Prof. Aniello Celentano

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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Appunti sull’utilizzo del programma TraxMaker
Prof. Aniello Celentano
Appunti del corso di Sistemi Elettronici – Prof. Aniello Celentano – Pag. 1
Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Lavorare con CircuitMaker 2000
Il programma CircuitMaker 2000 è un programma che permette sia la progettazione di schemi
elettrici che la progettazione dei circuiti stampati. E’ particolarmente indicato per la
progettazione di circuiti elettrici con complessità medio-bassa. Il programma è costituito da
due moduli:
a) il modulo CirMarker.exe permette la realizzazione degli schemi elettrici,
definendo schemi e simboli per i componenti elettrici ed elettronici;
b) il modulo TraxMaker.exe permette la gestione dei packege (contenitori) dei
componenti elettrici, la progettazione di circuiti stampati con la relativa gestione
del posizionamento e collegamento elettrico tra i vari componenti.
Questa dispensa si propone di far vedere come si realizzano i packege dei componenti elettrici
ed elettronici, inserirli in una libreria personale e, quindi, utilizzarli negli schemi elettrici. Non
vuole essere il manuale del programma ma, al contrario, una rapida guida operativa. Obiettivo
della dispensa è anche quello di far vedere come si esegue lo sbroglio automatico, con le
relative stampe per la realizzazione del circuito stampato e del montaggio dei componenti.
Per fissare le idee, supponiamo di realizzare con
CircuitMaker2000 lo schema elettrico riportato qui a lato.
Come primo passo dobbiamo realizzare lo schema elettrico,
con il modulo CirMaker, inserendo per ogni componente le
sue proprietà quali il valore, il tipo di contenitore, il nome da
assegnare al componente. Quindi, una volta fatto lo schema
elettrico, si passa al modulo TraxMaker per la realizzazione
del circuito stampato. Questo è quanto ci si propone di fare.
Dopo aver realizzato lo schema elettrico tramite il modulo
CirMaker.exe, è possibile passare al modulo TraxMaker.exe in modo automatico. La barra
menu presenta un pulsante, indicato dalla freccia nella figura che segue, che permette di
passare al modulo TraxMaker in modo semplice.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Premendo questo pulsante, si apre un riquadro che permette di impostare alcuni parametri per
la Net-List, un particolare file in cui verranno riportate tutte le informazioni relative ai
contenitori (package) e ai collegamenti tra i componenti, vedi figura che segue. Da questo
riquadro è possibile controllare la dimensione della scheda finale, modificando i valori dei
campi X e Y del riquadro Board Size in mils. I valori indicati dovrebbero essere più che
sufficienti per tutti gli scopi didattici. Premendo OK il programma salva le informazioni su un
file con estensione .NET, cioè crea la Net-List del nostro disegno. Ovviamente bisognerà
fornire un nome al file se quello proposto da CircuiMaker non va bene. A questo punto viene
eseguito il programma TraxMaker e caricato la Net-List.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Directory di lavoro
Prima di proseguire nella spiegazione del programma vediamo come salvare e dove salvare le
informazioni che elaboriamo con CircuitMaker.
Sul disco fisso del computer, C: , predisponiamo una cartella (directory) di lavoro
nominandola CircuitMaker. Questa directory deve contenere almeno tre sotto-directory:
una sotto-directory per memorizzare i file relativi agli schemi elettrici, quelli
realizzati con CirMaker, ed hanno estensione ckt.
una seconda sotto-directory deve contenere i file che riproducono sia la NetList che
i prototipi Master, i file generati con TraxMaker e che hanno estensioni .net, .brd.
la terza sotto-directory deve essere una cartella in cui memorizzare i file che
realizziamo per quei componenti e package non presenti nelle librerie di
CircuitMaker2000.
a)
b)
c)
Sul disco fisso, pertanto, conviene riprodurre le seguenti cartelle di lavoro.
C:\
Circuit Maker\
Schemi\
Circuiti\
Package\
Sotto la directory principale C:\ creiamo la directory (cartella) di lavoro Circuit Maker\.
