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3R
LA STAMPA
MARTEDÌ 22 FEBBRAIO 2000. ANNO 134. N. 51. L.1.500(*) / € 0,77. L. 2.500(**)
La Bonino presenta la lista in Veneto
CON SPECCHIO 1 SPED. ABB. POSTALE 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - TO 1 www.lastampa.it
LA COPPA AMERICA E IL FESTIVAL, ITALIANI DAVANTI AL TELEVISORE
Cossiga-Berlusconi
«Insieme nel Ppe»
ROMA. «Colazione di lavoro» a Macherio, tra Francesco
Cossiga e il leader del Polo, Silvio Berlusconi. Al termine
dell’incontro, il senatore a vita ha diffuso una breve nota nella
quale si rileva che «si è individuata la possibilità di un incontro
nell'ambito del Partito Popolare Europeo». Intanto, Emma
Bonino ha deciso: presenterà una sua lista alle prossime
regionali in Veneto.
Ceccarelli, Magri e Padovani A PAGINA 3
AMARCORDL’EURO
spiegò: “Entrare nella moneta unica, senza possibilità di tornare inN fondo, mancavano solo Ro- dietro, significa avere una economano Prodi ed Helmut Kohl. mia flessibile, capace di fronteggiaPer il resto, lì al Quirinale, nella re ogni situazione”. E aggiunse:
sfarzosa sala degli Arazzi di Lille, ”Potreste non farcela. E tu sei
ieri c’erano praticamente tutti: da troppo ottimista o hai troppo amor
Carlo Azeglio Ciampi a Giuliano di Patria”. Bene, caro Hans: tu
Amato, da Lamberto Dini ad Anto- avevi ragione a dubitare, ma i fatti
nio Fazio. Più, naturalmente, l’ospi- dimostrano che avevamo ancor più
te d’onore: Hans Tietmeyer, ex ragione noi a crederci e a insistere».
presidente della Bundesbank, insi- E non a caso, a fine cerimonia - una
gnito da Ciampi dell’onorificenza cerimonia semplice, in perfetto stidi Cavaliere di Gran Croce al merito le Ciampi - il presidente ha voluto
della Repubblica Italiana. Colpo addirittura consegnare a Tietd’occhio da nostalgia, visto che - meyer una tabella con i dati del
tra gli specchi e gli stucchi della progressivo miglioramento delsala presidenziale - si sono appunto l’economia italiana.
Sei anni, quelli dal ‘92 al ‘98,
ritrovati tutti i protagonisti di quella stagione drammatica ed esaltan- durante i quali un’Italia ridotta
te che può esser rubricata sotto il come Lazzaro si è alzata e ha
camminato, risalendo il baratro in
titolo «operazione-Euro».
cui era precipitata
Altri tempi. Alfino a coronare con
tro clima. Altra avsuccesso l’«operaventura. E di quelL’ASINELLO DIVISO
zione-Euro». Amale, evidentemente,
Nelle
Regioni
intrighi
to, prima. Ciampi e
capaci di lasciare
e corse alle poltrone
Dini, dopo. Con in
tracce indelebili in
mezzo il breve gochi le vive: se è
Fabio Martini A PAGINA 2
verno Berlusconi e
vero che - nonostante le asprezze che segnarono il poi l’apoteosi finale e l’ingresso
confronto italo-tedesco a proposito nell’Euro durante la stagione di
dell’ingresso della lira nell’Euro - Romano Prodi. Anni di «lacrime e
Ciampi ha iniziato il suo discorso sangue»: ma vissuti dalle forze di
con un familiarissimo «con Hans ci governo in un clima di coerenza e
siamo conosciuti molti anni fa» e dedizione assoluti.
«Solo governi tecnici, con presiFazio ha salutato l’ospite con un «è
stata proprio una bella rimpatria- denti e ministri non ossessionati
ta». Gli occhi azzurri del potente e dai responsi elettorali, potevano
temuto (all’epoca) capo della Bun- realizzare il risanamento dei conti
desbank, hanno scrutato per tutto fino a centrare il traguardo dell’Euil tempo gli «amici italiani»: e chis- ro», si è detto spesso a proposito del
sà quali curiosità hanno attraversa- successo italiano. Non è così, non
to i suoi pensieri - e quale confusio- foss’altro che perché nella moneta
ne ha rischiato - circondato da tre unica Roma ci è entrata col goveruomini (Ciampi, Amato e Dini) che no - tutto politico - del professor
ha incontrato prima nelle vesti di Romano Prodi. Eppure, che nostalpresidenti del Consiglio, poi di su- gia - tra gli Arazzi di Lille - pensanper ministri economici e adesso di do a fuori: a leader veri o presunti
nuovo ministri (agli Esteri e al di una quarantina di partiti streTesoro) o addirittura presidenti del- nuamente impegnati a litigare sulle premiership e sull’aborto, sui
la Repubblica.
