2009 - Anno III N.9

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2009 - Anno III N.9
Comunale Massa O.N.L.U.S.
Via Alberica, 50
54100 Massa (MS)
Tel. /Fax 0585.43152
E.Mail: [email protected]
a pagina 16
la
O
La Par
AL CITTADINO
37.000 copie omaggio
MASSA
Depuratore e Gaia
La città interroga
il Sindaco
Il sindaco
Pucci ha
declinato
l' invito della
Destra di
adottare il
provvedimento
governativo
10
EVANGELISTI
V.le E. Ch iesa
5410 0 MASSA
T E L./FAX: 05 85 .488108
a pagina 13
Sindaco:
niente Tarsu
per i disoccupati
Ronde
Carrara
Tel. 0585 45105
MONTIGNOSO
Via le auto dal
centro storico
La scelta divide
la città
Massa
Croce Bianca
Massa, Marzo 2009 - anno 3 - N° 9
CARRARA
MASSA CARRARA - Secondo
il segretario provinciale
dell’Italia dei Valori, Severino
Meloni, “servono maggiori
risorse per vigili urbani,
polizia e forze dell’ordine in
genere. In secondo luogo, è
importante tornare a vivere
la città, con iniziative che
favoriscano mobilitazione ed
integrazione.
Onoranze Funebri
MASSA
Nasce
l' Associazione...
Oltre il 28 Aprile
Ed è fondamentale valorizzare
la cittadinanza attiva, con
progetti analoghi a quello
lanciato da “Amo Firenze”:
600 persone, prevalentemente
anziani, che nel capoluogo
toscano collaborano con
polizia municipale e Comune
per combattere il degrado.
Inoltre, servirà uno sforzo per
istallare telecamere con
-
funzione di prevenzione e
controllo del territorio e
migliorare l’illuminazione
pubblica anche nei centri
storici”.
Il decreto sulle "ronde" non
è immediatamente operativo.
Spetta alla discrezionalità dei
Sindaci recepirlo e dargli
attuazione concreta.
CARRARA
La voce
dei Cittadini
Nuovo comitato
Politica - Ambiente - Cultura - Sport -Attualità
2
La Parola al Cittadino
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Marcello Fascetti, Mario Alberto Buonocore,
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Tribunale Piazza De Gasperi Caffè L'Eremo
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Ciliegi Zona Tribunale Parco della Rinchiostra
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Vinci Radicchi Immobilare Via Lungomare
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CARRARA
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Marzo 2009
Periodico Mensile d'Informazione proprietario Minerva Srl Sede Operativa via F. Crispi, 13 - 54100
Massa - Tel 0585.811804 Fax 0585.812963 Direttore Responsabile: Angela Maria Fruzzetti - Direttore:
Rossana Lazzini - Aut.Trib.: n° 383 del 23/06/2006
a cura di Angela Maria Fruzzetti
Forse questo mese di marzo,
profumato e colorato di
mimose, potrebbe segnare
l’inizio di un capitolo
piuttosto deludente e
preoccupante per la nostra
società civile. Ormai in tutto
il paese si è creata una sorta
di allarmismo contro il nullatenente,
l’extracomunitario, il barbone senza tetto.
E questo allarmismo ha confezionato un
bel “pacchetto sicurezza”, consegnando ai
cittadini l’autorizzazione di formare gruppi,
meglio identificati come “ronde”, per
vigilare ed individuare soggetti
potenzialmente sospetti e pericolosi: quelli
che dormono sulle panchine, quelli che
elemosinano per comprarsi un pezzo di
pane, quelli sfruttati dalla mafia e costretti
allo spaccio di droga e alla prostituzione.
Abbiamo le “nostre” forze dell’ordine
prive di mezzi, uomini e risorse per poter
svolgere il loro lavoro perché il governo ha
tagliato fondi destinati a questo settore e
preferisce affidare la “gestione” della
sicurezza delle città a “nuovi sceriffi” ben
nutriti, ben vestiti e assetati di giustizia.
Ebbene, cari signori, forse sarebbe meglio
spalancare bene gli occhi e invece dell’allarme
sicurezza, ci si renderebbe conto dell’allarme
povertà. Nel nostro paese, nella nostra società
civile sta crescendo a dismisura l’allarme
povertà e la miseria porta inevitabilmente
all’illegalità.
Siete convinti che se questo esercito di poveri
miserabili che avanza, trovasse un briciolo di
dignità, di accoglienza e umanità, forse ci
sarebbe meno delinquenza in giro?
L'immigrazione è un fenomeno in aumento e
va sicuramente controllato, ma non è la
repressione l'arma migliore per affrontarlo.
La politica che fa? Come affronta il problema?
Perché fa credere al popolo che tutti questi
poveri sono delinquenti e criminali?
L’equazione immigrato-criminalità non
sussiste. A qualcuno verrà in mente la STORIA
dei nostri emigranti derisi e sbeffeggiati?
Italiani emigrati all’estero, per lavoro, per
vivere, per mandare quattro soldi alle loro
famiglie, a casa. Ma la politica, questa politica,
ha interesse a far dimenticare e a produrre
ignoranza (vedi tagli scuola pubblica): un
popolo ignorante è facilmente ricattabile e
governabile. Fabbriche che chiudono, riduzione
di posti di lavoro, stipendi tagliati, tasse che
aumentano, famiglie sul lastrico: questo è il
vero problema che porta il cittadino
Più voce ai cittadini
L'Editore de "La Parola al Cittadino" invita
tutti i lettori del mensile ad inviare contributi
scritti contenenti suggerimenti, proposte o
lamentele in quanto dal prossimo mese sarà
riservato loro uno spazio di due pagine.
Gli scritti, o lettere firmate, dovranno essere
inviate direttamente all' Editore: indirizzo email: [email protected] con la
possibilità di apparire o no con il proprio
nominativo.
L'Editore assicura la pubblicazione di tutti
gli scritti, anche critici, purché nel rispetto
di un dialogo aperto.
La proposta è orientata ad aprire uno scambio
di opinioni sui più disparati argomenti
d'interesse collettivo, mirando alla cosiddetta
“partecipazione civica”.
Donna è bello
Donna è speciale
è madre, cara persona insostituibile
eppure ancora oggi deve combattere
perché è oggetto di sfruttamento e
sopruso
picchiata e violentata.
Il nome donna è bello, semplice e
grande.
Donna sa dare amore a chi le sta vicino,
sa ricomporre l’armonia
e perdonare
le ingiustizie subite tra le mura
domestiche
o altrove.
Donna ha combattuto ed ancora oggi
combatte
contro gli sfruttamenti
per essere
riconosciuta Donna,
persona e non oggetto.
Donna è l’angelo della casa e della
società.
Viva le donne di tutto il mondo.
Alda Silvia Fruzzetti
Alessandro Tonarelli
Ciao Ada, ciao Franco
Siete e sarete sempre
nei nostri cuori.
Le famiglie
De Angeli - Ragaglini - Ricci
e Fantoni - Tonarelli
ringraziano per le testimonianze
d'affetto e di partecipazione ricevute.
La generosa donazione è stata indirizzata ai
bambini cardiopatici dell'O.P.A. di Massa
all’esasperazione e a individuare nello
straniero che cerca lavoro il nemico numero
uno da schiacciare. Ma l’Italia, come
l’Europa, è comunque una grande tavola
apparecchiata e imbandita: questa è
l’immagine del benessere occidentale e gli
affamati del resto del mondo lottano e
muoiono in una corsa disperata nella
speranza di poter raccattare solo le briciole
che cadono ogni giorno dalle nostre tovaglie.
Questa gente ha bisogno di tutto fuorché
di ronde.
Continuate a scriverci e a segnalarci
problemi del territorio, con l' obiettivo di
apportare critiche costruttive. E su questa
direzione, condivido pienamente la proposta
del mio Editore e lo ringrazio per la
concessione di un inserto destinato
esclusivamente al cittadino, in quanto sono
pienamente convinta che la “politica
pubblica” debba essere al centro di ogni
governo. E’ importante quindi l’opinione
dei cittadini sui vari temi del territorio,
arricchendo così la discussione e la
partecipazione cosiddetta “civica”.
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Per Renzo
Nella nostra mente
e nel nostro cuore
l’amore ha impresso col fuoco
l’immagine del tuo volto
ancora fanciullo…
poi….
Le nostre lacrime
diverranno veleno
per coloro che s’appellano “uomini”
e hanno reciso l’innocenza.
Ci manchi.
S.S.
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Camera con vista
MASSA
Il Linchetto
Oltre il 28 Aprile
per un dialogo con
tutte le forze politiche
MASSA - So per certo che domenica 22 u.s.
si è riunito il gruppo fondatore
dell'associazione "Oltre il 28 aprile" ed ha
approvato lo Statuto e quanto prima si
presenterà alla città. Comunque lo scopo
dichiarato dai soci fondatori è quello di essere
non antagonisti ma di creare dialogo con tutte
le forze politiche ed essere intermediatrice
con la collettività e qui uno stralcio...."Art. 2.
- L'associazione "Oltre il 28 Aprile" non ha
scopi di lucro e si pone come finalità:
a) promuovere ogni tipo di attività culturale,
politica, ricreativa, sociale tendente alla
partecipazione dei cittadini alle questioni
legate in primo luogo alla vita politica
nazionale e internazionale, nonché
all'amministrazione locale;
b) approfondire la ricerca sui valori di
uguaglianza tra i cittadini, di collaborazione
internazionale e di ripudio della guerra, di
libertà politica e religiosa, di democrazia
economica presenti con tanto rilievo nella
nostra Carta Costituzionale;
c) promuovere movimenti, comitati e gruppi
anche con altra sigla distintiva, miranti a
realizzare gli scopi in ambiti volta per volta
determinabili;
d) cooperare con le associazioni, le
3
organizzazioni e le istituzioni del territorio;
e) organizzare incontri, convegni, dibattiti,
favorendo al massimo il protagonismo dei
partecipanti e il pluralismo delle voci che
saranno messe a confronto;
f) stampare, distribuire, porre in vendita libri
e pubblicazioni, produrre, acquistare,
distribuire, proiettare filmati, registrazioni ed
ogni altro tipo di riproduzione visiva o sonora;
g) organizzare od offrire il patrocinio a
iniziative promosse da altri enti o associazioni;
h) promuovere attività di ricerca e formazione
(corsi di aggiornamento, corsi di
perfezionamento, istituzione di gruppi di studio
e di ricerca);
i) promuovere attività editoriale (pubblicazione
di un bollettino, di notiziari, di siti internet,
di atti di convegni, di mostre, di seminari,
nonché degli studi e delle ricerche compiute);
j) promuovere attività commerciali coerenti
agli scopi associativi;
k) in generale esplicare ogni attività che possa
contribuire al perseguimento degli scopi che
si prefigge, mettendo in atto tutte le iniziative
idonee ai fini enunciati. " e questo penso che
basti.
Il vostro Linchetto
In risposta al signor Cherubini il quale mi scriveva a proposito dell'articolo riguardante
la destra al governo della città per colpa della sinistra, non ho niente contro la destra
quando la destra si comporta da destra Liberale, da destra Repubblicana quella di La
Malfa Ugo e Visintin, la destra degli Azionisti,la destra pensata da Montanelli ma oggi
questa destra si distende sulle ronde che mi ricordano "bastone, olio di ricino e camicia
nera" e diventa persecuzione di poveri derelitti senza casa e senza cibo sdraiati su panchine
e mi vengono alla memoria i nostri emigranti derisi, sfruttati incarcerati perché "macaroni"
e allora questa destra che vuole essere una destra moderna cominci a dare mezzi ed uomini
alle forze dell'ordine per svolgere i compiti istituzionali al meglio, aumenti gli stipendi e
paghi eventuali straordinari, paghi i maestri e i professori come nell'Europa progredita
e si ricordi che la scuola è pubblica e non privata. Quando questa destra sarà la destra
enunciata in premessa nessuno avrà TIMORI. Lo dimostri con i fatti e non con le chiacchiere.
Mi creda suo LINCHETTO
Nuovi sceriffi
e vecchie paure
Ronde: la morte del diritto
di Fabio Evangelisti
ROMA - Scrivo questa nota
in diretta dall’Aula di
Montecitorio, dove siamo
impegnati nella discussione
sulle intercettazioni
telefoniche e ambientali. O
meglio: del disegno di legge
che punta a limitarne l’uso.
Con la scusa della tutela della
privacy, infatti, il Governo
Berlusconi punta a ridurre,
per polizia e magistratura, la
possibilità di utilizzare le
moderne tecnologie per
colpire il crimine. Nel mio
intervento ho cercato di
evidenziare che, mentre si
sollecitano gli animi sulla
mancanza di sicurezza e si
costruisce il consenso sulla
paura, questo Governo sceglie
di ridurre sistematicamente i
fondi per le forze dell’ordine,
arrivando – addirittura - a
lasciare senza benzina le
volanti della polizia. In più,
mentre
sale
la
preoccupazione, decide di
limitare la possibilità
d’indagine e di contrasto al
crimine, vincolando l'uso
delle intercettazioni, uno
strumento fondamentale per
combatterlo. Mai – ho
ricordato, quale esempio - si
sarebbe risaliti ai componenti
del branco che ha colpito a
Guidonia senza l'uso delle
intercettazioni e delle
moderne tecnologie.
Insomma, in un Paese in cui
continuano a dilagare
fenomeni di crimine
organizzato, in cui mafia,
camorra e 'ndrangheta
continuano a rafforzarsi, si
propone di limitare le
intercettazioni, ovvero lo
strumento principe attraverso
cui, in questi anni, la
magistratura e le forze
dell'ordine hanno combattuto
il crimine.
Succede così che - subito
dopo aver invitato i miei
colleghi a una riflessione di
carattere più generale sulla
cultura giuridica di questo
Paese, che sta conoscendo un
imbarbarimento - l’occhio mi
cada su un articolo de “Il
Tirreno” che recita (testuale):
“Anche a Massa ronde al via.
L'idea è della Destra. Stefano
Benedetti, capogruppo della
Destra in consiglio comunale,
e Andrea Pieroni di Caccia,
sviluppo e territorio (Cst) si
sono già dichiarati pronti. Il
primo è pronto ad allestire un
ufficio in città dove prima
arruolare i volontari e poi
addestrarli grazie a ex
poliziotti e carabinieri; l'altro
invece è pronto a offrire
collaborazione per coordinare
le iniziative”. Verrebbe da
ridere se non ci fosse da
piangere…
Del resto, cosa ci si poteva
aspettare di diverso? Un
impegno così costante a
innescare sensazioni di
pericolo sociale e paura non
poteva che trovare terreno
fertile nella destra di questo
Paese. Il meccanismo (un po’
schizofrenico) è ben oleato:
affermare che, da un lato, i
reati in Italia sono diminuiti
(e meno male!), così pure gli
stupri, ma, nello stesso tempo,
invocare il bisogno e
l’urgenza di istituire le
famigerate ronde perché da
un po’ di tempo c’è troppa
violenza in giro. E’ chiaro che
l’approvazione della legge
che riconosce l’utilizzazione
delle ronde, sia pure non
armate, per il controllo del
territorio determinerà
un’alterazione sia in termini
di competenze in materia di
sicurezza sia in termini di
regressione culturale e
giuridica. Insomma, si
attribuiscono ai privati fette
di competenza statale in
materia di servizi di sicurezza
e ordine pubblico senza
tuttavia risolvere i problemi.
Che dire? Mi rifaccio,
t r i s t e m e n t e
e
sommessamente, alle parole
di Monsignor Marchetto che
dal Vaticano ha affermato:
l’istituzione delle ronde
significa ‘la morte del diritto’.
4
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
Pedonalizzazione? Prima i parcheggi
MASSA - Pedonalizzare il centro
storico? “Prima pensiamo ai
parcheggi”, affermano in coro i
commercianti massesi. E mentre a
Carrara infuria la polemica sulle
nasciture ztl, a pochi passi dai leoni
si ragiona in chiave futura. La
proposta di liberare la “città antica”
dalle auto, manifestata più di una
volta dagli attuali amministratori, è
sicuramente un’ipotesi positiva. Ma
“ci sono troppe incognite
sull’attuazione concreta”. Paolo
Ceccon, titolare del negozio Delfino
Blu, ricorda ancora l’esperienza
infelice di qualche anno fa: “Mi
riferisco a quando, una settimana
prima di Natale, la vecchia giunta
decise di chiudere piazza Aranci per
collocarvi un maxischermo. Ebbene,
posso assicurare che non abbiamo
aperto cassa per tre giorni.
Fortunatamente la decisione venne
subito rivista, ma la lezione è stata
chiara: prima di avventurarci in
progetti di per sé validi, creiamo dei
posteggi satellite che sappiano
garantire un servizio efficiente”. Sul
punto insistono in molti: la
proprietaria di Junior Sport, in via
Dante, profetizza “guadagni magri”
e difficoltà aggiuntive se la futuribile
pedonalizzazione non fosse
preceduta da accorgimenti precisi.
Di più: “L’attuale situazione,
commercialmente parlando, non
funziona: i clienti si lamentano a
ripetizione. Chi viene da fuori non
può impiegare mezz’ora prima di
trovare uno stallo a pagamento, e
magari muoversi pure con fretta!”,
ammette il gestore dell’Officina
della Moda. C’è poi da sciogliere il
nodo via Cavour: una delle strade
più suggestive, costretta però a
sprofondare in un cono d’ombra
che, non di rado, si traduce nella
vendita dei fondi da parte di
numerosi imprenditori. Mario
Guadagni, della boutique Larò,
rappresenta la questione con
lucidità: “Prima avevamo sede in
via Cavour. Poi, sospesi in bilico
tra la vocazione a zona pedonale e
quella ad arteria di transito, ci siamo
spostati in piazza della Conca”. Qui,
spiega il commerciante, le cose sono
cambiate: “Passano più persone, ma
è logico che, con un sistema di
parcheggi diverso, tutti
lavoreremmo più serenamente.
Chiudere il centro storico alle auto?
Se ne deve parlare a fondo.
Speriamo che l’amministrazione
Viabilità:
via Oliveti “anarchica”
Cna chiede due rotonde
MASSA - Viabilità anarchica tra
Via degli Oliveti, Via Dorsale e Via
Catagnina. Dopo la querelle di
questa estate con il tentativo, da
parte dell’amministrazione
provinciale, di modificare la caotica
viabilità del tratto di Via degli
Oliveti con la separazione
sperimentale della carreggiata in
quattro corsie con i fantomatici new
jersey poi spariti dopo i rimproveri
da parte di decine di aziende di Via
degli Artigiani, la viabilità è rimasta
ora orfana della segnaletica minima
orizzontale con gravi ripercussioni
sull’intera area artigianale. Ovvie
le difficoltà di manovra e di
ingresso dei mezzi, con lunghe code
nei momenti caldi. Il comitato dei
Giovani Imprenditori di Cna
(www.cna-ms.it) torna alla carica
chiedendo “la realizzazione urgente
di due rotatorie: una nell’incrocio
con Via Dorsale, arteria di
collegamento con tutta la zona
industriale, e una con Via Catagnina
e il ripristino della segnaletica
orizzontale. Tre “punti” ritenuti da
Cna strategici per distribuire il
traffico in modo regolare su tutta
la tratta che porta nella zona
industriale e verso il centro città,
ma anche per evitare incidenti nella
parte “sovraccaricata” di Via
Dorsale, nel tratto che precede il
ponte della ferrovia prima dello
Stadio e l’incrocio con Via
Carducci dove sono presenti due
strade di collegamento (Via degli
Artigiani e Via Bordigona) che
portano all’interno di una parte
della Zia. “
voglia discutere con noi eventuali
progetti”. La parola chiave,
insomma, è qualità, sotto ogni punto
di vista. “Per quanto riguarda il nodo
della sosta, mi pare che qualcosa di
positivo sia stato inserito nel Piuss”,
esordisce Paolo Arpagaus. La sua
idea di città è un connubio tra
esigenze economiche ed esaltazione
delle risorse culturali: “Guardo
realtà come Parma, dove il
messaggio è stato ben recepito. Per
rendere efficace la ztl occorrono,
oltre ai posti macchina, anche bus
navetta, bike sharing, iniziative ben
ponderate”.
Da ultimo, una riflessione dovrà
essere fatta anche sulla
valorizzazione complessiva del
nucleo antico della città. “Una volta
il pubblico era diverso: il martedì
ed il sabato, per esempio, erano
giorni ottimi per gli affari. Adesso?
Lasciamo perdere…”, chiosa Paolo
Ceccon. Laconico ed arrabbiato,
come parecchi esercenti oramai. La
parola “svolta”, da queste parti, è
un ritornello ascoltato tante volte.
E finora atteso invano, come il
Godot di beckettiana memoria.
Via G.B. La Salle, 3
tel. fax 0585.42970
P.zza Betti, 26
tel. fax 0585.244568
Paolo Arpagaus
Alessio Orsingher
Paolo Ceccon
Pasquino libero: Italia Nostra protesta
MASSA - Simbolicamente incatenati sotto l’arco di
Pasquino e Pasquina per chiedere la tutela del
monumento e quindi la chiusura al traffico.
L’associazione Italia Nostra è stata protagonista
dell’ennesima manifestazione in difesa dell’arco
monumentale di via Palestro, che collega con via
Giampaoli. “Da quindici anni questa associazione –
ha ricordato Bruno Giampaoli, presidente di Italia Nostra
– si batte per liberare dal traffico l’arco di Pasquino
e recuperare l’antico giardino. Mi spiace che anche in
questa occasione, nessuna associazione e nessun
personaggio di cultura sia presente. Purtroppo anche la
città, in questa manifestazione che la riguardano da
vicino, è assente”. L’ingegner Carlo Milani aggiunge:
”Continuiamo la nostra battaglia – ha detto l’ingegner
Milani – per chiudere l’arco al traffico in quanto le auto
lo danneggiano e inoltre rappresentano un serio pericolo
per i pedoni. La nostra proposta è quella di valorizzarlo
con uno spazio verde e aprire il cancello del parcheggio
del Pomerio su via Bassa Tambura. Infatti, da quando
il parcheggio è stato aperto, il traffico sotto l’arco è
notevolmente aumentato”. Tra le richieste, vi è anche
il ripristino del doppio senso in via Giampaoli. A
sostenere l’iniziativa era presente anche il consigliere
comunale Stefano Benedetti, il quale ha ricordato che
e-mail:[email protected]
Massa
Centro storico di Massa
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la maggioranza, nell’ultimo consiglio comunale, ha
approvato un documento sulla sicurezza stradale: “Anche
in virtù di questo documento – ha detto Benedetti –
l’amministrazione deve prendere atto del grave problema
di viabilità che si è creato sotto l’arco. Ritengo quindi
che il problema del monumento debba essere inserito
nel contesto del documento approvato sulla sicurezza
stradale, in quanto a rischio, oltre l’opera monumentale,
ci sono i pedoni”.
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La Parola al Cittadino
5
Ztl: poca luce e troppe ombre
Piazza Alberica
La ztl diventa realtà
Parcheggiare costerà 1 euro l'ora
CARRARA - Ci siamo: il 9 marzo anche
a Carrara arriverà la zona a traffico limitato
con parcheggi a pagamento, ma il sabato e
domenica saranno gratis. Quella che per
molti sarà l'inizio della fine, per molti altri
invece l'inizio di una nuova era per la città,
che doveva necessariamente mettersi in
linea con le altre confinanti che intendono
mantenere i centro storici liberi.
Commercianti divisi, residenti spaccati in
due tronconi, tutto sta a partire, poi vedremo
chi aveva ragione. Per l'assessore Roberto
dell'Amico sarà questa la svolta per il
territorio dove si potrà godere finalmente
di un transito pedonale tranquillo, un
rilancio sicuro per la città e un
cambiamento che sarà il più forte incentivo
all'utilizzo dei mezzi pubblici. Certo ci
vorrà un po' di tempo per verificare se
questa Ztl ci procurerà vantaggi o svantaggi,
ma è sicuro che Carrara era una delle
ultime città rimaste senza una zona
pedonale. Il piano della sosta di per sé è
molto semplice, molti dicono che presto ci
faremo l'abitudine, per altri, che si sono
lamentati spesso sulle cronache invece sarà
veramente dura.
Il piano prevede la realizzazione di circa
4mila posti in centro, che non sono pochi,
metà a pagamento e gli altri liberi. Nella
zona "blu" parcheggiare costerà 1 euro la
prima ora, 1,50 quelle successive, nella
zona "verde" la tariffa sarà più bassa, 50
centesimi. La zona "Bianca" sarà quella
gratuita, alla periferia della città. Da San
Martino parterà anche il bus navetta
gratuito. La ztl sarà in funzione dalle 8 alle
20 e prevede la chiusura al traffico della
parte territoriale fra piazza Alberica, via
Santa Maria, piazza Duomo, piazza delle
Erbe, via del Plebiscito, Vezzala. I cittadini
residenti potranno posteggiare dove
vogliono la prima auto senza pagare nulla,
150 euro per l'eventuale seconda auto.
Possono parcheggiare in centro anche gli
i «assimilabili», cioè coloro che hanno
un’attività con la titolarità di un fondo in
città. L’amministrazione ha fissato a 360
euro la tariffa per la sosta per i commercianti
e gli artigiani che hanno un’ attività in
centro. E’ stato deciso di escludere i
professionisti (avvocati e titolari di studi
professionali) nell’intento di dissuadere
l’uso dell’ auto per entrare in città. Inoltre
siamo anche in attesa della realizzazione
di nuove aree di sosta, vedi anche il
parcheggio dell'ex Montecatini e un'area
sulla Foce.
Cristina Guala
CARRARA - Tra pochi giorni sarà realizzato fare a tutti i costi le nozze con i fichi secchi e
a Carrara il “grande” progetto della ZTL e della costruire il tetto prima che siano terminati i
muri portanti della casa. Una
chiusura al traffico del centro
vera follia.
storico. Si tratta di una iniziativa
Come abbiamo più volte
“grande” nelle pretese quanto
ripetuto le ZTL e le zone
nella sua superficialità e nella
pedonali sono un’ottima
debolezza dell’impianto. Partirà
iniziativa se dotate di adeguati
contro la volontà della
servizi (parcheggi in centro,
stragrande maggioranza dei
illuminazione adeguata,
cittadini, di chi a Carrara lavora
arredo urbano di qualità,
e soprattutto dei commercianti.
pulizia eccellente) ma
Salvo uno sparuto drappello di
finiscono per dimostrarsi
“collaborazionisti” infatti la città
esiziali in assenza di essi.
avverte l’intervento non solo
Avevamo sperato a lungo,
come una inammissibile prova
anche in seguito a contrastanti
di forza di un’amministrazione
notizie fornite dalla stampa,
arrogante e priva di buon senso
che il Sindaco rinunciasse a
ma anche e soprattutto come
Lanmarco Laquidara c e r t i p r o p o s i t i d e l l a
una decisione inopportuna e
dannosa per il futuro delle attività commerciali, precedente amministrazione pur senza volerlo
degli studi professionali e di quant’altro apertamente dichiarare. In questo modo non
avrebbe sconfessato platealmente chi aveva
costituisce l’anima della città.
La ZTL e la chiusura al traffico di zone assunto tali decisioni ( il progetto infatti avrebbe
storiche e di particolare pregio infatti non sono dovuto essere realizzato già nella precedente
di per sé un errore ma vanno pensate e realizzate legislatura Conti) ma nello stesso tempo non
con criteri indicati prima di tutto dal buon si sarebbe reso responsabile della loro assurda
senso. Del resto perfino il discutibilissimo e dannosa applicazione.
piano del traffico e della sosta da cui prende Purtroppo non sembra che le cose stiano così
origine l’iniziativa diceva a chiare lettere che e non ci resta che osservare con rammarico
prima di procedere era necessario individuare che errare è umano ma perseverare è diabolico,
nuovi posti macchina. Anche uno stupido soprattutto dopo aver ricevuto autorevoli
capirebbe che a Carrara ne occorrono almeno suggerimenti. Primo tra tutti quello del buon
altri mille, e l’opposizione ne ha indicato anche senso comune. Ma evidentemente le pretese
localizzazione e sistema di finanziamento. della Progetto Carrara, che gestirà tutti i
D a m o l t o t e m p o s o s t e n i a m o c h e parcheggi divenuti a pagamento, sono più
l’amministrazione avrebbe dovuto costruire un importanti della logica e dell’interesse della
posteggio al Baluardo approfittando del piano città. Tutto ciò ci impone quindi una severa
URBAN e creare gli strumenti urbanistici atti censura di tale decisione ed una ferma richiesta
a permettere la realizzazione di un posteggio di abbandonare, finchè si è ancora in tempo,
al Colombarotto (che da solo potrebbe certi propositi. Prima si attenda l’apertura del
contenere 550 auto) in project financing o con posteggio della ex Montecatini e le certezza
strumenti analoghi. La carenza di posti del buon esito della trattativa sui posti del
macchina infatti allontana i visitatori dalla città, CONAD. Poi si creino gli strumenti per la
e la chiusura di ulteriori spazi con la realizzazione di nuovi parcheggi al Baluardo
trasformazione dei pochi posti gratuiti in e al Colombarotto (e/o sotto Piazza Farini) e
parcheggi a pagamento renderà ancora più si faccia ciò che è necessario. Si ripulisca il
inospitale Carrara. La cosa è di una evidenza centro storico e lo si abbellisca con una
illuminazione più efficace e un arredo urbano
a dir poco lapalissiana.
Ma oggi invece si pretende di andare avanti adeguato. Allora sì che la realizzazione della
col progetto anche in assenza delle sue ZTL sarà non solo utile, ma anche auspicabile
indispensabili premesse, assolutamente e doverosa. E Carrara potrà tornare finalmente
necessarie per evitare che una idea di per sé ad essere davvero una Città.
non sbagliata si tramuti in un grave danno.
Addirittura si vuole partire ancor prima che
Lanmarco Laquidara
siano disponibili i pochi posti previsti nel
Capogruppo di F.I. verso
complesso ex Montecatini e sia andata a buon
il PDL nel Consiglio
fine la trattativa per il passaggio di gestione
Comunale
di Carrara
dei posteggi del CONAD. Insomma si vogliono
“Parcheggi e ztl : il problema è culturale”
CARRARA - Anziché rallegrarsi
che il Comune di Carrara, con suoi
oltre dieci anni di ritardo rispetto
alle città del centro-nord , finalmente
comincia ad attuare un serio Piano
del Traffico che inevitabilmente
eliminerà la sosta prolungata e
fortunatamente restituirà alla città
e ai suoi visitatori piazze e strade
di pregio per troppo tempo negate
, esiste ancora uno zoccolo duro di
conservatori e di individualisti che
per difendere interessi puramente
personali e particolaristici non
esitano , come i guerrieri giapponesi
della foresta, ad attaccare qualsiasi
provvedimento finalizzato al
miglioramento della qualità della
vita della città e quindi anche della
sua economia.
Prendendo amaramente atto che
esistono ancora all’alba del Terzo
Millennio commercianti che
pensano di migliorare i loro affari
mantenendo la sosta selvaggia e
l’afflusso delle auto nel centro
storico desta sconforto constatare
che vi siano rappresentanti dei
dipendenti pubblici di via Don
Minzoni che demagogicamente si
lamentano per i parcheggi a
pagamento.
Vo r r e i r i c o r d a r e c h e t a l e
provvedimento , finalizzato a
scoraggiare l’abuso dell’auto è una
cosa normale in tutte le città civili
del mondo tanto più se in pieno
centro qualcuno pretende di
parcheggiare la sua auto per ben 8
ore di filato magari sulmarciapiede!!
Ma a questi signori dei pedoni, dei
bambini, dei portatori d’handicap,
delle donne incinte , dei sempre più
numerosi anziani gliene importa
qualcosa?
Non è un caso del resto che le città
di Massa e Carrara siano quelle che
usano meno il Trasporto Pubblico
in Toscana (circa il 10 %)! E i
risultati si vedono. L’invivibilità
assoluta provocata non solo dal
traffico pesante ma anche da una
mobilità individuale troppo
anarchica.
A prescindere dal fatto che non sta
scritto da nessuna parte che con
l’auto si possa andare ovunque,
tanto meno in un centro urbano nato
ancora prima dell’ avvento delle
automobili, questi lavoratori,
nello specifico quelli dell’Asl,
ignorano, così come la loro
Direzione, che la loro Azienda , così
come del resto il Comune di
Carrara, è completamente fuori
legge non avendo adottato un
provvedimento risalente ad oltre 10
anni fa (DM 27 marzo 1998) che
prevede , sia per le aziende
pubbliche che per quelle private,
con più di 300 dipendenti ,
l’adozione del mobility manager
aziendale, figura che avrebbe
dovuto contribuire a facilitare gli
spostamenti casa – lavoro con mezzi
alternativi all’auto privata (tpl, car
pooling, car sharing, bici) e che
avrebbe sicuramente evitato i
contrasti attuali .
Carrara paga, da un lato, l’ignavia
di amministrazioni comunali che
per troppo tempo non hanno voluto
affrontare il problema (si perdevano
voti) dall’altro - duole dirlo - anche
i ritardi culturali di molti suoi
cittadini, che in nome di un ben
noto e deteriore individualismo
pensa di poter fare quello che vuole
anche con un mezzo ingombrante
( mediamente 4 x 1,7 metri) che
utilizza mediamente 100 Cv per
trasportare una sola persona per
giunta in città.
