Settore cultura
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C M Y CM MY Settore cultura Colori compositi CY CMY K C M Y CM MY CY CMY K Proiezioni Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti Spazio Oberdan Viale Vittorio Veneto 2, 20121 Milano Tel.: 02.77.40.63.16 www.cinetecamilano.it Inail – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Direzione regionale Lombardia Alessandro Crisci Direttore regionale Corso di Porta Nuova 19, 20121 Milano e-mail: [email protected] www.inail.it/lombardia tel. 02.6258.6607-6601 Fondazione Cineteca Italiana Cristina Comencini, Presidente Matteo Pavesi, Direttore Enrico Nosei, Direttore programmazione Luisa Comencini, Segretario generale – Relazioni esterne Silvia Pareti, Progetti speciali Silvia Boz, Ufficio stampa Viale Fulvio Testi 121, Milano Tel. 02.87.24.21.14 Ringraziamenti: Altrispazi, Trento Film Festival, Provincia Autonoma di Trento Francesco Melzi D’Eril, Francesca Manzoni (editrice Einaudi) In copertina: immagine tratta dal film La nostra vita (D. Lucchetti) Colori compositi Progetto grafico Effigie Srl C Nell’ambito delle manifestazioni della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, festeggia la sua quinta edizione “Sguardi al lavoro”, la rassegna di cinema, incontri, musica e letteratura organizzata in collaborazione da Inail Direzione Regionale Lombardia e Fondazione Cineteca Italiana. La volontà di continuare questa manifestazione nasce dalla convinzione che sia importante fornire un’occasione che riesce a coniugare il valore estetico delle proposte con quello sociale, legata a una problematica come quella del lavoro che riguarda tutti, ma sulla quale non tutti hanno sempre la possibilità di essere informati e sensibilizzati e su cui è invece doveroso mantenere alta l’attenzione attraverso spunti di analisi e di riflessione. Riprendendo una formula ormai collaudata e, ci sembra, apprezzata dagli spettatori, il programma dell’edizione 2010 di “Sguardi al lavoro” prevede la presentazione di film e documentari che, muovendosi sullo sfondo più generale della profonda crisi economica presente a livello mondiale da ormai un paio d’anni, affrontano il tema del lavoro da vari punti di vista. Diverse le variazioni sul tema che i titoli scelti andranno a illustrare. Particolare attenzione sarà posta sul problema particolarmente grave della sicurezza sul lavoro, con titoli come La nostra vita (con il bravissimo Elio Germano, premiato a Cannes per questa interpretazione), l’inedito a Milano Minór – Minatori, un classico come Acciaio di Walter Ruttman e L’articolo 2, film di qualche anno fa che con grande sensibilità affronta a un tempo i problemi del lavoro e dei diritti civili. Altri aspetti di drammatica urgenza che saranno documentati dalla rassegna sono disoccupazione, ricerca del lavoro e precariato Colori compositi M Y CM MY CY CMY K (Fra le nuvole, Debito di ossigeno, Ovosodo; B.B. e il cormorano), le difficoltà legate all’emigrazione (From Somewhere to Nowhere, altro inedito per Milano, con la regia di un maestro del cinema svizzero come Villi Hermann), le risposte possibili ai problemi creati dalla globalizzazione (I nove semi. L’india di Vandana Shiva, terza anteprima, firmata anch’essa da Maurizio Zaccaro); la lotta di classe in epoca post-industriale (Io sono l’amore); l’importanza della solidarietà sul luogo di lavoro (Il mio amico Eric). Come sempre, ad arricchire la proposta e per consentire una riflessione più approfondita, oltre alle proiezioni sono previsti alcuni momenti