21 febbraio - SNALS Lombardia

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21 febbraio - SNALS Lombardia
Rassegna Stampa di
venerdì 21 febbraio 2014
SNALS / CONFSAL
CN24
20/02/2014
Testate on line
Corriere dell'Irpinia
21/02/2014
21/02/2014
Convegno: Una giornata per riaffermare la centralità della scuola –
Intervento del Segr. Gen. M.P. Nigi
ARTICOLI PRESI DAL WEB
CON I TAGLI ALL'ASSISTENZA DOMICILIARE, ANCHE GLI OPERATORI
RESTANO SENZA LAVORO+++
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
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la Repubblica
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21/02/2014
27/02/2014
27/02/2014
28/02/2014
DALL'IPSIA IL DRONE SOMMELIER
APPALTI PULIZIE, SPAZIO AL CONFRONTO
"UNA LAUREA AD HOC PER DIVENTARE PROF" COSI' IL PD DI RENZI VUOLE
CAMBIARE SCUOLA
EMERGENZA SPORCIZIA A RISCHIO CHIUSURA QUATTROMILA ISTITUTI
APPRENDISTI, DALLE REGIONI SI ALLA NUOVA FORMAZIONE
IL PIANO DELLA CAMUSSO RACCONTATO IN 100 TWEET
SCUOLA, TAGLI ALLE PULIZIE: A RISCHIO 11MILA ADDETTI
"GENITORI AL LICEO CON I FIGLI DISABILI O PAGHINO L'ASSISTENZA"
SCUOLE BLOCCATE, RAFFICA DI DENUNCE PER GLI LSU
QUESTA SCUOLA FA PAURA PIU' AI GENITORI CHE AI FIGLI
LE INDENNITA' DEL RENZIANO BONAJUTO PER LE BORSE DI STUDIO DELLE
SUPERIORI
LA FILOLOGIA NELLA BANLIEU UNO SCHIAFFO ALLA RICERCA
CERCARE UN LAVORO CON LA LAUREA IN ARTE
UNIVERSITA', IN 10 ANNI 78MILA ISCRITTI IN MENO
"SE IL FUTURO CONDIZIONERA' IL PASSATO"
TUTTE LE TESI DI LAUREA SULLA DISABILITA'
LAVORO - IL MIUR LANCIA LA SFIDA AI TALENTI
IL WEB NON VA IN CARROZZA
LETTERE-DOPPIA LAUREA? IN ITALIA NON SI PUO' FARE
RICERCATORE, FATTI PIU' IN LA' +++
Economia, Lavoro, Previdenza
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SPENDING, MOBILITA' OBBLIGATORIA PER GLI STATALI
BONUS PENSIONE PER I LAVORI USURANTI
RITO FORNERO "ALLARGATO"
UN PORTALE NAZIONALE PER GARANZIA GIOVANI
TASSE SUL LAVORO, UN TAGLIO DI OTTO MILIARDI
Int. a P.Hartz: "DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, IL MIO PIANO PER
Corriere della Sera
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01/03/2014
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21/02/2014
21/02/2014
21/02/2014
L'EUROPA"
CINQUE MESI PER UN LAVORO NUOVO
LE PICCOLE VITTORIE NECESSARIE A RENZI PER VINCERE LA SFIDA DEI
CENTO GIORNI
PROGRAMMA IN 8 PUNTI, E' SUBITO SCONTRO
OCCUPAZIONE DA TUTELARE
LO SCADENZARIO DI MARZO 2014
TUTTE PER PATUELLI, LE BANCHE CERCANO L'USCITA DALLA CRISI
TAGLI ALLA PREVIDENZA, UNA MISSION IMPOSSIBILE
PREVENZIONE, GAP DI 250 MILIONI TRA CAMPANIA E LOMBARDIA
MINI PATRIMONIALE PER ABBASSARE IL COSTO DEL LAVORO
GLI STIPENDI REALI DEI TEDESCHI PERDONO TERRENO
IL SOGNO SPEZZATO DI KIEV
RESTA IL BIVIO PER L'ECONOMIA IN CAMPO I NOMI DI PADOAN E DELRIO
"PIU' FLESSIBILITA' SUL DEFICIT SE FARETE LE RIFORME
MURO CONTRO MURO RENZI E ALFANO GIA' AI FERRI CORTI
Convegno: Una giornata per
riaffermare la centralità della
scuola – Intervento del Segr.
Gen. M.P. Nigi su CN24
Il Segretario generale dello SNALS-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha partecipato, lo
scorso 18 febbraio, all’incontro-dibattito “LA SERIETÀ DEGLI STUDI: UNA
SFIDA CHE IMPEGNA LE ISTITUZIONI E LE FAMIGLIE”, che si è tenuto presso
l’Auditorium del Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza.
Il link al sito di CN24 (www.cn24tv.it) dove si può vedere l’intero servizio è
http://www.cn24tv.it/news/83703/cosenza-una-giornata-per-riaffermare-lacentralita-della-scuola.html.
Trascriviamo le dichiarazioni
rilasciate da Nigi alla stampa di
CN24 al termine della giornata,
con
le
quali
“ha
voluto
evidenziare il ruolo centrale
ricoperto dalla scuola e dagli
insegnanti nella costruzione di
un avvenire per le nuove
generazioni, esposte spesso a
messaggi e modelli devianti”:
E’ una richiesta che il Sindacato
pone all’attenzione del Paese: una scuola diversa dall’attuale, imperniata sulla
serietà degli studi in un primo segmento di scuola, una scuola aperta dalla mattina
alle 8 alla sera alle 20, con il pomeriggio di attività complementari, distinte dalla
mattina, dove si dà la possibilità agli studenti e ai genitori - anche - di partecipare
alla scuola.
La scuola diventerebbe il centro del Paese, il centro della città, dove si faranno
attività complementari all’insegnamento tradizionale, un insegnamento che dovrà
però ritornare ad essere serio, restituire autorevolezza alla scuola, restituire dignità
professionale ai docenti perché in queste condizioni la scuola non produce
assolutamente quello che dovrebbe e quindi la carenza, anche nei confronti degli
altri paesi, ha una grossa incidenza anche sull’economia del Paese stesso.
Cosenza. Una giornata per riaffermare la centralità
della scuola
18 febbraio 2014, 16:58 Attualità
Cosenza - Una giornata di riflessione sul mondo della scuola e per fare il punto sui problemi
del comparto. Questo lo scopo dell’incontro organizzato nell'auditorium del Liceo
Scientifico Scorza di Cosenza dallo Snals, il Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori
Scuola, che vuole inoltre riaffermare come la formazione e l'istruzione debbano tornare ad
considerati elementi fondamentali per la costruzione dei cittadini e i lavoratori del domani.
All’incontro era presente anche il presidente nazionale del sindacato, Marco Paolo Nigi,
che ha voluto evidenziare anch’egli il ruolo centrale ricoperto dalla scuola e dagli insegnanti
nella costruzione di un avvenire per le nuove generazioni, esposte spesso a messaggi e
modelli devianti.
~ I Cosenza. Una giornat'l per riaffermare la centralità della
scuola
13FEBBRAlO2D14IG!>II
COSlONZA
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ICosenza. Una giornata per riafferrnar e la centralità della
scuola
•
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Una giornata di rillessioll8 sul mondo dena scuol;! a per rira • punto sui problemi del Compilrlo QlMI5to lo
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Sindaca to Na l ionale Autonomo lavoratori Scuola, me vuole inoltre riafferrnara come la form azione a
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del domani
Alinconlro era presente a nche il presidente nazionale del ..ndacato, Ma, co Paolo Nigi. che h. voluto
Febbraio di passione per ATA e LSU
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) del comparto scuola ricorderà con poco
piacere questo mese di febbraio che si sta concludendo.
Nonostante impegni e dichiarazioni solenni, già nello stipendio di questo mese per qualcuno ci sarà
la decurtazione per il recupero degli scatti annullati. Da marzo la decurtazione sarà generalizzata.
La promessa ne prevede la restituzione, ma per il momento, nel più crudele del solve et repete
(prima paghi poi protesta), la busta paga viene alleggerita. I sindacati della scuola già pensano sia
necessaria una specifica norma di legge interpretativa per tagliare il nodo gordiano dei contestati
provvedimenti amministrativi.
Ad ogni buon conto quattro sindacati rappresentativi del settore (Cisl, Uil, Snals e Gilda), oltre ad
operare presso il Parlamento per ottenere un emendamento risolutivo, hanno proclamato la
mobilitazione della categoria.
Per conto suo l’altro sindacato rappresentativo (Flcgil) ha proclamato per il personale ATA un mese
di astensione da ogni attività aggiuntiva a partire da domani.
Mese di sofferenza anche per 24 mila ex-LSU, i lavoratori precari assunti da agenzie per le pulizie
nelle scuole. La riduzione dei finanziamenti delle agenzie di lavoro ha comportato la drastica
riduzione dei loro stipendi.
In questi giorni hanno occupato diverse scuole del napoletano e della Campania.
Il 4 marzo per loro ci sarà uno sciopero nazionale organizzato dai sindacati di appartenenza (non
sono le OO.SS. del comparto scuola).
Soffre il personale ATA, soffrono gli ex-LSU, ma subiscono il disagio delle loro proteste anche gli
alunni delle scuole coinvolte.
mmrn
Data
Pagina
Foglio
21-02-2014
44
1
www.ecostampa.it
nSole9]{l
Quotidiano
Eccellenze. Dal Galilei di Castelfranco Veneto i migliori cervelli elettromeccanici della regione
Dall'Ipsia il drone sommelier
VENEZIA. Dal nostro inviato
Ipsia. Non è il nome di una
dea greca, ma il burocratico acronimo di Istituto professionale di
stato per l'industria e l'artigianato.
Mettete a confronto il suono aristocratico, quasi flautato, di liceo
classico, che peraltro ha il pregio
di sintetizzare un intero corso di
studi, con quello ermetico di Ipsia. Un destino già nel nome. Che
il deficit scientifico italiano sia
ALL'AVANGUARDIA
Ogni anno i 30 diplomati
dell'indirizzo meccanico
sono contesi dalle aziende
e trovano lavoro nel giro
di pochi mesi
Le superiori in Veneto
Licei
-Liceo Scientifico
Liceo Classico
Liceo Artistico
Liceo Linguistico
81
47
20
20
Istituti professionali
Ist.Prof. Industria e
I 51
Artigia_~n~a~to~~~~_-T__
l,st. Prof. per i Servizi
32
Commerciali
1st. Prof. Alberghiero
28
1st. Prof.per l'Agricoltura 23
1st. Prof.- Femminile
9
1st. Prof.lndustria e
2
Attività Marinare
Istituti tecnici
1st. Tecnico Commerciale 93
1St-Tecnico Industriale
68
Ist.Tecnico per Geometri 23
Il
Istituto Tecnico Agrario
1st. Tec. per Attività Socia li Il
Ist.Tecnico per il Turismo lO
1st. Tecnico Aeronautico
3
l
Istituto Tecnico Nautico
Altri
Ex-Istituto e Scuola
Magistrale
Istituto d'Arte
Convitto Nazionale
Conservatorio di Musica
Educandato
Accademia di Belle Arti
35
14
Il
8
2
l .
sti piccoli velivoli, i ragazzi stanno
sperimentando pure un drone
sommelier. È un dettaglio che per
comprare un piccolo velivolo negli States Pauletto abbia investito
cinquecento euro della sua tredicesima. Lui si scherrnisce: «Non
ho fatto niente di eroico. I fondi
della scuola sono quelli che sono e
iragazzi tengono tantissimo a questo lavoro». Santa umiltà.
Gli studenti raccontano di aver
scelto il Galilei grazie al passa paroladiparentioarnicichegiàl'avevano frequentato. Nazzareno 1301zon, il vicepreside esecutivo con
laurea in Lettere antiche all'università di Padova, cita un dato che
dovrebbe far riflettere: «Ogni anno i 30 diplomati dell'indirizzo
meccanico trovano lavoro nel giro di qualche mese». Spesso sono
contesi da altre aziende che li contattano nella società che è stata
più lesta il-d assumerli. Spiega il vicepreside: <<Avremmo bisogno almeno del doppio di diplomati per
soddisfare le richieste: ma gli
iscritti sono calati di un terzo in
dieci anni». Bolzon, dauomo dilettere, lancia la sua proposta sul nome: «Farei come in Francia, dove
tutte le scuole si chiamano licei».
Liceo artigiano o scuola politecnica, decida il ministero. E gli iscritti, come per incanto, lieviteranno.
M.Mau.
©RIPRODUZlONERISERVATA
068391
frutto dei colpi a vuoto dell'antipedagogia onomastica? I fautori della scuola classista saranno soddisfatti, ma forse li sorprenderà scoprire che a dispetto dell'infelice
acronimo (<<dovremmo chiamarle scuole politecniche», suggerisce Stefano Micelli) l'Ipsia Galileo
Galilei di Castelfranco Veneto,
uno dei migliori d'Italia, sforna
ogni anno il meglio dell'intellighenzia meccanica ed elettrotecnicadelNordest.
Seicento iscritti, tutti maschi,
eccetto due donne (e questo qual-
che dubbio sull'appeal del nome
dovrebbe farlo sorgere), che al
mattino strisciano il badge
nell'apposita macchinetta e da
quell'istante sono tracciabili dallefarnigliee daiprofessori,dacinque anni incollati al registro elettronico che compulsano attraverso l'inseparabile Ipad. L'edificio è
in mattoni rossi, i corridoi luminosi, laboratori con macchinari
d'avanguardia, una zona ristoro
che si affaccia sul parco interno
con tavolini colorati e forno a microonde. Unascuolamoderna,razionale, spaziosa, malgrado
l'avesse voluta l'ex partigiano e
deputato democristiano della Costituente Domenico Sartor nei
lontani anni Cinquanta. Sartor,
che fu più volte sindaco di Castelfranco, aveva due chiodi fissi:
scuole e ospedali d'avanguardia
Prima di costruire il nosocomio
della sua città girò mezza Europa
alla ricerca di un modello funzionale e architettonico che a distanza di mezzo secolo mostra ancorala sua modernità.
TI Galilei è sinonimo di innovazione. TI professore di elettronica
DanielePauletto hamesso adisposizionedel Comune di Castelfranco un paio di droni per la distribuzione dei farmaci agli anzianimessi a punto con i suoi studenti. Nonostante le regole sempre più restrittive dell'Enac sull'uso di que-
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Scuola: testate nazionali
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''Una laurea ad hoc per diventareprof'
così il Pd di Renzi vuole cambiare la scuola
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Quotidiano
npiano: docentiselezionatidaipresidiederoghe allaleggeFomerosullepensioni
STABILIZZAZIONE del precariato in pochissimi anni, nuove
assunzioni con concorsi gestiti
dallescuole,revisionedellalegge Fornero per i docenti e una
laurea ad hoc per insegnare. Il
Pd di Renzi inizia dagli insegnanti. Ed è una mezza rivoluzione cne punta sul merito per
fare uscire dalle secche di una
crisi economica senza fine il
Paese. Il documento su cui sta
lavorando il responsabile
Scuola e Welfare della segreteria del Pd, Davide Faraone, che
Repubblica è in grado di anticipare, è pieno di importanti novità che, stando alle intenzioni
del premierincaricato, dovrebbero trovare attuazione in tempi brevi. Merito e non solo anzianità, ecco le parole d'ordine
per gli insegnanti del terzo millennio. Per colmare la casella
lasciata vuota dalla Gelminiche riuscì a varare la riforma
della cosiddetta Formazione
iniziale degli insegnanti - il
Partito democratico ha già
messo a punto un piano che
verrà sottoposto al nuovo esecutivo e al nuovo inquilino di
Palazzo della Minerva.
In primis, il Pd intende dare
soluzione all'annoso problema
del precariato della scuola Secondo i calcoli effettuati dai tecnici di viale Trastevere, a partire dal 2017 i pensionamenti
viaggeranno al ritmo di 40rnila
unità all'anno. Per sbloccare il
turn-over, il nuovo governo intende modificare i paletti della
legge Fornero, che non tengono conto della specificità dellavoro degli insegnanti, rendendopiùfacilel'uscitadimaestrie
prof dalla scuola. Ad agevolare
il tutto, l'età dei docenti italiani,
che con una media di 50 anni
sono tra i più vecchi d'Europa.
Nell'arco di una sola legislatura, i 185mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali ad
esaurimento dovrebbero trovare una cattedra fissa. Ci sono
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Scuola: testate nazionali
poi i 90mila che si abiliteranno
con i Percorsi abilitanti speciali
egli 11 mila che hanno ottenuto
il lasciapassare per l'insegnamento attraverso i Tirocini formativiattivi,previstidallariforma Gelmini.
Una fetta di questi precari,
"di serie B" perché non potranno avere accesso alle graduatorie provinciali ad esaurimento,
potranno invece ottenere un
contratto a tempo determinato
di durata triennale. Una novità
assoluta che ha l'obiettivo di
garantire lIna maggiore continuità didattica all'interno delle
scuole dopo il disastro della
riforma degli ordinamenti
messaasegnodallacoppiaTremonti/Gelmini. Ma servirà anche a gestire le supplenze annuali e quelle di lunga durata e
perrenderefmalmenteattuativo il cosiddetto organico dell'autonomia previsto dall'ex
ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo. In questo modo, le scuole avranno a disposizione le risorse dì personale per
le supplenze e perrendere realmente flessibile il curriculum
scolastico e adattarlo al Piano
dell' offerta formativa.