Quindi, sotto questa cartella, creiamo le tre sotto cartelle: Schemi\, che conterrà tutti gli
schemi elettrici che realizzeremo con CircMaker.exe; la cartella Circuiti\ che conterrà tutti i
file .NET, i file della NetList, e gli schemi Board che rappresentano le piste elettriche dei
collegamenti tra i componenti; la cartella Package\ che conterrà tutti gli schemi elettrici e i
package dei componenti che realizzeremo noi.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Il concetto di LAYER
Il programma TraxMaker ha la possibilità di realizzare la progettazione di circuiti stampati
multistrato, ossia più strati di piste isolate tra loro e con le piste collegate tra loro tramite dei
fori passanti attraverso i quali si realizzano i contatti elettrici.
Per tutti gli scopi didattici, ci limiteremo alla comprensione di un solo circuito stampato con
un solo layer dedicato alla piste elettriche. Osserviamo il disegno riportato qui di seguito.
Il circuito stampato è rappresentato da un piano su cui da un lato sono messi i componenti,
questo è il TOP LAYER, mentre il lato di sotto, dove sono tracciate le piste, è il BOTTOM
LAYER. Il programma TraxMaker, pertanto, prevede la possibilità di manipolare questi due
lati. In aggiunta a questi vi è un terzo lato importate da considerare: TOP OVERLAY. Questo
è il lato in cui TraxMaker posiziona le sagome dei package, disegnate con un contorno giallo.
Questa schematizzazione è importante quando vogliamo fare delle stampe.
IMPORTANTE: L’immagine presentata sul video da TraxMaker è la
sovrapposizione dei diversi layer visti dal lato componenti, non dal lato delle
saldature.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Caricamento del file Netlist
Il programma TraxMaker legge, come primo passo, il file Net-List generato da nodulo
CirMaker e posiziona sul foglio elettronico i componenti elettrici rappresentati come delle
sagome di colore giallo. Il criterio che segue nel posizionare i componenti è quello di rispettare
l’indice progressivo dei componenti, senza tener conto minimamente dei collegamenti effettivi
esistenti tra di loro.
Nella figura che segue si vede come
vengono posizionati all’inizio i
componenti.
Per spostare i componenti basta
posizionarsi con il mouse sul
componente stesso e, tenendo premuto
il tasto del mouse, si trascina il
componente nella posizione che si
desidera.
Questa è una fase importante per il
successivo sviluppo del circuito. Posizionare correttamente i componenti permetterà di
risparmiare tempo quando si eseguirà lo sbroglio del circuito. Per posizionarli conviene
attivare il menu Netlist e quindi attivare la voce Show Nets selezionando All Nets. In questo
modo i componenti appaiono legati tra di loro con delle linee bianche, dotate di un effetto
elastico che si allungano o si accorciano man mano che spostiamo i componenti sul foglio
elettronico. Questa funzione ci permette di posizionare i componenti in modo da facilitare i
collegamenti elettrici tra di loro.
Quando il componente è selezionato, basta cliccare col mouse una sola volta sul componente,
premendo il tasto destro del mouse si ha la possibilità di eseguire diverse funzioni: cancellarlo,
posizionarlo in modo speculare, ruotarlo di 90° oppure modificarne le proprietà.
Ma la prima cosa da fare è quella di posizionare i componenti in modo da agevolare la
realizzazione dei vari collegamenti elettrici.
Questa è una fase importantissima, se fatta bene permetterà di risparmiare molto tempo nel
fare lo sbroglio automatico, il routing, e permetterà di collegare tutti i componenti.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
I menu di Netlist
Vediamo come si controlla lo sbroglio e quali strumenti abbiamo a disposizione per poterlo
eseguire al meglio delle possibilità. Lo sbroglio è l’operazione con la quale si collegano tutti i
componenti elettrici sulla base dello schema elettrico. Il programma trova la migliore strada
per collegare i vari componenti.
Aprendo il menu Netlist, vedi figura che segue, si ha la
possibilità di eseguire diversi servizi. Vediamo quelli di
maggiore interesse. La voce Show Nets permette di
evidenziare i collegamenti tra i componenti con il classico
effetto degli elastici. Questa funzione permette di posizionare i
componenti in modo razionale al fine di facilitare il successivo
passo che è quello della realizzazione delle piste tra i
componenti, il routing.
