tony cra cra` e.... mons. emmanuel milingo

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tony cra cra` e.... mons. emmanuel milingo
Anno XVII n. 23 del 31 marzo 2010
Periodico Indipendente
Distribuzione gratuita
Elezioni provinciali: insediamento del presidente
TONY CRA CRA' E....
MONS. EMMANUEL MILINGO
Io ho
tre mogli…
E tu?
Ieri notte, non erano ancora
state scrutinate le ultime
schede, che Antonio Del
Corvo (per gli amici Tony
cra-crà), neo eletto Presidente della Provincia dell'Aquila, già preparava la valigia
per partire alla volta della
città, ed impossessarsi della
poltrona che è stata per sei
anni di Stefania Pezzopane.
Rasato di fresco, impomatato
ed improfumato quanto basta, bello come il sole, Del
Corvo, alle otto in punto, con
al seguito il suo codazzo di
fidi celanesi, bussava alla
porta degli uffici provinciali.
Toc...toc, l'usciere prontamente corre ad aprire esclamando: “Scusi?” e Tony cracrà, “Sono il nuovo Presidente Del Corvo, mi manda
Piccone” e con fare scocciato, mette in mano al povero
usciere, cappotto, ombrello e
cappello, avviandosi verso la
propria stanza.
Dopo appena dieci minuti,
Del Corvo, aveva già provveduto ad impiantare il suo
staff creato appositamente
per risolvere, nei tempi e nei
modi stabiliti, tutti i proble-
mi che assillano la Provincia.
“In due mesi – dice loro Del
Corvo- saranno risolti i problemi economici dell'intera
provincia, con l'aiuto di Berlusconi e di Chiodi, otterremo tanti di quei finanziamenti, che non sapremo più
dove mettere i soldi. Saranno
insediate numerose industrie
ed immediatamente metteremo in moto uno sviluppo turistico, tanto che non sapremo dove far dormire i visitatori; saranno pertanto costruiti numerosi alberghi, ristoranti e bed and brakfast, e
negli ulteriori due mesi, ci
metteremo al lavoro per risolvere il problema della disoccupazione: saranno creati
immediatamente 10.000 posti di lavoro per i giovani e
dopo ulteriori due mesi, altrettanti posti di lavoro per i
disoccupati. Logicamente, in
questa prima fase - aggiunge
Del Corvo- gli stipendi saranno di appena 2.000 euro
al mese, ma sarà stabilita una
progressività di scatti mensili, pari al 10%. Per quanto
riguarda invece la cultura e
lo sport, consistenti finanzia-
Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected].
Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila cell.3476588525 Stampato in proprio.
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L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23
L’Aquila
menti non potranno essere
stanziati prima di sei mesi,
qualche sacrificio bisogna pur
farlo, ma me lo ha assicurato
in una lettera la mia amica
Michela Brambilla; per quanto riguarda la ricostruzione, in
due mesi provvederemo a togliere le macerie e metteremo
mano alla ricostruzione dei
centri storici, in modo che al
primo anniversario del mio
insediamento, la città potrà
essere definitivamente restituita ai cittadini. Lo so, perché me lo ha assicurato personalmente Giulio (Tremonti
ndr) ”.
Nel mentre “Il Presidentissimo” dava le sue prime direttive, il suo ufficio del cerimoniale, si è messo subito al lavoro per elaborare il programma
dell'insediamento
ufficiale, che avverrà come
per Celestino V, nella basilica
di Collemaggio, all'uopo
prontamente restaurata, con
finanziamenti inviati personalmente da Silvio Berlusconi.
Un tappeto color azzurro, con
il simbolo del Pdl impresso a
fuoco, sarà steso dalla Chiesa
di Cristo Re sino all'ingresso
della basilica, per accogliere
il senatore Filippo Piccone,
amico di merende di Tony
Cra-crà. All'evento saranno
invitati politici del Pdl e degli
altri partiti di cordata, ci saranno inoltre gli amici degli
amici siciliani e calabresi ed
una folta rappresentanza di
casalesi, oltre ad attori, cantanti, comici, saltimbanchi,
ballerine, trans, escort, staffiste, shampiste, con fuochi
d'artificio, coriandoli, leccalecca, champagne, stelle fi-
lanti, trik e trak e ...bombe a
mano. Per gli abitanti di Celano, saranno costruite apposite
tribune, in modo da pater assistere con maggior comodità
“all'incoronazione”.
