dello sport

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dello sport
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Atleta
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Un salto in alto
A 80 anni Michele Maresca punta ai campionati mondiali:
«Sono sempre in vasca e i risultati ripagano l’impegno»
Unirsi
in nome
pag .8
versolagloria
dello sport
• FABIO SETTA
Š
febbraio 2015
Mensile di cultura e informazione sportiva
Fare rete, unirsi, creare sinergie. È questa la strada per crescere lo sport nella nostra
provincia e nella nostra regione. Ed è proprio nel perseguire quest’obiettivo che, dopo la
sinergia con il Coni, la nostra
redazione si pregia da questo
numero di presentare ai lettori una nuova pagina speciale
in sinergia con il Cus Salerno.
Un’istituzione storica da sempre al fianco dei giovani e
dello sport, offrendo loro
un’offerta sportiva atta ad
affiancare il percorso di studi.
Un Ente che nel corso degli
anni ha raccolto anche tanti
risultati positivi, ottenendo
medaglie e soddisfazioni importanti. E proprio al Cus
Salerno magari approderà anche il giovane Yevgeniy Terentyev, a cui abbiamo scelto
di dedicare la prima pagina di
questo numero. Lui va ancora
a scuola ma salta davvero in
alto. L’anno scorso è stato
campione italiano Juniores e
quest’anno punta a riconfermarsi nella categoria Promesse. Nonostante tante difficoltà, soprattutto per quanto
riguarda l’impiantistica. Non
è una novità, questa. Anzi è
una costante soprattutto per
quanto riguarda Salerno città.
Non mancano in questo
numero interessanti focus su
discipline in gran crescita,
come ad esempio il calcio
balilla oppure il karting. E poi
interviste, curiosità, storie.
Dodici pagine da leggere tutto
d’un fiato. Dodici pagine
dedicate a chi ama gli altri
sport e anche a chi magari
ancora non li conosce e se ne
innamorerà.
atletanotizie
a
tletano
otizie
Il nuoto nel sangue
Anno VII numero 2
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re
edazion
neatleta
l
Yevgeniy Terentyev dopo aver vinto il titolo italiano Juniores
tra progetti e nuovi obiettivi: «Questo è il punto di partenza»
Quando c'è la classe puoi raggiungere risultati inimmaginabili. Quando c'è la passione
riesci a superare anche ostacoli che sembrano insormontabili. Come
ad esempio
una precaria
situazione degli
impianti sportivi.
Dalla
pista
vetusta
del
Donato
Vestuti al titolo
italiano categoria
Juniores il passo non è
breve. Serve
un salto. Un salto in alto come quello che
ha realizzato Yevgeniy Terentyev, classe
1995, che con la misura di 2.09 ha conquistato nel 2014 il titolo italiano juniores ai
Campionati Italiani di categoria svoltisi
all'Arena “Primo Nebiolo” di Torino.
Yevgeniy o più semplicemente Eugenio
come ama farsi chiamare è un salernitano
d'adozione, arrivato in Italia dall'Ucraina
con la famiglia da qualche anno: "Mi trovo
molto bene in Italia, abito a Bellizzi e mi
sento italiano, tanto che prenderò la cittadinanza italiana. Ho ancora tanti parenti in
Ucraina e naturalmente sono legato a quella terra. Ma il mio futuro è qui". Per il
momento si è preso una grande soddisfazione vincendo un titolo a sorpresa: "E'
stato un successo inaspettato. Prima della
gara il mio record personale era di due
metri. Sono riuscito a migliorare di nove
centimetri. Non se l'aspettava nessuno,
nemmeno io. E' stata una grande emozio-
ne. Per me rappresenta un punto di partenza molto importante". Una passione per
l'Atletica Leggera scoppiata quando era piccolo. Quando un allenatore durante una
lezione di educazione fisica gli ha proposto
di provare a fare salto in alto: "E dopo un
anno saltavo già
1.50. Poi mi
sono
fermato e
ho ripreso poi
con le gare studentesche. Ho iniziato ad allenarmi con l'Ideatletica Aurora con
Giuseppe Falciano e ora sono tesserato per la Cariri di Rieti".
Conquistato il titolo italiano nel
2014 è ora di guardare avanti. Verso
nuovi orizzonti e verso nuovi obiettivi: "A
giugno c'è il campionato italiano Promesse.
Spero di strappare il minimo per poter partecipare anche agli Assoluti". Magari ripercorrendo il cammino di Dariya Derkach,
fresca vincitrice del titolo italiano di salto
triplo agli Assoluti: "La conosco bene perché prima si allenava al Vestuti". E proprio
il Vestuti rischia di essere un problema in
fase di preparazione: "A Salerno non c’è la
all’interno
•CalcioBalilla
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Tornei, eventi, manifestazioni. Grazie al
grande impegno del Calcio Balilla Salerno
questa disciplina è in forte crescita in provincia di Salerno. Sono sempre di più gli
appassionati di quelle otto file di omini
rossi e blu. E ovviamente, la solita regola:
vietato rullare
•Tiro
7
Tutto pronto per il primo round del
Campionato Italiano FClass 2015, che
per il girone Sud si disputerà a Campagna
organizzato dal Gruppo Astore del presidente Cosimo Velella: “Siamo orgogliosi
della scelta della federazione e ovviamente punteremo a salire sul podio”
I nostri servizi, le nostre interviste
possibilità di saltare con la mia velocità
d’entrata. La situazione al momento non è
delle migliori, ci dobbiamo adattare. Ma se
non cambia sarà costretto ad andare via.
Purtroppo al sud non è facile emergere. E
fondamentale diventa il ruolo della famiglia". E proprio dal sud per Eugenio vuole
raggiungere il suo sogno, cercando magari
di emulare il suo idolo, il russo Paklin: "Da
atleta il mio sogno è quello di arrivare alle
olimpiadi, fare il record mondiale. Da grande vorrei fare l’atleta ma non sempre tutti ci riescono. Io però
mi impegnerò tanto.
Attualmente allenandomi
con costanza penso di poter
arrivare anche a 2.30". Così
come s'impegna fuori dalla
pista: "Frequento il quarto
anno al Da Procida. Devo dire
che sono molto interessato al
mondo scientifico". Certo, però,
che il primo pensiero è il mondo
dell'atletica: "Il salto in alto è
fantastico. La sensazione che si
prova è fantastica. Lo consiglio davvero a tutti i
ragazzi anche se capisco
che il calcio attira inevitabilmente di più". E magari
Eugenio potrebbe convincere la sorellina a
seguire le sue orme: "Ha cinque anni e ha
scelto la ginnastica. Certo può sempre cambiare idea". Magari grazie ai successi del
fratello. Quando c'è la classe e c'è la passione ogni risultato è raggiungibile.
(red.atl.)
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Atleta
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«Quando siamo salite sul podio ed è partito l’inno di Mameli è stata un’emozione davvero fantastica»
«ChipraticailKaratehaunamarciainpiù»
Sara Antonacchio ha vinto una splendida la medaglia d’oro agli Open Internazionali a Dubai:
«Io e le mie compagne eravamo ansiose poi ci siamo rese conto che le altre ci temevano»
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reedazion
neatleta
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• TITTI GIORDANO
Nato in Giappone, il Karate è una
tecnica di combattimento che prevede la difesa dall'avversario a mani
nude. A seconda dei vari stili, il karate si compone di numerosissime tecniche di pugno, di mano aperta, di
gomito, calci, parate, cadute, spostamenti, posizioni e guardie. Un fatto
importante nel karate è stare a piedi
nudi sul tatami, perché sono ricchi di
ricettori tattili che permettono di
conoscere la conformazione del
suolo senza interventi della vista e
anche perché, nelle radici del suo
passato, quando i samurai divennero imbattibili nell'uso della spada, i
primi maestri si chiesero cosa sarebbe stato di loro se fossero stati sorpresi disarmati. Di qui la necessità di
imparare ad usare il corpo come
un'arma. Pur non avendo il karate lo
status olimpico, nella nostra provin-
/atlletasalerno
/atletasalerno
io sostengo l Atleta
cia abbiamo degli atleti che rendono
onore a questo sport e che tengono
alti i colori della nostra bandiera.
Allenata dal padre, Pietro Antonacchio, presso la Società Polisportiva
di Bellizzi, presieduta da Doto Sonia,
Sara Antonacchio, ha vinto l'oro agli
Open Internazionali 4TH al Ahli a
Dubai, insieme alle compagne di
squadra Mara Milone e Annalisa
Piscitelli. Otto squadre di atlete di
tutto il mondo che, afferma Sara
Antonaccio, durante il riscaldamento pre-gara si studiavano per valutare l'avversario. “Di certo eravamo
anche noi ansiose, poi abbiamo
capito che le nostre avversarie ci
temevano e ci siamo tranquillizzate.
Pur non essendo molto in forma,
siamo rimaste concentrate. E quando siamo salite sul podio ed è partito l'inno nazionale, è stata una emozione fortissima, avevamo fatto vincere il nostro Paese.” Queste vittorie,
ottenute da una giovane atleta
22enne, sono il frutto di ben 18 anni
di allenamenti, con esordi agonistici
risalenti all'età di 12 anni. Una campionessa che ha conquistano molte
medaglie e che ricorda particolarmente la medaglia ottenuta negli
Assoluti di Karate, vinti sia come
Junior che come Senior. A fine mese,
invece, parteciperà ai Campionati
Italiani CTR che si terranno ad
Ostia. Generalmente si pensa che il
Karate sia uno sport maschile, ma
Sara afferma che non solo è una sua
passione come atleta, ma lo è anche
come donna. “Chi pratica il Karate
ha una marcia in più perché il sapersi difendere ti fa sentire più sicura.
Come donna non avrei paura di percorrere un vicolo poco illuminato. È
una sicurezza che ti deriva anche
dalla disciplina che ti impone questo
sport che ti consente di vincere gare
importanti se si segue un principio
che mi è stato insegnato: Sei forte se
non molli mai”.
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Go-kart, la passione in pista
con la Cavallaro Eventi
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«Sono davvero tanti i piloti che sono riusciti a ritagliarsi negli anni uno spazio importante»
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In Campania il settore del karting è in forte ascesa grazie all’opera e alla grande competenza
di appassionati e organizzatori che trasformano i sogni dei giovani in solide realtà a quattro ruote
• ANGELO DE NICOLA
Seduto in una minicar gioiello della meccanica il piccolo pilota di oggi indossando
una tuta di passione e un casco di speranza sogna di tagliare per primo i traguardi
dei grandi eventi di domani. In Campania
il settore del karting è in forte ascesa grazie all’opera di appassionati e organizzatori che trasformano i sogni dei giovani in
solide realtà a quattro ruote, che girano in
pista come protagoniste di quella grande
avventura sportiva chiamata karting. “La
mia passione per il settore dei motori è
cominciata quindici anni fa grazie all’entusiasmo dei miei nipoti che mi spinsero a
ideare e progettare una pista a Scafati per
divertirsi con le piccole auto da corsa dice Giosuè Cavallaro, promotore dell’Associazione Sportiva Dilettantistica
Cavallaro Eventi - iniziammo nel cortile di
casa a Scafati con un gruppo di piccoli e
grandi appassionati tutti uniti dall’amore
per il mondo dei motori. Gradualmente
questa nostra passione ci ha consentito di
crescere numericamente e qualitativamente fino a spingerci a creare una nostra
associazione per poter organizzare eventi
di grande portata. Ora nel 2015 la
Cavallaro Eventi è diventata un punto di
riferimento nel settore organizzando gare
sui circuiti della regione Campania e coinvolgendo un numero sempre maggiore di
piloti e appassionati del go-kart e non
solo”. Il sogno ha inizio da piccoli, quando si entra nel go-kart per la prima volta.
“Per i ragazzi è importantissimo prendere
confidenza con le mini car e iniziare a pra-
ticare questa attività sportiva che per
prima cosa responsabilizza il ragazzo.
