Passi di… versi

Transcript

Passi di… versi
4EWWMHM:IVWM
“Non si deve cercare se stessi nell’arte,
ma l’arte in noi”
Stanislavskij
“PASSI DI… VERSI” raccoglie poesie dei ragazzi della Comunità per
tossicodipendenti e alcoolisti “Casa del Vento” oggi “Il Doccio”.
In questo libro compare solo “parte” di questa esperienza sul raccontare e raccontarsi attraverso il potere evocativo delle parole.
“Scrivere - dice Blanchot - è percepire il continuo ed inesauribile mormorio dell’essere”.
Il Percorso di Scrittura Creativa è stato per gli ospiti della Comunità una
possibilità per conoscersi, per entrare in contatto con le emozioni, per scoprire e riscoprire una parte importante di sé che non sempre si rivela, per
acquistare sempre più fiducia nelle proprie capacità creative e avviare un
processo di cambiamento.
Una metodologia attiva ed innovativa - fondata sul ricercare, sullo sperimentare, sul fare, sul conoscere, sul creare – ha animato il laboratorio.
Bastano semplici input… per scrivere, per esprimersi, per andare oltre, per
rivelarsi.
Qualsiasi realtà, piccola o grande che sia (una piccola pietra come un filare di pioppi fra la nebbia), può essere/divenire sorgente creativa; l’importante è sentire e vivere – anche se per un attimo… che può ripetersi - l’unità fra ciò che è dentro noi e quello che è fuori, fra l’esistenza e la poesia,
fra l’immaginazione e la realtà, fra se stessi e gli altri (…e viceversa).
Negli incontri di scrittura si è lavorato giocosamente e profondamente
sui sensi, sulla percezione, sulle molteplici e diverse possibilità del linguaggio… per dare, cuore, anima, voce alle parole.
Poco a poco, per i ragazzi della Comunità, la poesia è diventata ulteriore possibilità di conoscere il mondo, di capire e farsi capire, di esprimere desideri e malinconie (che vivono dentro loro, in ogni essere vivente).
Ho cercato di proporre stimoli sempre nuovi, provenienti anche da altri
canali sensoriali che quello della vista (l’olfatto, il gusto, il tatto, l’udito).
Sono state effettuate visite a mostre fotografiche e pittoriche per promuovere magiche e profonde interazioni fra parole e immagini, uscite nel territorio per conoscere luoghi significativi che hanno il potere di evocare emozioni/stati d’animo da trasmutare poi in versi o brevi prose poetiche.
I ragazzi del “Doccio” hanno sperimentato forme diverse di scrittura…
facendo sgorgare fuori di sé tristezze, sogni, allegrie.
La poesia, per una misteriosa magia, attiva qualcosa che fa immergere
nelle profondità dell’essere, in un oceano profondo dove intuizione e sensorialità contano più del cosiddetto pensiero logico.
Ognuno ha partecipato con tutto se stesso, senza nascondersi o risparmiarsi.
La lettura, alla fine di ogni incontro, è divenuta momento importante di
condivisione, di scoperta, di conoscenza, di discussione sui diversi e molteplici punti di vista sull’esistenza.
Il laboratorio ha sempre avuto finalità che non erano solamente estetiche o linguistiche.
Sri Aurobindo, filosofo e poeta, asseriva: “L’uomo è solo un gradino dell’evoluzione: se non sarà capace di superarsi, sarà superato”.
La scrittura, unendo il corpo alla mente tramite segni e suoni che hanno
significati visibili e nascosti, favorisce la conoscenza delle diverse realtà
dell’uomo e del mondo, di ciò che è e che potrebbe essere questa vita che
a volte viviamo distrattamente; palpitano e fluttuano dentro ognuno di
noi sapori, ricordi, sogni, odori, immagini, pensieri che non devono andare perduti.
Ogni persona ha diritto di “sperimentare”, “giocare”, “fare”, “esplorare”, “scoprire”, “immaginarsi”, “essere” per riconoscersi come persona
attiva, originale, creativa.
Questi passi di…versi nella via, nella vita, possono portare lontano, molto
lontano, e davanti a noi stessi ( ogni poesia, ogni parola, potrebbe essere
specchio/frammento di vita in cui guardarci veramente e nuovamente).
I ragazzi del “Doccio”, che da fare hanno ancora tanto per “conquistarsi”
possibilità di esistenza che non siano il dipendere da sostanze o da altro,
sussurrano e gridano, in queste poesie, la loro dolcezza e la loro rabbia, l’amore sognato e non trovato, il loro passato e forse il nostro futuro.
Possiamo ascoltare, dobbiamo ascoltarci…un’altra vita è possibile, qui
ed ora, in questa terra dilaniata da molte guerre che si vedono e da conflitti che non si vedono.
Come diceva Wilhelm Reich: “Il lavoro, l’amore, la conoscenza sono le fonti
della nostra vita. Dovrebbero anche governarla”.
L’indifferenza uccide gli uomini.
Alessandro Scarpellini
COMUNE di PISA
Assessorato alla Cultura
Servizio Biblioteche
Ass. CITTA' SOLIDALE
Coop. Sociale “IL DELFINO”
ISTITUTO STATALE d'ARTE
“FRANCO RUSSOLI”
Passi
di… versi
Percorso di Scrittura Creativa di
ALESSANDRO SCARPELLINI
con i ragazzi della Comunita' “Il Doccio” di Bientina
anni 1997-2003
a cura di Maria Rutili
COMUNE DI PISA
ASSESSORATO ALLA CULTURA
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa ha promosso con entusiasmo questo Progetto
di Lettura e Scrittura Creativa finalizzato alla promozione culturale e al reinserimento sociale dei
ragazzi ospiti della Comunità Terapeutica ‘Il Doccio’.
Scopo di questo intervento è quello di stimolare la cultura e la conoscenza di sé come strumenti
atti al recupero della persona, valorizzando la riscoperta delle possibilità e delle capacità creative di ognuno.
Nel contesto di iniziative attuate per la lotta alla droga e all’alcoolismo l’Ente locale ha ritenuto suo compito sostenere e dare voce a questa esperienza che ha permesso a molti giovani, anche
drop-out, di scoprire e riscoprire sentimenti ed emozioni attraverso un processo di apprendimento mirato a promuovere il cambiamento ed una sempre maggiore capacità di scelta e di
autonomia.
Questa collaborazione fra il Servizio Biblioteche e l’Associazione di Volontariato ‘Città Solidale’,
oltre che con l’Istituto d’Arte ‘F. Russoli’ di Pisa, e la cooperativa sociale “Il Delfino” ha evidenziato quanto sia necessaria e proficua l’auspicata integrazione fra le diverse agenzie formative
ed educative del territorio, in un interscambio continuo di energie, per interventi significativi
che riguardino anche i problemi dell’emarginazione e della tossicodipendenza.
Una strada, un percorso da fare insieme… verso la vita.
L’Assessore alla Cultura
del Comune di Pisa
Fabiana Angiolini
5
Sono alcuni anni ormai che mi occupo di Comunità Terapeutiche. Sono stati anni difficili ed
impegnativi ma anche pieni di una grande esperienza umana, luoghi di relazioni profonde e
significative. Ho imparato a rispettare gli errori e le debolezze dei ragazzi che vi hanno abitato,
a non nascondermi dietro l’alibi dell’autorità o del giudizio, a vedere le persone che accoglievo
non solo come “problemi” ma anche come risorse. Ho sempre rifiutato l’idea delle Comunità
come luoghi di contenimento e di esclusione e le ho sempre immaginate inserite nei loro territori e nel tessuto delle relazioni sociali. Ho ammirato la fatica e la volontà con le quali tanti di loro
hanno combattuto accanto agli operatori la battaglia per recuperare la vita e ho assistito con
grande gioia alle piccole grandi vittorie che li hanno portati fuori dal tunnel.
Questo fa parte della ricchezza della mia vita, è il debito che ho verso di loro.
Sono molto contento della pubblicazione di questo libro perché vedo in esso un eccezionale
strumento per condividere questo patrimonio con tanti altri, per far entrare idealmente tanta
gente nella nostra Comunità. Questi versi raccontano la vita, la bellezza, l’amicizia con quella
intensità propria solo di chi le ha perdute e poi ritrovate, o incontrate per la prima volta dopo
tanti anni. È una prospettiva unica, tutta particolare, libera dalle banalità con le quali spesso si
parla di queste cose. È un bel modo di apprezzare la vita e l’esistenza.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso che si realizzasse il desiderio della pubblicazione di questo libro: la nostra instancabile Prof. Maria Rutili, punto di riferimento insostituibile per tutta la formazione culturale dei nostri ragazzi; il Comune di Pisa, segno di una città che
vuole includere nella propria offerta culturale anche i più disagiati; il Poeta Alessandro
Scarpellini che ha saputo dare parola ai sentimenti sepolti nella fatica di vivere ed esistere dei
nostri ragazzi. Un grazie sincero anche al Preside Ilario Luperini, al prof. Aldo Filippi ed agli
studenti dell’Istituto d’Arte “Franco Russoli” di Pisa per la collaborazione grafica e pittorica. Un
grazie “in famiglia” a Riccardo Bozzi, Presidente dell’Associazione di Volontariato “Città
Solidale” che cammina quotidianamente accanto a noi ed ai nostri ragazzi presso la Comunità “Il
Doccio” di Bientina. Un ultimo doveroso pensiero al CESVOT che ci ha permesso di tradurre il
sogno in realtà, destinando le risorse necessarie per la pubblicazione del libro.
