La variante di Zogno aprirà nel 2018

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La variante di Zogno aprirà nel 2018
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L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 9 FEBBRAIO 2016
IL MONITORAGGIO
Sotto osservazione il nodo
della tangenziale sud
ono attesi ormai a
giorni i dati del monitoraggio che la Provincia ha effettuato allo
svincolo della tangenziale sud di Bergamo sulla provinciale 119 che taglia a metà
l’abitato di Comun Nuovo. Da
quando ha aperto al traffico, il
numero di veicoli che escono
S
dalla tangenziale sud e poi attraversano Comun Nuovo per
raggiungere la provinciale
Francesca è, come ci si aspettava, aumentato. Attraverso il
monitoraggio si capirà di che
portata è questo aumento. Dopodiché Via Tasso e amministrazione comunale si siederanno a un tavolo per capire
quale contromisure prendere.
«Non appena saranno pronti
-afferma il sindaco Ivan Moriggi - i dati raccolti dalla Provincia verranno pubblicati sul sito
web del Comune. Aumento del
traffico nell’abitato significano
maggiori problemi di sicurezza
e peggiore qualità dell’aria che
si respira. Su questa questione
dobbiamo quindi garantire alla
popolazione massima trasparenza». La soluzione definitiva
al problema del traffico per Comun Nuovo arriverà con la realizzazione della tangenziale
che aggirerà a ovest l’abitato.
Costo 8 milioni di euro che sarà
finanziato, per 5,5 milioni, dall’Anas, per 2,5 dalla Regione.
Zogno, gara per giugno
«Aprirà a luglio 2018»
Per la variante non solo ribasso, si valuteranno i progetti
Ma per la bretellina appalto a parte con tempi più lunghi
FAUSTA MORANDI
Casello Brebemi di Treviglio
Bergamina (ex Statale 472)
Un intervento delicato
nella zona dei fontanili
Attenzione alle teste
dei fontanili nel territorio di
Casirate. È questa la prescrizione che la Regione ha imposto al progetto per la costruzione della circonvallazione
Arzago-Casirate. Progetto
che è stato escluso dalla valutazione di impatto ambientale perché, nonostante attraversi una zona interamente di
campagna, non è stato ritenu-
to particolarmente impattante. Palazzo Lombardia però,
nel concedere questa esclusione, ha chiesto particolare
attenzione ai fontanili di cui il
territorio di Casirate è ricco.
E lo ha fatto imponendo che
fra il rilevato della futura nuova strada e le teste delle sorgenti d’acqua sia mantenuta
una distanza di almeno dieci
metri.
Fra le altre prescrizioni
della Regione, su cui spetterà
alla Provincia vigilare, c’è anche la richiesta che, lungo il
tracciato della circonvallazione, venga effettuato, in accordo con l’Arpa (agenzia regionale per la protezione ambiente), un programma di monitoraggio acustico «post
operam»: il suo obbiettivo è
definire la funzionalità delle
barriere fonoassorbenti previste in progetto, oltre che
l’eventuale necessità di nuovi
interventi di mitigazione in
tratti o punti singolari dell’infrastruttura.
Dovrebbe tenersi a breve la firma della convenzione tra Regione, Provincia e Infrastrutture
Lombarde per il completamento della variante di Zogno. L’accordo è stato comunque già approvato nelle rispettive sedi dai
tre soggetti, e segnerà quindi la
ripartenza del percorso di
un’opera ferma da più di un anno. È il Pirellone ad assicurare i
31,5 milioni di euro necessari a
chiudere la partita. In particolare, 450 mila euro andranno a Via
Tasso per completare la progettazione definitiva e le analisi
connesse (una delle ragioni degli extracosti era stato proprio il
cosiddetto «incerto geologico»,
ovvero le caratteristiche del versante che hanno richiesto lavorazioni più complesse e onerose
del previsto). Altri 850 mila euro
sono destinati ancora alla Provincia per chiudere la partita degli espropri (già tutti eseguiti,
ma alcuni rimangono da rimborsare). Il grosso della somma,
30,2 milioni, sarà invece destinato a Infrastrutture lombarde,
che assumerà su di sè (con un
compenso di 700 mila euro) il
completamento della variante,
occupandosi di appalto e direzione lavori. La strada, alla fine,
rimarrà in capo alla Provincia.
Ma quando sarà, «la fine»? La
convenzione è precisa sui tempi.
Per febbraio, Via Tasso si impegna a completare il progetto definitivo e a trasmetterlo a Regione e Infrastrutture Lombarde.
