progetto esecutivo impianti meccanici
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progetto esecutivo impianti meccanici
RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. TALLER DE ARQUITECTURA COMUNE DI SALERNO AUTORITA’ PORTUALE DI SALERNO SALERNO - “FRONTE DEL MARE” PROGETTO ESECUTIVO Edificio Porta Sud-Ovest IMPIANTI MECCANICI R RE EL LA AZ ZIIO ON NE ET TE EC CN NIIC CA AD DE ESSC CR RIIT TT TIIV VA A N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 1 TALLER DE ARQUITECTURA INDICE 1. DESCRIZIONE DELLE OPERE MECCANICHE ........................................................................... 2 1.1 1.1.1 1.2 1.3 1.4 TERRA 1.5 QUINTO 1.6 1.7 1.8 1.8.2 1.8.3 1.9 2. CENTRALE TERMOFRIGORIFERA E RETI DI DISTRIBUZIONE .............................................................. 2 Generalità.................................................................................................................................. 2 IMPIANTO A RADIATORI PER SERVIZI IGIENICI ................................................................................. 3 IMPIANTO A VENTILCONVETTORI ED ARIA PRIMARIA PER UFFICI ..................................................... 4 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E RICAMBIO ARIA SPAZIO POLIFUNZIONALE ESPOSITIVO PIANO 5 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E RICAMBIO ARIA SALA CONFERENZE E SALA RIUNIONI PIANO 6 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO LOCALI CED E UPS ....................................................................... 6 IMPIANTO DI VENTILAZIONE CABINA MEDIA TENSIONE ................................................................... 7 SISTEMA DI REGOLAZIONE CENTRALE E DI SUPERVISIONE ............................................................... 7 ELEMENTI IN CAMPO ............................................................................................................ 9 TERMINALI............................................................................................................................. 10 IMPIANTO ASCENSORI ................................................................................................................... 11 DATI TECNICI DI PROGETTO ...................................................................................................... 13 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.5.1 2.5.2 2.5.3 2.5.4 CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE............................................................................................... 13 ORARIO DI FUNZIONAMENTO......................................................................................................... 13 RICAMBI D'ARIA ESTERNA ............................................................................................................. 13 RUMOROSITÀ ................................................................................................................................ 13 OSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI TECNICHE VIGENTI ................................................................. 14 Tutela dell’ambiente ................................................................................................................ 14 Fonti rinnovabili di energia..................................................................................................... 14 Impianti meccanici .................................................................................................................. 15 Sicurezza.................................................................................................................................. 16 N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 1. 