Per smaltire prima possibile
il precariato storico, con l'accordo dei sindacati, nei primi
anni la quota di assunzioni dalle liste dei precari sarà maggiore - si vorrebbe partire dal 75
per cento - per ridursi man
mano che il popolo dei supplentisiassottiglierà.Dicontro,
le assunzioni secondo la nuova
procedura concorsuale in cantiere dovrebbe prevedere una
quota iniziale del 25 per cento
che aumenterà fmo ad arrivare
al cento per cento nel 2018. Ai
nuovi concorsi potranno partecipare soltanto gli abilitati
che usciranno da facoltà create
adhocperl'insegnainentoeinsenti in albi territoriali a numero chiuso. «Va introdotta - si
legge nel documento -la possibilità per le scuole di valutare
i docenti che lavoreranno con
loro e selezionarIi in base alla
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ad
uso esclusivo
propria offerta formativa». Attualmente, la riforma Gelmini
varata nel 2011, prevede un
percorso universitario abilitante quinquennale per gli insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria,
che diventa di sei anni - cinque di formazione e uno di tirocinio - per i futuri docenti di
scuola media e superiore. Ma il
reclutamento viene ancora effettuato secondo le vecchie regole: concorsi per esami e titoli.
In via Sant'Andrea delle Fratte
simeditadirivisitareiltirocinio
formativo attivo, sia nelle modalità di accesso sia in quelle di
svolgimento, che verrà retribuito dando ai giovani insegnanti la prima possibilità di
guadagno. Gradualmente le
graduatorie d'istituto verranno
abolite e fra qualche anno nessundocentenonabilitatopotrà
più insegnare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L'obiettivo
è ilU'Zenu:oe
Upncariato
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Peri supplenti
so:nopNVisU
contratti a tern.po
d.ete~to deUa
durata di tlre aum.i
068391
SALVO IN1RAVAIA
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Apprendisti, dalle regioni
Sl alla nuova formazione
Piano formativo 'di 120 ore ))er chi possiede solo la
licenza di scuola secO'ndarla di primo grado, che SCèndono a 80 per i diplòlllati, mentre ai laweatl ne spette.
l"IJ.lmo 40. E lè'COllO$Ce..ze.acquisite ~o ince:ntilate,
fra l'altro, sui «èomportamenti per garantire maggiore
sicurezza sullav:oro, sull'organizzazione aziendale»,
nonché sull'alfabetizzazione digitale. I..3 Conferenza
stato-regioni accende il semaforo verde sulle Linee
guida per la disciplina del contratto di apprendistato
pr()fessionalizzante (o éontratto di mestiere), quattro
mesi dopo averragglunW un 'intesa sul testo di riordino
della seeon~ tipologia.del modello di inserimento per
ragazzi con JQeoo di 29,.anni, rifor:tJlato col decreto legislativo 167120U (stvedaltaliaOggi dcl221,1(013).
E, sempre nella giornata di ieti, si fa un PassQ in avanti
sulla strada deU'attuazionedella Garanzia giovani, il
piano Ueper lmerimento degli under24da 1,5 miliardi.
l1obiettivo, racconta Gianfranco Simoncini, coordinatore degli assessori regionali al lavoro, era assicurare ai
ragazzi un itinerario formativo effettivo, con «un'offerta
pubblica e obbligatoria» e, nel contempo, si semplifica
«1a procedura che.deve essere seguita dalle aziende» che
accolgoooilpersonale; quanto alladurata e ai contenuti
del periodo di trasmissione delle nuove competenze,
oltre a innalzare il livello di quelle acquisite sui banchi
discuo1a, «si è puntato molto sulla modernizzazione,
incentivando i diversi strumenti per la formazione a
distanza». Inoltre, viene valc>nzzato «profondamente»
il molo delle impre$eper tutte quelle attività che implicano l'insegnamento di un mestiere,pertanto nell'eventualità.sia l'aziendaacvoler garantire anche l'apprendimento di base ai giovani assunti occOlTerà che essa
«risponda, a specifici requisiti di qualità.
Quanto, invece, alla Garanzia giovani, grazie al via
libera alla piattafonna tecnologica il pr()gramma partirà
omogeneamente sul terriWrio nazionale, permettendo
ai beneficiari di registrarsi da marzo (per candidarsi a
un lavoro, un contratto da apprendista, un.tirocinio o
unpercorso formativo) dai portali www.garanziagiovani.
gov.it e www.clic1awro.gov.it e,4ai siti regionali; le in.formazioni sui servizi e il monitoraggio saranno fruibili
dai Centri per l'impiego alle agenzie autorizzate, dalle
amministrazioni al ministero del weJfare.
068391
Simona D'Alessio
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24/25
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Nuove tasse per fabbricare i posti
Il piano della Camusso
raccontato in 100 tweet
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Quotidiano
No al contratto con tutele crescenti e pure all'integrazione scuola-lavoro
Dalla Cgil una bocciatura preventiva per la riforma del prossimo governo
::: EMMANUELE MASSACiLI* ro spesso il diavolo si nascon- tolo del Piano dedicato ai gio- può permettersi di perdere e
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non
alla quale i tanti giovani disoccupati guardano con ansiosa curiosità, non trovando
nessuno disponibile a spiegargli come funzionerà, chi
se ne occuperà, chi potrà goderne. Oltre gli slogan, è a
questa attesa che politica e
parti sociali devono, ognuno
secondo la propria responsabilità' dare una risposta.
*Presidente dell'Adapt
Tw,nl"'I@r'I'I'as"'"
......
......
I PUNTI
LICENZIAMENTI
l'articolo 18 dello Statuto
dei lavoratori non si tocca:
deve restare in vigore anche
per i nuovi contratti
TIROCINI
Via libera a stage e tirocini
ma
soltanto
formativi
all'università. L'integrazione
fra scuola e imprese non può
essere praticata prima
EUROPA
L'Europa deve essere coinvolta in un Piano straordinario per la crescita e per l'occupazione
IMPOSTE
Non è escluso il ricorso a
nuove imposte per finanziare il Piano, a cominciare dalIa patrimoniale caldamente
«consigliata» anche dalla
Merkel
068391
de nei dettagli della realizza-vani. Il lavoro dei giovani è
111111 Il lavoro decide il futu - zione pratica. Per questo è individuato come priorità asro. In preparazione al con-tanta l'attesa della bozza di ri - soluta delle politiche del lagresso nazionale previsto per forma del mercato del lavoro, voro. La crisi ha permesso alil prossimo maggio, la Cgil ha forse ancor più della curiosità la Cgil di superare lo storico
recentemente lanciato una verso il nome di chi dovrà cu - pregiudizio circa il rapporto
vera e propria offensiva social rarsene. Sempre per questo tra giovani, università e lavo(Facebook e Twitter in parti- molte dichiarazioni social ro. Purtroppo tra le righe è incolare) sul tema delle riforme della Cgil avranno bisogno di vece ancora percepibile la
per il lavoro. #JobFact è l'ha- necessari chiarimenti nei diffidenza verso l'integraziostag scelto per presentare in prossimi mesi.
ne scuola-lavoro. Esplicita è
100 tweet il proprio piano del
L'impianto del Piano è cul- l'intenzione di favorire i tirolavoro. Non a caso il princi- turalmente interessante. A cini formativi: compito, a
pale sindacato italiano ha vo- fianco di convincimenti tra- detta del sindacato, sopratluto richiamare il Jobs Act dizionali del sindacato "ros- tutto dei professori universirenziano, impantanatosi tra so", ve ne sono altri più ori - tari, che devono portare i rale crescenti urgenze politiche ginali, suggeriti dalle urgenze gazzi "sul campo" per «mostrare lavoro imprese». Al
del nuovo premier, ma da lui della presente epoca.
prepotentemente rilanciato il
La pretesa è quella di vei - contrario quelli liceali si degiorno dell'accettazione con colare proposte che possano vono dedicare a «indagare
riserva dell'incarico dal presi- effettivamente creare lavoro, storia città» e a insegnare agli
dente Napolitano (<<la riforma utilizzando meglio le risorse allievi a «trasferire ad altri 10del lavoro entro marzo»). Po- che ci sono, recuperando ro conoscenze». Molto esplico più che tweet erano (so- l'evasione, facendo cassa con cito il sostegno al contratto di
no?) gli intendimenti cono- la patrimoniale, scommet - apprendistato, in alternativa
sciuti di Matteo Renzi sulla-tendo sulla spesa pubblica al contratto unico, definito
voro, in cento tweet sono rac- per l'innovazione, la politica «un imbroglio»: «meglio invechiuse le proposte della Cgil. economica (<<attiva», dicono i stire su nuove competenze
A tutto guadagno delle velo- tweet), i lavori del futuro, i sa- giovani: valorizzare e garanticità di lettura, certo. Anche peri e coinvolgendo l'Europa re diritti #Apprendistato».
del risparmio di carta. Non in un "Piano straordinario
L'accento sui giovani è il
proprio funzionale come tec- per la crescita e per l'occupa-punto di unione più forte tra
nica se si tratta di provare azione". Questa è la parte tutto le idee di Susanna Camusso e
comprendere le intenzioni sommato più tradizionale le preoccupazioni di Matteo
reali e le proposte concrete di della proposta, che sconta Renzi. Il contrasto reale, non
protagonisti di primo piano una anacronistica fiducia ideologico, convinto, alla didella nostra economica: il verso la capacità del "pubbli- soccupazione giovanile sarà
premier e il più numeroso co" (pure molto attaccato nei certamente la cartina di torsindacato dei lavoratori. Più vari tweet) di #crearelavoro. nasole di qualsiasi politica sul
volte si è ricordato che in ef- Deriva da questo ottimismo il lavoro dei prossimi mesi. Befetti le beatitudini cristiane favore della Cgil verso lo stru - ne fa la Cgil a ricordare al gosono efficacissimi e sintetici mento del Piano straordina- verno che è ai nastri di partweet ante litteram. Se la sin- rio, chiesto tanto alla politica tenza il piano italiano di attesi è certamente dote divina, italiana, quanto a quella eu- tuazione della Youth Guarantee.
tuttavia nella più terrena eco- ropea.
nomia e legislazione del lavoPiù originale l'esteso capiUn'occasione che nessuno
riproducibile.
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IL~MA.TTINO
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Foglio
21-02-2014
37
1
Ucaso
«Genitori al liceo con i figli disabili opaghino l'assistenza»
Lettera del dirigente scolastico
per fronteggiare i disagi dovuti
al dissesto del Comune
A proposito di diritti negati, «con la
presente comunicazione desideriamo informarvi che dal 15 febbraio,
per motivi legati al dissesto finanziario del Comune di Napoli, è stato sospeso il servizio di assistenza materia le agli alunni con particolari
disabilità». Il dirigente scolastico del
liceo artistico statale del quarantasettesimo distretto scrive ai genitori degli studenti con problemi psichici e
fisici: «Siete convocati perunariunione allo scopo di trovare una soluzione». Ma le proposte avanzate sembrano portare in un vicolo cieco e riflettere una crisi del welfare senza precedenti.
«Le uniche possibili soluzioni - sostiene la preside - ci appaiono essere la
presenza di un membro della famiglia a scuola per sopperire ai bisogni
materiali dei propri figli o l'eventuale
disponibilità ad autotassarsi per costituire un fondo utile ad individuare
l'utilizzo privato di un assistente materiale». Chiaramente, in attesa di risposte agli «accorati messaggi all'ufficio competente del Comune diN apoli». Commenta Toni Nocchetti, presi-
dente dell' associazione «Tutti ascuola» che raggruppa i genitori di bimbi
e ragazzi disabili: «È l'Apocalisse dei
diritti dei più deboli».
Polemiche e proteste sono in corso
da giorni. Da quando oltre 240 alunni' nelle scuole materne comunali e
istituti superiori, non possono seguire le lezioni perché gli addetti all' assistenzamateriale hanno sospeso il servizio, affidato alle cooperative sociali, a causa dei mancati pagamenti.
«Si tratta di attività essenziali - sottolinea N occhetti - che, per un inspiegabile accordo mai scritto con il ministero dell'Istruzione, le scuole lasciano svolgere a lavoratori precari che
consentono ai bambini e ai ragazzi
disabili di spostarsi, mangiare o fare
la pipÌ». Sui motivi della vertenza, aggiunge Nocchetti: «Da novembre
2012 le cooperative non ricevono un
centesimo».
In una lettera firmata dal presidente
della cooperativa «Nuova Saironlus»
e dal presidente del consorzio «Confini» sono elencate le difficoltà «oramaiinsormontabili, anche nel reperire risorse finanziarie, che mettono a
repentaglio la consueta puntualità
nel pagamento degli stipendi» ai dipendenti e, come termine ultimo per
sbloccare i crediti, è indicato il 31
marzo prossimo, precisando che, al-
trimenti, saranno avviate «le attività
propedeutiche» per procedere al licenziamento collettivo dei 117 lavoratori impiegati. CosÌ esplode l'agitazione. Una protesta che si salda con
quella dei disabili e dei loro familiari
colpiti dai pesanti disagi. Da quando
il servizio è sospeso, tutte le mattine
alle 9,30 studenti costretti anon andare a scuola chiedono di potere trascorrere la giornata assieme al sindaco Luigi De Magistris. «Senza essere,
per ora, ammessi a Palazzo San Giacomo» dice Nocchetti che puntualizza: «Ovviamente i disabili sirecheranno a giorni alterni anche dal direttore
dell'ufficio scolastico regionale, Diego Bouché, per sollecitare unaassunzione di responsabilità da parte del
ministero».
Manifestazione che si annuncia ad oltranza: «Fino alla risoluzione della
vertenza. Sarebbe interessante, intanto, comparare ifondi che il Comune impegna per gli stessi servizi di assistenza scolastica forniti da enti diversi (Napoli sociale, ad esempio)
per scoprire che la buona amministrazione si realizza con le scelte economiche e non con i tornei di tennis». CosÌ Nocchetti bacchetta l'amministrazione.
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Quotidiano
m.p.
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Servizio sospeso
dalle cooperative
che non ricevono
un euro dal2012
Alunni si recano
al Municipio
anziché in classe
S~~'7.i~b~te, raffica di denunce per gli Lsu
~~:.::"edl""",no'Dccupanon'dlodlfiCl:)lllbblloo,,"n'lm"'"DII"lai"'IPOOId,llal'rocu'a
068391
La manifestazione Genitori con i
figli davanti al Municipio
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Ql,JESTA SCUOLA FA PAURA
PIU AI GENITORI CHE AI FIGLI
di Arnaldo Greco
e sospettate che avesse ragione Hans Christian Amlel'sen a
en'dere che la paura faccia bene ai bambini, le tre ragazzine
_
Miko, Mako e Mutsuko saranno delle vostre valide alleate.
La peste, la vanitosa e la secchioni) infrangono con dìssucl'unte
naturalezza il più semplice dei divieti, «non aprite quei!;,!!
por!:\», e il1nese<ulO l'osi una serie di avventure bizzm'r-i."
e spaventose, Nonostante le Iv commer'ciali e, Hncor' dr
più, i nUOvi eanali di cartoni animati a nastro continuo
abbiano sensibilmente modificato le nostre nttl'se
sull'intrattenimento per bambini, al l'inema Sic11l10
ancora abituati il lungometl'aggi d'animazione più
rassicuranti.l'el'ciòLa scuola più pazza del mondo (in
uscita il 27 febbraio) costl'Ìngerll anche gli aecompagnaLol'Ì adlùti a uno sforzo inconsueto.
S
Foglio
21-02-2014
110
1
Il film è un horror per bambini, molto più horror di MOllster HOllse e Pcrranor/7/a!/ al cinema, o Carle/to il prillcipe dei mostri p Scooby-Doo
in tv. Durante l'open day (giorno abitualmente di paura solo per i
genitori) le tl'e bambine truccano e travestono un modello anatomico a grandezza nalurale dell'aula di scienze. «Il signor nudo», come
lo chiamano 101'0, si risveglierà di notte insil'l11p a uno stuolo di altri
strani personaggi dell'aula di scienze, della pisdna e dell'uula di musica (molto divPl'tpntP la sflda tra quelli il manifesto di Mozart e
quello di Beethovpn), decisi a fargliela pagare,
Anche ,;e PO'l"> in tPl11pO per Carnevale, è più un fìlm da Hal!oween l'he
risponde il lino tipica domanda da «piccoli briviclÌ»;
(,(!HI succede, dentro la scuola, di notte? Oltre al
:~usto per lo spavent.o, il regista Takekiyo IIiloshi
,.;tuzzicn anche la curiosità dei bambini per le cose
semplil'emente schif1ltose (gli insetti, il Illostro
c1w mangia 1<1 ('11('C[1, i barattoli ehe contengollo
sostanze vi"cidL' o rivoltanti). E 1(' ragazzine
non hanno imbarnzzi per le parti intime del
Illodello anatomico, ('he decorano come fosse
un elefante l'Ìcordandoci ('\W la nmlìzin è solo
•
nell'o('chio (adulto) di chi guarda.
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OIlESTASCUOLA FA PAURA
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la Repubblica
CHE COSA ACCADE NELLE AULE DI NOTTE? UN HORROR
PER BAMBINI LO RACCONTA. IN MODO SPAVENTOSO
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Settimanale
SUPPLEMENTO DE
ROMA
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21-02-2014
49
1
Le indennità del renziano Buonajuto per le borse di studio delle superiori
I gettoni del consigliere comunale agli studenti degli istituti di Ercolano, Portici e Torre del Greco
delle scuole medie superiori di Ercolano, Torre
del Greco e Portici. Interverranno il magistrato
della Corte Costituzionale Luciano D'Angelo; il
parroco di Caivano, Maurizio Patriciello; il
tenente colonnello dell'Esercito Antonio
Grilletto; il colonnello dell'Esercito Antonio Del
Monaco; il sindaco di Portici Nicola Marrone.
«In un momento di così grande crisi anche di
valori, l?unica possibilità che abbiamo per
migliorare le nostre città è quella di diffondere
la cultura della Legalità e dello studio», dice
Buonajuto.
