2013 - Finaosta
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FINAOSTA S.p.A. FINANZIARIA REGIONALE VALLE D’AOSTA SOCIETA’ PER AZIONI BILANCIO D’ESERCIZIO e BILANCIO CONSOLIDATO 01.01.2013 - 31.12.2013 Società per Azioni uni personale con sede in Aosta Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072 Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v. Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 2 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 ENTI PARTECIPANTI AL CAPITALE REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA 3 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione PRESIDENTE Giuseppe CILEA CONSIGLIERI Luisa VUILLERMOZ Peter BIELER Nicola ROSSET Alberto VARALLO Comitato Esecutivo PRESIDENTE Giuseppe CILEA CONSIGLIERI Peter BIELER Alberto VARALLO Collegio Sindacale PRESIDENTE Oscar BETRAL SINDACI EFFETTIVI Adolfo GARBI Andrea LEONARDI SINDACI SUPPLENTI Federica PAESANI Gennaro DE MARTINO Direzione Generale DIRETTORE GENERALE Giuseppe CILEA Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. 4 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Vi comunichiamo che l'Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata in Aosta, Via Festaz, n. 22, per il giorno 27 giugno 2014, alle ore 15.00, in prima convocazione, e per il giorno 10 luglio 2014, stessi luogo ed ora, in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno: 1) relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione, bilancio al 31/12/2013 - costituito da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa - e relazione del collegio sindacale e del revisore legale. Per intervenire all'Assemblea l’azionista dovrà depositare le proprie azioni, nei modi e nei termini di legge, presso la Sede legale in Aosta, Via Festaz n° 22, o presso l’Istituto UniCredit S.p.A.. Distinti saluti. Il Presidente (Dott. Giuseppe Cilea) 5 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 RELAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO D’ESERCIZIO 6 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE Signori Azionisti, il bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2013 è stato stilato con i criteri internazionali IAS / IFRS, così come prescritto dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n 38 del 28.02.2005, in base a quanto previsto dal Regolamento UE 1606/2002, dal Provvedimento della Banca d’Italia del 21.01.2014 e dal Decreto Legislativo n. 32 del 02.02.2007 con il quale è stata data parziale attuazione alla direttiva comunitaria 51/2003. In merito al perimetro di inclusione delle attività su mandato regionale, il Consiglio di Amministrazione, confortato anche da un parere concorde della società di revisione Deloitte & Touche e del Collegio Sindacale, deliberò in data 31.05.2006 di includere in bilancio tutte le attività su mandato con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Delle operazioni escluse dal bilancio viene data separata evidenza nella parte D – Altre informazioni – della nota integrativa e, per quanto concerne le partecipazioni in Gestione Speciale, separato commento nella presente relazione. Il bilancio della società è costituito: - dallo stato patrimoniale; - dal conto economico; - dal prospetto della redditività complessiva; - dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto; - dal rendiconto finanziario; - dalla nota integrativa, redatta in prospettiva di continuità aziendale, che ha lo scopo di fornire l’illustrazione, l’analisi e la comparazione con l’esercizio precedente di ogni voce di bilancio. In relazione alla predisposizione del bilancio consolidato, in conformità ai principi contabili internazionali, secondo le condizioni previste dal D.Lgs. 38/05, il perimetro di consolidamento accoglie le seguenti Società controllate: Aosta Factor S.p.A. e Pila S.p.A., mentre la controllata Finaosta Iniziative S.r.l. è stata incorporata in data 20 dicembre 2013. Di tale operazione si darà maggiore informazione nel capitolo riguardante i fatti di rilievo dell’esercizio. NOTE ECONOMICHE Il 2013 è stato un altro anno di lento miglioramento dell’economia mondiale che, negli ultimi mesi dell’anno, ha fatto emergere segni di ripresa, dopo il rallentamento registrato tra la metà del 2012 e l’inizio dell’esercizio in argomento: la crescita resta tuttavia moderata e caratterizzata da andamenti diversi tra le varie aree. I principali dati macro del 2014, in particolare del settore manifatturiero, sono incoraggianti non solo negli USA ma anche nell'area Euro che sembra, per la prima volta da quasi tre anni, esprimere un potenziale di crescita, ancora fragile, ma inimmaginabile fino a pochi mesi fa. In entrambi i casi il recupero sembra trarre giovamento da una politica monetaria accomodante, così come accade in Giappone dove, nonostante problemi strutturali di lungo periodo, sembra avviato lo stesso recupero registrato negli ultimi mesi dai paesi avanzati. I più autorevoli organismi internazionali sono concordi nel mettere in evidenza segnali di ripresa nell’area Euro, trainata dai paesi più virtuosi, ma rilevando indici orientati allo sviluppo anche sui periferici come Spagna, Portogallo e Grecia, che, pur presentando ancora valori decisamente negativi (soprattutto sulla disoccupazione, ancora sopra il 27% in Spagna) mostrano un’inversione di tendenza e di ripresa del Pil. La BCE 7 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 conferma i segnali di crescita ma è preoccupata dalla debolezza e dalla fragilità dell’economia reale: il successo delle politiche monetarie espansive viene riconosciuto anche dalla Bundesbank, ma le riforme strutturali, compito della politica, sono essenziali per consolidare il tessuto economico. Nell'area Euro, pur profilandosi la ripresa, il rischio principale resta il riavviarsi di una spirale negativa tra fragilità dell'economia, crisi dei debiti sovrani e vulnerabilità delle banche. I mercati finanziari sono ancora segmentati; migliora, ma rimane discontinuo, l'accesso ai mercati della raccolta all'ingrosso da parte degli intermediari. La qualità del credito peggiora, non solo nei paesi più colpiti dalla crisi e i mercati finanziari restano esposti alla possibilità di una brusca correzione delle quotazioni, in caso di deterioramento del clima di fiducia degli investitori. Diversi fattori potrebbero determinare un ampliamento degli spread sovrani e un nuovo aumento del grado di scomposizione dei mercati finanziari dell’area Euro; nei paesi più esposti alle tensioni sui titoli di Stato permane il rischio di una perdita di slancio dell’azione di riforma e risanamento: il rafforzamento dell’economia e l’attendibilità dei piani di finanza pubblica rimangono condizioni essenziali per uscire dalla crisi. L’economia italiana ha interrotto il lungo percorso di contrazione nell’ultima parte del 2013,che viene archiviato con una flessione del Pil pari al - 1,9% dopo il - 2,5% del 2012, ma resta esposta a rischi finanziari, finché il debito pubblico non intraprenderà una chiara traiettoria discendente. I dati del quarto trimestre 2013 indicano una ripresa del Pil, che è stata, però, seguita da una nuova contrazione nel primo trimestre del 2014. La discesa, iniziata a metà del 2011, si era interrotta e l’economia italiana sembra voler lentamente uscire dalla recessione. Nel 2014 i più autorevoli commentatori economici prevedono che il Pil cresca in range tra 0,6 e 0,8 %; anche lo spread tra Btp e Bund si è ridotto di 50 punti base tra dicembre e gennaio ed è tornato ai livelli della primavera del 2011; l'inflazione è scesa allo 0,7%, un minimo storico nonostante l'aumento delle aliquote dell'Iva. La congiuntura interna appare ancora depressa dalla stagnazione della domanda, in quanto caratterizzata dalla debolezza dei consumi delle famiglie e dalla mancanza di una politica fiscale espansiva sacrificata in nome della stabilità dei conti pubblici. Le cattive condizioni creditizie interne peggiorano il clima economico generale, come dimostrano i dati sul calo progressivo dei prestiti alle imprese, e condizionano negativamente l’andamento degli investimenti privati. In tali condizioni l’economia italiana non potrà beneficiare significativamente del calo dello spread che, secondo le più influenti autorità monetarie, in tre anni porterebbe una maggiore crescita del Pil di un punto percentuale. Nel 2013 l’economia valdostana ha ricalcato le linee generali fatte registrare a livello nazionale, muovendosi sugli stessi trend ancora negativi e rallentando i fragili segnali di ripresa registrati nel secondo semestre. Il prolungarsi della situazione di crisi praticamente in tutti i comparti e il quadro di instabilità percepito dagli operatori economici, contribuiscono a deprimere le aspettative di miglioramento a breve termine degli indicatori, riportandole ad un livello pressoché analogo a quello della dinamica recessiva del 2012, con una riduzione del Pil regionale intorno al - 1,8%: l’analisi congiunturale rimane ancora sfavorevole e, in estrema sintesi, si fatica a vedere l’economia della Valle d’Aosta uscire da questa lunga fase recessiva. La debolezza della domanda si è riflessa sull’attività produttiva che è stata molto contenuta a partire dai primi mesi dell’anno; oltre la metà delle imprese valdostane ha avuto una diminuzione di fatturato, in particolare sul dato ha inciso in modo determinante il calo delle esportazioni sul mercato estero, soprattutto per i prodotti metallurgici e i macchinari. Le previsioni relative all’acquisizione di nuovi ordini e alla ripresa della produzione sono per il momento orientate al pessimismo, il graduale miglioramento della fiducia delle imprese, sempre legato alla tenuta della domanda estera, probabilmente arriverà un po’ in ritardo in Valle d’Aosta rispetto al resto del Paese. Nel settore manifatturiero la flessione della domanda, sia interna sia estera, si è riflessa negativamente sull'attività produttiva e sul grado di utilizzo degli impianti, ancora lontano dai valori pre-crisi; la propensione delle imprese a investire è rimasta su livelli molto contenuti e le aspettative degli operatori non prefigurano un miglioramento a breve termine. Rimane stabile, ma ancora deficitario e lontano dai valori pre-crisi, il dato relativo al grado di utilizzo 8 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 degli impianti, che si mantiene tra il 60-65 %, con il settore manifatturiero che si distingue registrando i dati migliori. Anche i programmi di investimento sono caratterizzati da un trend negativo, con circa il 97 % delle imprese che non ha fatto registrare alcuna variazione: la propensione delle imprese a investire è rimasta su livelli molto contenuti. Particolarmente colpito il comparto delle costruzioni, dove prosegue il crollo determinato dall'andamento negativo del mercato immobiliare; significativo il dato sulle imprese attive nel settore, scese di 85 unità, a valere sul dato complessivo regionale di 225 cancellazioni, con un calo del - 2,9 % delle imprese attive. Anche nel settore dei servizi la congiuntura nel 2013 continua a essere sfavorevole: in particolare nel turismo, rispetto all’anno precedente 2013, le presenze dei turisti italiani sono diminuite del - 7,9 % e quelle dei turisti stranieri del - 0,6 %, l’andamento negativo ha riguardato sia la stagione invernale che quella estiva. La situazione congiunturale non ha potuto che ripercuotersi sul tasso di disoccupazione, che nell’ultimo triennio ha presentato dinamiche molto più sfavorevoli che nel resto del NordOvest: il dato del IV trimestre 2013 ha raggiunto l' 8,8 % contro l’ 8,1 % dell’anno precedente, riflesso della riduzione nell’industria in senso stretto e dell’intensificato calo nel settore delle costruzioni. Continua la flessione anche sul fronte dei prestiti bancari, risentendo della debolezza del quadro congiunturale, che influenza la domanda e le condizioni di offerta del credito. Sono state in particolare le imprese medio grandi a subire una più marcata restrizione, mentre è rallentato il trend negativo dei finanziamenti concessi alle famiglie consumatrici, in particolare per l'acquisto di abitazioni. La qualità del credito erogato alle imprese evidenzia qualche segnale di miglioramento, anche se l'incidenza delle posizioni ad andamento anomalo continua ad essere sensibile. Si è attenuata la crescita della raccolta bancaria presso la clientela residente in regione, tuttavia migliora il valore complessivo dei titoli in custodia e amministrazione del territorio. La Regione Autonoma Valle d’Aosta, al fine di continuare a fornire sostegno all’economia regionale, ha disposto con la l.r. n.18 del 2013 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d’Aosta) la proroga, anche per l’anno 2014, di alcuni interventi già previsti dalla l.r. 1/2009 (Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese) inserendo, per alcune attività produttive, dei parametri da rispettare per aver titolo alla presentazione della domanda di sospensione. Tra gli interventi previsti vi è la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti contratti con Finaosta S.p.A. in scadenza nel periodo compreso tra l’01.03.2014 e il 31.08.2014. Sono pervenute richieste di sospensione per circa 1500 pratiche di mutuo. L’OPERATIVITA’ DI FINAOSTA L’erogazione di finanziamenti (mutui e contributi) e la partecipazione a quote di capitale di imprese operanti nel territorio regionale sono le attività caratteristiche della Vostra Società che opera sia con fondi propri, sia con fondi regionali, per i quali vi può essere o non essere l’assunzione di rischio diretto, a seconda di quanto disciplinato dalle convenzioni che regolamentano i rapporti con la Regione. La gestione di progetti per conto della Regione Valle d’Aosta, l’attività di consulenza rivolta alla ristrutturazione e al consolidamento del tessuto economico locale e il supporto all'attività delle società controllate sono state le tematiche entro le quali si sono sviluppate le altre principali attività dell'esercizio chiuso al 31.12.2013. In tutti i settori di intervento è ovviamente proseguita l'attività istruttoria, di finalizzazione e di "reporting" degli interventi finanziari, articolati nelle varie tipologie, svolta sia in Gestione Ordinaria sia in regime convenzionato per conto della Regione. Il personale della società è inoltre sistematicamente coinvolto in varie Commissioni costituite per la definizione o l'adeguamento degli strumenti normativi regionali. 9 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Vi informiamo altresì che la Società non detiene né ha detenuto nel corso dell’esercizio, direttamente o indirettamente, azioni proprie. Gestione dei fondi propri (Gestione Ordinaria) e regionali (Gestione Speciale e Fondi di rotazione) Passando ad analizzare in dettaglio l’attività caratteristica della società e l’attività di gestione dei vari fondi, compresi quelli non a rischio, si evidenzia che nel corso dell’esercizio di competenza sono stati erogati circa 158 milioni di euro (per 1.165 interventi sotto forma di mutui, contributi e partecipazioni), che sommati a quelli degli anni precedenti incrementano il totale delle erogazioni effettuate, a decorrere dall’esercizio 1982/1983, a oltre 3,2 miliardi di euro. L’importo delle erogazioni è superiore a quello dello scorso anno di circa 13 milioni di euro, mentre il numero si è ridotto di solo 9 unità. Nei conteggi non sono state considerate le erogazioni dei contributi per il sostegno economico nelle spese per il riscaldamento domestico (Bon de Chauffage) che, a decorrere dal 2011, la Regione ha affidato a Finaosta. L’impegno per assolvere tale incarico si è concretizzato in circa 49.300 erogazioni di Bon de Chauffage (48.800 nel 2012) per complessivi 18,5 milioni di euro (18,7 nel 2012). Sono andati ad esaurirsi gli interventi nel settore energetico previsti dalla l.r. 3/2006 per aumentare l’efficienza energetica degli edifici, nonché promuovere l’utilizzo delle fonti rinnovabili ed incentivare un uso razionale dell’energia. L’edilizia residenziale rimane sempre l’attività principale che occupa l’operatività della Società, con 641 erogazioni (leggi 33/1973 capo I e 76/1984 confluite nella nuova legge quadro di settore 3/2013) per un controvalore pari a 32 milioni di euro; tra le attività economiche si evidenziano i diversi settori che fanno capo ai fondi della Gestione Speciale (poco più di 80 interventi per complessivi 78.2 milioni di euro) e il settore turistico-ricettivo (alberghi e commercio) che ha prodotto 49 erogazioni per un totale di 10,5 milioni di euro. La tabella e il grafico seguente dettagliano l’operatività della Vostra società nell’esercizio 2013, riportando il numero e gli importi delle diverse operazioni. 10 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 TABELLA RIEPILOGATIVA OPERATIVITA' Gestione Rientri Erogazioni Delibere (migliaia di euro) G.O. L.R. 101/82* L.R. 33/73 L.R. 03/13 L.R. 33/93 L.R. 43/96 L.R. 19/01 L.R. 6/03 L.R. 7/04 L.R. 29/06 Totali gestioni con rischio diretto n. 89 0 0 641 0 55 49 35 0 2 importo 26.700 0 0 32.053 0 2.904 10.506 4.368 0 150 capitale 17.416 193 4.336 18.223 34 958 3.800 1.989 78 0 interessi 3.117 13 667 5.261 2 351 1.006 232 5 16 n. 46 0 0 337 0 10 14 36 0 0 importo 12.200 0 0 32.183 0 1.789 23.858 12.675 0 0 871 76.681 47.027 10.670 443 82.705 G.S. L.R. 46/85* L.R. 84/93 L.R. 9/03* L.R. DOCUP* L.R. 11/02 DGR2121/09 L.R. 52/09 L.R. 14/2011 Totali gestioni senza rischio 83 0 14 0 0 0 12 185 0 78.260 0 3.010 0 0 0 112 388 0 1.688 1.062 0 3 89 1 0 198 0 1.465 174 0 0 1 0 0 6 0 35 0 11 0 0 0 20 184 1 16.742 0 4.807 0 0 0 215 380 300 294 81.770 3.041 1.646 251 22.444 1.165 158.451 50.068 12.316 694 105.149 TOTALI * = gestioni chiuse Numero e importo erogazioni: principali gestioni con rischio diretto 641 650 600 35.000 32.053 30.000 550 500 26.700 25.000 450 400 20.000 350 300 15.000 250 10.506 200 10.000 150 100 89 55 2.904 50 49 35 4.368 0 5.000 0 G.O. L.R. 03/13 L.R. 43/96 n. importo 11 L.R. 19/01 L.R. 6/03 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 A completamento dell’esposizione riportiamo le tabelle che riepilogano il numero delle erogazioni (quietanze incluse) e gli importi delle erogazioni (gli importi sono espressi in migliaia di euro) nei vari anni a partire dalla data di costituzione della Società. 12 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 NUMERO EROGAZIONI Esercizi Gestione Gestione ordinaria * speciale** 101/82* 33/73* 76/84* 03/13* Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09 Totale 1982/1983 12 8 72 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 92 1983/1984 15 27 243 24 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 1984/1985 27 39 246 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 392 1985/1986 18 62 175 90 148 0 23 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 516 1986/1987 21 43 247 95 593 0 22 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.021 1987/1988 15 36 242 182 852 0 70 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.397 1988/1989 30 14 213 204 909 0 55 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.425 1989/1990 18 44 184 189 736 0 26 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.197 1990/1991 21 98 257 186 930 0 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.519 1991/1992 22 31 170 217 976 0 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.457 1992/1993 79 21 173 272 923 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.514 1993/1994 99 19 197 291 893 0 48 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.547 1994/1995 54 33 151 168 890 0 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.331 1995/1996 48 77 120 220 713 0 36 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.214 1996/1997 94 65 159 253 710 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.296 1997/1998 66 76 125 244 647 0 15 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.184 1998/1999 70 55 129 190 638 0 24 26 0 2 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.148 1999/2000 117 99 86 202 594 0 25 38 2 4 32 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.199 2000/2001 77 58 78 209 500 0 15 37 0 2 40 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 1.019 2001/2002 77 88 29 213 505 0 9 36 0 2 68 9 13 0 0 0 0 0 0 0 0 1.049 2002/2003 83 40 15 218 635 0 6 25 0 0 36 91 11 0 0 0 0 0 0 0 0 1.160 2003/2004 82 87 5 229 571 0 2 12 0 0 7 102 10 4 0 0 0 0 0 0 0 1.111 2004/2005 49 123 1 237 411 0 0 19 0 0 0 78 5 19 0 0 0 0 0 0 0 942 2005/2006 42 138 0 282 329 0 1 20 0 0 0 84 6 32 0 0 0 0 0 0 0 934 2006 23 86 0 146 252 0 0 13 1 0 0 56 4 18 0 0 0 0 0 0 0 599 2007 66 122 0 211 468 0 5 28 0 0 0 60 13 53 0 2 1 0 0 0 0 1.029 2008 50 106 0 238 612 0 0 25 0 0 0 85 12 88 5 0 2 3 1 0 0 1.227 2009 62 132 0 228 596 0 0 23 0 0 0 64 16 69 2 0 0 3 1 0 0 1.196 2010 85 92 0 224 636 0 0 40 0 0 0 53 20 48 1 0 0 2 6 5 55 1.267 2011 53 112 0 270 595 0 0 61 0 0 0 45 11 38 0 0 0 0 3 0 133 1.321 2012 86 41 0 194 545 0 0 60 0 0 0 61 8 25 0 0 0 0 2 5 147 1.174 2013 89 83 0 0 0 641 0 55 0 0 0 49 14 35 0 0 0 0 2 12 185 1.165 641 546 529 3 10 837 146 429 8 2 3 8 15 22 520 34.951 Totali 1.750 2.155 *Gestioni a rischio diretto 3.317 6.006 17.807 13 197 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Numero erogazioni ultimi 5 esercizi - gestioni principali 650 600 550 ordinaria * speciale** 500 33/73* 76/84* 450 03/13* 43/96* 400 19/01* 84/93 350 6/03* 52/09 300 250 200 150 100 50 0 2009 2010 2011 2012 14 2013 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 IMPORTO EROGAZIONI Esercizi Gestione Gestione ordinaria* speciale** 101/82* Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali 33/73* 76/84* 03/13* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09 Totale 1982/1983 2.545 5.377 1.140 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.062 1983/1984 1.540 10.486 3.590 1.911 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17.528 1984/1985 1.582 8.422 3.708 3.180 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.893 1985/1986 3.083 13.663 3.018 3.621 4.269 0 6.728 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 34.382 1986/1987 2.711 10.010 4.996 6.589 17.471 0 5.004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.781 1987/1988 2.174 6.564 6.079 9.746 20.941 0 10.358 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 55.861 1988/1989 4.676 3.993 5.654 11.338 22.759 0 4.887 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 53.308 1989/1990 2.965 15.764 4.137 14.253 16.613 0 1.103 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 54.835 1990/1991 3.291 13.650 7.370 16.563 23.878 0 2.237 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 66.990 1991/1992 3.333 21.667 6.019 20.993 20.023 0 4.136 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 76.170 1992/1993 12.911 13.350 5.763 20.335 23.874 0 6.755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 82.989 1993/1994 10.860 17.068 7.630 18.936 20.296 0 4.406 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 79.197 1994/1995 14.770 62.617 6.208 13.133 19.199 0 3.040 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 118.967 1995/1996 12.911 40.161 4.785 11.899 13.202 0 5.872 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 88.830 1996/1997 13.720 30.765 6.923 12.702 16.253 0 994 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.357 1997/1998 11.502 36.679 4.855 13.374 14.476 0 2.680 750 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 84.316 1998/1999 23.943 36.110 5.697 9.663 15.725 0 5.873 1.292 0 272 739 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.312 1999/2000 53.245 27.592 3.593 13.457 14.362 0 3.748 1.418 2.582 157 1.747 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 121.901 2000/2001 15.716 430.008 3.207 10.712 12.416 0 1.519 1.956 0 28 2.375 0 697 0 0 0 0 0 0 0 0 478.633 2001/2002 18.846 24.603 1.550 14.015 12.665 0 861 1.526 0 35 4.478 813 2.901 0 0 0 0 0 0 0 0 82.293 2002/2003 13.239 5.970 1.253 10.440 18.815 0 326 731 0 0 2.355 15.312 3.473 0 0 0 0 0 0 0 0 71.914 2003/2004 17.835 13.767 354 6.734 17.337 0 46 481 0 0 274 17.603 2.610 243 0 0 0 0 0 0 0 77.284 2004/2005 18.091 20.570 65 6.119 12.265 0 0 870 0 0 0 12.204 678 2.350 0 0 0 0 0 0 0 73.212 2005/2006 13.379 20.969 0 7.398 11.445 0 191 1.135 0 0 0 15.300 1.428 3.030 0 0 0 0 0 0 0 74.275 2006 4.200 87.727 0 3.393 11.947 0 0 749 23 0 0 10.682 1.096 1.457 0 0 0 0 0 0 0 121.274 2007 6.320 66.112 0 5.353 21.340 0 4.385 1.872 0 0 0 15.167 4.049 7.816 0 42 77 0 0 0 0 132.533 2008 20.545 71.902 0 6.014 28.743 0 0 1.378 0 0 0 22.406 3.223 9.803 1.967 0 362 70 61 0 0 166.474 2009 11.920 98.905 0 6.384 28.956 0 0 937 0 0 0 14.926 6.147 10.679 209 0 0 30 31 0 0 179.124 2010 20.313 49.544 0 6.694 38.891 0 0 3.678 0 0 0 12.170 7.335 4.593 211 0 0 10 518 51 192 144.200 2011 18.513 43.803 0 8.087 34.597 0 0 4.229 0 0 0 11.019 4.314 2.895 0 0 0 0 272 0 536 128.265 2012 22.629 62.474 0 5.228 32.917 0 0 3.413 0 0 0 14.588 2.876 1.513 0 0 0 0 178 49 438 146.303 2013 26.700 78.260 0 0 0 32.053 0 2.904 0 0 0 10.506 3.010 4.368 0 0 0 0 150 112 388 158.451 42 439 110 1.210 212 Totali 410.008 1.448.554 97.593 298.266 545.674 32.053 75.150 29.319 2.605 *Gestioni a rischio diretto 15 11.967 172.696 43.837 48.747 2.387 492 1.554 3.222.914 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Importo erogazioni ultimi 5 esercizi - gestioni principali - dati in Keuro 100.000 95.000 90.000 85.000 ordinaria* 80.000 speciale** 75.000 33/73* 70.000 76/84* 03/13* 65.000 43/96* 60.000 19/01* 55.000 84/93 6/03* 50.000 52/09 45.000 40.000 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2009 2010 2011 2012 16 2013 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Servizio COA Energia Le attività del COA energia (Centro Osservazione e Attività sull’energia) sono proseguite secondo lo specifico Piano di Attività annuale concordato con l’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro e approvato con deliberazione della Giunta regionale numero 463 del 2013. Tra le attività di pianificazione energetica svolte nel 2013 si evidenziano: i) la chiusura del progetto europeo Renerfor sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili nel corso del quale è stata realizzata un’indagine molto approfondita sui consumi da biomassa nel settore residenziale, industriale e alberghiero e sul possibile sviluppo di una “filiera del legno” per la produzione di energia sul territorio regionale; ii) l’aggiornamento della proposta di PEAR (Piano energetico ambientale regionale) e dei documenti necessari ai fini della “Valutazione Ambientale Strategica” (VAS) in ragione, principalmente, dell’esito del referendum propositivo del 18 novembre 2012 sul trattamento a caldo dei rifiuti e della disponibilità dei dati reperiti in occasione del progetto europeo sopra citato. E’ inoltre proseguita la partecipazione ai tavoli di lavoro interregionali che si occupano di definire la metodologia per il calcolo degli obiettivi regionali individuati nel Decreto ministeriale del 15 marzo 2012 (cosiddetto BURDEN SHARING) e, negli ultimi mesi dell’anno, è iniziata la raccolta dei dati necessari all’aggiornamento dei Bilanci Energetici Regionali (BER). Sempre in ambito “pianificazione” Finaosta partecipa, come partner, al progetto europeo AlpBC che intende proporre strategie per l’integrazione dell’efficienza energetica nella pianificazione territoriale a scala intercomunale. Nel 2013 è stata individuata, quale area intercomunale pilota, la Comunità Montana Monte Cervino che è stata oggetto di un’indagine territoriale ed energetica. Inoltre: i) sono state individuate e raccolte le buone pratiche in ambito energetico presenti sul territorio regionale; ii) è stata condotta un’indagine attraverso un questionario inoltrato a tutti i Comuni della Valle d’Aosta al fine di comprendere il livello di integrazione degli aspetti energetici nella pianificazione comunale; iii) sono state organizzate le attività del COA AlpHouse Center. In tema di rendimento energetico nell’edilizia è continuato lo sviluppo e la gestione del sistema regionale di certificazione energetica degli edifici, denominato “Beauclimat”, svolgendo, in particolare, le istruttorie di accreditamento dei certificatori energetici, curando lo sviluppo del software che implementa la metodologia di calcolo regionale per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici e gestendo l’aggiornamento del “Portale Energia” che costituisce l’interfaccia “web” utilizzato per la gestione del sistema. Nel corso dell’esercizio è proseguita l’attività di divulgazione ai cittadini e agli enti locali, anche attraverso l’aggiornamento dei dati statistici significativi e la partecipazione con uno stand istituzionale alla fiera “Rigenergia”, nonché la consegna, a chi ne fa richiesta, delle targhe riportanti la classe energetica dell’edificio certificato. Inoltre, il servizio COA ha fornito assistenza tecnica e formazione ai professionisti ed ha organizzato un convegno per la presentazione della pubblicazione “Quaderno per il recupero energetico – Raccolta di casi-studio per interventi sul patrimonio edilizio tradizionale” realizzata nell’ambito del progetto europeo AlpHouse. Nell’esercizio è stato inoltre coordinato l’avvio del sistema dei controlli sui certificati energetici e sugli impianti termici ed è proseguita la collaborazione con l’Assessorato competente per la redazione di proposte di deliberazioni attinenti la certificazione energetica. Per quanto riguarda le attività di informazione, lo Sportello Info Energia Chez Nous ha fatto registrare nel corso dell’anno circa 3200 contatti fornendo consulenza generica od assistenza tecnica specifica in tema di energia a privati, enti locali, imprese e professionisti. Il personale ha mantenuto aggiornata la sezione “Energia” del sito regionale ed ha fornito il servizio di “newsletter” mensile con circa 440 iscritti a dicembre 2013. Nel corso dell’anno è stato attivato un progetto formativo nelle scuole (“mostra-laboratorio” itinerante) ed è stato redatto il testo del “Manuale sulle fonti rinnovabili” per le scuole superiori che verrà distribuito nel 2014. E’ stato avviato, inoltre, l’allestimento di due laboratori didattici specialistici presso due istituti scolastici siti ad Aosta e Verrès. 17 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Il servizio COA ha proseguito la collaborazione con l’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro negli aspetti operativi connessi alla chiusura delle pratiche relative alla legge regionale 3/2006, poi sostituita dalla legge regionale 26/2012, in particolare nelle istruttorie valutative, nell’aggiornamento dell’elenco delle caldaie a biomassa ammissibili a contributo e nella valutazione e gestione, assieme ad ARPA, dei progetti dimostrativi. Interventi in favore della ricerca e sviluppo Nell’esercizio 2013 il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha istruito 5 domande di finanziamento a valere sulla Legge regionale 7 dicembre 1993 n. 84, presentate presso l’Assessorato Attività Produttive, Energia e Politiche del Lavoro. Di queste, due sono state oggetto di diniego alla concessione di contributo, una è stata oggetto di rinuncia da parte della società dopo l’approvazione da parte del Comitato tecnico, mentre due sono state positivamente deliberate a inizio 2014. La Giunta regionale ha deliberato nel 2013 la concessione di contributi per un totale di circa 1,3 milioni di euro (circa 1,7 milioni di euro nel 2012) a favore di due società che avevano presentato domanda nell’anno 2012. Nell’esercizio è stato verificato l’avanzamento di 13 progetti di ricerca e sviluppo presso altrettante aziende a favore delle quali sono stati erogati contributi a valere sul fondo regionale per un importo di circa 3 milioni di euro, rispetto ai 2,9 milioni di euro del 2012. Nel corso del 2013 è stata effettuata una sola erogazione, di importo marginale, a favore di una società a valere sui fondi POR-FESR 2007/2013. Per quanto attiene la valutazione tecnico-scientifica dei piani di ricerca e sviluppo, sia in fase di istruttoria, sia in fase di follow-up, il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese si è avvalso del contributo di alcuni Dipartimenti del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano e dell'Università degli Studi di Genova. Interventi in favore delle nuove imprese innovative Nel corso dell’anno 2013 l’Assessorato Attività Produttive, Energia e Politiche del Lavoro ha trasmesso a Finaosta 6 domande a valere sulla Legge regionale 14 giugno 2011, n.14, per acquisire un parere economico-finanziario in merito alla sostenibilità del piano di sviluppo. Il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha formulato tre pareri negativi e due favorevoli, mentre una domanda è stata archiviata per carenza dei requisiti di ammissibilità. In seguito alle valutazioni del Comitato tecnico istituito presso l’Assessorato competente, è stato deliberato un contributo a valere sulla Legge regionale in esame per circa 0,2 milioni di euro. Nell’esercizio 2013 non sono state effettuate erogazioni di contributo. Nel corso del 2013 è stata redatta la prima “Relazione di attuazione di progetto cofinanziato nell’ambito del POR FESR 2007/2013” con riferimento alle attività svolte, sia sulla legge regionale 84/93 sia sulla legge regionale 14/11, fino al 31 dicembre 2012 e al cronoprogramma degli impegni e dei pagamenti previsti per il triennio 2013-2015. L’istruttoria economico-finanziaria delle domande di contributo a valere sulla legge regionale n. 14 del 14 giugno 2011, e le relative erogazioni, sono oggetto della convenzione stipulata in data 8 marzo 2012 tra R.A.V.A. e Finaosta per cui, nel corso dell’esercizio, il Servizio ha fornito il parere in merito alle pratiche presentate presso l’Assessorato regionale Attività Produttive a fronte delle quali la Giunta regionale ha deliberato contributi per circa 0,3 milioni di euro. Finanziamenti per la capitalizzazione Nel corso dell’esercizio sono state presentate a Finaosta tre domande di finanziamento per la capitalizzazione a valere sulla Delibera di Giunta regionale n. 3202/2004 (modificata con DGR n. 608/2007, n. 42/2010 e n. 704/2010). Il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha valutato positivamente e sottoposto al Consiglio di amministrazione di 18 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Finaosta due proposte, a fronte delle quali sono stati erogati finanziamenti per l’importo complessivo di 0,8 milioni di euro. Una domanda è stata oggetto di rinuncia da parte della società proponente dopo l’esame del progetto imprenditoriale da parte dell’Organo collegiale di valutazione. A fine esercizio 2013 la dotazione finanziaria del fondo destinato ai finanziamenti per la capitalizzazione a valere sulla Gestione Speciale, previsto dalle deliberazioni di Giunta regionale sopra richiamate, risultava inferiore all’intervento minimo consentito dalla normativa regionale, pari a euro 50.000,00. Conseguentemente, il valore residuo del fondo è stato destinato a incrementare le disponibilità del fondo di dotazione di cui alla Legge regionale 16 marzo 2006, n.7. Dall’anno 2004, in cui è stato istituito il fondo sperimentale finalizzato alla concessione di finanziamenti per la capitalizzazione e all’acquisizione di partecipazioni nel capitale di rischio delle PMI, sono state effettuate sette erogazioni per un totale di 2,2 milioni di euro. Interventi in regime di leasing convenzionato Nell'ambito delle tradizionali attività di finanziamento a valere sull’art.5 della L.R. 7/2006 (Gestione Ordinaria), una quota degna di nota continua ad essere rappresentata dagli interventi di locazione finanziaria mobiliare e immobiliare in regime convenzionato con alcune società di leasing. Tali convenzioni consentono alle imprese che realizzano investimenti nel territorio regionale di sottoscrivere contratti di leasing a condizioni particolarmente agevolate grazie alla sottostante provvista finanziaria erogata da Finaosta S.p.A.. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate erogazioni per un totale di euro 26 milioni (euro 21 milioni nel 2012) a fronte di n. 71 operazioni di leasing agevolate (n. 64 nel precedente esercizio). Le nuove delibere nel corso dell’esercizio ammontano a complessivi euro 9 milioni circa (euro 7 milioni nel 2012) per un totale di n. 33 nuove operazioni (n. 49 nell’anno precedente). Alla data di chiusura del bilancio l’accordato complessivo a favore delle società di leasing risultava essere pari a oltre 88 milioni di euro (n. 246 contratti) di cui 11 milioni di euro di impegni per provviste ancora da erogare (nel 2012 rispettivamente euro 92 milioni di accordato complessivo e euro 25 milioni di impegni da erogare). Ufficio estero di Parigi – Maison du Val d’Aoste L’Ufficio estero di Parigi, Ufficio di Promozione turistica e culturale della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Maison du Val d’Aoste, ha operato con continuità nella propria sede. Le attività si sono sviluppate lungo i seguenti ambiti operativi: • informazione turistica • organizzazione di mostre di artisti valdostani • attività di promozione enogastronomica • attività di stage con l’inserimento di giovani valdostani • attività di public relation e lobby istituzionale • attività di gestione dell’immobile di proprietà e adempimenti tecnici e amministrativi inerenti: manutenzioni ordinarie, straordinarie e gestione problematiche condominiali • sostegno a progetti di operatori valdostani principalmente nell’ambito di operazioni commerciali e culturali A fronte dell’attività ordinaria di informazione turistica e accoglienza di seguito si riepilogano le principali attività extra ordinarie sviluppate nell’esercizio. l’Ufficio ha organizzato il consueto evento dedicato in concomitanza dell’Arbre de Noël oltre alla riunione tra la Regione e i rappresentanti delle diverse Associazioni francesi e svizzere degli émigrés valdôtains. In abbinamento è 19 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 stata effettuata una campagna di distribuzione di immagini della Valle d’Aosta attraverso la distribuzione di un calendario realizzato a partire dallo shooting fotografico del famoso fotografo francese Yann Arthus-Bertrand. Nella seconda metà del mese di gennaio si è provveduto alla distribuzione del materiale relativo alle settimane bianche ai visitatori, ciò considerato l’imminente periodo di vacanza per le scuole francesi. La mostra di Davide Camisasca, inizialmente prevista fino al 13 gennaio 2013, è stata prorogata al lunedì 19 febbraio e oltre tale data, nelle more di un nuovo progetto espositivo, si è realizzato un allestimento con alcune opere recapitate dall’Ufficio Mostre di Aosta. Parallelamente si é provveduto a distribuire la documentazione promozionale relativa alla stagione invernale ai visitatori. Al mese di febbraio è stata accolta la visita dell’Istituto Tecnico Regionale Operatori Turistici e in tale occasione si è provveduto ad illustrate nel dettaglio le funzioni e le attività della Maison du Val d’Aoste. A tale momento formativo è seguita la proiezione della puntata della “Carte du Trésor”, girata in Valle d’Aosta nel 2009 e andata in onda in diretta nazionale sulle emittenti Transalpine, con un’audience di circa 4 milioni di telespettatori e un conseguente forte impatto sulla visibilità della nostra Regione in Francia. In prossimità della primavera si è, inoltre, registrato un aumento delle richieste di informazioni concernenti il turismo estivo, incentrate sul trekking e l’escursionismo in montagna. Sempre nell’ottica di promozione attraverso i media francesi si è operato con la Direzione di Produzione della trasmissione televisiva Echappées Belles, per la produzione di una puntata in Valle d’Aosta, poi trasmessa in data 8 giugno, in prima serata, da France5 e dedicata interamente alla nostra regione. Durante il mese di aprile sono state intraprese azioni promozionali rivolte alle agenzie di viaggio di Parigi con l’intento di promuovere le attrattive della Regione e la Maison du Val d’Aoste presso gli operatori qualificati. inoltre la Maison du Val d’Aoste ha ospitato l’Assemblea Generale dell’immobile di proprietà. Nel mese di giugno, la Maison du Val d’Aoste ha partecipato alla Semaine Italienne, svoltasi in Place d’Italie: l’evento ha permesso di promuovere in modo continuativo per una settimana l’offerta turistica regionale. Il 5 luglio si è tenuto presso la Maison du Val d’Aoste un incontro organizzato dall’Università “La Sorbonne di Parigi” in occasione di un colloquio internazionale sull’economia alla presenza del Premio Nobel per l’economia Amartya Sen. Sabato 20 luglio la Maison du Val d’Aoste ha partecipato con uno stand alla celebrazione per il centenario del Tour de France, al velodromo Jacques-Anquetil, nei pressi del Bois de Vincennes. E’ stata un’ottima occasione per promuovere l’immagine turistica regionale ad un pubblico di appassionati di ciclismo e la brochure relativa al Ciclo Tour in Valle d’Aosta è stata particolarmente apprezzata. Il primo agosto ha avuto luogo la partecipazione al programma radiofonico Le Grand Défi de l’été di France Bleu National, con la conduttrice Corentine Feltz, un’ottima opportunità per promuovere il territorio valdostano così come i suoi prodotti tipici. Nel mese di agosto lo staff della Maison ha partecipato in Valle d’Aosta alla 38esima Rencontre Valdôtaine svoltasi a Saint-Marcel. Nel corso dell’autunno di sono avviate le fasi preliminari per l’organizzazione della partecipazione della Maison du Val d’Aoste al Salone Internazionale dell’Agricoltura. Nel mese di settembre si è dato supporto all’Assessorato al Turismo per l’organizzazione del Workshop La Rentrée de Links. Nel mese di ottobre si è inaugurata la nuova mostra “Le mani nude” dell’artista valdostano Andrea Leonardi, in arte Léan. Nel corso dell’esercizio si è anche provveduto ad avviare il restyling del sito web in logica di fornire un maggior numero di informazioni e di consentire un’alimentazione autonoma dei contenuti. Sempre nel corso dell’anno gli stagisti hanno partecipato a diverse manifestazioni al fine di effettuare uno scouting per la valutazione di una partecipazione diretta della Maison in edizioni successive. In generale l’Ufficio ha proseguito la propria attività di gestione di stagisti valdostani presso la propria struttura per un periodo di stage lavorativo a Parigi. 20 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Ufficio estero di Bruxelles – Bureau de Représentance de Bruxelles L’Ufficio, Bureau de Représentance de Bruxelles, sotto il coordinamento del Dipartimento affari europei della Regione ha operato con continuità nella propria sede. Nel corso del 2013, l’Ufficio ha svolto attività di reperimento, analisi ed elaborazione dei documenti riguardanti i Programmi a gestione diretta comunitaria per il periodo di programmazione 2007/2013, con particolare riguardo ai programmi concernenti le tematiche prioritarie del programma di maggioranza regionale: ambiente; attività produttive; beni culturali; energia; istruzione; lavoro; trasporti; sanità; sicurezza; turismo; università. L’Ufficio si è poi impegnato a seguire l’evoluzione delle negoziazioni sulle future politiche comunitarie per il periodo di programmazione 2014/2020. Tutte le informazioni reperite e richieste sono state inoltrate alle strutture regionali competenti al fine di mantenere le stesse al passo con quanto è accaduto durante l’anno. In particolare è stata costantemente monitorata l’evoluzione dei negoziati per la nuova Politica di Coesione e per la nuova Politica Agricola Comune. L’Ufficio ha inoltre seguito le iniziative europee riguardanti la nuova Direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione e le diverse proposte nell’ambito dell’Agenda Digitale per l’Europa. Per quanto riguarda, invece, i nuovi Programmi Tematici a gestione diretta dell’Unione europea, il personale dell’Ufficio ha provveduto a stilare la documentazione di sintesi relativa a quelli già dotati di una base legislativa e a pubblicare tale documentazione sul sito web regionale. Lo stesso procedimento è stato seguito nella pubblicazione dei primi inviti a presentare proposte pubblicati dalla Commissione europea prima della fine del 2013. L’Ufficio ha fornito assistenza tecnica alle strutture regionali anche per quanto riguarda i loro rapporti con gli organi, gli organismi e gli uffici comunitari oltre che con Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea e ha assicurato un collegamento costante con le altre rappresentanze regionali italiane, principalmente attraverso il Coordinamento degli Uffici di Rappresentanza delle Regioni italiane a Bruxelles (URC) e tramite la partecipazione a diversi incontri multilaterali. Il personale dell’Ufficio ha, inoltre, risposto a richieste specifiche provenienti dalle strutture regionali e riguardanti aspetti particolari e più dettagliati della legislazione comunitaria e dei programmi a gestione diretta. Al fine di svolgere tale attività al meglio, sono stati presi contatti con diversi rappresentanti delle Istituzioni europee e di altre organizzazioni di interesse nel panorama comunitario. L’Ufficio ha regolarmente portato avanti le attività di monitoraggio dell’evoluzione della legislazione e della giurisprudenza comunitaria. L’analisi di tale evoluzione è stata costantemente inoltrata alle strutture regionali al fine di rispondere alle esigenze specifiche di ciascun dipartimento od organo valdostano potenzialmente interessato. L’Ufficio ha poi provveduto a tenere informate le strutture regionali sulle procedure d’infrazione di rilevanza nazionale e regionale. La struttura di rappresentanza regionale, conformemente alle competenze affidategli con DGR n. 2158 del 25 luglio 2008, ha fornito supporto alla partecipazione e alle attività del rappresentante valdostano in seno al Comitato delle Regioni, in particolare dal punto di vista logistico. Si segnala, inoltre, che durante il mese di aprile 2013, sono stati avviati e completati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della terrazza dell’Ufficio di rue du Trône, 62. Di concerto e in collaborazione con le strutture regionali competenti e/o interessate, nonché con altri organismi del tessuto economico valdostano, l’Ufficio ha realizzato diverse iniziative finalizzate alla promozione e allo sviluppo del panorama regionale, con particolare riferimento ai settori del turismo e della produzione agroalimentare tipica. Gli eventi a cui l’Ufficio ha preso parte sono i seguenti: Festa dell’Europa, Journée portes ouverstes interinstitutionelle, 04 maggio 2013. Come da tradizione ormai, l’Ufficio ha garantito anche quest’anno la partecipazione all’evento. Scopo generale della manifestazione era quello di avvicinare i cittadini all’Unione Europea e farne conoscere le sue particolarità, non solo istituzionali. Seminario “Il Quadro d’Azione Prioritario come strumento per una programmazione integrata che miri a raggiungere gli obiettivi Europa 2020”, 19 giugno 2013. La Regione Valle d’Aosta, tramite l’Ufficio di rappresentanza, ha 21 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 organizzato in collaborazione con la Regione Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano un seminario in tema di Biodiversità, per confrontarsi direttamente con i rappresentanti della Commissione europea sul Quadro d’Azione Prioritario e sulla sua utilità all’interno delle aree Natura 2000. Diviso in due sessioni tematiche, il seminario ha offerto un’occasione di confronto unica con i responsabili diretti del QAP e di Natura 2000 presso la Commissione. Open Days – Settimana europea della regioni e delle città, 7-10 ottobre 2013. In occasione dell’edizione 2013 degli Open Days, l’Ufficio ha coorganizzato, in data 9 ottobre, l’atelier “Region per la Produttività e la Sostenibilità nell’Agricoltura”, come partner associato del conglomerato Agrifood Innovators, composto dalle regioni italiane Umbria e Toscana, dai voivodati polacchi di Swietokrzyskie, Podlaskie e Wielkopolska, dalla provincia olandese del Flevoland, dal comune turco di Bornova e dall’Irlanda del Nord. Grazie alla presenza di alcuni rappresentanti della Commissione europea è inoltre stato possibile ottenere un punto di vista sulla programmazione 2014-2020. Nel corso del 2013 l’Ufficio ha proseguito la collaborazione con i responsabili degli Uffici di rappresentanza a Bruxelles dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo, anche mediante incontri informali periodici. L’Ufficio ha assicurato la partecipazione attiva alle riunioni organizzate dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea, dall’Ambasciata italiana presso il Belgio, dall’Istituto italiano di cultura di Bruxelles, e, soprattutto, a quelle di Coordinamento degli Uffici di Rappresentanza delle Regioni italiane a Bruxelles (URC), strumento informale che gli uffici regionali italiani hanno formato per razionalizzare e ottimizzare le proprie attività. In termini generali l’Ufficio ha proseguito la propria attività di gestione di stagisti valdostani presso la propria struttura per un periodo di stage lavorativo a Bruxelles. Associazione Forte di Bard Il 2013 ha rappresentato l’ottavo esercizio dell’Associazione Forte di Bard, ente di diritto privato cui Finaosta S.p.A. contribuisce operativamente, in veste di socio sostenitore, anche con l’inserimento di un proprio dirigente nel Consiglio di Amministrazione in veste di Consigliere Delegato e con la prestazione di servizi di management. L’Associazione annovera in quote paritarie tra i suoi soci fondatori la Regione Valle d’Aosta e le due Fondazioni bancarie private Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. I risultati conseguiti nel corso del 2013, anche in considerazione della contrazione delle risorse messe a disposizione da parte dei soci, ammontano a circa 210 mila visitatori, dato in linea con l’esercizio precedente e sono da considerarsi soddisfacenti in termini di gestione economica delle entrate, di perseguimento degli obiettivi di contenimento dei costi e di riscontri da parte dei media di settore e con un feedback di ben 9260 secondi Radio, 8550 secondi TV e 1703 articoli di stampa. L’anno in esame è stato caratterizzato da 4 eventi espositivi di grande valore artistico-culturale concretizzatisi nella Grande Mostra “Yann Arthus Bertrand Dalla Terra all’Uomo” che ha consuntivato 45.236 visitatori, produzione diretta dell’Associazione destinata a essere esportata in altri sedi espositive; “Magnum Contact Sheets” ulteriore prestigiosa coproduzione con l’Agenzia Fotografica Magnum Photos, mostra che ha fatto registrare 26.320 ingressi e che sta girando il mondo con il brand del Forte di Bard e di Magnum; il consueto appuntamento con il “Wildlife Photographer of the year Award” alla quarta edizione, scelto da 16.943 visitatori e la prima del “Progetto World Press Photo” destinato a diventare un appuntamento fisso al Forte di Bard con 5.780 ingressi in soli 26 giorni di apertura. Oltre al mantenimento dei principali format del Forte di Bard, l’esercizio ha visto il debutto di tre nuovi progetti: il MonterosaWalserUltraTrail, competizione di Trail e UltraTrail ambientata alle pendici del Monterosa sui territori Walser dell’alta Valle del Lys; Napoleonica, prima edizione della rievocazione dello storico assedio Napoleonico che ha attirato al Forte circa 9.000 spettatori e PhotoTalks dedicato a appuntamenti su temi di fotografia consacrato nella prima edizione al soggetto del Fotogiornalismo in apposita serata organizzata a Torino c/o il Teatro Regio. Ai suddetti si sono affiancati due nuovi format a carattere ricreativo culturale, 22 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 caratterizzati dall’abbinamento dell’offerta espositiva a momenti di intrattenimento: La Notte dei Desideri, coincidente con la serata di San Lorenzo e Capodanno al Forte. A livello museale si sono erogati i servizi di visita e laboratoriale dei percorsi del Museo delle Alpi, di Alpi dei Ragazzi, delle Prigioni e del percorso esterno. Inoltre sono proseguite le attività di test e progettazione logistica del Museo del Forte in apertura nell’autunno/inverno 2014. E’ inoltre proseguita l’attività volta a costituire progressivamente anche una collezione interna al Forte, attraverso le opere acquisite nell’ambito dei contratti espositivi negoziati, talune acquisizioni e i comodati/depositi negoziati con collezionisti e gallerie. Oltre al costante collegamento con la Fondazione Maeght durante l’esercizio è proseguita l’attività di networking finalizzata a sviluppare relazioni e far conoscere il Forte di Bard a livello nazionale e internazionale al fine di avviare lo sviluppo di nuovi progetti. L’anno è stato inoltre caratterizzato dall’analisi e preparazione progettuale del progetto Montserrat, Capolavori dell’Abbazia, che è stato inaugurato a gennaio del 2014. Le iniziative del Forte di Bard hanno mantenuto un elevato interesse da parte dei media. Per quanto attiene ai flussi programmati nell’esercizio sono ammontati a 752 gruppi ripartiti in 140 gruppi laboratori didattici, 90 gruppi Alpi dei Ragazzi e 522 gruppi visite Assistite. Relativamente alle sole scolaresche in totale il numero di alunni di in visita al Forte nel corso del 2013 è stato di 6.220 unità. Sono inoltre proseguite le collaborazioni di comarketing con diversi enti: gli ingressi relativi a questi accordi di co-marketing sono passati da 4.399 nel 2007 a 22.768 nel 2013. Anche nel 2013 le mostre temporanee e gli eventi estivi hanno rappresentato il fattore determinante per assicurare al Forte le seconde visite e l’interesse da parte dei media. In termini di interventi straordinari effettuati dall’Associazione per conto della Regione si segnalano gli interventi sull’area parcheggio, il rifacimento di una vasca di rilancio dell’Acquedotto, importanti interventi di riparazione straordinaria per perdite della rete idraulica, la migrazione del sistema di bigliettazione a nuovo Provider per ragioni di efficienza e efficacia, interventi di riparazione delle griglie di scolo dell’acqua piovana. L’esercizio è stato inoltre caratterizzato dal potenziamento del Bookshop attraverso l’ampliamento delle referenze e il miglioramento nella gestione dei flussi di accesso. Quanto alle attività commerciali non gestite dall’Associazione si è avviato un nuovo rapporto in relazione ai negozi dell’Opera Supplementare. Nel corso dell’esercizio il modello di Governance ha confermato la direzione in capo al Consiglio di Amministrazione con una struttura operativa snella e a base allargata, intorno ad un modello di lavoro organizzato per processi orizzontali e per progetti. L’azione gestionale è stata improntata al principio di ricerca di efficienze e economicità sul lato dei costi, con azioni volte alla eliminazioni di duplicazioni/sovrapposizioni di costi, economie di scala, analisi make/buy, ottimizzazione della programmazione dei diversi segmenti di offerta, concentrazione delle risorse sulle attività a maggior ritorno, ricerca di contribuzioni finanziarie esterne, interiorizzazione di funzioni precedentemente esternalizzate a seguito apprendimento e mutuazione di competenze da parte dei collaboratori. Da segnalare infine l’intenso lavoro di scouting, assistenza e negoziazione che ha condotto al prestigioso risultato della Produzione cinematografica del film Avengers avente quale icona di riferimento il Forte di Bard e, grazie alla mediazione condotta dall’Associazione, estesa a diversi comuni limitrofi con positive ricadute economiche e di immagine immediate e in prospettiva dell’uscita del Film. Rapporti con le società partecipate nell’ambito della Gestione Ordinaria I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in apposite tabelle riportate nella parte B - sezione 9 – e nella parte D – sezione 6 - della nota integrativa. Di seguito si riportano sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del presente documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi accanto alla ragione sociale di ogni società. 