A Pasqua il dono di quattordici nuovi cristiani

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A Pasqua il dono di quattordici nuovi cristiani
lunedì 14
Messa per Chiara Lubich
Domenica, 13 marzo 2011
in diocesi
cremona
omani, lunedì 14 marzo,
ricorre il terzo anniversario
della morte di Chiara Lubich,
fondatrice del movimento dei
«Focolari». Alle 21 nella chiesa di S.
Francesco, a Cremona, il vescovo
Lafranconi, celebrerà una S. Messa
di ringraziamento per il carisma
dell’unità donato alla Chiesa e
all’umanità e per chiedere la grazia
della perseveranza e della fedeltà
dei numerosi aderenti.
D
CRONACHE E VITA
DALLA NOSTRA CHIESA
a cura dell’Uffico diocesano
per le Comunicazioni sociali
via Stenico 3, 26100 Cremona
tel. 0372/800090
fax 0372/463420
[email protected]
Il 20 marzo i catecumeni incontreranno il vescovo
per un momento di riflessione e di preghiera
A Pasqua il dono
di quattordici
nuovi cristiani
on è per nulla facile
Michele Dikson è un giovane
percorrere i cammini della
nigeriano figlio di una famiglia
grazia nel cuore di ogni
cattolica che aveva già iniziato in
uomo, anzi è impossibile perché
Nigeria il catecumenato ed è rimasto
rimane sempre una parte nascosta
fedele terminandolo in Italia dopo il
del mistero dell’azione dello Spirito,
ricongiungimento con i genitori.
conosciuta solo da Dio stesso. Ai
Ramia è tunisina musulmana
cristiani maturi spetta solo
sposata con un italiano ed è rimasta
accompagnare, con stupore, il
colpita, qui, dalla libertà di pregare
crescere della fede, della carità e
Dio nella Chiesa senza remore e
speranza nei cuori. Anche
obblighi da parte del marito o dei
quest’anno nella diocesi di
familiari e dal rispetto che come
Cremona un numero significativo di
donna riceve dalla comunità.
persone, ben quattordici, sta
Maria, sudanese, viene da una
terminando con quest’ultima
famiglia mista, padre protestante e
Quaresima il cammino
madre musulmana ed è sposata con
catecumenale per entrare nella
un sudanese cristiano da cui si è
famiglia del Signore, testimoni del
separata per il bene suo e del figlio.
suo amore e annunciatori di Lui nel
La partecipazione alla preghiera con
mondo. Ognuno di loro ha una vita
il gruppo del Rinnovamento dello
da raccontare, un percorso di eventi
Spirito e l’aiuto fraterno ricevuto
che lo hanno portato a
l’ha spinta a
dire il suo «sì».
richiedere di far parte
Provengono
Julie è un’ivoriana
della Chiesa.
da
dieci
comunità
proveniente da una
Rabihan e Ndricim
famiglia cattolica. Lei
sono sposi albanesi
della diocesi
non lo è diventata
di tradizione
e
quasi
tutti
nemmeno quando si è
musulmana e spinti
sposata con il marito
dalla felice
hanno alle spalle
cattolico che poi l’ha
accoglienza da parte
delle storie
abbandonata quando
del gruppo del
è giunta in Italia.
Rinnovamento e della
di sofferenza
Avrebbe potuto
stessa parrocchia
e di riscatto
perdere qualsiasi
hanno deciso di
desiderio di
ricevere insieme i
abbracciare la fede e, invece,
sacramenti e la grazia di Dio per la
accompagnando i due figli al
loro unione matrimoniale.
catechismo, ora è pronta. Pure
Simone è italiano, la sua famiglia ha
Agnese viene dalla Costa d’Avorio.
