Centro urbano: non solo spazio, soprattutto qualità di vita

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Centro urbano: non solo spazio, soprattutto qualità di vita
OPINIONE LIBERALE
Michele
Bertini
Alex
Farinelli
Natalia
Ferrara
Micocci
Nicola
Pini
Christian
Vitta
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Qualità di vita dentro e fuori casa
Oggi siamo confrontati a pigioni elevate che gravano sui budget familiari e delle persone
sole e a un fervore edilizio che sottrae spazi liberi e verdi. Il programma PLR contempla
anche misure a favore dell’alloggio negli agglomerati urbani. Tre le misure più rilevanti:
la promozione di alloggi a pigione moderata; norme pianificatorie e innalzamento degli
indici costruttivi per arginare l’erosione degli spazi liberi. Se in passato il sostegno all’alloggio sociale è stato orientato verso l’edificazione a nuovo, in futuro dovrebbe privilegiare
la ristrutturazione del patrimonio immobiliare già esistente, tenendo presente i bisogni
delle famiglie e le esigenze di una popolazione che invecchia e che desidera rimanere a
casa (finché salute e autonomia lo permetteranno) e poter contare su commerci e servizi
di prossimità. Dunque, alloggi di buona qualità, un contesto abitativo salubre e sicuro, ben
collegato alla rete dei trasporti pubblici, grazie al partenariato pubblico-privato.
Non perdiamo il treno della città Ticino
Il Ticino sarà confrontato con una rivoluzione del suo tessuto urbano. L’apertura della galleria di base del Ceneri costituirà infatti il tassello conclusivo per la nascita della città Ticino.
Le distanze si accorceranno enormemente avvicinando in maniera importante i poli urbani
del Cantone: ad esempio tra Lugano e Bellinzona ci vorranno 12 minuti di treno, Locarno
e Lugano saranno a 25 minuti l’una dall’altra. Il Ticino è di fronte a una svolta epocale che
permette ripensare il ruolo di ogni polo, spingendo ancor di più verso una complementarietà delle regioni urbane, permettendo uno sviluppo armonico di tutto il Cantone. Abbiamo
quindi l’occasione d’oro di pianificare nei prossimi anni il nuovo assetto del nostro territorio
favorendo l’integrazione delle varie regioni a beneficio soprattutto della qualità di vita dei cittadini ticinesi. Per una volta, quindi, anticipiamo gli eventi ed evitiamo la solita conclusione
in cui «abbiamo perso il treno». Il treno per il futuro della città Ticino.
Centro urbano: non solo spazio, soprattutto qualità di vita
Parafrasando Italo Calvino, le città dovrebbero essere costruite tenendo conto delle nostre
ambizioni ma anche dei nostri timori. Una città non è un piano regolatore, è un modo di
vita, un insieme di relazioni sociali, economiche e ambientali. Non a caso, si dice che certe
città «sono vive». In Ticino solo Lugano è tra le dieci maggiori agglomerazioni svizzere. Ma
i problemi di traffico, parcheggi, centri che si svuotano di sera, zone a rischio dal punto di
vista della sicurezza li conosciamo in tutte le regioni. Il mio pensiero liberale non è quello
di imporre un’idea di città e di accrescere la densità delle regole amministrative. Sono però
convinta che sia necessario garantire maggiore equilibrio tra i vari interessi. Mobilità individuale e collettiva, redditività dell’investimento immobiliare e costi che non espellano
intere categorie sociali, gusti architettonici e profilo dei quartieri. Un centro urbano è più
dello spazio che occupa, è la qualità di vita di chi lo abita.
Spazi migliori per vivere meglio
Una politica moderna si occupa anche della quotidianità delle persone, migliorando la qualità di vita di ciascun ticinese. Una delle costatazioni più immediate è che la maggior parte dei
cittadini vive oggi nelle città e nei centri urbani. Vivere significa abitare, lavorare, formarsi,
praticare sport e divertirsi. Gli agglomerati sono diventati un vero e proprio motore e laboratorio sociale, economico, culturale e demografico. S’intrecciano traiettorie di vita di giovani,
anziani, lavoratori, disoccupati, famiglie e single, che hanno esigenze diverse ma con un’aspirazione comune : degli spazi a misura d’uomo. Disegnamo il futuro urbano del Cantone
con una pianificazione che mantenga vivo il tessuto sociale e il contatto intergenerazionale.
Agiamo sulla mobilità, perché dei poli paralizzati sono dei motori fermi. Infine impegnamoci
per spazi giusti, che difendano il verde urbano, la qualità del costruito pubblico /privato e,
soprattutto, accessibili a tutti. In breve, valorizziamo gli spazi pubblici.
Politiche urbane per città sostenibili
Giustamente il nostro partito prospetta un miglioramento della qualità di vita nei centri
urbani. Questo passa attraverso la riqualifica di abitazioni, spazi e vita che vi si svolge nelle
sue varie declinazioni: familiare, formativa, economica, culturale, ricreativa. Non si può
più restare alla concezione d’uno spazio urbano destinato solo ad attività commerciali, e
svuotato, nelle ore di fermo di quest’ultime, della presenza umana in fuga verso le periferie. Ben vengano dunque incentivi finanziari, pianificatori e organizzativi per realizzare
o convertire, con obiettivi di risanamento energetico, abitazioni nei centri urbani, anche
a pigione contenuta. Oppure per riqualificare, con insediamenti abitativi o per altri scopi
(vedi a Lugano e a Mendrisio i progetti già approvati dal Gran Consiglio per nuove sedi della SUPSI), le aree utilizzate in modo poco razionale e intensivo che ci sono ancora presso
le stazioni ferroviarie.