23 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Nel corso dell’esercizio la società FINAOSTA INIZIATIVE s.r.l. (100%), proprietaria dell’immobile sede degli uffici di Finaosta S.p.A. è stata incorporata in quest’ultima. La fusione ha avuto effetto dal 20 dicembre 2013 con la cancellazione della società incorporata dal Registro delle Imprese di Aosta. La società AOSTA FACTOR S.p.A. (79%) ha proseguito regolarmente la propria attività nel settore del factoring. Il turnover realizzato ammonta a 752 milioni di euro, in aumento del 18% circa rispetto al 2012 (636 milioni di euro), di cui il 23% (21% nel 2012) realizzato in Piemonte/Liguria, il 21% (18% nel 2012) in Lombardia ed il 20% (19% nel 2012) in Valle d’Aosta; seguono l’Emilia Romagna con il 13%, il Veneto con il 9%, le altre regioni con l’11% e l’Estero con il 3%. Per quanto riguarda l’aspetto economico, la società, ha concluso un triennio di risultati ampiamente positivi con un utile netto di 1,4 milioni di euro. Si rammenta che in data 25 ottobre 2012 codesto Consiglio di Amministrazione ha autorizzato il proprio Presidente a chiedere la convocazione di un’eventuale Assemblea Straordinaria di Aosta Factor S.p.A. con all’ordine del giorno la messa in liquidazione della società. Tale necessità è sorta a seguito di modifiche normative promosse dalla Banca d’Italia, la cui applicazione, nel caso specifico di Aosta Factor S.p.A., contrasterebbe con i limiti operativi imposti alla Finaosta S.p.A. dalla propria legge istitutiva e, inoltre, comporterebbe ingenti oneri di carattere organizzativo, economico e finanziario. Al fine di salvaguardare le aziende valdostane clienti della società in oggetto si sta valutando l’opportunità di istituire un Servizio factoring interno, con l’acquisizione, non appena organizzato, di quella parte di personale di Aosta Factor S.p.A. ritenuta necessaria per l’esercizio di tale attività. Tenuto conto di quanto sopra. nel secondo semestre del 2013 Finaosta S.p.A. aveva avviato, a seguito di una gara per la “Manifestazione di interesse a partecipare alla Procedura per la vendita dell’intera partecipazione detenuta in Aosta Factor S.p.A.”, una trattativa con Banca Sistema S.p.A., unico partecipante alla gara. Considerato che la dichiarazione di interesse della società sopra indicata prevedeva un approfondito confronto tra le parti su alcuni elementi contenuti nella stessa, la mancata condivisione in ordine a tali approfondimenti ha dato luogo, nel gennaio 2014, all’esito negativo della trattative. Il risultato del bilancio chiuso al 30 giugno 2013 dalla PILA S.p.A. (57%), titolare delle attività funiviarie dell'omonima area sciistica direttamente collegata al capoluogo regionale, è positivo come negli anni precedenti. L’esercizio in esame è stato caratterizzato dal perfezionamento della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l.. L’operazione di fusione ha reso necessario un aumento di capitale sociale di 1,9 milioni di euro assegnato ai soci delle società incorporate in base al rapporto di concambio. Le operazioni di consolidamento dei dati contabili delle società incorporate hanno comportato la contabilizzazione di un avanzo di fusione da concambio rispettivamente di 664 mila euro e 1,1 milioni di euro per le società Grand Saint Bernard S.p.A. e Funivie Gran Paradiso S.p.A., contabilizzato tra i fondi rischi e oneri. Tale fondo rischi è stato rilasciato nel bilancio 2012/13 per 945 mila euro, con iscrizione di proventi straordinari, ammontare che corrisponde al risultato di gestione negativo prodotto dalle due incorporate nell’esercizio in esame (perdita d’esercizio di 724 mila euro per Funivie Gran Paradiso e perdita di esercizio di 222 mila euro per Grand Saint Bernard). Nella redazione della situazione contabile IAS della controllata redatta ai fini della predisposizione del bilancio consolidato, in osservanza dell’ IFRS3 “Business Combinations”, l’avanzo di fusione di cui sopra è stato imputato a conto economico. 24 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Con riferimento all’incorporata Siski è stato contabilizzato un disavanzo di fusione di 37 mila euro, utilizzato in parte a compensazione dell’avanzo da annullamento delle partecipazioni in Siski (4 mila euro) e in parte a riduzione della riserva straordinaria (33 mila euro). Pertanto, il bilancio della Pila S.p.A., compresi i movimenti contabili delle incorporate e le relative perdite d’esercizio, si è chiuso con un utile di 632 mila euro (utile di 394 mila euro nel 2011/12, di 266 mila euro nel 2010/11 e di 507 mila euro in quello ancora prima). La società FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. (35%) concessionario della parte italiana della tratta funiviaria transfrontaliera che collega Courmayeur alla località francese di Chamonix, continua a profondere il massimo impegno per un tempestivo e puntuale avanzamento del programma di rinnovo del complesso funiviario. Nel corso del 2013 sono proseguiti i lavori di costruzione, sospesi durante l’inverno con uno stato di avanzamento a dicembre 2013 pari al 51%. L’esercizio 2012/13 è stato caratterizzato, a far tempo dal 21 aprile 2013, dai problemi legati ai provvedimenti cautelativi emanati dal Comune di Courmayeur e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta in relazione all’evoluzione del movimento franoso del versante ovest del Mont de La Saxe. Questi ultimi sono iniziati con la chiusura, in data 21 aprile 2013, di buona parte dei parcheggi pubblici e privati pertinenziali all’impianto e, successivamente, hanno raggiunto il loro apice con la chiusura dell’intera frazione (e quindi anche dell’impianto funiviario) dal 19 maggio al 6 giugno 2013. Il risultato economico del 2013 è di sostanziale -pareggio. Nel mese di gennaio 2014 è ripresa l’attività nel cantiere di valle e in marzo nei cantieri di monte. La partecipazione nel Consorzio di garanzia fidi VALFIDI S.C. è stata acquisita alla fine del 2009 con lo scopo di dotare lo stesso consorzio dei requisiti patrimoniali necessari per l’iscrizione tra gli Enti finanziari vigilati da Banca d’Italia la cui tipologia è riportata nell’art. 107 del T.U.B.. Tale iscrizione è avvenuta il 27.04.2010. L’attività di rilascio garanzie da parte del consorzio è proseguita regolarmente nel 2013 e la Società ha chiuso l’esercizio 2013 in sostanziale pareggio. Rapporti con le società partecipate per conto della Regione nell’ambito della Gestione Speciale I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in due tabelle riportate nella parte D - sezione 1 - della nota integrativa. Nel corso del 2013 si è completato il processo di riorganizzazione societaria nel settore degli impianti a fune iniziato a seguito del mandato ricevuto con Delibera della Giunta regionale n. 8 del 5 gennaio 2011 attraverso la fusione per incorporazione della Cime Bianche S.p.A. nella Cervino S.p.A. e proseguito, in esecuzione dei successivi mandati ricevuti dalla Giunta regionale, con le fusioni per incorporazione riguardanti i seguenti gruppi di società: - Grand Saint Bernard S.p.A., Funivie Gran Paradiso S.p.A. e Siski S.r.l. nella Pila S.p.A. - S.I.T.I.B. S.p.A., SAGIT S.p.A. e Funivie di Champorcher S.p.A. nella Monterosa S.p.A. - Chamois Impianti S.p.A. e SIRT S.p.A. nella Cervino S.p.A. Di seguito si descrivono sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del presente documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi accanto alla ragione sociale di ogni società. Nel settore della produzione e vendita dell’energia elettrica, nel quale opera la società CVA S.p.A. (100%), il 2013 ha confermato la pesante tendenza negativa dell’anno precedente. Infatti, la mancata crescita del PIL nazionale non poteva che “leggersi” anche attraverso l’andamento della domanda elettrica. La variazione complessiva nazionale della 25 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 richiesta elettrica è stata nel 2013 del -3.4%. Depurato degli effetti di calendario e temperatura il dato si fa solo leggermente meno pesante, posizionandosi al -2%. Siamo ormai a livelli di domanda inferiori a quelli di 10 anni fa. In termini di energia ciò significa – 11 TWh sul 2012, con una domanda nazionale 2013 di 317 TWh (328 nel 2012). Il calo della domanda si è registrato sull’intero territorio nazionale, con il Nord che ha registrato un -2.8% sul già pessimo 2012, il Centro Italia un -3.7%, il Sud -2.0% e le Isole ben il – 7.2%. La favorevole stagione metereologica 2013 ha permesso alla produzione idroelettrica nazionale (lorda pompaggi) di raggiungere il livello record di 52.5 TWh, seguita dalle altre fonti rinnovabili, per effetto anche dei continui investimenti, a 42.3 TWh. Il calo della domanda e la crescita della produzione da fonti rinnovabili è stato assorbito dalla produzione termica che si è contratta a 182.5 TWh, con un calo di ben 25 TWh rispetto al 2012. L’andamento positivo della produzione idroelettrica nazionale è riflesso dalla produzione delle centrali idroelettriche di proprietà della CVA S.p.A.. La produzione degli impianti della Società ha infatti raggiunto i 3.103 GWh rispetto ai 2.750 GWh del 2012 (+12.8%), anno che già vantava un incremento del 10% rispetto ai 2.497 GWh del 2011. Complessivamente, considerando la produzione idroelettrica realizzata dalla controllata Valdigne Energie S.r.l. (88 GWh rispetto a 71 GWh dell’anno precedente), dagli impianti fotovoltaici della sede, di Botticino e La Tour, oltre a quelli delle controllate RAL S.r.l. e RVA S.r.l. per complessivi 15.3GWh, degli eolici delle controllate Piansano Energy S.r.l. e Saint Denis Vento S.r.l. pari a complessivi 79.8 GWh, la produzione totale da fonte rinnovabile è stata di circa 3.286 GWh, rispetto a 2.923 GWh del 2012 e ai 2.527 GWh nel 2011. L’incremento della produzione non è stato in grado di controbilanciare la caduta dei prezzi dell’energia e la continua contrazione del differenziale dei prezzi “peak” e “off peak”. Pertanto, considerato che il bilancio è previsto in approvazione da parte dell’Assemblea entro la fine di Giugno 2014 stante il riassetto societario di Gruppo che ha visto la fusione della controllata Vallenergie S.p.A – attiva nel mercato della maggior tutela – nella controllata CVA Trading S.r.l. – attiva sul mercato livero e nel trading dell’energia - si stima che la società CVA S.p.A chiuda l’esercizio 2013 con un valore della produzione di circa Euro 210 milioni e un utile ante tasse pari a circa Euro 110 milioni, in contrazione rispetto ai 127,7 milioni dell’esercizio precedente. Il Gruppo CVA prosegue nel programma di manutenzione, rifacimento e potenziamento del proprio parco impianti esistente. A riguardo nel 2013 sono stati effettuati sugli impianti di proprietà investimenti per 15.692 migliaia di Euro, interventi di manutenzione per 3.473 migliaia di Euro e controlli sugli impianti per 46.761 ore. Complessivamente, nei soli ultimi sei anni il Gruppo CVA ha investito sugli impianti idroelettrici circa 166 milioni di euro. Sempre per quanto concerne la politica di investimenti, nel corso del 2013, a seguito dei positivi riscontri sulla città di Aosta del progetto di teleriscaldamento e raggiunti i target di preadesione definiti con il socio Cofely Italia S.p.A., la compagine azionaria della collegata Telcha S.r.l. è stata modificata con l’acquisizione del controllo al 51% da parte di Cofely, e la riduzione della quota di CVA al 24%. Detta quota è stata successivamente aumentata al 32%. Il progetto, ad oggi in fase avanzata di realizzazione, è previsto entro un importo complessivo di circa 50 milioni di euro. Il rating del gruppo CVA, sia da parte di Moody’s ( “Baa1”) che di FitchRatings (“A”) ha visto migliorare l’outlook da “negativo” a “stabile” in ragione del più favorevole atteggiamento degli Istituti sul merito a lungo termine della Repubblica Italiana. La società STRUTTURA VALLE D’AOSTA S.r.l. (100%) ha proseguito le attività per la riconversione produttiva e il popolamento dell’area ex Cogne di Aosta, nonché quelle di conduzione, manutenzione e affitto degli opifici conferiti dalla Regione. Per quanto concerne le principali attività svolte nel corso dell’esercizio 2013, la Società ha avviato, per quanto riguarda lo stabilimento “ex Zincocelere” in Pont-Saint-Martin, un intervento di riconversione che riguarda, nello specifico, la trasformazione delle camere bianche, una diversa suddivisione degli spazi interni e la realizzazione di 26 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 diversi lotti indipendenti ed ha ceduto alla società Telechauffage Aosta – TelCha S.r.l. un’area fabbricabile sita nella zona D2 in area ex Cogne, sulla quale verrà edificata la centrale di alimentazione della rete di teleriscaldamento a servizio della città di Aosta. Le perdite degli ultimi esercizi sono dovute principalmente ai costi che la Società sostiene per la manutenzione dei fabbricati e alle difficoltà riscontrate nell’avviare a pieno regime le aree disponibili per gli insediamenti produttivi. Il bilancio del 2013, approvato in data 29 aprile 2014, ha chiuso con una perdita di 1,69 milioni di euro (l’esercizio 2012 si era chiuso con una perdita di poco meno di 3 milioni di euro). La società COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI S.r.l. (100%) è stata costituita nel novembre del 2009 e si occupa della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’Ospedale regionale e delle aree adiacenti. Il bilancio chiuso al 31.12.2013, presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione con un contributo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale. Nel 2013 la Società ha proseguito la propria attività finalizzata alla realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Aosta che si articola in 5 fasi. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate, tra le altre, le seguenti attività: • la realizzazione del cunicolo di sotto attraversamento di via Roma (fase 1) e la conclusione del monitoraggio per l’esecuzione del parcheggio a nord di via Roma, in Aosta. Il parcheggio è stato aperto al pubblico, unitamente al cunicolo di sotto attraversamento di via Roma, l’8 agosto 2013; • l’approvazione del progetto definitivo della fase 3 (ampliamento polo tecnologico, parcheggio sud, corpo H24, “hospital street”) - completato nel dicembre 2012 - sostanziatasi in: acquisizione delle intese, dei concerti, dei nulla osta e degli assensi prescritti dalle leggi regionali 17 agosto 2004, n. 21 (opere di rilevante interesse regionale) e 26 maggio 2009, n. 12 (valutazione d’impatto ambientale) nella conferenza “unificata” di servizi del 20 marzo 2013; rilascio del parere del Comando regionale dei vigili del fuoco di conformità alla normativa antincendio il 2 aprile 2013; emissione del “rapporto conclusivo” favorevole del verificatore esterno il 9 aprile 2013 ed approvazione in linea tecnica del RUP il 12 aprile 2013; approvazione con deliberazioni della Giunta regionale e dell’Assemblea di Coup entrambe del 26 aprile 2013 e con decreto del Presidente della Regione n. 224/DEC in data 20 maggio 2013, che, ai sensi dell’ art. 29 della lr 6 aprile 1998, n. 11, sostituisce la concessione edilizia, equivale a variante del PRGC e dichiara la pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità delle opere; • l’elaborazione del progetto esecutivo della fase 3 - iniziata il 14 gennaio 2013 e terminato con la consegna della versione finale il 20 dicembre 2013. La versione finale si compone di 907 elaborati ed è sostanzialmente coerente con il progetto definitivo, anche per quanto riguarda il costo complessivo (91,2 milioni di euro, al netto delle somme a disposizione, così suddivisi: sistemazioni esterne 0,93 milioni di euro, interventi temporanei 0,41 milioni di euro, ampliamento polo tecnologico 9,1 milioni di euro, parcheggio sud 11,3 milioni di euro, corpo H24 60,4 milioni di euro, “hospital street” 9,1 milioni di euro). Il progetto esecutivo ha ottenuto il “rapporto conclusivo” favorevole del verificatore esterno, è stato validato dal RUP il 23 dicembre 2013; ha ricevuto il parere di conformità con il progetto definitivo da parte dell’USL in data 12 febbraio 2014, è stato approvato dall’Assemblea di Coup in data 18 aprile u.s. ed è in corso di esame da parte della Giunta regionale. Analogamente, a novembre 2009 è stata costituita la società NUOVA UNIVERSITÀ VALDOSTANA S.r.l. (100%) che si occupa della riqualificazione della caserma Testafochi e delle aree militari al fine di realizzare un Polo universitario. Il bilancio chiuso al 31.12.2013 presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione con un contributo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale. 27 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Per ciò che concerne le Caserme Battisti, Ramires e l’Eliporto militare di Pollein, nel corso dell’anno 2013 sono state realizzate parte delle opere di ristrutturazione previste, che dovrebbero terminare nel corso del 2015. Per quanto riguarda il Polo Universitario, nei mesi di settembre e ottobre 2013 la Giunta regionale e l’Assemblea dei soci hanno approvato il progetto esecutivo del 1° lotto, i cui lavori dovrebbero essere appaltati nel corso del prossimo anno. Nel 2013 l’attività della società AUTOPORTO VALLE D’AOSTA S.p.A. (98%) è consistita nella gestione del complesso autoportuale, oltre che nella realizzazione degli interventi di riqualificazione dell’edificio Botteghe artigiane per trasformarlo a “energia zero”, sulla base della convenzione siglata con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, in forza della quale la società ha ricevuto un finanziamento pari a 470.000 euro a valere sull’attività IIB del Programma operativo Competitività regionale 2007/2013. I lavori sono stati ultimati nel mese di gennaio 2014 e sono in corso le pratiche burocratiche relative a collaudo, agibilità ecc.. Nel mese di dicembre la società ha sottoscritto il protocollo di intesa con l’Agenzia del Demanio Direzione Regionale per gli interventi volti alla razionalizzazione degli spazi di collegamento dell’area autoportuale con la Torre della Comunicazione. La realizzazione del polo fieristico è stata sospesa e alla Società verranno riconosciute dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta le spese fino ad ora sostenute. Per la realizzazione degli archivi regionali l’Amministrazione regionale (art. 28 della l.r. 18/2013) ha autorizzato un trasferimento alla società di complessivi 8 milioni di euro, pari al costo previsto dell’opera. Nel corso dell’esercizio 2013 vi sono state 13 risoluzioni di contratti di locazione e sono stati sottoscritti altrettanti nuovi contratti. La società ha chiuso l’esercizio in sostanziale pareggio. La società CERVINO S.p.A. (86%) ha chiuso l'esercizio 2012/13 con un utile di 39 mila euro, contro un utile di 1,2 milioni di euro circa nel passato esercizio (utile di 494 mila euro nel 2010/11). A questo risultato hanno concorso i risultati d’esercizio delle società incorporate, le quali hanno registrato rispettivamente un utile di 16 mila euro la SIRT (utile di 24 mila euro nel 2011/12) e una perdita di 334 mila euro la Chamois Impianti (perdita di 367 mila euro nel 2010/11). L’utile d’esercizio della sola Cervino sarebbe stato di 357 mila euro. L’esercizio 2012/13 è stato caratterizzato dall’avvenuta fusione per incorporazione della Sirt S.p.A. e della Chamois Impianti S.p.A. nella Cervino S.p.A., con effetto giuridico dal 1 maggio 2013, mentre gli effetti contabili sono interamente ricompresi nel bilancio della Cervino S.p.A.. La stagione invernale 2012/13 per Cervinia-Valtournenche ha avuto inizio il 13 ottobre 2012 e si è protratta sino al 5 maggio 2013. I primi ingressi sono stati quasi 635 mila (693 mila nella precedente stagione, -8%), vero è che la precedente stagione era stata record: rispetto alla stagione invernale 2010/11 la diminuzione è stata del 3%. I passaggi sono stati pari a 8,2 milioni, in calo del 10% rispetto alla precedente stagione e del 7% rispetto al 2010/11. Gli incassi lordi della stagione sono stati pari a 18,8 milioni di euro, con un calo del 6% (1,1 milioni di euro) rispetto alla precedente stagione, mentre rispetto all’inverno 2010/11 si è registrata una crescita del 6% circa, pari a 1 milione di euro circa. Per quanto riguarda Chamois, i ricavi delle vendite di skipass sono aumentati di 47 mila euro (+10%, da 465 mila euro a 512 mila euro). Per quanto riguarda Torgnon, i ricavi di vendita di skipass sono aumentati di 81 mila euro (+6%, da 1,37 milioni di euro a 1,45 milioni di euro). 28 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Per fare fronte a parte degli importanti investimenti che la società ha in programma di effettuare, sono state avviate le procedure per giungere alla vendita del patrimonio immobiliare ad oggi improduttivo. Purtroppo le azioni esperite per la vendita di alcuni immobili di civile abitazione, a causa delle condizioni particolarmente difficili del mercato immobiliare e della diffusa crisi di liquidità, non ha avuto risultati positivi e anche l’ultima asta del mese di aprile 2013 è andata deserta. A seguito di tale situazione, la società ha deciso nel mese di agosto 2013 di sospendere, fino alla prossima primavera/estate 2014, eventuali pubblicazioni di aste. Per quanto riguarda la società consortile PROGETTO FORMAZIONE s.c.r.l., (92%) è proseguita nel 2013 l’attività formativa in linea con quella dei precedenti esercizi. Il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 sarà approvato entro la fine del prossimo mese di giugno. CMBF S.p.A. (91%), ha chiuso l’esercizio 2012/13 con un risultato positivo, soprattutto se rapportato all’andamento generale del mercato; sebbene il clima generale fosse marcatamente di impronta recessiva, la frequentazione e gli incassi si sono riportarti ai livelli record, in crescita di oltre il 10% rispetto all’esercizio 2011/12. La durata della stagione invernale è stata pari a 130 giorni, contro 121 giorni della precedente. La frequentazione del comprensorio è cresciuta rispetto alla precedente stagione: le presenze totali sono state pari a 448 mila, contro le 407 mila unità della precedente stagione, le 488 mila della stagione ancora precedente e le 441 mila della stagione 2009/10. Per via di quanto sopra, i ricavi delle vendite, pari a 11 milioni di euro, sono cresciuti rispetto all’esercizio precedente (9,9 milioni di euro, +11%) ed equivalgono quelli relativi alla stagione 2010/11. I responsabili aziendali hanno aggiornato il Business Plan 2010-2016 prevedendo interventi nel periodo per complessivi 33 milioni di euro (a fronte di circa 50 milioni inizialmente previsti). Di questi sono già stati realizzati interventi per 25 milioni di euro. MONTEROSA S.p.A. (79%), proprietaria e gestore del comprensorio “Monterosa Ski” nelle Valli di Ayas e Gressoney, ha chiuso il bilancio 2013 con una perdita di 2,1 milioni di euro, contro una perdita di 1,3 milioni di euro registrata nel 2011/12 (nel 2010/11 il risultato d’esercizio era negativo per poco meno di 2 milioni di euro). Nel bilancio dell’esercizio 2012/13 della Monterosa S.p.A. sono confluiti tutti i saldi contabili delle quattro società partecipanti all’operazione di fusione, anche se di fatto la gestione della stagione invernale 2012/13 è stata effettuata da ciascuna società in maniera autonoma e indipendente. I giorni di apertura dei comprensori in discorso hanno registrato un incremento rispetto alla stagione 2011/12, sostanzialmente legato alle migliori condizioni nivometeorologiche e di conseguenza sul fronte dei ricavi si è registrata una sostanziale tenuta dei livelli della stagione precedente. Per quanto riguarda il risultato economico il notevole peggioramento è sostanzialmente legato alle perdite derivanti dalle tre società incorporate. FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A., (64%) titolare dell'area italiana del comprensorio sciistico internazionale costituito tra le stazioni di La Thuile e di La Rosière (Savoia - Francia) denominato "Espace San Bernardo" ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2013 con un risultato ante imposte positivo per 9 mila euro e una perdita di esercizio pari a 131 mila euro, in lieve peggioramento rispetto al sostanziale pareggio raggiunto nel 2012. Gli incassi segnano un +0,68% rispetto all’esercizio 2011/12, attestandosi a 6,73 milioni di euro (6,68 milioni nella precedente stagione). Nel complesso, le presenze della stagione invernale 2012/13 hanno registrato un decremento del 3,24%, in linea con la contrazione subita anche dai primi ingressi; tale ultima diminuzione è dovuta in gran parte alla diminuzione degli sciatori provenienti da La Rosière. 29 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 La società SERVIZI PREVIDENZIALI VALLE D’AOSTA S.p.A. (50%) presta principalmente servizi amministrativi e contabili a favore del fondo di previdenza integrativa regionale (FOPADIVA). La società si configura come “In house” in quanto l’altro 50% del capitale è detenuto direttamente dalla Regione Valle d’Aosta. Il bilancio al 31 dicembre 2013 ha chiuso in sostanziale pareggio, in linea con i precedenti esercizi. Nel corso del 2013, la società ha proseguito nella campagna di informazione e formazione in materia di previdenza al fine di mantenere ed incrementare le adesioni ai fondi pensione territoriali. La società SIMA S.p.A. (49%), ha proseguito l’attività di affitto di azienda, con annessi servizi di logistica e manutenzione, alla società Heineken Italia S.p.A., chiudendo il bilancio al 31 dicembre 2013 con un risultato positivo di 0,9 milioni di euro. Per effetto dell’Accordo siglato tra Heineken Italia S.p.A. e Finaosta S.p.A., in esecuzione della DGR n. 1128/12, nel gennaio 2013 si è perfezionato il passaggio di proprietà del complesso immobiliare di Pollein da Sima S.p.A. a Struttura Valle d’Aosta S.r.l.. In pari data è inoltre divenuto efficace il contratto con cui Struttura Valle d’Aosta S.r.l. ha concesso in locazione alla Sima S.p.A. la parte del complesso di cui sopra inerente il birrificio. Pertanto la Sima S.p.A. ha potuto proseguire senza soluzione di continuità il proprio rapporto con Heineken Italia S.p.A. nell’ambito del contratto di affitto di azienda e dei contratti connessi di manutenzione e logistica. GOVERNO SOCIETARIO, ASSETTI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI CONTROLLO Finaosta S.p.A. adotta il modello di governance tradizionale che, anche nel rispetto di quanto disciplinato dall’Organo di Vigilanza in materia di gestione e controllo dei rischi, attribuisce specifiche responsabilità, in base alle rispettive competenze, ai seguenti organi: - il Consiglio di Amministrazione che rappresenta l’“organo con funzione di supervisione strategica”, ovvero l’organo al quale sono attribuite funzioni di indirizzo della gestione sociale (ad esempio, mediante esame e delibera in ordine alle operazioni strategiche della società); - il Comitato Esecutivo, la Direzione Generale e le Vice Direzioni Generali che rappresentano gli “organi con funzione di gestione”, ovvero le funzioni aziendali alle quali spettano o sono delegati compiti di gestione corrente, intesa come attuazione degli indirizzi deliberati nell’esercizio della funzione di supervisione strategica; - il Collegio Sindacale che rappresenta l’“organo con funzione di controllo”, ovvero l’organo preposto a vigilare sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi di Finaosta S.p.A.. Completano il quadro delle Direzioni 3 unità di business: - la Direzione Uffici Esteri e Relazioni Esterne, - la Direzione Istruttorie, - la Direzione Studi e Assistenza alle Imprese, oltre a due di staff: - la Direzione Legale e Contenzioso ; - la Direzione Risorse Umane e Organizzazione. Coerentemente al suo costante sviluppo, all’iscrizione tra gli intermediari finanziari ex art. 107 T.U.B. e all’attenzione riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, Finaosta S.p.A. si è dotata di specifiche funzioni aziendali a supporto dell’Organo Amministrativo e di quello di gestione della Società. 30 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Al primo fa riferimento il Servizio Controllo Interno, mentre al secondo il Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio ed il Servizio Compliance. Dal punto di vista operativo e nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa sono stati delineati i seguenti livelli di controllo: - I livello - controlli di linea: sono svolti nell'ambito delle attività operative che vengono svolte quotidianamente da parte delle singole unità organizzative e dei responsabili dei vari uffici, sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, normalmente sono incorporati nelle singole procedure operative; - II livello - controlli sulla gestione dei rischi: sono affidati al Risk Manager e sono finalizzati a verificare che: le unità organizzative aziendali svolgano le mansioni e rispettino i limiti loro assegnati; i controlli di linea siano eseguiti in modo regolare e nel rispetto delle procedure; l'operatività sia coerente con gli obiettivi di rischio - rendimento attesi. Inoltre il Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio ha la responsabilità di coordinare e verificare le attività che permettono la gestione del rischio riciclaggio. A far data dal primo agosto 2013 è stato istituito l’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche, collocato a diretto riporto del Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio, dedicato al monitoraggio continuativo dell’adeguata verifica e alla revisione degli accordati su alcune controparti intestatarie di mutui prima casa. Finalità principale di tale attività è sia garantire un costante aggiornamento dell’adeguata verifica sia valutare in modo più appropriato quelle controparti che giacciono in stati, ad oggi, non oggetto di svalutazioni analitiche. - II livello – controlli di conformità alle norme: sono affidati al Servizio Compliance, istituito nel corso del 2012, e sono finalizzati a verificare che le procedure interne siano coerenti con l’obiettivo di prevenire la violazione di determinate normative esterne (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (codici di condotta, codici etici) applicabili a Finaosta S.p.A. Dei risultati dell’attività svolta viene costantemente informata la Direzione Generale e periodicamente il Consiglio di Amministrazione. - III livello - revisione interna (Internal Auditing): attività di competenza della funzione di Internal Auditing. L'Internal Auditing avendo accesso a tutte le attività, i dati e le documentazioni aziendali, svolge un ruolo volto ad individuare andamenti anomali, violazioni delle regole delle procedure e soprattutto a garantire l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli interni nel suo complesso come definito dall’Organo Amministrativo della Società. Dei risultati dell’attività svolta vengono periodicamente informati il Consiglio di Amministrazione, la Direzione Generale ed il Collegio Sindacale. Il controllo contabile di Finaosta S.p.A. è esercitato da una società di revisione che svolge le proprie funzioni secondo quanto previsto dall’art.14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39 Infine, si segnala che Finaosta S.p.A., adottando il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, ha istituito un Organismo di Vigilanza collegiale che monitora costantemente il rispetto della normativa, ne cura l’implementazione e periodicamente relaziona le attività poste in essere all’Organo Amministrativo. GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Le principali fonti del rischio di credito sono riconducibili agli impieghi sotto forma di finanziamenti (mutui). Questi vengono erogati utilizzando i fondi della gestione ordinaria e/o quelli dei fondi di rotazione ovvero della gestione speciale. L’esposizione verso il rischio di credito è differente a seconda delle diverse fonti: è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella gestione ordinaria, è normalmente a carico della Regione Autonoma Valle d’Aosta per quanto 31 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 riguarda la gestione speciale, ad eccezione delle operazioni di cui alle DGR 453/2011 e 1465/2012, è mista per i fondi di rotazione. Considerazioni più di dettaglio in merito al rischio di credito vengono fornite nella parte D - sezione 3 della nota integrativa. L'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che impongono, tra l’altro, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare, la durata del finanziamento. E' discrezione di Finaosta S.p.A. effettuare le valutazioni economico finanziarie dei progetti presentati a corredo della richiesta di finanziamento, avendo cura di effettuare una verifica della congruità delle garanzie offerte, sempre nel rispetto delle indicazioni statutarie che impongono alla società di concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio regionale. Sempre tramite le fonti di Gestione Ordinaria vengono erogate provviste a società di leasing che provvedono a reimpiegarle presso loro clienti nell’ambito di una convenzione stabilita con Finaosta S.p.A. in cui è specificato, tra l’altro, che ogni rischio connesso alle operazioni di leasing, compreso quello di credito, è a totale carico della società di leasing. Finaosta S.p.A., per contro, deve gestire il rischio di controparte, incluso in quello di credito, nei confronti delle società di leasing stesse. Al 31.12.2013, il portafoglio crediti (mutui) è composto al 98% da posizioni in bonis, il restante 2% è allocato nelle fasce di crediti non performing. L’esposizione lorda delle suddette posizioni è pari, rispettivamente, al 95% e al 5%. Al fine di evidenziare i valori assoluti e percentuali relativi alle esposizioni per finanziamenti (mutui) a rischio, si riporta il seguente prospetto. 55,3% 4.165 9.285 1,3% 5.200 56,0% 4.085 29.202 4,0% 6.536 22,4% 22.665 16.335 2,4% 3.935 24,1% 12.400 5,3% 11.699 30,4% 26.830 25.620 3,7% 9.135 35,7% 16.485 0,3% 680.991 669.121 96,3% 38.529 Totale Attività in bonis 682.839 94,7% 1.848 Totale Finanziam enti 721.368 100,0% 13.546 % di copertura Esposizione netta 5.162 Rettifiche di valore % su tot finanziamenti 1,3% % di copertura 9.327 Rettifiche di valore Esposizione lorda Totale Att. Deteriorate Esposizione netta Altr finanz. Deteriorati % su tot finanziamenti Sofferenze Bilancio 2012 Esposizione lorda Bilancio 2013 2.719 0,4% 666.401 1,9% 707.821 694.741 100,0% 11.854 1,7% 682.886 Dagli importi sopra indicati si evincono le seguenti considerazioni rispetto all’esercizio precedente: - gli impieghi lordi sono aumentati di circa 26 milioni di euro, pari al 3,7%; - gli impieghi in bonis sono aumentati di circa 13 milioni, pari all’1,9%; - i crediti deteriorati si sono incrementati di circa 13 milioni di euro; la variazione è imputabile prevalentemente agli incagli manuali, ovvero a posizioni che pur essendo in regolare ammortamento, principalmente grazie al provvedimento regionale di sospensione delle rate, presentano difficoltà economiche oggettive o sconfinamenti sul sistema bancario; - le rettifiche di valore specifiche hanno registrato un incremento di circa 2,5 milioni di euro; rapportate all’esposizione lorda generano, in termini percentuali, una copertura delle attività deteriorate pari al 30%. 32 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 I funzionari di Banca d’Italia che hanno effettuato l’ispezione nel corso dell’autunno del 2013 hanno rilevato un margine di rafforzamento del processo di monitoraggio del credito; l’incremento delle posizioni deteriorate è, in parte, una diretta conseguenza delle indicazioni riportate nel verbale ispettivo. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO Dal 14 ottobre al 6 dicembre 2013 l’Ispettorato Vigilanza della Banca d’Italia ha inviato tre ispettori presso la Società per effettuare i controlli periodici sulle modalità di gestione della stessa. La precedente ispezione risaliva all’anno 2008. Il verbale con i rilievi e le osservazioni è stato stilato in data 27 gennaio 2014, trasmesso al Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2014 che lo ha esaminato e ha adottato i conseguenti provvedimenti il 20 febbraio successivo. L’accertamento ha fatto emergere risultanze parzialmente favorevoli, da iscrivere nel quadro valutativo del periodico processo di revisione prudenziale. Due interventi migliorativi sono stati individuati per quanto riguarda il governo e il controllo societario e in merito al rischio di credito. Relativamente al primo punto, è stato osservato che la coesistenza in capo alla medesima persona dei ruoli di Presidente del CdA e di Direttore generale non agevola il funzionamento dei meccanismi di governance, vanificando il necessario contraddittorio tra le funzioni. Finaosta ha evidenziato come la coesistenza in capo al Direttore generale anche del ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione risale al 2006 ed è da imputare ad una precisa volontà dell’Amministrazione Regionale, in assenza di norme che ne vietassero l’istituzione. Tale intenzione venne a suo tempo rappresentata informalmente a Banca d’Italia e, ancor più, rappresentata in occasione dell’ispezione effettuata alla fine del 2008, nell’ambito della quale non emersero rilievi in merito a tale problematica. In una visione prospettica, tuttavia, tale situazione si risolverà con l’approvazione da parte del socio del bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2014, in quanto la normativa regionale di cui alla l.r. 10 aprile 1997, n. 11 preclude la nomina dei componenti gli organi sociali che abbiano ricoperto la carica per tre mandati, pari a nove esercizi sociali, situazione in cui si viene a trovare l’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione. Per quanto riguarda il rischio di credito, nel verbale ispettivo è evidenziato che, nell’ambito del processo creditizio, la fase di concessione è fondata su valutazioni nel complesso approfondite delle controparti, delle iniziative e della congruità delle garanzie, mentre sono emersi margini di rafforzamento del monitoraggio, in particolare per quanto riguarda i finanziamenti erogati a valere sui fondi regionali che hanno beneficiato della sospensione del pagamento delle rate. La Società ha ribadito che saranno introdotte norme organizzative concernenti l’ampliamento del perimetro del monitoraggio, esteso a tutte le gestioni con rischio a carico della società e in particolare nei confronti di quelle esposizioni che risultano sospese e senza informazioni dal flusso di ritorno della Centrale dei Rischi. Inoltre, ai fini dell’aggiornamento istruttorio finalizzato alla valutazione del merito creditizio, si darà corso all’individuazione di una struttura, nell’ambito della Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi, con una o più risorse dedicate al progressivo monitoraggio delle controparti secondo i criteri sopra indicati. In data 20 dicembre 2013 ha avuto luogo l’incorporazione della controllata Finaosta Iniziative S.r.l., società interamente posseduta da Finaosta S.p.A., con effetto contabile dal 1° gennaio 2013. La società controllata era proprietaria del fabbricato e degli arredi utilizzati come sede sociale e ne curava la gestione e la manutenzione. In seguito all’operazione di fusioni tali attività sono rinvenute in capo alla Capogruppo che è subentrata, altresì, nei contratti di affitto in essere con l’altra controllata, Aosta Factor S.p.A. e con l’AVIF (Associazione Valdostana Impianti a Fune). 33 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 La Giunta regionale con deliberazione n. 453 del 4 marzo 2011 avente per oggetto “Conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per il ricorso all’indebitamento a sostegno degli investimenti regionali previsti dall’articolo 40 della legge regionale n. 40/2010. impegno di spesa”, aveva dato incarico a Finaosta di contrarre, per il periodo 2011-2015, una linea di credito, senza obbligo di tiraggio, per un importo massimo di euro 371.000.000 a beneficio del fondo in gestione speciale, di cui 180.000.000 milioni attivabili nel triennio 2011-2013: Le risorse finanziarie così acquisite dovevano essere utilizzate per finanziare una serie di interventi strutturali prevalentemente concentrati nei settori degli impianti funiviari, della sanità e della pubblica istruzione. Finaosta ha quindi richiesto al sistema bancario la concessione di una prima quota del mutuo, pari a euro 95 milioni di euro, da erogare entro il 31 dicembre 2013, tenuto conto della rimodulazione degli investimenti prevista dalla summenzionata delibera di Giunta. Quale controparte finanziatrice è stata individuata Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) e nel mese di ottobre del 2013 si è proceduto con l’erogazione a saldo della quarta ed ultima tranche del finanziamento per complessivi a 95,6 milioni di euro, dei quali 27,6 milioni ancora da destinare ai beneficiari al 31 dicembre 2013. La Giunta regionale, con deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012, aveva incaricato Finaosta S.p.A., in Gestione Speciale, di perfezionare due operazioni di mutuo chirografario di cui la prima tra Finaosta S.p.A, e Compagnia valdostana delle acque - CVA S.p.A. per il reperimento dei fondi necessari alla seconda operazione tra Finaosta S.p.A. e Casinò de la Vallée S.p.A per il finanziamento di parte del piano di sviluppo di quest’ultima società; entrambi i mutui chirografari sono stati stipulati nel mese di settembre 2012 ad un tasso di interesse fisso (determinato in base alle condizioni di mercato) e con durata massima di anni 15 (più due anni di preammortamento). L’importo erogato al 31.12.2013 era pari a circa 44 milioni di euro su un importo deliberato di 50 milioni di euro. Con deliberazione di Giunta regionale n.1527 del 20/09/2013 Finaosta S.p.A. è stata incaricata di stipulare un ulteriore mutuo chirografario in Gestione Speciale con Casinò de la Vallée S.p.A. destinato al finanziamento dei maggiori oneri del piano di sviluppo della società; l’importo è pari a 10 milioni di euro con una durata massima di anni 20 (più due anni di preammortamento) e un tasso di interesse fisso (determinato in base alle condizioni di mercato). Le erogazioni di tale finanziamento sono iniziate nel 2014. Al fine di promuovere la competitività e l’imprenditorialità, la Regione interviene a sostegno dell’accesso al credito mediante la concessione di prestiti di microcredito in regime de minimis, ai sensi della normativa europea vigente, a soggetti che per condizioni soggettive e oggettive si trovino in situazione di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito. Per le finalità di cui sopra e in esecuzione alla legge regionale 18 dicembre 2013 n. 20, la Giunta regionale con deliberazione n. 2143 del 20 dicembre 2013 ha costituito presso FINAOSTA S.p.A. un fondo di rotazione per l’istituzione del Fondo MICROCREDITO FSE, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) all’interno del Programma Operativo Occupazione Valle d’Aosta 2007/2013. Il fondo è alimentato, per l’anno 2013, da uno stanziamento iniziale di euro 4.500.000,00 e per gli anni successivi da eventuali risorse appositamente iscritte nel bilancio regionale. I destinatari del finanziamento saranno giovani microimprese costituende o costituite da non più di 5 anni e “start up 12 mesi” con unità operativa in Valle d’Aosta, promosse da soggetti che per condizioni soggettive e oggettive si trovino in situazione di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito. Il finanziamento, dell'ammontare minimo di 5.000,00 euro e massimo di 25.000,00 euro, sarà concesso con un tasso di interesse nullo e una rateizzazione a cadenza semestrale. 34 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Nell’ambito della programmazione delle azioni, l’entrata in vigore della misura e il primo avviso per la selezione dei beneficiari dei finanziamenti è prevista nel corso del 2014. I valori segnalati al 31.12.2013 del rischio di credito (metodo standardizzato) e del rischio operativo (metodo base) sono stati pari rispettivamente a 58 e 3,2 milioni di euro. Il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2013, al lordo del risultato d’esercizio, è pari a 206 milioni di euro, risultando quindi congruo sia rispetto all’assicurare un grado di solvibilità elevato, sia riguardo alla normativa dei “grandi rischi” prevista dalla Banca d’Italia, sia in considerazione delle esigenze di copertura dei rischi sopra indicati. La Vostra Società è soggetta all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita tale attività sono regolati secondo le disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si precisa inoltre che non esistono rapporti con le Società soggette alla medesima direzione e coordinamento. Il risultato economico derivante da tale attività corrisponde alle commissioni attive maturate (voce 10 e 30 del Conto economico). Nella tabella che segue si evidenziano i costi sostenuti su mandato dell’Amministrazione regionale con indicati i rispettivi rimborsi. COSTI RICAVI Oneri sostenuti per conto RAVA 226.654 370.540 Centro Osservazione Energia (COA) 162.473 415.594 43.380.234 43.380.234 Appalti/Oneri Gestione uffici esteri Totale 348.086 344.190 44.117.447 44.510.558 Si precisa che i costi sostenuti per conto della Regione per l’attività di consulenza e per il COA non comprendono l’onere del personale di Finaosta; nel corso del 2013, a differenza dei precedenti esercizi, i rimborsi per l’attività del COA non hanno coperto l’intero onere del personale. Tale evenienza, dovuta a fattori contingenti legati al bilancio regionale, dovrebbe avere carattere eccezionale in quanto, dal 2014, è nuovamente prevista l’intera copertura delle spese sostenute dalla Società. Nei costi di gestione degli uffici esteri non sono compresi gli acquisti di beni durevoli che vengono iscritti all’attivo dello stato patrimoniale ed ammortizzati. I RISULTATI ECONOMICI ED IL PATRIMONIO DI FINAOSTA Il bilancio della Vostra società chiude con un utile netto di euro 3.024.431, dopo aver operato: - rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 3.275.257; - ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 795.813; e conteggiato imposte a carico dell’esercizio per euro 3.266.909. Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a euro 217 milioni, corrispondente a circa il 17% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e partecipazioni) della Vostra società, in essere al 31.12.2013. Il Patrimonio di vigilanza, comprensivo del risultato di esercizio, passa quindi da 202 milioni di euro al 31.12.2012 a 206 milioni di euro al 31.12.2013. 35 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Il capitale investito netto risulta incrementato rispetto allo scorso esercizio attestandosi a 1.267 milioni di euro (1.135 milioni al 31.12.2012) a causa principalmente dei maggiori crediti e debiti relativi alle operazioni con Cassa Depositi e Prestiti, Casinò e CVA.. Nel corso dell’esercizio si è provveduto ad erogare 76,7 milioni di euro per finanziamenti a rischio diretto e sono state adottate delibere per 82,7 milioni di euro. Al fine di evidenziare le dinamiche e l’andamento dei principali aggregati di bilancio si espongono i dati dello stato patrimoniale nella tabella seguente con un commento delle voci più significative. Quest’anno, a seguito dell’incorporazione della controllata Finaosta Iniziative S.r.l., sono stati ricostruiti uno Stato Patrimoniale ed un Conto economico al 31 dicembre 2012 denominati “31/12/2012 + F.I.” che evidenziano i dati del precedente esercizio comprensivi delle attività, passività, costi e ricavi della società incorporata, al netto delle operazioni infragruppo. In particolare, le rettifiche apportare riguardano i crediti vantati verso la controllata per i finanziamenti infruttiferi erogati per finanziare la costruzione dell’immobile, i valore dell’immobile stesso, gli affitti passivi pagati alla controllata e gli ammortamenti sostenuti dalla stessa. 10. 40. 50. 60. 90. 100. 110. 120. 140. Voci dell'attivo 31/12/2013 31/12/2012 + FI Cassa e disponibilità liquidite 23.639 7.891 Attività finanziarie disponibili per la vendita 983.740 1.303.993 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.615 250.619 Crediti 1.206.773.895 1.075.590.455 Partecipazioni 18.028.678 18.118.597 Attività materiali 14.359.102 14.976.956 Attività immateriali 45.182 67.252 Attività fiscali 6.888.462 6.945.029 Altre attività 19.270.096 18.583.078 TOTALE ATTIVO 1.266.623.409 1.135.843.870 15.748 -320.253 -4 131.183.440 -89.918 -617.854 -22.070 -56.567 687.018 130.779.538 10. 70. 90. 100. 110. 120. 160. 170. 