Progetto Dimostrativo: Miglioramento E Diffusione Della

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Progetto Dimostrativo: Miglioramento E Diffusione Della
Regolamento CE 1257/99
PSR Regione Liguria - Misura 3.3
Progetto Dimostrativo: Miglioramento E Diffusione Della Coltivazione Di
Piccoli Frutti Con Metodo Biologico Nella Provincia Della Spezia
Introduzione al progetto
Giustificazione progettuale
Nel moderno e variegato comparto della produzione biologica si assiste ad una domanda
da parte di un sempre più crescente numero di consumatori di piccoli frutti di produzione
locale. Tale richiesta risulta attualmente insoddisfatta, seppure esista una naturale
vocazione del territorio ligure alla coltivazione di frutti minori. L'agricoltura ligure è
caratterizzata da condizioni ambientali particolari per la netta prevalenza di terreni declivi
su quelli pianeggianti.Inoltre esiste un passato di studio, ricerca ed interesse da parte della
regione Liguria circa le caratteristiche tecniche e la potenzialità produttiva di tale
coltivazione. L'allevamento dei piccoli frutti secondo i principi dell'agricoltura biologica,
rappresenterebbe una notevole integrazione al reddito per numerose aziende regionali, le
quali seppure costrette a sostenere notevoli costi per l'impianto, otterrebbero sicuri e
cospicui ricavi, destinando il prodotto sia al consumo interno (agriturismi) sia ai canali
distributivi classici (mercati e negozi di prodotti biologici) e specializzati (gelaterie,
pasticcerie, ristoranti). Mirtillo, lampone, rovo ribes, uva spina, fragola e fragolina di bosco
sono infatti colture che potrebbero garantire una buona integrazione di reddito sia per
zone marginali che di pianura, anche perché il miglioramento genetico ha permesso di
selezionare varietà adattabili a molteplici ambienti, più produttive, più resistenti e con
caratteristiche che ne facilitano la raccolta. L'introduzione della coltivazione dei frutti
minori, così chiamati perché occupano modeste superfici del territorio nazionale, è
avvenuta in tempi piuttosto recenti, ed il prodotto proveniente da piante spontanee risulta
ancora determinante ai fini della produzione totale nazionale. In Italia la coltivazione di
questi frutti, estesa su circa 600 ha, ha riguardato soprattutto alcune regioni quali il
Piemonte, la Lombardia, il Trentino Alto Adige e l'Emilia Romagna. Ultimamente riveste un
certo interesse anche nelle zone centrali e Meridionali. Di tutta la produzione, solo una
modesta parte è destinata al consumo fresco (pasticcerie, ristoranti, mercati, gelaterie),
mentre la maggiore porzione trova sbocco nella trasformazione per la produzione di
svariati prodotti alimentari (gelatine confetture, succhi, yogurt). Tuttavia si assiste in questi
ultimi anni ad un incremento della domanda di prodotto fresco, soprattutto se ottenuto da
produzione biologica, poiché sebbene questi frutti abbiano sul mercato un prezzo più
elevato rispetto all'altra frutta, l'appetibilità del prodotto insieme alle reclamate virtù
alimentari ne esaltano le potenzialità di mercato, rendendo questi frutti sempre meno
prodotto di nicchia ma piuttosto frutti di qualità, richiesti da un sempre crescente numero di
consumatori. Si è assistito infatti anche ad una crescente attenzione verso questa
coltivazione da parte di tanti appassionati che a livello domestico traggono soddisfazioni
economiche e alimentari dal rovo, lampone, ribes, mirtillo, uva spina a fragolina. Il
consumatore ricerca sempre maggiormente prodotti nuovi e di pregio, per questo il
mercato dei frutti minori sembra destinato ad un'ulteriore progressiva crescita e in questo
contesto si rende necessaria un'azione di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori,
curando soprattutto l'immagine di questi frutti, che hanno il pregio di essere da un lato di
prestarsi alla coltivazione senza l'uso di trattamenti antiparassitari, e dall'altro di vantare
ottime caratteristiche nutrizionali. La coltivazione di queste specie può rivestire un certo
interesse specialmente come integrazione di reddito per le aziende a conduzione familiare
nelle zone di colina, dove la frammentazione della proprietà e le condizioni ambientali
rendono poco possibile lo sviluppo di una agricoltura avanzata. Esse si prestano bene
infatti ad utilizzare terreni difficili e polverizzati, non richiedono una particolare capacità
tecnica e necessitano di esigenze ambientali piuttosto modeste. Per le aziende che
vogliono intraprendere questo tipo di coltivazione si rende necessario usufruire del
personale dell'azienda senza ricorrere a salariati esterni, soprattutto per le operazioni di
raccolta che risultano veramente onerose e che sono quelle che incidono nel modo più
pesante nella determinazione del costo di produzione. Si ritiene inoltre che questi frutti
possano essere utilizzati in modo economicamente soddisfacente anche in aziende part
time.
