APPUNTAMENTI Stival. Sabato 27 si sono uniti in matri

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APPUNTAMENTI Stival. Sabato 27 si sono uniti in matri
Domenica 28
Ore 9.00
- per i nostri anziani e malati
Ore 11.00 - per la comunità parrocchiale
Lunedì 29
Ore 18.00 + Maria Anna Gasparotto
+ Luigina Tarragoni
+ Girolamo Cercato
+ Bruno Coin
+ Armando e Leonardo Pizzolito
Martedì 30
Ore 17.30 + Antonio D’Angiolillo
+ Def.ti fam. Azzan
Mercoledì 31, D. Bosco
Ore 18.00 + Ernesto e Maria
+ Ermes e Silvio
+ Antonio e Luigia
+ Elsa e Maria
+ Maurizio Sbaiz
Giovedì 1 febbraio
Ore 8.00
- per le vocazioni religiose
Ore 17.30 lectio divina, segue adorazione eucaristica fino alle 19.00
Venerdì, Presentazione di Gesù al tempio
Ore 18.00 - per le nostre suore
Sabato 3, S. Biagio
Ore 18.00 + Giuseppe e Delpero
Domenica 4, Giornata per la vita
Ore 9.00
- per i nostri anziani e malati
Ore 11.00 - per la comunità parrocchiale
- celebrazione del battesimo di
AURORA Gerotto di Angelo
e di Gobbo Barbare.
AVIS-AIDO
Le Associazioni Avis-Aido desiderano ringraziare
la Comunità di Bibione ed in particolare tuttii
collaboratori volontari che hanno lavorato per la
buona riuscita della serata “Befana
2007”.Inoltre, coglie l’occasione per ricordare
che l’Assemblea Avis-Aido si terrà domenica 4
febbraio alle ore 10.00 presso l’oratorio parrocchiale, primo piano.
Bollettino parrocchiale, anno IV/4, 28 gennaio 2007
In allegato la scheda con il testo della lectio divina
Don Marius
Sia la scorsa domenica che oggi d.
Marius non è presente in parrocchia
in quanto impegnato con la sessione d’esami. Tornerà tra noi con
venerdì 2 febbraio. Gli auguriamo
in bocca al lupo per gli esami!
Il volto di Chiesa che ci ha affidato il Concilio Vaticano II
APPUNTAMENTI
Lunedì 29:
Ore 20.30 in oratorio: per la
dedicazione chiesa: “La
cattedrale di Concordia”. Interviene d. Giancarlo
Stival.
IMPEGNI DEL DON
extra parrocchiali
Esercizi spirituali. Da venerdì 2 a
giovedì 8 febbraio sarò a
Roma a tenere un corso di
esercizi spirituali alla Comunità di Nomadelfia. Rientrerò per tenere la lectio divina delle ore 17.30.
Mi sostituirà d. Marius.
Il Popolo: in qualità di vicediret
tore dell’Ufficio di comunicazioni sociali, dovrò seguire - giornalisticamente - la
visita pastorale del Vescovo
per il settimanale Il Popolo e
per curare i comunicati
stampa per i quotidiani locali. L’impegno riguarderà il
martedì mattina e q u a l c h e
serata.
Matrimonio e battesimo
Sabato 27 si sono uniti in matrimonio Santorso Luca e Coran
Kelly con il battesimo del piccolo Filippo
PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA, Via Antares, 18 - 30020 BIBIONE
cel. 3491554726
tel. 043143178
www.parrocchiesanmichele.it
INTENZIONI SANTE MESSE
Martedì scorso si è tenuto il terzo incontro in preparazione alla dedicazione della chiesa. Dopo d. Adel, che ci ha parlato del “perché dedicare
la chiesa” (28 novembre); d. Maurizio che ci ha aiutati a scoprire “le radici
bibliche del dedicare” (11 dicembre), martedì 23 d. Orioldo Marson ci ha
aiutati a cogliere come la nostra Comunità-Chiesa non è nata dal nulla,
ma è inserita in un solco molto più grande di noi, la Chiesa di Gesù Cristo, appunto. Una Chiesa che lungo la storia ha assunto vari volti, cercando di restare fedele a se stessa e nello stesso tempo cercando di
saper parlare agli uomini e alle donne di ogni tempo. Ebbene, il Concilio
Vaticano II (1963-1965) ci ha presentato e affidato un volto di Chiesa che
si è chiamati a vivere oggi.