Il mio grazie diventa quello dei nostri ragazzi, di quelli che hanno scritto questi versi e di quelli che attualmente vivono in comunità. Mi auguro che attraverso queste pagine si impari a voler
loro bene e ad apprezzare la vita.
Il Presidente
Coop. Soc. Il Delfino
Don Armando Zappolini
6
Come pedagogista ed insegnante credo che l'azione della cultura sia fondamentale per lo sviluppo della persona, per i ragazzi tossicodipendenti inseriti in un programma di recupero penso
assuma anche una valenza terapeutica.
Le ricerche in questo campo, da Demetrio fino a Calderini e ad altri, affermano che scegliere le
parole per scrivere insegna a riflettere, ad entrare meglio in contatto con le emozioni, a dare spazio all'espressività, a sviluppare capacità di relazione con gli altri, a potenziare l’autostima e a
star bene.
Per questo, quando nel 1995 ho accettato con entusiasmo la proposta di impegnarmi nel lavoro in comunità, la “scrittura creativa” mi è sembrata una delle attività idonee a realizzare gli
obiettivi che mi prefiggevo.
Allora ho coinvolto Alessandro Scarpellini, un Poeta con il quale avevo condiviso precedenti
esperienze di lavoro, e “i ragazzi” della “Casa del Vento” prima e de “Il Doccio” poi hanno iniziato a raccontarsi e ancora oggi scrivono.
Un tocco di Alessandro, una virgola spostata, un “a capo”, un punto, danno ritmo a parole
tanto vissute e sofferte. Un po’ di musica di fondo, il verde dei campi alla finestra… la voglia di
aprirsi, sfogarsi, ribellarsi, ricordare, pian piano esce fuori e si deposita lieve tra i segni. Una
scrittura incerta, che diventa piano piano poesia.
C’è commozione allora, rispetto l’uno per l’altro e il compagno di comunità e di sofferenza
diventa amico. Grazie alle sue parole si impara a conoscerlo e a capirlo. Scrivere insieme diventa ricchezza e momento di commozione, un lasciarsi andare in un “viaggio” diverso che scopre
le anime, un momento sereno che coinvolge tutti in un’atmosfera profonda e sentita.
Questa è la magia di Alessandro al “Doccio”. “I ragazzi” lo ammirano, lo stimano, lo cercano,
si confidano e accettano, ancora una volta, la sfida con se stessi e il mondo.
E’ bello lavorare insieme. E’ il mettersi in gioco e ritrovarsi persone, al di là delle esperienze
diverse, dei ruoli e delle competenze, che crea momenti di forte intensità e comunicazione e
regala a tutti, “ragazzi”, volontari, operatori, una notevole occasione.
Scrivere poesie è diventato in comunità una “parola calda”, un momento/spazio per sé di rivisitazione personale e di autovalutazione positiva.
Tutto ciò ha contribuito notevolmente a creare uno stimolo e una motivazione verso interessi
culturali e un cammino veramente “terapeutico”. Spesso si inizia a scoprire la voglia di scrivere
per sé come necessità dell’anima. Dalla scrittura scaturisce a volte la riscoperta della lettura, il
desiderio di assistere ad uno spettacolo teatrale, visitare una mostra, leggere una poesia. Dalla
scrittura, a volte, scaturisce anche il desiderio di cominciare veramente a vivere.
Un ringraziamento particolare a tutti “i ragazzi” che, in questi anni, mi hanno aiutato a divenire, forse, anche insegnante migliore.
La Responsabile
Settore Cultura
Coop. Soc. Il Delfino
Maria Rutili
7
TORNERA'
LA VITA?
Il giallo fioco di stelle lontane
schiarisce il buio della notte
fino a sparire
nel mattino che nasce,
che sgorga da strade percorse
fatte.
Perdersi nelle profondità
dell’anima,
nell'amore buio / misterioso
di vicoli.
Foci insabbiate
dal tempo che non passa.
In me il passo,
incerto e vago,
di chi sogna l'amore.
Chiassosi gabbiani
segnano il cielo
con i loro voli.
Caduta la pioggia
si acquietano i pensieri
sulla proda erbosa
umida, battuta dai venti.
Sono perdenti
coloro
che non amano la vita.
Vento
che hai profumi lontani,
voci confuse di colori
e passi diversi,
sveglia / svela
la bellezza segreta del mondo.
Qui, ora
voglio vivere felice.
Alessandro Scarpellini
11
Di passi
che si incrociano,
seguono il sole,
non aver timore.
Il cuore
ha la forza
del sangue,
della dolcezza.
Ho occhi aperti,
innamorato
del sapore nascosto
della vita.
Perdersi,
ritrovarsi
nel porto
di sogni non detti.
Ritrovarsi,
perdersi
nel palpito infinito
d'amore.
Alessandro Scarpellini
La porta della mia camera
la camera del levante.
Il sole, l'aurora, il cielo, la luna
la forza di vivere e ricominciare.
Verde e rossa la targa di legno
verde la speranza, rosso l’amore.
I ragazzi che mi hanno preceduto
dicono "lotta". Tornerà la vita?
Michele C.
12
Mi è sempre piaciuto giocare
insieme
solo
con palline di gomma
ai margini di una strada a senso unico.
Una linea retta lungo il cielo
tenuta in alto da uomini,
il vento soffia
soffia in una sola direzione.
Giocatore non cadere,
rimani ritto su quel filo:
un bel dì
anche tu
arriverai lì.
Nicola
Batte il cuore,
vado.
E in quell’attimo tremendo
ho paura.
Sento le mie mani
sento le mie gambe,
legato.
Con funi di fuoco
ad un albero d’acqua.
Daniele
Apro timido le braccia,
provo a farmi del male.
Ti ho lasciato entrare in me,
come una spada incandescente
m’hai spaccato il cuore
liberandomi dal gelo.
Miriadi di schegge.
Mario
13
Da poco ho rinnovato
il sacchetto dei fantasmi,
mi accingo nell’accendere il fuoco
che porterà a me quel colore nell’acqua
che mi dice se è buona.
Ora il filtro e la siringa si avvicinano.
Aumenta la mia sensazione di vita,
devo deglutire un filo di saliva
in due colpi.
Ecco che il mezzo grammo
di calore fa la sua azione.
I sensi cambiano di colpo
in un attimo,
il respiro si fa di nuovo normale.
Ora sto bene!
Ora sto bene!
La mia testa oscilla dall’alto
al basso e viceversa,
in un momento,
come se prendessi coscienza
di tutto quello che mi circonda.
I miei occhi spillati
ed intorpiditi si fissano
in un tramonto stupendo,
tramonto bagnato di lacrime.
Io mi chiedo
perché
perché
perché?
Giorgio
Felci
accarezzate dal sole,
sfiorate dall’ombra.
Io sono l’ombra,
io sono il sole.
Maurizio P.
14
Con tutto me stesso
combatto ricordi
di una vita spezzata.
Nell’animo mio
paura, solitudine, viltà.
Un percorso
irto e pieno di insidie
che mi conducono
in un vortice cupo.
Solo un sorriso.
Ed un volto a me caro
risveglia il cuore mio,
donandomi la meraviglia
di una notte stellata
con la quale
in un’esplosione d’amore
vorrei condividere
tutta la vita.
Baldo
Fegato e cervello spappolato.
Sento
le vibrazioni positive
della primavera,
sento
che ho bisogni
di cui mi sono privato,
allora scherzo,
e come sempre
scappo davanti alle difficoltà.
Mi vergogno
e per questo mi nascondo.
Jacopo
15
Le mie emozioni
mi portano a te.
Tu che mi dai
la voglia di vivere
la forza di andare avanti,
tu che riempi il mio vuoto.
Sento in me la solitudine
quando non ci sei
e chiudo gli occhi
per sentire
le tue mani che accarezzano,
le emozioni
che solo tu mi sai dare.
Maria A.
La farfalla invidiosa
oscura la bellezza del cigno
che timidamente
si affaccia dal canneto.
Paura di mostrare il suo splendore.
La farfalla
accecata dall’invidia
non sa di essere splendente.
Federico
16
L’orologio segna il tempo,
tempo che sa di amaro
di vita e speranza.
Giorni, Ore, Minuti
si consumano lenti.
Dietro la parete
il lamento del vento
sembra voce di un cuore ferito
ferito dal tempo
che può portare lontano,
finire la corsa vicino.
Un suono
segna la tua ora.
