Leggendo, viaggiando, immaginando - Festival della Letteratura di

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Leggendo, viaggiando, immaginando - Festival della Letteratura di
: Consigli
:
Leggendo, viaggiando,
immaginando
Per coloro che amano leggere e viaggiare c’è un appuntamento da non perdere: il Festival della letteratura
di viaggio, organizzato per il mese di settembre dalla Società geografica italiana.
di Eva De Vecchis
A
tutti noi sarà capitato almeno una volta, se non in
questo preciso istante, di desiderare fortemente una fuga
improvvisa dal posto in cui ci trovavamo. Eccomi allora pronta ad offrirvi
qualche spunto per poter imboccare la
strada migliore verso simili fantasie: i
libri. Avete mai pagato una manciata
di euro per un viaggio oltremare? Non
credo.
Se siete amanti del camminare come del viaggio d’avventura, vi consiglio la lettura del libro Nelle Terre
selvagge scritto da Jon Kraukauer e
basato sulla storia vera di un giovane viaggiatore che riscopre durante il
tragitto, privo di qualsiasi comodità
ma ricco di prospettive, il senso estremo e ‘animale’ della vita. Parliamo
30 : Leggere TuttI n.106 Settembre 2016
dunque di ‘iniziazione’, un termine
che è da sempre sinonimo di ‘viaggio’
già dai tempi del buon Enea, per capirsi. In anni più ‘recenti’, mi riferisco
così al 1916, questo binomio è stato
approfondito da Joseph Conrad. I suoi
romanzi sono da leggere se non soffrite di mal di mare, solo così potrete
lasciarvi accarezzare dall’aria salmastra di uno dei suoi libri, come La linea
d’ombra, sinonimo di un confine che
va ben oltre quello spaziale.
Per i più pigri invece? Per chi vuole
risparmiarsi la fatica del tragitto e preferisce ritrovarsi direttamente sul posto, la lista di moltiplica.
Abbiamo romanzi su Barcellona,
come quella di Carlos Ruiz Zafòn, descritta nella serie de Il cimitero dei libri
dimenticati con grandissima attenzione
alle atmosfere tetre e ai paesaggi misteriosi. La stessa città già segnata dalla
penna di Manuel Velasquez Montalbàn, padre indiscusso dell’ispettore
Carvalho, amante del crimine come
della tradizionale cucina spagnola. Da
quest’ultimo poi, ci si potrebbe aggrappare all’omonimo e non a caso,
personaggio di Andrea Camilleri, il
‘dottoruzzo’ Salvo Montalbano ispettore come Carvalho ma personificazione della più vicina Sicilia depurata da
qualsiasi accenno di prevedibilità e di
modernità.
Se infine, l’idea di pestare il terreno a ‘piede libero’ vi stuzzica, ma senza quel bagaglio introspettivo tanto
amato da Conrad, allora potreste rivolgervi ai giorni nostri. Nel giugno
del 2016, troviamo la pubblicazione
del libro Appia; 612 Km di strada che
collegano Roma a Brindisi, percorsi e
descritti dal giornalista Paolo Rumiz
e frutto di un reportage d’immagini e
video accuratamente rilegati. Il libro
è stato anticipato durante il Festival
della Letteratura di viaggio, evento
annuale indetto dalla Società geografica italiana. Un appuntamento da
non perdere, neanche il 22 e 25 settembre prossimi. Il Festival è dedicato
alle diverse forme di narrazione in itinere, la cui molteplicità ribadisce non
solo, l’importanza di saper descrivere
un luogo, ma anche quella di poterlo
pensare attraverso la fantasia, unica
capace di rendere il mondo più variegato di quanto non sia. I libri di viaggi
e i loro autori riescono a farci immaginare quel posto come nessun’altro e,
anche se un giorno dovessimo scoprirlo totalmente diverso, allora, avremmo viaggiato due volte.