Allo stesso modo, se si seleziona la voce Hide Nets tutti i
collegamenti saranno oscurati. Le altre funzioni del menu si
possono scoprire operando direttamente su uno schema di
prova.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Il menu Route
Un menu importante è quella che fa
capo alla voce Route, come appare
nella figura riportata qui a lato. La
voce più importante è la prima:
Board. Selezionando questa voce si
avvia la procedura che permette di
eseguire lo sbroglio automatico. In
questa fase il programma cerca dei
percorsi tra i componenti al fine di
realizzare un collegamento elettrico
tra tutti i componenti. La vera
difficoltà sta appunto nel realizzare
una disposizione dei componenti affinché tutti risultino collegati secondo lo schema elettrico.
Per raggiungere questo obiettivo spesso alcuni (pochi) collegamenti devono essere realizzate
manualmente.
Alla fine del routine i componenti risultano collegati da piste in blù,
come si vede dalla figura qui a lato. Sia le piste che le piazzole (Pad)
possono essere modificate. Selezionando una pista e premendo il tasto
destro del mouse, si apre un menu in cui è possibile selezionare Edit
Track che permette di editare la traccia.
Per default il programma TraxMaker è predisposto per lavorare con
circuiti stampati a doppia faccia, ossia il routing viene elaborato su
due superficie: Il TOP Layer e il lato BOTTOM Layer. Per molti
scopi didattici si può lavorare con circuiti a singola faccia. Vediamo
come è possibile impostare il routing affinché lavori su una sola pista.
E’ necessario disattivare il TOP
Layer per forzare il routing a lavorare
con un solo lato. Vediamo come si fa.
Dalla barra di menu scegliere Options
e quindi la sottovoce Setup…. Appare
sul video una schermata che permette
di selezionare più schede. Come si
vede dalla figura riportata qui di
seguito.
Nella scheda General è possibile
impostare l’unità di misura in
millimetri. Nella scheda Router si
deve impostare alla voce Top Layer il
valore NOT USED (Non Usato). In questo modo il routing verrà eseguito su un solo lato: il
Bottom Layer. Il valore che appare alla voce Track Width rappresenta lo spessore della pista
con cui vengono realizzati i collegamenti.
Nella scheda Grid/Draw è possibile impostare il passo della griglia di visualizzazione.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Questi sono solo alcuni parametri che si possono impostare.
Avviata la procedura di routing, non sempre tutti i collegamenti elettrici sono realizzati. Può
accadere, ad esempio, che su 50 collegamenti da realizzare 7 non risultano collegati per la
difficoltà di TraxMaker a trovare un giusto percorso di collegamento. In questo caso si deve
agire manualmente “spostando” delle piste oppure cancellandone alcune e ridisegnandole con
un altro percorso al fine di fare spazio sul circuito e trovare un percorso in cui realizzare i
collegamenti che TraxMaker non è riuscito a trovare. In questa fase ci si può aiutare dalla
funzione:
NetList
Show Nets
Nets On Selected Pads
In cui dal menu NetList selezioniamo il menu Show Nets (mostra collegamenti) e quindi
selezioniamo la voce Nets On Selected Pads (visualizza i collegamenti su selezione di una
piazzola). Questa funzione ci permette di vedere i collegamenti interessati da una piazzola (la
Pad) e quindi cercare di trovare un percorso che permetta di realizzare il collegamento.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Modifica delle tracce (Track) e delle piazzole (Pad)
Con un solo comando si può fare
in modo che tutte le Pad abbiano le
stesse dimensioni. Vediamo come
lo si ottiene. Con il mouse
selezioniamo una qualunque delle
Pad presenti nello schema. Si apre
un menu che permette di editare le
Pad, cioè il menu Edit Pad.
Selezionando questa voce si apre
una scheda, come riportata dalla
figura che segue.
Da questa scheda possiamo
controllare il formato della Pad,
aprendo il campo Shape vengono
presentate diverse possibili forme: rettangolare, circolare, ecc.ecc. Attraverso i campi X-Size e
Y-Size si controlla la dimensione della Pad. Il campo Hole Size controlla il foro circolare al
centro della Pad. I campi X-Position e Y-Position sono utili quando dobbiamo posizionare
delle Pad tutte alla stessa distanza. Il riquadro Global Change Pads permette di estendere i
valori impostati alla singola pad a tutte le pad presenti nello schema: basta selezionare l’ultima
voce All matching pads.