068391
ERCOLANO. Anche quest'anno le indennità
del consigliere comunale Ciro Buonajuto si
"trasformeranno" in borse di studio per gli
studenti che frequentano l'ultimo anno delle
scuole superiori di Ercolano, Portici e Torre del
Greco. L'associazione "Ciro e Antonio
Buonajuto", presieduta da Carmen Lopez, ha
organizzato per oggi alle 9, presso l'auditorium
dell'istituto scolastico "Tilgher" di Ercolano
alla via Casacampora, un seminario sulla
Legalità dal titolo "Legalità e rispetto per
l'ambiente", al quale parteciperanno i giovani
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COBBIEBE DELLA SEBA
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Visti da lontano
di Massimo Gaggi
Cercare un lavoro
con la laurea in arte
na laurea in storia dell'arte? Meglio andare a lavorare in fabbricCl». L'eterno dibattito sull'utilità di
un titolo di studio in materie umanistiche che
offrono pochi sbocchi di lavoro, contrapposto alle discipline scientifiche che, almeno sulla carta,
danno maggiori possibilità, è riesploso in America tre settimane fa per
una sortita di Barack Obama, liquidata dai più come infelice, ma in realtà volutamente provocatoria. II presidente americano si è scusato ieri
con una lettera inviata a Linda Downs, direttore della College Art Association: una delle prime a protestare per le parole da lui pronunciate
durante una visita a uno stabilimento della General Electric. Impegnato in un tOUT tra la gente per spiegare le sue idee sul rilancio del mercato del lavoro, appena esposte nel Discorso sullo Stato dell'Unione, Obama disse allora davanti a una platea di operai che molti giovani americani potrebbero guadagnare di più e trovare più facilmente lavoro imparando un mestiere utile nell'industria, piuttosto che diplomarsi in
discipline storico-artistiche.
Giulio Tremonti l'aveva detto da noi qualche anno prima con linguaggio più brusco: «Con l'arte non si mangia». Provocando, manco a
dirlo, una tempesta di polemiche. Pur avendo usato parole più prudenti, Obama sapeva di andare incontro allo stesso destino: «Adesso
mi seppelliranno di e-mai! di protestCl». Èsuccesso e il presidente (peraltro laureato in materie umanistiche) ha preso carta e penna: «Chie.
do perdono, non volevo mettere in
dubbio !'importanza di una delle
materie che al college ho studiato
con più passione. Parlavo del mercaLa gaffe di Obama to del lavoro, non del valore della
storia dell'arte. Accetti le mie scuse.
sugli studi
Stavo solo dicendo ai giovani che
magari non si sentono portati per un
umanistici
lungo percorso accademico che non
riapre un annoso devono vivere una formazione tecnica come una soluzione di ripiego, vidibattito
sto che può aprire loro una carriera
valida e ben retribuitCl».
La Downs ha accettato le scuse, ma la polemica continua perché negli Usa, costretti a importare ingegneri e matematici, le università lamentano il crollo delle iscrizioni nelle discipline classiche e avvertono
che tutto questo è pericoloso perché è qui che si impara a sviluppare il
pensiero critico.
Una polemica che rischia di diventare una partita a ping pong senza
fine se non si prova a cambiare registro. Come fa il critico d'arte Jonathan Jones che sul Guardian distingue: «Anche ai miei tempi studiare
storia dell'arte sembrava inutile, un parcheggio di prestigio. Andavo
nella biblioteca della mia università inglese e mi sembrava piena di
gente interessata solo alla prossima battuta di caccia alla volpe: era la
laurea facile ed elegante per gli aristocratici. Non è più cosÌ: oggi facoltà artistiche e corsi postuniversitari sono frequentati da ragazzi determinati che lavorano sodo. Sanno che anche l'arte può rendere, magari
attraverso le gallerie, le riviste specializzate, le case d'aste». Ha ragione
lui. Non è importante solo cosa si studia ma anche come si studia: conosco ragazzi che puntano alla laurea in discipline artistiche perché le
amano, ma cercano di specializzarsi con un occhio alle carriere, come
quelle di manager dei musei, che possono offrire uno sbocco concreto.
~
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"tIII@massimogaggi
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21-02-2014
12
1
Università,
in lO anni
78mila iscritti
•
In
meno
Il CASO
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ROMA Negli ultimi 10 anni gli atenei
italiani hanno perso 78.000 immatricolati. Il numero dei diplomati
nelle scuole italiane rimane costante, ma circa un quarto degli
studenti non si iscrive più all'università.
Le matricole, oltre 338 mila nel
2003-2004,
sono
diventate
260.645 quest'anno. Lo scorso anno erano a quota 269.581 e due anni fa 280.134. Dal Miur fanno notare che quest'anno si registra una
mini frenata nel calo - circa novemila in meno rispetto all'anno
2012-2013 mentre il confronto precedente faceva registrare un calo
di oltre 10.500 iscritti. In ogni caso
la tendenza è in negativo e continua ad allontanare l'Italia dalla
possibilità di raggiungere il 40% di
laureati entro il 2020, come stabilito a livello europeo. La fotografia
emerge dall'Anagrafe nazionale
degli studenti messa a punto dal
Miur in collaborazione con il Cineca. «I dati relativi agli iscritti e immatricolati, per l'anno Accademico 2013-14 - spiegano al Miur - sono da considerarsi provvisori, ma
è probabile che si discostino da
quelli definitivi solo per una manciata di numeri». Intanto i rettori
hanno scritto a Matteo Renzi, per
segnalare «le emergenze non più
rinviabili». Negli ultimi 5 anni
l'università italiana ha perso
10.000 ricercatori, rimasti fuori
dall'Università per il continuo
blocco del turn over. «Serve - scrive il comitato dei rettori al premier incaricato - un piano straordinario per i giovani migliori. Diamo loro un'opportunità, altrimenti serviranno altri Paesi».
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Oltre le frontiere del sapere
«Se il futuro condizionerà il passato»
Il fisico Leggett inaugura iColloqui della Federico II mettendo in discussione anche l'idea del tempo
Ugo Cundari
gi data per scontata un domani potrà essere messa in discussione e
sorpassata».
I punti fermi della scienza e delle
conoscenzeumaneattualipiùarischio, secondo Leggett, si riassumono in cinque proposizioni: ciò
che è vero non è falso; il passato influenza il presente che a sua volta
influenza il futuro; i fenomeni paranormali sono frodi o allucinazioni;
le proprietà delle cose grandi sono
conseguenza delle cose piccole;
l'universo non ha uno scopo.
«Scommetto che almeno una, ma
forse anche due di queste verità
oggi fuori discussione, tra cento o
mille anni saranno confutate, e si
dimostrerà che è vero il contrario». Secondo Leggett a rischiare
di più è la nostra comune visione
del tempo. Anche se oggi la comunità scientifica e ogni comune
mortale hanno la certezza che il
tempo possa andare solo in avanti, che si sposti dunque avanzando, come d'altra parte l'universo
cammina espandendosi, «non è
detto che non possano esserci alcune regioni di spazio in cui il tempo scorra indietro».
Un tema certo scivoloso, perché condizionerebbe anche il nostro libero arbitrio, ma l'ovvietà
nella scienza è una aporia, una
contraddizione in termini. L'unica certezza è che anche la prossima rivoluzione scientifica riceverà molte resistenze dal mondo accademico prima di essere accettata,maallafine, se è realmente valida, non potrà che imporsi. Almeno fino alla prossima rivoluzione.
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l sole gira intorno alla Terra
e l'universo è immutabile.
Sono due verità a lungo ritenute indiscutibili da ogni uomo di scienza, almeno fino
all'arrivo, nel primo caso di
Copernico, nel 1543, e nel secondo
caso di Hubble, nel 1933. E ancora:
prima della teoria sulla relatività di
Einstein, nel 1905, l'umanità era convinta che il tempo e il modo in cui si
verifica un evento non dipendono
anche dall'osservatore, mentre fino
al 1964 gli scienziati mettevano la
mano sul fuoco a proposito dell'unicità delle proprietà dei sistemi fisici
isolati.
L'insegnamento da trarre è che
«la scienza vive di rivoluzioni, e non
deve mai sentirsi immune da dubbi
o da rovesciamenti di punti di vista».
Parola del celebre scienziato inglese
Anthony James Leggett, vincitore
del N obel per la fisica nel2003 per gli
studi intrapresi nel campo dei superconduttori e dei superfluidi, che ieri a
Napoli ha inaugurato gli «Antonio
Barone Physics
nel
Colloquia»
Centro congressi
di Monte Sant' Angelo. Organizzati
per il Dipartimento di fisica della Federico II da Giuseppe Longo e Pasqualino Maddalena, i colloqui
avranno cadenza
semestrale
con
ospite sempre un
Nobel,'e ~~nò' appunto aeOlcan alla
memoria di Barone, brillante fisico
scomparso prematuramente nel
2011, considerato uno dei pionieri
della superconduttività in Italia. Lo
stesso Leggett gli ha reso omaggio ri _
cordando la sua amicizia con lo stu _
dioso napoletano: «Come tutte le
grandi menti scientifiche, Barone
non si tirò indietro dall' affrontare
un campo ignoto negli anni Ottanta
come
quello
della
superconduttività, ottenendo risultati straordinari. A tutt' oggi, il gruppo di studiosi napoletani di questo
aspetto è riconosciuto come leader
nel mondo».
Perfettamente in sintonia con lo
spirito di pioniere di Barone, nella
sua lezione Leggettha cercato di delineare la prossima rivoluzione scientifica' una tematica suggestiva e dai
risvolti intriganti. Come Copernico
dimostrò infondata la tesi, data per
secoli come una verità acquisita,
che fosse il sole a girare intorno alla
Terra, e come via via si sono succedute nel tempo rivoluzioni scientifiche tali da mettere in discussione
le nostre certezze, così c'è da aspettarsi che succederà in futuro. Leggett questo aspetto l'ha illustrato
con molta chiarezza: «Tutte quelle
che nel passato si pensava fossero
conoscenze comuni, sono state
poi confutate e si è dimostrato il
contrario. Anche se non sono un
magoe,comedissenelsecoloscorso Niels Bohr, fare previsioni è difficile soprattutto se riguardano il futuro, sono sicuro che una verità og-
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COBBIEBE DELLA SEBA
SEllE
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21-02-2014
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1
Perché non vadano
perdute. e siano
consultabili, nasce
il progetto "la città
Non è mai facile parlare e scrivere di disabilità.
Ci sono piiI buchi dove rischiare di cadere che
per le strade di Roma. Da quello di enfatizzare
la condizione, alla spettacolarizzazione delle
capacità, a focalizzarsi sull'assistenza e slùla
patologia, a fornire una immagine passiva
delle persone. Ecco perché approfondire ciò
che si fa e come lo si fa, per migliorare, è
importante. In questo, viene in aiuto anche
l'università. Awnentano le tesi sulla disabilità
e dò che vi gira intorno. Ve ne sono anche
sulla comunicazione. Da segnalare quella di
Alessio Coveili su "Inclusione, comunicazione
e rappresentazione della disabìlìtà. Orientamenti e tendenze nell'informazione giomalistica online" (Un. Foro Italico di Roma) e di
Silvia Galimberti "Tv e sport paralimpici: lin··
guaggi, limiti e trasformazioni" (On. Cattolica
di Milano), sul linguaggio corretto partendo
dallo sport paralimpico. Sono lavori importanti che spesso si perdono. On progetto vuole
evitarlo. Sì chiama "La città raccoglie Sapienza", di "Aiutiamoli a Vivere", e ha l'obiettivo di
creare un archivio, consultabile da tutti, delle
tesi di lamea sul "tema delle pari opportunità
per disabili, \'ìntegrazione e !'inclusione".
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Il Miur lancia
·la sfida ai talenti
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Parte anche in Italia l'era
dei «Challengeprize» sul
modello anglosassone. li
ministero dell'Istruzione ha
lanciato ierila prima sfida
per l'innovazione. Saranno
premiati i migliori Mooc
(Massive open online
course), corsi online aperti
e pensati per coinvolgere
una grande utenza. AI
mig~iore andranno loomila
euro mentre i tre migliori
secondi si aggiudicheranno
20mila euro ciascuno. A
.
differenza dei bandi classici:
non vincerà l'idea più
convincete ma il progetto
dalla diffusione più
ampia.Le iscrizioni partono
il3 marzo sul sito
www.talentitaly.it; i
progetti vanno presentati
ìmmese dopo. Il piano
messo a punto dal ministro
uscente Maria Chiara
Carrozza prevede una
ventina circa di
«challenge»,'con un budget
complessivo di 5milioni. AI
suo successore il compito
di decidere se confermarli o.
meno.
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Maria Chiara Carrozza
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28-02-2014
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PROFESSIONI
gli iscritti a livello nazionale di tutte
le facoltà a distanza
Lo stato dell'arte alla vigilia del via ai nuovi criteri di accreditamento
Ricercatore, fatti più in là
I
n primavera si cambierà: altra vita e altre
regole per le dieei università telematiche
italiane. Saranno coinvolte quelle introdotte
a partire dal 2003 dal cosiddetto decreto
Moratti-Stanca, pensato per favorire gli
studenti-lavoratori. Secondo il ministero
dell'Istmzione, università e ricerca (Miur),
si tratta oggi di circa 50 mila iscritti, alle
prese con lezioni a distanza (sIi de, articoli,
audio e video-lezioni sincrone nei casi più
avanzati) che utilizzano piattafom1e
infonnatiche, con domande in diretta o via
ehat al professore, oltre a video-lezioni
asincrone registrate (non si attende la
Iisposta) e, in qualche caso, l'uso di libri di
testo. Da sempre, non mancano le
polemiche su qualità di corsi e didattica,
convenzioni e crediti facili, eecesso di
ricercalmi rispetto a docenti di molo. Nel
dicembre scorso, agli atenei online è aIÌvata
Ulla bacchettata da parte del Miur.
11 punto di riprutel11"a liguarda chi insegna.
L'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione
del sistema universitario e della ricerca),
entro aprile pubblicherà le linee guida sui
criteri di accreditamento e il 5 maggio ci
sarà il primo check-poÌnt sul numero di
docenti «incardinati», cioè di l1loJo. ]n base
al decreto legislativo 47 del 2013, firmato
dall' ex ministro Francesco Profumo,
ammonteranno a nove per la richiesta di
ogni futuro corso di laurea triennale e a sei
per le lauree magistrali, mentre prima ne
bastavano tre. Inoltre, dovrà essere
garantita una maggiofémza di professori di
molo e a~sociati. Iispetto ai rieercatori che,
finora, hrumo spesso abbondato
nell'impianto didattico accademico. Il
ministero, tuttavia, a dicembre ha dato un
po' dì respiro sui tempi di adeguamento:
due anni di studi per i corsi già esìstl1nti e
tre per quelli previsti. Questo anche a causa
dci ritardi accumulati nei coneorsi cii
abilitazione a oggi completati, eppure
rulcora in fase di vaglio e discussione.
11 paradosso che si presenta alle università
telematiche, a corto di docenti e eon corsi
di laurea in calendario, è che devono
Gli atenei online sono chiamati ad alzare la qualità
del servizio. Con più docenti di ruolo e meno crediti
facili. Intanto, ecco i giudizi degli ex: studenti
considera comunque un
emettere i bandi per anivare
prerequisito di qualità «li spetto a
preparate a maggio, con
professoIÌ a contratto, ,mehe dal
l'eventualità di non trovru'e offerta
nome altisonante». L'agenzia
sul mercato. «In questa prima
ministeri aie, infatti, con la
tomata rischiarno di non dare
cosiddetta legge Oelmi11i del
chaJ1Ce ai nuovi insegnanti
20 l O, dispone della delega per
abilitati», avve.11e per esempio
Fabio
Camilletti
stabilire e verificare i requisiti di
Carlo Maria Bartolini, rettore di
accreditamento. È così che, dal
E-campus, ateneo con sede a
prossimo settembre, 150 esperti passeranno
Novedrate (Como) che ha già l<U1ciato un
al setaccio per cinque anni tutte le
bando per 60 l;cereatori a gennaio e dovrà
università italiane. Continua Castagnaro:
assumere entro maggio 72 docenti, di cui
«Valuteremo la conrÌspondenza fra
27 per i I3 corsi di laurea introdotti
programmazione-obiettivi e risultati reali
quest'anno, L'Anvur, però, non si fermerà
per migliorare la qualità del sistema».
a contare gli insegnanti di molo, che
Le nuove linee guida confidano in un
Massimo Castagnaro, responsabile
maggiore dialogo tra le paJ1i per tener
dell'accreditamento e valutazione,
ILMONDO
068391
'28' lèbbral6' 201 4'
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gli esperti dell'Anvur che
verificheranno i dati qualitativi
28-02-2014
60/61
2/2
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i crediti che venivano abbonati a chi
aveva avuto esperienze lavorative
facoltà u'adizionale, dove in efi'etti non sto
pubblicità rivolta ai giovanissimi.
conto delle spccìfìcità degli atenei
trovando difi'ercnze qualitative». A sua
Qualcuno, tuttavia, polemizza, come Lucia
telematici, senza transigere sulla necessità
volta, Stella Capasso, 30 anni, lavoratrice,
Martiniel\o coordinatrice della Università
di potenziare la ricerca, punto dolente,
dopo la triennale in psicologia scmpre alla
Pegaso di Napoli: «Ci chiedono prossimità
insieme al numero di docenti incardinati,
Uninettuno e in attesa che vi
alla domanda formativa del territorio e poi
emerso lmche dal rapporto di dicembre
inU'oduccssero la magistrale, ha superato il
si insospettiscono se suingiamo
stilato da Ull' apposita COlTlll1issione
test di ammissione all'Università
convenzioni con le associazioni di
ministeriale incaricata di analizzare il
di Caserta: «l·lo voluto fare una
categoria e la Pa».
settore. Ancor più, non basterà fare licerea
veritica sulla mia preparazione e
Gli alti e bassi delle espe11enze
in collaborazione con altri, dal momento
sono rimasta soddisfatta». Invece,
telematiche sono testimoniati
che la didattica dovrà essere sostenuta da
Capasso si dichiara meno
dagli stessi iscritti. Racconta per
un' attività di ricerca intema, Testimonia
soddisfatta dei mesi trascorsi
esempio Fabio Camilletti,
Maria Amata Garito, rettore
all'università telematica
S()enne, del Cna di Roma, laurea
dell'università Uninettlll10 ed espe.rta di
Guglielmo Marconi (frequentata
u'iennale in gestione d'impresa
tecl1opsicologia: «Abbiamo sviluppato
Valentina
prima di Uninettuno), la più
all'Universitas Mercatonnn: <<Io
nostri modelli pedagogici, la piattafonnu e
Boracchia
seguita d'Italia con circa 15 mila
ero dirigente con responsabilità di
quindi gli ambienti cii apprendimento su
iscritti. Sostiene: «Non enmo veloci a dare
vertice, ma ho sentito il bisogno di dare
internet, proprio grazie ali' attività di 11cerC,t
le risposte online, nei tre esami che ho
fondamento scientifico al mio lavoro. Mi
inlema». Che oggi è uno degli elementi di
sostenuto in alcuni casi c'erano solo
sono stati rÌConosciuti 60 crediti
forza di questo ateneo online con 9 mila
audio-lezioni e agli esami su Napoli non si
professionali, solo nelle matelie
iscritti, che ha in corso progetti
trovavano prol'essori di riferimento».