Saputa la notizia, da ogni parte d'Italia, dagli stati europei,
ma che dico...anche dalle Americhe, dalla Cina, dal Giappone e...financo dalla Polinesia, sono già pervenute migliaia di richieste di partecipazione, all'eccezionale evento. Gli alberghi della provincia sono stati presi d'assalto
dalle prenotazioni, tanto da
registrare subito il “tutto esaurito”; la Municipalità è
stata costretta ad attrezzare
campi di accoglienza per le
migliaia di persone rimaste
senza un giaciglio; sono stati
allestiti numerosi campi base
dotati di bar, ristoranti, servizi igienici e centri di rianimazione; l'Ama, ha istituito
prontamente servizi di busnavetta, per i collegamenti dai
numerosi parcheggi di scambio, istituiti nei paesi vicini.
Berlusconi in persona ha allertato immediatamente la
Protezione Civile, in modo
che, data la somma urgenza,
potrà affidare i lavori per la
costruzione di nuovi alberghi,
un paio di chiese, tre
auditorium e due campi sportivi, senza gara d'appalto ma a
chiamata diretta. Non è anche
questo un Grande Evento?
La Rai ha chiesto di poter effettuare una diretta, con continui collegamenti speciali sulle reti Mediaset. La ripresa
dell'avvenimento sarà logicamente teletrasmessa in mondovisione. Anche alcuni stati
dell'America, del Giappone e
della Cina ne hanno richiesto
una videocassetta, in modo da
poterlo ritrasmettere interrottamente, dalle reti televisive
locali.
Il Ministero degli Interno ha
provveduto a mettere in atto
misure di sicurezza, al fine di
scongiurare invasioni di gruppi di persone, disposte a tutto
pur di non perdere un evento
di importanza interplanetaria.
Per costoro saranno attrezzate
apposite aree, munite di
schermi giganti, dai quali assistere a questo storico ed irripetibile avvenimento. Diversi
stati europei hanno chiesto di
poter inviare loro delegazioni
e troupe televisive. Per questioni di sicurezza e di antiterrorismo top secret, non è stato
possibile esaudirle tutte, tanto
che potrebbero esserci inconvenienti diplomatici tra gli
stati appartenenti all'Unione
Europea, se non addirittura
situazioni a rischio di conflittualità bellica.
Apprendiamo or ora che il
Santo Padre, non potendo
presenziare
personalmente
all'evento, per precedenti ed
improrogabili impegni assunti, ed avendo appreso che i
mons. D'Ercole e Molinari,
saranno impegnati con il popolo delle carriole a spalare le
macerie, invierà a rappresentarlo il vescovo zambiano,
Emmanuel Milingo in persona, con mogli al seguito. Che
Dio ce la mandi buona!
Peppe Vespa
“Quando l’Altissimo Iddio vuole punire i popoli,
li consegna al Governo degli imbecilli”
(Proclama degli insorti antipapalini-Macerata 1817)
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L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23
L’Aquila
FUNERALE DELLA CLASSE POLITICA
Una sconfitta secca, quella di
Stefania Pezzopane ed un
profondo sconforto per la
città dell’Aquila, che ha perso così, l’ultimo baluardo
combattivo per portare avanti
le proprie ragioni, in quanto
comune capoluogo di Regione, fortemente sottorappresentato in tutte le istituzioni.