Aspetta
pazienza ti dicono di avere,
lui non aspetta
passa.
E poi
ad ogni rintocco
ti senti più stanco,
vorresti
che mai passasse
il tuo momento di gioia.
Un momento di vita,
di vita
di vita eterna.
David
Ho la certezza e la dolce illusione
che il mare venga a portarmi via
come una perla, senza più conchiglia.
Alessandro Scarpellini
( da "I sassi caduti",
Book Editore 1993)
17
Quale spirito misterioso
può aver creato la terra
con la sua bellezza e perfezione?
Un Dio grande e onnipotente?
Rinascimento,
periodo di logicità e religione.
L’esperimento e l’osservazione
non possono essere la chiave
di tale magnificenza.
Quale mistero si nasconde
dietro a questo rompicapo per dotti?
Un Dio che con il suo creato
ci rivela la sua esistenza?
Daniele G.
Chiuso
costretto in una stanza,
il mio pensiero libero
vola sulla mia isola.
Non riesco a dimenticare
i gabbiani, il mare
l’azzurro del cielo.
Chiuso
per ritrovare la mia serenità,
posso solo immaginare
questo momento.
Dentro me c’è una luce solare,
vuole sciogliere il ghiaccio
che per anni
ha bloccato la mia forza.
Marco C.
18
Curve di strada bianca
sul verde orizzonte,
colpi lontani
segnano il tempo
che si è fermato dentro me.
I colori indecisi
della mia vita
sono più forti adesso,
bruciano
come lacrime
salate sul volto
rigato di sospiri.
Rosso di rabbia,
nero di lutto,
azzurro di luce,
grigio di vento…
quest'arcobaleno
di sogni lontani
parla di me.
Maria Rutili
Insicurezza vissuta dentro me
Nonostante i miei tentativi.
Cerco in ogni luogo
Esperienze di una vita passata,
Rifiutate dal mio carattere
Tornato ogni volta a dominare su di me.
E io torno a pensare ai ricordi felici
dell'infanzia
Zuccherati di innocenza,
Zaffiri della mia fantasia,
Ascoltati poche volte dentro di me.
Riccardo B.
19
Ho pianto felice
su una storia finita
che ha riempito il mio cuore
di nuove emozioni.
La furia impetuosa della passione
trascina il corpo
leggero
nelle calde e preziose
serate d’estate.
La forza e il coraggio
sorprendono allegri
la nostalgia di quell’amore
e il disprezzo provato.
Ho negato al mio cuore
la libertà implorata
di amare,
di essere amato
come voleva.
Sguardi di gioia,
carezze divine,
accendono micce
che fanno scoppiare nuvole.
Il mio corpo
guarda un’isola nuova,
ho sempre guardato
con occhi diversi.
Michele C.
Lettere d’amore
Lettere d’amicizia e delusione,
lettere mai spedite.
Jacopo
20
Si spegne qualcosa in me,
i desideri diminuiscono
e la voglia di ridere
piano piano se ne va.
Sale il malessere
provo a combatterlo,
sembra di arrampicarsi
sugli specchi.
Combatto combatto
sempre più,
cosciente di aver perso.
In me comincia a prevalere
la paura e la voglia di scappare.
Sarà la cosa migliore?
Stefano Ma.
E’ più facile
sapere.
Cammino scalza
in una stazione
e mi sento più povera,
debole
senza scarpe
con tanti treni.
E mi chiedo
quale sto perdendo.
E’ più facile
sapere.
Coraggio.
Ho lasciato
le mie scarpe
sotto al letto.
Ai miei piedi
libertà
ignota.
Spalancata.
Nicoletta Landi
21
Raggi di luce irrompono
nella placida quiete del buio.
L’oscurità che mi protegge
e nasconde la mia ombra
adesso non è parete del mio essere.
La vita mi prende
e mi porta da un luogo all’altro,
il destino mi sposta
da un punto verso l’altro,
e io,
stretta fra loro,
sento voci paurose.
Vedo gli argini di questo fiume
come ostacoli
che intralciano la mia vita.
Deborah A.
Il dolore di una vita
distrutta
non potrà mai levare
dentro di noi
la gioia di sentire, provare
sensazioni d’amore
verso il mondo
che ci circonda.
Renato
22
Il sole nascosto da nubi invisibili
dona alla terra verde senza margini.
I prati, gli alberi, le strade
raccolgono la pioggia
che copiosa scende dal cielo.
La tristezza affranca il mio cuore,
cuore che ha sempre bisogno di sole
per sentirsi vivo.
Cerco amore affetto,
brancolo nelle tenebre,
con fiducia aspetto che ritorni il sole.
Non mi piace la pioggia,
ma dopo
posso vedere l'arcobaleno.
Mi sento rapito,
ho tanti altri pensieri…
solo il rumore dell'acqua che scorre
e il vento mosso dalle rondini in fuga
mi riporta alla realtà.
Marco S.
I vetri della sala,
finestra sul mondo.
Il mio passato
privo di gioie
colmo di amarezze, delusioni
insoddisfazioni.
Quanto vorrei
essere libero, spensierato
come i gatti
che vivono solo la vita.
Gianni S.
23
Il Labirinto,
non c’è via d’uscita.
Mi sento braccata
dalla mia stessa angoscia.
Sono schiava del mio respiro.
Mi muovo
mi muovo, mi muovo.
Devo riuscire a trovare la strada giusta,
quella che mi porterà
verso la luce.
Ovunque mi giri
vi sono strade:
milioni di strade,
milioni di porte
aperte e chiuse.
Giro, corro, giro
mi trovo sempre
nello stesso punto.
Spezzare questa maledetta continuità,
spezzare la quotidianità.
Giada
Infinito girotondo
Anime ribelli che volano
Spade che si scontrano.
Pace.
Jacopo
24
Vita corta, lunga
monotona.
Non sentirsi nulla,
soffrire per arrivare
a qualcosa di vero.
E' difficile vivere.
Attimi belli volano via,
i brutti vengono subito
e non vanno più via.
Dove c’è la vita
nasce la speranza
di sentirsi felici.
Antonella V.
Oggi penso che
con la velocità della luce
ti sei allontanata da me.
Oggi penso che
sei stata luce
di un fuoco,
caldo bivacco.
Sei entrata dentro me
alimentata d'amore.
Oggi penso che
sei luce per qualche altro,
lontana da me
non riesco più a sentire
il tuo profumo.
Marco B.
25
Grigia foschia.
Ricordi di giorni andati via
col vento,
tristi come mai.
In lontananza una nube.
Giorni
tutti uguali,
passati con rabbia
sofferenza.
Colore cupo,
senza mai schiarire.
Quel grigio
oggi sta schiarendo,
piano piano.
Adesso
sto pensando al domani,
pieno di colori vivi
(sogno di una libertà
difficile).
Gianni T.
Il puzzle della mia vita.
Puzzle che ogni tanto si scompone
arrivando quasi a sfiancarmi,
troppa fatica
sofferenza.
Con il passare del tempo
riesco a ricomporlo,
a capire
chi realmente sono.
Giancarlo C.
26
Sto iniziando a vedere la luce,
luce bianca
che entra nel mio corpo.
Luce bianca, bianco cuore
che scende dal cielo
e entra in tutti i pori.
La luce bianca
si divide in mille colori,
mi pervade l'animo
scaldandomi il cuore.
Sto iniziando a vedere la luce,
luce bianca
che illumina la mente.
Il suo pulsare
mi ubriaca di gioia,
dei mille colori dell'arcobaleno.
Alessandro F.
Muto
il mio grido d’aiuto.
Sorda
la mia speranza.
Cieca
la mia passione.
Ecco…
il sole!
Finalmente libero,
libero.
Ma da chi?
Mario
27
Spadino libero come il vento
non sapeva quel che faceva,
sfidava la morte per sentirsi vivo.
Spadino vagava coi suoi pensieri
vergini e selvaggi,
frugava nei muretti della città
come fa un bambino
nel comodino di camera sua.
Spadino riusciva a divertire la festa
ma Spadino era pazzo
e alla fine la morte ha vinto.
Spadino è morto.
Mi piace immaginarlo
nel Nirvana degli sballoni
mentre prende un acido
con Albert Hoffman,
aspettando che Sid Vicious
si allontani
per sgamargli l’imbosco.
Spadino era un pazzo
e non tornerà,
Spadino mi manca.
Salvadhu
Guardo il cielo
limpido e sereno
e vorrei provare
questa serenità
dentro di me.
Non capisco perché
dentro me
c’è tanta rabbia
e voglia di distruggere
quello che ho costruito.
E continuo a chiedermi
perché,
senza avere risposta.
Maria A.
28
Gioire per le più piccole cose.
Immaginare di volare come un uccello,
Oltre ogni immaginazione.
Iniziare un nuovo cammino,
Anche con la ragazza dei tuoi sogni.
Deciso ad amare come non mai
E a vedere la realtà nel modo migliore.
Lavorare per rendersi utili,
Liberarsi da ogni dubbio,
Anche se potrà essere difficile.
