Bollettino Pasqua 2006_2.pmd - Parrocchia dei Santi Savino e
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Bollettino Pasqua 2006_2.pmd - Parrocchia dei Santi Savino e
Parrocchia dei santi Savino e Silvestro di Corticella 70 Santa Pasqua 2006 Responsabile: don Mario Cocchi via san Savino, 6 40128 Bologna telefono e fax: 051702002 Sito Internet http://www.eur.it/parrocchiasansavinocorticella E-mail: [email protected] Testimoni di Gesù risorto speranza del mondo È questo il titolo dell’opuscoletto che noi sacerdoti abbiamo portato nelle famiglie in occasione delle benedizioni. Esso richiama il tema del IV° Convegno Ecclesiale Nazionale che si svolgerà a Verona da 16 al 20 Ottobre. Tutta la Chiesa Italiana, tentando di darsi un nuovo slancio missionario, è contenta di annunciare il Vangelo della speranza. Ci ricorda la I lettera di San Pietro (1, 3): “Dio, nella sua grande misericordia, ci ha rigenerati, mediante la Risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva”. Si avvicina la grande festa della Pasqua che cercherà di riecheggiare nei nostri cuori di credenti la buona notizia: “Cristo è risorto, alleluia!” Questa è la fede della Chiesa, questa è la speranza che illumina e sostiene la vita e la testimonianza dei Cristiani. Siamo tutti chiamati a testimoniare, con uno stile credibile di vita, Cristo Risorto, come la novità capace di rispondere alle attese e alle speranze degli uomini d’oggi. Nel tramonto di un’epoca segnata da forti conflittualità ideologiche, emerge un’esperienza frammentata e dispersa. Nulla appare veramente stabile, solido, definitivo. Privi di radici, rischiamo di smarrire anche il futuro. Il dominante “sentimento di fluidità” è causa di disorientamento, incertezza, stanchezza e talvolta persino di smarrimento e disperazione. Credere nel Risorto significa sperare che la vita e la morte, la sofferenza e la tribolazione, la malattia e le catastrofi non siano l’ultima parola della storia, ma che l’Amore eterno di Dio abbia in serbo un di più che ci spinge “oltre”, verso un Bene più grande e definitivo. Celebriamo dunque con gioia il trionfo dell’Amore di Dio sulla Morte e chiediamo che lo Spirito di verità, lo Spirito consolatore ci renda capaci di essere “pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi!” (I Pt. 3, 25). Buona Pasqua a tutti ! Il vostro Parroco 1956 - 2006: nozze d’oro con il Signore Cinquant’anni di vita consacrata: un bel traguardo per suor Olga e una grande gioia per tutta la Comunità. Da quasi sei anni suor Olga è alla guida del nostro Oratorio e di lei abbiamo imparato a conoscere l’amore incondizionato per i giovani, il coraggio, la tenacia, la fede limpida. Ma in questa occasione volevamo saperne di più e così, una mattina, le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di sé e della sua vita. Suor Olga vorrebbe sottrarsi ma poi accetta pensando che forse la sua esperienza darà a qualche nostra giovane il coraggio di intraprendere lo stesso cammino di vita consacrata. Ricordi lieti e tristi si alternano nel suo racconto, ma sorride, e quasi si commuove, ripensando all’infanzia trascorsa sulle colline di Canossa, nel reggiano, dove è nata il 31 dicembre 1936 e dove il padre lavorava la terra a mezzadria: una capretta bianca da pascolare, tanti conigli da accudire e le corse nei prati a piedi nudi. Poi lo scoppio della guerra, la vita da sfollati e quell’ultimo rastrellamento del 1944, durante il quale il padre viene ucciso dai tedeschi mentre era al lavoro nei campi. Suor Olga aveva solo sette anni e mezzo, ma di quel papà ricorda ancora la tenerezza, la