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CASA DI RIPOSO
“MOSCA” GUBBIO
Residenza Protetta per Anziani
Cod. Fisc e P.Iva 02849880543
Certificato No. IT257020
“Progettazione ed erogazione di servizi assistenziali
e socio-sanitari rivolti ad anziani autosufficienti e non
autosufficienti in regime residenziale”
Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione N. 45 del 26.08.2005
Successive modifiche
Delibera N. 17 del 09.07.2009
Adeguato ai sensi della deliberazione di Giunta Regionale n. 526 del 16.05.2012
Residenza Protetta “Casa di Riposo Mosca”
Casa di Riposo Mosca
Residenza Protetta per Anziani
Via Cavour 11/a – 06024 GUBBIO (PG)
Telefono: uffici amm.vi 075 9273705
Reparti e servizi vari:
075 9276940
Amb. Medico Inferm : 075 9275147
Telefax:
075 9273705
e-mail: [email protected]; pec: [email protected]
www.casadiriposomosca.com
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CARTA DEI SERVIZI
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Indice
PARTE PRIMA ..................................................................................................................................................... 3
PRESENTAZIONE DELLA RESIDENZA .................................................................................................................. 3
1.1 Politica per la Qualità: mission e obiettivi .................................................................................................. 3
1.2 Cenni storici ................................................................................................................................................ 4
1.3 La Struttura ................................................................................................................................................. 6
1.5 Principi fondamentali dell’attività ............................................................................................................... 6
1.6 Struttura organizzativa ................................................................................................................................ 7
1.7 Risorse umane ............................................................................................................................................. 7
1.8 Rapporti di convenzione .............................................................................................................................. 8
1.9 Retta di ricovero .......................................................................................................................................... 8
1.10 Procedure d’ingresso in Residenza Protetta ............................................................................................ 9
1.10.1 Procedura d’ingresso.............................................................................................. 9
1.10.2 Procedura per ottenere l’integrazione sanitaria ................................................................ 9
1.10.3 Procedura per ottenere l’integrazione sociale ................................................................... 9
1.11 Programma di assistenza sanitaria .......................................................................................................... 10
1.11.1 Accoglienza ......................................................................................................
1.11.2 Valutazione dell’Ospite nella fase di accoglienza .............................................................
1.11.3 L’assistenza durante il soggiorno ..............................................................................
1.11.4 Dimissione .......................................................................................................
1.11.5 Formazione del personale ......................................................................................
10
10
11
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PARTE SECONDA .............................................................................................................................................. 13
INFORMAZIONI SUI SERVIZI ............................................................................................................................. 13
2.1 I servizi agli ospiti: informazioni generali .................................................................................................. 13
2.2 Volontariato ............................................................................................................................................... 14
2.3 Ufficio relazione con il pubblico ................................................................................................................ 14
2.4 Orari di accesso per familiari e amici......................................................................................................... 15
2.5 Riconoscimento degli operatori ................................................................................................................ 15
PARTE TERZA ................................................................................................................................................... 16
GIORNATA TIPO ............................................................................................................................................... 16
PARTE QUARTA ................................................................................................................................................ 16
ORGANISMI RAPPRESENTATIVI E RAPPORTI CON I SINDACATI ...................................................................... 16
PARTE QUINTA................................................................................................................................................. 16
TUTELA DEI DIRITTI DEGLI OSPITI .................................................................................................................... 16
5.1 La carta dei diritti dell’anziano .................................................................................................................. 16
5.2 La persona anziana al centro di diritti e di doveri ..................................................................................... 17
5.3 La tutela dei diritti riconosciuti.................................................................................................................. 19
APPENDICE
Questionario di segnalazione ed osservazione (Allegato 1)
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PARTE PRIMA
PRESENTAZIONE DELLA RESIDENZA
1.1 Politica per la Qualità: mission e obiettivi
Gli Anziani costituiscono un patrimonio di valore inestimabile per la società perché in essi si identifica la memoria
storica e culturale di una popolazione. La salvaguardia dell'Anziano, e della sua cultura, comporta il rispetto di una
serie di diritti:
•
di conservare la propria individualità e libertà;
•
di conservare le proprie credenze, opinioni e sentimenti, anche se essi appaiono anacronistici e in contrasto
con quelli della maggior parte della popolazione e/o dell'ambiente umano di cui fa parte;
•
di conservare le proprie modalità di condotta, anche se esse appaiono anacronistiche e in contrasto con
quelle della maggior parte della popolazione e/o dell'ambiente umano di cui fa parte;
•
di essere accudito e curato;
•
di continuare ad avere il contatto con i propri famigliari;
•
di conservare relazioni con persone di ogni età;
•
di usufruire delle forme più aggiornate di riabilitazione e risocializzazione;
•
di essere salvaguardato da ogni forma di violenza fisica e morale, ivi compresa l'omissione di interventi che
possono migliorare le sue condizioni di vita e anche aumentare il desiderio e il piacere di vivere;
•
di essere messo in condizione di conservare la propria dignità e il proprio valore, anche quando non è più
totalmente autonomo e autosufficiente;
•
di essere messo in condizione di esprimere le proprie attitudini e creatività.
Basandoci sui diritti sopra elencati, abbiamo elaborato la presente "Carta dei Servizi", che costituisce lo strumento per
definire gli indirizzi programmatici per la realizzazione dei principi di:
1) EGUAGLIANZA, IMPARZIALITÀ e DIRITTO DI SCELTA definiti nella Nostra Costituzione;
2) TRASPARENZA attraverso la piena informazione dei cittadini/utenti sui servizi offerti e le modalità di
erogazione degli stessi, assicurando la chiarezza e la comprensibilità dei testi oltre che la loro accessibilità;
3) L’ASSUNZIONE DI IMPEGNI SULLA QUALITÀ DEL SERVIZIO nei confronti dei cittadini/utenti, attraverso
l’adozione di standard di Qualità;
4) Il DOVERE DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI per la verifica degli impegni assunti, e per il costante
adeguamento degli stessi;
5) L’APPLICAZIONE DI FORME DI TUTELA DEI DIRITTI DEI CITTADINI/UTENTI, attraverso le procedure di reclamo e
di miglioramento continuo.
Questo documento rappresenta un vero e proprio patto con l’Utente, poiché rende possibile l’attivazione di un
percorso di verifica dei programmi descritti per il raggiungimento di obiettivi specifici, degli impegni assunti per il
raggiungimento di quest’ultimi, degli standards di riferimento, delle modalità per misurare i risultati e il livello di
soddisfazione dell’Utente.
La Politica e gli obiettivi della Casa di Riposo Mosca sono quelli di porre l’Ospite al centro della nostra attenzione, di
farlo sentire parte integrante della Nostra struttura coinvolgendolo in prima persona nelle attività a lui dirette,
riconoscendone il valore, il rispetto e la dignità inalienabile della vita fino agli ultimi momenti dell’esistenza. Ad ogni
Ospite forniamo un percorso di assistenza personalizzato, elaborato attraverso un complesso insieme di interventi
valutativi e diagnostici da parte di un team multidisciplinare, al fine di determinare le attività socio-assistenziali,
riabilitative e terapeutiche più idonee al mantenimento del maggior livello di autonomia.
