Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giuseppina Consoli
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Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giuseppina Consoli
A breve in questa data si festeggerà la nascita dell’Unione Europea. Il 9 maggio 1950, a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale, Robert Schuman, Ministro degli Esteri del governo francese, presentava la proposta di creare un’Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, nota come “dichiarazione Schuman” è considerata il primo vero passo verso l’integrazione europea. In questo giorno, carico di significati, numerosi sono gli eventi, le attività e le celebrazioni programmate su tutto il territorio europeo e finalizzati alla scoperta e alla partecipazione dei cittadini alla vita e ai valori dell’Unione. La festa è l'occasione per avvicinare l'Europa ai suoi cittadini e i popoli dell'Unione fra di loro, pertanto questa giornata del 9 maggio è diventata un simbolo che, insieme alla bandiera, “all’Inno alla gioia” tratto dalla nona sinfonia di Beethoven, e alla moneta unica, l'euro, identifica l'entità politica dell'Unione Europea. Quest’anno, per la prima volta, anche noi festeggeremo “LA FESTA DELL’EUROPA”. L’obiettivo di questa iniziativa è far si che questa festa divenga, nella nostra scuola, un momento di riflessione e di informazione che intende rafforzare: - la consapevolezza dell’appartenenza all’Unione, - la conoscenza dei diritti, - la responsabilità di essere Cittadini Europei. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giuseppina Consoli PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI Sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico in 4 regioni del Sud Italia: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e per colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell’Unione Europea. In coerenza con le politiche europee della Strategia di Lisbona, i PON mirano a migliorare la qualità del servizio scolastico attraverso due obiettivi: - elevare il livello di competenza in matematica e lettura - ridurre gli abbandoni scolastici. Il nostro Istituto, grazie ai finanziamenti europei ha attuato moduli didattici e attività di laboratorio per lo sviluppo delle competenze chiave degli alunni e tre percorsi per promuovere la formazione permanente dei docenti e di tutto il personale della scuola. FORMAZIONE ALUNNI - FORMAZIONE DOCENTI Basic English 1 Basic English 2 Basic English 3 Basic English 4 Improve English 1 Improve English 2 Matematica in gioco 1 Matematica in gioco 2 ECDL in classe 1 ECDL in classe 2 Creatività in…musica Dalle parole all’ipertesto 1 Dalle parole all’ipertesto 2 - Informatizziamoci la didattica in digitale Did@ttica e innov@zione Qualche notizia in più... Lo statista Robert Schuman, apprezzato avvocato e ministro degli Esteri francese tra il 1948 e il 1952, è considerato uno dei padri fondatori dell’unità europea. Nato in Lussemburgo, è vissuto nella regione di frontiera tra la Francia e la Germania, nonostante le esperienze vissute nella Germania nazista, o forse proprio grazie ad esse, si rese conto che l’unità dell’Europa avrebbe potuto basarsi solo su una riconciliazione duratura con la Germania. Deportato in Germania nel 1940, due anni dopo riuscì a fuggire e si unì alla resistenza francese. Malgrado questa esperienza non mostrò alcun risentimento quando, dopo la guerra, assunse la carica di ministro degli Esteri. In collaborazione con Jean Monnet redasse il famoso “piano Schuman” pubblicato il 9 maggio 1950, giorno che oggi è considerato la data di nascita dell’Unione europea. Schuman proponeva nel piano, il controllo congiunto della produzione di carbone e acciaio, le principali materie prime per l’industria degli armamenti. L’idea di base era che chi non dispone liberamente del carbone e dell’acciaio non è più in grado di condurre una guerra”. Schuman informò del suo piano il cancelliere tedesco Adenauer, che subito vi riconobbe un’opportunità per la pace in Europa e lo accolse favorevolmente. Poco tempo dopo reagirono anche i governi di Italia, Belgio,Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi. I sei Stati firmarono l’accordo per la creazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio a Parigi, nell’aprile del 1951. L’accordo sottolineava la volontà degli Stati fondatori di porre in essere un’istituzione europea soprannazionale capace di gestire, da un lato, il nuovo scenario politico europeo, venuto fuori dalla conclusione della seconda guerra mondiale, e di tutelare la distribuzione dell’attività economiche del vecchio continente. Tuttavia si cominciò a celebrare la giornata