Un bilancio di metà mandato nel segno della
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Un bilancio di metà mandato nel segno della
PAGINA 5 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Viaggio nei tre anni di amministrazione provinciale: cantieri in corso e progetti realizzati Un bilancio di metà mandato nel segno della trasparenza e qualità Dalla tangenziale di Piacenza al Welfare, dal Piano di Sviluppo rurale alle politiche sul lavoro L a Provincia di Piacenza ha presentato in questi giorni al territorio il bilancio di metà mandato, un viaggio iniziato tre anni fa e che ha visto nel percorso molti progetti realizzati, alcuni delineati, in altra parte avviati. In questi ultimi anni, la provincia piacentina ha vissuto momenti di difficoltà in campo economico, ma anche di grandi opportunità da cogliere e di sfide che il futuro sempre più complesso impone. “Il 2004 – precisa il presidente Gianluigi Boiardi - anno di insediamento di questa amministrazione, si è evidenziata in modo forte l’inversione di tendenza dei finanziamenti statali e regionali verso le province, da crescenti a decrescenti, con un conseguente consistente contenimento della spesa pubblica. Le entrate nel 2004 sono state 83.424.815 euro, mentre nel 2006 sono scese a 66.125.259. Nonostante le spese abbiano viaggiato in parallelo, abbiamo garantito una manovra di bilancio che ha privilegiato gli investimenti e le iniziative di sviluppo, nel solco tracciato dalle linee programmatiche di mandato approvate dal Consiglio Provinciale. In altre parole, siamo riusciti a contenere le spese interne ed abbiamo dato impulso alle spese per i cittadini e quelle di sostegno alle politiche di Welfare, puntando sui servizi essenziali e sulle infrastrutture”. Si è operato per potenziare la rete degli asili nido; e, sul versante della viabilità, sono stati investiti 20.381.259 di euro per gli interventi sull’intero territorio nel triennio 2004/2006. Il 40% delle spese è stato destinato alla Promozione Sociale e alla Qualità della vita e il 20% allo Sviluppo Economico. Nel 2006, grazie ai finanziamenti per progetti viabilistici presentati insieme ai Comuni, è aumentata la spesa per gli enti locali. Le spese sono state quindi orientate per il 36% a politiche mirate a specifiche categorie di cittadini più deboli, cui si aggiunge un altro 33% ai cittadini in genere. C’è poi un 12% di spese per le imprese ed un 19% agli Enti locali. Una Provincia, quella di Piacenza, che ha fatto della partecipazione non solo degli Enti, ma anche e soprattutto dei cittadini, il concetto cardine della sua azione amministrativa, raggiungendo risultati importanti. “La dimostrazione che questo sia il metodo giusto – sottolinea Boiardi – è data anche dall’ultimo obiettivo raggiunto: l’assegnazione all’intero sistema Piacenza, della sede unica nazionale della Protezione civile per il Nord Italia. Un risultato atteso, che è arrivato perché abbiamo lavorato molto, soprattutto in silenzio, per ottenerlo”. Soprattutto, un’amministrazione che, nel momento del suo insediamento ha dovuto chiudere questioni annose che aspettavano risposta da troppo tempo, assumendosene anche i rischi: come per la tangenziale di Piacenza. “Abbiamo conclu- so il progetto preliminare – spiega il presidente - il progetto definitivo, superato la valutazione di impatto ambientale (oltre un anno di lavoro) e gli ingegneri hanno consegnato il progetto lunedì 29 ottobre. Nonostante le incertezze del finanziamento, questa amministrazione ha scelto di andare avanti con la progettazione dell’opera. O, ancora, la SS.45: da solo, ancora senza giunta, a luglio 2004 ho dato il via libera per il progetto, dando così alla Regione la possibilità di chiudere la Via il 6 settembre 2004. Questo ci ha permesso di portare avanti la procedura per l’intesa Stato-Regione, monitorando continuamente la situazione, e di pubblicare nel 2006 il bando di gara con riserva di aggiu- dicazione. Negli