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SHALOM HOME, PADRE FRANCIS GACIATA e
MELAMANGO.ONLUS
“SHALOM O.V.C (Orphans and Vulnerable Children) HOME” di Matetu è una piccola struttura realizzata nel
corso degli ultimi quattro anni, e in continua fase di ampliamento, per accogliere i bambini provenienti dalla comunità
di Akaromone, lo slum di Mitunguu.
Mitunguu è una cittadina della provincia di Meru situata ai piedi del monte Kenya e che dista circa 300 km da Nairobi.
La comunità di Akaromone, che conta circa 1000 abitanti, da circa una quindicina d’anni, da quando le industrie che lì
producevano cotone e tabacco hanno abbandonato le piantagioni per il venir meno degli interessi economici, è
piombata in una situazione di estremo degrado. La povertà ha generato disperazione, ha diffuso l’alcolismo, ha diviso
le famiglie. Le donne, rimaste sole con i figli, si prostituiscono per sopravvivere. Inevitabilmente dilaga il problema
dell’AIDS che lascia sulla strada morti e tanti orfani, i cosiddetti “figli del pane” e cioè i nati per la necessità delle
madri di sfamarsi.
Nel 2008 il Vescovo di Meru chiamò a Mitunguu, come parroco, un giovane sacerdote di nome Francis Gaciata, in
sostituzione del predecessore, di origini polacche, che era stato nominato tre anni prima ma che non aveva retto alla
tragica situazione che si era creata. Padre Francis Gaciata da subito organizzò piccoli interventi per assistere i bambini
e fornire medicine.
In collaborazione con gli amici italiani, nel 2011 fu avviato un progetto che si concentrò principalmente sui bambini e
che nel corso del tempo è stato migliorato nell'ottica di adattarlo alle reali e concrete esigenze dei giovani di
Akaromone. Infatti per dare una speranza di crescita ai bambini del villaggio, non basta garantire loro i pasti e
mandarli a scuola ma è necessario offrire un ambiente diverso dal villaggio, dove spesso sono abbandonati a loro
stessi, e dove devono convivere con genitori che vendono loro le scarpe ed i libri per procurarsi l´alcol e avviano le
bambine alla prostituzione per guadagnare i soldi da vivere.
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Da poco più di tre anni questi bambini, in totale ad oggi più di 170, di età compresa tra i 4 e i 16 anni vivono a
SHALOM HOME e quindi hanno un tetto sotto cui vivere, seppur molto spartano. La costruzione è semplicissima,
dotata di quattro dormitori con servizi igienici, un luminoso refettorio, una cucina e una piccola sala. Uno spazio
all’aperto è riservato al bucato, con lavatoio e stenditoio. Di fronte alla casa è stata costruita una scuola con undici
aule, aula insegnanti, piccola biblioteca e una piccola costruzione di otto stanze per gli insegnanti. Il tutto è stato
finanziato con fondi raccolti da benefattori amici e soci di MELAMANGO ONLUS.
La costruzione dell'edificio è stata affidata a maestranze locali, creando in tal modo opportunità di lavoro e di
guadagno in loco. Il proposito è stato quello di creare una scuola nella quale venga impartito un insegnamento di
qualità, unica speranza di riscatto e progresso per giovani provenienti da una realtà rurale culturalmente arretrata
rispetto a quella delle grandi città keniote. La scuola ha adottato il programma di studio governativo al fine di
consentire a tutti gli studenti di sostenere gli esami previsti per l’accesso alla scuola superiore e sono state attivate tutte
le classi della Primary School: Nurseru + Baby-class + Pre-unit + 1°, 2°, 3°, 4°, 5°, 6°, 7°, 8° Classe. Le/gli insegnanti
inoltre sono chiamate/i ad assistere i bambini anche al di fuori dall’ambito scolastico in qualità di educatrici/educatori.
Il costo annuale per mantenere (vitto, alloggio, vestiario, assistenza sanitaria, istruzione) i 170 bambini attualmente
presenti nella struttura è pari a circa 60.000 euro all’anno (circa 350 euro per bambino). Sono 26 i lavoratori
dipendenti di Shalom Home (13 insegnanti – 3 assistenti – 1 operaio – 2 cuochi – 5 operai agricolo/fattori – 1
segretaria). Il sostegno viene attualmente garantito dal sistema delle adozioni a distanza gestite dall’associazione
MELAMANGO ONLUS grazie alla generosità e alla fiducia di più di 120 famiglie.