Quando l’iscritto alla Cavallaro Eventi si
affida a noi per imparare tutto quello che
c’è da sapere sul settore del go kart impara principalmente il corretto modo di condurre la mini car. Si inizia spinti da una
grande passione che diventa un divertimento con i lunghi periodi di prova in
pista prima di affrontare una gara a livello amatoriale. Rivolgo l’invito a tutti quelli che desiderano provare a guidare il gokart. La Cavallaro Eventi mette a disposizione un’equipe specializzata che cura il
kart in ogni minimo dettaglio, preparandolo al meglio e seguendo il pilota con i
nostri istruttori qualificati. E’ un percorso
meraviglioso quello che la minicar e il piccolo pilota intraprendono fin dal primo
momento in cui entrano in pista.
Aiutiamo i ragazzi fornendo loro tutta
l’attrezzatura necessaria. Casco, tuta,
guanti e minicar saranno messi a disposizione del giovane che verrà da noi per
imparare e condividere con noi la passione per i motori. Il tutto è reso possibile
solo con l’opera dello staff Cavallaro
composto da istruttori, piloti, meccanici, commissari di gara e collaboratori ai quali va il mio
ringraziamento per
l’egregio lavoro che
svolgono su tutti i circuiti della ragione
Campania sui quali
siamo impegnati nel-
l’organizzazione degli eventi dedicati al
mondo dei motori. Ringrazio Giuseppe
Sorrentino per averci dato la possibilità di
organizzare manifestazioni sul Circuito
Internazionale Napoli e tutti i nostri Team
tra cui il Team BRK che è partito con noi
fin dall’inizio”.
La minicar della Cavallaro Eventi percorre le piste dello sport e del sociale.
“Ricordo ancora con grande piacere e soddisfazione personale la
manifestazione go-kart e auto
da corsa che organizzammo il
30 giugno 2013 presso il circuito di Scafati. Un evento a carattere solidale e dedicato ai ragazzi
diversamente abili.
La Cavallaro Eventi non è solo
sport, ma è attiva e
impegnata anche
nel settore del
sociale e siamo
sempre pronti
ad aiutare chiunque abbia voglia di entrare in un’auto per girare in pista e provare
almeno una volta nella vita le indescrivibili emozioni che solo un circuito può regalare al pilota. Ci sono tanti ragazzi oggi
piloti affermati in vari settori, che sono
nati sotto il profilo sportivo con la
Cavallaro Eventi, nel corso del tempo grazie alla nostra guida e alle loro potenzialità sono riusciti a ritagliarsi uno
spazio importante in questo settore - conclude Giosuè Cavallaro che può offrire tanto ai giovani”. Sogni e speranze brillano
negli occhi del piccolo pilota, che oggi inizia la
sua grande avventura abbassando
la visiera prima
della partenza.
La pista dei giovani campioni
«Non è facile
diventare
un pilota
Il Circuito Internazionale Napoli a Sarno è un vero fiore all’occhiello
di riferimento per un settoprofessionista, ma punto
re che anno dopo anno aumenta il
degli iscritti. “Dal 1999 il
se ci si impegna numero
Circuito Internazionale Napoli è
degli eventi dedicati ai
e si dedica tempo teatro
motori più prestigiosi al mondo e
evolve in tracciato
e costanza questo continuamente
e strutture arricchendosi di un
infrastrutturale efficiente e
è un settore che sistema
moderno - dice Rosario Moselli,
direttore del Circuito Internaziopuò regalare
nale Napoli - questo circuito è
disegnato per l'attività del karting
grandissime
e si inserisce nella graduatorie di
rating internazionali del motorisoddisfazioni
smo sportivo come uno dei
migliori circuiti al mondo. La tesi
importante e imponente che è
ai giovani”. Dall’età di quattro
ai giovani»
primo importante risultato l’ho
è avvalorata sia dal gradimento
Ogni pilota sogna di gareggiare
su circuiti il cui nome è sinonimo
di grande evento. In Italia il
Circuito Internazionale Napoli a
Sarno è un fiore all’occhiello e
l
Atleta
che in oltre dieci anni di attività
dell'impianto hanno dato i protagonisti in pista, sia dalle forze logistiche e di sicurezza che la pista
con continue implementazioni
offre. Il Circuito Internazionale
Napoli di Sarno è un complesso
Cultura e informazione sportiva
e-mail [email protected]
Gianpiero Scafuri
Fabio Setta
Angelo De Nicola
Direttore editoriale
Direttore responsabile
Caporedattore
l
’Atleta infoline | 3 3 8
Progetto grafico red.atl.
9229842 |
Autorizzazione del tribunale di Salerno n. 20/2009 del 29-04-2009
Stampa Arti Grafiche Capozzoli via Irno, snc loc. Sardone
84098 Pontecagnano Faiano Salerno
riuscito ad ospitare gare nazionali, europee e mondiali. Guadagnandosi evento dopo evento la
fiducia organizzativa da parte
delle massime autorità mondiali
dello sport motoristico a quattro
ruote”. Un settore in crescita che
vanta un numero d’iscritti in
costante aumento. “Nell’organizzazione degli eventi è doveroso il
ringraziamento a Giosué Cavallaro, promotore della Cavallaro
Eventi che ha il merito di avvicinare tanti giovani a questo settore
che è in forte ascesa sul nostro territorio. Non è facile diventare un
pilota professionista, ma se ci si
impegna e si dedica tempo e
costanza il karting è un settore che
può regalare grandi soddisfazioni
anni è cresciuto in pista spinto da
una passione che è nata il giorno
in cui vide per la prima volta il gokart. ”Ho imparato ad amare il
karting grazie a mio padre che mi
fece vedere un giorno la minicar e
da quell’istante la passione è cresciuta fino a spingermi a diventare un pilota - commenta Francesco Pagano, tredicenne pilota
due volte campione d’Italia - è bellissimo guidare il go-kart girando
in pista come quella del Circuito
Internazionale di Napoli. La vittoria al campionato Italiano fu la
realizzazione di un sogno e quel
dedicato a mio padre e alla mia
famiglia che mi hanno sempre
sostenuto e aiutato a coltivare la
mia passione in questo settore.
Consiglio a tutti i miei coetanei di
praticare questo sport che insegna
tanti valori. Nel settore dei motori nascono belle amicizie. Ho tanti
compagni piloti con i quali mi
diverto e condivido la mia passione. Il mio sogno è diventare un
pilota di Formula 1, ma sono consapevole - conclude Pagano - di
dover ancora migliorare e che la
strada da percorre è ancora
lunga”.
servizio video sul canale webtv
www.Youtube.com/redazioneatleta
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Eagles formato Nfl
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Diverse le Aquile che giocheranno col club partenopeo
numero
Grazie alla collaborazione avviata con i Briganti Napoli,
ad allenare i salernitani ci sarà l'ex Patriots Tony Simmons
Dalla Nfl a Salerno, passando per
Napoli. Dalla collaborazione tra
Briganti Napoli e Eagles Salerno arriverà al Vestuti per dirigere gli allenamenti delle aquile il coach a stelle e
strisce Tony De Angelo Simmons, ex
ricevitore della massima serie ameri-
cana con esperienza nei Patriots e nei
Colts. "Per noi sarà una grande occasione di formazione" - ha dichiarato
entusiasta il presidente degli Eagles
Cusati - "Ogni settimana verranno al
Vestuti Sim-mons che in passato ha
giocato an-che con Tom Brady e il
Abbiamo dovuto
rinunciare
alla serie B
ma questa
è un'occasione
per crescere
quarterback Zack Hoffman. Questa
sinergia ci consentirà di crescere davvero tanto" Ma la collaborazione tra
i due club va anche oltre. Viste le difficoltà degli Eagles di Salerno, che
non potranno iscriversi al Cif9, alcuni atleti del sodalizio salernitano giocheranno per questa stagione con i
Briganti. Si tratta di Ciro D'Amato
DT, Mattia De Sio DE, Vincenzo
Leone LB, Mark Greco CB/LB,
Sabino Dicorato C/G, Giuseppe
Marino G, Marco Beluto QB,
Francesco Carriero TE, Marcello
Formicola WR, Francesco Autuori
WR, Gianluca Giordano DE.
"Purtroppo per motivi economici e
anche per presa di posizione nei confronti della federazione abbiamo deciso di non partecipare al campionato
di serie B. In base agli accoppiamenti
saremmo stati penalizzati ancora una
volta, in quanto saremmo stati
costretti ad andare due volte in Sicilia
e poi a Crotone e Catanzaro. Considerato il momento di crisi per noi
sarebbe stato davvero troppo. E allora per non lasciar fermi i nostri giocatori abbiamo deciso di avviare il rapporto con Napoli. i nostri più forti
potranno giocare in A1, mentre gli
altri che si alleneranno qui con
Simmons e Hoffman parteciperanno
ad un campionato non federale o
qualche torneo. L'importante è crescere in modo da ripartire ancora più
forti l'anno prossimo". Soddisfatto
della sinergia anche il presidente dei
Briganti Matteo Garofalo: "Gli
Eagles l'anno scorso persero in semifinale quindi parliamo di ottimi atleti
e bravi giocatori che sarebbe stato
davvero un peccato lasciare fermi per
una intera stagione. E' nata quindi l'idea, in totale condivisione con
Vincenzo, di far venire a giocare a
Napoli i ragazzi; la nostra volontà è
quella di creare un gruppo di lavoro
tra Salerno e Napoli per far crescere,
insieme, sia i Briganti che gli Eagles;
così avviene che i giocatori di Salerno
vengano 3 volte a settimana a Napoli
per allenarsi con noi; da parte nostra,
ci rechiamo una volta a settimana a
Salerno con una piccola ma significativa delegazione: con il nostro coach
Simmons e il nostro qb per un seduta
di allenamento interamente salernitana. Insomma, abbiamo deciso di
unire le forze e questo anche nell'ottica di formare una nuova giovanile
nella quale possano giocare assieme i
migliori ragazzi di Napoli e Salerno".
Un bel progetto, complimenti a
Briganti e A-quile, l'unione fa la forza.
E nel football più che mai. Un buon
esempio di collaborazione, che guarda soprattutto in prospettiva alla formazione dei giovani, quindi, tra squadre campane. Per continuare a far
crescere questo sport che attira sempre più appassionati. Gli Eagles
Salerno, con il presidente Cusati in
testa, invitano, infatti, tutti gli interessati allo stadio Vestuti, dove ogni
martedì e giovedì dalle 19.30 la squadra si allena con grande passione
(red.atl.)
servizio video sul canale webtv
www.Youtube.com/redazioneatleta
Nel girone d’andata capitan Scoppetta e compagne hanno vinto tutte le gare disputate perdendo soltanto un set
Giovani e vincenti: il mix perfetto dell’Indomita
La società salernitana quest’anno ha deciso di ripartire dal campionato di Prima Divisione
puntando molto sulle ragazze del settore giovanile e i risultati sono davvero eccezionali
bensì un progetto per ripartire e
ricostruire un gruppo nuovamente vincente, come lo è stato negli
ultimi anni: “Con la splendida
salvezza ottenuta con un incredibile rush finale, nello scorso campionato si è inevitabilmente chiuso un ciclo che ci ha regalato
grandi soddisfazioni - “ ha dichiarato il massimo dirigente dello
storico club salernitano - “e per
questo motivo abbiamo ritenuto
opportuno ripartire e avviare un
nuovo progetto”.