2 TALLER DE ARQUITECTURA DESCRIZIONE DELLE OPERE MECCANICHE 1.1 CENTRALE TERMOFRIGORIFERA E RETI DI DISTRIBUZIONE 1.1.1 Generalità L’edificio Porta Sud Ovest sarà dotato di centrali autonome per la produzione dei fluidi termovettori per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria. Il gruppo frigorifero a pompa di calore e le caldaie, una d’integrazione/emergenza riscaldamento e l’altra di produzione acqua calda sanitaria, saranno installati al piano terrazza. L’unità di trattamento aria primaria, il gruppo motopompa antincendio, la centrale idrica potabile e gli altri impianti saranno invece installati in appositi locali tecnici al piano interrato. Tutte le apparecchiature installate all’aperto dovranno essere resistenti all’azione aggressiva dell’aria salmastra e questo sarà possibile mediante rivestimenti, trattamenti o protezioni opportune. I criteri di scelta delle apparecchiature privilegiano dispositivi che utilizzano fonti rinnovabili: pannelli solari per produzione di acqua calda ed equipaggiamenti a ridotte emissioni di CO2, quali gruppo frigorifero ad alto rendimento e caldaia a condensazione. Data la dimensione delle potenze in gioco ed il grado di controllo e manutenzione che potrà essere dedicato all’impianto, non si ricorre a soluzioni che comportino complicazioni eccessive o che implichino l’utilizzo di apparecchi che richiedono particolari specializzazioni per gestione e manutenzione, pur con garanzia di ottimali ed elevate prestazioni energetiche. 1.1.1.1 Produzione dei fluidi caldi e refrigerati La produzione dei fluidi termovettori sarà a servizio dei circuiti caldo/refrigerato per i ventilconvettori e solo caldo per i radiatori, che nel periodo estivo saranno esclusi localmente mediante elettrovalvola. Nella stagione di riscaldamento si prevede la produzione di acqua alla temperatura nominale di mandata di 40°C. L’acqua refrigerata sarà prodotta ad una temperatura di 7°C. Per le caratteristiche ed il dimensionamento dei pannelli solari si rimanda alla sezione dedicata alla preparazione dell’acqua calda sanitaria. La produzione dei fluidi caldo e refrigerato è demandata al gruppo frigorifero a pompa di calore, condensato ad aria, a gas ecologico R410-A, con compressori scroll. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 3 TALLER DE ARQUITECTURA La caldaia a gas a condensazione, installata anch’essa sul piano terrazza, produrrà acqua calda d’integrazione alla pompa di calore per l’impianto di riscaldamento. La pompa di calore sarà idonea per installazione all’aperto in ambiente salmastro. La circolazione dei fluidi termovettori sarà garantita da un gruppo idronico a bordo della pompa di calore. La centrale sarà realizzata con tubazioni in acciaio ss, coibentate con guaine, completa delle necessarie valvole di sezionamento e manovra, oltre a strumentazione di servizio per controllo, regolazione e sicurezza. Sulla connessione con la rete potabile dovrà essere installato un disconnettore idraulico per evitare inquinamenti della rete idrica. Il reintegro avverrà inoltre con acqua addolcita mediante apposito impianto di trattamento, che sarà a servizio anche della produzione di acqua calda sanitaria. Lungo le reti ed in corrispondenza delle unità di trattamento aria dovranno essere previsti dispositivi di sfogo aria manuale realizzati con barilotti e tubazioni di scarico in acciaio nero complete di valvole a sfera,. Si rimanda per il dettaglio agli elaborati grafici, ed alle specifiche dei materiali. 1.2 IMPIANTO A RADIATORI PER SERVIZI IGIENICI I servizi igienici saranno scaldati da radiatori, dimensionati per funzionamento a bassa temperatura. La distribuzione ai corpi scaldanti avverrà tramite collettori complanari completi di intercettazioni. La distribuzione del fluido termovettore sarà a pavimento, con valvole termostatiche su ogni corpo scaldante. In tutti i servizi igienici, ciechi, è prevista l’estrazione meccanica dell’aria a mezzo di valvole a fungo regolabile. Le condotte dell’aria a cui saranno collegate queste valvole verranno realizzate in lamiera zincata, indipendenti da quelle di ripresa degli altri locali e convogliate ai cassonetti di estrazione aria posti sulla copertura dell’edificio. Sono previsti due cassonetti di estrazione aria, uno per i servizi igienici del piano interrato e uno per i servizi igienici dei piani superiori. Le canalizzazioni di estrazione aria servizi igienici saranno prive di coibentazione e correranno nel controsoffitto . N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 4 TALLER DE ARQUITECTURA Sulle porte dei servizi igienici saranno previste griglie di transito per permettere il passaggio dell’aria. 1.3 IMPIANTO A VENTILCONVETTORI