fedeltà al lavoro e il grande amore per la natura. Trasferitasi nella casa dei nonni materni, vi trascorre l’adolescenza, fino ai quattordici anni, sotto la guida premurosa della madre che l’abitua alla responsabilità e alla prudenza e ne cura con particolare attenzione l’educazione religiosa. Purtroppo anche la mamma muore prematuramente e da quel momento sarà la Madonna a guidare i suoi passi e sostenerla lungo il cammino. Di questo suor Olga è assolutamente certa ed è convinta che sia stata proprio la Madonna, attraverso l’interessamento di un prete e di una parente, a condurla per la prima volta qui a Corticella dove viene accolta dalle suore come aspirante. Era il 30 agosto 1951. L’incontro con don Bosco e madre Mazzarello fanno maturare in lei la vocazione. A colpirla è soprattutto una frase pronunciata da don Bosco dopo una visita ai carcerati : “Se questi giovani avessero incontrato qualcuno che li amava, non sarebbero finiti qui dentro!” Dare la vita per i giovani : è questa la strada che le indica la Madonna e suor Olga decide di intraprenderla con gioia ed entusiasmo. E così, dopo il periodo di noviziato a Piacenza, pronuncia, a diciannove anni, i primi voti. Seguono tre anni di studio a Torino, al termine dei quali vorrebbe andare in missione. Ma l’obbedienza la conduce di nuovo a Corticella dove rimane, come assistente alle aspiranti, dal 1959 al 1963 e dove, a venticinque anni, pronuncia i voti perpetui In seguito, avendo conseguito il diploma di maestra, sarà chiamata ad insegnare in diverse case e dividerà il suo tempo tra scuola, oratorio, catechesi e gruppi giovanili, lavorando sempre a stretto contatto con le parrocchie. Del bene che ha seminato nei vari luoghi del suo servizio sono prova le continue testimonianze di affetto e gratitudine che ancora oggi riceve dai tanti giovani incontrati e amati, che continuamente le scrivono e le inviano foto delle loro belle famiglie. Nell’estate 2001 suor Olga è a Rimini, sulla spiaggia, quando riceve la notizia della sua prossima destinazione: tornerà a Corticella, ma questa volta come direttrice! E vi giungerà proprio il 30 agosto, esattamente cinquant’anni dopo il suo primo ingresso nel nostro Oratorio come aspirante! Il resto della storia lo conosciamo bene, perché è la storia di suor Olga tra noi, una storia fatta di impegno quotidiano, iniziative, incontri formativi, feste, Grest, campi-scuola, campi-famiglie, convegni e grandi progetti…Una storia di amicizie e legami profondi che ha rinsaldato quel vincolo d’affetto particolare che da sempre ci unisce a lei. Il racconto di suor Olga finisce qui, ma prima di lasciarci ci fa una raccomandazione: “Non dimenticate di scrivere che sono stata e sono ancora una suora felice!”. 29 Gennaio: una festa ... a “sorprese” Mi piace iniziare queste “ quattro righe” con le parole del Salmista: “ Sei tu, Signore, la mia speranza, la mia fiducia fin dalla mia giovinezza …. Tu sei il mio sostegno: a Te la mia lode, il mio grazie, sen- za fine.” Coltivo nel cuore un forte sentimento di gratitudine e mi pare giusto e doveroso esprimerlo. Non faccio nomi e nemmeno elenchi per categorie di persone: non voglio dimenticare nessuno. Per raggiungere tutti, vi assicuro che ho messo il mio grazie, commosso e riconoscente, nel cuore di Maria, la mamma tenera e buona, perché lo arricchisca dei suoi doni e lo distribuisca a piene mani, a quanti hanno reso bella e significativa la festa di D. Bosco facendo memoria, in quel giorno, anche dei miei 50 anni di vita religiosa. Il buon Dio mi ha fatto gustare, ancora una volta, la sua tenerezza di Padre