180. Voci del passivo e del patrimonio netto Debiti Passività fiscali Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO ∆ 126.606.506 539.382 760.257 -1.807 35.458 -98.127 3.548.049 -148.664 -461.515 130.779.539 31/12/2013 31/12/2012 + FI 1.015.608.035 889.001.529 15.576.677 15.037.295 15.305.845 14.545.588 1.998.548 2.000.355 331.291 295.833 112.000.000 112.098.127 101.790.432 98.242.383 988.150 1.136.814 3.024.431 3.485.946 1.266.623.409 1.135.843.869 ∆ Rettifiche 31/12/2012 % 1.232 6.659 236,48 0 1.303.993 -24,56 0 250.619 0,00 -12.243.756 1.087.834.211 12,06 0 18.118.597 -0,50 12.728.840 2.248.116 -27,48 0 67.252 -32,82 54.949 6.890.080 -0,82 137.285 18.445.793 3,72 678.550 1.135.165.320 11,52 Rettifiche 31/12/2012 % 0 889.001.529 14,24 105.300 14.931.995 3,61 27.861 14.517.727 5,24 0 2.000.355 -0,09 0 295.833 11,99 98.127 112.000.000 -0,09 372.602 97.869.781 3,63 0 1.136.814 -13,08 74.660 3.411.286 -13,53 678.550 1.135.165.320 11,52 Attività finanziarie disponibili per la vendita: la riduzione è dovuta essenzialmente alla rettifica di valore apportata sulla partecipazione Sea S.r.l. il cui valore contabile è stato azzerato. Crediti: l’importo rappresenta le operazioni di finanziamento verso la clientela e le operazioni di investimento della liquidità, con un incremento di entrambe. Altre attività: la voce è costituita prevalentemente da risconti non ricondotti relativi agli oneri fiscali dei contratti di mutuo che dovrebbero essere a carico della clientela ma che sono pagati da Finaosta in virtù di quanto stabilito dalle convenzioni in essere con l’Amministrazione regionale e da crediti della Gestione ordinaria nei confronti dei fondi regionali che trovano contropartita nella voce “Altre passività”. Debiti: ricomprende il debito verso l’Azionista per i fondi a rischio amministrati, pari a 850 milioni di euro, e i debiti verso clientela ed enti finanziari per le operazioni di finanziamento passivo precedentemente descritte con un importo pari a circa 166 milioni di euro. 36 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Altre passività: la voce è .costituita prevalentemente dai debiti dei fondi regionali gestiti nei confronti della Gestione ordinaria; tali debiti hanno origine nel momento in cui Finaosta anticipa per conto del cliente il pagamento degli oneri fiscali che vengono rimborsati a rate nel periodo di ammortamento del finanziamento. Per meglio comprendere l’andamento dei risultati economici è stato riclassificato il conto economico nella tabella che segue e sono state commentate le voci più significative. Voci 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse 30. Commissioni attive Commissioni nette Margine di intermediazione 100 Rettifiche di valore nette 110 Spese amministrative 120 Rettifiche di valore nette su attività materiali 130 Rettifiche di valore nette su attività immateriali 150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160 Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa 180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 31/12/2013 31/12/2012 + FI 34.013.995 31.317.671 -17.815.627 -15.097.362 16.198.368 16.220.309 3.824.359 4.129.250 3.824.359 4.129.250 20.022.727 20.349.558 -3.275.257 -5.150.545 -9.328.072 -9.190.347 -721.398 -732.829 -74.415 -86.873 -140.426 -127.878 -194.042 536.142 6.289.117 5.597.228 2.223 33 6.291.340 5.597.261 -3.266.909 -2.111.316 3.024.431 3.485.945 3.024.431 3.485.945 ∆ 2.696.325 -2.718.265 -21.940 -304.891 -304.891 -326.831 1.875.287 -137.725 11.431 12.458 -12.548 -730.183 691.889 2.190 694.079 -1.155.593 -461.514 -461.514 Rettifiche % 1.199 8,6 -1.798 18,0 -599 -0,1 0 -7,4 0 -7,4 -599 -1,6 0 -36,4 681.680 1,5 -561.773 -1,6 0 -14,3 0 9,8 17.811 -136,2 137.119 12,4 0 6.636,8 137.119 12,4 -62.459 54,7 74.660 -13,2 74.660 -13,2 31/12/2012 31.316.472 -15.095.564 16.220.908 4.129.250 4.129.250 20.350.158 -5.150.545 -9.872.027 -171.056 -86.873 -127.878 518.331 5.460.110 33 5.460.143 -2.048.857 3.411.286 3.411.286 Margine di interesse: valore in linea con quello del 2012. Il margine di interesse riferito alla sola Gestione ordinaria, costituito interamente da interessi attivi, è sceso a 14,8 milioni di euro rispetto ai 15 milioni di euro del 2012. Si rammenta che tra gli interessi attivi sono ricomprese le commissioni attive percepite per la gestione dei fondi regionali a rischio, pari a 10,2 milioni di euro nel 2013 e 10 nel 2012. Commissioni nette: la voce è costituita prevalentemente dalle commissioni regionali percepite per la gestione dei fondi non a rischio che si sono ridotte di circa 300 mila euro in quanto sempre più operazioni in Gestione Speciale sono state effettuate con i fondi presi a prestito da CDP e non sono assoggettate a nessun tipo di commissione. Rettifiche di valore nette: l’importo delle rettifiche di valore nette è riferibile per 1,3 milioni di euro al minor valore Ias dei crediti conseguente alla sospensione del pagamento delle rate (1,3 anche nel 2012), mentre le rettifiche analitiche operate sui crediti deteriorati sono state pari a 3,4 milioni di euro (3,3 milioni su incagli e 100 mila euro su sofferenze) e le riprese analitiche sono state pari a 0,8 milioni di euro (0,2 milioni su sofferenze, 0,6 su incagli). Le riprese nette relative alle pratiche in bonis sono pari a 0,9 milioni; sulle partecipazioni iscritte tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state operate rettifiche per 320 mila euro. Rispetto al precedente esercizio non è stata operata alcuna rettifica di valore sulla garanzia rilasciata che, nel 2012, ammontava a 1,2 milioni di euro. Spese amministrative: pressoché invariate rispetto a quelle del precedente esercizio. Il numero di dipendenti al 31.12.2012 era pari a 81 unità, di cui 9 dirigenti e 10 part-time. Nel corso dell’esercizio si sono registrate nuove assunzioni e dimissioni; il numero dei dipendenti al 31.12.2013 era pari a 83 unità, delle quali 9 dirigenti e 9 part-time. Il risultato della gestione dei fondi regionali a rischio diretto si è attestato a 12,7 milioni di euro che saranno riconosciuti alla Regione Autonoma Valle d’Aosta come incremento dei Fondi regionali di esercizio. I fondi con rischio a totale carico di Finaosta hanno registrato utili per 10,4 milioni di euro (11,5 nel 2012), mentre la quota di risultato dei fondi non a rischio relativa alla gestione della liquidità, che è considerata a rischio, è stata pari a 2,3 milioni di euro (3,6 nel 37 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 2012) su un risultato totale positivo di tali fondi pari a 55,3 (30,4 nel 2012) milioni di euro. I singoli incrementi sono dettagliati nella seguente tabella. Incremento / decremento dei fondi (€/000) Leggi di riferimento Gestione speciale DGR 453/2011 e 1465/2012 -387 L.R. 101/1982 46 L.R. 33/1973 1.127 L.R. 3/2013 7.077 L.R. 43/1996 365 L.R. 33/1993 9 L.R. 19/2001 1.600 L.R. 6/2003 538 L.R. 7/2004 8 L.R. 17/2007 6 L.R. 29/2006 33 L.R. 11/2010 2 Totale gestioni con rischio diretto 10.424 Gestione speciale 54.295 L.R. 46/1985 279 L.R. 62/1993 0 L.R. 22/1998 4 L.R. 84/1993 707 L.R. 9/2003 0 DOCUP OB.2 21 L.R. 11/2002 1 D.G.R. 2121/09 11 L.R. 52/2009 7 L.R. 14/2011 3 L.R: 20/2013 1 Totale gestioni senza rischio 55.329 Totale generale 65.753 I principali indicatori di risultato finanziari, raffrontati con quelli dell’esercizio precedente, vengono riportati nel seguente prospetto. Indici di redditività 2013 2012 ∆ Utile netto / Patrimonio netto (ROE) 1,39% 1,50% -7% Utile netto / Totale attivo medio (ROAA) 0,06% 0,10% -37% Costi operativi netti / Margine di interesse 84,78% 93,10% -9% Spese del personale / Margine di intermediazione 37,22% 36,40% 2% Costi operativi netti / Margine di intermediazione 68,59% 74,20% -8% 38 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE L’andamento dell’attività di erogazione di finanziamenti nel primo trimestre del nuovo esercizio è illustrato dalla tabella seguente. Gestione Erogazioni (migliaia di euro) n. importo Ordinaria 11 2.600 L.R. 33/73 31 993 L.R. 76/84 137 7.687 L.R. 33/93 0 0 L.R. 43/96 12 401 L.R. 19/01 7 5.799 L.R. 6/03 15 3.041 L.R. 7/04 0 0 L.R. 29/06 1 59 214 20.580 12 6.409 4 776 Totali gestioni con rischio diretto Speciale L.R. 84/93 L.R. 9/03 0 0 DOCUP 0 0 L.R. 11/02 0 0 DGR2121/09 LR52/09 2 36 25 55 43 7.276 257 27.856 Totali gestioni senza rischio TOTALI In base alle informazioni sinora note alla Società, si prevede che l’evoluzione dell’attività di erogazione sia in linea con il normale andamento fino ad ora rilevato. Per quanto concerne le operazioni di finanziamento attivo a Casinò de la Vallée SpA e quelle di finanziamento passivo con CVA SpA e Cassa Depositi e Prestiti SpA, precedentemente descritte, si evidenzia che nel corso dei primi mesi del 2014 sono proseguite le erogazioni. In particolare, il finanziamento attivo di 50 milioni con Casinò (passivo con CVA) è stato interamente erogato alla fine di marzo, mentre il nuovo finanziamento in Gestione speciale da 10 milioni risulta erogato per circa 7,6 milioni. Le somme mutuate nel 2013 da CDP risultano anch’esse quasi interamente erogate (residuo di 4,8 milioni rispetto ai 27,6 di fine 2013) e il Consiglio di amministrazione ha quindi deliberato nella seduta del 29 aprile 2014 di attuare una procedura finalizzata ad individuare uno o più enti finanziatori e di presentare, contestualmente alla messa in atto della procedura sopra richiamata, una richiesta di affidamento non vincolante a Cassa Depositi e Prestiti per un importo massimo di 80 milioni di euro da utilizzare nel periodo 2014 – 2016 per continuare a 39 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 garantire il sostegno finanziario alle iniziative individuate dalla Regione rispettando, nel contempo, i limiti normativi fissati in materia di Grandi rischi. Per quanto riguarda il rientro dei finanziamenti erogati, si evidenzia che la l.r. 18/2013 ha concesso l’opportunità di presentare un’ulteriore richiesta per la sospensione dei pagamenti delle rate nel 2014, limitatamente ad una semestralità. Il numero dei mutui erogati a valere sui fondi regionali per i quali la richiesta di sospensione del pagamento delle rate è stata accettata è riportato nella seguente tabella suddivisa per tipologia di finanziamento. Da evidenziare che la l.r. 18/2013 ha posto alle imprese alcuni vincoli, legati ai risultati economici degli ultimi esercizi, riguardo la possibilità di presentare le domande di sospensione Mutui sospesi Mutui in essere % sospensione Anno Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale 2009 681 1.054 1.735 1.116 8.583 9.699 61% 12% 18% 2010 732 1.178 1.910 1.131 8.912 10.043 65% 13% 19% 2011 752 975 1.727 1.176 9.357 10.533 64% 10% 16% 2012 686 1.203 1.889 1.193 9.625 10.818 58% 12% 17% 2013 659 990 1.649 1.215 9.597 10.812 54% 10% 15% 2014 496 994 1.490 1.196 9.391 10.587 41% 11% 14% Stante le modalità di gestione dei fondi regionali e considerando le giacenze di liquidità sui conti correnti e la possibilità di smobilizzo nel breve termine degli investimenti finanziari, il posticipo dei rientri connessi ai mutui di cui sopra non causerà particolari problematiche all’attività tipica di erogazione di finanziamenti. A decorrere dal gennaio 2014, in adempimento alle disposizioni di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 241, “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e di cui al Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, applicabili alla Società in quanto controllata dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta, Finaosta S.p.A. ha pubblicato sul proprio sito aziendale, in apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente” dati, documenti ed informazioni relativi alla propria organizzazione ed attività, tenuto conto della rilevanza di pubblico interesse della medesima. La pubblicazione è avvenuta con le modalità e nel rispetto dei limiti posti dalle norme di riferimento ed i dati pubblicati sono oggetto di costante aggiornamento. Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato in data 29.04.2014 il “processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Assessment Process – ICAAP)”, conformemente a quanto disciplinato da Banca d’Italia nella circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. Attraverso un resoconto strutturato, predisposto con cadenza annuale, Finaosta S.p.A. illustra all'Organo di Vigilanza le caratteristiche fondamentali del processo, l'esposizione ai rischi individuati e l'entità del capitale ritenuta adeguata a fronteggiarli. Si evidenzia che la realizzazione del processo ICAAP, essendo legato all'esecuzione di attività anche operative che coinvolgono a diversi livelli tutte le funzioni aziendali, necessita di continui aggiornamenti. Le fasi dell'ICAAP sono riepilogate nelle seguenti attività: - individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione; 40 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 - misurazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno; - misurazione del capitale interno complessivo; - determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il Patrimonio di Vigilanza. Sulla base delle quantificazioni di capitale effettuate, si evidenzia come i rischi di c.d. primo pilastro assorbano al 31.12.2013 circa il 30% del Patrimonio di Vigilanza ed integrati da quelli di secondo pilastro conducano ad un assorbimento di circa il 40%. Si sottolinea, pertanto, come il capitale disponibile per fronteggiare i rischi non quantificati, oggetto di valutazione qualitativa ed inclusi nel secondo pilastro, sia pari a circa il 60% del Patrimonio di Vigilanza. Il rapporto tra Patrimonio di base e Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) è pari al 21%. Il Consiglio ha valutato come adeguata la situazione patrimoniale della società e non ritiene necessario valutare l'individuazione di nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati. INFORMAZIONI AI SENSI DEL DOCUMENTO BANCA D’ITALIA/CONSOB/ISVAP N. 2 DEL 6 FEBBRAIO 2009 e N. 4 DEL 3 MARZO 2010 Redazione del bilancio in continuità aziendale Gli amministratori hanno redatto il bilancio d’esercizio nell’ambito di una ragionevole aspettativa di continuità aziendale, in quanto non sussistono indicatori finanziari e/o gestionali o eventuali incertezze che possano in qualche modo comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità di Finaosta S.p.A. di continuare ad operare. Informazioni sui rischi finanziari Finaosta S.p.A., sulla base delle politiche di assunzione dei rischi adottate, effettua investimenti della propria liquidità e della liquidità detenuta per conto della Regione attraverso strumenti finanziari a breve e a medio termine adottando profili di rischio, sia di controparte sia di strumento finanziario, molto bassi. Detti strumenti sono, pertanto, selezionati tra quelli che danno le maggiori garanzie in merito alle somme esposte e al rischio di default degli emittenti. Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore Nell’ambito della valutazione analitica dei crediti, in considerazione dell’attuale deterioramento del ciclo economico e con la finalità di creare adeguata copertura nelle ipotesi di esito dubbio, sono stati adottati criteri di valutazione restrittivi, anche prescindendo dall’esistenza di garanzie capienti per le esposizioni caratterizzate da maggiore criticità. Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2013. Per la determinazione del fair value dei titoli di capitale iscritti tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state considerate la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite di valore registrate. CENNI SULLE ATTIVITA’ NON RICOMPRESE NEL PERIMETRO DI BILANCIO Come già riportato all’inizio della presente Relazione, le attività su mandato regionale sono incluse nel perimetro di redazione del bilancio con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Come conseguenza di quanto anzi detto il bilancio della Vostra società presenta, pertanto, un totale di attivo sensibilmente ridotto rispetto a quello relativo ai bilanci redatti secondo i principi italiani. Al fine di integrare i dati del presente bilancio, le attività non ricomprese nel perimetro sono evidenziate separatamente, nella Parte D – Altre informazioni – Sezione 1 – punto H della nota integrativa. Si precisa che il prospetto di movimentazione dei fondi regionali gestiti riporta valori calcolati secondo la normativa civilistica italiana. 41 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 INFORMATIVA AL PUBBLICO L’informativa al pubblico prevista al capitolo V, sezione XII della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 05.08.1996 (Settimo aggiornamento) può essere reperita in un’apposita sezione del sito istituzionale della Vostra Società (www.finaosta.com) unitamente al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato. L’aggiornamento dei dati pubblicati avverrà con cadenza annuale entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea dei soci. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO L’esercizio chiude, come si è già visto, con un utile netto di euro 3.024.431 che proponiamo di destinare come segue: - a riserva legale euro 151.222 (pari al 5%) - a riserva statutaria euro 756.108 (pari al 25%) e euro 2.117.101 da destinarsi secondo le determinazioni dell’Assemblea. Le riserve legale e statutaria vengono così a consolidarsi rispettivamente in euro 6.568.246 e in euro 24.362.160. Invitiamo pertanto l’Assemblea ad approvare il bilancio così come è stato proposto, con la destinazione dell’utile di esercizio risultante. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (dott. Giuseppe CILEA) 42 STATO PATRIMONIALE Voci dell'attivo 10. Cassa e disponibilità liquidite 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti 90. Partecipazioni 31/12/2013 100. Attività materiali 6.659 1.303.993 250.615 250.619 1.087.834.211 18.028.678 18.118.597 14.359.102 2.248.116 45.182 67.252 6.888.462 6.890.080 a) correnti 4.183.662 b) anticipate 2.704.800 2.431.321 2.521.172 2.292.157 - di cui alla L. 214/2011 140. Altre attività TOTALE ATTIVO Voci del passivo e del patrimonio netto 10. Debiti 70. Passività fiscali 90. 23.639 983.740 1.206.773.895 110. Attività immateriali 120. Attività fiscali 31/12/2012 4.458.759 19.270.096 18.445.793 1.266.623.409 1.135.165.320 31/12/2013 31/12/2012 1.015.608.035 889.001.529 15.576.677 a) correnti 4.356.883 b) differite 11.219.794 Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 110. Fondi per rischi e oneri 14.931.995 3.630.696 11.301.298 15.305.845 14.517.727 1.998.548 2.000.355 331.291 a) quiescenza e obblighi simili 295.833 0 b) altri fondi 0 331.291 295.833 120. Capitale 112.000.000 112.000.000 160. Riserve 101.790.432 97.869.781 988.150 1.136.814 170. Riserve da valutazione 180. Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Nota: 3.024.431 3.411.286 1.266.623.409 1.135.165.320 i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R come meglio dettagliato nella Parte A della Nota integrativa 43 CONTO ECONOMICO Voci 31/12/2013 31/12/2012 10. Interessi attivi e proventi assimilati 34.013.995 31.316.472 20. Interessi passivi e oneri assimilati -17.815.627 -15.095.564 16.198.368 16.220.908 30. Commissioni attive 3.824.359 4.129.250 Commissioni nette 3.824.359 4.129.250 20.022.727 20.350.158 Margine di interesse Margine di intermediazione 100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di -3.275.257 a) attività finanziarie -3.275.257 b) altre operazioni finanziarie 0 110. Spese amministrative -1.170.000 -9.328.072 a) spese per il personale -7.451.787 b) altre spese amministrative -1.876.285 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa 180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -9.872.027 -7.178.130 -2.693.897 -721.398 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Nota: -5.150.545 -3.980.545 -171.056 -74.415 -86.873 -140.426 -127.878 -194.042 518.331 6.289.117 5.460.110 2.223 33 6.291.340 5.460.143 -3.266.909 -2.048.857 Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 3.024.431 3.411.286 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 3.024.431 3.411.286 i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R come meglio dettagliato nella Parte A della Nota integrativa 44 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA Voci 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 31/12/2013 Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico Attività materiali Attività immateriali Piani a benefici definiti Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico Coperture di investimenti esteri Differenze di cambio Copertura dei flussi finanziari Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (voce 10 + 130) Nota: i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R come meglio dettagliato nella Parte A della Nota integrativa 45 31/12/2012 3.024.431 3.411.286 -94.770 -165.352 -94.770 -165.352 2.929.661 3.245.934 PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO Capitale Sovrapprezzo emissioni Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita) di esercizio Patrimonio netto 112.000.000 Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Distribuzion Variazioni Altre Emissione Acquist e nuove o azioni strumenti variazio straordinari azioni proprie di capitale ni a dividendi 112.000.000 3.758.575 -23.267 88.986.473 1.225.005 23.267 5.147.999 211.118.052 Patrimonio netto al 31/12/2012 Riserve Variazioni dell'esercizio Redditività complessiva esercizio 31/12/2012 Allocazione risultato esercizio precedente Dividendi e altre destinazioni Esistenze al 01/01/2012 Modifica saldi apertura Esistenze al 31/12/2011 Prospetto al 31.12.2012 112.000.000 3.735.308 88.986.473 1.248.272 124.997 5.023.002 5.147.999 0 211.118.052 -5.147.999 0 -111.458 3.860.305 94.009.475 1.136.814 3.411.286 3.411.286 3.299.828 214.417.880 Capitale Sovrapprezzo emissioni Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni proprie 112.000.000 112.000.000 3.860.305 94.009.475 1.136.814 3.860.305 94.009.475 1.136.814 -570.572 3.981.858 Utile (perdita) di esercizio 3.411.286 214.417.880 3.411.286 214.417.880 -3.411.286 0 Patrimonio netto Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Distribuzion Emissione Acquist Variazioni Altre e nuove o azioni strumenti variazio straordinari proprie azioni di capitale ni a dividendi Patrimonio netto al 31/12/2013 Riserve Variazioni dell'esercizio Redditività complessiva esercizio 31/12/2013 Allocazione risultato esercizio precedente Dividendi e altre destinazioni Esistenze al 01/01/2013 Modifica saldi apertura Esistenze al 31/12/2012 Prospetto al 31.12.2013 112.000.000 455.472 -94.770 3.289.733 98.446.805 1.042.044 3.024.431 3.024.431 2.929.661 217.803.013 Nota: i valori del 2012 sono stati calcolati in seguito all'applicazione del principio IAS19R come meglio dettagliato nella Parte A della Nota integrativa 46 RENDICONTO FINANZIARIO Metodo diretto IMPORTO 31/12/2013 31/12/2012 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. 2. 3. 7.243.989 7.850.611 - interessi attivi incassati (+) - interessi passivi pagati (-) - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) - spese per il personale (-) - altri costi (-) - altri ricavi (+) - imposte e tasse (-) - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-) Gestione 34.013.995 -17.815.627 0 3.824.359 -7.431.463 -2.723.431 -2.623.845 0 31.316.472 -15.095.563 0 4.129.250 -7.120.685 -2.693.897 518.331 -3.203.296 0 Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -18.099.138 -57.815.325 - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti finanziari - crediti verso clientela - altre attività 0 0 -0 98.345.970 -31.135.725 -84.485.080 -824.303 0 0 15.087.487 -63.910.383 47.413.951 -56.196.727 -209.654 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 127.163.667 -16.077.983 0 72.610.519 53.995.987 0 0 0 557.162 0 21.575.732 -33.300.106 0 0 0 -4.353.609 116.308.518 -66.042.697 Liquidità generata da 2.227 33 - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendita/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami di azienda 0 0 4 2.223 0 0 0 0 0 33 0 0 -151.088 -84.444 0 -0 -98.743 -52.345 0 0 315 -54.040 -30.719 0 -148.861 -84.411 0 0 0 0 0 0 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0 LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C 116.159.657 -66.127.108 - debiti verso banche - debiti verso enti finanziari - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento B C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità 47 RICONCILIAZIONE Importo 31/12/2013 31/12/2012 64.510.166 130.637.274 116.159.657 -66.127.108 180.669.823 64.510.166 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio* * i saldi comprendono anche le disponibilità sui conti correnti bancari liberi 48 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 NOTA INTEGRATIVA PARTE A – POLITICHE CONTABILI....................................................................................................................... 51 A.1 – PARTE GENERALE .......................................................................................................................................... 51 Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali........................................................... 51 Sezione 2 – Principi generali di redazione ............................................................................................................... 51 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio .......................................................................... 53 Sezione 4 – Altri aspetti ............................................................................................................................................ 53 A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO ....................................................................... 53 A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE .................... 60 A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva .......... 60 A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE................................................................................................................. 60 A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati ................................................................ 61 A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni............................................................................................................ 61 A.4.3 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 61 A.4.4 Altre informazioni............................................................................................................................................ 61 A.4.5 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 61 A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” ......................................................................................................... 62 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ........................................................................ 63 ATTIVO ....................................................................................................................................................................... 63 Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ................................................................................................. 63 Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 ....................................................................... 63 Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50.................................................................... 64 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ................................................................................................................................... 65 Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 ....................................................................................................................... 68 Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ............................................................................................................... 69 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ........................................................................................................... 71 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................... 72 Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 ...................................................................................................................... 75 PASSIVO...................................................................................................................................................................... 76 Sezione 1 – Debiti – Voce 10 .................................................................................................................................... 76 Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ..................................................................................................................... 76 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 ....................................................................................................................... 77 Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 ...................................................................... 77 Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 .................................................................................................... 79 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ................................................................................... 81 Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ......................................................................................................................... 81 49 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 .................................................................................................................. 82 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ......................................................... 83 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 .......................................................................................................... 84 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ...................................................... 86 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 .................................................. 86 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ............................................................... 87 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ...................................................................................... 88 Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 ........................................................................ 89 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ............................................. 89 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ....................................................................................................................... 91 Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta .......................................................................................... 91 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ............................................................. 100 3.1 Rischio di credito .............................................................................................................................................. 101 3.2 Rischi di mercato .............................................................................................................................................. 110 3.3 Rischi operativi ................................................................................................................................................. 112 3.4 Rischio di liquidità ............................................................................................................................................ 116 Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 119 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva ................................................................................ 123 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate ............................................................................................................ 123 Sezione 7 – Altri dettagli informativi ...................................................................................................................... 124 50 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 PARTE A – POLITICHE CONTABILI A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali La società FINAOSTA S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio è stato predisposto, al pari di quello dello scorso anno, in conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee vigenti e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 conforme al D.Lgs n° 38/2005 e successivi aggiornamenti e della novellata normativa di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 che ha sostituito le precedenti istruzioni datate 13 marzo 2012. Sezione 2 – Principi generali di redazione La presente relazione si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1: 1. Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale, pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento. 2. Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione. 3. Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione, nonché le voci interessate. 4. Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto. 5. Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale”. 6. Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti, quando utili per la comprensione dei dati. 7. Bilancio di Finaosta S.p.A.. Include interamente la gestione ordinaria ed i fondi di rotazione a rischio, la gestione speciale e i fondi di rotazione senza rischio per la parte relativa alla gestione della liquidità. Dal lato passivo è incluso il debito nei confronti dell’Amministrazione Regionale nei limiti dei rischi assunti ed esposti nel lato attivo. 8. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2013. In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che stabilisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutte le fattispecie in cui i 51 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 principi IAS/IFRS richiedono o permettono la valutazione al fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre, il principio richiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value) più estesa di quella attualmente richiesta dall’IFRS 7. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013. L’adozione del principio non ha comportato variazioni delle poste di bilancio. In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli “Altri utili o perdite complessivi” (“Other comprehensive income”), in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale finanziaria. L’emendamento prevede inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a conto economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti, calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio, devono essere iscritti a conto economico come tali, gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come sopra indicato viene calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni integrative da fornire nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. L’introduzione del nuovo principio ha comportato una riduzione del costo del personale di circa 165 mila euro e una variazione della composizione del Patrimonio netto, come dettagliato nello specifico prospetto. In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) in due sottogruppi, a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012. In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative. Gli emendamenti richiedono la presentazione di alcune informazioni sugli effetti o potenziali effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa derivanti dalle compensazioni di attività e passività finanziarie effettuate in applicazione dello IAS 32. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. L’applicazione degli emendamenti non ha comportato la rilevazione di alcun effetto nel presente bilancio. 52 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Prospetto adeguamenti valori 2012 per applicazione IAS 19R STATO PATRIMONIALE VALORE ORIGINARIO 31/12/2012 VARIAZIONE VALORE DI BILANCIO 31/12/2012 120 Attività fiscali b) anticipate 2.377.427 53.894 2.431.321 160. Riserve 97.893.048 -23.267 97.869.781 170. Riserve da valutazione 1.225.005 -88.191 1.136.814 180. Utile (Perdita) d'esercizio 3.245.934 165.352 3.411.286 CONTO ECONOMICO VALORE ORIGINARIO 31/12/2012 VARIAZIONE VALORE DI BILANCIO 31/12/2012 110. Spese amministrative a) spese per il personale -7.397.376 219.246 -7.178.130 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -1.994.963 -53.894 -2.048.857 Utile (Perdita) dell'esercizio 3.245.934 165.352 3.411.286 REDDITTIVITA' COMPLESSIVA VALORE ORIGINARIO 31/12/2012 VARIAZIONE VALORE DI BILANCIO 31/12/2012 10. Utile (perdita d'esercizio) 3.245.934 165.352 3.411.286 140.Redditività complessiva 3.411.286 -165.352 3.245.934 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Per quanto concerne la presente sezione si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione nel capitolo riguardante i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio. Sezione 4 – Altri aspetti Il Bilancio della Società è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012. In data 20 dicembre 2013 è stata attuata l’incorporazione della controlla Finaosta Iniziative S.r.l. con effetto contabile dal 1° gennaio 2013. I principali effetti sul bilancio di tale operazione sono dettagliati nelle successive tabelle di raffronto della presente Nota e riportati nella Relazione sulla gestione. A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO PRINCIPI CONTABILI I principi contabili applicati per la redazione del bilancio della Vostra società sono illustrati qui di seguito. Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti reddituali. STATO PATRIMONIALE - ATTIVO VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza e Crediti. In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o sottoposte a influenza notevole e i titoli obbligazionari emessi da Banche o da imprese, acquistati per temporanei investimenti di liquidità. Criteri di iscrizione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. 53 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita agli altri portafogli e viceversa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate al costo di acquisto. Nel caso in cui, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Nello specifico, si reputa significativa una perdita superiore al 20% del patrimonio netto e durevole una perdita di bilancio che si è ripetuta per più di tre esercizi consecutivi a prescindere dall’entità della stessa. Tali parametri vengono applicati per la valutazione di imprese operative e con prospettive di continuità aziendale. Nel caso di attività in fase di avvio (start-up) o cessazione (liquidazione, fallimento) vengono adottati parametri ad hoc dei quali viene data evidenza in nota integrativa. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale. Criteri di cancellazione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di transazione e sono rilevati a conto economico. VOCE 60 - Crediti Criteri di classificazione In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie di rapporto tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio. Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro termine e le polizze assicurative sono iscritte in bilancio come operazioni di impiego. In particolare le operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti. La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, 54 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 integrato con i costi e i ricavi di transazione direttamente attribuibili. Criteri di valutazione I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai 18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti. Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa. Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla circolare di Banca d’Italia n. 217, 11° aggiornamento del 16.07.2013. Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi: 1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle rispettive perdite di valore; 2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli di crediti in bonis e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti. Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi: a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie reali o personali assunte; b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito; c) del tasso interno di rendimento. L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39, attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero. I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD). Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile. 55 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza. VOCE 90 - Partecipazioni Criteri di classificazione Sono considerate controllate le imprese, ad eccezione di quelle poste in liquidazione, nelle quali la capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla transazione. Criteri di valutazione Nelle valutazioni successive, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare incluso il valore finale di dismissione dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata in conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. Nel caso in cui i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite o riprese di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. VOCE 100 – Attività materiali Criteri di classificazione In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature. Criteri di iscrizione Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene. Per tutti gli stabili dei quali la Società è l’unica proprietaria si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di ammortamento attribuibili ai terreni. Criteri di valutazione Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore 56 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 dopo la prima rilevazione. Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni, acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita. La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli immobili, sulla base di perizia. L’ammortamento avviene: − per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%; − per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del cespite. Criteri di cancellazione Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici economici futuri connessi al loro utilizzo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”. VOCE 110 – Attività immateriali Criteri di classificazione In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”. Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili e, per quanto concerne una parte degli applicativi software, al costo del personale dedicato al suo sviluppo. Criteri di valutazione Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della loro vita utile. Criteri di cancellazione L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado di fornire benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”. VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate Criteri di classificazione Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite. Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere 57 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite). Criteri di iscrizione La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle eventuali riserve in sospensione di imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto. STATO PATRIMONIALE - PASSIVO VOCE 10 – Debiti Criteri di classificazione I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività della Società. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. 58 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo. VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto Criteri di classificazione Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Criteri di valutazione Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da attuario indipendente. In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali. Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di attualizzazione è un tasso di interesse di mercato. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali, diversamente dai precedenti esercizi, sono state contabilizzate in contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla nuova versione dello IAS 19 emanata dallo IASB nel giugno dell’anno 2011. VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri I Fondi per rischi e oneri sono relativi all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e all’accantonamento effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al personale dirigente nel corso dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. La determinazione del premio di anzianità è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata annualmente da attuario indipendente. CONTO ECONOMICO Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: − i dividendi sono rilevati alla data di incasso; − gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”; − gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo; − le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con l’Amministrazione regionale. I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico. 59 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 ALTRE INFORMAZIONI Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono: − la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; − la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio; − l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; − la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali; − la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; − le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa. A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva La società non è stata interessata da operazioni che hanno determinato una riclassificazione degli strumenti finanziari e non si sono prodotti di conseguenza effetti sulla redditività complessiva. A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA Nel corso del 2011 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 13 che ha meglio definito le metodologie di definizione del fair value. Al riguardo sono riscontrabili tre livelli di fair value e più precisamente: - livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo; - livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; - livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. 60 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati L’attivo di bilancio è costituito generalmente da crediti a medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve termine, sotto forma principalmente di carte commerciali o operazioni di pronti contro termine, e da impieghi di liquidità a medio termine attuati mediante l’acquisto di polizze assicurative di capitalizzazione. Una quota residuale è rappresentata da Attività finanziarie disponibili per la vendita. Le tecniche di valutazione impiegate per la valorizzazione delle suddette voci sono indicate nel capitolo A.2 della presente Nota. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il fair value dei crediti può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne determinano la parziale o totale inesigibilità. Al riguardo, come in precedenza descritto nella parte dei principi contabili, la Società determina il cambiamento del valore sulla base di serie statistiche ovvero, in presenza di partite deteriorate, in ragione di valutazioni inerenti allo stato del credito Il fair value delle attività AFS può subire variazioni per eventuali riduzioni del valore del patrimonio netto delle società partecipate con caratteristiche di durevolezza e significatività. A.4.3 Gerarchia del fair value In via gerarchica il fair value dei crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul mercato. Analogamente, le Attività disponibili per la vendita, rappresentate da azioni e quote di società per le quali non sono disponibili quotazioni sui mercati attivi, né transazioni recenti, sono classificate al terzo livello. A.4.4 Altre informazioni Non ci sono altre informazioni da aggiungere a quanto sopra indicato. INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair value Attività / Passività finanziarie misurate al fair value Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale 1. 2. 3. 4. 5. 6 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale 0 983.740 983.740 0 983.740 983.740 Le voci “Attività materiali” e “Attività immateriali” non sono state valorizzate in quanto la Società possiede unicamente attività valutate al costo. 61 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività Attività Attività finanziarie Derivati di Attività finanziarie finanziarie Attività detenute per la valutate al fair disponibili per copertura materiali immateriali value la vendita negoziazione 1. 2. 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. 3. 3.1. 3.2. 3.3. 3.4. 3.5. 4. Esistenze iniziali Aumenti Acquisti Profitti imputati a: 2.2.1 Conto economico di cui: plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto Trasferimenti da altri livelli Altre variazioni in aumento Diminuzioni Vendite Rimborsi Perdite imputate a: 3.3.1 Conto economico di cui: minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto Trasferimenti ad altri livelli Altre variazioni in diminuzione Rimanenze finali 1.303.993 131 320.384 983.740 Le perdite imputate a conto economico si riferiscono prevalentemente all’azzeramento del valore delle quote della società SEA S.r.l. che ha presentato domanda di concordato preventivo in data 27 dicembre 2013. A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 31/12/2013 VB 250.615 2. Crediti 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento L1 L2 31/12/2012 L3 250.615 VB L1 L2 L3 250.619 250.619 1.206.773.895 1.197.227.150 1.087.834.211 1.100.006.569 1.899.616 1.977.755 4. Derivati di copertura 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Totale 1.208.924.126 1. Debiti 1.197.477.765 1.090.062.585 1.100.257.188 1.015.608.035 1.058.588.210 889.001.529 906.203.828 Totale 1.015.608.035 1.058.588.210 889.001.529 906.203.828 2. Titoli in circolazione 3. Passività associate ad attività in via di dismissione VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” Non ci sono state operazioni che hanno determinato perdite/profitti secondo quanto stabilito dall’IFRS 7 par. 28. 62 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” : Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 1. Denaro contante 23.639 6.659 Totale 23.639 6.659 Voci / Valori Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: Voci / Valori Livello 1 Totale 31/12/2013 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 2. Titoli di capitale e quote di OICR 3. Finanziamenti Totale Livello 1 Totale 31/12/2012 Livello 2 Livello 3 983.740 1.303.993 983.740 1.303.993 I titoli di capitale si riferiscono alle 6 società nelle quali Finaosta detiene partecipazioni di minoranza non incluse nel perimetro di consolidamento, tra le quali la società Funivie Monte Bianco S.p.A. partecipata per oltre il 20 % ma che non è stata considerata collegata poiché Finaosta S.p.A. non esercita influenza notevole sulla stessa la cui attività ricade prevalentemente nella sfera delle iniziative promosse e sostenute completamente dalla Regione. 4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Voci / Valori Attività finanziarie a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti Totale 100.000 883.740 983.740 100.000 1.203.993 1.303.993 Si precisa che la voce “Enti finanziari” riporta la quota di partecipazione sottoscritta nel 2009 nel consorzio di garanzia fidi Valfidi S.C.C.. 63 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue: Variazioni / Tipologie Titoli di debito A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Riprese di valore: - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B.4 Trasferimenti da altri portafogli B.5 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore C.5 Trasferimenti ad altri portafogli C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali Titoli di capitale e Finanziamenti quote di OICR 1.303.993 Totale 1.303.993 131 131 -320.384 -320.384 983.740 983.740 Le rettifiche di valore si riferiscono prevalentemente all’azzeramento del valore delle quote della società SEA S.r.l. che ha presentato domanda di concordato preventivo in data 27 dicembre 2013. Per i criteri utilizzati per tali rettifiche, si rimanda a quanto riportato nella Parte A della presente nota integrativa. Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti”: Voci / Valori Valore di bilancio 31/12/2013 Fair value 31/12/2013 L1 L2 1. Titoli di debito 1.1 Ttitoli strutturati a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 1.2 Altri titoli a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici 250.615 c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela Totale 250.615 L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 L3 Fair value 31/12/2012 L1 L2 L3 250.615 250.619 250.619 250.615 250.619 250.619 La presente voce è costituita esclusivamente da Buoni Ordinari Regionali. 64 Valore di bilancio 31/12/2012 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue: Variazioni / Tipologie A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Trasferimenti da altri portafogli B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Rettifiche di valore C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Titoli di debito Finanziamenti 250.619 -4 250.615 Totale 250.619 -4 250.615 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 6.1 – “Crediti verso banche”: Composizione 1. Depositi e conti correnti 2. Finanziamenti 2.1 Pronti contro termine 2.2 Leasing finanziario 2.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 2.4 altri finanziamenti 3. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 4. Altre attività Totale valore di bilancio Totale 31/12/2013 180.646.183 Fair value 31/12/2013 Totale L1 L2 L3 31/12/2012 180.646.183 64.503.507 L1 Fair value 31/12/2012 L2 L3 64.503.507 27.070.424 27.070.424 71.863.279 71.863.279 35.489.354 35.799.396 24.693.249 25.612.150 64.349.220 243.516.003 225.409.255 64.349.220 226.328.156 243.205.961 Il saldo della voce è costituito da momentanee eccedenze di liquidità giacenti su conti correnti bancari, di norma liquidabili a vista, o di deposito a termine, da operazioni di pronti contro termine, da un finanziamento a medio termine concesso alla Banca di Credito Cooperativo Valdostana, interamente rimborsato il 2 gennaio 2014, e dalle provviste erogate a banche a fronte di operazioni di leasing convenzionato. 65 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 6.2 – “Crediti verso enti finanziari”: Totale 31/12/2013 Composizione Totale 31/12/2012 Fair value 31/12/2013 Deteriorate Acquistati Altri L1 L2 L3 Bonis 1. Finanziamenti 1.1 Pronto contro termine 1.2 Leasing finanziario 1.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 1.4 Altri finanziamenti 48.294.731 2. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 3. Altre attività 70.980.821 Totale 119.275.552 Deteriorate Acquistati Altri Bonis Fair value 31/12/2012 L1 L2 L3 48.725.198 48.139.723 49.348.971 70.980.821 40.000.104 119.706.019 88.139.827 40.000.104 89.349.075 I crediti sopracitati sono costituiti da carte commerciali, che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità, e dalle provviste erogate a enti finanziari a fronte di operazioni di leasing convenzionato, classificate tra gli altri finanziamenti. Tra i crediti per carte commerciali si segnalano circa 40 milioni di euro nei confronti della controllata Aosta Factor S.p.A. e, nel 2013, anche circa 30 milioni nei confronti di altri intermediari vigilati. 