ED ARIA PRIMARIA PER UFFICI Per ogni ufficio è prevista l’installazione di ventilconvettori generalmente del tipo a cassetta a quattro vie da incasso in controsoffitto, a due tubi. I controsoffitto saranno ispezionabili per consentire la manutenzione delle apparecchiature. Per quanto riguarda la logica di funzionamento dell’impianto ventilconvettori, ciascuna stanza sarà dotata di termostato con comunicazione e potenziometro di taratura +/-3°C, con accensione e spengimento da sistema centralizzato, completo di pulsante di presenza che consenta un ritardo dello spengimento dell’impianto del locale e della relativa viabilità. Le distribuzioni ai terminali saranno realizzate mediante dorsali di piano con intercettazioni indipendenti sulla colonna passante nel cavedio. Le tubazioni saranno in acciaio con guaine isolanti idonee per impianti con acqua refrigerata. Gli apparecchi dovranno essere a bassa rumorosità, completi di intercettazioni ed accessori vari di servizio. Dovrà inoltre essere realizzato lo scarico condensa fino alla più vicina colonna di scarico, transitante in pendenza in controsoffitto e sotto il pavimento flottante. Il ricambio dell’aria negli uffici avverrà mediante unità di trattamento aria primaria installata al piano interrato in locale tecnico. L’unità sarà a sezioni componibili, costituite essenzialmente da: ventilatore di ripresa, recuperatore statico a flussi incrociati con filtri e by-pass, serranda motorizzata aria esterna, batteria di raffreddamento/riscaldamento, umidificazione isoterma con produttore di vapore ad elettrodi immersi, separatore di gocce, ventilatore di immissione. A monte delle connessioni di collegamento alle condotte di distribuzione in lamiera zincata, saranno installati silenziatori quadrangolari a setti fonoassorbenti del tipo antierosione. La presa d’aria avverrà sulla terrazza, mediante griglia di presa aria esterna, così come evidenziato negli elaborati grafici di progetto allegati. L’aria sarà immessa negli uffici prevalentemente mediante bocchette in alluminio a doppio ordine di alette regolabili, complete di serranda di regolazione, installate a parete. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato 5 RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. TALLER DE ARQUITECTURA La ripresa, ove possibile, avverrà con bocchette installate nel controsoffitto del corridoio. Qualora ciò non risulti possibile la ripresa avverrà a parete con bocchette della stessa tipologia di quelle di immissione. Saranno previste serrande tagliafuoco negli attraversamenti delle pareti REI. Dove sono previsti attraversamenti del compartimento REI del vano scale le canalizzazioni dovranno essere protette con rivestimento REI 90 1.4 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E RICAMBIO POLIFUNZIONALE ESPOSITIVO PIANO TERRA ARIA SPAZIO I locali dedicati allo spazio polifunzionale espositivo al piano terra saranno condizionati mediante una piccola unità di trattamento aria dedicata e ventilconvettori a due tubi a cassetta a quattro vie, da controsoffitto. L’UTA sarà installata nel locale tecnico al piano interrato e sarà di tipo pensile a soffitto, composta da sezione filtrante, batteria riscaldante/raffreddante e ventilatore di immissione aria. A questo termocondizionatore l’aria di rinnovo verrà fornita dall’unità di trattamento aria primaria dell’edificio. A monte delle connessioni di collegamento alle condotte di distribuzione in lamiera zincata, saranno installati silenziatori quadrangolari a setti fonoassorbenti del tipo antierosione. L’aria sarà immessa in ambiente mediante diffusori lineari a soffitto. Sulla porta della bussola d’ingresso verrà installata una lama d’aria a batteria d’acqua calda, con intercettazione estiva del circuito idraulico mediante elettrovalvola a comando remoto centralizzato. Le distribuzioni ai ventilconvettori, come nel resto dell’edificio, saranno realizzate mediante dorsali di piano con intercettazioni indipendenti sulla colonna nel cavedio. Gli apparecchi dovranno essere a bassa rumorosità, completi di intercettazioni ed accessori vari di servizio. Dovrà inoltre essere realizzato lo scarico condensa fino alla più vicina colonna di scarico. