Strane, pazze FIABE rovesciate - Comune di Ferrara
Transcript
Strane, pazze FIABE rovesciate - Comune di Ferrara
Strane, pazze FIABE rovesciate ! Classe 3 B A.s. 2015 / 2016 Ins.te: Menegatti Beatrice Come abbiamo lavorato? In un primo momento la classe ha analizzato la fiaba classica di “Cappuccetto Rosso “ in tutte le sue parti. La classe è stata poi divisa in piccoli gruppi . Ogni gruppo ha avuto il compito di “ stravolgere “ la stessa fiaba : Stravolgimento dell’ ambiente Stravolgimento dei personaggi Stravolgimento dei caratteri Cappuccetto Rosso in fondo al mar C’ era una volta una Pesciolina Rossa che viveva in fondo al mare nella Barriera Corallina. Un giorno la mamma le chiese di portare delle alghe buonissime alla sua nonna Pescepalla. Mentre nuotava tra i coralli della Barriera, arrivò un Pirania verde , con denti appuntiti che aveva la fama di essere cattivo e che , guarda caso, la rapì e la portò sul relitto di una nave, tana, di uno squalo grigio- nero che si divertiva a rapire ed impaurire , piccole vittime indifese. “ Dove stai andando bella pesciolina ? “ chiese lo squalo gentilmente. “ Da mia nonna Pescepalla “ rispose Pesciolina Rossa ignara della cattiveria, nascosta dietro a quella maschera di cortesia. “ Non preoccuparti cara, questa è la strada più corta per raggiungere la casa della tua nonna “ disse lo squalo che aveva già una bella idea in testa! Lo squalo lasciò andare via Pesciolina Rossa e prese invece la strada più corta, per raggiungere, più in fretta possibile, la casetta della nonna . Appena arrivato , si finse Pesciolina Rossa e in un sol boccone, ingoiò la nonna. Quando Pesciolina arrivò dalla nonna la trovò sdraiata su un letto di conchiglie ma …..sembrava strana come………… ……………… questa fiaba ! La piccola nipotina disse “ Come sei strana nonna,lunga e snella con questa faccia da “ pesce lesso ! “ “ Ho fatto una cura snellente , cara nipotina ! “ rispose. Pesciolina Rossa un po’ preoccupata chiese poi alla strana nonna “ Che occhi grandi che hai, che pinne appuntite, che bocca …. non saprei dire affusolata!” “ Allora vogliamo stare qui a perder tempo raccontandoci di quanto mi sono snellita o ingrassata, per caso ? O vogliamo cominciare il pranzo ! “ disse spazientita la fintanonna. “Nonna io ti ho portato le alghe ma tu che cosa hai preparato per pranzo ?” chiese la nipotina. “ Niente perché c’ è una specialità ! “ rispose . “ Ma quale nonna, sono curiosa di assaporarla “ esclamò. “ Veramente la specialità sei tu! Non fece in tempo a dirlo che la pesciolina era già stata ingoiata dallo Squalo. Fortunatamente passò di lì il pesce spada che conosceva la nonna e vide lo squalo che si era addormentato nella casetta della simpatica nonnina, così si immagino l’ accaduto taglio la pancia del cattivo squalo e liberò le due poverette che uscirono , sane e salve e vissero sempre felici e contente. Lo Squalo invece da quel giorno si prese tanta paura e decise di non spaventare più nessuno ! NAIKE, IRENE, FILIPPO L., FRANCESCO P. , FARIBA, MARGHERITA T. Il Lupo Rosso e….. la Golosa Cappuccetto C’ era una volta una deliziosa bambina, chiamata Cappuccetto Rosso, perché aveva il cappuccio e il mantello rosso. Un giorno, la bambina uscì di casa per andare in vacanza dal nonno mago che aveva una casetta nel deserto. Il nonno nel magazzino teneva delle pozioni magiche di tutti i tipi. Con alcune di queste pozioni, aveva cucinato dei gustosi dolcetti ma, per sbaglio aveva usato una pozione sbagliata. Questa pozione avevail potere di trasformare chi la ingeriva,in un atteggiamento o in un particolare che possedeva la persona più vicina e viceversa. Infatti così accadde: Cappuccetto assaggiò i dolcetti del nonno, proprio, mentre passava di lì, il lupo. Il Lupo divenne tutto rosso e Cappuccetto divenne una bella “ golosona “. Il nonno si accorse ben presto che la sua nipotina era diventata una bella golosona . I due si chiarirono subito e capirono dove stava l’ errore: il nonno si era proprio sbagliato e aveva inserito nei dolcetti la pozione che cambiava le persone e si scusò con la sua nipotina. Cappuccetto Rosso perdonò il nonno e gli suggerì di tovare la pozione che poteva rimediare a quell’ inconveniente. Così il nonno creò la pozione miracolosa che ritrasformò il lupo e cappuccetto in quello che erano nella vita e…… come finiscono sempre le fiabe…. Vissero tutti felici e contenti ! FEDERICO,SEBASTIANO, BENEDETTA, MARGHERITA M., FRANCESCO B. La terribile Cappuccetto Rosso e il pauroso lupo C’ era una volta in un bosco un lupo con dei denti affilati ma di carattere molto generoso. Un giorno la sua mamma lo invitò ad andare a raccogliere dei funghi e delle fragole. Il lupo si infilò la giacca blu con i bottoni rossi e uscì. Mentre camminava incontrò una bambina con un cappuccio rosso che iniziò a infastidirlo e lui iniziò a diventare talmente rosso da far scappare via la bambina dalla paura. Cappuccetto però iniziò a infastidire il lupo e un giorno lo buttò pure in un fiume e il lupo si arrabbiò tantissimo. Il povero lupo ci impiegò delle ore ad uscire dal fiume e quando ci riuscì tornò