dal vivo. In primo luogo diversi incontri con registi e attori: Luca Guadagnino (Io sono l’amore), Edoardo Gabbriellini (Io sono l’amore, Ovosodo, B.B. e il cormorano), Maurizio Zaccaro (I nove semi. L’india di Vandana Shiva), Maurizio Nichetti (L’articolo 2), Giovanni Calamari (Debito di ossigeno). Ma anche un bellissimo concerto-spettacolo di cinema, musica, teatro e letteraura dal titolo Milano è una selva oscura tratto dall’omonimo romanzo di Laura Pariani (Einaudi, 2010, finalista nel 2010 al premio Campiello e al premio Viareggio), con in scena la stessa Laura Pariani a leggere brani del suo libro accompagnata dal gruppo musicale Le malecorde (sette elementi), da marionette e da video anche questi di sua creazione. Alessandro Crisci – Direttore regionale Inail Lombardia Matteo Pavesi – Direttore della Fondazione Cineteca Italiana C Colori compositi M Y CM MY CY CMY K C Mercoledì 20 ottobre h 17 OVOSODO R.: Paolo Virzì. Sc.: P. Virzì, Francesco Bruni (con la collaborazione di Furio Scarpelli). Int.: Edoardo Gabbriellini, Malcolm Lunghi, Matteo Campus, Regina Orioli, Nicoletta Braschi, Claudia Pandolfi. Italia, 1997, col., 99’. A Livorno, nel popolare quartiere chiamato Ovosodo, nasce nel 1974 Piero Mansani. Morta la mamma, Piero cresce insieme al fratello ritardato, alla matrigna e ai libri che gli presta Giovanna, insegnante di lettere. Conosce Tommaso, che lo trascina in un mondo popolato di artisti e filosofi, e Lisa, cugina di Tommaso: per rivederla fa un viaggio a Roma in autostop, la trova in una casa della Roma bene tra spinelli e nottate in bianco, ritorna più confuso di prima nel suo quartiere. Passano gli anni: Piero viene assunto proprio nella fabbrica del padre di Tommaso e riprende i rapporti con Susy, una ragazza del suo condominio. Quando lei gli dice di essere incinta, i due si sposano, e lei la mattina lo accompagna in macchina sul posto di lavoro. Piero è ormai un uomo. «Fresco, vitale, scoppiettante, Ovosodo è un film indubbiamente autobiografico, ma che Virzì ha saputo far lievitare attraverso la Colori compositi M Y CM MY CY CMY K fantasia e un tocco poetico di leggerezza e spontaneità. Tanto che il personaggio di Piero, così ruspante nella sua candida ironia e così tenero nella sua malinconia, ricorda l'Antoine Doinel de I quattrocento colpi di Truffaut.» Enzo Natta, Famiglia Cristiana. L’attore protagonista del film Edoardo Gabbriellini sarà presente in sala per un incontro con il pubblico. C Mercoledì 20 ottobre h 19 B.B. E IL CORMORANO R.: Edoardo Gabbriellini. Sc.: E. Gabbriellini, Lorenzo Tripodi, Federico Bacci. Int.: E. Gabbriellini, Giorgio Algranti, Luce Caponegro, Carolina Felline, Marco Giallini. Italia, 2002, col., 87’. M Y CM MY CY CMY K Selen, ma a bucare lo schermo è la spiritata Carolina Felline.» Fabio Ferzetti, Il Messaggero. Il regista e attore protagonista del film Edoardo Gabbriellini sarà presente in sala per un incontro con il pubblico. In un residence scalcinato sul litorale tra Livorno e Pisa, Mario, detto "Il Cormorano", un giovane scontroso e disilluso, fa l'idraulico per raggranellare la somma necessaria a realizzare il suo sogno. Vuole raggiungere in America suo zio Piero per fare il musicista underground. La sua storia si intreccia con quella di Nevio, il cinico gestore del residence, di Gabriella, la sua amante ingenua e sognatrice, e della camerierina Gaia, che alle spalle ha un passato da tossicodipendente e con cui Mario ha un rapporto di odio-amore. Ma la realtà non è rosea come i sogni: lo zio Piero