E ci lamentiamo che l’economia del
Centro Storico sta morendo? Se
continuiamo cosi neanche un
miracolo potrà rianimarlo!
Riccardo Canesi
6
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
Turismo: la Provincia punta sulla promozione
Maternità in
tempi di crisi…
Marketing territoriale e pacchetti promozionali la ricetta per il rilancio donne fra
culla e lavoro
MASSA CARRARA - Promozione e
marketing territoriale: Agenzia per il Turismo
e Provincia cercano di far conoscere in Italia
e in Europa il territorio apuano. Una vera e
propria azione pubblicitaria per attirare
turisti, incuriosirli, conquistarli. La Provincia
e l’Apt (agenzia per il turismo) da gennaio
a maggio parteciperanno ad oltre 20 fiere
da Utrecht a Parigi, dalla Bit (borsa
internazionale del turismo)al salone torinese
del libro. Con un solo scopo: far conoscere
le potenzialità del nostro territorio, non solo
mare, ma anche arte, cultura,
enogastronomia e turismo naturalistico nei
parchi.
L’Apt, per aiutare il turista ad orientarsi
nella scelta di alberghi e campeggi, ha
realizzato due guide. Il nuovo materiale
informativo, a disposizione presso tutti i
punti di informazione, riguarda gli hotel e
le Rta, ma anche le strutture ricettive
extralberghiere, dalle dimore storiche
lunigianesi, ai campeggi di Partaccia. E
presto arriverà una terza guida su locali, bar,
ristoranti e stabilimenti balneari.
“Non puntiamo solo sulle fiere che per noi
sono comunque una vetrina importante –
spiega il direttore dell’Apt, Antonio
Tarantino -. Stiamo coinvolgendo istituzioni
e operatori per progetti ed iniziative. Le
guide – ci tiene a sottolinearlo – sono infatti
state stese con la collaborazione di tutti gli
operatori. Ci siamo seduti intorno ad un
tavolo e abbiamo lavorato insieme”.
È vero però che guide e materiale
informativo, anche se molto utili, sono a
disposizione di chi sul nostro litorale già è
arrivato, la vera sfida è invece portare a
Massa-Carrara nuovi turisti. E qui comincia
il difficile.
Una ricetta potrebbe essere puntare sui
prezzi. “Servono promozioni e pacchetti
famiglia – spiega l’assessore provinciale al
turismo, Sara Vatteroni, – perché il turista
deve essere attratto dai prezzi vantaggiosi”.
Chi vuole fare una vacanza, naviga su
Internet e cerca la località che oltre a
rispondere alle sue esigenze sia competitiva
dal punto di vista economico. Non a caso
istituzioni e operatori del settore turistico
stanno discutendo su una eventuale riduzione
del 20% dei costi per il pernottamento.
Ma c’è di più, in progetto anche il rimborso
del pedaggio autostradale. Andare a Londra
o a Barcellona, grazie alle compagnie aeree
low-cost, può costare solo qualche decina
di euro e una delle strade per battere la
concorrenza è ridurre al minimo le spese
per il trasporto. Così chi sceglie il nostro
litorale potrebbe arrivare sborsando solo i
soldi per la benzina e contando su sconti
importanti. Solo progetti per ora e tradurli
in realtà non sarà facile, soprattutto per le
tasche delle istituzioni e gli operatori, già
messi a dura prova dalla crisi economica.
“Un effetto positivo la crisi l’ha avuto –
spiega Sara Vatteroni, assessore provinciale
al turismo -: ha spinto albergatori,
campeggiatori, balneari a rimane uniti, al
fianco delle istituzioni. “È fondamentale –
continua – che ciascuno si assuma le proprie
responsabilità. Noi ci impegniamo per la
promozione del territorio, anche grazie alla
collaborazione con la Regione, gli operatori,
da parte loro, devono rispondere alle
esigenze dei clienti con un prodotto di
qualità”. A breve partirà un grande progetto
targato Regione Toscana, costato 19milioni
di euro, per rilanciare il territorio, da
Grosseto a Massa. Un altro tentativo per
richiamare turisti.
Non c’è dubbio che la promozione si stia
facendo, ma la vera sfida a quanto pare
non è attrarre i turisti, ma conquistarli e
fidelizzarli.
Chiara Sillicani
Antonio Tarantino Direttore A.p.t.
Assessore Provinciale Sara Vatteroni
Dalla Conca d’ Oro a Ronchi degrado e incuria
MASSA - Potrebbe essere il fiore
all’occhiello della nostra città, la risorsa su
cui investire, invece il litorale è abbandonato
a se stesso, da Marina a Poveromo. Eppure
il turismo è, o potrebbe essere una risorsa
per il nostro territorio, un “ammortizzatore
sociale” di fronte alla grave crisi industriale
che ha colpito la Provincia. Ma basta fare
un giro per capire che molto deve ancora
essere fatto per sviluppare la vocazione
turistica del nostro territorio. L’immagine
del degrado sono le piazze, dalla Conca
d’Oro dove i lavori proseguono a singhiozzo
da anni (sembra che questa sia la volta
buona) al parco dei Ronchi. Senza
dimenticare la centralissima Piazza Pellerano
che dovrebbe essere il biglietto da visita di
Marina di Massa. E invece è abbandonata
e sporca. Di fiori ed erba neanche il segno,
ci sono solo sassi e terriccio. Per non parlare
dei giochi, vecchi e stinti. La fontana in
marmo funziona male, è sporca e piena di
melma e vetri di bottiglia. Niente potrebbe
spingere un turista ad inoltrarsi in quella
piazza. Di fronte all’entrata lato monte
dell’Apt, che dovrebbe rappresentare agli
occhi del turista un punto di riferimento, ci
sono i cassonetti dell’Asmiu. Per terra
cartoni, scatole e vetro.
E non va meglio a Ronchi dove il parco sul
Lungomare è da anni nell’incuria. Le altalene
sono un ricordo. Ultimamente nel parchetto
è arrivato un nuovo gioco, nuovo tra
virgolette perché si tratta di uno scivolo
vecchio e scolorito. I tre cestini sono rotti
ed inutilizzabili. Di fiori neanche il segno.
E anche la fontana che si trova in questa
piazza, come quella a Marina, è in pessime
condizioni. In estate vasca da bagno per i
marocchini che lavorano in spiaggia, è
sudicia e maleodorante. Sulla piccola duna,
realizzata lo scorso anno, ormai non cresce
più un fiore. Un lampione è rotto, i pezzi,
taglienti, sono per terra.
Eppure quel parco per anni ha ospitato salotti
letterari, spettacoli, incontri culturali. La
neonata proloco di Ronchi assicura che
“l’amministrazione metterà mano al parchetto,
i lavori potrebbero partire a breve e quest’estate
la piazza avrà un volto nuovo. Così potremo
organizzare eventi e riaprire il punto
informazioni”.
Si spera. Come ci si augura che per la stagione
turistica siano finalmente conclusi i lavori in
piazza Bad Kissingen. La famose vele, la
scultura realizzata da un bozzetto di Pino
Castagna, raffigurante le Apuane, finalmente
sono state istallate, la gettata di cemento per
rialzare la pavimentazione è stata fatta. Ma
per il resto nulla di nuovo.
Certo, siamo in inverno e manca ancora
qualche mese alla stagione turistica, ma non
è forse un obbiettivo di operatori e istituzioni
fare del nostro litorale una meta di vacanze
durante tutto l’anno? Il clima sicuramente lo
permetterebbe. E se un milanese decidesse
di trascorrere un weekend invernale dalle
nostre parti per dare un’occhiata e decidere se
tornare in agosto, che idea si farebbe?
Rimane da sperare che i lavori comincino al
più presto dove necessario e procedano dove
già sono iniziati. Probabilmente a Pasqua non
saranno ancora terminati, ma le piazze rimesse
a nuovo potrebbero essere di buon auspicio
per la prossima stagione turistica.
Chiara Sillicani
MASSA CARRARA - Se ci si pensa con una certa
attenzione, le donne si sono sempre trovate strette
fra “culla e lavoro”. Che sia all’interno delle mura
domestiche, che si tratti di un impiego fuori casa,
alla donna tocca da sempre operare il miracolo di
conciliare la sua attività lavorativa con l’attività
di cura..da sempre. A volte deve operare miracoli
ancor più grandi: lavoro domestico,
extradomestico, cura della prole, cura dei genitori.
Ed il cerchio deve quadrare, perché solo di 24 ore
è formato un giorno ed ogni tanto capita anche di
dormire.
Per cui, perché dare particolare enfasi alla cosa?
Non è cosa mai vista sotto il sole.
Ma stiamo attraversando tempi cupi.
Pil con trend negativo, consumi in calo, borse che
bruciano miliardi, lavori che sfumano,
cassa integrazione in crescita, disoccupazione
galoppante. Cala l’inflazione, ma per paradossale
che sia, questa non è una bella notizia, è solo
l’ulteriore riprova del “bambole non c’è ‘na lira”.
In tempi di tempesta, i soggetti deboli sono quelli
esposti ai maggiori rischi; per definizione, questi
soggetti sono i giovani, le donne, gli anziani.
Dato però che le donne sono presenti anche nelle
altre due categorie, e ne sono la componente
numericamente più ampia, se ne può dedurre che
esse sono “doppiamente” soggetti deboli.
Giovani “e” donne, pensionate “e” donne precarie
“e” madri, separate “e” sole. Non è un bel periodo
neppure per gli uomini, ma le donne non solo
devono correre, devono correre su una strada in
salita.
Molte delle conquiste per le quali le generazioni
precedenti hanno lottato, non sono ancora state
consolidate, non sono ancora arrivate a stabilizzarsi
nel DNA del modello sociale.
In un certo senso vanno riconquistate ogni giorno,
come, per esempio ma non unicamente, il diritto
ad una maternità consapevole, socialmente
assistita, che consenta la conservazione non solo
del posto di lavoro, ma anche della carriera
intrapresa..
Cosa succede se lo stato che sostiene la maternità
( quando e se lo fa ) vede le sue risorse ridotte
da una contingenza economica negativa, e ciò che
ha deve essere usato per sostenere l’economia
nazionale?
E se le donne già hanno il tasso di occupazione
minore, cosa succede se la disoccupazione avanza
e le famiglie formate da un solo genitore – in
prevalenza madri – sono in numero sempre
maggiore?
Quante possibilità ha, in questo caso, il capo
famiglia di conservare il suo lavoro?
Ecco perché parlarne. Se è vero che culla e lavoro
non sono nuove sotto il sole, di nuovo c’è che ora
le donne si trovano ad operare in un universo
diverso, a cui, se venisse loro concesso, potrebbero
dare un nuovo impulso, per una società migliore.
Anche economicamente più stabile. Forse più
etica, sicuramente più equa.
Il lavoro femminile, che sia in casa, fuori casa, di
cura, manageriale, impiegatizio, quello che sia ,
è sempre una risorsa. Finora malamente
considerata ed ancor più malamente sfruttata. Ma
comunque una risorsa, che potrebbe essere il
volano per uscire dalla tempesta che rischia di
travolgere ogni cosa.
La speranza è che questo non sia un compito
superiore alle nostre forze.
Sul tema ci sarà un incontro nella Sala Rossa del
Centro Congressi APT di Marina di Massa, il
giorno 10 marzo organizzato con il Patrocinio
della Provincia di Massa Carrara dalla Consigliera
di Parità, a cui è invitata la popolazione.
La Consigliera è una figura istituzionale che
interviene in caso di discriminazioni di genere nei
rapporti di lavoro anche mediante azioni in giudizio
ad adiuvandum o in prima persona.
Promuove le buone prassi per il raggiungimento
della parità di genere, l’occupazione femminile,
ed è presente in molti organismi istituzionali che
operano in tema di Pari Opportunità e Parità di
Genere.
L’ufficio è ubicato presso il Centro per L’impiego,
Assessorato per le politiche sul Lavoro, via delle
Carre 55, Massa. E’ aperto al pubblico tutte le
mattine, dal lunedì al venerdì.
Il sito è raggiungibile tramite il portale della
Provincia.
Annalia Mattei
Consigliera di parità
Marzo 2009
Rubrica
La Parola al Cittadino
Chi sale e chi scende
Salgono Roberto Pucci e Sara Vatteroni,
scendono Fabrizio Brizzi e Giulio Andreani
MASSA - Diventa sempre più
difficile trovare persone da
inserire nella nostra rubrica. In
città si respira un’ aria strana,
stantia. Non sembra essere
ripartita come qualcuno aveva
promesso. Noi ci proviamo
ugualmente e iniziamo mettendo
in salita il sindaco Roberto
Pucci: da quando si è insediato a
palazzo è successo di tutto, dallo
scandalo dei cimiteri, alla crisi
Eaton, Gaia e anche il caos del
traffico. Ma i suoi obiettivi sono
chiari e i cittadini aspettano con
fiducia. In salita anche l’assessore
Carmen Menchini: tra le molte
attività che sta portando avanti
c’è anche quella del bando per
segnalare attività da presentare
per la prossima estate. Un’ idea
Roberto Pucci
veramente interessante. In salita
anche il presidente della
Confartigianato Ezio Bertazzoni,
impegnato in una lotta contro i
doppiolavoristi e il lavoro
sommerso: anche questo è un
modo per cercare di salvaguardare
posti di lavoro contrastando
muratori, idraulici ed estetiste
improvvisate. Pollice alto anche
per il presidente di Cna Dino
Sodini per il suo contributo alla
lotta contro la crisi in cui stagnano
moltissimi imprenditori locali.
In salita l’assessore provinciale
al turismo Sara Vatteroni: per
salvare il turismo locale è pronta
anche a pagare l’autostrada ai
turisti che decidono di venire nel
nostro territorio. Cresce e quindi
sale anche il presidente dell’Arci
Nino Mignani: proprio nel mese
di Febbraio ha visto la luce
l’importante progetto del primo
asilo nido aziendale e proprio lui
ne è stato il promotore. Scende
il consigliere comunale Pier
Paolo Marchi: quando era in
minoranza era sempre pronto a
dar voce ai problemi di tutti i
cittadini, ora ci sembra troppo
taciturno e consenziente. In
discesa il presidente di Massa
Servizi Giulio Andreani: è
credibile che un luminare come
lui non sia ancora riuscito ad
arrivare a capo dell’intricata
questione di Massa Servizi? Da
uno come lui che mastica bene
questa materia ci aspettavamo
qualcosa di più. Scende il
delegato allo sport Fabio Vullo,
mentre celebra i successi della
Fabrizio Brizzi
Sara Vatteroni
Quasar si è accorto che la Massese
sta morendo. Con lui scende
anche l’assessore ai lavori
pubblici Fabrizio Brizzi: la
questione stadio a che punto è?
E’ possibile che dopo aver speso
2 milioni di euro per ristrutturarlo,
la Massese si trovi a dover
giocare a porte chiuse anche in
serie D? Scendono i Verdi
impegnati negli anni scorsi in
tante battaglie, una di queste la
questione di Riva dei Ronchi ,
mentre ora fanno soltanto una
semplice richiesta di tagliare i
volumi del progetto. Un’ idea che
magari verrà anche accolta
dall’amministrazione. Scende la
politica nel suo insieme: il Pd è
in crisi, la sinistra è in cerca di
identità e i cittadini cosa devono
fare?
Cosa sta succedendo a Massa? Cresce la mala
amministrazione
MASSA - Crisi dentro il Pd , crisi
fuori dal Pd, sinistra in cerca di
identità, un’ amministrazione che
va avanti senza riferimenti politici.
Qualcuno può pensare che si tratti
di una penalizzazione, altri invece
pensano che in questo modo la
giunta Pucci può concentrarsi
meglio sui suoi progetti senza
dover rendere conto a nessuno. I
politici più esperti però sono pronti
a scommettere che presto, appena
verrà risolta la questione di Riva
dei Ronchi e altre questioni
piccanti (vedi piano Strutturale),
l’amministrazione potrà anche
riaprire le porte ai vecchi amici
di partito. Prima ci sono i doveri
amministrativi(?) poi si tornerà a
parlare di politica. Certo è che i
cittadini che si aspettavano dopo
il 28 aprile una ripartenza della
città, in parte sono delusi. Per ora
hanno assistito soltanto a un
grande caos giunto dalla
ridisegnazione del traffico
cittadino. Eppure, anche se non
riusciamo a percepirlo, qualcosa
si sta muovendo. E potrebbero
esserci sconvolgenti sorprese in
occasione delle elezioni europee
di Giugno, con dei cambi di
guardia inquietanti. Ma è
prematuro e azzardato annunciare
possibili rivoluzioni nella vita
politica cittadina. Intanto il
sindaco Pucci è talmente
impegnato da non poter ricevere
neppure i cittadini. Impegnato in
cosa e a fare che? Questo si chiede
la gente, sia chi lo ha votato che
quelli che invece non lo hanno
fatto. Proprio questi ultimi si
aspettano delle risposte anche dai
loro partiti di riferimento. Il Pd
cosa aspetta a fare un po’ di
opposizione? Ci sono tante
questioni aperte sul territorio:
Massa Servizi, Riva dei Ronchi,
Piano Strutturale. Si aspettano
sviluppi e accordi per poi brindare
a tarallucci e vino, tutti insieme?
MASSA CARRARA - In
periodo di crisi la possibilità di
ripresa è determinata anche
dalla fiducia dei cittadini nei
confronti delle istituzioni.
Purtroppo sia a livello nazionale
che, a quello delle
amministrazioni locali si stanno
moltiplicando i casi di mala
amministrazione che appaiono
riguardare aspetti più penali che
morali.
Ma quello che preoccupa è
questa normalità di piccoli
episodi quotidiani, spesso di
dubbia rilevanza processuale,
di grandi e piccoli favori agli
interessi privati a danno della
comunità (dall’appalto al posto
di lavoro, dalla licenza edilizia
alla consulenza e contributo)
spesso in modo trasversale e
consociativo con intrecci col
mondo imprenditoriale e
categoriale.
I risultati sono devastanti non
Giulio Andreani
solo a livello etico ma anche
d’efficienza e produttività atteso
che la mala politica è madre
d’arretratezza, sprechi e
disservizi.
Dopo tangentopoli e
l’acquisizione del potere da chi
fa leggi ad uso e consumo dei
propri interessi (costituzione
filosovietica compresa). Il
Partito democratico aveva quale
fine principale quello di fare
una rivoluzione morale,
rimettendo l’uomo al centro
della politica con i relativi
obiettivi di libertà, giustizia
sociale, uguaglianza, solidarietà
e partecipazione, con una classe
dirigente onesta, trasparente ed
efficiente.
La ricerca del consenso doveva
e deve avvenire su questi temi
e con gli adeguati
comportamenti con la
consapevolezza che i tempi
possano anche essere lunghi, in
caso contrario ogni vittoria,
come già dimostrato, sarà
inutile perché condizionata ed
ingessata, incapace cioè di
raggiungere tali obiettivi.
Allora non bisogna avere timore
di dire che su questi temi non
ci può essere dialogo con questo
governo, ma dura civile
contrapposizione, solo così i
cittadini avranno chiari i
riferimenti (oggi incerti ed
inquinati) e potranno scegliere
con chiarezza assumendosi le
relative responsabilità.
Avv. Giuseppe Tramonti
Socio fondatore P.D.
7
“Giorno del Talento”
per premiare la
nostra gioventù
MASSA - Nella vita di una città, i giovani
sono il cuore, l’energia, coloro che ne
respirano e vivono la terra, la storia, il
presente ed il futuro. I giovani dovrebbero
essere i protagonisti, il motore e la stella
polare di una città.
Massa, secondo il consigliere comunale Pdl
Alessandro Amorese - sembra che da anni
si sia scordata dei suoi giovani; gli under
35 non sembrano avere cittadinanza in un
territorio che sarebbe perfetto per un mondo
giovanile che invece si trova rifiutato, come
se vivesse in una città con un coprifuoco
mentale. . “In questa città domina da tempo
una noia continua che ha come unica
funzione e prospettiva quella di livellare
mentalmente, culturalmente ed anche
economicamente, regalando ai giovani solo
omologazione, droghe (chimiche ma anche
mentali: televisione, play-station, fast food,
ecc.),sbadigli. Ora come ora la gioventù
massese non può crescere – sostiene
Amorese -, non ha spazi dove poter
esplodere la propria creatività, i propri talenti.
La scuola non li collega col mondo del
lavoro a sua volta sclerotizzato e distante
dal resto del mondo. I giovani tendono a
scappare, a fuggire da Massa, in cerca di
sogni, opportunità, esperienze”.
Eppure in questa ‘razza in via di
omologazione’ – prosegue - nascono e
crescono talenti: in ogni campo riescono a
emergere, a vincere, spesso incompresi e
addirittura sconosciuti, ma ancora più spesso
non valorizzati. Questi giovani talenti,
nonostante tutto, amano la loro città, la
rappresentano e la fanno brillare nel proprio
ambito. E’ arrivato il momento di ridare
cittadinanza ai giovani – afferma il
consigliere - di portare la città di Massa a
diventare finalmente a misura di giovane.
Lavoro, sport, cultura, arte, ricerca,
fotografia, musica…questi ed altri i settori
dove giovani apuani sono realtà affermate,
vivaci, conosciute. Come già detto, alcuni
di questi sono stati costretti a cambiare
dimora, ma con il sogno di tornare qua, altri
ancora riescono ancora a vivere direttamente
il loro successo, le proprie attitudini vincenti,
rimanendo nella nostra città, senza però
essere conosciuti, valorizzati, rimanendo
inespressi a Massa e “famosi” altrove.
Un amministrazione che vuole invertire
questa tendenza, può iniziare da qui. Per
questi motivi la invito ad istituire “il Giorno
del Talento”: giornata eclettica dove
valorizzare e premiare i giovani talenti
massesi in tutte le modalità possibili – spiega
Amorese - , in cui farli conoscere alla città,
con un riconoscimento ufficiale e con borse
di studio utili nei rispettivi ambiti: nel lavoro,
nella ricerca, nella cultura, nell’arte, nella
musica, nella creatività, nella fotografia, nel
cinema, nel teatro, nello sport”.
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La Parola al Cittadino
Marzo 2009
Approda in consiglio
il Piano Strutturale
MASSA - Il Piano Strutturale, approda in
consiglio. Dopo una lunga attesa finalmente la
città potrà comprendere meglio che idea di città
ha questa amministrazione.
Nel corso delle ultime settimane non sono
mancate le polemiche neppure all' interno
della maggioranza, visto che alcuni consiglieri
ed esponenti di forze politiche anche della
maggioranza sostengono che il documento che
verrà portato all'attenzione del consiglio è lo
stesso che è stato preparato dall'ex giunta Neri.
La giunta di Roberto Pucci invece fa sapere
che si tratta di un piano strutturale che cercherà
di tenere conto delle esigenze di crescita della
città e della necessità di non mettere
ulteriormente in crisi l'assetto generale del
territorio: piano a cui andrà ricondotto il nuovo
regolamento edilizio, che dovrà limitare la
cementificazione e introdurre precise regole
costruttive sull' utilizzo dei materiali
ecosostenibili. Per molti invece si tratta della
presentazione di un documento che è
sostanzialmente vuoto e che ancora non lascia
intravedere i veri obbiettivi di questa
amministrazione.
Una notizia è però sicura: dopo anni di attesa
finalmente anche la città potrà iniziare a
discutere dello sviluppo cittadino. Qualcuno
pensa che l'amministrazione soltanto nei
prossimi mesi traccerà le vere linee di indirizzo
del nuovo disegno di città. Un’ occasione,
quella della presentazione del Piano Strutturale,
anche per l'opposizione che potrà forse far
comprendere meglio alla cittadinanza cosa è
possibile leggere tra le righe di questo importante
strumento di sviluppo cittadino.
Una veduta della città - foto Papucci
A Balnearia si parlerà anche di erosione
MASSA CARRARA - Un ampio tratto della costa apuana,
fra la foce del torrente Magliano e quella del Versilia, sarà
interessato da un intervento di ripascimento e difesa della
spiaggia, realizzato con tecniche innovative, che si protrarrà
per circa due anni. Il progetto ha un grande valore per la
costa apuana ma potrebbe diventare un esempio di intervento
non invasivo anche a livello nazionale ed internazionale e
sarà illustrato nel corso di un convegno che si svolgerà il
2 marzo nell’ambito di Balnearia, (inizio ore 10.30, Centro
congressi CarraraFiere, Sala Canova) per iniziativa
dell’Amministrazione provinciale di Massa Carrara e della
Regione Toscana, che hanno colto l’occasione dello
svolgimento del salone professionale delle attrezzature
balneari per far conoscere a tutti i dettagli delle attività
programmate per la difesa della costa apuana. Fra i relatori
del convegno, che ha come titolo “Opere di difesa della
costa apuana” figura Marco Betti, assessore regionale alla
difesa del suolo e Loris Rossetti, assessore ai lavori pubblici
della Provincia di Massa Carrara. Gli interventi di carattere
tecnico saranno svolti da Giuliano Arrighi, responsabile
del progetto di riequilibro della costa per la provincia di
Marina di Massa - foto Papucci
Massa Carrara ed Enzo Pranzini docente all’Università di
Firenze presso il dipartimento di scienze della terra. “Un
progetto innovativo – anticipa Pranzini – perché la filosofia
che abbiamo scelto è quella degli interventi di difesa morbidi,
in contrasto con quelli rigidi del passato, quindi opere sommerse
e ripascimenti artificiali. Sarà un intervento complesso, su
aree che hanno caratteristiche differenti: dovremo lavorare
su porzioni di arenile dove ci sono già stati interventi
pesanti, ma anche su tratti pure sottoposti ad erosione, ma
sui quali non sono stati mai fatti interventi. Possiamo
contare su di un bagaglio di esperienze maturate fin dagli
anni ottanta e inoltre, cosa non fatta in passato, faremo un
monitoraggio continuo per accertare l’efficacia degli
interventi, e confrontare la risposta reale della spiaggia con
quella prevista. Senza scendere in dettagli da addetti ai
lavori, la scelta per la spiaggia di Marina di Ronchi consiste
nel posizionare, perpendicolarmente alla costa, geotubi in
tessuto che verranno riempiti di sabbia ed immersi.
L’intervento interesserà, in questa fase un tratto di circa un
chilometro fra la foce del torrente Versilia e quello del
Poveromo, e inizierà prima dell’estate 2009. “Con l’avvio
dei lavori – afferma l’ assessore Rossetti - previsto entro
la stagione balneare, la Provincia di Massa Carrara ha
tenuto fede agli impegni assunti col territorio e con gli
operatori coinvolti. Questo perché sia il superamento
dell’attuale crisi economica che lo sviluppo delle attività
turistiche, sono e restano una priorità della nostra Giunta”.
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Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Regolamento comunale per le sagre
MASSA - Per ora è “solo” una
bozza. E, come tale, suscettibile di
modifiche in sede di consiglio
comunale. La missione è
decisamente ambiziosa:
regolamentare con criteri precisi il
fenomeno delle sagre, diventate col
passare degli anni una vera
“jungla”. Parola di ristoratori e
affini. Il documento unisce
parametri chiari a valutazioni
fumose. Primo obiettivo: intervenire
sulla durata. Le manifestazioni
organizzate dai partiti o dai
sindacati e le sagre potranno
protrarsi per un massimo di dieci
giorni consecutivi, mentre le feste
enogastronomiche indette da privati
sette. Niente colonizzazione
selvaggia delle serate estive,
insomma, per gustare le pietanze
apuane doc: tordelli, trippa, pattona
e quant’altro. Attenzione, però: le
scadenze non saranno reiterabili,
né si potranno frazionare in più
week end all’interno dello stesso o
di diversi mesi. Un fenomeno,
questo, che aveva trovato una certa
diffusione nella prassi: per sopperire
ad eventuali (e fisiologiche) carenze
di pubblico durante i primi giorni
della settimana, molti organizzatori
avevano deciso di concentrare le
kermesse il venerdì, il sabato e la
domenica. Con annesse polemiche
da parte delle associazioni di
categoria. Ed anche le sagre, per
poter usufruire di questa
denominazione, dovranno attenersi
al rispetto di standard prefissati:
valorizzazione di prodotti tipici del
territorio e preventiva
calendarizzazione. Anche se sul
concetto di “peculiarità” dovranno
inserirsi ulteriori precisazioni. Se
la ratio della norma si prefigge di
proteggere Massa e le sue usanze,
rimarrebbero fuori dai giochi sia le
prelibatezze lunigianesi che
montignosine. Più conveniente per
parecchi aficionados delle feste
sotto le stelle sarebbe estendere i
“confini culinari” ai comuni
l i m i t r o f i . U n m a rg i n e d i
discrezionalità resterà tuttavia in
dote all’amministrazione, mentre
su alcuni principi proporre
emendamenti pare davvero difficile.
Prima di poter organizzare una
nuova rassegna nel medesimo
luogo, ad esempio, dovranno
trascorrere trenta giorni,
indipendentemente dalla qualifica
dell’ente promotore. E le sagre
storiche, in attività da più di 15
anni, potranno fregiarsi di un
marchio di tradizione. La bozza di
regolamento definisce poi una
categoria residuale, rubricata sotto
la voce “somministrazione
temporanea di alimenti e bevande”:
si tratta di iniziative collaterali ad
appuntamenti sportivi o artistici,
non precedentemente programmati,
che non potranno eccedere i tre
giorni consecutivi.
La diffusione dell’atto ha portato
in dote, inevitabili, le prime
polemiche. Se gli esercenti
esprimono moderato ottimismo e
le parrocchie cominciano a
ragionare in termini di maggior
risparmio, commenti al vetriolo
arrivano da Fabrizio Zanetti, patron
delle “Griglie del Re”, la festa che
tanto successo aveva riscosso lo
scorso agosto in quel di Poveromo:
“Un regolamento che sembra fatto
apposta per demolire progetti come
i nostri. Ma andremo avanti lo
stesso”.
Alessio Orsingher
” Sì al regolamento ma con precisione”
MASSA - “Giusto regolamentare le
sagre, ma con maggiore precisione”:
Stefano Caruso, vicepresidente del
gruppo Pdl in consiglio comunale e
membro della commissione attività
produttive, ha partecipato di recente
agli incontri con le associazioni di
categoria, non prima di battere
palmo a palmo carte e cavilli della
non facile (e lacunosa) materia. A
livello municipale e regionale.
Che impressione ne ha tratto,
consigliere?
L’aspetto più importante della bozza
presentata è sicuramente la volontà
di limitare le scadenze temporali,
sia in termini di durata delle
kermesse che di rispetto degli
intervalli di organizzazione tra un
evento e l’altro nel medesimo luogo.
Da poco sono iniziati gli incontri
con le associazioni di categoria:
soddisfatto?
Con la Confesercenti si è stabilito
un rapporto proficuo: c’è la volontà
di addivenire ad una soluzione
comune del problema. Ascomtur,
invece, mi sembra che abbia
preferito tutelare gli interessi dei
privati piuttosto che quelli collettivi.
A proposito di privati: Fabrizio
Zanetti, organizzatore delle
“Griglie del Re”, non ha per
niente gradito la bozza di
regolamento…
Un imprenditore che vuole
promuovere iniziative nella nostra
città è sempre ben accetto. Nel
contempo, però, deve rispettare gli
standard di sicurezza e qualità,
nonché i parametri tributari ed
amministrativi. Non è giusto che la
spinta imprenditoriale faccia leva
sulle lacune di un apparato
comunale.
Uno degli aspetti più controversi
del documento è la diversa durata
delle manifestazioni, con
distinzioni spesso non facili da
capire…
Se si riferisce all’articolo 2, che
affronta il tema dei giorni
consecutivi da attribuire a ciascun
appuntamento, è logico che in
consiglio verranno presentati
emendamenti. Bisogna fare in modo
che la norma sia efficace e
correttamente applicabile.
Dieci giorni ai partiti? Penso che
sette siano sufficienti per chiunque.
Anche sui prodotti tipici rischiamo
di inciampare in un ginepraio…
Un altro punto su cui si dovrà fare
chiarezza: parlare dei cibi massesi
in senso stretto è un discorso, e
possiamo enumerarli con relativa
facilità. Attenzione, però: se
consideriamo anche la Lunigiana le
peculiarità diventano 112.
Ma davvero la regolamentazione
delle sagre sarà la panacea degli
acciacchi della ristorazione
apuana?
Assolutamente no. Limitare il
fenomeno è utile, ma servirà
soprattutto un ragionamento
complessivo su prezzi e qualità da
parte degli esercenti.
Alessio Orsingher
“Quel regolamento è contro di me”
Parla l’organizzatore della sagra “Le Griglie del Re”
MASSA - È stato il primo a
probabilmente ce l’ha. Visto che
sostenere che la bozza di
anche Confcommercio
regolamento su sagre e feste, stesa
recentemente ne ha sottolineato i
dalla commissione commercio, si
limiti, ribadendo l’impugnabilità
sarebbe prestata ad errate
di fronte al Tar. Chiaramente le
interpretazioni e addirittura a
motivazioni delle associazioni di
ricorsi. A Fabrizio Zanetti, il
categoria e di Fabrizio Zanetti
g i o v a n e
sono diverse: per
imprenditore che la
ristoratori e pizzaioli
“Il regolamento è
scorsa estate ha
quel regolamento
stato scritto per
o rg a n i z z a t o “ L e
permetterebbe a
impedirmi di
Griglie del Re”, una
qualsiasi privato
realizzare la seconda
sagra lussuosa e
cittadino di ricorre alla
edizione delle Griglie giustizia amministrativa
r a ff i n a t a , q u e l l a
del Re che
bozza proprio non va
per veder riconosciuto
quest’estate non
giù e promette
il proprio diritto ad
sarebbe durata 17
battaglia.