Allo stesso modo possiamo controllare la dimensione della singola traccia o di tutte le tracce
presenti nello schema. Per modificare le tracce bisogna prima di tutto selezionare il Layer su
cui si trovano. Ciò può essere fatto aprendo il campo dei Layer presente in basso a sinistra
dello schermo e selezionando Bottom Layer (il lato riservato alle piste). In questo modo,
selezionando con il mouse una traccia e premendo il tasto destro del mouse è possibile
selezionare la voce Edit Track. In questo modo si apre la seguente scheda operativa. Da
questa scheda possiamo controllare la dimensione della pista agendo sul valore Track Width
e possiamo fare in modo che tale modifica sia estesa a tutte le piste selezionate.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Il bordo della scheda: Keep Out Layer
Vediamo come si delimita la scheda che abbiamo
realizzato. Per disegnare una cornice intorno alla nostra
scheda dobbiamo selezionare il layer Keep Out Layer,
aprendo il menu in basso a sinistra dello schermo e
selezionando la voce ‘Keep Out Layer’ . In effetti è già
presente un riquadro che CircuitMaker pone per default.
Possiamo modificare le dimensioni semplicemente
agganciando i lati con il mouse e trascinandoli nella
posizione che riteniamo opportuno. Possiamo anche
ricostruirlo di nuovo. Predisponiamo TraxMaker
affinché visualizzi le dimensioni in decimale e,
selezionando l’icona che permette di tracciare le piste,
tracciamo il riquadro secondo le misure che ci
occorrono. Lo spessore della cornice può essere
modificato agendo sull’Edit Track che appare premendo
il tasto destro del mouse quando la traccia è selezionata.
Nella figura che segue si vede il ridimensionamento del
bordo-scheda ed alcuni tratti ingrossati rispetti agli altri.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Inserire delle etichette descrittive
Premendo il bottone delle Label, il bottone con la lettere A, è possibile inserire delle etichette,
tipo un titolo o l’autore del lavoro, la classe e l’anno scolastico della realizzazione. Si deve
tener conto che il lato stampato è quello che andrà in contatto con la piastra di rame
fotosensibile, per cui le scritte che si posizionano sulla scheda devono essere posizionate in
modo speculare (Mirror). Solo così quando vedremo il lato della scheda con le piste di
collegamento le frasi saranno leggibili. Posizionandosi sulle label e premendo il tasto destro
del mouse, si apre la seguente scheda operativa.
Da questa scheda possiamo controllare la dimensione del carattere, Character Height, se
vogliamo ruotarlo di 90° oppure se deve essere di tipo speculare, spuntare la casella mirror.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Stampare con TraxMaker
Una volta realizzato il circuito con TraxMaker, vediamo le possibilità offerte dalla stampa. Dal
menu principale FILE scegliamo PRINT. Si presenta sul video la seguente maschera.
Da questa maschera si possono controllare il fattore di scala con cui stampare il circuito o la
posizione dal bordo del foglio (X e Y Offset). Per tutti gli scopi didattici conviene non variare
i valori che vengono presentati. E’ importante, però, premere il pulsante Options…. Una volta
premuto questo bottone viene presentato a video la seguente maschera di selezione.
Controllando questa maschera si
possono ottenere delle stampe
differenziate. Se viene selezionata la
voce Bottom Layer la stampa
presenterà solo le piste elettriche che
sono state realizzate, questa è la
stampa
che
ci
permette
la
realizzazione del circuito stampato.
Se selezioniamo anche la voce Top
Overlay, allora la stampa presenterà
sia le piste elettriche che le sagome
dei componenti utilizzati, stampa che
occorre possedere in fase di
montaggio dei componenti.
E’ naturale l’estensione a tutte le altre
voci che possono essere selezionate.
Si osservi che per default la stampa è
a colori, riquadro Color Mode.
Il segno di spunta alla voce Keep
Out Layer ci permetterà di stampare
la cornicetta intorno al nostro
circuito.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
La libreria dei package di TraxMaker.Exe
Vediamo come si costruisce il contenitore di un componente elettrico che non troviamo nella
libreria standard di TraxMaker, la libreria Traxstd.lib. Ovviamente per fare questo dobbiamo
prima imparare a creare e gestire un file-libreria e, quindi, successivamente si può realizzare
un contenitore con tutte le caratteristiche necessarie sia elettriche (piedini, alimentazione…)
che meccaniche (massimo ingombro sul circuito stampato).