..:he conoscevo bene». Francesca
intemazionali, come il satcllite
Contento della scelta di E-campus è
Cordiviola, invece, prima
Cses con la Nasa e le agen7je
Andrea Galdabino, 46 anni, laureato in
laureata in assoluto aUa
spazi,ùi di Russia. Cina e
scienze politiche alla Cattolica di Milano
Mercatol1un, aveva 40 anni
Giappone.
20 anni f~l, a lungo hl' director e ora
quando si è iscritta al corso di
Per decidere l'accreditamento,
consulente. «Per me l'ideale è frequentare
Management delle li sorse umane.
r Anvur stabilirà quattro livelli di
Carlo Maria
un'università senza obbligo di presenza e
Adesso di anni ne ha 47 e di
giudizio, da negativo a totalmente
Bartolini
con un tutor a disposizione», dice,
strada ne ha t'atta: da impiegata è
soddist'acente. con due iUlni per
«st'atiamo il mito che non si studia sui libri
diventata dirigente dell'ufficio contabilità,
risol vere le criticità rilevate. Sono dunque
e che non ci sono occasioni di incontro con
pianificazione e controllo clelia Camera di
messe in conto deroghe. minimizzate elal
i docenti, che U'a l'allro sono gli stessi clelIa
commercio di Carrara e responsabile di
ministro Maria Chiara Cnrrozza, che ha
Cattolica». Aggiunge Elisabetta
un' azienda speciale di studi e ricerche.
assicurato: «Saranno le ultime». In pratica,
Bertacclùni, in E-campus preside a
«Non è stato facile riprendere a studiare
in futuro, per le facoltà a dist,Ulza sarà
giUlispl1ldenza e con trascorsi in università
dopo 20 anni e lavorando a tempo pieno»,
denu'o o fuori, cercando di evitare il
tradizionali: «È innegabile, le telematiche
rammenta, «a non fanni sentire sola sono
passato uso disinvolto dei 60 crediti
impostate bene assicurano una maggiore
stati il metodo clelia piattafonna
abbonati (su 180) a chi aveva
vicinanz.a allo studente. L'insegnante ti
con il SUppOlto costante del tulor,
dimostrato esperienze lavorative
risponde via nuul, dialoga via skype e,
una segreteria efficiente, gli
(che la legge Gelmini, però, ha
almeno da noi, deve garantire presenza e
scambi con il docente e i fOl1lm
già li dotto a 12). Ora, la tendenza
colloqui per tre giomi durante gli esami in
con gli studenti». C'è ehi ha
delle telematiche è quella di
giro per l'ltalia». Poi, peTÒ, non mancano
voluto anche mettere alla prova la
mettersi maggi01111ente sul
le anomalie. Alessandro, per esempio,
propria preparazione. Valentina
mercato, finmu'e convenzioni con
24enne della provincia di Lecco, ceJ10
Boracchia,
giornalista
del
Secolo
aziende pubbliche, rivolgersi
Elisabetta
Bertacchini
risparmia tempo studiando a casa scienze
XiX di Genova, in autunno si è
soprattutto ai giovarti. A parere di
motoric, ma ha svolto prove vere sul
laureata in comunicazione, media
Patrizia Tnnzilli, direttore
canlpo solo due volte all'anno con
e pubblicità alla Unìnettuno, con il
dell'Universitas Mercatolllm (Camere di
l'università telematica San Raffaele (si è
massimo dei voti e diglutà di pubblicazione
conunercio), «il trend dei senior che
iscritto tTe anni fa, escluso per due punti
della tesi. Quindi. a inizio l'ebbraio, ha
vogliono la laurea per l'avanzamento di
alla Statale di Milano). È vero che qua~i
preso il primo 30 al corso di laurea
calTiera è finito. Solo il 30% dei nostIi 800
tutti lavorano già in palestre e associazioni
magistrale in comunicazione d'impresa
iscritti viene ancora dal pubblico, mentre
spOltive, ma forse si dà troppo per scontato
dell'Universiul di Pisa. «Dopo l'esperiell7ll
gli altri sono giovani della piccola impresa,
che gli sport siano già praticati.
positiva e stimolante alla telematica»,
con contratti atipici». Anche E-campus
Gaia Fiertler
puntualizza, «volevo confrontarmi con una
(gl1lppO Cepu) ha invaso Youtube con
Ritaglio
Maria Chiara Carrozza
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non
riproducibile.
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068391
IL MONDO
2S'fèbbiàiò'201ii
Quotidiano
nSole9]{l mmrn
I
21-02-2014
2
Foglio
1 /2
~_~
Pronti i dossier delle 25 task force di Cottarelli: in due anni risparmi dai 15 ai 20 miliardi
Mobilità per gli statali
www.ecostampa.it
_~IIiIiD!!1$!jl!l_
Data
Pagina
nella spendingreview
Squinzi: «Il governo dia risposte, il Paese è stremato»
Vuoti di organico negli uffici pubblici da colmare facendo
leva su una mobilità di fatto obbligatoria per gli statali. Sono al-
cuni dei suggerimenti che provengono dai dossier delle 25
task force sulla spending review di Carlo Cottarelli, il com-
missario straordinario per la revisione della spesa. In due anni
sono previsti risparmi dai 15 ai
20 miliardi. Il presidente di Con-
fmdustria, Giorgio Squinzi: «Ci
auguriamo che ci sia un governo veramente capace di operare
e di dare risposte al Paese, stremato dalla crisi».
Servizi ~ pagine 2 e 7
Spending, mobilità obbligatoria per gli statali
Marco Rogari
ROMA
Vuoti d'organico negli uffici
pubblici da colmare facendo leva su una mobilità di fatto obbligatoria per gli statali. Retribuzione di risultato dei dirigenti pubblici da garantire solo nel caso in
cui vengano centrati gli obiettivi
di riduzione della spesa e con
una efficiente gestione finanziaria delle strutture amministrative. Decisa potatura della foresta
delle oltre 7mila società partecipate locali con 1'eliminazione, anche attraverso l'uso di incentivi
ad hoc, di quelle non di pubblica
utilità. Soppressione e fusioni di
enti e strutture cosiddette inutili. E ulteriore giro di vite sulle
uscite per gli acquisti di beni e
servizi rafforzando il metodo
Consip. Sono alcune delle indicazioni che arrivano dalle relazioni
tecniche o dai semplici suggerimenti delle 25 task force sulla
spendingreview attivate da Carlo Cottarelli in gran parte sono
già sulla scrivania dell'attuale
commissario straordinario per
la revisione della spesa.
Gli ultimi contributi arriveranno domani. E già lunedì Cottarellili tradurrà nel rapporto definitivo della prima fase di spending review, con le proposte di
tagli selettivi per centrare l' obiettivo dei32 miliardi dirisparmienRitaglio
Lavoro e previdenza
tro il 2016, da sottoporre subito
al nuovo premier (al momento
ancora soltanto "incaricato"),
Matteo Renzi, e del successore
di Fabrizio Saccomanni all'Economia. In altre parole, Cottarelli
ha già individuato le aree dove ricavare i risparmi necessari per
cominciare a ridurre le tasse sulle imprese e sul lavoro.
Le proposte d'intervento erano state in gran parte anticipate,
seppure in via preliminare, da
Cottarelli il 6 febbraio scorso a
Enrico Letta prima che l'attuale
presidente del Consiglio desse
1'armuncio delle sue dimissioni.
Ed erano servite allo stesso Letta
per indicare nel suo documento
programmatico "Impegno Italia" i risparmi prudenziali attesi
dalla "spending" nel biennio
2°14-2015, quantificati nel complesso i1ll6,6 miliardi, 13 dei quali da destinare prioritariamente
alla riduzione del cuneo fiscale.
A questi 16,6 miliardi andrebbero però aggiunti altri 488,4 milionigià nel corso di quest'anno per
coprire il mancato taglio delle detrazioni fiscali. Si arriva quindi
quasi a quota 17,1 miliardi e si potrebbe salire a quasi 17,9 miliardi
per coprire la mancata potatura
delle detrazioni fiscali anche nel
2015 (quasi 800 milioni). Si tratterebbe di tagli già superioria1 punto diPil. Ma la ricetta prospettata
stampa
ad
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per grandi linee da Cottarelli a di zecca. In altre parole in caso
Letta, che ora il commissario stra- di vuoti d'organico se risultasse
ordinario è pronto a sottoporre a impossibile percorrere la strada
Renzi, prevederebbe un inter- .della mobilità volontaria per
vento più massiccio, con tagli se- mancanza di richieste, che rilettivi per almeno 5 miliardi nel marrebbe prioritaria, scattereb2014 e non meno di 15 nel 2015. In be automaticamente la mobilità
obbligatoria (su base regionale
tutto 20 miliardi nel biennio.
A Renzi e al nuovo ministro come già previsto). A gestire il
dell'Economia toccherà subito "traffico" sarebbe una nuova cadecidere le sorti di questo dos- bina di regia in cui sarebbero presier (e anche dello stesso com- senti ministero dell'Economia e
missario straordinario). Un dos- l'attuale ministero della Pa. Pasier che è uno dei più attesi dal lazzo Vidoni, con il suo capo digoverno in via di formazione. partimento, Antonio Naddeo,
Che punta a ridurre la spesa cor- ha lanciato anche la proposta di
rente per abbassare le tasse su vincolare la retribuzione di risulimprese e lavoro. Tra l'altro nel tato dei dirigenti pubblici al rigiudizio espresso dalla Corte dei spetto degli obiettivi sullagestioconti sull'ultima legg~ di stabili- ne finanziaria degli uffici e sulla
tà si evidenzia che già quest'an- riduzione della spesa.
no la spesa tornerà a crescere.
Dalla task force sulla parteciAd attendere il "dossier tagli" è pate arriva l'indicazione di proanche la Ue che vincola al buon cedere rapidamente alla chiusuesito della spending review la ra delle società, soprattutto a lipartita sulla flessibilità di bilan- vello locale, che nonharmo un incio al momento ancora congela- teresse pubblico, verificando anta nonostante l'uscita dalla pro- che la possibilità di re-internalizcedura d'infrazione per deficit zare l'attività o di prevedere ineccessivo. Una partita che Renzi centivi per la loro liquidazione.
conta di riaprire.
Tutto il processo dovrebbe esseQ1.Ianto ai contributi tecnici re accompagnato da meccaniforniti a Cottarelli, dal tavolo sul smi ad hoc per la gestione degli
pubblico impiego sono arrivati esuberi. Sul fronte degli acquisti
suggerimenti sulla possibilità di di beni servizi il suggerimento
rafforzare gli attuali strumenti del gruppo dilavoro sarebbe stache regolano la mobilità senza ri- to quello di rafforzare il metodo
correre a un dispositivo nuovo Consip procedendo alla semplificazione del sistema delle centradel
destinatario,
non
riproducibile.
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068391
Pronti i dossier delle 25 task force di Cottarelli - Premi di risultato solo ai dirigenti pubblici che tagliano
nSole9]{l mmrn
Dala
Pagina
Foglio
li di acquisto regionali. E anche
con una stretta sulleforniture sanitarie ora gestite a livello regionale: dai rifiuti sanitari ospedalieri al lavaggio della biancheria
ospedaliera. La semplificazione
delle centrali regionali è stata in
qualche modo auspicata anche
dall'ad di Consip, Domenico Casalino. Sempre dai tavoli sono arrivate le proposte su un uso più
razionale degli immobili pubbli-
ci, con possibilità di "scambi" tra
ministeri, regioni e Comuni, e su
una gestione più coordinata dei
"presidi per la sicurezza". Tra gli
interventi a "presa rapida" destinatia confluire nel dossier Cotta-
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2
2/2
relli anche il giro di vite sulle auto blu, rendendo più soft la stretta per soli tre ministeri (Intero,
Giustizia e Difesa), e sulle consulenze da dove sono attesi risparmi consistenti.
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Quotidiano
©R:PRCDUZIONERISERVATA
Dai 15 ai 20 miliardi di rispanni in 2 anni
Subito a Renzi il piano sui tagli
Nel20141'«obiettivo Letta» di maggiori risorse
per 3 miliardi potrebbe salire a 5 miliardi
Lunedì dal commissario straordinario
il rapporto con le proposte d'intervento
Spesa sotto la lente
PARTECIPATE EUFfICI
Anche incentivi per liquidare
le società locali
non di pubblico interesse
Possibile «scambio» di
immobili tra amministrazioni
--------------------------~
LE INDICAZIONI DEI TAVOLI TECNICI
o o o
f"'lrH·.,
~
FORNITURE ECONSULENZE
CONSULENZE EALITO BLU
Focus su mobilità e dirigenti
Vuoti d'organico negli uffici
pubblici da coprire con la
mobilità obbligatoria su base
regionale (resta piroritaria la
mobilità volontaria).
Retribuzione di risultato ai
dirigenti statali solo se centrano
gli obiettivi di riduzione della
spesa e di efficente gestione
finanziaria delle strutture
Il nodo ccinteresse pubblico»
Procedere rapidamente alla
chiusura delle società
partecipate, soprattutto a
livello locale, che non han no
un interesse pubblico, con
meccanismi ad hoc per la
gestione degli esuberi. Gare
per aumentare l'efficienza e
razionalizzare la governance"
snellendoiCda
I DIRIGENTI STATALI
LA GALASSIA
4.598
Il PARCO AUTO PA
7.399
56.581
IL PESO SUL PIL
La spesa pubblica in rapporto al Pil (%).
Itrim.
48,6
II trim.
48,1
III
Centrali acquisti semplificate
Sul fronte degli acquisti di beni
servizi si punta a rafforzare il
metodo Consip (che peril2015
ha obiettivi di risparmio di altri
10 mld) con la semplificazione
del sistema delle centrali
d'acquisto regionali. Dai tavoli
sono arrivate le proposte
anche su un uso più razionale
degli immobili pubblici
RISPARMI CERTI 2015
10 miliardi
IL TREND
Andamento storico, tendenziale e programmatico della spesa pubblica
al netto degli interessi
Dati trimestrali
SI
2
Giro di vite modulato
Stretta su auto blu (più soft peri
ministeri di Intemo, Giustizia e
Difesa) esulle consulenze nella
pubblica amministrazione.
Secondo il censimento Formez
a novembre 2013 il parco della
Pa ne contava 56.581 vetture,
di cui 6.504 "auto blu". Per un
costo che si aggira intorno ai
$00 milioni
Più forza al metodo Consip
con riduzione delle centrali
regionali e stretta sugli
acquisti sanitari. Giro di vite
su consulenti e auto blu
47,3
Irim.
Storico
Legge di stabilità
2009 2010 2011
Nota di aggiornamento al Def
Def
2012 2013 2014 2015 2016
760.000
IVtrim.
Itrim.
...o...
...
II trim .
III
trim.
45,6
IVtrim.
2
'"......o
IItrim.
48,S
III trim.
47,0
IVtrim.
57,8
Itrim.
49,8
II trim.
49,2
I TAGLI 2014-2015
Gli obiettivi minimi della spending review nel biennio· In miliardi
Risorse
2014
3,0
Risorse 2015
già previste
dalla stabilità
3,6
Risorse
aggiuntive
2015
10,0
Totale
2014/2015
16,6
068391
......
Itrim.
57,2
48,6
710.000
Ifc,"nte: Corte dei conti e lstal
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Quotidiano
mmrn
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29
Foglio
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Domanda entro ill marzo
o
~---
-- ---
---- ---- - - -
I minimi
I requisiti per chiedere il pensionamento - Per tutti servono
almeno 35 anni di contributi
~
Qooh
Usuraiìti IlIòttlltlli ltliì,i~() 18 giotlli -diptndenfléPubbliti
61 anni e 3 mesi
I
97 anni e 3 mesi
Usurantie nll.tturni minimo 18,iorhl- alltonomi
I
62 anni e 3 mesi
98 anni e 3 mesi
Notturnt6{l.71,iòrni'dipendentl e ,Ubbliçi
63 anni e 3 mesi ~~
---r1---"'--9~9~a~n~n-i-e-3-m~e~s~i~~~
Notturni 61+-71 glorni •autonomi
~ i
64 anni e 3 mesi
100 anni e 3 mesi
.Nlìtturnl72~t7giom~;~.dipendenJt.~ pu~b{iti ... l,l .
I
62 anni e 3 mesi
98 anni e 3 mesi
Bonus pensione
per i lavori usuranti
Arturo Rossi
La domanda di riconoscimento dello svolgimento per
lavori usuranti o notturni a
fmi previdenziali e la relativa
documentazione devono essere presentate all'Inps entro ilI marzo da parte di chi
perfeziona i requisiti pensiorustici dalI c gennaio 2014 al
31 dicembre 2014.
Oltre a riepilogare i requisiti di accesso (riportati nella
tabella), l'Inps con il messaggio 2668 ha fornito precisazioni in merito ai lavoratori
notturni. In particolare viene precisato che, in base al
comma 7 dell'articolo 1 del
Dlgs 67/2011, ai lavoratori
che prestano attività per un
numero di giorni lavorativi
all'anno compreso tra 64 e 71
e tra 72 e 77, si applica iI beneficio previsto per l'attività
svolta per il periodo di tempo più lungo all'interno 7 anni tra gli ultimi lO anni di attività lavorativa.
