Guajacum, Guaiaco

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Guajacum, Guaiaco
Guajacum, Guaiaco
Il succo essiccato (Gummi Guajaci), estratto dall’albero chiamato Guajacum officinale, che
cresce nell’India occidentale, è composto in massima parte da una resina propria e, per l’uso
omeopatico, preparato alla potenza trentesima.
Il guaiaco si è rivelato omeopaticamente utile nelle malattie che gli si adattano, soprattutto dove
ci sono i seguenti sintomi concomitanti: attacchi di gotta alla testa; tumefazione degli occhi;
sensazione dolorosa serrante nelle orecchie; sensazione di muco in gola, che causa nausea;
avversione verso il latte; costipazione; fitte al petto; dolori pungenti gottosi negli arti, soprattutto
contratture, causate da dolori laceranti e pungenti delle masse muscolari degli arti, dove i dolori
vengono causati dai più piccoli movimenti e sono associati a calore delle parti doloranti, soprattutto
ove si sia avuto un abuso di mercurio; tisi, con pus maleodorante; etc.
11PS
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Debolezza di memoria.
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Memoria debole; lui dimentica ciò che ha appena letto e non si ricorda dei vecchi nomi
(MANCA COME SINTOMO PSORICO)
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Sensazione di tumefazione e prominenza degli occhi, le palpebre sembrano troppo
corte per poter ricoprire gli occhi; contemporaneamente sensazione di non aver dormito
abbastanza, con sbadigli e stiramenti, per tutto il giorno (Tth.).
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Secrezione di muco purulento negli angoli dell’occhio destro (dopo 1 ora) (Lgh.).
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Pupille dilatate (dopo 3 ore)
64PS
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Sensazione dolorosa serrante nell’orecchio sinistro (Htn.).
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Lacerazione nell’orecchio sinistro (Htn.).
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Lacerazione al margine esterno della cartilagine dell’orecchio sinistro (Htn.).
17PL, 124PS
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Fame intensa, di pomeriggio e di sera (dopo 7, 9 ore) (Lgh.).
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Eruttazione (immediatamente) (Htn.).
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Eruttazione a vuoto (Htn.).
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Eruttazione a vuoto di sola aria (Tth.).
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Nella fossetta epigastrica, una pressione che ritorna frequentemente, con difficoltà di
respirazione, oppressione e paura (dopo 1 ora) (Htn.).
Sensazione di legamento nella regione gastrica, con timore e respirazione difficoltosa (dopo
19 ore) (Htn.).
Feci molli e frammentate (Htn.).
Feci liquide, mucose, in seguito a un precedente afferrare nello stomaco (Htn.).
217PS
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Stimolo frequente ad urinare, che ritorna anche subito dopo aver urinato (Tth.).
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Ogni ½ ora deve urinare e ogni volta fuoriesce una grande quantità di urina; subito dopo,
avverte di nuovo lo stimolo per circa 1 minuto, e fuoriescono soltanto alcune gocce (Tth.).
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Stimolo continuo ad urinare, con fuoriuscita di una grande quantità di urina ogni volta
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Escrezione mucosa, che avviene raschiando la gola e vomitando (Tth.).
Improvvisa sensazione di ostruzione o di ristagno sul petto, nella regione della cavità
cardiaca, simile a difficoltà di respirazione, la assale spesso improvvisamente, anche la
notte nel sonno, e la costringe a una tosse quasi del tutto secca, che ritorna fino a quando si
ha dell’espettorato.
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Malessere generale in tutto il corpo (dopo 7 ore) (Htn.).
Spossatezza, soprattutto nelle cosce e nelle braccia, come in seguito a un grosso sforzo
Febbre da consunzione, in persone dalla natura corporea asciutta (Matthioli, d. morb. Gall.
1537).
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Addormentarsi più tardi di sera, e risveglio anticipato, rispetto al solito (Tth.).
Di sera, nel letto, non riesce a dormire prima di 2 ore e si rigira qua e là nel letto (Tth.).
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Freddo febbrile nella schiena, di pomeriggio (dopo 8 ore) (Lgh.).
Brividi di freddo dietro la stufa calda (Htn.).
Di mattina, gelo, per 2 ore, e la sera brividi di freddo prima di andare a letto, che
perdurarono anche nel letto; di mattina, leggera sudorazione.
Brividi interni in tutto il corpo, e subito dopo calura, soprattutto nel volto, senza sete, verso
sera (Tth.).
Calura in tutto il volto con sete, senza arrossamento e senza sudorazione (Htn.).
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Intensa sudorazione, soprattutto alla testa, camminando all’aria aperta; alla fronte, gocce di
sudore.