Creazione del file-libreria
Il primo passo è quello di predisporre il programma TraxMaker per la creazione di un nuovo
file-libreria in cui mettere i componenti che vogliamo realizzare.
Lanciamo il programma TraxMaker e selezioniamo il menu Place e quindi la voce
Component, come si vede dalla figura che segue.
Sullo schermo appare una scheda operativa come appare nell’immagine che segue.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Questa permette di visionare tutti i contenitori esistenti nella libreria di default. In alto a
sinistra vi è un riquadro, Libraries, che indica quali librerie sono al momento aperte.
Attraverso questa scheda possiamo sia controllare i package esistenti che selezionarne uno e
posizionarlo sulla nostra scheda che stiamo costruendo, con il comando Place.
Oltre a queste possibilità ve ne è una terza. Premendo il pulsante NEW, comando per creare
nuove librerie, si apre una videata che permette di dare un nome alla libreria che vogliamo
creare e di scegliere in quale directory o cartella memorizzarla. Supponiamo di fornire il nome
MyLibrary.lib. Dopo aver fornito il nome della libreria e premuto OK, il riquadro di
visualizzazione delle libreria aperte (Libraries) conterrà un nuovo nome che è la libreria
appena creata e però vuota, come è evidente dalla seguente figura. In blù è la libreria che
abbiamo creato ed in giallo è la nota informativa di TraxMaker che appare quando il mouse si
sofferma sull’evidenziato in blù, visualizza il nome completo della libreria.
In questo modo abbiamo creato un file-libreria in cui possiamo mettere tutti i contenitori che
costruiremo di volta in volta. Si noti che se si esce dal programma, non chiudendo le librerie,
alla successiva esecuzione del programma le librerie risultano ancora aperte e attive.
Premiamo il pulsante EXIT in basso a sinistra come appare nella figura precedente e torniamo
al programma TraxMaker.
NOTA
1)
2)
3)
In effetti il package creato può essere messo direttamente nella libreria di
TraxMaker. Ciò non è un buon modo di lavorare perché in effetti si introducono
delle modifiche nella libreria di base, mentre creando una propria libreria questa
può essere facilmente portata su altri computer senza modificare la libreria di base.
Il package realizzato può essere salvato su file aprendo il menu File, attivando la
voce Export e quindi selezionando Protel Text PCB… In questo modo il
programma chiede il nome da dare al file e dove salvarlo.
Un package salvato su file può essere caricato in libreria aprendo il menu File,
selezionando la voce Import. Il programma chiede il nome del file da importare e
dove questo si trova.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Costruzione di un package
Supponiamo di voler realizzare il package di un ponte raddrizzatore,
come appare nella figura qui a lato.
Entriamo nel modulo TraxMaker e predisponiamo le unità metriche
in decimale, cioè in mm.
In genere è predisposto per misurare le distanze in mils, cioè in
1/1000 di pollice. Per fare questo bisogna selezionare il menu
Options e quindi la voce Setup...F5. Sullo schermo appare una
videata in cui è possibile selezionare diverse schede: General, Layer,
Router, Grid/Draw. Con il mouse selezionare quest’ultima scheda, Grid/Draw. Appare la
videata riportata qui di seguito.
In questa scheda, nel riquadro GRID, selezionare la voce Metric (mm). In questo modo le
distanze misurate saranno espresse in millimetri. A questo punto non ci resta che disegnare la
sagoma del nostro componente.
Selezioniamo il layer Top Overlay (vedi in basso a sinistra dello schermo). Questo è il layer
in cui disegnare le sagome dei package. Selezioniamo l’icona Track (traccia) per tracciare le
piste e disegniamo un rettangolo che riproduca il massimo ingombro reale del componente.
Questo apparirà di colore giallo. Selezioniamo l’icona delle PAD e posizioniamo 4 pad
all’interni del rettangolo. Puntando con il mouse su una pad, con il tasto destro apriamo il
menu e selezioniamo Edit Pad. Per ogni PAD mettiamo nel campo Designatin un indice
progressivo, iniziando da 0 oppure da 1 e quindi, di volta in volta, mettiamo 2,3,4..