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato 6 RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. TALLER DE ARQUITECTURA 1.5 IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE E RICAMBIO CONFERENZE E SALA RIUNIONI PIANO QUINTO ARIA SALA Il rinnovo dell’aria della sala conferenza e della sala riunione al piano quinto sarà realizzato mediante recuperatori entalpici installati nel controsoffitto dei locali di servizio adiacenti alle sale. Ciò consentirà la gestione autonoma di questi locali, sulla base delle reali necessità di utilizzo. In questi ambienti il ricambio dell’aria avverrà a mezzo di diffusori lineari a soffitto. Le prese d’aria esterna e le espulsioni avverranno sulla terrazza, così come evidenziato negli elaborati grafici di progetto allegati. Nella sala riunioni e nella sala conferenze è prevista l’installazione di ventilconvettori del tipo a cassetta a quattro vie a soffitto. Le distribuzioni ai ventilconvettori, come nel resto dell’edificio, saranno realizzate mediante dorsali di piano con intercettazioni indipendenti sulla colonna nel cavedio. Gli apparecchi dovranno essere a bassa rumorosità, completi di intercettazioni ed accessori vari di servizio. Dovrà inoltre essere realizzato lo scarico condensa fino alla più vicina colonna di scarico. 1.6 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO LOCALI CED E UPS Il controllo della temperatura all’interno del locale CED avverrà condizionatori di precisione progettati specificatamente per questa tipologia di locali, ad espansione diretta con condensatore remoto ad aria, ed unità ambiente ad armadio a parete. Le unità esterne saranno installate al livello interrato, con staffaggio a parete nell’autorimessa dell’edificio, in corrispondenza delle griglie di aerazione. Anche nel locale UPS è previsto un identico condizionatore di precisione per solo raffreddamento, oltre ad un ventilatore di estrazione aria a doppia velocità controllato da termostato ambiente. Il condizionatore entrerà in funzione solo nel caso in cui la sola ventilazione non fosse in grado di mantenere la temperatura al di sotto del set-point fissato per il buon funzionamento delle apparecchiature. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 7 TALLER DE ARQUITECTURA L’unità motocondensante esterna sarà installata all’esterno del locale, a parete, così come evidenziato negli elaborati grafici di progetto allegati. 1.7 IMPIANTO DI VENTILAZIONE CABINA MEDIA TENSIONE Il locale cabina MT, situato al piano seminterrato, verrà dotato di un sistema di ricambio aria di tipo forzato, mediante una coppia di cassonetti ventilanti, che in condizioni di normale esercizio funzioneranno l’uno di riserva all’altro, ma che, al superamento della temperatura di 40°C nella zona sovrastante al trasformatore, entreranno in funzione in parallelo. L’aria di rinnovo sarà prelevata dalla porta grigliata attestata sull’esterno. 1.8 SISTEMA DI REGOLAZIONE CENTRALE E DI SUPERVISIONE Il sistema di supervisione impianti meccanici coprirà tutte le parti oggetto della fornitura e sarà di tipo DDC, essenzialmente costituito da una unità centrale collegata a mezzo bus ai controllori periferici di zona, sui quali saranno presenti i programmi di gestione dei sistemi di I/O. Le unità periferiche avranno funzionamento anche in mancanza di collegamento bus con l’unità centrale. L'unità centrale sarà basata su PC e completa di stampante, video 19” LCD, programmi di gestione con pagine grafiche rappresentanti gli schemi di centrali, sottocentrali, UTA, schemi sistemi di sollevamento, le planimetrie impianti con dettaglio locali, terminali, valvole di zona, sensori. Per ogni regolatore di terminali dovrà essere facilmente regolabile l’orario di funzionamento. Si precisa che: • • • • il gruppo frigorifero sarà con scheda di interfaccia per sistema di telegestione, completo di protocolli di comunicazione e licenze di funzionamento, le centrali dovranno essere dotate di pagine grafiche con indicazione interattiva di stati, allarmi, set, misure rilevate dai sensori, orari il sistema di telegestione dei regolatori ambiente sarà completo di pagine grafiche con l’indicazione planimetrica dei locali con indicazione interattiva di stato terminali, set, orario, temperatura rilevata, presenza persone il sistema dovrà prevedere uscite per grande allarme, piccolo allarme, telecontrollo via lan. In dettaglio si riportano le apparecchiature previste per un sistema di regolazione tipo Desigo Siemens. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato 8 RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. TALLER DE ARQUITECTURA Tabella Materiale HW Sistema – Sistema Sigla Descrizione BPZ:CMD.02 Dongle Desigo Insight USB Qta 1 Licenze – Sistema Sigla Descrizione Qta DESIGO V2 Licenza Desigo V2 1 1.8.1.1 Hardware Sottostazione Ddc Tabella Automazione - TECNOLOGICO Sottosistema Macchina Gruppo AI DI MECCANICO TECNOLOGICO UTA 5 23 2 12 MECCANICO TECNOLOGICO ACS 2 5 0 0 MECCANICO TECNOLOGICO ACQUE REFLUE 0 5 0 0 MECCANICO TECNOLOGICO ANTINCENDIO 3 12 0 0 MECCANICO TECNOLOGICO LOCALE CED 1 0 0 0 MECCANICO TECNOLOGICO LOCALE UPS 1 2 0 1 MECCANICO TECNOLOGICO AUTOCLAVE PRESSURIZZATA IDRICA 1 4 0 0 MECCANICO TECNOLOGICO CALDAIA 0 2 0 1 MECCANICO TECNOLOGICO MISURE 5 0 0 0 18 53 2 14 Totali AO DO Tabella Materiale Periferiche - TECNOLOGICO Sigla Descrizione BPZ:TXM1.16D Modulo 16 ingressi digitali. Segnalazione ingressi con led Verde 3 BPZ:TXM1.8U Modulo universale 8 ingressi/uscite configurabili: - DI ingressi digitali mantenuti, impulsivi o conteggi; - AI sensori temperatura o 0..10 Vcc; - AO uscite analogiche 0..10 Vcc; - Alimentazione apparati esterni inclusa. Segnalazione ingressi con led Verd 3 BPZ:TXM1.6R Modulo 6 uscite digitali. Segnalazione ingressi con led Verde senza comando manuale locale. 6 uscite digitali a relè configurabili come: - Comando mantenuto o impulsivo; - Multi o singolo stadio; Comando a tre punti. Portata contatti 4A (resistitivo) o 3 BPZ:PXC64-U Controllore Desigo PXC modulare liberamente programmabile con il linguaggio D-MAP (conforme allo Standard 1131 CEN). Tutti i blocchi funzioni sono disponibili in librerie e vengono uniti graficamente per costruire le logiche di programma degli impianti st 1 BPZ:PXA30-N Modulo di espansione per controllore Desigo PXC64-U per comunicazione BACnet/IP 1 BPZ:TXB1.PBUS Modulo P-Bus con alimentatore incorporato. Funzioni: - Gateway P-Bus / Island Bus; - Uscita 24 Vcc, 1 N° PROGETTO: 0 09/2010 Qta B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 9 TALLER DE ARQUITECTURA 1,2 A; - Uscita 24 Vca per apparati esterni; - Connessione USB per tool esterno configurazione BPZ:TXS1.EF10 Modulo per connesione Bus 2 BPZ:TXA1.K12 Set indirizzi 1...12 con reset 1 Tabella Materiale Periferiche - POMPA DI CALORE Sigla Descrizione Qta BPZ:PXC00-U Controllore Desigo PXC per integrazione terze parti 1 BPZ:PXA30-RS PXA30-RS Ext. module with RS232 & RS485 1 Tabella Materiale Periferiche - UPS MECCANICO Sigla Descrizione BPZ:PTM1.RS485 Modulo Interfaccia generico RS485 Qta 1 IT2:PTM1.APP PTM1.RSxxx application 1 Tabella Materiale Periferiche - CED MECCANICO Sigla Descrizione Qta BPZ:PTM1.RS485 Modulo Interfaccia generico RS485 1 IT2:PTM1.APP PTM1.RSxxx application 1 1.8.2 ELEMENTI IN CAMPO Tabella Materiale Campo - TECNOLOGICO Sigla Descrizione BPZ:GMA126.1E Servocomando serranda rotativo con ritorno a molla comando 2 punti Finecorsa Alim. 24 V ac con cont. 2 BPZ:QAF81.3 Termostato a capillare per la misura della temperatura di media sui canali dell'aria per protezione antigelo batteria di riscaldamento. Contatto in commutazione. Caratteristiche: differenziale minimo d'intervento, reset automatico o manuale, custodia in a 1 BPZ:QBM81-5 Pressostato per il rilievo pressione differenziale dell'aria. Scala di regolazione: 50..500 [Pa]. Contatto in commutazione. Caratteristiche: diaframma flessibile con misura della pressione dei 2 ingressi ("+" e "-") e al superamento del setpoint differenz 1 BPZ:SQX62 Servocomandi elettromeccanici modulanti, con manopola per il comando manuale. Custodia in alluminio pressofuso. Questi servocomandi non sono provvisti di ritorno a molla. Sono utilizzabili per valvole con corsa di 20 mm delle serie: VVF40.../ VXF40... (Fi 1 BPZ:VXG41.50 Valvola a 3 ad otturatore PN 16 DN 50 Kvs 40 Corsa 20 mm per motore SQX-SKD/B Corpo in bronzo per acqua sanitaria 1 BPZ:ALG503 Kit 3 bocchettoni zincati neri 1 BPZ:QAM2120.040 Sonda per la misura della temperatura nei canali dell'aria. Segnale di misura: passivo Lg-Ni1000. Lunghezza sensore: 0,4 [m]. Tiranti (AQM63.3): no. Esecuzione: basetta, coperchio ad innesto e morsettiera. Montaggio: con flangia e tiranti a corredo. Campo 3 BPZ:QAE2120.010 Sonde per la misura della temperatura delle tubazioni o dei serbatoi di accumulo. Ni1000 lunghezza 5 N° PROGETTO: 0 09/2010 Qta B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 10 TALLER DE ARQUITECTURA bulbo 100 mm. Impiego: tubazioni o serbatoi. Montaggio: con guaina o con nipple. Campo d'impiego:-30...