Un solo parlamentare alla
Camera dei Deputati, un paio
di consiglieri in Regione, con
un terzo entrato grazie al
listino di Chiodi, ed un vice
presidente del Consiglio regionale, oggi la Provincia,
dove
tra
i
banchi
dell’opposizione siederanno
la Pezzopane, Lolli e Pierpaolo Pietrucci. Tre consiglieri
su 24. Difficile abituarsi alle
dichiarazioni del presidente
Chiodi, che non perde occasione per richiamare la
“comunità aquilana”, così la
definisce, ad “abitudini” diverse, che dovrebbero vederla più aperta e più morbida
sul fronte rappresentatività,
appellandosi così al gioco di
squadra, a valere però, solo
quando a vincere è un esponente della propria coalizione. Ognuno gioca le proprie
carte campanilistiche, quando
lo fa il capoluogo, diventa
una questione di apertura, di
egocentrismo
irrilevante,
guai a parlare di identità,
quella stessa che pare irrimediabilmente persa, soprattutto
a causa di negligenze partitiche.
All’Aquila, è ormai defunta
un’intera classe politica e
dirigente, che non riesce né a
vincere né a perdere, solo a
raggranellare qualcosa in
cambio probabilmente di
qualche altra cosa, il Pdl è
stato decimato dalla politica
audace dell’ex Sindaco Biagio Tempesta, che dopo di sé
ha lasciato terra bruciata, e
che il partito sia stato definitivamente seppellito, lo mostra
ogni
giorno
l’opposizione in Consiglio
comunale, né carne e né pesce, frammentata, insofferente ed incapace a disegnare un
piano di governo, alternativo
per la città. Non va meglio
sul fronte opposto, quello
della maggioranza, specchio
deprimente di una classe politica che non c’è, non esiste
più, ed è con questo clamoroso vuoto, politico e partitico,
che bisognerà ora fare i conti.
Una resa necessaria, dopo il
risultato elettorale alle provinciali, che non potrà non
scuotere la flemma del sindaco Cialente, un sindaco che
va per conto proprio, forte di
un risultato aquilano, che non
è certo un riconoscimento al
suo lavoro, quanto il sostegno incondizionato ad una
rappresentante forte, credibile e presente. Si parla già di
un rimpasto di Giunta, e di
una redistribuzione delle deleghe forti, ma non si andrà
molto lontano, gli equilibri
sono impostati ormai da tre
anni, non sarà certo qualche
aggiustamento a rilanciare un
percorso politico nato male.
L’Aquila ha bisogno di rinascere, a cominciare dalla base
politica, che non regge più
l’urto, né il confronto con
risultati elettorali che se nel
resto del Paese, danno il senso della tendenza, nel capoluogo di Regione, segnano di
tornata in tornata la sconfitta
di tutti e di una città importante, che rischia di essere
cancellata dalla geografia
politica italiana, regredendo
ad un paesetto di provincia,
incapace
peraltro,
all’autodeterminazione.
In questo deserto, si fa spazio
la figura di Giorgio De Matteis, ultimamente dietro le
quinte di una strategia politica che pure non è riuscita ad
avere in Provincia un rappresentante aquilano, poco male
per il vice presidente, visto
che l’ente ha deleghe irrilevanti sul fronte ricostruzione,
meglio rimbalzare tutto su
quel muro di gomma quale è
Cialente, che sa fare solo
polemiche per le macerie e
per
la
zona
franca.
All’Aquila ormai funziona
così, se qualcuno parla l’altro
zittisce, si va avanti a compartimenti stagni, allungando
la distanza con i cittadini
rimpallati a destra e a manca,
in cerca di qualche personaggio in grado di rappresentarli,
perché quei pochi che si salvano, si contano a fatica sulle
dita di una mano. Se questo è
un trend irreversibile e senza
via d’uscita, aspettiamo la
mazzata finale, che in questa
fase di profonda fragilità
socio-politica, è facile possa
spazzare definitivamente via,
il capoluogo della Regione
Abruzzo. Tranvate da tutti i
lati, e nessuno di quel che
resta della classe dirigente,
pronto a rialzare la testa.
Alessandra Cococcetta
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L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23
L’Aquila
STEFANIA PEZZOPANE RINGRAZIA I SUOI ELETTORI
Ringrazio con il cuore tutti
coloro che mi hanno sostenuto in questa sfida entusiasmante. A L’Aquila e nel cratere ho raggiunto un risultato
davvero straordinario e commovente, nonostante migliaia
di aquilani non abbiano potuto votare, perché ancora lontani sulla costa e negli alberghi della provincia.