“Il
organizzare una sagra.
giorni come lo scorso Per Zanetti proprio
regolamento –
anno, ma addirittura quell’aspetto è, per così
spiega Zanetti, senza
peli sulla lingua - è
un mese”
dire, il lato positivo
stato scritto per
della bozza, è infatti
impedirmi di realizzare la seconda
convinto che in base alla legge
edizione delle Griglie del Re che
quadro della Regione non possa
quest’estate non sarebbe durata
essere vietato ad un imprenditore
17 giorni come lo scorso anno,
di investire in una festa o sagra.
ma addirittura un mese”.
In discussione anche le differenze
Non solo, l’imprenditore , sin
tra varie tipologie di
dalla prima diffusione della bozza,
manifestazioni enogastronomiche.
ha ipotizzato l’illegittimità del
“Mi risulta – chiarisce Zanetti –
documento redatto dalla
che la normativa regionale non
commissione per il commercio.
faccia alcuna distinzione o
Che, a suo dire, non avrebbe
discriminazione tra sagra e festa
rispettato quanto definito in
di partito o tra sagra storica
materia di sagre e feste dalla legge
piuttosto che tipica. Questo
regionale. Le accuse di Zanetti
regolamento mi sembra davvero
hanno fatto discutere, ma qualche
poco chiaro oltre che
punto di debolezza il regolamento
discriminatorio, quindi
probabilmente illegittimo”.
L’organizzatore delle Griglie del
Re ritiene di essere l’unico a
rimetterci: “in nome delle
tradizione, della tipicità, del loro
legame con il territorio, tutte le
feste degli altri anni ci saranno
anche la prossima estate, tranne
la mia”.
E la cosa è probabile anche perché
Zanetti non ha consegnato in
Comune, entro il 5 dicembre, la
richiesta per l’allestimento della
festa. “ I moduli mi sono stati
recapitati in ritardo e per posta
ordinaria”. Per l’imprenditore il
nodo del problema “non sono i
mancati guadagni. È una
questione di principio: non sarà
questo regolamento a risollevare
le sorti della ristorazione locale.
La concorrenza e il libero mercato
rimanevano l’unica speranza per
gli ultimi e annoiati turisti che
ancora frequentano la nostra costa
e una politica di divieti,
limitazioni e orari obbligati
servirà solo a suggerir loro di
andare altrove”. In discussione
anche la durata delle feste: “mi
spiegate
–
chiede
provocatoriamente – come
possono essere sufficienti tre
giorni di sagra per ammortizzare
le spese?”. Il vero rischio per
Zanetti è che a rimetterci sia la
qualità.
La Fontana: le sagre
arricchiscono il territorio
MASSA - E’ in corso la discussione
sul regolamento di sagre e feste
politiche. Ezio De Angeli,
presidente dell’associazione
culturale “La Fontana” di Casette,
prima di entrare in merito alle
p ro p o s t e f a t t e d a l l ’ a t t u a l e
amministrazione, che ridurrebbero
di fatto la durata delle sagre e a
tre giorni e delle feste politiche a
dieci, vuole rendere noto il vasto
programma su cui opera e si
adopera La Fontana che, come
tante altre associazioni, hanno lo
scopo di promuovere la cultura del
nostro territorio. “Mi ero già
permesso qualche tempo fa –
osserva il presidente - di
schierarmi dalla parte dei
ristoratori e verso coloro che
svolgono attività culinarie, i quali,
nel periodo estivo, grazie al
turismo, trovano il maggior
sostegno economico. Ritengo però
doveroso
da
parte
dell’amministrazione, fare dei
distinguo in merito a quelle
associazioni che in virtù del loro
impegno e volontariato, creano
quelle condizioni culturali, etiche,
che non solo arricchiscono il
territorio, ma concorrono ad
arricchire il patrimonio culturale
della nostra città”.
Per il
presidente - fare di tutta un’erba
un fascio non è corretto”.
9
10
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
Benessere: nuovo mercato per Fonteviva
MASSA - FitoCalo e Movicell: nuove strategie
per conquistare il mercato italiano delle acque.
E così Fonteviva – Evam, sposandosi con
PromoPharma, si affaccia sul mercato con due
marchi di qualità, con l’obiettivo di conquistare
ampie fette di acquirenti. FitoCalo e Movicell
sono due prodotti all’avanguardia che si
inseriscono nelle medicine integrate per la
salute e il benessere. Due prodotti che, per
sviluppare tutta la loro efficacia, hanno bisogno
di essere integrati con acque di qualità. Ed è
qui che entra in campo, da buon massese,
Sergio Senise, amministratore delegato della
società PromoPharma:"Ci tenevo a fare
qualcosa per la mia città – ha annunciato nella
conferenza svoltasi ieri allo stabilimento dei
Prati della Ciocca – e siccome queste due novità
necessitano dell’apporto di acque
particolarmente qualitative, ho pensato a
Fonteviva. E’ stato creato un astuccio
promozionale che contiene una bottiglietta di
Fonteviva con annesso un campione di
prodotto: FitoCalo per il controllo del peso
corporeo e MoviCell per combattere gli
inestetismi della cellulite. In entrambi i prodotti
c’è bisogno dell’apporto indispensabile di acque
leggere, povere di sodio con ph leggermente
acido: tutte proprietà riscontrabili nell’acqua
Fonteviva". L’astuccio promozionale sarà
diffuso in tutto il paese e promosso alla fiera
CosmoPharma di Bologna. Insomma, una
linea nuova che veicolerà le nostre acque in
tutta Italia. La collaborazione con
PromoPharma è stata presentata positivamente
dal presidente dell’Evam Antonello Galleni:
"Questa scelta – ha osservato – va a confermare
la qualità e il valore delle nostre acque.
PromoPharma rappresenta per Evam una
grande opportunità e noi perseguiamo
l’impegno affinché questa società possa
riprendersi.
Ci sono tutte le condizioni perché ciò avvenga,
ma dobbiamo trovarci sempre preparati sul
mercato. Il nostro piano industriale si basa
soprattutto sull’organizzazione, prevede
certificazioni di qualità e investimenti mirati
a rafforzare l’azienda, con una produzione
maggiore tale da essere vincenti sul mercato".
Ci sarà da lavorare per riuscire a fornire
Fonteviva laddove c’è richiesta:"Questo è il
nostro obiettivo principale – ha aggiunto il vice
presidente Nino Mignani -. Anche perché, con
l’inizio della campagna promozionale le
richieste sul mercato di acqua Fonteviva sono
sensibilmente aumentate". I prodotti sono
pubblicizzati su riviste del Gruppo Mondadori
e network radiofonici.
Sulle buone qualità e i principi salutari
dell’acqua Fonteviva ha speso parole anche il
dottor Alberto Fiorito, responsabile scientifico
di PromoPharma. FitoCalo (18,50) e MoviCell
(20,50) li troveremo sul mercato in dosi
utilizzabili per un mese di cura. L’importante
è abbinarli all’acqua Fonteviva.
La storia del mese
MASSA - Pellicce, giacche e pantaloni. E
poi articoli alla moda, jeans di seconda
mano, cappotti vistosi. Nella bottega di
Mirella Tonlorenzi, in via Alberica, ogni
capo racconta un mondo. Anzi, due: quello
di un mestiere che lentamente sta
scomparendo sotto l’avvento delle nuove
tecnologie e, ammette la nostra
interlocutrice, della “poca propensione al
sacrificio” di tanti giovani in cerca di
impiego. E quello della crisi economica,
con famiglie alle prese con bilanci stremati,
disposte ora più che mai a riutilizzare vestiti
che forse, una volta, avrebbero anzitempo
fatto accomodare in soffitta. La signora
Tonlorenzi non ha ereditato il dono di fare
magie con ago e filo dalla sua famiglia:
per oltre 20 anni ha lavorato come
parrucchiera, con gioia e soddisfazione.
Da qualche lustro, però, ha cambiato
Il presidente Evam Antonello Galleni,
Sergio Senise e Alberto Fiorito di Promo Pharma
Tr a f i l i e s t o f f e : u n ’ a r t e c h e s t a s c o m p a r e n d o
direzione alla sua vita. Il primo laboratorio
in via Ghirlanda è servito per affinare armi
e strumenti di un mestiere antico, umile,
ma, assicura, “bellissimo”. Racconta
Mirella: “Iniziammo come calzolai, poi
arrivò la riparazione di borse e la sartoria
vera e propria. Ora da noi vengono clienti
di tutti i tipi: dai ragazzini con i pantaloni
bucati alle madri di famiglia”. E Barbara,
l’assistente, sorride: “Mettere toppe è parte
del nostro lavoro.
Eppure nelle vetrine dei negozi vediamo
spesso jeans rattoppati e strappati a 230
euro, per di più di marca”. Qualche
strascico delle difficoltà finanziarie si fa
comunque sentire: “Non ci sono cali diffusi,
ma adesso la gente, prima di affidarci un
capo, domanda il prezzo”. Mentre
parliamo, siamo più volte interrotti
dall’arrivo in negozio di acquirenti: alcuni
ordinano, altri ritirano, sempre col sorriso
sulle labbra. “Adoro questo mestiere. Se
avessi potuto l’avrei iniziato anche prima”,
ammette la signora Tonlorenzi.
Ed è con un pizzico di amarezza che riflette
sulla situazione occupazionale dei ragazzi
apuani. “Vengono a chiedere un posto, ma
si ragiona in termini di prezzo, senza
pensare al sacrificio. Il ritorno economico
è importante, ma per ottenere risultati
occorre impegnarsi a fondo”. Una lezione
impartita con leggerezza, l’abito calzante
ed intonato per ogni occasione.
Chiudiamo la porta del laboratorio e diamo
un ultimo sguardo all’interno: si torna a
reinventare, a creare, a costruire una
perfezione solo momentaneamente
interrotta. Come sempre succede da oltre
20 anni a questa parte.
Alessio Orsingher
Mirella Tonlorenzi
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
No alle ronde
sì ad una
sicurezza
partecipata
Allarme sicurezza.
Benedetti:
“Sì ai controlli
sul territorio”
MASSA - Il
Consigliere
Comunale de
“La Destra”
S t e f a n o
Benedetti
denuncia la
grave situazione
presente nella
nostra zona a
causa
della
delinquenza dilagante.
Ci riferisce Benedetti: “
Forniremo un contributo
fattivo alle forze dell’ordine
per combattere la delinquenza
extracomunitaria” Il
Consigliere, infatti, propone di
avviare una serie di iniziative,
con l’associazione “Soccorso
Sociale e sicurezza”, come
l’arruolamento di volontari per
la partecipazione alle ronde
notturne.
Tali uomini verranno addestrati
utilizzando l’esperienza di ex
militari, poliziotti, carabinieri
e vigilantes in modo da rendere
più agevole il lavoro svolto.
Il consigliere
richiede al prefetto
il permesso di
poter utilizzare le
manette in modo
da bloccare i
delinquenti presi
sul fatto e gli
extracomunitari
sospetti. E aggiunge:
“ Altre iniziative
dovranno essere assunte dal
Comune: l’istallazione di
colonnine sulla strada, per
segnalare eventuali pericoli o
ipotetiche persone sospette;
l’istallazione di sistemi di
video sorveglianza; la
dotazione di apparecchi di
facile uso (con un solo
pulsante) per la segnalazione
di situazioni di pericolo
collegati direttamente con le
forze dell’ordine o con le ronde
di zona; l’assegnazione
dell’arma da fuoco e dello
spray al peperoncino alla
polizia municipale. Sarebbe,
inoltre, molto utile vietare la
vendita di bevande alcoliche e
di cartine da sigarette agli
extracomunitari”.
A distanza di poche ore
dall’annuncio dato dalla
costituzione di un’associazione
che si dedicherà alle squadre
di controllo del territorio, vi
sono pervenute 15 adesioni da
parte di persone che hanno
maturato esperienza nel settore.
I controlli non si limiteranno
al pattugliamento delle strade,
i volontari controlleranno gli
immobili abbandonati o a
rischio di occupazione per
accertare la presenza di
extracomunitari e quindi
avvisare le forze dell’ordine,
la prefettura ed il Comune di
competenza per avviare lo
sfratto e la messa in sicurezza
dei luoghi interessati.
Sara C. Strenta
MASSA - “Sicurezza
Urbana: no alle
ronde, sì ad una
sicurezza
partecipata”. Il
consigliere
comunale del
Gruppo Pd
Stefano Alberti
ha presentato un
ordine de giorno
in cui invita il
s i n d a c o
e
l’amministrazione a “non
attivare strumentazioni nel
nostro Comune tese ad
utilizzare le “ronde” di
privati cittadini in compiti di
sicurezza e pattugliamento
del territorio.
Inoltre, di presentare entro
60 giorni un piano per la
sicurezza cittadina imperniato sulla prevenzione,
integrazione
e
partecipazione”.
Il tema delle ronde fa
discutere e divide la città. Il
consigliere Alberti
sottolinea
il
preoccupante
aumento dei
r e a t i ,
soprattutto
legati alla
criminalità
diffusa, spesso
commessi da
minori.
“Alcune zone della
nostra città risultano
insicure – osserva - non
sufficientemente controllate
e teatro di ripetuti episodi di
violenza”.
In questo clima, la
percezione d’insicurezza è
cresciuta, soprattutto tra gli
anziani e le donne. “Non
abbiamo mai attribuito
all’azione del Comune
responsabilità improprie,
Attenti al lupo
Allarme truffe: come evitarle
di Katiuscia Righetti
di Aurora Ranfagni
e Rossella Di Maria
Imparo a comunicare
MASSA - "L’obiettivo del volume
- scrive il dottore Fabio Celi
primario Psicologo dell' Asl1 nella
presentazione - risponde ai bisogni
linguistici e comunicativi nelle
interazioni quotidiane ed è rivolto
principalmente ad alunni stranieri
della scuola primaria e secondaria
di primo grado, ma anche a
bambini italiani con difficoltà a
livello grammaticale e lessicale.
Il testo è strutturato in dieci unità
che propongono al bambino
situazioni di vita reale, che
arricchiscono il suo lessico,
sviluppano le competenze
grammaticali di base e rinforzano
le interazioni verbali necessarie
per la comunicazione quotidiana".
In ogni unità sono affrontati
concetti grammaticali, in ordine
crescente di complessità,
dall’articolo ai tempi verbali,
argomenti che vengono poi
consolidati attraverso esercizi,
letture e, infine, divertenti
cruciverba e giochi enigmistici
per motivare all’apprendimento.
Il linguaggio utilizzato,
volutamente semplice, ma non per
questo meno efficace, permette
l’utilizzo del testo anche allo
studente autodidatta che voglia
esercitarsi e progredire nello
studio della lingua italiana.
A completamento del volume, un
ampio eserciziario diviso per unità
permette la verifica delle
competenze acquisite.
11
Ogni giorno, ormai, i media si
interessano del problema della
sicurezza nelle nostre città,
portando alla conoscenza di
ciascuno di noi fatti di cronaca,
taluni anche di particolare
gravità. Negli ultimi anni si
assiste ad una crescita
esponenziale della criminalità di
strada. Si può scegliere in un’
ampia rosa di reati fra scippi,
risse, truffe,furti, rapine più a
mano armata che meno, fino ad
arrivare a reati più gravi come
gli omicidi o più odiosi come gli
stupri. Tutto ciò fa si che dilaghi
fra i cittadini un profondo senso
di insicurezza, ciascuno di noi
percepisce infatti i rischi di essere
vittime di tali reati. Recentemente
gli amministratori pubblici sono
stati chiamati a seguito
dell’emanazione da parte del
governo del
“pacchetto
sicurezza” a farsi carico dei
problemi della sicurezza nelle
città. Il Governo, a livello locale,
ha conferito maggiori poteri ai
Sindaci, i quali se vogliono dare
risposte concrete ed adeguate alle
domande di sicurezza da parte
dei loro consociati dovranno
dapprima conoscere le
componenti della cosiddetta
“sicurezza urbana”, così da poter
distinguere le minacce effettive
dalle semplici percezioni e
dovranno altresì saper valutare
quando all’origine del senso di
insicurezza vi sono condizioni di
degrado della città e quando
invece vi sono tipi di criminalità
attratti da particolari
caratteristiche della zona, da
attività produttive o commerciali
specifiche di quel territorio.
I Sindaci nell’esecuzione di
questi compiti loro attribuiti
possono avvalersi oltre che delle
forze dell’ordine, Carabinieri e
Polizia, anche e soprattutto della
propria Polizia municipale.
Purtroppo non in tutti i Comuni
sono presenti Comandi di Polizia
municipale qualificati a
fronteggiare le situazioni che
derivano da questo mutato
contesto sociale, ciò soprattutto
nei Comuni di piccoli
dimensioni. Ed è per questo che
i Sindaci dovrebbero anche farsi
carico di curare una migliore
preparazione dei vigili, se
vogliono dare una soddisfacente
risposta alle esigenze dei
cittadini. Tuttavia, si può
affermare che la nostra non sia
una provincia che presenti alti
livelli di rischio per quanto
riguarda la “sicurezza urbana”.
Ma tendenzialmente il fenomeno
delle truffe non subisce calo.
Per questo motivo vi forniamo
alcuni consigli per meglio
i d e n t i f i c a r e i l t r u ff a t o r e :
-è una persona distinta, elegante
e particolarmente gentile
-dice di essere un funzionario
pubblico o un addetto delle
società di erogazione di servizi
come luce, gas, acqua, ecc. e
persino appartenente alle forze
dell’ordine
- spesso i truffatori agiscono in
coppia
-cercano di entrare nel vostro
appartamento con un pretesto
-uno dei due vi parla con
insistenza, mentre l’altro,
inosservato, perlustra le stanze
dell’appartamento
-usano dei modi e dei toni gentili
e affabili, ma decisi.
Se inavvertitamente avete aperto
la porta ad uno sconosciuto e,
per qualsiasi motivo, vi sentite a
disagio, non perdete la calma.
Inviatelo ad uscire dirigendovi
con decisione verso la porta.
Aprite la porta e, se necessario,
ripetete l’invito ad alta voce.
In ogni caso se avete un dubbio,
anche minimo, che la persona
davanti a voi non sia quella che
dice di essere chiamate le forze
dell’ordine.
La sicurezza è un bene di tutti e
va tutelata.
Altri consigli utili sono presenti
sul sito www.poliziadistato.it
sappiamo che l’Ente
Comune non si occupa di
ordine pubblico e che il suo
spazio di intervento è quello
della prevenzione. Il
governo Berlusconi, da un
lato ha tagliato 3.5 miliardi
alle forze dell’ordine e
nell’incredulità generale, il
Consiglio dei Ministri ha
dato la sua approvazione alle
“ronde”.
Ad un governo che non sa
proteggere i cittadini non
rimane che lasciare che si
proteggano da soli. Un
ragionamento grezzo e
indegno di un paese evoluto,
eppure divenuto realtà
nell’ultima prodezza del
governo Berlusconi: il
decreto sicurezza”.
Il consigliere Alberti invita
il consiglio comunale ad
esprimere la propria
contrarietà al decreto Legge
in questione e all’istituzione
di “ronde”.
Riposo
e testimoni
di Geova
MASSA - La domenica mattina ogni cristiano
ha il sacrosanto diritto di starsene a letto quanto
vuole, specie se non deve lavorare e il sabato
sera ha fatto più tardi del solito, sapendo che
almeno una volta la settimana può concedersi
una dormita come si deve. A tanti, invece, è
capitata la sgradevole esperienza di essere
svegliati di soprassalto dal citofono e di ritrovarsi
due persone con volantini e libretti, in cerca di
adepti. Stiamo parlando dei testimoni di Geova,
spesso fortunati nel trovare cittadini troppo
remissivi (“no, grazie”) o sfortunati quando
apre la porta qualcuno più nervoso del solito
che li manda a quel paese. Stavolta hanno avuto
un altro tipo di sfortuna, cioè rompere le scatole
a un giornalista del nostro mensile. Prendere
carta e penna è stato un gesto naturale, perché
non è possibile assistere a comportamenti
totalmente irrispettosi verso la tranquillità altrui.
Lo hanno capito i rom e i senegalesi: per
“abbordare” scelgono luoghi e orari di massima
affluenza, come un mercato o un parcheggio. I
testimoni di Geova, non ce ne vogliano, hanno
invece questa pessima abitudine di irrompere
nelle case anche la domenica mattina. Lo fanno
da sempre. Beati loro che il sabato sera non
escono e la domenica sono in piedi all’alba, ma
la maggior parte dei comuni mortali, specie
quelli che vanno dai 20 ai 40 anni, non aspettano
altro che la domenica per ronfare senza limite.
Al lettore lasciamo quindi immaginare la
reazione che può avere una persona svegliata
dal citofono alle 10. E’ già un trauma perché
viene interrotto il sogno, la fase Rem, di
soprassalto. Poi apri la finestra, tutto scapigliato,
con il pigiama addosso e gli occhi a fessura e
ti senti dire: “Dormiva?”, con un sorrisino quasi
di soddisfazione per averti tirato giù dal letto.
Non ci siamo: d’accordo mettere dei volantini
nelle cassette delle lettere oppure fermare la
gente per la strada, ma suonare i campanelli la
domenica mattina è odioso e irrispettoso. Non
basta chiedere scusa, è un gesto che andrebbe
evitato. Per il quieto vivere.
Daniele Masseglia
12 La Parola al Cittadino
Marzo 2009
MONTIGNOSO
Niente Tarsu, siamo disoccupati
Aiuti per i capifamiglia senza lavoro
MONTIGNOSO - È tempo di
crisi: le famiglie faticano ad
arrivare a fine mese e in attesa di
provvedimenti concreti dal
governo centrale, sono le piccole
realtà locali a dover affrontare le
necessità dei cittadini. E proprio
in questa direzione arriva la scelta
del Comune di Montignoso:
esimere i nuclei familiari dal
pagamento della tassa sui rifiuti,
laddove il capofamiglia sia
disoccupato o cassintegrato. Una
scelta sancita da una norma
presente nel bilancio del Comune
per agevolare chi si trova senza
lavoro. Così recita la delibera: “In
considerazione della grave
situazione di crisi internazionale
che sta producendo effetti pesanti
sul piano sociale anche nel nostro
territorio si stabilisce quanto
segue: Esenzione per tre mesi dal
pagamento della Tarsu per le
famiglie in cui il capofamiglia sia
disoccupato da oltre un mese”.
Per poter avere diritto alla
agevolazione, gli interessati
dovranno presentare una
certificazione che sia in grado di
attestare lo stato di disoccupazione
rilasciata dal centro per l’impiego.
“ Se trascorsi i tre mesi prosegue
la delibera permane lo stato di
disoccupazione l’esenzione verrà
estesa a tutto il 2009. La stessa
agevolazione verrà concessa ai
lavoratori in cassa integrazione
straordinaria o sospesi da oltre un
mese e successivamente
confermata. Questa certificazione
dovrà essere rilasciata dall’azienda
o dagli enti erogatori del
trattamento.” Il provvedimento si
estende inoltre ai lavoratori in
cassa integrazione ordinaria
qualora questa decisione fosse
stata presa nei mesi precedenti per
riduzione di lavoro per almeno 12
settimane anche se non
consecutive. In questo caso la
certificazione dovrà essere
rilasciata dall’azienda. “La
presente misura si legge a
conclusione della delibera verrà
concessa indipendentemente
dall’indicatore Isee riferito al
reddito dell’anno precedente". Il
fondo per la Tarsu viene stabilito,
Federico Binaglia Sindaco di Montignoso
provvisoriamente, in euro 10mila.
Il Sindaco ci tiene a sottolineare
che, comunque, le tariffe comunali
di Montignoso sono tra le più basse
d’Italia e che la Tarsu anche se ha
registrato una crescita nel 2009,
rimane la più bassa di tutti i
Comuni della nostra Provincia.
Provvedimenti, dunque, che non
scongiureranno la crisi, ma che
provano a dare una mano alla fetta
più debole della popolazione.
Cava Fornace: respinti i ricorsi
MONTIGNOSO - Il dibattito sulla
discarica di cava Fornace si è
acceso nel 2007, quando una
determina provinciale ha
autorizzato la riclassificazione del
sito prevedendo il conferimento
non più dei soli inerti (marmettola
e materiale da costruzione), ma
anche di rifiuti speciali non
pericolosi: amianto, cemento,
fanghi di bonifica, rifiuti derivanti
da lavorazioni metallurgiche e da
impianti di termovalorizzazione.
Si prevedeva, inoltre,
l’ampliamento delle dimensioni
della discarica dai 20 metri sul
livello del mare a quota 110,
attraverso la realizzazione di
gradoni.
A nulla sono valsi gli appelli dei
cittadini, i pareri delle
Amministrazioni. "Improponibile
qualsiasi eventualità di estensione
dei codici dei rifiuti conferibili".
I l Ta r s o s t i e n e c h e l a
riclassificazione sia stata
autorizzata dalla Provincia a
seguito di varianti costruttive, che
hanno reso il luogo idoneo e le
controparti non hanno dimostrato
la non idoneità di tali lavori, inoltre
sono state accettate le
argomentazioni a sostegno della
riclassificazione sostenute dalla
Provincia di Massa Carrara,
secondo la quale i rischi
ambientali non sono tali da
ostacolare il cambio di
destinazione, potendo evitare il
rischio d’infiltrazione del percolato
con opportuni interventi di
impermeabilizzazione. Questo in
risposta al ricorso presentato dal
Comitato dei cittadini che aveva
evidenziato la non idoneità del
fondo della discarica, solcato da
fratture carsiche, l’instabilità dei
pendii, nonché il pericolo
d’inquinare le falde acquifere
sotterranee. “L’amarezza è grande,
quanto il senso di impotenza nel
difendere i diritti di una giusta
causa: il futuro del territorio, la
salute nostra e dei nostri figli, il
diritto alla trasparenza”. Questo,
per ora, il commento di un
cittadino…comune.
Successo per il progetto
ludico motorio
MONTIGNOSO - Continua con
successo e risultati tecnici insperati
il progetto ludico motorio in orario
extrascolastico, promosso dall’
Assessore allo sport del Comune
di Montignoso Massimo Poggi e
realizzato con la collaborazione del
C.S.I. Centro Sportivo Italiano e
l'Associazione Insieme.
Le famiglie degli studenti che
hanno aderito al progetto hanno
avuto l’opportunità di vedere i
propri figli impegnati in attività
di ginnastica ritmica e ballo latino
americano.
Il progetto destinato alle bambine
dai 4 ai 12 anni e frequenta
comprende sia attività di ginnastica
ritmica che il ballo latino
americano. Viene svolto il lunedì
il giovedì ed il venerdì dalle 16 alle
17 .
Per informazioni rivolgersi
all’Ufficio Sport del Comune di
Montignoso tel. 0585 8271204.
Le insegnanti che si occupano della
formazione tecnica sono Monica
Lustig e Natalia Kuplosca. Il
coordinamento tecnico gestionale
è di Ernesta Rappelli e la
supervisione di Giovanna Poggi,
responsabile del Settore Sociale
Cultulale del Comune di
Montignoso
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
13
CARRARA
Soffitto pericolante alla
scuola elementare Gentili
CARRARA – Soffitto pericolante:
una scuola elementare a rischio. Un
centinaio di bambini si sono dovuti
trasferire in altri edifici per
l’inagibilità del secondo piano della
scuola Gentili di piazza San Giovanni
a Fossola. “Il soffitto dell’istituto
cittadino è pericolante e abbiamo
predisposto immediatamente
l’inagibilità”.
Lo ha detto l’assessore Giovanni
Nannini che poi ha spiegato: “Il
Comune esegue, con frequenza
programmata, sopralluoghi in vari
edifici, ed in particolare in quelli
scolastici, allo scopo di verificare
le condizioni di manutenzione e,
soprattutto, di stabilità strutturale.
Nel corso di una visita di controllo
effettuata da tecnici nella scuola
elementare “Gentili” di Fossola, è
emerso che il soffitto di alcuni locali,
posti al piano secondo ed adibiti ad
aule didattiche ed uffici di segreteria
e presidenza dell’istituto scolastico,
necessitano di opere di manutenzione
straordinaria e in occasione di questo
intervento verrà realizzato la
controsoffittatura dei locali suddetti.
Durante il sopralluogo - continua
l’assessore Nannini - sono state
immediatamente impartite
disposizioni al personale scolastico
presente affinché l’uso dell’edificio
venisse immediatamente interdetto,
e contestualmente sono state
predisposte le prime azioni per la
messa in sicurezza.
Dunque l’ufficio ha ritenuto di
proporre al sindaco Angelo Zubbani
la dichiarazione di inagibilità di parte
dell’immobile fino alla conclusione
dei lavori di manutenzione, mediante
l’emissione di una ordinanza”.
Insomma un sopralluogo, quello che
il Comune ha predisposto alla scuola
elementare Gentili, davvero fortunato
e che comunque fa parte
di un progetto di verifica
costante delle condizioni
degli edifici scolastici.
Un progetto messo a
punto dopo la tragedia
autunnale di Torino:
dove proprio a causa del
crollo di un solaio, perse
la vita uno studente.
Eleonora Prayer
Nominata la commissione
Progetto Donna per le Pari Opportunità
CARRARA - Si è insediata la
Commissione Progetto Donna per
le Pari Opportunità e si è messa
subito al lavoro per promuovere,
appunto, le condizioni di pari
opportunità tra donna e uomo nei
luoghi di lavoro. A seguito della
pubblicazione del bando per la
presentazione delle istanze di
partecipazione, è stata costituita la
commissione, composta dal
Segretario Generale Lino Buselli,
da Wanda Pezzi esperta del settore
eda Michela Rossi designata dal
comitato Pari opportunità che ha
esaminato le domande pervenute,
effettuando l’istruttoria e la
formulazione delle relative
graduatorie. La Commissione Pari
Opportunità risulta, pertanto,
composta dall’assessore Giovanna
Bernardini, dalle consigliere
Rigoletta Vincenti, Maria Mattei,
Silvia Vanelli e da Maria Paz
Almarcegui (CGIL), Bruna Massa
(CISL), Brunella Lucchetti (UIL),
Brunella Devoti (CNA), Rosetta
Grillo (CONFARTIGIANATO),
Daniela Andreani (LEGA COOP
Massa-Carrara), Carla Poggianti,
(CIF), Marzia Margherita Dati
( F I D A PA ) , D a n i e l a P u c c i
(Comitato Pari Opportunità del
Comune di Carrara),Roberta
Crudeli (Volto della Speranza). Le
altre cinque componenti, scelte
perché in possesso di competenze
e esperienze sulle pari opportunità,
Croce Bianca
Tel. 0585 41307
Onoranze Funebri
Tel. 0585 45105
118 ED EMERGENZA SANITARIA
TERRITORIALE
ASSISTENZA DOMICILIARE
TRASPORTI SOCIALI
DISTRIBUZIONE ALIMENTI "BANCO
ALIMENTARE"
SERVIZIO DI ONORANZE E TRASPORTI
FUNEBRI
FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO
PER PRIVATI ED AZIENDE
Sportello Confconsumatori (Assistenza e Difesa dei Cittadini-Consumatori e Utenti)
Servizi e Consulenze in Materia di Ambiente e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
INFO: telefono 0585 41307 - Fax 0585 41130
Via Francesco Crispi, 5 - 54100 Massa www.crocebiancamassa.it
sono: Sabrina Corsi, Silvia Cervia,
Riccarda Bezzi, Frida Alberti, Luisa
Passeggia. L’assessore Bernardini
si è detta soddisfatta per il risultato,
dato che si è cercato di comporre
una rappresentanzaespressa dalla
società civile, capace di grande
progettualità ed energia in difesa
delle donne, in un contesto dove
“il simbolico maschile” è ancora
dominante. Un organismo già
collaudato, come ha evidenziato la
consigliera Maria Mattei,
testimonianza di un patrimonio
forte sulle politiche di genere,
assieme al piano Urban e al centro
studi e ricerche, importanti
strumenti per la lotta all’esclusione
sociale in tutti i settori.
Veduta di Carrara (foto Delia)
Lo Stadio:
un quartiere riqualificato
CARRARA - Lo Stadio
riconquista il suo parco.
Finalmente dopo anni i giardini
davanti al campo sportivo
riacquistano dignità. Non solo
sono stati “restituiti” al
quartiere, all'associazione di
residenti che ne controlla
costantemente le condizioni,
non solo la cancellata lungo
tutto il perimetro consente che
non sia frequentato di notte da
malintenzionati, ma ne sono
stati esclusi anche i cani, per i
quali
però sarà prevista un'area
dedicata, e sono stati installati
diversi giochi per i più piccini.