6.3 – “Crediti verso la clientela”: Totale 31/12/2013 Composizione Bonis 1. Finanziamenti 1.1 Leasing finanziario - di cui: senza opzione finale d'acquisto 1.2. Factoring - pro-solvendo - pro soluto 1.3 Credito al consumo 1.4 Carte di credito 1.5 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati 1.6 Altri finanziamenti - di cui: da escussione di garanzie e impegni 2. Titoli di debito 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività Totale 680.991.904 4.674.869 131.795.586 817.462.358 Deteriorate Acquistati Altri Totale 31/12/2012 Fair value 31/12/2013 L1 L2 L3 Bonis 26.830.024 697.534.674 666.400.933 26.830.024 4.674.869 4.687.303 131.795.586 86.712.208 834.005.128 757.800.444 Deteriorate Acquistati Altri Fair value 31/12/2012 L1 L2 L3 16.484.684 692.929.826 16.484.684 4.687.303 86.712.208 784.329.338 Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2013. La classificazione delle esposizioni in bonis o deteriorate è stata effettuata tenendo conto delle disposizioni di vigilanza emanate da Banca d’Italia. Tra le esposizioni in bonis da segnalare la parziale erogazione, per circa 45,3 milioni di euro, di un mutuo deliberato per complessivi 50 milioni a favore di Casinò de la Vallée S.p.A. ai sensi 66 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 del mandato conferito dalla Regione con DGR 1465/2012. I crediti verso la clientela per altre attività sono costituiti da crediti verso compagnie assicurative a fronte di polizze di capitalizzazione stipulate per investire la liquidità nel medio termine e dai crediti verso la Regione Autonoma Valle d’Aosta per le commissioni e i rimborsi spese spettanti a fronte dei servizi resi, nonché dai crediti a mediolungo termine nei confronti dell’Azionista sorti in seguito alla parziale esecuzione del mandato conferito con DGR 453/2011. 6.4 – “Crediti”: attività garantite: Totale 31/12/2013 Crediti Crediti verso verso enti banche finanziari VE VG VE 1. Attività in bonis garantite da: - Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti 2. Attività deteriorate garantite da: - Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti Totale VE = valore di bilancio delle esposizioni VG = fair value delle garanzie VG Totale 31/12/2012 Crediti verso clientela VE VG 626.477.061 626.477.061 Crediti Crediti verso verso enti banche finanziari VE VG VE VG Crediti verso clientela VE VG 621.358.539 621.358.539 54.514.843 54.514.843 45.042.394 45.042.394 26.463.987 26.463.987 16.193.423 16.193.423 366.037 366.037 291.261 291.261 707.821.928 707.821.928 682.885.617 682.885.617 La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 6 della tabella 6.3 – “Crediti verso la clientela”. Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse, sempre superiore al capitale garantito. 67 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 9.1 – Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi: Denominazione imprese A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Aosta Factor S.p.A. 2. Pila S.p.A. B. Imprese controllate in modo congiunto Valore di bilancio 11.938.117 6.090.562 Quota di Disponibilità partecipa Sede Totale attivo voti % zione % 79,31 57,28 79,31 Aosta 57,28 Aosta 188.611 49.030 Totale ricavi 8.621 8.983 Importo del Risultato Quotazione Patrimonio dell'ultimo (Si/No) netto esercizio 29.258 16.147 1.417 632 No No C. Imprese sottoposte ad influenza notevole Si evidenzia che i dati relativi alla società Pila S.p.A. sono stati ricavati dalla situazione patrimoniale al 31.12.2013 elaborata secondo i principi IAS e approvata dal consiglio di amministrazione della controllata. Per le informazioni sulle singole società controllate si rimanda alla Relazione sulla Gestione e alla Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Finaosta S.p.A.; in questa sede si evidenzia che la riduzione della percentuale della quota di partecipazione nella società Pila è dovuta all’aumento di capitale che la stessa ha effettuato quale conseguenza dell’operazione di fusione per incorporazione nella stessa Pila S.p.A. delle società Siski S.r.l., Funivie Gran Paradiso S.p.A. e Grand Saint Bernard S.p.A. avvenuta nel corso del 2013. In riferimento alla partecipazione nella società Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione al fatto che Finaosta S.p.A. detenga oltre il 20 % dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto Finaosta S.p.A. non esercita influenza notevole e pertanto non rientra in questa voce. 9.2 – Variazioni annue delle partecipazioni: A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali Partecipazioni Partecipazioni Totale di gruppo non di gruppo 18.118.597 18.118.597 -89.918 18.028.678 18.028.678 La variazione in diminuzione è dovuta all’incorporazione della società controllata Finaosta Iniziative Srl avvenuta in data 20 dicembre 2013 con decorrenza contabile 1° gennaio 2013. 68 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 10.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Voci / Valutazione 1. Attività di proprietà a) terreni 1.700.000 b) fabbricati 9.981.149 c) mobili 549.405 d) strumentali 181.611 e) altri 33.360 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri Totale 12.445.525 15.074 63.079 167.328 10.247 255.729 Si precisa che le voci d) “strumentali” non sono state rinominate in “impianti elettronici” come indicato nelle istruzioni emanate da Banca d’Italia in data 21 gennaio 2014 al fine di mantenere la medesima classificazione prevista nella tabella 10.1 della Parte C e fornire nel contempo maggior dettaglio informativo in quanto la Società dovrebbe includere nella voce “impianti elettronici” solo beni di valore residuale rispetto al totale dei cespiti. 10.2 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 Valore di Fair value 31/12/2013 Valore di Fair value 31/12/2013 bilancio bilancio L1 L2 L3 L1 L2 L3 Attività/Valori 1. Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati 295.780 1.603.836 295.780 1.681.975 Totale 1.899.616 1.977.755 Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni e dal fabbricato utilizzati come sede amministrativa della società fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno. La società detiene anche altri beni a scopo di investimento, per un importo pari a circa 14 mila euro, costituiti dagli arredi e dagli impianti tecnologici lasciati nella vecchia sede e locati anch’essi all’Azionista. 69 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 10.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue: Terreni A. B. Esistenze iniziali lorde Fabbricati Mobili 16.565 286.257 Strumentali Altre 785.491 258.700 Totale 1.347.014 A.1 Riduzioni di valore totali nette -1.491 -223.178 A.2 Esistenze iniziali nette 15.074 63.079 -618.163 -248.453 -1.091.285 167.328 10.247 255.729 400 64.011 35.737 100.148 12.159.101 1.498.945 349.082 Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value a) patrimonio netto b) conto economico C. B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni 1.700.000 15.707.127 Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore: -960 -445 -1.405 -365.198 -182.572 -82.638 -12.179 -642.588 -1.827.828 -830.447 -315.212 -2.973.487 9.981.149 549.405 181.611 33.360 12.445.525 a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasgferimenti a : a) attività materiali detenute a scopo di investimento b)attività in via di dismissione C.7 D. E. Altre variazioni Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finale lorde Valutazione al costo 1.700.000 1.700.000 1.700.000 -2.194.517 -1.236.197 -959.709 -235.655 -4.626.077 12.175.666 1.785.602 1.141.320 269.015 17.071.603 9.981.149 549.405 181.611 33.360 12.445.525 Gli importi più significativi, riportati tra le altre variazioni, rappresentano i cespiti di proprietà della società incorporata Finaosta Iniziative S.r.l., tra i quali il terreno, il fabbricato, i mobili e gli arredi della sede sociale. Gli acquisti sono relativi a macchine elettroniche e ad un automezzo, le vendite alla dismissione di macchine elettroniche. 70 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 10.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue: Terreni A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 C. Fabbricati 295.780 1.681.975 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: -78.139 a) immobili ad uso funzionale b)attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Valutazione al fair value 295.780 1.603.836 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Attività Attività Attività Attività valutate al valutate al valutate al valutate al costo fair value costo fair value Voci / Valutazione 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 2.2 acquisite in leasing finanziario Totale 2 3. Attività riferibili al leasing finanziario 3.1 beni inoptati 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni Totale 3 4. Attività concesse in leasing operativo Totale (1 + 2 + 3 + 4) Totale 71 45.182 67.252 45.182 67.252 45.182 67.252 45.182 67.252 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 11.2 – Attività immateriali: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Totale 67.252 50.853 1.492 -74.415 45.182 Gli acquisti sono relativi alle migliorie e agli aggiornamenti apportati al sistema informativo aziendale. Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo 12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Attività fiscali correnti 1. Crediti verso l'erario 1.1 Crediti per interessi 1.2 Crediti per capitale Totale Attività fiscali anticipate 2. Crediti per imposte anticipate 31.160 4.152.502 4.183.662 31.160 4.427.599 4.458.759 2.704.800 2.431.321 I crediti verso l’erario per capitale si riferiscono principalmente agli acconti versati, per 1,9 milioni di euro, ai crediti della dichiarazione dei redditi del precedente periodo d’imposta, per 1,3 milioni di euro, e al credito IVA per l’acconto dell’anno 2013 per 0,4 milioni di euro, mentre la restante parte si riferisce ai crediti per ritenute subite. 12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”: Passività fiscali correnti 1. Debiti verso l'erario Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 4.356.883 3.630.696 Passività fiscali differite 2. Debiti per imposte differite 11.219.794 11.301.298 I debiti verso l’erario sono composti essenzialmente per 3,7 milioni di euro dalle imposte correnti, per 459 mila euro da Iva a debito e per la restante parte per ritenute alla fonte da versare. 72 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 b) altre 4. Importo finale Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 2.377.427 1.815.139 462.952 669.280 459 -225.420 -107.451 2.614.959 2.377.427 Gli incrementi corrispondono alle imposte anticipate calcolate sui 4/5 delle svalutazioni effettuate in bilancio, sui premi al personale e sull’acconto delle spese di certificazione. Le diminuzioni si riferiscono allo scarico dei diciottesimi delle rettifiche di valore non dedotte in precedenti esercizi e delle imposte e dei premi sul personale pagati nell’esercizio ma tassati in quello precedente. Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i crediti per imposte anticipate (in contropartita del conto economico): Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 32.114 32.782 58.991 52.488 2.683 2.521.171 2.292.157 Totale 2.614.959 2.377.427 Tipologia 1. 2. 3. 4. Premi personale dirigente Premi anzianità Acconto spese di certificazione Svalutazioni non dedotte 12.3.1 – Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011(in contropartita del conto economico): Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.292.157 1.728.877 421.652 630.656 -192.637 -67.376 2.521.172 2.292.157 3. Diminuzioni 3.1 Rigiri 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta a) derivante da perdite di esercizio b) derivante da perdite fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 73 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto, in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L. 214/2011”. 12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 11.301.298 11.448.820 7.430 1.834 -90.768 -147.522 11.219.794 11.301.298 La diminuzione corrisponde al recupero a tassazione Irap di svalutazioni relative a precedenti esercizi. Gli incrementi si riferiscono a variazioni dell’accantonamento TFR. Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i debiti per imposte differite: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Differenze da disinquinamento 2.370.805 2.370.805 Svalutazioni effettuate solo in dichiarazione 2.242.616 2.333.384 Adeguamento FTA IAS fondo svalutazione collettivo 6.397.012 6.397.012 Adeguamento FTA IAS fondo TFR 32.018 22.754 Adeguamento FTA IAS fondo amm.to terreno 62.385 62.385 Adeguamento FTA IAS crediti v/clientela (costo amm.to) 114.958 114.958 Totale 11.219.794 11.301.298 Tipologia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 74 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 12.5 – Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto): 1. Esistenze iniziali Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 53.894 -8.826 35.947 62.720 89.841 53.894 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale L’importo corrisponde alle variazioni attuariali del fondo TFR Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 118 Voci 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Crediti verso dipendenti Crediti verso enti previdenziali Crediti verso enti assicurativi Crediti verso altre Gestioni Crediti verso la Gestione Ordinaria Partite in corso di liquidazione Altre attività Cauzioni Ratei non ricondotti Risconti non ricondotti 6.789.016 6.517.932 26.906 40.192 1.085.753 385.394 7.808 7.458 1.462 11.359.034 11.494.818 Totale 19.270.096 18.445.793 Gli importi più significativi riguardano i crediti verso i fondi di rotazione relativi agli oneri fiscali che la Gestione Ordinaria anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, 6,8 milioni di euro, che trovano contropartita nella voce 90 del Passivo e il risconto degli oneri fiscali, pari a 11,4 milioni di euro, che, per convenzione, la Gestione ordinaria e alcuni fondi di rotazione devono pagare in sostituzione della clientela. 75 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 PASSIVO Sezione 1 – Debiti – Voce 10 1.1 – Debiti Voci verso banche Totale 31/12/2013 verso enti finanziari verso clientela verso banche Totale 31/12/2012 verso enti finanziari verso clientela 1. Finanziamenti 1.1 pronti contro termine 1.2 altri finanziamenti 2. Altri debiti Totale Fair value - livello 1 Fair value -livello 2 Fair value - livello 3 119.231.404 939.356.806 27.975.148 878.228.680 Totale Fair value 119.231.404 939.356.806 27.975.148 878.228.680 94.186.251 44.125.174 877.296.610 94.186.251 921.421.784 21.575.732 22.365.842 845.059.955 21.575.732 867.425.797 I debiti verso enti finanziari rappresentano il saldo del finanziamento passivo nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti, aperto nel dicembre 2012, erogato a saldo per un importo di 95,4 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2013. Il rimborso è previsto in rate semestrali con quota capitale costante e scadenza ultima dicembre 2032. Tale operazione rientra nell’ambito del mandato conferito dalla Regione con DGR 453/2011 come riportato nella Relazione sulla Gestione. I debiti verso la clientela rappresentano, invece, il saldo del finanziamento passivo nei confronti della controllata in Gestione speciale CVA S.p.A., aperto nel settembre 2012, parzialmente erogato alla data di chiusura del bilancio e erogato completamente per l’importo massimo di 50 milioni di euro nel primo trimestre del 2014. La provvista viene impiegata per erogare un finanziamento di analogo importo a Casinò de la Vallée S.p.A. in esecuzione del mandato conferito dalla Giunta Regionale con DGR 1465/2012. Il rimborso del finanziamento avverrà in rate semestrali costanti a partire dal 2017 e fino al 2031. Gli importi degli altri debiti verso clientela, invece, si riferiscono prevalentemente all’ammontare dei fondi gestiti per conto dell’Amministrazione regionale il cui rischio ricade sulla Società. Si tratta di 11 fondi interamente a rischio e di 12 per i quali il rischio è limitato alla sola gestione della liquidità. Stante la tipologia del debito, non negoziabile, l’importo del fair value è stato convenzionalmente stimato pari a quello iscritto in bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella H.3.2 della Parte D, Sezione 1 della presente nota. Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 Vedere la sezione 12 dell’Attivo 76 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività” Totale 31/12/2013 Voci 1. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Debiti verso enti previdenziali Debiti verso altre Gestioni Debiti verso Gestione Ordinaria Debiti verso fornitori Altre passività Partite in corso di liquidazione Ratei non ricondotti Risconti non ricondotti Debiti verso dipendenti Totale Totale 31/12/2012 289.483 32.266 6.789.015 125.775 5.864.934 1.072.994 0 161.123 970.255 276.900 32.266 6.517.931 656.401 4.193.292 1.775.117 413 154.512 910.895 15.305.845 14.517.727 In questa voce figurano i debiti dei fondi di rotazione nei confronti della Gestione Ordinaria relativi agli oneri fiscali che quest’ultima anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, che trovano contropartita nella voce 140 dell’Attivo e, tra le altre passività, l’accantonamento di 3,8 milioni di euro effettuato nel 2009, nel 2011 e nel 2012 per svalutare una garanzia rilasciata originariamente per complessivi 13 milioni di euro, con un rischio attuale pari a 12,2 milioni. Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue Variazioni / Tipologie A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Esistenze finali Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 2.000.355 1.734.662 47.186 104.355 276.691 -153.348 0 -10.998 2.000.355 1.998.548 L’accantonamento considera l’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 per un importo pari a 104 mila euro. Con riferimento alle basi tecniche di natura demografica, le analisi effettuate sulle serie storiche del personale della Società sono state rivolte ad osservare il trend, dal 2007 al 2013, delle seguenti cause di eliminazione: − decessi: è stata adottata la tavola di sopravvivenza ISTAT, distinta per età e sesso, del 2010; − inabilità: si sono adottate le tavole utilizzate per il modello INPS per generare “Le prime proiezioni al 2010”; − pensionamento, dimissioni/licenziamenti, scadenza del contratto: tali cause di eliminazione sono state desunte dall’osservazione dei dati aziendali. Per il personale inquadrato con contratto a tempo determinato, si è portato l’orizzonte temporale di sviluppo fino alla scadenza prevista del contratto (non essendovi nulla di contrattualmente garantito sul prosieguo del rapporto di lavoro) ed è stato ipotizzato che non vi siano uscite anticipate rispetto alla scadenza del contratto. Nelle valutazioni attuariali sono state considerate le nuove decorrenze per i trattamenti 77 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 pensionistici previste dal Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, nonché la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; la probabilità di uscita è stata stimata pari all’1,0%, rispetto all’1,4% adottato in precedenza. − anticipazioni di TFR: al fine di tenere conto degli effetti che tali anticipazioni hanno sul timing delle erogazioni di TFR, e dunque, sull’attualizzazione del debito dell’azienda, sono state costruite le probabilità di uscita di parte dei volumi maturati. Le frequenze di anticipazione, nonché le percentuali medie di TFR richieste a titolo di anticipo sono state desunte dall’osservazione dei dati aziendali. La probabilità annua di chiedere un anticipo di TFR è stata posta pari all’1%. L’aliquota media del Fondo richiedibile a titolo di anticipazione, è stata prudenzialmente posta pari al 70% del TFR maturato, ovvero al massimo previsto dalla normativa vigente in materia. − previdenza complementare: coloro che hanno sempre devoluto interamente il proprio TFR alla previdenza complementare sollevano la Società da impegni in termini di TFR e, dunque, non costituiscono oggetto di valutazione. Con riferimento agli altri dipendenti, invece, le valutazioni sono state effettuate considerando le scelte effettivamente manifestate dai dipendenti aggiornate al 31.12.2013, comunicate dalle Società. La metodologia prevista dallo IAS 19 richiede inoltre l’adozione di basi tecniche economico-finanziarie che riflettono la loro influenza sia sullo sviluppo prospettico dei flussi (a seguito degli incrementi salariali e degli scenari inflazionistici prevedibili), che, soprattutto, sull’attualizzazione alla data di valutazione del debito stimato della Società. Il tasso di sconto, infatti, è la principale assunzione da cui dipendono in maniera sensibile i risultati dell’elaborazione. In particolare, le ipotesi adottate nella valutazione del benefit sono: 1. l’inflazione; 2. i tassi di attualizzazione; 3. gli incrementi retributivi. Con riferimento alla prima assunzione, lo scenario inflazionistico è stato desunto dal documento “Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2013” adottando un tasso pari all’inflazione programmata dell’1,5%. Ai sensi dello IAS 19R, il tasso di attualizzazione adottato nella valutazione del benefit è stato determinato con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla data di valutazione. A tale proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi di interesse “Composite” di titoli emessi da emittenti Corporate di rating AA della classe “Investment Grade” dell’area Euro (fonte: Bloomberg) al 31.12.2013. Con riferimento al Fondo TFR, al fine di tenere conto delle modifiche all’impostazione metodologica introdotte a seguito della Riforma Previdenziale, non si rende più necessario adottare un’ipotesi di incremento retributivo per le aziende che, mediamente, nel 2006 hanno impiegato più di 50 dipendenti, quali Finaosta. 78 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Tipologie 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 Controverse legali 2.2 Oneri per il personale 2.3 Altri Totale 331.291 295.833 331.291 295.833 L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e del premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza. 11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Variazioni / Tipologie A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Utilizzi o rigiri C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Esistenze finali Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 295.833 292.605 140.426 127.878 -104.968 0 331.291 -124.650 0 295.833 L’utilizzo dell’esercizio è dovuto all’erogazione del premio incentivante corrisposto al personale dirigente. Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150 12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”: Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 1.2 Altre azioni 79 Importo 112.000.000 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 12.5 – Altre informazioni Composizione e variazioni della voce 160 Utili portati a nuovo Legale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Attribuzioni di utili B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioni D. Rimanenze finali Riserva statutaria Riserva straordinaria 6.254.727 22.794.568 43.116.952 162.297 811.484 3.008.076 Riserva avanzo di fusione Riserva di prima Riserva IAS di applicazione utili 0 21.843.228 455.472 6.417.024 23.606.052 46.125.028 455.472 21.843.228 Totale 3.860.305 97.869.780 -570.571 3.411.286 455.472 3.289.734 101.736.538 Nella tabella seguente, come richiesto dall’art. 2427, comma 7 bis, del Codice civile, sono illustrate in modo analitico le voci di Patrimonio netto con l’indicazione della loro origine e possibilità di utilizzazione e distribuibilità. Capitale sociale Capitale sociale Riserva legale Riserva statutaria Riserva straordinaria Riserva avanzo di fusione Riserva di prima applicazione Riserva IAS di utili Riserva di valutazione Risultato di esercizio 2013 112.000.000 6.417.024 23.606.052 46.125.028 455.472 21.843.228 3.343.628 988.150 3.024.431 217.803.013 2012 112.000.000 6.254.727 22.794.568 43.116.952 0 21.843.228 3.860.305 1.136.814 3.411.286 214.417.880 Possibilità di utilizzazione B B A, B, C,* A, B, C A, B, C A = per aumento di capitale B = per copertura perdite C = per distribuzione ai soci (* la riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 2.650.906 corrispondente al valore del credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo) 80 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”: Voci / Forme tecniche 1. 2. 3. 4. 5. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Crediti 5.1 Crediti verso banche 5.2 Crediti verso enti finanziari 5.3 Crediti verso clientela 6. Altre attività 7. Derivati di copertura Totale Titoli di debito 0 1.216 123.958 X X 125.174 Finanziamenti Totale Totale Altre operazioni 31/12/2013 31/12/2012 0 262.364 1.216 3.469 0 584.734 5.056.110 5.640.843 6.214.847 743.988 746.728 1.490.716 2.140.380 12.252.420 14.504.842 26.881.220 22.695.412 X X 13.581.142 20.307.680 34.013.995 31.316.472 La voce Crediti verso banche per finanziamenti riporta gli interessi relativi al mutuo concesso alla BCC Valdostana e quelli derivanti dalla remunerazione delle provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione, questi ultimi cresciuti di oltre 100 mila euro. La voce Crediti verso banche per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti dalla remunerazione dei depositi di conto corrente e da operazioni di pronti contro termine e di time deposit; il minor utilizzo delle operazioni di Pronti Contro Termine e di Time Deposit per investire le giacenze di liquidità dei fondi di rotazione ha comportato, una diminuzione, rispetto allo scorso esercizio, di questa tipologia di ricavo (2,1 milioni). La voce Crediti verso enti finanziari per finanziamenti riporta gli interessi derivanti dalla remunerazione delle provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione, decrementatisi di poco più di 150 mila euro. La voce Crediti verso enti finanziari per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti da investimenti temporanei di liquidità in operazioni di polizze di credito commerciale, diminuiti anch’essi di quasi 500 mila euro. La voce Crediti verso clientela per finanziamenti riporta gli interessi relativi ai mutui concessi in Gestione ordinaria e sui fondi regionali a rischio. La voce Crediti verso clientela per altre operazioni è costituita essenzialmente dagli interessi maturati sulle polizze assicurative di capitalizzazione sottoscritte per investire la liquidità e dalle commissioni riconosciute dalla Regione per la gestione dei fondi di rotazione a rischio. L’importo di tale tipologia di ricavo è pari a circa 10,2 milioni di euro nel 2013 e 10 milioni nel 2012. 81 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”: Voci / Forme tecniche 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Finanziamenti Debiti verso banche Debiti verso enti finanziari Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Altre passività Derivati di copertura Totale Titoli 3.091.920 2.060.253 X X X 5.152.173 Altro Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 X X 3.091.920 75.732 X 12.663.454 14.723.707 15.019.832 X X 0 12.663.454 17.815.627 15.095.564 La voce accoglie, oltre all’incremento dei fondi regionali gestiti che viene interamente riconosciuto all’Amministrazione regionale, gli interessi verso Cassa Depositi e Prestiti e verso CVA S.p.A. per le operazioni di finanziamento passivo accese nel corso del 2012. Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Dettaglio 1. 2. 3. 4. 5. 6. Operazioni di leasing finanziario Operazioni di factoring Credito al consumo Attività di merchant banking Garanzie rilasciate Servizi di: - gestione fondi per conto terzi - intermediazione in cambi - distribuzione prodotti - altri 7. Servizi di incasso e pagamento 8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione 9. Altre commissioni (da specificare) Totale 3.713.874 4.008.007 110.486 3.824.359 121.243 4.129.250 L’importo principale è relativo alle commissioni riconosciute dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta per il servizio di gestione dei fondi di rotazione non a rischio e dell’esecuzione dei mandati dell’Amministrazione regionale. La contrazione è dovuta prevalentemente alla minore operatività collegata ai fondi della Gestione Speciale, che prevede la corresponsione di una commissione, a scapito dell’operatività con i fondi derivanti dal finanziamento concesso da Cassa Depositi e Prestiti che non prevede alcuna commissione a beneficio di Finaosta. Le altre commissioni si riferiscono sempre a prestazioni rese nei confronti dell’Amministrazione regionale quali istruttorie e erogazioni di finanziamenti. 82 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 8.1 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”: Rettifiche di valore Riprese di valore Voci / Rettifiche specifiche 1. Crediti verso banche - per leasing - per factoring - altri crediti 2. Crediti verso enti finanziari Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - altri crediti 3. Crediti verso la clientela Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Totale -3.385.802 -3.385.802 di portafoglio specifiche -1.266.917 -1.266.917 822.023 822.023 di portafoglio 875.822 875.822 Totale 31/12/2013 -2.954.874 -2.954.874 Totale 31/12/2012 -3.980.545 -3.980.545 Le rettifiche di valore specifiche si riferiscono a crediti nei confronti di soggetti classificati scaduti deteriorati, ad incaglio o a sofferenza. Si evidenzia che quest’anno il numero di soggetti classificati ad incaglio è ulteriormente aumentato, passando da 81 a 120 posizioni, in quanto si è continuato ad inserire in tale categoria i clienti che, avendo beneficiato del periodo di sospensione delle rate, risultano non scaduti con i pagamenti nei nostri confronti ma sono esposti oltre i limiti di fido concessi dal sistema bancario o presentano altre situazioni oggettive che inducono a ritenere probabile una temporanea difficoltà degli stessi a far fronte al rimborso dei debiti contratti. Le rettifiche di valore di portafoglio sono relative alla svalutazione dei crediti verso la clientela che ha chiesto la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti ai sensi della legge regionale 18/2013 per un importo pari a circa 1,3 milioni di euro. Il posticipo di 6 mesi dei piani di ammortamento dei finanziamenti erogati determina, ai soli fini IAS, un minor valore che verrà recuperato con i maggiori interessi negli anni futuri fino al completo rimborso dei finanziamenti. Tali rettifiche di valore non hanno comunque incidenza sul risultato d’esercizio in quanto comportano, per pari importo, un minore incremento dei fondi gestiti. Le riprese di valore specifiche sono prevalentemente dovute alla chiusura di posizioni precedentemente classificate ad incaglio o sofferenza. Le riprese di valore di portafoglio riguardano interamente il fondo svalutazione forfettario. 83 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 8.2 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”: Rettifiche di valore Voci / Rettifiche 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale e quote di OICR 3. Finanziamenti Totale Riprese di valore Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 -320.384 0 -320.384 0 -320.384 0 -320.384 0 Le rettifiche di valore si riferiscono prevalentemente all’azzeramento del valore delle quote della società SEA S.r.l. che ha presentato domanda di concordato preventivo in data 27 dicembre 2013. 8.4 – Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie”: Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore specifiche 1. Garanzie rilasciate Riprese di valore di di specifiche portafoglio portafoglio Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 0 0 -1.170.000 2. Derivati su crediti 3. Impegni ad erogare fondi 4. Altre operazioni Totali 0 0 0 0 0 -1.170.000 Nel corrente esercizio non si è ritenuto di dover procedere ad alcuna rettifica in merito alla garanzia rilasciata. Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Voci / Settori 1. a) b) c) d) e) f) g) h) 2. 3. 4. 5. 6. Personale dipendente salari e stipendi oneri sociali indennità di fine rapporto spese previdenziali accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti altre spese Altro personale in attività Amministratori e sindaci Personale collocato a riposo Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società 84 5.150.961 1.389.441 0 229.034 20.325 4.918.898 1.331.057 0 206.986 57.445 276.126 266.385 126.281 8.655 250.965 119.742 13.016 264.600 7.451.787 7.178.130 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Il costo del personale e più precisamente la voce “accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale” riferita all’anno 2012 presenta una variazione in diminuzione di circa 165 mila euro per aver ricondotto a patrimonio secondo i nuovi principi il valore degli utili/perdite attuariali. L’incremento rispetto al precedente esercizio, pari a circa il 3%, è dovuto essenzialmente all’entrata a regime del passaggio di grado di una parte del personale dirigente, avvenuta nel corso del 2012 e all’aumento retributivo previsto dal CCNL. 9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria: a) b) c) Dirigenti Quadri direttivi Restante personale Totale 31/12/2013 31/12/2012 9 8 36 35 34 35 79 78 media 8,5 35,5 34,5 78,5 Al 31.12.2013 i dipendenti assunti con contratto part-time erano 5 tra i quadri direttivi e 4 nelle aree professionali. 9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”: Totale 31/12/2013 Voci / Settori Totale 31/12/2012 1. Consulenze professionali 157.996 2. Noleggio, manutenzione e gestione beni 246.606 90.078 3. Premi di assicurazione 143.481 151.269 4. Imposte indirette e tasse 469.870 445.125 5. Affitto e gestione immobili 247.918 1.102.356 6. Spese telefoniche e postali 104.548 105.089 7. Altri oneri amministrativi 505.866 577.875 1.876.285 2.693.897 Totale 222.105 Nella voce “Affitto e gestione immobili” nell’esercizio 2012 erano ricompresi gli oneri riconosciuti a Finaosta Iniziative s.r.l. per l’utilizzo della sede sociale per circa 1,1 milione di euro. Nell’esercizio 2013, in seguito alla fusione per incorporazione di Finaosta Iniziative S.r.l, gli oneri per la manutenzione e la gestione della sede sostenuti direttamente sono riportati nelle voci 2 e 5 per importi pari, rispettivamente a circa 160 e 235 mila euro. Gli “Altri oneri amministrativi” si riferiscono principalmente alle spese per visure, ai costi di trasferta analitici dei dipendenti, agli oneri bancari, al costo per il controllo contabile e la revisione del bilancio e all’acquisto di materiale di consumo e cancelleria. 85 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”: Voci / Rettifiche e riprese di valore 1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri 2. Attività detenute a scopo di investimento - di cui concesse in leasing operativo Totale Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (a) (b) (c) (a+b-c) 365.198 182.572 82.638 12.179 365.198 182.572 82.638 12.179 78.811 78.811 721.398 0 0 721.398 L’incremento di circa 550 mila euro rispetto al 2012, calcolato su fabbricati, mobili e strumentali, è conseguente all’incorporazione di Finaosta Iniziative S.r.l. Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”: Voci / Rettifiche e riprese di valore 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 di proprietà 2.2 acquisite in leasing finanziario 3. Attività riferibili al leasing finanziario 4. Attività concesse in leasing operativo Totale Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (a) (b) (c) (a+b-c) 74.415 74.415 86 74.415 0 0 74.415 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Tipologia di spesa 1. Altri fondi per rischi ed oneri 1.1 Controverse legali 1.2 Oneri per il personale 1.3 Altri Totale 140.426 127.878 140.426 127.878 L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza. 87 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard 0 -2.089.085 Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner -19.064.258 -25.173.246 Oneri accordo Heineken -8.000.000 -8.317.862 Oneri gestione Finbard 0 -153.943 Spese ufficio di Parigi -279.392 -301.627 Spese ufficio di Bruxelles -68.694 -101.894 COA -162.473 -641.336 Oneri gestione COUP -462.810 -502.105 Oneri gestione NUV -463.297 -479.900 Oneri sostenuti per conto della RAVA -226.654 -273.283 IRAP di competenza fondi -74.022 -63.240 Oneri fiscali L.R. -1.110.427 -1.044.010 Oneri costruzione COUP -3.735.241 -1.693.976 Oneri costruzione NUV -11.654.628 -1.178.685 Contributi a fondo perso -5.354.261 -1.008.541 Costi sostenuti per conto di terzi -50.656.157 -43.022.735 Sopravvenienze passive -74.826 -166.249 Abbuoni e sconti passivi -37 -29 Altri oneri -24.021 -21.417 Altri -98.883 -187.696 Altri oneri di gestione 1. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 19. 20. 21. 15. 17. 18. Totale oneri -50.755.041 -43.210.430 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Rimborso oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard 0 2.089.085 Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - PH 19.064.258 25.173.246 Rimborso oneri accordo Heineken 8.000.000 8.317.862 Rimborso oneri gestione Finbard 0 153.943 Rimborso spese ufficio di Parigi 297.102 319.495 Rimborso spese ufficio di Bruxelles 47.088 82.613 COA 415.594 1.423.846 Rimborso oneri gestione COUP 462.810 502.105 Rimborso oneri gestione NUV 463.297 479.900 Rimborso consulenze 370.540 400.099 Rimborso IRAP 74.022 63.240 Rimborsi spese 168.160 190.521 Rimborso oneri costruzione COUP 3.735.241 1.693.976 Rimborso oneri costruzione NUV 11.654.628 1.178.685 Rimborso contributi a fondo perso 5.354.261 1.008.541 Recuperi di spesa 50.107.001 43.077.158 Compensi nostri rappresentanti 150.149 138.510 Sopravvenienze attive 42.567 282.031 Abbuoni e sconti attivi 235 63 Altri proventi 261.047 231.000 Altri 453.998 651.603 Totale proventi 50.560.999 43.728.761 Altri proventi di gestione 1. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 19. 20. 21. 14. 15. 17. 18. Totale altri proventi e oneri di gestione -194.042 518.332 Le prime 6 voci e le voci 9, 10, 19, 20 e 21 rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale interamente rimborsati dalla Gestione speciale, mentre la voce 7 ha un rimborso parziale. La voce 8, che si riferisce alle spese sostenute per l’attività del “Centro Osservazione e Attività sull’energia”, non comprende, tra i costi, quello del personale che è contabilizzato interamente nella voce 110a; il rimborso indicato 88 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 tra i proventi copre parzialmente anche tale onere. Gli altri proventi sono composti prevalentemente dalle penali contrattuali pagate dai clienti, dalle rimanenze finali del materiale di consumo e, a partire dal corrente esercizio, dagli affitti attivi e dai rimborsi spese, pari a circa 120 mila euro, pagati prevalentemente dalla controllata Aosta Factor S.p.A., cui è affittata una parte dell’edificio della sede sociale. Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”: Totale 31/12/2013 Voci 1. Immobili 1.1 Utili da cessione 1.2 Perdite da cessione 2. Altre attività 2.1 Utili da cessione 2.2 Perdite da cessione Risultato netto 2.883 -660 2.223 Totale 31/12/2012 852 -819 33 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”: Totale 31/12/2013 1. 2. 3. 3.bis 4. 5. Imposte correnti Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 Variazione delle imposte anticipate Variazione delle imposte differite Imposte di competenza dell'esercizio Totale 31/12/2012 3.582.734 0 2.873.907 -169.134 -234.321 -81.504 3.266.909 -508.394 -147.522 2.048.857 Le imposte correnti corrispondono a Ires per euro 2,3 milioni, alla addizionale Ires, introdotta per gli enti finanziari nel il 2013, per euro 600 mila e a Irap per euro 700 mila. 89 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio: imponibile Imposta sull'utile lordo di esercizio Diff temporanee tassabili in esercizi successivi Diff temporanee deducibili in esercizi successivi Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedenti Diff positive che non si riverseranno negli esercizi successivi Diff negative che non si riverseranno negli esercizi successivi Variazioni imposte correnti esercizi precedenti Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva IRES ADDIZIONALE IRES imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile 6.291.340 1.730.119 27,50% 1.473.313 6.291.340 534.764 8,50% 17.213.508 405.161 6,44% 123.165 10.469 0,17% -404.261 -111.172 -1,77% -404.261 -34.362 -0,55% 112.647 1,79% 1.325.258 364.446 5,79% 1.325.258 -311.520 -85.668 -1,36% -311.520 2.302.886 36,60% IRAP imposta aliquota 642.064 3,73% 2.433.476 90.769 0,53% 1.166.609 43.515 0,25% -26.479 -0,42% -2.507.720 -93.538 -0,54% 597.038 9,49% 682.809 3,97% Ai fini IRAP è stata utilizzata l’aliquota agevolata del 3,73 % prevista dalla legge regionale n. 30/2011 della Valle d’Aosta e attuata dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1599 del 4 ottobre 2013 per le nuove assunzioni. 90 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni Importo 31/12/2013 Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 2 Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 3) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 4) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Enti finanziari i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto c) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 7) Altri impegni irrevocabili a) a rilasciare garanzie b) altri Totale Importo 31/12/2012 8.479.272 7.930.000 7.175.035 13.340.747 3.551.095 11.955.144 61.835.696 68.272.103 81.041.098 101.497.994 Le garanzie rilasciate sono relative ad un’operazione di pegno su conto corrente a garanzia di un credito ristrutturato, gli impegni ad erogare verso banche e enti finanziari si riferiscono a provviste per operazioni di leasing convenzionato a valere sui fondi della Gestione ordinaria, mentre gli impegni verso la clientela sono relativi sia al saldo da erogare su finanziamenti già in essere (32,9 milioni) sia a finanziamenti deliberati ancora da stipulare (28,9 milioni). D.3 – Valore delle garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità 91 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Altre garanzie deteriorate Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate con assunzione di rschio di tipo mezzanine - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate pro quota - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Valore lordo Rettifiche di valore complessive Altre Rettifiche di valore complessive Valore lordo Contro garantite Rettifiche di valore complessive Valore lordo Valore lordo Rettifiche di valore complessive Altre Valore lordo Rettifiche di valore complessive Valore lordo Tipologia di rischio assunto Contro garantite Rettifiche di valore complessive Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze Contro Altre garantite Garanzie rilasciate non deteriorate 12.249.272 3.770.000 D.8 – Variazione delle garanzie rilasciate deteriorate: altre Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Altre garanzie di natura finanziaria Controgarantite Altre Controgarantite A)Valore lordo iniziale B) Variazioni in aumento - (b1) trasferimenti da garanzie in bonis - (b2) trasferimenti da altre garanzie in sofferenza - (b3) altre variazioni in aumento C) Variazioni in diminuzione - (c1) uscite verso garanzie in bonis - (c2) uscite verso garanzie in sofferenza - (c3) escussioni - (c4) altre variazioni in diminuzione D) Valore lordo finale Garanzie di natura commerciale Altre Controgarantite Altre 0 11.700.000 549.272 0 0 0 12.249.272 0 0 Le altre variazioni in aumento si riferiscono alla capitalizzazione degli interessi scaduti conseguente all’operazione di ristrutturazione del debito concessa dalla banca erogante. 92 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 E. MERCHANT BANKING E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Partecipazioni a) controllate - banche ed enti finanziari - altri soggetti b) controllate congiuntamente - banche ed enti finanziari - altri soggetti c) sottoposte a influenza notevole - banche ed enti finanziari - altri soggetti 2. Altre interessenze (Att. finanz. disp. per la vendita.) - banche ed enti finanziari - altri soggetti Totale Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 Totale Totale Totale Totale Valore Rettifiche di Riprese di Valore di Valore Rettifiche di Riprese di Valore di originario valore / valore / bilancio originario valore / valore / bilancio Svalutazioni Rivalutazioni Svalutazioni Rivalutazioni 5.569 5.569 2.645 2.645 2.923 2.923 323.407 323.407 3.806 3.806 319.602 319.602 E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking: A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Riprese di valore B3. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rettifiche di valore C3. Altre variazioni D. Rimanenze finali 319.601 131 -316.808 2.924 Le rettifiche di valore si riferiscono prevalentemente allo stralcio delle quote della società SEA S.r.l. che ha presentato domanda di concordato preventivo in data 27 dicembre 2013. 93 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego Totale 31/12/2013 Fondi pubblici Voci/Fondi Totale 31/12/2012 Fondi pubblici di cui: a rischio proprio 1. Attività in bonis - leasing finanziario 13.528.774 - factoring - altri finanziamenti 702.609.491 di cui: per escussione di garanzie e impegni - partecipazioni 651.021.635 di cui: per merchant banking - garanzie e impegni 63.153.633 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 13.687.227 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 0 2.2 Incagli - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 24.089.966 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 1.496.085 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 1.337.491 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni Totale 1.470.924.303 94 di cui: a rischio proprio 13.542.385 640.803.051 738.979.548 675.520.663 651.625.962 52.064.909 40.530.688 38.867.620 8.495.278 14.044.364 8.461.600 0 6 6 23.813.334 12.910.442 12.780.525 1.496.085 256.122 256.122 1.250.002 957.079 873.065 727.922.660 1.472.846.595 736.759.600 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio Fondi pubblici Rettifiche di Valore lordo Valore netto valore Voce 1. Attività in bonis - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 640.803.051 1.533.664 639.269.386 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 52.064.909 52.064.909 - partecipazioni di cui: per merchant banking 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 8.495.278 4.427.439 4.067.839 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.2 Incagli - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 23.813.334 5.717.199 18.096.135 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 1.496.085 1.496.085 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 1.250.002 7.685 1.242.317 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni Totale 727.922.661 11.685.988 716.236.672 H.3 – Altre informazioni H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle operazioni effettuate su mandato regionale il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio. H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro). 95 Finaosta S.p.A. Denominazione imprese Servizi Previdenziali VDA S.p.A. SIMA S.p.A. S.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. Pila S.p.A. Verres S.p.A. in liquidazione ISECO S.p.A. Funivie Monte Bianco S.p.A. D.T.Valgrisenche s.r.l. Totale Bilancio d’esercizio 2013 Quota di Valore di Disponibilità partecipa bilancio voti % zione % 52 10.484 8 2.475 0 21 39 2 13.081 50,00% 49,00% 39,56% 27,42% 27,35% 20,00% 15,18% 3,56% 50,00% 49,00% 39,56% 27,42% 27,35% 20,00% 15,18% 3,56% Sede Aosta Pollein Nus Gressan Verres Saint Marcel Courmayeur Valgrisenche Totale attivo 1.244 33.301 61 49.030 5.661 4.823 8.481 103 Importo del Risultato Totale Quotazione Patrimonio dell'ultimo ricavi (Si/No) netto esercizio 625 4.031 85 8.983 498 5.167 2.176 201 136 22.958 44 16.147 846 2.692 1.406 61 0 892 0 632 -441 370 0 0 No No No No No No No No I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2013. Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione. H.3.1.2 – Partecipazioni. Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro). Importo del Risultato Quota di Valore di Disponibilità Totale Quotazione Patrimonio dell'ultimo partecipa Sede Totale attivo (Si/No) bilancio voti % ricavi netto esercizio zione % C.V.A. S.p.A.* 417.481 100,00% 100,00% Chatillon 1.243.272 233.714 948.083 70.574 No Struttura Valle d'Aosta S.r.l. 78.206 100,00% 100,00% Aosta 109.295 4.501 78.206 -1.694 No Compl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. 907 100,00% 100,00% Aosta 2.465 3.139 907 0 No Nuova Università Valdostana S.r.l. 893 100,00% 100,00% Aosta 7.770 13.507 893 0 No Autoporto Valle d'Aosta S.p.A. 36.640 98,00% 98,00% Pollein 43.286 2.551 38.018 2 No Progetto Formazione S.c.r.l.* 1.421 91,77% 91,77% Pollein 12.104 1.330 1.766 19 No CMBF S.p.A. 19.654 91,52% 91,52% Courmayeur 57.834 11.007 28.615 2.780 No MONTEROSA S.p.A. 8.609 79,34% 79,34% Gressoney L. T. 90.567 14.399 10.980 -2.128 No Cervino S.p.A. 47.832 85,64% 85,64% Valtournenche 89.119 19.506 59.113 39 No Funivie Piccolo S. Bernardo S.p.A. 7.966 68,72% 68,72% La Thuile 19.227 6.733 11.072 -131 No Totale 619.609 Denominazione imprese I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2013, ad eccezione delle società evidenziate con un asterisco per le quali l’ultimo bilancio disponibile è relativo al 2012. Per informazioni sull’andamento delle società controllate si rimanda alla relazione sulla gestione. H.3.1.3 – Crediti verso la clientela. Nella tabella seguente sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestiti obbligazionari per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985, n. 22/1998, n. 9/2003, n.11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2. 96 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 13.528.774 0 13.542.385 0 Composizione 1. Leasing finanziario - di cui: senza opzione finale d'acquisto 2. Factoring - pro-solvendo - pro soluto 3. Credito al consumo 4. Carte di credito 5. Altri finanziamenti 61.806.440 - di cui: da escussione di garanzie e impegni 6. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 7. Altre attività Totale valore di bilancio 75.335.215 5.556.070 63.458.885 5.796.696 1.080.253 1.080.253 6.636.323 77.001.270 6.876.949 H.3.1.4 – Attività materiali. Nella tabella che segue sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale, concessi in locazione ed in leasing. Voci / Valutazione Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Attività Attività Attività Attività valutate al valutate al valutate al valutate al fair value o fair value o costo costo rivalutate rivalutate 1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 3.213.552 3.213.552 b) fabbricati 3.431.584 3.575.168 c) mobili d) strumentali e) altri 1.2 acquistate in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri Totale 1 6.645.137 0 6.788.719 0 2. Attività riferibili al leasing finanziario 2.1 beni inoptati 2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 2.3 altri beni 13.528.774 13.542.385 Totale 2 13.528.774 0 13.542.385 0 3. Attività detenute a scopo di investimento - di cui: concesse in leasing operativo Totale 3 0 0 0 0 Totale (1+2+3) 20.173.911 0 20.331.104 0 Totale (attività al costo e rivalutate) 20.173.911 20.331.104 97 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 H.3.2 – Fondi di terzi Nella tabella che segue sono elencati i fondi di dotazione gestiti per conto dall’Amministrazione regionale suddivisi tra fondi a rischio diretto di Finaosta S.p.A. e fondi il cui rischio ricade sull’Amministrazione regionale con l’evidenziazione delle variazioni intervenute nell’esercizio a valere sui fondi stessi. Gli importi esposti sono calcolati utilizzando i principi contabili civilistici e non quelli IAS adottati per le altre voci del bilancio. 98 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 SaldI al 31-12-2012 Norma di riferimento Fondo di dotazione 0 101.241.165 251.789.084 0 28.275.202 774.685 158.622.151 50.450.488 1.200.487 880.000 1.850.000 450.000 199.767 Incrementi / decrementi esercizi precedenti 2.098.165 59.340.324 85.355.732 0 505.180 12.662 1.426.491 508.514 9.289 127.776 36.683 124.136 1.465 Variazioni in aumento Variazione in diminuzione Prelievi Incrementi/ Contributi esercizio e Stanziamenti Trasferimenti decrementi Trasferimenti erogati pagamenti dell'esercizio da altri fondi maturati ad altri fondi nell'esercizi effettuati per nell'esercizio o (**) conto RAVA L.R. 101/1982 L.R. 33/1973 L.R. 76/1984 L.R. 3/2013 (***) L.R. 43/1996 L.R. 33/1993 L.R. 19/2001 L.R. 6/2003 L.R. 6/2003 (1) L.R. 7/2004 L.R. 29/2006 L.R. 17/2007 L.R. 11/2010 Totale gestioni a rischio diretto 595.733.030 149.546.417 3.663.643 438.780.254 10.386.065 437.040.254 LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) L.R. 46/1985(*) L.R. 62/1993 (*) L.R. 22/1998 (*) L.R. 84/1993(*) L.R. 84/1993(*)(2) L.R. 9/2003 (*) DOCUP Ob.2 (*) L.R. 11/2002 (*) D.G.R. 2121/2009 ( *) L.R. 52/2009 ( *) L.R. 52/2009 ( *)(1) L.R. 14/2011 L.R. 20/2013 (2) Totale gestioni senza rischio 626.615.405 125.163.953 19.072.263 11.196.325 0 4.038 92 153.443 29.309.998 6.080.549 0 0 42.375 2.694 1.017.374 108.774 112.846 107 1.087.028 15.663 963.452 7.761 294.290 0 0 0 0 0 678.515.124 142.733.307 2.894.952 54.404.982 245.660 80 4.272 703.482 3.951 393 20.687 507 10.902 4.902 1.670 2.624 556 55.404.668 1.075.843 1.213.659 425.140.254 690.818 13.640.000 683.323 920.000 232.267 522.072 100.000 299.851 4.500.000 8.449.142 1.020.000 46.534 400.000 1.037.302 99.495.438 6.779.137 337.144.816 0 412.333 9.210 1.520.215 524.344 14.852 7.415 26.491 6.219 2.013 Costi di costruzione, di Consulenze e ristrutturazio Commissioni SaldI al 31-12servizi vari addebitate 2013 ne e addebitati acquisto attrezzature addebitati 21.955 1.722.744 1.285.207 61.642.829 0 6.779.137 4.588.167 421.697.872 435.614 29.447.920 5.399 791.158 2.903.843 172.305.013 707.656 50.775.690 7.000 1.086.679 22.480 992.711 24.527 1.888.647 3.003 577.351 611 202.634 Rimborsi gestione strutture 271.160 67.875 814.272 339.035 814.272 0 0 0 10.005.462 749.910.386 23.469.811 654.070 1.092.658 10.566.377 14.025.275 4.538.752 426.854 12 455 0 0 0 0 1.595 7.200 3.950 4.450 1.092.658 10.566.377 14.025.275 4.983.268 755.652.350 28.487.395 4.106 17.353 32.435.031 486.842 45.462 1.146.835 111.864 490.989 872.165 57.106 299.851 4.500.556 824.607.904 1.600.000 140.000 920.000 2.971.266 39.181 500.000 115.404 100.000 332.734 2.760.000 99 23.969.811 4.112.654 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Premessa Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e copertura messe in atto da Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati: • rischio di credito; • rischi di mercato; • rischio di tasso di interesse, • rischio di liquidità; • rischi operativi. Sono state oggetto di costante aggiornamento ed ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96. La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”. Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali. Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi). Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio, metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi. Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per gli intermediari di attuare un processo interno di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo pilastro. L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca. Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione. Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie: • il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito; 100 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 • il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo; • il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di concentrazione single name; • il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione geosettoriale; • la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse. Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati. A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP con riferimento ai dati al 31 dicembre 2013 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 29 aprile 2014), tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui Finaosta S.p.A. è esposta. Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le seguenti macro fasi: • mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi"; • definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato redatto il documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo ICAAP"; • definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. è esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è stata illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP"; • redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP". 3.1 Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta, tenuto conto che l’erogazione del credito costituisce la principale attività di business esercitata dalla società. La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale. L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di sana e prudente gestione aziendale. Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi 101 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 dello Statuto (modalità e limiti) attraverso la Gestione Ordinaria, utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione regolati da specifiche Leggi Regionali. L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio. Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti. L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche. La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli: a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che predispongono l’istruttoria); b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura del Servizio Gestione Rischi); c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione Investimenti e Sistemi). Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno oggetto di costante aggiornamento. L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione. Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta. L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in relazione all’appartenenza al settore privato/imprese. Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale. Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità 102 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di credito del prenditore e delle garanzie collegate. Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna. Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa. Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto. Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di finanziabilità, il tasso di interesse. Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e sviluppate anche internamente. La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia. La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dalla Direzione Investimenti e Sistemi su nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso. A tal proposito si evidenzia che, anche a seguito dei rilievi dell’Organo di Vigilanza successivi all’ispezione svoltasi nel periodo ottobre – dicembre 2013, l’attività di monitoraggio crediti verrà rafforzata sia tramite una più puntuale definizione delle attività svolte sia tramite nuovi assetti organizzativi. Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio Gestione Rischi nelle periodiche attività di monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e di proposta di passaggio di stato incaglio (di norma, annuale) e la Direzione Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di Amministrazione (annuale). Durante l’esercizio 2013 è proseguita da parte del Servizio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto andamentale degli stessi. Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie. 103 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede di redazione del bilancio annuale e semestrale. La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio. La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con la Direzione Generale e trimestrale con il Consiglio di Amministrazione. Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi: - politica creditizia; - valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido; - concessione del credito; - controllo andamentale dei crediti; - gestione dei crediti non perfoming; - misurazione e controllo dei rischi creditizi. La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare e la durata del finanziamento. Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo. Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di gestione e controllo del rischio di credito, ha: - deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali; - individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo; - approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato; - deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte del rischio di credito. Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dal Servizio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio / rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di vigilanza, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio). Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche. 104 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali (ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni). Si sottolinea che relativamente alla quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio credito, Finaosta S.p.A. non utilizza strumenti di Credit Risk Mitigation a fini prudenziali e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni nelle varie classi di attività (portafogli regolamentari). 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio. La classificazione del portafoglio crediti, a fini gestionali, è sintetizzata nella tabella seguente. Bilancio In bonis Codice stato 100 200 250 290 300 400 500 550 Giorni di scaduto In bonis Entro 60 Da 61 a 90 Da 91 a 360 scad <5% esp. Da 91 a 180 ≥5% esp. Da 181 a 270 ≥5% esp. Da 361 a 540 Da 540 Scaduti non deteriorati Scaduti deteriorati Ristrutturati Sofferenze Estinti contabilmente Passaggi a perdite Chiuse 560 900 700 750 800 999 Incagli Manuali Ristrutturati Sofferenze Credito estinto contabilmente con evidenza di perdita Passaggi a perdite Estinte nel mese Incagli In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio: - esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle eventuali previsioni di perdita; - esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di tempo; - esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che comportano una perdita; - esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza. La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie. Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di 105 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite nella “Gestione del Contenzioso”. Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che almeno semestralmente sono oggetto di completa analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le fasi del monitoraggio consistono in azioni di sollecito al pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria (attività svolta dalla Direzione Istruttorie e Sistemi, su richiesta della Direzione Legale e Contenzioso, per le pratiche che per la prima volta registrano codice di stato pari a 400) e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza (delibera a carico della Direzione Generale). Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo andamentale finalizzato a: - verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti; - valutare i piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti dai piani stessi; - esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi; - determinare le relative previsioni di perdita in modo analitico per gli scaduti da oltre 180 giorni, ed in modo forfettario per i crediti in bonis e scaduti da meno di 180 giorni. Il ripristino in bonis delle posizioni scadute ed incagliate avviene in automatico con il versamento delle rate arretrate, mentre per le posizioni in sofferenza con specifica delibera della Direzione Generale su proposta della Direzione Legale e Contenzioso. In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche con stato incaglio maggiore a 400, la Direzione Legale e Contezioso si avvale di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione Istruttorie e Investimenti per l’aggiornamento istruttorio e di perizia, tali attività sono formalizzate nella procedura “Gestione attività di reporting” e “Valutazione, accertamento e controllo dei requisiti tecnici”; si evidenzia che l'aggiornamento dell’istruttoria ha validità 12 mesi per le imprese e 24 mesi per i privati. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in occasione della redazione del bilancio annuale e semestrale. La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il ripristino delle posizioni “in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”. I crediti ai quali è stato attribuito stato incaglio compreso tra 300 e 700 sono assoggettati a valutazione analitica. Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Politiche di ammortamento La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza 106 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di Amministrazione la delibera. Nell’esercizio chiuso al 31.12.2013 sono state passate a perdita 3 pratiche per un mancato incasso pari a circa 13 mila euro, dei quali circa 12 mila riferibili ad una transazione. In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente informati sulla materia. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia Portafogli/qualità 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sofferenze Att finanziarie detenute per la negoziazione Att finanziarie valutate al fair value Att finanziarie disponibili per la vendita Att finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso enti finanziari Crediti verso la clientela Derivati di copertura Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 Esposizioni ristrutturate Incagli 4.164.674 21.423.034 4.164.674 21.423.034 4.084.592 11.527.028 0 0 Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Altre attività 0 250.615 243.205.961 119.275.552 806.139.752 11.322.606 1.242.317 873.065 11.322.606 1.168.871.880 1.207.024.511 12.256.180 1.059.343.965 1.088.084.830 2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti A. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate Esposizione lorda Rettifiche di Rettifiche di Esposizione valore valore di netta specifiche portafoglio 9.326.966 -5.162.292 27.951.806 -6.528.772 1.250.002 -7.685 4.164.674 21.423.034 1.242.317 Totale A 38.528.775 -11.698.750 0 26.830.025 B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate 11.379.752 -57.147 11.322.606 - Altre esposizioni 807.930.347 -1.790.595 806.139.752 Totale B 819.310.099 0 -1.847.741 817.462.359 Totale (A+B) 857.838.875 -11.698.750 -1.847.741 844.292.384 107 0 250.615 243.205.961 119.275.552 844.292.383 1.242.317 2. Esposizioni creditizie Tipologie esposizioni/valori Totale Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Si precisa che non esistono esposizioni in bonis oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi quali, a titolo esemplificativo, “Accordo quadro ABI_MEF”. Per contro, come già riportato in precedenza nella presente Nota e nella Relazione sulla Gestione, si evidenzia che l’Amministrazione regionale con il provvedimento legislativo n. 18 del 2013 ha prolungato di un ulteriore semestre la possibilità, per i clienti, di richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti a valere sulle leggi regionali di settore. Le richieste pervenute hanno interessato 1490 contratti di mutuo a valere sui fondi regionali gestiti da Finaosta e 26 contratti di mutuo a valere sui fondi della Gestione ordinaria, per i quali la Società ha concesso la possibilità di sospendere il pagamento della sola quota capitale dei finanziamenti. 2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di Rettifiche di Esposizione valore valore di netta specifiche portafoglio A. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate Totale A B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate - Altre esposizioni Totale B Totale (A+B) 0 0 0 0 362.481.512 362.481.512 362.481.512 0 0 362.481.512 0 362.481.512 0 362.481.512 3. Concentrazione del credito 3.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte: Settore di attività economica (Crediti lordi) 31/12/2013 a) Amministrazioni pubbliche 106.304.599 b) Società finanziarie 362.464.392 c) Società non finanziarie 317.439.718 d) Famiglie 432.145.110 e) Istituzioni senza scopo di lucro 1.761.659 f) Resto del mondo 204.908 g) Unità non classificabili e non classificate Totale 108 0 1.220.320.386 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 3.2 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte Aree geografiche 31/12/2013 Italia Nord ovest 1.138.947.170 Nord Est 9.288.940 Centro 71.570.216 Sud 288.175 Isole 20.978 Europa 204.908 Paesi Extra-UE Totale 1.220.320.386 Tale informazione non risulta rilevante in quanto i finanziamenti alla clientela con fondi di terzi, core business della Società, vengono effettuati quasi esclusivamente a soggetti residenti in Valle d’Aosta. 3.3 – Grandi rischi Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X) disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi. Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di frazionamento del rischio di natura creditizia. I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle "posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti. Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o uguale al 10% del Patrimonio di Vigilanza, mentre l’indicatore per il calcolo del limite individuale è posto al 25%. N° rischio Val. non ponderato Val. ponderato Limiti dei grandi rischi per Finaosta 1 159.216.326 35.013.127 Limite inferiore 10% PdV 20.605.657 2 55.086.991 22.377.262 Limite individuale 25% PdV 51.514.143 3 29.414.352 24.039.244 Limite globale Totale 243.717.669 81.429.632 1.648.452.562 Al 31.12.2013 Finaosta aveva tre esposizioni che rientravano nei limiti quantitativi dei Grandi rischi rispettivamente verso la Regione, il Gruppo Unicredit e il Gruppo ICCREA . Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale. 109 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 4 – Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito: Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione del rischio di credito il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI previsto dalla circolare 216/96 di Banca d’Italia. 3.2 Rischi di mercato Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario. La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro. Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero. Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato. Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione. 3.2.1 Rischio di tasso di interesse INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una variazione dei tassi di interesse si rifletta negativamente sulla situazione economico-patrimoniale dell'intermediario, determinando una variazione del valore economico. In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono determinare una variazione del valore di mercato delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico del Patrimonio Netto. Ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla Regione Autonoma Valle d'Aosta, fornitrice della provvista. L'operatività della Società non prevede che vi sia raccolta di fondi dal pubblico. La provvista con cui vengono erogati la maggior parte dei finanziamenti è fornita dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta tramite la costituzione di appositi Fondi di rotazione. Come stabilito dalle Leggi Regionali di riferimento gli impieghi vengono remunerati principalmente ad un tasso che è oggetto di pieno riconoscimento al Fondo. Per le operazioni in Gestione Ordinaria è utilizzata la liquidità propria di Finaosta S.p.A. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 110 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Durata indeterminata Oltre 10 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Voci/durata residua A vista 1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie 1. Attività 1.1 Titoli di debito 1.3 Crediti 4.900.500 202.910.257 114.516.342 7.908.309 33.507.246 232.097.703 229.650.697 374.877.033 1.4 Altre attività 24.984 6.631.440 19.293.735 2. Passività 2.1 Debiti 134.586.635 110.071.013 5.581.576 22.198.651 186.600.517 206.515.416 348.708.999 1.345.226 2.2 Titoli di debito 2.3 Altre passività 125.775 3. Derivati finanziari Opzioni 3.1 Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati 3.3 Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte 2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse Finaosta S.p.A., per la quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio tasso, adotta la metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96 di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza. L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel portafoglio immobilizzato (non di negoziazione). Il modello citato, dopo una preventiva ripartizione delle poste dell’attivo e del passivo in fasce temporali diverse, in base al corrispondente orizzonte temporale di riprezzamento consente di calcolare la variazione del valore economico aziendale a fronte di uno scenario caratterizzato da uno shock di tasso di 200 punti base per tutte le scadenze. Le attività e passività sono ripartite nei 16 scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96 (9° aggiornamento, Avvertenze Generali, §6 Vita residua); in particolare le attività: − a tasso fisso sono classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua; − a tasso variabile sono ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di interesse. Le attività in sofferenza, gli incagli e le esposizioni scadute deteriorate sono allocate nelle pertinenti fasce di vita residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate ai fini delle ultime valutazioni dei crediti disponibili. La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della 111 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 duration modificata relativa alle singole fasce. La somma algebrica delle posizioni ponderate nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di tasso. L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%. Al 31.12.2013 tale indicatore risulta pari al 3,4%. Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia. 3.3 Rischi operativi INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver). Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali. Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2013 il sostanziale piano di rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente. Il presidio sul rischio in analisi è garantito da: - controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali; - controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno; - diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole internamente definite (Codice Etico). Si ricorda, altresì, che le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate da apposita procedura interna; responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso. Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dal Servizio Gestione Rischi, sul numero, importo ed esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del Consiglio anche una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e Contenzioso e oggetto di controllo da parte del Servizio Compliance. Con riferimento all’esercizio 2013, da detta relazione risulta che la Società ha ricevuto n. 2 reclami, entrambi non 112 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 accolti, mentre è stato presentato n. 1 ricorso all’ABF, respinto dall’Arbitro. Il primo reclamo, pervenuto in data 13 marzo 2013 e promosso da un cliente persona fisica, ha riguardato questioni attinenti il piano di ammortamento del mutuo concesso alla medesima reclamante e non è stato accolto non essendo stati riscontrati errori di sorta. Il secondo reclamo, pervenuto in data 16 luglio 2013 e promosso da un fideiussore persona giuridica, ha riguardato questioni attinenti informazioni relative al rapporto principale, che non sarebbero state comunicate al fideiussore, e non è stato accolto non sussistendo alcun onere informativo in tal senso. Il ricorso all’ABF, presentato in data 20 marzo 2013, ha riguardato invece questioni attinenti l’omessa comunicazione da parte di Finaosta S.p.A. della facoltà di sospensione delle rate dei muti ed è stato respinto dal Collegio ABF di Milano nella riunione del 5 dicembre 2013. Come previsto dalla normativa, è altresì data informativa del numero, ambito di applicazione ed esito dei reclami in un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale. Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono poi effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure. In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si era dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, funzione di controllo di secondo livello, organizzata in struttura autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale, dedicata al presidio diretto del rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti. Nel corso del 2013 l’attività del Servizio Compliance è entrata a regime: è stata avviata la revisione delle procedure interessate dalle normative oggetto di presidio diretto, sono stati effettuati i controlli di secondo livello già previsti dalle suddette procedure, nonché ulteriori controlli in loco su un campione di pratiche. Il Servizio Compliance ha inoltre svolto attività di consulenza ed assistenza alle strutture aziendali ed ha curato momenti formativi del personali. L’esito delle attività condotte dal servizio Compliance è stato rappresentato al Consiglio di Amministrazione con apposita relazione annuale nella quale è stato presentato anche il programma delle attività del 2014. Ad aprile 2014 il Servizio Compliance è stato inoltre rafforzato con l’istituzione dell’Ufficio Compliance cui è stata dedicata una nuova risorsa. In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti: • adeguata verifica della clientela; • valutazione del rischio; • gestione del rischio; • limitazione relative al trasferimento di denaro; • segnalazione di operazioni sospette. Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di 113 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 riciclaggio e terrorismo. Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono. La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice, anche nel corso del 2013, di iniziative di formazione del personale rivolte all’intero organico aziendale. Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate, anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio. Nella procedura interna inerente la normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo sono, inoltre, disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il report periodico contenente informazioni su: • numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio; • numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette; • numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF. A far data dal primo agosto 2013 è stato istituito l’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche, collocato a diretto riporto del Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio, dedicato al monitoraggio continuativo dell’adeguata verifica e alla revisione degli accordati su alcune controparti intestatarie di mutui prima casa. Finalità principale di tale attività è sia garantire un costante aggiornamento dell’adeguata verifica sia valutare in modo più appropriato quelle controparti che giacciono in stati, ad oggi, non oggetto di svalutazioni analitiche. La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel 2013 e quelle pianificate per il 2014. Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed efficace dell’integrità della struttura aziendale. La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci. Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte del Servizio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo. L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso. Tale processo gestionale richiede: − la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.; − la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi. 114 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da: − certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è, quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi. − riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento. − non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati; − non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva. La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da inserire nel database perdite operative aziendali. L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un utile strumento per la mappatura degli event types. L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita, connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con cadenza trimestrale il Servizio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative. Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative. Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento. Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono: - dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio: risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita; - dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla direzione, area e fase di attività generatrice della perdita; - dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile; - dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile; - dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura. Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010. La graduale rilevazione di tali dati permetterà di: 115 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 - valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure; - verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più immediata agli eventi di perdita stessi; - migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società. La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio in esame. Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili: - la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency); - la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato (severity). Con cadenza trimestrale, il Servizio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di Amministrazione. Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base. Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach – BIA). Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2013 risulta pari a 3,2 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’1,6%. 3.4 Rischio di liquidità INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa. Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività. Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge. La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di 116 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo quanto sancito nelle Leggi Regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di rescissione con un preavviso di 90 giorni. Le fonti di finanziamento, al 31.12.2013, sono identificabili prevalentemente nel socio unico R.A.V.A.; per specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A. S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012. Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischiorendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società. Il processo è articolato in tre fasi operative: - Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda; - Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi; - Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed interne. La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo alla Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal Consiglio di Amministrazione. Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dal Servizio Gestione Rischi per conto della Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono individuate le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del rischio di liquidità e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia di propensione al rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”. Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è demandato al Servizio Gestione Rischi. La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report. Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito, intermediario finanziario e compagnia di assicurazione: - la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato; - l'esposizione in pronti contro termine; - l'esposizione in carte commerciali; - l'esposizione polizze di capitalizzazione; 117 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 - l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale); - il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione; - la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità. Il Servizio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita: - disponibilità; - distribuzione consistenze per tipologia di investimento; - disponibilità investite per controparti in relazione; - rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”. Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio. Nel corso del 2013 è stata sviluppata una specifica funzionalità informatica utile alla classificazione delle attività e passività in base alla vita residua. Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di liquidità nel breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si manifesta come squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze). Vista la tipologia di operatività svolta dalla Società, il tipo di strumenti ammessi alla compravendita sia per tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti correnti, il rischio di liquidità era stato stimato nella precedente rendicontazione medio – basso, tuttavia, considerando le recenti operazioni di indebitamento con CVA e CDP, il mancato rientro dei finanziamenti dovuto alle sospensioni, si ritiene di attestare, in ottica prudenziale, il grado di rischio ad un livello MEDIO. Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie – Valuta di denominazione: euro 118 Finaosta S.p.A. Voci/scaglioni temporali Bilancio d’esercizio 2013 A vista Da oltre 1 giorno a 7 giorni Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 15 giorni a 1 mese Da oltre 3 Da oltre 6 Da oltre 1 Da oltre 3 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 3 anni fino a 5 mesi mesi anno anni anni Oltre 5 anni Durata indeterminata Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito 46.500 616 46.500 250.500 A.3 Finanziamenti 23.755.997 52.732 5.720.768 5.625.304 21.447.129 5.366.188 32.558.633 99.797.817 100.426.388 535.493.105 A.4 Altre Attività 130.877.889 15.775.966 27.834.967 19.715.535 58.822.159 13.789.479 10.917.339 28.181.454 14.706.908 68.598.562 5.334.973 4.806.321 9.807.219 9.807.219 68.598.562 15.557.108 11.203.049 1.311.242 3.875.398 40.458.161 124.192 521.439 5.408.263 58.643.383 540.190 1.145.958 Passività per cassa B.1 Debiti verso: - Banche - Enti finanziari - Clientela 1.157.655 600.001 29.507 57.595 850.942.184 B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività 29.234 9.438 Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio di capitrale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitrale - Differenziali positivi - Differenziali negativi C.3 Finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe 5.929.701 - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte 5.035.200 8.327.720 19.933 1.354.892 6.083.466 6.704.363 22.962.119 19.196.757 12.317.208 4.536.342 684.076 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio 4.1 Il patrimonio dell'impresa Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite. 4.1.1. Informazioni di natura qualitativa Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio utilizzata è quella definita dalle disposizioni di vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato regolarmente, rappresenta una condizione inderogabile dell’attività aziendale. Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta. 4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione 119 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Importo Importo 31/12/2013 31/12/2012 112.000.000 112.000.000 Voci/Valori 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a) legale 6.417.024 6.254.727 b) statutaria 23.606.052 22.794.568 c) azioni proprie d) altre 49.468.656 46.977.257 - altre 22.298.700 21.843.228 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione 1.225.005 1.225.005 - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -236.855 -142.085 - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto 6. Strumenti di capitale 7. Utile (perdita) d'esercizio 3.024.431 3.411.286 Totale 217.803.013 214.363.986 4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 4.2.1. Patrimonio di Vigilanza 4.2.1.1. Informazioni di natura qualitativa Il Patrimonio di vigilanza è stato determinato secondo la vigente normativa, così come definito dalle disposizioni dell’Organo di Vigilanza. E' costituito dalla somma del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione e del patrimonio supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tale aggregato vengono effettuate le deduzioni previste dalla normativa vigente alla data del 31.12.2013. Patrimonio di Base Per Finaosta S.p.A., gli elementi positivi del patrimonio di base sono rappresentati dal capitale sociale, dalle riserve e dall’utile dell’esercizio 2012 che, nel presupposto di approvazione della proposta di riparto da parte dell’assemblea dei soci, verrà destinato a riserve; gli elementi negativi sono costituiti dalle immobilizzazioni immateriali (voce 110 dell’attivo). Le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente vengono dedotte al 50% dal patrimonio di base e per il 50 % dal patrimonio supplementare. Nessuno strumento innovativo di capitale concorre a costituire il patrimonio di base. Patrimonio Supplementare Il Patrimonio supplementare di Finaosta S.p.A. è composto quale elemento positivo dalle riserve da valutazione su attività materiali (leggi speciali di rivalutazione) e quale elemento da dedurre le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente. Patrimonio di Terzo livello Non sussistono elementi da ricomprendersi nel patrimonio di terzo livello. 120 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa A. B. B.1 B.2 C. D. E. F. G. G.1 G.2 H. I. L. M. N. O. P. Patrim onio di base prim a dell'applicazione dei filtri prudenziali Filtri prudenziali del patrimonio base: Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) Patrim onio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) Elementi da dedurre dal patrimonio di base Totale patrim onio di base (TIER 1) (C-D) Patrim onio supplem entare prim a dell'applicazione dei filtri prudenziali Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) Patrim onio supplem entare al lordo degli elem enti da dedurre (F+G) Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare Totale patrim onio supplementare (TIER 2) (H-I) Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare Patrim onio di vigilanza (E+L-M) Patrimonio di terzo livello (TIER 3) Patrim onio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 216.769.681 213.071.729 0 0 216.769.681 213.071.729 5.969.058 5.969.058 210.800.624 207.102.670 1.225.005 1.225.005 0 0 1.225.005 5.969.058 -4.744.053 1.225.005 5.969.058 -4.744.053 206.056.570 202.358.618 206.056.570 202.358.618 Dal raffronto con il dato riferito al precedente esercizio, si evince come il patrimonio di vigilanza si sia incrementato di 3,6 milioni di euro, quale conseguenza della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di esercizio, del minor valore delle immobilizzazioni immateriali e dalla variazione delle riserve in seguito all’applicazione dello IAS19R. 4.2.2. Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa L'approccio adottato per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale si basa su due presupposti: - sostenere adeguatamente l'operatività di Finaosta S.p.A.; - rispettare le indicazioni dell'Organo di Vigilanza per quanto concerne i livelli di patrimonializzazione. Si evidenzia che Finaosta S.p.A., in quanto intermediario che non raccoglie risparmio tra il pubblico, nel rispetto della normativa prudenziale, è tenuta a mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare del Patrimonio di Vigilanza pari almeno al 6% delle esposizioni ponderate per il rischio (Total capital ratio). Tale requisito si attesta a fine anno a circa 58 milioni di euro. In termini assoluti l'eccedenza di patrimonio rispetto al minimo obbligatorio (capitale interno a fronte dei rischi di Primo Pilastro) è di circa 145 milioni di euro, importo che si ritiene adeguato alle esigenze attuali e future. Ai fini dell'attribuzione dei giudizi qualitativi in merito all'adeguatezza patrimoniale in ottica attuale, prospettica ed in condizione di stress, Finaosta S.p.A. ha definito dei parametri interni con riferimento al valore assunto dal rapporto tra i rischi quantificati (Primo e Secondo Pilastro) e il Patrimonio di Vigilanza. Nelle Politiche di Assunzione dei Rischi, il Consiglio di Amministrazione ha fissato come soglia massima di assorbimento per i rischi di Primo e Secondo Pilastro un grado di rischio medio. 121 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Percentuale assorbimento Patrimonio di Vigilanza da parte di ogni singolo rischio quantificato 0% - 20% 20% - 40% 40% - 60% 60% - 80% 80% - 100% Valutazione interna livello di rischio Basso Medio-basso Medio Medio-alto Alto I risultati dell'autovalutazione dell'adeguatezza del capitale complessivo rispetto sia ai requisiti patrimoniali obbligatori di vigilanza sia al capitale interno complessivo in ottica attuale (31.12.2013), prospettica (31.12.2014) ed in ipotesi di stress evidenziano come: − nessun singolo rischio quantificato supera il livello medio-basso anche considerando le ipotesi di stress; − l’ammontare complessivo dei rischi di primo pilastro dati actual e prospettici in rapporto ai relativi valori del Patrimonio di Vigilanza non supera il livello medio-basso; − la quantificazione aggregata dei singoli rischi di primo e secondo pilastro in rapporto al Patrimonio di Vigilanza ricade all’interno del livello medio-basso per quanto riguarda i dati actual e medio per quelli determinati in condizioni di stress. La situazione patrimoniale viene pertanto giudicata come adeguata, parimenti, il capitale libero disponibile è considerato come adeguato a coprire eventuali manifestazioni negative derivanti dai rischi non quantificati. 4.2.2.2. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati Categorie / Valori 31/12/2013 31/12/2012 A. ATTIVITA' A RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 1.341.568.977 1.228.374.051 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischi di m ercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elem enti del calcolo B.6 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 122 Importi ponderati / requisiti 31/12/2013 31/12/2012 967.597.692 927.539.401 58.055.862 55.652.364 3.214.665 3.385.704 61.270.526 59.038.068 1.021.379.675 984.164.598 20,64% 21,04% 20,17% 20,56% Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva Importo lordo Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre com ponenti reddituali senza rigiro a conto econom ico 20. Attività m ateriali 30. Attività im m ateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dism issione: 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrim onio netto: Altre com ponenti reddituali con rigiro a conto econom ico 70. Copertura di investim enti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cam bio a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 90. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di valore b) rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dism issione: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrim onio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre com ponenti reddituali 140. Redditività com plessiva (voce 10 + 130) X Imposta sul reddito Importo netto X 3.024.431 -130.717 35.947 -94.770 -130.717 -130.717 35.947 -94.770 35.947 2.929.661 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica Amministratori Collegio Sindacale Direzione generale e Vice-Direzioni generali 31/12/2013 76.132 174.833 747.285 6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci: Nel prospetto seguente sono riportati i crediti vantati nei confronti di amministratori e sindaci o di società nelle quali detengono partecipazioni. 123 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Tipologia parte correlata Credito diretto Credito verso partecipate Amministratori 80.609 Sindaci Totale Totale 67.668 148.277 0 126.136 126.136 80.609 193.804 274.413 Non vi sono garanzie rilasciate in favore di tali soggetti. 6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate: Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate: Crediti verso enti finanziari Aosta Factor S.p.A. Aosta Factor S.p.A. Crediti verso clientela Dirigenti con responsabilità strategica Pila S.p.A. Pila S.p.A. Pila S.p.A. Regione Autonoma Valle d'Aosta Regione Autonoma Valle d'Aosta Altre attività Aosta Factor S.p.A. Debiti Regione Autonoma Valle d'Aosta Interessi attivi e proventi assim ilati Amministratori Sindaci Dirigenti con responsabilità strategica Aosta Factor S.p.A. Pila S.p.A. Pila S.p.A. Regione Autonoma Valle d'Aosta Regione Autonoma Valle d'Aosta Interessi passivi e oneri assim ilati Regione Autonoma Valle d'Aosta Comm issioni attive Regione Autonoma Valle d'Aosta Altri proventi e oneri di gestione Aosta Factor S.p.A. Regione Autonoma Valle d'Aosta Regione Autonoma Valle d'Aosta Tipologia Polizze di credito commerciale Fatture interessi polizze di credito comm. Tipologia Finanziamenti Finanziamenti Obbligazioni convertibili Ratei attivi Crediti per servizi finanziari Crediti per mandato DGR 453/2011 Tipologia Crediti per servizi non finanziari Tipologia Altri debiti verso clientela Tipologia Interessi finanziamenti Interessi finanziamenti Interessi finanziamenti Interessi polizze di credito commerciale Interessi finanziamenti Interessi obbligazioni convertibili Commissioni attive fondi a rischio Rimborso interessi passivi mutuo CDP Tipologia Incremento fondi regionali Tipologia Commissioni attive fondi non a rischio Tipologia Affitti attivi Affitti attivi Recuperi di spesa Importo 39.873.000 83.065 Importo 93.544 226.590 4.650.000 24.869 9.082.384 93.602.132 Importo 28.060 Importo 849.673.191 Importo 2.186 1.324 925 474.206 12.507 123.957 10.239.459 2.507.801 Importo 12.663.454 Importo 3.824.360 Importo 97.912 6.000 64.303 Sezione 7 – Altri dettagli informativi 7.1 – Informativa ai sensi art. 2427 - 16-bis del c.c. Il corrispettivo erogato per l’anno 2012 alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali ammonta a euro 40 mila. Da parte della società di revisione legale non sono stati erogati altri servizi di verifica o servizi di consulenza fiscale o altri servizi diversi dalla revisione contabile. 7.2 – Attività di direzione e coordinamento Si comunica che Finaosta S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma 124 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2013 Valle d’Aosta, con sede in Aosta, Piazza Deffeyes n.1, che detiene il 100% del capitale sociale. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita attività di direzione e coordinamento sono regolati secondo le disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si riporta un prospetto riepilogativo dei dati essenziali estratti dal rendiconto generale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’esercizio finanziario 2012 in quanto il rendiconto relativo al 2013 non è stato ancora approvato dal Consiglio regionale. REGIONE AUTONOM A VALLE D'AOSTA Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2012 p. 106-107 SPESA consuntivo ENTRATA Tributi propri e gettito di tributi erariali p. 604-606 consuntivo 1.299.410 Spese correnti 1.166.924 Contributi e trasferimenti statali, Unione Europea e altri soggetti 42.847 Spese di investimento Entrate extratributarie 46.635 Spese per rimborso di mutui e prestiti Alienazione di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali e rimborso di crediti 2.800 Mutui, prestiti e altre operazioni di indebitamento 81.510 Contabilità speciali e partite di giro 318.472 46.533 142.751 Spese per partite di giro Avanzo di amministrazione 142.751 58.727 Disavanzo di amministrazione TOTALI 1.674.680 Approvato con l.r. 8 aprile 2013, n.7 125 - TOTALI 1.674.680 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO E BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO FINAOSTA 2013 (DATI IN MIGLIAIA DI EURO) 126 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 RELAZIONE SULLA GESTIONE Signori azionisti, il bilancio del Gruppo Finaosta chiuso al 31.12.2013 è stato stilato con i criteri internazionali IAS/IFRS, così come prescritto dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n. 38 del 28.02.2005, in base a quanto previsto dal Regolamento UE 1606/2002, dal Provvedimento della Banca d’Italia del 21.01.2014 e dal Decreto Legislativo n. 32 del 02.02.2007 con il quale è stata data parziale attuazione alla direttiva comunitaria 51/2003. Il bilancio consolidato del gruppo è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dalla nota integrativa ed è corredato da una sintetica relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione del Gruppo. Il perimetro di consolidamento nel corso del 2013 ha subito una variazione in quanto la società controllata Finaosta Iniziative S.r.l. (100%), proprietaria dell’immobile sede degli uffici della Finaosta S.p.A., è stata incorporata dalla controllante con effetto dal 20 dicembre 2013 (effetto contabile 1 gennaio 2013) con la cancellazione dell’ incorporata dal Registro delle Imprese di Aosta. In riferimento alla controllata Pila S.p.a. si segnala la riduzione della percentuale di controllo da parte della capogruppo Finaosta S.p.a. a seguito del perfezionamento della fusione per incorporazione che ha interessato le società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l.. L’operazione di fusione ha reso necessario un aumento di capitale sociale di 1,9 milioni di euro assegnato ai soci delle società incorporate in base al rapporto di concambio. La percentuale di controllo si è ridotta passando dal 72,92 % al 57,28 %. Al 31 dicembre 2013 il Gruppo risulta così composto: FINAOSTA FINAOSTAS.P.A. S.P.A. 57,28% 79,31% AOSTA FACTOR S.P.A. PILA S.P.A. Le quote di partecipazione della società controllante sono elencate nella tabella esposta nella parte A.1 – parte generale – sezione 5 - della nota integrativa. Si precisa che le quote di attività finanziarie il cui rischio grava sull’Amministrazione regionale sono escluse dal bilancio di Finaosta, pertanto, esse non entrano nel perimetro di consolidamento del bilancio del Gruppo Finaosta. 127 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Per quanto concerne il contesto economico in cui ha operato il Gruppo Finaosta a livello nazionale e locale si rinvia, per le considerazioni di carattere generale, a quanto descritto nelle relazioni sulla gestione di Finaosta e di Aosta Factor. Si rinvia inoltre alle predette relazioni per i commenti sui risultati operativi, sulla situazione economica e patrimoniale e sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio delle stesse società: di seguito si riporta una sintesi dei risultati conseguiti. L'esercizio chiuso il 31 dicembre 2013 conferma il consolidamento dell’attività del Gruppo Finaosta quale insieme di soggetti competitivi nei servizi finanziari e nelle proposte turistiche ribadendo l’importanza strategica dello stesso gruppo nel tessuto economico, finanziario e sociale della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Di seguito si riportano gli aspetti più significativi delle società appartenenti al Gruppo. FINAOSTA S.p.A. ha realizzato un utile netto di 3 milioni di euro dopo aver operato rettifiche di valore nette su attività finanziarie per 3,3 milioni di euro, ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per 0.8 milioni di euro e dopo aver conteggiato imposte a carico dell’esercizio per 3.2 milioni di euro. Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a euro 217 milioni, corrispondente a circa il 17% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e partecipazioni) in essere al 31.12.2013. La Società AOSTA FACTOR S.p.A. ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di Euro 2,4 milioni di euro che ha determinato un utile netto di euro 1,4 dopo aver stanziato rettifiche di valore lorde per deterioramento crediti per Euro 1,9 milioni al netto di riprese di valore per 0,1 milioni di euro. I risultati raggiunti sotto il profilo economico nel 2013, hanno ancora dovuto subire gli effetti di un contesto economico generale che stenta ad invertire il trend negativo, ma nondimeno ha pesato l’anomala situazione derivante dalla possibile evoluzione degli assetti societari, che ha inevitabilmente contribuito a condizionare la gestione ordinaria. Analogamente agli esercizi precedenti, il risultato finale è stato influenzato anche dalla rigorosa politica di accantonamento, dovuta all’incremento dei fondi su alcune storiche posizioni. La determinazione con la quale sono stati perseguiti gli obiettivi commerciali, ha consentito anche nell’esercizio 2013 di esprimere le potenzialità e l’impegno della struttura, ancora più apprezzabili se considerato il contesto straordinario nel quale si è dovuto operare. I risultati raggiunti nell’esercizio, hanno nuovamente anticipato in modo sensibile gli obiettivi del Piano Industriale 2012/2014, con volumi di turnover e soprattutto marginalità gestionale in costante progresso; la qualità della gestione ha consentito di fidelizzare ulteriormente e potenziare i rapporti con la clientela: diversificando le aree di intervento, l’offerta di prodotti e servizi, i settori economici di sviluppo e senza mai trascurare il rafforzamento delle partnership bancarie. Per quanto concerne i risultati operativi conseguiti nel 2013, il turnover ha raggiunto i 752 milioni di euro, con un incremento del 18,2 % rispetto al 2012 (636 milioni di euro). Il risultato della produzione 2013 è stato raggiunto con il contributo di 101 cedenti di cui 28 di nuova attivazione (268 di cui 47 nuovi nel 2012), la sensibile riduzione è da mettere in relazione alla peculiarità del settore in termini di “dropoff rate” (tasso di abbandono/sostituzione) della clientela, nonché, in particolare, al completo esaurimento di un’operazione spot che risultava ancora attiva nel 2012 e attinente un centinaio di cedenti occasionali. 