Sono stati, questi ultimi, anni di
grandi soddisfazioni per le indomitine. Un gruppo costruito sul
Conquistare la salvezza sul campo
e decidere di ripartire la stagione
successiva da due categorie inferiori. Una scelta coraggiosa, ma
una scelta improntata al futuro, al
fine di costruire un nuovo progetto vincente. È stata questa la scelta dell’Indomita Salerno che,
dopo aver conquistato con merito
la salvezza nel campionato di serie
C, ha deciso di ripartire dal campionato di Prima Divisione. Non
una decisione avventata ma ben
ponderata questa presa a inizio
stagione dalla società diretta dalla
presidente Maria Ruggiero, non
un progetto di ridimensionamento
La Coppa,tanto per iniziare…
Inizio di stagione da incorniciare per l’Asd Volley Scafati di patronVillani:
primato a punteggio pieno in classifica e primo trofeo stagionale in bacheca
L’Asd Volley Scafati, fin dalla sua fondazione,
ha recitato un ruolo da protagonista sul palcoscenico del volley regionale e nazionale calcando
per un decennio i parquet di serie B. Da sempre
attenta alla cura, allo sviluppo e alla valorizzazione del settore giovanile, l’Asd Volley Scafati,
nel corso degli anni, ha preso parte a molteplici
campionati giovanili provinciali e regionali, conseguendo più volte i titoli di campione provinciale e vice-campione regionale nelle categorie
U14, U16, U18. L’obiettivo della società da
quest’anno è di tornare a calcare palcoscenici
importanti, come nel 2010 ad esempio quando
la squadra ha partecipato al campionato di serie
B1. Dopo aver sfiorato la promozione in B2
nella scorsa stagione, Scafati quest’anno ha deciso di riprovarci con ancora maggior convinzione. Lo staff dirigenziale che, dopo aver messo a
segno colpi importanti, su tutti gli acquisti di
Esposito, Salvati e Amitrano, ha puntato decisamente sulla continuità, confermando in blocco
l’ossatura della squadra che lo scorso anno ha
sfiorato la B perdendo solo ai play off contro
l’Accademia Benevento, dopo aver chiuso il
campionato al secondo posto con 69 punti e
solo due sconfitte, a tre lunghezze dalla capolista Centro Ester. Anna Elisa Villani, Resia
Esposito, Brunella Esposito, Carolina Piemonte e Angela Stanzione rappresentano, con i
nuovi innesti, la struttura portante di un team
costruito per vivere da protagonista una regular
season. E le previsioni della vigilia, fin qui, sono
state ampiamente rispettare. Scafati è prima in
classifica a punteggio pieno e sta davvero
ammazzando il campionato. La squadra canarina allenata da coach Franco in questa stagione
tra campionato e coppa non ha perso neppure
un match. E se in campionato fin qui non ha
avuto ostacoli dalla Coppa è arrivata la prima
gioia stagionale. Infatti, Scafati, quest'anno targata Gav, ha scritto la storia del volley cittadino
conquistando per la prima volta in quarantotto
anni di attività la Coppa Campania. In una finale densa di pathos e dai notevoli contenuti tecni-
ci la compagine cara a Patron Villani (che in
semifinale ha eliminato in tre set una coriacea
Uisp Pozzuoli) ha superato con un secco 3-0 la
Dentalcoop Pontecagnano, squadra dalle ottime individualità costruita per occupare i vertici
del torneo di serie C.
settore giovanile che dopo aver
vinto il campionato di Seconda
Divisione e dopo aver stravinto
quello di serie D giovanile, ha disputato tre campionati di serie C
ottenendo risultati importanti:
“In questi anni abbiamo vinto
tanto, abbiamo gioito con le
nostre ragazze, vedendole crescere
anno dopo anno, partita dopo
partita. E con il nuovo progetto
speriamo di ripercorrere il medesimo cammino”. L’Indomita femminile ha deciso di ripartire quindi da un campionato provinciale,
con una squadra giovane anche al
fine di valorizzare i tanti talenti
del settore giovanile: “La strada
deve essere questa: far crescere le
piccole atlete, valorizzarle e prenderci altre grandi soddisfazioni,
mettendo in campo quei principi e
quei sani valori etici e sportivi che
da sempre contraddistinguono la
storia della nostra società”.
A guidare la ricostruzione il confermato tecnico Francesco Tescione. In campo a far crescere le
compagne più giovani il capitano
Annapaola Scoppetta che ha sposato il progetto della società di
ripartire dal basso. E i risultati
sono subito arrivati. Nel girone
d’andata nove partite e nove vittorie, con un solo set perso. Un
dominio fin qui incontrastato che
ha messo in risalto il superiore
tasso tecnico dell’Indomita che
può contare anche sull’esperienza
di Maria Rescigno, altro elemento
insostituibile di questa squadra.
Risultati che lanciano l’Indomita
verso un nuovo ciclo vincente,
anche perché dal settore giovanile
femminile continuano ad arrivare
grandi soddisfazioni. E sono già
diverse, De Rosa, Morea e
Naddeo, le under 14 che hanno
già esordito con la maglia della
prima squadra. Giovani e vincenti: ecco il segreto dell’Indomita.
(red.atl.)
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Atleta
In sella verso un sogno Di corsa… in bici
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«Tra cavallo e cavaliere è fondamentale un rapporto di rispetto»
numero
2 febbraio 2015
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Ottanta gli atleti che si sono sfidati
Rosy Ragone è tra le grandi promesse dell’equitazione: Ottimi riscontri per la prima edizione
«Dietro una campionessa c’è sicuramente tanto lavoro» della Buffalo Cross Duathlon a Paestum
• ANNACATERINA SCARPETTA
Diciannove anni, determinazione da
vendere e tanta umiltà. Rosy Ragone è giovane eppure ambiziosa e
grintosa abbastanza da iniziare a
porre le basi per il suo futuro affinché possa essere proprio come lei se
lo desideri. Una cosa è certa: non
sarà mai sola. La Ragone ha, infatti,
scelto una disciplina che le permette
di avere al suo fianco un essere speciale capace di leggere i suoi sguardi
e studiare le sue espressioni. Rosy
ama i cavalli e studia equitazione da
cinque anni. Ha iniziato dapprima
cimentandosi con il salto ad ostacoli
per poi passare alla doma classica e
alla monta da lavoro.
Una disciplina affascinante dove a
gareggiare non si è mai soli ma sempre in totale complicità con il proprio cavallo.
“Non è scontato dire che tra cavaliere e cavallo deve esserci un rapporto
di rispetto, fiducia reciproca e sintonia. Con questi requisiti ci si può
aspettare il meglio da una prestazione. Io credo di aver trovato tutto
questo con la mia cavallina Lady
Shine. Sappiamo cosa vogliamo
l’una dall'altra, è un legame speciale” spiega emozionata l’atleta.
E sembra che il segreto per conquistare vittorie e raggiungere traguardi
importanti sia proprio questo, considerato quanto la Ragone stia arri-
vando lontano. Risultati rilevanti
sono, infatti, immediatamente arrivati nelle specialità della doma classica e della monta da lavoro tradizionale dove, seguita dagli istruttori
Ornella Basso e Canio Santo-mauro,
ha ottenuto il secondo posto al
Campionato Regionale nella categoria Open. L'equitazione ha totalmente modificato le dinamiche della
vita di Rosy, cambiando le sue abitudini e modificando le sue priorità.
Sacrifici e piccole rinunce sono
all’ordine del giorno per una giovane atleta che ha intenzione di investire il suo tempo e le sue forze per realizzare i suoi desideri che, da qualche
anno, ruotano inevitabilmente attor-
I requisiti
necessari
sono la forza
di volontà
e la voglia
di imparare
no a staffe, selle e briglie. “Amo
quello che faccio per questo ne parlo
con dolcezza e passione con chiunque me ne dia la possibilità.
Consiglierei questo sport ad una
ragazza come me, ma anche ad un
ragazzo o un adulto. Non c'è una
condizione fisica specifica per praticarlo, il requisito necessario è la
forza di volontà, la voglia di imparare, di mettersi in gioco. Bisogna
anche essere disposti a sacrificare
una parte di sé per darla ad un animale che deve essere rispettato e trattato alla pari e che ripagherà di tutto.
Dietro una campionessa c'è sicuramente tanto lavoro e personalmente
ritengo che la costante debba essere
l'impegno”.
Un rapporto di stima con il proprio
cavallo non si improvvisa e, allo stesso tempo, è alla base di ogni buona
perfomance pertanto è assolutamente necessario ed essenziale.
Tuttavia coccolare Lady Shine per
Rosy rappresenta un piacere e la
bella cavallina ringrazia regalando
alla sua affettuosa fantina brillanti
risultati. Di recente, infatti, ha terminato la sua esperienza allo
Special Event a Roma ed è già
pronta per nuove sfide. “Prossimamente ho in programma di
riprendere le gare regionali e di
incrementare il livello di difficoltà
delle mie competizioni per poi
accedere ai campionati italiani”
spiega. E le soddisfazioni, anche
questa volta, lasceranno un sorriso
sul volto della Ragone. Il segreto,
in fondo, è stato svelato e coincide
con uno dei più veritieri proverbi
arabi: "Amate con tutto il cuore i
cavalli e curateli; solo in loro, infatti, risiedono la fortuna e l'onore".
Trionfo a Paestum per la prima
edizione della Buffalo Cross Duathlon, una gara a contatto con la
natura che ha unito l’amore per la
bicicletta a quello per la corsa su
erba e sterrato. « Hanno partecipato ottanta atleti - ha dichiarato
il presidente della società organizzatrice, Ideatletica Aurora, Luca
Lanzara - e siamo molto soddisfatti. Si è trattato di una gara con
specifiche caratteristiche tecniche:
corsa campestre e mountain bike
fuori strada. Nonostante ciò,
abbiamo avuto un grosso riscontro e siamo stati baciati dal sole.»
A vincere per gli uomini è stato
Paolo Russo del Circolo Canottieri Napoli con il tempo assoluto
di 00.27.41, seguito da Daniele
Diodato (Triathlon Mo-tivation)
con 00.27.51 e da Catello Raimo
(Asd Terra Dello Sport) con
d’atletica provinciale, essendo
nata nel 1963. Ha sede a
Battipaglia e a Salerno.
«Abbiamo fatto questa gara a
Capaccio, perché c’è stata la disponibilità di una struttura privata
che era adatta ad ospitarla» ha
precisato Lanzara.
Questa, comunque, non è l’unica
manifestazione a cui hanno dato
vita. « A febbraio - ha continuato
- ci sono stati anche i campionati
provinciali di lanci allo stadio
Vestuti, dove abbiamo conquistato cinque podi su sei. A giugno
faremo una gara di trithlon sul
lungomare a Salerno, che sarà in
parte in acqua e unirà perciò il
nuoto, la bicicletta e la corsa.
Organizzeremo, inoltre, i Campionati provinciali di corsa campestre a Battipaglia.» Alcuni atleti della squadra hanno raggiunto i
00.29.27. Come quarto, poi, è
arrivato il primo a classificarsi
della Triathlon Aurora, Carmine
Amendola, con il tempo di
00.30.08. «La nostra squadra è
fortemente femminile - ha ricordato ancora Lanzara - infatti le
prime posizioni tra le donne sono
le nostre.» Al primo posto, quindi, troviamo Monica Visco,
00.30.08, al secondo e terzo rispettivamente Elena Lombardi e
Paola Roma.
La società Ideatletica Aurora, di
cui l’Aurora Triathlon è una
sezione, si distingue, oltre che per
i piazzamenti dei suoi atleti, anche
per essere la più antica squadra
vertici delle classifiche, non solo
nazionali. Mimmo Scaldaferri e
Marco Russo, ad esempio, sono
arrivati rispettivamente secondo e
quarto ai Campionati europei di
triathlon, mentre Roberto Orlando è campione nazionale di
lancio del giavellotto. «Ci sono,
poi, - ha concluso il presidente Cristian Belpedio che ha fatto più
gare nel 2014, sempre nel trithlon, i fratelli Roberto e Marco
Ricco che si distinguono nei lanci
e una giovanissima promessa di
14 anni Elisabetta Elefante che è
bravissima nei 400 metri su
pista».