Settore Interessato : Piccoli Frutti;
Tipologie di Progetto : Valorizzazione di prodotto
Finalità del progetto : Dimostrazione
Descrizione degli obiettivi
1)Ampliamento e miglioramento del panorama produttivo attualmente esistente nella
regione Liguria, relativamente alla scelta di specie e relative cultivar maggiormente adatte
all'area produttiva interessata, ossia alla coltivazione biologica 2)Moltiplicare quelle specie
e varietà che risultano più adatte alla coltivazione biologica negli areali produttivi di
tradizionale coltivazione o nuova introduzione, al fine di ottenere materiale vegetale di
provenienza regionale 3) Allestimento campi dimostrativi in cui coltivare le varietà
prescelte secondo i principi dell'agricoltura biologica 4) Introduzione della coltivazione dei
piccoli frutti con metodo biologico, in aziende che non praticavano tale coltivazione o tale
metodo 5) Creare un processo di valorizzazione del prodotto locale, attraverso la duplice
attività di promozione e divulgazione dell'attività intrapresa 6) Fornire gli strumenti tecnici
ed economici necessari per al creazione di un processo di filiera al fine di determinare
valore aggiunto al prodotto ottenuto con possibilità di commercializzazione del prodotto
trasformato 7)Creare un aumento delle possibilità lavorativa specializzate nell'ambito
dell'agricoltura di qualità 8) Dimostrare come la coltivazione di piccoli frutti sia
particolarmente adatta al metodo biologico, relativamente alla caratteristica di rusticità di
tali prodotti 9) Dimostrare come esista una naturale vocazione del territorio ligure
all'allevamento di frutti minori, sia per quanto concerne le caratteristiche pedologiche del
territorio, che per quelle climatiche 10) Dimostrare la convenienza economica della
coltivazione biologica di frutti minori 11) Formare gli operatori agricoli relativamente alla
tecnica colturale biologica applicata alla coltivazione dei piccoli frutti 12) Determinare un
aumento di produzione locale di piccoli frutti, ossia incentivare nuove aziende a tale
coltivazione e indurre quelle già inserite in tale settore produttivo alla conversione al
metodo biologico 13) Dimostrare la favorevole accoglienza di prodotti certificati biologici di
provenienza locale
Collegamenti Progettuali e Compatibilità
Ogni fase di svolgimento prevista dal progetto avverrà in completa osservanza al Reg. CE
2091/92 e successivi aggiornamenti, recepimenti nazionali e regionali e altresì in completa
osservanza al Reg. CE 1257/99 con particolare riguardo alla misura f (6) Connotati Progettuali
Beneficiari diretti
Agricoltori che intraprendono per la prima volta questa coltivazione e agricoltori che pur
allevando i piccoli frutti non seguivano il metodo biologico
Beneficiari Indiretti
L'intera filiera alimentare che chiede piccoli frutti certificati, ossia i consumatori in generale
e più nello specifico la grande e piccola distribuzione, i mercati di prodotti biologici, la
ristorazione
Metodologia di Lavoro
Le fasi qui indicate si svolgeranno nel corso dei due anni di durata del progetto, e
seguiranno temporalmente come qui di seguito riportato 1) Ricerca materiale in
coltivazione biologica sia nella provincia della Spezia che fuori provincia, allo scopo di
selezionare materiale riproduttivo 2) Eventuale ricerca del suddetto materiale fuori regione,
nel caso in cui le cultivar segnalate dalla prece dente indagine non rispondano pienamente
a requisiti agronomici ed organolettici previsti per la coltivazione biologica nella provincia
spezzina 3) Prelievo materiale selezionato (talee) dalla precedente analisi e ricerca da
aziende certificate biologiche presenti nella provincia spezzina e/o fuori provincia e/o fuori
regione 4) Allevamento delle talee su bancali di radicazione al fine di moltiplicare le
cultivar che sono risultate più idonee per rispondenza a requisiti agronomici e/o
organolettici e/o di mercato al tipo di coltivazione in oggetto 5) Eventuale acquisto di talee
radicate da aziende specializzate presenti anche fuori regione per ampliare se opportuno,
il panorama varietale coltivato nella nostra provincia al fine di ottenere un prodotto che