1. Che cosa è stato il Concilio? Il 25 gennaio 1959, al termine della s.
messa papa Giovanni XXIII annuncia con semplicità e fermezza di voler
convocare un Concilio. Si tratta dell’incontro di tutti i Vescovi del mondo
che giungono a Roma insieme ai loro esperti (chi in teologia, chi in liturgia…). Ebbene, la sorpresa fu tanta da parte dei Cardinali. Nessuno
sentiva questa esigenza. L’ultimo fu nel 1870 (Concilio Vaticano I) e quello
precedente nel 1545 (Concilio di Trento). Ebbene, il Papa voleva un Concilio
pastorale e di aggiornamento, inteso come necessità di conversione
della Chiesa. Non dunque per decidere dogmi. Oltre 3000 furono i vescovi che giunsero a Roma (11 ottobre 1962-7 dicembre 1965) E’ storicamente
accertato che l’inizio non fu dei migliori: mancava un chiaro progetto
attorno al quale lavorare; i vescovi e gli esperti non avevano neppure
una casa! Il Concilio si svolse in quattro sessioni, cioè per quattro anni
da ottobre ai primi di dicembre, poi i vescovi tornavano nelle loro diocesi.
Il 3 giugno 1963, proprio a pochi mesi del Concilio, Giovanni XXIII muore. Gli succede Paolo VI. E’ lui che dà un centro e un chiaro orientamento al Concilio con la famosa domanda: “Chiesa, che cosa dici di te stessa?”. Diventa così un Concilio sulla chiesa, sulla sua identità.
2. Quali idee e immagini di Chiesa c’erano prima del Concilio. Fondamentalmente due, da inserire all’interno del contesto storico in cui erano maturate. La prima, una chiesa giuridica: la Chiesa è una “societas”,
impegnata nel difendere la libertà della Chiesa stessa contro le invasioni
e le prevaricazioni dei poteri (chi deve fare un vescovo? La Chiesa o i
re?! Forte era l’ingerenza del potere temporale nella Chiesa). Si spiega
così l’esigenza della Chiesa nel difendere un suo spazio territoriale, quale presidio di libertà. Lo Stato della Città del Vaticano veniva considerato
esigenza per poter essere liberi di essere, agire e parlare. Questa immagine di Chiesa era certamente limitata, prigioniera di schemi giuridici.
Seconda immagine, il corpo mistico. E’ Pio XII che riprende questa immagine paolina con l’enciclica “Mystici corporis”. Immagine che bene si integra con la prima.
La Chiesa giuridica, società perfetta, ha un’anima interiore, Cristo. La Chiesa è il
Corpo di Cristo.
3. Quale volto di Chiesa ci delinea il Concilio. Il documento fondamentale del Concilio, chiamato costituzione dogmatica, è proprio quello sulla Chiesa, la Lumen
Gentium (luce delle genti), nel senso che Cristo è la luce che illumina la Chiesa.
Come il sole è la luce che illumina la Luna. Il documento delinea l’immagine di
Chiesa che emerge dal Concilio. E per capirlo è necessario vederne l’iter.
1962: il primo progetto, preparato dai Vescovi ed esperti di Roma. Lo schema ripeteva la vecchia idea. Venne deciso di rielaborarlo.
1963: secondo progetto, composto dai vescovi ed esperti di tutto il mondo. Così
strutturato: il mistero della chiesa, la struttura gerarchica della Chiesa (vescovi), il
popolo di Dio (laici), la vocazione alla santità (religiosi), la Vergine Maria.
1964, terzo progetto. Il mistero della Chiesa; il popolo di Dio; la gerarchia
(vescovi), la santità, i religiosi, il pellegrinaggio verso la Chiesa celeste, la Vergine
Maria.
Si noti che tra il secondo e terzo progetto c’è un cambiamento: prima c’è il popolo
di Dio (tutti), poi, dentro il popolo di Dio, troviamo i Vescovi quali pastori, i religiosi...Ma tutti siamo popolo di Dio e tutti siamo chiamati alla santità. E’ una rivoluzione copernicana.
La Chiesa non è comunque una realtà come tutte le altre. Non è una democrazia,
ma neppure una monarchia. Questi sono linguaggi umani. La Chiesa è Chiesa. E’
di Cristo. Nella democrazia la voce di uno solo non vale, perché vale la maggioranza. Nella Chiesa la voce di uno, povero e ultimo, vale, perché Gesù ce lo ha insegnato.