Dopo i passaggi del caso, la gara
per l’appalto partirà entro la fine
di giugno. Sarà un appalto «integrato»: a bando non andranno
solamente i lavori, ma anche la
progettazione esecutiva dell’opera. Tema su cui dalla Pro-
vincia il delegato alla Viabilità
Pasquale Gandolfi aveva tempo
fa sollevato delle perplessità, sostenendo che mantenere la progettazione esecutiva, all’interno
di Via Tasso avrebbe permesso
un maggiore risparmio, utile anche a garantire le somme necessarie per la bretellina Monte di
Zogno. «La formula dell’appalto
integrato, che permette di non
considerare solo il prezzo offerto, ma anche la qualità progettuale, offre maggiori garanzie su
lavori così complessi, e va nella
direzione auspicata anche da
1 Entro febbraio i
disegni definitivi da
Via Tasso. In campo
Infrastrutture
lombarde
1 Da Regione 31,5
milioni. Per la
strada «Monte di
Zogno» si punta
sui ribassi d’asta
Cantone», risponde sul punto
l’assessore regionale Alessandro Sorte. Da Regione fanno notare anche che al primo appalto
della variante, che fu al massimo
ribasso, alcune ditte (poi escluse
per ragioni di documentazione),
avevano proposto «sconti» da
capogiro, fino al 50%, che avrebbero rischiato di bloccare l’opera sul nascere. Ora, dunque, la
strada è tracciata: la convenzione parla di aggiudicazione della
gara entro dicembre 2016, avvio
La lunga attesa della tangenziale Ovest: pronta e vuota
La nuova rotatoria
all’incrocio fra la provinciale
Rivoltana e la parte riqualificata della provinciale 137 che
porta nell’abitato di Misano è
stato il primo tratto della tangenziale ovest di Caravaggio
aperto al traffico. Il provvedimento è stato assunto dalla
Provincia il 2 febbraio, ed è
stata accolto con soddisfazione dai misanesi. Dell’apertura
al traffico dell’intera infrastruttura non è stata, invece,
ancora fissata una data, nonostante sia da tempo completata. Manca, infatti, ancora il
collaudo del sottopasso ferroviario attraverso il quale la
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tangenziale ovest supera la linea ferroviaria TreviglioCremona. Questo collaudo,
secondo quanto riferito dalla
Provincia, doveva essere effettuato fra il 15 e il 18 gennaio. Ora è stato posticipato al 9
febbraio. Dopodiché potranno essere ultimate anche le
operazioni di collaudo di tutta l’infrastruttura.
Ma una data per la sua
apertura al traffico non è stata, come detto, ancora fissata.
Fatto che sta facendo sempre
più crescere l’impazienza dei
caravaggini e del sindaco Giuseppe Prevedini: «Ogni tanto
- afferma - scherzo dicendo
che, prima o poi, aprirò io la
tangenziale togliendo gli
ostacoli che ora si trovano ai
suoi ingressi. Visto però che,
ora, si inizia a passare il limite, sto iniziando a pensarci
veramente. In Bergamasca ci
sono diverse strade aperta al
traffico ma non collaudate:
basta mettere il cartello:
“strada non collaudata”. Non
capisco perché, in questo caso, si vuole attendere fino all’ultimo». La Provincia, comunque, per andare incontro
ai caravaggini, sta valutando
l’ipotesi di finire di collaudare, e quindi aprire al traffico,
prima la parte nord della tan-
Il nuovo svincolo a Misano della tangenziale Ovest
dei lavori entro il 30 aprile 2017,
e loro ultimazione entro il 30
giugno 2018, con apertura al
traffico per fine luglio dello stesso anno. I tre soggetti saranno
riuniti in una cabina di regia per
monitorare tempi e fasi di attuazione.
Ancora da definire nel dettaglio però resta un aspetto: la bretella «Monte di Zogno», che dovrebbe evitare il transito di mezzi nel centro storico del paese.
La strada è citata nella convenzione: si dice che l’opera principale e la bretella saranno «oggetto di distinte progettazioni e distinte gare d’appalto integrato».
Se dunque per la variante, per la
quale c’era l’urgenza di partire il
prima possibile, i tempi sono
quelli di cui sopra, per la bretella
il documento prospetta un percorso diverso: il progetto definitivo verrà realizzato ancora dalla Provincia, entro novembre,
mentre l’appalto arriverebbe
«successivamente all’ultimazione dei lavori relativi all’intervento principale», e le modalità
di attuazione saranno definite
con uno specifico atto aggiuntivo. «Partiamo con l’atteso appalto principale - dicono da Regione - e, nelle more, ci sarà il tempo
di avviare l’iter per l’altra opera». E i soldi? Alla bretellina - che
Via Tasso aveva fatto rientrare
nel quadro economico complessivo - si prevede di destinare «le
economie eventualmente ricavabili dall’appalto della variante». Su una gara che, nella parte
dei lavori, vale circa 23 milioni,
l’idea dalla Regione è che si riescano a reperire col ribasso i circa 3 necessari. L’evoluzione di
questo capitolo, però, andrà monitorata lungo il cammino. Che,
finalmente, riprende.
genziale, che dalla via Vidalengo alla rotatoria di fronte
al casello della autostrada
Brebemi-A35 sulla ex statale
11: «Lo stiamo valutando - rivela il consigliere provinciale
delegato alle Infrastrutture
Pasquale Gandolfi - Non sarà,
però, semplice farlo visto:
nelle procedure di collaudo è
coinvolta anche Rfi che propende più per un collaudo
unico di tutta l’infrastruttura».
L’apertura del tratto nord
basterebbe , comunque, per
portare grossi benefici a Caravaggio: i camion che provengono dalla provinciale
121, potrebbero essere convogliati sulla ex statale 11 senza
passare per il centro abitato.
P. Po.