aderito ai Testimoni di Geova per
Di famiglia cattolica, provata dal
poi uscirne. Lui dopo la laurea, ha
dolore di aver perso il padre è giunta
cominciato a pensare per definire
in Italia per dare un aiuto alla zia e
su quale cammino religioso
ha trovato la volontà di definire la
percorrere. Il movimento
sua appartenenza di fede. Anche
neocatecumenale lo ha aiutato ad
Jean Marie, ivoriano, viene da una
approfondire la fede cristiana e a
famiglia cattolica, purtroppo divisa e
decidere di appartenere
segue l’esempio della sorella più
ufficialmente al Signore e alla sua
giovane che ha già ricevuto i
Chiesa
sacramenti. Sempre della della
Diverse le provenienze geografiche
Costa d’Avorio sono due fratelli:
dei catecumeni: tre sono della
Alfred e Affotch, di famiglia cattolica
parrocchia di San Leonardo in
ma che non avevano ancora ricevuto
Casalmaggiore, uno di Santa
tutti i sacramenti in Africa.
Margherita in Pandino, uno di San
Bianca è un’albanese sposata con un
Pancrazio in Cappella de’ Picenardi,
italiano e anch’essa già cittadina
uno di San Pietro Apostolo in
italiana. Proviene, con altri, dal quel
Vicomoscano, due di Santa Maria
paese dove la dittatura comunista ha
Nascente in Casalbellotto, uno di
ridotto per la maggior parte dei
San Bernardo in città, uno di
cittadini l’appartenenza religiosa a
Sant’Ilario in città, uno di San
un vaga memoria. Il risveglio della
Michele Arcangelo in Scandolara
fede anche per lei è venuta dalla
Ripa d’Oglio, due di Sant’Ignazio
famiglia inserita in parrocchia e dal
martire in Casaletto Po, uno di San
battesimo delle figlie. Albanesi
Zeno in Cassano D’Adda.
anche Fabjola e Valbona,
Domenica 20 marzo, alle 16, in
quest’ultima sposata con un
Seminario, i 14 catecumeni
musulmano che l’ha lasciata,
incontreranno il vescovo Dante per
entrambe spinte ad affrontare il
un momento di conoscenza
cammino di fede dalla relazione con
reciproca e di preghiera fraterna in
il gruppo del Rinnovamento dello
attesa di ricevere i sacramenti nella
Spirito che s’incontra nel Santuario
veglia pasquale.
della Fontana di Casalmaggiore.
(ma)
Il battesimo di un adulto nella veglia pasquale del 2010 in Cattedrale
N
«Un momento di grazia
per riconoscersi peccatori»
U
n momento di grazia per
riconoscersi peccatori e
continuamente bisognosi della
riconciliazione di Dio. Così il vescovo
Lafranconi ha definito il tempo forte
della Quaresima nell’omelia della Messa
del mercoledì delle Ceneri celebrata nel
pomeriggio del 9 marzo in Cattedrale. Il
presule ha affermato che già il recupero
della coscienza della propria fragilità è
un grande traguardo, ma che non può
bastare nell’esperienza cristiana: «Per
compiere un serio cammino di
conversione – ha spiegato – è necessaria
la certezza che la riconciliazione di Dio
è ha portata di mano: basta solo
riconoscerla e acconsentire ad essa».
«Cristo, secondo una bella espressone di
Paolo – ha concluso il vescovo – si è
fatto egli stesso peccato, per poter
annunciare che più nessuno è schiavo
del peccato, che egli è il liberatore e che
il ritorno a Dio è più facile di quanto si
pensi». Terminata l’omelia Lafranconi
ha benedetto le Ceneri e dopo averle
ricevute sul capo dal presidente del
capitolo dei canonici, monsignor
Perotti, le ha imposte ai sacerdoti e
fedeli.
Lafranconi impone le Ceneri ai fedeli
I Quaresimali tra Web e tv
«G
esù maestro… sulla via della
Croce», questo il tema scelto per i
Quaresimali del vescovo Dante
Lafranconi al «Giorno del Signore», la
rubrica televisiva della diocesi di Cremona
in onda ogni fine settimana su Studio1 e
TelePace.