In questo modo il parco, per
molto tempoquasi inaccessibile
ai bambini che non potevano
convivere con motorini
che lo percorrevano e dovevano
stare attenti alle deiezioni dei
cani, sarà vissuto dagli anziani,
dalle famiglie, dai più giovani
che possono comodamente
sedersi sotto i pini. La
Circoscrizione 3 ha espresso la
propria soddisfazione più volte
per il piano di recupero
dell'area, ma
ancora più contenti sono stati i
cittadini dello Stadio per i quali,
un tempo, il parco era stato un
punto di riferimento e di
incontro, per poi cambiare più
volte nel corso degli anni, fino
a diventare quasi
invivibile. Nuova vita quindi
per i giardini che sono un punto
fondamentale per la vita sociale
del quartiere e una parte
importante di un più ampio
recupero dell'area, che non solo
ha previsto una linea di
trasporto pubblico in più
(l'autobus si ferma proprio ai
giardini) per servire Bonascola,
Nazzano e lo Stadio, ma per il
futuro un progetto riqualificherà
tutti gli spazi. E' prevista infatti
la realizzazione di una rotatoria,
con la conseguente
eliminazione del semaforo, e la
costruzione di un parcheggio
proprio attiguo al museo del
marmo.
Un ponte tra Carrara e Ungheria
CARRARA - La Camera di Commercio di Massa-Carrara
partecipa,ad aprile, in qualità di soggetto partner ad una
missione commerciale multisettoriale a Budapest
organizzata da Promofirenze (Azienda Speciale della
CCIAA di Firenze), in collaborazione con Unioncamere
e il sistema camerale italiano. L'Ungheria occupa una
posizione geoeconomica di grande centralità nell'Europa,
che si sta sempre più allargando verso l'Est ed in particolare
verso i Balcani. La stabilità politica ed economica la
rendono inoltre uno dei paesi maggiormente interessanti
per gli investimenti delle aziende italiane. I settori interessati
dalla missione sono: agro-alimentare, farmaceutico,
chimico-plastico, costruzioni, immobiliare, meccanica,
elettronica, logistica - trasporti, turismo, informatica,
energie rinnovabili, telecomunicazioni. Il progetto è
finalizzato alla collaborazione con il paese straniero,
infatti, per le imprese che manifesteranno interesse, la
Camera di Commercio Italiana a Budapest (partner
dell'iniziativa) realizzerà gratuitamente uno studio di
prefattibilità sul profilo di cooperazione; solo nel caso in
cui tale analisi desse esito positivo, le aziende
decideranno se confermare la propria partecipazione alla
missione. A questo punto la Camera di Commercio Italiana
a Budapest si attiverà per la ricerca di partner e la
predisposizione di un'agenda di incontri d'affari.
Il programma della missione prevede la partecipazione ad
un seminario di presentazione, l'organizzazione di incontri
con aziende ed operatori appositamente selezionati,
eventuali visite presso aziende di particolare interesse.
14
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
RUBRICA SATIRICA
Piano della sosta, piano del commercio,
rivoluzioni, più non mi rabbercio,
cambia la fisionomia di una città,
colpo mortale sotto il taffettà!
Il parcheggio è dramma infinito
di chi va a Carrara e ne esce pentito:
bando alle ciance dell’amministrazione,
non c’è spazio in queste nuove zone!
Vogliono fare i signori, chiudere il centro
una scatola vuota senza niente dentro!
Vogliono fare pagare le soste
e per i cittadini nuove supposte:
adesso per terra è tutto colorato
come quando stendi il bucato
t’affanni per trovare un parcheggio
e cominci a imprecare con sano dileggio.
Ma i consiglieri il posto ce l’hanno
garantito dopo lo scranno
loro, poveretti, non fan fatica
problemi non ne hanno mica
quando vogliono, di notte e di mattina,
alzano la sbarra con una pigiatina
e s’accomodano in piazza II Giugno,
quelli di destra, quelli dal chiuso pugno:
tutti uguali a prender benefici,
casta di nemici diventati amici
e alla faccia di chi li ha votati
loro si sono davvero parcheggiati!
Han preso un pezzo del Colombarotto
per trovar posto se piove a dirotto
ma van tutelati, poveri eletti,
a lavori massacranti tutti costretti
questi numi tutelari dei cittadini
ancora costretti a sborsare quattrini.
Ora tutto il centro è a pagamento
la tariffa si dice in aumento
nuovi parcheggi non ce ne sono
ma per i residenti c’è un abbuono
anche se devono, in questa nuova fase,
pagare per avere auto sotto le case.
Ancora una volta la gente è scontenta
versa soldi e si lamenta
perché nuovi parcheggi non ci stanno
o sono lontani, questo è l’inganno!
Si cerca ancora di fare quattrini
sulla pelle di quei cittadini
che a Carrara vanno a lavorare,
all’Asl, in comune, all’ospedale!
Dalle altre parti paghi il posteggio
se vai a far compere o a passeggio,
qui paghi non per mangiare caviale,
per necessità di servizio essenziale!
Al caro Sindaco che, ancora una volta
la voce della città non ascolta,
mi rivolgo con umile appello,
proprio io, il Baffardello,
e chiedo se sa che via Roma
non è la città di Roma,
e che Piazza Alberica (dove sporcano i
cani)
non ha vetrine di negozio Armani!
Al caro Simone, dell’opposizione,
ora tutto assorto per la sua televisione,
chiedo se dopo aver fatto la pace
s’è accontentato e, come gli altri, tace!
Perché questa città, cari signori,
deve risvegliarsi dagli arditi sopori
ed entrambi sembrate interessati
a tutelare solo i vostri apparati
senza ascoltare chi vi ha mandato
a garantirvi quel posteggio assicurato.
(‘l Bafarded)
“La voce dei cittadini”:
è nato un nuovo comitato
CARRARA - È nato un nuovo comitato in
città. Si chiama “La voce dei cittadini” ed
ha come primo obiettivo di rivedere le
richieste del Comune a proposito dei
maggiori oneri che i cittadini delle aree
PEEP, Bonascola ed Avenza. “Poco dopo la
nostra nascita – spiegano dal Comitato sono fiorite sul territorio una serie di
iniziative analoghe e tutte riconducibili in
qualche modo ai partiti di maggioranza. Ne
prendiamo atto con soddisfazione ma anche
con la necessaria dose di ironia, visto che
alcuni partiti della maggioranza sono
divenuti improvvisamente paladini dei diritti
dei cittadini e rivendicano orgogliosamente
questo ruolo nei confronti
dell’Amministrazione Comunale che vede
loro stessi al governo. Così oggi un po’ tutti,
anche quelli che fino a pochi giorni fa non
avevano nulla da ridire sull’iniziativa del
comune in aree PEEP, propongono ciò che
noi avevamo indicato come traguardo: un
sostanzioso ridimensionamento delle
richieste economiche del Comune, la
rinuncia alle fideiussioni, il riconoscimento
da parte del Comune della possibilità per
gli attuali proprietari di cedere gli immobili
a condizioni di libero mercato, e non al
prezzo cessione imposto dal Comune, il che
potrebbe contribuire anche a ridonare un
certo movimento ad un panorama del tutto
immobile. Ancora una volta dunque –
continuano - ci avevamo visto giusto ma
non possiamo fare a meno di rilevare che il
PD sopratutti ma anche altre forze politiche,
seguendo lodevolmente la nostra iniziativa,
di fatto protestano contro se stesse e
propongono soluzioni molto diverse da
quelle della loro amministrazione. E una
domanda sorge spontanea: ma visto che il
PD e altri partiti della sinistra sono al
governo della città praticamente da sempre
e che i quadri dirigenziali e burocratici del
comune, oltre che quelli politici, sono il
loro braccio armato, non era più logico e
naturale mettere in atto da subito le proposte
che oggi anche loro portano avanti (cioè le
nostre proposte), dando mandato ai loro
rappresentanti di comportarsi secondo queste
direttive ? Insomma non era più logico
evitare di commettere un altro sbaglio invece
che cercare confusamente di rimediarvi in
modo impacciato e scomposto in un
momento successivo? Oggi il PD, con le
proposte apparse sulla stampa locale, dice
una cosa molto diversa da quanto molti
cittadini delle aree PEEP hanno ricevuto
con lettera inviata dal Comune, nella quale
si intima di pagare l’importo richiesto “
entro sessanta giorni”pena gli interessi di
mora ed altre azioni. E come mai solo ora
che il Comitato “La voce dei cittadini” si è
mosso ed è venuto allo scoperto hanno capito
da che parte stavano il diritto e la ragione
? Signori – concludono - credete veramente
di avere dei cittadini ignoranti”?
E.P.
Carrara si è aggiudicata lo “Spremio”
CARRARA - La nostra città ha vinto lo
“Spremio-Flagellum Civitatis 2008”.
“Perché è stato l’ente locale - si legge nella
pergamena donata ai nostri amministratoriche si è maggiormente distinto e impegnato,
nel recente passato e ancora presente, a non
tutelare e valorizzare convenientemente le
pur formidabili peculiarità e risorse naturali
paesaggistiche e storico-culturali artistiche
della nostra comunità”. L'iniziativa è stata
organizzata da Italia Nostra: <I voti - ha
detto Mario Venutelli, presidente della
sezione Apuo Lunense di Italia Nostra —
sono stati raccolti in base ad un sondaggio
svolto tra i nostri soci e i simpatizzanti del
comune di Carrara e di tutta la Lunigiana.
Non hanno partecipato i cittadini di Massa
e di Montignoso”. “Dai dati — ha aggiunto
Giovanni Giromella di Italia Nostra — si
evince uno scontento generale. Non ci
aspettavamo una partecipazione così grande
e soprattutto critiche tanto diverse tra loro,
che sottolineano i disagi e i problemi delle
città e delle loro amministrazioni”.
Analizziamo i risultati dello Spremio: il
riconoscimento è andato al nostro Comune,
che ha incassato diverse percentuali.
Zubbani 19,04%, Conti 13,33%, Segnanini
8,57%, Contigli 0,95, il Comune in quanto
tale 59,04%. Seconda classificata la
Provincia: Angeli 20,45%, Gussoni 3,4%
e la Provincia come tale, 76,13%. Terza
qualificata la Lunigiana: Villafranca con il
suo sindaco Barani34,66%, Fivizzano con
Rossetti 20%, Aulla 18,66%, Pontremoli
10,66%, Mulazzo 5,33%, Licciana 4%, altri
6,66%. “Il premio — ha spiegato il
presidente Venutelli — consiste in una
statua in marmo raffigurante Attila
racchiuso tra le sbarre di una gabbietta.
Questo a significare che se oggi tornasse
Attila dovrebbe essere lui a proteggersi”.
A ritirare il premio per il Comune c’era
Andrea Vannucci, assessore all’Urbanistica.
Buffon ha regalato
un campo di calcio
alla sua città
Gigi Buffon
CARRARA - E' stato inaugurato il Mini Peach:
il modernissimo campetto per ragazzi regalato
alla città da Gigi Buffon. La cerimonia si è
tenuta alla Covetta, alla presenza delle
autorità, dell’assessore allo sport Dante
Benedini, delle telecamere Sky, del presidente
dell’Aic e ovviamente del numero uno
campione del mondo. “E' stato un evento
senza precedenti – ha dichiarato l’assessore
Benedini - perché grazie a Gigi Buffon la città
è andata di nuovo alla ribalta della cronaca
nazionale, dato che Carrara ha avuto l’onore
di essere il primo Comune d’Italia a vedere
realizzata l’opera. Infatti - ricorda l’assessore
allo sport - il portierone della Juve ha ricevuto
come premio dall’Aic (Associazione Italiana
calciatori) per aver vinto i mondiali, il Mini
Peach e ha deciso di donarlo proprio alla sua
città e alla San Marco, società dove papà
Buffon era stato allenatore”. Il Mini-Peach
è un campetto da calcio vero e proprio, in
erba sintetica di nuovissima generazione, che
sarà utilizzato principalmente dai baby
calciatori. A mettere in piedi la struttura ci
ha pensato nel giro di pochissimi giorni la
“Limonta Sport Spa”: un’azienda italiana
leader nella progettazione e produzione di
pavimentazioni speciali utilizzate negli
impianti sportivi. Tenace nella ricerca, creativa
nella progettazione, attenta e precisa nella
realizzazione, professionale e puntuale nel
rapporto commerciale. La richiesta di Gigi
Buffon è stata fortemente sostenuta dalla
società San Marco e dall’assessorato allo
sport del nostro Comune. Uno dei primi a
preoccuparsi del campetto - lo ricordiamo era stato il consigliere della circoscrizione
di Marina, Cristiano Bottici, che aveva
dichiarato: “Gigi Buffon avrebbe potuto
scegliere qualsiasi luogo per far costruire il
Mini-Peach, ma ha scelto Carrara, per il
rispetto, l’amore e l’attaccamento
alla città e ai suoi concittadini”.
Eleonora Prayer
CARRARA
dal 27/02/2009
dal 06/03/2009
dal 10/03/2009
dal 13/03/2009
dal 20/03/2009
dal 27/03/2009
Farmacie
di turno
al 05/03/2009
al 09/03/2009
al 12/03/2009
al 19/03/2009
al 26/03/2009
al 02/04/2009
LEGENDA
Salvo eventuali cambiamenti
FARMACIE IN NERETTO SOTTOLINEATO: turno 24 ore su 24
FARMACIE NON SOTTOLINEATE: turno dalle ore 8,30 alle ore 22,00
CARRARA
NICOLAI
SERAFINI S.
MENCONI
BABBONI
COMUNALE CARRARA
NICOLAI
PIANO
AGLIANÒ
COMUNALE 2
COMUNALE 2
EREDI UGURGIERI
COMUNALE 7
SERAFINI A
MARINA
LENA
CENTRALE
CENTRALE
COMUNALE MARINA
CUGINI SNC
LENA
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
15
16
La Parola al Cittadino
A passeggio nella
Striscia di Gaza
Bunker a Gaza
di Margherita Mazzarella
ASQUELON - La Striscia di Gaza:
pochi chilometri di terra in cui
palestinesi ed israeliani vivono o
muoiono. Da sempre, e forse anche
PER sempre. Ma a Gaza e dintorni
non esistono soltanto il bianco ed il
nero della vita e la morte: nelle città
limitrofe in molti casi si sopravvive.
L’abbiamo scoperto trascorrendo
una settimana ad Asquelon, una
splendida cittadina di mare
israeliana, una di quelle che insieme
alla vicina Sederot ed altre era
costantemente colpita dai kassam
palestinesi durante l’ultima fase di
questa guerra. Eh si, sulle città
israeliane piovono missili, il cui
imminente “atterraggio” in luoghi
della città mai prevedibili con
esattezza è avvisato dal suono di
sirene: da quando si avvia quel suono
inquietante i cittadini di Asquelon
hanno 25 secondi di tempo per
tentare di trarsi in salvo sotto uno
dei numerosi “safe point” di cui
pullulano strade, parchi pubblici e
negozi, ma che non mancano
neanche in nessuna privata
abitazione. Ogni casa israeliana è
dotata di una “safe room”, una stanza
senza finestre, dove tutta la famiglia,
bambini compresi, sa di dover
correre quando parte la sirena. E
proprio ai bambini, in cui vede i
protagonisti in divisa della guerra
del domani, il governo israeliano
riserva specifiche iniziative: esistono
strutture come la “Hamifal”, una
scuola-collegio che ospita i bambini
dalla domenica al venerdì, per
rimandarli a casa dalle proprie
famiglie, quando esistono, soltanto
durante il fine settimana, nella
settimana ebraica compreso tra il
venerdì ed il sabato sera. I bambini
si ritrovano nelle sedi dell’”Hamifal”
ogni giorno dopo l’orario scolastico,
per 5 giorni a settimana: “In un paese
in cui tutti facciamo per legge due
anni di servizio militare – ha spiegato
Ayelet Kleid, una delle educatrici
dell’”Hamifal” di Sederot, diretto
da 30 anni da Mishael Tzafari – ed
in cui tutti fin da piccoli veniamo
educati a correre a nasconderci in
casa e fuori casa quando parte il
suono della sirena, per i bambini del
nostro centro è normale vivere
scappando alla ricerca di un bunker”.
E infatti ad ogni piano della struttura
c’è una stanza buia, senza vetri e coi
muri spessi, capace di ospitare anche
15 persone durante quei 30 secondi
che il kassam ci impiega ad atterrare
da qualche parte, non lontano. Ma
in terra palestinese le cose non vanno
meglio. Né per i piccoli né per i
grandi. La vita quotidiana in una
città affascinante come Ramallah è
fatta di check point, perquisizioni e
posti di controllo gestiti da militari
armati. “La nostra non è vita – ci ha
spiegato Rami Rafaq Nasif, autista
del consolato inglese in Ramallah
padre di tre splendidi bambini
improvvisatosi “guida” per la nostra
spedizione extraisraeliana – perché
siamo prigionieri nella nostra stessa
città: quando usciamo da Ramallah
per un qualsiasi motivo, anche
soltanto per recarci a lavorare,
veniamo controllati, e per i nostri
figli è ormai normale vivere in questo
contesto, in realtà distorto per
creature che dovrebbero pensare
soltanto a giocare”.
Marzo 2009
Degrado al cimitero di Casette
MASSA - Da qualche mese a questa
parte, il cimitero di Casette versa in
una situazione di crescente disagio.
La denuncia arriva direttamente dalla
voce di alcuni residenti della
frazione montana massese, in un
misto di rammarico e delusione.
Come sempre quando ci si deve
misurare con il rispetto per i defunti.
I racconti iniziano tutti nello stesso
modo: il cumulo di spazzatura
accanto a lapidi e cappelle di
famiglia, i fiori e le sterpaglie
accumulati alla bene e meglio contro
un muricciolo. “Per poi raccoglierli
chissà quando”, lamenta un uomo.
La questione diventa ancor più
spiacevole quando coincide con il
lutto per la perdita di un caro: è
capitato che due donne, in una gelida
giornata di inverno, si ritrovassero
da sole a rimboccarsi le maniche per
rimuovere una notevole quantità di
sporcizia proprio lì, dove poche ore
dopo avrebbero dovuto essere
collocati per sempre i resti della
persona amata. Ancora, c’è chi ci
MASSA - Che sulla strada per
Casania piovono sassi non è certo
una novità e le denunce da parte dei
residenti, in questi ultimi anni, si
sono sprecate. “Finalmente –
sbottano in paese – abbiamo visto
alcuni operai del comune all’opera.
Hanno ripulito tutto il versante,
liberandolo da sassi, scope e
cespugli. Peccato che tutto il
materiale rimosso sia stato
accatastato sul lato opposto della
strada, in prossimità del poggio che
piomba sul girone sottostante.
Abbiamo scattato alcune foto
mostrandole ai tecnici del Comune
e quindi invitandoli a provvedere
immediatamente, in quanto è stata
messa a rischio l’incolumità di chi
transita nel tratto di strada
sottostante”. rimuovere tutto il .
L’indignazione dei cittadini
ha parlato di residui di marmo
abbandonati sopra la lapide della
mamma, con assoluta noncuranza.
“Nessuno pretende la perfezione
architettonica. Ma perlomeno un
livello di manutenzione dignitoso e
costante”, affermano i nostri
interlocutori. Sulla pulizia dell’area
interna al cimitero, infatti, si
intrecciano le lamentele più pesanti.
AMICO SANGUE
50 ANNI DI SOLIDARIETA’
Gentili lettori,
Vi ricordo una serie di
appuntamenti che si terranno
nel mese di marzo.
Domenica 15 marzo 2009 si
terrà la Festa in occasione del
53º anno di Fondazione
dell’AVIS Massa.
Tale compito, ricordiamolo, rientra
nel quadro di competenze della ditta
Saie. Altro nodo irrisolto: la chiesetta
situata al piano terra, soprannominata
dalla popolazione “Chiesa degli Ossi”.
E’ qui che dovrebbero essere riposte
le bare in attesa di tumulazione. “Una
pratica che è diventata impossibile –
ci assicurano – da quando la struttura
è usata come ripostiglio di pale e
A. O.
Degrado al cimitero di Casette
Lavori di messa in
sicurezza a Casania
“Abbiamo aspettato con pazienza –
informano i residenti – nella speranza
che, da un giorno all’altro, qualcuno
venisse a portare via tutto il materiale
depositato sul ciglio della strada..
Invece, dopo alcuni giorni, sono stati
rimossi i cartelli che indicavano i
lavori in corso. Qualcuno ci ha detto
che sono finiti i soldi”. Il progetto di
messa in sicurezza di quel versante
prevede la messa in posa di reti
paramassi: “Non sappiamo se il
versante è stato messo in sicurezza –
Premio nazionale ad Alessandra Berti
MASSA - E’ andato ad Alessandra
Berti il premio nazionale “Aics
Donne e Associazionismo 2008-09”.
Con queste motivazioni la giuria
l’ha prescelta premiandola nella
terza sezione: "Per la sua sensibilità
artistica e la sua capacità di
trasmettere sui palcoscenici di tutta
Italia simpatia e femminilità,
portando sempre alta la bandiera
dell’AICS." La cerimonia si è
svolta a Roma ed il premio è stato
presentato da Carla Peruta, della
Commissione Pari Opportunità Aics,
che è anche l’ideatrice. Erano
presenti personalità femminili nel
campo della politica e sociale tra
cui l'onorevole Maria Grazia
Laganà Fortungo, Lucia Franchini
Consigliere Regionale Toscana e
Ida Collu Presidente Ente Nazionale
sordomuti. Il premio ha lo scopo di
rivalutare le figure femminili
secchi”. I più ottimisti mettono le
mani avanti: “E’ una situazione
momentanea, hanno promesso”.
Secondo altri, però, basterebbero un
minimo di organizzazione e più
celerità. “Magari ripassando anche
la vernice sulle pareti”, si sussurra.
Per renderci conto della reale
situazione del cimitero, siamo andati
a Casette di buon mattino. Abbiamo
aperto la porta della chiesa, e vi
abbiamo riconosciuto il ritratto
fornitoci dai nostri lettori. Al piano
superiore, un intero lato del muro è
invaso da sporcizia. Con tanto di
bidone stracolmo. “Non so se siamo
in condizioni peggiori rispetto alle
altre frazioni montane”, rintuzza un
signore, “ma sicuramente alcuni
interventi sono necessari”.
Soprattutto per una piccola
comunità, che deve far fronte con
altre carenze. Vedi, per esempio, i
cellulari costantemente privi di
segnale.
Alessandra Berti (al centro)
con Rosanna Pase
e Carla Peruta
all’interno delle associazioni di
volontariato per valorizzarne la forza
di volontà, l’intraprendenza creativa,
la determinazione e la poliedricità,
e far quindi emergere le specificità
e le competenze culturali
incentivando la presenza delle donne
in tutti i settori delle attività svolte
dall’Aics.
Questo il programma della
giornata:
• Ore 9.00 ritrovo presso la sede
AVIS, in Via Alberica;
• Ore 9.30 Sfilata dei Labari;
• Ore 10.00 Santa Messa Presso
la Chiesa di S. Sebastiano;
• O r e 11 . 0 0 C o n s e g n a
benemerenze donatori presso
l’auditorium San Sebastiano;
• Ore 13.00 Pranzo sociale
presso il ristorante “Torre
Marina”, via Fortino di S.
Francesco,1- Marina di Massa
(ex colonia Fiat).
ma che gli incaricanti stanno
effettuando verifiche sul territorio.
commentano a Casania -. Se i massi
instabili sono stati rimossi oppure se,
andando a eliminare piante e cespugli,
è stato creato un maggior pericolo,
non essendo stato ancora possibile
stendere le reti paramassi. Di fatto il
versante è stato completamente messo
a nudo. Chiaro che se i lavori non
proseguono invece di eliminare il
pericolo, con questo intervento è stato
accentuato”.
Dall- ufficio tecnico del Comune fanno
saper che i lavori non sono sospesi
I residenti denunciano inoltre una
discarica cresciuta laddove una
ditta del Comune ha abbandonato
da una paio d’anni sacchi e teli
che avvolgevano le reti. “A fianco
di questo deposito – spiegano – la
gente ha cominciato a lasciare una
sedia, una cassetta, rifiuti vari.
Nessuno giustifica questo
atteggiamento, ma il buon esempio
deve partire da chi rappresenta le
istituzioni. Invece, proprio il
Comune ha abbandonato rifiuti
dando il “la” a una discarica in
un luogo molto significativo di
Gronda. Uno spazio verde che
invece meriterebbe di essere
attrezzato e non degradato”.
Le “Donne” di Elisa Corsini
al Museo Ugo Guidi
Il “Museo Ugo Guidi” e gli "Amici
del Museo Ugo Guidi - Onlus" per la
Festa delle Donne dell’ 8 marzo,
promossa dal Ministero dei Beni
Artistici e Culturali, presentano la
mostra della scultrice Elisa Corsini.
Sarà presente l’artista che esporrà
disegni e sculture create in relazione
alla ricorrenza. La mostra sarà
introdotta da un intervento critico di
Enrica Frediani.
La mostra allestita nel “Museo Ugo
Guidi” a Forte dei Marmi – Via M.
Civitali 33 Vittoria Apuana – sarà
inaugurata sabato 7 marzo alle ore 16,
con orario 16 – 19.
“Elisa Corsini ritorna l’8 marzo nella
casa-atelier, oggi Museo, che fu abitata
da Ugo Guidi, suo insegnante di
scultura all’Accademia di Belle Arti
di Carrara, con un’esposizione
personale tutta al femminile dal titolo
Il costo del pranzo è di 10 € per
i donatori, 30 € per i non
donatori.
Le prenotazioni si riceveranno
entro il 7 marzo, e potranno
essere effettuate telefonando alla
sede AVIS dalle 17 alle 20 (0585
43152).
Si ricorda inoltre che il giorno
7 marzo presso la sede della
Croce Bianca, sita in via Crispi
si terrà l’Assemblea annuale dei
donatori, dalle ore 15.00 in poi.
Il giorno 14 marzo dalle ore 9.00
alle ore 19.00, presso la sede di
“Le Donne di Elisa”.
La visita della mostra e del museo, ad
ingresso libero, nei giorni successivi
all’inaugurazione è possibile solo su
appuntamento allo 0585-348510 –
3 4 8 - 3 0 2 0 5 3 8
–
[email protected]
La mostra è stata realizzata col
contributo di Salt e Alleanza
Assicurazioni, e con l’adesione
dell’International Council Of
Museums, Regione Toscana, Toscana
Musei, Edumusei, ArteFare, APT
Versilia e APT Marina di Massa.
Per “Cultura in piazza”,
manifestazione promossa dal Comune
di Forte dei Marmi e dalle Associazioni
del territorio, il Museo e la mostra
saranno visitabili gratuitamente dalle
17 alle 19 di e domenica 29 Marzo
con visite guidate.
Via Alberica si terranno le
elezioni per il rinnovo del
Consiglio direttivo dell’AVIS
Comunale. Tutti i donatori sono
invitati a partecipare.
Anna
Manfredi,
v i c e p r e s i d e n t e AV I S
Comunale Massa
Il Centro Trasfusionale è aperto
tutti i giorni feriali e l’ultima
domenica di ogni mese dalle
8.00 alle 10.30
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Martini, presidente
della Regione Toscana,
detta la ricetta anti - crisi
MASSA CARRARA - Occorre lavorare
tutti insieme per affrontare le emergenze.
La Regione attiva la task force per
affrontare la crisi anche del territorio
provinciale.
Di questo si è parlato nel secondo incontro
che si è tenuto a Massa nella sede
dell’amministrazione provinciale, al quale
ha partecipato anche il presidente della
Regione Claudio Martini . “Dal 12
febbraio è già attivo, per tutte le imprese,
un fondo per la garanzie e le cogaranzie
per l’accesso al credito – ha spiegato
Martini -. Basta presentarsi in qualsiasi
istituto di credito per attivare questa
opportunità: è un fondo da 48 milioni in
grado di garantire finanziamenti per
almeno 480 milioni".
"A questo si aggiungono 5 milioni stanziati
per gli ammortizzatori sociali che la giunta
approverà. Per i lavoratori che hanno
perso il posto di lavoro e non possono
contare su altri ammortizzatori sociali,
perché dipendenti di piccole imprese,
atipici o lavoratori a tempo determinato
– ha aggiunto il presidente - , abbiamo
previsto un aiuto una tantum di 1650 euro.
Per chi ha perso il posto di lavoro o è in
cassa integrazione ed ha un mutuo prima
casa ci sono altri 1650 euro”.
Nella sede della Provincia insieme al
presidente della Provincia Osvaldo Angeli
e ai sindaci di Massa, Roberto Pucci e a
quello di Carrara Angelo Zubbani, erano
presenti tutti i rappresentanti delle locali
categorie economiche e sociali.
Un incontro nel corso del quale è stato
possibile parlare anche di Nca e Eaton.
“L’esigenza di fare chiarezza sul futuro
dei Nca è condivisa – ha replicato Martini
–e questo è il momento di tirarsi su le
maniche: istituzioni, forze sociali ed
Crisi artigianato:
controlli preventivi
e non punitivi
Silvio Belatti
Responsabile Sicurezza Cna
MASSA CARRARA - Controlli nei
cantieri preventivi e non puntivi
per non affondare le imprese in
questo momento di difficoltà
economica. Si alle multe in
mancanza dei requisiti previsti
dalla legge e dal nuovo testo unico
ma solo nei confronti di quelle
imprese recidive che non
rispettano le regole nemmeno
dopo essere state avvertite e
redarguite dagli organi di
controllo.
Cna Massa Carrara (www.cnams.it) va in pressing su Asl
Provinciale e Direzione del
Lavoro per cercare di evitare che
l’inasprimento delle sanzioni (e
dei controlli) previste dal nuovo
testo in materia di sicurezza si
trasformi nel colpo mortale per
molto imprese già alle prese con
più di un problema. Su tutti, il
ritardo dei pagamenti delle fatture
per i lavori eseguiti e la stretta
creditizia da parte delle banche.
L’appello di Cna è mirato ad
ottenere maggiore sensibilità da
parte degli organi di controllo nei
confronti dei cantieri precisando
che non significa “non
controllare, ma vigilare affinché
le regole vengano rispettate
mettendo in condizioni le imprese
di colmare l’eventuale mancanza
normativa e burocratica”. Cna
aveva calcolato in 2 chilogrammi
per cantiere il peso della
burocrazia.
Tra le mancanze più comuni da
parte delle imprese che costano
sanzioni tra i 3 e i 9 mila euro: la
mancata indicazione e nomina del
rappresentante del lavoratori per
la sicurezza, la valutazione dei
rischi, la formazione e
informazione del personale, la
nomina del medito competente,
ma anche, per i lavori in appalto
e subappalto, il la mancata
esposizione del tesserino e il
documento dei rischi interferenti
per citarne alcuni. Mancanze che
possono essere sanzionate con
multe salate colpendo anche
aziende virtuose che rispettano
sempre le regole.
“In questo momento – spiega
Silvio Belatti, Responsabile
Sicurezza Cna che ha visitato nel
2008 qualcosa come 460 imprese
in ottica di sicurezza – la mano
pesante può essere l’ultimo
respiro per molte imprese. Chi
sbaglia è giusto che venga
sanzionato secondo quando
stabilito dalla legge; per Cna è
un’ottima cosa che gli organi di
controllo abbiano intensificato i
loro sopralluoghi. Siamo stati i
primi – spiega ancora l’esperto
sicurezza di Cna – a chiedere
maggiori controlli e più rigidità
anche per contrastare il fenomeno
del
lavoro
nero
e
dell’abusivismo”. Linea più
morbida non vuol dire “chiudere
un occhio”, al contrario:
“Controllare con frequenza su
tutto il territorio – precisa Belatti
– stimola le imprese a non
sgarrare e a rispettare le regole;
è la politica della prevenzione e
non quella delle sanzioni a
premiare e crediamo che questa
sia la direzione, soprattutto ora,
da seguire per non incidere
ulteriormente negativamente sulla
già critica vita economica delle
imprese apuane e lunigianesi”.
economiche. Tutti dobbiamo fare la nostra
parte a partire dal governo nazionale che
ho cercato, in tutti i modi, di chiamare in
causa, chiedendo un intervento anche alle
forze di opposizione presenti in consiglio
regionale per cercare di aprire nuovi canali
di comunicazione”. Rispetto alle
prospettive della Eaton, con i lavoratori
in cassa integrazione per 24 mesi, Martini
ha indicato la strada delle
reindustrializzazione .
“Per la Eaton abbiamo 2 anni di tempo
per trovare un imprenditore interessato,
utilizziamo bene questo tempo – conclude
Martini -. Aggiungo solo che questa ricerca
deve essere vissuta come un impegno
comune, di tutti. Io me lo sento addosso,
ma vorrei che uno stesso impegno ci fosse
da parte di tutti, a partire dalle associazioni
degli imprenditori. Mi farebbe molto
piacere se fosse un imprenditore toscano”.
Crisi: 500 mila euro
contro la crisi
Un fondo di emergenza
Dino Sodini
Presidente Provinciale CNA
MASSA CARRARA Cinquecentomila euro attraverso
un fondo di emergenza creato da
Provincia, Comuni e Camera di
Commercio per far fronte, a livello
locale, alla crisi economica. La
grave crisi internazionale rischia
di non far vedere la prossima
estate al 30-40% delle pmi e degli
artigiani apuo-lunigianesi, e di
lasciare a casa fino ad un migliaio
di addetti. Gli ordinativi intanto
sono già calati anche fino al 50%
in tutti i settori. E questo sembra
solo il preludio a tempi ancora
peggiori di quelli attuali. A
manifestare tutta la sua
preoccupazione è Cna Massa
Carrara (www.cna-ms.it) che
rimprovera alla politica locale,
amministrazione provinciale in
primis, di non essersi ancora
adoperata per “far fronte con
misure serie, concrete, e reali”
alla gravissima situazione
congiunturale. Per Cna “è una
situazione surreale” e “grottesca”
quando si perde tempo a discutere
sull’importanza della “e o del
trattino di fronte a Massa Carrara”:
“la crisi non si risolve con un
trattino, ne tanto meno con una
congiunzione – affonda il coltello
il Presidente Provinciale, Dino
Sodini nel dibattito che in queste
settimane ha infiammato i media
locali – ne tanto meno aspettando
che qualcuno ci pensi per noi, e
mi riferisco al Governo. Leggiamo
ogni giorno tanti bei discorsi senza
però arrivare a nessun risultato.