Partivo con una forza personale, ma con uno svantaggio
politico enorme. Alle ultime
elezioni europee il divario tra
le due coalizioni vedeva il Stefania Pezzopane
centrodestra in testa di oltre
ventuno punti percentuali.
Sapevo che colmare questo
svantaggio sarebbe stato difficilissimo.
Il mio avversario ha fatto leva
soprattutto sulla forza delle
liste e sull’appello localistico,
che fatto presa nella Marsica.
Chi ha cercato di strumentalizzare il terremoto per una
sorta
di
referendum
sull’azione del governo, quasi
contrapponendomi al presidente Berlusconi, lo ha perso.
Ad Antonio Del Corvo augu-
ro buon lavoro. È fortunato,
perché trova una provincia
sana ed efficiente, al contrario
di quella che ho ereditato sei
anni fa.
Resta tutta aperta la sfida
straordinaria della ricostruzione. Come ho fatto in questi
anni con una passione e una
dedizione infinite proseguirò
in questo impegno, a fianco
della mia gente, degli aquilani
e dell’intera provincia.
Stefania Pezzopane
PELINO (PDL), DALLA VITTORIA
L’IMPULSO PER IL RILANCIO
"Per quanto riguarda L'Aquila, abbiamo riconquistato la
quarta provincia: dopo Chieti,
Pescara e Teramo ora anche
L'Aquila appartiene al centrodestra.
Si e' creata, quindi, quella famosa e tanto auspicata filiera
con il governo provinciale,
quello regionale e quello nazionale".
E' Paola Pelino, vicecoordinatrice del Pdl aquilano, a sottolineare che "questi sono i presupposti indispensabili per
poter accelerare la ricostru-
zione in un territorio fortemente colpito dal terremoto e
per poter ridare un impulso
all'economia. Quindi, andiamo avanti con le riforme anche a livello provinciale: siamo certi che il nuovo presidente, Del Corvo, si impegnera' per la ricostruzione
dell'Aquila e soprattutto si
attivera' per ridare ossigeno al
sistema economico".
"Ancora una volta - ribadisce
la deputata Pdl - il governo
del fare e' stato premiato. C'e'
stata una evidente e forte ri- Paola Pelino
conferma della leadership di
Berlusconi in tutto il Paese,
testimoniata da un consenso
quasi unanime: aver tolto alla
sinistra quattro Regioni e' un
dato molto rilevante ed e' altrettanto significativo aver
sottratto all'opposizione anche la provincia dell'Aquila,
governata dal Pd, in un momento in cui Berlusconi, il
nostro governo e Bertolaso
hanno dato il massimo".
BERTOLASO, L'AQUILA?
NON FACCIO COMMENTI POLITICI
"Non faccio commenti di natura politica. Io mi occupo di questioni tecniche". Cosi' il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in visita a Pompei per l'apertura di una mostra, "Pompei e il Vesuvio: scienza, conoscenza ed esperienza", risponde a chi gli
chiede un commento sulla mancata riconferma di Stefania Pezzopane alla guida della provincia de L'aquila.