torna dagli Stati Uniti senza un soldo, ma con il vizio di giocare alle corse, mentre il residence comincia a essere visitato da loschi individui. «Un campionario di vite alla deriva, che transitano in un luogo quasi metafisico restandovi incagliate. Debutto ambizioso per l'Edoardo Gabbriellini di Ovosodo. L'ambientazione può richiamare Virzì, ma per il resto B.B. & il cormorano cerca, e in parte trova, strade tutte sue. Applaudito a Cannes. Fra le attrici la curiosità è Colori compositi Edoardo Gabbriellini C Mercoledì 20 ottobre h 21 IO SONO L’AMORE R.: Luca Guadagnino. Sc.: Barbara Alberti, Ivan Cotroneo, Walter Fasano, L. Guadagnino. Int.: Tilda Swinton, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Del Bono, Maria Paiato. Italia, 2009, col. 120’. Emma e Tancredi Recchi sono una coppia dell'alta borghesia lombarda. Sposati da tanti anni senza essersi mai amati, trascorrono la loro monotona esistenza in una splendida villa nel cuore di Milano insieme ai loro tre figli, Elisabetta, Edoardo e Gianluca. Mentre Gianluca è l'orgoglio di suo padre e destinato a prenderne un giorno il posto, Edoardo, il prediletto di Emma, delude ogni aspettativa di Tancredi con il suo idealismo. Quando Edoardo si getta a capofitto nell'ennesima avventura rilevando un ristorante insieme al suo amico Antonio, un giovane e talentuoso chef di umili origini, come al solito Emma si schiera al suo fianco. L'arrivo di Antonio, la sua creatività e il suo sorriso daranno una brusca sterzata alla vita della famiglia Recchi, risvegliando in Emma la potenza dell'amore. «Punta alto invece, e a ragione, il Luca Guadagnino di Io sono l'amore, melodramma corale postmoderno che parte da una Milano innevata per raccontare il gelo e la decadenza di una dinastia di Colori compositi M Y CM MY CY CMY K industriali dal presente incerto e dal passato oscuro (affari sporchi col regime fascista), tra Fassbinder e il Pasolini di Teorema. (…) Sullo schermo un tripudio di luci, colori, interni borghesi, paesaggi liguri capaci di risvegliare negli amanti e negli spettatori vere estasi pàniche. Un film inconsueto e ambizioso.» Fabio Ferzetti, Il Messaggero. Il regista del film Luca Guadagnino e l’attore protagonista Edoardo Gabbriellini saranno presenti in sala per un incontro con il pubblico. C Io sono l’amore Colori compositi M Y CM MY CY CMY K C Giovedì 21 ottobre h 16 IL MIO AMICO ERIC R.: Ken Loach. Sc.: Paul Laverty. Int.: Steve Evets, Éric Cantona, Stephanie Bishop, John Henshaw, Gerard Kearns, Steve Marsh. GB/Fr./Bel./Italia, 2009, col., 114’. Il postino inglese Eric Bishop è sempre più alla deriva. Sua moglie lo ha abbandonato lasciandogli in custodia i figli (che lei ha avuto da un precedente legame) ormai completamente fuori controllo e la casa è un disastro. Eric cerca conforto e aiuto dai suoi amici e colleghi di lavoro, ma loro, nonostante l’impegno sincero, non sono in grado di trovare una soluzione soprattutto per fargli riconquistare Lily, la donna che Eric, pur avendola sempre amata, aveva lasciato anni prima. Ma c'è qualcuno che potrebbe aiutarlo con alcuni saggi insegnamenti: il suo idolo calcistico Eric Cantona, campione francese che trascorse i migliori anni della sua carriera giocando nel Manchester United. «Divertente dall'inizio alla fine, con una virata drammatica verso la metà per evitare l'inflazione di ottimismo, il film è una miniera d'inventiva declinata in forma semplice e diretta, come i discorsi di Cantona, inventati dallo sceneggiatore Paul Laverty nello stile di quelli