Dove sono le misure a livello
locale? Dove sono le idee? Serve
– tuona Sodini – un intervento
immediato per ridare ossigeno alle
imprese che in questo momento
vivono una fase di apnea
finanziaria. Probabilmente
abbiamo di fronte a noi da 6 a 8
mesi durissimi che non
supereremo senza aiuti anche a
livello locale”.
La proposta dell’associazione
degli artigiani prevede la
creazione di un fondo speciale di
500 mila euro, “meglio di 600”
per consentire alle imprese di
poter avere liquidità. Denaro
messo nel piatto vorace della crisi
da Provincia, Comuni e Camera
di Commercio, e che sarà
concesso, dopo un’istruttoria per
assicurarsi che “la crisi è stata
realmente indotta dalla crisi”, alle
imprese che ne faranno richiesta.
“In questo momento le imprese
non hanno soldi – spiega Sodini
– manca la liquidità. Dobbiamo
garantirla per tappare questa falla
finanziaria e per permettergli di
passare oltre questo momento”.
Il tasso di interesse sarebbe,
naturalmente, “a tasso zero, con
rimborso a partire dal 1 gennaio
del 2010 spalmato in 6-7 anni”.
“In realtà 500 mila euro
servirebbero - spiega il modus
operandi Sodini - per coprire gli
interessi maturati dai prestiti
attivati attraverso i Cofidi e le
banche. Sono queste le risposte
che le imprese si aspettano. Tutte
le altre forme di incentivi non
servono a nulla se non ad essere
il megafono dei proclami della
politica che non ci salvano di
certo”.
17
Consiglio direttivo
Giovani imprenditori
già al lavoro
CARRARA - Stefano Agnesini, 29 anni,
imprenditore nei settori dei servizi alle
imprese e pubblicità titolare della agenzia
STEFANO
AGNESINI
COMMUNICATION (presidente),
Emanuele Gabriele, imprenditore nel
settore automobilistico (vicepresidente ),
Nicola Del Nero, agente di commercio,
Sara Bigini, titolare del negozio di
abbigliamento “Departure” di Marina di
Carrara e Eleonora Novani, titolare del
negozio di abbigliamento “Babybirba” di
Marina di Massa sono i consiglieri di età
compresa fra i 20 e i 40 anni del gruppo
Giovani Imprenditori di Confcommercio
Massa Carrara.
“Il programma di lavoro del nuovo
consiglio è imperniato sul raggiungimento
di quattro obiettivi: lo sviluppo della cultura
d’impresa, la formazione manageriale per
i giovani, lo sviluppo di strumenti
commerciali innovativi e la promozione
del ruolo sociale dell’impresa. A noi preme
soprattutto lavorare per un piano anticrisi
soddisfacente atto ad agevolare tutti gli
imprenditori in difficoltà che, mai come
in questo momento, ne sentono la
necessità” sottolinea Stefano Agnesini.
“Le linee guida del nostro programma sono
largamente condivise dalla base associativa,
perché nate da un brainstorming in cui tutti
erano chiamati ad esprimersi. Vogliamo
far passare un messaggio secondo il quale
aprire e condurre un’impresa richiede una
progettualità chiara e una solida base di
conoscenze, e vogliamo scacciare tutti quei
pensieri negativi che ci affliggono dovuti
proprio alla crisi economica nazionale.
Intendiamo infatti trasmettere ottimismo
e aiutare tutti coloro che intendono aprire
o sviluppare nuove attività d’impresa sul
nostro territorio. E’ nostra volontà inoltre
aprirci a collaborazioni con gruppi di altre
provincie e di altre categorie economiche
perché in fondo i problemi che incontriamo
sono gli stessi e vanno dalla difficoltà di
accedere al credito alla eccessiva burocrazia
che ne deriva.”
Stefano Agnesini sottolinea, infine,
l’importanza della “buona educazione al
servizio dell’impresa,” e si adopererà per
presentare un progetto formativo, un vero
e proprio galateo dei giovani imprenditori,
destinato agli operatori del terziario, con
lezioni su come parlare in pubblico,
scrivere, curare le relazioni con
collaboratori e clienti italiani e stranieri
senza commettere errori. “Il termine
‘galateo’ può sembrare antiquato” dice il
neo eletto presidente “ma allude ad un
insieme di regole di buona educazione,
gentilezza e attenzione all’altro che possono
e devono essere trasferite anche in ambito
imprenditoriale”.
Stefano Agnesini sarà coadiuvato nel suo
incarico dal vicepresidente Emanuele
Gabriele, 28 anni, una vita professionale
divisa fra Massa e Carrara, dove gestisce
un'attività di commercio d’auto (Automare)
concessionaria dei marchi Seat e Nissan
per tutta la provincia di Massa e Carrara
e La Spezia.
“So bene per esperienza quanto le imprese
abbiano bisogno di un supporto finanziario
e manageriale” dice Emanuele Gabriele
“soprattutto le più piccole, se aspirano ad
una crescita vera e non solo alla loro mera
sopravvivenza. Per questo intendiamo
proporre il nostro Gruppo Giovani
Imprenditori come una sorta di “help desk”
per chi cerca soluzioni innovative per lo
sviluppo della propria azienda”.
Isabella Laricchiuta
18
La Parola al Cittadino
Il Pensiero
Marzo 2009
Spazio giovani
Se l’ antisemitismo
ha un volto nuovo
La celebrazione della giornata della
memoria , il 27 Gennaio, in ricordo
della Shoa , terribile strage di
innocenti compiuta dai nazisti , ha
assunto quest’ anno un valore
certamente particolare. Sono infatti
ancora vivide nella nostra mente le
immagini strazianti della tanto
esecrata guerra tra Hamas e Israele.
Tuttavia, premesso l'utopistico e
assolutamente scontato rifiuto della
violenza quale strumento risolutore
di divergenze e tensioni politiche o
culturale , temo di dover interpretare
le reazioni occidentali esplicatesi in
scandalose manifestazioni in cui le
bandiere con la stella di David sono
state bruciate, come il fin troppo
chiaro sintomo di un divagante neoantisemitismo . Se 70 anni fa esso
aveva il volto di Adolf Hitler , oggi
ha invece assunto le sembianze di
Amadineijad , di Hezbollah , di
Hamas e di tutti coloro i quali , in
nome della libertà e dei diritti umani,
sfilano per manifestare il loro
appoggio a milizie terroristiche il
cui unico scopo è la distruzione di
Israele . Non possiamo dipingere
quella dei figli di Sion come una
sindrome di persecuzione o di
isolamento, perchè lo stato ebraico
è realmente isolato, anzi assediato.
Chi manifesta per l'indipendenza
della Palestina dimentica forse che
il governo Israelita ne ha ormai da
tempo accettato l' autonomia,
sfollando tra l'altro i propri coloni
dalla striscia di Gaza . Il vero
problema è il riconoscimento senza
condizioni del diritto di Israele ad
esistere .
Fin troppo facile per noi occidentali
condannare le supposte modalità
violente delle incursioni ebraiche a
Gaza city : non è certo a Parigi o a
Londra che Teheran si riferisce
quando parla di annientamento e
cancellazione dalle carte
geografiche, procedendo inoltre nei
criminali progetti nucleari e
missilistici. Dovrebbe forse
Gerusalemme affidare la propria
sicurezza alle forze di pace delle
nazioni unite ? Le stesse che hanno
consentito ai miliziani di Hezbollah
sul confine libanese di costruire
tunnel e piattaforme missilistiche
a pochi metri di distanza dalle loro
basi ? Quale dei pacifisti stati
europei tollererebbe l’ assassinio di
123 bambini in 5 anni di intifada a
causa del costante lancio di razzi
kassam? Quale nazione che osi
definirsi tale, ignorerebbe il dovere
di garantire l’incolumità dei propri
cittadini? Per non parlare poi della
disinformazione e dell’ odio contro
Eluana tra politica
e magistratura
Sembrava che dopo la sentenza della Cassazione
il “caso Englaro” si fosse avviato verso una
tanto attesa conclusione. Prima almeno che il
Governo italiano si pronunciasse a riguardo.
Giovedì 5 febbraio infatti, dopo una notte di
lavoro, è stata presentata al Presidente della
Repubblica una bozza del decreto, consistente
in un solo articolo, che imponeva l’alimentazione
forzata ad Eluana. Napolitano si è rifiutato di
firmare, giudicando il decreto anticostituzionale.
Si tratta infatti di un decreto contro una sentenza
definitiva, mentre la si sta attuando. Questa
sentenza della Corte di Cassazione stabilisce
che si può interrompere “il trattamento di
sostegno vitale artificiale realizzato mediante
alimentazione di sondino nasogastrico”,
affermando quindi che l’alimentazione forzata
artificiale rappresenta a tutti gli effetti un
Israele fomentato dai vari media,
che hanno incolpato lo stato
ebraico di aver fatto strage di
Palestinesi, dimenticando o
omettendo il modo vergognoso in
cui Hamas si è servita dei civili
come scudo umano ed ha costruito
bunker sotto ospedali e scuole .
Tutti noi sogniamo la pace in
Medio Oriente , ma certamente a
pagarne le spese non può e non
deve essere il popolo ebraico a cui
la storia ha assegnato sino ad ora
un destino fin troppo crudele . Il
ricordo rischia di divenire una
“trattamento sanitario”. Il decreto portato al
vaglio del Presidente della Repubblica nega il
diritto a rifiutare le cure previsto dall’articolo
32 della Costituzione Italiana. Si è aperto così
un conflitto istituzionale tra politica e
magistratura, che intacca il principio della
separazione dei poteri, diventato carattere
fondante delle democrazie occidentali dalla
Rivoluzione Francese in poi. Una legge che
obbliga una persona in coma irreversibile
all’alimentazione forzata va contro gli ideali di
libertà, che non possono e soprattutto non devono
venire mai meno. Aspettiamo ora una proposta
di legge sul testamento biologico, che tuteli
credenti e non credenti, e che permetta ad ognuno
di noi si scegliere in tutta coscienza cosa fare
della proprio vita.
Sara Benedetti
II B Liceo Classico Pellegrino Rossi
sterile speculazione, o peggio,
un’ abitudine insignificante, se noi
tutti non ci impegniamo per
impedire che un passato, solo
apparentemente distante, si ripeta.
Wikipedia ( en.wikipedia.org,
second intifada ) “ Between
september 2009 and janaury 2005
119 children , age 17 and under,
had been killed by Palestinians “;
www.rememberthesechildren.com;
w w w. i f a m e r i c a n s k n e w. o rg ;
Andrea Morigi , Libero , 2006 “
Dal 2000 a metà del 2006 ,
terroristi islamici hanno
massacrato 127 minorenni
israeliani “
NB il numero di bambini israeliani
uccisi varia a seconda delle stime
da 119 a 127 , ma probabilmente
la cifra più verosimile è 123 come
riporta la libera enciclopedia
Wikipedia citando a sua volta la
lista di “ remember these children“
Andrea Aliboni
II B Liceo Classico
Pellegrino Rossi
Violenza, sopraffazione e diritti umani
Dalla "Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani":
Articolo 1
"Tutti gli esseri umani nascono
liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di
coscienza e devono agire gli uni
verso gli altri in spirito di
fratellanza."
Articolo 3
"Ogni individuo ha diritto alla
vita, alla libertà e alla sicurezza
della propria persona."
Articolo 5
"Nessun individuo potrà essere
sottoposto a tortura o a
trattamento o a punizione crudeli,
inumani o degradanti."
In quest'ultimo periodo sembra che
in Italia vi sia la tentazione di mettere
da parte tali diritti, riconosciuti
unanimemente in tutto il mondo.
Negazione e violenza spesso
esercitata sulle donne, che purtroppo
da sempre vedono violati tali loro
diritti in maniera brutale, quando è
violata la loro persona.
Quando sentiamo che molte donne
sono costrette a subire tali torti, in
maniera sempre più frequente e
indiscriminata, viene il dubbio che
non si tratti solo di violenza cieca e
animale, ma quasi di un tentativo,
più o meno cosciente, di ricacciarle
indietro
sulla
strada
dell'emancipazione.
E' drammatico leggere sui giornali,
pressoché ogni giorno, titoli che
introducono notizie sconcertanti sotto
tutti i punti di vista: l'età delle vittime
di queste sevizie, l'orario durante il
quale vengono compiute, le (non)
reazioni della gente che vi assiste.
I provvedimenti proposti dal governo
per fronteggiare tale emergenza non
sembrano essere i migliori; per molti
aspetti rischiano di ricalcare quelli
adottati dal regime fascista negli anni
'30 (uno su tutti: l'idea delle ronde
cittadine); se non adeguatamente
regolamentati, rischiano di creare
soltanto un inasprimento dei rapporti
sociali e della violenza 'legalmente'
organizzata e giustificata: raid
punitivi verso campi nomadi, assalti
a negozi e attività gestite da
extracomunitari, violenze piromani
su clochard…
Il tentativo di sfruttare le paure
primordiali dell'uomo, la diffidenza
verso gli altri e i diversi, alimentata
da pesantissime campagne
mediatiche, sembrano attirare i favori
elettorali del pubblico meno critico,
instillando parole d'ordine violente
e slogan a base di intolleranza, senza
permettere a ognuno di formarsi una
propria opinione sull'argomento,
senza farlo veramente riflettere
autonomamente su ciò che accade
ogni giorno intorno a noi.
Impossibile nascondersi che si tenda
sempre a calcare un po’ la mano sulle
notizie che riguardano i delitti
perpetuati da stranieri, mentre non
si dia sufficiente rilevanza quando a
commettere determinati reati sono
stati dei “bravi ragazzi” italiani.
Forse si desidera che i fatti accaduti
nei vari Centri di Prima Accoglienza
nei mesi appena trascorsi facciano
sì che le notizie titolate come "Stupri:
un arrestato su 4 è un immigrato"
(Repubblica, 20 aprile 2008) abbiano
una maggior presa sui lettori?
Se riflettiamo sul reale significato
del titolo appena citato, ci rendiamo
conto che esiste una realtà ben più
grave, che nella gran bagarre tende
a sfuggirci: i tre arresti rimanenti
coinvolgono cittadini italiani.
Questi casi però sembrano interessare
molto meno l’opinione pubblica, e
prima ancora al circo mediatico,
disposto a concedere, in tali
occasioni, inopinate attenuanti agli
aggressori. Si fa ulteriore violenza
alle donne suggerendo, nei vari casi,
che forse non dovevano uscire la
sera, non dovevano frequentare certi
luoghi, non dovevano truccarsi o
vestirsi in un certo modo…
In un periodo di incertezza
economica e sociale come quello che
viviamo, è più facile appellarsi a
paure indistinte e fluttuanti che alla
nostra parte razionale; ma se invece
di affrontare il malessere, cercando
di individuarne le ragioni, ci
rifugiamo in risposte aggressive e
poco lucide, si perpetua comunque
la violenza e la sopraffazione, verso
le donne come verso i migranti, senza
andare alla radice dei problemi.
Dobbiamo smettere di alimentare
questo meccanismo perverso fatto
di paure indistinte, i tentativi di
esorcizzarla ricorrendo alla violenza
e alla facile creazione di capri
espiatori. Individuare le cause e i
meccanismi che portano alle violenze
sulle donne, fuori e dentro casa; per
tutti noi, individuare cos’è che ci fa
star male, cos’è che crea insicurezza,
cosa ne genera i presupposti, su quali
aspetti intervenire per ritrovare una
serenità personale e sociale, per
soddisfare quel bisogno di sicurezza
cui ognuno di noi legittimamente
aspira.
Individuare il vero nemico dentro e
fuori di noi: creare una cultura, un
ambiente sociale contrario alla
sopraffazione, alla mancanza di
rispetto per la persona; un ambiente
dove gli atti antisociali non siano più
giustificati, ma neanche alimentati,
da un senso di rivalsa o di sordo
rancore verso gli altri.
Un ambiente dove il nostro
comportamento non sia guidato da
piccoli o grossi egoismi, piccole o
grosse impotenze, dove sia più
difficile alzare la mano contro l’altro,
perché non più percepito come
semplice oggetto di soddisfacimento
dei propri bisogni, ma prima di tutto
come persona.
Certo, dovremo sempre isolare i
delinquenti, le persone che compiono
quegli orrendi atti, ma sapremo
individuarli con più lucidità, e magari
prevenire qualche ennesimo caso di
violenza, sulle donne e su tutti gli
altri.
Una proposta: se c’è tutta questa
gente di buona volontà, pronta la
sera a spegnere la televisione e uscire
da casa per ’sistemare le cose’, perché
anziché organizzare delle squallide
ronde non si organizzano degli
incontri di quartiere, dove conoscersi
e ri-conoscersi tra le persone,
discutere di questi temi, esorcizzare
le paure del diverso incontrando e
discutendone anche con gli
extracomunitari, creando vera
integrazione e un tessuto sociale
sano, capace di disinnescare la
violenza e isolare realmente i
delinquenti e i violenti?
Alessandro Borgia
Liceo Scientifico
“Enrico Fermi” Massa (IV D)
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
19
Trasferimenti erariali
i conti per il Comune di Massa
MASSA - E’ davvero sempre più
difficoltoso far quadrare i conti delle
Amministrazioni locali alla luce dei
pesanti tagli apportati dal governo
centrale. Al di là delle evidenti
incongruenze del Patto di stabilità,
che impone ai Comuni una vera e
propria camicia di forza destinata ad
impedire una efficace spesa in termini
di investimenti, la questione sempre
più decisiva è quella della riduzione
dei trasferimenti dallo Stato. E’ bene
chiarire peraltro che si tratta di
trasferimenti che il governo centrale
si è impegnato a garantire nel
momento in cui ha tolto ai Comuni
parti significative della loro capacità
impositiva come nel caso dell’ICI
sulla prima casa o su altre tipologie
di immobili e fabbricati. Dunque si
tratta di atti dovuti che invece
vengono costantemente disattesi con
il chiaro intento di scaricare sugli
enti locali il peso del riequilibrio dei
conti pubblici. In estrema sintesi,
l’esecutivo Berlusconi si presenta
come il risanatore delle finanze
pubbliche facendone pagare ad altri
il conto. In queste condizioni
garantire la spesa sociale, gli
investimenti pubblici e il complesso
delle azioni tipiche dei Comuni è un
compito molto complesso e
soprattutto interamente a carico di
un Ente che è in gran parte privato
della possibilità di reperire risorse.
Le cifre in tal senso parlano chiaro:
il Ministero dell’interno ha
comunicato in questi giorni le
spettanze dei trasferimenti erariali
per l’anno 2009. Sono stati
confermati i tagli già attuati
nell’esercizio precedente
relativamente ai costi della politica
- voce in realtà che comprende molte
funzioni amministrative - (euro
383.161,00) e al maggior gettito per
immobili ex rurali (euro
Verso il 28 aprile
di Carmen Menchini
MASSA- E
anche la
Eaton ha
chiuso. E la
Eaton si
aggiunge alla
Dalmine, alla
Olivetti, alla
Montedison,
solo per
ricordare le più importanti realtà
occupazionali del nostro territorio.
Da anni ormai numerosi studi e
ricerche confermano che la nostra
città è collocata purtroppo
stabilmente ai livelli di molte città
del Sud Italia. I nostri giovani, molti,
troppi, hanno impugnato le valigie
e sono già in viaggio per cercare
altrove il loro futuro. Pensare di poter
uscire da questa situazione
rinnovando la fiducia ad
amministratori svelti solo nel
raccogliere voti e preferenze
personali, sarebbe stata pura miopia.
La Città lo ha capito, e il 28 aprile
dello scorso anno ha fatto la sua
scelta, bocciando coloro che hanno
sempre guardato all’interlocutore di
turno come a un potenziale portatore
1.075.969,22). Per quest’ultima voce
si chiarisce che l’importo certo del
taglio è quello certificato dal Comune
(euro 160.497,49) la differenza
dovrebbe essere restituita ma al
momento non ci sono fondi per la
copertura finanziaria: peraltro non
sono stati ancora trasferiti neppure i
fondi relativi alla certificazione del
2008. A questi dati preoccupanti si
aggiungono ulteriori tagli previsti
nella Finanziaria 2009 che per il
Comune di Massa ammontano ad
euro 264.417,97. Relativamente al
minor gettito dovuto all’esenzione
dell’I.C.I per abitazione principale
il Ministero ha comunicato l’importo
spettante al Comune di Massa (euro
3.177.147,74) sulla base dell’importo
complessivo di euro 2.604 milioni
ad oggi disponibile per l’intero
comparto dei Comuni. Tale importo
è notevolmente inferiore al minor
gettito reale che ad oggi può essere
Alessandro Volpi Assessore del Bilancio
stimato in oltre euro 4.500.000,00 e
che sarà definitivamente certificato
dai Comuni entro la fine di aprile.
Quindi solo per l’Ici si può calcolare
un minor gettito di circa il 30%. Per
concludere, in attesa di eventuali e
poco probabili nuovi finanziamenti,
si può stimare che sulla base delle
spettanze ad oggi comunicate, il
Comune di Massa perderebbe in
di preferenze, coloro che prima di
impegnarsi a risolvere i problemi si
impegnavano a raccogliere voti,
coloro che in questi anni hanno
sicuramente mostrato grandi capacità
di crearsi un largo seguito personale,
ma anche una spaventosa miseria nel
confrontarsi con una realtà tanto
complessa da richiedere un impegno
straordinario per trovare soluzioni
adeguate. Costoro si vantavano di
intercettare la pancia della città, con
la candidatura Pucci-Sindaco ne
abbiamo intercettato il cuore e la
mente.
Con i risultati del 28 aprile 2008 la
città tenta di svoltare.
Questo è l’appello rivolto alla nuova
amministrazione, che ha di fronte a
sé un compito fondamentale, tra i
Circolo Pd: “ Avremo cura di rimarcare
le incongruenze di questa amministrazione”
MASSA - Per mesi siamo stati “bombardati”, durante
la campagna elettorale di Pucci, da spot che inneggiavano
all’avvento di una “nuova” era politica di un “astro
nascente della politica locale”, l’Ing. Roberto Pucci ,
fautore di futura prosperità politica, economica e sociale
della città di Massa. In effetti con l’avvento di Pucci e
dei suoi amici venivano ipotizzati tempi felici, lavoro
assicurato per tutti (da cui il primo atto della dismissione
della “tenda del lavoro”con l’entusiastico avallo di una
parte sostanziale della CGIL il cui Segretario, in un moto
di entusiasmo irrefrenabile, aveva portato in trionfo
Pucci dopo la vittoria al ballottaggio su Neri.
Prosperità per tutti, sicurezza garantita, diminuzione
delle spese della politica, efficienza e trasparenza
amministrativa.
Addirittura veniva ipotizzato Massa ai primi posti nella
classifica delle città italiane più vivibili ( infatti in poco
tempo siamo scesi di oltre 20 posizioni).
I turisti , richiamati da offerte qualitative ed economiche
eccezionali, dalla cura dell’ambiente, dalla mancanza di
polveri inquinanti (in effetti i provvedimenti
dell’Assessore all’Ambiente Ofretti sono stati solo
“annunciati” sui media, ma sono bastati a tacitare
“l’agguerrita” Associazione “Mo Basta”il cui esponente
principale Casotti è ormai parte integrante di questa
maggioranza come Consigliere Comunale.
Il tradimento di queste facili promesse elettorali
rappresenta il vero fallimento morale della
Amministrazione Pucci.
In essa si mescolano dilettantismo, arroganza, povertà
di idee e di proposte, pressappochismo e superficialità.
Sono però eccelse le capacità di occupazione del potere
economico ed Amministrativo. Un’ Amministrazione
che di fatto abbandona al suo destino tutta la zona costiera
dalla Partaccia a Poveromo non prevedendo che pochi
spiccioli del suo bilancio per rilanciare e potenziare un
tratto della nostra città preda di aggressioni naturali
all’ambiente e di incuria, dove i pochi turisti , oltre alla
mancanza di offerte reali e di pacchetti vacanze allettanti
e stimolanti, trovano sporcizia, mancanza di sicurezza
e abbandono reale del territorio. Oltretutto non vengono
offerti programmi estivi degni di nota e di qualità, anche
a causa della pochezza mostrata da chi ha il compito di
governare e proporre tali eventi. Eppure, è stata nominata
anche una delegata per Marina, signora Cinzia Angelotti
profumatamente pagata (25.000 Euro/Annui) per ottenere
risultati vicini allo zero. Eppure, abbiamo altri delegati
che fanno altrettanto e le poche volte che agiscono
causano danni.Eppure, abbiamo personaggi, molto vicini
al Sindaco Pucci che, per tale merito, occupano più
ruoli amministrativi con, ovviamente, più indennità ma
non riescono nemmeno a difendere i loro concittadini
(leggi bollette GAIA), ed in barba al nuovo depuratore
e a quelle parti della città di Massa ancora oggi prive di
fognature e servizi. Il nostro Circolo avrà cura di rimarcare
anche in futuro eventuali incongruenze e sottovalutazioni
fatte da una Giunta ed una maggioranza che finora hanno
dimostrato disattenzione e lontananza da una realtà
costiera da tutti ritenuta essenziale per il futuro sviluppo
economico e turistico della città di Massa.
P.D. Direttivo del Circolo 7 Ronchi- San Giuseppe Vecchio
tanti che quotidianamente l’assillano:
creare una nuova classe dirigente.
Una nuova classe dirigente che
sappia affrontare, sempre e
comunque con umiltà, i problemi di
Marina come quelli di Casette, i
problemi di Romagnano come quelli
di Turano, ma che sia soprattutto
all’altezza di confrontarsi ad armi
pari, con competenza ed
autorevolezza, con le istituzioni
regionali e statali, con i centri
decisionali europei, preparata a
cogliere le opportunità che offre un
mondo globalizzato.
Solo una nuova classe dirigente di
questa levatura sarà finalmente in
grado non solo di affrontare senza
demagogia, ma anche di risolvere i
problemi di Marina, di Casette di
totale circa euro 3.000.000,00. Come
già avevamo previsto purtroppo
avevamo ragione nel costruire il
bilancio di previsione attendendoci
una simile stangata. Certo, la politica
finanziaria del governo Berlusconi
continua a riservarci pessime
sorprese, che per di più ormai non
ci sorprendono neppure.
Alessandro Volpi
Turano e di Romagnano, sarà in
grado di fronteggiare i gravi problemi
della nostra città, che peraltro si
inseriscono in una crisi nazionale e
internazionale particolarmente acuta.
Non è più tempo per il piccolo
cabotaggio, sono tempi in cui si deve
navigare in mare aperto ed è
necessario disporre di spirito di
sacrificio e risorse adeguate per
affrontare e superare la tempesta.
Non sono più tempi per sprecare
energie e denaro per accontentare i
soliti furbetti, per accontentare i soliti
noti, per accontentarsi di insaccare
con il solito trucchetto le solite
preferenze.
Ce la farà l’Amministrazione Pucci
in tutto questo? Ci stiamo provando.
Ci proveremo.
20
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Federconsumatori:
“Bollette irregolari, faremo ricorso”
Gaia: il 23 marzo il giudice sentenzierà
sui ricorsi contro i conguagli del 2005
MASSA- Il tribunale di Massa si esprimerà sui ricorsi
presentati contro i conguagli del 2005 il prossimo 23 Marzo
. “E’ la prima sentenza - ha spiegato Pieroni –vedremo cosa
dirà il giudice di pace. Abbiamo altri sei ricorsi pronti a
partire sul caso del conguaglio
della depurazione”. Questa vicenda è scoppiata a fine
dicembre 2008, quando Enel Gas ha inserito nelle bollette
dell’acqua, per conto di Gaia, questo conguaglio sui costi
di depurazione. Una vicenda che ha portato subito alla
sommossa popolare e il caso non sembra essere assolutamente
chiuso visto che già per la prossima primavera è prevista
una nuova bolletta all’interno della quale dovrebbero esserci
le spese per il conguaglio 2006. “ Ho qui una bolletta da 5
mila euro - spiega Pieroni - arrivata ad un campeggio. Questo
campeggio però ha già fatto la dichiarazione dei redditi
relativa al 2005 e quindi questo nuovo costo, quando lo
potrà scaricare”?
21
Teleriviera
MASSA- La questione delle bollette di Gaia sta facendo
arrabbiare anche i cittadini massesi che ora si trovano anche
a dover fare i conti con il dubbio che le bollette che stanno
pagando non siano del tutto regolari. A sollevare questo
problema Alberto Pieroni responsabile di Federconsumatori
che ha portato all’attenzione di tutti i cittadini una cosa
alquanto strana. Lo stesso Pieroni ha annunciato un ricorso
al tribunale ed ha invitato più volte i cittadini a non pagare
le bollette. “Abbiamo scoperto che il numero della fattura
non corrisponde al numero che poi viene riportato nel
bollettino del pagamento. Per questo motivo ci siamo rivolti
ad alcuni avvocati e anche ad un magistrato che hanno
come noi riscontrato delle irregolarità e per questo abbiamo
deciso di presentare un ricorso. Invitiamo tutti i cittadini a
non pagare”. Pieroni è deciso a portare avanti la sua
battaglia e attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla
giustizia ha intenzione di chiarire questa situazione.
I cittadini chiedono tempi certi sul nuovo depuratore
MASSA -Ancora
non si
conoscono i tempi sull'apertura
del nuovo depuratore, ovvero il
raddoppio dell’ex Caesam, e
quindi su quelli della chiusura
dell'impianto delle Querce. I
cittadini sono stanchi e soprattutto
sono stanchi i rappresentanti del
comitato per la qualità della vita
alle Querce, che nelle settimane
scorse ha incontrato il primo
cittadino Roberto Pucci in un
incontro pubblico che si è svolto
presso i locali della Bocciofila di
viale Roma. L'unica domanda che
i cittadini hanno rivolto al sindaco
Pucci riguardava i tempi di lavoro
che porteranno al raddoppio del
depuratore ex Cersam e quindi
alla tanto attesa chiusura di quello
di viale Roma. Sulla questione dei
tempi di realizzazione, la scorsa
estate, era stata confermata la
volontà di rispettare il contratto:
330 giorni dal momento della
disponibilità dei verbali di
consegna, data che ad oggi
potrebbe anche non essere
rispettata a seguito di diversi
problemi che ci sono stati legati
anche al mancato pagamento di
fatture alle ditte che stanno
lavorando.
"Per ora - ha detto Roberto Pucci
- non ho ricevuto nessuna
segnalazione di possibili ritardi,
pertanto presumo che i tempi
annunciati vengano rispettati. Siamo
arrivati alla fine del 2008 con le
ditte arrabbiate, perché non venivano
pagate e per questo avevano deciso
di interrompere i lavori. Siamo
intervenuti e questa questione è stata
superata. Il problema vero è relativo
alle tubazioni che, per alcuni tratti,
sono previste in area Sin. Il nostro
interesse, come il vostro, è quello
di far finire i lavori, quindi
cercheremo ogni possibile soluzione
che porti all'operatività del nuovo
impianto". Al centro del dibattito
anche la questione legata al
pagamento delle bollette dell'acqua
maggiorate con gli importi della
depurazione relativa al 2005. Importi
che il sindaco ha invitato a pagare
Tarsu: sollecitare i pagamenti ai morosi
MASSA – “Continuano senza sosta le esternazioni dell'assessore Volpi - scrive in una nota Enzo Landi, coordinatore
di Fi verso il Pdl - che continua a denunciare mancanza di risorse economiche, e che secondo le sue analisi
sono causa di difficoltà per l'amministrazione comunale nell'attuare la propria azione nei campi infrastrutturali,
sociali e di sviluppo nel senso più estensivo del termine. Tutto questo - prosegue Landi - ci offre la possibilità
di porre alcune domande e una prima considerazione. È assolutamente legittimo esprimere critiche e pareri
discordanti, ci attendiamo prima del termine della legislatura una proposta su come contrastare o porre rimedi
alle falle denunciate dall'assessore Volpi. La prima domanda che giriamo all'interessato è se ha nostalgia dell'ICI
e se ritiene che sia stato un provvedimento sbagliato abolirla. Le altre domande – per Landi - riguardano il
recupero dei crediti evasi derivanti dalla TARSU: cosa si sta facendo? E perchè non vengono pubblicati i nomi
dei morosi, così come avevamo già chiesto? Ci sono forse motivi particolari o si teme che la pubblicazione possa
mettere in difficoltà l'amministrazione comunale? Perchè non si consigliano i morosi al pagamento delle cifre
così come si sono sollecitati al pagamento degli arretrati GAIA? Che cosa dire poi del finanziamento di 2,8
milioni di euro a GAIA – conclude - spesi per salvare un’ azienda che è nata già piena di debiti? E a che cosa
dovranno rinunciare i cittadini Massesi a seguito di questa spesa? La prima rinuncia noi l'abbiamo individuata
nell'istituzione del fondo per l'occupazione dotato della fantastica cifra di 60.000 euro”.
per non incorrere in sanzioni.