Intensa sudorazione nella schiena, di notte.
Lieve sudorazione, ogni mattina.
Ceconi A, Micheli F. Medicina Interna. Edizioni Minerva Medica, Torino, 1940; II edizione, vol.
VI: 588-94.
STATI IPERTIROIDEI. Nei casi caratteristici, l’aspetto del malato ha note che hanno valore
diagnostico. Gli occhi sporgenti e brillanti danno alla fisionomia l’aspetto di chi ha terrore e ira
insieme; dal volto emaciato traspare un nervosismo che agita l’infermo...Tra i sintomi oculari,
l’esoftalmo è il più importante…non è dovuto soltanto alla protrusione dei bulbi, prodotta dalla
contrazione del muscolo di Muller e dell’aponevrosi di Tenone, ma anche ad una retrazione della
palpebra superiore. Quando l’ammalato rivolge lo sguardo in basso, la palpebra superiore retratta
non segue il movimento dei bulbi, sicchè rimane scoperto un tratto di sclera al di sopra della
cornea…La pupilla è tendenzialmente midriatica…
La tachicardia non manca mai…vi è grande labilità, per cui un lieve sforzo fisico o una lieve
emozione eleva notevolmente la frequenza cardiaca…
Il tremore, osservabile specialmente alle estremità…si mette facilmente in evidenza facendo tenere
al malato le mani protese, con le dita aperte a ventaglio.
Il dimagramento alle volte è regolarmente progressivo, alle volte invece procede a poussés, in
relazione con la recrudescenza degli altri sintomi tossici.
Il carattere appare profondamente turbato; il paziente diviene estremamente eccitabile, reagisce
violentemente per motivi futili; a volte invece ha la tendenza alla paura, alla melanconia,
all’ansia…ciò che è caratteristico è la mutabilità del carattere, che rende questi soggetti instabili nei
loro propositi e nei loro affetti, incapaci di un lavoro intellettuale ordinato e profondo…
Si possono avere anche alterazioni della sensibilità (parestesie, dolori spontanei agli arti, dolori
anginoidi, cefalee) o fenomeni paretici oppure convulsivi, tetanici…
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La funzione intestinale è spesso alterata: la diarrea è frequente. Non raramente però si osserva
sitichezza o periodi in cui si alternano stitichezza e diarrea; La diarrea nei basedowiani suole essere
abbondante, sierosa o siero-mucosa…in genere non è dolorosa.
È stata descritta una tosse stizzosa e in qualche caso anche una broncorrea. A carico dell’apparato
renale, sono da notare crisi di poliuria.
Campanacci D. Manuale di Patologia Medica. Edizioni Minerva Medica, Torino, 1969; vol. I: 51218.
IPERTIROIDISMO. L’esordio si caratterizza soprattutto con facile emotività, irrequietezza, insonnia,
tremori, palpitazioni e profusa sudorazione. Gli infermi accusano astenia e adinamia…
SINTOMI ACCESSORI (rilevati nella sperimentazione pura di Hahnemann e citati dal Ceconi, a
proposito dell’ipertiroidismo):
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Mal di testa premente, trasversalmente al di sopra della fronte (Lgh.).
Premere e pressione nella parte anteriore della fronte (Htn.).
Dolore premente indistinto nella testa, che termina con una fitta acuminata nella bozza
frontale destra (Htn.).
Dolore indistinto, simile a una fitta, nella bozza frontale destra (Htn.).
Una lacerazione tirante nelle parti anteriori della fronte (Htn.).
Una lacerazione tirante nell’occipite e nella fronte (Htn.).
Fitte, che tirano in maniera indistinta, dall’osso parietale sinistro sin nella bozza frontale,
dove terminano tutte in una fitta unica (Htn.).
Una fitta premente, tirante, lacerante, nella parte destra della testa, che si muove verso l’osso
frontale (Htn.).
Lacerazione, esternamente, che dal lato sinistro dell’osso frontale scende fin nei muscoli
della guancia (Htn.).
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Ostruzione intestinale (il 1° giorno) (Tth.).
Stipsi (il 2°, 3° giorno) (Tth.).
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Formicolio nel petto.
Formicolio nelle cosce e nelle gambe, fin nelle dita dei piedi, come se le gambe volessero
intorpidirsi in posizione seduta.
Formicolio nella cute di tutta la gamba, con sensazione di calura all’interno.
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Fitte tiranti e laceranti, di frequente, dal gomito sinistro fin nell’articolazione della mano
Fitte tiranti nella gamba, dall’articolazione del piede destro fin nel centro della tibia (dopo 3
ore) (Htn.).
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