo utilizzato (LCD TFT a matrice attiva) i controlli per le caratteristiche del pixel e della retroilluminazione.
La stessa sorpresa che ci aveva riservato la
tavoletta Intuos2 A5 si è qui ripetuta usando un qualunque software grafico in grado
di variare il tratto del pennello in funzione
della pressione esercitata dalla punta della
penna sulla tavoletta. Pertanto rimane invariato l’ottimo giudizio per l’impiego in
ambito di fotoritocco digitale.
Ancora: è vero che molte immagini pubblicitarie inerenti la Cintiq la raffigurano
beatamente adagiata sulle gambe di un disinvolto utente dalla variopinta capigliatura, ma mi pare che la sua collocazione ideale, anche a fronte di un sicuro impiego congiunto di penna e tastiera, sia di fronte all’utente, inclinata al massimo dell’estensione del solido sostegno (dunque non in
orizzontale onde permettere una buona percezione delle proporzioni), su di un piano
alla giusta altezza e di adatte dimensioni
ad ospitare l’indispensabile tastiera (almeno per Photoshop).
Sono ovviamente disponibili, come per le
già citate tavolette ‘cieche’, le penne opzionali di varia foggia e dotazioni, tutte automaticamente riconosciute dal pannello di
Il pannello di controllo che ci consente di verificare e modificare le impostazioni della sezione ‘puntamento’ è lo stesso che avevamo esaminato in occasione della prova della Intuos2 A5. Possiamo qui intervenire sui livelli di pressione dello stilo, sulla velocità del tratto, sulla personalizzazione dei pulsanti e della differenti applicazioni che usufruiranno dello strumento.
L’On Screen Display della Cintiq consente le dovute personalizzazioni nella visualizzazione delle immagini a video. Tra i parametri più comunemente noti (luminosità, contrasto,
ampiezza e decentramento del video) troviamo altri aspetti più caratteristici di uno schermo LCD, come per esempio la Fase, la Retroilluminazione e la Regolazione del pixel. Il
sintetico ma completo manuale incluso sarà di certo in grado di chiarire a chiunque tali
utili concetti. Preziosa la gestione della correzione colore RGB personalizzabile.
Così come le proprietà salienti della tavoletta grafica
erano gestibili dall’apposito pannello di controllo, tanto il lato video resta personalizzabile a partire dal consueto gestore delle proprietà video. Da qui possiamo
impostare numerosi attributi per l’abbinata scheda video-monitor, tra le quali gli importanti profili colore
e le frequenze massime di rinfresco, per la Cintiq attestate attorno al valore di 75Hz, decisamente sufficienti su di un monitor LCD a garantire una buon
comfort visivo alla maggior parte degli utenti.
Prima di tutto una precisazione: le inquadrature dello schermo qui ritratte SONO immagini fotografiche e NON elaborazioni! Si è voluta verificare la qualità visiva dello schermo da differenti angolazioni, anche estreme, essendo questo uno dei problemi che, fino a poco tempo fa, pareva insormontabile con i primi schermi a cristalli. Direi che la prova è stata egregiamente superata rimanendo ben visibile lo schermo anche ad angolazioni che nell’impiego reale dovrebbero capitare davvero poco sovente!
LE IMPOSTAZIONI MIGLIORI
Luminosità
30
40
43 X
45
50
43
43
43 X
43
Valore minimo
28
4
3
3
3
3
3
3
3
Valore massimo
249
239
239
230
226
239
249
254
254
Delta
221
235
236
227
223
236
246
251
251
Contrasto
100
100
100
100
100
100
90
80
70
Le misurazioni della ‘sensazione’ di visibilità* da parte di alcuni soggetti campione ha rivelato una impostazione ottimale dei valori esaminati, utili a permettere la migliore visione sullo schermo testato, corrispondente a:
Luminosità = 43
Contrasto = 80
*: la prova è stata effettuata sottoponendo gli osservatori ad una scala di grigio sfumata dal valore di luminosità 0 al valore 255, chiedendo loro di identificare il punto di minima percezione di uno ‘scalino’ cromatico.
controllo disponibile in seguito all’installazione dei driver.
A proposito del completo e chiaro pannello delle opzioni, pur non tornando ad
elencare le molte caratteristiche già annotate per le Intuos2, ricordo la possibilità di personalizzare i livelli di pressione, di inclinazione e di sensibilità delle
penne, anche differenziando il comportamento di più strumenti di tracciamento
utilizzati alternativamente, e tenendo conto delle differenti applicazioni che fanno
uso di tali strumenti.
Indispensabile la sezione destinata a ristabilire l’eventualmente perduta corrispondenza tra posizione della punta e posizione del puntatore ‘virtuale’: è essenziale al
fine di garantire il modo di operare istintivo che caratterizza la Cintiq.
