Se falliscono le diete si può combattere la ciccia sotto i ferri

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Se falliscono le diete si può combattere la ciccia sotto i ferri
I8I
Lunedì
COMO
SCHEDA
VIAGGIO
Le divisioni / 1
2 agosto 2004
SCHEDA
NEGLI OSPEDALI
Le divisioni / 2
■ Anestesia e rianimazione
■ Riabilitazione
Direttore - Dr. Giovanni Frigerio (telefono studio 031/57.94.65,
telefono terapia intensiva post operatoria 031/57.94.60)
■ Chirurgia
Direttore - Dr. Arturo Brenna (telefono studio 031/57.94.83,
telefono capo sala 031/57.94.33, telefono dietista
031/57.94.31)
- Responsabile sezione II - Dr. Erasmo Dalla Valle
Telefono studio 031/57.94.50
Telefono capo sala 031/57.94.33
- Responsabile sezione III - Dr. Francesco San Filippo
Telefono capo sala 031/57.94.33
- Responsabile sezione IV - Dr. Antonio Pastore
Telefono studio 031/57.95.18
Telefono capo sala 031/57.94.32
■ Endoscopia
Referente - Dr. Marcello Scarpis
Telefono 031/57.94.63
■ Medicina
Direttore - Dr.ssa Doris Mascheroni
Telefono studio 031/57.94.99
Telefono studio medici 031/57.94.98
Telefono capo sala 031/57.94.74
■ Oculistica
Direttore - Dr. Giuseppe Perone
Telefono studio 031/57.94.38
Telefono capo sala 031/57.94.23/72
Direttore - Dr. Franco Fiorentini (telefono studio 031/57.94.58,
telefono capo sala 031/57.94.72)
- Responsabile sezione funzionale - Dr. Franco Fiorentini
- Responsabile sezione cardiologia - Dr. Antonio Trudu
(telefono studio 031/57.94.68, telefono capo sala 031/57.94.98)
■ Ortopedia e traumatologia
Direttore - Dr. Maurizio Sagliaschi (telefono studio
031/57.95.12, telefono segreteria 031/57.94.70, telefono studio
medici 031/57.95.13, telefono capo sala 031/57.94.72)
- Responsabile sezione II - Dr. Giordano Bacciocchi (telefono
studio 031/57.94.36, telefono capo sala 031/57.94.29)
- Responsabile sezione III - Dr. Gabriele Introzzi (telefono
studio 031/57.94.51, telefono capo sala 031/57.94.72)
- Responsabile sezione IV - Dr. Alberto Chiapparelli
Telefono 031/57.94.11
■ Urologia
Direttore - Dr. Marco Malinverno
Telefono studio 031/57.94.30
Telefono capo sala 031/57.94.29
■ Diagnostica per immagini e mammografia
Direttore - Dr. Oreste Malvestiti
Telefono studio 031/57.95.20
Segreteria prenotazioni 031/57.94.12
■ Laboratorio analisi
Direttore - Dr. Aldo Taborelli
Telefono servizio 031/57.94.16
Ortopedia e traumatologia rappresentano il 40% dell’attività dell’istituto clinico. Il fiore all’occhiello è l’ingegneria del ginocchio
Villa Aprica dà un taglio ai tempi di attesa
Due settimane per una mammografia, pochi giorni per la Tac e la risonanza
■ «Come definirla? Una clinica tosta e riservata. Un
ambiente di lavoro sereno».
Poche parole, dirette, quelle del professor Ennio Caprino, direttore sanitario dell’istituto clinico Villa Aprica. Vista da qui, al civico
dieci di via Castel Carnasino, la città di Como sembra
una di quelle cartoline da
azienda di promozione turistica: vista mozzafiato per
il terzo ospedale cittadino
che, in qualche modo, paga
il pegno di uno scenario invidiabile con quei problemi di posteggio che tutti
sperano di risolvere con la
prossima costruzione di un
nuovo autosilo. Un totale di
180 posti letto per ricoveri
ordinari (170) e day-hospital (i rimanenti) e circa duecento operatori al lavoro tra
personale medico, infermieristico, ausiliario e amministrativo per la struttura
sanitaria del gruppo San
Donato, azienda ospedaliera privata accreditata a tutti gli effetti dalla Regione
Lombardia e convenzionata
con il servizio sanitario nazionale. Presidente il professor Giuseppe Rotelli, vice
presidente l’avvocato Vittorio Gelpi.
