LA REPUBBLICA Aggredito in strada perché ebreo

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LA REPUBBLICA Aggredito in strada perché ebreo
LA REPUBBLICA Aggredito in strada perché ebreo" Paura a Milano. Mattarella: più vigilanza Milano, blindati i ritrovi degli ebrei Mattarella: raddoppiare la vigilanza Caccia all'aggressore: non esclusa la pista del lupo solitario jihadista né quella neonazista. "Era magro e biondo, dopo l'agguato ha tolto il passamontagna" di Massimo Pisa MILANO. «Ma non ha pronunciato state trovate immagini nitide nulla, un grido, una frase?». Per dell'assalitore — non prende. quindici volte, nella notte tra giovedì Biondo e poco più alto di un metro e e venerdì, la domanda echeggia tra i 70, conferma il passante che prova a corridoi della Digos milanese. E dai seguire l'assalitore fuggiasco, quindici testimoni raccolti in via San coltello Gimignano e portati in questura, gli ancora in mano, e lo vede sfilarsi il investigatori si sentono rispondere passa-­‐montagna dalla testa, prima di la stessa frase: nulla, è rimasto zitto fermarsi per la paura. Poco più in là, e calmo tutto il tempo. Ruotano Graff rantolava su una panchina in attorno a questa anomalia le prime attesa dell'ambulanza. Un «lone 24 ore dell'indagine wolf», un «lupo solitario», una cellula sull'accoltellamento di Nathan Graff, individuale che si attiva il 40enne israeliano supervisore nell'Occidente e decide di colpire il della kasherut (la purezza e primo bersaglio disponibile? conformità degli alimenti ai precetti Possibile, ragionano gli investigatori. ebraici) accoltellato sul controviale «Ma quale terrorista non rivendica di casa. Indagine delicatissima, un fatto di questa portata — allena massima, controlli agli ragionano in questura — senza un obiettivi sensibili rafforzati dalla solo gesto che lo rivendichi? Quanto Procura, intelligence e meno per attribuirlo alla propria antiterrorismo al lavoro. Ma il parte, e non lasciare il dubbio che lo fascicolo aperto dal procuratore abbiano fatto altri». E quale matrice aggiunto Maurizio Romanelli è per avrebbe questo attentato? Non è tentato omicidio. Senza, al momento, esclusa quella islamica, dell'europeo l'aggravante dell'odio razziale. dell'Est convertito, nonostante la Perché non ci sono al . momento smentita ufficiale arrivata in serata a elementi per certificarla. Né, una frase di Shrnuel Hezkia, figlio del ovviamente, per escluderla. È rabbino Levi e cognato di Nathan anomalo il profilo dell'assalitore Graff, sicuro che quella jihadista solitario, incappucciato, magro e fosse la pista privilegiata dalla Digos. muto. Biondo, confermerà una Ma non è escluso al momento inquilina che dal balcone del terzo nemmeno il filone neonazista, con gli piano gli urla «bastardo! mollalo!» e stessi dubbi del primo. Operato ieri lo vede allontanarsi a passo spedito al Niguarda per ricucire i tagli su verso piazza Bande Nere, dove c'è guancia, avambraccio e schiena, una fermata della metropolitana che Graff ne avrà per un mese. Alla — al momento le telecamere lo polizia ha ribadito di non poter escluderebbero, né in zona sono riconoscere il suo carnefice a volto coperto. Di certo era un obiettivo riconoscibilissimo per un atto di violenza antisemita: abito nero con le frange, barba, cappello a larghe tese. «Però, se l'assalitore solitario voleva colpirne uno a caso ragiona ancora un investigatore — avrebbe potuto aspettare chi usciva dal ristorante kosher, il Carmen, 11 vicino». Invece il bersaglio è stato il 40enne supervisore, uomo molto conosciuto nella comunità ma senza orari, che ieri era stato in Piemonte con un rabbino e una terza persona a controllare vini, era rientrato in treno e poi in taxi ed era appena sceso a cinquanta metri dal suo condominio, la stessa che fu abitata da mamma Rosa Berlusconi. Anche per questo, gli investigatori non escludono che il movente delle sette coltellate sia da cercare anche nella vita personale e personale del genero del rabbino Hezkia. Cellulari, contatti e celle telefoniche sono al setaccio. Nel giorno di shabbath, dentro e fuori il quartiere la comunità ebraica di Milano vive l'assalto a uno dei suoi figli con un impasto di terrore, voglia di reagire e serenità. La solidarietà politica e istituzionale è trasversale. «C'è allarme, l'impegno è a raddoppiare vigilanza e prevenzione», assicura il presidente della Repubblica Mattarella. Dal premier Renzi arrivano «tutto il nostro affetto e la nostra amicizia a questa comunità e la profonda vicinanza alla persona colpita a Milano». Il sindaco Pisapia condanna «un fatto gravissimo che non deve restare impunito».