norma italiana cei - CEI Webstore - Comitato Elettrotecnico Italiano

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norma italiana cei - CEI Webstore - Comitato Elettrotecnico Italiano
Progetto
Data Scadenza Inchiesta
C. 1179
16-01-2017
Data Pubblicazione
2016-10
Classificazione
34-…
Titolo
C E I
hie
sta
Guida per la costruzione degli apparecchi di illuminazione
resistenti agli atti vandalici
og
ett
oi
ni
nc
Title
1
Pr
PROGETTO
I T A L I A N A
pu
bb
lic
a
N O R M A
CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO
AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
INDICE
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lic
a
S i ric h ia ma l’ a tte nz io ne s u l fa tto c h e il pre s ente te s to no n è definitiv o po ic h é a ttu a lme nte
s o tto po s to a d inc h ies ta pu bblic a e c o m e ta le pu ò s u bir e mo dific he , a n c h e s o s ta nz ia li
1.
Campo di applicazione ..................................................................................................... 3
2.
Riferimenti normativi ........................................................................................................ 3
3.
Termini e definizioni......................................................................................................... 3
3.1 Apparecchio di illuminazione resistente agli atti vandalici ................................................ 3
3.2 Sostegno ................................................................................................................... 3
3.3 Atto vandalico ........................................................................................................... 3
3.4 Categoria 0 ............................................................................................................... 4
3.5 Categoria 1 ............................................................................................................... 4
3.6 Categoria 2 ............................................................................................................... 4
3.7 Involucro ................................................................................................................... 4
GENERALITA’ SULLE PROVE ......................................................................................... 4
5.
Marcatura ........................................................................................................................ 4
6.
Indicazioni supplementari ................................................................................................ 5
7.
Verifiche e prescrizioni per gli apparecchi resistenti agli atti vandalici. ............................. 5
Pr
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ett
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4.
P ro g etto
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S i ric h ia ma l’ a tte nz io ne s u l fa tto c h e il pre s ente te s to no n è definitiv o po ic h é a ttu a lme nte
s o tto po s to a d inc h ies ta pu bblic a e c o m e ta le pu ò s u bir e mo dific he , a n c h e s o s ta nz ia li
1. C a mpo di a pplic a z ione
La presente guida si applica agli apparecchi di illuminazione dichiarati come resistenti agli atti
vandalici, da installare ovunque siano richieste caratteristiche costruttive superiori a quelle
prescritte per gli apparecchi costruiti in conformità alle normative di sicurezza. Benché essa sia
applicabile a tutte le tipologie, gli apparecchi resistenti agli atti vandalici generalmente sono di
tipo fisso.
La presente guida è indirizzata ad apparecchi destinati ad essere installati entro il volume
normale di accessibilità, o dove l’accessibilità non viene ritenuta difficoltosa.
La presente Guida fornisce informazioni sulla costruzione degli apparecchi di illuminazione
dichiarati come resistenti agli atti vandalici, che incorporano sorgenti di illuminazione elettrica,
in grado di funzionare con tensioni di alimentazione fino a 1 000 V in corrente alternata e 1 500
V in corrente continua. Le prescrizioni e le relative prove della presente guida trattano: la
classificazione, la marcatura, la costruzione.
hie
sta
Questa Guida non sostituisce le prescrizioni di sicurezza contenute nelle rispettive Norme di
prodotto e quindi si applica in aggiunta ad esse.
La classificazione dei prodotti resistenti agli atti vandalici è destinata ad essere utilizzata da
fabbricanti, progettisti, installatori, gestori e committenti.
