Marangone minore - Rimini Ambiente
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Marangone minore - Rimini Ambiente
Picus 42 (81): 16 - 23, 2016 Nidificazione di Marangone minore, Phalacrocorax pygmeus, in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale Lino Casini* *Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna. Via A. Moro, 2 - 48025 RIOLO TERME (RA) - E-mail: [email protected] KEY WORDS: Pygmy Cormorant, Phalacrocorax pygmeus, breeding, plurispecific colony, herons, Ardeidae, Phalacrocoracidae, Marecchia River, Romagna (NE Italy), Natura 2000 network. Abstract Pygmy Cormorant Phalacrocorax pygmeus nesting in a mixed colony on the Marecchia River (Rimini, C Italy) Pygmy Cormorant have been nesting in a plurispecific colony of Phalacrocoracidae and Ardeidae on the Marecchia River, in the Rimini province, since 2011. Here we report breeding phenology and trend of breeding pairs for the period 2011-2014, for Pygmy Cormorant, Great Cormorant, and four colonial heron species. Through the Management plan of the Natura 2000 Site where the colony is placed, threats and conservation actions were identified. Riassunto Dal 2011 il Marangone minore nidifica in una garzaia di Falacrocoracidi e Ardeidi sul Fiume Marecchia, in Provincia di Rimini. Vengono riportati i dati di consistenza del popolamento e di fenologia riproduttiva per il periodo 2011-2014, relativi al Marangone minore, al Cormorano e a 4 specie di Ardeidi coloniali nidificanti. Tramite il piano di Gestione del Sito Natura 2000 ove è collocata la colonia, sono state individuate le minacce e le azioni di conservazione. Introduzione Il Marangone minore è un uccello acquatico gregario e coloniale distribuito nella porzione orientale del Paleartico occidentale. Fino ad anni recenti è stato considerato specie vulnerabile per la localizzazione dei contingenti, la ristrettezza dell’areale riproduttivo e per la continua riduzione delle aree di nidificazione (CRAMP & SIMMONS, 1977). Agli inizi degli anni 90 la specie veniva ancora inclusa tra le specie globalmente minacciate, in seguito è stata considerata quasi a rischio (BIRDLIFE INTERNATIONAL, 2000) e solo più recentemente è considera- ta tra le specie che destano minore preoccupazione (BIRDLIFE INTERNATIONAL, 2004) con trend complessivo in crescita (BIRDLIFE INTERNATIONAL, 2014). In Italia è parzialmente sedentaria e nidificante di recente immigrazione (BRICHETTI & FRACASSO 2003). La nidificazione nel nostro Paese è stata accertata per la prima volta in Emilia-Romagna nel 1981 a Punte Alberete, Ravenna (FASOLA & BARBIERI, 1981) con riproduzione forse già avvenuta nell’anno precedente (una coppia). Dopo oltre 10 anni di assenza è stata riconfermata nel 1994 con 3 coppie e 13 giovani involati (VOLPONI & EMILIANI, Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale 1995). Da allora ha nidificato tutti gli anni nel complesso Punte Alberete-Valle Mandriole con una popolazione in forte crescita demografica. Il numero di coppie nidificanti è cresciuto da 3-7 coppie del 1994 alle 90100 coppie del 2002 fino a 560-720 coppie del 2006 (COSTA et. al., 2009). La stima nazionale dei contingenti invernali, di poco superiore ai 150 individui nel 2000, presto saliti a 400-600 individui negli anni successivi, è attualmente stimabile in circa 1800 individui (BACCETTI, 2010). Per un quadro conoscitivo dettagliato e completo sulla specie si rimanda al Piano d’azione nazionale per il Marangone minore (VOLPONI, 2014). Nell’area di studio il Marangone minore è stato di comparsa occasionale in inverno e durante le migrazioni fino al 2010. 