Le finalità e gli obiettivi che intendiamo perseguire sono:
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l’erogazione di servizi assistenziali e sanitari a favore prevalentemente della popolazione anziana
(ultrasessantacinquenne) non autosufficiente o a rischio di perdita di autonomia, secondo le modalità
previste dai piani assistenziali nazionali e regionali per permettere all’Ospite di vivere in serenità gli ultimi
anni della vita;
-
la salvaguardia della dignità e della personalità di ciascun ospite. Al centro dell’attività c’è l’anziano come
soggetto attivo coinvolto in prima persona nell’assistenza e nei servizi a lui diretti;
-
la tutela dei diritti dell’ospite tra cui la difesa della vita, della salute, delle aspirazioni personali e spirituali, il
tutto inteso a offrire a ciascuno la miglior qualità possibile di vita intervenendo nel recupero dell’anziano
(quando è possibile) o nella prevenzione psicofisica per mezzo di attività motorie, riabilitative, percorsi di
animazione e socializzazione;
-
la risposta alle esigenze di miglioramento continuo della qualità della vita dell’anziano.
Pertanto la Residenza Protetta con la sua presenza sul territorio vuol dare una testimonianza forte e chiara ponendosi
come ulteriore obiettivo l’assistenza sempre più qualificata sul piano dei servizi e il recupero e la promozione integrale
della dignità della persona umana.
Vogliamo che i nostri Ospiti, singoli o a coppia, che vengono a trovarsi in difficoltà per condizioni fisiche, psichiche,
economiche, sociali o familiari, possano ricevere un’assistenza socio-sanitaria adeguata per vivere in serenità gli ultimi
anni della loro vita.
1.2 Cenni storici
L’istituto è stato fondato, per disposizione del testamento olografo del 15
settembre 1887, della marchesa Vittoria Mosca-Toschi, originaria di Alzano,
nel bergamasco, ed è entrato in funzione nel maggio 1889.
La famiglia dei Mosca si era trasferita definitivamente a Pesaro dal 1615 col
marchese Ettore e successivamente con la sorella di questi Elena.
Il Lucarelli afferma che “la famiglia Mosca è tra le prime non solo nella nostra
città, ma anche dell’Umbria ed il suo palazzo è quello posto in via della
Dogana…” (ora via Cavour).
La fondazione dell’Astenotrofio Mosca si orientava sull’iniziativa del vescovo di
Gubbio Giuseppe Pecci, che dopo aver acquistato il pianterreno di una casa in
via dei Macelli per dare asilo ai poveri, dette vita nel dicembre 1850 ad un
ricovero di anziani. Successivamente, nel dicembre del 1856, il successore di
Pecci, monsignore Sannibale, aprì anche una sezione femminile di tale
ricovero.
Ritratto della marchesa Vittoria Toschi Mosca, tempera
su carta, ante 1885, 55x45 cm, provenienza: collezioni
Mosca, inv. 3078; Cesare Gaj (Pesaro, 1843-1934).
L’Astenotrofio era pertanto un’istituzione che si
affiancava e assorbiva quanto già esisteva in materia di
assistenza agli anziani da parte della Diocesi, con il supporto della congregazione di Carità, che
allora manteneva il Gerontotrofio, per sovvenire ai bisogni degli anziani più malandati. In
fondo, questa era la volontà della marchesa Vittoria Mosca, che, in un’aggiunta al suo
testamento, in data 30 agosto 1884, espresse “il vivissimo desiderio che la Congregazione di
Carità dopo la sua morte volesse condurre i suoi ricoverati nel Palazzo legato da lei,
accumulando a profitto di un’unica istituzione le rendite del Gerontotrofio per fare cosa più
profittevole e insieme più economica”.
Giuseppe Pecci (Gubbio, 13
aprile 1776 – Gubbio, 21
gennaio 1855)
L’accettazione del lascito fu discussa ed approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nella
seduta del 24 settembre 1886, ad un anno dalla morte della benefattrice. Espletate tutte le
pratiche per l’erezione dell’ospizio in ente morale, il 20 maggio 1888 fu emesso il Decreto Regio, che consentì
all’Astenotrofio di cominciare la propria attività.
L’Astenotrofio cominciò a funzionare, di fatto, dal maggio 1889. Il numero dei ricoverati, compreso il personale di
servizio (tre suore ed il portiere) oscillava tra i 15 ed i 20. Le entrate erano rappresentate dalle rette a carico dei
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ricoverati (uno nel corso del 1889); dalle rette a carico della locale Congregazione di Carità; dai contributi di enti
pubblici e privati, e da quelle che venivano indicate come “elemosine”. Il bilancio del primo anno di vita fu misero: le
entrate ammontavano appena a lire 6.500,52, provenienti dalle voci sopra indicate e furono miseri anche gli anni che
seguirono, i primi di vita per l’Astenotrofio. Bisognava fare i conti con bilanci striminziti, che a malapena permettevano
di garantire vitto e assistenza. Fu proprio in relazione a tale situazione per la quale si era resa necessaria la nomina del
commissario prefettizio Terracchini, che si prospettò l’idea, agli inizi del ‘900, di una fusione con il Gerontotrofio,
amministrato dalla Congregazione di Carità.
Tale fusione era vista come “unico rimedio possibile” dal sindaco del tempo, Spernicchia, presidente di turno
dell’Astenotrofio, in una lettera del 7 marzo 1901 inviata al Prefetto. La fusione suddetta tuttavia non fu realizzata a
causa della crisi amministrativa che sopraggiunse nel 1900-1901 nel Comune di Gubbio (tant’è vero che ci fu la nomina
di un commissario straordinario) e nella Congregazione di Carità, e anche per le difficoltà sollevate dal notaio Sellari di
Pesaro, tutore del marchese Benedetto Toschi-Mosca, colpito da malattia mentale.
Solo il 01 gennaio 2006 venne realizzata la fusione tra l’Astenotrofio Mosca e il Gerontotrofio assumendo la nuova
denominazione di Casa di Riposo Mosca.
A risollevare le sorti dell’Astenotrofio, ai primi del secolo, fu un sussidio straordinario di lire 2.000, erogato dal comune
di Gubbio con delibera del 28 ottobre 1901, “come compenso di quelle maggiori spese di corredo e di arredamento
che l’istituto dovrà sostenere per il maggiore numero di anziani che il Comune andrà a collocarvi”. Nella stessa seduta,
il Consiglio Comunale deliberò anche che gli anziani a proprio carico presso l’Astenotrofio fossero 15 e che la retta
individuale fosse di lire 275.
Le difficoltà dell’Astenotrofio, almeno fino ai primi del ‘900, erano testimoniate dai bilanci quasi sempre in passivo, e
dalla serie numerosa di richieste a sussidi ed enti, pubblici e privati, a banche, al Comune, alla Regina madre, al Re, al
Papa e, negli anni successivi, al Prefetto e a Mussolini. La situazione cominciò a migliorare negli anni immediatamente
precedenti e seguenti la Prima guerra mondiale, fino alla fine degli anni Trenta: non si ebbero più richieste
“drammatiche” di sovvenzioni e contributi, ed addirittura i bilanci contabili cominciarono a rilevare qualche “attivo”.
Il primo statuto dell’Astenotrofio Mosca fu approvato in un’adunanza del 17 marzo 1888, e quindi prima del Regio
Decreto, da una commissione composta da Gabriele Stirati, sindaco di Gubbio, monsignore Innocenzo Sannibale,
vescovo di Gubbio, da Quirino Baffoni, rappresentante della Congregazione di Carità. Nello statuto originario,
composto da 27 articoli, furono fissate le finalità dell’Istituto. L’articolo I stabiliva gli scopi fondamentali: “dare asilo ai
poveri, cronici ed invalidi, sia maschi che femmine, tanto della città e della campagna, nei limiti del territorio
eugubino, con preferenza ai cittadini in parità di condizione..., di accogliere quei cronici ed invalidi, che venissero
presentati dalla Congregazione di Carità... previo pagamento della retta..., di provvedere principalmente ai cronici che
non possono essere ricoverati nel civico ospedale; di promuovere nei
ricoverati la moralità e l’istruzione religiosa; di diminuire
l’accattonaggio”. Gli altri articoli dello statuto riguardavano la
composizione del consiglio d’amministrazione, l’organico del personale,
il numero dei ricoverati, le modalità d’ammissione, e lo svolgimento
della vita giornaliera dell’Istituto. L’amministrazione era affidata ad una
deputazione composta da quattro membri, nominati dalla testatrice,
nelle persone pro-tempore del Sindaco, del Vescovo, del presidente
della Congregazione di Carità, e del rappresentante della famiglia
Toschi-Mosca. La funzione di presidente spettava, alternativamente,
ogni tre anni ai membri dell’amministrazione nell’ordine sopra elencato.