Per i dipendenti pubblici,
le domande intese ad ottenere il beneficio del pensionamento anticipato riservato a
Q
© RIPRODUZIONE RISERVATA
068391
Q
chi ha svolto attività lavorativa particolarmente faticosa
e pesante devono essere trasmesse esclusivamente in
via telematica, o via web con
il Pin, o tramite contact center al numero 803164 o tramite patronati.
Nel caso in cui la domanda
venga presentata oltre il 1
marzo ma in ritardo non superiore a un mese, la decorrenza della pensione è differita di un mese; viene differita
di due mesi, per un ritardo
della presentazione compreso tra un mese e due mesi; viene differita di tre mesi per un
ritardo della presentazione
di tre mesi ed oltre.
A questi lavoratori si applicano le "finestre mobili", per
cui la prima decorrenza u.tile
scatta dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti se si
tratta di un lavoratore dipendente e dopo 18 mesi per gli
autonomi.
La modulistica per la richiesta è disponibile sul sito
internet www.inps.itnellasezione moduli codice AP45
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31
1
Giustizia. Per il tribunale di Roma la disciplina sui licenziamenti individuali si estende a quelli collettivi
Rito Fornero «allargato»
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Quotidiano
Estensione per la parte processuale e per i criteri sul reintegro
Giovanni Negri
MILANO
Risulta quindi coerente con il
quadro normativo delineato e con il
nuovo assetto delle tutele
contenute nell'articolo 18, graduate
in ragione del vizio accertato,
ritenere applicabile anche alle
ipotesi di assenza delle ragioni
poste a fondamento del
licenziamento collettivo, la
disciplina espressamente e
parallelamente prevista peril
licenziamento (individuale) per
giustificato motivo oggettivo, non
essendo altrimenti qualifica bile
quello, come vizio del
procedi mento o afferente ai criteri
di scelta o alla assenza della forma
scritta (le sole ipotesi considerate
dalla norma).
L'obbligo per il giudice di
interpretare le disposizioni di legge
(in particolare quella di nuova
emanazione), anche al fine di
regolare e disciplina re fattispecie
non espressamente previste, in
modo costituzionalmente
orientato, è principio più volte
ribadito dal giudice costituzionale,
al fine di ricercare una soluzione del
caso concreto che renda supera bile
il dubbio di incostituzionalità della
norma. Nel caso di specie, l'assenza
di una specifica previsione di tut~la
perillicenziamento collettivo e la
presenza di tutela periI
licenziamento individuale pone il
serio dubbio di incostituzionalità
della norma (...).
Tribunale di Roma IV Sezione Lavoro
del21 gennaio 2014
Anche in questo caso, allora,
entra il campo la gradualità nella determinazione delle sanzioni applicabili. Tenendo conto,
cioè, della distinzione introdotta due anni fa tra vizi del procedimento e vizi sostanziali del licenziamento di Ìn1illediato impatto sul lavoratore, l'assenza
delle ragioni che giustificano il
licenziamento va senza dubbio
inserita tra i vizi sostanziali
«perché attiene all' essenza stessa del recesso». In questo senso, sia pure con riferimento al licenziamento individuale, l'ordinanza ricorda che la reintegra è
stata riservata al caso di manifesta insussistenza del fatto posto
alla base del licenziamento.
Per i giudici è pertanto coerente con il nuovo assetto delle
tutele contenute nell'articolo 18
dello Statuto, modulate sulla
gravità delle infrazioni accertate, ritenere applicabili anche alle ipotesi di assenza delle ragioni alla base del licenziamento
collettivo la disciplina prevista
per il licenziamento individuale «non essendo altrimenti qualificabile quello, come vizio del
procedimento o afferente ai criteri di scelta o all'assenza della
forma scritta (le sole ipotesi
considerate dalla norma)>>. Un
intervento che i giudici che hanno steso l'ordinanza ritengono
in qualche modo doveroso, interpretando la norma attuale
(che non allinea lièenziamento
individuale, disciplinato, a quello collettivo) in maniera costituzionalmente orientata.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
068391
ù'
La Legge Fomero si applica anche ai licenziamenti collettivi. Sia nella sua parte sostanziale sia in quella processuale. A queste conclusioni approda il tribunale di Roma con
l'ordinanza della sezione Lavoro del 21 gennaio. La pronuncia
dà così un'interpretazione "sostanzialista" agli interrogativi
che si erano posti nel corso di
un procedimento avviato per
una procedura di licenziamento collettivo intrapresa nei confronti di 15 dipendenti.
A fronte dell'impugnazione
del licenziamento proposta da
una lavoratrice, la società aveva tra l'altro chiesto che venisse dichiarata l'inammissibilità
della domanda perché avanzata con le modalità previste dalla legge 92 del 2012. Sul punto la
Sezione lavoro di Roma boccia
come infondata l'eccezione,
sottolineando come non si possa escludere l'applicazione del
nuovo modello processuale ai
casi di licenziamento collettivo. È vero infatti che questi ultimi trovano una disciplina
all'interno della legge 223 del
1991, tuttavia essi rientrano anche tra le fattispecie disciplinate dalla Legge Fornero. L'arti-
colo l, comma 46, infatti, contiene ripetuti richiami all'articolo 18 dello Statuto dei diritti
dei lavoratori nella versione
modificata sotto il profilo delle sanzioni in rapporto ai vari
difetti individuati.
«Si ritiene pertanto - si legge nell'ordinanza - che l'assoggettamento del licenziamento
collettivo alle tutele previste
dall'articolo 18 fa rientrare lo
stesso nel novero dei licenziamenti per il quali il comma 47
(della legge 92/12, ndr) prevede l'utilizzo del nuovo rito». Sarebbe irragionevole, del resto,
conclude la Sezione Lavoro,
sottrarre allo strumento introdotto per una rapida definizione delle controversie lavoristiche più delicate proprio la materia del licenziamento collettivo' quella di maggiore valore
economico.
Stessa logica seguono i giudici sul piano sostanziale. Dopo avere condotto un'istruttoria che li ha condotti a valutare
come insussistenti le ragioni
alla base della procedura di licenziamento collettivo, ritengono infatti che si può applicare alla fattispecie la disciplina
prevista dal comma 7 del "nuovo" articolo 18 indirizzata alle
ipotesi di «manifesta insussistenza del fatto posto a base
del licenziamento per giustificato motivo». Una disposizione che, sia pure formalmente
rivolta ai casi di licenziamento
economico individuale, può essere usata anche per i licenziamenti collettivi.
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nSole9]{l mmrn
Accordo ministero-regioni
Un portale nazionale
per Garanzia giovani
Davide Colombo
ROMA.
Da marzo, quando un giovane in cerca di un lavoro o
un'occasione formativa darà i
suoi dati a un Centro provinciale per l'impiego o a un' agenzia autorizzata per accedere al
Piano nazionale Garanzia giovani, diventerà immediatamente «contendibile» su tutto il territorio. Tradotto in pratica: seun varesino fosse in cerca di un contratto di apprendistato professionalizzante per
diventare tecnico informatico
·lasuadomandapotrebbeessere esaudita immediàtamente
da un Cpi o un'agenzia di qualunque altra regione se, nel
breve, nella sua provincia'o in
Lombardia non ci fosse nessuna opportunità.
Ieri il ministro del Lavoro,
Enrico Giovannini, ha' chillso
l'intesa in sede di Conferenza
Unificata e Conferenza StatoRegioni sulle linee guida per
l'attivazione della piattaforma
tecnologica unitaria che colle-
gherà le banche dati regionali
con il sistema centrale del ministero e del portale nazionale
cliclavoro.gov.it.
.
L'interconnessione, oltre alla «contendibilità» dei giovani, consentirà anche un monitoraggio sull'andamento del
programma per ogni singolo
iscritto al quale, com'è noto,
entro 4 mesi dalla domanda,
dovrà essere garantita almeno una delle otto offerte previste dal Piano Garanzia giovani e che spaziano da un tirocinio a un contratto di apprendistato, da un piano di orientamento scolastico fino al supporto per l'avvio di un'attività
autonoma o d'impresa. In caso di non rispetto dei tempi
previsti dal piano, scatterà
l'intervento sussidiario nazionale, con un'offerta certa (per
esempio di un tirocinio) da
parte dell'agenzia ministeriale Italia Lavoro. Le strutture
territoriali che offrono i servizi del Garanzia giovani otterranno un bonus, basato su un
sistema di costi standard, in
caso di buon esito dell'azione.
«Per la prima volta nella storia delle politiche attive del
nostro' Paese - ha spiegato il
ministro Giovannini - si gettano le base per la costruzione
di un mercato del lavoro più
omogeneo su tutto il territorio nazionale. Il sistema, inoltre, potrà essere esteso a tutte
le categorie di lavoratori, così
da eliminare i vincoli che limitano l'efficienza di questo
mercato e ridurre il mismatch
che sempre esiste tra domanda e offerta di lavoro».
Il ministro ha parlato di segnali «incoraggianti» in arrivo da regioni come il Lazio o
la Sicilia per l'avvio del Piano
Garanzia giovani, confermando che sui Cpi proseguirà il
monitoraggio bimestrale lanciato dopo il primo censimen-.
to nazionale: «Per il successo
del Piano finanziato COllI ,5 miliardi nel prossimo biennio ha osservato Giovannini ~ serve la mobilitazione di tutti i
soggetti abilitati e del sistema
delle imprese». Per la defmizione delle linee guida il ministero ha lavorato, nei mesi
scorsi, in contatto con un sessantina di associazioni e agenzie per il lavoro. Oltre alle linee guida sulla piattaforma informatica e quelle sull'apprendistato professionalizzante, è
stata definita la ripartizione
delle risorse assegnate al Fondo nazionale politiche sociali
e del Fondo per le non autosufficienze. Una dote di 600 milioni che, assegnata in questa
prima fase dell'anno (fatto
senza precedenti) non rischia
di finire bloccata come avvenuto nel 2013 dalle spending
review regionali. Con il decreto di riparto si dà sostegno a
una definizione unitaria si tutto il territorio delle rete integrata di interventi e servizi sociali e per la non autosufficienza, ha sottolineato il viceministro Maria Cecilia Guerra, si
proseguirà nel rafforzamento
degli interventi tesi a favorire
l'assistenza domiciliare e i ricoveri di sollievo.
fONDO
068391
Ripartiti in ampio anticipo
i 600 milioni per i servizi
sociali e la non
autosufficienza: favorita
l'assistenza domicilia re
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Il piano L'ipotesi di un bonus di 450 euro per i redditi fino a 15 mila euro. Già nel2014possibili minori uscite per 3-4 miliardi
Tasse sul lavoro, un taglio di otto miliardi
Metà delle risorse dalla spending review. Nel mirino 2.023 società municipali
ROMA - Sette-otto miliardi da
destinare quest'annQ al taglio del
cuneo fiscale, attraverso un aumento delle detrazioni sul lavoro
dipendente concentrato sui redditi bassi (i benefici maggiori, fino a
450 euro di tasse in meno l'anno,
ci sarebbero per chi guadagna 15
mila euro) e uno sconto del 10%
sull'Irap pagata dalle aziende.
QJJ.esto l'obiettivo al quale sta lavorando lo staff del presidente incaricato Matteo Renzi per dare, col
prossimo governo, un colpo di
frusta all'economia ntutto fin~­
ziato per almeno la metà dai tagli
alla spesa pubblica affidati al commissario Carlo Cotlarelli: 3-4 miliardi nel 2014, e poi sempre di più
per arrivare ad almeno 32 miliardi
nel 2016, agendo sui molti capitoli
della spending review che sono
stati oggetto di analisi in questi
mesi. QJJ.alche esempio? Lo sfoltimento delle 30.133 partecipazioni
in società da parte di amministrazioni pùbbliche: 349 quelle in ma-
no a ministeri, agenzie fiscali e altre amministrazioni centrali;
21.900 quelle dei Comuni, 2.679
delle Province, 581 delle Regioni,1.562 delle università e cosÌ via
Per un totale, appunto, di oltre 30
mila partecipazioni in circa 7.400
società.
Nel mirino di Cottarelli, in particolare, le 2.023 società partecipate dagli enti locali in rosso per
complessivi 2,2 miliardi. Più in
generale, si punta a una riduzione
delle partecipazioni, anche di
quelle non in deficit, se non strettamente giustificate: tra le società
partecipate in perdita vi sono, per
esempio, 54 aziende manifatturiere, 156 società di noleggio, agenzie
di viaggio e di servizi alle imprese,
77 aziende di commercio e officine di riparazione per auto e moto.
Altri capitoli importanti, la centralizzazione degli acquisti rafforzando il ruolo della Consip; il taglio della spesa per locazioni (730
milioni l'anno solo quella dello
Stato centrale) e per i contratti di
fornitura (energia, servizi, manutenzione), completando la definizione dei costi standard; riorganizzazione dell'amministrazione
centrale attraverso l'accorpamento di strutture (per esempio le
scuole di formazione dei dirigenti
pubblici); attuazione dell'Agenda
digitale; risparmi sugli esuberi di
personale, da gestire attraverso
l'estensione al pubblico degli ammortizzatori sociali; riordino e riduzione degli incentivi alle imprese; razionalizzazione della rete
delle camere di commercio; controlli più severi sulle prestazioni
sociali e assistenziali; riorganizzazione e informatizzazione degli
uffici giudiziari; razionalizzazione
degli enti vigilati e di ricerca dei
vari ministeri.
Spending review e riforma del
lavoro (via l'articolo 18 sulle nuove assunzioni per i primi 2-3 anni)
saranno le due carte con le quali
Renzi negozierà a Bruxelles l'actordo per ottenere flessibilità sul
deficit del 3% del PiI. Obiettivo:
poter spendere almeno 5 miliardi
in opere pubbliche (in cima ai desideri di Renzi c'è il piano per
l'edilizia scolastica). Ma a parte la
spending review da dove arriveranno gli altri 3-4 miliardi per tagliare il cuneo? Dalla riduzione
della spesa per interessi sul debito
(lo spread sotto 200 aiuta) e dall'aumento di qualche punto del
prelievo sulle rendite rmanziarie.
Come ha ribadito ieri il responsabile Economia del Pd, Filippo Taddei, le entrate saranno «certe e durature», «parte dalla spesa pubblica e parte dal fisco». «Una rimodulazione della tassazione sulle
rendite finanziarie ci sarà - ha
spiegato - perché c'è risparmio e
risparmio, ma non lanceremo una
campagna contro il risparmio».
Enrico Marro
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Le partecipazioni
capo allo Stato e
'=>rnrnir,ictr::>7iinni locali.
2.023 società
generano, direttamente
o indirettamente, per lo Stato
perdite che ammontano
a 2,3 miliardi di euro
Rendite finanziarie
Taddei: rimoduleremo
il prelievo sulle rendite
finanziarie senza
colpire il risparmio
«Po~~ibile ~1Jpl'ran'il tet10 d('1 :'l''n. In mnlll!o ;i'IlPl'ifOmi;;,
. :ti~~II~F#~;
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,
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I
l'intervista Parla l'architetto delle riforme che ha rimesso in piedi la Germania
«Disoccupazione giovanile,
il mio piano per l'Europa»
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Hartz: apprendimento e impiego in un altro Paese
«La disoccupazione può es- cose. Si deve, dove è necessario,
BERLINO - Ha riformato il sere ridotta ricollocando tem- risparmiare e mettere atto immercato del lavoro tedesco, ora poraneamente i giovani senza pulsi per la crescita, i quali posvuole sconfiggere la disoccupa- lavoro in un altro Paese europeo sono influenzare positivamenzione giovanile in Europa. Peter che li ospiti per l'addestramen- te la congiuntura. Non c'è una
Hartz ritiene di poter dare il suo to e l'impiego. TI nostro proget- alternativa tra le due cose. Ma
contributo per la soluzione dei to è diviso in sei punti, tra i qua- ogni Paese deve fare i suoi
problemi che conosce bene, co- li la realizzazione di un piano di compiti a casa in politica ecome dimostrò quando fu chiama-sviluppo personale, la ricerca di nomiCll».
to da Gerhard Schroder a rinno- strumenti innovativi per finan- Come valuta l'introduzione
vare il welfare in Germania. In ziare l'apprendistato, l'indivi- in Germania del salario miniquegli anni furono realizzati una duazione di impieghi a tempo mo generaIizzato? Crede anche
serie di provvedimenti che-por- parziale che non pesino sulla lei che i livelli di occupazione
tano ancora il suo nome. Oggi, previdenza sociale. TI Problema verranno compromessi?
l'ex dirigente della Volkswagen della disoccupazione può esse- «Un salario minimo arriva in
pensa che «si debba e si pOSS3» re combattuto con misure ope- ritardo, perché ognuno dovrebaffrontare con successo la gran- rative».
be avere una retribuzione dignide emergenza che colpisce i Pae- Nel campo del. mercato del tosa.. La questione riguarda il
si europei, dove 5 7 milioni di lavoro la Germama ha comun- modo di organizzarlo, se non sia
giovani sono senz; la prospetti- que molto da insegnare. Come cioè più efficace collegarlo al
va di un impiego. Ci crede, e si giudica la tesi che il vero «se- successo dell'azienda. Ma quecomporta di conseguenza, come greto» del successo tedesco sto riguarda le regole di applicadimostra il fatto che è diventato non siano le riforme del welfa- zione.ln linea di principio il sal'ispiratore di un'iniziativa che si re realizzate nel decennio.scor- lario minimo è una buona COS3».
concretizzerà tra qualche mese a so ma la cogestione tra azIende Venendo all'Italia, pensa che
Saarbrucken: un congresso in- e sinda.cati?
.
