Tony Lonero - Luigi Barilari

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Tony Lonero - Luigi Barilari
Tony Lonero
Ride To Finish
Pittsburgh Pennsylvania. Solo , al centro di un piccolo campo da baseball deserto, un uomo
è immerso nei ricordi della sua lunga carriera sportiva. Scorrono le immagini di partite del
passato che lo hanno visto protagonista: le vittorie con la Nazionale italiana e con il Nettuno
Baseball, i tanti fuoricampo decisivi messi a segno per l'Italia, le Olimpiadi di Los Angeles.
Inizia così, dal primo campo che lo ha visto protagonista sin da bambino, il racconto della vita
del catcher Tony Lonero, 51 anni, italoamericano, ex campione di baseball (72 presenze in
Nazionale, un Mondiale e un'Olimpiade disputati, un Europeo vinto).
Dopo una carriera così intensa, si ritira dal baseball, ma lo sport continua a far parte della
sua vita. Si dedica al ciclismo e alla corsa. Nel 2001, di rientro a casa dopo un allenamento per
una gara di triathlon, ha un improvviso mancamento e cade. Cerca di rialzarsi, ma il braccio
destro non risponde. Nelle ore successive le sue condizioni peggiorano. Ha problemi nel parlare
e a muoversi. Dopo giorni in ospedale, arriva la diagnosi: sclerosi multipla.
È una malattia degenerativa del sistema nervoso, dalle cause ancora sconosciute e dal
decorso imprevedibile. Tony non può camminare, è paralizzato dalla vita in giù. Nessun esperto
sa se potrà tornare come prima. Per uno sportivo come lui, il pensiero di una vita di immobilità
è insopportabile. La tensione psicologica è enorme.
Cosa fare? Dopo mesi di immobilità, dopo le cure e una lunga riabilitazione, Lonero vuole
ricominciare a muoversi liberamente. Tenta di nuovo con la bicicletta. Giorno dopo giorno,
metro dopo metro, si accorge che pedalare lo fa stare sempre meglio. Lo sgomento di fronte
alla malattia si trasforma in voglia di rivincita. Man mano che il recupero fisico procede, la sua
voglia di combattere si fa sempre più forte.
Il neurologo che oggi lo ha in cura, il Dott. Ugo Nocentini (Fondazione Santa Lucia, Roma)
spiega il caso di Lonero: la sua forma di sclerosi multipla appartiene ai casi recidivantiremittenti. Tony ha cinque lesioni spinali e subisce periodicamente degli attacchi acuti e
improvvisi, ma dopo le necessarie cure può fortunatamente recuperare le capacità motorie.
La sua bicicletta diventa un'alleata, una sorta di "medicina" per il corpo e per la mente. Un
giorno d'inverno trova un modo per lanciare una sfida impossibile alla sua avversaria:
partecipare alla Paris-Brest-Paris, una corsa ciclistica non stop di 1200 km che si tiene in
Francia, da completare in 90 ore di tempo massimo. Per il suo fascino e la sua durezza, questa
corsa storica viene considerata l'Olimpiade del cicloturismo.
Prima di partire per Brest, Tony Lonero spiega la sua personale visione di vita, che chiama
“la filosofia ride to finish": Ognuno di noi ha un obiettivo nella vita. Non importa quando arrivi
a tagliare il traguardo, ciò che importa è arrivare a raggiungerlo".
Tony Lonero
Ride To Finish
Chi è Tony Lonero
1959. Nasce a Pittsburgh (Pennsylvania)
1982. Si trasferisce in Italia per giocare con il Nettuno Baseball. Grazie alle sue origini
italiane entra a far parte della Nazionale come oriundo. Nel suo curriculum: 72 presenze, un
Mondiale e un'Olimpiade disputati (Los Angeles 1984), un Europeo vinto, due scudetti con il
Nettuno vinti come allenatore.
Agosto 2001. Scopre di essere malato di sclerosi multipla.
Dal 2002 partecipa alle randonnée (corse ciclistiche non professionistiche di lunga durata,
fino a 600 km non stop). Si qualifica per tre Paris-Brest-Paris, che porta a termine entro il tempo
limite nel 2003, 2007 e 2011.
Nel 2009 fonda la squadra ciclistica Ride To Finish.