Possiamo anche porvi delle etichette (Label Text String) e posizionarle sul componente
creato. Alla fine il disegno appare come riportato qui di segue. Si osservi che la disposizione
delle Pad rispecchia la disposizione del componente reale, mentre la numerazione delle Pad è
del tutto arbitraria.
Finito il disegno della sagoma del componente e, quindi, anche del suo ingombro fisico che
assumerà sul circuito stampato, dal menu Edit selezioniamo la voce Select e quindi la
sottovoce All, in questo modo tutto il disegno verrà selezionato, successivamente bisogna
selezionare la voce Copy per portare in memoria il disegno fatto.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Dal menu Place selezioniamo la voce Component e premiamo il pulsante ADD (aggiungi). Il
programma richiede il nome da dare al componente che si vuole aggiungere alla libreria e,
dopo averlo digitato, viene inserito nella libreria tutto quanto si era selezionato in precedenza e
che quindi costituirà un nuovo package nella libreria.
Il package può essere anche salvato su file, esportando su file dal menu File.
Il componente creato potrà essere richiamato in modo automatico se nello schema creato con
CircuitMaker, alla voce Package, si indica il nome del contenitore appena costruito e si tolga il
simbolo di spunta alla voce Exclude from PCB, per far sì che venga rintracciato nella libreria
di TraxMaker.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Creazione dello schema di un componente elettrico.
Spesso accade che nella libreria di default di CircuitMaker non è presente un dato componente
elettrico o elettronico. Per esempio il regolatore di tensione LM337 non figura nella libreria e,
pertanto, vediamo come si può realizzare lo schema
elettrico e come agganciarlo con un package
esistente nella libreria di TraxMaker.
Lanciamo il programma CircutMaker e clicchiamo
sulla voce di menu Macros come si vede dalla
figura al lato. Dal menu che si apre scegliere il
sottomenu New Macro che permette la costruzione
schematica del componente elettronico.
Il programma richiede il nome da dare al
componente e quanti elementi sono presenti per
ogni package. Immettiamo il nome LM337 e
indichiamo 1 componente per package.
Il programma presenta la seguente scheda operativa in cui è possibile fare il disegno
schematico del componente e immettere tutte le informazioni che permettono di gestire il
componente elettrico. Nel riquadro Elemet Type selezioniamo la voce rectangle (rettangolo)
e disegniamo nello spazio bianco un
rettangolo, tipo scatoletta per indicare il
componente
elettronico.
Quindi
selezioniamo PinDown , che permette
di inserire i piedini (i pin) che fanno
parte del componente. Dal menu che si
apre selezioniamo la voce PinLeft e
quindi clicchiamo vicino al rettangolo,
sul lato sinistro. A questo punto il
programma chiede il Nome da
assegnare al pin: indichiamo In; viene
richiesto anche un indice Designations
che di volta in volta, quando mettiamo i
vari pin, metteremo prima 1 poi 2, poi 3
ecc. ecc. Questo indice è quello che permette il giusto collegamento tra lo schema realizzato in
CircuitMaker ed il package da utilizzare sotto TraxMaker. Posizioniamo tutti i pin che fanno
parte del componente inserendo anche qualche elemento che richiami il funzionamento del
componente stesso. Si possono inserire delle brevi frasi tipo In, Out, Vcc etc. etc. Inoltre,
premendo il tasto destro del mouse e scegliendo la voce Device Proprieties abbiamo la
possibilità di inserire le proprietà del componente. Alcune di queste si possono cambiare anche
in seguito. Alla fine della costruzione del componente premiamo il tasto OK ed il programma
permette di posizionarlo come uno schema già presente in libreria. Quindi riapriamo il menu
Macros e scegliamo la voce del sottomenu Save Macro. A questo punto il programma
richiede di completare una scheda che permette di posizionare nella libreria il componente (o
meglio la macro) che si è creata. Pertanto appare la seguente videata.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
In questa scheda dobbiamo scegliere in quale
gruppo (Major Device Class) e quale
sottogruppo (Minor Device Class) collocare
il nostro componente e quindi alla fine
premere il tasto Save Macro presente sulla
scheda in alto a destra. Da questo punto in
poi il componente è richiamabile come
elemento della libreria. CircuitMaker riserva
una libreria per i componenti definiti
dall’utente: la User Defined, file User.Lib
nella
cartella
CircuitMaker
2000.