Vivere nella maniera più dignitosa,
Incominciare a vedere oltre l’orizzonte
Tanta luce che forse è mancata.....
Anche troppo.
Antonio A.
E fai che sia canto di gioia.
Ferma la mente,
ascolta il cuore,
fai rollare le bacchette
fino a quando
non trovi il ritmo della vita.
Il ritmo cresce
dentro di me.
Non smettere
mai
di ascoltare / suonare
il ritmo della musica
della vita.
Maurizio P.
29
Il bagliore delle mie speranze,
una porta socchiusa.
Si intravede
il giallo dei limoni
e una luce
che emana calore,
calore che entra nel mio corpo
nei miei pensieri.
Non voglio avvicinarmi.
Non voglio aprire quella porta.
Qualcosa mi trattiene.
Ho paura di rovinarmi,
di rovinare questa gioia.
Non voglio spezzare
questi raggi di sole,
è come se sognassi.
Di svegliarmi mi rifiuto.
Un sogno troppo bello
la vita.
Patrizia
Una finestra si apre
all’improvviso,
un guizzo e via nel vuoto
come se qualcuno volesse prendere
il suo nido
beccato chissà quante volte.
La finestra si chiude,
il piccolo uccello
plana
nel suo nido tranquillo.
Gianni T.
30
Vedo in lontananza una luce,
una piccola luce molto forte
che salendo nel cielo
mi illumina gli occhi
mostrando colori sgargianti.
Ecco l’alba,
l’inizio di un giorno nuovo
di nuova nascita.
Le lancette della vita
continuano a girare.
Da un tratto di sole
il cielo scende nel mare
che lo inghiotte
a piccoli morsi di bambino
colorandolo di un rosso lieve.
Il buio fa paura,
anche se
punteggiato di stelle
che aprono una breccia
nell’oscurità della notte.
Gianni D. U.
Vorrei poter raccogliere
le lacrime della mia esistenza
figlie di un abisso
nero e profondo,
da loro imparare
il dolce fiocco della vita
affinché il buio della memoria
divenga mare pulito
dove potersi tuffare.
Giovanni
31
Viaggiando nell'ignoto
di questo cammino,
lungo / burrascoso,
penso al tempo che scorre
e mi carezza l'anima.
Alessandro F.
Gli angeli parlano sottovoce
in angoli nascosti
della via,
hanno vita breve
di scorza di luce e di luna.
Profumo di erba
di spigo selvatico
dentro il mio cuore.
Ci sono angoli ruvidi di pensieri
dolci d'amore, dentro me.
Vivere
è viaggiare oltre il buio
della notte,
della morte.
Alessandro Scarpellini
Non esiste notte così lunga
che non possa far risorgere il sole
dall'immenso
misterioso mare della vita.
Gianluca
32
Sono foglia di bosco,
germoglio un tempo cresciuto
dal ramo di un'antica quercia
tenuta prigioniera
dalle umide radici del passato.
Ne sono succube, ora
se mi stacco, muoio.
Se mi separo dal mio passato
travagliato
può essere il futuro.
Ardite sono le scelte
che non posso più rimandare,
faccio una scelta
da tempo meditata.
Mi separo,
volando oltre l'orizzonte.
Sostenuto dal dolce vento
inviato dalla primavera
non so dove andrò finire,
forse all'altro capo del mondo
forse a pochi passi da dove ero.
Di una cosa sono sicuro:
sono elemento,
parte di tutto, senza dubbio libero.
Marco S.
Le nuvole bianche
spiccano
nel celeste cielo immenso,
si rincorrono piano piano
donandomi un’estasi serena
e dei sorrisi in più
che addolciscono e rallegrano
la mia giornata.
Benvenuta primavera.
Gioia
33
Ti cerco
nell'atmosfera della terra,
ti vedo
come una stella nel cielo,
ma sei troppo lontana,
chiara e luminosa
come il sole
che sfiora la luna.
Ti vedo
scomparire sempre di più,
in lontananza,
come il sole che tramonta
fra le onde.
Luca C.
Stavo nella polvere
non sapevo volare.
Piccole le mie braccia
pensavo di rinunciare.
Qualcuno mi ha fatto provare,
qualcosa mi ha fatto vedere.
Il mio cuore
ha una grande apertura alare.
Abbracciando sto volando.
Laura Salvadori
Alla foce del fiume
c’è un mare profondo / salato
di luce.
Onde giganti si annullano
su sculture di roccia scaldate dal sole,
bagnano un gabbiano
che sta imparando a volare…
un giorno volerà
a fianco del sole.
Rudy
34
IDENTITA' ?
Il nulla ha il colore
di un bimbo che ride
della polvere della strada.
Stelle vicine e lontane
brillano silenziose.
In ogni cosa
ascolta
il battito segreto del cuore,
scopri
la bellezza del mondo.
Non ti fermare al primo passo.
Nidi di ragno
sono i pensieri della strada,
le ombre silenziose,
le siringhe sporche di sangue,
le macchine che passano,
gli amori fatti di sabbia e di vento.
Non ti fermare al primo passo.
Nascosto in te
vive un seme di sole e di luna
calpestato.
Alessandro Scarpellini
Si è alzata
grande ed infelice
l’ultima luna
prima dell’equinozio
di primavera.
Sul filo dei tetti
nel cielo luminoso
aveva un’ombra triste,
nell’enigmatico volto.
Le parole degli uomini
sono senza saggezza,
rinunciano alla luce
per cercare sangue.
Laura Salvadori
(da “Pace”,’Archivio Nazionale
della Poesia inedita di Monterchi, 2003)
36
Ho un bambino dentro me,
quel bambino che persiste
sta invecchiando senza crescere.
Bambino,
infante perverso e polimorfo.
E’ a questo che si riduce l’idea
dell’infantilismo, dell’infanzia?
Un bambino
che sente la propria fragilità,
emotiva e fisica.
Ogni parte del mio corpo
è fragile, un corpo
che tuttora non riconosco
come parte del mio essere.
Sono in una gabbia,
qualcuno o qualcosa
mi ha spinto dentro.
Forse vi sono entrata da sola.
Una gabbia,
è stata chiusa la serratura
sono state gettate le chiavi.
Da lì vedo vicende umane
alle quali vorrei partecipare,
non posso.
Bella esperienza vivere nel terrore,
vero?
In questo consiste essere schiavo
prigioniero di se stesso,
chiuso in una gabbia.
Mai come adesso in me esiste
il bisogno che qualcuno trovi le chiavi
ed apra la serratura,
il bambino uscirà e forse
sarà pronto ad accettare di crescere.
Illusione?
Gibran sussurra:
“...le parole sono troppo povere
e troppo misere
per esprimere ciò che l’uomo
più profondamente
avverte dentro di sé”
Deborah A.
37
Dalla finestra
dove l'aria non passerà mai
contorni
simili a quelli
dove un tempo potevo camminare,
che sempre cercavo quando ero lontano.
D'inverno
ricordo l'uguaglianza noiosa
di un paesaggio
che farà sempre parte di me.
Dalle spine atroci sulla pelle
viene partorita d'estate
un'omogeneità di un giallo
che visto da lontano
mi rende felice,
quasi incredulo
di come
tutto possa cambiare.
E nella finestra,
dove l'aria non passa,
rivedo i contorni
delle mie montagne.
Le notti
con prepotenza eterne
si staccano
dalle luci della civiltà.
Giovanni
Libertà.
L’identità è una linea continua.
L’equilibrio
è determinato da curve,
angoli,
che segnano
il percorso della propria identità.
(della propria libertà).
Massino V.
38
Lasciatemi la notte e prendetevi il giorno.
Voi che certo sapete cosa fare
lavoratelo ben bene,
trasformate ogni ora che passa in un inferno,
caricate ogni minuto con l’angoscia del tempo
della vita che sfugge.
Lasciate a me la notte,
io vivo lì come un’ostrica nel mare.
L’onda passa, passa il tempo, e muore.
Io sul fondo non aspetto nulla,
il mio mondo non perde la speranza
e vuole girare senza fine.
Gira, gira, gira, gira, gira
va senza fine.
Si è perso?
Io vivo nel buio di una notte di velluto
che promette di non farmi morire.
Ci credete voi?
E allora prendetevi il giorno,
lasciate a me la notte.
Gigi M.
Pieno di gioia
ogni giorno
lascio impronte
sempre più profonde.
Il mio essere uomo
ha ritrovato
la propria ombra
ed ogni giorno
canto il mio inno
alla vita.
Giuliano
39
Gelida esistenza senza briciole d’amore.
Là dove credevo di aver trovato la vita
Iniziai il mio amore con la morte.
Amore, unica parola che mi scalda il cuore.
Non so bene dove andare
Non so quello che devo fare,
Inizio oggi a capire
Di avere una grandissima possibilità
E tento di ritornare uomo.
L’inizio è uguale
La fine è quella che voglio cambiare,
Anche da solo.
Mia madre, solo Dio sa quanto mi manca.