Palazzo dei Consoli
Lo statuto approvato nel 1888 venne modificato nel 1937. Tale modifica rientrava nel disegno più ampio di
riordinamento generale dell’assistenza, che portò all’istituzione degli enti comunali d’assistenza, in sostituzione delle
preesistenti Congregazioni di Carità, soppresse con legge 3 giugno 1937. Il nuovo statuto, pur mantenendo gli scopi
originali, conteneva variazioni relative alla composizione del consiglio d’amministrazione, fissata in cinque membri:
Vescovo, Podestà, rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli agricoltori, dei professionisti e degli artisti, degli
artigiani. Così modificato, lo statuto rimase in vigore fino alla metà degli anni Settanta, quando un vivace dibattito
aperto in città e promosso da alcuni giovani fece emergere alcune carenze strutturali e di gestione, che era possibile
sanare grazie ad una maggiore consapevolezza del problema degli anziani che proprio in quegli anni trovava tante
proposte e tanti progetti. In seguito alle modifiche apportate, i componenti del CdA passarono da cinque a nove, e la
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durata in carica da tre a cinque anni, venne inserito nel Consiglio anche un rappresentante degli ospiti, con l’intento di
meglio soddisfare le esigenze degli anziani. Furono chiamati a partecipare al consiglio anche, in rappresentanza del
Comune, un rappresentante della maggioranza e uno della minoranza; un rappresentante della Comunità Montana,
della Confcoltivatori, già Alleanza contadini, dell’A.C.A.I. (Associazione Cristiana Artigiani Italiani), e della Caritas
diocesana. Si stabilì inoltre che il Sindaco ed il Vescovo potessero delegare persone di propria fiducia.
E’ importante sottolineare il ruolo svolto dalle suore fin da quando l’Opera cominciò a muovere i suoi primi passi. La
loro presenza nell’Astenotrofio fu stabilita da una convenzione del luglio 1889, tra l’allora presidente dell’Opera
Gabriele Stirati, la visitatrice delle Figlie di Carità suor Giulia Gottfrey e il direttore delle Figlie di Carità Nicola Basili,
questi ultimi due delegati dai superiori di quella Compagnia.
Nei primi anni di vita dell’Astenotrofio, l’assistenza agli anziani e agli inabili gravò
completamente sulle religiose, tenuto conto dell’assenza di personale professionale. Un
impegno che va ulteriormente sottolineato, se si considera che non era certamente appagato
dalla retribuzione loro corrisposta. Alcune di loro hanno trascorso gran parte della loro
esistenza nell’Astenotrofio, diventando esse stesse quasi un’istituzione. L’attaccamento degli
eugubini alle religiose ed all’Astenotrofio è ulteriormente testimoniato il giorno dei Ceri. La
mattina del 15 maggio, durante la “mostra”, allorché il Cero di Sant’Antonio, nel suo percorso,
transita via Cavour, la dalla finestra del palazzo mette un mazzetto di fiori sul Santo, che i
Ceraioli sollevano in alto tra i battimani ed il tripudio della gente che assiste.
1.3 La Struttura
Il palazzo che ospita l’Astenotrofio apparteneva originariamente ai Conti
Bentivogli, e quando il conte Girolamo morì, nel 1642, senza figli, lasciò il
palazzo in eredità ad un ramo della famiglia Ondedei, che aggiunse al proprio
il nome dei Bentivogli. Nel 1690 i fratelli Giovan Battista, Cesare e Bentivoglio
fecero restaurare il Palazzo e ne cambiarono la struttura. L’edificio fu
acquistato dalla famiglia Mosca intorno al 1820.
La Residenza Protetta “Casa di Riposo Mosca” (già Astenotrofio Mosca) di
Gubbio è autorizzata all’esercizio dal Servizio della Direzione Regionale Sanità
e Servizi Sociali, sussistendo i requisiti minimi generali e specifici previsti dalla
vigente normativa e ulteriori posti per ricoveri di lungodegenza non in regime
di Residenza Protetta.
La collocazione della struttura in Via Cavour 11/A, nell’antico quartiere
eugubino di San Martino, permette agli Ospiti della struttura di mantenere
e/o instaurare rapporti interpersonali e di socializzazione con l’esterno e con
le realtà presenti nel territorio (associazioni di volontariato, di quartiere,
servizi sociali comunali, istituzioni scolastiche ecc.). Dalle finestre del palazzo
si può ammirare una vista stupenda di Palazzo dei Consoli.
La struttura può ospitare anziani non autosufficienti in camere singole, doppie
e provvisoriamente triple (avendo allo scopo idonea superficie, in ragione
dell’effettuazione di lavori di ulteriore miglioramento della struttura e fino alla
loro conclusione) ed ha disponibilità di posti per ricoveri di lungodegenza, non
in regime di Residenza Protetta. Gli Ospiti sono inseriti in uno dei cinque
reparti presenti, sistemati a seconda delle patologie e del grado assistenziale.
1.5 Principi fondamentali dell’attività
L’attività della Residenza Protetta si svolge nel rispetto dei principi fondamentali sotto enunciati:
- Eguaglianza: ogni persona ha diritto di ricevere l’assistenza e le cure mediche più appropriate, senza
discriminazione di sorta;
- Imparzialità: i comportamenti degli operatori verso gli ospiti sono ispirati a criteri di obiettività ed
imparzialità;
- Continuità e regolarità dell’assistenza;
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Partecipazione e coinvolgimento alla prestazione del servizio attraverso una informazione corretta e
completa, garantendo soprattutto la possibilità di esprimere la propria valutazione sulla qualità delle
prestazioni erogate e di inoltrare reclami o suggerimenti per il miglioramento dei servizi;
Efficacia ed efficienza: il servizio è erogato in modo da garantire un ottimale rapporto tra le risorse impiegate,
le attività svolte e i risultati ottenuti.
1.6 Struttura organizzativa
L’organigramma sottostante rappresenta lo strumento con il quale la Casa di Riposo Mosca, ha formalizzato la propria
struttura organizzativa, al fine di permettere di identificare chiaramente le funzioni interessate nell’intero processo
del servizio erogato.
Consiglio di Amministrazione
CDA
Legale Rappresentante
PRES
Segretario Direttore
SEG DIR
Rappr. Dir. SGQ
RDD
Resp. Serv. Prev. Prot.