17 Area di studio La nidificazione del Marangone minore è avvenuta in una garzaia plurispecifica di Ardeidi conosciuta almeno dal 1992 (cfr. CASINI & GELLINI, 2008). L’area in cui si insedia ogni anno la garzaia si trova nell’alveo del fiume Marecchia, in sponda destra, in località San Martino dei Mulini (RN). La colonia è localizzata in un bosco allagato di salici e pioppi, situato al margine sud-ovest di un lago di ex cava (Fig. 1). Il lago fa parte di un complesso di zone umide caratterizzato dalla presenza di due bacini principali, originati dalla attività estrattiva, e da tre bacini secondari, sempre di origine artificiale, poco profondi e pensili, situati a ridosso del corso Fig. 1 - Aspetto del sito della colonia durante la stagione riproduttiva. Bosco di Pioppi (Populus sp.) e Salici (Salix sp.) all’interno del lago di ex cava. Photo L. Casini Fig. 2 - Il sistema di zone umide dove è collocata la garzaia plurispecifica di Ardeidi e Falacrocoracidi, sito di nidificazione del Marangone minore (Phalacrocorax pygmeus) Photo L. Casini 18 Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale Fig. 3 - Un aspetto della vegetazione e della morfologia perimetrale nel lago Adria Scavi Photo L. Casini Fig. 4 - Morfologia e vegetazione di un lago da caccia Photo L. Casini del Fiume Marecchia, attualmente utilizzati per fini venatori (chiari da caccia). Le zone umide di maggiore importanza sono il bacino Incal Sytem (superficie ha 20,5), dove è localizzata da anni la colonia, situato in Comune di Rimini e il bacino Adria scavi (superficie ha 18,8), situato in Comune di Santarcangelo di Romagna. Il sistema di zone umide e la localizzazione della colonia sono riportati in Figura 2. Gli specchi d’acqua maggiori derivano dall’attività estrattiva. I bacini di escavazione sono una significativa categoria di ambienti, potenzialmente recuperabili a fini naturalistici, presenti nell’aea golenale del fiume Marecchia. In genere sono costituiti da uno specchio oligotrofico contornato da scarpate scarsa- mente colonizzate a causa della loro instabilità e da esigue fasce di vegetazione arborea o da incolti erbacei di varia natura. Nel caso specifico, trattandosi di bacini in cui l’escavazione non è più praticata da diversi anni, le componenti arbustiva ed arborea della vegetazione risultano piuttosto sviluppate (Fig.3). Una seconda tipologia di zona umida, situata nelle vicinanze della garzaia, è costituita dai “Chiari” da caccia. Si tratta di bacini scavati in alveo per scopi venatori. Si presentano poco profondi (40-50 cm) e più elevati del livello di scorrimento del fiume. Ciò comporta che devono essere riempiti con acqua prelevata dal fiume e convogliata per il riempimento tramite pompe e canali di immissione (Fig.4). I due Laghi di cava vengono utilizzati per 19 Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale la riproduzione (la colonia di Ardeidi e Falacrocoracidi si insedia tradizionalmente nel lago Incal System), ma anche come luogo di assembramento diurno e notturno, al termine della stagione riproduttiva. I chiari da caccia vengono utilizzati dal Marangone minore e dagli Ardeidi per l’alimentazione (adulti, durante la riproduzione e adulti e giovani nella fase post-riproduttiva). Il sistema di zone umide fa parte della porzione fluviale del Sito Natura 2000 IT 4090002 “Torriana, Montebello - Fiume Marecchia”. Materiali e metodi La colonia è stata regolarmente censita dal 2011, anno di insediamento del Marangone minore. I censimenti sono stati effettuati dalla sponda ovest del lago, da una posizione elevata, situata nelle immediate vicinanze della colonia. Sono stati contati i nidi visibili all’inizio della stagione riproduttiva (quando le foglie degli alberi sono appena gemmate). In seguito, con l’avanzamento della stagione e la minor visibilità dei nidi, conseguente alla crescita del fogliame, si è proceduto, ad ogni visita, al conteggio sistematico degli adulti. Il sito della colonia è stato visitato, almeno settimanalmente, dalla fine di aprile alla fine di luglio di ciascun anno. Sono stati contati gli adulti che arrivavano e partivano dal nido, annotando la posizione topografica nella colonia nel corso di molte ore di osservazione. Il metodo consente di ottenere stime reaSpecie/mese Febbraio Marzo Aprile Specie/n. coppie 2011 Phalacrocorax 7-10 pygmeus 2012 2013 2014 15-20 7-10 18-23 Tab. I - Stime della popolazione nidificante di Marangone minore (n. coppie) nella garzaia del lago di ex cava Incal System (Fiume Marecchia, S. Martino dei Molini, RN) nel periodo 2011-2014. listiche del numero di riproduttori delle diverse specie. La stima è espressa con un range (minimo - massimo) che rappresenta il numero stimato di coppie sulla base del numero di adulti ripetutamente osservati e della loro localizzazione nella