un comportamento consumistico insostenibile: i

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un comportamento consumistico insostenibile: i
UN COMPORTAMENTO CONSUMISTICO
INSOSTENIBILE: I SUV
auto sportiva, interni finemente rifiniti per riprodurre l’effetto salottino di una berlina, senza
per questo rinnegare quelle suggestione “country” e “wildlife” mutuate dalle fuoristrada,
indispensabili per fare sognare il consumatore di città imprigionato della cintura d’asfalto.
In Italia nel 1998 i SUV costituivano il 2,6% delle nuove immatricolazioni. Nel febbraio
di VALENTINA DEL SOLDATO
«Dobbiamo curarci dalla passione morbosa per i
congegni stravaganti, splendidamente illustrata da
un oggetto contraddittorio come l’automobilina per
il golf, e per splendori pachidermici come le
automobili che non entrano nel garage» (GeorgescuRoegen, 1982, p. 74)
2004 sono arrivati al 5,47%. È il segmento di mercato su cui si stanno concentrando i
maggiori investimenti di marketing e comunicazione di molte case costruttrici. Negli Usa ad
oggi rappresentano circa il 20% del parco auto circolante e quasi il 50% delle vendite delle tre
maggiori case automobilistiche del continente (Ford, GM e Chrysler). Ciò significa circa 3,5
milioni
di
nuovi
SUV
all’anno
(Dossier
Legambiente,
p.
1
e
7,
www.legambiente.org/documenti/antisuv/SUV_Dossier.pdf).
INTRODUZIONE
Sono la moda del momento nel settore automobilistico. Rappresentano la categoria di
autoveicoli che fa registrare i più spettacolari tassi di crescita nei paesi industrializzati. Già
diffusi negli Usa da molti anni, stanno prepotentemente affermandosi anche in Italia.
IL RUOLO DELLA PUBBLICITÀ: VENDERE UNA
FANTASIA
Possiamo definirle fuoristrada da città, autovetture gigantesche, pesanti, voraci di energia e
soprattutto specchio di un atteggiamento arrogante e aggressivo verso il prossimo e
I nomi dei SUV evocano immagini di paesaggi montani incontaminati (Yucon,
l’ambiente: si chiamano SUV, ovvero Sport Utility Vehicles. Essi non hanno nulla a che
Cherokee, Mountaineer, Sequoia), o “country-chic”, stile gentleman di campagna (Blazer,
vedere con le vere e più spartane fuoristrada utili a chi lavora sui terreni accidentati. Si tratta
Escalade, Sportage), fino alle suggestioni belliche dei più aggressivi Defender, Expedition,
invece di auto di gran lus so, il più delle volte sempre lucide e che non vedranno mai uno
Trooper, Hummer. Nella comunicazione pubblicitaria dei SUV mancano quelle
schizzo di fango, usate semmai per salire sui marciapiedi di città.
argomentazioni cui fanno riferimento altri segmenti del mercato automobilistico: consumi,
Nate durante la seconda guerra mondiale per usi bellici e poi riconvertite a mezzi da
dimensioni, capacità di trasporto, ecc. Dal punto di vista delle argomentazioni funzionali, in
lavoro per la popolazione rurale, a partire dagli anni ’80 le fuoristrada iniziano ad approdare
effetti, la scelta di un SUV è difficilmente difendibile, ecco allora che diventano importanti le
in città, andando incontro ad un processo di ibridazione il cui risultato finale si chiama SUV.
suggestioni. Il punto di forza della pubblicità è comunicare al potenziale compratore
L’antesignano di tutti i SUV è forse la Chevrolet Suburban, prodotta dalla General Motors fin
l’illusione della libertà, attraverso immagini di SUV che avanzano attraverso il fango e la
dal 1935: una superutilitaria urbana, un carrozzone pensato per l’abitante dei sobborghi
neve, che scorrazzano in mezzo a paesaggi incontaminati, che si arrampicano su strade
residenziali delle grandi aree metropolitane. Negli anni ’80 molti costruttori di automobili
sterrate e polverose per raggiungere una vetta da cui dominare canyon e vallate.
hanno in produzione auto di questo tipo, rivolte ad un target piuttosto limitato di famiglie con
La realtà, invece, è ben diversa. I po ssessori di SUV sono per lo più abitanti di città, che
particolari esigenze di spazio. Prosperano intanto anche le fuoristrada pure e semplici, il cui
mai useranno l’auto per andare su percorsi accidentati, prova ne è che solo una minoranza dei
uso si estende sempre più all’interno di un target di appassionati dalla vocazione “sportiva”.