RSPP
Resp. Trattamento Dati
RTD
Rappr.Lavoratori per Sicurezza
RLS
Direzione Amministrativa
DIR AMM
Direzione Sanitaria
DIR SAN
Sevizio Finanziario
SER FIN
Personale
PER
Equipè multidisciplinare di valutazione
UVG
Medici di Medicina Generale
MMG
Medici Specialistici
MMS
Amministrazione Ospiti
AMM OSP
Infermiere con funz. dir
CAP
Economato
ECO
Infermieri
INF
Approvvigionamenti
APP
Protocollo Segreteria
PROT
Operatori Socio SAnitari
OSS
Servizi Generali
SER
Cucina
CUC
Lavanderia Guardaroba
LAV
Operatore Ausiliario
AUS
Fisioterapia
FIS
Servizio Animazione
ANI
Ufficio Tecnico
UTEC
Manutenzioni
MAN
1.7 Risorse umane
Per assicurare un costante ed efficace servizio di assistenza, sia in termini sanitari che tutelari, risultano presenti le
seguenti figure professionali:
• Responsabile Amministrativo
• Collaboratore amministrativo-professionale, con compiti di amministrazione ospiti,
economato, approvvigionamenti e forniture
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•
•
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Assistente amministrativo, con compiti di segreteria, protocollo e servizi generali
Responsabile Sanitario
•
•
•
•
•
Medico di Medicina Generale
Coordinatore Sanitario
Infermieri professionali
Operatori Socio-Sanitari
Operatori Socio-Assistenziali
•
•
•
Fisioterapisti
Podologo
Fisiatra
Animatori Professionali
Addetti alla cucina
Addetti alla sanificazione e pulizia
Operatore tecnico
Operatore tecnico specializzato
esperto
Parrucchiere
•
Personale Religioso
•
•
•
•
•
•
Addetti alla
stireria/lavanderia
•
Lo svolgimento dei servizi della Residenza Protetta è realizzato attraverso personale dipendente, personale
esternalizzato (appalti di servizi), in collaborazione o autonomo.
1.8 Rapporti di convenzione
La Struttura, da tempo, rispondendo a richieste avanzate da Enti e Associazioni, sottoscrive accordi e convenzioni per
il coordinamento, la gestione e la supervisione di tirocinii e stage:
o
o
o
o
o
Corso di qualifica per Operatore Socio Sanitario (OSS)
Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche
Ufficio Servizio Sociale per i minorenne del Ministero di Grazia e Giustizia
Settore Servizio Accompagnamento al Lavoro (SAL) del Comune di Gubbio
Crediti formativi con istituti di scuola superiore
I tirocinanti e gli stagisti partecipano alle attività giornaliere degli Ospiti all’interno della Residenza e sono coordinati e
supervisionati dal personale interno della Casa di Riposo Mosca. La Residenza Protetta ha attivato progetti di servizio
civile per giovani volontari in convenzione con l’Ufficio Nazionale di Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
1.9 Retta di ricovero
Le tariffe da applicare come corrispettivo delle prestazioni (singole giornate di assistenza) vengono determinate in
base ai criteri stabiliti con Delibera della Giunta Regionale della Regione Umbria (DGR n. 184 del 16.02.2009), che ne
stabilisce anche le eventuali variazioni nel tempo, nonchè la partecipazione del Servizio Sanitario Regionale, dei
Comuni e dell’utente per l’area di integrazione socio sanitaria anziani.
Le rette di degenza sono versate normalmente dal 10 al 20 del mese successivo a quello di riferimento, presso la
Tesoreria dell’Ente o a mezzo bonifico bancario a favore della Tesoreria Casa di Riposo Mosca.
Ai Comuni ed agli altri Enti, che hanno assunto l’impegnativa al pagamento totale o parziale della retta, viene resa la
contabilità con periodicità mensile ai fini del conseguente versamento, da effettuarsi entro 90 giorni data fattura.
Nei casi di assenza per ricovero ospedaliero, l’ospite corrisponderà all’Ente la retta ridotta del 50%, o in misura diversa
se oggetto di modifica in convenzione. In ospedale non è fornita assistenza sanitaria e attività assistenziale e tutelare
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da parte del personale della Residenza Protetta per cui l’Ospite o chi per lui è tenuto a sostenere eventuali spese di
assistenza richieste.
1.10 Procedure d’ingresso in Residenza Protetta
L’Anziano che richiede una ospitalità presso la Struttura è invitato ad attivare il percorso d’ingresso le cui fasi sono le
seguenti:
1.10.1 Procedura d’ingresso
L’anziano che richiede di essere inserito presso la struttura o chi per lui, deve presentarsi presso gli uffici
amministrativi per avviare un colloquio informativo ed attivare l’iter di ingresso che consiste:
Inoltro al Protocollo degli Uffici Amministrativi della Struttura della:
1. domanda di ingresso
2. l’informativa e la richiesta di consenso al trattamento dei dati personali
3. la relazione sanitaria, redatti su prestampati predisposti dall’ Ente
Prima dell’ingresso:
1. Ritiro del contratto per la fornitura di servizi residenziali assistenziali che
verrà sottoscritto dalle parti al momento dell’ingresso
2. Ritiro del promemoria per l’ingresso dell’ospite, prendendo inoltre visione:
2.1 della Carta dei Servizi
2.2 delle prestazioni e servizi offerti
2.3 del Regolamento degli ospiti
2.4 delle tariffe applicate
3. Definizione della data e dell’orario di ingresso dell’Ospite
Inserimento dell’Ospite nella struttura secondo le modalità previste dal contratto
1.10.2 Procedura per ottenere l’integrazione sanitaria
L’Anziano che richiede di essere inserito presso la Residenza Protetta, o chi per lui, per ottenere l’integrazione
sanitaria della retta di ricovero (50%) deve presentarsi al Servizio Sociale della A.S.L. di competenza per la
compilazione della documentazione richiesta e la consegna al suddetto Servizio.
L’anziano verrà contattato da un assistente sociale del Servizio della A.S.L. per individuare i bisogni e le necessità del
suddetto ai fini dell’attivazione del N.V.G (Nucleo di Valutazione Geriatrico) che disporrà l’accoglimento della richiesta
d’ingresso nella R.P. Casa di Riposo Mosca in base ad una valutazione tecnica definendo anche la presumibile durata
del ricovero.
L’accesso avverrà secondo la lista di attesa redatta, in ordine cronologico, dal Servizio Sociale della A.S.L. in base alla
data di presentazione della domanda e indipendentemente dalla allocazione dell’utente al momento della valutazione
del N.V.G. (Ospedale, altra residenza o domicilio), salvo per i ricoveri per i quali il N.V.G. evidenzierà il carattere di
urgenza. La lista di attesa è visionabile, secondo le modalità previste dalla normativa vigente.
I ricoveri per cui il N.V.G. evidenzierà il carattere di urgenza, saranno effettuati indipendentemente dalla lista di
attesa, fatta salva l’immediata disponibilità del posto in struttura. Per la predisposizione di questi ricoveri, il N.V.G.
sarà integrato dal Direttore Sanitario della struttura allo scopo di verificare la possibilità per la struttura di gestione del
piano assistenziale e la eventuale necessità di integrazione con altre risorse della A.S.L. (esempio: medici specialisti,
cure palliative, ecc.)
1.10.3 Procedura per ottenere l’integrazione sociale
CASO A: RICOVERO IN RESIDENZA PROTETTA
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L’anziano NON AUTOSUFFICIENTE che è stato inserito presso la struttura con l’integrazione sanitaria della
retta di ricovero (50%) da parte della A.S.L. di competenza e che si trova nella condizione di non poter far
fronte con i propri mezzi al pagamento della retta alberghiera per il restante 50%, può chiedere l’integrazione
sociale al proprio comune di residenza, inoltrando ai servizi sociali del suddetto comune la documentazione
necessaria (certificazione ISEE) per l’accoglimento della richiesta.
Ai sensi della DGR Umbria n. 526 del 16.05.2012 e salvo ulteriori e successive precisazioni e/o diverse intese
istituzionali, è possibile l’inserimento nella Residenza Protetta di anziani non autosufficienti solventi in proprio. Le
valutazioni geriatriche degli ingressi citati saranno effettuate dal Responsabile Sanitario della Residenza Protetta
dietro esame della cartella clinica e secondo le indicazioni del medico curante.