Come tradizione la trasmissione, prodotta
dal centro di produzione televisivo
diocesano diretto da don Attilio Cibolini,
nei tempi forti dell’anno liturgico cambia
palinsesto per proporre agli spettatori un
vero e proprio itinerario spirituale e
culturale. Un percorso di riflessione e
approfondimento che, come sempre, prende
spunto dalle linee pastorali diocesane, ma
che quest’anno è scandito anche dalle
stazioni della Via Crucis: da qui il titolo
«Gesù maestro… sulla via della Croce».
Ad aprire ogni puntata il Vangelo della
domenica commentato da Lafranconi.
Quindi un itinerario sulla via del Calvario
incontrando volti di ieri e di oggi. I volti di
ieri sono quelli dei capolavori dell’arte
cremonese letti e interpretati da don Pietro
Bonometti, a lungo insegnante di arte al
liceo classico «Manin» di Cremona. I volti di
oggi, invece, sono quelli di persone che
quotidianamente camminano sulla strada
della croce: le loro testimonianze aiuteranno
ad attualizzare l’insegnamento di Cristo
anche di fronte alle difficoltà della vita.
La trasmissione, che per l’occasione mostra
una nuova sigla e ha come colonna sonora
musiche di Marc’Antonio Ingegneri (il
maestro di cappella della Cattedrale di
Cremona che fu insegnante del grande
Claudio Monteverdi) prosegue poi con
alcuni servizi di attualità.
Nella puntata di questo fine settimana
l’attenzione è riservata alla Quaresima di
Carità 2011 destinata al «Fondo aiuto
famiglie» con alcune interviste per dipingere
il quadro della situazione cremonese, ancora
fortemente segnata dalla crisi economica.
La rubrica «Giorno del Signore» può essere
seguita dal venerdì alla domenica su Studio1
e TelePace o su Internet scaricando le puntate
dal sito www.teleradiocremona.it.
Riccardo Mancabelli
Il «tempo forte» per ragazzi e giovani
Tutte le proposte spirituali e
catechistiche predisposte da
zone pastorali, associazioni e
dalla Federazione oratori
DI
CLAUDIO RASOLI
S
i moltiplicano nel tempo
di Quaresima le proposte
di spiritualità per adolescenti e giovani della diocesi:
molte zone pastorali hanno
stilato un ricco programma
che miscela sapientemente
preghiera e riflessione.
Per la zona seconda l’appuntamento è per lunedì 18 aprile con una celebrazione penitenziale presso le suore Ado-
ratrici di Rivolta d’Adda; nella
zona terza, invece, i ragazzi del
progetto «ForEver» stanno vivendo proprio in questo fine
settimana un tempo di ritiro e
meditazione, mentre per tutti
i giovani martedì 5 aprile è
proposta una Via Crucis per le
strade di Soncino. Due gli appuntamenti per la zona quarta: lunedì 21 marzo alle 21 a
Spinadesco l’incontro per gli adolescenti, nella serata di sabato 2 aprile a Pizzighettone
quello per i giovani con la celebrazione penitenziale e l’adorazione eucaristica curata
dalle Figlie dell’Oratorio. E se
la zona sesta propone gli esercizi spirituali per i giovani dal
18 al 20 marzo a Tignale, la
settima organizza una Via Crucis per le vie di Cicognolo nella serata di venerdì 15 aprile.
Non mancano infine le iniziative dell’Azione cattolica:
domenica 20 marzo, dalle 15
fino dopo cena, sono invitati,
alla Casa dell’accoglienza, i
giovani per un pomeriggio di
meditazione condotto dall’assistente, don Lucini, sul tema
«Spirito di carità».
Da segnalare, poi, una proposta degli oratori della città: tutti i lunedì e giovedì gli studenti
delle superiori sono invitati,
alle 7.35, nella chiesa di San
Vincenzo, in via Palestro, ad
una breve preghiera prima di
entrare in classe.