I motivi di tutto questo sono molti,
Anche se è inutile cercare colpe / colpevoli.
Vivere è quello che conta.
Io soltanto potrò cambiare il mio destino,
Trovare in me la forza di rialzarmi
Ancora certo di una prossima vittoria.
David
Il rosso del fiore
è la vita
gettata nell'aria.
Il vento spazza i ricordi,
accarezza
i miei sentimenti
tristi o belli che siano.
Qualcosa viene a toccarmi
piano.
Mia figlia
cerca di avvicinarsi a me,
poi vola via
libera nell'aria.
Giuseppe
40
Incespico per sbaglio,
mi guardo dentro.
E’ qualcosa di magnifico,
un brivido corre nella mia schiena
adesso è arrivato fino al cuore.
Sprofonda.
Ora, ad un tratto
quel brivido
quel sobbalzo
si è trasformato in bisogno.
Ho riscoperto in me qualcosa.
L’amore
mi dice di essere ancora vivo.
Sono deciso a farmi avanti.
Ho nascosto me stesso
con i miei sentimenti,
lontano dalla felicità.
Giorgio
Io sono la musica
linfa di vita,
ciò che la parola non spiega.
Sono l’energia
che scorre dentro
sotto forma di sangue
che pulsa
al ritmo del tuo cuore.
Io sono il Dio/demone
che possiede
e allo stesso tempo
rende liberi.
Salvadhu
41
Scandisce il tempo
l’orologio.
Delinea periodi
lieti e raggianti,
tristi e bui.
Posso udire il tintinnio delle lancette,
fastidiose
risuonano nella mia mente.
Quanto vorrei che il tempo
mostrasse il giusto tragitto
da percorrere verso la vita.
E’ interminabile, infinita
la strada che porta
verso la felicità cercata.
Gianni S.
Staccare dalla vita reale,
pensare a me stesso
ai miei problemi.
Rabbia, pensare
che qualcosa cambierà in me
che un giorno sarò libero.
Un uccello
che vola nel cielo azzurro
ama la natura e se stesso.
Non pensare più a quell’attimo
per scappare, per distruggermi
e sfuggire da questo Paradiso
che è la vita.
Forse un giorno sarò libero
davvero.
Francesco R.
42
Su questa strada
ci sono solo io,
sola.
Non sento niente
del mondo, di questa strada
io cammino --- vado avanti.
Mi sforzo di andare avanti
ma non riesco a vedere
un traguardo, una meta.
Su questa strada
ci sono solo io,
sola.
Vorrei vedere qualcosa d'altro,
vorrei vedere il verde
gli alberi
il mare
ma non ci riesco.
Riesco solo a vedere strade
solo strade
che non hanno mai fine,
senza un filo di luce
spiragli in lontananza.
Niente.
Su questa strada
ci sono solo io,
sola.
Deborah
43
Questo cuore di pietra
levigato dalle onde
finisce nel fondo del mare,
dopo tre balzi
dopo tre salti
(non so se morire
di sabbia,
come un gabbiano
sconfitto dal vento).
Alessandro Scarpellini
L’energia
è un piccolo flusso del tutto,
dell’energia universale
(Dio).
Per quale motivo
questo piccolo flusso
si è staccato dal tutto
e ha dato vita al mio io?
E quanti sacrifici
quanta fatica
perché questo piccolo flusso
assorba energia universale
per poi assorbirne ancora
fino ad inglobarsi
l’una nell’altra?
Basterà la morte
per far sì che questo flusso
ritorni a far parte del tutto?
Salvadhu
44
Sono state tante
le parole piene d’odio
pronunciate da persone
che volevano soltanto
portarti via da me.
Erano pietre appuntite
di chi conosceva
la tua fragilità.
Ma tu eri lì
davanti a me
e i tuoi occhi teneri
aspettavano la verità,
una verità
che avrebbe messo fine
al dolore.
Luigi
Fiume di voci
fiume di voci
che mi sfiora, che mi bagna.
Questo è bene questo è male
e io ascolto
senza capire,
senza approfondire.
Continuo a scappare via,
come l’acqua
di un fiume in piena
che straripa
travolgendo - travolgendomi.
Finita la piena
tutto ritorna come prima.
Il fiume
riprende il suo cammino
lento verso il mare,
io riprendo
ad ascoltare il fiume di voci
cercando di capire
il bene e il male.
Sogno di prendere
anch’io la mia strada
verso la libertà.
Mimmo
45
Una porta socchiusa,
si intravede il giallo dei limoni
....Una luce.
La notte quando mi reco a letto
il mio pensiero è quello di sognare
ma non ci riesco
per il mio sbagliato arrutin quotidiano.
...Una luce.
Ma una notte profonda vidi, sognai
(non ricordo se era sogno o realtà)
una porta socchiusa,
e mi accorsi che avevo sempre visto
il mondo nero / oscuro / sbarrato.
...Una luce.
Vidi questa vecchia porta
socchiusa
con molte filature di ragni,
pensai che anche per me
ci fosse ancora speranza di vivere.
Quella porta aspettava me
e la luce che intravidi
mi illuminò
per riprendere il cammino della vita.
...Una luce.
Aprii tutta la porta e di corsa
senza sapere
pensare che cosa poteva succedermi,
iniziai a correre velocemente
affascinato
dalla luce che mi abbagliava.
E caddi in un'immensa valle
vidi immensi colori,
capii
che la vita non è sempre nera
ma vasti e infiniti
campi di colori
vivaci.
Michele C.
46
Fuoco dentro
Fuoco fuori,
Fuoco acceso
Fuoco spento,
Fuoco d'amore
Fuoco di dolore,
Fuoco di stenti
Fuoco di sogni,
Fuoco di rabbia
Fuoco d'odio,
Fuoco di sospiri
Fuoco di gioia,
non mi bruciare.
Maria Rutili
Sono stanco, indeciso,
fermo, stagnante.
Non so quale decisione prendere.
Vorrei fare qualcosa,
ma ho paura.
E mi dico domani,
ma è illusione
perché non lo farò mai.
Intanto dico domani.
Jacopo
Non c'è amore nei tuoi occhi forse?
Il mio spicchio di luna l'hai raccolto
Con odio, amore
O
L'hai posto sul davanzale infuocato dell'ultimo sole?
Amore, i suoi raggi illumineranno per sempre
i nostri sogni.
Nicola
47
Trascinati dal vento
ci muoviamo e ci aggrappiamo
senza badare a ciò che accade attorno
se non per soddisfare i nostri bisogni.
Il giorno in cui mi accorgerò
delle persone che mi circondano
e di chi mi vuole bene
affronterò la vita.
Stefano Ma.
Mi esplode nella mente
il sussurrio del vento
che dice di me cose segrete,
cose della vita
della mia storia
radici dure di pianto e di misteri.
Si annidano nella luce della sera
tristi,
come piume deluse
che il vento porta via,
sospiri di vita
sguardi persi nella malinconia
tempi finiti nella brezza di Maggio.
La luce del mattino
mi consola.
Sì, forse si può vivere.
Maria Rutili
48
Un tratto di bosco oscuro,
due alberi vecchi dal tronco largo.
Dall’altra sponda
l'acqua separa il bosco,
attraverso una fila di massi
si arriva dall’altra parte.
Di là c’è il sole
e un sentiero illuminato,
possibile arrivarci
saltando da una pietra all’altra.
Patrizia
Ora posso capire
La tua rabbia.
Tremante ti allontani
Risucchiata dalla ragione
E io ti guardo, ti seguo come
L’ombra che perseguita da sempre.
Ancora una volta sono io il vincitore
Nato mille e mille volte dentro i tuoi occhi
ora ombrosi.
Oltre la notte
Tenebroso ricordo la tua immagine,
Triste
Enigma non risolto.
Luca
In uno spazio grigio
un piccolo uccello
svolazza qua e là,
con la paura intensa
dei pericoli che trova
nella strada.
La voglia di arrivare
in un mondo felice
è difficile,
piena di ostacoli.
Una via, lontana.
Angelo
49
L’unico cambiamento è il calore che sento
quando il sole mi batte addosso,
il freddo delle notti invernali
che mi crea il ghiaccio attorno.
Sono immobile qui dentro:
non posso urlare,
non vedo.
Nessuno si accorge della mia presenza,
nessuno si accorge che anch’io ho amato
ho respirato - ho corso - ho conversato.
Il male peggiore
è il ricordo delle mie vite precedenti.
Il male peggiore è il ricordo
di aver chiesto con la mia mala vita
questa pura maledetta reincarnazione
dove posso solo riflettere e pregare
costantemente quel Dio
che ho sempre ignorato e burlato.
Non mi sono illuminato
che in queste sembianze.
Pietra.
Non so se cristallo o quarzo,
non so se tondo o quadro,
io sono qui
pietrificato per sempre
affinché il mio karma si ripulisca
e possa rifiorire in anima.
Sto fermo qui dentro
e prego per avere la risoluzione
dal Potente.