SUV in vendita sono dotati di ridotte, le marce adatte alla guida su questo tipo di terreni (dei
Dall’ibridazione di questi due ceppi, grandi utilitarie e fuoristrada, nasce l’attuale SUV, il
dieci SUV più venduti in Italia le ridotte sono in dotazione solo su quattro. Dossier
quale però per sfondare sul mercato urbano ha bisogno ancora di un quid in più: fascino,
Legambiente, p. 1). La stragrande maggioranza dei SUV vengono impiegati per andare al
eleganza, look “di tendenza”. La soluzione arriverà nel corso degli anni ’90 quando i
lavoro, al supermercato e dal giornalaio all’angolo.
progettisti inizieranno a dotare queste grandi utilitarie/fuoristrada di una linea aggressiva da
1
2
Quindi è solo una questione di immagine. Chi acquista un SUV non acquista un veicolo
UNA MODA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE
che gli sarà di qualche utilità, ma un’immagine, l’immagine che gli altri vorrebbe avessero di
lui. Come osserva Giampaolo Fabris, professore ordinario di Sociologia dei consumi e
prorettore allo Iulm di Milano: «Il SUV è una sorta di fuoristrada di lusso che consente
all'automobilista di sentirsi padrone dell'asfalto. Di fare veramente tutto quello che vuole. Si
può guidare comodamente in città, parcheggiare sui marciapiedi e, almeno nelle fantasie,
attraversare il deserto. Chi guida si sente protetto da una vettura considerata sicura, avvolto da
un grande scudo protettivo. Una vettura muscolosa ed elegante insieme. Soprattutto una
vettura potente. L'impressione è di un maggior dominio sulla strada e nei confronti degli altri
automobilisti. Che si guardano letteralmente dall'alto in basso, con la certezza di avere la
meglio…Chi guida un SUV è come se lanciasse un messaggio: io sono un avventuroso, uno
da sport estremi. Poi, in realtà, usa il fuoristrada solo in città. È ovviamente un modo per farsi
vedere,
di
mettersi
in
vetrina»
(citato
in
Carlini,
F.,
2004,
I SUV rappresentano un paradosso: la pubblicità li propone come un modo per ritornare
alla natura selvaggia. In realtà, questi veicoli costituiscono una minaccia per l’ambiente,
contribuendo ad aggravare il problema del riscaldamento globale, dell’inquinamento
atmosferico e della dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili.
I SUV rappresentano un vero e proprio regresso tecnologico in quanto rispetto alle altre
auto consumano molto di più e quindi inquinano anche molto di più. Il consumo urbano delle
dieci auto più vendute in Italia è in media di 17 km/lt per i diesel e 12,5 km /lt per le auto a
benzina. Per i dieci SUV più venduti i consumi si impennano a 9,9 km/lt per i diesel e 7,7 km
/lt per la benzina. Questo significa che i dieci SUV più venduti in Italia hanno consumi urbani
del 60-70% superiori rispetto a quelli delle dieci auto più vendute. Si veda la seguente tabella
elaborata da Legambiente su dati dei costruttori (Dossier Legambiente, p. 2).
www.italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_5796.html ). Del resto a cosa potrebbe mai
servire un fuoristrada a quattro ruote motrici, potente abbastanza da salire sui muri, che
Tabella 1.1: consumi dei dieci SUV più venduti in Italia. Confronto con i consumi delle dieci auto più
vendute, a marzo 2004.
consuma come lo Shuttle, dai prezzi esorbitanti e che si ribalta facilmente, ad uno che abita
MODELLO
nel centro città? A niente, ma questo nella società dei consumi non è un problema, infatti i
beni materiali servono a soddisfare anche bisogni psicologici, come il bisogno di sicurezza e
di autostima1.
BMW X5
HONDA CR-V
Il SUV costituisce un esempio di comportamento economicamente, ecologicamente e
DIESEL
BENZINA
8,8 km/lt
5,6 km/lt
-
8,5
10,5
8
socialmente irrazionale, per chi lo compra. Per chi lo vende, invece, è un vero affare: ogni
LAND ROVER FREELANDER
11
7,4
Ford Expedition venduto fornisce un profitto di $10.000. Negli Usa i SUV rappresentano il
MB CLASSE M
8,1
5,2
MIYSUBISHI PAJERO 5P
8,3
5.7
NISSAN X-TRAIL
11,1
8,2
-
9,8
20% delle vendite del settore automobilistico, ma forniscono il 60% dei profitti del settore
(Nomai, A.J., www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/1818/3_1suv.html ).
1
Questa perversa spirale è perfettamente descritta da Mauro Bonaiuti (2003) nell’introduzione all’opera di N.
Georgescu-Roegen Bioeconomia: «La paura della morte e la rottura di un rapporto armonico con Dio e con
l’universo (la natura e gli animali innanzitutto) sono alla base dell’angoscia che caratterizza la condizione della
civiltà moderna. Per superare tale condizione di angoscia l’essere umano ricorre a vari stratagemmi che
assolvono al compito fondamentale di restituirgli un’immagine di sicurezza e autostima. Si comprende, in questa
prospettiva, come il rifugiarsi nelle cose, il continuo aumento dei cons umi, rispondano a tali bisogni. […] Il
marchio deve incarnare uno stile di vita. Un’esperienza che consoli l’individuo e lenisca l’angoscia del vivere.
Va da sé che da questo punto di vista il consumatore non è realmente mai sazio, poiché entro breve si ritroverà
nella medesima condizione di prima e quindi avrà nuovamente bisogno di ricorrere a una nuova esperienza di
consumo. […] Gli alti redditi associati a posizioni sociali di successo troveranno generalmente sbocco in nuovi
consumi (se non altro per ren dere riconoscibile il proprio status sociale) alimentando il circolo vizioso dei
consumi. […] Inutile dire che, a dispetto delle nostre angosce e dei nostri bisogni di differenziazione sociale,
ogni aumento nel consumo di materia o energia accresce l’entropia del sistema e sancisce una possibilità in meno
per il futuro» (citato in Mercalli, L., 2004, www.nimbus.it/effettoserra/2004/040608SuVTav_04.htm ).