(red.atl.)
Campagna, la location ideale peril Tiro
Organizzato dal Gruppo Astore del presidente Velella si disputerà il girone sud della F-Class:
«Orgogliosi di essere stati scelti dalla Federazione per ospitare questo campionato nazionale»
• BARBARA TROTTA
Comincerà il 22 marzo il primo
round del Campionato Italiano FClass 2015, che per il girone Sud si
terrà a Campagna e sarà organizzato dal Gruppo Astore. In totale
ci saranno cinque appuntamenti:
quello già citato del 22 marzo, il
12 Aprile, il 17 Maggio, il 21
Giugno e il 5 Luglio. Tutti saranno
preceduti da una giornata da dedicare a prove e allenamenti sul
campo di gara. Le categorie interessate saranno due: F-Class TR
con carabina in 223 o 308 e FClass Open con carabina di calibro
fino a 8 mm. Le gare, riservate agli
atleti della National Rifle Association of Italy, si svolgeranno sulla
distanza di 400m. Alla fine con i
quattro migliori punteggi si stilerà
la classifica finale e i migliori accederanno alla finale nazionale. Nelle
stesse date si disputerà, poi, anche
il primo campionato di tiro a lunga
distanza con armi di serie che, disputatosi a una distanza di 500m, è
dedicato principalmente a tutti
coloro che si avvicinano per la
prima volta a questa disciplina e
che non hanno ancora un arma ad
hoc oppure a coloro che per l’eccessiva sofisticatezza dei mezzi utilizzati non se la sentono di partecipare al Campionato F-Class. «Il
nostro campo - ha ricordato il presidente del Gruppo e campione
nazionale, Cosimo Velella - è stato
scelto per ospitare il Campionato
F-Class dalla federazione Nra dopo una valutazione di tutto il territorio, che lo ha giudicato uno dei
più idonei del Sud Italia e adatto,
quindi, a svolgere questa manifestazione in tutta sicurezza. Siamo
gli unici ad avere linee di 300 e 600
metri ed è ormai il secondo anno
che organizziamo questo evento e
ci aspettiamo l’arrivo di atleti da
tutto il Sud Italia.» Il Gruppo
Astore nato nel 2010-2011, dunque, si distingue già da anni nel
portare avanti appuntamenti importanti. «Il 28 febbraio e il primo
marzo ci sarà nella nostra struttura
il 1° Campionato italiano invernale di tiro di campagna con armi a
canna rigata con ottica, organizzato in collaborazione con la Fidasc
(Federazione italiana discipline con
armi sportive da caccia), su distanze di 50, 100 e 200 metri.
Verranno una cinquantina di atleti
da tutt’Italia. Ci occuperemo, poi,
con una sicurezza dell’ottanta per
cento delle selezioni provinciali e
regionali Fidasc per il tiro a palla o
con carabina» Non ci sono solo,
però, le manifestazioni messe in
atto. Gli atleti del Gruppo Astore,
infatti, si mettono in luce nelle gare
a cui partecipano. «Salgono sempre sul podio - ha aggiunto con
orgoglio il presidente - e si distinguono ai vertici delle classifiche».
Il consiglio che dà Velella a chi
vuole intraprendere questo sport
è uno solo: «Venire a provare
nelle nostre manifestazioni divulgative, di cui si può venire a conoscenza seguendoci sui social network. Alcune persone, infatti,
sono portate per il tiro e se ne
accorgono quando sparano per la
prima volta.»
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Il presidente Francesco Sirica: «Un importante momento d’aggregazione sia per grandi che per i piccoli»
numero
2 febbraio 2015
Un gioco,una passione senza tempo
Grazie al grande impegno del Calcio Balilla Salerno questa disciplina è in forte crescita:
«Abbiamo intrapreso questo percorso per aiutare i giovani a realizzare i propri sogni»
Su un tavolo da gioco di passione dove stecche
guidate da mani tecniche manovrano piccole
sagome colorate si crea un gioco che da più un
secolo calamita l’attenzione di grandi e piccoli.
Nato in Europa all’inizio del Novecento, e diffuso in Italia nel secondo dopoguerra, la ludica attività del Calcio Balilla da piccolo
momento
aggregat i v o
sulle
spiagge
e nei bar è
cresciuta
fino
a
diventare
una federazione
che organizza tornei di livello nazionale
e internazionale. Con i biliardini di varie forme e dimensioni e un numero
crescente di appassionati che s’iscrivono ai tornei,
l’attività è in ascesa nella provincia di Salerno
grazie all’opera di diffusione sul territorio da
parte del Salerno Calcio Balilla con sede a Fiano
frazione di Nocera Inferiore. “E’ dal 2011 che
abbiamo deciso di intraprendere questo percorso
per aiutare tanti giovani a realizzare i propri
sogni in questo settore - dice Francesco Sirica,
presidente della Salerno Calcio Balilla - siamo
impegnati sia nell’attività agonistica, con i campionati di serie A con la compagine di Salerno, in
serie B con Nocera e in serie C con Cava, che nell’ambito sociale impegnandoci con il settore
diversamente abili. È un’attività ludica ideale sia
per adulti che bambini e costituisce un importante momento d’aggregazione per i giovani che praticandola si allontanano dalla strada acquisendo
importanti valori. Siamo cresciuti molti in questi
anni e organizziamo e partecipiamo ai tornei con
l’obiettivo di migliorare anno dopo anno. E’
doveroso citare i componenti della squadra di
Salerno, che milita in serie A, nella quale gareggio io insieme a Gianni Di Vicino, Ivan Di Stasi,
Luigi Rosica,Giovanni Cangianiello e Stocco
Rossana. La compagine di Nocera, che milita in
serie B, composta da Gerado Di Benedetto,
Gennaro Gatta, Antonio Adiletta, Lucia Melillo,
Maurizio Tomei, Luigi Iannone, Enea Giordano e
la squadra di Cava, che milita in serie C, composta da Guido Apicella, Giuliano Romano, Alex
De Palma, Alfonso Rumulo, Luca D’Amico,
Giuseppe Pafundi, Gennaro Capone con un doveroso ringraziamento al Lounge Bar Maiorino, di
Nocera Inferiore, via Fiano 203 nostra sede del
Salerno Calcio Balilla, lo sponsor tecnico Givova,
e lo sport event noleggio e vendita calcio balilla
sede Corbara via della Libertà, Maiorslot Srl di
Nocera Inferiore. Rivolgo poi il mio invito a tutti
gli interessati e appassionati di questo settore che
possono contattarci all’indirizzo email [email protected] o anche per affiliarsi come
centro o bar. La nostra è una grande famiglia
nella quale tutti possono entrare a far parte per
condividere con noi la passione del gioco e le
enormi soddisfazioni delle vittorie che si ottengono solo dopo grandi sacrifici. Faremo il possibile
per diffondere questa meravigliosa ludica
attività sul nostro territorio”. Il torneo per
gli appassionati di calcio balilla. “Ogni anno organizziamo
il Salerno League 2015,
campionato a squadre, in cui ogni quartiere e ogni città della provincia di Salerno presenta
una squadra che li rappresenta in questa competizione. Ogni squadra è composta da un minimo
di 5 atleti ad un massimo di 8”. La pallina è stata
lanciata sul biliardino e le giovani mani della speranza per il futuro del settore si affiancano a
quelle del veterano esperto pronto a seguirlo tiro
dopo tiro verso la vittoria. La più importante si
otterrà il giorno in cui l’appassionato del calcio
balilla segnerà la rete della crescita del settore in
Italia.
(adn)
«Il nostro obiettivo è coinvolgere scuole e ospedali»
«Impegnati nel sociale»
«Socializzazione e riabilitazione sono i perni
del progetto portato avanti dalla nostra Asd»
Quando il gioco e la passione aiutano i ragazzi a migliorare le proprie capacità motorie è in quel
momento che la ludica attività
entra nel campo sociale costituendo un valore aggiunto. Nel caso
del Calcio Balilla l’obiettivo è
coinvolgere sempre più atleti, promuovendo la disciplina all'interno
dei centri ospedalieri per aiutare
quante più persone grazie all’antico gioco da biliardino che è in
grado di prestarsi a più di uno
scopo per aiutare il giocatore a
raggiungere il miglioramento
psico-fisico. “L'associazione Salerno Calcio Balilla svolge gare
dilettantistiche, sia per normodotati che per diversamente abili
organizzando molti eventi sia nelle
piazze che nei centri commerciali dice Francesco Sirica, presidente
dell’Associazione Salerno Calcio
Balilla - Come tutte le Asd non è a
scopo di lucro e quindi noi cerchiamo di promuovere l’attività
del Calcio Balilla per esempio nelle
scuole, negli ospedali cercando di
coinvolgere più persone possibili”.
Anni di programmazione e impegno sul territorio da parte del
Salerno Calcio Balilla per aiutare
tanti giovani a coronare sogni
sportivi e a raggiungere gli obiettivi del miglioramento e del
benessere. “Il nostro progetto
consiste nell'avvicinare persone a
questo sport subito dopo un trauma e cercare di dare a loro la possibilità di socializzare e riabilitarsi
- prosegue il presidente Sirica Questo settore, a differenza di
altri, permette a tutti i ragazzi con
problemi motori (di varie patologie) di giocare senza l'aiuto di ausili supplementari e senza do-ver
sostenere dei costi per acquistarne
e quindi praticare la ludica attività.
Il principale obbiettivo raggiunto,
come primi mesi dell'anno 2015, è
quello di essere riusciti a coinvolgere oltre quindici atleti amatoriali sul territorio provinciale, ma il
vero successo è aver contribuito ad
aiutare molti ragazzi nell'affrontare una nuova difficile realtà”.
Quando l’attività del Calcio
Balilla sarà diffusa capillarmente
sul territorio, non solo nel settore
ludico, si segnerà la nuova rete di
un’importante vittoria. Una partita da vincere ad ogni costo per il
gruppo di appassionati che diffonde l’attività nella provincia di
Salerno. “Vogliamo introdurre il
Calcio Balilla in tutti i centri
Spinali e di collaborare con la
associazioni Di-sabili provinciali e
regionali presenti sul territorio,
dando la possibilità a tutti di praticare lo sport del Calcio Balilla a
tutti i livelli”.
La cinese e la napoletana sono i due colpi tipici. La pallina può arrivare a 64km all’ora
«Quelle otto file di omini rossi e blu»
Tanti nomi, da regione a regione con una regola precisa: vietato rullare
Nel calcio balilla i giocatori manovrano, in un tavolo da gioco apposito con sponde laterali, tramite
barre (o stecche), le sagome di piccoli giocatori (detti omini o ometti),
cercando di colpire con essi una pallina per spingerla nella porta avversaria. Tale pallina è solitamente realizzata in materiale plastico bianco,
piena, con diametro dai 32 mm a 34
mm. Attività ludico sportiva nata
agli inizi del Novecento in Europa e
diffusa in Italia nel secondo dopoguerra. Viene popolarmente denominato calcio balilla, biliardino,
Fubalino, calcetto, calcino, pinca-
nello, subotto. la lunghezza di un
tavolo da calcio balilla oscilla tra i
110 e i 120 centimetri, mentre la
larghezza va dai 65 ai 72 centimetri,
con rampe agli angoli e qualche
volta ai lati per evitare i “punti
morti”, in cui la pallina rischierebbe
di fermarsi. Tradizionalmente ci
sono otto file di omini da calcetto,
quattro per ognuna delle due squadre, distinte dai colori rosso e blu.