pronunciati dal campione (che si diverte a prendersi in giro) durante la sua carriera. Impagabile il gruppo dei colleghi del Colori compositi M Y CM MY CY CMY K postino, che fanno squadra con lui per proteggerlo dal teppista, interpretati da un gruppo di "secondi ruoli" uno più simpatico dell'altro.» Roberto Nepoti, la Repubblica. C Giovedì 21 ottobre dopo Il mio amico Eric MINÓR (MINATORI) R.: Micol Cossali. Fot. e riprese: Elena Negriolli. Produz.: Decima Rosa Produzioni, Provincia Autonoma di Trento-Servizio Attività Culturali. Italia, 2010, col., 44’. Alla fine del 2009, dopo oltre un secolo di storia, ha chiuso la miniera di Marigole, in Trentino. Qui, dal 1894, generazioni di minatori hanno cercato ed estratto "l'oro bianco" delle montagne, la barite. Questi uomini hanno vissuto in isolamento sulla cima della montagna, trascorrendo le loro giornate nel ventre della terra e sviluppando una passione per questo mestiere, che ha assunto un particolare senso per le loro esistenze. La chiusura della miniera rappresenta la fine di un'epoca per un'intera comunità, ma anche un momento di profonda tristezza e malinconia per questi pochi minatori rimasti, uniti tra loro da un vincolo di fraterna e pura amicizia. C'è il mondo sotterraneo, ctonio, in cui il minatore sprofonda, la terra, i sassi, l'umidità, il fango. E c'è il fuori, la superficie, lo spazio aperto, la montagna, il lago d'Idro sullo sfondo. Ci sono i minatori, disposti come in un quadro, seduti sull'ingresso della casa/dormitorio, le loro personalità sbozzate con precisione artigiana dalle telecamere e dai microfoni, in pochi minuti di conversazione (che devono essere costati ore e ore di "lavoro": la paziente conquista della loro Colori compositi M Y CM MY CY CMY K fiducia). C'è il direttore della miniera, 45 anni dedicati alla montagna. C'è il cuoco della casa. C'è la solitudine e le partite a carte la sera, ma anche un riflesso di quel senso di libertà e di "potere" che i minatori per molto tempo hanno respirato qui fra queste montagne dove nacque il primo codice minerario, il Codex Wangianus, che riconosceva ai minatori importanti diritti. C Giovedì 21 ottobre h 21 CONCERTO SPETTACOLO DAL VIVO: MILANO È UNA SELVA OSCURA Di: Laura Pariani, dal suo omonimo romanzo (Einaudi, 2010), finalista del Premio Campiello 2010 e del Premio Viareggio 2010. Accompagnamento musicale dal vivo: Le malecorde (sette elementi). Video proietatti ideati da: Laura Pariani, Greta Rosso e Nicola Fantini. Foto, fumetti, burattini e marionette in scena di: Laura Pariani. Italia, 2010, 70’. Un concerto-spettacolo tratto dal romanzo Milano è una selva oscura in cui la scrittrice Laura Pariani, attraverso la lettura recitata di alcune pagine del libro, narra la storia di Dante, un uomo di settant’anni cresciuto a pane e classici della letteratura, che prima di diventare un barbone ha gestito una libreria antiquaria. Nel dicembre 1969 la sua “vita camminante” termina tragicamente in Piazza Fontana. Le suggestioni musicali sono affidate al gruppo “Le Malecorde” che presentano un repertorio di brani della Milano dell’epoca (Gaber, Jannacci, Fo, Monti, Svampa) e nuove canzoni nate per l’occasione, anche su testi di Laura Pariani stessa. A fare da sfondo alla lettura e ai brani musicali anche alcuni video montati Colori compositi M Y CM MY CY CMY K con fumetti e burattini. La pièce cattura sguardo e anima racchiudendo in una sintesi atmosfere e suggestioni di quella Milano del 1969, epoca in cui la scrittrice cusiana ha ambientato il romanzo. Le