Come ogni anno la Federa-
zione oratori cremonesi ha
predisposto una serie di sussidi per accompagnare ogni fascia d’età ad una celebrazione
più seria e consapevole del mistero pasquale: per gli adolescenti è stato predisposto uno
strumento multimediale costituito da un cd in cui trovare ogni giorno, accanto alla Parola e al suo commento, musiche, video, testimonianze.
Per i giovani la Quaresima è
scandita dalla preghiera dei
Salmi e dal Vangelo del giorno, il tutto ripensato in chiave relazionale: educare significa costruire relazioni e Gesù
ne è il primo modello; anche
sulla via del Calvario incontra
le persone e le cambia. La Via
Ragazzi in preghiera
Crucis del venerdì è allora arricchita da un dvd con testimonianze di persone che dall’incontro con la Croce hanno
scoperto una vita nuova.
Su www.diocesidicremona.it è
possibile visionare tutte le iniziative quaresimali, anche
per gli adulti. Per segnalazioni:
[email protected].
Segni visibili
di una nuova
primavera
per la Chiesa
DI
MARIO ALDIGHIERI *
C
on il movimento dei popoli
ormai non si può più parlare di terra di missione e di
terra cristiana, tutto il mondo è luogo dove i fedeli cristiani sono chiamati all’accoglienza del fratello e
alla testimonianza della fede. Si riproduce così il movimento dei primi secoli dove i cristiani e non solo gli apostoli si spostavano facendo della Chiesa raccolta nel Cenacolo di Gerusalemme la Chiesa
sparsa e presente nel mondo.
Se allora il movimento era da Gerusalemme al Mediterraneo, oggi
il movimento è ovunque. Da noi,
terra di antica fede cristiana, dove
spesso è vissuta malamente o perfino soffocata da uno stile di vita e
da interessi che cozzano con la Parola fatta carne, giungono persone
con culture e fedi diverse. Il moto
della mescolanza dei popoli oggi
non può più essere fermato,
anche se da più
parti e non solo
in Italia, giungono inviti a
chiudere
le
frontiere spingendo perfino i
cristiani a dimenticare il coDon Aldighieri
mandamento
dell’ospitalità.
Per i discepoli di Gesù e per la comunità cristiana gli altri sono fratelli da amare, accogliere e rispettare e soprattutto persone cui testimoniare una fede vissuta, un dono che si chiama Gesù Cristo. La
missione come annuncio della
Buona Notizia del Signore con la
parola e con la vita, spesso ridotta
al solo aiuto umanitario, pur necessario e valido per paesi e persone in difficoltà, è tornata impellente anche da noi.
L’arrivo di chi viene da altri paesi
mette in crisi la nostra pastorale
troppo chiusa in se stessa e preoccupata di mantenere il gregge. Il papa Giovanni Paolo II ci chiedeva di
passare da una pastorale di conservazione ad una pastorale missionaria. Ecco allora l’importanza
di presentarci come discepoli del
Signore che fanno nascere nel cuore del fratello il desiderio di conoscere Cristo e il suo Vangelo. Ma l’ideale è ancora lontano tra noi.
Dov’è la gioia di ricevere a braccia
aperte un fratello che bussa per iniziare un cammino di fede? Dove
l’entusiasmo nel percepire l’azione
dello Spirito che fa rifiorire in giovani e adulti una fede che sembrava perduta o sopita? Se il catecumeno chiede e non riceve risposta,
se la parrocchia non trova persone
disposte a stargli accanto, a percorrere con lui un cammino di rinascita, se il parroco non ha tempo, chi annuncerà ancora il Vangelo a chi ha sete di Dio? L’invito è
far sì che il catecumenato degli adulti diventi veramente per tutta la
comunità il segno della nuova primavera di una Chiesa che nell’accogliere nuovi figli, rivive con entusiasmo la propria fede pasquale.
* responsabile del Servizio
per il catecumenato degli adulti
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