Ogni formazione ha 3 attaccanti, 5
centrocampisti, 2 difensori e un portiere. La velocità della pallina può
arrivare a 64 chilometri all’ora
durante una competizione. Le rego-
le utilizzate in Italia, ad esempio,
sono diverse rispetto a quelle degli
altri Paesi. Tipico del gioco all’italiana è la “napoletana”, ossia il tiro dal
tridente con l’attaccante centrale che
“spizzica” la pallina in modo che
finisca in porta dopo averla colpita,
e la “cinese”, riservata ai più esperti, che consiste nel tirare dal tridente
la palla in sponda e poi colpirla
subito con l’attaccante, ma è fatto
divieto di “rullare”, ossia far girare
la stecca per più di 360 gradi.
servizio video sul canale webtv
www.Youtube.com/redazioneatleta
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Vincenzo Tagliamonte: «Per arrivare al top serve avere costanza negli allenamenti, pazienza e buoni maestri»
numero
2 febbraio 2015
«Ragione e umiltà: cosi diventi campione»
Daniele Garzillo della Gleason’s Gym forgia i nuovi talenti della Kick Boxing salernitana:
«Rispetto ad altri sport ti insegna ad avere disciplina ma anche a rialzarti dalle difficoltà»
• ANTONIO SICA
"È vita, non è niente di subnormale, è uno
spirito o meglio una voglia di essere." Così
Daniele Garzillo tecnico della Gleason’s
Gym di Pagani definisce lo sport che lo ha
fatto innamorare e che trasmette quotidianamente ai suoi ragazzi. Per il "trainer"
non è un semplice lavoro, difatti egli si sofferma su ogni ragazzo andando oltre la
semplice pratica sportiva: "un buon maestro prima di tutto si deve immedesimare
nell'allievo che ha davanti, focalizzare i
suoi punti di forza e valorizzarli mettendoli in evidenza. - così Garzillo spiega il suo
operato - Seguendo questa modalità i
ragazzi riescono ad ottenere sempre un
minimo di risultati, poi per andare davvero
avanti in questa disciplina, come nelle
altre, ci vuole passione perchè con quella si
superano anche limiti che sembrano a
prima vista insormontabili." E la storia da
ragione al maestro, infatti nel pugilato,
oggi come ieri, questo interessamento verso
l'allievo come individuo, prima ancora che
come atleta, ha permesso a molti "ragazzi
di strada" uno stile di vita alternativo,
capace di offrire delle opportunità e di
canalizzare nello sport una rabbia figlia di
un disagio sociale. Basti pensare ai grandi
del pugilato, come Mike Tyson che grazie
a questa pratica agonistica è riuscito a mettere fine ad una vita dedita ai crimini, che
lo portava in modo frequente, per usare un
eufemismo, ad essere incarcerato.
"Ho visto tanti ragazzi uscire da problemi
come la droga. - ci conferma Daniele - E'
importante praticarlo perché rispetto ai
classici sport, come il calcio, ti insegna ad
avere disciplina ed a rialzarti nelle difficoltà. È davvero una disciplina che fatta nel
modo giusto può portare a grandi soddisfazioni". Ma a questo punto il quesito
fondamentale che sorge è: come fa un normale atleta a diventare un campione?
"Sicuramente c'è bisogno della stoffa giusta. Ma, prima ancora, si diventa campio-
ne restando umili, senza mai tentare di
strafare, egli deve essere capace di usare
sempre la ragione e l'autocontrollo. Un
altro punto che ritengo fondamentale è la
serenità dell'atleta durante gli allenamenti
e le gare." In questo periodo un'altra disciplina si sta fortemente affermando in Italia:
la Kickboxing, è uno sport da combattimento che combina le tecniche di calcio
tipiche delle arti marziali orientali ai colpi
di pugno propri del pugilato. "Infatti la differenza sostanziale - ci spiega Garzillo - è
che, mentre il pugilato resta una nobile arte
per quanto riguarda i movimenti e l'approccio più signorile, nella kick c'è un contatto pieno."
E proprio tra gli allievi del maestro salernitano c’è un ragazzo che si sta affermando
sia sul territorio regionale che su quello
nazionale: Vincenzo Tagliamonte.
“Pratico la kickboxing ormai da anni e mi
sono appassionato a questo sport gradualmente - dice Vincenzo Tagliamonte, della
palestra Gleason’s Gym di Pagani - ho già
affrontato diverse competizioni, classificandomi bene, sono ancora alla inizio,
come mi ricordano sempre i miei maestri Garzillo e Selice, ma per diventare
un buon combattente occorre pazienza e
dedizione nel corso degli allenamenti.
La kickboxing è uno sport d’impatto e
io non sono certo il tipo che si tira
indietro - prosegue Tagliamonte - mi
mette costantemente alla prova questo
settore e mi ha insegnato anche ad essere umile e richiede soprattutto spirito di
sacrificio e tanta forza di volontà”.
Pazienza e l’attimo giusto poi arriva
Venticinque anni di grandi soddisfazioni, vittorie e riconoscimenti per l’Albatros Pesca Club:
«L’organizzazione dei campionati italiani, i trionfi del baby Capone e continueremo a crescere»
• VINCENZO MONETTI
Attesa, pazienza e saper cogliere
l’attimo giusto. Sono queste alcune
delle caratteristiche della pesca
sportiva, che si suddivide in diverse specialità. Tra le società più attive sul territorio salernitano, c’è
sicuramente l’Albatros Pesca Club
che proprio il 20 febbraio ha
festeggiato i suoi primi 25 anni di
attività. Nata nel lontano (ma non
troppo) 1990, dall’iniziativa di
sette soci fondatori, la società, presieduta da Raffaele Striano, può
vantare la presenza di 29 associati,
tra cui tre giovani promettenti
ragazzi, come ci spiega proprio il
massimo dirigente: “Per quattro
anni consecutivi il nostro Michele
Capone, classe ’95, si è messo in
mostra ai campionati mondiali di
surfcasting, partecipandovi dal
2008 al 2011 e ottenendo per due
volte di fila un primo posto e un
terzo piazzamento con la nazionale italiana. Si tratta di traguardi
incredibili considerando la sua
giovane età”. È orgoglioso Striano
quando parla della sua società e
delle pesca sportiva, vera passione
di vita: “L’Albatros è riuscito ad
organizzare ed ospitare per ben tre
Il Surfcasting
richiede
molta passione
e sacrificio
e grande dedica
di tempo
volte i campionati italiani, nel
2006, nel 2010 con la categoria
‘Over 50 Surfcasting’ e nel 2013
con i Campionati Italiani Under
16 ed Under 21 a Capaccio; si è
tratto di grandi manifestazioni che
hanno riscosso un bel successo di
pubblico”. Ma i problemi, come
troppo spesso accade oggigiorno,
non mancano e di certo non aiutano a rendere la programmazione
per il futuro cosa semplice: “A
Salerno è molto praticata la disciplina della canna da riva ma, purtroppo, non riusciamo più ad
organizzare dei campionati nazionali. - ammette rammaricato
Raffaele Striano - È consentita la
pesca sportiva al porto turistico
ma lo spazio è piccolo e non basterebbe ad accogliere il grande
numero di persone previste da un
campionato italiano. Prima il
Comune ci concedeva l’autorizzazione per disputarli al porto commerciale ma in seguito ad alcuni
incidenti stradali ha deciso di chiudere quella zona. Ciononostante in
molti vi continuano a pescare abusivamente; è un vero e proprio
paradosso, poiché i nostri soci
sono tutti tesserati e coperti d’assicurazione”. Nei pensieri futuri del
presidente dell’Albatros Pesca
Club, c’è sicuramente il desiderio
di trascinare maggiormente i giovani verso questa disciplina sportiva: “Mi piacerebbe fare grandi
investimenti sui più piccoli ma non
è semplice; molti, dopo essersi
avvicinati alla pesca sportiva, crescendo, compiono delle scelte di
studio o professionali che li porta-
no ad allontanarsi da essa. Il surfcasting, come tutti gli altri sport,
richiede molto allenamento e
sacrificio, nonché grande dedica di
tempo, per non parlare delle difficoltà economiche e del costo delle
attrezzature che, in passato, hanno
raggiunto prezzi elevatissimi”.
Per fortuna, però, ci sono molte
società che, spinte dalla passione, organizzano dei corsi gratuiti per far conoscere il più possibile una disciplina come quella
della pesca sportiva che ha un
grande rispetto per l’ambiente e
per la specie ittica in quanto il
pesce, una volta catturato, viene
successivamente rilasciato in
acqua. Manca poco all’inizio
dell’anno sportivo e l’Albatros
Pesca Club si prepara a vivere
una nuova ed intensa stagione.
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2 febbraio 2015
bilanciocondominio.it
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Nel mirino un bersaglio tinto d’azzurro
Anna Rita D’Argenio della Tsn Avellino è tra la giovani promesse del tiro a segno:
«Ho iniziato andando al poligono con alcuni amici e da allora non ho più smesso»
•STELLA COLUCCI
L’atleta della Tsn negli ultimi tre
anni si è imposta a livello provinciale e regionale diventando una delle
più forti nella categoria juniores
La squadra di tiro a segno di
Avellino, detentrice del Trofeo delle
regioni, si prepara a nuove sfide.
La tiratrice Anna Rita D’Argenio è
la punta di diamante, negli ultimi
due anni si è classificata terza ai
campionati italiani e ottava agli
assoluti.
Quando ha cominciato?
«Era il 2012, quando per scherzo
con i miei amici siamo andati al
poligono a vedere gli altri sparare.
Sempre per gioco ho provato qualche colpo e da allora non ho più
smesso».
In cosa consiste la sua specialità?
«Sparo con la pistola ad aria compressa categoria P10, significa che
sono a dieci metri dal bersaglio,
miro con l’occhio destro e sparo
con la mano destra».
Cosa le piace di questo sport e quali
sono le difficoltà?
«Non subito capisci i movimenti, è
uno sport di riflessione e puoi
demoralizzarti all’inizio, ma se sei
abbastanza testardo seguendo i
consigli dell’allenatore impari a
essere riflessivo e migliori nelle prestazioni. La gara dura sessanta
minuti, hai a disposizione quaranta colpi da centrare. Si pratica in
singolo ma anche a squadra anche
se io preferisco competere da sola
perché sento meno pressione rispetto a quando sei in un team dove i
punteggi dei singoli si sommano».
Un bilancio di quanto fatto fino ad
oggi e propositi per il futuro?
«Sono stata la prima nella storia
della mia società ad andare ai campionati italiani e classificarmi terza.
A marzo in programma le finali
LaRoyalGymsbanca
5 Finalisti ai Campionati U17:
Di Rubbo nuovo D.T. della Fipe
•FELICE CACCESE
La Royal Gym sbanca. E lo fa nella sua veste migliore.
Quella delle classi giovanili. Parliamo dei Campionati
Italiani Under 17 di Pesistica. La società di Montecalvo
Irpino stacca un carnet di 4 biglietti intestati agli atleti
Giulia e Paolo di Rubbo, Flavio Romolo e Francesco
Tedesco. La direzione è il Palapellicone di Ostia Lido
(RM), ove il 28 e 29 Marzo si svolgeranno le finali
nazionali. Sul treno della Fipe Campania salirà anche
l’atleta della ASD Natural di Cervinara, Giuseppe
Inglese. I cinque qualificati hanno superato le fasi regionali in maniera brillante.
Era il 14 Febbraio e i giovani pesisti campani si sfidavano sulla pedana di gara allestita presso l’Asd San Paolo
di Napoli, eseguendo prove impeccabili, segno inequivocabile di una maturazione sportivo-agonistica degna di
veri atleti e merito di un grande lavoro tecnico. In quella occasione la Royal Gym vinceva il campionato regionale, con cinque primi posti, due secondi e un terzo,
tutto sotto gli occhi del suo presidente, prof. Antonio Di
Rubbo, appena insignito della carica di nuovo Direttore
Tecnico del Comitato Regionale Campania.