+130 °C. Costante di tempo:8 sec. con nipple, 30 sec. BPZ:QAE2120.015 Sonde per la misura della temperatura delle tubazioni o dei serbatoi di accumulo. Ni1000 lunghezza bulbo 150 mm. Impiego: tubazioni o serbatoi. Montaggio: con guaina o con nipple. Campo d'impiego:-30...+130 °C. Costante di tempo:8 sec. con nipple, 30 sec. 1 BPZ:QBE2002-P16 Sonda pressione per liquidi 2 BPZ:QFA2060 Sonde combinate per la misura dell'umidità relativa % e della temperatura ambiente. Segnale di misura ur 0...100% e della temperatura. Esecuzione: basetta, coperchio ad innesto e morsettiera. Campo ur %:0...95 %. Alimentazione:24 V AC o 13,5...35 V DC. Se 1 BPZ:QAA24 Sonda per la misura della temperatura ambiente. Segnale di misura LG-Ni1000. Esecuzione: basetta, coperchio ad innesto e morsettiera. Segnale:LG-Ni 1000. Campo d'impiego:0...50 °C. Costante di tempo:7 min. Collegamento:2 fili. Grado di protezione:IP 30. D 2 BPZ:QAC22 Sonda per la misura della temperatura esterna. Segnale di misura passivo. Esecuzione: basetta, coperchio ad innesto e morsettiera. Campo d'impiego:-50...+70 °C. Costante di tempo:14 min. Collegamento:2 fili. Grado di protezione:IP 54. Dimensioni: 80 x 92 1 1.8.3 TERMINALI 1.8.3.1 Hardware Sottostazione Tabella Materiale Sottostazioni - TERMINALI Sigla Descrizione BPZ:PXR11 Controllore di sistema per 60 regolatori RXC: il PXR11 integra i regolatori ambienti della gamma Desigo RXC nel sistema di building automation Desigo. I dati del RXC sono mappati in BACnet (vista blocchi funzioni) e viceversa. Il controllore PXR esplica l 1.8.3.2 Qta 1 Elementi in Campo Tabella Materiale Periferiche - TERMINALI Sigla Descrizione BPZ:RXC21.1/00021 Qta Il regolatore ambiente RXC21.1 è usato per la regolazione individuale di temperatura ambiente: fornito precaricato con l’applicazione base 00021, permette il controllo automatico del ventilatore ad 1-3 velocità con relè. Per sistemi fan-coil a 2 o 4 tubi, 42 Tabella Materiale Campo - TERMINALI Sigla Descrizione BPZ:SSB81 Servocomando elettrico modulante, con corsa 5.5 mm, custodia in plastica, indicatore di posizione, comando manuale. I servocomandi SSB... sono utilizzabili con valvole con corsa 5,5 mm delle serie: VMP43..., VMP45..., VVP45..., VXP45... Alimentazione: 24 81 BPZ:VXP45.15-2.5 Valvole a tre vie sede e otturatore, con corpo in bronzo, attacchi filettatti a norme ISO 228/1 e manopola per il comando manuale. Attacco filettato: G ¾ [in], DN: 15 [mm], Kvs: 2,5 [m³/h]. Utilizzabili per il controllo di unità terminali, soffitti raffre 81 BPZ:QAX31.1 Unità ambiente completa di sensore per la misura della temperatura ambiente e potenziometro di ritaratura del setpoint (+/-3K). Adatta per i regolatori della serie Desigo RX.... e Synco RXB2..., con possibilità di comunicazione su Bus PPS2 e Bus LON (se c 12 BPZ:QAX32.1 Unità ambiente completa di sensore per la misura della temperatura ambiente, potenziometro di 29 N° PROGETTO: 0 09/2010 Qta B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 11 TALLER DE ARQUITECTURA ritaratura del setpoint (+/-3K) e selettore del regime di funzionamento. Adatta per i regolatori della serie Desigo RX.... e Synco RXB2..., con possibilità di co BPZ:ALG143 Kit di n°3 ALG14. N°1 ALG14: raccordo filettato per valvole in acciaio malleabile a copertura nera, DN: 15 [mm], Diametro esterno: G 3/4" B, Diametro interno: Rp 1/2" (fil.esterna). Filettatura cilindrica ISO 228/1 lato valvola, filettatura conica ISO 7/1 81 1.9 IMPIANTO ASCENSORI Il collegamento tra il piano seminterrato del parcheggio ed i piani fuori terra dell’edifico sovrastante sarà realizzato mediante