TEMPI DI ATTESA
I punti di forza? Tra gi altri,
di certo tempi di attesa ridotti per ricoveri e diagnostica ambulatoriale. Il vice
direttore sanitario, dottor
Claudio Zara, presenta il
«report» di quelli rilevati il
10 luglio scorso e trasmessi
all’Asl di via Pessina: per
una mammografia si attendono al massimo due settimane, la Tac praticamente
viene eseguita in tempo
reale e la risonanza magnetica è una questione di
quattro giorni. La visita
oculistica si risolve entro il
3 agosto. Altro punto di vista, tanto per essere più
chiari, il massimo della pazienza richiesta sono i trenta giorni per «rieducazione
motoria individuale in motuleso segmentale semplice» e «mobilizzazione della colonna vertebrale». Tutte le prestazioni rientrano
dunque nei limiti temporali posti (imposti) dal Pirellone. «Abbiamo puntato
sulla tempistica non solo
per l’esecuzione dell’esame
ma anche per la consegna
dei referti: mammografie,
ecografie e risonanza magnetica, tanto per fare qualche esempio, vengono consegnati praticamente in
tempo reale, per evitare che
l’utente sia costretto a ritornare di nuovo in ospedale»
spiega Zara, coadiuvato dal
referente amministrativo di
fresca nomina, dottor Simone Tonnarelli. L’istituto clinico ha individuato una
strategia di contenimento
delle attese e, in termini
pratici, ha rafforzato l’organico del personale medico
impegnato nella refertazione, salito dai due professio-
PRESA DIRETTA
IL PUNTO
I servizi
Centralino - Telefono 031/57.94.11
Fax 031/57.24.09
Ufficio relazioni con il pubblico Telefono 031/57.95.11
Ufficio pre-ricoveri - Telefono
031/57.94.85 oppure 031/57.94.90
Portineria - Telefono 031/57.94.81
Direzione sanitaria
Prof. Ennio Caprino
Dr. Claudio Zara
Telefono 031/57.95.00
Le prenotazioni
Cardiologia
Dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 14
- Telefono 031/57.95.19
Oculistica
Dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 16 Telefono 031/57.63.08 oppure
031/57.94.24
ALL’INTERNO DEI REPARTI Il servizio di endoscopia dell’ospedale [Foto Pozzoni]
Diagnostica per immagini e
mammografia
Dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16
e il sabato dalle 8 alle 12 - Telefono
031/57.94.12
Laboratorio analisi
Non occorre prenotazione
Ortopedia, chirurgia, urologia,
medicina internistica, oncologia,
diabetologia, ematologia,
endocrinologia, angiologia, terapia
fisica e riabilitazione, onde d’urto,
endoscopia
Dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, il
sabato e la domenica dalle 8 alle 14 Telefono 031/57.94.11
VIA CASTEL CARNASINO L’ingresso principale dell’Istituto clinico Villa Aprica
Terapia del dolore
Dalle 8 alle 14 - Telefono 031/57.94.90
ALL’AVANGUARDIA La palestra di riabilitazione cardiologica della clinica
L’APPROFONDIMENTO In cinque anni circa trecento interventi contro l’obesità. Nove pazienti su dieci sono donne di mezza età
Se falliscono le diete si può combattere la ciccia sotto i ferri
■ L’obesità, questione sanitaria ma anche problema sociale.
L’allarme dei dietologi è quotidiano, il ministero della salute ha diffuso appelli di ogni tipo, quello delle risorse agricole ha persino stilato il decalogo della corretta alimentazione. Il fronte è compatto ma, là
dove non possono diete e regimi alimentari, talvolta è necessario il ricorso alla chirurgia.
«Con la massima attenzione,
tutte le precauzioni, controlli
severi e informazione chiara ai
pazienti, rischi compresi»
mette subito in chiaro il dottor
Arturo Brenna, direttore della
nisti di cinque anni fa agli
attuali cinque. Contestuale
il rinnovamento di alcune
apparecchiature, dalla risonanza magnetica al mammografo per concludere
con l’ecografo che, conferma Tonnarelli, ha praticamente meno di cinque giorni di «vita». Riconversione
completata anche per quan-
divisione di chirurgia che conta su quattro distinte sezioni,
tra cui quella endoscopica che
fa riferimento al dottor Marcello Scarpis.
Specialista in chirurgia toracica, Brenna esegue chirurgia generale, vascolare, oncologica,
senologica, endocrina e toracica ma, da quattro anni e per
primo in provincia di Como, si
occupa anche di chirurgia dell’obesità. La recente morte di
una donna sottoposta a intervento di by-pass gastrico ha
scatenato polemiche e preoccupazione. Brenna spiega: «I
rischi, ovviamente, ci sono.
to riguarda l’ex punto di
primo intervento, soppresso per delibera della giunta
lombarda, e oggi operativo senza modifica di spazi nel servizio di endoscopia
chirurgica e urologica, affiancata dal locale di osservazione e più defilato, il
centro unico di prenotazioni per la gestione di ricove-
Fondamentale è informare il
paziente e intervenire solo
quando ogni altro tentativo abbia fallito e l’indice di massa
corporea determini preoccupazione per lo stato di salute
complessivo del paziente».