“Ringrazio la Federazione Italiana Pesistica per questa
nomina - dice Antonio Di Rubbo - È un incarico che
ricoprirò con grande impegno e sarà un ulteriore stimolo a cercare di far bene, in primo luogo nel comitato
regionale, ma anche sull’intero territorio nazionale. Uno
degli obiettivi principali è quello di diffondere la nostra
disciplina, uno sport adatto a tutti, che spesso viene offuscato da falsi pregiudizi. Continueremo a lavorare
molto, in sinergia con il percorso già egregiamente
avviato dal nostro delegato Davide Pontoriere, al potenziamento del settore giovanile e della pesistica paralimpica.” Sul podio regionale, alle spalle della società irpina, si sono piazzati al secondo posto la Asd Natural, del
Maestro Carlo Ricci, e al terzo la Asd San Paolo, del
Maestro Salvatore Sticco.
A premiare gli atleti c’era il consigliere nazionale di
Federpesistica, Vincenzo Petrocco, nonchè presidente
onorario del C.R. campano.
I prossimi obiettivi sono il Trofeo
delle regioni e i Campionati italiani
juniores di Roma. Sono consapevole che lavorando potrò ambire a
qualcosa di più: la nazionale, i
mondiali e le olimpiadi oggi sono
un sogno».
Spese e costi per cominciare a praticare il tiro a segno?
«Per capire se ti piace conviene provare con le attrezzature che quasi
tutti i poligoni mettono a disposizione, i costi variano dalla divisa al
modello di arma che scegli, sia le
carabine che le pistole puoi trovarle
anche usate, ma per un principiante meglio provare con attrezzature
a noleggio».
È uno sport violento, costoso, per
pochi?
«Nell’ultima classifica stilata,
riguardo gli indici di pericolosità,
siamo
all’ultimo
posto.
Maneggiamo delle armi e abbiamo
una serie di regole da rispettare che
evitano i pericoli. Tutti possono
praticarlo ma comprendo che nell’immaginario è poco diffuso. Aiuta
a rilassarsi, a staccarsi dal tamtam
quotidiano e dall’invasività della
tecnologia».
Come si concentra?
«Cerco di non pensare a quello che
devo fare, quando entro in linea mi
preparo per il colpo e non sento
quello che mi circonda, la musica
aiuta a migliorare il livello di concentrazione».
Chi è il tuo modello di riferimento?
«Mi piace Roberto Di Donna, lui
fa tutto contro le regole mira con
l’occhio sinistro e spara con la
mano destra. Un fenomeno».
«I risultati si ottengono solo con il lavoro. Io sono in vasca tutti i giorni»
80 anni e tanta voglia di nuotare
Maresca ha già messo nel mirino i mondiali master di Kazan:
«Il nuoto ce l’ho nel sangue, è uno sport che può regalare tante gioie»
•JOSÈ ASTARITA
Il 7 febbraio Michele Maresca ha
spento le 80 candeline. “80anta
voglia di nuotare” come l’augurio
impresso sulla torta con la quale il
Nuoto Club Penisola Sorrentina ha
voluto fare gli auguri al suo alfiere.
Un traguardo irrisorio per chi ha in
mente già il “piano Kazan”. Si, perché
l’arzillo nuotatore della penisola sorrentina punta dritto alla quarta partecipazione ai campionati mondali di
nuoto Master in Russia.
“Ci ho fatto più di un pensiero, ma
avrei bisogno di una mano”, poche
parole lasciate lì per solleticare la fantasia di qualche sponsor che vorrebbe
affiancare il proprio nome a quello di
uno dei migliori atleti del nuoto della
terra delle sirene.
80 anni e no sentirli, per chi dal 2000
si laurea annualmente campione italiano nella specialità dorso ai campionati nazionali master di nuoto.
“Io il nuoto ce l’ho nel sangue”
ammette Maresca, “Ho iniziato a 12
anni, ho vinto sino a 17, poi ho lasciato per lavoro, ma amo nuotare”. Lo
specchio fedele di chi si è innamorato
di una disciplina che pratica con passione.
“Sono tutti i giorni in vasca” tiene a
puntualizzare il nuotatore carottese,
“Se non ci si allena con costanza si
rischiano di fare delle brutte figure,
ma l’impegno è stato sempre ripagato
dai risultati”.
Risultati che alla bell’età di ottant’anni conferma le qualità di Michele
Maresca. A dirlo non solo la penna,
ma anche il cronometro.
“Sono riuscito ad abbassare il record
nazionale dei 200 dorso sia in vasca
corta, sia in lunga di circa 30secondi”
se la ride, “Nei 100dorso in vasca
corta di soli due secondi”. Poco?
Forse, ma alla fine la carriera di
Maresca parla chiaro. 3 partecipazioni ai mondiali chiusi sempre nei primi
cinque, 3 europei (1 bronzo a
Stoccolma 2005) alle spalle, 15 titoli
di campione italiano consecutivi una
vera e propria istituzione tornata in
vasca anche grazie al Nuoto Club
Penisola Sorrentina.
Il segreto per Maresca è sempre uno.
“Passione” tiene a specificare il nuotatore costiero, “Ma soprattutto la
salute che mi permette di praticare
sport”. Uno sport di sacrificio come il
nuoto che mette l’uomo al cospetto di
se stesso e dell’acqua. Un’acqua che
confida Maresca “Può regalare tante
soddisfazioni”.
Soddisfazioni che, però, per il carottese purosangue le nuove generazioni dovranno perseguire “Attraverso
il sacrificio”.
Un sacrificio che nei tempi moderni
è difficile da trovare.
“Lo stile libertino? Non mi appartiene, ma chi vuole fare sport sa bene
che i risultati si ottengono solo con il
lavoro”..
Podigym, dalla sciabola arriva un sorriso
Risultati davvero positivi al Gran Premio Giovanissimi a squadra
e per gli atleti irpini c’è il plauso dell’olimpionica Valentina Vezzali
Risultati discreti in quel di Mercato
San Severino per la polisportiva
Podigym, che schierava una formazione sia nella categoria femminile sia in
quella maschile, al Campionato italiano a squadre gran premio giovanissimi
di sciabola.
La punto netto è scesa in pedana schierando il team più giovane del torneo.
Dopo le partecipazioni ai campionati
di spada e fioretto, la palestra avellinese si sta cimentando anche nella disciplina della sciabola. Un merito per la
società che funge da raccordo per il set-
tore scherma sull’intero territorio provinciale e punta a crescere sempre di
più anche in ottica federale.
Un plauso ai ragazzi della polisportiva
è giunto dalla campionessa per eccellenza di questo sport, Valentina
Vezzali, che ha incoraggiato i tecnici e i
giovani atleti a migliorarsi.
L’obiettivo dello staff tecnico e societario è quello di diventare una scuola di
scherma di tutto rispetto in ambito
regionale e nazionale per lanciare nel
panorama azzurro i campioni del
domani.
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Giovane ma già di sicuro successo
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Atleta
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La Scuola di Pallamano Valentino Ferrara nata lo scorso settembre ha già raccolto tanti iscritti:
«Il nostro obiettivo è sostenere i nostri ragazzi nel cammino di crescita sia sportiva sia umana»
Puntare sui giovani, facendoli crescere in un contesto sano
e formativo. All’insegna dei veri valori dello sport. Questo
l’obiettivo primario della Scuola di pallamano Asd
Valentino Ferrara di Benevento, società che partecipa al
campionato di serie B ma con l’obiettivo sempre rivolto alla
cura dei suoi giovani atleti e alla crescita esponenziale degli
iscritti. Nata lo scorso settembre ha subito raccolto oltre
novanta iscritti, il che ha portato i dirigenti dell’Associazione, sin dal mese di ottobre, ad assicurarsi le prestazioni del
forte giocatore, nonché valido tecnico italo-argentino,
Carlos Alberto Britos, atleta che ha vestito negli anni scorsi
le maglie di importanti Società nella massima serie italiana,
per poi dedicarsi prevalentemente ad allenare i settori giovanili, maschile e femminile, con esaltanti risultati.
L’impegno profuso dagli atleti, dai tecnici e dai dirigenti nel
progetto della Scuola Pallamano intitolata a Valentino
Ferrara, unito alle proprie forti motivazioni personali,
hanno portato Nicola Ferrara ad assumere, votato all’unanimità dal consiglio direttivo, la carica di Presidente
Onorario, a testimonianza del suo impegno in prima persona. “La passione che vedo in tutti coloro che si impegnano
quotidianamente è uno stimolo quotidiano a far si che que-
Fiore all’occhiello
Superati avversari di prestigio
Curatoli sciabolatore del CnPosillipo
protagonista a Varsavia in Coppa
Il circuito di Coppa del Mondo ha riservato ancora
grandi soddisfazioni a Luca Curatoli. Infatti, lo sciabolatore azzurro, ultimo "fiore all'occhiello" del
vivaio del CN Posillipo, nella gara di Varsavia ha
superato se stesso classificandosi al terzo posto e regalandosi il migliore risultato della sua giovane carriera
agonistica. Curatoli, pur essendo solo al suo primo
anno nella categoria assoluti, ha affrontato la prestigiosa competizione con autorità e sicurezza superando
atleti di primissimo piano. Seguito a fondo pedana dal
suo maestro Leonardo Caserta, Luca ha iniziato la
giornata sconfiggendo per 15-5 l'ostico brasiliano
Agresta. Nel turno successivo il tabellone lo ha messo
di fronte al numero quattro del mondo, il coreano
Kim. Dopo una buona partenza l'azzurro ha subito la
prorompente rimonta dell'atleta asiatico che si è portato in vantaggio. Senza però perdersi d'animo, Luca
ha saputo mantenere la concentrazione ed attuare la
giusta strategia per recuperare ed infine vincere l'assalto. Nessun particolare problema, invece, a regolare
per 15-7 il britannico Crutchett negli ottavi. Ai quarti, Curatoli ha compiuto la sua seconda grande impresa. Il tabellone gli poneva di fronte, ancora una volta,
un avversario di altissimo livello: il connazionale e
medaglia d'argento olimpica Diego Occhiuzzi. Luca,
senza nessun timore reverenziale, è riuscito ad imporre il suo ritmo e la sua scherma aggiudicandosi la vittoria e proiettandosi in semifinale. Qui la sua corsa è
stata fermata dal Rumeno Dolniceanu per una sola
stoccata, peraltro anche molto dubbia, che richiedeva
l'ausilio del video arbitraggio. "Luca sta facendo un
percorso impressionante" ha affermato il maestro
Caserta al termine della gara "si allena con grande
impegno e disciplina ed i suoi miglioramenti sono evidenti. Ora è importante che continui a lavorare serenamente per raggiungere quegli ambiziosi obiettivi che
si è posto, ma dei quali non parleremo per dovere di
scaramanzia. Dal mio canto sono molto fiero che
un'atleta così forte sia venuto fuori dal vivaio che io
curo personalmente" . Pochissimo riposo, dunque, è
concesso a Curatoli che già nelle prossime settimane
dovrà partire per la tappa asiatica del circuito di
Coppa del Mondo. Un appuntamento importante, in
vista del quale l’atleta partenopeo sta intensificando gli
allenamenti per arrivare nelle condizioni ideali per
conquistare un altro grande successo.
sti ragazzi abbiano tutte le attenzioni da parte dei soci per
sostenere il loro cammino di crescita sportiva ed umana”,
queste le parole del Presidente. Con l’arrivo di Carlos
Britos assume l’incarico di direttore tecnico Luca Luciani,
il quale si occuperà personalmente anche del settore femminile e si avvarrà del prezioso apporto di Mr. Dario
Mastropietro per la serie B, di Carlos Britos per le Under
18, 16 e 14 Maschile, di Omar Tretola per l’Under 12,
senza dimenticare il prezioso contributo, compatibilmente con le esigenze di lavoro di Maurizio Melillo e Roberto
Luciani e di Antonio De Figlio e Gino De Santis per lo specifico lavoro con i portieri. Uno staff che si completa con
il contributo più prezioso, quello rivolto ai più piccoli tra
gli atleti, con il Prof. Mario Tretola che segue personalmente gli under 12 ed assume l’incarico di Direttore e
Coordinatore del settore e dei progetti con le scuole, con
l’insostituibile apporto del Prof. Franco Di Donato e la
professionalità di Carlos Alberto Britos che porterà le proprie conoscenze presso gli Istituti scolastici della provincia
di Benevento per far conoscere questo appassionante
sport, la pallamano e per invogliare i giovani a fare attività fisica.