Posizionarsi in questa libreria per salvare la
macro creata.
Il componente appena creato ed inserito nella libreria di CircuitMaker può essere posizionato
nello schema elettrico che si vuole realizzare.
Una volta posizionato dobbiamo indicare il tipo
di package appropriato da utilizzare nel modulo
TraxMaker. Posizionato il componente e
cliccandovi sopra il tasto destro del mouse, si
apre un menu in cui selezioniamo la voce Device
Properties… e quindi nella scheda che si apre
alla voce Package dobbiamo indicare il package
da utilizzare nel modulo TraxMaker.
Come si vede dalla figura ‘Divice Properties’, il pulsate
‘Pins…’ permette di editare l’indice dei pin del
componente per adattarlo al particolare package che si
vuole usare. Attivando questo pulsante si apre la scheda
che appare qui di seguito. In questa scheda, ad esempio,
cliccando sul numero 2 della colonna ‘Pin Designation’
si apre un riquadro in cui è possibile cambiare l’indice 2 e
poterlo rendere compatibile con la disposizione presente
nel package da usare.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
Creazione di una libreria di schemi personali.
CircuitMaker mette a disposizione un semplice strumento per poter creare una propria libreria
di schemi in modo da implementare la libreria di base User.Lib
Dal menu principale, scegliendo il comando Macros e quindi successivamente il comando
Macros Copier, appare la seguente videata.
Al primo utilizzo le due colonne Copy From e la colonna Copy To non mostrano nessuna
macro o schemi elettrici.
Il bottone di scelta New permette di creare un file-libreria in cui poter mettere gli schemi che
abbiamo creato in precedenza e alloggiati nel file User.Lib
Per conservare la macro creata in precedenza apriamo nella prima colonna il file User.Lib, che
è posizionato in C:\Programmi\CircuitMaker. A questo punto selezioniamo la macro che
vogliamo salvare e premiamo il tasto in alto >>>Copy>>>. Il tasto Exit permette di chiudere i
file e di archiviare le macro create.
Con la procedura appena descritta è possibile creare un file, diciamo MyLibrary.Lib, che
contiene tutti i nostri disegni. Questa libreria, nel modo descritto sopra, deve essere importata
nel file User.Lib per poter usare i nostri schemi su altre postazioni.
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Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
NOTE
1)
Nella scheda delle Device Properties alla voce Bus Data si può inserire una parola
che identifica un Bus comune. Ad esempio, se più punti del circuito necessitano di
una stessa alimentazione, supponiamo Vcc, allora per la leggibilità dello schema
quando si introducono i punti di alimentazione +V, nel campo Device Properties
basta mettere una parola tipo COMMON; per indicare che tutti questi punti
devono essere uniti da TraxMaker. In presenza di integrati digitali, usare la parola
chiave DVCC per collegare le alimentazioni (Digital Vcc) e DGND per collegare
tutti i punti di massa (Digital Ground).
2)
Nella costruzione di un componente in CirMaker si possono usare linee e testi
colorati per rendere lo schema elettrico del componente più leggibile.
3)
Nella costruzione dei package dei componenti usare come piazzola per i contatti
elettrici, la così detta PAD, la ROUND62 che ha un diametro di circa 1,57 mm. Al
di sotto di questa dimensione si hanno problemi quando si deve forare la piazzola
per inserire il piedino del componente.
4)
Nel modulo TraxMaker usare uno spessore di 0,25 per disegnare le sagome che
costituiscono il package del componente.
5)
Tenendo premuto il tasto CTRL (control) e cliccando su una pista si illumina tutto
il collegamento da pad a pad a cui fa parte la pista. Questo può permettere di
cancellare o cambiare la dimensione della traccia di collegamento in modo globale.
6)
Quando si realizzano package di componenti con più piedini controllare prima la
definizione dei piedini esistente nelle proprietà del componente elettrico e, quindi,
eseguire una corrispondenza 1:1 con le PAD che si usano nel package.
Appunti del corso di Sistemi Elettronici – Prof. Aniello Celentano – Pag. 21
Utilizzo del programma TRAXMAKER di CircuitMaker 2000
NOTA
Appunti del corso di Sistemi Elettronici – Prof. Aniello Celentano – Pag. 22