treviso, museo civico cal da noal

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treviso, museo civico cal da noal
Codici e oltre
Comune di Treviso
Treviso, Museo Civico Ca’ da Noal
La Signoria Vostra
è invitata
all’inaugurazione della mostra
Silvio Gagno
CODICI 1999 - 2009
venerdì 23 gennaio 2009
ore 18
interverranno:
Vittorio Zanini
Assessore alla Cultura del Comune di Treviso
Emilio Lippi
Direttore dei Civici Musei di Treviso
i Curatori
Flavia Casagranda
Storico e critico dell’Arte
Eugenio Manzato
Storico dell’Arte
23 gennaio - 1 marzo 2009
da martedì a venerdì 15.30 - 18
sabato e domenica 10 - 12.30 / 15.30 - 18
Treviso - via Canova, 10
0422-544895
Silvio Gagno già si era sempre continuamente rinnovato nelle cicliche fasi del suo linguaggio espressivo, dal figurativo all’espressionismo lirico, dai Cieli alti ai Silenzi, dai Corridoi nel cielo al
Vento tra i pini.
Ora la nuova frontiera della sua pittura, che è approdata ai Codici, va molto oltre: una nuova e più matura capacità di sintesi
tra pulsione e ragione, tra struttura e colore, tra immediatezza
espressiva e calcolata introspezione.
Molte possono essere le definizioni del termine “codice”: da cifra distintiva a linguaggio ermetico e segreto, da segno elitario
a mappa non decodificabile. Infatti “mappe” di un nuovo linguaggio segnico-pittorico sono questi nuovi dipinti, quasi tracce
sismografiche di eventi percettivi sottilmente tracciati nella luce
e nelle variazioni cromatiche; oppure potrebbero anche apparire
come spartiti di sideree composizioni elettroniche che il colore
rende vibratili, che la materia, nell’alternante spessore, parcellizza quasi in fonemi luminosi.
La presenza della natura, insopprimibile nella pittura di Gagno, si fa regola: la luce empatica si fa segno-struttura, il colore
esplosivo si rapprende nel calibro misurato del monocolore sino
all’assoluto del bianco-nero.
Il passaggio dalla precedente espressività di tipo istintivo vitalistico al codice è andato maturando lentamente, attraverso una
decantazione non solo mentale e psicologica ma pure tecnico
strutturale: la pennellata da ampia, ariosa, libera e immediata
si è quasi frammentata in approfondite sequenze di colore-luce
che hanno saturato ogni millimetro della tela con variazioni
infinite e continue, consapevolmente graduate e disposte con
andamenti direzionalmente conclusi.
Il passaggio ai Codici è l’evento: non più solo struttura cromatica, misura ritmica, spazio-tempo matematico e consolidato,
ma un nuovo linguaggio ricco e complesso che coinvolge due
sistemi di lettura: iconografico negli elementi compositivi che
rimandano alle teorie della luce e del colore; iconologico nella complessità simbolica delle valenze semantiche e verbali del
termine “codice”; non una linea-forma coercitiva o repressiva
delle innate pulsioni esistenziali ma un superamento, intuitivo e
razionale ad un tempo, di tutte le istanze precedenti.
Il pensiero fondante rimane ancorato al paesaggio, alla natura,
allo scorrere del quotidiano, al senso profondo e tutto veneto
del colore e della luce. Lo sviluppo tecnico-formale percorre invece vie sinora inusitate: razionalizza l’intuizione, stabilisce la
frequenza dei passaggi cromatici, intercetta la luce attraverso
un molecolare diaframma che ne varia quantità e qualità, in-
tensità e percezione accelerando l’effetto ottico del monocolore
nell’intero arco delle possibilità di ogni singola scala cromatica;
brevi tratti precisi di olio e acrilico veloce, tocco e misura, ritmo
e sequenza, quasi l’artista seguisse un invisibile ma tattile rigo
musicale, una fitta texture variabile al sensore della luce su basi
metricamente stabilite.
Quando la scansione rigorosa si fa musica la pittura si fa poesia:
questi dipinti potrebbero apparire anche “endecasillabi cromatici”.
Oltre il codice: l’elaborazione successiva indaga non più la pura
forma tattile e cromatica della texture significante ma penetra
nel significato profondo della spinta emotiva, riscoprendo le radici primarie della sensibilità dell’artista; dalla razionalizzazione
delle pulsioni nascono i Palinsesti che scavano nella materia cromatica alla ricerca dei precedenti linguaggi e delle recenti scritture, derivano i fulgori degli Ori di Bisanzio e le pause riflessive
degli Intervalli riuscendo fino a ricollegarsi alle matrici ancestrali dei Codici Genetici, quasi la rivisitazione pittorica potesse
restituire il dna della famiglia e della stirpe.
Una ricerca del profondo o dell’assoluto che, progressivamente
attenuando il colore, riscopre dall’interno e in modo del tutto
nuovo la poetica e la forza del nero su nero, della gamma dei
grigi, delle infinite vibrazioni del bianco.
Scrittura su scrittura e - ancora - codice su codice.
novembre 2008
Flavia Casagranda
Nota biografica
Silvio Gagno è nato nel 1945 a Ponzano Veneto (Tv), risiede
con studio a Treviso, ed è attivo nel panorama artistico ed espositivo dal 1974.