«Lui - ha detto ieri Ciampi di comitati di saggi e sul rapporto
Tietmeyer - aveva ragione a dubita- possibile tra la «droga libera» e un
re, all’epoca, della nostra possibili- candidato presidente per le prossità di stare nell’Euro. Una volta mi me elezioni regionali.
Federico Geremicca
I
Luna Rossa, sangue e iella
Due a zero per Black Magic. La seconda
sconfitta per Luna Rossa nella finale di Coppa
America è stata all’insegna della sfortuna: un sacco di plastica si è incastrato sotto la chiglia, rallentando la barca.
Per liberarla è stato necessario calare un uomo in mare e ridurre l’andatura. Proprio in quei momenti l’aiuto
prodiere riminese Max Sirena si è fatto male al capo: un taglio di sei centimetri, ed è stato medicato sulla pilotina
del team Prada con alcuni punti di sutura. Francesco de Angelis ha chiuso la regata con un uomo in meno
d’equipaggio. Per vincere la Coppa bisogna aggiudicarsi cinque regate su nove. Cerruti e Mancini ALLE PAGINE 6 E 7
Le sorprese di Sanremo
Il poker di presentatori Fazio-Pavarotti-Sastre-Teocoli
ha dao il via al Festival numero 50. La prima serata ha
portato la sorpresa del voto della giuria demoscopica, che ha escluso dai primi tre posti i superfavoriti Gianni
Morandi (foto), Minghi-Nava e Spagna. Da segnalare anche la canzone «Cancella il debito» di Jovanotti,
superospite italiano. Un rap che invita D’Alema ad annullare il debito dei paesi poveri: «Un miliardo di persone
nel pianeta vivono con meno di un dollaro al giorno». CIAOWEB E STAMPAWEB AL FESTIVAL: www.sanremo2000.net
SERVIZI DI Comazzi, Dondoni, Ferraris, Gramellini, Ormezzano, Sapegno e Venegoni ALLE PAGINE 29,30 E 31
In Val di Mazia la presenza di due super-guide non è bastata ad evitare la tragedia
IL «MOBBING»
Valanghe-killer sulle Alpi: sette morti ENTRA
Gruppi di sciatori travolti in Alto Adige e a Davos IN FAMIGLIA
PREZZI
LA BENZINA VERDE
TOCCA LE 2030 LIRE
Cresce il rischio
di un aumento
dell’inflazione
Possibile la proroga
degli sconti fiscali
Pressioni
sui Paesi produttori
perché aumentino
le quote-petrolio
Quattro morti in Alto Adige, altri
tre a Davos, in Svizzera: travolti
dalle valanghe. Le vittime sul versante italiano sono un’altoatesina
e tre tedeschi: erano in un gruppo
di sci-alpinismo in Val di Mazia,
nella zona di Cima Portles. Erano
accompagnati da due guide esperte, che hanno assistito alla tragedia
da un costone. Prima si è staccata
un’enorme slavina, poi lo spostamento d’aria ha smosso un lastrone di ghiaccio che ha travolto
cinque escursionisti. Le guide hanno dato subito l’allarme e hanno
prestato i primi soccorsi, ma hanno potuto liberare dalla neve solo
due sciatori (uno dei quali è morto
in ospedale). In Svizzera una valanga ha travolto quattro persone a
Parsenn, tra Davos e Klosters, uccidendo due svizzeri e un tedesco.
Raffaello Masci A PAGINA 20
Maria Laura Rodotà
F
Boninsegna e Martinet A PAGINA 15
E’ polemica su una concessione dell’Ufficio brevetti europeo
Per «errore» un via libera
alla clonazione dell’uomo
BERLINO. Per la prima volta
l’«Ufficio brevetti europeo» ha
concesso un’autorizzazione che
permette di estrarre cellule dagli
embrioni umani e manipolarle
geneticamente per produrre nuovi embrioni. Ma si è trattato di un
errore. «Un deplorevole sbaglio
che contrasta con le norme dell’Unione europea e con le nostre
regole interne», si è affrettato a
precisare da Monaco di Baviera il
portavoce dell’«Ufficio», Rainer
Osterwalder. Le conseguenze «dell’incresciosa svista» sono però clamorose perché autorizzano a «brevettare la vita», come ha denunciato la sezione tedesca di Greenpeace, che ha annunciato un immediato ricorso.