un impianto ascensore di tipo monospace con portata 675 kg, capienza minima 8 persone, 8 fermate, velocità 1,6 m/s , tipo Schindler 5300 o equivalente, finitura Wall Street. L’ascensore sarà idoneo per disabili, a ingresso singolo, a fune senza locale macchine con azionamento regolato da variatore di frequenza. Incasso delle porte sul pianerottolo di 50mm per effetto della ridotta profondità di vano (1700mm) rispetto a quella standard ( 1750mm). Le caratteristiche sono le seguenti: - CABINA a un ingresso, dimensioni di cabina mm 1100 di larghezza per mm 900 di profondità ed altezza mm 2100. Pavimento in granito nero, specchio e corrimano su parete di fondo. - PORTA DI CABINA a un ingresso con porta automatica azionata da un operatore in corrente continua a controllo elettronico a due ante ad apertura telescopica laterale di luce netta mm 900 per mm 2100 di altezza. Una cellula fotoelettrica a raggi infrarossi per invertire il movimento delle porte in presenza di ostacoli montata sulle spallette di cabina. Blocco meccanico sulla porta di cabina. - PORTE DI PIANO Automatiche ad apertura telescopica laterale di luce netta mm 800 per mm 2100 di altezza, abbinate alla corrispondente porta di cabina., REI 90 - MANOVRA Impianto singolo. Manovra con esecuzione di singolo comando di chiamata solo con cabina al piano e con segnalazione di occupato. Quadro di manovra Door MAP o equivalente integrato in un piccolo pannello montato direttamente sulla porta con finitura in alluminio satinato. - BOTTONIERA E SEGNALAZIONI DI CABINA Pannello operativo di cabina con pulsanti di chiamata a sfioramento con indicazioni in rilievo per i non vedenti, indicatore della posizione di piano, luci di emergenza, sistema di comunicazione a due vie per il collegamento con il centro servizi. Pulsante Chiusura Porte. - BOTTONIERE E SEGNALAZIONI AI PIANI Placca in acciaio inossidabile satinato, pulsanti metallici con collare luminoso di colore ambra. Indicatore luminoso ai piani di ascensore occupato. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 12 TALLER DE ARQUITECTURA - DISPOSITIVO DI COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE Sistema di telesorveglianza, in grado di collegare direttamente e in modo permanente le persone in cabina con il Centro Servizi prescelto, semplicemente premendo un pulsante dedicato posto all’interno della cabina dell’ascensore. Il dispositivo deve essere dotato di batteria di emergenza. L’impianto è previsto completo di impianto d'illuminazione di servizio del vano corsa, le opere di assistenza. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 13 TALLER DE ARQUITECTURA 2. DATI TECNICI DI PROGETTO 2.1 CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE Gli impianti di riscaldamento e, ove previsto, di condizionamento, dovranno mantenere all'interno dei locali le condizioni termoigrometriche più sotto riportate in condizionati corrispondenza delle seguenti condizioni esterne: Temperatura di progetto Condizioni esterne estive: 32°C, 50% UR Condizioni interne estive: 26° C (locali climatizzati) Condizioni esterne invernali: +2° C, Condizioni interne invernali: - locali climatizzati o riscaldati: 20° C, +/-1° C - servizi igienici: 20° C, +/-1° C 2.2 ORARIO DI FUNZIONAMENTO Il funzionamento dell'impianto e' previsto discontinuo, 16 ore al giorno. In caso di necessità il personale potrà facilmente prolungare il funzionamento dell’impianto dei locali utilizzati mediante apposito comando sul pannello di regolazione di stanza. 2.3 RICAMBI D'ARIA ESTERNA Ricambio d'aria esterna Servizi igienici: 8 Vol/h Uffici ed assimilabili: 2 Vol/h 2.4 RUMOROSITÀ Il livello di pressione sonora misurato in ambiente durante il funzionamento dell'impianto non dovrà superare i valori ammessi dalle Norme CTI-UNI 8199. Agli effetti della rumorosità irradiata all'esterno devono essere rispettati i limiti di emissione imposti dal DPCM 1.3.1991 e succ. N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. 14 TALLER DE ARQUITECTURA DPCM 5/12/97, Requisiti acustici passivi degli edifici. 2.5 OSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI TECNICHE VIGENTI Viene di seguito riportato l'elenco delle principali normative nazionali di riferimento e delle norme tecniche concernente le tipologie di impianti individuate e le criticità ad essi connesse. 