SCUOLA, LA LEZIONE DI ATENE E SPARTA
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SCUOLA, LA LEZIONE DI ATENE E SPARTA
N° e data : 140901 - 01/09/2014 Pagina 23 : SCUOLA LA I JEZIONE DI ATENE E SPARTA , ALESSANDRO DE NICOLA e godono di libertà organizzativa ( come assumere premiare o rinunciare al personale e di una certa creatività curricolare Gli studi relativi ai risultati accademici non sono univoci in qualche caso non si notano differenze conle scuole pubbliche in altri miglioramenti e comunque mai peggioramenti positivi si riscontranoin aree come l integrazione , ) la fine del più bel discorso politico della Storia l Elogio funebre dei cadutiateniesi pronunciato da Periclee raccontato da Tucidide il leader ateniese ricorda «I loro figli da oggi saranno mantenuti a spese dello Stato fino alla virilità è questa l utile corona che per siffatti cimenti la cittàpropone e offre a coloro che qui giacciono e a quelli che restano » Ed in cosa consisteva questo sostegno alla paideia degli orfani di guerra? Nell equivalente del buono-scuola lo Stato pagava i pedagoghi che la famiglia avrebbe scelto. E gli orfani Spartani (o meglio Spartiati )? Nessun problema l agoghé vale a dire il sistema educativo della cittàlacedemone prevedeva che il ragazzo fin da piccolo affidato alle curedello Stato e sottratto alla famiglia per diventare un guerriero. Quali siano stati i prodotti culturali dei due sistemi educativi per noi contemporanei è ormai facile giudicarlo eppure tutt' oggi c' è chi appassionatamente difende unascuola statale uguale per tutti ed in tutto , guardando con fastidio ad ogni interferenzaprivata. In Italia il rifugio degli apologeti di Sparta è l articolo 33 della Costituzione che recita « Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione , senza oneri per lo Stato » Naturalmente si tratta di un appiglio formalistico senza contare che istituire non vuol dire gestire né finanziaredirettamente gli alunni. Arriviamo all oggi Il governo Renzi vuole avviare un grande processo di consultazione per attuareuna riforma della scuola non calata dall alto ma che valorizzi il merito e l autonomia Il ministroGiannini ha usato toni favorevoli alle scuole paritarie sempre ottica dellaconcorrenza e del merito. Allora visto che ci si è presi una pausa di riflessione prima di varare il riordino del sistema educativo italiano sipotrebbe consigliare sia al ministro che alpremier di ascoltare poco i sindacati dei produttori ( insegnanti epersonale non docente di capire cosa preferirebbero i consumatori ( le famiglie )e di guardare alle esperienze positive fatte all estero Basta volgere lo sguardo verso Stati Uniti Gran Bretagna Svezia e persino Cile Paesi che da anni sperimentano con successo sia il sistema dei buoni-scuola che quello degli istitutiindipendenti ( charterschoolinAmerica e free school oltre Manica ). Le chartere le fregi school sono promosse da fondazioni benefattori gruppi di genitori e a volte anche da enti commerciali Ricevono finanziamenti statali in proporzione al numero di studenti che attraggono -ERSO ' , : , ' : . ' : ' : , , fosse , , ' : . " , " " ' . " " ' ' . , ' nell , , ) , ' . , , , , . , . : , . ' Risultati razziale i servizi a studenti disabili e la sicurezza Cer tamentequestescuolefunzionanomeglioproprioper i figli delle classi più disagiate e il costo per allievo è inferiore a quello del sistema pubblico Inoltre seilmer cato vota con i piedi' il verdetto per questo genere di istituti è chiaro ovunque ci sia la possibilità i genitori accorrono ad iscrivere i loro figli e la quando non è ostacolatada politici e sindacati degli insegnanti cresce a vista d occhio. Lo stesso discorso si pu? fareperivoucher vale a dire un buono che l autorità pubblica assegna a ciascun allievo in Svezia Cile e in alcuni Stati Usa spendibile in qualsiasi scuola pubblica o privata ? il modo più semplice per far sì che gli istituti privati non siano prevalentemente per le famiglie più agiate ma per tutti scremando pure quei diplomifici utilizzati solo per far andare avanti i figli fannulloni dei benestanti che comprano la promozione che non riescono a ottenere nella scuola pubblica La competizione fa inoltre sì che emergano soluzioni innovative che possono essere imitate anche da altri Ad esempio le charter school di successo anche dal punto di vista dei accademici di Chicago Washington e NewYork sono progressivamente imitate in tutto il Paese. La vuota retorica che parla di sottrazione di alla scuola pubblica non tiene conto che se ai soldi si trasferisce verso il privato anche l in realtà gli istituti statali hanno bisogno dimeno risorse Grande tuttavia è lapaura di perdere perché il personale incompetente opaco delsistemapubblicosipotrebberivelaresuperfluo. I test Invalsi vanno bene per fotografare la situazione gli aumenti di stipendio per chi lavoradi più è un primo passo la responsabilizzazione di presidi dirigenti scolastici e famiglie nel giudicare la performance di maestri e professori è un' ottima idea Ma niente come la concorrenza riesce adaguzzare l ingegno stimolarela produttività premierei capaci e i meritevoli emarginare gli inadatti e i lazzaroni e soprattutto dare al Paese studentimigliori D altronde , ilmé aszom?s ,ilbrodonerospartano faceva veramente schifo. , . , . " ' , : sperimentazione , ' , , " " ' , , , . , , " " . , . , risultati " " risorse ' insieme alunno , . discepoli , diligente , , , . ' , , , , ' , ,diciamocilaverità . , Twitter@aledenicola adenicola@adamsmithit O RIPRODUZIONE RISERVATA