colonia. Risultati La nidificazione del Marangone minore è avvenuta nella colonia di Ardeidi del lago Incal System. Nel 2011, anno di primo insediamento, sono state stimate 7-10 coppie riproduttive. Il numero dei nidificanti è sensibilmente aumentato nella stagione successiva (15-20 coppie). Nel 2013 si è registrato un leggero calo che ha riportato la dimensione della colonia ai numeri del primo anno di insediamento. Nel 2014 la popolazione nidificante ha raggiunto il valore massimo, essendo stata stimata in 18-23 coppie (Tab. 1). I nidi del Marangone minore, come quelli degli altri Falacrocoracidi e degli ArMaggio Giugno Luglio Agosto Egretta garzetta Nycticora nycticora Ardeola ralloides Ardea cinerea Phalacrocorax carbo Phalacrocorax pigmeus Tab. II – Calendario della riproduzione, suddiviso in decadi, delle specie di Ardeidi e Falacrocoracidi nidificanti nella garzaia del lago Incal System (Fiume Marecchia). 20 Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale Specie/n. coppie 2011 2012 2013 2014 Egretta garzetta 30-40 42-50 53-60 34-40 Nycticorax nycticorax 30-40 45-52 50-60 40-45 Ardeola ralloides 1-2 3-5 - - Ardea cinerea 3-5 10-15 5-8 10-15 Phalacrocorax carbo 5-10 20-25 30-40 58-70 Tab. III – Stime delle popolazioni delle altre specie nidificanti (n. coppie) nella garzaia del lago Incal System (Fiume Marecchia) nel periodo 2011-2014. deidi, sono tutti costruiti sugli alberi (Populus sp. e Salix sp.). L’insediamento e la costruzione del nido avviene ogni anno, dalla fine di marzo alla fine di aprile. La deposizione e la cova si protraggono fino alla seconda decade di giugno. I giovani si involano per gran parte entro la terza decade di luglio con qualche individuo che lascia il nido nei primi giorni di agosto. Il calendario della riproduzione del Marangone minore e delle altre specie nidificanti nella colonia è riportato in tabella II. Giovani e adulti si alimentano in parte nel lago ove ha sede la colonia e in parte nei numerosi bacini artificiali presenti in alveo. Marangone minore giovane Photo L. Casini Le altre specie nidificanti nella colonia Il Marangone minore nidifica all’interno di una colonia plurispecifica di Ardeidi nota dal 1992 . La colonia ha ospitato per lungo tempo esclusivamente due specie: Nitticora Nycticorax nycticorax e Garzetta Egretta garzetta. Dal 2011, Oltre alle specie tradizionalmente presenti, si sono aggiunte: Airone cenerino Ardea cinerea, Sgarza ciuffetto Ardeola ralloides, Cormorano Phalacrocorax carbo oltre allo stesso Marangone minore. Airone cenerino e Cormorano, hanno nidificato per la prima volta in provincia di Rimini nel 2011. Le stime della popolazione nidificante delle diverse specie, negli ultimi quattro anni, sono riportate in Tab. III. La Garzetta e la Nitticora mostrano pressoché la stessa consistenza numerica nei quattro anni con un incremento iniziale ed una flessione nel 2014. L’ Airone cenerino, dalle poche coppie del primo insediamento, è cresciuto fino a 10-15 coppie nel 2012 e nel 2014. La Sgarza ciuffetto è risultata presente con poche coppie solo nei primi due anni. Un regolare e cospicuo incremento è mostrato dal Cormorano che dalle 5-10 coppie iniziali è cresciuto costantemente fino a raggiungere le attuali 58-70 coppie. Il calendario dell’attività riproduttiva è riportato in Tabella II. Pur non avendo attivato osservazioni specifiche sul successo riproduttivo, in tutti gli anni sono stati osservati giovani volanti, Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale Marangone minore adulto, nidificante Photo L. Casini Strutture per l’osservazione della fauna. Photo L. Casini appartenenti a tutte le specie nidificanti, in roost, nei pressi della colonia e in attività di pesca nelle acque del lago. Discussione La nidificazione del Marangone minore sul fiume Marecchia si colloca nel quadro della recente espansione demografica e di areale che ha interessato le zone umide dell’Alto Adriatico, dal Delta del Po emiliano-romagnolo (COSTA et al., 2009), alla Laguna Veneta (SIGHELE et al. 2011) fino, più a nord, alla Laguna di Grado (COSOLO & SPONZA, 2012). Per la costa adriatica a sud del Delta del Po, la colonia sul Marecchia rappresenta il primo avamposto di una espansione