Novazio A PAGINA 11
Davos. I soccorritori calano sonde nella valanga alla ricerca di superstiti
SANREMO 50
CON LA STAMPA E SPECCHIO
LA STORIA E LE IMMAGINI
Oggi in regalo
il quattordicesimo
fascicolo del nostro
viaggio nell’Italia
del Festival
dedicato agli Anni ‘89-‘91
Il poster di Jovanotti
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sabato a 12.400 lire
E su Internet
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SENTENZA A TORINO
Siete global o local?
ON l’ossessività roboante
che lo ha reso celebre, il
Bossi sta imponendo nel lessico quotidiano la contrapposizione del secolo, che non è più destra/
sinistra, ma global/local, da pronunciare arrotando molto le «a». Per chi
ultimamente faticava già a distinguere il rosso dal nero, il nuovo
binomio può risultare davvero ostico. L’hamburger è global, la bagna
cauda local: e fin qui ci siamo. Ma
la Coca? Global. E il chinotto?
Local, poverino. Juve e Milan global, specie quando gli danno i
rigori. Roma piagnona, disperatamente local. La «new economy» di
Internet, dove tutti ordinano la
spesa sul computer e poi muoiono
di fame perché il camioncino del
C
supermercato è rimasto bloccato in
un ingorgo di camioncini, ecco,
questa meraviglia avveniristica è
global. Mentre le aziende arcaiche,
quelle con la gente che ci lavora
addirittura dentro, sono rimasugli
local che il vento global della storia
spazzerà via. Le regate sono global,
come il conformismo che induce un
popolo di pedoni col mal di mare a
tirar tardi per una barca a vela. Ma
le sciure milanesi in pelliccia che
alle sfilate applaudono una sottana
antinazi con la faccia di Haider e un
«NO» cucito sopra, sono global in
quanto politicamente corrette o
local in quanto umanamente calzette? Un tempo, scriveva Flaiano,
anche il cretino era specializzato.
Adesso è global/local.
INORA, era normale o quasi. Lui era al massimo uno
spiritosone da vignetta o da
replica di «Casa Vianello», che
metteva in mezzo la sua signora
facendo notare i disastri culinari,
lo squacchiamento fisico e le
eventuali gaffes. E che si dipingeva come Christian De Sica negoziante in uno spot di prosciutti
quando corteggiava una bella
cliente: «Sa, siamo diversi, io
poeta, sognatore, lei ‘na buzzicona...». La buzzicona costretta a
sentire guardava male e lavorava.
Non sapeva fosse «mobbing». Sì,
mobbing. Ma chiamiamolo pure
tormento. Continuo, fatto di battute sull’aspetto e sul cervello, e di
omissioni: ad aiutare in casa, a
dare affetto e sostegno. E’ la storia
di tante unioni, tuttora. E tuttora
sono in molte a non reagire, a
tenersi su con degli atavici «porta
pazienza».
Per questo la sentenza del
Tribunale Civile di Torino andrebbe raccontata più che si può. Per
la prima volta in una separazione
senza adulterio ma con continui
tormenti la colpa è addebitata al
marito. Per mobbing. Come tutte
le molestie, è difficile da definire
giuridicamente. Ma nelle coppie è
la violenza più frequente. E, come
tutte le violenze domestiche, è
interclassista. La moglie che si è
vista dare ragione è laureata in
chimica; roba da meritarsi un bel
mobbing. Ma succede anche a
quelle che stirano camicie e ripuliscono figli di un marito che le
trova sciatte e inadeguate. Quelle
che la cultura dei varietà e delle
barzellette incastra nello stereotipo della signora Pina di Fantozzi.
Ma ora c’è la figlia di Pina e
Fantozzi, Mariangela. E’ diventata carina, si depila le sopracciglia,
si è laureata e sposata. Con uno
che la tormenta, e se lei si
lamenta, è una bisbetica. Mobbata. Ma non a vita. Il costume
cambia piano; e qualche sentenza
che rende più consapevole dei
propri diritti magari non basta,
ma aiuta.
SERVIZIO DI Stefania Miretti A PAGINA 13
PREZZI «TANDEM»: L. 1.500, E A RICHIESTA ANCHE «IL MATTINO DELL’ALTO ADIGE»; L. 1.700, E ANCHE IL «CORRIERE ROMAGNA»; SOLO IN SALERNO E PROVINCIA L. 1.500 CON «CRONACHE DEL MEZZOGIORNO»;SOLO IN CASERTA E PROVINCIA L. 1.500 CON «CORRIERE DI CASERTA». (**)CON SPECCHIO.AL SABATO ABBINAMENTO OBBLIGATORIO TRANNE CHE IN PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA. PREZZI ESTERO: AUSTRALIA $ A. 4.00; ARGENTINA Pesos 4; AUSTRIA SC. 26 (€ 1,89); BELGIO FB.
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