Dunque? «Dunque, prima di
entrare in sala operatoria provvediamo ad eseguire controlli
rigorosi, compreso l’intervento di una psicologa che possa
evitare eventuali accessi di pazienti bulimiche, la cui cura
dovrà orientarsi entro altri binari terapeutici». Concorrenze
con i dietologi? «Neanche per
idea, sono due fronti sinergici,
ri e dimissioni. L’impegno,
a questo punto, resta quello
di mettere l’ospedale «in
rete»: la sanità on-line, si
dice, è la nuova frontiera
della comunicazione con
gli utenti tanto che, in meno di una settimana, anche
l’istituto di via Castel Carnasino dovrebbe riattivare
un sito web al momento in
non certo concorrenziali». Villa Aprica, che in meno di un
lustro ha eseguito circa 300 interventi di chirurgia dell’obesità, pratica il posizionamento
del palloncino intragastrico
per via endoscopica, il bendaggio gastrico e, infine, il bypass gastrico. «Ma solo se vi
siano precise condizioni preliminari: innanzitutto, il paziente deve essere obeso da almeno
cinque anni; deve avere fallito
non meno di cinque tentativi
di dieta; avere età compresa tra
i 18 e i 70 anni; non essere vittima di abusi né di alcol né di
droghe e avere un indice di
fase di ristrutturazione cui
sarà possibile accedere attraverso un link all’indirizzo www. grupposandonato.
it. «Dopo l’estate - annuncia il riferente amministrativo - offriremo anche l’opportunità di eseguire prenotazioni attraverso internet». Il contratto, quello
che da un paio di anni gli
massa corporea (Bmi) superiore a 35 oppure superiore a 30
nel caso di patologie associate
quali ipertensione, diabete e
problemi articolari».
Una selezione ferrea e, chi arriva in sala, è in genere una
donna (90% dei casi) di età
compresa tra 40 e 50 anni.
«Molti chiamano e chiedono
informazioni. Nostro compito
è quello di essere chiari sin
dall’inizio e di informare che,
comunque, la perdita di peso
post-operatoria avverrà gradualmente, entro due o tre anni dall’intervento».
S. Ba.
ospedali ratificano con l’Asl per concordare preventivamente il budget per ricoveri e prestazioni diagnostiche, è stato firmato. E, con
Villa Aprica, si chiude il
cerchio: tutti e tre gli ospedali cittadini hanno esperito la nuova formula per il
controllo di spese e ricavi
introdotta dal Pirellone.
ORTOPEDIA
Quasi il 40% dell’attività di
Villa Aprica grava sulla divisione di ortopedia e traumatologia diretta dal dottor
Maurizio Sagliaschi, articolata oggi in quattro sezioni
«ad alta specializzazione».
«Abbiamo cercato di definire gruppi autonomi con
qualifiche acquisite e ben
definite» sintetizza il primario che, storicamente,
identifica nella chirurgia
del ginocchio (soprattutto
artroscopica) una delle più
significative in termini di
richieste, peraltro in costante aumento. Affluenza
elevata dalla provincia ma
discreta l’attrazione all’esterno al punto che la formula scelta è quella della
notte di degenza successiva all’intervento, per consentire il controllo clinico
ed evitare il disagio di un
rientro in struttura in tempi
così ravvicinati. Impennate
che arrivano anche ad un
+15/20% all’anno di accessi anche per la chirurgia
protesica che, per intuizione, è da ricondurre all’incremento dell’età media.
Quindi, passato consolidato anche dalla presenza del
dottor Giordano Bacciocchi,
presente con qualche novità: il rafforzamento della
chirurgia della mano e del
piede affidata alla sezione
del dottor Alberto Ciapparelli e stabilizzazione della colonna con il neurochirurgo,
professor Gabriele Introzzi.
E il futuro? «Ho maturato
negli anni un forte interesse per la l’ingegneria tissutale, con la possibilità di
eseguire il trapianto di tessuti: costosa, senza dubbio,
innovativa per ricostruire
l’ambiente articolare con la
ricrescita in laboratorio di
tessuti che vengono, in minima parte, prelevati dal
paziente. Cartilagini, soprattutto. Riservato a pazienti giovani per ridurre
l’eventuale degenerazione
artrosica in età avanzata»
chiosa Sagliaschi.
OCULISTICA
«L’offerta è ampia, dalla
chirurgia vitreo retinica al
trapianto di cornea». Il professor Giuseppe Perone, primario della divisione di
oculistica, oggi può contare
su quattro sedute operatorie settimanali. «Abbiamo
stipulato una convenzione
con la banca delle cornee di
Mestre e oggi, entro una settimana nella formula del
day surgery (la chirurgia di
un giorno), riusciamo a garantire un trapianto per far
fronte ad eventi post traumatici e patologie mediche». Calano le richieste
per il laser, escluso (se non
per casi realmente gravi e
patologie importanti) dai
rimborsi garantiti dal sistema sanitario regionale lombardo, aumentano le sedute
dedicate ad altre patologie.
«Siamo nell’ordine di decine di trapianti di cornea
ogni anno e riusciamo a far
fronte alle liste d’attesa».
Oggi i posti letto dell’oculistica sono sedici, dopo l’estate non è escluso il potenziamento delle attività,
compresa quella sul fronte
pediatrico per problematiche quali lo strabismo e la
cataratta congenita.
Sara Bartolini