3
HYUNDAI SANTA FE’
CONSUMI MEDI IN CITTA’ *
SUZUKI JIMNI
SUZUKI GRAN VITARA
10,6
10
TOYOTA RAV4 5P
11,2
8,8
Media 10 SUV più venduti
9,9 km/lt
7,7 km/lt
Media 10 auto più vendute **
17 km/lt
12,5 km/lt
Differenza consumi tra 10 SUV più venduti
71,70%
62,30%
e 10 auto più vendute
*per ogni modello è stato preso il consumo delle motorizzazioni più vendute, quasi sempre quella con cilindrata
intermedia
** Al marzo 2004 le dieci auto più vendute in Italia risultavano: Fiat Punto, Fiat Panda, Lancia Ypsilon, Ford
Focus, Volkswagen Golf, Ford Fiesta, Renault Megane, Citroen C3, Toyota yaris, Peugeot 206.
4
Interessante anche il confronto diretto tra SUV e berline con motorizzazioni uguali: il
punto è che i SUV sono considerati camion leggeri e quindi cadono nella categoria di
SUV X5 della BMW nella versione 3000 cc fa 5,6 km/lt, mentre la Serie 5 berlina della
efficienza più bassa. Del resto, quando il CAFE è stato istituito non esisteva ancora la moda
stessa casa con motore identico fa 7,1 km/lt, ossia consuma il 21% in meno. La differenza è
del SUV e la categoria “camion leggeri” si riferiva a veicoli utilizzati per i lavori agricoli. Si
ancora più eclatante tra il SUV Mercedes ML e la berlina Serie E della stessa casa, che fanno
noti inoltre che si tratta di standard medi, per cui è possibile trovare SUV che raggiungono
rispettivamente 8,1 e 11,2 km/lt nella motorizzazione 2700 cc: il SUV consuma quasi il 28%
solo i 5 km/lt.
in più.
Il National Academy of Science ha calcolato che se l’efficienza energetica delle
Questi maggiori consumi di combustibili si traducono in più elevate emissioni
autovetture non fosse stata migliorata durante gli anni ’70, il consumo di petrolio degli Usa
inquinanti: i SUV producono il 43% in più rispetto ad un’auto media di sostanze ad effetto
sarebbe di circa 2,8 milioni di barili in più al giorno. Attualmente stiamo invece assistendo ad
serra
una inversione di tendenza, un vero regresso in termini di efficienza. I miglioramenti più
e
il
47%
in
più
di
inquinamento
atmosferico
(www.sierraclub.org/globalwarming/suvreport/ ).
consistenti sono stati raggiunti dalla metà degli anni ’70 fino alla fine degli anni ’80, da allora
Consideriamo l’effetto serra. In un rapporto del 2001 l’IPCC ha reso noto che circa tre
si è assistito ad un progressivo peggioramento. Infatti, nel 2000 l’efficienza media dei nuovi
quarti delle emissioni antropogeniche di anidride carbonica, durante gli ultimi vent’anni,
veicoli è scesa a 10 km/lt (24 mpg), il livello più basso degli ultimi vent’anni. Si veda la
sono provocati dalla combustione dei combustibili fossili (www.suv.org/environ.html ; si veda
figura 2 (tratta da www.suv.org/environ.html) in cui si evidenzia l’andamento dei consumi per
anche il sito www.ipcc.ch/ ). Scegliere un’automobile più efficiente dal punto di vista del
miglio delle auto, dei camion (che come detto comprendono i SUV) e della loro media.
consumo di carburante per km è importante ed ha conseguenze profonde sul problema del
Dopo la crisi petrolifera degli anni ’70 i bassi consumi erano diventati un elemento
riscaldamento globale, infatti, il traffico stradale incide mediamente per il 10% del valore
distintivo delle nuove auto e figuravano a chiare lettere nelle campane pubblicitarie. Tornata
globale della CO2 a livello mondiale, con profonde differenze tra paesi: nei paesi dell’Unione
l’età dell’abbondanza petrolifera oggi nessuna casa automobilistica si sogna di basare la
Europea il contributo dei trasporti su strada è stimato intorno al 24%. La metà di questo viene
campagna pubblicitaria di una nuova auto sui dati del risparmio energetico. Queste sono cose
emessa dalle autovetture. Negli Stati Uniti le automobili e i camion sono responsabili del 20%
da poverac ci, che si scrivono in carattere piccolo sul libretto di istruzioni, ma che non servono
delle emissioni totali di CO2 (www.newmobility.fiatauto.com/Ambiente/consumi.html# ).
per fare presa sull’immaginario delle persone.