Prego
prego
prego di morire,
ma una pietra
come può morire?
Fabio
50
Il vento muoveva piano
l’erba del campo
quando bambino ridevo
di nascosto
cercando l’azzurro del cielo
(sognavo notti stellate).
Molte volte le mie corse
si sono smarrite
alla ricerca dell’amore
per poi ritrovarmi solo.
Nella strada buia
sassosa
pesa la notte
di una gioia cercata
sognata, tradita.
Sale, soffio
vento di mare
amore
ora
è il mio cuore che batte.
La luna splende nel cielo.
Alessandro Scarpellini
Contenitore di gas infiammabile
circondato di verde, fiori luccicanti
recintato di rete.
Un piccolo cancello.
La forza esplosiva che è in me,
come una bomba di adrenalina,
sale e scende per la cabeza
facendomi scendere lacrime dal nervoso.
Mi affaccio
dalla finestra della Casa del Vento
sempre / ogni giorno
aspirando ad una vita decente
senza droga e casini.
Poi torna in me quella forza esplosiva
che cancella tutto.
Cristiano
51
Nascere, crescere, divenire adulti
patto sociale convivenza compromessi…
Quante volte
bisogna rimettersi in gioco?
Gli affetti, gli amori, le delusioni.
Vivere. Cos’è vivere?
Me lo sono chiesto tante volte,
eppure sto vivendo.
Francesco
Una maschera che mi consente
un uso molteplice,
con sfaccettature dal profondo essere.
Colpiscono i sentimenti duri e crudi
come la rabbia, l’inespressione, la durezza
ma anche l’amore, la fragilità, la dolcezza
e la passionalità
con la nuova matura decisione
di tenere tutto questo.
Non posso più ferire
il mio essere uomo.
Giorgio
Tanti problemi.
Un inizio di vita
come una ebollizione,
escono una dietro l’altra
storie grandi e piccole.
Un vulcano che butta fuori
paure e preoccupazioni
con una luce immensa,
per poi sentirmi libero.
Come fuochi di artificio,
verso il cielo
verso la vita.
Ivano
52
Incontri malati
Lungo i vicoli di Genova,
Ricordi vecchio nano?
Amore coperto dal bianco di quella polvere,
Giustificato da se stesso.
Amore coperto dal grigio di quella polvere.
Zelo
Zelo.
O madre mia
Parole soltanto parole,
Amore e nient’altro che parole!
Resurrezione?
Triste risveglio di vita nuova
Esploderà in me!
Nicola
Where are you going boy?
Il ragazzo parte.
Laggiù ritroverai la vita,
Laggiù ritroverai te stesso.
Yes! I go!
Nicola
E’ il pensiero che mi tormenta,
il pensiero che mi riporta
ad un malessere continuo.
Fermo nella mia mente,
come un fotogramma,
il rosso che si contorce
in un’esplosione.
E ancora una volta vengo morso
dal serpente trasparente.
Giovanni
53
Luci spezzate
che si infrangono
nel buio,
rumore incalzante
che si perde
nella notte dei tempi.
Cigola una porta
socchiusa lentamente.
Chi è?
LA MORTE!
Ho paura,
ma non mi volto.
Ho paura,
ma non guardo.
Fluttua lentamente
nella stanza priva di gravità.
Non ha consistenza
non ha forma,
E’ IL NULLA.
Si alza una melodia,
non mi è concesso
di palparla.
Vorrei accarezzarla
sfiorarla colpirla
e farla sanguinare.
Non mi è concesso
concepire il "niente".
Giada
54
Quando smetto di pensare a te,
Signore,
sprofondo nell’oscurità.
Sei come una luce che si allontana,
una luce calda
che piano piano si dirada
e mi sento solo
come una scalatore
sulla vetta di una montagna.
Quando mi riavvicino a te,
Signore,
la luce ritorna e mi sommerge.
Una luce calda
che dà pace all’anima
al corpo
e la mia coscienza
si riposa nuovamente
nei tuoi santi nomi.
Michele B.
Come una pietra
che rotola
nei flutti del mare
noi giriamo
in questo mondo difficile.
Guardando la bellezza
della vita che mi circonda
ho trovato un appiglio
per librarmi nell’aria.
Renato
55
Guardo dalla finestra e mi perdo
In pensieri ormai conosciuti.
Ora sono qui impotente, non so che fare.
Il dolore distrugge e io mi nascondo
ma voglio salvarmi ancora una volta
in un guscio caldo e sicuro.
Monica
La finestra del bagno,
piccolo ritaglio di mondo.
La città all’orizzonte
sembra vicina,
irraggiungibile.
Solo col pensiero
riesco a percepire i suoi rumori.
La vita si muove per le strade,
il caos cittadino risveglia in me
la libertà dei giorni andati.
Il vento porta i miei pensieri altrove,
seme gettato in un prato
nella speranza che germogli dentro me.
Riccardo B.
Salgo a fatica su un filo
d’erba,
solo da un posto così alto
posso toccare le stelle.
Antonio
56
La paura di essere vivo
mi segue nei primi passi
liberi, incerti.
Fango di pioggia caduta,
perla del mare profondo
la speranza.
Amare la vita,
sempre
(dolce / amara che sia).
Lasciarsi cullare dalle onde
alte e lievi,
altalene d’ombre e di sole
verso la luce lontana
sospesa
fra fili di cielo
e ragnatele di nubi.
Uno due tre…
stella.
Tristezza,
giorni uguali.
Liberi tutti!
Alessandro Scarpellini
Oltre il recinto del giardino
margherite di campo
formano un manto bianco neve.
Vorrei coglierne una.
Non è ancora il momento,
basterebbe allungare le mani.
Aspetto.
In quel campo andrò da solo
a cogliere la margherita
dei miei pensieri.
Domani.
David
57
Fissando quel muro
corroso dal tempo,
delineato dalle crepe,
ricordo un volto
solcato da rughe.
L'umidità lo avvolge
disegnando insolite figure,
pare il cuore di lei
umido di pianto.
Rovi intrigati
sbarrano ogni via d'uscita,
lance puntate nella carne.
Erbacce si fanno strada
per cercare un po' di cielo
un po' di sole,
come lei aveva provato a fare
trovando il niente.
Mia madre.
Silvia
Dove nasce il sole
la mia storia diventa libertà.
Esce dai muri grigi
vola, fra i flutti
incontra i crespi riccioli
del vento.
Sospiri amari portati via.
Maria Rutili
58
Correre dove?
Cosa vedo, cosa vedrò?
Corsa senza meta
allo spasimo, senza tregua.
Sfuggire agli sguardi.
Non vedo niente.
Mi accorgo
della mia confusione,
rimane l'ossessione
di un futuro incerto
ma con la speranza
di un raggio di sole
vicino / lontano
che scalda il cuore.
Simone
Il mio io,
una prigione dalla quale non c'è fuga.
Ricordi, pensieri, sentimenti.
Un fascio di luce ferisce
colpisce il mio cuore
con il suo colore rosso
(enigmatico).
Una luce
che proietta cose mai capite
lette - ascoltate
mi sconcerta
mi fa smarrire
mi fa paura,
anche se è parte di me.
Marco S.
59
Sono una palla di fuoco.
Perché proprio io?
I miei pensieri
sentimenti, amori
mi stanno velocemente
passando davanti
alla velocità della luce.
Li vedo,
non posso fare niente
per fermarli.
La mia vita è già trascorsa.
Non voglio crederci,
lentamente me ne vado.
Mi accorgo
di essere davanti ad un muro,
si sta colorando
di vasti ed immensi colori.
Non posso credere
di abbandonare cose e ricordi
amori
che mi affascinavano,
realtà a cui non davo importanza.
Ho capito,
ho capito l'essenza della vita.
Un fuoco mi tiene aggrappato
a qualcosa,
a qualcosa che è sopra di me.
Michele C.
Verde.
Libertà che vuoi urlare
al mondo.
Essere libero
da ogni problema.
Essere steso
guardando il cielo.
Sognare.
Vittorio
60
E' troppo tempo che sono al buio
E' troppo tempo.
Dov'è quella luce che cerco
Dov'è?
E' tutta una vita che la cerco
Tutta una vita.
Sono stanco di tutto questo buio
Sono stanco.
Dove sono gli altri colori
Dove sono?
Li cerco ma resto al buio
Al buio.
Ma esistono?
Non lo so,
Ma è tutta una vita che cerco
tutta una vita.
Forse ci sono.
Forse
bastava solo cercare,
cercare.
Ho bisogno di luce
di luce,
luce vera
vera.
Non più il buio,
il buio.
Ho paura,
Paura.
Sono stanco di aver paura,
Paura.
Voglio solo vivere,
Vivere;
Vivere con la mia luce,
la mia luce.
Stefano M.
61
Nel tuo cuore profondo
c'è buio,
anche quando i raggi del sole
scendono come strali in te.
Ti sento amico
ti sento uguale,
non ho paura di immergermi
nemmeno ora che la notte è qui.