Un nuovo incontro è previsto
proprio nel mese di Marzo, nel
corso del quale il sindaco Pucci ha
promesso che svelerà le date della
fine dei lavori. " Non possiamo
pensare di passare un’ altra estate
con questo depuratore - hanno
spiegato alcune persone presenti
all'incontro -. La situazione è
veramente invivibile e noi non
possiamo sopportare oltre. Da
anni aspettiamo che questa vicenda
si chiuda e per ora abbiamo
ricevuto soltanto promesse”.
22
La Parola al Cittadino
Carcere:
un quartiere
sovraffollato
Teleriviera
Salvatore Iodice
Direttore del Carcere di Massa
MASSA - Un quartiere della città, come
tutti gli altri. Senza etichette o
ghettizzazioni. Il direttore del carcere di
Massa, Salvatore Iodice, si è speso molto
in questo senso: la creazione della prima
squadra di calcio composta da detenuti ed
agenti di polizia penitenziaria, la Galeotta,
è solo la punta dell’iceberg di un
microcosmo che non vuole, non deve essere
ignorato. “Il nostro compito - spiega il
direttore - è garantire la sicurezza ai cittadini
e cercare di educare la popolazione della
casa circondariale al rispetto di leggi e
regole”. Una missione che non nasce ex
novo, ma trae forza dal rispetto di precise
norme costituzionali. La Carta prevede
esplicitamente la promozione di politiche
di reinserimento sociale. Il lavoro, lo sport,
la riflessione. “E’ importante che il detenuto
prenda coscienza degli errori commessi conferma Iodice. Dentro i corridoi e fuori,
però, il miracolo ha i colori sgargianti
(l’arancione, simbolo delle rivoluzioni
pacifiche) della Galeotta. Che, oltre ad
essere un progetto di indiscutibile valore
sociale, si sta facendo apprezzare pure sotto
il profilo tecnico. Attualmente la squadra
è terza in classifica, a 35 punti, nel
campionato provinciale di Terza Categoria.
Piena zona play off, insomma. Una
soddisfazione per il sovrintendente Antonio
Cofrancesco e l' imprenditore Lorenzo
Porzano, nonchè per i 7 carcerati che
militano nella rosa: alcuni hanno mansioni
squisitamente sportive, altri compiti
dirigenziali o giornalistici.
Accanto alle lodevoli iniziative ed alla
buona volontà del direttore Iodice e dei
suoi collaboratori, ci sono poi le criticità
endemiche del sistema penitenziario
italiano. Primo fra tutti il sovraffollamento
delle strutture: Massa potrebbe ospitare
180 unità, ma al momento ve ne sono circa
220. Quando sarà recuperata una parte del
plesso, ne arriveranno altri 100. Nei
prossimi numeri de “La Parola”
continueremo a seguire molto da vicino le
vicende che ruotano attorno al nostro
carcere. Per conoscere una realtà che merita
di essere approfondita, e non voltare le
spalle quando sarebbe troppo facile farlo.
Alessio Orsingher
Potenziato il
settore tessile
MASSA - Carcere: venticinque posti in
più nel settore tessile. Gestito
dall’amministrazione del carcere, il ramo
tessile vede attivi circa 30 detenuti, cui
presto se ne potrebbero aggiungere altri
25 in virtù di un potenziamento
complessivo. Il carcere di Massa, al suo
interno, ospita anche dei capannoni
industriali dove si svolgono varie attività.
Alcune ditte esterne provvedono a fornire
impiego a circa 15 reclusi, cui si
aggiungono una decina di operai “civili”.
I settori interessati sono la falegnameria
e la carpenteria in ferro. “Questo è un
aspetto di assoluto rilievo, perché offre
la possibilità di dare un’occupazione
anche a chi vive al di fuori della casa
circondariale - assicura il direttore. Orari
di lavoro e salari sono regolarmente
disciplinati da parametri sindacali.
Marzo 2009
Viaggio al campo profughi
MASSA - C’è una tela che campeggia nella
segreteria del campo della Croce Rossa di
Marina di Massa. E’ un paesaggio
irregolare, pieno di colori e forme,
luminoso. Al centro c’è una palla infuocata,
arancione e gialla: ricorda un sole caldo.
Come quello che splendeva nel cielo il
primo agosto scorso, quando 105 profughi
provenienti da svariati paesi dell’Africa
vennero dirottati nella struttura di Partaccia.
Sono stati alcuni di loro a dipingere la tela,
in una delle tante sedute pomeridiane
dedicate alla pittura. Sembra passata
un’eternità da quando, lo scorso gennaio,
un gruppetto di giovani, armati solo di
paura e disperazione, occupò l’incrocio
centrale di Via Aurelia, a Massa. Nel
momento in cui andiamo in stampa, stanno
cominciando ad arrivare le prime
concessioni romane: permesso di soggiorno,
status di rifugiato politico, possibilità di
cercare lavoro in un paese lontano mille
miglia per cultura e tradizioni. Dei 105
ospiti iniziali ne sono rimasti 76: 12 hanno
ottenuto il placet del governo nazionale e
sono partiti alla volta di un futuro ancora
da scrivere. Tre si sono visti rigettare la
richiesta: uno di loro, appena appresa la
notizia, è scappato. Gli altri due inoltreranno
ricorso. Ad essersi allontanati senza
preavviso, invece, sono stati 9, nell’arco
di sei mesi.
F acciamo una panoramica del campo: è
pulito, ampio, immerso nella vegetazione
mediterranea. Le camere sono disposte su
due lati: uomini da una parte, donne
dall’altra. Al centro della struttura c’è un
grande gazebo coperto, munito di schermo
e sedie. Dai notiziari internazionali si
attendono informazioni utili, si percorrono
chilometri con il solo clic del telecomando.
Su All Music si cerca l’intrattenimento
leggero. In inglese, soprattutto. La maggior
parte dei profughi, infatti, ha
un’impronta culturale medio
alta. Tanti gli studenti
universitari, per un’età
media che oscilla dai 18 ai
25 anni.. I più volenterosi
frequentano perfino un corso
mattutino di italiano, con
risultati convincenti a livello
sia di comprensione che di
espressione.
La giornata tipo si compone
di appuntamenti fissi e
momenti di libertà. Alle 9,
dopo la sveglia, personale
della prefettura effettua
l’appello. Al termine,
ognuno è libero di fare ciò
che vuole. Alcuni, come
anticipato, partecipano ad
attività didattiche, altri
giocano a carte o a calcio.
Da mezzogiorno e trenta
Profughi al campo CRI
all’una e trenta la mensa apre i battenti per
il pranzo: i locali sono molto spaziosi,
contengono cento posti a sedere. Gli alimenti
vengono forniti da un catering privato, che
tra gli ospiti ha riscosso notevole successo.
Ogni giorno, menu differenziati in base alle
credenze religiose. «Nel pomeriggio, ognuno
può gestire il tempo come crede: il refettorio
riapre alle 19, 30. Ed alle 22 si chiudono le
porte del centro.
E’ bene ricordare che i profughi non hanno
un appannaggio economico in contanti da
gestire. Le spese sono a carico della
Comunità Europea ed è la prefettura a fornire
un quantum in denaro al giorno alla Croce
Rossa per provvedere a ciascun ospite. Qui
si innesta l’aspetto più umanamente toccante
del lavoro del personale: «Quando arrivarono
qui per la prima volta, consegnammo
immediatamente loro un kit di primo
soccorso. Adesso, invece, si provvede al
rifornimento periodico». Un rifornimento
che abbraccia ogni ambito: dalle lenzuola
pulite all’abbigliamento intimo, dalla schiuma
da barba ai pigiami. Le sigarette? Un
pacchetto ogni due giorni. Per qualsiasi
evenienza di carattere medico, inoltre, c’è
l’infermeria. Ciascun ospite ha una cartella
clinica personale, e tutti hanno fatto analisi
e radiografie. Al conforto morale provvede
il dottor Bonvini, psicologo. E’ lui, insieme
al resto del personale, a raccogliere i pensieri
dei suoi interlocutori. E quando le esigenze
spirituali si fanno così profonde
da sembrare ingestibili, c’è il
ristoro della Chiesa: una piccola
cappella, situata vicino alla
mensa, dove cattolici e coopti si
recano per pregare. La religione
più rappresentata, però, è l’islam.
N el parlare dei profughi, i
volontari del Soccorso della Cri
e le attiviste del Comitato
Femminile hanno un entusiasmo
contagioso. Una signora,
addirittura, viene soprannominata
“Mamma” dagli abitanti del
campo. La permanenza apuana,
comunque, sta per finire: entro
un mese e mezzo dovrebbero
arrivare tutti gli esiti degli incontri
romani. Tra gli immigrati, c’è chi
ha già pensato di andare da
parenti o amici. Qualcuno
vorrebbe rimanere qui, lavoro
permettendo.
Alessio Orsingher
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Cooperativa Gioia:
“Per noi è un orgoglio”
Alcuni momenti con il ministro Saleh Meky
MASSA - “Per noi – ha detto Anselmo Ricci,
presidente della Cooperativa Cavatori di
Gioia – è motivo d’orgoglio contribuire ai
progetti dell’Opa e puntare sulla sua
eccellenza”. La cooperativa non è nuova a
progetti di solidarietà, anche se tende a non
renderli noti.
Prossimamente, tre membri della coop
andranno ad Asmara per riparare un
generatore. Il cuore dei cavatori, dunque,
continua ad essere grande e a battere in nome
della solidarietà. Ezio De Angeli ha donato
al Ministro alla Sanità dell'Eritrea, Saleh
Meky, in visita alle cave di Gioia, una piccola
scultura in marmo ed una tela raffigurante
un cavatore chino sotto il peso di un martello:
“Anche l’arte e la cultura – ha detto De
Angeli – devono rientrare nel circuito della
cooperazione internazionale”. Piatti di
marmo e calendari fotografici della
Cooperativa, oltre che libri donati dal
Comune di Massa sono stati consegnati al
Ministro, al suo assistente e alla dottoressa
Caldes per suggellare e rafforzare il patto di
amicizia.
Il sindaco Roberto Pucci purtroppo non ha
potuto intrattenersi per impegni sopraggiunti
e il saluto dell’amministrazione massese è
stato portato dal consigliere Giovanni Ricci.
Il ministro eritreo era quasi commosso per
l’accoglienza che il popolo dei cavatori gli
ha riservato all’interno dell’edificio che
ospita la mensa.
Per l’occasione, il bravo ed esperto cuoco
Rolando Paganini ha organizzato un buffet
a base di prodotti tipici della montagna
apuana.
Un ponte di solidarietà tra Massa e Asmara
MASSA – Dal cuore bianco delle Apuane al cuore nero dell’Africa
per un grande progetto di solidarietà. L’ospedale pediatrico apuano
è impegnato in un progetto sanitario nello Yemen – Eritrea per
azioni di attività di formazione medica trasversale. Il progetto è
sostenuto dalla Regione Toscana, cofinanziato per un periodo di
tre anni con la somma di 120 mila euro. L’iniziativa è nata due
anni fa e ha coinvolto anche l’associazione Un Cuore un Mondo
e la Cooperativa dei Cavatori di Gioia e, in uno scenario insolito
quale il bacino di Gioia a Casette, il Ministro alla Sanità dell'Eritrea,
Saleh Meky, ha voluto toccare con mano la generosità dei cavatori
apuani.
E’ stato accolto con grande entusiasmo alla mensa dei cavatori ed
ha ringraziato la cooperativa per il fondamentale contributo che
consente di proseguire il progetto di solidarietà. Un progetto che,
come ha spiegato la dottoressa Maria Josè Caldes, responsabile
della cooperazione sanitaria della Regione Toscana, rientra nella
strategia della cooperazione regionale e fa riferimento, appunto,
a progetti avviati con l’Eritrea. Si sta lavorando per la realizzazione
di un ospedale pediatrico ad Asmara e soprattutto è stato avviato
un progetto sulla cardiochirurgia pediatrica, a cui aderiscono anche
grazie ai cavatori apuani
equipe tedesche, svizzere ed austriache. “Si sta puntando sulla
formazione dei medici – ha spiegato il Ministro Meky - con
l’obiettivo di far crescere la sanità eritrea e renderla autonoma”.
Il Ministro ha ricordato il rapporto storico che unisce l’Eritrea al
nostro paese: “Vogliamo riattivare una stretta collaborazione con
paesi italiani ed europei, soprattutto con la Regione Toscana dove
il legame è molto forte e spero si mantenga per il futuro. Credo
nella cooperazione internazionale perché porta sviluppo e c’è la
volontà del nostro governo, ora che siamo in tempo di pace, di
allargare i rapporti anche sotto il profilo dell’economia”. Il Ministro
ha una certa predilezione per la nostra terra e la Toscana tutta: “
E’ il luogo che ha cambiato il mondo – ha detto – per la scienza
e l’arte.
La mia speranza è di poter beneficiare delle vostre opportunità ,
per il futuro dei nostri figli”. Come hanno ricordato Giorgio Ricci
e Gloria Cha di Un Cuore un Mondo, l’equipe cardiochirurgica
dell’Opa, presente sia nei Balcani che nello Yemen, ha avviato
in Eritrea importanti contatti medico – sanitari.
Il Ministro Saleh Meky in visita alle cave di Gioia
Solidarietà
Presentazione libro “Sulla scia di una stella cadente”
Questa collana di poesie è stata composta da Debora Matelli
l’indomani di un grave lutto familiare che l’ ha colpita e così l’autrice
ha trasformato, in parole, le sensazioni di dolore, sofferenza ma
anche di speranza provate in quel particolare momento, così doloroso,
della sua esistenza.
Debora, attraverso i propri versi, ha cercato di condividere la propria
esperienza di vita con gli altri con l’intento di offrire, non solo un
sollievo per chi sta attraversando un momento di sofferenza ma anche
una speranza per tutti coloro che vivono i momenti bui della vita.
Attraverso l’elaborazione del dolore Debora ha fatto tesoro delle
piccole cose quotidiane che, nella loro semplicità, rendono la vita
speciale dando così un nuovo senso alla propria esistenza e guardando
con occhi nuovi ciò che prima, per la fretta, il lavoro e mille impegni,
non riusciva a cogliere ossia la vera essenza delle cose e la meraviglia
della natura che ci circonda.
Questa collezione, che costituisce un armonioso mosaico umanistico,
rappresenta la tramatura ideale per raggiungere gli obbiettivi di
civiltà e libertà attraverso un forte impegno umano e civile.
23
MARZO
tempo di
primavera?
No, di disoccupazione
MASSA CARRARA - Come è noto a quanti,
per loro sfortuna, si trovano ad aver
annualmente a che fare con problemi di
disoccupazione,
marzo è il mese
entro il quale
occorre presentare
all’INPS. La
domanda di
disoccupazione
con requisiti
ridotti, pena la
perdita del diritto.
L’indennità di
disoccupazione
con requisiti ridotti è una prestazione
cosiddetta “a sostegno del reddito” e destinata
a quei lavoratori che avendo svolto lavori di
breve durata e discontinui, non hanno
raggiunto il requisito minimo previsto per
ottenere la indenni-tà di disoccupazione
ordinaria. E’ questo il caso del personale
precario delle scuole e lo è sempre più per i
giovani e meno giovani assunti con contratti
di breve durata o licenziati a seguito di crisi
occupazionali dell’azienda. Il licenziamento
è prerogativa indispensabile, in quanto chi
cessa dal proprio lavoro con le dimissioni
non ha diritto ad alcuna indennità. E qui si
inserisce il dramma di quanti, oltre ad aver
perso il lavoro, scoprono di non aver di-ritto
ad alcunchè in quanto, al momento
dell’assunzione sono state fatte loro firmare
anche le dimissioni, spesso
incosapevolmente…
Dunque la disoccupazione con requisiti ridotti
spetta a chi ha svolto almeno 78 giornate di
lavoro nel 2008 (comprese anche le assenze
per festività, ferie e malattia) e risulti
assicurato da almeno due anni e con almeno
un contributo prima del biennio precedente la domanda. Sono escluse dal computo
delle 78 giornate, le cosiddette “assenze
personali” (scioperi, congedi non retribuiti,
ecc.). Come detto, le domande dovranno
essere presentate entro il 31 marzo, pena la
decadenza del diritto. Tali domande devono
essere compilate nell’apposito modulo ed
avere allegato sia il Mod DL 86/88 compilato
dal datore di lavoro e riportante le giornate
lavorate, che il modulo per le detrazioni
fiscali. Da ricordare che i disoccupati hanno
anche diritto agli assegni per il nucleo
familiare. I moduli sono reperibili presso gli
uffici INPS, sul sito dell’Istituto ma anche
presso il Patronato ACLI, dove gli operatori
sono a disposizione per aiutare nella
compilazione e soprattutto per inviare
telematicamente la domanda (purchè
completa!) che sarà così liquidata in minor
tempo. A far data dal 1 gennaio 2008,
l’indennità di disoccupazione con requisiti
ridotti è pari al 35% della retribuzione per i
primi 120 giorni, e al 40% per i successivi
giorni, fino a un massimo di 180 giornate,
nei limiti di un importo massimo mensile
lordo di 844,06 euro, elevato a 1014,48 euro
per i lavoratori che hanno una retribuzione
mensile lorda superiore a 1826,07 euro. Si
parla di loro perché anche questa prestazione
è soggetta alla trattenuta IRPEF alla fonte,
tant’è che l’INPS rilascerà a quanti la
percepiscono, la certificazione reddituale
(mod. CUD). L’indennità è pagata dall’INPS
con un assegno unico, inviato a casa, oppure
con accredito su conto corrente bancario o
postale. Il Patronato ACLI è a disposizione
per tutti i chiarimenti necessari, nonché per
la compilazione delle domande e per l’invio
telematico.
Dottor Giuseppe Vignali
24
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
MASSA
Farmacie
di turno
Salvo eventuali cambiamenti
Domenica 1 Marzo
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 dom. - 8,30 lun. Ramacciotti (P.zza Mercurio)
Lunedi' 2 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 lun. - 8,30 mar. Vinciguerra ( Via Ghirlanda )
Martedi' 3 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 mar. - 8,30 Brunelli ( Romagnano )
Mercoledi' 4 Marzo
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 sab. - 8,30 dom. Ferrarini ( Castagnola )
Giovedi' 5 Marzo
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 gio. - 8,30 ven.Della Tommasina ( Ortola )
Venerdi' 6 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 ven. - 8,30 sab. Stefanini ( Turano )
Sabato 7 Marzo
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 sab. - 8,30 dom. Comunale1 ( P.zza De Gasperi)
Domenica 8 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 dom. - 8,30 lun. Barletta ( P.zza Stazione )
Lunedi' 9 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 lun. - 8,30 mar. Menichetti ( Via Dante )
Martedi' 10 Marzo
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 mar. - 8,30 mer. Ramacciotti (P.zza Mercurio)
Mercoledi' 11 Marzo
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 mer. - 8,30 gio. Vinciguerra ( Via Ghirlanda )
Giovedi' 12 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 gio. - 8,30 ven. Brunelli ( Romagnano )
Venerdi' 13 Marzo
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 ven. - 8,30 sab. Ferrarini ( Castagnola )
Sabato 14 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 sab. - 8,30 dom. Della Tommasina ( Ortola )
Domenica 15 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 dom. - 8,30 lun. Stefanini ( Turano )
Lunedi' 16 Marzo
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 lun. - 8,30 mar. Comunale 1 ( P.zza De Gasperi)
Martedi' 17 Marzo
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 mar. - 8,30 mer. Barletta ( P.zza Stazione )
Mercoledi' 18 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour ))
8,30 mer. - 8,30 gio. Menichetti ( Via Dante )
Giovedi' 19 Marzo
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 gio. - 8,30 ven. Ramacciotti (P.zza Mercurio)
Venerdi' 20 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 ven. - 8,30 sab. Vinciguerra (Via Ghirlanda)
Sabato 21 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 sab. - 8,30 dom. Brunelli ( Romagnano )
Domenica 22 Marzo
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 dom. - 8,30 lun. Ferrarini ( Castagnola )
Lunedi' 23 Marzo
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 lun. - 8,30 mar. Della Tommasina ( Ortola )
Martedi' 24 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 mar. - 8,30 mer. Stefanini ( Turano )
Mercoledi' 25 Marzo
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 mer. - 8,30 gio. Comunale 1 ( P.zza De Gasperi)
Giovedi' 26 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 4 ( Partaccia )
8,30 gio. - 8,30 ven. Barletta ( P.zza Stazione )
Venerdi' 27 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 2 ( M. di Massa )
8,30 ven. - 8,30 sab. Menichetti ( Via Dante )
Sabato28 Marzo
8,30 - 22,00 Dei Ronchi
8,30 sab. - 8,30 dom. Ramacciotti (P.zza Mercurio)
Domenica 29 Marzo
8,30 - 22,00 Nobile ( M. di Massa )
8,30 dom. - 8,30 lun. Vinciguerra (Via Ghirlanda)
Lunedi' 30 Marzo
8,30 - 22,00 Comunale 3 ( Carrefour )
8,30 lun. - 8,30 mar. Brunelli ( Romagnano )
Martedi' 31 Marzo
8,30 - 22,00 Gibellini ( Viale Roma )
8,30 mar. - 8,30 mer. Ferrarini ( Castagnola )
Sanità?
Più facile se hai soldi
e conoscenze
che contano
MASSA - Odissea di due
invalide per ottenere un busto
ortopedico. Ho assistito
recentemente alla presentazione
del libro “Salute e cittadinanza
sociale” del dottor Antonio De
Angeli e, nella discussione, si è
detto chiaramente che le persone
poco abbienti, poco informate e
con bassa cultura, sono quelle
che maggiormente pagano lo
scotto della malasanità.
Mia madre, 81 anni e invalida,
e mia sorella, 58 anni e invalida
al 100%, fanno parte di questa
categoria: disinformate, scarsa
cultura, poco abbienti in quanto
pensionate, ma comunque esseri
umani con eguali diritti di chi è
informato, abbiente ed erudito.
Il calvario ha inizio con mia
sorella: forti dolori alla schiena,
bloccata a letto. Il medico di
famiglia prescrive indagini
diagnostiche: siamo a gennaio e
la radiografia prenotata al cup di
via Bassa Tambura non è
possibile fino al 4 marzo.
Non resta che lo studio privato.
Da persone disinformate,
facciamo la radiografia il giorno
seguente, pagando 60 euro.
L’esito non è confortante. Due
vertebre fratturate per
osteoporosi. Che fare? Da
persone disinformate prenotiamo
una visita dal reumatologo, in
ospedale.
O aspetti mesi o la fai subito,
scucendo la bellezza di 130 euro.
Se ne va così metà della
pensione. Serve un busto,
urgente. E inizia l’odissea tra via
Bassa Tambura e un' officina
della città: i fogli vanno fatti
all’Asl, no, vanno riempiti
dall’officina, e così via, in un
lungo scaricabarile andato avanti
due settimane e più. Poi il busto
va misurato addosso alla persona,
invalida, immobilizzata a letto.
Se vuoi che il tecnico la
raggiunga a domicilio, devi
sborsare 30 euro.
E non è finita. A quel punto, il
busto va collaudato
dall’ortopedico che lo ha
prescritto. Intanto, mia madre,
forse mancandole il braccio
destro in casa, accusa forti dolori
alla schiena. Il medico di
famiglia fa una richiesta per
esame ecografico e radiologico.
Le liste d’attesa sono
lunghissime. Il medico di
famiglia chiede esami urgenti
all’ospedale, con trasporto
assistito. Radiografia ed eco
segnalano il cedimento della
vertebra L2 per osteoporosi.
Manca l’ortopedico di turno e
torniamo in ospedale il giorno
dopo.
Mia madre viene visitata e il
medico riscontra la necessità di
un busto: peccato che dimentichi
il modulo necessario per fare la
richiesta all’Asl.
All’Asl mi dicono che solo
l’ortopedico che l’ha visitata può
riempire il modulo, salvo fare
un’altra visita ortopedica. Siamo
a lunedì 16 febbraio. Chiamo
in ospedale e una gentilissima
infermiera mi avverte che
l’ortopedico che io cerco è in
ferie per oltre una settimana. Mi
rivolgo al medico di famiglia il
quale mi invita a rivolgermi in
via Bassa Tambura ufficio
invalidi. Trovo una dottoressa
umana. Chiama in ospedale e
con mia grande sorpresa,
l’ortopedico che aveva visitato
mia madre non è affatto in ferie.
Propone soluzioni tipo rivolgersi
al distretto di Avenza ed altro,
che poco convincono la
dottoressa e chi è presente al
colloquio, ovvero un altro
ortopedico che, spinto da una
coscienza deontologica, richiama
l’ufficio e si fa carico, il giorno
stesso, di risolvere il problema
di questa “povera anziana”.
Torno all’officina ortopedica con
il sospirato modulo. E’ venerdì
20 febbraio. “Bene, domani lo
portiamo all’Asl”. Lunedì passo
all’Asl: nessuno ha consegnato
il modulo. Dal venerdì sono state
consegnate diverse richieste ma
il nome di mia madre non figura.
Torno all’officina: domani lo
consegniamo. Incontro un
conoscente, influente, e gli
spiego il caso: “Bastava che tu
mi chiamassi e ti avrei risolto
tutto, senza pagare e senza fare
code”. E m’indigno di più: non
voglio corsie preferenziali, esigo
che il diritto di due persone
invalide sia rispettato.
Che dire? Per fortuna ci sono
io. Immaginatevi due persone
invalide senza un punto di
riferimento per sbrigare queste
assurde pratiche… Ci penso e
dico che i diritti delle persone
che dimostrano di non avere
conoscenze che contano sono
palesemente calpestati. E su
questo dobbiamo indignarci tutti.
Il Farmacista informa:
Interazioni fra Guaranà e farmaci
Dottor Mario Alberto Buonocore (direttore Farmacia Comunale 4 Massa)
Il Guaranà, il cui nome botanico è Paulinia Cupana, è una pianta
rampicante originaria dell'Amazzonia. I componenti principali
del guaranà sono: Caffeina (denominata Guaranina), circa il 5%
Teofillina Teobromina Tannini Saponine. In virtù dell'alta
concentrazione di caffeina, questo rimedio viene
utilizzato da secoli, soprattutto come stimolante del sistema
nervoso centrale e tonico generale in grado di aumentare il
rendimento fisico e la resistenza dell'organismo.
Il guaranà viene impiegato anche per le sue proprietà astringenti,
analgesiche e diuretiche, oltre che per controllare l'appetito.
Non trova alcuna conferma scientifica l'impiego del guaranà
come afrodisiaco, né tantomeno come sostitutivo della cocaina
o di altre droghe d'abuso. Per la presenza di caffeina (1 grammo
di guaranà contiene infatti 50 mg di caffeina, che corrispondono
a circa una tazzina di caffè o due di tè), è preferibile assumere
il rimedio al mattino o nel primo pomeriggio e non superare la
dose giornaliera di 3 g. Gli effetti indesiderati più
frequenti sono agitazione, eccitabilità, aumento della diuresi e
cefalea. Alte dosi e/o un'assunzione prolungata possono provocare
insonnia, nervosismo, tremori, palpitazioni, disturbi cardiovascolari e una moderata dipendenza, con sintomi da sospensione
(specialmente irritabilità).
La presenza di caffeina può esacerbare i sintomi dell'ulcera
gastrica. Il guaranà è controindicato nelle persone che soffrono
di ipertensione, problemi cardiaci, insufficienza renale, ansia o
cefalea cronica, nei bambini al di sotto dei 12 anni e nelle donne
durante la gravidanza e l'allattamento.
Il guaranà è contenuto in numerosi integratori alimentari
attualmente in commercio. Per la presenza di caffeina,l'assunzione
del guaranà è controindicata quando si assumono determinati
farmaci, per un aumentato rischio di incorrere in effetti indesiderati.
I farmaci a cui occorre prestare attenzione in caso di cosomministrazione con guaranà sono:
Anticoagulanti es. warfarin (Cumadin): possibili manifestazioni
emorragiche.
Antiasmatici beta2-agonisti es. salbutamolo (Ventolin): possibile
comparsa di insonnia, irritabilità, aritmie, intossicazione da
caffeina (nervosismo, ansia, nausea, vomito, tachicardia,
convulsioni).
Barbiturici (es. fenobarbitale): possibile riduzione degli effetti
ipnotici.
Benzodiazepine (es. diazepam ( Valium), bromazepam (Lexotan):
la co- somministrazione di guaranà può ridurne gli effetti sedativi.
Chinoloni (es. ciprofloxacina, levofloxacina), claritromicina,
contraccettivi orali, eritromicina, teofillina : possibile
intossicazione da caffeina (nervosismo, ansia, nausea, vomito,
tachicardia, convulsioni).
Clozapina: possibile aumento delle concentrazioni nel sangue
del farmaco con possibili effetti avversi ( leucopenia,
agranulocitosi, convulsioni) e provocare cefalea, insonnia,
aumento della diuresi, tachicardia.
Inibitori delle MAO (es. Selegilina): possibile comparsa di
ipertensione, cefalea, intossicazione da caffeina (nervosismo,
ansia, nausea, vomito, tachicardia, convulsioni) anche per 2
settimane dopo l'interruzione.
Psicostimolanti (es. Amfetamine, Metilfenidato, Pseudoefedrina)
possibile comparsa di insonnia, irritabilità, aritmie cardiache.
Litio: per contro, la brusca sospensione dell'assunzione di guaranà
può scatenare i sintomi da intossicazione da litio (nausea, diarrea,
debolezza muscolare, sudorazione, tremori). E' inoltre
documentata l'interazione con alcuni alimenti, fra cui:
Succo di pompelmo, Tè, Caffè, Cioccolato, la co-somministrazione
di guaranà può provocare intossicazione da caffeina (nervosismo,
ansia, nausea, vomito, tachicardia, convulsioni).
Bevande Alcoliche: la co-somministrazione di guaranà può
aumentare il rischio di intossicazione da alcol.
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
La Giornata Internazionale San Giuseppe (19 Marzo)
Festa del Papà
della Donna
MASSA - La Giornata Internazionale
della Donna, comunemente definita
“Festa della Donna” celebra le conquiste
sociali, politiche ed economiche delle
donne ed è una festività internazionale
celebrata in moltissimi paesi del mondo
occidentale l'8 marzo. Durante questo
giorno si usa regalare mimose.
Originariamente l'8 marzo era una
giornata di lotta, specialmente
nell'ambito delle associazioni
femministe. Oggi il vero significato di
questa ricorrenza è andato quasi perduto,
lasciando il posto ad una festa
caratterizzata da connotati di carattere
commerciale.
L'origine
La prima giornata internazionale della
Donna fu celebrata il 28 febbraio 1909
negli Stati Uniti in seguito alla sua
dichiarazione da parte del Partito
Socialista Americano.
La data dell'8 Marzo deriva da una
leggenda tramandata nei circoli di
sinistra francesi negli anni '50, secondo
la quale si sosteneva che a New York
alcune donne operaie avrebbero
condotto tali proteste l'8 marzo di tutti
gli anni a partire dal 1857.
Fra gli altri eventi storici commemora
l’incendio della fabbrica Triangle,
avvenuto a New York nel 1911, dove 148 persone, la
maggior parte donne, persero le loro vite.
L'idea di istituire una giornata internazionale della
donna fu per la prima volta presa in considerazione
all'alba del ventesimo secolo con lo sviluppo
dell’industrializzazione. Nel 1910 si tenne la prima
conferenza internazionale delle donne a Copenaghen,
nella “Casa del Popolo” chiamata poi "Ungdomshuset".
Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi
istituirono la “Giornata internazionale della Donna”,
una festa per celebrare la lotta femminile per
l'uguaglianza sociale.
L'anno seguente, la giornata mondiale della donna
venne celebrata in molti paesi. Poco dopo ci fu
l'incendio della fabbrica Triangle causata dalla
precarietà delle misure di sicurezza.
In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata
internazionale della donna fu rilanciata dall'UDI
(Unione Donne Italiane) associando nel contempo
alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della
mimosa.
S. C. S.
MASSA - Nella tradizione popolare, San
Giuseppe, sposo della Vergine Maria, è il
santo protettore dei poveri e dei derelitti,
poiché i più indifesi hanno diritto al più
potente dei Santi. In questo giorno, si
ricorda la sacra coppia di giovani sposi,
in un paese straniero ed in attesa del loro
Bambino, che si videro rifiutata la richiesta
di un riparo per il parto. Questo atto, che
viola due sacri sentimenti: l'ospitalità e
l'amore familiare, viene ricordato in molte
regioni con l'allestimento di un banchetto
speciale. Così in alcuni paesi della Sicilia,
il 19 marzo di ogni anno, si usava invitare
i poveri al banchetto di san Giuseppe. In
questa occasione, un sacerdote benediva
la tavola ed i poveri erano serviti dal
padrone di casa.
