nola preistorica e antica - Ufficio Nolano di Informazione Turistica

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Itinerario Archeologico...
NOLA PREISTORICA E ANTICA
Il Bronzo Antico e la Facies di Palma Campania
Il periodo dell’età preistorica,
contraddistinto dalla scoperta e
dall’utilizzo del bronzo come
strumento produttivo nella vita delle
comunità, si estende in un lungo arco
temporale compreso tra il III e il II
millennio a.C. Cronologicamente
distinto in Bronzo Antico, Medio,
Recente e Finale, nel territorio di
Nola è documentato in particolare nella sua prima fase, che va dal 2.300 al
1.600 a.C. circa. Nola, San Paolo Belsito, Saviano, Roccarainola, Palma
Campania, sono questi i comuni dove nel corso degli anni sono emerse, il
più delle volte casualmente, le tracce degli abitati preistorici risalenti
appunto al Bronzo Antico, tutte accomunate dai segni di un evento
catastrofico che distrusse questo territorio sigillandolo sotto una coltre di
ceneri e altro materiale vulcanico: l’eruzione del Somma-Vesuvio. L’evento,
uno dei più violenti nella storia del grande vulcano napoletano, avvenne tra
il 1.860 ed il 1.680 a.C. ed è ricordata come “Eruzione delle Pomici di
Avellino”, richiamando nel nome la direzione di ricaduta del materiale
eruttato. Le testimonianze materiali di questo periodo sono soprattutto
manufatti in argilla, vasellame di vario tipo realizzato in ceramica di impasto:
tazze, sostegni a clessidra, olle, con superfici lisciate o decorate,
rappresentazione della cultura tipica di questo territorio nell’età del Bronzo,
la Facies di Palma Campania, così denominata dal luogo in cui per la prima
volta, nel 1972, furono scoperte queste tipologie ceramiche.
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Itinerario Archeologico...
NOLA PREISTORICA E ANTICA
Parco Archeologico di San Paolo Belsito
Il Parco Archeologico di San Paolo Belsito sorge sulla
collina di La Vigna, all’incirca distante 16 km dal
Vesuvio, nel luogo in cui nel 1995 furono rinvenuti i
resti di una coppia vissuta nell’età del Bronzo Antico e
presumibilmente morta per asfissia durante l’eruzione
vulcanica delle Pomici di Avellino. È dunque da questo
posto, dove le successive indagini di scavo scoprirono
una necropoli risalente allo stesso periodo di tempo,
che si delinea il profilo della Nola preistorica che conosciamo. Le
testimonianze della morte, accidentale o naturale, di questi nostri antenati
sono state presto affiancate dalle tracce della vita quotidiana,
straordinariamente emerse a Nola nel 2000 con la scoperta del villaggio del
Bronzo Antico in località Croce del Papa, conosciuto per le sue particolari
condizioni di rinvenimento come“Pompei della Preistoria”. Il valore del sito
di Croce del Papa, attualmente inaccessibile, è rappresentato dal fatto che
per la prima volta sono state scoperte delle abitazioni preistoriche,
pervenute sino ai giorni nostri con tutta la suppellettile utilizzata nella vita
domestica di questi nostri progenitori. La memoria di questa scoperta rivive
nel Parco di San Paolo Belsito, già sito di interesse archeologico, in cui è
riprodotta a grandezza naturale una capanna del Bronzo Antico, realizzata
per conto della Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei dalla
Cooperativa
Officina
Memoriae,
diretta
dall’archeologo
Nicola
Castaldo. I reperti trovati a
Nola e le altre tracce del
Bronzo Antico rinvenute
nel territorio di Nola sono
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attualmente custodite nel Museo Storico-Archeologico della città, la cui
visita si affianca a quella del Parco per la comprensione del periodo
preistorico e delle peculiarità locali.
Museo Storico-Archeologico di Nola
Il Museo, ospitato nei locali dell’ex Convento di
Santa Maria La Nova, nacque come antiquarium
della città di Nola nel 2000. Riaperto al pubblico nel
2009, a seguito di un intervento di riallestimento,
attualmente comprende tre sezioni. Al pianterreno e
in alcune sale del primo piano è raccolta la
collezione archeologica del Museo, con i reperti
rinvenuti sul territorio di Nola dall’età del Bronzo e
dalle prime fasi storiche della città sino al lungo periodo di assoggettamento
al potere di Roma. Al primo piano è conservata la collezione storico-artistica
del Museo, con i rilievi architettonici e le
opere d’arte provenienti dalle chiese del
territorio e dallo stesso edificio che
attualmente ospita il Museo, il Convento
di Santa Maria La Nova; testimonianze
artistiche di un arco di tempo che va dal
Medioevo all’epoca moderna. Al
secondo piano è invece esposta una
originale collezione, il Museo della
Se ti è piaciuto questo itinerario ti consigliamo di visitare:
 Museo Archeologico Nazionale - Napoli
 Antiquarium Archeologico – Avella
 Museo Archeologico dell’Antica Capua – Santa Maria Capua Vetere
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Riggiola, mostra permanente di una produzione artistica tipica della
Campania e del meridione, donata al Museo di Nola dal collezionista e
studioso di mattonelle maiolicate, Diodato Colonnesi.
Cosa altro puoi scoprire del territorio di Nola…
§ Complesso Basilicale Paleocristiano
§ Museo Diocesano di Nola
§ Cattedrale di Nola
§ Convento di Sant’Angelo in Palco
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