. ci sia la possibilità di riguadaternazionale da cui partirà quel- «Il rIS~It~to delle rIforme In gnare il terreno perduto e di rilo che è stato chiamato il proget- Germama e stato prodott~ da conquistare fiducia?
to degli «europatrlates».
uno sforzo comune .. EffettIVa - <<1'Italia ha una grossa cultura
Lontano dalla politica, è mol- me~te l.a collaborazIOne t~a le ed è un fqrte partne~ e?I'0peo.
to prudente sulle questioni lega- parti cOInvolte nella cogestIone Sono convmto che puo nsolvere
te al programma della grande - ~ sindacati e i ~atori di lavoro d,~ s?la i prop? problemi..No~
coalizione guidata da Angela -: e stata m?lto nnport~te. M~ c e.bls~gno di Insegnamenti o.di
Merkel. Se lo si interroga per bIsogna aggIungere che I fatton lezloru da parte della Germarua.
esempio sulle critiche fatte dallo per il su~cesso devono ess~re Gli italiani sanno ~ie alla loro
stesso Schroder al costoso piano tre. In pnrno luogo la cogestIo- cultura e alla loro stona come afdi riforma delle pensioni o sulle ne, poi le riforme e infine è ne- frontare la situazione. Potrebbe
idee di chi pensa che il nuovo cessario che la congiuntura si essere possibile che l'Italia tragesecutivo stia tradendo gli metta in moto, come è accaduto ga le conseguenze degli errori
obiettivi dell'«agenda 2010» vo- tra il 2005 e il 2006 dopo quelle che abbiamo fatto nel nostro
Iuta dall'allora cancelliere so- riforme. Naturalmente si deve processo di riforme e dalle nocialdemocratico, la risposta è ra- anche dire che i sindacati sono stre esperienze, in modo da non
pida ma significativa. <<Preferirei stati molto moderati nelle loro ripeterli».
Paolo Lepri
non dire niente - sottolinea - richieste salariali affinché si poperché dovrei criticare il gover- tesse migliorare la competitivi- no». Sui colloquio che ha avuto a tID>.
dicembre con il presidente fran L'Europa continua ad avere
cese François Hollande preferi- bisogno di seguire la strada
GIudizi
sce mantenere il riserbo. «c'è dell'austerità o deve puntare
«11 salario minimo?
stato - osserva - troppo inte-.
..
•
Arriva in ritardo»'
resse dei media in Franci3».
maggIOI:mente su politIche m
Qual è la sua strategia per ri- gr~do di promuovere la cre«L'Italia? Può imparare
dare speranza ai giovani?
sClta?
dai nostri errori)
<<BIsogna fare tutte e due le
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
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2/2
La mappa
Il tasso di disoccupazione per i giovani
tra i 15 e i 24 anni. Il tasso medio nella UE28
è del 23,2% (dati dicembre2013)
-----
(%) lO
20
30
40
50
Danimarca - - - - -__
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Olanda - - - - - - - - ,
,
DE
Gran Bretagna •
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40
35
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25
20
15
10
5
O~~~~rr~~~~~~~~tr.=~
CORRIERE DELLA SERA
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Fo~te: Eurostat,II0
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Le statistiche Normalmente chi cerca un impiego deve aspettare in media 15 mesi
Cinque mesi per un lavoro nuovo
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Outplacement, come funzionai! ricollocamento aziendale
(ultimo rapporto Istat). Come si
spiega questa differenza di tempo? «Le persone, da sole, non
sanno da che parte iniziare precisa Cetti Galante, amministratore delegato di Intoo, società
di Gi Group -; soltanto il 15%
delle posizioni aperte si trovano
in inserzione, secondo Unioncamere, mentre 1'85% dei posti sono nascosti. Sono convinta che
ormai i tempi siano maturi per
rendere obbligatorio l'outplacement per le imprese che licenziano. Il servizio si potrebbe finanziare anche con fondi europei, regionali o interprofessionali e i
benefici per lo Stato sarebbero
enormi: per ogni 150 mila persone a cui si dà l'outplacement lo
Stato risparmia quasi un miliardo
di euro di ammortizzatori sociali
perché i tempi del ricollocamento sono più rapidi di 6 mesi ri-
spetto ai tempi normali».
Dal punto di vista delle retribuzioni i ricollocati non si lamentano: 1'80% riesce a ottenere
uno stipendio uguale o superiore
a quello precedente. il dato non è
scontato, visto che chi è ai margini del mercato del lavoro ha un
potere negoziale limitato. «Le
aziende cercano il meglio - sottolinea Tagliabue - e quando individuano iI soggetto in grado di
assumere l'incarico, non badano
al risparmio, ma vogliono che il
nuovo assunto sia soddisfatto,
per cui sono disposte a pagare il
giusto». Nella maggior parte dei
casi il contratto è a tempo determinato e per gli over 50, soprattutto colletti bianchi, le chance
maggiori si hanno con incarichi
da consulente o a partita Iva <<Per
la mia esperienza, il 30% rientra
direttamente a tempo indetermi-
nato, contro una media nazionale del 17% - commenta Galante
-. Si tratta per lo più di 30enni o
4oenni. Ma tra quelli che ripartono con il tempo determinato, 6
su 10 ottengono il tempo indeterminato dopo due anni». E'
difficile che qualcuno scenda di
livello: un dirigente di rado viene
preso come quadro. Epoi c'è chi,
magari con i capelli bianchi, decide di diventare imprenditore.
«Circa il 25% dei manager e il
12% degli impiegati affidati alla
mia società ci ha chiesto aiuto
per mettere in piedi un'azienda
- dice Galante - per cui abbiamo anche supportato questi neoimprenditori, rimanendogli accanto per un anno nella fase di
start-up, in modo da minimizzare i rischi di fallimento».
Paola Caruso
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L'outplacement (il servizio di
ricollocamento che le aziende offrono ai licenziati) in Italia si adopera meno che in altri Paesi europei. <dn Belgio, Francia e Finlandia, per citare qualche caso, l'attività coinvolge un elevato numero
di candidati - spiega Marco Tagliabue, amministratore delegato
di Corium, società di Openjobmetis - parliamo di un ordine di
grandezza che è di circa 10 volte
superiore rispetto a quello del Bel
Paese». Ma l'outplacement sta
crescendo (si stima un incremento del 10% nel 2014) e con
buoni risultati. «Circa ilgo% delle
persone, tra manager, quadri e
impiegati, trova lavoro in 5 o 6
mesi con 1'0utplacemenD>, precisa Tagliabue. Mentre, in media,
chi cerca un'occupazione con le
proprie forze riesce a ottenere
un'assunzione in 15 mesi o più
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RIFORME
Le piccole vittorie necessarie a Renzi
per vincere la sfida dei cento giorni
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Quotidiano
di ROGER ABRAVANEL
atteo Renzi deve recuperare in
Germania, la Svizzera, l'Austria c'è un modello di
fretta credibilità con i suoi elettori I apprendistato di grande successo, che sarebbe
che sono stati confusi dalla staf- . ora di importare anche in Italia. La chiave è
fetta con Enrico Letta e iniziano a
portare i giovani in azienda per un periodo lungo
dubitare della sua coerenza. Dopo già durante il corso di studi, in modo che si
aver promesso «mai più larghe intese», va al
diplomino avendo appreso non solo le
competenze tecniche, ma anche a inserirsi
governo con Alfano e senza elezioni. Dice che
«non vuole il posto di Letta» e lo manda a casa 15 nell'organizzazione, comunicare e lavorare in
giorni dopo averlo detto. Renzi ha solo cento
gruppo. L'apprendistato all'italiana è diverso,
giorni, quanto manca alle elezioni europee, per
inizia molto più tardi, dopo il diploma o la laurea
recuperare credibilità e dimostrare velocemente e alla fine diventa solo un modo per ridurre i
che lui può veranlente «fare» qualcosa per la
contributi Inps del neoassunto.
nostra disastrata econOlnia. Ma cosa? i problemi L'Enel ha importato in Italia l'apprendistato «alla
del Paese richiedono riforme profonde che
tedesca», con un progetto che prevede
l'assunzione di 150 ragazzi che frequentano le
avranno bisogno di anni, non.di tre mesi. Lotta
, all'evasione fiscale, alla corruzione, alla burocrazia, ai tempi biblici della nostra giustizia civile,
alla assenza di meritocrazia nella scuola e nella
università. Tutte riforme essenziali che dovranno
partire subito ma i risultati non si vedralUlo per
un bel po'. Tutti, incluso lo stesso Renzi, parlano
di «lavoro», ma se anche il magro aumento di
Prodotto interno lordo previsto per il 2014 raddoppiasse, il lavoro non crescerebbe: nel migliore dei casi la disoccupazione aumenterebbe
meno del previsto, che non è un risultato entusiasmante.
Eallora che fare? Una frase celebre nel mondo
«
'"z
::J
delle imprese che si apprestano a grandi
cambiamenti dice che bisogna «svaligiare
'"
z
qualche stazione di benzina prima di rapinare la
«
<r
banca». nche significa ottenere dei «piccoli e
veloci ~uccessÌ» che però siano coerenti con una
superiori, i quali completeranno gli studi
strategia più ampia. Renzi ha già dichiarato
priorità e scadenze nei primi tre mesi. Riforma
alternando la scuola con la formazione e il lavoro
retribuito in azienda. Dopo due anni passeranno
elettorale a febbraio, lavoro a marzo, pubblica
dall'apprendistato al lavoro stabile, previa
amministrazione ad aprile, Fisco a maggio. La
valutazione del merito. Se Renzi approva in fretta
chiave sarà realizzare delle «piccole vittorie» su
queste priorità. Le opportunità ci sono.
i decreti che autorizzano questo nuovo tipo di
formazione e dà qualche incentivo in più è
Lavoro
possibile che altre aziende seguano questo
Renzi deve stare attento a due cose. Primo, il
esperimento, aumentando di molto la
contratto unico che ha promesso nel Jobs act è
giusto ma non darà risultati a breve; secondo, gli preparazione al lavoro dei nostri giovani.
Riforma della pubblica amministrazione
incentivi all'assunzione dei giovani, soprattutto
Renzi si propone di sburocratizzare la pubblica
se fatti con pochi soldi, rischiano di essere dati
amministrazione, il che è sacrosanto, ma non si
ad aziende che avrebbero assunto comunque o
assumeranno per finta, chiudendo una azienda e può fare in tre mesi: le leggi inutili cancellate un
tanto al chilo non hanno portato risultati.
riaprendola con «nuovi» lavoratori. TI vero
L'unico modo di semplificare davvero è
problema è come cambiare la competitività dei
modificare le regole con un dialogo costruttivo e
giovani rispetto all' «usato sicuro» dei lavoratori
informato tra cittadini, imprese e politica.
maturi, con una formazione più efficace di
Tagliare la spesa per ridurre le tasse è invece un
quanto fa oggi la scuola., I giovani italiani hanno
sicuro successo. Carlo Cottarelli sta lavorando da
enormi difficoltà a inserirsi nel mondo del
mesi e ha promesso 16 miliardi dalla spending
lavoro, il che spiega perché la disoccupazione
review in due anni. Prima di lui abbiamo avuto
giovanile è da decenni molto più alta della
Bondi e Giarda. Non si sono visti grandi tagli.
disoccupazione complessiva. In Paesi come la
C)
C)
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068391
C)
C)
Ebbene, Renzi identifichi un solo miliardo tra
quelli <<promessi», fattibile da subito e lo apporti
a riduzione di tasse, sulla prima busta paga.
Sono 50 euro a dipendente, una tantum. Gli altri
verranno.
Riforma del Fisco
Un Fisco non oppressivo è giusto, ma
ricordiamoci che in Italia il Fisco opprime
soprattutto perché fa pagare troppo a chi paga
tutte le tasse e nel frattempo tollera la più alta
evasione dopo la Grecia. La lotta all'evasione
deve essere quindi la priorità, e anche in questo
Renzi deve differenziarsi dai suoi predecessori
nell'ottenere risultati visibili in fretta.
Nel 2012, con il decreto Monti sull'accesso ai
conti correnti, le informazioni
del Fisco su spese e patrimoni
degli italiani sono arrivate a
livelli unici al mondo. nnostro
Fisco dispone oggi di enormi
banche dati e una decina di
enti di controllo diversi
(agenzie fiscali, Guardia di
Finanza, Equitalia ecc.).
Nonostante questa potenza di
fuoco, nell'ultimo anno il.
recupero dell'evasione appare
addirittura peggiorato. Renzi
spieghi come intende portare
qualche risultato nel 2014, non
solo in termini di evasione
accertata, ma di incassi. Gran
parte di queste azioni
dipenderà dal team che Renzi metterà al
ministero dell'Economia, che da noi ha poteri
come in pochi altri Paesi. I ministri che lo hanno
guidato fino ad oggi non solo avevano rapporti
con le istituzioni internazionali, ma guidavano in
prima persona la macchina del Fisco, del Tesoro
e del controllo della spesa pubblica, con un ruolo
di viceministri e sottosegretari nel migliore dei
casi marginale. Prova ne sia che le spending
review sono state affidate ad «esterni» (nel
Regno Unito le ha sempre gestite il ministero
delle Finanze). Se Renzi vuole integrare
efficacemente le banche dati e usarle con
successo, riorientare la ragioneria generale a una
efficace spending review e rendere più efficiente
il ministero, deve aggiungere una dimensione di
eccellenza manageriale che oggi manca.
Piccole vittorie nella direzione giusta e nuova
leadership economica e manageriale, sono
queste le leve che Renzi deve usare nei suoi primi
cento giorni.
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LA STAMPA
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1
Programma in 8 punti, è subito scontro
Sacconi twitta: "Ci sono criticità". DeIrio si irrita e sospende l'incontro: "Non lavoro così, ci aggiorniamo"
CARLOBERTINI
ROMA
Uintestazione porta la formula
«Sintesi delle proposte dei partiti di maggioranza», più pomposamente si potrebbe dire
che sarà la base del Programma del futuro governo. Ma per
come sono andate le cose, non è
affatto detto che questo gocumento sia trasformato in una
mozione più estesa dei g;tluppi
parlamentari che voteranno la
fiducia al governo Renzi o se
sarà derubricato a un contributo per il discorso programmatico del premier. Fatto sta
che questa piattaforma di titoli, sette punti su Lavoro e Crescita, con un capitolo a parte
sulle Riforme e un titolo finale
in bianco sui Diritti Civili, è
quella portata da Graziano
Delrio al primo vertice dei partiti e partitini. Vertice in cui gli
alfaniani fanno le pulci a tutto,
PerTaddei le risorse
arriveranno «dé:)taglio
della spesa e
rimodulazione fisco»
per mettere agli atti la loro riluttanza a firmare un programma che non contiene la polizza
di assicurazione fino al 2018.
Alfano manda i suoi colonnelli da Delrio a chiedere che la
legge elettorale sia legata alla
riforma del Senato. Malgrado
una conferma verbale che anche Renzi condivide questo
percorso, Delrio non può spingersi oltre: la richiesta di metterlo nero su bianco non passa
e tutto si complica, il vertice si
scioglie malamente e la palla
torna al premier incaricato.
Che nella stretta finale della
trattativa tiri brutta aria lo si
capisce da come finisce questo
summit, che vede intorno al tavolo una quindicina di persone
dei vari gruppi e gruppetti di
maggioranza, una fotografia
che ricorda quella dell'Unione
di Prodi. In un salone del Palazzo della Stamperia dove ha sede l'ufficio di Delrio, per il Pd ci
sono la Madia e l'economista
Taddei. Arrivano Dellai e Mauro per i Popolari per l'Italia, Romano e Susta per Scelta Civica,
D1\lia per l'Udc, Tabacci, Formisano e Pisicchio per il Centro Democratico, i socialisti Di
Lello e Gamberale, Zeller per le
Autonomie, Bruno per MaieApi. E quelli dell'Ncd, Schifani,
Quagliariello e Sacconi.
Quando in mezzo alla discussione Sacconi twitta che
«ci sono molte criticità nel programma di governo», Delrio
sbotta: «Scusate, ma non sono
abituato a lavorare così, ci aggiorniamo». E chiude i giochi.
Già sul primo titolo, la riforma
elettorale, e quella del Senato,
erano volate scintille. Quando
si arriva al punto cinque sulla
burocrazia e si parla di ridurre
il contenzioso sulla giustizia civile, l'Ncd obietta che si dovrebbe aggiungere un punto ad
hoc sul penale. Quando si parla
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Quotidiano
di contratto di inserimento a
tutela progressiva, quelli di
Scelta Civica registrano che
Sacconi ha da ridire su quello
che considerano un loro cavallo di battaglia, la formula Ichino-Boeri. Sono in molti a sollevare dubbi sulle coperture,
Taddei spiega che arriveranno
«dal taglio della spesa pubblica
e dalla rimodulazione del fisco». Se sulla sostanza delle
priorità per lavoro e occupazione tutti concordano è la moratoria sui temi etici chiesta da
Ncd che agita le acque, una
sorta di richiesta pregiudiziale
che il tema non sia affrontato
nel programma di governo.
Sulla cui durata si intestardiscono i piccoli, con un fuoco di
fila, tra Dellai, Pisicchio e Quagliariello. Chiedendo un impegno scritto a non staccare la
spina prima del varo della riforma del Senato, «la polizza di
assicurazione sulla vita», la
chiama appunto Dellai.
Sul lavoro molti
obiettano,
Le riforme, il lavoro e la crescita
VogilOnO-sapereqUali
saranno le coperture
Italicum subito
e via il Senato
Approvare la legge
elettorale e il ddl sulle
province che prevede il
governo del territorio a due
livelli elettivi, comuni e
regioni. Riformare le
competenze tra legislazione
nazionale e regionale e
superare il bicameralismo
perfetto: trasformare il
Senato in assemblea di
secondo grado.
I-~;,
~~~::~~:e~~l
Sostegno
piano Renzi prevede uan
serie di misure per
assicurare maggior credito
alle aziende. In particolare:
pagare i debiti della pubblica
amministrazione, sbloccare i
prestiti bancari e rendere
operativa la legge Sabattini
per l'acquisto di macchinari
e trovare le forme di
finanziamento.
Pacchetto
.
OccupazIone
La manovra
sulle tasse
Introduzione del contratto di
inserimento a tutela
progressiva. Assegno
universale di disoccupazione
al posto di Aspi, mini Aspi e
disoccupazione. Prima
opportunità di lavoro e
servizio civile per i due
milioni di giovani senza
lavoro. Rendere permanente
garanzia giovani, soluzione
I strutturale per gli esodati.
Ridurre la tassazione e
aumentare la domanda
interna. Ridurre l'Irap con
l'aumento della deducibilità
per le imprese in modo
progressivo fino ad
escluderlo dal costo del
lavoro del lavoro al 2018.