2
Scegliere un veicolo che fa 10,5 km/lt (25 mpg, mile per gallon) anziché 8,5 km/lt (20
Anche in Italia si verifica questa ascesa dell’inefficienza: nel 1990 i consumi delle
mpg) significa evitare di rilasciare nell’atmosfera 10 tonnellate di CO2 lungo l’arco di vita del
automobili italiane erano ancora i più contenuti d’Europa, effetto sia della ridotta dimensione
veicolo (www.suv.org/environ.html; si veda anche www.fueleconomy.gov/feg/climate.shtml).
media del parco auto circolante, sia dell’attenzione per i bassi consumi in presenza di alti costi
Un’auto che cha fa 11,6 km/lt (27,5 mpg), come il nuovo maggiolone Volksvagen, genera 54
unitari dei carburanti. Ma già nel 2001 i consumi medi del parco automobilistico nostrano
tonnellate di anidride carbonica nel corso della sua vita. Un SUV che fa 5,9 km/lt (14 mpg),
avevano superato quelli di paesi come la Danimarca, la Finlandia, la Francia e l’Austria. Gran
come un Lincoln Navigator, ne produce più di 100 tonnellate (ibid). Si veda la figura 1
parte di questa perdita è dovuta all’aumento della stazza media della auto, un aumento capace
disponibile anche su www.sierraclub.org/globalwarming/suvreport/pollution.asp .
di vanificare tutte le conquiste della ricerca per motori più efficienti 3 (Dossier Legambiente, p.
Per quanto riguarda gli Usa, nel 1975 il Congresso, per ridurre la dipendenza dal
2).
petrolio straniero, ha promulgato l’Energy and Conservation Act di cui fanno parte anche
degli standard per l’efficienza dei veicoli (Corporate Average Fuel Economy, CAFE). In base
a tali standard, le nuove automobili non devono superare il limite di 12 km/lt (27,5 mpg),
mentre per i camion leggeri (light truck) è stato fissato un valore di 8-9 km/lt (20,7 mpg). Il
2
Un miglio equivale a 1.609, 33 metri e un gallone americano equivale a3,79 litri.
5
3
Ricordo che in Italia non esiste una normativa che regoli l’efficienza delle automobili. A livello Europeo esiste
solo un accordo volontario sottoscritto nel luglio 1998 dall’ACEA (Associazione di Costruttori Europei di
Automobili, rappresenta i 13 costruttori europei, www.acea.be/), con la Commissione UE, con l’obiettivo di
ridurre le emissioni di CO2 fino ad un valore medio per le vetture di nuova immatricolazione pari a 140 g
CO2 /km
entro
il
2008,
pari
ad
una
riduzione
del
25%
rispetto
al
1995
(www.newmobility.fiatauto.com/Ambiente/consumi.html# ).
6
Scegliere un mezzo di trasporto che consuma così tanto significa anche aumentare la
dipendenza da fonti di energia destinate ad esaurirsi e disponibili ancora per non molto4.
Chevrolet
Suburban
8
5.3
14
16
0
* The EPA and DOE have not rated this vehicle
Inoltre, per poter guidare macchine pachidermiche ed inefficienti mettiamo a rischio
l’integrità e la sopravvivenza di alcune delle zone e degli ecosistemi più sensibili, come i
ghiacci dell’Alaska e le zone costiere, nel mirino delle compagnie petrolifere come nuove
aree di trivellazione. Secondo il Sierra Club, passando da un’auto media (12 km/lt) ad un
SUV (5,5 km/lt) per un anno, si spreca più energia che lasciare la porta del frigorifero aperta
per 6 anni, lasciare la luce del bagno accesa per 30 anni o lasciare il televisore acceso per 28
anni (www.sierraclub.org/globalwarming/suvreport/#top ).
I SUV hanno ripercussioni sull’ambiente anche al di là del problema del riscaldamento
globale. La combustione di petrolio produce, infatti, monossido di carbonio e polveri,
correlati a tumori polmonari e ad altre malattie respiratorie, e ossidi di azoto e di zolfo,
responsabili dello smog urbano e delle piogge acide. I SUV producono emissioni di queste
sostanze inquinanti tre volte superiori a quelle di un’automobile, con conseguenze deleterie
per la salute (www.sierraclub.org/globalwarming/suvreport/energy.asp).,
L’EPA (Environment Protection Agency) e il Department of Energy statunitense hanno
collaborato per la creazione di un sito web in cui viene fatta una lista dell’efficienza
L’inefficienza e il regresso tecnologico non si esprime solo nei consumi, ma anche
negli ingombri. Nell’attuale situazione di sovraffollamento automobilistico dei centri urbani il
suolo stradale è un bene prezioso. L’ottimizzazione dello spazio dovrebbe essere una delle
principali sfide tecnologiche nel settore automobilistico. Ma non per i SUV. La lunghezza di
un SUV si aggira intorno ai 4,80 metri ma può arrivare anche a 5, mentre la larghezza in
media è intorno ai 1,9 metri: una stazza pachidermica che non solo reca disturbo agli altri, ma
che procura grave impaccio agli stessi conducenti, con seri problemi di movimento e di
parcheggio soprattutto in ambito urbano (Dossier Legambiente, p. 3). Un esempio: una Fiat
Punto, lunga 3,76 metri e larga 1,62 metri, occupa una superficie di 6,09 metri quadrati. Una
Porsche Cayenne, lunga 4,78 metri e larga 1,92 metri, occupa una superficie di 9,18 metri
quadrati: il 51% in più rispetto alla Punto. I circa 35 milioni di autovetture circolanti in Italia,
se fossero tutte come una Punto occuperebbero una superficie di 213 km2, se fossero tutte
Porsche Cayenne occuperebbero ben 321 km2 (Mercalli, 2004).
energetica dei vari veicoli. Inoltre ad ogni veicolo viene dato un punteggio da 0 a10 in base
all’emissioni di sostanze che causano smog. Purtroppo molti SUV famosi non arrivano
neanche a 4 e tanti hanno ricevuto un punteggio pari a 0. La seguente tabella riporta i risultati
UN FALSO SENSO DI SICUREZZA
per alcuni dei SUV più venduti (www.suv.org/environ.html ; il sito ufficiale dell’EPA e del
DOE si può trovare all’indirizzo www.fueleconomy.gov/ ).