2.5.1 Tutela dell’ambiente Inquinamento idrico • • Legge n.36 5/1/94 "Disposizioni in materia di risorse idriche"; Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 “Sezione II Tutela delle acque dall'inquinamento”. Inquinamento acustico • DPCM 1/3/91, "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno". • Legge 26/10/95, n.447, “Legge quadro sull’inquinamento acustico”. • DPCM 5/12/97, "Determinazione dei requisiti acustici passivi negli edifici". • DPCM 14/11/97, “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”. 2.5.2 - - - Fonti rinnovabili di energia Legge 10/1/91, n.10, "Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"; DPR 412/93, "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4 della Legge 10/91"; D.M. 21/12/01, " Programma di incentivazione dei frigoriferi ad alta efficienza energetica e di attuazione delle analisi energetiche negli edifici ". DM 27 luglio 2005, Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311 N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. - 15 TALLER DE ARQUITECTURA DECRETO LEGISLATIVO 30 maggio 2008, n. 115 Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE. (GU n. 154 del 3-7-2008 ) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 aprile 2009, n. 59 Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. (GU n. 132 del 10-6-2009 ) DECRETO 26 giugno 2009 Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. (09A07900) (GU n. 158 del 10-7-2009 ) - - 2.5.3 Impianti meccanici - DM 12/4/96, "Impianti termici a gas" UNI 8065, "Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile"; - UNI EN 13384-1:2006 – “Camini - Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 1: Camini asserviti ad un solo apparecchio”; - UNI 10347, "Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Energia termica scambiata tra una tubazione e l'ambiente circostante. Metodo di calcolo" UNI 10348, "Riscaldamento degli edifici. Rendimento dei sistemi di riscaldamento. Metodo di calcolo"; UNI 10349, "Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici"; UNI 10351, "Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore"; UNI 10355, "Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodi di calcolo"; UNI 10339, "Impianti aeraulici ai fini del benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura"; UNI 7129, "Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione"; UNI EN 12237:2004 –“ Ventilazione degli edifici - Reti delle condotte - Resistenza e tenuta delle condotte circolari di lamiera metallica” UNI EN 12097:2007 - “Ventilazione degli edifici Rete delle condotte Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte” UNI 9165, "Reti di distribuzione gas con pressioni massime di esercizio minori o uguali a 5 bar. Progettazioni, costruzioni e collaudi"; UNI 9860, “Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento” UNI 8199, "Acustica - Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione - Linee guida contrattuali e modalità di misurazione"; D.M. 23/11/82, "Impianti di riscaldamento di edifici industriali"; - N° PROGETTO: 0 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato RICARDO BOFILL C. LOTTI & ASSOCIATI S.p.A. - Raccolta R – ISPESL 2.5.4 - - - Sicurezza D.L.vo 9 aprile 2008 n.81 o Testo unico sulla sicurezza “Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007 n.123, in materia di tutela della salute”. D.Lgs. 3 Agosto 2009, n° 106 “Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" D.M. 10/3/98, “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro”. DPCM 23/12/2003 “Attuazione dell'art. 51, comma 2 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, come modificato dall'art. 7 della legge 21 ottobre 2003, n. 306, in materia di tutela della salute dei non fumatori”. Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici” (Gazzetta ufficiale 12/03/2008 n. 61). N° PROGETTO: 0 16 TALLER DE ARQUITECTURA 09/2010 B.282.A N° ALLEGATO: EMISSIONE A-ESE-7.1.1_2 Barsotti.C Sani L. redatto controllato Santoro 1 2 04/2012 ADEGUAMENTO FINALIZZATO ALLA VALIDAZIONE DEL PROGETTO 3 4 revisione data descrizione approvato