incontri dell’ottobre 2006 con la Regione e il ministro Di Pietro, si è condiviso la necessità di portare a compimento l’opera. Pertanto, è notizia degli ultimi tempi, che dovrebbe a breve ripartire la gara e quindi vedere l’inizio dei lavori il prossimo anno”. Poi ci sono i progetti nuovi, che sono stati impostati e di cui ora si intravedono i primi frutti da cogliere. - UNIVERSITA’: la Provincia è impegnata nel programma d’area della logistica e nel finanziamento di due progetti di ricerca e trasferimento tecnologico, con la costituzione di due specifici consorzi: il MUSP, laboratorio per la ricerca applicata nel settore macchine utensili e il LEAP, laboratorio di energia e ambiente. - MONTAGNA: ha assunto grande rilevanza il sostegno ai progetti dell’area Obiettivo 2 (area appenninica): Asse 1 a supporto delle imprese private: promossi 132 progetti per un totale di 8.163.947 euro di investimenti coperti da contributi comunitari di 3.407.167 euro. Asse 2 per i progetti degli Enti locali: finanziamento di 17 progetti, con un investimento complessivo pari a 7.055.304 euro, di cui 4.771.518 euro sono contributi Obiettivo2 - AGRICOLTURA: con il Piano Regionale di Sviluppo Rurale si sono assicurati contributi per 37 milioni di euro alle 2. 600 Aziende agricole che hanno presentato le relative istanze. Il nuovo PSR prevede 63 mln di euro nel periodo 2007/2013. E’ stata, inoltre, sviluppata la promozione dei prodotti tipici del territorio con la registrazione a livello europeo del marchio Natural Valley, nonché la valorizzazione delle produzioni lattiero – casearie, con particolare riguardo all’area montana. - LAVORO: approvato il Piano triennale per le politiche scolastiche, formative e del lavoro fondamentale per la programmazione del territorio, con una disponibilità progettuale di 5 milioni di euro l’anno. I dati dell’Osservatorio del lavoro dicono che nel triennio 2004-2006, le offerte di lavoro (3.600 circa) diffuse nel territorio dai Centri per l’Impiego, tramite Internet, bacheche e giornali locali, sono state soddisfatte per i 2/3. Le persone che hanno seguito percorsi formativi, finanziati dalla Provincia, per l’80% hanno trovato occupazione entro un anno. “La Provincia – spiega Boiardi - ha fatto una scelta precisa quando ha deciso di applicare pienamente la legge regionale 45/96 di incentivazione alle imprese, che ha permesso nel triennio 2004-2006 di erogare oltre 1.700mila euro di contributi ed aiutare 349 persone”. Per la parte della formazione, sempre nel triennio in questione, sono stati approvati e finanziati circa 500 progetti formativi che hanno coinvolto 14.500 partecipanti. - SCUOLE: nel triennio sono stati conclusi interventi per 7.301.759 euro. L’importo complessivo degli interventi conclusi e in corso è di 11.469.332 euro. - TURISMO: L’attività turistica ha avuto uno sviluppo significativo con un costante incremento dei flussi, caratterizzato, nel triennio, da un notevole aumento degli arrivi, passati da 192.509 a 232.996 (20% in più). - RETE: la Provincia è impegnata su due versanti, quello delle infrastrutture tecnologiche e quello dei contenuti. Sul primo versante, con il superamento del “digital divide”, portando la banda larga in tutto il territorio per rendere accessibili le informazioni anche ai cittadini che vivono in aree a rischio di marginalizzazione. “Il 10% della popolazione vive sui 2/3 del territorio provinciale – sottolinea il presidente - per questo nei prossimi anni porteremo la banda larga in tutta la montagna piacentina”. La Provincia di Piacenza ha sottoscritto – caso raro in Italia – un “Protocollo d’intesa per la realizzazione della rete unitaria degli uffici statali periferici ai fini della costituzione della rete telematica provinciale della Pubblica Amministrazione”. - AMBIENTE: l’amministrazione si è impegnata per i prossimi nove anni nel progetto di gestione del calore negli edifici della Provincia. E’ un impegno che va in tre