PER UNA LIBERA INFORMAZIONE
www.leditoriale.com
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L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23
L’Aquila
FILLEA CGIL
SCHIAVELLA, STIAMO COL POPOLO DELLE CARRIOLE
"Da L'Aquila, oggi, non e' retorico ne' banale dire che noi
stiamo dalla parte delle carriole
perche' in quelle carriole c'e'
una battaglia per i diritti di cittadinanza e per un futuro del
lavoro e del Paese a cui non
rinunciamo e per cui la Fillea e
la Cgil non intendono ne' ora
ne mai smettere di lottare". Lo
ha detto ieri a L'Aquila il segretario generale della Fillea
Cgil, Walter Schiavella, nella
sua relazione al XVII congresso nazioanle del sindaco di categoria. "305 vittime, circa
2.000 feriti, 100mila sfollati, di
cui 70mila solo a L'Aquila:
questo - ricorda il segretario il bilancio della catastrofe che
ha colpito un anno fa l'Abruzzo e la sua gente. Oggi, ad un
anno dal sisma, le ferite di questa terra sono ancora aperte. E,
mentre appaiono sempre piu'
evidenti i limiti delle scelte
compiute dal Governo nazionale, mentre l'economia locale
e' ferma, come dimostrano i
dati sulla disoccupazione e
l'impennata della cassa integrazione, passata in un anno da
850 mila ore ad oltre 7 milioni
di ore, mentre viene alla luce la
vergogna delle 'cricche' di imprenditori che su questa tragedia hanno speculato, i cittadini
de L'Aquila continuano a chiedere futuro e giustizia. Lo hanno fatto prima con quelle chiavi appese ai cancelli della zona
rossa, poi con le carriole che
da settimane violano i blocchi
e raccolgono quei calcinacci
che in un anno nessuno aveva
ancora mosso. E giustizia prosegue Schiavela - e' che gli
aquilani e tutti gli sfollati d'Abruzzo tornino nelle proprie
case e ricomincino la propria
vita. Giustizia e' fare, agire,
perche' cio' che e' accaduto a
L'Aquila non accada piu'. Giustizia e' ricerca della verita'. E
la prima verita' e' che la distruzione e le morti che accompagnano un evento sismico, una
alluvione, una frana, una piena
di fiume, non sono solo gli effetti di una catastrofe naturale
ma anche la sciagurata conseguenza di comportamenti degli
uomini. Quando una casa crolla dopo una scossa, o viene
risucchiata da un mare di fango o trascinata via da una collina che smotta, all'Aquila come
a Sarno come a Giampilieri, li'
si e' consumato lo stesso misfatto: si e' costruito senza rispetto e attenzione per le norme e non si e' messo a norma il
patrimonio a rischio, non si e'
tenuto conto della vulnerabilita' del territorio, senza rispet-
to per l'ambiente. Cosi' non
puo' e non deve piu' essere".
(AGI) (AGI) - L'Aquila, 30
mar. - "Questo - ha spiegato
Schiavella - - il senso della nostra presenza all'Aquila: - per
chiedere che si renda giustizia
agli aquilani restituendo loro la
propria casa, la propria citta', la
propria comunita', il proprio
lavoro, la propria vita; - per
chiedere che Governo, istituzioni, parti sociali, facciano
ciascuno la propria parte per
costruire una filiera della responsabilita' basata su solide e
sane fondamenta, quelle di un
nuovo modello di sviluppo che
metta al centro la sostenibilita'
ambientale e sociale e la sicurezza del territorio, declinando
quelle parole che sono richiamate nel titolo del nostro Congresso: qualita', legalita', sicurezza, sostenibilita'. Quasi
vent'anni fa, Franco Barberi
scriveva 'Circa la meta' dei
22.000 centri storici italiani
sono situati nei Comuni a piu'
alto rischio sismico. Oltre alle
abitazioni e agli edifici pubblici che ospitano servizi strategici, anche il sistema infrastrutturale, quello industriale e produttivo, le reti dei servizi ed il
patrimonio monumentale ed
artistico hanno un elevato grado di vulnerabilita' sismica. La
vulnerabilita' del patrimonio
edilizio e' cosi' elevata, che sono possibili ancora nel futuro
eventi catastrofici di enormi
dimensioni'. A distanza di anni
- osserva il seretario della Fillea Cgil - le stime restano le
stesse, ovvero nelle zone sismiche italiane, che rappresentano il 45% del territorio, solo
il 14% degli edifici vecchi rispetta i criteri antisismici. I terremoti non possono essere previsti, ma si sa dove potrebbero
verificarsi. Eppure, nonostante
dal 1974 in Italia esista una
normativa antisismica che impone di costruire in sicurezza,
non viene speso un centesimo
nel risanamento degli edifici e
delle infrastrutture in zona sismica, anzi si progettano opere
faraoniche proprio nei territori
dove e' concentrato il massimo
rischio, come lo stretto di Messina, oppure si progettano piani
edilizi che consentono di aumentare in cubatura gli edifici
anziche' rafforzarne la struttura. Alluvioni e frane, in buona
parte possono essere previste,
perche' ricorrenti in zone caratterizzate da dissesto idrogeologico, che rappresentano il 48%
del territorio nazionale e coinvolgono oltre 23milioni di abitanti di ben 6.600 comuni. Eppure, nonostante cio' - ha detto
infine il segretario - si e' continuato a costruire in territori
vulnerabili, ad irreggimentare i
fiumi innalzando argini ed invadendo i letti di piena. Le
conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, lo vediamo oggi a
L'Aquila, lo abbiamo visto nello scorso ottobre a Messina: il
nostro territorio e' stato trasformato in un campo minato,
pronto ad esplodere ad ogni
sollecitazione".