Tagliare l'Irpef per i redditi
medi medio-bassi con
una progressione per chi
ha figli a carico.
Ricerca
e malie in Italy
Meno
burocazia
Sbloccare
tutti i cantieri
Far ripartire
il Mezzogiorno
Il nuovo governo punta a
favorire ricerca e
innovazione e
internazionalizzazione,
Previsto un piano
straordinario a favore del
made in Italy, programmi di
ricerca e sviluppo per i
distretti d'imprese, misure
di sostegno nel campo della
formazione tecnica e a
favore dei ricercatori.
Ridurre e rendere più
efficiente la burocrazia.
Allineare norme nazionali ed
europee, ridurre il
contenzioso della giustizia
civile. Limite temporale agli
incarichi dei dirigenti
pubblici. Accelerare agenda
digitale, anagrafe digitale e
fatturazione elettronica.
Semplificazioni urgenti per
fisco, edilizia e autorizzazioni.
A fronte di cantieri pubblici
che languono, incentivare il
project financing e cercare
di ampliare le fonti di
finanziamento, semplificare
le procedure, come avvenuto
nella legge di Stabilità per gli
impianti sportivi. Cercare di
orientare i nuovi invertenti
pubblici al contrasto del
dissesto ambientale e a
favore delle scuole.
Priorità alla Terra di fuochi
ed ai territori
maggiormente disagiati.
In programma misure di
sostegno ma anche un
migliore e più efficace
impiego di
fondi strutturali.
Interventi specifici
di sostegno a favore
dell'occupazione
femminile e giovanile.
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29
Foglio
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Data
ItaliaOggi
/JAncl commenta gli ultimi provvedimenti e auspica il cambio di rotta
Occupazione da tutelare
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Quotidiano
La priorità resta abbassare il costo del lavoro
DI FRANCESCO LoNGOBARDI
- PRESIDENTE ANCL-S.u.
ncora una volta la questione lavoro è al centro
dell'agenda politica.
Gli interventi a commento delle proposte di riforma
del lavoro provenienti dai due
maggiori schieramenti politici
si diffondono, come anche il dibattito sulle nuove tipologie di
rapporti di lavoro, sulla flessibilità, sulla contrattazione.
Ma come sempre a noi preme
sottolineare che il vero problema è nella necessità di una seria riduzione del costo del lavoro. Con il contributo del nostro
Ufficio legale e del Centro studi
nazionale, abbiamo voluto analizzare alcune delle più recenti
novità già approvate o solo preannunciate dalle varie parti p0litiche. Le prime perplessità riguardano il dl145114, che più di
ogni altro ha inciso sul mondo
del lavoro e sul nostro operato.
Perplessità sull'opportunità di
inserire nel dI «Destinazione
Italia», finalizzato a tutt'altro,
un così marcato aggravamento delle sanzioni non solo per
il lavoro nero ma anche per il
lavoro regolarmente denunciato, per il quale le sanzioni
sono state raddoppiate senza
alcuna motivazione e in modo
assolutamente inopportuno,
specie in un periodo di grave
ispirata a obiettivi prioritari di
lotta al lavoro nero e a criteri
volti a privilegiare la prevenzione e la promozione dei comportamenti virtuosi piuttosto che a
perseguire la repressione pura
e semplice degli illeciti. Un'attività ispettiva fondata, quindi,
anche sulla collaborazione delle
aziende e dei consulenti del lavoro. Vogliamo, ancora, sperare
che si fucciano iniziative vere e
concrete, e soprattutto tangibili
per le imprese e per i lavorl.itori, ritenendo che è necessano
come non mai liberare il lavoro
dal peso fiscale e contributivo.
Il lavoro che ancora oggi viene
tassato come un bene di lusso,
è il vero handicap della nostra
economia, e non solo in questo
periodo di crisi economica. Voglio solo auspicare che in materia di abbattimento del costo del
lavoro sia stata aperta la strada maestra, e che questo è solo
l'inizio di misure maggiormente
avvertibili. Si è voluto emulare
il sistema della flexsecurity europea che poggia su tre pilastri
fondamentali: flessibilità del
mercato del lavoro; ampi e diffusi sistemi di ammortizzatori
sociali che arrivano a garantire
quasi lo stesso reddito finanche
ai 18 mesi post licenziamento;
e politiche attive del lavoro che
favoriscono il reinserimento
del lavoratore con strumenti
efficaci e che funzionano. Dalle
nostre parti abbiamo adotta-
to il primo pilastro, il secondo
scricchiola da tutte le parti,
il terzo non c'è proprio. Come
dicevo, anche nella recente
manovra finanziaria, si punta
(abbastanza modestamente)
sull'alleggerimento dell'lrap
e sul cuneo fiscale delle nuove
assunzioni. Forse non si è capito che per sperare in nuova
occupazione, bisogna innanzitutto essere capaci di mantenere quella esistente.
Non è quindi la sola nuova
occupazione che va incoraggiata, ma anche il mantenimento
dei livelli occupazionali. La
soluzione madre delle problematiche suddette sta nell'abbattimento del costo del lavoro, generalizzato, per vecchie
e nuove assunzioni. Ma in un
abbattimento serio, avvertibile, reale, ovvero tanto concreto
che incoraggi il datore di lavoro
a nuove assunzioni, ad allungare l'orizzonte dell'imprenditore, a preferire un rapporto
regolare invece che rischiare
suo malgrado con il lavoro
nero, a coltivare investimenti
in risorse umane di più lungo termine che porterebbe a
preferire un rapporto a tempo
indeterminato.
La nostra Associazione ha
più volte denunciato queste ed
altre problematiche legate al
mercato del lavoro e adesso più
che mai intende farlo a gran
voce. Affinché non passino ancora una volta inosservate le
vere necessità.
068391
A
crisi economica.
Ulteriori perplessità derivano dal fatto che gli importi di
tali sanzioni siano destinati in
gran parte in favore dei medesimi ispettori, destinazione che
appare quanto meno inopportuna e che determina anche il
rischio che gli ispettori siano
indotti, anche inconsciamente, a calcare la mano. Queste
e altre criticità del dl14512014
a nostro parere potrebbero essere agevolmente corrette. A
nostro avviso le imprese italiane, in questo momento hanno
bisogno essenzialmente di tre
cose: una sensibile riduzione
del costo del lavoro e in particolare del suo così detto costo
sociale, attraverso la riduzione
degli oneri fiscali e contributivi.
Gli interventi operati su questo
versante dalla legge di Stabilità
sono del tutto insufficienti.
In secondo luogo le imprese
hanno bisogno di una maggiore flessibilizzazione delle retribuzioni in modo da elevarne,
anche ~ediante un uso più
incisivo della leva fiscale, la
quota variabile ed incentivante, secondo i principi codificati
nel Protocollo trilaterale del
23 luglio 1993.1nfine occorre
una piena applicazione a tutte
le attività ispettive della così
detta Direttiva Sacconi del 18
settembre 2008, mai di fatto
veramente applicata, per realizzare un'attività ispettiva
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rUnità
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I
Foglio
21-02-2014
12
1
Tutte per Patuelli, le banche cercano l'uscita dalla crisi
ANGELO DE MATTIA
.....
~on ~ma decisione ~traordinaria­
Il CUi precedente nsale a 14 anni
fa - che il Comitato esecutivo
dell'Abi ha proposto all'unanimità, per
l'assemblea di luglio, di confermare Antonio Patuelli alla presidenza dell'associazione senza espletare la consueta
pro.c~dura della nomina dei saggi che
defmlscono, alla scadenza, questa candida~ura, ma decidendo in deroga propno perché si é manifestata l'unanimità
dei consiglieri. Il lavoro svolto da Patuelli da oltre un anno è stato diretto a dare
all'Abi uno stile più istituzionale ad av~~are il r~cupero dell'immagin~ dopo
I mterruzlOne della presidenza di Gius~ppe Mussari in conseguenza delle graVI vicende che hanno riguardato il Monte dei Paschi, a razionalizzare la struttura direzionale ed operativa, a riformare
enti collaterali, quale la trasformazione
di " Patti Chiari" in un soggetto preposto all'educazione bancaria e finanziaria: I nuovi problemi che si sono presentati non sono stati meno duri delle difficoltà ereditate. Nel complesso, si è confermato che la oresidenza affidata a
è messo su di un binario giusto, ma ora,
~ntrando nel merito del rinnovo, si profilano non comuni difficoltà, dal versante normativo e salariale. Ci si dovrebbe
cimentare nella definizione di una nuova figura del dipendente di una banca
alla luce delle grandi trasformazioni intervenute, della evoluzione delle professionalità ed esperienze, del rapporto
con il pubblico e con il territorio, delle
relazioni internazionali. La cura delle risorse umane è cruciale. La ridotta disponibilità di mezzi deve suggerire selettività, attenzione alle giovani leve, revisione di tutte le variabili organizzative. Patuelli ha dimostrato attenzione nei confronti di questi temi: ora si presenta la
prova. Ma, poi, è negli indirizzi generali
dell'Associazione bancaria che si attendono risultati. Essa non può certamente supergestire, ma può ancor più stimolare le banche perché corrispondano in
pieno, pur in una situazione non facile
alla loro ragion d'essere che è quella d;
erogare il credito a coloro che lo meritano. La tesi, spesso demagogicamente
propalata, dei regali che dal governo
avrebbe ottenuto il sistema bancario va
contrastata non solo dimostrando, anche a beneficio di chi ignora la materia
che di donazioni non si tratta (come pe;
le quote Bankitalia) e che le banche hanno, a loro volta, dato, come è accaduto
con i consistenti "anticipi" di imposte,
ma anche con un'azione che rimuova la
visione di una banca oscillante tra un
soggetto che si limita ad attendere passivamente le decisioni altrui e agisce burocraticamente e un potere presuntamente ancora forte. Questo sarà un anno
cruciale per Antonio Patuelli che ha riscontrato un così saldo consenso fra i
banchieri.
068391
E
esponenti di ban~he minori consegue risultati migliori di quella esercitata da
personaggi espressione delle principali
banche. Così è stato, con Maurizio Sella
e così pure con lo scomparso Corrado
Faissola. Bisogna risalire ai lontani anni
della brillante presidenza di Piero Barucci, espressione del vertice del Montepaschi, per trovare un'eccezione a questa che é quasi una costante. Oggi il sistema bancario è ancora nell'occhio del
ciclone; il tema dell'accesso a credito é
assillante, mentre i prestiti alle imprese
sono calati negli ultimi due anni per oltre il 9% continuano a gravare sulle restrizioni al credito problemi di domanda e di offerta; le sofferenze lorde si avviano verso i 160 miliardi; il rapporto
tra i crediti in sofferenza e il totale dei
finanziamenti è stato pari, a dicembre,
al 9,1%, come segnala la Banca d'Italia
(7 punti percentuali in più rispetto al
2008); sulla profittabilità incidono le necessarie rettifiche per il deterioramento dei prestiti. Le banche italiane sottoposte alla futura Vigilanza europea son? ~;a coinvolte nell '''asset quality revzew promossa dalla Bce e poi lo saranno negli stress test: passaggi importati
che saggeranno lo stato di salute dei pilastri del sistema e che, però, si profilano mentre non è ancora chiaro quali paracadute saranno approntati per le necessità che dovessero emergere una volta noti i risultati degli esercizi.
. A fronte di questo scenario e di questi ~roblemi, l'Abi si prepara all'apertura, Il 28 febbraio prossimo, delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo
di lavoro. Dopo alcuni atti intempestivi
e mal ponderati, il rapporto dell'associazione con le organizzazioni sindacali si
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IL~MA.TTINO
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1 /2
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Prevenzione, gap di 250 milioni
tra Campania e Lombardia
Meno soldi da Roma, la Regione: i conti non tornano
Gerardo Ausiello
~
Solo il cinque per cento
della spesa sanitaria
destinato agli screening
mettere in campo progetti mirati e
nuovi screening. Ad esempio garantendo gratuitamente alle fasce
deboli esami diagnostici ed endoscopici. Iniziative del genere in
Lombardia, Veneto e Toscana sono all' ordine del giorno mentre in
Campania e al Sud rappresentano
una faticosa conquista: per questo
spesso si riescono a garantire solo
azioni estemporanee.
La sfida cruciale, allora, è a monte: «Siamo impegnati senza sosta
per ottenere la modifica dei criteri
del fondo sanitario nazionale - spiegaSalvatore Varriale, che a Palazzo
Santa Lucia è capodipartimento
delle risorse umane, finanziarie e
strumentali - In questi anni l'unico
parametro preso in considerazione è stato quello dell' età media. Se
dunque un territorio aveva una popolazione più anziana, otteneva
dallo Stato maggiori fondi. Ecco
che la Campania, in cui vive la popolazione più giovane d'Italia, ha
perso circa 400 milioni all' anno.
Ora finalmente, dopo una lunga
battaglia e grazie agli sforzi del presidente Stefano Caldoro, siamo riusciti ad ottenere un'importante
apertura dal governo. L'obiettivo è
fare in modo che trai criteri alla base del riparto ci siano anche gli indici di deprivazione, owero le condizioni socio-economiche di un territorio che incidono pesantemente
sulla salute dei cittadini». Sarebbe,
questo, il primo passo per iniziare
ad avvicinare due parti dell'Italia
che viaggiano oggi a velocità differenti. Perché nello stesso Paese
non possono esistere cittadini di serie A e di serie B.
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068391
Quasi 500 milioni di euro. Eccolo il
tesoretto che la Campania destina
ogni anno alla prevenzione di malattie, come i tumori, per le quali le
cure costano molto di più. Basti
pensare che per pagare una sola applicazione di chemioterapia il servizio sanitario regionale spende oltre 500 euro a paziente. Senza contare esami altrettanto onerosi cometac e risonanze a cui i malati oncologici devono sottoporsi di continuo. Prevenire, insomma, conviene non solo ai cittadini ma anche
allo Stato e alle amministrazionilocali.
Eppure, per legge, solo il 5 per
cento dei fondi che lo Stato assegna alle Regioni viene dirottato su
screening, esami e controlli periodici (mentre la fetta più grande della torta spetta da un lato ad Asl e
distretti e dall'altro agli ospedali).
Troppo poco. Ma se si guardano i
bilanci delle singole Regioni, da
N ord a Sud, si scopre che le cifre
variano, in certi casi sensibilmente. Già, perché il5percento in Lombardia, che riceve dal governo più
fondi della Campania, equivale a
750 milioni. EnelLazio a550milioni. «CosÌ i conti non tornano - chiarisce Ferdinando Romano, capodipartimento regionale per la Salute
- Non solo riceviamo meno risorse
ma dobbiamo fronteggiare anche
l'indebitamento del passato e lavorare senza sosta per costruire un' efficace rete di prevenzione, fino a
qualche tempo fa praticamente
inesistente». In una condizione simile a quella della Campania si trovano altre Regioni del Mezzogior-
no, come Calabria e Molise, che pure sono sottoposte a piani di rientro e commissariamenti. Nel frattempo, mentre dal Lazio in giù si
cerca disperatamente di recuperare i ritardi, il gap con il Centro-Nord aumenta. Dal Veneto
all'Emilia Romagna i soldi ottenuti
dallo Stato servono tutti a potenziare screening ed esami, anche attraverso investimenti mirati che invece altrove sono vietati dai tecnici
dei ministeri dell'Economia. Distanze siderali si registrano, in certi
casi, pure sugli interventi concreti
finalizzati alla prevenzione. Se è vero infatti che per legge solo il5 per
cento del tesoretto nazionale viene
investito in questa direzione, nulla
vieta alle Regioni di utilizzare in aggiunta un avanzo di bilancio per
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2/2
L 'allarme
I sindacati:
più attenzione
ai lavoratori
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"Più fondi alla
Campania ma anche
maggiore attenzione
agli sprechi". È ciò che
chiedono alle
istituzioni i sindacati di
categoria. Vittorio
Russo, presidente
regionale dell' Anpo
(che rappresenta i
primari), è categorico:
"In Italia non è stata
ancora varata una
normativa moderna ed
adeguata alle
esigenze dei cittadini.
In Campania si
registrano poi ulteriori
difficoltà perché non
c'è il giusto equilibrio
tra la rete ospedaliera
e quella territoriale».
D'accordo anche
Franco Verde,
coordinatore
provinciale dell' Anaao,
e Antonio De Falco,
leader regionale del
Cimo, che invocano
più attenzione ai
lavoratori e ai precari.
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IL SECOLO XIX
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IL
Iseo SUL
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1
I
Mini patrimoniale
per abbassare
il costo del lavoro
Rendite finanziarie: aliquote verso i127%
MICHELE LOMBARDI
........ H·· ......... ·.·.· .. ·.··········.····.···.···..... · ..... ',.
no i piccoli risparmiatori, che
detengono titoli di Stato e buoni
postali tassati al 12,5 per cento.
Non è chiaro però se verrà messo un tetto oltre il quale il prelievo potrebbe essere inasprito. Di
certo, pagheranno di più i risparmiatori più ricchi ed esperti, che incassano plusvalenze,
utili, interessi e altri proventi
legati all'impiego di capitali.
Tutte quelle rendite, spesso
consistenti, che oggi pagano al
Fisco un'aliquota del 20 per
cento. Lo stesso prelievo che
grava su conti correnti e libretti
di risparmio, che dovrebbero rimanere fuori dalla stretta, almeno sotto determinati importi.
Un incoraggiamento a Renzi
ieri è arrivato dal ledaer della
Cisl, Raffaele Bonanni: «Suggerisco di mettere al primo posto il
tema fiscale con un taglio shock
delle tasse e una bastonata alla
rendita», ha detto. Ma un'insospettabile come Luisa Todini,
da sempre vicina a Berlusconi,
ha fatto un'apertura di credito:
«La mia azienda arriva a pagare
il 70 per cento di tasse in Italia.