CASO B: RICOVERO NON IN REGIME DI RESIDENZA PROTETTA
L’Anziano AUTOSUFFICIENTE in condizione di fragilità, la cui richiesta di ricovero è stata accolta dalla
struttura e che si trova nella condizione di non poter far fronte con i propri mezzi al pagamento della retta
alberghiera, può chiedere l’integrazione sociale al proprio comune di residenza, inoltrando ai servizi sociali
del suddetto comune la documentazione necessaria (certificazione ISEE) per l’accoglimento della richiesta
1.11 Programma di assistenza sanitaria
L’assistenza, pur essendo distinta in base alle differenti competenze (medica, infermieristica, riabilitativa), richiede
l’integrazione dei diversi aspetti e momenti di cura, attraverso la stretta collaborazione dei vari operatori ed il loro
costante aggiornamento.
Da ciò deriva la necessità di:
o un piano assistenziale personalizzato per ogni singolo ospite (P.A.I.)
o una valutazione multidimensionale di ogni singolo ospite, aggiornata periodicamente
o riunioni periodiche dell’Unità di Valutazione Ospiti (U.V.O.) interna alla Residenza Protetta
o corsi di formazione/aggiornamento del personale
1.11.1 Accoglienza
L’ingresso viene concordato con la A.S.L. di competenza e/o con l’Ospite e con la famiglia e viene seguito da un
periodo sperimentale di inserimento di almeno trenta giorni. In tale periodo le parti possono recedere dal contratto
con comunicazione scritta, dandone giustificato motivo, con decorrenza immediata.
Dopo tale fase, salvo disdetta di una delle parti, con preavviso di almeno quindici giorni, il contratto si intende di mese
in mese tacitamente rinnovato.
Il personale preposto all’accoglienza, dopo essersi presentato all’Ospite, si attiene alle seguenti disposizioni:
1) accompagna l’ospite nel reparto e gli mostra gli ambienti (dove si trova la camera, il bagno, la sala da pranzo,
e gli altri servizi)
2) effettua le presentazioni delle figure operative della struttura
3) presenta al nuovo Ospite i compagni di camera
4) informa l’Ospite circa l’organizzazione della vita comunitaria all’interno della struttura
5) annota sul quaderno delle consegne l’arrivo del nuovo Ospite
1.11.2 Valutazione dell’Ospite nella fase di accoglienza
La valutazione dell’ospite ha lo scopo di raccogliere tutte le informazioni utili sullo stato di salute, allo scopo di
individuare un’appropriata programmazione degli interventi assistenziali.
La valutazione di un nuovo Ospite comprende le seguenti fasi:
1) esame da parte del Responsabile Sanitario e dell’Infermiere Professionale di turno dei documenti clinici di cui
dispone (relazione del Medico Curante, relazioni di dimissione ospedaliera o altro istituto, documentazione
sanitaria recente)
2) visita medica e compilazione della cartella clinica (comprendente anamnesi medica, infermieristica e
riabilitativa, esame obiettivo, definizione della diagnosi attiva e terapia). Qualora il medico riscontrasse
presenza di eventuali malattie infettive e contagiose, l’ingresso non potrà essere effettato. In caso contrario il
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medico suddetto potrà decidere, in via preventiva, di sottoporre il nuovo ospite ad un trattamento singolo
consistente in un bagno e successiva applicazione di idonea crema. In ogni caso l’ospite verrà sottoposto ad
un bagno esclusivamente a fini igienici
3) esecuzione di esami ematochimici di routine (più eventuali esami mirati per patologia) e di ECG
4) al termine della valutazione il Responsabile Sanitario con l’Unità di Valutazione Ospiti (U.V.O.) programma il
piano di assistenza personalizzato (P.A.I.) corrispondente, comprensivo del piano delle attività di animazione
e occupazionali.
Nel piano di assistenza suddetto vengono definiti:
o
o
o
o
o
modalità e tempi dei vari interventi di assistenza medica, infermieristica, tutelare, di prevenzione e di cura
necessità e frequenza di terapie fisiche (riabilitative, ecc.) con richiesta scritta al servizio di fisioterapia
necessità di assistenza da parte di uno medico specialista psichiatra del Centro Salute mentale, con richiesta
scritta di intervento
possibilità di partecipazione alle attività occupazionali con comunicazione delle capacità e delle preferenze
personali al Servizio di Animazione
necessità di esami supplementari di diagnostica per immagini (es. ecografie, TAC, ecc.) o di visite
specialistiche. Le visite mediche e specialistiche ed i trasporti in ospedale vengono programmati dall’Ente ma
non rientrano nelle prestazioni incluse nella retta di ricovero come pure le eventuali spese sanitarie per
prestazioni straordinarie non coperte dal servizio sanitario nazionale (quali protesi dentarie, interventi
chirurgici ed altro)
I dati delle valutazioni espresse da tutti gli operatori coinvolti nel piano di assistenza individualizzata vengono raccolti
in una cartella, che consente la conoscenza globale delle condizioni dell’Ospite.
1.11.3 L’assistenza durante il soggiorno
Sotto la responsabilità della Direzione Sanitaria è garantita l’assistenza medica, infermieristica e riabilitativa. La
Direzione Sanitaria coordina il percorso di diagnosi e cura, verifica la qualità del servizio e ne promuove il
miglioramento continuo mediante protocolli di procedura, riunioni e corsi di formazione del personale.
L’assistenza medica è garantita dalla presenza quotidiana del Responsabile Sanitario per sei giorni alla settimana e per
cinque giorni alla settimana di due medici incaricati dalla A.S.L., al di fuori di detta copertura assistenziale viene
attivato il servizio di guardia medica. Sono a disposizione in giorni stabiliti il fisiatra e il dermatologo.
L’assistenza infermieristica è garantita ogni giorno della settimana per tutte le 24 ore.
Il servizio di fisioterapia dispone di una palestra attrezzata, che funziona con operatori a tempo pieno.
Per il servizio di animazione è stato strutturato un laboratorio in cui gli ospiti, in rapporto alle proprie capacità e
volontà, esprimono i propri interessi con attività manuali e partecipano a programmi culturali, sociali e di svago.
L’attività assistenziale e tutelare si avvale del contributo di operatori socio-assistenziali e di operatori socio-sanitari
che provvedono alla cura della persona, accudendo l’ospite durante l’intero arco delle 24 ore, assicurandone l’igiene
personale, l'idratazione, l’assistenza durante il pasto con eventuale somministrazione degli alimenti e rispondendo ai
suoi bisogni quotidiani, nel rispetto della dignità della persona e della privacy.
Con periodicità di norma settimanale a ciascuno ospite viene fatto un bagno e un controllo del peso corporeo.
Il lavaggio e l'asciugatura dei capelli sono garantite dagli operatori socio-assistenziali e sanitari.
A scadenze programmate vengono garantiti un servizio di podologia, a seconda delle necessità, e un servizio di
parrucchieria e barbieria.
1.11.4 Dimissione
La dimissione dell’Ospite è accompagnata da una relazione clinica sulle condizioni psicofisiche, con particolare
riferimento al decorso, ai problemi attivi ed alla terapia in corso, corredata dalla copia degli esami eseguiti e dai referti
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delle visite specialistiche praticate, al fine di consentire una continuità dell’assistenza a domicilio o presso altre
strutture.