soprattutto durante l’Eucaristia e anche attraverso le sorprese che, a catena, mi sono piombate addosso, improvvise, una dopo l’altra. Le conservo, gelosamente e felice, nel cuore! Grazie, Signore, dei tanti doni che mi hai regalato! Grazie, per avermi offerto, per la terza volta, la residenza a Corticella, dove vivo nel cuore della parrocchia e cammino con tanta gente che condivide con me il carisma salesiano. Grazie a tutti! Continuiamo insieme il viaggio, fino a quando il Signore vorrà, verso l’unica meta del nostro andare, Gesù, con il desiderio, fatto impegno, di condurre a Lui tanti giovani. Suor Olga l’educazione dei giovani. È partito dalla loro insoddisfazione, dal loro sentirsi estranei al mondo degli adulti, senza ruolo nella società, nella Chiesa e nella famiglia e ci ha spiegato che anche ciò che i giovani ci presentano sotto forma di ribellione, di rifiuto, indifferenza, in realtà è una domanda di senso, di riconoscimento, di ascolto, di affetto, di verità. Come ci poniamo noi di fronte a questo disagio? Solo entrando in una logica preoccupata di amore potremo rispondere alle domande che ci arrivano dai nostri figli. Solo se l’Oratorio diventa “casa” accogliente i ragazzi si sentiranno accolti e non rifiutati, perché, ha continuato don Valerio, “solo chi si sente amato ama, chi non si sente amato si butta via”. La prima domanda da porsi allora è: come possiamo amare questi ragazzi? Non basta infatti l’accoglienza! Don Bosco ci insegna Essere Comunità educante “L’uomo è buono perché è salvato! Tutti noi battezzati siamo salvati e siamo santi; non certo per merito nostro ma perché Dio è Santo e tutto ciò che è di Dio è santo! Siamo convinti di questo? Don Bosco ci dice che in ogni ragazzo, anche nel peggiore, c’è un punto di bontà, e noi, come Educatori, dobbiamo scoprire quel punto.” Così don Valerio Baresi, incaricato salesiano per la pastorale di Liguria e Toscana, ha iniziato domenica 5 febbraio l’incontro con le famiglie della parrocchia riunite in oratorio per ascoltarlo sul tema “La consapevolezza educante di una comunità cristiana”. La comunità cristiana oggi deve diventare consapevole di essere comunità educante, perché “la Fede” – ha continuato – “non si trasmette da sola, è un dono che passa comunque attraverso l’incarnazione e la relazione tra le persone.” Partendo dalla consapevolezza che ogni persona, ogni giovane deve essere al centro della nostra attenzione amorosa e che tutta la comunità cristiana ha una responsabilità missionaria, don Valerio ci ha preso per mano e ci ha condotto in un viaggio dentro la crescita e che è indispensabile regalare ai ragazzi un senso e una speranza per la propria vita e quale altra speranza può comunicare una comunità cristiana se non la certezza pasquale che il Signore Gesù è davvero risorto? “Non abbiate paura di parlare ai giovani di Gesù” – ha detto don Valerio – “chi guarisce più di Lui, chi salva più di Lui? Il “no” del giovane non deve spaventare, sii contento di averlo provocato: ora puoi iniziare un dialogo, mettergli una domanda nel cuore.” “Infine” – ha detto ad un certo punto – “sono convinto che entra in paradiso solo chi non ha paura di perdere la faccia, perché non mi interessa di essere a posto, mi interessa la tua vita”. “Tutta la comunità” - ha concluso – “è chiamata a questo compito, perché una comunità funziona non quando pochi “supereroi” fanno tutto, ma quando molti fanno poco”. Grazie don Valerio, perché ci hai davvero scaldato il cuore! Roberto Lettera dal Seminario Carissimi, è passato più di un anno da quando ho iniziato la mia presenza presso