Nell’ultimo anno sono stati effettuati investimenti per sviluppare le tecnologie agricole della zona e per sostenere il
reddito delle famiglie, ma anche per cercare di rendere autonoma dal punto di vista economico-finanziario la struttura
esistente. Infatti, come è noto, sono stati acquistati 48.000 mq di terreni e trasformati in bananeti, è stato acquistato un
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trattore con rimorchio e aratro. L’introito derivante dalla produzione e vendita delle banane e dalla prestazione del
servizio di aratura e trasporto con il trattore, dovrebbero garantire tra 4/5 anni un discreto sostegno economico alla
struttura.
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PADRE FRANCIS GACIATA
L'istituzione incaricata di organizzare, gestire e amministrare finanziariamente il progetto è la Diocesi di Meru,
attraverso il Decano di Mitunguu, Padre Francis Gaciata. Circa vent’anni fa Padre Fracis Gaciata, nato e vissuto
vicino a Meru, alle pendici del monte Kenia, su invito del Vescovo si recò a Roma con altri tre sacerdoti per studiare
filosofia e sociologia.
Terminati gli studi, dei tre confratelli uno rimase in Italia, l’altro si trasferì in Austrialia mentre Francis decise di
ritornare nel suo paese di origine, il Kenia. Per quattro anni insegnò filosofia al seminario diocesano di Nairobi per
poi essere trasferito, su richiesta del Vescovo, in mezzo alla gente di Mitunguu.
Per lui passare da un ruolo di insegnante di una grande città a parroco di campagna fu, a suo dire, un salto nel buio.
Ma dopo lo stordimento iniziale, capì che la sua missione era quella di cambiare la situazione di quella comunità,
soprattutto quella che risiede nello slum. Con tanta pazienza e determinazione riuscì a conquistare la fiducia di quella
gente. Ora lui, con i suoi collaboratori sacerdoti, rappresenta un punto di riferimento per tutti. Tutti i giorni ha la fila
di persone davanti al suo ufficio che chiedono consigli, medicine, un aiuto spirituale.
Ma il suo vero “cruccio” è sempre stato legato alla sorte dei bambini abbandonati a loro stessi, gli “ultimi” della
società: negli anni ha cercato di “sistemarli” nel miglior modo possibile iscrivendoli nelle varie scuole della zona
grazie a varie offerte di benefattori, contributi preziosi ma poco costanti per mancanza di un coordinamento.
Nel 2010 è nata l’idea, con la collaborazione e l’aiuto finanziario di un gruppo di amici trentini, che poi hanno dato
vita all’associazione MELAMANGO ONLUS, di costruire un orfanotrofio con annessa una scuola primaria perché il
sistema di trasferimento di tutti i bambini in altri luoghi diventava sempre più difficile. SHALOM HOME grazie
all’amore e all’intraprendenza di padre Francis è diventato per loro una vera grande famiglia. Gli insegnanti e gli
assistenti, scelti con perizia da padre Francis, hanno dimostrato grande professionalità ma anche grande senso di
responsabilità nei confronti di questi piccoli che sono stati gestiti all’insegna della disciplina ma anche con tanto
affetto e attenzione.
L’obiettivo di padre Francis è stato quello di trasformare questi “ULTIMI DEGLI ULTIMI” della società nei “PRIMI”
anche per dare un esempio alla sua comunità. E dobbiamo ammettere che ci è riuscito: i visitatori che si recano a
SHALOM HOME a vario titolo (ispettori del Governo, polizia, noi stessi, vari amici del padre provenienti da tutto il
mondo, ecc.) non riescono ad immaginare che quei bambini provengano da situazioni terribili e quasi non ci credono.
Anche noi stessi che li abbiamo visti crescere ci dimentichiamo di come erano se non andiamo a rivedere le foto di
qualche anno fa. Adesso questi bambini sono svegli, intelligenti, impegnati nello studio, disciplinati, molto educati,
più della media degli altri bambini kenioti. Sembra quasi un miracolo!
Il padre è molto attento anche al loro sviluppo psicofisico: per liberarli dalle loro paure e traumi psicologici organizza
periodicamente incontri di gruppo e individuali con psicologhe/i per bambini e ragazzi. Inoltre durante il periodo delle
vacanze cerca di far trascorrere loro qualche settimana presso famiglie “normali” dove possano respirare il clima di
una vera famiglia, la loro futura “famiglia tipo”.
