IV LEZIONE argomento della lezione di mercoledì

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IV LEZIONE argomento della lezione di mercoledì
IV LEZIONE
argomento della lezione di mercoledì 17 dicembre
Il monologo, uso del gesto e della parola in un dialogo con sé.
testo tratto da “Orgia” di P.P. Pasolini
Questo alito d’aria che il rinfrescarsi della notte…
Questo alito d’aria che il rinfrescarsi della notte
precedendo la breve agonia,
mi ricorda solo ciò che riguarda l’amore,
il più sporco amore,
che è l’unica cosa che, dopo l’agonia,
va veramente perduta.
Veramente perduta…
perché è fatta di carne, che si corrompe…
È tanto più quanto è fatto di sola carne
- di seno, di ventre,
di cosce, di sesso:
se ne va, se ne va,
e l’unica cosa che va perduta per sempre,
tutto il resto pazienza,
ma nella carne c’è la sola cosa sicura che se ne va,
ed è tutto, tomba mia!
Vediamo..
Cosa pensavo, grazie ai miei rimorsi?
Pensavo, giusto alla carne.
Ma non alla carne bella,
con la sua dignità,
del viso, delle spalle, della nuca.
No: ma alla carne dove è più carne,
e quindi più muore.
La grazia di un viso o la fierezza
di un paio di spalle o l’innocenza di una nuca,
non muoiono. Ma ciò che la stoffa di un paio di calzoni
(in un riserbo severo e quasi immacolato)
protegge, se rigida, e, se molle,
stinta e gualcita, rivela quasi infantilmente
- con brutale innocenza – questo muore.
E poiché ogni volta che è stato (per miracolo) goduto
ritorna a quella sua naturalezza proibita
- nella grazia sbadata della vita - bisogna
goderlo mille volte, non lasciarlo
nemmeno per un istante,
non concedere un solo spiraglio
a ricrearsi della sua lontananza…
del suo mistero…
della sua immacolatezza che significa tragedia.