dell’Europa soltanto a partire dal maggio 1985, quando a Milano si tenne un vertice tra Capi di Stato e di governo che discussero ampliamente prima di arrivare a tale conclusione. In questo senso, l’Europa si fonda su un’iniziativa di pace; infatti ogni paese che ha democraticamente scelto di aderire all'Unione europea adotta i valori di armonia e di solidarietà su cui si fonda la costruzione comunitaria. Questi valori si realizzano grazie allo sviluppo economico e sociale e all’equilibrio del contesto ambientale e delle varie regioni, i soli fattori che possono garantire un livello di qualità della vita diffuso equamente tra i cittadini. L'Unione Europea è all'ascolto e al servizio dei cittadini. Pur mantenendo la sua specificità, le sue abitudini di vita, la sua lingua, ogni cittadino deve tuttavia sentirsi a casa nella Patria europea nella quale può circolare liberamente. LE TAPPE DELL’EURO La moneta comune europea è l’euro. E’ stato scelto questo nome perché è la radice di Europa ed è presente in tutte le lingue. Prima dell’euro ogni nazione aveva la propria valuta: l’Italia la Lira, la Germania il Marco, l’Austria lo Scellino, la Francia il Franco francese … Se si viaggiava e si voleva comprare qualcosa in un Paese straniero bisognava pagare in valuta straniera. Fratello dell’euro può essere considerato l’ECU, una moneta comune, virtuale, che non è mai stata stampata: esisteva solo nei calcoli e nei computer, non si poteva utilizzare negli scambi reali. Il suo valore derivava dalla media del valore delle singole monete degli stati. Rappresentava l’idea dell’Unione monetaria. Il Trattato di Maastricht (1992) ha fissato come termine ultimo il 1999 per l’introduzione della moneta unica europea e ha definito le regole che uno Stato deve rispettare per entrare nell’unione monetaria. L’euro nasce il 1°gennaio 1999. Il 1° gennaio 2002 le banconote e le monete in euro entrano in circolazione. Con il 1°marzo 2002 spariscono completamente le vecchie valute e l’euro diventa l’unica moneta di dodici stati diversi, membri dell’Unione europea. Non tutti i paesi dell'Unione europea utilizzano l'euro: alcuni usano ancora le proprie valute nazionali. IL SIMBOLO DELL'EURO Il simbolo dell'euro è chiamato "glifo". Il simbolo s’ispira alla "epsilon" dell'alfabeto greco, con riferimento alla prima lettera di Europa, con due barrette orizzontali che richiamano il simbolo monetario e rappresentano la stabilità economica. Il colore giallo ne indica il valore, richiamando il colore dell'oro. L'euro è il simbolo dell'essenza stessa dell'Europa: unità nella diversità. Unità perché si trova in tutta l'area dell'euro e ha ovunque lo stesso valore. Diversità perché i vari disegni dei lati nazionali delle monete riflettono le specificità dell'Europa, la sua storia, le sue regioni e le sue culture. LA BANDIERA EUROPEA La bandiera europea rappresenta non solo il simbolo dell'Unione europea ma anche quello dell'unità e dell'identità dell'Europa in generale. La corona di stelle dorate rappresenta la solidarietà e l'armonia tra i popoli d'Europa. Il numero delle stelle non dipende dal numero degli Stati membri. Le stelle sono dodici poiché il numero dodici è tradizionalmente simbolo di perfezione, completezza ed unità. La bandiera rimarrà pertanto invariata a prescindere dai futuri ampliamenti dell'Unione Europea. Nel 1985 la bandiera fu adottata da tutti i capi di Stato e di governo dell'UE come emblema ufficiale dell'Unione Europea, denominata all'epoca Comunità Europea. Tutte le istituzioni europee utilizzano la bandiera dall'inizio del 1986. La bandiera sventola accanto a quella italiana anche sopra il portone della nostra scuola. L’INNO EUROPEO Wirsingen… Freude, schönerGötterfunken, Tochteraus Elysium, Wirbetretenfeuertrunken, Himmlischer, DeinHeiligtum ! DeineZauberbindenwieder, Was die Mode strenggeteilt ; Alle Menschen werdenBrüder, WoDeinsanfterFlügelweilt. Gioia, bella scintilla divina, figlia degli Elisei, noi entriamo ebbri e frementi, celeste, nel tuo tempio. La tua magia ricongiunge ciò che la moda ha rigidamente diviso, tutti gli uomini diventano fratelli, dove la tua ala soave freme. L'inno europeo (Inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven; è stato adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione Europea dal 1986. L'Inno alla gioia, su testo del poeta Friedrich von Schiller, è un grandissimo messaggio di pace e di fratellanza. Proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia la melodia su cui viene intonato l’Inno alla gioia è stata adottata come "Inno europeo" e oggi rappresenta anche la speranza di una pacifica integrazione tra i popoli d´Europa.