In alcune città, il banchetto veniva allestito
in chiesa, e, mentre due sacerdoti
servivano i poveri, un terzo predicava per
nove volte, tante quante le pietanze che
venivano servite. San Giuseppe è anche
il simbolo della castità, e quindi tutore
delle ragazze da marito. Molti proverbi e
poesie popolari contengono
raccomandazioni a San Giuseppe, per
trovare marito. Questo santo è una delle
figure più care alle famiglie ed è uno dei
beati ritenuti più potenti per la concessione
delle grazie. Oltre a proteggere i poveri e
le ragazze, San Giuseppe, in virtù della
Premio nazionale di poesia
“Massa incanto a primavera”
MASSA - L’associazione a.M.A.A.&S.,
È lieta di annunciare la fioritura di un
nuovo premio letterario di poesia a
carattere nazionale, sul nostro territorio
di massa carrara. Il premio, che si
chiamerà “massa incanto a primavera”, si
prefigge come scopo quello di “catturare”
l’interesse culturale del nostro bel paese,
focalizzandone l’attenzione sul nostro
meraviglioso comprensorio, per celebrarne
la bellezza e le straordinarie qualità
naturali.
Al concorso, promosso dal poeta, simone
domeniconi, si partecipa con una o
massimo due poesie (edite o inedite, anche
già premiate, a tema libero, senza limiti
di lunghezza, per lasciare ad ogni autore
la massima libertà di espressione), ognuna
in 6 copie, di cui 5 copie anonime e non
firmate, mentre solo una dovrà contenere
i dati dell’autore (nome – cognome –
indirizzo – telefono fisso – cellulare – e-
mail – cenni autobiografici – la dichiarazione
firmata che le opere sono di propria creativita’). Il
bando scade il 30 aprile 2009. La giuria, che può
annoverare alcuni tra i migliori giurati della nostra
provincia, stilerà una graduatoria di merito di 15
classificati: al 1° class. Andranno 600 euro, al 2°
300 euro, al 3°,4°,5° 200 euro; inoltre verranno
Premiazione di alcuni poeti
anche assegnati alcuni “premi speciali”
tra cui uno ad una poesia religiosa, mentre
uno verrà assegnato ad una lirica sul tema
della mamma. Una sezione particolare del
premio, che prenderà il nome dal poeta
massese recentemente scomparso, emidio
mosti, riguarderà i migliori poeti della
provincia di massa carrara. La cerimonia
di premiazione si terrà presso il centro
road, in viale roma, 287, ronchi massa, in
data 31 maggio 2009, alla presenza di
autorità, stampa e personalità della cultura
e dell’arte. Verrà inoltre assegnato anche
un “premio alla carriera” ad un artista di
fama internazionale, residente nella
provincia di massa carrara. Per
informazioni rivolgersi a simone
domeniconi (340 / 77 828 46 oppure 0585
/ 488404)
E-mail: [email protected]
Sito: www.Premioincantoaprimavera.It
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sua professione, è anche il protettore
dei falegnami, che da sempre sono i
principali promotori della sua festa.
La festa del 19 marzo è anche
associata a due manifestazioni
specifiche, che si ritrovano un po' in
tutte le regioni d'Italia: i falò e le
zeppole. Poiché la celebrazione di San
Giuseppe coincide con la fine
dell'inverno, si è sovrapposta ai riti
di origine romana ed agraria, effettuati
nel passato pagano. In
quest'occasione, infatti, si bruciano i
residui del raccolto sui campi ed
enormi cataste di legna vengono
accese ai margini delle piazze. Quando
il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo
scavalcano con grandi salti, e le
vecchiette, mentre filano, intonano
inni per San Giuseppe. Questi riti sono
accompagnati dalla preparazione delle
zeppole, le famose frittelle, che pur
variando nella ricetta da regione a
regione, sono il piatto tipico di questa
festa. Con la festa di San Giuseppe si
saluta definitivamente l'inverno e si
comincia a sentire il profumo della
primavera, così le vicende stagionali
e gli antichi riti si uniscono con la
festosità e la devozione dei cristiani.
G. C. Colosso
Regolamento
per la tutela del
decoro negli
uffici pubblici
MASSA - E’ questa una regolamentazione che
alcuni cittadini vorrebbero vedere applicata negli
uffici degli Enti pubblici della nostra città.
Quando si entrava in un ufficio aperto al pubblico,
non molto tempo fa, si poteva trovare, al massimo,
un crocifisso, l’immagine del presidente della
Repubblica, i calendari dei carabinieri e, volendo
esagerare, una bellissima foto del figlio in palestra.
Adesso è tutto cambiato, al diavolo il rispetto per
le istituzioni, al diavolo l’esempio per i nostri
ragazzi, al diavolo il riguardo per le persone che
entrano in quegli uffici e sono costrette a subire
la prepotenza di quei dipendenti pubblici
(fortunatamente non molti), sprecisi, maleducati
che riempiono l’ufficio di caricature dei “vari”
uomini politici, barzellette di dubbio valore morale
e aneddoti di una zotica e inaudita volgarità.
A questi signori bisognerebbe spiegare che non
sono a casa loro e che per questo dovrebbero
avere un minimo riguardo per la “ RES publica”.
Fumetti in Provincia Inaugurato l’asilo nido “Una viola al polo nord”
MASSA CARRARA Dal 15 Febbraio al 15
Marzo 2009, nei locali
della provincia di Massa
Carrara e in special
luogo nelle cittadine di
Pontremoli e Villafranca
in Lunigiana, è allestita
una vasta e ricca
rassegna di eventi
collegati al mondo del
fumetto e non,
nell'occasione sarà
possibile vedere in
anteprima i nuovi
fumetti dell editore
Steam Press. Inoltre
saranno a disposizione
di chi è interessato i
numeri zero di
numero 1 di Solenero,
giallo-supereroico-noir,
presente alla scorsa
fiera del fumetto
LUCCA COMICS 2008,
d e l l ’ a u t o r e
pontremolese Michele
"mad Mitch" Biagi,
nuovo volto del fumetto
nazionale
e
rappresentante della
nuova generazione
fumettistica. Si può già
trovare il suo Solenero
N.1 e Vincent DeVille N.
Zero nelle edicole e
fumetterie - librerie
lunigianesi e parmensi
e sul catalogo
"Anteprima".
G. C. C.
Presenti il sindaco Pucci e l’assessore regionale Simoncini
MASSA- E’ stato inaugurato alcune
settimane fa, all' interno della struttura
dell' Opa, il primo asilo aziendale
della provincia di Massa Carrara.
All’inaugurazione hanno partecipato
le massime autorità dal sindaco
Roberto Pucci all’assessore regionale
Gianfranco Simoncini . Un progetto
che ha visto la luce grazie alla
caparbietà del presidente dell’Arci di
Massa-Montignoso Nino Mignani che
ha lavorato moltissimo per raggiungere
questo obbiettivo L'asilo nido, con
sezione di spazio gioco, nasce da un
progetto presentato alla Regione
Toscana in seno al bando per la
costruzione di servizi per la prima
infanzia.
Il titolare del progetto è l'Arci di
Massa-Montignoso, il servizio è
gestito dalla Coop. L' Aurora che è
inserita nella rete educativa Ali per
Volare; sono partners del progetto
l'azienda Asl di Massa Carrara e la
fondazione Monasterio.
“Alla base- ha spiegato Mignani- c'è
il pensiero pedagogico di Gianni
Rodari al quale ci siamo ispirati per il
nome dell'asilo e dello spazio gioco”.
Il nome dell’asilo appunto “Una viola
al Polo Nord” titolo di un racconto di
Gianni Rodari. Una giornata di grande
festa ha accompagnato l’inaugurazione
di questo spazio che potrà ospitare sia
i bambini delle dipendenti dell’Asl
ma non solo. Un progetto che è costato
tanta fatica ed impegno e che
ora invece è diventato realtà
“ Ora vogliamo che questa
importante realtà diventi
patrimonio di tutto il
territorio- ha spiegato
Mignani- Questo progetto è
la dimostrazione che quando
si riesce a creare la giusta
sinergia tra gli enti è possibile
raggiungere traguardi
importanti “.
Inaugurazione dell' asilo all'OPA
26
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
oroscopo
del Mese
Ariete 21\03 – 20\04
Amore: avrete molte inimicizie
aggressive e dannose,
proteggetevi. amichevole con
partner ed amici. Denaro: non
tutto il male viene per nuocere: farete ottimi
affari.
Toro 21\04 – 20\ 05
Amore: non badate alle nubi
passeggere che portano incertezze
sulla vostra stabilità sentimentale,
tutto si risolverà entro la metà
del mese. Denaro: vi si presenteranno piccoli
guai economici.
Gemelli 21/05 - 21/06
Amore: come un uragano busserà
alla vostra porta una vecchia
fiamma che ancora non vi ha
dimenticato. Starà a voi decidere
come comportarvi! Denaro: lavoro in vista!
Cancro 22/06 - 22/07
Amore: il vostro rapporto di
coppia è in crisi ma verso la metà
del mese vi saranno dei
miglioramenti, abbiate pazienza!
Denaro: sono previsti dei rientri economici
molto proficui.
Leone 27/07 - 22/08
Amore: problemi enormi con i
partner troppo spendaccioni che
approfittano della vostra nobiltà
d’animo per frugarvi nel
portafogli! Denaro: attenzione al lavoro!
Alcuni colleghi non vi considerano
all’altezza e tramano contro di voi!
Vergine 23/08 - 22/09
Amore: non dubitate del vostro
rapporto amoroso, attorno a voi
ci sono persone che vi invidiano
ma ormai ci avete fatto il callo!
Denaro: verso la metà del mese avrete una
sorpresa graditissima!
Bilancia 23/09 - 23/10
Amore: farete un incontro
decisivo verso la fine del mese
con un letterato che vi cambierà
la vita. Denaro: alti e bassi!
Scorpione 24/10 - 22/11
Amore: godetevi la felicità col
vostro amore e non temete, i
giorni difficili se ne sono andati
ed il cielo è blu!!!!
Denaro: il lavoro vi porta buoni guadagni.
Sagittario 23/11 - 21/12
Amore: vi aspettano viaggi
avventurosi. Sarà un bel mese da
trascorrere a stretto contatto con
luoghi, persone, avvenimenti al
di fuori del vostro tram tram giornaliero!
Denaro: si prevedono delle spesucce!
Capricorno 22/12 - 20/01
Amore: siete confusi poiché
rincorsi da un ex che torna dal
passato ed uno recente! Mettetevi
l’anima in pace, siete irresistibili!!!
Denaro: guadagni ottimi.
Acquario 21/01 - 19/02
Amore: farete nuove amicizie
che arricchiranno la vostra vita.
Si prevede un viaggio non
lontanissimo ma stimolante.
Denaro: alti e bassi sul lavoro.
Pesci 20/02- 20/03
Amore: verso la metà del mese
i vostri rapporti col partner
torneranno ad essere ottimi.
Denaro: il lavoro procede ma rimarrete
sbigottiti poiché invano di rubarvi i meriti
OCCHIO VIGILE SULLA CITTÀ
Zone verdi: quale futuro
per il Monte di Pasta?
MASSA - Si parla spesso di
riqualificazione delle aree verdi
comunali ma di fatto, da decenni,
tutto è rimasto immutato ed allora
ci si domanda: perché dalle parole
e dai progetti non si passa ai fatti?
I cittadini si sono stancati di tanti
bei discorsi ma di nessun risultato
concreto.
Urge al più presto una seria
riqualificazione del Parco del
Monte di Pasta mediante la messa
in sicurezza dei camminamenti,
una nuova viabilità pedonale per
consentire la piena fruibilità del
patrimonio pubblico, il
miglioramento dell’estetica, una
costante pulizia e potatura delle
piante e della flora esistente ed
un controllo continuato per
impedire a chiunque di
danneggiare e sporcare il
territorio. Interessante e
facilmente attuabile sarebbe ad
esempio la creazione di un orto
botanico con visite guidate per i
turisti e la creazione di una
stazione ornitologica per
l’inserimento di avifauna
selvatica, in ambiente urbano,
con vari percorsi naturalistici.
Inoltre l’installazione di giochi
per bambini e la realizzazione
delle necessarie opere di messa
in sicurezza potrebbero allietare
mamme, bambini ed anziani.
E non ultimo: il Comune
potrebbe reimpiantare gli arbusti,
che ogni anno, soprattutto durante
la stagione invernale, vengono
tagliati e rimossi, aumentando il
degrado e il rischio di frane del
monte. Massa ha bisogno di
spazi verdi ben tenuti e curati!
Basta fare un rapido giro per la
città per rendersi conto che,
attualmente, le zone verdi
presenti in centro sono poche,
tanto che si contano sulla dita di
una mano, e tutte, o quasi, mal
tenute. Unica “mosca bianca” nel
desolato panorama massese è
dato dal Parco di Camponelli, un
tempo denominato “Parco dei
Ciliegi” per la presenza di quelle
meravigliose piante che in
primavera riempivano di profumi
e di fiori il parco e che, poi, sono
state tagliate e, inspiegabilmente,
mai più reimpiantate. Il
sopraindicato giardino è l’unico
in città ad accogliere bambini ed
anziani in tutte le stagioni, con
giochi adatti per l’infanzia, un
campetto da calcetto, tavolini e
panchine. I cittadini lo
apprezzano molto, tant’è che il
parco è sempre affollato.
L’amministrazione comunale non
deve dimenticare che le aree verdi
hanno un ruolo importante
soprattutto per quelle persone
che, per l’età e problemi di salute,
non possono recarsi al mare per
godere di un po’ di fresco o anche
per incontrare altre persone e
scambiare quattro chiacchiere.
Non ci vogliono grandi interventi
ma semplicemente attivarsi
concretamente per rendere più
vivibile ed accogliente la nostra
zona che, avendo una vocazione
turistica, deve essere dotata delle
strutture necessarie per renderla
gradevole a tutti coloro che la
scelgono come meta di vacanze.
.
Avv. Debora Matelli
A RUOTA LIBERA
Riconoscere il disturbo
specifico dell’apprendimento
MASSA - Luca frequenta la
prima elementare e non sa ancora
leggere. Tenta di copiare alla
lavagna, ma sempre con una
grande fatica. I suoi compagni
scrivono già osservazioni e
filastrocche, rime e proverbi.
Luca oggi ha ricevuto la scheda
ed è contento perché ne ha parlato
con i suoi amichetti e forse,
chissà, magari ci scappa anche
un regalino…ma la mamma ha
il viso scuro e la cosa non è un
buon segno,perché sulla sua
pagellina ci sono tutti cinque. C’è
crisi stasera in famiglia. Papà e
mamma discutono animatamente
e arrivano alla conclusione che
se Luca non scrive è perché non
si impegna abbastanza. Luca non
capisce e si sente umiliato. A
scuola lavora, ma a volte proprio
non ce la fa più e allora si alza,
gira per la classe e si diverte a
prendere le penne ai più
bravi,quelli che la maestra
chiama alla lavagna e che stanno
sempre attenti. “Cosa sta
succedendo?”Forse Luca, anche
se la diagnosi può essere
prematura, è un dislessico, ha
cioè un disturbo specifico
dell’apprendimento, o D.S.A, che
si manifesta infatti proprio nel
processo di letto-scrittura e
interessa tra l’8 e il 10% degli
alunni. E’ bene chiarire subito
che il ragazzo affetto dalla D.S.A.
non soffre di un ritardo mentale
che gli impedisce di apprendere
come i suoi compagni, bensì
soffre di una condizione
neurobiologica che,fin dalla
nascita, non gli permette di
codificare il linguaggio in
maniera veloce e soddisfacente.
Apprendere il linguaggio scritto
e automatizzarlo per lui è davvero
un problema, perchè le sue abilità
non si sono sviluppate nel modo
consueto. L’insegnante preparato
dovrebbe allarmarsi quando
l’alunno inizia a confondere suoni
simili, a saltare righe e parole, a
non memorizzare le tabelline, i
giorni della settimana, a
confondere la destra con la
sinistra. Spesso il bambino
dislessico è anche disgrafico, con
scrittura disarmonica, incerta, a
volte indecifrabile. Può fare errori
continui ed essere quindi
disortografico o ancora aver
difficoltà nel calcolo aritmetico.
I D.S.A. dunque riguardano
alcune abilità specifiche che non
permettono una completa
a u t o s u f f i c i e n z a
nell’apprendimento.
Una visita al neuropsichiatra ed
eventualmente alla logopedista
dovrebbe essere presa in
considerazione dalla famiglia che
dovrebbe
sostenere
psicologicamente il figlio per
evitargli frustrazioni e una
d e m o t i v a z i o n e
all’apprendimento.“…Luca vale
davvero tutti quei cinque della
sua pagellina?”… E in classe,
non umiliamolo con troppe
correzioni, ma insieme agli
specialisti, costruiamo per lui dei
percorsi condivisi che tengano
conto delle sue difficoltà, lo
motivino e lo valorizzino.
Evitiamogli per favore
l’impotenza di insuccessi
prolungati che un domani
possano creargli ansia, perdita di
autostima o anche depressione,
patologie sempre in agguato.
Rossella Di Maria
docente e psicopedagogista
Corrado Guzzanti a Carrarafiere
CARRARA - Corrado Guzzanti
arriverà in tour a Carrarafiere.
Un evento come è stato detto
dall'assessore alla Cultura del
Comune di Carrara, Giovanna
Bernardini e da Giacomo
Loprieno dell'Orchestra Sinfonica
di Massa- Carrara, che catalizzerà
l'attenzione sulla nostra
zona.Sono previsti, infatti, arrivi
da tutta Italia per vedere il "satiro"
più famoso del paese. Nel corso
della sua carriera, si é
specializzato nelle imitazioni di
personaggi appartenenti al mondo
della politica, del giornalismo,
del costume e della
religione,talvolta inventandone
di nuovi traendo ispirazione da
comportamenti tipici della società
in cui viviamo. Chi non conosce
Corrado Guzzanti e i suoi
innumerevoli personaggi?
Ebbene avremo modo di
applaudirlo l'8 maggio alle 21,30
a Carrarafiere. I personaggi di
Corrado Guzzanti possono essere
divisi in due categorie principali:
da un lato le creazioni originali,
quali il regista Rokko
Smithersons, l'istrionico e
"coatto" adolescente Lorenzo, il
santone Quelo, la procace
conduttrice Vulvia, il gerarca
fascista Barbagli e il poeta
Brunello Robertetti; dall'altro le
imitazioni di personaggi
reali, come Emilio Fede,
Antonello Venditti, Gabriele La
Porta, Giovanni Minoli, Umberto
Bossi, Romano Prodi, Francesco
Rutelli, Giulio Tremonti, Fausto
Bertinotti, Gianni Baget Bozzo,
Edward Luttwak, Vittorio Sgarbi,
Gianfranco Funari e Walter
Veltroni.Divenuto famoso
nel 1992 come comico di punta
dello show televisivo Avanzi, da
allora Guzzanti ha partecipato a
quasi tutte le trasmissioni
satiriche di Serena Dandini. Tra
Corrado Guzzanti
il 2002 e l'anno successivo ha lavorato
con Marco Marzocca. Il caso Scafroglia,
corrosiva striscia satirica quotidiana in
cui Guzzanti chiarí definitivamente al
pubblico le sue convinzioni politiche.
Iniziate già le prevendite, a Marina di
Carrara da Pianeta Fantasia, a Marina di
Massa da Zannoni Dischi.
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Lettera aperta al Signor Lettera aperta al Signor
Sindaco Angelo Zubbani Sindaco Roberto Pucci
Gentilissimo Sindaco, abbiamo deciso di scrivere questa
lettera perché se fossimo venuti tutti nel Suo ufficio ci
sarebbe servita l’aula magna del comune… Siamo gli
abitanti, i tanti lavoratori, i genitori che portano i figli a
scuola, siamo tutti coloro che non riescono a spiegarsi il
motivo che ha portato a creare i parcheggi a pagamento
proprio in questo periodo dove arrivare a fine mese è
sempre più difficile. Tante persone che abitano in questa
zona, sicuramente sono stati suoi elettori, perché certi che
Lei fosse vicino ai problemi della gente, e adesso proprio
Lei ci crea un disagio enorme, perché il pagamento del
parcheggio per le famiglie cui la macchina serve per andare
a lavorare, e vivono con poco più di mille euro al mese
non è un problema da poco non crede ??? Perché chi viene
a lavorare a Carrara, e magari si ferma a mangiare qui per
risparmiare, si ritrova a dover pagare un parcheggio; perché
tanta gente deciderà di andare nei centri commerciali o a
Massa per fare una passeggiata tra i negozi o per mangiare
qualcosa. Certo se ci fossero meno ubriachi la sera per
strada volendo si potrebbe parcheggiare più lontano….
Caro Sindaco Lei avrà un miliardo di ragioni ma noi
semplici cittadini, lavoratori, negozianti abbiamo dei
semplici stipendi e le due macchine in una famiglia le
abbiamo veramente sudate e ci sono necessarie per la vita
quotidiana. Purtroppo non siamo tutti così fortunati di
avere villette con garage. Per molta gente pagare il
parcheggio significherà magari fare meno spesa e Le
assicuriamo che in questo periodo non sono parole scritte
per riempire un foglio. Caro Sindaco provi a mettersi nei
nostri panni, provi a pensare cosa farebbe al nostro posto
se Lei dovesse togliere dei soldi alla Sua famiglia, se fosse
Lei a dover togliere da un reddito familiare di poco più di
mille euro i soldi di un parcheggio Si metta una mano sul
cuore e non deluda chi ha creduto in Lei. Tanta gente La
considera diverso, La considera un Sindaco speciale e
proprio per questo Le chiediamo di non lasciare sulla
scrivania questo appello ma di ascoltarci e venirci incontro.
Certo ormai le righe blu sono fatte, ma si potrebbero
lasciare per tempi migliori se proprio non si possono
eliminare. Sicuramente la gente preferirebbe che i soldi
pubblici fossero utilizzati per sistemare le strade, i
marciapiedi o fare altri parcheggi e non per dei parchimetri
che ci tolgono il sonno…….
Confidando nella sua umanità speriamo veramente di cuore
che le parole di tanta gente non rimangano semplicemente
un articolo di giornale ma siano ascoltate come noi abbiamo
ascoltato Lei quando aveva bisogno di noi.
Il Sindaco Pucci e la sua amministrazione si avviano ad
un anno di vita e, forse un po’ in ritardo presenta le linee
programmatiche. E’ il segno oggettivo che la sua Giunta
non ha ancora decollato. I problemi di fatto rimangono
irrisolti: la chiusura di Massa Servizi sembra divenire un
miraggio. I costi della politica non sono diminuiti ed era
questa una esigenza primaria che era stata espressa
dall’onda di cambiamento che aveva permesso di vincere
le elezioni e che aveva individuato nei “baracconi” creati
dalla politica i mali della cattiva amministrazione;
baracconi che rimangono tutti in piedi con i loro mali ed
i loro debiti: GAIA, CAT, CERMEC, ASMIU, EVAM, ecc.
La macchina comunale è rimasta quella che era nella sua
inefficienza. Il piano strutturale rimane cosa segreta e
poco illustrata e diffusa a scapito della tanto proclamata
trasparenza. L’attività concreta sembra impaludarsi in
alcuni acquitrini che erano stati segnalati come i mali e
i pericoli della passata giunta: si pensi al progetto di Riva
dei Ronchi. Il Piuss si rivela sempre di più un libro dei
sogni. In effetti sul piano pratico si sono visti solo i
provvedimenti sul traffico che riteniamo concreti e quindi
positivi, al di là dei risultati che non si possono valutare
nel breve termine. Il Bilancio partecipato e l’operato
dell’assessore alle finanze sono cose altrettanto buone ma
scontano se non sostenute il pericolo della deriva di
operazioni di facciata.
Anche sul piano politico le cose non si risolvono, rimane
una spaccatura con il PD locale che sembra essere
irrisolvibile per la rigidità delle parti, ma ciò è oltremodo
dannoso perché se ne avvantaggia il centro destra, dove
Amorese del PDL si diverte addirittura a giocare come il
gatto con i topi, consapevole che l’intera situazione devolve
tutta in suo favore. Pucci non deve accettare tutto ciò;
glielo deve impedire l’orgoglio politico di rappresentare
il desiderio della città di veder cambiate le cose, glielo
deve impedire la coscienza personale e l’ambizione di
voler davvero lasciare un segno nella vita sociale della
comunità.
Pucci apra al PD, un invito alla collaborazione al governo
della città, almeno faccia il tentativo, a quella parte che
vorrà starci, se ci sarà, ma faccia ciò non garantendo in
vecchio politichese poltrone e prebende, ma anzi all’opposto
con proposte di coinvolgimento concrete che garantiscano:
la realizzazione di 5 punti delle sue linee programmatiche;
una conduzione dei “baracconi” degli enti derivati e
partecipati improntata alla responsabilità, con metodi
davvero drastici e propri di una vera e propria questione
morale; e soprattutto la riduzione della giunta a 5/6
assessori, prettamente tecnici, dalla quale dovranno uscire
i segretari dei partiti della coalizione. A questa nuova
primavera di intenti nessuno potrebbe e dovrebbe sottrarsi
perché costituirebbe un segnale davvero chiaro di volontà
di cambiare strada. Il Sindaco Pucci deve e può avere
grande ruolo in ciò per il bene della comunità, e noi
pensiamo anche per la salvezza della sua amministrazione.
Lettera firmata
Rubrica
Giuliana
cerca
affetto
Nino Ianni
Il cane del mese
MASSA - La storia di Giuliana
dimostra quanta cattiveria ed egoismo
alberga nell'animo umano.
Nel marzo del 2004 Giuliana, cosi
affettuosamente ribattezzata dai
volontari di Montepepe, che dal mese
di agosto dello stesso anno l'hanno
prelevata dal canile municipale di
Massa, è stata trovata legata, dagli
agenti della Polstrada, presso il casello
di Aulla.
Ferita e denutrita , con evidenti segni
di una recentissima gravidanza, era
stata legata nottetempo al gard rail che
delimita l'autostrada in direzione nord,
nei pressi di Aulla.
Subito soccorsa dal personale Asl,
prontamente allertato dagli agenti, il
cane, pitt.bull femmina, manto nero,
circa tre anni, è stato portato in pronto
soccorso. La cagna, nonostante le
numerosissime ferite al muso e agli
arti, si è resa immediatamente
disponibile alle cure e all'attenzione
del medico di turno e, di fronte
all'incredulità dei presenti, è venuto
meno il luogo comune che i pitt bull
sono cani aggressivi e pericolosi.
Da un accertamento per sapere se il
cane fosse stato iscritto all'anagrafe
canina è emerso che Giuliana aveva
impresso sulla coscia destra un
tatuaggio che la collocava iscritta
all'anagrafe canina di Firenze. Il
personale Asl di Massa ha fatto
ricerche per ritrovare il proprietario,
risultando un personaggio inaffidabile
e pericoloso.
D'ufficio si è preferito soprassedere
ed affidare la cagna alla nostra
associazione che si è resa subito
disponibile alla sua definitiva
collocazione nel rifugio di Montepepe.
Probabilmente Giuliana ha fatto da
partner per l'addestramento ai
combattimenti e dai segni delle
gravidanze avute, è stata usata come
fattrice per cani di quella razza da
destinare alla stessa fraudolenta
attività. Dall'agosto del 2004 Giuliana
è diventata ospite del nostro rifugio.
E’ giocherellona e grazie ai volontari
tutti la cagnolona si è perfettamente
ripresa dalle sue brutte esperienze e
per dimenticare, aspetta con
impazienza Giulia, la figlia del
presidente Roberto Guelfi, che le ha
insegnato a fare la foca e a giocare in
allegria.
Giuliana, come tutti gli altri ospiti di
Montepepe, aspetta una nuova
occasione, per avere una nuova
famiglia e dare tutto quell'affetto che
nonostante la fama di cattivo cane
saprà certamente dare a chi le darà
quella fiducia che cerca.
Cinema
27
di Zack Snyder
“Watchmen”
"Watchmen" è uno dei film più attesi del 2009. Il film è la
trasposizione cinematografica della miniserie fumettistica di 12
numeri creata da Alan Moore e Dave Gibbons.
"Watchmen" è ambientato nel 1985, Nixon è stato eletto per la terza
volta presidente e sul mondo incombe la minaccia di una guerra
nucleare con l’ Urss.
Quando viene ucciso il Comico, uno degli ex compagni di Rorschach
l’ex vigilante decide di scoprire questo complotto; si mette in contatto
con i vecchi compagni supereroi: Dottor Manhattan, Gufo Notturno,
Spettro di Seta e Ozymandias. La loro missione diverrà quella di
vegliare e salvare l’umanità. Ma chi sveglierà Watchmen?
Cinema
di Fernando Meirelles
“Blindness”
“Blindness” è tratto dal magnifico romanzo di Jose Saramago. Con
queste parole si apre questo film: “Non penso che siamo diventati
ciechi, lo siamo sempre stati”. “Persone che possono vedere ma non
vedono”.La trama ha inizio con un uomo che sta guidando la sua
macchina, in mezzo al traffico quando all’improvviso il suo mezzo
si ferma al semaforo e non riparte più. Passano pochi instanti e
l’uomo non riesce a vedere più nulla se non un biancore lattiginoso.
L’uomo ruberà la macchina ad un passante per recarsi subito
all’ospedale e per farsi visitare. Il giorno dopo si risveglierà privo
della vista. Questa specie di morbo colpisce molte persone, i primi
che accusano tali sintomi verranno subito portati in ospedale. Tra
loro vi è la moglie di un medico che sarà l’unica a non essere stata
contagiata, la donna è la sola che riuscirà ad usare la propria vista
e caricherà su di sè tutto l’orrore che vedrà con i propri occhi.
L’ottantenne Meirrelles è un regista molto fisico e i suoi due
capolavori precedenti sono stati “City of God” e “The Costant
Gardner”.
Musica
dei Vision Divine
"9 Degrees West Of The Moon"
"9 Degrees West Of The Moon" è il nuovo concept power metal
degli ormai celebri Vision Divine che riscoprono l’apprezzatissima
e perfetta voce di Fabio Lione, la stella dei famosissimi Rapsody
e degli Athena (un gruppo prog a mio parere molto sottovalutato).
L’album presenta dieci tracce, "Angel In Disguise" è un semi lento
eccellente, il pezzo che più colpisce è la furia "The Killing Speed
Of Time". Il merito del risultato professionale del cd va attribuito
anche alla chitarra di Olaf Thorsen. E’ doveroso ricordare la bravura
del tastierista Alessio Lucetti, un mago degli effetti elettronici che
regala a chi ascolta questo piccolo capolavoro delle fortissime
emozioni. Il cd è stato prodotto dal finlandese Timo Tolkki, chitarrista
e cantante dell’affermatissimo gruppo scandinavo Stratovarius,
Cos’altro possiamo dire, buon ascolto!!!
Biblioteca di Massa
Le nostre segnalazioni tra i duecentotrenta acquisti del mese
Il giorno prima
della felicità
di Erri De Luca
Don Gaetano è un uomo tuttofare,
portinaio di un caseggiato nella Napoli
dell’immediato dopoguerra. Cresciuto
in orfanotrofio, ha imparato che il narrare
è l’antidoto alla solitudine. Questa sua
capacità viene messa a disposizione del
giovane protagonista del romanzo,
soprannominato “’a scinnia”la scimmia,
per la sua agilità. Attraverso i racconti
di don Gaetano conosciamo la Napoli
offesa e umiliata durante l’occupazione
nazista, capace poi di riscattarsi attraverso una insurrezione partita
proprio dal popolo senza nessuna guida, senza nessun cappello, come
ha dichiarato l’autore stesso in una recente intervista. Conosciamo
gesti coraggiosi e umane viltà. Il giovane assorbe come una spugna
tutto ciò che don Gaetano gli racconta, si nutre di quella saggezza.
Attraverso quei racconti cresce, fa le sue esperienze, conosce l’amore
che si consuma in fretta e quello che lascia il segno, impara a
conquistarsi il rispetto della gente. Sarà poi un addio, una partenza,
a dare al giovane la definitiva consacrazione di uomo, portando a
compimento le parole del suo maestro Don Gaetano “t’aggia ‘mparà
e t’aggia perdere” devo insegnarti tutto e poi devo perderti.
Tutte le novità ed i cataloghi su www.bibliotecamassa.it
La Parola al Cittadino
Marzo 2009
presenta
Il calciatore "Roberto Mussi"
Roberto Mussi è nato a Massa il 25 Agosto del
1963. La sua strepitosa carriera calcistica ebbe
inizio sin da piccolo, proprio nella squadra della
sua/nostra città. A soli 18 anni ne era già un titolare
nel campionato Interregionale. Dopo due anni di
Interregionale la squadra ed il suo promettente
terzino furono promossi in Serie C2.
Fu al suo quarto anno nella Massese, all’età di 21
anni, che venne acquistato dal Parma; con i ducali
esordì in Serie B, purtroppo in una sfortunata
stagione di retrocessione in Serie C1. Divenne uno
dei titolari inamovibili e giocò tutte le partite per
ben due anni sotto la guida dell’allenatore Arrigo
Sacchi.
Divenne un pupillo del Mister di Fusignano, a cui
lo stesso Roberto è tutt’ora estremamente grato per
le possibilità di crescita che gli ha offerto e per gli
insegnamenti che gli ha impartito. Fu proprio Sacchi
che gli regalò le più grandi svolte della sua carriera:
lo portò con sé al Milan nel 1987 e lo convocò nella
Nazionale Azzurra nel 1993.