Non è possibile. lo sono pronta
a dare di più ma date qualcosa di
più alle imprese». In effetti,
l'obiettivo di Renzi è proprio
quello di lasciare più soldi nelle
casse delle imprese (taglio dell'Irap e bonus previdenziale per
chi assume) e nelle buste paga
(meno Irpef) attingendo dall'enorme forziere delle rendite.
Ma il menù renziano delle coperture per tagliare Irap e Irpef
non si limita alle rendite: la seconda fonte di finanziamento
saranno i tagli alla spesa, a cominciare dai costi della politica,
su cui il premier incaricato non
farà sconti. A cominciare dagli
amici sindaci, che dovranno
smantellare le municipalizzate
decotte o andare con il cappello
in mano a palazzo Chigi. Potrebbe essere l'inizio della fine
di quel "poltronificio" di 7.700
società controllate, che costano
22 miliardi, sopravvissute a tutti i governi.
[email protected]
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ROMA. Unariduzionedell'Irap
dellO per cento, che vale 2,5 mili ardi per le imprese, e il taglio di
un punto delle aliquote Irpef
per i redditi fino a 28 mila euro,
che risparmieranno circa 5 miliardi. E solo il primo passo del
piano fiscale di Matteo Renzi,
che ieri è stato illustrato dall'ex
ministro Graziano Delrio al vertice di maggioranza. E a chi
chiedeva dove si troveranno i
soldi per ridurre le tasse su famiglie e imprese la risposta è
stata esplicita: «Aumenteremo
il prelievo sulle rendite finanziarie». L'attuale aliquota al 20
per cento (più bassa di quella su
una busta paga di 15 mila euro
tassata al 23 per cento) passerà
probabilmente al 25-27 per
cento.
Renzi è intenzionato a tirare
dritto per la sua strada, la sola
che può consentire di ridurre il
carico fiscale su imprese e lavoratori. Un'operazione che mette d'accordo Confindustria e
sindacati ma rischia di spaccare
la maggioranza prima ancora di
arrivare al voto di fiducia. Eppure, il responsabile economico
del Pd Filippo Taddei, un fedelissimo del premierincaricato, è
stato netto: «Una rimodulazione della tassazione sulle rendite
ci sarà perché c'è risparmio e risparmio, c'è investimento e investimento. Le rendite vanno
tassate in modo diverso».
In effetti, la posta in gioco, secondo le stime di Bankitalia, vale 3 mila 800 miliardi, quasi il
doppio del debito pubblico italiano: una somma che comprende anche i Bot dei pensionati
ma, in realtà si concentra nelle
mani degli italiani più ricchi. La
patrimoniale di Renzi, a differenza dell'Imu, punterà a prelevare risorse dalle rendite dei più
benestanti per ridare fiato alle
imprese e ai lavoratori con una
riduzione significativa (almeno
lO miliardi) del cuneo fiscale da
realizzare nel primo anno di governo. Uno "scambio" che giustifica l'intervento. Nel mirino
del nuovo governo non finiran-
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1
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Quotidiano
Primo calo da12009, quando il Pil diminuiva del5%
Gli stipendi reali
dei tedeschi
perdono terreno
Pesa il taglio dei premi di produttività ai dipendenti
sa negli Stati Uniti e pure in
Europa perché causa di squilibri nella ripresa dell'Eurozona: nel 2013, stando alle previsioni dell'istituto Ifo, l'avanzo
potrebbe aver toccato un record a 260 miliardi di euro, superando quello della Cina.
Dal 2007 la Germania ha un
surplus delle partite correnti
a livello mondiale vicino al
7% del PiI e la Commissione
Ue, lo scorso novembre, ha
aperto una procedura per analizzare se questo squilibrio
macroeconomico stia acuendo la crisi nel Sud dell'Eurozona. All'epoca il presidente José Manuel Barroso disse che
la Ue deve capire «se questo
attivo ha un impatto negativo
sul funzionamento dell' economia europea» anche se Bruxelles è consapevole «che riguarda i rapporti commerciali della Germania con il mondo,
non con la zona euro». Più assolutoria, ieri, la posizione di
L'andamento
Salari reali. Variazione %
2008
0,5
2009
-0,2
2010
1,5
2011
1,2
2012
0,5
2013
-0,2
Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, ed
esponente di un altro Paese
campione di export, l'Olanda.
«Ora si dice che l'economia tedesca è troppo forte e che questo è un problema - ha dichiarato - ma non credo sia vero».
In realtà il vero problema per
Berlino potrebbe essere il rallentamento dell'export verso
gli emergenti percorsi da nuovi
venti di crisi innescati dal tapering della Fed. Anche per questo, e non solo su pressione dei
partner Ue, il governo di Grande coalizione guidato da Angela Merkel ha messo nel programma il capitolo investimenti e stimolo dei consumi interni.
Con la stima di un +1,8% nel
2014, la crescita quest'anno dovrebbe superare di gran lunga
l'asfittico 0,4% del 2013, il passo
più lento dal 2009.
I redditi, e di conseguenza i
consumi, dovrebbero essere
aiutati soprattutto dall'introduzione (ma solo nel 2015), del salario minimo, inserito nel programma di governo su richiesta
dei socialdemocratici. N egli ultimi vent'anni, è la tesi di una
parte degli economisti, le retribuzioni reali sono state troppo
compresse, nonostante la crescita. Una paga oraria minima
di 8,50 euro riguarderà il 17%
della forza lavoro, circa sei milioni di dipendenti, e innescherà dinamiche al rialzo anche dei
salari già al di sopra del limite di
legge. Aprendo la strada a un'altra questione, altrettanto delicata per i tedeschi: le possibili
pressioni inflazionistiche.
©RIPRODUZ;Ot.;E RISERVATA
068391
Roberta Miraglia
I salari reali tedeschi calano
per la prima volta dalzo09, l'anno della grande crisi, dopo tre
consecutivi di crescita. Le retribuzioni nel 2013 sono scese dello 0,2% rispetto al 2012 perché
l'aumento nominale dell'1,3%
nei valori lordi mensili è stato
completamente eroso e spinto
in territorio negativo dall'inflazione che, nello stesso periodo,
si è attestata all'l,5 per cento. Anche cinque anni fa, quando il Pil
della Germania perse il5,l % sotto i colpi dello shock finanziario
propagatosi da oltre oceano, le
retribuzioni avevano subìto
una perdita, in termini reali, dello 0,2 per cento.
Una delle cause della flessione, spiega l'istituto di statistica
Destatis che ha diffuso ieri i dati
preliminari, si individuanellariduzione dei premi di produttività ai dipendenti, in genere legati ai profitti delle imprese. Escludendo questi pagamenti nel
2012 e nelz013, sottolineal'istituto, l'incremento nominale dei
salari nell'anno appena concluso sale infatti all'q per cento,
superando l'aumento dei prezzi al consumo.
Le cattive notizie sull'andamento delle retribuzioni potrebbero frenare ulteriormente i consumi del Paese, impegnato in un difficile tentativo
di riequilibrio della propria bilancia delle partite correnti. E
giustificare il mancato aggiustamento sul fronte della domanda interna più volte promesso ai partner U e.
L'elevato surplus della Germania è da tempo sotto accuRitaglio
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COBBIEBE DELLA SEBA
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21-02-2014
2/3
2/4
volta per tutte, nelle mani dell'Sbu, i servizi segreti. Era prestissimo: dalla piazza sono partiti
con le molotov, i sampietrini, le bastonate. <<Infiltrati a volto coperto e pagati 30 euro al giorno
dal regime», dice Euromaidan. Con armi che finora non s'erano mai viste. Il nuovo ordine ai
poliziotti era di tirare alzo zero, proiettiq veri, e
loro non si sono fatti pregare. Una guerra incivile. Gli sniper lassù con le divise dei corpi speciali, cecchinaggio anche sul monastero ortodosso di San Michele e sull'Intercontinental. Le
barricate quaggiù a mani nude, 67 poliziotti acmiliardi di euro le
da!l'Ucfaina verso l'Unione
ciuffati e trascinati nel municipio coi pope a far
Europea, Verso la Russia ammontano a poco p/ù di 10 miliardi
cordone intorno, perché la folla non li linciasse.
L'evacuazione del Parlamento, i,leader dell'opposizione al sicuro nella zona delle ambasciate,
il fuggi fuggi dal ministem degli Esteri, gl'impiegati del governo man<tati a casa con l'ordine
di non uscire e d'usare Internet entro sera,
i morti di ieri negli scontri a Kiev, 75 da rl)artedì, secondo il bilancio
del governo. Ma per i dimostranti le vittime sono oltre cento
<<perché poi lo tagliano».:. Notizie che spaventano: treni di truppe in arrivo dall'Est filorusso,
<<IDa uno che veniva da Dnipropetrovsk è stato
fermato e i soldati sono scesi senza sparare»; la
polizia della Transcarpazia, filoccidentale, che
passa dalla parte dei manifestanti e «giura fegli atleti della nazionale ucraina che partecipano ai Giochi
deltà al popolo»; il consolato russo di Crimea
di 50rhi: alcuni sportivi pronti ti lasciare per rispetto delle vittime
che stampa passaporti per gli ucraini d'etnia
russa, un po' come accadde nel 2008, prima dell'intervento di Mosca «a tutela dei suoi concitL'assalto
Dopo gli scontri
tadini»' in Ossezia del Sud... Kiev fa scuola: a
I corpi di alcune delle vittime sulla piazza
La finta tregua è morta
Leopoli, più antirussa della capitale, c'è già un
. Maidan aKiev (Sokolovska Innal Photomasi)
esercito di popolo e gli strateghi americani di
all'alba: il presidente ha
Stratfor parlano d'una secessione possibile.
deciso la sua «operazione
Difficile uscirne. «Yanukovich deve sapere
antiterrorismo»
che farà la fine di Ghedd.afi», dice uno dei tanti
deputati portavoce d'un movimento con troppe
bocche e poche menti. Se Maidan è senza capi e
senza più pazienza, i militari sono nervosi e
Laminacda
prendono ordini da capi che non stanno nem«Yanukovich deve
meno a Kiev. Arriva la troika europea. Yanukosapere
che farà la fine di
vich non la vuole neppure ricevere perché tanto
è già in volo un inviato di Putin, l'unico che
Gheddafi», minaccia uno
gl'interessi. Serve la telefonata della Merkel,
dei portavoce dei «ribelli»
<<un consiglio amichevole», e finisce che i tre Ue
gli parlano cinque ore e (secondo il ministro
pq~acco) strappano una promessa a cui credono
Ìllpochi: le elezioni anticipate entro l'anno. Fingere di negoziare è meglio che nulla Eun Parlamento dimezzato torna a riunirsi nella notte. E
l'ex pugile KIitschko, leader suonato dalle raffiche del mattino, per raffreddare un po' accenna
a una «roadmap in discussione, vediamo, i risultati potrebbero vedersi nel giro di ore...».
Fuori tempo massimo, indietro non si torna;
l'Europa la rivendicano ormai in pochi, quel che
si vuole è la testa della «cricca russa», liUl~~-------------, ~~;;~~~~~~~] c - - - - - - - - - - - - - ,
vich e go oligarchi che lo controllano.
I
turni di guardia rinforzati. Nessun
Compare in piazza un signore abl)ro:nz~ltoJ
una signora ben vestita: è il direttore di
80ft Ucraina, pure lui qui a spazzare il
a passare di mano in mano il porfido che
alla nuova battaglia Con altre donne,
chi cosacchi, con ragazzini senza peluria
umani contro i cecchini. Perché gli scudi
ti, di fiori o d'icone, non bastano più.
Francesco
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es~ot1!azìonl
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Pagina
Le consultazioni
Gli incontri
con i leader
dei partiti
La Direzione pd
Il documento
di sfiducia
al premier
n 13 febbraio Matteo Renzi
apre la Direzione del Pd
leggendo un documento
messo poi ai voti e approvato
con 136 sì, 16 no e 2 astenuti:
<<La direzione - recita iI testo
di 25 righe - ringrazia Letta
per il notevole lavoro svolto
ma ritiene necessario e
urgente dover aprire una fase
nuova con un governo
nuovo». n 14 febbraio Enrico
Letta sale al Colle e si dimette.
Iniziano le consultazioni
L'incarico
Il sì con riserva:
«Una riforma
al mese»
Il timing
La squadra
e la fiducia
alle Camere
Al presidente Giorgio
Napolitano, Matteo Renzi ha
comunicato che scioglierà la
riserva domani, giorno in cui
sarebbe prevista la
presentazione della squadra
di governo e il giuramento
dei ministri al Colle. Se il
lavoro su programma e
squadra andrà come
auspicato dal premier
incaricato, Renzi chiederà ai
presidenti delle Camere di
andare in Aula per la fiducia
già dalla giornata di lunedì
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Lunedì il segretario del Pd
viene convocato al Quirinale
da Giorgio Napolitano che
dopo le consultazioni di
sabato e le riflessioni di
domenica gli affida l'incarico
di formare il nuovo governo. n
sindaco di Firenze accetta con
riserva, si pone come obiettivo
il 2018 e annuncia: <<Faremo
una riforma al mese: a febbraio
la legge elettorale, a marzo la
riforma del lavoro, ad aprile la
pubblica amministrazione e a
maggio il fisco»
Martedì iI presidente del
Consiglio incaricato Renzi ha
iniziato le consultazioni con i
leader dei partiti, incassando
il sì di Scelta civica e
l'apertura condizionata del
Nuovo centrodestra: <<11 lieto
fine lo avremo solo con una
coalizione che non si sposta a
sinisìra». Gli incontri si sono
conclusi mercoledì, con Forza
Italia, Pd e Cinque Stelle.
Record di clic per lo streaming
dell'incontro tra Renzi e
Beppe Grillo a Montecitorio
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Lelpotesi
AndtftOdllmdo
DuioF~
Ex segretario pd, quotato
all'Interno o alla Giustizia
Procuratore aggiunto a
Il deputato pd resterebbe
Reggio Calabria: Giustizia . al ministero dell'Ambiente
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1
''Più flessibilità sul deficit se farete le rifonne"
flpresidente4iEurogrnppo: "Commissione Uefavorevolealpattoconlltalia"
ANDREA BONANNI
BRUXELLES - L'Europa si preparaad accogliere Matteo Renzimettendo le mani avanti. Ormaièchiaro che a Bruxelles si dà per scontato che il nuovo primo ministro italiano chiederà di rinegoziare la severa tabella di marcia che il Patto di
stabilità ci impone per il risanamento dei conti pubblici. Una
road map accettata ma non applicatadaBeriusconi,fattapropriada
MontiepoidaLetta.Machealnuovo premier potrebbe stare stretta.
Che fare alloraseRenzi chiederà
un maggior margine di manovra
per consentire un rilancio della
crescita economica che rompa il
circolo vizioso tra recessione e debito pubblico? Ieri il presidente
dell'Eurogruppo, il ministro delle
finanze olandese Joeren Dijsselbloem, ha di fatto riconosciuto che
la questione è stata discussa tra lui
e il commissario agli affari economici Olli Rehn. «Ho proposto alla
Commissione che se vuole dare
più tempo ai Paesi per rimettere in
ordine i çonti, deve esigere che
quel Paese faccia le riforme, e le
faccia prima che la decisione sul
concedere più tempo venga presa», ha spiegato Dijsselbloem. Eha
concluso: «Olli Rehn si è dichiarato d'accordo con tale proposta e in
futuro in tal modo si comporterà la
Commissione».
Questa condizionalità preven~
tiva è una novità nella prassi comunitaria, e si trattaevidentemente di un "pacchetto" studiato su
misura per l'Italia, che rivela una
forte diffidenza. Dijsselbloemloha
ammesso candidamente. «Negli
ultimi due anni a molti Paesi della
zona euro, il mio incluso, la Commissione ha concesso più tempo
per raggiungere gli obiettivi di bilancio, ma non con la richiesta
esplicita di fare riforme extra. Invece ora dobbiamo dire: se vuoi più
tempo, devi dimòstrare prima che
staifacendo le riforme dawero».
In effetti, mentre l'Italia risanava i conti a marce forzate per usci-
re dalla procedura di infrazione,
Spagna, Francia e Olanda hanno
ottenuto dalla Commissione di
poter restare sotto procedura allungando i tempi del rientro sotto
il tetto del tre per cento di deficit. E
hanno avuto partita vinta impegnandosi a varare una serie di misure economiche sollecitate da
Bruxelles, ma senza dover dimostrare di aver applicato i prowedimenti prima di ottenere la proroga.
Rimane comunque da capire
quali margini di manovra saranno
chiesti dal nuovo governo italiano.
Tornare a sfondare il tetto del tre
per cento, dopo averlo rispettato
per due anni, è un passo che comporta conseguenze più gravi che
chiedere una proroga sul rientro e
ci farebbe tornare sotto procedura
e dunque sotto la tutela di Bruxelles. Inoltre, come ha awertito il ministro Saccomanni, «avrebbe conseguenze sulla credibilità» delPaese non solo in Europa ma anche di
fronte ai mercati.
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Da parte sua Olli Rehn resta silenzioso. Evidentemente il responsabile europeo dell' economia sa che lo aspetta un duro negoziato con il nuovo governo italiano e non vuole scoprire le carte
in anticipo. La conferma è venuta
ieridaunseccorichiamoalsuocollega Antonio Tajani, commissario
all'industria, che in una intervista
aveva appunto accennato alla possibilità di «interpretare» il Trattato
di Maastricht concedendo all'Italiaun margine di manovra sui conti pubblici. «L'interpretazione del
Patto di stabilità spetta al responsabile degli Affari economici - è
stato il secco commento del portavoce della Commissione - Olli
Rehn ha affrontato la questione all'Eurogruppo di lunedì: ha detto
che è fiducioso che le istituzioni
democratiche italiane, non solo faranno un nuovo governo ma che
questo affronterà i problemi di
competitività e alto debito, e che
avrà una linea coerente sul risanamento dei conti».
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Dijsseibloe:m.rivela:
ODiRèhn. è p:roato
adacc~1a
p~ostaperiPaeg
indebitati
COMMISSIONE EEUROGRUPPO
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Olli Rehn, commissario europeo
agli Affari Economici, e Jeroen
Dijsselbloem, presidente
dell' Eurogruppo
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