nella sua tana arrabbiatissimo. Per alcuni giorni non pensò che ad organizzare un piano per vendicarsi di quel grande dispetto. Da quel giorno , il lupo era diventato proprio cattivo . Passò un po’ di tempo, Cappuccetto Rosso però , non era tranquilla e decise di recarsi alla casa del lupo. Bussò alla porta e si presentò la mamma del lupo che lo andò a chiamare. Cappuccetto Rosso gli chiese scusa e il lupo che di indole era buono e generoso , la perdonò e da quel giorno , vissero felici e contenti. BEATRICE,VALENTINA, EMANUELE, CAMILLA, FILIPPO SOFFRITTI; GINEVRA; ACHILLE Da una fiaba simile….. cambio il tempo storico e alcuni particolari il mezzo magico e i personaggi mantengo il nome di un personaggio noto ma in una storia completamente diversa e con un oggetto diverso Trecce lunghe lunghe nella preistoria Un dinorco molto miope e un po’ tonto aveva rapito per sbaglio una cucciola d i sauro perché credeva fosse una NESPOLA e l’ aveva messa a maturare nella paglia, chiusa in cima a una torre di fango. Tutte le sere andava a vedere se la nespola era pronta per essere mangiata ma decideva sempre di aspettare che fosse più morbida e grassa. L’ aveva soprannominata “ Nespolina “. Passarono gli anni e “ Nespolina “ era ancora rinchiusa nella torre. Era diventata una bella fanciulla sauro con lunghi capelli biondi, come l’ oro. La torre di fango però non aveva scale perché non erano ancora state inventate. Dinorco per salire dalla fanciulla usava le lunghe trecce di Nespolina che al suo richiamo gli gettava le lunghe trecce e si arrampicava in cima alla torre. Un giorno passava di lì proprio il figlio del Rextiranno il principe,che vide la scena delle lunghe trecce e ,vedendo la bella fanciulla ,si innamorò di lei. Aspettò il momento opportuno e poi un giorno si fece lanciare giù le trecce . Quando Nespolina lo vide si innamorò subito di lui volevano fuggire dalla torre insieme ma…. Quei lunghi capelli non potevano aiutarla a scendere Così le disse: “ Verrò ogni sera a trovarti e ti donerò un pezzo di setahabilis con cui intreccerai una lunga fune che ci aiuterà a fuggire”. Tutti i giorni Nespolina aggungeva un pezzo alla sua fune. Nel frattempo Dinorco scoprì la tresca dei due con un inganno riuscì ad accecare il givane figlio di rextiranno. Prese poi Nespolina e la l’ abbandonò nel neolitico. Da allora la fanciulla non fece altro che piangere. Il principe però anche se era ceco non si arrese mai, vagò per le valli del Neolitico fino a quando guidato dai singhiozzi ritrovò Nespolina. Quando si incontrarono si abbracciarono e alcune lacrime di Nespolina caddero sugli occhi dell’ innamorato che ritrovò come d’ incanto la vista. Fortunatamente Dinorco aveva fatto un maleficio e così i due innamorati si sposarono e vissero per sempre felici e contenti. Il bottone magico Un orco molto miope e un po’ tonto aveva rapito per sbaglio una bambina perché credeva che fosse una nespola e l’ aveva messa a maturare nella paglia, chiusa in cima ad una torre. Tutte le sere andava a vedere se era pronta per essere mangiata ma doveva sempre aspettare che fosse più morbida e grassa. Passarono gli anni ed era diventata una bellissima fanciulla con lunghi capelli biondi come l’ oro. La torre non aveva scale e l’ orco per salire , usava le lunghe trecce di Nespolina , le gridava: “ Nespolina, getta le trecce ! “ e si arrampicò. Un giorno però Nespolina trovò a terra un bottone trasparente, sembrava un diamante allora lo toccò e comparve una nuvola, Nespolina non ci pensò due volte e ci salì subito sopra. La nuvola la portò fuori dalla torre e la fece cadere nel bosco pauroso. Fortunatamente passava di lì un giovane che la prese con se per portarla a casa con sé. Mentre attraversavano una palude sbucò dall’ acqua un coccodrillo che morse un piede al povero giovane. La principessa aveva conservato il bottone che guarì immediatamente la ferita del giovane. I due erano sani e salvi si conobbero e andarono a vivere insieme in una capanna tra le montagne. Uno strano …… Robin Hood Un orco molto miope e un po’ tonto aveva rapito per sbaglio un bambino perché credeva che fosse una nespola e l’ aveva messo a maturare nella paglia, chiusa in cima a una torre. Tutte le sere andava a vedere se il bambino , che si chiamava Robin Hood era pronto per essere mangiato ma decideva sempre di aspettare che diventasse più morbido e grasso. Passarono gli anni e Robin Hood era diventato un bellissimo fanciullo che teneva sempre con sé degli arpioni lunghi e gialli come l’ oro. La torre non aveva le scale così il fanciullo , per far salire l’ orco gli lanciava giù i suoi arpioni lunghi, lunghi. Un giorno però, il figlio del re sentì l’ orco dire quelle parole e vide quei lunghi arpioni. Il giovane incuriosito fece salire il figlio del re e si lasciò convincere a fuggire. L’ orco quando tornò alla torre non trovò il fanciullo e si mise a cercarlo. Intanto Robin Hood scoprì di essere il secondogenito del re e così visse per sempre a corte con il re e suo fratello che l’ aveva per caso salvato. L’ orco fu catturato e tutti vissero felici e contenti per sempre.