128 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 L’attività riconducibile al territorio ha coinvolto oltre 50 tra imprese valdostane e aziende cedenti dell’indotto regionale, sviluppando un turnover di Euro 148 milioni (120 milioni nel 2012), in ulteriore aumento al 19,7 % (18,9 % nel 2012) sul totale dei volumi, cui si aggiungono Euro 27 milioni relativi a cedenti fuori Regione, ma con debitori residenti. L’azione commerciale, concentrata in particolare sul potenziamento delle relazioni in portafoglio, è stata fondamentale anche nel 2013 per la realizzazione degli obiettivi, rafforzando l’attenzione strategica e l’impegno che, in primo luogo, la Vostra Società ha incessantemente indirizzato al sostegno del tessuto imprenditoriale valdostano. Si delinea in calo anche il numero dei debitori intermediati, attestandosi nel 2013 a 858 soggetti contro i 2.463 del 2012, dato che era ancora sostanzialmente influenzato da operazioni occasionali di fine anno con portafoglio assai parcellizzato e non ricorrente; pur con i limiti sulla significatività del dato, il frazionamento dei debitori per cedente determina un risultato (8,5) che conferma il costante impegno a diversificare e frazionare i rischi anche verso i debitori ceduti. Il positivo trend del turnover nel 2013, si è riflesso anche sui valori degli impieghi medi progressivi dell’anno, consentendo di raggiungere un risultato di Euro 152,9 milioni, in apprezzabile crescita sullo stesso periodo del 2012 (+ 9,5 %) e anche in concreto aumento sugli obiettivi di budget (+ 9,2 %). Il dato puntuale relativo allo stock degli impieghi al 31 dicembre 2013 ha raggiunto Euro 168 milioni, attestando un significativo progresso del 32,3 % sul corrispondente valore del 2012, che ammontava a Euro 127 milioni, ciò in considerazione di una ripresa importante dell’attività commerciale, in corrispondenza del mese di dicembre, verso clientela di standing tradizionalmente incline ad effettuare operazioni di fine periodo. La provvista aziendale è rappresentata dai finanziamenti, regolati a condizioni di mercato, resi disponibili dalla Capogruppo nella forma di polizze di credito commerciale di durata massima tre mesi, nonché dalle linee di credito disponibili sul sistema bancario: tali affidamenti vengono utilizzati sotto forma di operazioni “denaro caldo” con durata massima tre mesi, nonché attraverso lo smobilizzo dell’accresciuto portafoglio commerciale Riba/Rid riveniente dall’attività caratteristica. In relazione all’andamento dell’offerta bancaria, un’attenta selezione delle fonti di provvista continua ad essere di fondamentale importanza per lo sviluppo del potenziale mercato della Società, concretizzandosi con l’apertura a nuove controparti bancarie e con l’ampliamento dei rapporti in essere. Anche l’esercizio 2013, ha fatto registrare risultati di produzione e reddituali, nel loro complesso in evidente miglioramento rispetto all’esercizio precedente, che hanno consentito di superare gli originari obiettivi del Piano Industriale 2012-2014 e in particolare quelli certamente più sfidanti che erano stati fissati a budget per il 2013, secondo anno del piano triennale. La crisi economica che grava sul Paese senza soluzione di continuità e le non trascurabili attività di natura straordinaria che nel 2013 hanno impegnato la struttura, hanno evidentemente frenato le potenzialità commerciali, malgrado ciò è stata portata avanti con incisività un'azione fidelizzante verso la clientela già in portafoglio, con un impegno specifico nell’ottimizzare i rapporti sotto il profilo della qualità del servizio, puntando ad ottimizzare produttività e redditività delle relazioni. La situazione contabile annuale IAS al 31/12/2013 della società PILA S.p.A. (approvata dal Consiglio di Amministrazione della società stessa in data 27.05.2014) ha chiuso con un utile di 0,73 milioni di euro contro un utile di 0,78 milioni di euro della situazione precedente. Il bilancio della società è stato influenzato dal perfezionamento della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e SISKI s.r.l., operanti nel settore degli impianti a fune. Tale operazione è stata effettuata sulla base di quanto previsto dalle delibere della Giunta Regionale n.1572/2012 e n. 129 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 1915/2012 ed è inserita in un più ampio processo di riorganizzazione e razionalizzazione del settore funiviario valdostano, volto al conseguimento di effettivi recuperi di efficienza del sistema, consolidando il ruolo delle aziende funiviarie quali primari strumenti per il sostegno e lo sviluppo socio economico locale. Sotto il profilo contabile e fiscale la predetta operazione di fusione ha determinato il recepimento nel presente bilancio dei movimenti contabili delle società incorporate, a far data dal 1° luglio 2012 con riferimento a Grand Saint Bernard S.p.A. e Funivie Gran Paradiso S.p.A. e dal 1° ottobre 2012 con riferimento a SISKI s.r.l., riclassificati in modo omogeneo negli schemi di bilancio unitamente ai movimenti di PILA S.p.A., modificando in misura rilevante la struttura patrimoniale ed i risultati della società. Sulla situazione contabile IAS della Pila la fusione ha determinato un incremento dell’attivo derivante principalmente dalle immobilizzazioni materiali incorporate per un valore netto di circa 10 milioni di euro mentre dal lato del passivo è stato necessario un aumento del capitale sociale di 1,9 milioni di euro assegnato, sulla base dei rapporti di concambio, agli azionisti delle società incorporate. Gli impatti economici si sono avuti principalmente sugli altri oneri e proventi di gestione con un incremento di circa 8 milioni di euro dei proventi derivante dai ricavi della biglietteria e degli skipass delle incorporate. Tra i proventi figura inoltre il valore dell’avanzo di fusione che, secondo quanto definito dal principio IFRS3”Business combination”, deve essere imputato a conto economico. I cisti hanno subito un incremento totale derivante dalle incorporate di circa 9 milioni di euro. I principali incrementi hanno impattato il valore delle spese amministrative, per effetto principalmente dell’incremento dei costi per servizi (costi per biglietteria, costi per teleskipass, costi per energia elettrica) delle spese per il personale e delle rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali. In seguito al perfezionamento della fusione per incorporazione, la società, oltre ad occuparsi della gestione e dello sviluppo del comprensorio sciistico di Pila nel comune di Gressan, opera su altre due unità locali quali il comprensorio sciistico di Crevacol nel comune di St. Rhemy en Bosses ed il comprensorio sciistico di Cogne nell’omonimo comune. La stagione invernale 2013 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivo-metereologiche non particolarmente sfavorevole. Gli investimenti effettuati sull’impianto di innevamento programmato nel corso dell’estate hanno permesso di sfruttare il breve periodo di freddo concentratosi a ridosso di inizio stagione riducendo sensibilmente (pari a circa il 40%) i tempi necessari per realizzare la campagna di innevamento. Come sempre, quindi, le condizioni ambientali condizionano fortemente i risultati sia in termini di presenze sia in termini di incassi, soprattutto se si verificano nella prima parte della stagione, caratterizzata da una frequentazione prevalentemente giornaliera. Il verificarsi, complessivamente, di condizioni ambientali non particolarmente negative ha portato la frequentazione invernale della stazione sui risultati raggiunti nella stagione precedente che aveva “beneficiato” dell’assenza di precipitazioni nevose sul resto dell’arco alpino. Nel complesso la stazione di Pila ha registrato circa 428.300 presenze, contro il primato delle 482.000 (- 11%), del 2008/2009 e le 425.100 (+0,75%) della passata stagione, registrando una buona frequentazione media giornaliera (3.293 utenti contro i 3.543 della scorsa stagione). Il comprensorio di Crevacol ha registrato 41.409 presenze, contro il primato delle 53.071 (-22%), del 2008/2009 e le 38.747 (+7%) della passata stagione, registrando una frequentazione media giornaliera pari a 390 utenti. Il comprensorio di Cogne ha registrato 29.936 presenze, contro il primato delle 36.805 (18%), del 2008/2009 e le 28.010 (+7%) della passata stagione, registrando una frequentazione media giornaliera pari a 274 utenti. Alla formazione dei ricavi conseguiti dalla società ha contribuito il saldo positivo, nei confronti delle altre stazioni valdostane, derivante della ripartizione dei proventi biglietteria a validità regionale, risultato a noi favorevole per 0,030 milioni di euro. Il numero degli addetti in forza con contratto a tempo indeterminato, pari a 57 alla fine del precedente esercizio, a seguito dell’incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard 130 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 S.p.A. e Siski S.r.l. ha subito le seguenti variazioni: n. 1 cessazione nel settore impianti, l’acquisizione di n. 9 dipendenti dalla società Funivie Gran Paradiso S.p.A., di n. 8 dipendenti dalla società Grand Saint Bernard S.p.A. e di n.5 dalla società Siski S.r.l., attestandosi pertanto a 78 unità, mentre l'impiego di forza lavoro stagionale ha registrato una punta massima di 60 addetti sul comprensorio di Pila, 10 addetti sul comprensorio di Cogne e 13 su Crevacol. Il numero massimo dei dipendenti complessivamente in forza alla società su tutti e tre i comprensori è stato pari a 161 unità: conseguentemente il costo del lavoro è passato da circa 4,4 milioni di Euro a 5,8 milioni di Euro, con un incremento del 31,5%. La stagione estiva 2013 è iniziata il 22 giugno per concludersi l’8 settembre e ha visto l’apertura al pubblico degli impianti del comprensorio quali la telecabina Aosta - Pila, le seggiovie Chamolé e Couis 1 nonché le piste per le MTB ed il parco avventura. Questa stagione, nonostante un avvio caratterizzato da condizioni atmosferiche difficili, ha potuto usufruire di un mese di agosto particolarmente favorevole che ha influito positivamente sulla frequentazione del comprensorio; a fronte di circa 147.494 passaggi, che rappresentano la punta massima mai raggiunta nel periodo estivo, i ricavi sono stati pari a 0,47 (+11% rispetto all’estate 2012), pur perdurando la chiusura estiva del Villaggio Valtur. L’esercizio estivo della telecabina (pulsé) di Cogne, avviatosi sabato 22 giugno e conclusosi domenica 8 settembre, nonostante le difficoltà di inizio stagione legate alle costanti e continue precipitazioni, ha sostanzialmente confermato, a livello di incassi, i risultati della scorsa stagione, facendo registrare proventi per complessivi 0,065 milioni di euro nonostante il calo delle presenze(-10%) dovuto principalmente ad una corretta politica commerciale. In riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione si segnala che l’incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Funivie Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l. avvenuta nel corso del presente esercizio, oltre ad aver comportato un evidente impatto sulla struttura organizzativa, ha richiesto un importante contributo da parte di tutto il personale, con particolare riferimento a quello amministrativo. La società, nel nuovo assetto societario, permetterà una maggiore razionalizzazione nell’uso delle risorse disponibili attraverso la condivisione di risorse e processi, mantenendo al tempo stesso quell’autonomia di gestione necessaria all’operatività di ogni singolo comprensorio; a tal proposito occorre evidenziare come la nuova realtà aziendale abbia richiesto un nuovo assetto organizzativo basato sul mantenimento del ruolo di coordinamento operativo delle attività nei diversi comprensori in capo a singoli responsabili. Si può ragionevolmente ritenere che la società disponga delle potenzialità e dei mezzi necessari per supportare equilibratamente la continuità aziendale. I risultati ottenuti dalle società appartenenti al Gruppo, effettuate le opportune scritture di elisione, hanno determinato un totale dell'attivo consolidato pari a 1.420 milioni di euro a fronte di 1.234 milioni di euro dello scorso esercizio. Il Gruppo ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di 9,4 milioni di euro determinando un utile netto di Gruppo di 5,1 milioni, di cui 4,6 milioni di pertinenza della capogruppo, dopo aver stanziato imposte per 4,3 milioni di euro. A tutto il personale delle società, passato da 206 unità al 31 dicembre 2012 a 244 al 31 dicembre 2013, che ha lavorato con competenza, dedizione e professionalità, va l'apprezzamento di tutto il Consiglio di Amministrazione di Finaosta. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (dott. Giuseppe CILEA) 131 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO SOCIALE 2013 132 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO 10. 40. 50. 60. 100. 110. 120. 140. 10. 20. 70. 90. 100. 110. 120. 160. 170. 180. 190. Voci dell'attivo Cassa e disponibilità liquidite Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate - di cui alla L.214/2011 Altre attività TOTALE ATTIVO Voci del passivo e del patrimonio netto Debiti Titoli in circolazione Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio Patrimonio di pertinenza di terzi TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2013 31/12/2012 607 1.222 251 1.354.365 28.437 2.730 10.884 5.732 5.152 4.929 573 1.397 251 1.170.738 27.903 2.255 10.743 6.026 4.716 4.441 21.792 1.420.288 20.429 1.234.289 31/12/2013 31/12/2012 1.133.911 958.000 0 38 17.974 16.932 5.971 4.701 12.003 12.231 20.943 18.798 3.265 2.957 487 376 0 0 487 376 112.000 112.000 113.889 109.534 932 1.117 4.567 5.397 12.320 9.139 1.420.288 1.234.289 Nota: i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R 133 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 CONTO ECONOMICO INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO 10. 20. 30. 40. 100. 110. 120. 130. 150. 160. 180. 190. 210. 220. Voci Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a) attività finanziarie b) altre operazioni finanziarie Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 31/12/2013 39.235 -19.346 19.889 6.687 -135 6.552 26.442 -4.983 -4.983 0 -27.596 -15.071 -12.524 -5.389 -371 -140 21.460 9.423 12 9.435 -4.264 5.171 5.171 605 4.567 31/12/2012 35.712 -15.926 19.786 6.661 -104 6.557 26.342 -6.313 -5.143 -1.170 -19.694 -13.161 -6.532 -3.252 -254 -130 12.453 9.153 85 9.238 -3.311 5.927 5.927 529 5.397 Nota: i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R 134 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA INTERMEDIARI FINANZIARI 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 150. 160. Voci Utile (Perdita) d'esercizio Altre com ponenti reddituali al netto delle im poste senza rigiro a conto econom ico Attività materiali Attività immateriali Piani a benefici definiti Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre com ponenti reddituali al netto delle im poste con rigiro a conto econom ico Copertura di investimenti esteri Differenze di cambio Copertura di flussi finanziari Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre com ponenti reddituali al netto delle im poste Redditività com plessiva (voce 10 + 130) Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi Redditività consolidata com plessiva di pertinenza della capogruppo 31/12/2013 5.171 31/12/2012 5.927 -131 -262 -131 5.040 605 4.435 -262 5.665 529 5.136 Nota: i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R 135 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO INTERMEDIARI FINANZIARI - CONSOLIDATO Capitale 112.000 112.000 6.646 97.567 6.646 97.567 1.225 1.225 5.517 5.517 222.955 222.955 8.646 8.646 Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni strumenti di capitale Altre variazioni Patrimonio netto di terzi al 31/12/2012 Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2012 Riserve Variazioni dell'esercizio Redditività consolidata complessiva esercizio 31/12/2012 Allocazione risultato esercizio precedente Dividendi e altre destinazioni Esistenze al 01/01/2012 Modifica saldi apertura Esistenze al 31/12/2011 Prospetto al 31/12/2012 112.000 Sovrapprezzo emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione 27 5.394 6.673 102.961 1.225 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita) di esercizio Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi -5.517 4.567 4.567 -96 4.567 227.426 -36 605 9.215 Capitale 112.000 Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni strumenti di capitale Altre variazioni 112.000 Patrimonio netto di terzi al 31/12/2013 Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2013 Riserve Variazioni dell'esercizio Redditività consolidata complessiva esercizio 31/12/2013 Allocazione risultato esercizio precedente Dividendi e altre destinazioni Esistenze al 01/01/2013 Modifica saldi apertura Esistenze al 31/12/2012 Prospetto al 31/12/2013 112.000 Sovrapprezzo emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione 6.673 102.961 -100 6.573 102.961 1.225 -162 1.063 5.136 262 5.397 227.995 227.994 9.139 9.139 57 4.305 6.630 107.259 -131 932 -5.397 4.567 4.567 -1.041 4.435 231.388 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita) di esercizio Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi 2.576 Nota: i valori del 2012 sono stati ricalcolati in seguito all'applicazione del principio contabile IAS19R 136 605 12.320 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 RENDICONTO FINANZIARIO INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione - interessi attivi incassati (+) - interessi passivi pagati (-) - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) - spese per il personale (-) - altri costi (-) - altri ricavi (+) - imposte e tasse (-) - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività f inanziarie detenute per la negoziazione - attività f inanziarie al f air value - attività f inanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti finanziari - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso enti finanziari - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie al f air value - altre passività Liquidità netta generata/assorbi ta dal l'attività operativa A B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO IMPORTO 31/12/2013 31/12/2012 17.271 15.304 39.845 35.712 -19.956 -15.926 0,156 0 6.552 6.557 -15.051 -13.197 -13.469 -6.533 21.752 12.453 -2.403 -3.763 0 0 -58.404 -80.367 0 0 0 0 -147 15.088 100.350 -49.963 -29.031 -690 -127.873 -47.617 -1.703 2.815 176.302 7.116 45.186 25.338 72.115 21.449 57.609 -34.327 -141 -72 0 0 0 0 1.534 -5.272 135.169 -57.948 0 12 0 0 0,004 12 0 0 -4.067 0 -0,00017 -3.221 -846 0 -4.055 85 0 0 0 85 0 0 -3.093 0 0 -2.921 -172 0 -3.008 - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre f inalità Liquidi tà netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0 0 0 0 0 0 0 0 LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C 131.114 -60.953 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite / rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di società controllate e rami di azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di società controllate e rami di azienda Li quidità netta generata/assorbita dall'atti vità di investimento B C. ATTIVITA' DI PROVVISTA 137 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 RICONCILIAZIONE Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio* Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio* * i saldi co mprendo no anche le dispo nibilità sui c/c bancari liberi 138 Importo 31/12/2013 31/12/2012 75.917 136.871 131.114 -60.953 207.031 75.917 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE A – POLITICHE CONTABILI .................................................................................................................... 141 A.1 – PARTE GENERALE ....................................................................................................................................... 141 Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali ....................................................... 141 Sezione 2 – Principi generali di redazione ........................................................................................................... 141 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ...................................................................... 142 Sezione 4 – Altri aspetti......................................................................................................................................... 142 Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento ....................................................................................................... 142 A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO .................................................................. 143 A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE ............... 152 A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva ....... 152 A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE ............................................................................................................. 152 A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati ............................................................ 152 A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni ........................................................................................................ 152 A.4.3 Gerarchia del fair value .............................................................................................................................. 152 A.4.4 Altre informazioni ........................................................................................................................................ 152 A.4.5 Gerarchia del fair value .............................................................................................................................. 153 A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” ............................................................................. 154 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ....................................... 155 ATTIVO..................................................................................................................................................................... 155 Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ............................................................................................. 155 Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 .................................................................... 155 Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 ................................................................ 156 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ............................................................................................................................... 157 Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ........................................................................................................... 160 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ....................................................................................................... 162 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................ 164 Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 .................................................................................................................. 167 PASSIVO ................................................................................................................................................................... 168 Sezione 1 – Debiti – Voce 10................................................................................................................................. 168 Sezione 2 – Titoli in circolazione – Voce 20 ......................................................................................................... 168 Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ................................................................................................................. 168 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90.................................................................................................................... 169 Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 .................................................................. 169 Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 ................................................................................................. 169 Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150 160 e 170 ............................................................................. 170 Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190................................................................................... 171 139 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO .................................................. 172 Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ...................................................................................................................... 172 Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 ............................................................................................................... 173 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ..................................................... 174 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 ....................................................................................................... 175 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ................................................... 176 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 ............................................... 177 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ........................................................... 177 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ................................................................................... 178 Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 .................................................................... 179 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ......................................... 179 Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni .............................................................................................. 181 Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 ........................................................... 181 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 182 Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta ....................................................................................... 182 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ........................................................... 192 3.1 Rischio di credito ............................................................................................................................................ 195 3.2 Rischio di mercato........................................................................................................................................... 208 3.3 Rischi operativi ............................................................................................................................................... 213 3.4 Rischio liquidità .............................................................................................................................................. 218 Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 224 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditivita’ consolidata complessiva ......................................................... 224 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate........................................................................................................... 225 Sezione 7 – Altri dettagli informativi .................................................................................................................... 225 140 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PARTE A – POLITICHE CONTABILI A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio consolidato del Gruppo Finaosta S.p.A. al 31 dicembre 2013 è redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 12 Luglio 2002. Il bilancio consolidato è predisposto secondo quanto previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 (Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti all’Elenco Speciale) che ha integralmente sostituito le precedenti istruzioni datate 13 marzo 2012. Sezione 2 – Principi generali di redazione Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio consolidato è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione dell’intermediario e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento. Il Bilancio Consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, in applicazione del principio della contabilizzazione per competenza economica. Il bilancio consolidato e la nota integrativa sono redatti in migliaia di euro. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2013. In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il principio IFRS 13 – Misurazione del fair value che stabilisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutte le fattispecie in cui i principi IAS/IFRS richiedono o permettono la valutazione al fair value o la presentazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre, il principio richiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value) più estesa di quella attualmente richiesta dall’IFRS 7. Il principio è applicabile in modo prospettico dal 1° gennaio 2013. L’adozione del principio non ha comportato effetti. In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti che elimina l’opzione di differire il riconoscimento degli utili e delle perdite attuariali con il metodo del corridoio, richiedendo che tutti gli utili o perdite attuariali siano iscritti immediatamente nel Prospetto degli “Altri utili o perdite complessivi” (“Other comprehensive income”), in modo che l’intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti (al netto delle attività al servizio del piano) sia iscritto nella situazione patrimoniale finanziaria. L’emendamento prevede inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti e delle attività al servizio del piano devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell’esercizio devono essere iscritte a conto economico come “service costs”; gli oneri finanziari netti, calcolati applicando l’appropriato tasso di sconto al saldo netto del fondo per benefici definiti al netto delle attività risultante all’inizio dell’esercizio, devono essere iscritti a conto economico come tali, gli utili e perdite attuariali che derivano dalla rimisurazione della passività e attività devono essere iscritti nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi”. Inoltre, il rendimento delle attività incluso tra gli oneri finanziari netti come 141 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 sopra indicato viene calcolato sulla base del tasso di sconto della passività e non più del rendimento atteso delle attività. L’emendamento, infine, introduce nuove informazioni integrative da fornire nelle note al bilancio. L’emendamento è applicabile in modo retrospettivo dall’esercizio avente inizio dopo o dal 1° gennaio 2013. In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione del bilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli “Altri utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) in due sottogruppi, a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico. L’emendamento è applicabile dagli esercizi aventi inizio dopo o dal 1° luglio 2012. In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative. Gli emendamenti richiedono la presentazione di alcune informazioni sugli effetti o potenziali effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa derivanti dalle compensazioni di attività e passività finanziarie effettuate in applicazione dello IAS 32. Gli emendamenti sono applicabili per gli esercizi aventi inizio dal o dopo il 1° gennaio 2013. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. L’applicazione degli emendamenti non ha comportato la rilevazione di alcun effetto nel presente bilancio. STATO PATRIMONIALE VALORE ORIGINARIO VALORE DI BILANCIO VARIAZIONE 31/12/2012 31/12/2012 120 Attività fiscali b) anticipate 4.663 53 4.716 160. Riserve 109.634 -100 109.534 1.225 -108 1.117 170. Riserve da valutazione 180. Utile (Perdita) d'esercizio CONTO ECONOMICO 5.136 262 5.397 VALORE ORIGINARIO VALORE DI BILANCIO VARIAZIONE 31/12/2012 31/12/2012 110. Spese amministrative a) spese per il personale 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) dell'esercizio REDDITTIVITA' COMPLESSIVA -13.513 352 -13.161 -3.221 -90 -3.311 5.665 262 5.927 VALORE DI BILANCIO VALORE ORIGINARIO VARIAZIONE 31/12/2012 31/12/2012 10. Utile (perdita d'esercizio) 5.665 262 5.972 140.Redditività complessiva 5.927 -262 5.665 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Non si segnalano significativi eventi successivi alla data di riferimento di bilancio da segnalare. Sezione 4 – Altri aspetti Il bilancio del Gruppo è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012. Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento 1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo Finaosta S.p.A. e quelli delle società delle quali Finaosta esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27, ossia quando il gruppo ha il potere, direttamente o 142 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di ogni impresa al fine di ottenere benefici dalla sua attività. Nel seguente prospetto viene fornito l’elenco delle società consolidate integralmente, comprendente la denominazione, la sede legale, la percentuale di capitale posseduto e la percentuale dei voti esercitabili in assemblea. Denominazione imprese Tipo di rapporto Sede Rapporto di partecipazione Impresa partecipante A. Imprese consolidate integralmente 1. Aosta Factor S.p.A. 2. Pila S.p.A. Aosta Gressan 1 1 Finaosta S.p.A. Finaosta S.p.A. Disponibilità voti % Quota % 79,31 57,28 79,31 57,28 tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria Nel corso dell’esercizio il perimetro di consolidamento si è modificato per effetto della fusione per incorporazione della controllata Finaosta Iniziative Srl avvenuta in data 20 dicembre 2013 con decorrenza contabile 1° gennaio 2013. Segnaliamo inoltre la riduzione della percentuale di controllo in riferimento alla controllata Pila S.p.A. per effetto dell’aumento di capitale che la stessa ha effettuato in conseguenza dell’operazione di fusione per incorporazione nella stessa delle società Siski S.r.l., Funivie Gran Paradiso S.p.A. e Grand Saint Bernard S.p.A: avvenute nel corso del 2013. In riferimento alla partecipazione Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione al fatto che la Finaosta detiene il 20 % e oltre dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto la Finaosta non esercita influenza notevole e pertanto non rientrano nell’area di consolidamento. METODI DI CONSOLIDAMENTO Nella preparazione del bilancio consolidato, i bilanci della Capogruppo e delle sue controllate, redatti secondo i principi contabili IAS/IFRS, sono consolidati voce per voce sommando tra loro i corrispondenti valori dell’attivo, del passivo, del patrimonio netto, dei ricavi e dei costi. Il valore contabile delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata e la corrispondente parte del patrimonio netto di ciascuna controllata posseduta dalla capogruppo sono eliminati. Tutte le operazioni significative intercorse fra le imprese del Gruppo e i relativi saldi sono eliminati nel consolidamento. La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è indicata separatamente rispetto al patrimonio netto del gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per la predisposizione del bilancio consolidato fanno riferimento alla stessa data. A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO 143 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PRINCIPI CONTABILI I principi contabili applicati per la redazione del bilancio del Gruppo Finaosta sono illustrati qui di seguito. Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti reddituali. STATO PATRIMONIALE - ATTIVO VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di iscrizione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita agli altri portafogli e viceversa. Criteri di classificazione In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza, Crediti verso banche e Crediti verso clientela. In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o collegamento. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione del fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile. Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale. Criteri di cancellazione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali 144 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di transazione e sono rilevati a conto economico. VOCE 60 – Crediti Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare le operazioni di vendita a pronti e riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti. La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, incrementato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili. Criteri di classificazione In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio. Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Criteri di valutazione I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai 18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti. Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa. Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011. Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi: 1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle rispettive perdite di valore; 2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti. Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi: 145 Gruppo Finaosta S.p.A. a) Bilancio consolidato 2013 del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie reali o personali assunte; b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito; c) del tasso interno di rendimento. L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39, attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero. I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD). Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza. VOCE 100 – Attività materiali Criteri di iscrizione Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene. Per tutti gli stabili dei quali il Gruppo è l’unico proprietario si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di ammortamento attribuibili ai terreni. Criteri di classificazione In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili ad uso strumentale, gli immobili ad uso investimento, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature. Criteri di valutazione Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore dopo la prima rilevazione. Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni, acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita. La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli immobili, sulla base di perizia. L’ammortamento avviene: - per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%; - per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del cespite. Criteri di cancellazione 146 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici economici futuri connessi al loro utilizzo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”. VOCE 110 – Attività immateriali Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili. Criteri di classificazione In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”. Criteri di valutazione Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della loro vita utile e viene portato in diretta diminuzione del loro valore. Criteri di cancellazione L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado di fornire benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”. VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate Criteri di iscrizione La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali. 147 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali. Criteri di classificazione Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite. Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite). Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto. STATO PATRIMONIALE – PASSIVO VOCE 10 – Debiti e Titoli in circolazione Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato. Criteri di classificazione I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività della Società. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo. VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto Criteri di classificazione Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Criteri di valutazione Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da attuario indipendente. In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali. 148 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di attualizzazione è un tasso di interesse di mercato. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali, diversamente dagli esercizi precedenti, sono state contabilizzate in contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla nuova versione dello IAS 19 emanata dallo IASB nel giugno dell’anno 2011. VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri I Fondi per rischi ed oneri accolgono accantonamenti a fronte di passività con scadenza o ammontare incerti. Gli accantonamenti rappresentano la migliore stima dell’uscita richiesta per adempiere all’obbligazione; le stime vengono effettuate sia sull’esperienza passata sia su giudizi degli organi tecnici della Gruppo e di esperti esterni. Tali fondi possono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni: 1) l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato; 2) è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche; 3) può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione. Tra i Fondi per rischi e oneri sono rientra inoltre l’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio. La determinazione di detto premio è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata annualmente da attuario indipendente. I Fondi vengono riesaminati alla fine di ogni esercizio ed adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Non sono presenti Fondi di quiescenza e per obblighi simili. Operazioni in valuta Criteri di classificazione Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro. Criteri di iscrizione e cancellazione Le predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro secondo il tasso di cambio a pronti alla data di ciascuna operazione. Criteri di valutazione Alla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e passività in valuta viene effettuata in base ai tassi di cambio a pronti a quella data. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività complessiva; inoltre un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteggiata da una provvista in pari valuta, non generando pertanto le condizioni per un rischio sui cambi. Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto dell’attività di negoziazione”. CONTO ECONOMICO Criteri di rilevazione delle componenti reddituali 149 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: − i dividendi sono rilevati alla data di incasso; − gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”; − gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo; − le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con l’Amministrazione regionale. I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico. Altre informazioni Azioni proprie Il Gruppo non detiene in portafoglio azioni proprie. Pagamenti basati su azioni Il Gruppo non ha in essere piani di stock options a favore dei propri dipendenti e degli Amministratori. ALTRE INFORMAZIONI Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono: − la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; − la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio; − l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati Attivi; − la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali; − la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; − le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. 150 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa. 151 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva La società non è stata interessata da operazioni che hanno determinato una riclassificazione degli strumenti finanziari e non si sono prodotti di conseguenza effetti sulla redditività complessiva. A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa Nel corso del 2011 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 13 che ha meglio definito le metodologie di definizione del fair value. Al riguardo sono riscontrabili tre livelli di fair value e più precisamente: - livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo; - livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; - livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati L’attivo del bilancio del Gruppo è costituito generalmente da crediti di medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve-medio termine. Le tecniche di valutazione impiegate per la valorizzazione delle suddette voci sono indicate nel capitolo A.2 della presente nota. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il fair value dei crediti può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne determinano la parziale o totale inesigibilità. Al riguardo, come in precedenza descritto nella parte dei principi contabili, la Società determina il cambiamento del valore sulla base di serie statistiche ovvero, in presenza di partite deteriorate, in ragione di valutazioni inerenti allo stato del credito Il fair value delle attività AFS può subire variazioni per eventuali riduzioni del valore del patrimonio netto delle società partecipate con caratteristiche di durevolezza e significatività. A.4.3 Gerarchia del fair value In via gerarchica il fair value dei crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul mercato. Analogamente, le Attività disponibili per la vendita, rappresentate da azioni e quote di società per le quali non sono disponibili quotazioni sui mercati attivi, né transazioni recenti, sono classificate al terzo livello. A.4.4 Altre informazioni Non ci sono altre informazioni da aggiungere a quanto sopra indicato. 152 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Informativa di natura qualitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1. Attività e passività valutata al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività / Passività finanziarie misurate al f air value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al f air value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 1.222 1.222 0 1.222 1.222 4. Derivati di copertura 5. Attività materiali 6. Attività immateriali Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale A.4.5.2.Variazioni annue delle attività valutata al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività Attività Attività finanziarie finanziarie f inanziarie Derivati di Attività Attività detenute per valutate al fair disponibili per copertura materiali immateriali la value la vendita negoziazione 1. Esistenze iniziali 2. Aum enti 1.397 2.1. Acquisti 2.2. Prof itti imputati a: 2.2.1 Conto economico di cui: plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4. Altre variazioni in aumento 3. 218 Dim inuzioni 3.1. Vendite 3.2. Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: 3.3.1 Conto economico -320 di cui: minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. -73 1.222 Rim anenze finali 153 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 A.4.5.4. Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. 31/12/2013 Attività/passività non misurate al fair value o misurate al f air value su base non ricorrente VB 1. Attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 2. Crediti L1 L2 31/12/2012 L3 VB L1 L2 L3 251 251 251 251 1.392.077 1.382.530 1.222.598 1.234.770 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 1.900 1.978 4. Derivati di copertura 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 1. Debiti Totale 1.394.227 1.382.781 1.224.826 1.235.021 1.132.021 1.175.001 956.644 973.847 Totale 1.132.021 1.175.001 956.644 973.847 2. Titoli in circolazione 3. Passività associate ad attività in via di dismissione VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” Non ci sono state operazioni che hanno determinato perdite/profitti secondo quanto stabilito dall’IFRS 7 par. 28. 154 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ATTIVO Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” : Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 1. Denaro contante 607 573 Totale 607 573 Voci / Valori Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: Totale 31/12/2013 Voci / Valorii Totale 31/12/2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 2. Titoli di capitale e quote di OICR 3. Finanziamenti Totale 1.222 0 0 1.222 1.397 0 0 4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti: Voci / Valori Attività f inanziarie a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti Totale 155 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 120 1.102 1.222 120 1.277 1.397 1.397 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue: Variazioni / Tipologie Titoli di debito Titoli di capitale e Finanziamenti quote di OICR A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Riprese di valore: - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B.4 Trasf erimenti da altri portafogli B.5 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di f air value C.4 Rettifiche di valore C.5 Trasf erimenti ad altri portafogli C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali Totale 1.397 1.397 218 218 0 -320 -72 1.222 -72 1.222 Le rettifiche di valore si riferiscono prevalentemente allo stralcio, effettuato dalla controllante, delle quote della società S.E.A. s.r.l. che ha presentato domanda di concordato preventivo. Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori / emittenti: Voci/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Ttitoli strutturati a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 1.2 Altri titoli a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela Totale L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 Valore di bilancio 31/12/2013 Fair value 31/12/2013 L1 L2 L3 251 251 0 156 0 Valore di bilancio 31/12/2012 251 251 251 251 Fair value 31/12/2012 L1 L2 L3 251 0 0 251 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue Variazioni / Tipologie A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Trasferimenti da altri portafogli B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Rettifiche di valore C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali Titoli di debito Finanziamenti 251 0 0 251 Totale 251 0 251 0 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 6.1 – “Crediti verso banche”: Composizione Totale 31/12/2013 Valore di bilancio 1. Depositi e conti correnti 2. Finanziamenti 2.1 Pronti contro termine 2.2 Leasing finanziario 2.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 2.4 altri finanziamenti 3. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 4. Altre attività Totale L1 = livello 1 Totale 31/12/2012 Fair value L1 206.424 L3 206.424 27.070 Fair value 75.344 L3 75.344 27.070 71.863 71.863 35.489 35.799 24.693 25.612 268.983 269.295 66.354 238.255 66.354 239.174 L2 = livello 2 L3 = livello 3 157 L2 Valore di bilancio L1 L2 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 6.2 – “Crediti verso enti finanziari”: Composizione 1. Finanziamenti 1.1 ProntI contro termine 1.2 Leasing f inanziario 1.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 1.4 Altri finanziamenti 2. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 3. Altre attività Totale Totale 31/12/2013 Valore di bilancio Fair value Deteriorate Bonis Acquistati Altri L1 L2 L3 Totale 31/12/2012 Valore di bilancio Fair value Deteriorate Bonis Acquistati Altri L1 L2 L3 11.899 11.899 14.003 14.003 48.295 48.725 48.140 49.349 31.101 91.294 31.101 91.725 62.143 63.352 L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 6.3 – “Crediti verso la clientela”: Composizione Totale 31/12/2013 Valore di bilancio Fair value Bonis 1. Finanziamenti 1.1 Leasing finanziario - di cui: senza opzione finale d'acquisto 1.2 Factoring - pro-solvendo - pro soluto 1.3 Credito al consumo 1.4 Carte di credito 1.5 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di 1.6 Altri finanziamenti - di cui: da escussione di garanzie e impegni 2. Titoli di debito 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività Totale L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 Deteriorate Acquistati Altri 109.629 38.737 5.644 83 681.293 131.864 961.523 L1 L2 L3 Bonis Deteriorate Acquistati Altri L1 L2 L3 88.525 19.013 1.424 711 89.949 19.725 26.838 697.844 657.376 16.490 683.910 32.564 29 131.864 86.772 983.800 851.715 18.625 29 86.772 880.385 158 115.273 38.820 Totale 31/12/2012 Valore di bilancio Fair value 0 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 6.4 – “Crediti”: attività garantite: Totale 31/12/2013 Crediti verso banche VE VG 1. Attività in bonis garantite da: - Beni in leasing f inanziario - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti 2. Attività deteriorate garantite da: - Beni in leasing f inanziario - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti Totale Crediti verso enti finanziari VE VG Totale 31/12/2012 Crediti verso clientela VE VG 11.897 11.856 106.447 106.299 626.477 626.477 159 VE VG Crediti verso enti finanziari VE VG 14.003 13.963 Crediti verso clientela VE VG 80.031 79.903 621.359 621.359 58.120 58.120 51.750 51.750 5.012 27.096 5.011 27.096 660 17.281 660 17.281 366 366 322 322 11.897 11.856 823.517 823.368 VE= valore di bilancio delle esposizioni VG= fair value delle garanzie Crediti verso banche 14.003 13.963 771.403 771.275 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 10.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Attività/Valori 1. Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altre 2. Attività acquisite in leasing f inanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altre Totale 5.732 13.591 715 3.537 2.948 5.271 13.365 435 5.451 1.388 26.523 25.912 Si precisa che le voci d) “strumentali” non sono state rinominate in “impianti elettronici” come indicato nelle istruzioni emanate da Banca d’Italia in data 21 gennaio 2014 al fine di mantenere la medesima classificazione prevista nella tabella 10.1 della Parte C e fornire nel contempo maggior dettaglio informativo in quanto la Società dovrebbe includere nella voce “impianti elettronici” solo beni di valore residuale rispetto al totale dei cespiti. 