pagine del libro diventano così momenti teatrali in un intercalare di immagini e suoni che rievocano un mondo che non c’è più guidati da un Dante che porta a scoprire un universo comunque di grandiosa e umana C bellezza pur nelle sofferenze. Milano è una selva oscura nel libro come sul palcoscenico non è una discesa all’Inferno, ma una salita che sembra non finire mai. Perché così è l’Uomo e Laura Pariani è straordinaria nel raccontare l’animo umano. Laura Pariani è oggi una delle più importanti scrittrici italiane. Ha esordito nel 1993 con la raccolta di racconti Di corno o d’oro (Premio Grinzane Cavour). Tra i suoi libri: La perfezione degli elastici (Premio Selezione Campiello), La Signora dei porci (Premio Grinzane Cavour), L’uovo di Gertrudina (Premio Selezione Campiello), Dio non ama i bambini. Le Malecorde sono un progetto in continuo movimento dedito alla canzone d’autore e a progetti ad essa correlati nato nel 1999 da un’idea di Giovanni Battaglino. Gli elementi dell’ensemble provengono da esperienze molteplici e frequentano ambiti musicali paralleli di natura classica, jazzista, rock e popolare. Hanno tenuto spettacoli su Fabrizio De André e numerosi concerti fra cui quello del 25 aprile 2008 in piazza San Carlo a Torino con Marlene Kuntz, Eugenio Finardi, Lou Dalfin, Yo Yo Mundi e altri. Colori compositi M Y CM MY CY CMY K ACCIAIO R.: Walter Ruttman. Sogg.: Luigi Pirandello. Sc.: Emilio Cecchi, Mario Soldati, W. Ruttman. Int.: Piero Pastore, Isa Pola, Vittorio Bellaccini, Alfredo Polveroni, Olga Capri. Italia, 1933, b/n, 65’. Terni, 1933. Mario e Pietro, amici da tempo, litigano a causa di Gina, una ragazza di cui sono entrambi innamorati, ma sono costretti a lavorare faccia a faccia in acciaieria. A causa di un incidente sul lavoro Pietro muore e la colpa ricade su Mario che, considerato quasi un assassino, è costretto ad allontanarsi. Ma l'amore per Gina e la sua onestà verso il lavoro lo fanno tornare sulle sue decisioni. Il soggetto di Luigi Pirandello fu poi rifiutato dallo scrittore perché il regista aveva dato maggiore importanza all'ambiente in cui il dramma si svolge che non al dramma stesso. Forse anche il fatto che Ruttmann scelse Isa Pola anziché Marta Abba, la dispotica compagna del drammaturgo, ebbe il suo peso. Il difetto riscontrato da Pirandello (che apprezzò molto le musiche di Gian Francesco Malipiero) è il vero pregio del film che vede Mario Soldati nel ruolo di aiutoregista. C Venerdì 22 ottobre h 17 FROM SOMEWHERE TO NOWHERE R., fot., suono: Villi Hermann. Sc.: V. Hermann, Eve Martin. Mont.: Samir Samperisi. Svizzera, 2009, col., 86’. Oltre 150 milioni di cinesi, i cosiddetti “minggong”, sono costretti quasi annualmente a migrare dalle zone rurali alle megalopoli per cercare lavoro, con tutte le conseguenze del caso. Il film compie un viaggio attraverso le miniere di Datong e Pingxiang, nelle province dell’Hunan e Shanxi, poi nelle zone di grande sviluppo come Pechino e Shanghai. Allo stesso tempo racconta la storia di un uomo che fa ritorno nella sua provincia natale, il Sichuan, zona ad altissimo tasso di emigrazione. «Ho girato in Cina viaggiando col fotografo Andreas Seibert perché volevo indagare il fenomeno dell’emigrazione in una società che mi è sconosciuta, quella asiatica. Che però mi fa sempre pensare agli emigranti italiani di cui ho parlato in altri film. Gesti e pensieri si ripetono. E dietro c’è sempre una tragedia familiare. Avevo visto i primi lavori di Andreas Seibert anni fa su una rivista di Zurigo, ritratti