Uno dei massimi motivi di soddisfazione per il conducente di un SUV è la sensazione di
sicurezza e protezione di cui può godere dall’alto della sua pseudo-fuoristrada. Chi compra un
Tabella 2: EPA rating per otto SUV
Manufacturer
Dodge
Cadillac
Ford
Jeep
GMC
Lincoln
Land Rover
Model
Durango
Escalade
Expedition
Grand
Cherokee
Yukon
Navigator
Range
Rover
SUV difende il proprio acquisto proprio con l’argomentazione che in caso di incidente i
Cylinder Liter
City Hwy
EPA Rating
MPG MPG
passeggeri sono al sicuro. Questo è però un luogo comune alimentato dalla pubblicità.
Vediamo perché.
8
8
8
5.2
6.0
5.4
12
12
12
17
16
17
1
*
1
Secondo i dati dell’agenzia federale statunitense National Highway Traffic Safety
6
4.0
15
20
4
Administration (NHTSA), più del 30% dei modelli testati nel 2002 ha meritato meno o poco
8
8
5.7
5.4
14
12
16
16
0
1
più della sufficienza in fatto di sicurezza. Tra le bocciate ci sono nomi illustri come Ford
8
4.6
12
15
1
Innanzitutto c’è il problema del baricentro alto che da una forte instabilità alla vettura.
Explorer, Chevrolet Tahoe, Toyota 4Runner, Nissan Xterra e Mitsubishi Pajero. Dalle prove
su strada (v. tabella 3) effettuate da Quattroruote (n. 575, p. 62-75) emerge che «In certe
4
manovre d’emergenza le fuoristrada risultano più impacciate, meno agili e disinvolte e quindi
Ogni giorno gli Usa consumano 18 milioni di barili di petrolio (circa il 25% del consumo mondiale), la metà
dei quali serve per muovere le automobili e i SUV (www.sierraclub.org/globalwarming/suvreport/energy.asp ).
per costituzione più inclini all’incidente (…) Manovre di ordinaria amministrazione possono
7
8
risultare molto impegnative quando ci trova al volante di certe sport utiliy o fuoristrada».
tratta di valutazioni del Centro Prove Quattroruote, la più autorevole fonte in merito in Italia.
Particolarmente negativi i risultati della cosiddetta prova dell’alce, che riproduce le manovre
Le cifre mostrano chiaramente che la migliore prestazione tra i SUV (BMW X5) non arriva
che servono per scartare improvvisamente un ostacolo. «Le reazione che può innescare questa
nemmeno ad eguagliare la peggior prestazione tra le auto del segmento C (Ford Focus).
semplice manovra (con un SUV) sono imprevedibili e non sempre facilmente controllabili dal
La scarsa tenuta di strada non è da imputare solo all’altezza del baricentro, ma anche ai
conducente». Risultati molto allarmanti per le prove dell’alce su bagnato: il collaudatore
pneumatici, che «sulle fuoristrada hanno il fianco alto e cedevole: è naturale fare le curve
Quattrotuote dichiara: «Quando piove sembra di essere in barca. E allora ci tocca remare, con
correggendo di continuo con lo sterzo» (ibid.).
lo sterzo naturalmente»5 (Dossier Legambiente, p. 3-5).
Tabella 3: tenuta dei SUV secondo Quattroruote. Raffronto con alcune della auto più vendute nel
segmento C
MODELLO
BMW X5
M.B. CLASSE M
TOYOTA RAV4
NISSAN X-TRAIL
HONDA CR-V
SUZUKI JIMNY
MITSUBISHI PAJERO
LAND ROVER FREELANDER
SUZUKI GRAND VITARA
HYUNDAI SANTA FE
Media SUV più venduti
PEUGEOT 307
ALFA ROMEO 147
TOYOTA COROLLA
MAZDA 3
VOLKSWAGEN GOLF
RENAULT MEGANE
AUDI A3
FIAT STILO
OPEL ASTRA
FORD FOCUS
Media auto categoria C
TENUTA (G*) FRENATA (metri)
Asciutto Bagnato
0.922
38,2
43,6
0,845
40,9
42,8
0.824
43,8
49,9
0,824
45,3
54,6
0,816
42
50,3
0,799
46,6
53,5
0,796
41,5
49,1
0,783
47
48,8
0,777
45,5
55,5
0,770
43,5
44,5
0,816
43,43
49,26
0,998
37,3
41,3
0,997
36,9
38,4
0,994
39,3
42,6
0,993
37,7
40,9
0,982
37,3
43,6
0,981
38,7
40,9
0,980
36,2
38,8
0,978
38
43,2
0,976
38,1
39,3
0,949
39,2
42,3
0,983
37,87
41,13
Questa grande instabilità si traduce anche in un’alta probabilità di ribaltamento: per un
SUV le probabilità di ribaltarsi in caso di incidente che coinvolge un solo veicolo sono quasi
tre volte più alte che per una normale autovettura (www.suv.org/safety.html) (v. figura 3,
tratta dal Dossier Legambiente, p. 5). I ribaltamenti avvengono generalmente a seguito di
sterzate brusche per evitare ostacoli, uscite di strada, collisioni con marciapiedi e fossati.