2. R iferimenti norma tivi
Apparecchi di illuminazione - Parte 1: Prescrizioni
generali e prove
CEI 34-21
IEC/TR 62696
Apparecchi di illuminazione - applicazione del codice IK
della IEC 62262
CEI 34-139
CEI EN 60695-2-11
Prove relative ai pericoli di incendio - Parte 2-11: Metodi
di prova al filo incandescente - Metodi di prova
dell'infiammabilità per prodotti finiti (GWEPT)
CEI 89-13
CEI EN 60695-11-5
Prove relative ai rischi di incendio - Parte 11-5: Fiamme
di prova - Metodo di prova della fiamma con ago Apparecchiatura, disposizione per le prove di verifica e
guida
CEI 89-25
ni
nc
CEI EN 60598-1
oi
3. T ermini e definiz io ni
Ai fini della presente guida si applicano le definizioni della serie delle Norme EN60598
unitamente alle seguenti.
og
ett
3. 1
Apparecchio di illuminazione resistente agli atti vandalici
Apparecchio di illuminazione che presenta delle caratteristiche costruttive tali da limitare o
renderne difficile il danneggiamento.
3.2
Sostegno
Supporto di qualsiasi tipo, forma e materiale (ad esempio palo, palina, mensola, braccio,
piastra, ecc) destinato a sostenere o fissare uno o più apparecchi di illuminazione.
Pr
3.3
Atto vandalico
Azione volontaria finalizzata al danneggiamento dell’apparecchio di
(in riferimento ai possibili strumenti di vandalismo indicati nella della tabella 1).
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illuminazione
3. 4
Categoria 0
Apparecchio con una ridotta resistenza agli atti vandalici.
3. 5
Categoria 1
Apparecchio con una media resistenza agli atti vandalici.
3. 6
Categoria 2
Apparecchio con una elevata resistenza agli atti vandalici.
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3. 7
Involucro
Ai fini della presente guida, per involucro si intende la parte esterna dell’apparecchio di
illuminazione esposta all’attrezzo utilizzato per l’atto vandalico.
4. G enera lita ’ s ulle pro v e
hie
sta
Gli apparecchi devono essere provati completamente assemblati ed installati per l’uso in
conformità alle istruzioni fornite dal fabbricante.
I sostegni e gli accessori che fanno parte dell’apparecchio di illuminazione e del suo sistema di
fissaggio devono essere verificati congiuntamente all’apparecchio di illuminazione, e con gli
stessi criteri.
Gli apparecchi di illuminazione devono avere caratteristiche costruttive in conformità alla
classificazione per ognuno degli strumenti indicati nella Tabella 1. Gli apparecchi appartenenti
ad una specifica categoria possono avere caratteristiche di resistenza superiori per singolo
strumento; ad esempio un apparecchio di illuminazione classificato in categoria 0 può avere la
resistenza agli urti con bastone della categoria 2.
nc
NOTA Sono allo studio prove e verifiche per atti di vandalismo su sostegni a palo dove l'urto con tutto il corpo o
con calci richiede resistenze ad urti con energie superiori a quelle indicate nella presente guida
Scopo delle verifiche è quello di valutare il comportamento dell'apparecchio installato nell'uso
normale. Non è parte della verifica la qualità della superficie di montaggio, la sua resistenza
meccanica e la sua adeguatezza.
5. Ma rc a tura
ni
Al termine delle prove l'apparecchio deve rimanere integro. Danni estetici che non
compromettono la funzionalità o la sicurezza sono considerati accettabili.
oi
L’apparecchio, in marcatura può riportare il codice IV che identifica la categoria di resistenza
agli atti vandalici.:
CODICE IV:
IV: lettere caratteristiche (Indice di resistenza agli atti Vandalici)
•
X: identifica la categoria corrispondente (0, 1 o 2).
•
Es: IV2 (identifica un apparecchio con elevata resistenza agli atti vandalici (categoria 2)
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6. Indic a z io ni s upplementa ri
Il codice che identifica la categoria di resistenza agli atti vandalici deve essere spiegato sul
foglio di istruzioni.
Per gli apparecchi muniti di viti antisvitamento che, per loro caratteristica non possono essere
svitate nemmeno con utensili speciali, questa caratteristica deve essere indicata sul foglio di
istruzioni.