Costituiscono causa di dimissione dell’ospite e risoluzione contrattuale:
o la volontà di dimettersi dichiarata espressamente dall’Ospite o da chi in sua vece ne abbia i poteri con
preavviso di almeno 15 giorni
o il mancato pagamento della retta per due mensilità consecutive
o la mancata accettazione da parte dell’ospite o del garante dell’eventuale variazione della retta nei termini
previsti dall’ Art. 5 del contratto per la fornitura di servizi residenziali e assistenziali
o la cattiva condotta
o l’abbandono volontario dalla Residenza senza giustificato motivo, nel qual caso sarà addebitato all’Ospite od
al suo referente, l’importo della retta pari ai quindici giorni di mancato preavviso.
Il provvedimento è comunicato dalla Direzione di Residenza oltre che all’interessato, al comune di provenienza ed a
chi ha provveduto al suo ricovero.
1.11.5 Formazione del personale
La Direzione della Residenza Protetta, come responsabile dello sviluppo delle risorse umane, in collaborazione con il
Coordinatore Sanitario, predispone un piano di formazione del personale con aggiornamenti programmati, rivolto non
solo a migliorare le conoscenze tecniche, ma anche a favorire l’interazione tra operatori ed ospite, con l’obiettivo di
produrre un servizio di qualità in un contesto relazionale che rispetti la dignità della persona e soddisfi i suoi bisogni.
Per il raggiungimento di tale obiettivo, la Direzione della Residenza Protetta organizza un’attività di addestramento
promuovendo:
o stesura di linee - guida e protocolli di procedura e di comportamento per una buona pratica clinica (i
protocolli sono riuniti in uno schedario disponibile per tutto il personale)
o incontri programmati che coinvolgono tutti gli operatori per incoraggiare la conoscenza, la capacità e
l’entusiasmo del personale nell’applicazione sul lavoro di principi e dei metodi illustrati nelle linee - guida e
per verificarne l’attuazione
o corsi di aggiornamento su tematiche di interesse clinico - scientifico o comportamentale
o conferenze su argomenti di interesse medico – sociale
o promozione di incontri con operatori e responsabili di altre case di riposo, al fine di creare una rete di
scambio di esperienze e ricercare migliori modalità di erogazione del servizio e di impiego delle risorse
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PARTE SECONDA
INFORMAZIONI SUI SERVIZI
2.1 I servizi agli ospiti: informazioni generali
La Residenza Protetta Casa di Riposo Mosca è da sempre attenta ed impegnata nell’assistenza e nella cura degli
anziani, costantemente attenta ai mutati bisogni e necessità.
I servizi e prestazioni attualmente erogati e coperti dalla retta comprendono:
a)
Prestazioni sanitarie
- assistenza di medicina generale (Convenzione ASL/MMG); fuori dell’orario di copertura del Medico di M.G.
viene attivato il servizio di Guardia Medica
- assistenza infermieristica di base diurna e notturna
- assistenza medica specialistica fisiatrica
- assistenza medica dermatologica
- servizio di riabilitazione motoria (Fisioterapia) e terapia occupazionale
- servizio di podologia
- assistenza socio-sanitaria diurna e notturna
b) Prestazioni sociali
- servizio di ristorazione ed alberghiero completo: agli Ospiti viene proposto un menù predisposto dal
Responsabile Sanitario supportato da un Medico dietologo, accompagnato da alimenti adatti ai portatori di
particolari patologie. La preparazione dei piatti viene effettuata con la massima cura dal servizio di
ristorazione interno alla Residenza Protetta, con prodotti di qualità forniti da ditte specializzate nel settore e
serviti nella sala da pranzo di ciascun reparto, salvo particolari esigenze degli ospiti. Un manuale per l’HACCP,
così come previsto dalle normative europee in materia, regola le attività del personale di cucina nelle varie
fasi di produzione e distribuzione dei pasti. Periodicamente i menù vengono controllati ed eventualmente
variati, in modo da offrire un servizio sempre aggiornato e gradevole
- sanificazione e pulizia: per l’espletamento del servizio viene prodotto un programma dei lavori quotidiani e
periodici che prevede l’utilizzo di prodotti e strumenti che realizzano il grado di sanificazione ed igiene
previsto dalle normative vigenti. Le attrezzature utilizzate sono a norma ed accompagnate dalle schede
tecniche e di sicurezza, oltre al manuale di manutenzione. Il personale addetto al servizio di pulizia e
sanificazione è addestrato al corretto utilizzo dei prodotti e delle attrezzature ed è informato circa le
operazioni e metodologie di intervento
- servizio di lavanderia, guardaroba e stireria: il servizio è completo di sartoria e stireria. l cambio della
biancheria di norma è settimanale per gli effetti letterecci, salvo i casi di particolare necessità. l servizio di
lavanderia comprende il lavaggio del corredo di camera (lenzuola, federe ecc), il lavaggio e la gestione degli
indumenti intimi e personali degli ospiti, esclusi capi costosi e delicati che richiedano trattamenti particolari,
la numerazione del vestiario e biancheria con un numero assegnato ai fini dell’individuazione. Il reintegro
dell’abbigliamento personale, come per i beni di uso privato, è a carico dell’ospite. Gli ospiti bisognosi
potranno usufruire del vestiario e dei capi di biancheria messi a disposizione dall’Ente.
- servizio di parrucchieria e barbieria: il servizio di parrucchieria per le donne è programmato periodicamente
mentre il servizio di barbieria ha una frequenza bisettimanale, il mercoledì e il sabato e una volta al mese, il
primo venerdì di ogni mese, vengono tagliati i capelli agli uomini
- assistenza spirituale e religiosa: all’interno della Residenza Protetta è presente una Cappella e chi lo desidera
può partecipare a funzioni religiose (celebrazione eucaristica: h. 09.00 tutti i giorni feriali; h. 10.00 nei giorni
festivi; preghiere comunitarie quotidiane) animate dalla presenza di due suore presenti nell’ istituto che
garantiscono anche un’assistenza piena di carità verso tutti gli ospiti e soprattutto verso situazioni
estremamente difficili
- servizio deposito e custodia valori: presso l’Amministrazione dell’Ente è istituito il servizio di deposito valori.
L’Ospite può depositare denaro, preziosi e documenti. L’Amministrazione rilascia ricevuta di quanto
depositato e da quel momento diviene responsabile di quanto custodito. L’Ente non è tenuto a rispondere dei
valori non depositati
- servizio telefonico e posta: il servizio telefonico è garantito dall’apposito apparecchio a monete che consente
per la sua ubicazione, il libero accesso e la riservatezza della conversazione. Per quanto riguarda le chiamate
dall’esterno il servizio è garantito dalle derivazioni delle linee telefoniche nei vari reparti. L’Amministrazione
provvede inoltre a ricevere le lettere ed i pacchi in arrivo, distribuendoli il giorno stesso agli interessati; così
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-
-
-
c)
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pure provvede alle spedizioni. Le eventuali spese di riscossione o trasmissione di quanto sopra sono a carico
dell’Ospite
servizio radio-televisivo: il servizio radio-televisivo è erogato nella sala TV presente in ogni reparto e in alcune
camere della struttura dotate di televisione. Nelle camere sprovviste di tale servizio è consentito l’uso privato
di apparecchi audiovisivi previa autorizzazione della Direzione. Chi lo desidera, può fare uso anche privato di
radio e di registratore nel rispetto delle norme della convivenza
angolo bar self-service: è disponibile un servizio di bevande e snack a pagamento ad uso di ospiti, personale,
familiari ed altri visitatori della Residenza Protetta
ascensori: all’interno della Residenza Protetta sono presenti ascensori che consentono un facile servizio di
collegamento verticale tra i vari piani. L’uso dell’ascensore, pur adeguato alle norme legislative vigenti,
richiede particolare attenzione e rispetto delle seguenti disposizioni:
non si deve entrare in cabina in numero superiore a quello permesso dalla portata dell’impianto
non si deve tentare di aprire la porta prima che la cabina si sia fermata al piano
è vietato l’uso dell’ascensore a persone che non sono in grado di eseguire autonomamente i
comandi necessari
acquisto farmaci: l’Ospite è tenuto a rimborsare l’Ente delle spese per medicinali e cure particolari non
indennizzate dal Servizio Sanitario Nazionale pertanto al momento dell’ingresso l’ospite, o chi per lui, deve
versare l’importo di € 100,00. La restituzione avviene contestualmente alle dimissioni e/o al decesso, tramite
un incaricato dell’Ente, dedotti i corrispettivi e le somme ancora da pagare. Il deposito è infruttifero di
interessi e deve essere reintegrato dall’ospite, o chi per lui, ogni qualvolta se ne ravveda la necessità, previa
semplice comunicazione verbale
Prestazioni culturali ricreative
- attività di animazione socio-culturale
- progetto servizio civile nazionale
- progetto di benessere psicosociale e culturale (manifestazioni e feste varie)
- musicoterapia
- attività di laboratorio ed artistiche
- attività corale
- visione films
- biblioteca
- attività di redazione
- uscite
- incontri di gruppo
2.2 Volontariato
Il volontariato costituisce una risorsa estremamente importante per la struttura che permette una integrazione di
competenze in uno stile di promozione dei valori della solidarietà e della dignità della persona.