scattati contro una semplice parete verde-blu di lavoratori stranieri con lo sguardo fisso sull’obiettivo dando l’impressione di scrutare lo spettatore, fieri del loro mestiere. Poi ho accompagnato Seibert in Cina durante tre viaggi, nel 2006, 2007 e 2008, e l’ho Colori compositi M Y CM MY CY CMY K ripreso al lavoro. Da anni segue i "minggong", i lavoratori che provengono dalle campagne. Sono i protagonisti della crescita della Cina urbana dove però è come se non esistessero. Centocinquanta, forse duecento milioni di persone che non hanno il diritto di risiedere nelle metropoli, indifesi dallo sfruttamento quotidiano, ma mai senza dignità.» Villi Hermann. C Venerdì 22 ottobre h 19 L’ARTICOLO 2 R. e sc.: Maurizio Zaccaro. Int.: Mohamed Miftah, Rabia Ben Abdallah, Fabio Bussotti, Susanna Marcomeni, Fabio Sartor. Italia, 1993, col., 100’. Said, algerino, vive nell'hinterland milanese con la moglie Malika e i tre figli. Said è un immigrato con tutti i permessi in regola, lavora agli scavi di una nuova linea metropolitana e, benché musulmano, è decisamente integrato nella società italiana. I suoi guai iniziano quando dall’Algeria lo raggiunge l’altra sua moglie, Malika, con i loro due figli. Fra mille difficoltà dovute alla legge italiana sull’immigrazione, Said riesce a ottenere per Malika un permesso temporaneo, portandola a vivere con l’altra sua famiglia. Ma ben presto gli viene notificato il reato di bigamia e il Ministero degli Interni nega il visto di soggiorno definitivo a Malika. Said si rivolge allora al sindacato e la sua storia finisce in tribunale, dove a Said viene notificato che può pure tenersi le sue due mogli, ma a condizione che non convivano nella stessa casa. L'avvocato di Said si scaglia contro quella che definisce una pesante violazione dell'articolo 2 della Costituzione Italiana, ma non può far altro che minacciare di portare il caso all'attenzione dei media. Intanto la vita di Said e della sua famiglia prosegue, scandita dalla quotidianità dei gesti e dallo scorrere del tempo, fino al tragico epilogo. Colori compositi M Y CM MY CY CMY K Il regista del film Maurizio Zaccaro e Maurizio Nichetti, che produsse L’articolo 2, saranno presenti in sala per un incontro con il pubblico. C Venerdì 22 ottobre h 21.15 I NOVE SEMI. L’INDIA DI VANDANA SHIVA R. e mont.: Maurizio Zaccaro. Fot.: Fabio Olmi. Suono in presa diretta: Francesco Liotard. Mus.: Theo Teardo. Produz.: Cineteca di Bologna, ITC Movie. Italia, 2009, col., 52’. Girato in India, il film racconta l’esperienza del movimento Navdanya che Vandana Shiva ha ideato allo scopo di creare una banca delle sementi per la salvaguardia della biodiversità della produzione agricola. Un nuovo modo di pensare, una conoscenza aperta e integrata, un approccio ai temi dell’ambiente visti come strettamente connessi allo sviluppo economico e alla lotta alla povertà. Il nome del movimento Navdanya (che in Hindi significa “nove semi”) trae spunto dal rituale, molto diffuso nel sud dell’India, di piantare nove semi in un vaso il primo giorno dell’anno. Dopo nove giorni le donne si incontrano e confrontano i risultati, vedendo quali semi si sono comportati meglio; a questo punto si organizzano scambi cosicché tutte le famiglie possano piantare i migliori semi a disposizione. Gli scopi di Navdanya sono la difesa della biodiversità, la creazione di una banca di sementi da scambiare con i contadini che aderiscono al movimento, la riconversione dei campi a Colori compositi M Y CM MY CY CMY K un’agricoltura interamente