(red.atl.)
Innamorati della neve , quattro giorni di sport e divertimento
Molto positivo il bilancio della terza
edizione della kermesse "Innamorati
della Neve", organizzata dalla Uisp Unione Italiana Sport per Tutti, che
si è svolta tra il 12 e il 15 febbraio
sull’Altopiano del Laceno, nel territorio di Bagnoli Irpino. Quattro giorni di sport, divertimento e riscoperta
di uno degli angoli più suggestivi
della provincia di Avellino. Oltre
mille le presenze registrate, spalmate
nei quattro giorni di programmazio-
ne degli eventi, con più di duecento
pernottamenti nelle strutture alberghiere.
Le postazioni dei giochi tradizionali
sono state prese d’assalto non solo
dai tesserati Uisp ma anche dai tanti
turisti che nel weekend hanno affollato gli impianti di risalita. Il successo registrato ha consolidato un format di successo in appena tre anni di
vita, affermandosi come uno dei
momenti clou della promozione
sportiva e del territorio nell’unica stazione sciistica della Campania.
Soddisfazione e gratitudine è stata
espressa alla Uisp dal sindaco di
bagnoli Irpino Filippo Nigro, che ha
sempre creduto nell’iniziativa. Così
come fondamentale è stato l’apporto
del Gal Irpinia, protagonista insieme
all’ Anpas delle giornate dedicate alle
diverse abilità, e delle altre istituzioni
che hanno collaborato all’organizzazione della manifestazione.
Che divertimento sulle ciaspole
Lo sport invernale può anche essere low cost ma altrettanto entusiasmante
sul Laceno spopola la ciaspolata, il modo ideale per immergersi nella natura
•LOREDANA ZARRELLA
Oltre allo sci alpino e allo sci di
fondo c’è ben altro. Il mondo degli
sport sulla neve è davvero vario. C’è
lo snowboard e lo snowtubing ma ci
sono soprattutto le ciaspolate, una
specie di trekking fatto con le ciaspole, così come sono chiamate le
racchette da neve, strumenti indispensabili per fare escursioni invernali. Diverso dallo sci, questo sport,
adatto a tutte le età e a tutte le
tasche, è un toccasana per la salute e
per lo spirito, come racconta il presidente dello Sci club Laceno Saverio
Di Capua, in provincia di Avellino:
«È uno sport per tutti, adatto anche
ai bambini e agli anziani perché non
pericoloso. Ottimo per la salute,
permette di stare a contatto con la
natura attraverso vari sentieri».
Diversi i percorsi che è possibile fare
infatti: «Sarà la guida a individuare
il sentiero adatto al gruppo - spiega
Di Capua -. È una scelta fondamentale da fare che varia in base all’impegno e alla formazione degli escur-
sionisti. Lo stesso vale per la mountain bike. Ci sono sentieri adatti a
principianti e quelli adatti a professionisti». Lungo tragitti segnalati
adulti e bambini, guidati da un
esperto, come il presidente dello Sci
club Laceno, possono fare un’esperienza unica e a basso costo, molto
simile al trekking che si fa d’estate. Il
tempo di percorrenza e la difficoltà
variano in base alle caratteristiche
del gruppo: «L’escursione può durare un’ora, due ore ma anche mezza
giornata, con zaino in spalle e colazione al sacco - spiega Di Capua -.
D’estate è previsto, per chi vuole,
anche il pernottamento sul Cervialto. Vediamo il tramonto, poi l’alba e
scendiamo». Si può andare alla conquista, per così dire, del Monte
Raiamagra e godere della vista di
paesaggi innevati mozzafiato fino a
scoprire angoli suggestivi quali grotte e zone popolate da animali.
Le attrezzature si noleggiano: «Noi
spieghiamo come equipaggiarsi e
consigliamo come farlo in base
all’escursione che si sceglie di fare.
È importante avere un abbigliamento adeguato per compiere la ciaspolata» precisa il presidente dello Sci
club.
Le ciaspole si affittano spendendo
davvero poco. Il prezzo varia in base
al numero di persone. Si va comunque dai 5 euro a persona e una famiglia di 4 persone può cavarsela con
venti euro per una ciaspolata di
un’ora. L’emozione di arrivare fino
a 1800 metri di dislivello è assicurata. «Facciamo anche escursioni di
gusto - racconta Di Capua -. In estate approfittiamo per andare alla
ricerca dei funghi e durante il pernottamento facciamo assaggiare
anche i tartufi e il pane fatto in caso.
Ovviamente in questi casi il costo è
diverso».
Il divertimento è assicurato e a costi
abbordabilissimi insomma. Le ciaspole sono più di una semplice passeggiata nella neve. Garantiscono
un’esperienza emozionante e sostenibile, da gustare in compagnia,
immersi in scenari innevati e a stretto contatto con la natura.
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Cus Salerno, l’Università dello sport
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2 febbraio 2015
Gli iscritti sono oltre seimila. Di Ruocco: «È importante imparare valori che servono soprattutto nella vita»
L’Ente affianca lo studente nel corso del suo percorso di studi con l’attività sportiva:
dal nuoto, al fitness, al tennis, una variegata offerta all’insegna dell’aggregazione
• ANNACATERINA SCARPETTA
Uno dei motivi d’orgoglio della città di Salerno è sicuramente l’associazione sportiva dilettantistica C.u.s,
un ente universitario che aderisce
alla Federazione Nazionale
denominata Centro Universitario Sportivo
Italiano. Una organizzazione, quindi,
in grado di affiancare lo studente tramite le più svariate
attività relative al
mondo dello sport.
Il Cus Salerno
non ha fini di
lucro e gestisce in
regime di convenzione gli impianti sportivi di
proprietà dell’Università degli Studi di
Salerno. Proprio tramite
questi il giovane atleta
può sviluppare le proprie naturali predisposizioni per una determinata disciplina o servirsi delle strutture a
disposizione dell’associazione per scoprire e
sperimentare differenti
attività.
Il Cus Salerno considera,
infatti, l’esperienza dello sport
universitario integrativa di quella
maturata nel ciclo dell’istruzione
secondaria ed extrascolastica, e come
momento di educazione, impegno ed
aggregazione sociale, conformando la
sua azione ai valori umani e civili al
servizio delle persone e del territorio,
nonché quale componente essenziale
delle attività culturali, formative e di
tempo libero in ambito universitario,
che investono l’intero corso della vita.
“Lo sport è un momento di crescita individuale commenta il direttore, l’ingegnere Michele Di
Ruocco - allo stesso tempo, l’allievo è inserito in un
contesto dove necessario è il dialogo e il rapporto
con gli altri compagni con i
quali affronterà un ulteriore percorso di maturità
e consapevolezza del
proprio io. Il momento dedicato alle
attività sportive andrebbe considerato
come una possibilità
di imparare l’importanza di valori come la
correttezza e la sana
competizione che non torneranno
utile allo studente esclusivamente nel campo di gioco
ma nella vita”.
Lo spirito di squadra, il sacrificio, l’impegno e il rispet-
to delle regole sono esperienze che vanno al di là dei
risultati e delle vittorie.
L’atleta che sceglie di interfacciarsi con il Cus assorbirà concetti essenziali attraverso la scelta di una delle
quarantadue discipline contemporaneamente attive relativamente all’associazione universitaria.
Tra queste spiccano come riscontri e
presenze il nuoto, il calcio a cinque
inter facoltà, le discipline fitness e il
tennis, sicuramente anche in rapporto alle strutture che l’organizzazione
ha a disposizione come la piscina e i
campi.
Gli iscritti annualmente ammontano a circa seimila, un numero
rilevante che però continuerà ad
aumentare grazie ai progetti
sostenuti e promossi dal Cus.
Nonostante tramite questo ente
sportivo abbiano mosso i primi
passi grandi campioni di oggi
come Antonietta De Martino
per il salto in alto e Giampiero
Pastore campione olimpionico
nella scherma, l’associazione sottolinea che lo spirito di gioco è precedente rispetto a quello
agonistico soprattutto considerando i mezzi che
occorrono affinché un ragazzo
raggiunga determinati livelli.
Tra gli obiettivi
futuri dell’associazione vi è sicuramente la volontà di sviluppare
sempre in maniera
migliore le attività
promozionali in favore dell’università
proprio in relazione
al discorso
d i
crescita che non deve
interessare solo l’utente ma anche il servizio offerto
allo stesso.
Ingegneri e pugili
I fratelli D’Ambrosio ai campionati Universitari
a Milano hanno conquistato un oro e un argento
Un’esperienza diretta del lavoro
e dell’impegno profuso dal Cus
è stata raccontata da due atleti
della disciplina del pugilato che
con grande sorpresa si sono
ritrovati sui primi gradini del
podio grazie ai risultati conseguiti durante i Campionati universitari 2014.
Si tratta dei fratelli D’Ambrosio,
Alessandro e Mariano, che nel
me-se di maggio dell’anno appena trascorso sono partiti alla
volta di Milano.
Nel palazzetto cittadino i giovani salernitani si sono subito contraddistinti per talento e grinta
portando a casa un oro e un
argento rispettivamente conquistati dal primogenito Alessandro
e da Ma-riano, entrambi studenti della facoltà di Ingegneria
civile e edile.
“La segreteria del Cus è stata
perfetta - hanno commentato
entusiasti i pugili salernitani impeccabile dal punto di vista
organizzativo, la struttura alberghiera era molto accogliente e lo
staff è stato gentile e disponibile.
Purtroppo per quanto riguarda
la preparazione, oltre a qualche
occasionale allenamento in
piscina, ci siamo dovuti spostare
in palestre al di fuori del complesso dell’ente universitario
sportivo in quanto non vi erano
ring o sacchi da box per permetterci le nostre regolari attività”.
Ma tutto ciò non ha frenato
l’entusiasmo e la determinazione dei due fratelli
salernitani
che all’età di
diciotto per
Mariano e
diciannove
per
Aless a n d r o
hanno deciso di intraprendere un
percorso nella
disciplina del box, bruciando in
fretta tutte le tappe e raggiungendo, in breve tempo, traguardi importanti.
“Tutto ciò non ci distrae da
quello che è il nostro iter universitario. Tra i nostri obiettivi
futuri vi è sicuramente la laurea
oltre alla speranza di riuscire a
rientrare nel circolo nazionale in
riferimento a quella che è la
nostra passione sportiva”.
Un sogno nel cassetto che
potrebbe ben presto concretizzarsi considerando che il giovane e promettente Mariano ha
partecipato alle ultime tre edizioni degli assoluti raggiungendo sempre i quarti di finale e
non riuscendo, per pochi punti,
a conquistare la vetta della classifica.
Risultati incoraggianti che
potrebbero condurre a nuovi
traguardi sempre di maggiore
rilievo. Il tutto rappresenterebbe
un’ennesima dimostrazione del
buon operato del Cus che, nonostante tutto, sottolinea sempre
la volontà di voler migliorare
per permettere ad allievi ben
predisposti come i fratelli
D’Ambrosio di essere facilitati e
di crescere, senza alcuna difficoltà, nell’ambito dell’associazione sportiva.