La Residenza Protetta promuove la presenza di volontari, persone singole o in gruppo, che spontaneamente,
gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, sono disponibili a prestare servizio all’anziano nei più diversi settori
(attività assistenziali, ludico-ricreative, artistiche, relazionali, ecc.).
2.3 Ufficio relazione con il pubblico
Una persona incaricata è a disposizione in orari d’ufficio stabiliti per fornire informazioni sui servizi offerti, la loro
qualità, i costi e le tariffe e per accompagnare le persone interessate alla visita della struttura. E' inoltre a disposizione
per raccogliere suggerimenti, consigli o reclami che potranno essere presentati anche in forma anonima mediante
l'apposito ”Questionario di segnalazione ed osservazione”, (Allegato 1), disponibile all'ingresso della Residenza
Protetta a fianco della cassetta postale.
I giorni e gli orari di accesso al pubblico degli Uffici Amministrativi sono i seguenti:
dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00
martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30
I giorni e gli orari di ricevimento del Responsabile Sanitario sono i seguenti:
mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 12.00 (fissare un appuntamento con il Caposala)
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Numeri di Telefono :
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Tel. e Fax Uffici Amministrativi
Tel. e Fax Ambulatorio Infermieristico
Telefono Reparti di degenza
075/9273705
075/9275147
075/9276940
E-MAIL:
[email protected]
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA:
[email protected]
SITO WEB:
www.casadiriposomosca.com
2.4 Orari di accesso per familiari e amici
La scelta della Direzione è di favorire in ogni modo l’accesso di familiari e amici allo scopo di creare una condizione di
”casa aperta”, il più possibile integrata con le attività presenti nel territorio.
L’accesso all’interno è libero per parenti, familiari e amici dalle 8.00 alle 20.00. Per il rispetto della privacy degli ospiti
e per permettere la pulizia e la sanificazione di camere, bagni, corridoi e spazi comuni, l’accesso ai piani di degenza è
consigliato dalle ore 10.30 alle ore 19.30, con un intervallo dalle ore 13 alle ore 15 per permettere il riposo
quotidiano agli ospiti.
In relazione alle condizioni dei singoli ospiti, la Direzione Sanitaria e/o Amministrativa autorizza uscite temporanee
con i familiari, oppure per funzioni religiose o per accedere a luoghi pubblici. Gli Ospiti, sentito il Medico e preavvisato
il personale di turno, possono essere autorizzati ad uscire anche non accompagnati.
2.5 Riconoscimento degli operatori
Ogni operatore espone un cartellino di riconoscimento recante la propria mansione.
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PARTE TERZA
GIORNATA TIPO
La giornata dell’ospite inizia alle sette, con la sveglia, la pulizia personale e l’aiuto, da parte delle Assistenti, a
predisporsi alla nuova giornata.
Alle 8.00 si può fare colazione, alla quale seguono le attività libere (informazione, s. messa) e quelle
programmate (riabilitazione, animazione, altre attività)
Alle 12.00 c’è il pranzo, seguito da un po’ di riposo
Alle 15.00 riprendono le attività programmate, a cui segue una merenda
Alle 18.00 c’è la cena, seguita da un momento di distensione
Alle 20.00 gli ospiti vengono aiutati a sistemarsi nelle loro camere per la notte
PARTE QUARTA
ORGANISMI RAPPRESENTATIVI E RAPPORTI CON I SINDACATI
La Residenza Protetta intrattiene relazioni sindacali e con le R.S.U. (Rappresentanze Sindacali Unitarie), costituite dai
lavoratori dipendenti per l’applicazione integrale del contratto e la valorizzazione di tutte le risorse umane, su aspetti
riguardanti la qualità dei servizi nonché accoglie suggerimenti da parte di familiari ed ospiti predisponendo incontri, di
norma trimestrali, per eventuali iniziative migliorative rivolte agli ospiti stessi.
PARTE QUINTA
TUTELA DEI DIRITTI DEGLI OSPITI
5.1 La carta dei diritti dell’anziano
Gli Anziani rappresentano un patrimonio per la società, non solo perché in loro si identifica la memoria culturale di
una popolazione, ma anche perché sempre più costituiscono una risorsa umana attiva, un contributo di energie e di
esperienze del quale la società può valersi.
Questo nuovo ruolo emerge dalla ricerca clinica e sociale che rende ragione della constatazione di un numero sempre
maggiore di persone di età anagrafica avanzata ed in buone condizioni psico-fisiche.
Tuttavia esistono delle condizioni nelle quali l’anziano è ancora una persona fragile, sia fisicamente che psichicamente,
per cui la tutela della sua dignità necessita di maggiore attenzione nell’osservanza dei diritti della persona, sanciti per
la generalità dei cittadini.
La valorizzazione del ruolo dei più Anziani e della loro cultura si fonda sull’educazione della popolazione al
riconoscimento ed al rispetto dei loro diritti, oltre che sull’adempimento puntuale di una serie di doveri da parte della
società. Di questi, il primo è la realizzazione di politiche che garantiscano ad un anziano di continuare ad essere parte
attiva nella nostra società, ossia che favoriscano la sua condivisione della vita sociale, civile e culturale della comunità.
Questo documento vuole indirizzare l’azione di quanti operano a favore di persone Anziane, direttamente o
indirettamente, come singoli cittadini oppure all'interno di istituzioni responsabili della realizzazione di un valore
pubblico (ospedali, residenze sanitario-assistenziali, scuole, servizi di trasporti ed altri servizi alla persona sia pubblici
che privati).
Richiamiamo in questo documento alcuni dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano:
il principio di giustizia sociale, enunciato nell'articolo 3 della Costituzione, là dove si ritiene compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la liberta e
l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. La letteratura scientifica
riporta che lo sviluppo pieno della persona umana e un processo continuo, non circoscrivibile in una classe di
età particolare poiché si estende in tutto l'arco della vita
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il principio di solidarietà, enunciato nell’articolo 2 della Costituzione, là dove si ritiene compito della
Repubblica riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità, e richiedere l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale. A queste espressioni di solidarietà inderogabili vanno affiancate quelle proprie della
libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società e alla realizzazione del bene comune,
pure finalizzate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona
il principio di salute, enunciato nell'articolo 32 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica
tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantire cure
gratuite agli indigenti
Va inoltre ricordato che, al concetto di salute affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella
dichiarazione di Alma Ata (1978) come equilibrio fisico, psichico e sociale, si è affiancato il concetto di promozione
della salute della dichiarazione di Ottawa (1986).