biologica. Grazie a questa esperienza, Vandana Shiva è diventata una delle leader mondiali del movimento contro i brevetti sugli organismi viventi. Il regista del film Maurizio Zaccaro sarà presente in sala per un incontro con il pubblico. Al termine buffet con menù indiano per tutti i presenti. C Sabato 23 ottobre h 17.30 DEBITO DI OSSIGENO R.e sc.: Giovanni Calamari. Mont.: Cristina Flamini. Fot.: Alvise Tedesco. Suono: Daniela Bassani, Stefano Grosso. Mus.: Sursumcorda. Int.: Daniele Lupieri, Sabrina D’Accardio, Fulvia Recchia, Bruno Lupieri, Alekos Recchia, Rossana Zizzari. Produz.: Osella & Partners, con il sostegno di Provincia di Milano, Caritas Ambrosiana. Italia, 2009, col., 70’. Daniele, ingegnere alla Motorola di Torino, e Sabrina hanno finalmente realizzato il sogno della loro vita: creare una famiglia e comprare una bella casa accendendo un mutuo. Fulvia è mamma di Alekos, e lavoratrice precaria che di certezze invece non ne ha mai avute. Improvvisamente entrambe le famiglie si trovano a dover fare i conti con l’improvvisa perdita di lavoro e con la crisi d’identità che l’assenza dell’occupazione produce. Una crisi destabilizzante che, inevitabilmente, incrina relazioni familiari ed equilibri personali. “La vita al tempo del precariato”, questo potrebbe essere il sottotitolo di Debito di ossigeno, opera terza del documentarista Giovanni Calamari, che precisa: «Volevo che il precariato assumesse una Colori compositi M Y CM MY CY CMY K dimensione più trasversale come nei fatti è divenuto. Ho fortemente voluto che a raccontare la loro condizione fossero persone di ceto medio, anche medio-alto, ritrovatesi dall’oggi al domani senza un lavoro. Questo ha permesso al mio documentario di essere narrato da personaggi intellettualmente colti, fattore non usuale quando si pensa al prototipo del precario. Volevo far vedere che quello del lavoro è un mondo totalmente rivoluzionato, pronto a schiacciare chiunque, non solamente i lavori meno qualificati.» Il regista del film Giovanni Calamari sarà presente in sala per un incontro con il pubblico. C Sabato 23 ottobre h 19 LA NOSTRA VITA R.: Daniele Luchetti. Sc.: D. Luchetti, Stefano Rulli, Sandro Petraglia. Int.: Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi, Giorgio Colangeli. Italia, 2010, col., 100’. Alla morte della moglie Elena, il trentenne operaio edile Claudio vede crollare il suo mondo perfetto. I due, infatti, avevano un rapporto fatto di grande complicità, vitalità e sensualità e lui non è preparato a vivere da solo, nonostante l'affetto dei due figli più grandi e l'arrivo del nuovo nato. Per rimuovere il dolore inizia così a sfidare il destino prendendo una serie di decisioni sbagliate. Saranno gli affetti più cari a fargli ritrovare il giusto senso della vita. «La nostra vita di Daniele Luchetti è singolarmente semplice, schietto, vivo, senza fumisterie, molto affettuoso e riuscito, capace di far comprendere, attraverso una storia privata, la condizione di una parte dell'economia italiana. (…) La sceneggiatura di Rulli e Petraglia è ben strutturata e il regista la nutre di realismo umanistico, di atmosfere e dettagli autentici. È nuovo, particolare, il modo in cui Luchetti racconta l'amore gioioso, scherzoso, carnale, da ragazzi, che unisce marito e moglie, padre e figli piccoli. E speciale Colori compositi M Y CM MY CY CMY K la maniera di narrare il lavoro: i gruppi multietnici di operai amichevoli e spietati, i pasticci truffaldini, le guerre tra poveri, le gru che si levano in cielo come uccelli