Un’altra cosa che emerge dal Concilio, è il puntare molto sulla “Chiesa locale”, cioè
la Diocesi. La Chiesa esiste ed è viva lì dove ci sono il Vangelo, i sacramenti, la
Comunità. Lì appunto dove c’è la Diocesi con il suo Pastore, successore degli Apostoli. Noi siamo la Chiesa in Concordia-Pordenone.
4. I Laici. Il laico non è come si dice nel linguaggio odierno colui che è staccato
dalla fede, ma nel linguaggio ecclesiale-interno a noi, il laico è membro del popolo
di Dio. E’ colui che vive nel mondo lo spirito di Cristo. “L’indole secolare è propria
dei laici”. Un laico cioè diventa santo non perché sta tutto il giorno in chiesa, ma
perché dalla chiesa, dalla messa domenicale vive poi in famiglia, nel lavoro, nella
scuola, nello sport...coerente con i valori del vangelo. I laici diventano santi nella
loro indole secolare, cioè nel secolo, nel mondo, nella vita quotidiana.
Che dire ora. Beh, il Concilio è finito 40 anni fa. Sono pochi anni, ma questi 40
anni hanno visto i cambiamenti più veloci della storia. Il Concilio quindi è sì vicino
a noi, solo 40 anni, ma è anche lontano da noi, perché in questi anni sono cambiate molte cose. Siamo un altro mondo.
Oggi cosa ci chiede tutto questo? Essere seme. La Chiesa sembra debole, e questo
è il tempo della testimonianza. Lo Spirito Santo saprà guidarci. Dedicare la Chiesa
è ravvivare quindi questa consapevolezza di essere Popolo di Dio, di appartenere a
Lui. Di dedicarci totalmente a Lui nel mondo, cioè vivere il Vangelo nel mondo.
CONVEGNO DI SOLIDARIETA’
CANDELORA e SAN BIAGIO
In memoria di Antonio D’Angiolillo Venerdì 2 febbraio:
Ore 18.00 s. messa per la festa della
Ore 17.30 s. messa in chiesa, in Presentazione di Gesù al Tempio.
memoria del piccolo Anto- Festa detta della Candelora. Benedinio.
zione delle candele e processione in
Ore 18.00 Oratorio parrocchiale. chiesa.
Consegneremo le offerte
raccolte in questi mesi, gra- Sabato 3 febbraio, S. Biagio
zie alla generosità di priva Ore 18.00 s. messa con la benedizioti e istituzioni. Si tratta di 24 ne della gola per l’intercessione di S.
mila euro. Interverranno
Biagio.
- Il Responsabile del reparto
emato-oncologia del Burlo di VISITA AGLI ANZIANI E MALATI
Tra il 12 e il 16 febbraio farò la visiTrieste
- Alcuni rappresentanti dei ta a tutti gli anziani e malati della
gruppi di volontariato impe- parrocchia. In quella circostanza
gnati nell’assistenza dei porterò loro in dono la candela benedetta e il tradizionale colass. S’invita
bambini e dei loro familiari.
La Comunità è invitata a a segnalare eventuali malati presenti
presso gli ospedali per poter fare lopartecipare.
ro visita.
FESTA DELL’ORATORIO
Aspettando il carnevale
Questo pomeriggio - dalle 14.30
alle 17 circa - si terrà la festa
di carnevale con i ragazzi. Oltre
80 i bambini iscritti e una cinquantina i genitori. Salvo qualche acciacco influenzale
dell’ultimo minuto. Non resta
che augurare buon divertimento
a tutti e ringraziare l’equipe oratorio e le mamme che hanno
garantito frittelle e crostoli!!
CORO PARROCCHIALE
Il coro continua a prepararsi
nell’imparare i canti per la dedicazione della chiesa (febbraio 2008).
E continua inoltre a curare i canti
per le celebrazioni domenicali. Ogni
mercoledì dalle ore 20.30 alle 22.15
si trova in chiesa ed è sempre disponibile ad accogliere nuove voci.
Si segnala inoltre che il partecipare alla lectio divina del giovedì
e agli incontri di formazione per la
dedicazione della chiesa è un modo
per coltivare una corretta sensibilità
ecclesiale e liturgica che rende poi
capaci di valutare in modo naturale i
canti per le celebrazioni.