Sarete in prima linea per un’informazione senza padroni né padrini.
Diamo voce a tutti: dedicheremo un apposito spazio a chiunque vorrà dire la “sua”.
Inviate i vostri articoli o le vostre lettere alla nostra redazione in via Fortebraccio 53, 67100
L’Aquila, al fax 0862-422554 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
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L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23
L’Aquila
99 CHIESE SENZA LE 99 PIAZZE E LE 99 FONTANE
Ieri, dalla sera alla mattina
(quando sono uscita per recarmi al lavoro, alle ore 7,00
non c’era nulla), all’interno
dell’area c.a.s.e. di Bazzano è
stato posizionato un capannone, di plastica, adibito a culto
e attività parrocchiali.
Il provvedimento prot. n.
01290 del 2 marzo 2010, a
firma del Vice Commissario
Vicario per la Ricostruzione
Dr. Massimo Cialente, autorizza
l’Arcidiocesi
dell’Aquila – Caritas Diocesana, all’installazione di tende ministeriali con strutture
precarie non saldamente infisse al suolo, adibite a culto,
per un periodo di mesi tre,
nelle aree di Bazzano, Camarda, Roio, Coppito 3, Sassa, Sant’Elia 1. Nel provvedimento si legge che tale autorizzazione, nelle more del
perfezionamento del trasferimento delle aree del progetto
c.a.s.e. al Comune, è condizionata alla temporaneità ed
alla precarietà delle strutture
e che, in caso di interferenza
con la programmazione in
essere delle aree a servizio
del progetto c.a.s.e., dovranno essere rimosse a semplice
richiesta
dell’amministrazione entro il
termine perentorio ed inderogabile di 24 ore (si allega la
trascrizione integrale del
provvedimento affisso sul
capannone).
Quante parole inutili! E
quante bugie!
Ricordiamo tutti il Consiglio
Comunale dell’8 marzo 2010,
convocato su richiesta della
Curia, nel corso del quale si è
parlato dell’utilizzo dei 35
milioni di euro, frutto
dell’impegno
solidaristico
della Caritas, come ricordiamo
le
dichiarazioni
dell’Arcidiocesi che vuole
utilizzare tale somme per
strutture di servizio sociale,
magari
da
posizionare
all’interno
del
progetto
c.a.s.e, su quell’ormai leggendario 30% che il Comune
ha riservato a servizi. Qualcuno ricorderà anche il mio
intervento che si concludeva
con un appello: le aree pubbliche del progetto c.a.s.e, e
non solo quelle, devono rimanere pubbliche e soprattutto laiche!
In data 17 marzo 2010, il
Sindaco Dr. Massimo Cialente rilasciava una dichiarazione pubblica nella quale, in
merito alla polemica con il
Ministro Giovanardi, dichiarava che “sulle aree del progetto c.a.s.e. il Comune stava
predisponendo una vera e
propria pianificazione, dopo
aver raccolto le proposte delle circoscrizioni, le esigenze
del Comune…si sta lavorando su un vero e proprio piano
regolatore sociale che prevede, per la realizzazione del
progetto complessivo, la nascita di sedi non solo per il
volontariato ma anche per le
associazioni culturali del nostro territorio”.