di malaugurio.» Lietta Tornabuoni, La Stampa. C Sabato 23 ottobre h 21.15 TRA LE NUVOLE R.: Jason Reitman. Sc.: J. Reitman, Sheldon Turner. Int.: George Clooney, Vera Farmiga, Anna Kendrick, Jason Bateman, Danny McBride. USA, 2009, col., 108’. Ryan Bingham è un “tagliatore di teste” aziendale, viaggiatore professionista, abituato a vivere tra aeroporti, alberghi e automobili in affitto portandosi dietro tutto ciò di cui ha bisogno in una valigia a rotelle. Tuttavia, alle soglie dell'ambito traguardo di 10 milioni di miglia percorse in volo, l'incontro di Ryan con l'attraente Alex porterà scompiglio nella sua raminga, ma ben organizzata, esistenza di viaggiatore incallito mettendolo di fronte all'opportunità di un lavoro in sede e di una vera e propria casa dove metter su famiglia... «Scritto e girato con tagli e tempi da grande commedia americana, ma asciutto e senza sconti; incorniciato da immagini suggestive di grandi città viste dall'alto (Phoenix, Detroit, Omaha, Wichita, St.Louis: quelle in cui la crisi ha morso più forte); impreziosito da anonimi impiegati che hanno rivissuto il loro licenziamento davanti alla macchina da presa, Tra le nuvole coglie con nitidezza l'intreccio pericoloso fra l'era del virtuale e la necessità reale di mettere Colori compositi M Y CM MY CY CMY K radici, fermarsi, avere qualcuno accanto, anche nel nostro mondo (e nel nostro inconscio) sempre più delocalizzato.» Fabio Ferzetti, Il Messaggero. C Colori compositi M Y CM MY CY CMY K C Colori compositi M Y CM MY CY CMY K C M Y CM MY CY CMY K Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti Mercoledì 20 ottobre Giovedì 21 ottobre h 17.00 Ovosodo (P. Virzì, 99’) L’attore protagonista del film Edoardo Gabbriellini sarà presente in sala per un incontro con il pubblico h 19.00 B.B e il cormorano (E. Gabbriellini, 87’) Il regista e attore protagonista del film Edoardo Gabbriellini sarà presente in sala per un incontro con il pubblico h 21.00 Io sono l’amore (L. Guadagnino, 120’) Il regista del film Luca Guadagnino e l’attore protagonista Edoardo Gabbriellini saranno presenti in sala per un incontro con il pubblico h 16.00 Il mio amico Eric (K. Loach, 114’) a seguire: Minór (Minatori) (M. Cossali, 44’) h 21.00 Concerto spettacolo dal vivo: Milano è una selva oscura (70’) Laura Pariani legge brani dal suo omonimo romanzo Milano è una selva oscura (Einaudi, 2010) con accompagnamento musicale dal vivo del gruppo Le malecorde (sette elementi). In scena anche fotografie, fumetti, burattini e marionette. Sullo schermo cortometraggi ideati da Laura Pariani, Greta Rosso e Nicola Fantini. 70’. A seguire, proiezione: Acciaio (W. Ruttmann, 65’) Colori compositi C M Y CM MY CY CMY K Calendario della settimana Venerdì 22 ottobre Sabato 23 ottobre h 17.00 From Somewhere to Nowhere (V. Hermann, 86’) h 19.00 L’articolo 2 (M. Zaccaro, 100’) Il regista del film Maurizio Zaccaro e Maurizio Nichetti, che produsse L’articolo 2, saranno presenti in sala per un incontro con il pubblico. h 21.15 I nove semi. L’India di Vandana Shiva (M. Zaccaro, 52’) Il regista del film Maurizio Zaccaro sarà presente in sala per un incontro con il pubblico Al termine buffet con cucina indiana per tutti i presenti h 17.30 Debito di ossigeno (G. Calamari, 70’) Il regista del film Giovanni Calamari sarà presente in sala per un incontro con il pubblico h 19.00 La nostra vita (D. Luchetti, 100’) h 21.15 Fra le nuvole (I. Reitman, 108’) Colori compositi C Colori compositi M Y CM MY CY CMY K C Colori compositi M Y CM MY CY CMY K