Se l’apparecchio è trattato per la facile rimozione della vernice, utilizzata come atto di
vandalismo, questa caratteristica deve essere indicata nel foglio di istruzioni, con le indicazioni
per l’eventuale ripristino della caratteristica.
7. V erific he e pres c riz io ni per gli a ppa rec c hi res is tenti a gli a tti va nda lic i.
Requisiti minimi degli apparecchi di illuminazione per essere dichiarati resistenti agli atti
vandalici.
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sta
La tabella 1 riporta i requisiti minimi richiesti per gli apparecchi resistenti agli atti vandalici di
categoria 0, 1 e 2.
Tabella 1
Categoria 0
Categoria 1
Categoria 2
Paragrafo
Penna/Chiave/Tappo di bottiglia/Coltello (lama
da 100mm)
Cacciavite medio (lunghezza 195mm)
X
X
X
7.1.1
X
X
X
7.1.1
Fune/Filo/Cavo
X
X
X
7.1.2
X
X
X
7.1.3
-
-
X
7.1.4
X
X
X
7.1.5
X
X
X
7.1.6
-
X
X
7.1.6
-
-
X
7.1.7
-
X
X
7.1.8
X
X
X
7.1.9
Bastone
Vernice
Peso umano
Sigaretta
Accendino
Pinza/tronchesino media misura
Viti antimanomissione
7. 1. 1
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Resistenza ai liquidi
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Strumenti di vandalismo
V er ific a pe r la r es is tenz a a ll’ a pe rtu ra c o n a ttr ez z i/u ten s ili.
oi
Scopo della verifica è quello di valutare se l'apparecchio è in grado di resistere all'apertura
mediante l'uso degli strumenti indicati nella tabella 1. La prova è effettuata con un cacciavite a
lama piatta di larghezza 5mm, lunghezza complessiva minimo 195mm
og
ett
Il cacciavite viene usato per tentare di penetrare nell’involucro, o come leva per
aprire/scardinare l’apparecchio. Per la prova, l’apparecchio viene montato su un supporto
sufficientemente resistente (come ad esempio una lastra di metallo di spessore adeguato).
7. 1. 2
V er ific a pe r la r es is tenz a a ll' ing re s s o di fun i, fili o c a v i
L’apparecchio deve avere il grado minimo IP40.
Pr
La conformità si verifica con le prove di cui alla sezione 9 della Norma CEI EN 60598-1
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7. 1. 3
V er ific a pe r la r es is tenz a a g li u rti (ba s to n e)
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L’apparecchio deve essere resistente agli urti. La verifica si effettua applicando una delle
seguenti energie d'urto in accordo al codice IK della norma CEI 34-139:
•
Categoria 0: involucro resistente a cinque urti da 5J (corrispondente all'energia d'urto del
grado IK08)
•
Categoria 1: involucro resistente a cinque urti da 10J (corrispondente all'energia d'urto del
grado IK09)
•
Categoria 2: involucro resistente a cinque urti da 20J (corrispondente all'energia d'urto del
grado IK10)
La resistenza all'urto si effettua con le modalità di prova descritte nella Norme CEI 34-139, ma
applicando 5 urti in posizioni differenti sulle parti ritenute più deboli. Due urti devono essere
applicati sullo stesso punto. L’apparecchio non deve presentare nessun danneggiamento. Non
sono ammesse scheggiature o piccole crepe in nessuna parte dell’involucro.
7. 1. 4
V er ific a pe r la r es is tenz a a ll’ im br a tta m ento (v e r nic e)
hie
sta
La superficie dell’apparecchio deve essere dichiarata come trattata con un materiale che
consenta la facile rimozione della vernice.
La relativa prova per la verifica è allo studio.