soddisfi pienamente le aspettative tecniche commerciali richieste dagli agricoltori 6)
Allestimento area dimostrativa piante madri coltivate secondo i metodi dell'agricoltura
biologica 7) Allestimento aree dimostrative di coltivazione biologica sia presso aziende che
già attuavano la coltivazione dei piccoli frutti sia presso aziende che si inseriscono le prima
volta in questo settore produttivo 8) Il materiale moltiplicato sarà puntualmente monitorato
da un punto di vista fitosanitario al fine di assicurare la sanità delle specie-varietà
propagate (Collaborazione CeRSAA di Albenga) 9) Si prevedono inoltre nel corso
dell'attività dimostrativa due visite guidate (una per anno) presso aziende certificate nella
produzione di piccoli frutti, collocate fuori regione 10) Gli incontri formativi-dimostrativi si
svolgeranno presso l'Azienda Agricola di Pallodola e le aziende pilota, avvalendosi della
collaborazione e docenza dell'Università di Torino, per le problematiche inerenti le
tecniche colturali e le strategie di difesa dei frutti minori con metodi biologici
Livello geografico del progetto : Provinciale
Area Geografica
Comuni di Sarzana, Beverino, Levanto, Zignago
Calendario delle attività
Fase Descrizione
Data Inizio
Data
Fine
1
Ricerca sul territorio regionale e nazionale produzione piccoli giugno
frutti certificati
2004
luglio
2004
2
Valutazione materiale genetico più idoneo alla produzione agosto
locale
2004
agosto
2004
3
Moltiplicazione e/o acquisto delle specie - varietà selezionate
4
Allestimento aree di allevamento piante madri presso aziende
maggio
aprile 2005
pilota
2005
5
Messa a dimora del materiale vegetale acquistato presso le settembre
aziende pilota
2004
settembre
2004
marzo
2005
marzo
2005
6
Prelievo talee moltiplicate per allestimento nuovi impianti settembre
presso aziende pilota
2005
ottobre
2005
7
Allestimento impianti presso aziende pilota con materiale settmbre
ottenuto da piante madri
2005
ottobre
2005
8
Ampliamento specie - varietà rispetto a quanto effettuato
settembre
l'anno precedente in relazione a risultati produttivi 2005
agronomici ottenuti con la prima messa a dimora
marzo
2006
9
Elaborazione e presentazione attività
maggio
2006
Tipologia Area :
Attività e materiale formativo a supporto
Attività previste
Attività formative Luogo/sede
Argomento
Lezione formativa
Azienda Agricola Presentazione
Dimostrativa
progetto
Visita guidata
Piemonte
La
tecnica
Azienda
produttrice piccoli coltivazione
frutti
Periodo
in
di ottobre
2004
6 ore
del
novembre
e
R. Tonfoni 3 ore
2004
nuova marzo
2005
R. Tonfoni 3 ore
Casa Allestimento
coltivazione
nuova giugno
2005
Roberta
Tonfoni
Lezione formativa
Azienda Agricola
Aspetti nutrizionali
Dimostrativa
Dimostrazione
campo
Azienda
Apicoltura
Pianesia
in
G.
Bounous
Allestimento
coltivazione
Azienda Bolleri
Lezione formativa
Azienda
e
attività
Villara
dimostrativa
Durata
luglio 2004 R. Tonfoni 3 ore
Selezione
Lezione formativa Azienda Agricola
materiale
e dimostrativa
Dimostrativa
moltiplicazione
Dimostrazione
campo
Docente
giugno
2006
febbraio
2006
Specie-varietà
già
marzo
allevate e di nuova
2006
introduzione
Visita guidata
Piemonte
Tecnica
Azienda
coltivazione
produttrice piccoli
rasformazione
frutti
Lezione formativa
Azienda Agricola Discussione attività maggio
Dimostrativa
condotta
2006
Numero di iniziative : Maggiore di 5 iniziative
Materiale Formativo
Materiale
numero
descrizione
Formativo
copie
di
aprile
et
2006
3 ore
S.
3 ore
Marchese
R. Tonfoni 3 ore
G.
Bounous
6 ore
R. Tonfoni 3 ore
scheda tecnica
50
Principi guida coltivazione biologica
Scheda tecnica
50
La coltivazione biologica dei piccoli frutti
Articoli
10
Valore alimentare e caratteristiche nutrizionali piccoli
ftrutti
Opuscoli
500
Descrizione attività svolta
Forme di pubblicizzazione
Forme di pubblicizzazione
Descrizione
Manifesti, locandine presso aziende pilota Calendario attività, lougo e tema incontri
Articoli su quotidiani locali
Calendario attività, luogo e tema incontri
Volantini presso attività commerciali
Calendario attività, luogo e tema incontri
Pagina web
Calendario attività, luogo e tema incontri
Strutture e personale coinvolto
Personale dipendente
Durata
dell'incarico
Nominativo
Qualifica
Ruolo
Pierluigi Talani
Operaio t. ind.