In queste dichiarazioni la Curia, le Chiese, l’Arcidiocesi
non vengono citate.
Eppure, sia il 17 marzo che,
soprattutto, l’8 marzo, giorno
della seduta del consiglio comunale nel corso della quale
la Curia chiedeva la disponibilità di aree pubbliche, tutti
sapevano, Curia e Sindaco,
che tali aree già erano disponibili con il citato provvedimento del 2 marzo 2010.
I cittadini hanno anche pagato un gettone di presenza per
un consiglio comunale non
necessario, perché tutto era
stato già deciso!
E non si venga a dire, anche
questa volta, che il Sindaco,
nonché Vice Commissario
Vicario, non ha alcuna responsabilità; l’ordinanza citata n. 3833/2009, è quella relativa al passaggio di consegne e nomina, all’articolo 2,
comma 1, dal 1° febbraio
2010 il Sindaco Vice Commissario Vicario del Commissario delegato; al comma
3 dello stesso articolo si statuisce che la ripianificazione
del territorio tiene conto degli
insediamenti abitativi realizzati con il progetto C.A.S.E.,
che il Vice Commissario Vicario gestisce a far data del
1° febbraio 2010.
Evidenzio che il capannone
adibito a culto e attività parrocchiali è stato posizionato
sull’area asfaltata riservata a
parcheggio, dove sono pre-
senti anche parcheggi riservati a portatori di handicap e
che ora sono, di fatto, inutilizzabili, senza considerare le
difficoltà di movimento su
quel che resta del piazzale
dei residenti della zona diversamente abili e senza considerare ancora l’eventuale necessità della presenza di
mezzi di soccorso. Ancora,
ed è scritto nello stesso provvedimento, la tenda ministeriale è installata con una
struttura precaria ed è condizionata alla temporaneità ed
alla precarietà della struttura
stessa. Per questo, si chiede
l’intervento dei competenti
Uffici del Comune e dei Vigili del Fuoco ai fini della
verifica
della
stabilità
dell’intera struttura che, alle
condizioni date, rappresenta
un grave pericolo per la sicurezza delle persone.
Si chiede, inoltre, poiché il
capannone porta la scritta
Ministero dell’Interno – Soccorso Pubblico – se con quali
risorse economiche è stata
realizzata,
con
quelle
dell’Arcidiocesi o con quelle
stanziate dal decreto 39, convertito nella legge n.
77/2009.
Concludo ricordando Galileo
“Con cuor sincero e fede non
finta abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie, e generalmente ogni et
qualunque altro errore, heresia e setta contraria alla S.ta
Chiesa; e giuro che per
l’avvenire non dirò mai più
né asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si
possa haver di me simil sospitione”
Galileo Galilei, Convento
della Minerva
Pina Lauria
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L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23
L’Aquila
PER 2 GIORNI L'UNITA' SI TRASFERISCE ALL'AQUILA
A un anno dal terremoto
l'Unita' vivra' a L'Aquila per
due giorni: giovedi' primo e
venerdi' due aprile il giornale
verra' realizzato nel capoluogo abruzzese, in Piazza Duomo. Il direttore Concita De
Gregorio, il condirettore Giovanni Maria Bellu, il caporedattore Daniela Amenta, gli
inviati, la sua redazione web,
i suoi tecnici, faranno il giornale insieme agli aquilani. Si
inizia domani, giovedi' mattina, con l'allestimento insieme
al Comune del tendone che
ospitera' la redazione. Ma
l'Unita' non sara' sola. Ci sara'
anche
Radio
3
che
l'affianchera' con il suo studio
mobile (uno speciale camper), il suo direttore Marino
Sinibaldi e i colleghi delle
trasmissioni
Fahrenheit,
Radio3 Scienza e Radio3 Concita De Gregorio
Mondo. Alle 10.30 si svolgera' la riunione di redazione dell'associazione Minimondi,
aperta alla gente della citta' e le organizzatrici del festival
in collegamento con la reda- di letteratura ed illustrazioni
zione di Roma e in diretta su per ragazzi di Parma, giocheUnita.it e sulla tv locale Tv1 ranno a "Maledetto terremodi L'Aquila che seguira' con to" declinando "rime di rable sue telecamere tutti e due i bia" contro il sisma che gli ha
giorni. Ospite d'eccezione rovinato la vita. Poi, dopo le
della riunione sara' Sergio rime e i disegni, i bambini
Staino che disegnera' le sue ascolteranno le storie della
vignette insieme agli aquilani scrittrice "somala di origine,
con lui anche l'autrice satirica italiana per vocazione" Igiaba
Francesca Fornario. La prima Scego.