Il primo grande successo fu conquistato negli ‘60 dal Cus Roma. Negli anni sono tanti gli atleti che sono sbocciati proprio grazie allo sport universitario
Una lunga storia di valori e principi iniziata nel dopoguerra
Dall’idea di alcuni studenti nel ‘45 è nata un’avventura meravigliosa: si partì con le sezioni di Atletica Leggera, Rugby, Nuoto e Lotta
Alla fine della guerra, nel 1945,
alcuni studenti universitari decisero di organizzarsi, creando
una Società sportiva, per promuovere e sviluppare lo sport
tra gli studenti. Si trattava dei
fratelli Izzo, Bonalomi, Luniddi
e di Otello Calderari. C’era la
volontà di riprendere un movimento, tenendo conto che era
esistita prima della guerra un’organizzazione universitaria per lo
sport sotto il fascismo, che
erano i GUF, ovviamente disciolti. Si svolsero una serie di
riunioni preparatorie che portarono alla convocazione di
un’Assemblea che decretò la
costituzione di un organismo
formato da un Presidente, due
Vicepresidenti ed un Consiglio
Direttivo.
Successivamente venne deciso
che ciascun Consigliere doveva
essere responsabile di una disciplina sportiva e comunque
cooptato nel Consiglio Direttivo; mentre ogni Sezione sportiva, a sua volta, poteva predisporre un’organizzazione simila-
re con dirigenti-consiglieri e tecnici.
Furono fondate le sezioni di
Atletica leggera, Rugby, Nuoto
e Lotta. Nel 1947 il CUS partecipa alla costituzione del
C.U.S.I. che organizza a Merano i primi Campionati Nazionali Universitari.
Fin dai primi anni il Consiglio
Direttivo decide che le proprie
sezioni debbano svolgere anche
attività agonistica affiliandosi
alle diverse Federazioni Nazionali del Coni.
Dopo l’atletica leggera e il rugby
seguite a ruota da pallacanestro
e lotta all’inizio degli anni ’60
vengono istituite le sezioni di
hockey su prato maschile e femminile. Si costituiscono altre
sezioni fra cui quella di canottaggio e di nautica.
Nel 1963 il CUS Roma ottiene il
primo grande successo di rilievo
aggiudicandosi il Titolo Italiano
Assoluto di atletica leggera, che
si ripete nel 1964.
Alla lunga è l’atletica, negli
sport individuali, e il rugby,
negli sport di squadra, che restano come fiori all’occhiello della
Società, anche se altri successi
arrivano da altre discipline sportive. Si comporta bene la pallavolo femminile prima e successivamente la maschile.
L’ultima sezione, in ordine di
tempo, il tiro con l’arco vince il
Titolo Italiano a Squadra indoor
e all’aperto. Non pochi poi i
personaggi di successo sportivo
e dirigenziale tra cui Dirigenti,
Presidenti Federali, Strutture di
vertice del Coni, tra i quali spicca la figura di Mario Pescante,
giovane mezzofondista e vicepresidente del CUS.
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atletanotizie
a
tletanotizie
febbraio2015:agire1
Dopo il corso con l’Agenzia delle Entrate, con
ben 90 persone iscritte, ancora nuove iniziative
in vista al Coni Point di Salerno. Si svolgerà dal
17 al 26 marzo il corso di formazione Primo
Soccorso di base in ambito sportivo (Bls) con
uso del defibrillatore semiautomatico esterno
(Blsd adulti) e (Pblsd pediatrico) - Rinnovo brevetto Blsd. Per informazioni contattare il Coni
Point Salerno o collegarsi al sito del C.R. Coni
Campania www.conicampania.it. Sicuramente
un’iniziativa lodevole da parte del comitato provinciale del Coni di Salerno per quanto riguarda
la sicurezza e la prevenzione. Il corso rientra
nella programmazione 2015 prevista dalla
Scuola Regionale dello Sport della Campania
(SRdS) e si propone di insegnare le norme che
tutelano la salute e la sicurezza di chi pratica
l'attività motoria-sportiva nonché di insegnare
la pratica e l'adeguatezza delle manovre di
intervento in caso di arresto cardiaco attraverso
l'utilizzo del defibrillatore semiautomatico.
“Destinatari del corso” – ha dichiarato la professoressa Mimma Luca –“ sono i tecnici e tesserati delle Fsn/Dsa ed Eps che abbiano compiuto 18 anni ed ai laureati e laureandi in scienze motorie. A settembre ne organizzeremo un
altro riservato alle scuole perché dal prossimo
anno anche nelle scuole sarà obbligatorio il
defibrillatore”. Da sottolineare, inoltre che a
breve il Coni, grazie alla donazione della Carisal,
con il supporto del Comune di Salerno, doterà di
un defibrillatore lo stadio Vestuti.
A scuola si va a Tutto Sport
Un progetto del Comune in collaborazione con il Coni Point di Salerno
mira a coinvolgere gli studenti delle materne, elementari e delle medie
Un nuovo progetto per avvicinare i bambini
allo sport. Una nuova iniziativa per diffondere ulteriormente la sana pratica sportiva e
per far crescere i più piccoli all’insegna dei
sani valori dello sport. Il Comune di Salerno,
in collaborazione con il Coni Point di Salerno
e le federazioni provinciali sta mettendo a
punto il progetto Tutto Sport. Un’idea davvero magnifica e innovativa. Infatti, l’iniziativa è
rivolta a tutte le scuole che adottano la settimana corta. Dal lunedì al venerdì sui banchi
e il sabato? Il sabato a fare sport: “L’idea di
fondo dell’iniziativa è essenzialmente questa” - conferma il delegato provinciale
Mimma Luca - “il sabato il Comune di
Salerno metterà a disposizione gli impianti,
le federazioni coinvolgeranno i propri tecnici
e così avremo su tutti gli impianti di Salerno
questi giovani che faranno attività sportiva”.
E sono davvero tanti i piccoli studenti che
potenzialmente saranno coinvolti da questa
nuova pregevole iniziativa: “Il progetto è
rivolto alle scuole materne, elementari e
medie. Quest’anno il tutto si svolgerà nei
mesi di aprile e maggio. Sarà una sorta di
esperimento, di progetto pilota in vista del
prossimo anno scolastico. Prenderemo una
scuola per grado a campione per poi estenderci a settembre a tutte le scuole, in odo
che possano offrire ai propri studenti un giorno fisso a settimana dedicato interamente
all’attività sportiva”. Che a Salerno sono davvero tante: “Abbiamo già fatto alcuni incontri
con la dottoressa Eva Avossa che per il
Comune di Salerno sta seguendo il varo di
questo progetto. Le ha già allertato le scuole.
Da un primo elenco che mi ha inviato ho
Protocollo d’intesa con Cus e Unisa
Gli studenti di ingegneria e informatica entreranno a far parte del mondo dei cronometristi
Mentre con la facoltà di Scienze Motorie si punterà a una formazione a 360° dei laureandi
Coni e università insieme per la crescita e la
formazione degli studenti universitari. Il Coni
Point di Salerno, presieduto dal delegato provinciale, la professoressa Mimma Luca, ha
avviato una doppia partnership con l’università.
Il primo protocollo d’intesa è stato firmato dall’associazione cronometristi con il Cus Salerno.
Il progetto coinvolgerà gli studenti di informatica e ingegneria che entreranno a far parte del
mondo dei cronometristi. Un mondo sempre più
evoluto e legato indubbiamente alla tecnologia
e all’informatica. “Abbiamo avviato questa
sinergia perché ormai non si usano più i vecchi
cipolloni” - conferma la Luca - “ma è tutta una
questione di programmi e di software. Ogni
organizzatore ormai vuole subito i risultati e i
tempi. Ora dopo cinque minuti dal termine della
gara, dobbiamo essere in grado di dare tutto. Il
progetto è stato già visionato dal presidente
della federazione nazionale dei cronometristi,
Ravà e a breve partirà”. Ma sempre con l’università è già in cantiere una nuova iniziativa:
“Con la Scuola regionale del Coni e la facoltà di
Scienze Motorie dell’Università degli Sudi di
Salerno, stiamo avviando un nuovo progetto
che coinvolgerà gli studenti di tale facoltà.
L’obiettivo è fornire ai futuri insegnanti di educazione fisica una preparazione che sia davvero a 360 gradi e pertanto non soltanto sulle
discipline previste dai piani di studio ma una
formazione che tenga ben presente anche tutte
le problematiche che possono essere materia
specifica del Coni. L’obiettivo è di far uscire i
ragazzi dall’università dopo la laurea preparati
nel migliore dei modi.
I nostri servizi, le nostre interviste
“Il Podio” organizza
corsi di
Shaolin
Tai Ji Quan
Sport Chanbara
corsi Federali FIWUK
palestra Liceo da Procida
via Giovanni De Falco n. 2
M° Cipriani 3393341638
lunedì|mercoledì|venerdì|19-21
[email protected]
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potuto constatare che ci potenzialmente interessate ben trentuno scuole materne e dieci
scuole elementari. Immaginate quanti possano essere i bambini coinvolti”. Specifico
anche il ruolo che avrà il Coni: “Ci stiamo
muovendo naturalmente per coinvolger e le
federazioni che metteranno a disposizione i
propri tecnici. Per il momento mi hanno già
dato piena disponibilità le arti marziali, il tiro
con l’arco, il nuoto e la scherma. Sono in
attesa di una risposta da pallavolo e pallamano perché nel fine settimana i tecnici sono
inevitabilmente impegnati con le gare di
campionato. Ma credo che riusciremo a trovare senza problemi un punto d’intesa”. Un
progetto in rampa di lancio, quindi, che da
aprile già coinvolgerà tanti bambini: “Questi
due mesi ci serviranno di esperienza in vista
dell’anno prossimo. Voglio inoltre sottolineare che per i bambini e gli studenti coinvolti
non ci sarà nessun costo. Grazie alle federazioni, infatti, queste giornate, saranno gratuite. A fine maggio faremo un bilancio. L’idea è
di riuscire a utilizzare anche le palestre, in
considerazione del fatto che in caso di brutto
tempo non è certo l’ideale fare sport all’aperto. Abbiamo ricevuto anche i complimenti dal
Coni nazionale. Non resta che partire”. Ma
oltre alla pratica sportiva il Coni ha in mente
anche altri momenti dedicati agli studenti.
Momenti formativi e di crescita: “La
Federazione medici sportivi si è già resa disponibile. Infatti il progetto prevede che, oltre
ad avvicinare i giovani all’attività sportiva,
organizzeremo anche una serie di incontri in
cui si tratterà di argomenti sportivi, come ad
esempio il doping, l’alimentazione oppure la
violenza degli stadi. L’obiettivo è riuscire
finalmente a creare un’educazione sportiva,
una coscienza sportiva che manca.
Riteniamo che, serve3ndoci della scuola,
possiamo raggiungere quest’obiettivo”.
Doppia iniziativa rivolta ai detenuti
Raggiunta l’intesa con gli istituti penitenziari di Fuorni ed Eboli
“A marzo il Comune di Salerno firmerà il
protocollo d’intesa con il Carcere di Eboli e
finalmente insieme al Csi, inizieremo questo progetto con giovani detenuti provvederanno ad aggiustare gli impianti sportivi
prima e poi le palestre scolastiche da giugno”. Si concretizza finalmente questo progetto dall’indubbio valore sociale.
E sempre con le carceri è stato siglato un
secondo progetto. “Sia a Eboli che a Fuorni,
grazie alla collaborazione con la dottoressa
Romano e il dottore Martone avvieremo l’iniziativa Sport nelle carceri” - conferma il delegato provinciale Mimma Luca - “Ci siamo
anche incontrati con il presidente regionale
Sibilia per fare il punto della situazione e pertanto a breve tecnici e insegnanti di educazione fisica faranno svolgere attività sportiva ai
detenuti. A Fuorni l’iniziativa sarà riservata
anche alle donne che faranno fitness e pallavolo, mentre per gli uomini sono previste lezioni di basket, volley e calcio”.
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pagina di informazione a cura del Coni Point di Salerno
febbraio2015:agire1
4-03-2015
13:21
Pagina 12
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