Si può splendere senza luci,
vedere senza occhi.
Possiamo fonderci,
senza toccarci.
Laura Salvadori
Nei giorni come oggi
vengo accarezzato
da questa luce
che esplode nel cielo e tutt'intorno,
grigia fredda bruciante.
Risaltano i tralicci
che offuscano il naturale orizzonte,
più neri e imponenti
s'accasciano sui monti
mentre i cavi tagliano il cielo
che sanguina tristezze.
Marco B.
62
Sono acqua che sgorga dalla roccia
fresca
limpida
pura
come l'animo di un bimbo.
Scende nel suo irregolare letto.
Corre
corre
corre
sempre più forte
per arrivare un giorno
a sfociare nel mare,
come un bimbo
che va incontro alla vita.
Ma quanti sbalzi
quante cascate
quante svolte.
Come un ragazzo
che vive le sue gioie
i suoi dolori
i suoi amori
l'acqua affronta le sue lotte,
sgorga fra le rocce
penetra nei campi
scivola nelle pozzanghere.
Talvolta
unendosi alla pioggia
esce dal suo letto
disseminando paura e morte
per poi tornare
alla calma e alla tranquillità
del suo percorso,
come un ragazzo
strappato alla serenità
gettato sulla strada
- pacchetto di sigarette vuoto costretto a lottare per non subire
a dare la morte per la sua vita.
E ritornare ad amare
a gioire
a ridere.
Come il fiume
sfocia nel mare
trasformando il paesaggio
in un'infinita distesa azzurra,
il ragazzo
trasforma il suo amore
in una nuova vita…
… e tutto rincomincia.
Silvia
63
Quante volte il grido taciuto
diventa lama tagliente delle vene?
La bussola impazzita dei viaggi di mare?
La tempesta di sabbia, il deragliare dei treni?
Sfugge gran parte della vita,
come la luna che si nasconde nel giorno
Alessandro Scarpellini
Momenti difficili
altri meno facili,
la vita ora è un susseguirsi
di fotogrammi
incomprensibili o duri da accettare
punti di appoggio friabili
trovati con impazienza e che infine
non donano sostegno.
Una luce nel buio
nel mare,
in profondità.
Talmente lunga è la distanza
che i limiti non permettono tentativi.
Forse è solo paura,
solo convinzione di non riuscire.
Marco S.
64
Cade il velo
ricomincia il gioco.
E se perdo di nuovo?
E se vinco tutto, invece?
Il mondo che non c'era
ora mi bagna,
mi tocca.
Sono dentro
invece che a guardare da fuori.
Dimenticate
le sabbie mobili di ieri.
Un sole innamorato
asciuga
lacrime non piante,
anche piangere era inutile.
Cammino
sul mio ponte arcobaleno.
Vado oltre
vado dentro,
mi incontro per amarmi.
Laura Salvadori
Aspettando che torni il sole
aspettando che la gioia mi accarezzi
aspettando che la dolcezza respiri con me.
Io sono come l'acqua che scorre,
un ruscello che va verso il mare.
Claudio N.
65
DENTRO
FUORI?
Di luce chiara / intrigata
il silenzio.
Il mio sole bambino
s'addormentava
fra stelle vagabonde,
nel sogno
di una luna bruna.
Una volpe di luce
si nascondeva nel mio sonno.
Il fiume
scorreva fra carezze,
soffi segreti di vento.
Poi il morso delle ortiche
mi svegliò dai giochi,
la paura mi portò con sé
in strade chiuse di giostre.
Luce ferita e fuochi spenti
si rivelò il mio cuore.
Respiri di luna / di ombre
si mischiarono al sangue,
prima di sentire
il sorriso del mondo.
Contai i miei anni
come se fossero la fine.
Un nuovo mattino
mi ha sorpreso
nella via dell'amore,
pensieri di vita
fioriscono
su declivi di sentieri
diversi.
Vita che vive di quel poco
che è tutto.
Alessandro Scarpellini
69
Di luce
gli alberi vivono,
altre volte soffrono.
Le stelle,
bagnate di pioggia
dissetate dal vento,
s'incendiano di verde diverso.
Qui vive il cielo
riflesso
in pozze d'acqua
ferma,
nella ghiaia sparsa
davanti alla casa di noi
che abbiamo un cuore ferito
ancora vivo.
Alessandro Scarpellini
Sorsi d'amore
nelle mani aperte
bucate,
sono cadute
mille speranze.
Strade percorse
fino a qui.
Alessandro Scarpellini
70
Una notte fonda è scesa
sul mare.
Non c'è neanche la luna
ad ascoltare,
solo il cielo tempestato
di mille diamanti.
Lo sguardo fisso
in quell'immensa distesa nera
sembra immobile
ma, se ascolti bene,
puoi sentire il battito
del cuore
che palpita di vita
di ricordi
di risate e pianti
di amori lontani.
Un profumo immenso
che scalda dentro
ti prende,
mi sembra di sentirlo
anche ora
che sono qua.
E' un dolcissimo ricordo.
Penso a te / quando ti rivedrò,
aspetto che torni di nuovo giorno.
Silvia
Ventate lunghissime
si incrociano
con velocità fortissima.
Si vede chiaro
il destreggiarsi
di tutti i movimenti
pieni di curve.
E' meraviglioso
il manto alzato,
senza che nessuno lo sorregga.
Rimangono i suoni / i colori
che fanno amare e volare.
Stefano C.
71
Ero lì come sempre, a quell’ora
nella mia piccola stanzetta;
rigiravo lo sguardo e vedevo
ogni cosa al suo posto.
Mancava solo la luce,
la mia piccola luce
che ho sempre cercato
e non ho mai trovato.
Mi alzo, esco.
Mi ritrovo avvolto nelle tenebre
quasi rotolando nelle strade,
il mio è un girovagare
senza meta…
sempre alla ricerca
della mia luce
sommersa dal buio.
Francesco
Arrivasti tu
e spalancasti la notte.
Se pur a piedi nudi
io sentivo
il battito del tuo cuore
e dalle ante
una luce immensa
illuminò
la nostra stanza.
In silenzio,
pieno di gioia,
scese una lacrima
vera.
Giuliano
72
Il suono del mare
batte sulla spiaggia,
come un pianoforte
sprigiona note d'amore.
Le stelle
che stanno lì,
punto fermo
nello spazio,
battono
come uno specchio
sul mare.
Apro le porte
della mia immaginazione
più profonda.
Gianluca
Una figura solare
sprigiona un'immensa energia,
mi travolge.
Sento sempre più
l'immenso piacere di contemplarla,
gustarmela,
come un frutto succoso e dolce.
Lo sguardo è esotico,
i capezzoli di un rosso intenso,
capelli nerissimi
ricci
scendono sul fondo schiena
come una cascata dove rinfrescarmi.
Il ventre nero
come una foresta in cui inoltrarmi,
perdermi,
non tornare più.
Paolo D. S.
73
A volte nelle onde
trovo risposte
che non riesco a trovare
nelle persone.
Il mare,
unica ricchezza
che mi rimane,
parla la lingua del cuore.
Peppe
Momento di pace,
luogo abbandonato.
Un campo di grano,
vento
sfiora la casa
il grano lucente.
Una persona smarrita
cerca una strada
per camminare.
Paolo
Strada a doppia uscita,
posso rimanere
posso andare via.
In me
c'è una strada
a doppia uscita.
Angelo
74
Adesso mi vedo
sento che il passato è molto lontano,
sono aperto come non mai
e la mia purezza
mi rende invalicabile.
Non ho confini,
nessuno può fermare questa forza.
I momenti brutti li ho chiusi
in uno scrigno da dove,
quando vorrò,
io
e solamente io
prenderò il gioiello che più mi piace.
Adesso quei momenti
sono ancora davanti a me…
sono capace, sono forza
sono io.
Ancora una volta deciderò.
Come in uno spartito di musica
leggo il movimento
che mi darà un suono
schiacciando un tasto
di questa vita,
rendendola dolce o amara.
Giorgio
Io uomo, io bambino
stesse sensazioni.
Una forte luce mi abbaglia
e in mente
una preghiera, una verità.
Che sia proprio in questa notte
che nascerà l’amore
per l’intera umanità?
Vivo l’uomo e il bambino
insieme,
in un unico istante
in immenso connubio d’amore.
Giuliano
75
Passano pescherecci
che vanno a calare le reti
con la speranza
di fare una buona pescata.
Quando ciò accade,
lungo la banchina
di buon mattino,
tutto è un brusio di felicità.
La notte in mare
può darti mille emozioni.
Sette otto navi in rada,
tutte illuminate,
attendono di entrare in porto.
Una piccola luce,
uno scoppiettare di motore,
attraversa le navi
per dirigersi
alle secche della Meloria…
… un pozzolano,
un uomo solo
nella notte scura senza luna
in mezzo al mare calmo
scivola via
sino a scomparire.
Stefano Ch
Ma la tristezza
non è erba
che la falce taglia via.