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NUOVO PROGETTO – 2016/2018
Ci troviamo ora a dover decidere come gestire questi i ragazzi adolescenti che un po’ alla volta usciranno dalla
scuola primaria.
Il padre non ritiene opportuno trasferire questi ragazzi nel periodo più delicato della loro vita in altre scuole
superiori nelle città. Ritiene di doverli proteggere ancora per qualche anno all’interno della struttura di
SHALOME HOME, dove il clima è decisamente molto familiare, finché diventeranno più maturi e
psicologicamente forti.
Molti di loro conseguono un ottimo profitto a livello scolastico. Meritano di poter procedere con percorsi
scolastici di livello medio/alto. Gli ottimi risultati si ottengono grazie alla qualità dell’insegnamento impartito,
al metodo di insegnamento utilizzato, al grande impegno degli insegnanti, ma anche grazie al senso di
responsabilità, riconoscenza e solidarietà dei bambini stessi. Da bambini timidi e sottomessi, che non erano
capaci di guardare negli occhi la persona che avevano davanti, sono diventati vivaci, curiosi, educati, impegnati
nello studio. Hanno la voglia di riscattarsi, di cambiare, non vogliono fare la fine dei loro genitori ma diventare
invece dei buoni genitori e avere anche la possibilità di intraprendere un percorso professionale interessante.
A cento metri da Shalom Home, l’associazione Valdisole Solidale, con la quale abbiamo da sempre collaborato
mettendo a fattor comune le risorse, ha creato una scuola professionale. Questa struttura è nata per dare
un’importante opportunità di formazione professionale a tanti ragazzi della zona di Mitunguu di età che
mediamente va dai 16 ai 24 anni. Ragazzi estremamente bisognosi perché la maggior parte di loro non ha finito
il percorso scolastico obbligatorio in quanto non sono stati stimolati allo studio da genitori poveri e spesso
analfabeti. Anche i ragazzi che escono da SHALOM HOME potranno optare per entrare in questa scuola,
soprattutto coloro che preferiscono non proseguire con gli studi ma vogliono invece imparare da subito un
mestiere (falegname, elettricista, muratore, sarta).
Molte delle ragazze e dei ragazzi che vivono a SHALOME HOME, come accennato in premessa, da piccoli
erano i così detti “ultimi” della società, i “figli del pane”, provengono dalla slum di Akaromone che in kimeru
significa “angolo dove si butta la spazzatura”, ma ora con il percorso garantito dal sostegno di MELAMANGO
ONLUS, attraverso i numerosi benefattori, e con l’infaticabile regia di padre Francis hanno fatto un grande
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passo in avanti. Molti di loro meritano di poter sperare in un percorso formativo anche di livello superiore
essendo sicuramente in grado di affrontarlo con successo.
MELAMANGO ONLUS ha deciso di portare avanti un progetto importante per il quale potremmo forse
usufruire di un consistente aiuto da parte della Provincia Autonoma di Trento:
costruire una Scuola secondaria accanto alla Scuola professionale già esistente per creare a Matetu un polo
scolastico che potrà offrire la più ampia scelta di indirizzo scolastico alle ragazze e ai ragazzi della zona, ma in
particolare, con lo scopo di tutelare e dare un futuro concreto alle ragazze e ai ragazzi che usciranno dalla
primaria di SHALOM HOME e che decideranno, perché meritevoli, di proseguire con gli studi.
La Scuola secondaria in Kenya si struttura in un percorso di quattro anni con un numero di materie maggiore
rispetto al ciclo delle Primarie. Alle cinque materie che rimangono fisse nei quattro anni (Inglese, Kiswahili,
Matematica, Chimica e Biologia) se ne aggiungono altre opzionali (Storia, Geografia, Fisica, Religione., etc.)
scelte dallo studente tra le materie proposte dall’istituto.
Infine i programmi di educazione post-secondaria in Kenya possono essere di due tipi:
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Corsi professionali di 6 mesi, 1 o 2 anni che hanno lo scopo di insegnare concretamente un mestiere
(segretaria d’azienda, maestra d’asilo, tecnico informatico, infemiere, perito edile, perito industriale, ecc.).
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Corsi universitari, ai quali possono accedere solo coloro che hanno ottenuto un determinato voto minimo alle
superiori. Sono inoltre percorsi molto costosi.
MELAMANGO E’ PERCHE’ VOI SIETE
Grazie di cuore
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