sete di cambiamento sullo spreco di cibo

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sete di cambiamento sullo spreco di cibo
Achim Steiner
Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite
e Direttore Esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP)
SETE DI CAMBIAMENTO SULLO SPRECO DI CIBO
AN APPETITE
FOR CHANGE
ON FOOD WASTE
gni giorno, circa 800
milioni
di
persone
soffrono la fame. In un
mondo in cui non ci fosse
cibo a sufficienza per tutti, forse
questo sarebbe comprensibile. Ma la realtà è
che produciamo abbastanza cibo affinché tutti
possano avere abbastanza da mangiare . E poi
sostanzialmente ne gettiamo via un terzo .
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e il
Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente
(UNEP) lavorano insieme per ridurre lo spreco
e la perdita di cibo che raggiunge i sorprendenti
1,3 miliardi di tonnellate l’anno.
L’UNEP e la FAO portano avanti la campagna
Think.Eat.Save (“Pensa.Mangia.Risparmia”) per
ridurre quest’inutile spreco e perdita di cibo,
contribuendo alla Sfida Fame Zero del Segretario
Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon .
Ciò che la campagna Think.Eat.Save mette in
evidenza è che possiamo sistematicamente
ridurre lo spreco e la perdita di cibo operando
semplici cambiamenti nelle nostre abitudini
ed investendo nella gestione del raccolto e
nella tecnologia. Dobbiamo agire dal momento
© PHOTOGEK Fenaroli
Achim Steiner
UN Under-Secretary General
and UNEP Executive Director
E
ach day, almost 900 million people go hungry.
In a world where there was not enough to go
around, perhaps this could be understood. But
the fact is that we already produce enough food to
ensure everybody could have enough to eat. And
then we essentially throw one-third of it away.
The UN Food and Agriculture Organization (FAO)
and the United Nations Environment Programme
(UNEP) work together to reduce food waste and
loss, which reaches an astonishing 1.3 billion
tonnes per year.
UNEP and the FAO run the Think.Eat.Save.
campaign to reduce this unnecessary loss
and waste, contributing to the UN SecretaryGeneral Ban Ki-moon’s Zero Hunger Challenge.
What Think.Eat.Save. makes clear is that, with
simple changes to our habits and investment in
harvest management and technology, we can
systematically reduce food waste and loss. And
act we must, for this is an ethical, economic and
environmental issue.
Aside from the warped logic of the world
throwing away one third of its food when so many
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che questa è una questione etica, economica e
ambientale.
A parte la logica corrotta del mondo che getta
un terzo del cibo a disposizione quando molte
persone soffrono la fame, la perdita e lo spreco
di risorse alimentari costa circa 680 miliardi di
dollari nei paesi industrializzati e 310 miliardi
di dollari nei paesi in via di sviluppo. Circa il 10
per cento delle emissioni di gas serra dei paesi
sviluppati proviene dalla coltivazione di cibo che
non sarà mai mangiato. Nei paesi industrializzati,
gli scarti alimentari si deteriorano nelle discariche
rilasciando significative quantità di metano, un
potente gas serra.
Lo spreco di cibo esaurisce anche la base delle
risorse naturali che sostiene la produzione
alimentare. Un’area pari a 1,4 miliardi di ettari di
terreno viene utilizzata per produrre la quantità
totale di cibo che sarà perso e sprecato. Ciò
significa più di 100 volte l’area della foresta
tropicale che ogni anno viene disboscata (13
milioni di ettari) di cui l’80 per cento è utilizzato
Unskimmed Milk, pasteurized * Place of production: Knittelfeld,
AustriaProduction method: Factory production * Time of
production: All- seasonTransporting distance: 202 km * Means
of transportation: TruckCarbon footprint (total) per kg: 0,97 kg
* Water requirement (total) per kg: 488 lPrice: 0,99 € / kg
Klaus Pichler / Anzenberger Gallery
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per l’espansione agricola.
Ci sono molte soluzioni che possono essere
applicate. Le infrastrutture e la tecnologia possono
ridurre la quantità di cibo che si deteriora prima di
raggiungere il mercato. I paesi sviluppati possono
appoggiare le campagne di sensibilizzazione
pubblica e razionalizzare le date di scadenza e
altri sistemi di etichettatura. Le imprese possono
rivedere i criteri con i quali rigettano i prodotti
agricoli. I consumatori possono ridurre al minimo
lo spreco di cibo comprando solo ciò di cui hanno
bisogno e riutilizzando il cibo avanzato da un
pasto.
Fondamentalmente, tutti gli attori nella
catena alimentare globale giocano un ruolo
nell’assicurare sistemi alimentari sostenibili
da un punto di vista ambientale ed equi da un
punto di vista sociale. Si stima che l’attuale
popolazione mondiale di sette miliardi di
persone aumenterà fino a nove miliardi entro il
2050, ma il numero delle persone che soffrono
la fame non deve aumentare.
go hungry, food loss and waste costs roughly $680
billion in industrialized countries and $310 billion
in developing countries. About 10 per cent of
developed countries’ greenhouse gas emissions
come from growing food that is never eaten. In
developed nations, discarded food rots in landfills,
releasing significant quantities of methane, a
powerful greenhouse gas.
Food waste also depletes the natural resource
base that underpins food production. As much
as 1.4 billion hectares of land is used to produce
the total amount of food that is lost and wasted.
This translates to more than 100 times the area of
tropical rainforest that is being cleared every year
(13 million hectares), of which 80 per cent is used
for agricultural expansion.
There are many solutions we can implement.
Infrastructure and technology can reduce the
amount of food that perishes before it reaches
the market. Developed nations can support public
awareness campaigns and rationalize sell-by
dates and other labelling systems. Businesses
can revise their criteria for rejecting produce.
Consumers can minimize waste by buying only
what they need and re-using leftover food.
Fundamentally, all actors in the global food chain
have a role to play to ensure environmentally
sustainable and socially equitable food systems.
The current global population of seven billion is
expected to grow to nine billion by 2050. But the
number of hungry people need not increase.
Il mondo produce
abbastanza cibo da poter
garantire adeguata
alimentazione
per tutti: ma poi un terzo
di questa produzione viene
perso o gettato
© PHOTOGEK Fenaroli
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