verso sud testimoniata dalle recenti nidificazioni localizzate nelle Marche (GAMBELLI et al., 2010) e in Puglia a sud del Gargano (CALDARELLA & ALBANESE, 2012). La nidificazione e il successo riprodutti- 21 vo nell’area di studio è stata possibile anche grazie alla presenza contemporanea di diversi fattori favorevoli. Nei primi mesi del 2011 è stato effettuato, per ragioni gestionali, ad opera dell’Amministrazione Provinciale di Ravenna, il prosciugamento di Valle Mandriole, area ravennate con la maggiore consistenza di Marangone minore nidificante. Il prosciugamento ha sottratto alla specie una cospicua porzione di habitat adatto nel tradizionale sito di nidificazione e potrebbe aver contribuito agli spostamenti erratici verso sud. Nel medesimo anno la falda della conoide del Marecchia è stata ricca di acqua e il livello idrico nei laghi in alveo si è mantenuto alto spontaneamente, fino alla fine della stagione riproduttiva. Negli anni successivi, la disponibilità di acqua nel lago Incal System è stata garantita da una sperimentazione in corso che vede impegnati Il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, il Consorzio di Bonifica e la Provincia di Rimini. La sperimentazione aveva come obiettivo la ricarica artificiale della falda freatica del Marecchia in condizioni controllate, per usi di approvvigionamento idrico (SEVERI et. al., 2014). L’operazione prevedeva anche un monitoraggio visivo del livello idrico (con repentina chiusura degli ingressi di acqua in caso di eccessivi apporti). Ciò ha consentito di mantenere livelli adeguati nel bacino, compatibili con le esigenze ecologiche delle specie nidificanti, dall’inizio della stagione riproduttiva (febbraio) fino e oltre il periodo di involo delle specie più tardive (fine di agosto), con conseguenti palesi benefici sul successo riproduttivo del Marangone minore e delle altre specie di Ardeidi coloniali. Per quanto riguarda l’andamento dei contingenti nidificanti delle diverse specie è evidente una buona stabilità nei quattro anni del Marangone minore e dell’Airone cenerino mentre Nitticora e Garzetta mostrano una chiara diminuzione del numero di coppie, probabilmente anche dovuta alla marcata crescita del Cormorano che insediandosi già in febbraio, ostacola l’insediamento degli Ardeidi più tardivi. 22 Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale Piano di Gestione Azioni di conservazione Il Piano di gestione del Sito Natura 2000 IT 4090002, all’interno del quale è presente la garzaia ove il Marangone minore nidifica, contiene obiettivi generali e specifici a favore del mantenimento prioritario dell’acqua nelle tipologie di zone umide utilizzate dal Marangone minore e dagli Ardeidi coloniali (L. CASINI, 2014, inedito). Il piano di gestione è stato approvato nell’aprile 2014, dalla Provincia di Rimini, Ente deputato alla gestione dei Siti Natura 2000 fino al 2013 ed ora la sua realizzazione è a carico dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna. Il piano ha consentito di mettere a punto l’elenco delle minacce a cui sono soggetti Falacrocoracidi e Ardeidi nidificanti nella colonia e a definire una serie di azioni di conservazione per far fronte alle minacce individuate e raggiungere gli obiettivi gestionali prefissati. Oltre alle norme per la corretta gestione idrica, tra le azioni di conservazione definite nel Piano ci sono le seguenti: 1. divieto di transito, a piedi o con ogni mezzo, nei pressi della colonia in periodo riproduttivo; 2. schermatura con siepe e/o barriere vegetali del sito di nidificazione; 3. obbligo di mantenimento di adeguato livello idrico per i concessionari di stagni per l’attività venatoria, fino alla fine di agosto (compatibilmente con la presenza naturale di acqua); 4. divieto di taglio dei boschi igrofili presenti in alveo; 5. monitoraggio della specie nel tempo (censimenti al sito riproduttivo e ai roost invernali); 6. realizzazione di centro visitatori incentrato sugli ecosistemi delle zone umide; 7. progetto di divulgazione (incontri e pubblicazioni) sulla biologia degli uccelli acquatici con particolare riguardo ad Ardeidi e Falacrocoracidi; 8. proposta di istituzione di una Riserva naturale regionale. Alle azioni