direzioni: il risparmio energetico, il miglioramento della sicurezza, il miglioramento dell’ambiente. “Per i prossimi nove anni – conclude Boiardi - mettiamo a disposizione per sicurezza, ambiente e risparmio energetico un importo che supera il milione e 700 mila euro. Non è un progetto di semplice fornitura di combustibile, è un progetto integrato, che riqualifica una realtà obsoleta”. Infine, la Provincia ha adottato il documento preliminare del Piano di Risanamento e della Tutela della qualità dell’aria, del Piano Provinciale dei Rifiuti ed ha avviato la redazione del Piano Provinciale di Tutela delle acque. Costruire con la natura da 4 generazioni M ori Natale, il figlio Giovanni, il nipote Gianmario ed oggi Franco Mori, sono alla guida della MORI LEGNAMI srl dalla fine del 1800. Una famiglia votata al legno in tutti i suoi utilizzi: Natale, falegname, trasformava le tavole in mobili e serramenti; Giovanni, con la vena commerciale, tramutò l’attività artigianale in distribuzione all’ingrosso per falegnami ed imprese edili; acquistando carrelli elevatori motorizzati, autocarri per le consegne tempestive e attrezzandosi con macchine squadratrici, iniziò la produzione di travatura asciata denominata Uso Tarieste, attività tuttora in essere. Gianmario, geometra, cominciò ad occuparsi di travatura per tetti, solai e “capriate”, destinate alle coperture per aziende agricole o ville rustiche di campagna; con l’acquisto di un impianto di segheria, l’attività puramente commerciale diventò anche industriale, specializzandosi nella segagione di tronchi di specie esotiche ad uso falegnameria, con queste potenzialità, il mercato divenne presto interprovinciale, permettendo alla MORI LEGNAMI srl di penetrare nelle province confinanti, comprendo un raggio di oltre 100 Km. Oggi, con l’ingresso del figlio Franco, anch’esso geometra, la MORI LEGNAMI srl è proiettata nel mondo della carpenteria in legno per edilizia industriale e civile, con un raggio di azione delle consegne che supera i 200 Km da Piacenza. Passione per la materia legno e per la progettazione strutturale, sono gli ingredienti che hanno stimolato Giamnario Mori e il figlio Franco ad investire nella divisione aziendale di progettazione ingegneristica, sezione creata negli anni 90 per supportare i liberi professionisti nella progettazione e dimensionamento strutturale del legno che, proprio in quegli anni, tornava ad essere utilizzato per le nuove costruzioni ma, che pochi, sapevano calcolare e disegnare nei particolari costruttivi. L’assistenza tecnica offerta insieme all’impeccabile livello di precisione nella lavorazione della travatura, oggi eseguita con 2 impianti a controllo numerico Hundegger K2, soddisfano pienamente la folta clientela di imprese e magazzini rivenditori di materiale edile che trovano nella MORI LEGNAMI srl un partner attivo, pronto a risolvere problemi di approvvigionamento quotidiano e lavorando le forniture con qualificata esperienza. La imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle nuove Normative Tecniche per le Costruzioni, trova la ditta MORI LEGNAMI srl già pronta a soddisfare e ottemperare agli obblighi riguardanti le forniture di legname lavorato e trasformato per uso strutturale. Il nuovo Direttore Tecnico di Produzione, accreditato presso Ministero dei Lavori Pubblici, geom. Mori Franco, ha già presentato domanda, tramite apposita istruttoria, per l’accreditamento della ditta Mori Legnami srl presso il Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore di Lavori Pubblici, per tanto tutte le forniture sono già in regola con quanto prescritto dal Dlgs 14/09/2005. “Costruire con la natura e non contro natura” è il motto che stimola la dirigenza ad esplorare nuove frontiere del costruire con il legno, in armonia con i programmi internazionali di risparmio energetico e controllo delle emissioni in atmosfera, utilizzando l’unica materia prima rinnovabile ed ecosostenibile: il legno.