la vostra parrocchia e, dopo una lunga assenza da queste amatissime pagine, eccomi nuovamente a voi. Ancora una volta è desiderio del parroco che vi rivolga un saluto scritto e così, di buona lena, prendo in mano carta e penna e mi accingo a scrivere. L’anno scorso vi ho sinteticamente illustrato lo scopo del Seminario (educare al discepolato evangelico in una maturazione umano – cristiana in vista del presbiterato), ma nulla vi ho scritto sulla sua vita interna. La cosa che colpisce maggiormente l’ingenuo e speranzoso aspirante seminarista nel giungere per la prima volta al colle di Villa Revedin è la quiete del luogo, quiete che gli fa esclamare nel cuore “sono giunto a casa!”…sensazione che fisiologicamente svanisce alla terza sveglia all’alba, al secondo giorno di scuola, al primo dissidio con i compagni. Panico…Corri dal padre spirituale… “Che cosa succede? Questo non è il luogo dei miei sogni!”… “Benvenuto nel mondo reale!” risponde il sacerdote, e pian piano gli fa conoscere il significato più profondo di gioia e vocazione nel loro orizzonte più autentico: il dono vero di sé a Dio e alla sua Chiesa, la fatica e la bellezza della correzione fraterna, l’importanza e la gioia di uno studio che di primo acchito pare arabo, ma che in realtà è ebraico (permettetemi la battuta biblica). E così lo sbarbatello passa attraverso l’anno di propedeutica, entra poi nel ciclo quinquennale della teologia, ma soprattutto entra in se stesso e nella Chiesa. Al termine del secondo anno teologico chiede al vescovo di essere ammesso tra i candidati al sacro ordine (una sorta di fidanzamento ufficiale), a metà del terzo riceve il ministero del lettorato, alla fine del quarto quello dell’accolitato, e se il Signore cocciutamente si ostina ancora a chiamarlo, terminato il quinto anno, il nostro giovane riceve l’ordinazione diaconale e, dopo un congruo tempo (uno o più anni), quella presbiterale. Nel mio cammino sto per giungere alla quarta tappa e, a Dio piacendo, sarò istituito Accolito domenica 7 maggio alle ore 17, in Cattedrale. Ne approfitto per invitarvi tutti. Emanuele Il Progetto Parrocchia-Famiglia al suo primo traguardo Siamo tornati dal IV convegno di Rocca di Papa con l’entusiasmo che, sempre, l’esperienza di condivisione con le altre parrocchie del progetto, ogni anno, ci dona. Dopo Rocca di Papa è iniziato un nuovo anno di percorso formativo, di studio e di condivisione con le altre parrocchie di Bologna: S. Luca Evangelista e S. Antonio da Padova. Il percorso di quest’anno riprende il tema del convegno, “Famiglia, comunità evangelizzante”, e si articola in nove schede, accompagnate ciascuna da una meditazione (in dvd) di don Renzo Bonetti, responsabile del progetto. Ecco alcuni dei punti che saranno oggetto della nostra riflessione: - la famiglia partecipa al mandato di evangelizzazione in virtù del suo essere Chiesa domestica - la famiglia evangelizza nel suo ambiente di vita grazie alla preghiera ed in forza dello Spirito Santo - la famiglia evangelizza mediante il servizio e la condivisione della propria esperienza di fede - la famiglia accompagna a riconoscere Gesù come l’unico Sposo per fare giungere ogni persona a condi videre l’Eucaristia con tutta la comunità cristiana. Dopo ormai quattro anni di sperimentazione il Progetto Parrocchia Famiglia si sta avviando verso la verifica finale, che avverrà in più tappe. La prima tappa significativa sarà l’incontro del 20 marzo in cui tutte le parrocchie coinvolte nel Progetto porteranno una relazione a Mons. Anfossi, presidente della Commissione Episcopale per la famiglia, in modo