visita della giornata sara' Alle 12.30 anche i bambini
quella delle classi delle scuo- impareranno a fare l'Unita'
le elementari che insieme a insieme alla redazione, diseBruno Tognolini, considerato gneranno sui menabo' pagine
il piu' diretto erede del genio e articoli e proveranno a scridi Gianni Rodari, Silvia Bar- vere le loro storie. Alle 13.30
bagallo e Paola Cantarelli, si fara' merenda insieme alla
Coop che allestira' uno stand
con i suoi prodotti e le specialita' abruzzesi e sfamera'
grandi e piccini. Dopo pranzo
tocca al rugby che con la gloriosa Polisportiva L'Aquila
Rugby allestira' nella piazza
un vero e proprio terreno di
gioco. Grandi campioni dalla
maglia verde e nera e i ragazzi delle formazioni giovanili
insegneranno ai bambini passaggi, mete e placcaggi. Alle
15.30 nuova riunione di redazione aperta e in diretta sul
web. Alle 16, infine, la scrittrice Lidia Ravera e il regista
aquilano Luca D'Ascanio leggeranno la "Spoon River"
delle vittime del terremoto.
Venerdi' 2 aprile, si ricomincia. Nuova riunione di redazione aperta e visita, dalle
10.30, dei ragazzi delle scuole medie e delle superiori.
Anche loro proveranno ad
esprimere le emozioni di un
anno vissuto senza casa. Ma
non saranno le filastrocche,
come per i piu' piccoli, a raccogliere quelle sensazioni.
Sara' il rap, composto insieme
al musicista Luca Faggella,
saranno i loro testi, scritti insieme ai giornalisti de
l'Unita', di Radio3 e di Tv1,
saranno le loro fotografie, tra
le quali il giornale scegliera'
le illustrazioni che completeranno il numero speciale che
si costruira', tutti insieme, da
L'Aquila. Per tutti e due i
giorni sul sito web de
l'Unita' (www.unita.it) ogni
appuntamento sara' dettagliatamente raccontato e sara' visibile in diretta videostreaming. Ma le telecamere
del sito funzioneranno anche
da "video-box". Tutti gli aquilani che passeranno da
Piazza Duomo potranno registrare una loro testimonianza,
potranno raccontare quello
che ancora non va, potranno
sfogare le loro frustrazioni
per costruire un archivio web
di storie del terremoto. Venerdi' mattina nel tendone de
l'Unita' a Piazza Duomo sara'
proiettata la puntata della trasmissione "Presadiretta" di
Riccardo Iacona dedicato a
L'Aquila a un anno dal sisma
del 6 aprile 2009.
TERREMOTO:
CERIMONIA PER RICORDARE I DIPENDENTI SCOMPARSI
La Giunta Regionale ricorda oggi Antonella Andreassi e Piervincenzo Gioia, i due dipendenti regionali scomparsi a causa del
terremoto. Alle 10,30, alla presenza del Presidente Gianni Chiodi, verranno loro intitolate la Sala Giunta e l'Auditorium di Palazzo Silone all'Aquila e, contestualmente, il CRAL dedicherà una targa in ricordo di Antonella e Piervincenzo nonché di Sandro
Spagnoli, collega del Consiglio regionale. Al termine della cerimonia verrà celebrata una Santa Messa in suffragio. Presiede
Mons. Giuseppe Molinari Arcivescovo dell'Aquila.
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L’Aquila
L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23