Rilevatore, coordinatore attività pratica 2 mesi
spec. super
Alessandro
Giovannelli
Operaio
ind.spec.
Paola Piccioli
Operaio t. det.
Manodopera
qualificato
1 mese
Roberto
Lauriana
Operaio t. det.
Manodopera
qualificato
1 mese
Roberta Tonfoni
Progettazione,
coordinazione,
Laureata
docenza,
responsabile
tecnico, 3 mesi
Scienze Agrarie
rendicontazione
t.
Manodopera
Strutture/collaborazioni esterne
Nome Ente
Indirizzo
Università
Torino
CeRSAA
di Facoltà
Agrarie
di
Responsabile Ruolo
Scienze
Regione Rollo
Albenga (SV)
2 mesi
86,
Aziende pilota coinvolte dal progetto
Nominativo
Indirizzo
G. Bounous
Collaboratore, docente
tecnici agronomici
G. Minuto
Collaboratore aspetti fitosanitari
SAU Ruolo
aspetti
Azienda
Verdi
Lu.Ne. Via
Bradiola
Sarzana
Apicoltura
Pianesia
Area dimostrativa allevamento piccoli
frutti
1, 5.00
ha
Area dimostrativa nuovo impianto e
fornitura talee da impianto già avviato
Agriturismo Casa Via della Castagna, 6.50
Villara
Beverino Castello
ha
Area dimostrativa allevamento piccoli
frutti nuovo impianto
6.00
ha
Area dimostrativa allevamento piccoli
frutti e piante madri
Azienda Bolleri
Piazza Stazione
Levanto
17, 4.5
ha
Loc. Vezzola, Zignago
Durata del Progetto
Durata del progetto : biennale
Data di inizio del progetto : 15-06-2004
Data di conclusione prevista : 15-07-2006
Schede I Anno
Schede di Processo
Scheda di coltivazione per varietà nuove o recuperate;Scheda tecnica di moltiplicazione
vegetale;Scheda sulla tecnica di gestione colturale;Scheda sulla tecnica irrigua;Scheda
tecnica sulla difesa fitosanitaria;Dati, report, analisi sul monitoraggio fitosanitario e
fenologico;
Schede di Prodotto
Scheda su accesso e reperibilità di prodotto (varietà e razze);
Schede di Sistema
Analisi territoriale;Analisi di convenienza economica;
Schede II Anno
Schede di Processo
Scheda di coltivazione per varietà nuove o recuperate;Scheda sulla tecnica di gestione
colturale;Scheda tecnica sulla difesa fitosanitaria;Scheda sulla tecnica irrigua;Dati, report,
analisi sul monitoraggio fitosanitario e fenologico;
Schede di Prodotto
Scheda descrittiva di prodotto;
Schede di Sistema
Analisi territoriale;Analisi di convenienza economica;Indagini di mercato;
Indicatori di Progetto
Risultati I Anno
1)Indagine sul territorio per individuare le specie e relative varietà più idonee alla
coltivazione biologica e alle richieste del mercato locale 2) Moltiplicazione del materiale
vegetale selezionato 3) Allestimento con il suddetto materiale di aree dimostrative per
allevamento piante madri da cui ottenere il materiale genetico per l'allevamento delle
cultivar selezionate
Risultati Finali
1)Definire caratteristiche agronomiche (produttività, precocità, resistenza/tolleranza
fisiopatie) tecniche (forme di allevamento e potatura), e qualitative (caratteristiche
morfologiche ed organolettiche del frutto) delle varietà in coltivazione biologica,
relativamente alle cultivar di nuova introduzione e quelle già affermate 2) Realizzare
un'offerta di frutti minori di produzione locale rispondente alle richieste del mercato
relativamente a quantità e qualità di prodotto 3) Formare gli operatori agricoli in questo
specifico settore produttivo
Indicatori
Risultato
atteso
Valore Atteso
Descrizione
dell'indicatore
Fonti di verifica
Richiesta, acquisto
Messa
in matriale
vegetale 10.000 mq totali di
Rilevamenti regionali su
coltivazione
certficato
per incremento di superficie
indicazione indagini Istat
frutti minori
allevamento piccoli per questa coltivazione
frutti
Produzione
biologica
piccoli frutti
Offerta locale
piccoli frutti
incremento di almeno
di 10.000 mq di superficie
certificata per questa
coltivazione
Ulteriori Criteri di Valutazione
Agricoltura biologica;Progetti a valenza ambientale;
Comunicazione agli Enti
certificatori dei relativi PAP
aziendali con inserimento
coltivazione piccoli frutti