da permettergli una valutazione dettagliata del cammino e delle esperienze fatte fino ad ora. Una seconda tappa sarà il V Convegno (l’ultimo), dal 28 giugno al 2 luglio, che quest’anno sarà a Bovolone presso la parrocchia di don Renzo, con questo tema: “La missione propria della casa-famiglia nell’evangelizzazione e nel far parrocchia”. Ed infine, nell’autunno del 2006, verrà presentato al Consiglio Permanente della CEI per la verifica il percorso compiuto dal Progetto, tappa che chiude il cammino di sperimentazione. ... E dopo? L’augurio è che la grazia che in questi anni ci è stata donata continui a sostenerci, ogni giorno di più, nel nostro cammino di fede che ci porta come Chiesa-Sposa ad andare incontro a Gesù-Sposo e al suo profondo desiderio di condividere questa grazia con tanti altri. Enrico e Barbara Giovanni e Davide “ministri” Estate 2006 Il 26 aprile sarà un giorno di festa per la nostra Comunità perché noi, Davide Venturi e Giovanni Pillastrini, verremo istituiti “ministri” presso la nostra parrocchia dall’Arcivescovo, il Cardinale Carlo Caffarra. Carissimi ragazzi e giovani, ecco le proposte giuste per la vostra estate! Anche quest’anno la Parrocchia e l’Oratorio Centro Giovanile organizzano una serie di attività estive per bambini, ragazzi e giovani. Vediamole una per una: ☺ Il primo appuntamento in ordine di tempo è il GREST (Gruppo Estivo), detto anche Estate Ragazzi. Il periodo in cui si svolgeranno le attività va dal 12 giugno al 7 luglio. Le iscrizioni in Oratorio verranno accolte a partire dal 2 maggio e fino ad esaurimento dei posti disponibili. ☺ Poi è la volta del campo estivo delle medie e della prima superiore, che si terrà a Pejo dal 9 al 16 luglio. Si tratta di un’occasione preziosa per crescere in amicizia e fraternità, con i propri coetanei e accompagnati dagli educatori, dalle suore e da un sacerdote. Non sono vacanze, ma tempo dedicato al gioco, al servizio, al divertimento, al contatto con la natura, alla preghiera, alla riflessione personale e di gruppo. Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno a fine marzo (con proroga solo in caso di posti ancora disponibili). ☺ Dal 21 luglio al 4 agosto i giovanissimi di II e III superiore parteciperanno alla vita della Casa della Carità, che nel periodo estivo si trasferisce a Pianaccio. Verranno fatti due gruppi, che animeranno ciascuno una delle due settimane. Dal 28 al 30 luglio invece tutti insieme per un weekend in amicizia. Anche in questo caso le iscrizioni sono già aperte. ☺ Infine dal 6 al 10 settembre, sempre a Pianaccio, sarà la volta dei cresimandi. E’ una tappa fondamentale per preparare bene i ragazzi al sacramento della Cresima. Per informazioni ed iscrizioni in Oratorio. Chiedete di sr. Olga, la nostra direttrice. Vi attendiamo numerosi !!! Ciao! Per chi non ci conosce bene vi diciamo chi siamo: Giovanni, che diventerà accolito, è sposato con Laura ed ha quattro figli: Elena, Davide, Sara e Lucia. Davide che diventerà lettore, èsposato con Gabriella e ha tre figli: Maria Chiara, Vibin e Malashri. Per raccontare in due parole chi sono l’accolito ed il lettore possiamo guardare due realtà a noi vicine e sempre maestre di vita: l’Oratorio, dove ogni giorno, attraverso il gioco, si cerca di far conoscere Gesù ai giovani che vi entrano, e la Casa della Carità, dove possiamo incontrare Cristo attraverso le sue tre mense: la mensa della parola, la mensa dell’Eucaristia, la mensa dei poveri. E allora, chi è il lettore? Il servo della Parola. Chi è l’accolito? Il servo dell’Eucaristia. Entrambi sono servi dei fratelli nella Chiesa