Diventare parte del Team di Milanello fu per Roberto
la realizzazione di un sogno, non solo per sé stesso
ma per tutta la sua famiglia, da sempre simpatizzante
per il Club Rossonero. Giocò nel Milan due anni,
disputando 30 partite e vincendo lo Scudetto nel
1988 e la Coppa Campioni l’anno successivo; la
Champions League strappata con un 4 a 0 allo
Steaua Bucarest nel maestoso campo di Barcellona
è il successo che Roberto ricorda ancora oggi con
maggiore emozione. Nel 1989 iniziò la sua
avventura nel Torino Football Club, qui rimase per
cinque stagioni vincendo la Coppa Italia nel 1993
e conquistando finalmente la maglia Azzurra. Si
apre qui un capitolo davvero importante per la sua
carriera: l’esordio in Nazionale risale ad una gara
di qualificazione ai Mondiali contro la Scozia.
Sebbene in seguito Sacchi gli preferì nel suo ruolo
il milanista Mauro Tassotti ed il parmense Antonio
Benarrivo, Mussi fu convocato nella rosa dei 22
per i Mondiali del 1994. Scese in campo contro la
Nigeria nello storico ottavo di finale che vide gli
Azzurri sotto di una rete per tutta la partita. Per
Roberto fu una gara indimenticabile, non solo per
il caldo torrido a cui gli avversari erano ben più
avvezzi degli Italiani, ma soprattutto per il calibrato
e vincente assist che offrì sui piedi del fenomenale
Roberto Baggio. Mussi fu schierato anche in
semifinale ed in finale, nella gara decisiva ma
sfortunata del 17 Luglio contro il Brasile. Annovera
in tutto 11 partite in maglia Azzurra, l’ultima delle
quali fu contro la Germania ad Euro 96.
Dopo i Mondiali di USA 94 tornò a Parma, per
rimanervi fino al 1999 e vincendo la Coppa UEFA
nel 1995 e la Coppa Italia nel 1999. In totale ha
giocato ben 250 gare nella massima serie ed iI suo
vagare dietro al pallone lo ha portato in alcune delle
più belle città d’Italia tra cui Milano, Torino e
Parma; è quest’ultima quella in cui ha vissuto
i momenti più belli grazie al calore
e all’accoglienza della sua gente
ed alle meraviglie offerte dalla
città stessa.
Ha avuto inoltre l’onore di
giocare con Campioni strepitosi
del calibro di Baresi, Gullit,
Van Basten, Baggio e molti
altri e di stringere indissolubili
rapporti di amicizia con
alcuni compagni di squadra;
come lui stesso racconta è
ancora in contatto con
Chicco Evani, amico
d’infanzia oltre che ex
collega, con Luca Fusi,
attuale allenatore del
Real Marcianise e con
Gianfranco Zola,
attualmente allenatore
d e l We s t H a m .
Roberto Mussi
allena oggi il
settore giovanile
della Massese e
gestisce il centro
s p o r t i v o
“ C o l l i n e
M a s s e s i ” ,
comprensivo di
Calcetto, Pallacanestro,
Pallavolo e Palestra; è noto
nella nostra città per le sue
prodezze calcistiche ma
anche per l’estrema
educazione e disponibilità
che ha sempre dimostrato
all’apice della carriera così
come adesso.
Roberto Mussi
28
Sergio Battistini
Roberto Mussi
Fabrizio Lorieri
Marco Rossi
Francesca Piccinini
Alberigo Evani
Luigi Benedetti
Roberto Mussi indossa
la nuova Collezione
Acquafredda P/E 2009".
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
L'Avvocato risponde
NON TUTTI SANNO CHE
Rivalutazione
immobili
un' occasione
da non perdere
MASSA - Il decreto legge 185/2008,
cosiddetto decreto anticrisi,
recentemente convertito in legge
n.2/2009, ha introdotto lo strumento
della “Rivalutazione dei beni
immobili“ ovvero la possibilità di
adeguare il costo storico di acquisto
degli immobili a quello corrente
attuale per far emergere, nel bilancio
di esercizio 2008, i plusvalori latenti
in essi contenuti, valori tanto maggiori
quanto più datato sarà stato l’acquisto
originario.
La legge di per sè non rappresenta
una novità ma la sua specifica
applicazione, che richiede comunque
una puntuale e rigorosa valutazione
professionale, ne contiene una molto
importante.
Già in passato erano stati adottati dei
provvedimenti che consentivano la
rivalutazione degli immobili, legge
342/2000 e decreti 162/01 e 86/02 ad
esempio, ma tutti, pur avendo una
valenza civilistica, avevano un fine
prettamente fiscale comportando
l’emersione di valori latenti ma, anche
e soprattutto, di materia imponibile
e quindi d’ imposte da versare.
Ebbene in questo caso la rivalutazione
potrà essere anche solo di tipo
civilistico e permetterà di portare alla
luce i plusvalori latenti degli immobili
senza necessariamente far sorgere
materia imponibile in capo all’azienda
e consentendo al tempo stesso di
iscrivere nel patrimonio aziendale un
“Avanzo di rivalutazione”.
I benefici sono facilmente intuibili:
migliora la rappresentazione della
realtà aziendale ed il rating bancario
ma, soprattutto, si origina una riserva
di rivalutazione adatta alla copertura
delle eventuali perdite, senza ricorrere
a provvedimenti di riduzione del
capitale o a rifinanziamenti dei soci,
il tutto ovviamente da un punto di
vista strettamente giuridico e
contabile.
Sul piano fiscale, la rivalutazione non
comporterà alcuna conseguenza,
nessun obbligo di tassazione dei
maggiori valori, sarà gratuita ma,
ovviamente, ininfluente sulla
deducibilità degli ammortamenti e
sulla tassazione in caso di vendita
dell’immobile. Questo, a meno che
non si scelga, liberamente e ripetiamo
senza obbligo alcuno, di pagare un
imposta sostitutiva.
Il pagamento dell’imposta con
aliquote del 3% e del 1,5% a seconda
che si tratti di beni ammortizzabili
(uffici o capannoni industriali) o beni
non ammortizzabili ( unità ad uso
abitativo e terreni non edificabili),
per di più rateizzabile in tre anni, darà
consistenza anche sul piano fiscale
alla rivalutazione civilistica, seppure
con decorrenza dall’anno 2013 e
2014.
Pagando oggi un importo
relativamente basso del 3% o del
1,5% si avrà un beneficio fiscale
collegato ai maggiori ammortamenti
con decorrenza 2013 ed un
significativo risparmio d’imposte
(nell’ordine del 31,4 %) in caso di
vendita effettuata dal 2014.
In conclusione, la rivalutazione di
tipo civilistico si presenta come un
importante opportunità da non
lasciarsi scappare sia per la gratuità
fiscale sia perché non dovrebbe ( ma
il condizionale è d’obbligo) essere
riproposta nei prossimi anni.
L’affrancamento sul piano fiscale,
invece, posto che le imprese
dispongano delle risorse finanziarie
per pagare almeno nell’immediato la
prima rata dell’imposta, pone dei
problemi di valutazione molto più
delicati in ragione del basso costo
attuale rispetto ad significativo
risparmio fiscale rimandato, però, di
almeno 5 anni .
Ermanno Cervone
Dottore Commercialista
Il Promotore
Finanziario informa
“ Ho sottoscritto nel 2002 una polizza vita presso uno sportello di Poste Italiane,
credevo che il capitale fosse garantito invece mi è arrivata una comunicazione
dalle Poste dove mi si dice che il mio capitale si è dimezzato.
E’ una cosa possibile? Grazie.
Un lettore
Dr. Pierpaolo Bertilorenzi
MASSA - Sì, quello che mi scrive
è probabilmente accaduto. Poste
Italiane emisero all’inizio degli
anni duemila delle polizze vita
rivolte ai risparmiatori prudenti
finalizzate a garantire a questi
investimenti a basso rischio. Dalla
nota informativa che
accompagnava i titoli assicurativi
risultava che la polizza aveva
ricevuto dalle agenzie di rating la
classificazione 3A, conferita a
strumenti finanziari caratterizzati
da bassa rischiosità e veniva
garantito il rimborso, a scadenza,
del capitale. Il prodotto finanziario
in realtà consisteva in polizze index
linked collegate a prodotti
altamente rischiosi. Le polizze
hanno inevitabilmente sofferto le
avversità dei mercati finanziari,
con gravi perdite del premio
(capitale conferito) versato da parte
dei risparmiatori. Risulta ad oggi
che Poste Italiane ha proposto
questi prodotti ai propri clienti, sino
a pochi mesi fa. Questo è il
comunicato diramato da Poste
Italiane nei giorni scorsi :
“Desideriamo comunicare a tutti i
clienti sottoscrittori delle polizze
index linked Programma Dinamico
Classe 3 A valore reale e Ideale che
a causa della repentina diminuzione
del valore dei titoli, da ricondurre
all'attuale contesto di crisi dei
mercati finanziari, Poste Vita S.p.A.
ha attivato un'operazione di
trasformazione delle suddette
polizze in un prodotto di Ramo I,
Postafuturo Ad Hoc, in modo da
consentire la revisione, nel nuovo
MASSA CARRARA - E’ Mario Guidotti il
nuovo presidente provinciale dell’USacli di
Massa Carrara.
Si è svolto nei giorni scorsi scorso presso
l’Associazione “Corte di Lavacchio” il quinto
Congresso Provinciale dell’Unione Sportiva
Acli (USacli) di Massa Carrara, Ente di
promozione sportiva, sociale e culturale,
riconosciuto dal Coni.
Ha presieduto e certificato i lavori del
Congresso il segretario di presidenza
29
scenario, dell'esposizione di rischio assunta.
Postafuturo Ad hoc non comporterà
l'assunzione del rischio di investimento ed
avrà la finalità di preservare interamente il
valore del premio versato; in particolare è
previsto il differimento della scadenza del
contratto al 31 dicembre 2015 ed un valore
di rimborso alla predetta data pari al 105%
del premio versato." (visibile alla pagina
web.http://www.postevita.it/news/comuni
catopostafuturoadhoc.shtml).
E' evidente il tentativo avanzato da Poste
Italiane Vita di ovviare, attraverso proposte
di dubbio vantaggio per il sottoscrittore, al
danno dalla stessa provocato. Quanto
successo non doveva avvenire tanto più,
dato che i clienti di Poste Italiane hanno
affidato le loro somme ad un soggetto di
massima affidabilità. Quello collocato da
Poste Italiane NON era un prodotto
assicurativo bensì un prodotto finanziario
Egregio Avvocato ho una figlia che
ha deciso, d’accordo con il proprio
ragazzo, di iniziare una convivenza
rinunciando, per loro convinzioni
personali che peraltro io non
condivido, al matrimonio. Vorrei
sapere da lei quali sono i diritti
riconosciuti alle coppie di fatto e se
questa loro scelta potrà creare in
futuro problemi a loro ed ai figli che
dovranno nascere (speriamo).
MASSA - Gentile lettrice per
fornire una informazione utile
ad inquadrare i diritti che a
tutt’oggi sono riconosciuti alle
coppie di fatto non basterebbe
neppure l’intero numero de “la
Parola”; per limitare al massimo
la questione posso solo dirle che,
pur non esistendo, nel nostro
ordinamento, una tutela specifica
per le famiglie di fatto, sono stati
comunque attribuiti effetti
giuridici alla convivenza more
uxorio anche se solo limitata ad
alcuni ristretti ambiti. La tutela
può, comunque, essere integrata
con accordi privati o redatti
davanti ad un notaio che
permettono di cautelare i partner
in ambito del tutto privato in caso
di cessazione del rapporto o
nell’ipotesi di una prematura
scomparsa di uno dei partner.
Tali accordi di convivenza
possono essere anche stipulati
nel caso in cui sia necessario
distinguere chiaramente i ruoli
e l’apporto di ciascun convivente
alla vita comune. Si tratta infatti
di patti istituiti per regolarizzare
le questioni economiche e
patrimoniali del rapporto di
convivenza tra non coniugati che
abbiano intenzione di
intraprendere un rapporto stabile
e duraturo di convivenza.
Elenchiamo le situazioni per le
quali è riconosciuta una minima
tutela dal nostro ordinamento:
Casa di proprietà .In caso di
decesso di uno dei due partner
l’appartamento di proprietà
spetta ai legittimi eredi del
p a r t n e r, s a l v o d i v e r s a
disposizione testamentaria. Oggi
la legge riconosce al convivente
anche un diritto di possesso: in
caso di allontanamento
dall’abitazione familiare, il
convivente potrà far valere
questo diritto attraverso vie
legali. In presenza di figli la casa
con tutte le conseguenze che nè
derivano.
Il lettore se si riferisce ai prodotti
di cui alla circolare diramata da
Poste Italiane, recupererà il capitale
solo nel 2015.
Che dire, la lezione è servita! Prima
di firmare un contratto bisogna che
lo stesso venga opportunamente
spiegato e compreso; queste polizze
non garantivano affatto il capitale
investito. Questo è l’elenco dei
prodotti con derivati. Consiglio ai
Nuovo consiglio per l’USacli Massa Carrara
nazionale e responsabile ufficio
amministrazione dell’USacli il dottor
Damiano Lembo ed erano presenti i
rappresentanti del complesso e variegato
“sistema acli” provinciale.
Presenti e rappresentate tutte le tredici
Associazioni Sportive dai disabili alla
scherma e nuoto, ballo e pattinaggio a rotelle,
arti marziali e mountain bike, polisportiva e
cultura, attivamente presenti nel territorio
provinciale da Marina di Massa alla più
lontana Zeri, ed in rappresentanza dei circa
1000 soci tesserati (di cui 802 effettivi).
La nuova presidenza risulta composta, oltre
che da Guidotti, da Carlo Vignali vice
presidente.
familiare sarà assegnata al
genitore affidatario. Casa in
locazione (affitto) La Corte
Costituzionale (sentenza n.
404/1988) ha riconosciuto al
convivente more uxorio il diritto
di succedere nel contratto di
locazione in caso di morte del
compagno conduttore
dell’immobile e in caso di
allontanato dall’abitazione per
cessazione del rapporto di
convivenza in presenza di figli
naturali. Elargizioni. Le
elargizioni a favore del
convivente, una volta compiute,
non possono più essere richieste
da chi le ha effettuate. Abusi
familiari. In caso di
maltrattamenti nei confronti di
un partner la Legge prevede
l’equiparazione alla disciplina
applicata alla famiglia legittima
(artt. 342 bis e ter, L. 154/2001).
Procedimenti penali. Per il
convivente è prevista la facoltà
di astenersi dall’obbligo di
testimoniare. Tutela della prole.
Il riconoscimento dei figli
naturali comporta gli stessi
doveri e diritti previsti per i figli
legittimi (Codice Civile art. 261).
Anche dopo la cessazione della
convivenza, il genitore ha
l’obbligo di mantenere il figlio
che conviva con l’altro partner.
In presenza di figli la casa
familiare, indipendentemente
dalla proprietà, spetta al genitore
affidatario (Corte Costituzionale
sentenza n. 166/1998).
Concludendo: stipulare un
accordo di convivenza è il passo
più concreto per condividere con
chiarezza e lealtà i momenti, le
difficoltà e le esigenze comuni;
per offrire sicurezza al partner
in caso di scomparsa prematura
del convivente; e per evitare
spiacevoli problemi in caso di
cessazione della convivenza.
Avv. Stefano Beretti
risparmiatori di chiedere
informazioni presso gli uffici di
Poste Italiane.
•Classe 3A Valore Reale, collocata
dal 07/01/2002 al 09/02/2002
•Ideale, collocata dal 18/03/2002
al 20/04/2002
•Raddoppio, collocata dal
03/06/2002 al 10/07/2002
•Raddoppio Premium, collocata dal
12/08/2002 al 21/09/2002
•Index Cup, collocata dal
2 1 / 1 0 / 2 0 0 2 a l 1 6 / 11 / 2 0 0 2
Segretari di presidenza, cui verranno affidate
le specifiche deleghe operative, sono:
Tommaso Andreani, Massimiliano
Caldi, Pietro Del Sarto e Cecilia Filosa. Il
nuovo Consiglio provinciale, oltre alla
Presidenza, risulta composto da: Pier
Paolo Battistini, Giuseppe Catella, Dante
Dell’Ertole, Giuseppe Fruzzetti, Marco
Zollini. Al collegio dei Revisori dei conti, il
commercialista Luigi Torre, Emilio
Tornaboni e Sergio Tabanelli.
30
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Targa ricordo a
Paolo Barghini
per il Sahara
Race 2008
Nella foto da sinistra: Andrea Vinchesi,
Lorenzo Tabaracci, Paolo Barghini, Andrea
Zanetti, Lino Milanta.
CARRARA - Presso la palestra Atletic Club
Carrara di Marina di Carrara nel corso di
una simpatica cerimonia alla presenza del
vicesindaco Zanetti e del consigliere
comunale Andrea Vinchesi, si è svolta la
consegna a Paolo Barghini della targa che
il Comune di Carrara ha voluto per ricordare
e sottolineare la fantastica prestazione del
nostro concittadino Paolo Barghini alla
Sahara Race 2008 corsa estrema di 250 km
in autosufficienza alimentare che si svolge
ogni anno nel deserto bianco egiziano.
La gara come ha sottolineato Lorenzo
Tabaracci, titolare della www.Diet-Fitness.it
che ha offerto la targa, è stata giudicata
dalla rivista americana Time Magazine uno
dei dieci più importanti eventi sportivi a
livello mondiale assieme al Tour de France
e alla Parigi Dakar. Paolo che è giunto terzo
al traguardo della gara egiziana non solo è
stato il primo atleta italiano, ma come ha
voluto sottolienare il consigliere Andrea
Vinchesi primo tra gli atleti europei. Il
vicesindaci Zanetti nel consegnare la targa
ha detto : “Paolo incarna bene lo spirito dei
veri carrarini: indomito e senza paure. Lo
spirito che ci ha sempre consentito di ottenere
raggiungere grandi imprese. “Nel ringraziare
tutti per i cordiali festeggiamenti Paolo per
rispondere alle domande dei presenti ha
raccontato il risultato è frutto di anni di
sacrifici. Allenamenti costanti con molte
migliaia di chilometri l’anno percorsi lungo
le nostre spiagge le nostre strade le nostre
montagne. Paolo che nella sua carriera di
atleta di endurance ha ottenuto risultati che
nessuno in Italia ha ottenuto, si appresta a
una nuova grande sfida: 260 km in tappa
unica nell’hoggart algerino con oltre 3000
metri di dislivello. Una nuova incredibile
corsa in uno dei luoghi remoti del Sahara.Chi
volesse conoscere altre informazioni sul
nostro atleta può trovarle sul sul sito web
WWW.PaoloBarghini.com .
Il circolo culturale e ricreativo "Congrega da
Bosco e da Riviera" affiliato Endas
nell'intento di portare a conoscienza di un
sempre maggior numero di persone l'arte, la
tecnologia, la cultura, lo svago, lo sport e le
tradizioni, ha previsto una serie di eventi che
verranno svolti in date prefissate dai corsi di
decoupage, ai tornei di burraco, fino ai corsi
Cucina, anche in presenza di intolleranze
alimentari. Tutto questo con la collaborazione
ENDAS, associazioni di volontariato,
culturali, sportive, ricreative e gastronomiche
presenti sul territorio. Organizziamo cene per
i soci dal venerdì alla domenica. Se sei un
artista, un poeta, un fotografo , un musicista
mettiamo a tua disposizione l’intero locale
per esprimere il tuo talento. Per info e
prenotazioni tel. 0585/831221
Buoni segnali per gli amaranto
MASSA - Il Romagnano ha confermato
quanto di buono fatto vedere negli ultimi
mesi, è cioè una splendida potenzialità
societaria ed altrettanta forza in campo anche
se questa ha alternato i risultati . Questo
però è da considerarsi positivo perche
derivato dalla giovane età della squadra di
Massimo Mosti, male di gioventù e quindi
un investimento. Solo con la gioventù si
possono alternare prove come quelle della
vittoria sul Castelnuovo e a Montemurlo
(dopo quella splendida di fine Gennaio a
Forte Dei Marmi) alle sconfitte casalinghe
con il Piatramarina ed il Rosignano.
Intermezzate dall’incredibile sconfitta di
Camaiore. In tutte queste partite la squadra
ha giocato molto bene solo che l’esperienza,
la grinta e l’agonismo oltre alla
determinazione in attacco ed in difesa hanno
prodotto risultati completamente opposti.
Guardiamo le sconfitte, per esempio. A
Camaiore la squadra ha dominato, ha portato
Ceccarelli (il bomber che farebbe gola a
molte squadre di categoria superiore con i
suoi 17 gol) tre volte davanti alla porta ed
altrettante volte ci sono arrivati Colombini,
Forno e Gomez (e sul finale rete
incredibilmente annullata a Farusi),
quest’ultimo ha colpito anche una traversa
clamorosa e poi nel mezzo della pressione
amaranto due incertezze hanno portato
altrettante reti del Camaiore che ha messo
in tasca e ringraziato, in casa col Piatrasanta
forse c’è stata la sconfitta più giusta anche
se pure in questa occasione ci sono state
diverse possibilità per pareggiare. L’ultima,
con il Rosignano, pur riconoscendo la forza
della squadra livornese, i ragazzi del
presidente Giorgio Dell’Amico dopo essere
passati in vantaggio col solito Ceccarelli
hanno avuto tre volte la possibilità di
raddoppiare e chiudere l’incontro, dopodichè
le qualità e l’esperienza degli avversari
hanno portato le due reti finali di
D’Ambrosio che sono costate la sconfitta.
Comunque ora la società è in ebollizione,
l’obiettivo iniziale che era la salvezza è stato
guadagnato e si punta al futuro, che potrebbe
essere una nuova Eccellenza a livello di
prima squadra della città oppure serie D se
ci sarà un rispescaggio o playoff. La società
è buona, diretta bene da Andrea Antonioli
e Andrea Radicchi, pronta ad assumersi le
sue responsabilità di fronte ad una città che
aspetta di risorgere. Ha anche un settore
giovanile in grado di rifornire la prima
squadra e comunque mettere a disposizione
del tecnico quei fuoriquota indispensabili
per disputare un campionato dignitoso. Dalla
Federazione giungono segnali importanti,
non come quelli dell’anno scorso quando il
sindaco Roberto Pucci chiese l’iscrizione
di una nuova società per la serie D e gli
venne preferita la società attuale.
Aldo Antola
Febbraio nero per la Massese
MASSA - Forse febbraio è stato il mese
peggiore della storia della Massese anche
se visto l'andazzo pensiamo che si possa
ancora... superare il fondo. E proprio nella
giornata che ha visto la squadra prendere
un punto incredibile a Ponsacco si è
consumata un'altra farsa, quella
dell'ennesimo tecnico alla guida, Mauro
Casali, che nel giro di 24 ore si è
guadagnato il punto e si è subito dimesso
perchè non abituato ad avere pressioni
esterne. Come stava la questione tecnica
della squadra ormai tutti a Massa lo
sapevano, giocatori e tecnici (quelli
rimasti) alla disperazione che andavano
vanti fra una colletta ed un pranzo offerto
dai tifosi e da alcuni ristoratori della zona.
Probabilmente questo non è il sistema si
salvare una società ma il prolungamento
dell'agonia, comunque a loro va il merito
di tanta generosità e amore per la Massese.
I giocatori, sempre quelli rimasti, cercano
con tutte le loro forze (è proprio il caso
di dirlo, come hanno confessato al barbuffet Mascaret prima dell'ennesimo
pranzo loro offerto dal titolare, alla
giornalista di Ski arrivata a Massa con
tanto di troupe per accertarsi delle voci
che circolavano) di resistere, di andare in
campo e questo «per la passione sportiva
- hanno ancora confessato - ma anche per
avere un «curriculum» da presentare per
un improbabile ingaggio nella prossima
stagione. Ma la città e l'amministrazione
cosa fanno? La città è stata battuta,
sfiancata da una dirigenza che l'ha proprio
presa per sfinimento, molti non vogliono
più nemmeno sentire parlare di Massese.
Questo possiamo capirlo, quello che
invece non si riesce più a capire è la
Massese: la tifoseria in curva
strategia dell'amministrazione dopo che
anche la Federazionbe calcistica nella
scorsa stagione aveva di fatto dato credito
alla società che non era riuscita a
mantenere la C1 solo per aver ritardato
l'iscrizione (?) rimandando l'offerta di una
nuova società, la Massese 2008 di
iscriversi.
Ma vediamo cosa potrebbe portarci
l'immediato futuro, Marzo o Aprile. Ci
sono in corso istanze di fallimento, quella
del 23 Febbraio è stata rinviata al 20
Aprile, c'è in corso interessamento e
comunque attenzione da parte di vecchi
soci, che stanno seguendo preoccupati gli
eventi, e poi c'è il Romagnano che dispone
già di una struttura organizzativa e tecnica
solida sicura, fatta da dirigenti che hanno
confermato in questi ultimi anni il loro
valore portando la società dalla seconda
categoria all'Eccellenza e con alle spalle
un settore giovanile formato da oltre
duecento ragazzi.
Questa società è pronta a salvare la
Massese, a diventare la nuova squadra
bianconera e ogni giorno si aggiungono
alla sua struttura nuovi soci. Un altro
segno che conferma la sua credibilità. Per
quanto riguarda lo stadio ancora in
discussione l'agibilità e la concessione
alla Massese: potrebbe essere ritirata.
Intanto, ultima puntata di questi giorni, i
tifosi si sono proclamati presidenti,
dirigenti e tecnici della società
autogestendola fino all termine del
campionato la squadra. Vedremo in Marzo
come si sarà evoluta la situazione.
Aldo Antola
Marzo 2009
La Parola al Cittadino
Esiti altalenanti per la carrarese
che in tre partite fa collezione
di risultati: vittoria sconfitta e pareggio
CARRARA - La Carrarese apre il
mese di Febbraio sotto la stella della
buona sorte e con tanti buoni
propositi in cantiere, rispolverati dal
sacco di babbo Natale. E sì perché
l’ultima vittoria era arrivata contro
il cuoio-pelli la settimana prima
dell’avvento del babbo
internazionale. Una partita quella
contro il cisco Roma tesa ed incerta
dall’inizio. Sterile di emozioni forti,
la partita si concede due momenti al
primo tempo per non addormentarsi.
Un’ occasione per parte. Al
diciassettesimo è Vaira, con un colpo
di testa che non inquadra la porta
avversaria, a risvegliare i tifosi che
possono poi tornare a riposare fino
al 32 esimo, quando Mazzara in
contropiede prova a guastare i buoni
propositi azzurri, ma manca la porta
difesa da Dessena e il risultato
rimane al sicuro. La partita prosegue
con andamento lento fino all’85’,
poi, d’improvviso, un raggio di sole
rischiara l’opaco azzurro del
campo. È il 40’ st quando Bonfanti
dal limite dell’area di rigore inventa
un tiro in semirovesciata,
dipingendo una traiettoria
incredibile con palla che si insacca
all’incrocio dei pali dove il portiere,
non essendo spiderman, non può
arrivare. Vittoria sofferta ma che
dà alla Carrarese tre punti preziosi
e convinzione nei propri mezzi. E
così, la settimana successiva, contro
il Celano sulle ali dell’entusiasmo
dei ritrovati tre punti, la Carrarese
scende in campo con la cattiveria
necessaria. Attacca dai primi minuti
e arriva al gol con Pennucci che
carica il destro dalla distanza,
rompendo l’equilibrio di gara. I
giocatori apuani amministrano e
giocano bene, ma disgraziatamente
vanno mentalmente a riposo con 15
minuti di anticipo. Al 75’ la Carraese
smette di giocare a calcio, il Celano
se ne accorge, ne approfitta e
infierisce. Un minuto di follia basta
a rovinare una partita ben giocata
fino ad allora, la squadra avversaria
fa doppietta, agguanta e supera una
Carrarese con la mente già sotto la
doccia che d’improvviso diventa
fredda. Nell’altalena dei risultati
manca il pareggio e puntualmente
arriva contro il Poggibonsi. Uno zero
a zero snervante, ma per lo meno un
punto agguantato senza regalare
nulla agli avversari.
SCALDIAMO I MOTORI
Rubrica di approfondimento motociclistico
a cura del moto club MassaSgassa
A partire da questo mese e per i mesi
successivi vogliamo occuparci di viaggi ed
escursioni, i passatempi preferiti del
motociclista: infatti anche se le temperature
sono ancora, purtroppo, abbastanza rigide,
questo è il momento dell’anno in cui si
comincia a sognare la primavera e le prime
uscite su due ruote.
Ogni partenza, naturalmente, inizia con la
scelta dell’itinerario, anche se è molto più
importante la scelta dei compagni di viaggio:
è buona regola decidere di partire con persone
simili a noi, che ricercano le nostre stesse
sensazioni e che vivono il rapporto con la
moto in sintonia con il nostro modo di essere.
Può accadere che banali contrattempi o
incomprensioni possano rovinare una vacanza
a lungo sognata. Prima di partire occorre
sempre controllare accuratamente il proprio
mezzo onde evitare spiacevoli inconvenienti
che possono rallentare i programmi di viaggio
stabiliti. Quindi un check up completo è
molto importante poiché spesso problemi
banali, come per esempio una batteria non
perfettamente funzionante o i cuscinetti delle
ruote rumorosi o il cavo della frizione che
inizia a essere troppo rigido, possono
diventare seri se ci troviamo in condizioni
di lontananza dai centri abitati. E’
bene verificare che le gomme
siano in buone condizioni: se il
battistrada è troppo consumato
hanno poca tenuta, specialmente
con la pioggia. Una ulteriore
verifica da fare è controllare le
pasticche dei freni a disco: è un
classico usurarle durante il
viaggio e non avere la
possibilità di cambiarle,
peggiorando la qualità della
frenata e rovinando il disco. Attenzione alla
catena di trasmissione che va lubrificata
costantemente e registrata fino al capolinea;
se il gioco tra la catena e i denti della corona
è eccessivo, è meglio sostituirla.
E’ inoltre consigliabile avere con sé un
lubrificante per catena da utilizzare al
momento del bisogno se sappiamo che il
nostro viaggio sarà molto lungo.
Ciascuno conosce la propria moto e i suoi
piccoli problemi (specialmente se viaggia su
mezzi non proprio di ultima generazione) e
deve prevedere di partire attrezzato per poter
affrontare le situazioni di emergenza.
Da non sottovalutare l’abbigliamento che
deve essere comodo e resistente alle
intemperie; inoltre, visto che non è possibile
prevedere la variabilità del clima, è sempre
consigliabile avere a disposizione una tuta
antipioggia.
E allora casco ben allacciato, fari accesi,
prudenza e…buon viaggio!
Il moto club MassaSgassa ricorda a tutti i
lettori che è possibile partecipare alle riunioni
settimanali del club ogni giovedì sera dalle
ore 21.30 presso la sede di via Prado n. 85
(bar Red Racing).
Ricorda inoltre che i suoi tecnici e piloti sono
disponibili a rispondere ai quesiti, curiosità,
proposte dei lettori che potranno essere
inviate presso la redazione de “La Parola”.
31
Quasar: il sogno prosegue
Dopo aver conquistato
la coppa italia
ora punta al campionato
MASSA - Un mese, quello della Quasar,
caratterizzato da grandi soddisfazioni e da
partite combattute fino all’ultimo respiro, ma
tutte vinte. In attesa della conclusione del
campionato di B1 che vede 4 squadre in tre
punti a giocarsi l’accesso alla A2, la Quasar
ha disputato e vinto la coppa Italia. Nella
splendida cornice del palazzetto dello sport
di Camaiore, città organizzatrice dell’evento,
gli apuani hanno affrontato in finale la testa
di serie Ravenna, sfoderando una prestazione
eccezionale. Tre set equilibrati che facevano
pensare a una vittoria difficile al tie break e
invece sul 2 a 1 per Massa è arrivato
l’improvviso e inatteso strappo. Sostenuti
da un pubblico caldissimo al grido di:
“Quasar-Quasar”, il sestetto di Lorizio ha
intonato un altro canto: quello del gioco,
strapazzando un Ravenna incredulo e
incapace di reagire di fronte allo strapotere
Quasar che ha chiuso il quarto set con
l’imbarazzante risultato 25-13. Mandata in
archivio la coppa Italia, Massa torna a
guardare la classifica del proprio girone e
tenta la scalata dalla difficile trasferta di
Bedizzole. La missione riesce e la Quasar
vince per 1 a 3, ma la partita è stata tutt’altro
che semplice. Quattro set giocati con schemi
prevedibili, che hanno mostrato una squadra
completamente differente dalla vincitrice
della coppa, costretta a sfruttare la forza dei
singoli per portare a casa il risultato. L’altra
fatica di Ercole arriva la settimana successiva,
quando Camaiore ospita il Segrate, squadra
modesta di mezza classifica. Gli uomini di
Lorizio si portano in vantaggio 2 a 1, tutto
lascia presagire la chiusura della partita… e
invece arriva l’improvviso calo di
concentrazione e il Segrate li riaggancia
arrivando al pareggio. La strigliata dalla
panchina arriva forte e chiara e così il quinto
set viene vinto di forza dalla Quasar che torna
a giocare a pallavolo dopo l’amnesia del
quarto parziale. Un punto perso, dunque,
dagli apuani per una eccessiva distrazione,
un punto che avrebbe potuto fare molto
comodo visto il passo falso del Cantù
sconfitto dal Sant’Antioco. Fatica sì, tanta
a dire il vero, ma alla fine i risultati ci sono
e così la Quasar, anche senza brillare, una
piccola scalata la compie e si pone in terza
posizione; ultimo piazzamento valido per la
zona play off.
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La Parola al Cittadino
Marzo 2009