Impressioni
La prima considerazione è che la soluzione offerta da Cintiq vale di più dei singoli
“elementi” del sistema, monitor TFT e tavoletta evoluta. Quindi ci auguriamo che
anche altri produttori in futuro seguano la
strada aperta da Wacom, che dimostra di
verificare con attenzione le esigenze di chi
lavora con tali strumenti.
E chi potrebbe trovare dunque utile lavorare con la Cintiq? A tal riguardo mi viene
in mente quanto ebbi modo di osservare alla conferenza di presentazione. Una persona, apparentemente distratta, si avvicinò
al desk della Cintiq e, prendendo la penna
in mano, iniziò a disegnare con facilità. Era
chiaramente un illustratore, ma così facendo
dimostrò agli astanti quanto la Cintiq sia
simile ad un foglio di carta per un disegno
virtuale.
Wacom strizza dunque l’occhio a grafici,
illustratori e fotoritoccatori evoluti che necessitano, più che di un software sofisticato, di ritrovare la manualità e l’istintività
del gesto creativo, avendo ormai assimilato ogni possibile nozione informatica della loro professione.
Allo stesso modo un utente meno evoluto
potrebbe trovare meno ‘drammatico’ il passaggio allo strumento digitale data la somiglianza con il disegno tradizionale.
Per quel che ci riguarda, ovvero il ritocco
digitale di immagini fotografiche, devo constatare di essermi trovato completamente a
mio agio, apprezzando l’approccio istintivo; il gran merito della Cintiq è di riportare l’utente ad un rapporto diretto con l’opera elaborata eliminando la sensazione di
dover passare attraverso un personal computer, pur mantenendo le infinite funzionalità e le miriadi di strumenti che esso offre. È come disporre di un’infinità di strumenti nello spazio di una sola penna.
Mi pare invece lecito dubitare che la risoluzione
offerta
(XGA,
ovvero
1024x768pixel) possa essere sempre sufficiente alla gestione di immagini fotografiche ad altissima risoluzione. A tal riguardo posso solo riportare la mia personale
impressione di operatore a 1600x1200pixel
(lo so, eccessivi, ma ormai mi sono abituato così!).
Un altro aspetto negativo è il prezzo:
1.760,87 euro più Iva, non è una cifra da
poco anche se dobbiamo considerare che
si tratta di un ottimo monitor LCD TFT da
15".
Costi a parte, Wacon ci ha fatto davvero
una bella sorpresa offrendoci un migliora-
Le due ipotesi di connessione qui prese in esame mettono in luce una quadruplice accoppiata dei cavi che
ci troveremo a giostrare. Possiamo infatti utilizzare
la Cintiq connessa, in quanto video, ad una interfaccia VGA o DVI, mentre, dal punto di vista del sistema di puntamento, essa consente sia la connessione Seriale sia quella USB. È supponibile che la
stragrande maggioranza di utenti odierni approvi
l’accoppiata VGA+USB, per migrare un domani verso la soluzione full-digital DVI+USB.
QUANTO COSTA
COSTA
Cintiq 15x con USB e Seriale, VGA
(RGB) e Digitale (DVI) per PC, Mac e
SG: 1.760,87 euro, Iva esclusa
Distributore:
CDC, via Tosco Romagnola 61, 56012
Fornacette (PI). Tel. 0587.8989, fax
0587.898514. www.cdc.it
Opengate, via Brodolini 30, 21046 Malnate (VA). Tel. 0332.803111, fax
0332.862038. www.opengatespa.com
Turnover, via Riviera di Chiaia 185/b,
80121 Napoli. Tel. 081.66683, fax
081.66885. www.turnover.com
www.wacomeurope.com
A destra: abituiamoci a vedere comparire sui nostri
elaboratori, ogni giorno più frequentemente, questa
nuova interfaccia DVI. Invero la Digital Video Interface dovrebbe essere la soluzione più naturale al fine di collegare monitor e computer, comunicando entrambi mediante dati digitali, dunque passibili di venire indifferentemente, o quasi, compresi da entrambi i lati. Nell’utilizzo di monitor CRT però, essendo
essi basati sulla conversione dei dati digitali in dati
utili ad essere trasposti in raggi catodici, tale allineamento non risulta tanto immediato quanto avviene nel rapporto digitale-digitale tra personal e schermo LCD. La Cintiq consente la connessione, mediante due cavi forniti, sia ad adattatori video VGA tradizionali (incorpora un decoder VGA-DVI) sia a schede DVI che le forniscono direttamente (quasi) i dati pronti ad essere visualizzati.
mento del rapporto utente-macchina, piuttosto che il solito, scontato, bombardamento
di nuove performance, che spesso fanno dimenticare come dietro ad una periferica
evoluta ci sia un utente umano il quale sicuramente apprezza gli interventi tesi a migliorare il suo stile di lavoro.
Eugenio G. Tursi