7. 1. 5
V er ific a pe r la r es is tenz a a i pes i a pplic a ti (pe s o u m a no )
L’apparecchio non deve presentare sporgenze/appigli, o avere dimensioni tali da permettere ad
una persona di appendersi con le mani. Si considera che un gradino di sporgenza di 5 mm con
una inclinazione massima di 45° consenta ad una persona di potersi appendere.
Se l'apparecchio presenta tale sporgenza, viene applicato il seguente carico per un tempo di
10 minuti:
nc
Categoria 0, 1, 2: 100kg.
Al termine del periodo di prova non si deve verificare alcuna deformazione apprezzabile nelle
parti che costituiscono il sistema di sospensione e di fissaggio dell’apparecchio
7. 1. 6
V er ific a pe r la r es is tenz a a lla fia mm a e a ll’ a c c e ns io n e ( s iga r etta e a c c endino ) .
ni
L’involucro deve essere resistente alla fiamma o all’accensione, da controllare mediante una
delle seguenti verifiche:
Categoria 0: involucro resistente al filo incandescente a 750°C in accordo alla
Norma CEI EN 60695-2-11
•
Categoria 1: involucro resistente alla fiamma ad ago per 60sec in accordo alla
Norma CEI EN 60695-11-5
•
Categoria 2: involucro resistente alla fiamma ad ago per 120sec in accordo alla
Norma CEI EN 60695-11-5
oi
•
og
ett
Al termine della prova, l'apparecchio non deve provocare fiamme che non si auto estinguano
nei 30 sec. successivi alla rimozione della sorgente di calore, inoltre l’apparecchio non deve
essersi danneggiato in modo tale da compromettere il grado IP richiesto.
NOTA
ai fini della prescrizione, la sola auto-estinguenza non è considerata sufficiente.
7. 1. 7
V er ific a pe r la r es is tenz a a ll’ effr a z io ne (pinz a e tr o n c h e s in o di me dia m is u r a )
La verifica viene eseguita cercando di manomettere l’apparecchio prima con una pinza, poi con
un tronchesino di media misura.
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Nota: la dimensione degli utensili può essere concordata con il richiedente. Sulla relazione di
prova va indicata la dimensione degli utensili utilizzati.
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s o tto po s to a d inc h ies ta pu bblic a e c o m e ta le pu ò s u bir e mo dific he , a n c h e s o s ta nz ia li
Al termine della prova l'apparecchio non deve essere possibile aprire l'apparecchio. Inoltre
quest'ultimo non deve mostrare danneggiamenti che ne compromettano la funzionalità e/o la
sicurezza.
7. 1. 8
V er ific a pe r la r es is tenz a a i liqu idi
Gli apparecchi di categoria 1 e 2 devono avere un grado di protezione minimo IPX4.
La conformità si verifica con le prove di cui alla sezione 9 della Norma CEI EN 60598-1
7. 1. 9
V er ific a pe r la r es is tenz a a ll’ effr a z io ne (v iti a ntim a n o m is s io n e)
Le viti a vista o facilmente accessibili non devono essere manovrabili con i normali attrezzi
(comprese le chiavi a brugola). Le teste delle viti devono avere una delle seguenti
caratteristiche:
•
avere inserti speciali in modo da essere manovrate solo dal personale preposto;
•
essere provviste di testa antisvitamento.
NOTA 1 La forma della testa della vite può essere concordata tra acquirente e fornitore.
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NOTA 2 la fornitura dell’attrezzo speciale per manovrare le viti, può essere richiesta in fase contrattuale.
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PROGETTO
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e
beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1° Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano – Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 Luglio 1956
Direttore Responsabile: Ing. R. Bacci
Comitato Tecnico Elaboratore
CT 34-Lampade e relative apparecchiature
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Altre norme di possibile interesse sull’argomento
Progetto
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Totale Pagine 8
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Via Saccardo, 9
20134 Milano
T el. 02. 21006. 1
Fax 02.21006.210
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