Il ribaltamento è un tipo di incidente particolarmente pericoloso perché normalmente si
associa con gravi traumi alla testa. La probabilità di riportare ferite gravi è del 36% maggiore
in incidenti con ribaltamento che non in incidenti senza ribaltamento. Negli USA ogni anno
muoiono in incidenti con ribaltamento 1.012 conducenti di SUV su 100.000 (v. figura 4, tratta
da Dossier Legambiente, p. 6). Più aumenta il peso e maggiori sono le possibilità di
ribaltamento, contrariamente a quanto uno potrebbe essere incline a credere, pensando
all'equazione “più peso uguale più stabilità”. I ribaltamenti sono responsabili del 53% delle
morti da incidente stradale per i SUV, ma solo del 19% per le auto normali
(www.suv.org/safety.html).
Nel 1996 la casa automobilistica Isuzu chiese alla Consumer Union $242.000.000 di
danni per la copertina che il periodico di questa associazione di consumatori aveva dedicato a
una grande foto del Trooper, corredato da un titolo perentorio: “UN SAFE” , insicuro. Nel
2000 una corte federale ha dato ragione all'associazione (Dossier Legambiente, p. 6). Sul
* Unità di misura dell’accelerazione di gravità a 9,81 m/s 2.
Fonte: Quattroruote n. 575 e n. 582, elaborazione Legambiente.
rischio di ribaltamento dei SUV esiste addirittura un sito internet, che fornisce tra le altre cose
consulenze legali per cause contro i costruttori: www.suvrollovernews.com/index.html . In
effetti il ribaltamento dei SUV è un fenomeno così diffuso che esistono degli studi legali
Nella tabella sono state messe a confronto le prestazioni in termini di sicurezza e
stabilità dei dieci SUV più venduti con quelle di un campione di auto del segmento C, quello
della Golf, una via di mezzo tra le grandi berline (le auto più stabili) e le piccole utilitarie. Si
specializzati in questo genere di incidente. Il 7 giugno 2004 una giuria di San Diego ha dato
ragione ad una donna rimasta paralizzata a causa del ribaltamento del proprio SUV (un Ford
Explorer). La giuria le ha riconosciuto un risarcimento di 369 milioni di dollari. Questo
verdetto ha segnato la prima sconfitta della Ford in 12 cause relative al ribaltamento del Ford
5
In particolare la Honda CR-V «sul bagnato è andata in crisi già nel primo cambio di traiettoria, ha perso subito
aderenza e ha costretto a controsterzare con decisione, presentandosi molto scomposta e in ritardo nella fase
successiva, resa ulteriormente complicata dall’abbondante rollio. A questo punto il retrotreno ha ceduto e il
testacoda è risultato inevitabile».
9
Explorer (www.onlinelawyersource.com/news/other/ford-rollover.html ).
Per quanto riguarda gli spazi di frenata (si veda tabella 3), in media sono notevolmente
più lunghi che nelle normali automobili, a causa della possente massa inerziale del veicolo. In
10
caso di pioggia molti modelli allungano la frenata ben oltre il consentito, con punte di 10
recepita. Un altro problema è quello della scarsa visibilità rispetto quello che succede in
metri di differenza con o senza acqua del Suzuki “Gran Vitara” . E il rischio di tamponamento
basso: passanti e soprattutto bambini rischiano di rimanere fuori dal campo visivo del
cresce.
guidatore di SUV. Per tutti questi motivi varie associazioni ambientaliste e dei consumatori
Altri problemi derivano dalla rigidità: se è vero che offre protezione negli impat ti con i
chiedono patenti speciali per questo tipo di veicoli (ibid., p. 7).
veicoli più piccolo (“effetto schiacciasassi”) è anche vero che la rigidità può diventare molto
La resistenza alle collisioni viene spesso venduta come un grande plus dei SUV, un loro
pericolosa nel caso di scontri con veicoli di massa superiore (autocarri) o peggio con barriere
punto di forza. Alcuni possessori di SUV affermano con orgoglio di aver scelto questo tipo di
fisse indeformabili. In questi casi i corpi degli occupanti sono sottoposti a sbalzi di
veicolo proprio per tutelare la propria incolumità e quella delle proprie famiglie. Ciò che
accelerazione spesso letali.
costoro dimenticano è che la propria (presunta) sicurezza aggiuntiva va a discapito di quella
Infine c'è la trazione integrale, che in teoria dovrebbe dare più stabilità alla vettura nei
altrui, ossia dei pedoni, dei ciclisti e di tutti quegli automobilisti che non sono disposti (o in
percorsi fuoristrada, ma che in mano ad una persona poco esperta può dare seri problemi in
grado) di spendere migliaia di euro per queste specie di carri armati. Le persone convinte che
particolari condizioni come nelle frenate e in curva (Dossier Legambiente, p. 6).
per avere più sicurezza in strada sia necessario corazzarsi dentro un SUV commettono lo
stesso errore logico e ideologico di chi crede che il problema della criminalità si possa
risolvere con una maggiore diffusione di armi tra la popolazione. In più, la cosa tragicamente
UN PERICOLO PER GLI ALTRI
ironica è che l'assioma di partenza di questi guidatori di SUV (“guido un SUV per stare più
sicuro”) è ancora tutto da dimostrare, come illustrato nel precedente capitolo.