5.2 La persona anziana al centro di diritti e di doveri
Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la persona gode, per tutto l’arco della sua vita, di tutti i diritti
riconosciuti ai cittadini dal nostro ordinamento giuridico e adottare una carta dei diritti specifica per i più anziani: essa
deve favorire l’azione di educazione al riconoscimento ed al rispetto di tali diritti insieme con lo sviluppo delle
politiche sociali, come si è auspicato nell'introduzione.
La persona ha il diritto:
La società e le istituzioni hanno il dovere:
Di sviluppare e di conservare la propria individualità e Di rispettare l’individualità di ogni persona anziana,
libertà
riconoscendone i bisogni e realizzando gli interventi ad essi
adeguati, con riferimento a tutti i parametri della sua
qualità di vita e non in funzione esclusivamente della sua
età anagrafica.
Di conservare e veder rispettate, in osservanza dei principi Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone
costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti.
anziane, anche quando essi dovessero apparire anacronistici
o in contrasto con la cultura dominante, impegnandosi a
coglierne il significato nel corso della storia della
popolazione.
Di conservare le proprie modalità di condotta sociale, se
non lesive dei diritti altrui, anche quando esse dovessero
apparire in contrasto con i comportamenti dominanti nel
suo ambiente di appartenenza.
Di conservare la libertà di scegliere dove vivere.
Di rispettare le modalità di condotta della persona anziana,
compatibili con le regole della convivenza sociale, evitando
di ”correggerle„ e di "deriderle", senza per questo venire
meno all’obbligo di aiuto per la sua migliore integrazione
nella vita della comunità.
Di rispettare la libera scelta della persona anziana di
continuare a vivere nel proprio domicilio, garantendo il
sostegno necessario, nonché , in caso di assoluta
impossibilita, le condizioni di accoglienza che permettano di
conservare alcuni aspetti dell’ambiente di vita
abbandonato.
Di essere accudita e curata nell'ambiente che meglio Di accudire e curare l’anziano fin dove è possibile a
garantisce il recupero della funzione lesa.
domicilio, se questo è l'ambiente che meglio stimola il
recupero o il mantenimento della funzione lesa, fornendo
ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta praticabile ed
opportuna. Resta comunque garantito all'anziano malato il
diritto al ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per
tutto il periodo necessario per la cura e la riabilitazione.
Di vivere con chi desidera.
Di favorire, per quanto possibile, la convivenza della
persona
anziana
con
i
familiari,
sostenendo
opportunamente questi ultimi e stimolando ogni possibilità
di integrazione.
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La persona ha il diritto:
Di avere una vita di relazione.
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La società e le istituzioni hanno il dovere:
Di evitare nei confronti dell’anziano ogni forma di
ghettizzazione che gli impedisca di interagire liberamente
con tutte le fasce di età presenti nella popolazione.
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Di essere messa in condizione di esprimere le proprie Di fornire ad ogni persona di età avanzata la possibilità di
attitudini personali, la propria originalità e creatività.
conservare e realizzare le proprie attitudini personali, di
esprimere la propria emotività e di percepire il proprio
valore, anche se soltanto di carattere affettivo.
Di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o Di contrastare, in ogni ambito della società, ogni forma di
morale.
sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani.
Di essere messa in condizione di godere e di conservare la Di operare perché, anche nelle situazioni più compromesse
propria dignità e il proprio valore, anche in casi di perdita e terminali, siano supportate le capacità residue di ogni
parziale o totale della propria autonomia ed autosufficienza. persona, realizzando un clima di accettazione, di
condivisione e di solidarietà che garantisca il pieno rispetto
della dignità umana.
5.3 La tutela dei diritti riconosciuti
E’ opportuno ancora sottolineare che il passaggio, dalla individuazione dei diritti di cittadinanza riconosciuti
dall’ordinamento giuridico alla effettività del loro esercizio nella vita delle persone anziane, è assicurato dalla
creazione, dallo sviluppo e dal consolidamento di una pluralità di condizioni che vedono implicate le responsabilità di
molti soggetti. Dall'azione di alcuni di loro dipendono l’allocazione delle risorse (organi politici) e la crescita della
sensibilità sociale (sistema dei media, dell'istruzione e dell'educazione).
Tuttavia, se la tutela dei diritti delle persone anziane è certamente condizionata da scelte di carattere generale proprie
della sfera della politica sociale, non di minor portata è la rilevanza di strumenti di garanzia che quella stessa
responsabilità politica ha voluto: il difensore civico regionale e locale, l'ufficio di pubblica tutela (UPT) e l'Ufficio di
Relazione con il Pubblico (URP). Essi costituiscono un punto di riferimento informale, immediato, gratuito e di
semplice accesso per tutti coloro che necessitano di tutela.
Mod. 0.5 Rev.3
CASA DI RIPOSO MOSCA –
GUBBIO
Residenza Protetta per Anziani
Data: 13/09/2016
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CARTA DEI SERVIZI
REPARTO……………………………….
APPENDICE (Mod. 5.29)
Con la presente Le sottoponiamo un questionario per valutare il grado di
soddisfazione per l’assistenza ricevuta da un Suo familiare all’interno della Residenza
Protetta. Le saremmo grati se volesse collaborare con noi, rispondendo alle domande
qui sotto proposte; le Sue risposte saranno tenute in considerazione per migliorare la
qualità dei nostri servizi.
QUALITÀ DEL SERVIZIO ED ORGANIZZAZIONE
Giudizio
5
ottimo
1.
2.
3.
Come giudica il rapporto dell’assistito con gli
operatori di reparto?
Come giudica la cura con cui gli operatori
preparano l’ospite per la giornata? (scelta
abbigliamento, pettinatura, ecc)
Come giudica il rapporto dell’assistito con il
personale infermieristico?
4
buono
☺☺ ☺
☺☺ ☺
☺☺ ☺
4.
Come valuta la disponibilità e l’attenzione del
personale infermieristico?
☺☺ ☺
5.
Come valuta la disponibilità e l’attenzione del
personale medico?
☺☺ ☺
6.
7.
8.
9.
Secondo Lei quanto è utile l’intervento del
fisioterapista
sul
benessere
psicofisico
dell’assistito?
Secondo Lei quanto è utile l’intervento del servizio
animazione sul benessere psicofisico dell’assistito?
☺☺ ☺
☺☺ ☺
Come valuta la qualità e la varietà dei pasti?
☺☺ ☺
Come
valuta
il
tempo
somministrazione del pasto?
dedicato
alla
☺☺ ☺
10. Come giudica il livello di igiene e pulizia della
struttura nel complesso?
☺☺ ☺
11.
E’ soddisfatto del rispetto della riservatezza e del
pudore nei confronti dell’assistito?
☺☺ ☺
12.
E’ soddisfatto della disponibilità e del servizio del
parrucchiere?
☺☺ ☺
3
adeguato
2
insufficiente
1
scarso
Mod. 0.5 Rev.3
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GUBBIO
Residenza Protetta per Anziani
Data: 13/09/2016
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CARTA DEI SERVIZI
QUALITÀ DEL SERVIZIO ED ORGANIZZAZIONE
Giudizio
5
ottimo
13.
Quali sono gli aspetti del servizio che vorreste
vedere migliorati nel prossimo futuro?
4
buono
3
adeguato
2
insufficiente
1
scarso