Alessandro Scarpellini
(da "Il segreto del fiume",
Book Editore 1990)
76
Il mio labirinto
è quel pensiero che affiora
da quando ero bambino.
Giochi di adulti,
strade sterrate,
salti fra colmi
e grotti di oliveti.
Lunghe muraglie
corrose dal tempo,
piccoli candelotti
di carta colorata
lungo il mio cammino.
Venti caldi
portavano tenere parole,
richiami di madri ai bambini.
Carezze di fiocchi di neve
appannavano
le mie piccole finestre.
E' diventata terra morta
quella strada colorata.
Michele C.
Solo con i miei pensieri
con la mia tristezza,
il mio malessere.
Mi doni momenti felici
di ricordi passati.
Rivivono i volti bellissimi
in me
di persone da amare e amate,
i luoghi solitari
dove ho vissuto spensierata
la fanciullezza.
Riesco ancora a volare,
a sentirmi vivo.
Baldo
77
Ponte di campagna
mi ricordi la fanciullezza.
Con mio padre,
vecchio uomo,
ci fermavamo in bicicletta
su un ponte.
Lui parlava.
Le sue parole erano dolci,
forti in quei momenti.
Intorno
la pace della natura,
lo spettacolo di colori
dei campi coltivati
in fiore.
Ponte / vita
non ti ho mai oltrepassato
veramente.
Paolo D. S.
La notte tra stralci di nubi
cornici di cielo nello spazio infinito,
le fronde si muovono in armonia
il verde prato si lega all'orizzonte.
Tutto tace.
Sono lontani i rumori della civiltà.
La nostra vita sta iniziando.
Il cuore è da un'altra parte
ma la persona è qui.
Non vogliamo tornare nel buio
dei nostri cuori soli, smarriti
inermi davanti a tanta bellezza.
E' bello vedere splendere il sole
con tanta limpidezza, senza nubi
liberi da ogni paura.
I ragazzi della Casa del Vento
(poesia collettiva)
78
Domani è vicino / lontano
domani è sicuro - insicuro.
Domani,
quante speranze in questa parola.
Quante cose ti aspetti,
domani.
Oggi tu non vivi,
c'è il domani.
Oggi tu rinunci,
c'è il domani.
Ma sei certo del domani?
Sei sicuro che sia migliore?
Domani diventerà oggi
e aspetterai ancora domani.
Gioia
Percorsi di fumo
spinti dal vento,
cime azzurre di monte,
lontani crateri
di sogni - di amori perduti
di fiato freddo che aleggia,
di spigoli lucenti.
Il grigio, la pioggia
il verde che nasce
ricordano il mondo.
Righe colorate nel piano,
righe di vita
che scorre lontana
(come i ricordi).
Maria Rutili
79
La vita la devo riprendere per mano
la vita deve riprendere per mano me.
Mare infinito e tranquillo,
ho voglia di essere come lui
con tutte le sue ricchezze.
Io mi lascerò guidare in silenzio.
La notte è come se non ci fosse
ma c’è,
immensa e infinita come io mi sento.
Riccardo F.
Con gli occhi ho visto il mio passato.
Con il cuore ho visto il mio passato
il mio solito passato.
Nulla è cambiato del mio passato.
Gli occhi sono cambiati,
il cuore è cambiato.
Il passato non cambia.
Stefano M.
Nasce in me un seme d’amore
in una notte stellata
e viaggio in compagnia
della mia stella cometa.
Baldo
80
Lunghe passeggiate
abbracciato all'incarnazione dell'amore,
brezza leggera che coccola le onde
creando un soave suono.
La pace dei sensi stimola questo mare scuro.
La luna si specchia
balla ancora la sua eterna danza,
la sabbia
il salmastro del mare
nascondono le lacrime che ora scorrono sul viso
liberate dal cuore e dai tempi passati.
Ora sono la conseguenza di un amore finito.
Onde spumose inabissano la mia mente,
mi strappano dalla riva costringendomi in luoghi
sconosciuti.
Sfuggo ai pensieri,
ritorno forzatamente alla mia realtà.
Il passato
è un dolore insostenibile.
Marco S.
Una luce azzurra
e sempre presente.
Il suo colore
ricorda borgate di case
a me care.
Mi rende allegro
vivo.
Quando entra
nei miei occhi
sono sempre presente.
Stefano C.
81
Quale incantevole bellezza
la natura,
complice di innumerevoli stranezze.
Un fiore spunta dal verde spinoso
in tutta la sua innocenza
delicatezza e semplicità,
scaturisce da ogni suo movimento
coccolato dal vento sereno
di questo periodo.
Fiore bianco
prevedo il mio futuro,
uscito anch'egli
da un passato spinoso
che ha graffiato
il mio cuore.
Cosciente del presente,
apprezzo bellezze della natura
che nel passato
soffocavo
con le spine dell'incoscienza.
Marco S.
Volo
come un gabbiano solitario
alla ricerca della vita
in un roseo tramonto autunnale.
Continuo a volare
cercando orizzonti sconosciuti,
poi
mi poso su uno scoglio
ad ascoltare la risacca del mare.
Guardo il sole che muore,
il giorno che verrà.
Alessandro F.
82
Essere qui mi fa venire
i ricordi del passato.
La mia gioventù,
io da ragazzo.
Mio fratello mi portava
sempre al mare,
ero contento
di vedere le onde
imparare a nuotare.
La gioia di essere
con mio fratello,
vedere il tramonto
insieme.
Lorenzo
Guardare oltre la notte,
Immaginare il tuo sorriso riflesso dalla luna,
Oltrepassare lo spazio,
Insieme volare tra le stelle.
Ancora una volta, prima di abbandonarsi all’oblio.
Luca
Soave e dolce,
come il sorriso di un bimbo.
Ti ho trovata nuda, spoglia.
Leggiadra come il vento,
luminosa e calda
come il sole.
Sento che mi parli,
mi urli
tutto il tuo amore,
mentre leggera e acre
una lacrima di gioia
scende dal mio volto.
Ed è il mio amore
che ti veste.
Giuliano
83
Voci della mia strada
mi fanno pensare a stare meglio,
a volte non trovo le parole
per esprimere quello che sento
che vedo intorno a me.
Claudio N.
Guardo, osservo, ascolto.
Ognuno parla di sé,
delle proprie storie.
Non riesco a dire le mie storie.
Il vento soffia troppo forte
e mi porta via,
lontano da questo posto
da queste storie.
Io ho in mente altri pensieri
e aspetto che torni il sole.
Stefano M.
Achillea.
Gioco di forme,
si può scendere nel piccolo
senza perdersi.
Fata
prigioniera di un maleficio.
Dai bordi dei sentieri
che hai sposato
non rinunci a credere alla bellezza.
Non hai più bisogno
dell'approvazione di nessuno.
Mandala della vita,
chiusura del cerchio magico.
Laura Salvadori
84
Amo tutti quanti
perché sono radice
terra, acqua, aria, fuoco
vento d'oriente e d'occidente
femmina / maschio
cigno bianco che vola
nel primo mattino.
E nei monti fioriti di luce
il sole trova una culla
che il vento muove piano
come fosse un'amaca dorata.
Ma ci sono niños de rua in Brasile
e i morti per fame in Africa…
il fuoco dell'amore
rinnoverà ogni cosa della vita?
Polvere rossa questo tramonto.
Alessandro Scarpellini
(da "Opus",
Bandecchi Vivaldi 2000)
85
86
NOTE FINALI
Le poesie scritte dagli operatori che hanno partecipato agli incontri sono firmate, i
versi dei ragazzi della Comunità riportano in calce solo il loro nome o soprannome.
“Passi di... versi” è inoltre divenuto progetto di prevenzione per gli allievi
dell’Istituto Statale d’Arte “Franco Russoli” di Pisa.
Gli studenti, nell’anno scolastico 2001-2002, grazie alla sensibilità e disponibilità
del prof. Aldo Filippi, hanno letto le poesie trasformando parole e sensazioni in
significative immagini, alcune delle quali sono inserite nel volume.
Un modo diverso di avvicinarsi ad una realtà complessa da affrontare quale è
quella dell’alcoolismo e della tossicodipendenza.
Per chi desidera mettersi in contatto:
Coop. Soc. Il Delfino onlus
Ente Ausiliario Regione Toscana Tossicodipendenze
Via G. Garibaldi, 33 - 56124 Pisa
Tel. 050 57 28 47 - Fax 050 57 28 48
[email protected]
Via A. Gramsci, 56 - 56030 Perignano (PI)
Tel. 0587 61 84 61 - Fax 0587 61 54 29
Associazione di volontariato
Città Solidale
Via G. Garibaldi, 33 - 56124 Pisa
Tel. 050 57 28 47 - Fax 050 57 28 48
[email protected]
87
Finito di stampare nel mese di Settembre 2003
Presso: Tipografia ESSEGI
Via Ponte alle Mosse, 141/A
Tel. 055 36 60 91 - Fax 055 33 20 50
[email protected]
Grafica e impaginazione
Linda Vinci
88