Ben lungi dall'essere auto sicure per gli occupanti, i SUV sono auto molto pericolose
anche per chi si trova nelle vicinanze. Il peso, la rigidità del telaio e l'altezza di queste auto ne
fanno dei mezzi estremamente pericolosi per berline e utilitarie, per i pedoni e per i ciclisti.
CRESCE IL DISSENSO
Secondo Quattroruote per un guidatore di berlina che viene urtato lateralmente il rischio di
perdere la vita sono 30 volte superiori se ad urtarlo è una fuoristrada o un SUV (Dossier
Negli USA e soprattutto in California i SUV sono diventati oggetto di una forte
campagna di opposizione, che procede di volta in volta attraverso la satira sociale verso i
Legambiente, p. 6-7).
Ricerche condotte dalla IIHS (Insurance Institute for Highway Safety, istituto di
possessori, le battaglie legali, l'attacco frontale tramite media. Dagli Stati Uniti il dibattito si
ricerche sulla sicurezza stradale finanziato dalle società di assicurazione Usa) hanno
sta spostando anche in Europa. Il Ministro dell'Ambiente francese ha annunciato una tassa
dimostrato che nel caso di scontri laterali tra un SUV e un'auto normale le possibilità di avere
fissa di 3.500 euro sull'acquisto dei SUV e un simultaneo bonus di 800 euro per chi acquista
un morto sono 5,6 volte superiori che non negli scontri tra due auto normali. Alto il pericolo
auto diesel a basse emissioni dotate di filtro antiparticolato. Come criterio discriminante il
anche nel caso di scontri frontali: l'altezza e la massa del SUV innescano “l'effetto
governo francese ha scelto le emissioni di CO2 per chilometro. Sopra i 180 grammi di CO2 a
schiacciasassi”, il SUV monta sul cofano dell'auto normale, schiacciandolo ed entrando con il
km si pagano dai 3500 ai 400 euro, sotto i 140 grammi per chilometro di CO2 si riceve il
muso nel parabrezza. Nel 56,3% degli incidenti mortali che coinvolgono un auto normale e un
bonus. Da parte sua il consiglio comunale di Parigi ha approvato il 5 giugno scorso una
SUV, il morto era a bordo dell'auto normale, mentre solo nel 17,6% dei casi era a bordo del
delibera che intende disincentivare l'uso dei SUV in città (Dossier Legambiente, p. 9).
SUV (ibid., p. 7).
Saranno banditi dalla circolazione nei periodi di elevato inquinamento e ai loro possessori non
Il problema della scarsa sicurezza verso terzi è aggravato dalla presenza delle cosiddette
saranno comunque concessi i permessi di circolazione riservati ai residenti. Vietata anche la
bull bars, i paraurti sporgenti e rafforzati che rendono ancora più disastrosi gli impatti con le
circolazione nel Bois de Boulogne. La risoluzione dice tra l'altro: «Questi veicoli emettono
altre auto, con i pedoni e con i ciclisti. Già nel 2001 una direttiva del Consiglio Europeo
almeno quattro volte di più diossido di carbonio. Alcuni consumano 24 litri di carburante per
(26/11/2001) proponeva di vietare questi paraurti, ma per il momento solo la Danimarca l'ha
11
12
100 chilometri nel traffico urbano...questo è totalmente irresponsabile». Ancora più netta la
Legambiente ha lanciato una campagna contro i SUV, o meglio per un uso più
dichiarazione di Denis Baupin, consigliere verde: «I fuoristrada non sono adatti per le città e
intelligente di queste auto, almeno all’interno delle aree urbane, articolato in sei punti
c'è da chiedersi perché mai la gente li guidi. Sono inqui nanti, occupano spazio, sono
(www.legambiente.org): 1) istituzione di una patente speciale per i SUV; 2) divieto di
pericolosi per i pedoni e per gli altri utilizzatori delle strade. Sono la caricatura di un'auto»
circolazione nei centri storici, come proposto dal sindaco di Parigi e sosta a pagamento
(Carlini, 2004, www.italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_5796.html).