di conservazione previste dal Piano di gestione si aggiunge il valido e funzionale progetto di valorizzazione naturalistica e di fruizione turistico-didattica che Il Comune di Rimini, proprietario dell’area, ha realizzato nel periodo 2011-2013. Con il progetto, supportato da un lungo processo partecipato che ha coinvolto la totalità dei portatori d’interesse, sono state realizzate strutture d’accesso, capanni per l’osservazione della fauna, camminamenti e sentieri ed una esplicativa e dettagliata cartellonistica informativa e didattica (Fig. 5 ). Minacce 1. Mancanza di acqua; 2. precoce prosciugamento dei chiari da caccia dopo la stagione venatoria (mancanza di risorsa per l’alimentazione); 3. taglio dei boschi igrofili in alveo (mancanza di risorsa per la costruzione del nido); 4. disturbo diretto da parte di escursionisti e cicloturisti nei siti di riproduzione. In particolare, la mancanza di acqua risulta essere la principale minaccia per l’insediamento del Marangone minore (e degli Ardeidi coloniali) nel lago di cava. La mancanza di acqua nel sito si può presentare per carenza naturale (il Marecchia ha carattere torrentizio e in alcuni anni, l’acqua nel lago, in comunicazione con la falda acquifera, si trova ad un livello più basso del fondo del lago già alla fine di giugno) oppure per gestione sfavorevole (mancanza di acqua dovuta alle captazioni idriche che vengono effettuate a fini di irrigazione per la produzione agricola). Conclusioni Le azioni di conservazione messe a punto negli ultimi dieci anni dalle politiche ambientali degli Enti preposti alla gestione e soprattutto l’inserimento nel Sito di Importanza Comunitaria IT 4090002 dei laghi di ex cava Incal System e Adria Scavi (avvenuto con la ricognizione dei perimetri delle aree protet- Casini L., Nidificazione di Marangone minore in garzaia nel fiume Marecchia - Romagna sud-orientale te e dei Siti natura 2000 del 2007), hanno consentito di ottenere evidenti risultati come l’incremento qualitativo e quantitativo della garzaia e, più in generale, l’incremento della biodiversità avifaunistica del sito Natura 2000 (cfr. L. CASINI, inedito). Inoltre, l’approvazione del piano di gestione che prevede interventi per il miglioramento degli habitat e azioni di conservazione e fruizione assieme al passaggio delle competenze all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità fanno ben sperare per il futuro della comunità avifaunistica di questa importante area fluviale. CASINI L., 2014 (inedito) - Piano di gestione del SIC IT 4090002 Torriana, Montebello, Fiume Marecchia. Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna. CASINI L. & GELLINI. S., (a cura di), 2008 - Atlante dei Vertebrati tetrapodi della Provincia di Rimini. Provincia di Rimini, Rimini. COSOLO M. & SPONZA S., 2012 - Nidificazione di Marangone minore, Phalacrocorax pygmeus, in Friuli Venezia Giulia. Riv. ital. Orn, 81(1): 66–68. COSTA M., GELLINI S., CECCARELLI P. P., CASINI L. & VOLPONI S., 2009 - Atlante degli uccelli nidificanti del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna. Coop. STERNA (Forlì) e Parco Regionale del Delta del Po (Comacchio). Ringraziamenti Sono grato a Massimiliano Costa, Federico L. Montanari e Stefano Volponi per le utilissime informazioni sulla gestione delle aree frequentate dalla specie nelle zone umide del Ravennate. Bibliografia BACCETTI N., 2010 - Marangone minore Pha- lacrocorax pygmeus in: Tinarelli R., Giannella C., Melega L. (a cura di), 2010. Lo svernamento degli uccelli acquatici in Emilia-Romagna: 1994-2009. Regione EmiliaRomagna & AsOER ONLUS, Tecnograf, Reggio-Emilia, 344 pp. BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 - Ornitologia Italiana. I. Gavidae - Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. BIRDLIFE INTERNATIONAL, 2000 - Threatened Birds of the World. Linx Edicions and BirdLife. International, Barcelona and Cambridge UK. BIRDLIFE INTERNATIONAL, 2004 - Birds in Europe. Population estimates, trends and conservation status. U. K. BirdLife Conservation Series n° 12, Cambridge. BIRDLIFE INTERNATIONAL, 2012 - Species factsheet: Phalacrocorax pygmeus. http:// www.birdlife.org. 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