10.2 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo Totale 31/12/2013 Attività/Valori 1. Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati 2. Attività acquisite in leasing f inanziario a) terreni b) fabbricati Totale Totale 31/12/2012 Valore di Fair value 31/12/2013 bilancio L1 L2 L3 296 1.604 1.900 Valore di bilancio Fair value 31/12/2012 L1 L2 L3 296 1.682 0 0 0 1.978 0 0 0 Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni e dal fabbricato utilizzati come sede amministrativa della Capogruppo fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno. La Capogruppo detiene anche altri beni a scopo di investimento, per un importo pari a circa 14 mila euro, costituiti dagli arredi e dagli impianti tecnologici lasciati nella vecchia sede e locati anch’essi all’Azionista. 160 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 10.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue: Terreni A. Esistenze iniziali A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Diff erenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di f air value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Diff erenze positive di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.5 Altre variazioni 3.571 D. Rimanenze finali nette Strumentali Altri Totale 23.768 -18.851 4.917 4.193 -2.787 1.406 36.027 -22.844 13.182 7 2.055 693 2.757 13.152 1.564 19.806 6.062 42.764 -491 -216 -1 -3.271 0 -1.333 -20 -5.310 -3 -2.108 -889 -19.969 -3.880 -26.848 5.732 13.591 715 3.537 2.948 26.523 -3 -3.399 -1.511 -22.091 -7.955 -34.959 5.735 5.732 16.990 13.591 2.226 715 25.628 3.537 10.903 2.948 61.483 26.523 3.571 3.839 -800 3.039 Mobili 655 -406 249 1 2.181 -19 D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo Fabbricati Gli importi più significativi, riportati tra le altre variazioni, rappresentano i cespiti di proprietà della società incorporata Finaosta Iniziative S.r.l., tra i quali il terreno, il fabbricato, i mobili e gli arredi della sede sociale e l’apporto tra gli strumentali delle immobilizzazioni derivanti dalla fusione per incorporazione in Pila S.p.A. delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A. e Grand Saint Bernard S.p.A.. 161 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 10.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue: A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettif iche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portaf ogli di attività: a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali Totale Terreni Fabbricati 296 1.682 -78 296 1.604 E. Valutazione al fair value Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”: Totale 31/12/2013 Attività Attività valutate al valutate al costo fair value Voci / Valutazione 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 2.2 acquisite in leasing finanziario Totale 2 3. Attività rif eribili al leasing finanziario 3.1 beni inoptati 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni Totale 3 4. Attività concesse in leasing operativo Totale (1 + 2 + 3 + 4) Totale 162 0 2.730 Totale 31/12/2012 Attività Attività valutate al valutate al costo fair value 0 2.255 2.730 0 2.255 0 0 0 0 0 2.730 0 2.730 2.255 0 2.255 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 11.2 – Attività immateriali: variazioni annue Totale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value: a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore imputate a a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di f air value: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali 163 2.255 120 726 -371 2.730 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo 12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”: Attività fiscali correnti 1. Crediti verso l'erario 1.1 Crediti per interessi 1.2 Crediti per capitale Totale Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 31 5.701 5.732 33 5.994 6.026 5.152 5.152 4.716 4.716 Attività fiscali anticipate 2. Crediti per imposte anticipate 1.1 Crediti per interessi 1.2 Crediti per capitale Totale 12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Passività fiscali correnti 1. Debiti verso l'erario 5.971 4.701 12.003 12.231 Passività fiscali differite 2. Debiti per imposte differite 12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote f iscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge n.214/2011 b) altre 4. Importo finale 164 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 4.559 4.283 911 0 884 0 8 -179 -513 -225 0 -3 -103 5.062 4.559 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 12.3.1 – Variazione delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Rigiri 3.2 Trasformazione di crediti d'imposta a) derivante da perdite di esercizio b) derivante da perdite fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 4.441 3.830 860 845 -372 -235 0 4.929 0 4.441 Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto, in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L. 214/2011”. 12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte dif ferite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte dif ferite annullate nell'esercizio a) rigiri c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 165 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 11.812 12.042 21 88 7 0 7 3 2 -168 -164 -91 0 -16 11.574 -148 0 -12 11.812 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 12.5 – Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto): Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 1. Esistenze iniziali 54 -9 36 63 90 54 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote f iscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 12.6 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto): 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte dif ferite rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote f iscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte dif ferite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 166 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 418 414 11 4 429 418 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Crediti verso dipendenti 2 2 Cauzioni 8 7 Crediti verso l'erario 18 10 Crediti verso altre Gestioni 6.788 6.518 Partite in corso di liquidazione 27 91 Crediti commerciali verso clienti 1.900 1.737 Altre attività 1.520 501 Risconti non ricondotti 11.529 11.563 Totale 21.792 20.429 Voci 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 167 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PASSIVO Sezione 1 – Debiti – Voce 10 1.1 – Debiti Totale 31/12/2013 Voci verso banche 1. Finanziamenti 1.1 pronti contro termine 1.2 altri finanziamenti 2. Altri debiti Totale Fair value -livello 1 Fair value -livello 2 Fair value -livello 3 Totale Fair value verso enti f inanziari Totale 31/12/2012 verso clientela verso banche verso enti finanziari verso clientela 112.772 28 112.800 96.077 0 96.077 44.124 880.909 925.034 67.579 36 67.615 22.932 28 22.960 22.365 845.060 867.425 112.800 112.800 121.348 121.348 942.970 942.970 67.615 67.615 22.960 29.388 878.229 878.229 L’incremento dei debiti si riferisce principalmente alla controllante Finaosta S.p.A. in riferimento ai due finanziamenti passivi nei confronti, rispettivamente, di Cassa Depositi e Prestiti e di Compagnia Valdostana Delle Acque S.p.A.. Sezione 2 – Titoli in circolazione – Voce 20 2.1 – Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione” Passività Valore di bilancio 1. Titoli - obbligazioni - strutturate - altre - altri titoli - strutturati - altri Totale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Totale 31/12/2013 Fair value L1 L2 0 0 0 0 Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 Vedere la sezione 12 dell’Attivo 168 Valore di bilancio L3 0 0 9 0 0 29 38 Totale 31/12/2012 Fair value L1 L2 L3 9 0 0 29 38 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”: Totale 31/12/2013 Debiti verso enti previdenziali 724 Debiti verso erario 53 Debiti verso altre Gestioni 32 Debiti verso Gestione Ordinaria 6.789 Debiti verso fornitori 3.587 Debiti verso dipendenti 1.446 Altri passività 6.587 Partite in corso di liquidazione 1.194 Risconti non ricondotti 531 Totale 20.943 Voci 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Totale 31/12/2012 606 68 32 6.518 2.849 1.279 5.034 1.548 864 18.798 Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni eff ettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Esistenze finali Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 2.957 2.576 94 390 316 121 -176 0 3.265 -45 -11 2.957 Le altre variazioni in aumento/diminuzione sono dovute all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19R. Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”: Tipologia 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.2 controversie legali 2.3 oneri per il personale Totale Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 0 0 157 330 487 81 295 376 L’importo comprende, anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di competenza. 169 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”: A. B. C. D. Variazioni / Tipologie Esistenze iniziali Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento Diminuzioni C.1 Utilizzi o rigiri C.2 Altre variazioni in diminuzione Esistenze finali Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 376 370 140 76 130 -105 0 487 -125 376 Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150 160 e 170 12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”: Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 1.2 Altre azioni Importo 112.000 12.5 – Altre informazioni: composizione e variazioni della voce 160 “Riserve” Legale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Attribuzioni di utili B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioni D. Rimanenze finali Utili portati a nuovo Riserva Riserva statutaria straordinaria 6.290 5.022 22.794 43.454 340 0 1.287 3.617 6.630 23 4.999 24.081 920 46.151 170 Riserva di Riserva di Riserva di prima valutazio utili applicazione ne 25.401 6.573 1.117 153 2 25.399 96 6.630 Totale 110.651 5.397 185 932 1.226 114.821 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190 13.1 – Composizione della voce 190 “Patrimonio di pertinenza di terzi”: Voci / Valori 1. Capitale 2. Azioni proprie 3. Strumenti di capitale 4. Sovraprezzi di emissione 5. Riserve 6. Riserve da valutazione 7. Utile (Perdita) dell'esercizio Totale Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 6.944 5.011 4.828 -57 605 12.320 3.625 -26 529 9.139 Prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il Patrimonio netto e l’utile consolidati di pertinenza del Gruppo Patrimonio Netto al 31/12/2013 217.749 Bilancio di Finaosta S.p.A. individuale Contabilizzazione del patrimonio e dei risultati conseguiti dalle controllate in sostituzione dei valori eliminati e rettifiche diverse di consolidamento Elisioni dei valori delle partecipazioni consolidate a Bilancio Finaosta e al netto delle rettifiche di consolidamento effettuate Bilancio Consolidato di Gruppo di pertinenza dei Terzi Totale Gruppo e Terzi 171 31.668 di cui Utile d'esercizio 3.024 1.542 18.029 231.388 12.320 243.708 4.567 605 5.171 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”: Voci / Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti 1. 2. 3. 4. 5. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione Attività f inanziarie valutate al fair value Attività f inanziarie disponibili per la vendita Attività f inanziarie detenute fino alla scadenza Crediti 5.1 Crediti verso banche 5.2 Crediti verso enti finanziari 5.3 Crediti verso clientela 6. Altre attività 7. Derivati di copertura Totale Altre Totale Totale operazioni 31/12/2013 31/12/2012 1 262 3 5.129 747 14.505 5.926 1.467 31.841 6.580 1.440 27.428 20.381 39.235 35.712 1 797 720 17.336 X X 18.853 X X 1 1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”: Voci / Forme tecniche 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Debiti verso banche Debiti verso enti f inanziari Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività f inanziarie di negoziazione Passività f inanziarie valutate al fair value Altre passività Derivati di copertura Totale Finanziamenti Titoli 1.540 3.109 1.925 X X X X 100 X X 6.574 X X 100 172 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 8 1.548 809 3.109 120 12.664 14.589 14.871 100 124 Altro 0 0 2 12.672 19.346 15.926 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Dettaglio 1. 2. 3. 4. 5. 6. Operazioni di leasing finanziario Operazioni di factoring Credito al consumo Attività di merchant banking Garanzie rilasciate Servizi di: - gestione f ondi per conto terzi - intermediazione in cambi - distribuzione prodotti - altri 7. Servizi di incasso e pagamento 8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione 9. Altre commissioni (specificare) Totale 2.748 2.321 3.714 4.008 225 6.687 332 6.661 2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”: Dettaglio/settori 1. 2. 3. 4. Garanzie ricevute Distribuzione di servizi da terzi Servizi di incasso e pagamento Altre commissioni Totale 173 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 135 135 104 104 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 8.1 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di crediti: Rettifiche di valore Voci / Rettifiche specif iche 1. Crediti verso banche - per leasing - per factoring - altri crediti 2. Crediti verso enti finanziari Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - altri crediti 3. Crediti verso la clientela Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Totale Riprese di valore di portafoglio specifiche Totale Totale di 31/12/2013 31/12/2012 portafoglio -30 0 0 116 0 -30 78 -1.461 -360 107 18 -1.696 -1.348 -3.386 -4.847 -1.267 -1.657 822 929 896 914 -2.935 -4.661 -3.989 -5.143 8.2 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: Voci / Rettifiche Rettifiche di valore 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale e quote di OICR 3. Finanziamenti Totale Riprese di Totale Totale valore 31/12/2013 31/12/2012 -322 -322 174 0 -322 0 -322 0 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 8.4 – Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie”: Rettif iche di valore Operazioni/Componenti reddituali specifiche 1. Garanzie rilasciate Riprese di valore di portafoglio specif iche di portafoglio Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 0 0 -1.170 0 -1.170 2. Derivati su crediti 3. Impegni ad erogare fondi 4. Altre operazioni Totali 0 0 0 0 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Voci / Settori 1. Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f ) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) altre spese 2. Altro personale in attività 3. Amministratori e sindaci 4. Personale collocato a riposo 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società Totale 10.166 2.997 278 229 100 8.873 2.577 209 207 129 288 278 424 48 541 296 84 508 15.071 13.161 9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria: a) b) c) Dirigenti Quadri direttivi Restante personale Totale 175 31/12/2013 31/12/2012 media 12 11 11,5 40 39 39,5 192 156 174,0 244 206 225,0 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Consulenze professionali 291 358 Noleggio e manutenzione apparecchiature 376 249 Noleggio e manutenzione Edp 19 4 Noleggio e spese di gestione autoveicoli 28 36 Spese manutenzione beni materiali 280 162 Spese di spedizione documenti 0 1 Spese per premi di assicurazione 388 376 Imposte indirette e tasse 849 769 Affitti passivi 265 53 Oneri per utenze e gestione immobili 1.173 49 Spese telefoniche 148 135 Spese postali 23 21 Altri oneri amministrativi 7.402 2.273 Materiale di consumo 1.280 2.046 Totale 12.524 6.532 Voci / Settori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. I valori al 31 dicembre 2012 sono diversi rispetto a quanto indicato nel bilancio 2012 per effetto di alcune riclassifiche effettuate dalla controllata Aosta Factor S.p.A. in osservanza alle istruzioni emanate dalla Banca d’Italia. Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali”: Voci / Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (a) (b) (c) (a+b-c) 1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri 2. Attività detenute a scopo di investimento Totale 491 216 3.271 1.333 78 5.389 176 491 216 3.271 1.333 0 0 78 5.389 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali”: Voci / Rettifiche e riprese di valore Ammortamento (a) 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 di proprietà 2.2 acquisite in leasing finanziario 3. Attività riferibili al leasing finanziario 4. Attività concesse in leasing operativo Totale Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore Risultato netto (c) (a+b-c) 371 371 371 0 0 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”: Tipologia di spesa 1. Altri fondi per rischi e oneri 1.1 Controversie legali 1.2 Oneri per il personale Totale 177 Totale 31/12/2013 0 140 140 Totale 31/12/2012 2 128 130 371 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”: Altri proventi di gestione 1. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. Rimborso oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner Rimborso oneri accordo Heineken Rimborso oneri gestione Finbard Rimborso oneri COA Rimborso altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale Rimborso spese ufficio di Bruxelles Rimborso spese ufficio di Parigi Rimborso oneri gestione COUP Rimborso oneri gestione NUV Rimborso contributi a f ondo perso Rimborso IRAP Ricavi delle società commerciali Rimborsi spese Compensi nostri rappresentanti Incrementi di immobilizzazioni Altri proventi Sopravvenienze attive Oneri costruzione NUV Totale Altri oneri di gestione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. Oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard Oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner Oneri accordo Heineken Oneri gestione Finbard Oneri COA Altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale Spese uff icio di Bruxelles Spese uff icio di Parigi Oneri gestione COUP Oneri gestione NUV Contributi a fondo perso IRAP di competenza fondi Oneri fiscali L.R. Altri oneri Abbuoni e sconti passivi Sopravvenienze passive Rimborso oneri costruzione NUV Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 0 2.089 19.064 25.173 8.000 8.318 0 154 416 1.424 371 400 47 297 4.198 463 5.354 74 9.216 168 150 93 12.720 93 11.656 72.380 83 319 2.196 480 1.009 63 8.418 191 139 85 4.010 561 1.179 56.290 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 0 -2.089 0 -50 -19.064 -25.173 -8.000 -8.319 0 -154 -162 -641 -227 -273 -69 -102 -279 -302 -4.198 -2.196 -463 -480 -5.354 -1.009 -74 -63 -1.110 -1.044 -160 -587 0 0 -104 -176 -11.656 -1.179 Totale -50.920 -43.837 Totale altri proventi e oneri di gestione 21.460 12.453 178 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”: Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Voci 1. Immobili 1.1 Utili da cessione 1.2 Perdite da cessione 2. Altre attività 2.1 Utili da cessione 2.2 Perdite da cessione Risultato netto 10 76 3 -1 12 10 -1 85 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”: 1. 2. 3. 3 bis 4. 5. Imposte correnti Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 Variazione delle imposte anticipate Variazione delle imposte diff erite Imposte di competenza dell'esercizio Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 5.018 4.077 -22 -194 0 0 0 -509 -223 4.264 103 -429 -246 3.311 17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio: IRAP Imposta sull'utile lordo di esercizio Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi Differenze positive che non si riverseranno negli esercizi successivi Differenze negative che non si riverseranno negli esercizi successivi Im poste sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva IRAP IRAP Finaosta Spa Aosta Factor Spa Pila Spa imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota 17.214 642 3,73% 2.387 111 5.725 240 4,65% 4,20% 2.433 91 0,53% 1.364 63 2,66% 0 0 0,00% 1.167 44 0,25% 1.102 51 2,15% -1.235 -52 -0,91% -2.508 -94 -0,54% 299 13 0,22% 201 3,51% 683 3,97% 225 9,41% Come evidenziato nella tabella di cui sopra le società del Gruppo hanno applicato per l’anno 2013 per il calcolo dell’IRAP diverse percentuali: la capogruppo l’aliquota agevolata del 3,73 %, Aosta Factor l’aliquota del 4,65 % in quanto la Legge regionale non ha previsto agevolazioni per l’esercizio in corso e Pila Spa ha applicato la percentuale del settore di riferimento del 4,20%. 179 Gruppo Finaosta S.p.A. Imposta sull'utile lordo di esercizio Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti Differenze positive che non si riverseranno negli esercizi successivi Differenze negative che non si riverseranno negli esercizi successivi Im poste sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva Bilancio consolidato 2013 IRES IRES Finaosta Spa Aosta Factor Spa imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota 6.291 2.265 3.116 857 36,00% 36,00% -652 -235 -7,54% 1.365 375 12,04% 1.596 416 6,61% -404 -146 -2,31% 1.326 477 7,58% 162 58 1,87% -312 -112 -1,78% -131 -47 -1,51% 2.900 46,10% 1.008 32,33% Per la determinazione dell’imposta sui redditi (IRES) è stata applicata l’aliquota del 27,5% maggiorata dell’addizionale dell’8,5% stabilita dal Decreto Legge 30 novembre 2013 n° 133 convertito con Legge 29 gennaio 2014 n°5; l’addizionale non è stata conteggiata sulle variazioni in aumento inerenti le rettifiche di valore su crediti al netto delle rivalutazioni come prescritto dalla normativa di legge. In riferimento alla controllata Pila S.p.A. si segnala che non è stata calcolata l’imposta sui redditi in quanto la società alla data del 31 dicembre presentava un reddito imponibile negativo. 180 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni 19.1 – Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive Interessi attivi Voci / Controparte Banche 1. Leasing finanziario - beni immobili - beni mobili - beni strumentali - beni immateriali 2. Factoring - su crediti correnti - su crediti futuri - su crediti acquistati a titoli definitivo - su crediti acquistati al di sotto del valore originario - per altri finanziamenti 3. Credito al consumo - prestiti personali - prestiti f inalizzati - cessione del quinto 4. Garanzie e impegni - di natura commerciale - di natura finanziaria Totale Commissioni attive Totale Enti Enti Clientela Banche Clientela 31/12/2013 31/12/2012 finanziari f inanziari 450 4.283 340 159 474 0 Totale 450 5.097 0 159 2.527 62 7.419 401 0 6.673 457 115 589 791 2.703 8.409 7.920 Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 22.1 – Composizione della voce 210 “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”: Denomnazione imprese 1. Aosta Factor S.p.A. 2. Pila S.p.A. Totale 181 importo 293 312 605 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI B.1 – Valore lordo e valore di bilancio B.1.1 Operazioni di factoring Totale 31/12/2013 Valore Rettifiche Valore lordo di valore netto Voce/Valori 1. Attività in bonis - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre 2.2 Incagli - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre 2.3 Esposizioni ristrutturate - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre 2.4 Esposizioni scadute - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre Totale Totale 31/12/2012 Valore Rettifiche Valore lordo di valore netto 122.684 3.647 119.037 38.814 1.157 18 1.139 77 9.081 4.312 4.769 8.299 3.832 4.467 782 479 302 6.574 4.491 2.083 5.340 3.612 1.728 1.234 879 355 5.676 815 4.862 2.778 2.588 190 5.676 86 815 3 4.862 83 2.778 2.588 190 86 3 83 726 15 711 176.341 10.350 121.528 103.336 3.629 8.907 117.899 94.428 38.737 19.049 726 165.991 132.463 807 102.528 122 8.785 685 93.743 36 19.013 15 711 8.786 123.677 B.2 – Ripartizione per vita residua B.2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “monte crediti”: Fasce temporali - a vista fino a 3 mesi oltre 3 mesi fino a 6 mesi da 6 mesi a 1 anno oltre 1 anno durata indeterminata Totale Anticipi 31/12/2013 31/12/2012 3.542 1.476 98.003 74.979 3.987 9.696 6.785 3.219 1.133 1.043 13.723 13.539 127.171 103.952 182 Montecrediti 31/12/2013 31/12/2012 3.002 2.139 127.656 86.108 5.363 6.215 1.694 0 0 0 25.946 47.746 163.661 142.208 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 B.2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni Esposizioni 31/12/2013 31/12/2012 3.043 1.062 27.694 11.898 294 5.542 6.874 0 0 0 915 1.223 Totale 38.820 19.725 Fasce temporali - a vista fino a 3 mesi oltre 3 mesi fino a 6 mesi da 6 mesi a 1 anno oltre 1 anno durata indeterminata B.3 – Dinamica delle rettifiche di valore B.3.1 Operazioni di factoring Specifiche su attività deteriorate Esposizioni verso cedenti - Soff erenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute Esposizioni verso debitori ceduti - Soff erenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute Di portafoglio su altre attività - Esposizioni verso cedenti - Esposizioni verso debitori ceduti Totale -5.340 -2.588 -643 -818 86 6 -15 -843 Altre variazioni positive Cancellazioni Utili da cessione Riprese di valore -2.582 Trasferimenti ad altro status Variazioni in diminuzione Altre variazioni positive Trasferimenti da altro status Rettifiche di valore Rettifiche di valore iniziali Voce Perdite da cessione Variazioni in aumento Rettifiche di valore finali 179 -8.299 -818 2.582 15 0 0 0 -390 -1.234 -8.786 -1.851 -2.582 0 107 2.582 179 B.4 – Altre informazioni B.4.1 – Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring Voci 1. Operazioni pro soluto - di cui: acquisti al di sotto del valore nominale 2. Operazioni pro solvendo Totale 183 Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 132.323 97.243 619.650 751.973 538.824 636.067 0 -10.350 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri Voce Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 63.011 33.618 44.596 32.979 D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura f inanziaria a prima richiesta a) Banche b) Enti f inanziari c) Clientela 2) Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Enti f inanziari c) Clientela 3) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Enti f inanziari c) Clientela 4) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Enti f inanziari i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto c) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 7) Altri impegni irrevocabili a) a rilasciare garanzie b) altri Totale 184 Importo Importo 31/12/2013 31/12/2012 0 0 8.479 0 0 0 0 0 7.930 7.175 0 0 0 0 3.551 0 13.341 0 11.955 62.063 1.415 0 68.272 381 82.683 101.879 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 D.3 – Valore delle garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate con assunzione di rschio di tipo mezzanine - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate pro quota - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Totale 0 0 0 0 0 Altre garanzie deteriorate Contro garantite 0 0 0 Rettifiche di valore complessive Altre Valore lordo Valore lordo Rettifiche di valore complessive Valore lordo Rettifiche di valore complessive Valore lordo Valore lordo 0 Rettifiche di valore complessive Altre Rettifiche di valore complessive Valore lordo Tipologia di rischio assunto Contro garantite Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze Contro Altre garantite Rettifiche di valore complessive Garanzie rilasciate non deteriorate 12.249 3.770 0 12.249 3.770 D.8 – Valore delle garanzie rilasciate deteriorate: altre Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Altre garanzie di natura f inanziaria Controgarantite Altre Controgarantite A)Valore lordo iniziale B) Variazioni in aumento - (b1) trasferimenti da garanzie in bonis - (b2) trasferimenti da altre garanzie in sof ferenza - (b3) altre variazioni in aumento C) Variazioni in diminuzione - (c1) uscite verso garanzie in bonis - (c2) uscite verso garanzie in sofferenza - (c3) escussioni - (c4) altre variazioni in diminuzione D) Valore lordo finale Altre Garanzie di natura commerciale Controgarantite Altre 0 11.700 549 0 185 0 0 12.249 0 0 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 E. MERCHANT BANKING E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking 1. Partecipazioni a) controllate - banche ed enti finanziari - altri soggetti b) controllate congiuntamente - banche ed enti finanziari - altri soggetti c) sottoposte a influenza notevole - banche ed enti finanziari - altri soggetti 2. Altre interessenze (Att. Fin. disp. per la vendita) - banche ed enti finanziari - altri soggetti Totale 6 6 3 3 323 323 4 4 Valore di bilancio Totale Riprese di valore Rivalutazioni Valore originario 3 3 Totale Rettifiche di valore / Svalutazioni Totale 31/12/2012 Valore di bilancio Attività f inanziarie disponibili per la vendita Totale Riprese di valore Rivalutazioni Valore originario Totale Rettifiche di valore / Svalutazioni Totale 31/12/2013 320 320 E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking: A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Riprese di valore B3. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rettifiche di valore C3. Altre variazioni D. Rimanenze finali 320 0 0 -317 3 E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking Il gruppo non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole. 186 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego Totale 31/12/2013 Fondi pubblici Voci/Fondi 1. Attività in bonis - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - partecipazioni di cui: per merchant banking - garanzie e impegni 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.2 Incagli - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni Totale Totale 31/12/2012 Fondi pubblici di cui: a rischio proprio 13.529 702.609 di cui: a rischio proprio 13.542 640.803 651.022 738.980 675.521 651.626 63.154 52.065 40.531 38.868 13.687 8.495 14.044 8.462 24.090 23.813 12.910 12.781 1.496 1.496 256 256 1.337 1.250 957 873 1.470.924 727.923 1.472.847 736.760 187 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio Fondi pubblici Rettifiche di Valore lordo Valore netto valore Voce 1. Attività in bonis - leasing f inanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni - partecipazioni di cui: per merchant banking 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing f inanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.2 Incagli - leasing f inanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing f inanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing f inanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni Totale 188 640.803 1.534 52.065 639.269 52.065 8.495 4.427 4.068 23.813 5.717 18.096 1.496 1.496 1.250 8 1.242 727.923 11.686 716.237 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 H.3 – Altre informazioni H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle operazioni effettuate su mandato regionale da parte della Capogruppo il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio. H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali la controllante Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale. Quota di Valore di Disponibili partecipazione Sede bilancio tà voti % % Servizi Previdenziali VDA S.p.A. 52 50,00% 50,00% Aosta Importo del Risultato Quotazi Totale Patrimonio dell'ultimo one ricavi netto esercizio (Si/No) 1.244 625 136 0 No Totale attivo Denominazione imprese SIMA S.p.A. S.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. Pila S.p.A. Verres S.p.A. in liquidazione 10.484 49,00% 49,00% Pollein 8 39,56% 39,56% Nus 2.475 27,42% 27,42% Gressan 0 27,35% 27,35% Verres 20,00% Saint Marcel 15,18% Courmayeur ISECO S.p.A. 21 20,00% Funivie Monte Bianco S.p.A. 39 15,18% 2 3,56% D.T.Valgrisenche s.r.l. Totale 3,56% Valgrisenche 33.301 4.031 22.958 892 No 61 85 44 0 No 49.030 8.983 16.147 632 No 5.661 498 846 -441 No 4.823 5.167 2.692 370 No 8.481 2.176 1.406 0 No 103 201 61 0 No 13.081 I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2013. H.3.1.2 – Partecipazioni Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali la controllante Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale. Denominazione imprese Valore Quota di Disponibil di partecipa ità voti % bilancio zione % Sede C.V.A. S.p.A.* 417.481 100,00% 100,00% Chatillon Struttura Valle d'Aosta S.r.l. 78.206 100,00% 100,00% Aosta Compl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. 907 100,00% 100,00% Aosta Nuova Università Valdostana S.r.l. 893 100,00% 100,00% Aosta Autoporto Valle d'Aosta S.p.A. 36.640 98,00% 98,00% Pollein Progetto Formazione S.c.r.l.* 1.421 91,77% 91,77% Pollein CMBF S.p.A. 19.654 91,52% 91,52% Courmayeur MONTEROSA S.p.A. 8.609 79,34% 79,34% Gressoney L. T. Cervino S.p.A. 47.832 85,64% 85,64% Valtournenche Funivie Piccolo S. Bernardo S.p.A. 7.966 68,72% 68,72% La Thuile Totale 619.609 Totale attivo Totale ricavi Importo Risultato Quotazio del dell'ultimo ne Patrimon esercizio (Si/No) io netto 1.243.272 233.714 948.083 109.295 4.501 78.206 2.465 3.139 907 7.770 13.507 893 43.286 2.551 38.018 12.104 1.330 1.766 57.834 11.007 28.615 90.567 14.399 10.980 89.119 19.506 59.113 19.227 6.733 11.072 70.574 -1.694 0 0 2 19 2.780 -2.128 39 -131 I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2013, ad eccezione delle società Struttura Valle d’Aosta S.r.l. e Progetto Formazione S.c.r.l. per le quali l’ultimo bilancio disponibile è relativo al 2012. 189 No No No No No No No No No No Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 H.3.1.3 – Crediti verso la clientela Composizione 1. Leasing f inanziario - di cui: senza opzione finale d'acquisto 2. Factoring - pro-solvendo - pro soluto 3. Credito al consumo (incluse carte revolving ) 4. Carte di credito 5. Altri finanziamenti - di cui: da escussione di garanzie e impegni 6. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 7. Altre attività Totale valore di bilancio Totale 31/12/2013 Bonis Deteriorate 13.529 0 61.806 5.556 Totale 31/12/2012 Bonis Deteriorate 13.542 0 63.459 1.080 75.335 6.636 5.797 1.080 77.001 6.877 Nella tabella sopra riportata sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestito obbligazionari per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985, n. 22/1998, n. 9/2003, n. 11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2. H.3.1.4 – Attività materiali Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 Attività Attività Attività Attività valutate al valutate al valutate al valutate al fair value o fair value o costo costo rivalutate rivalutate Voci / Valutazione 1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) f abbricati c) mobili d) strumentali e) altri 1.2 acquistate in leasing finanziario a) terreni b) f abbricati c) mobili d) strumentali e) altri Totale 1 2. Attività rif eribili al leasing finanziario 2.1 beni inoptati 2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 2.3 altri beni Totale 2 3. Attività detenute a scopo di investimento - di cui: concesse in leasing operativo Totale 3 Totale (1+2+3) Totale (attività al costo e rivalutate) 3.214 3.432 3.214 3.575 6.645 0 6.789 0 13.529 13.529 0 13.542 13.542 0 0 20.174 0 0 20.174 0 20.331 0 0 20.331 Nella tabella sopra riportata sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale da parte della controllante Finaosta S.p.A. utilizzati direttamente o concessi in locazione ed in leasing. 190 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 H.3.2 – Fondi di terzi SaldI al 31-12-2012 Norma di riferimento L.R. 101/1982 L.R. 33/1973 L.R. 76/1984 L.R. 3/2013 (***) L.R. 43/1996 L.R. 33/1993 L.R. 19/2001 L.R. 6/2003 L.R. 6/2003 (1) L.R. 7/2004 L.R. 29/2006 L.R. 17/2007 L.R. 11/2010 Totale gestioni a rischio diretto Fondo di dotazione 0 101.241.165 251.789.084 0 28.275.202 774.685 158.622.151 50.450.488 1.200.487 880.000 1.850.000 450.000 199.767 Variazioni in aumento Incrementi / decrementi Stanziamenti Trasferimenti esercizi dell'esercizio da altri fondi precedenti 2.098.165 59.340.324 85.355.732 0 505.180 12.662 1.426.491 508.514 9.289 127.776 36.683 124.136 1.465 595.733.030 149.546.417 1.075.843 1.213.659 425.140.254 690.818 13.640.000 683.323 3.663.643 438.780.254 Variazione in diminuzione Prelievi Costi di Incrementi/ esercizio e Contributi Consulenze costruzione, di Rimborsi decrementi Trasferimenti pagamenti erogati e servizi ristrutturazione Commissioni SaldI al 31-12gestione ad altri fondi effettuati nell'esercizio vari e acquisto addebitate 2013 maturati strutture nell'esercizio per conto (**) addebitati attrezzature RAVA addebitati 46.534 400.000 21.955 1.722.744 1.037.302 99.495.438 271.160 1.285.207 61.642.829 6.779.137 337.144.816 0 6.779.137 0 67.875 4.588.167 421.697.872 412.333 435.614 29.447.920 9.210 5.399 791.158 1.520.215 2.903.843 172.305.013 524.344 707.656 50.775.690 14.852 814.272 7.000 1.086.679 7.415 22.480 992.711 26.491 24.527 1.888.647 6.219 3.003 577.351 2.013 611 202.634 10.386.065 437.040.254 339.035 LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 626.615.405 125.163.953 2.894.952 920.000 54.404.982 23.469.811 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) L.R. 46/1985(*) 19.072.263 11.196.325 245.660 1.600.000 L.R. 62/1993 (*) 0 4.038 80 L.R. 22/1998 (*) 92 153.443 4.272 140.000 L.R. 84/1993(*) 29.309.998 6.080.549 232.267 703.482 920.000 L.R. 84/1993(*)(2) 0 0 522.072 3.951 L.R. 9/2003 (*) 42.375 2.694 393 DOCUP Ob.2 (*) 1.017.374 108.774 20.687 L.R. 11/2002 (*) 112.846 107 507 D.G.R. 2121/2009 ( *) 1.087.028 15.663 10.902 500.000 L.R. 52/2009 ( *) 963.452 7.761 4.902 100.000 L.R. 52/2009 ( *)(1) 294.290 0 100.000 1.670 L.R. 14/2011 0 0 299.851 2.624 L.R. 20/2013 (2) 0 0 4.500.000 556 Totale gestioni senza rischio 678.515.124 142.733.307 8.449.142 1.020.000 55.404.668 2.760.000 23.969.811 TOTALE 1.274.248.154 292.279.724 12.112.785 439.800.254 65.790.733 439.800.254 24.308.846 (*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale (**): Trattasi di contributi a fondo perduto erogati sulla base di disposizioni dell'Amministrazione regionale. (***): La L.R. 3/2013 ingloba la L.R. 76/1984 e la L.R. 33/1973, capo 1°, abrogate (1): Contributi (2): Fondi europei 191 814.272 0 0 0 10.005.462 749.910.386 654.070 1.092.658 10.566.377 14.025.275 4.538.752 755.652.350 426.854 12 455 0 0 0 0 1.595 7.200 3.950 4.450 2.971.266 39.181 115.404 332.734 4.112.654 1.092.658 10.566.377 4.926.926 1.092.658 10.566.377 14.025.275 14.025.275 28.487.395 4.106 17.353 32.435.031 486.842 45.462 1.146.835 111.864 490.989 872.165 57.106 299.851 4.500.556 4.983.268 824.607.904 14.988.730 1.574.518.290 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 L. ALTRE ATTIVITA’ Le altre attività svolte sono quelle relative all’ attività tipica della società non finanziarie inclusa nel bilancio consolidato: Pila S.p.A. - gestione stazione invernale alpina. Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Premessa Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e copertura messe in atto dalla controllante Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati: • rischio di credito; • rischi di mercato; • rischio di tasso di interesse; • rischio di liquidità; • rischi operativi. Sono state oggetto di costante aggiornamento ed ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96. La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”. Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali. Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi). Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio, metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi. Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per gli intermediari di attuare un processo interno di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo pilastro. L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca. Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle 192 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione. Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie: • il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito; il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo; • il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di concentrazione single name; • il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione geosettoriale; • la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse. Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati. A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP con riferimento ai dati al 31 dicembre 2013 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 29 aprile 2014), tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui Finaosta S.p.A. è esposta. Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le seguenti macro fasi: • mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi"; • definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato redatto il documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo ICAAP"; • definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. è esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è stata illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP"; • redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP". La controllata Aosta Factor S.p.A. distingue fra le seguenti attività di governo dei rischi: - proposta di assunzione del rischio; - responsabilità in materia di assunzione del rischio; - controllo dell’esposizione al rischio; - gestione del rischio. 193 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Le singole funzioni intervengono, mediante le attività citate, nel processo di governo dei singoli rischi negli ambiti di propria competenza, secondo i poteri ad esse conferiti dal Consiglio di Amministrazione ed in base a quanto stabilito nel “Regolamento Organizzativo e dei Controlli Interni” e nelle singole procedure aziendali. Aosta Factor ha definito una articolazione dei processi aziendali su tre livelli: 1. aree (“Core Business”, “Governo”, “Supporto”), 2. macro-processi, 3. processi-funzioni. Il risk management è preposta alle attività di controllo sulla gestione dei rischi o controlli di II° livello ed è collocata in staff alla Direzione Generale. I controlli di II° livello hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio e rendimento assegnati per le singole fattispecie di rischio. Sono affidati a strutture diverse da quelle produttive. Il Risk Management può introdurre nuovi controlli o modificare quelli già esistenti secondo le esigenze che via via emergono nel corso dell’attività aziendale. Il Risk Management opera in conformità alle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di controlli interni per gli intermediari finanziari. E’ responsabile della definizione e manutenzione dei processi organizzativi e delle procedure operative in coerenza con le linee guida della strategia aziendale definita dall’Alta Direzione. Assicura, in particolare, l’aggiornamento delle procedure coerentemente con le esigenze interne ed esterne, rispondendo della propria attività direttamente al Direttore Generale. Nell’ambito dei controlli di II° livello il Risk Management svolge i seguenti compiti: • definire principi, metodologie e regole per un efficace presidio del sistema dei rischi aziendali, come rappresentato nel Regolamento organizzativo e dei controlli interni; • con specifico riferimento al rischio di credito: - monitorare i profili di rischio/ rendimento - verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, - controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree con gli obiettivi di rischio-rendimento definiti dalla politica aziendale, - intervenire, nell’ambito delle proprie deleghe per il superamento di eventuali anomalie riscontrate avendo a tal fine adeguato accesso al sistema informativo aziendale, • verificare il rispetto delle procedure; gestire e monitorare i sistemi di misurazione del rischio operativo e degli altri rischi cosi come definiti nel Regolamento organizzativo e dei controlli interni; • monitorare le attività svolte dagli outsourcer sia verificando la presenza di processi di controllo interni ai fornitori di servizi sia effettuando controlli a campione direttamente presso le sedi degli outsourcer. In tale ambito controlla la funzionalità del sistema informativo, in termini di correttezza e affidabilità delle procedure e dei dati. In particolare, in caso di anomalie ai sistemi informativi che potrebbero arrecare pregiudizio all’operatività della Società, e che non siano risolte tempestivamente, il Risk Management, 194 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 informato dalle unità organizzative che hanno rilevato la criticità, si attiva nei confronti della società gestrice del sistema informativo, per la definizione e attuazione delle soluzioni necessarie; • portare tempestivamente a conoscenza l’Alta Direzione ogni episodio di rilevante irregolarità della gestione del rischio, di inadeguatezza del sistema dei controlli interni, di significativa variazione del livello dei rischi censiti; • procedere a specifiche verifiche su indicazione della Direzione Generale o del Consiglio di Amministrazione; • fornire adeguata e tempestiva informativa in merito ai controlli svolti ed alle eventuali anomalie rilevate alla Direzione Generale ed al Consiglio di Amministrazione ed alla funzione di Internal Auditing; • gestisce di concerto con la funzione di Internal Auditing i rapporti con la società di revisione. 3.1 Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta, tenuto conto che l’erogazione del credito costituisce la principale attività di business esercitata dalla società. La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale. L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di sana e prudente gestione aziendale. Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 dello Statuto (modalità e limiti) attraverso la Gestione Ordinaria, utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione regolati da specifiche Leggi Regionali. L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio. Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta. Il rischio di credito per la controllata Aosta Factor S.p.A. è un rischio tipico dell’attività di intermediazione finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L’attività di factoring, che costituisce l’esclusivo ambito operativo di Aosta Factor S.p.A., è la principale determinante del rischio di credito. L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello 195 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor S.p.A. è regolamentato da specifiche procedure operative. Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibera della risk policy, il principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio– rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e dell’evoluzione congiunturale. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi In riferimento alla capogruppo Finaosta S.p.A., il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. 2.1 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti. L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche. La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli: a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che predispongono l’istruttoria); b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura dell’Ufficio Gestione Rischi); c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione Investimenti e Sistemi). Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno oggetto di costante aggiornamento. L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione. Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta. L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in relazione all’appartenenza al settore privato/imprese. Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale. Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono 196 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di credito del prenditore e delle garanzie collegate. Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna. Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa. Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto. Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di finanziabilità, il tasso di interesse. Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e sviluppate anche internamente. La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia. La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dalla Direzione Investimenti e Sistemi su nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso . A tal proposito si evidenzia che, anche a seguito dei rilievi dell’Organo di Vigilanza successivi all’ispezione svoltasi nel periodo ottobre – dicembre 2013, l’attività di monitoraggio crediti verrà rafforzata sia tramite una più puntuale definizione delle attività svolte sia tramite nuovi assetti organizzativi. Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio Gestione Rischi nelle periodiche attività di monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e di proposta di passaggio di stato incaglio (di norma, annuale) e la Direzione Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di Amministrazione (annuale) Durante l’esercizio 2013 è proseguita da parte dell'Ufficio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto andamentale degli stessi. Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie. 197 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede di redazione del bilancio annuale e semestrale. La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio. La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con la Direzione Generale e trimestrale con il Consiglio di Amministrazione. Il processo creditizio si articola nelle seguenti fasi: - politica creditizia; - valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido; - concessione del credito; - controllo andamentale dei crediti; - gestione dei crediti non perfoming; - misurazione e controllo dei rischi creditizi. La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare e la durata del finanziamento. Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo. Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di gestione e controllo del rischio di credito, ha: − deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali; − individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo; − approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato; − deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte del rischio di credito. Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dall'Ufficio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio / rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio). Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito 198 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali (ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni). Si sottolinea che relativamente alla quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio credito, Finaosta S.p.A. non utilizza strumenti di Credit Risk Mitigation a fini prudenziali e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni nelle varie classi di attività (portafogli regolamentari). 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio. La classificazione del portafoglio crediti, a fini gestionali, è sintetizzata nella tabella seguente. Bilancio In bonis Codice stato 100 200 250 290 300 400 500 550 Giorni di scaduto In bonis Entro 60 Da 61 a 90 Da 91 a 360 scad <5% esp. Da 91 a 180 ≥5% esp. Da 181 a 270 ≥5% esp. Da 361 a 540 Da 540 Scaduti non deteriorati Scaduti deteriorati Ristrutturati Sofferenze Estinti contabilmente Passaggi a perdite Chiuse 560 900 700 750 800 999 Incagli Manuali Ristrutturati Sofferenze Credito estinto contabilmente con evidenza di perdita Passaggi a perdite Estinte nel mese Incagli In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio: − esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle eventuali previsioni di perdita; − esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di tempo; − esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che comportano una perdita; − esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza. La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie. Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite nella “Gestione del Contenzioso”. 199 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che almeno semestralmente sono oggetto di completa analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le fasi del monitoraggio consistono in azioni di sollecito al pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria (attività svolta dalla Direzione Istruttorie e Sistemi, su richiesta della Direzione Legale e Contenzioso, per le pratiche che per la prima volta registrano codice di stato pari a 400) e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza (delibera a carico della Direzione Generale). Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo andamentale finalizzato a: − verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti; − valutare i piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti dai piani stessi; − esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi; − determinare le relative previsioni di perdita in modo analitico per gli scaduti da oltre 180 giorni, ed in modo forfettario per i crediti in bonis e scaduti da meno di 180 giorni. Il ripristino in bonis delle posizioni scadute ed incagliate avviene in automatico con il versamento delle rate arretrate, mentre per le posizioni in sofferenza con specifica delibera della Direzione Generale su proposta della Direzione Legale e Contenzioso. In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche con stato incaglio maggiore a 400, la Direzione Legale e Contezioso si avvale di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione Istruttorie e Investimenti per l’aggiornamento istruttorio e di perizia, tali attività sono formalizzate nella procedura “Gestione attività di reporting” e “Valutazione, accertamento e controllo dei requisiti tecnici”; si evidenzia che l'aggiornamento dell’istruttoria ha validità 12 mesi per le imprese e 24 mesi per i privati. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in occasione della redazione del bilancio annuale e semestrale. La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il ripristino delle posizioni “in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle in “incaglio”. I crediti ai quali è stato attribuito stato incaglio compreso tra 300 e 700 sono assoggettati a valutazione analitica. Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di Amministrazione. Politiche di ammortamento La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla 200 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di Amministrazione la delibera. Nell’esercizio chiuso al 31.12.2013 sono state passate a perdita 3 pratiche per un mancato incasso pari a circa 13 mila euro, dei quali circa 12 mila riferibili ad una transazione. In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente informati sulla materia. Relativamente alla società Aosta Factor la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata: 2.1 – Aspetti organizzativi L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annualmente dal Consiglio di Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse. Con riferimento al 2013, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di composizione e dimensione del portafoglio impieghi: − In osservanza alla normativa di Vigilanza sulla concentrazione dei rischi – che dal 1 gennaio 2012 fissa nel 25% (ex 40%) del patrimonio di vigilanza il livello massimo dei grandi rischi individuali o di gruppo – il fondamentale ed incontrovertibile limite è rappresentato dalla direttiva di Banca d’Italia pro tempore vigente, che si intende quindi integralmente richiamata. Fermo quanto precede , e nel rispetto dei limiti di rischio considerati, viene confermata la possibilità di superare tale plafond, esclusivamente nelle tipologie di affidamento che prevedano la ponderazione del rischio sui debitori ceduti, adeguatamente frazionati, se soddisfatti i requisiti operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai pagamenti effettuati dai debitori ceduti piuttosto che dalla solvibilità dei cedenti; in tali casi il limite massimo assoluto per ciascun cedente ( singole aziende o gruppi) potrà essere pari al 60% del patrimonio netto della Società, con un valore assoluto fissato a € 15.000.000 (importo a sua volta basato sull’ipotesi prudenziale del Patrimonio di Vigilanza). Eventuali eccezioni, per gruppi o singoli cedenti, dovranno essere motivate esclusivamente dal riconosciuto standing dei nominativi e solo dopo approfondita analisi del loro merito di credito e/o del rating qualora convenuto. Analogo limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o gruppi), ancorchè eventualmente ponderati sul cedente, esclusivamente nei rapporti pro solvendo e pro soluto “mitigato” (che non abbia superato il test per la derecognition), per la determinazione dei “grandi rischi individuali” ai sensi della normativa di Vigilanza pro tempore vigente; − Con riferimento al settore merceologico non si ritiene necessaria l’esclusione a priori di aziende operanti in determinati settori, ma è altresì evidente che il protrarsi, ed in alcuni casi l’aggravarsi, della crisi economica impongono una valutazione approfondita e il più possibile circostanziata della situazione economica e patrimoniale delle imprese maggiormente esposte. Criteri prudenziali devono essere tenuti in debita considerazione soprattutto per quanto concerne le aziende che svolgono la loro attività in settori quali l’edilizia, il tessile/abbigliamento e l’automotive; quest’ultimo inteso nel senso più ampio, comprendendo tutto l’indotto, diretto e indiretto. E’ evidente che l’area geografica di primario interessa per la nostra società è anche quella maggiormente soggetta ai contraccolpi legati all’andamento e alle scelte strategiche e finanziarie 201 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 operate da primario gruppo automobilistico italiano. Tendenzialmente non graditi sono interventi nel comparto del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di vendite rateali). Eventuali eccezioni dovranno tenere in conto il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del cedente e/o lo standing complessivo del gruppo di appartenenza. − Consistenza del cedente. Fermi i limiti assoluti già individuati, l’importo deliberato deve essere congruo rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del soggetto, considerate anche la natura e la consistenza di eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2”; − Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamento economico, storico e prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2012 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui bilanci 2011. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale siano, cumulate fra loro, superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene comunque proponibile il rapporto, ma in tale valutazione si terrà debito conto della particolarità del biennio 2010-2011; − Tipologia di rapporto. L’indicazione strategica è orientata a privilegiare i rapporti di factoring a contenuto più tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Ove si ritenga di prendere in considerazione approcci diversi per cogliere opportunità commerciali ritenute interessanti e correlate a volumi consistenti, dovrà essere valutato con adeguata attenzione la rispondenza dei cedenti (NOFI) e/o dei debitori ceduti (pro soluto). Il ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza notifica, con notifica ma su debitori infragruppo, anticipi su ordini / contratti, che non dovranno di norma superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e correlate sia allo standing del cedente, che ai contenuti della prestazione, il 25 % del contratto stesso) e, seppur in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con particolare attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato a quello soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in presenza di rapporti oggettivamente più rischiosi ed enfatizzando invece la componente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di cedenti a minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Da valutare bene, inoltre, la natura del credito (soprattutto in termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in termini di controllo del credito ceduto e/o di riconoscimenti), la durata attesa (di norma entro i 180 giorni, salvo degli EE.PP. “fuori Valle” ed in particolare delle A.S.L.), e le modalità di incasso, ove diverse dallo standard (bonifico bancario). − Localizzazione clientela. Premesso che la Società intende operare prioritariamente in Valle d’Aosta, nelle zone limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali eccezioni devono essere motivate da una logica di “factoring indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico. − Aspetti economici. La valutazione deve essere fatta sia in relazione alla complessità gestionale sia, soprattutto, nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/rendimento. In base al principio generale stabilito al punto 202 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 precedente, l’ottimizzazione del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con margini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi attesi. Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commerciali sia alla Funzione Operativa. Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri rischi di primo e secondo pilastro, definendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie. I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Comitato Esecutivo, a Presidente e Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti. Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedure è affidato agli organi di controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con periodicità trimestrale. Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività: - istruttoria, delibera e rinnovo del credito, - valutazione debitori, - gestione dei crediti ad andamento anomalo. Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e monitoraggio del credito. In tutte le procedure sono specificati i controlli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono indicate le unità organizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’attività aziendale. 2.2 - Sistemi di gestione, misurazione e controllo La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli: a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’istruttoria della pratica (attività di competenza della Funzione Operativa); b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di competenza del Risk Controller); c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione Operativa). In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni proposte con le politiche del credito. Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per effettuare un’adeguata valutazione del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale. Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo. Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e servizio che si prevede di collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione. In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità di erogazione specifiche. 203 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido. Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera relativo alla valutazione debitori. La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie. Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” finalizzate alla preparazione della modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al perfezionamento della cessione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti. Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie. Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deterioramenti delle posizioni di rischio mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette. Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recuperare il credito. I casi di inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso. I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro in considerazione tutti i dati e gli elementi che derivano dalla sperimentazione del rapporto stesso. L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in”watch-list” e “sorvegliate”) è affidata all’Ufficio Debitori. L’Ufficio gestisce i crediti scaduti attraverso un apposito applicativo che permette anche eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una apposita “watch list” aziendale che funge da sistema di early warning. Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli organi preposti come indicato all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo. Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenziale, ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti portafogli regolamentari: - “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico”, “Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati”. 204 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposizioni e/o portafogli comparabili. Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. Ciò nonostante, la Società riesce a mantenere contenuta la numerosità delle posizioni configurabili come grandi rischi e a garantire una relativa diversificazione settoriale della propria clientela. La misurazione del rischio è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione in materia di assorbimento di capitale interno. 2.3 - Tecniche di mitigazione del rischio di credito Aosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garanzie è normata da una apposita procedura operativa. 2.4 - Attività finanziarie deteriorate La classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio. L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collaborazione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in outsourcing). Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i principali dati relativi alle posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdita), prodotti dalla Funzione Operativa anche sulla base dei vari aggiornamenti forniti dal Servizio Legale o dai legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito, che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche degli Organi di controllo interno di 2° e 3° livello. La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio (sofferenze, incagli). L’eventuale ritorno in bonis viene proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir meno del presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è demandato a specifica delibera del Consiglio di Amministrazione. Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei relativi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione viene effettuata di norma alla fine del primo semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi sono stati passaggi a perdita per Euro 544.526 (media per esercizio Euro 272.213), tutti relativi a partite già in sofferenza. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a posizioni classificate “in bonis”. Le posizioni scadute deteriorate e gli incagli oggettivi sono monitorate giornalmente attraverso programmi che segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmente saranno oggetto di segnalazione, dando la possibilità per un controllo preventivo. 205 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia Portaf ogli/qualità 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sofferenze Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso enti finanziari Crediti verso la clientela Derivati di copertura Totale 31/12/2013 Totale 31/12/2012 Incagli 4.946 26.375 4.946 5.319 26.375 11.717 Esposizioni ristrutturate Esposizioni Esposizioni scadute scadute non deteriorate deteriorate 0 0 Altre attività Totale 210 251 268.983 91.294 935.550 210 251 268.983 91.294 994.087 1.243 25.973 1.243 1.590 25.973 1.296.288 1.354.825 27.657 1.124.750 1.171.033 2. Esposizioni creditizie 2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori A. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA - Soff erenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Soff erenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate Totale A B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate - Altre esposizioni Totale B Totale (A+B) Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettif iche di valore di portafoglio Esposizione netta 18.407 33.722 -13.461 -7.347 4.946 26.375 1.251 -8 1.243 53.380 -20.816 0 32.564 26.063 938.493 964.556 1.017.936 0 0 0 -20.816 -90 -2.943 -3.033 -3.033 25.973 935.550 961.523 994.087 206 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti Esposizione lorda Tipologie esposizioni/valori A. B. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA - Soff erenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Soff erenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate Totale A ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate - Altre esposizioni Totale B Totale (A+B) Rettif iche di valore specifiche Rettifiche di valore di portaf oglio Esposizione netta 0 0 0 0 360.328 360.328 360.328 0 0 -50 -50 -50 360.278 360.278 360.278 3. Concentrazione del credito 3.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte Branca di attività economica 31/12/2013 a) Amministrazioni pubbliche 106.305 b) Società finanziarie 393.120 c) Società non f inanziarie 471.700 d) Famiglie 432.145 e) Istituzioni senza scopo di lucro 1.762 f) Resto del mondo 10.944 g) Unità non classif icabili e non classificate Totale 0 1.415.976 3.2 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte Aree geografiche Italia Nord ovest Nord Est Centro Sud Isole Europa Paesi Extra-UE Totale 207 31/12/2013 1.405.117 1.279.214 32.711 78.130 13.601 1.462 10.768 90 1.415.976 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 3.3 – Grandi rischi Grandi rischi 31/12/2013 31/12/2012 a) Valore non ponderato 318.814 166.286 b) c) Valore ponderato Numero 158.791 17 124.985 14 4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X) disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi. Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di frazionamento del rischio di natura creditizia. I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle "posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti. Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o uguale al 15% del Patrimonio di Vigilanza. Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale. Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione del rischio di credito il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI previsto dalla circolare 216/96 di Banca d’Italia. Aosta Factor S.p.A. adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l’approccio standardizzato previsto dalla nuova normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro limitato, per il momento, alle controparti rappresentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti territoriali, Intermediari Vigilati ed Enti del settore pubblico. 3.2 Rischio di mercato Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario. La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro. Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero. 208 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato. Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione. Aosta Factor S.p.A. non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato; il rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività. 3.2.1 Rischio di tasso di interesse INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una variazione dei tassi di interesse si rifletta negativamente sulla situazione economico-patrimoniale dell'intermediario, determinando una variazione del valore economico. In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono determinare una variazione del valore di mercato delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico del Patrimonio Netto. In riferimento a Finaosta, ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla Regione Autonoma Valle d'Aosta, fornitrice della provvista. L'operatività della Società non prevede che vi sia raccolta di fondi dal pubblico. La provvista con cui vengono erogati la maggior parte dei finanziamenti è fornita dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta tramite la costituzione di appositi Fondi di rotazione. Come stabilito dalle Leggi Regionali di riferimento gli impieghi vengono remunerati principalmente ad un tasso che è oggetto di pieno riconoscimento al Fondo. Per le operazioni in Gestione Ordinaria è utilizzata la liquidità propria di Finaosta S.p.A. Per quanto concerne Aosta Factor l’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i finanziamenti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve direttamente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali ceduti. Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di: - modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della provvista, con l’unico vincolo del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”; - chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti. Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al rischio di tasso di interesse. Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostanziale totalità della clientela l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanziari all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi, sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite. 209 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed indicizzate al mercato (anche in questo caso il parametro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse. Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato al alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate sulle operazioni di raccolta. Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing. Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un resoconto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie relazioni trimestrali. La società Pila S.p.A. non risulta esposta al rischio di tasso in quanto i tassi fissi ai quali sono soggetti i finanziamenti ottenuti a valere sulle leggi regionali di settore, erogati dalla Finaosta, sono considerevolmente al di sotto degli attuali tassi di mercato mentre per il prestito obbligazionario è previsto un tasso di interesse con una forma di variabilità che ne garantisce una quantificazione sicuramente migliore rispetto alle normali condizioni di mercato. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Attività 1.1 Titoli di debito 1.2 Crediti 1.3 Altre attività 2. Passività 2.1 Debiti 2.2 Titoli di debito 2.3 Altre passività 3. Derivati finanziari Opzioni 3.1 Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati 3.3 Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte 266.434 237.177 8.781 38.753 1.898 171.436 189.123 39.897 126 6.548 22.267 210 232.169 4.900 229.651 187.836 206.515 4.650 374.877 349.068 Durata indeterminata Oltre 10 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Fino a 3 mesi Voci / durata residua A vista 1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie 25 6.631 20.494 1.345 8 2.Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse Finaosta S.p.A., per la quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio tasso, adotta la metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96 di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza. 210 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel portafoglio immobilizzato (non di negoziazione). Il modello citato, dopo una preventiva ripartizione delle poste dell’attivo e del passivo in fasce temporali diverse, in base al corrispondente orizzonte temporale di riprezzamento consente di calcolare la variazione del valore economico aziendale a fronte di uno scenario caratterizzato da uno shock di tasso di 200 punti base per tutte le scadenze. Le attività e passività sono ripartite nei 16 scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96 (9° aggiornamento, Avvertenze Generali, §6 Vita residua); in particolare le attività: • a tasso fisso sono classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua; • a tasso variabile sono ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di interesse. Le attività in sofferenza, gli incagli e le esposizioni scadute deteriorate sono allocate nelle pertinenti fasce di vita residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate ai fini delle ultime valutazioni dei crediti disponibili. La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della duration modificata relativa alle singole fasce. La somma algebrica delle posizioni ponderate nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di tasso. L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%. Al 31.12.2013 tale indicatore risulta pari al 3,4%. Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia. Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria esposizione al rischio di interesse mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’attivo e del passivo. La misurazione dell’esposizione al rischio di interesse avviene, nell’ambito del Processo ICAAP, sulla base della metodologia semplificata proposta dalla regolamentazione (Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento (Capitolo V, Sezione XI, Allegato M) ) – modello del cash flow mapping/metodo delle fasce di vita residua. Al fine di implementare tale metodologia, Aosta Factor procede, su base semestrale, a: 1. identificare e determinare le valute rilevanti; 2. classificare le attività e le passività di natura finanziaria in fasce temporali; 3. determinare la posizione netta all’interno di ciascuna fascia e ponderarla per il relativo coefficiente; 4. determinare la somma delle posizioni nette ponderate per ciascuna fascia; 5. aggregare le esposizioni per le diverse valute in presenza di situazioni significative; 6. determinare l’indicatore di rischiosità e verificarne il rispetto della soglia indicata dall’Autorità di Vigilanza. 211 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 3.2.2 Rischio di prezzo INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il gruppo investe la liquidità in strumenti a breve equiparabili a cash mentre, per gli strumenti a medio periodo, utilizza polizze di capitalizzazione, preferendo attività non soggette alla negoziazione in mercati regolamentati. In virtù del tipo di portafoglio gestito, si è ritenuto di non approntare modelli di valutazione del VaR ai fini della stima della probabilità di perdite in eccesso rispetto a livelli fissati. Nel portafoglio non sono presenti azioni di società quotate e strumenti derivati. 3.2.3 Rischio di cambio INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di cambio nel Gruppo risulta assolutamente marginale in riferimento unicamente alla controllata Aosta Factor S.p.A. vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono sempre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio. In caso di impiego in divisa, l’azienda provvede ad accendere una provvista correlata per valuta e scadenza, neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente. Nell’esercizio 2013 la Società ha effettuato un’unica operazione di impiego in divisa fronteggiata da una provvista di pari valuta. 212 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Valute Voci Dollari USA Sterline Yen 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Crediti 1.4 Altre attività finanziarie 2. Altre attività 3. Passività finanziarie 3.1 Debiti 3.2 Titoli di debito 3.3 Altre passività finanziarie 4. Altre passività 5. Derivati 5.1 Posizioni lunghe 5.2 Posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio - 2. Dollari canadesi Franchi Altre valute svizzeri 2.915 2.920 2.915 2.920 5 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambio Si rimanda a quanto già esposto negli “Aspetti generali”. 3.3 Rischi operativi INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Relativamente a Finaosta per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver). Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali. Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2012 il sostanziale piano di rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente. Il presidio sul rischio in analisi è garantito da: - controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali; - controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno; 213 Gruppo Finaosta S.p.A. - Bilancio consolidato 2013 diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole internamente definite (Codice Etico). Si ricorda, altresì, le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate nella procedura interna n° 48 “Sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie”; responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso. Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dall’Ufficio Gestione Rischi, sul numero, importo e esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del Consiglio una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e Contenzioso e oggetto di controllo da parte del Servizio Compliance. Con riferimento all’esercizio 2013, da detta relazione risulta che la Società ha ricevuto n. 2 reclami, entrambi non accolti, mentre è stato presentato n. 1 ricorso all’ABF, respinto dall’Arbitro. Il primo reclamo, pervenuto in data 13 marzo 2013 e promosso da un cliente persona fisica, ha riguardato questioni attinenti il piano di ammortamento del mutuo concesso alla medesima reclamante e non è stato accolto non essendo stati riscontrati errori di sorta. Il secondo reclamo, pervenuto in data 16 luglio 2013 e promosso da un fideiussore persona giuridica, ha riguardato questioni attinenti informazioni relative al rapporto principale, che non sarebbero state comunicate al fideiussore, e non è stato accolto non sussistendo alcun onere informativo in tal senso. Il ricorso all’ABF, presentato in data 20 marzo 2013, ha riguardato invece questioni attinenti l’omessa comunicazione da parte di Finaosta S.p.A. della facoltà di sospensione delle rate dei muti ed è stato respinto dal Collegio ABF di Milano nella riunione del 5 dicembre 2013. Come previsto dalla normativa, è altresì data informativa del numero, ambito di applicazione ed esito dei reclami in un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale. Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure. In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si è inoltre dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, struttura organizzativa autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale, dedicata alla gestione diretta del rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti. Nel corso del 2013 l’attività del Servizio Compliance è entrata a regime: è stata avviata la revisione delle procedure interessate dalle normative oggetto di presidio diretto, sono stati effettuati i controlli di secondo livello già previsti dalle suddette procedure, nonché ulteriori controlli in loco su un campione di pratiche. Il Servizio Compliance ha inoltre svolto attività di consulenza ed assistenza alle strutture aziendali ed ha curato momenti formativi del personali. L’esito delle attività condotte dal servizio Compliance è stato rappresentato al Consiglio di Amministrazione con apposita relazione annuale nella quale è stato presentato anche il programma delle attività del 2014. Ad aprile 2014 il Servizio Compliance è stato inoltre rafforzato con l’istituzione dell’Ufficio Compliance cui è stata dedicata una nuova risorsa. 214 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti: − adeguata verifica della clientela; − valutazione del rischio; − gestione del rischio; − limitazione relative al trasferimento di denaro; − segnalazione di operazioni sospette. Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di riciclaggio e terrorismo. Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono. La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice di iniziative di formazione del personale nel corso del 2013, rivolte all’intero organico aziendale. Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate, anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio. Nella procedura 20 “Presidio normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo” sono, inoltre, disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il report periodico contenente informazioni su: − numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio; − numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette; − numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF. A far data dal primo agosto 2013 è stato istituito l’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche, collocato a diretto riporto del Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio, dedicato al monitoraggio continuativo dell’adeguata verifica e alla revisione degli accordati su alcune controparti intestatarie di mutui prima casa. Finalità principale di tale attività è sia garantire un costante aggiornamento dell’adeguata verifica sia valutare in modo più appropriato quelle controparti che giacciono in stati, ad oggi, non oggetto di svalutazioni analitiche. La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel 2013 e quelle pianificate per il 2014. Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed efficace dell’integrità della struttura aziendale. 215 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci. Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte dell’Ufficio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo. L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso. Tale processo gestionale richiede: - la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.; - la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi. Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da: - certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è, quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi; - riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento; - non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati; - non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva. La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da inserire nel database perdite operative aziendali. L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un utile strumento per la mappatura degli event types. L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita, connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con cadenza trimestrale l’Ufficio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative. 216 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative. Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento. Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono: − dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio: risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita; − dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla direzione, area e fase di attività generatrice della perdita; − dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile; − dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile; − dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura. Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010. La graduale rilevazione di tali dati permetterà di: − valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure; − verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più immediata agli eventi di perdita stessi; − migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società. La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio in esame. Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili: − la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency); − la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato (severity). Con cadenza trimestrale, l’Ufficio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di Amministrazione. Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base. Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach – BIA). Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS. Per quanto concerne Aosta Factor S.p.A., in base alle definizioni di Basilea II, recepite in seguito anche da ABI e Banca d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadeguati o inefficaci, dai sistemi informativi, dal personale o da eventi esterni. 217 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei processi aziendali (articolata in aree, macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact, Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring. Tale modello supporta un’attività di assessment periodico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event, effettuata dalla funzione di internal auditing con il personale operativo e con i responsabili delle singole unità organizzative, e una valutazione di adeguatezza dei controlli (di primo e secondo livello) finalizzata a rinforzare i presidi sulle aree di rischio a più alto impatto economico. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA In riferimento a Finaosta S.p.A. il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2013 risulta pari a 3,2 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’ 1,6 %. Ai fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al 31.12.2013 è pari a 0,8 milioni di euro pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2011-2012, di € 5,7 milioni di euro. 3.4 Rischio liquidità INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa. Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività. Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge. La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo quanto sancito nelle Leggi Regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di rescissione con un preavviso di 90 giorni. Le fonti di finanziamento, al 31.12.2013, sono identificabili nel socio unico R.A.V.A.; per specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A. S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012. 218 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischiorendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società. Il processo è articolato in tre fasi operative: − Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda; − Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi; − Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed interne. La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo alla Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal Consiglio di Amministrazione. Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dall’Ufficio Gestione Rischi per conto della Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono individuate le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del rischio di liquidità e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia di propensione al rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”. Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è demandato all’Ufficio Gestione Rischi. La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report. Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito, intermediario finanziario e compagnia di assicurazione: − la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato; − l'esposizione in pronti contro termine; − l'esposizione in carte commerciali; − l'esposizione polizze di capitalizzazione; − l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale); − il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione; − la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità. L’Ufficio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita: − disponibilità; 219 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 − distribuzione consistenze per tipologia di investimento; − disponibilità investite per controparti in relazione; − rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”. Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio. Nel corso del 2012 è stata sviluppata una specifica funzionalità informatica utile alla classificazione delle attività e passività in base alla vita residua. Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di liquidità nel breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si manifesta come squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze). Vista la tipologia di operatività svolta dalla Società, il tipo di strumenti ammessi alla compravendita sia per tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti correnti, il rischio di liquidità era stato stimato nella precedente rendicontazione medio – basso, tuttavia, considerando le recenti operazioni di indebitamento con CVA e CDP, il mancato rientro dei finanziamenti dovuto alle sospensioni, si ritiene di attestare, in ottica prudenziale, il grado di rischio ad un livello MEDIO. Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato. La gestione della liquidità e della tesoreria di Aosta Factor è di competenza del Direttore Generale, che opera sulla base delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale si avvale, per l’esecuzione e il controllo delle transazioni, delle strutture competenti dell’outsourcer Factorit. La politica della liquidità – formulata dal Direttore Generale – è approvata dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio è informato periodicamente della situazione di liquidità della Società. Al riguardo Aosta Factor, pur nel rispetto delle proprie specificità, è allineata ai principi relativi alla governance del rischio di liquidità stabiliti dal documento del Comitato di Basilea, Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, del settembre 2008 (principi nn. 1-4), richiamato dal documento dello stesso Comitato, Basel III: International framework for liquidity risk measurement, standards and monitoring, del dicembre 2010. Si è inoltre tenuto conto, per quanto applicabile all’attività di factoring, dei principi di “governo e gestione del rischio di liquidità”, di cui alla Circolare Banca d’Italia, n.263/2006. La Società, pur avendo considerato analiticamente i contenuti della documentazione “Basilea III” prodotta dal Comitato di Basilea, ritiene invece di non dover calcolare i due ratios formulati nel documento del dicembre 2010 (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio), non detenendo riserve di liquidità dal lato dell’attivo, ma avvalendosi solo di fonti di provvista di liquidità rappresentate dai margini di fido inutilizzati verso la Capogruppo e il sistema bancario, e non avendo investimenti oltre il breve termine. Le linee guida deliberate dal Consiglio stabiliscono che la provvista finanziaria della Società debba essere articolata totalmente sul breve termine e con forme tecniche tali da escludere il rischio di cambio (provvista in valuta solo a fronte di analoghi impieghi) e da minimizzare il rischio di tasso, con operazioni a “tasso chiuso” (tipiche degli anticipi s.b.f., dei finanziamenti “denaro caldo” e delle polizze di credito commerciale) per durate da 15 giorni a massimo 3 mesi; eventuali operazioni di durata maggiore possono essere attivate solo in presenza di un corrispondente impiego sulla clientela. Il Direttore Generale ha l’obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione, con cadenza quanto meno trimestrale, in ordine al totale dei fidi in essere, agli utilizzi per ciascuna forma tecnica ed al relativo costo pro tempore. L’attività svolta dall’outsourcer in materia di gestione della liquidità e della tesoreria è 220 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 disciplinata da uno specifico Service Level Agreement che costituisce parte integrante del contratto di service ed è periodicamente sottoposto a revisione interna da parte dell’Internal Auditing di Aosta Factor. Il rischio di liquidità, che nel caso di Aosta Factor si configura come funding risk non essendovi né un’attività di trading né investimenti in valori mobiliari, è stato rilevato nell’ambito del Processo ICAAP mediante l’approccio dei flussi di cassa (maturity ladder). Il rischio è mitigato dalla presenza di entrate (incasso dei crediti) ed uscite (pagamento anticipato dei crediti) che normalmente si equivalgono nel caso di turnover costante. Per la società Pila S.p.a. gli strumenti finanziari attivi rappresentano l’impiego di temporanee eccedenze di liquidità investite in prodotti finanziari con scadenza nel breve periodo (o comunque rapidamente monetizzabili) i quali, si ritiene, non espongono la società ad alcun rischio finanziario apprezzabile stante la natura delle controparti e le condizioni contrattuali in linea con i riferimenti di mercato. Gli strumenti finanziari passivi sono rappresentati dalle fonti di finanziamento alle quali si è fatto ricorso per finanziare gli investimenti di lungo termine della società. Non si ritiene che la società sia esposta in misura apprezzabile al rischio liquidità in considerazione delle riserve di liquidità a disposizione e del cash flow che la gestione sociale è, ragionevolmente, in grado di generare. Inoltre il rapporto tra attività e passività a breve e quelle a lungo deve ritenersi assolutamente equilibrato. 221 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di denominazione: EURO Vo ci/scaglio ni tempo rali Da Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre o ltre 6 1gio rno 7 gio rni 15 gio rni 1mese 3 mesi 1anno 3 anni A vista mesi a1 fino a 3 fino a 6 fino a 3 fino a 5 a7 a 15 fino a 1 gio rni gio rni mese mesi mesi anni anni anno Oltre 5 anni Durata indeterm inata A t t iv it à pe r c a s s a A .1 Tito li di Stato A .2 A ltri tito li di debito 47 1 47 A .3 Finanziamenti 63.952 11.140 13.942 49.527 83.222 9.834 46.027 99.988 100.426 536.443 250 540 A .4 A ltre A ttività 130.878 15.776 27.835 19.716 58.822 13.789 10.917 28.181 14.707 68.599 1.166 33.040 4.496 10.383 18.356 42.701 5.335 4.806 9.807 9.807 68.599 11.203 1.311 3.875 40.458 124 521 5.408 58.643 P a s s iv it à pe r c a s s a B .1 Debiti verso : - B anche - Enti finanziari - Clientela 1.158 3.379 B .2 Tito li di debito B .3 A ltre passività 30 600 15.557 4.981 9.611 25.364 58 29 9 830 850.942 O pe ra zio ni "f uo ri bila nc io " C.1 Derivati finanziari co n scambio di capitrale - P o sizio ni lunghe - P o sizio ni co rte Derivati finanziari senza C.2 scambio di capitale - Differenziali po sitivi - Differenziali negativi C.3 Finanziamenti da ricevere - P o sizio ni lunghe 5.930 - P o sizio ni co rte Impegni irrevo cabili a ero gare C.4 fo ndi - P o sizio ni lunghe - P o sizio ni co rte 222 0 0 440 732 41 1.582 6.083 6.704 5.035 8.328 22.962 19.197 12.317 4.536 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute 222 684 Gruppo Finaosta S.p.A. 2. Bilancio consolidato 2013 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di denominazione: USD Vo ci/scaglio ni tempo rali Da Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre Da o ltre o ltre 6 1gio rno 7 gio rni 15 gio rni 1mese 3 mesi 1anno 3 anni A vista mesi a7 a 15 a1 fino a 3 fino a 6 fino a 3 fino a 5 fino a 1 gio rni gio rni mese mesi mesi anni anni anno A t t iv it à pe r c a s s a A .1 Tito li di Stato A .2 A ltri tito li di debito A .3 Finanziamenti 2.918 A .4 A ltre A ttività P a s s iv it à pe r c a s s a B .1 Debiti verso : - B anche 2.918 - Enti finanziari - Clientela B .2 Tito li di debito B .3 A ltre passività O pe ra zio ni "f uo ri bila nc io " C.1 Derivati finanziari co n scambio di capitrale - P o sizio ni lunghe - P o sizio ni co rte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Differenziali po sitivi - Differenziali negativi C.3 Finanziamenti da ricevere - P o sizio ni lunghe - P o sizio ni co rte C.4 Impegni irrevo cabili a ero gare fo ndi - P o sizio ni lunghe - P o sizio ni co rte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 223 Oltre 5 anni Durata indeterm inata Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio Si rimanda a quanto indicato in Nota Integrativa ed a quanto indicato nel bilancio separato di Finaosta S.p.A. Sezione 5 – Prospetto analitico della redditivita’ consolidata complessiva Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre com ponenti reddituali senza rigiro a conto econom ico 20. Attività m ateriali 30. Attività im m ateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dism issione: 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrim onio netto: Altre com ponenti reddituali con rigiro a conto econom ico 70. Copertura di investim enti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cam bio: a) variazioni di valore b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 90. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dism issione: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrim onio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre com ponenti reddituali 140 Redditività com plessiva (voce 10 + 130) 150. Redditività consolidta com plessiva di pertinenza di terzi 160. Redditività consolidata com plessiva di pertinenza della capogruppo 224 Importo lordo Imposta sul reddito X X 5.172 -184 52 -131 Importo netto -184 52 -131 -184 52 5.040 605 4.435 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2013 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2013 Amministratori 224 Collegio Sindacale 317 Direttori generali e altri dirigenti 942 6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci: Tipologia parte correlata Totale Amministratori 148 Sindaci 126 Totale 274 Si tratta esclusivamente di crediti, non vi sono garanzie rilasciate in favore di tali soggetti. 6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate: Crediti verso clientela Tipologia Dirigenti con responsabilità strategica Finanziamenti Regione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per servizi finanziari Regione Autonoma Valle d'Aosta Debiti Crediti per mandato DGR 453/2011 Tipologia Regione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela Interessi attivi e proventi assim ilati Tipologia Amministratori Interessi finanziamenti Sindaci Interessi finanziamenti Importo 94 9.082 93.602 Importo 849.673 Importo 2 1 Regione Autonoma Valle d'Aosta Rimborso interessi passivi mutuo CDP Interessi passivi e oneri assim ilati Tipologia 2.508 Importo Regione Autonoma Valle d'Aosta Com m issioni attive Incremento f ondi regionali Tipologia 12.663 Importo Regione Autonoma Valle d'Aosta Commissioni attive Tipologia 3.824 Importo Altri proventi e oneri di gestione Regione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa Regione Autonoma Valle d'Aosta Affitti attivi 42.823 6 Sezione 7 – Altri dettagli informativi 7.1 Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis Codice civile) Il corrispettivo di Gruppo erogato per l’anno 2013 alla società di revisione per la revisione legale dei conti ammonta a euro 77 mila. 225 Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2013 – 31/12/2013 SITUAZIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ AOSTA FACTOR S.p.A. 226 Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2013 – 31/12/2013 STATO PATRIMONIALE 10. 40. 60. 100. 110. 120. 130. 140. 10. 20. 70. 90. 100. 110. 120. 160. 170. 180. Voci dell'attivo Cassa e disponibilità liquidite Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate - di cui alla L. 214/2011 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività TOTALE ATTIVO Voci del passivo e del patrim onio netto Debiti Titoli in circolazione Passività f iscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di f ine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri f ondi Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 227 31/12/2013 31/12/2012 820 20.000 185.303.168 11.177 7.200 3.231.005 789.241 2.441.764 2.407.787 2.381 20.000 134.763.824 26.948 0 3.046.601 772.951 2.273.650 103.278 37.151 188.610.521 32.302 137.892.056 31/12/2013 116.413.020 39.896.997 2.015.841 1.233.869 781.972 804.494 142.244 79.666 0 79.666 14.993.000 12.861.800 -14.458 1.417.917 188.610.521 31/12/2012 67.642.875 39.999.664 1.473.679 689.671 784.008 727.148 123.437 79.737 0 79.737 14.993.000 11.206.086 -9.284 1.655.714 137.892.056 Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2013 – 31/12/2013 CONTO ECONOMICO Voci 10. 20. 30. 40. 100. 110. 120. 130. 150. 160. 180. 190. 31/12/2013 31/12/2012 Interessi attivi e proventi assimilati 5.758.576 5.615.564 Interessi passivi e oneri assimilati -2.013.897 -2.007.707 Margine di interesse 3.744.679 3.607.857 Commissioni attive 2.862.620 2.531.705 Commissioni passive -134.677 -104.083 Com m issioni nette 2.727.943 2.427.622 Margine di interm ediazione 6.472.622 6.035.479 Rettifiche di valore nette per deterioramento di -1.705.650 -1.162.752 a) attività finanziarie -1.705.650 -1.162.752 d) altre operazioni f inanziarie 0 0 Spese amministrative -2.427.326 -2.408.963 a) spese per il personale -1.220.967 -1.215.054 b) altre spese amministrative -1.206.359 -1.193.909 Rettifiche di valore nette su attività materiali -15.998 -21.995 Rettifiche di valore nette su attività immateriali -1.800 0 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 71 -1.980 Altri proventi e oneri di gestione 36.799 66.714 Risultato della gestione operativa 2.358.718 2.506.503 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 0 9.179 Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle im poste 2.358.718 2.515.682 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -940.801 -859.968 Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle im poste 1.417.917 1.655.714 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 1.417.917 1.655.714 228 Pila S.p.A. – Situazione economico - patrimoniale 01/01/2013 – 31/12/2013 SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ PILA S.p.A. 229 Pila S.p.A. – Situazione economico - patrimoniale 01/01/2013 – 31/12/2013 STATO PATRIMONIALE 10. 40. 60. 100. 110. 120. 140. 10. 20. 70. 90. 100. 110. 120. 150. 160. 170. 180. Voci dell'attivo Cassa e disponibilità liquidite Attività f inanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività f iscali a) correnti b) anticipate Altre attività TOTALE ATTIVO 31/12/2013 582.734 218.116 7.069.228 14.066.670 2.677.901 764.253 759.235 5.018 2.513.304 27.892.206 31/12/2012 563.083 72.595 5.070.295 12.899.183 2.187.907 751.213 742.854 8.358 1.841.563 23.385.838 Voci del passivo e del patrim onio netto Debiti Titoli in circolazione Passività fiscali a) correnti b) diff erite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2013 2.116.949 4.657.750 381.607 380.527 1.080 4.867.052 1.123.920 75.841 0 75.841 8.993.498 6.183 5.065.591 -125.445 729.260 27.892.206 31/12/2012 1.384.444 4.696.500 421.477 305.321 116.155 3.552.560 833.218 0 0 0 7.060.000 6.183 4.733.479 -87.094 785.071 23.385.838 230 Pila S.p.A. – Situazione economico - patrimoniale 01/01/2013 – 31/12/2013 CONTO ECONOMICO Voci 10. 20. 90. 100. 110. 120. 130. 160. 170. 180. 190. 31/12/2013 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Utile / Perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie d) passività finanziarie Margine di interm ediazione Rettifiche di valore nette per deterioramento di a) attività finanziarie d) altre operazioni finanziarie Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utili (Perdite) delle partecipazioni Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle im poste Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle im poste UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 231 31/12/2012 72.867 -126.685 -53.818 156 156 0 125.605 -168.023 -42.418 0 0 0 -53.662 -1.823 -1.823 0 -42.418 0 0 0 -15.938.365 -6.398.744 -9.539.621 -8.676.942 -4.888.238 -3.788.704 -4.651.860 -294.357 21.715.573 775.506 0 10.148 785.654 -56.394 729.260 729.260 -2.496.961 -167.043 12.312.023 928.659 0 76.137 1.004.796 -306.819 697.978 697.978