Di formazione libera e indipendente, ha seguito tuttavia i corsi
dell’Accademia di Belle Arti di Venezia con il maestro Emilio
Vedova; il suo linguaggio personale e autonomo si è evoluto nella frequentazione di critici, artisti, galleristi, viaggiando e studiando le più importanti raccolte d’arte sia antica che moderna
europee e americane. A Monaco conosce e frequenta gli artisti
del “Nuovo Espressionismo Tedesco”: Salomé, Jürgen Draeger,
Fassbinder, con i quali instaura un sodalizio artistico.
Ha al suo attivo oltre ottanta personali e un centinaio di collettive in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Portogallo,
Svezia, Croazia; negli Stati Uniti e in Australia.
Nel 1995 partecipa alla mostra Memorie e Attese: 1895 - 1995,
con il patrocinio della XLVI Biennale Internazionale d’Arte di
Venezia, in occasione delle manifestazioni per il centenario.
Dal 2007 sue opere sono in permanenza alla Kro Art Gallery di
Vienna.
Principali esposizioni personali
1976 Padova, Galleria L’Ariete
1978 Padova, Galleria Città di Padova
1979 Oderzo (TV), Pinacoteca Comunale
Spalato (HR), Galleria Cùlar
Labin (HR), Galleria Milić
Ponzano Veneto (TV), Biblioteca Comunale
1980 Domodossola (NO), Galleria Spaziodomo
Castelfranco Veneto (TV), Biblioteca Comunale
Treviso, Ca’ dei Ricchi
1981 Venezia, Galleria S. Angelo
Asolo (TV), Villa Freya Stark
1982 Trento, Galleria Fogolino
1983 Venezia, Galleria S. Stefano
Pordenone, Galleria Grigoletti
Monaco di Baviera (D), Istituto Italiano di Cultura
1984 Monaco di Baviera (D), Europäische Patentamt
1985 Mannheim (D), Deutsche Bank
Grenoble (F), Maison Stendhal
Montebelluna (TV), Villa Pisani
Vienna (Virginia, USA), Andreas Galleries
1986 Graz (A), Hypo-Bank
1987 Treviso, Galleria del Libraio
Venezia, Galleria Nuovo Spazio 2
New York (USA), Vittoria Gallery
Washington D.C. (USA), Georgetown University
1988 Stoccolma (S), Istituto Italiano di Cultura
1989 Bologna, Arte Fiera, Stand Galleria S. Stefano
Zurigo (CH), Centro di Studi Italiani
Innsbruck (A), Merkur Versicherungen
1990 Udine, Centro Friulano Arti Plastiche,
Galleria del Centro
Bassano del Grappa (VI), Chiesetta dell’Angelo
1992 Treviso, Casa dei Carraresi
1994 Udine, Galleria Artesegno
1996 Amburgo (D), Istituto Italiano di Cultura
1997 Treviso, Banca Popolare di Asolo e Montebelluna
1999 Graz (A), Werkbund Galerie
Montebelluna (TV ), Piccola Barchessa Manin
2000 Monaco di Baviera (D), Istituto Italiano di Cultura
Ponzano Veneto (TV), Barchessa Rubbi-Serena
2001 Venezia, Galleria S. Stefano
2002 Moggio Udinese (UD), Torre Medievale
2005 Piavon di Oderzo (TV), Ca’ Lozzio Incontri
Possagno (TV), Fondazione Canova, Gipsoteca,
ala nuova
2007 Vienna (A), Istituto Italiano di Cultura
Hanno scritto di lui:
R. Alessandrini, F. Arensi, G. T. Bagni, C. Barillari, F. Batacchi, G.
Bianchi, L. Bortolatto, E. Buda, A. Cadamuro, O. Campigli, L. Caramel, F. Casagranda, G. Casarin, A. Chiades, S. Cipolla, W. Cloos,
F. Cursi, G. D’Alba, L. Damiani, V. Del Litto, E. Demattè, E. Di
Martino, G. Falossi, A. Fontanini, G. Fontebasso, G. Gasparotti,
M. Goldin, M. Guderzo, K. Jungwirth, M. Klapproth, P. Lagonigro,
R. Lamperini, A. Leandrin, P. Levi, V. Magno, E. Manzato, S. Marini, S. Maugeri, M. Mauzan-Carnévalé, M. Missaglia, M. Modolo, A. Monsignore, A. Nodari, C. Pecile, L. Perissinotto, S. Perrard,
P. Pizzolon, F. Politino, V. Rismondo, P. Rizzi, C. Sala, E. Santese,
L. Scardino, P. L. Scarpa, C. Schnecker, G. Segato, O. Stefani, T.
Tonon, A. Traversa, H. Vejlgaard, V. Vučetić, F. Wille, N. Zaccuri.
STUDIO:
vicolo Monfenera 5, 31100 Treviso
+39 0422.969555 / 338.6412631
[email protected]
www.silviogagno.it
Catalogo in mostra:
Silvio Gagno 1975 - 2005
Monografia edita per i 30 anni di attività pittorica
a cura di Flavia Casagranda,
saggio introduttivo di Luciano Caramel,
consulenza scientifica di Eugenio Manzato.
Leonardo Arte Editore, Milano, 2006