maggiorata; 3) disincentivi fiscali per i SUV, tassa di proprietà maggiorata; 4) obbligo da
L'aumento del prezzo della benzina e le crescenti preoccupazioni per l'ambiente stanno
parte dei costruttori e dei venditori di informare gli acquirenti circa i danni ambientali
in effetti comprome ttendo il grande successo dei SUV, anche nel loro paese d'origine, gli Stati
dell'auto, così come previsto dalla normativa europea per ogni tipo di auto7. Obbligo di
uniti. La decisione dello Stato della California di fissare limiti più stringenti e obbligatori alle
affissione sui SUV di apposite segnalazioni sulla pericolosità del mezzo, avviene negli USA
emissioni di scarico sta suscitando le proteste dell'industria automobilistica, la quale lamenta
(adesivi “vehicle may roll over” all'interno dell'abitacolo). Obbligo di indicare sugli annunci
che per fare veicoli più efficienti occorrerà molta ricerca la quale si riverserà in un aumento
pubblicitari dei SUV tutti i rischi legati alla guida di questo tipo di veicolo ; 5) richiesta agli
dei prezzi. Tuttavia avendo percepito la loro crescente impopolarità alcuni produttori di SUV
editori affinché rifiutino la pubblicità dei SUV; 6) richiesta al governo italiano di recepire al
stanno almeno mettendo in lavorazione dei veicoli ibridi, che possano alimentarsi sia a
più presto la direttiva 26/11/2201 del Consiglio Europeo che prescrive il divieto delle bull
benzina che a elettricità. L'energia elettrica viene utilizzata nelle accelerazioni e il motore a
bars.
benzina ricarica le batterie. E' il caso della Toyota e della General Motors la quale annuncia
Ricordo infine le centinaia di siti internet dedicati alla critica dei SUV, che raccolgono
per il 2007 una versione ibrida della sua Chevy Tahoe e della Gmc Yukon, che
dati e argomentazioni, articoli di giornale, video, fotografie amatoriali di denigr azione e
comporterebbe una riduzione dei consumi addirittura del 35%.
soprattutto tantissimo materiale satirico (vignette, adesivi, fotomontaggi di SUV abnormi ,
Per quanto riguarda la sicurezza stradale in Europa qualcosa si muove. Si delinea una
finti cataloghi di articoli d'arredamento per gli interni dei SUV, con lampadari, tavoli e
direttiva che dovrebbe obbligare i produttori di auto a adottare degli stretti standard di
poltrone,
ecc)
(si
vedano
ad
esempio
protezione per i pedoni, anche prevedendo l'uso di materiali deformabili che ammorbidi scano
www.cagle.slate.msn.com/news/suv/main.asp ).
i
siti
www.suvinteriors.org/
e
l'impatto (ibid.).
I SUV sono persino diventati oggetto di contesa elettorale: Kerry ha inserito nel suo
Figure (clik! 370kb)
programma una legge che prevede entro il 2015 un limite massimo di consumi di 13 km/lt per
gli autoveicoli privati, segando via di fatto il mercato dei SUV6.
Nella battaglia antiSUV in prima fila ci sono gli ambientalisti e le associazioni dei
Bibliografia
consumatori, ma non solo. L'associazione Americans for Fuel Efficient Cars (AFEC) è stata
fondata alla giornalista Arianna Huffington, dal produttore cinematografico Lawrence Bender,
dall'ambientalista Laurie David e dall'agente cinematografico Ari Emanuel (agente di Michael
Moore). Insieme queste persone hanno messo in piedi il cosiddetto Detroit Project una
Carlini, F., 2004, “Orribili Mostri Urbani ma Ibridi”, Il Manifesto, 2 luglio 2004,
www.italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_5796.html
Georgescu-Roegen, N., 1982, Energia e Miti Economici, Boringheri, Torino.
campagna per l'eco-efficienza automobilistica che ha esordito con una serie di spot tv
antiSUV, che sono andati in onda sulle reti nazionali (per vedere gli spot,
www.detroitproject.com/ads/default.htm).
6
I repubblicani però hanno fatto notare che di fronte alla tenuta di Kerry nell'Idaho è spesso parcheggiata una
Chevrolet Suburban. Credendo di difendersi, ma peggiorando in realtà la situazione, Kerry ha affermato che quel
SUV non è suo ma di sua moglie e che lui l'avrebbe usato solo poche volte, “per andare al negozio giù
all'angolo”.
13
7
Nel settembre 2003 la Corte di giustizia di Lussemburgo ha condannato il governo Italiano dichiarandolo inadempiente
rispetto alla direttiva del Parlamento e del Consiglio europei del 13 dicembre 1999 (1999/94/CE). La direttiva prescrive
infatti che tutti i governi UE si attrezzino affinché ai compratori di auto nuove siano fornite tutte le informazioni che
riguardano i danni ambientali delle auto, le emissioni di CO2 e le norme comportamentali per ridurre il consumo di
carburante.
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Georgescu-Roegen, N., 2003, Bioeconomia, introduzione di Mauro Bonaiuti, Bollati
Borinhieri, Torino.
Legambiente, Dossier: Fuoristrada in Città. Anatomia di un Delirio Collettivo,
www.legambiente.org/documenti/antisuv/SUV_Dossier.pdf
Mercalli, L., 2004 , “I SUV: Un Affronto alla Limitatezza del Mondo Fisico”,
www.nimbus.it/effettoserra/2004/040608SuVTav_04.htm
Nomai,
A.J.,
“The
Suv
Fad:
a
www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/1818/3_1suv.html
www.suv.org/
www.newmobility.fiatauto.com/Ambiente/consumi.html#
www.ipcc.ch/
www.fueleconomy.gov/
www.sierraclub.org/globalwarming/suvreport/
www.acea.be/
www.suvrollernews.com/index.html
www.onlinelawyersource.com/news/other/ford-rollover.html
www.detroitproject.com/ads/default.htm
www.legambiente.org
www.suvinteriors.org/
www.cagle.slate.msn.com/news/suv/main.asp
15
Public
Menace”,