locale. Chiediamo a tutta la Comunità di pregare per noi perché possiamo svolgere il nostro servizio con cuore semplice e puro. Grazie, Signore, per il dono delle Nozze Siete tutti invitati alla nostra istituzione, mercoledì 26 aprile alle ore 18,30 Festeggeremo gli anniversari di matrimonio nelle seguenti date, alla S.Messa delle 9,30: 23 Aprile: 50° e 60° ed anche alla veglia di preghiera, sabato 22 aprile, alle ore 20.30, durante le “Quarantore”. Davide e Giovanni 28 Maggio: 25° 11 Giugno: 10° Un caloroso invito a chi non è ancora riuscito a sposarsi in Chiesa, e lo può fare, a pensarci seriamente e a decidersi. Noi sacerdoti siamo disponibili ad aiutarli. Santo Rosario nei rioni “Nella sua semplicità e profondità, il Rosario della Vergine Maria rimane, anche in questo terzo millennio, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e attingere dal suo grande amore abbondanza di grazia”. (Giovanni Paolo II) Reciteremo insieme il Rosario ogni venerdì alle ore 21 in questi luoghi: 5 Maggio, Villaggio rurale (oltre la ferrovia) 12 Maggio, Case Guidi, via S. Anna 54 19 Maggio, Villa Torchi, con la parrocchia dei Santi Monica e Agostino 26 Maggio, Villaggio Ina (alla fine di via Bentini) 31 maggio concluderemo il mese dedicato alla Madonna a Villa Salina (località I° Maggio), con la S. Messa, alle 20,30. Promemoria Adorazione eucaristica Ricordiamo che ogni martedì la chiesa rimarrà aperta dalle 21 alle 23 per offrire a tutti un momento di incontro con Gesù Eucaristia. 17 Aprile lunedì di Pasqua, tutti a Pianaccio! Confidando nel bel tempo, regaliamoci una giornata di fraternità, nella nostra casa rinnovata. Ore 11,15 S.Messa nella chiesa del paese. Pranzo per tutti. Occorre dare un cenno di conferma. 20 - 23 Aprile Solenni Quarantore. Gli orari sono disponibili per la consultazione nell’inserto allegato al bollettino. 26 Aprile Ore 18.30 in chiesa S. Messa nella quale Sua Eminenza il Cardinale Carlo Caffarra, nostro Arcivescovo, conferirà il ministero di lettore a Davide Venturi e di accolito a Giovanni Pillastrini. Dal 28 Aprile all’1 Maggio, incontro delle famiglie a Pianaccio. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla famiglia Dall’Olio, tel. 051715956 14 Maggio Ore 9, S. Messa con “Prime Comunioni” di 41 bimbi. 23 Maggio Ore 19.30 in Cattedrale, S Messa della nostra parrocchia, davanti alla venerata immagine della B. Vergine di S. Luca. 25 Maggio alle ore 20, Festa dell’Oratorio sotto la guida di Maria Ausiliatrice. Ci ritroviamo in palestra per celebrare la S. Messa e dire il nostro grazie per i tanti doni che il Signore ci fa attraverso l’Oratorio Centro Giovanile, le nostre Suore e tutta la comunità educante. 27 Maggio, ore 10,30 alla Casa della Carità In occasione del 40° anniversario dell’inaugurazione della nostra Casa della Carità, verrà celebrata una S. Messa solenne presieduta da S.E. il Cardinale Carlo Caffarra. Dopo la S.Messa ci fermeremo a fare festa insieme: siete tutti invitati ! 40 i! n an 25 luglio 1966, il Cardinale Giacomo Lercaro inaugura la “Casa” Sono stati battezzati Remi Rebecca Vaccarino Elisabetta Napodano Lisa Priola Sara Magli Viola Degli Esposti Christian Taglianti Federico Di Mella Gabriele Reggiani Beatrice Sorano Francesco Sono tornati alla Casa del Padre Celati Enrico (65) Busi Antonina (82) Ruggeri Sanzio (80) Boldini Albertina (85) Balboni Giuseppe (78) Magli Rino (76) Bitelli Odero (81) Ghelli Ettore (89) Grazia Bruno (74) Pancaldi Oreste (89) Zambelli Gian Paolo (65) Grandi Adriana (66) Bastelli Argentiero (73) Rambaldi Luciano (59) Tosoni Tamarra (84) Nanni Elia (91) 191