tony cra cra` e.... mons. emmanuel milingo
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tony cra cra` e.... mons. emmanuel milingo
Anno XVII n. 23 del 31 marzo 2010 Periodico Indipendente Distribuzione gratuita Elezioni provinciali: insediamento del presidente TONY CRA CRA' E.... MONS. EMMANUEL MILINGO Io ho tre mogli… E tu? Ieri notte, non erano ancora state scrutinate le ultime schede, che Antonio Del Corvo (per gli amici Tony cra-crà), neo eletto Presidente della Provincia dell'Aquila, già preparava la valigia per partire alla volta della città, ed impossessarsi della poltrona che è stata per sei anni di Stefania Pezzopane. Rasato di fresco, impomatato ed improfumato quanto basta, bello come il sole, Del Corvo, alle otto in punto, con al seguito il suo codazzo di fidi celanesi, bussava alla porta degli uffici provinciali. Toc...toc, l'usciere prontamente corre ad aprire esclamando: “Scusi?” e Tony cracrà, “Sono il nuovo Presidente Del Corvo, mi manda Piccone” e con fare scocciato, mette in mano al povero usciere, cappotto, ombrello e cappello, avviandosi verso la propria stanza. Dopo appena dieci minuti, Del Corvo, aveva già provveduto ad impiantare il suo staff creato appositamente per risolvere, nei tempi e nei modi stabiliti, tutti i proble- mi che assillano la Provincia. “In due mesi – dice loro Del Corvo- saranno risolti i problemi economici dell'intera provincia, con l'aiuto di Berlusconi e di Chiodi, otterremo tanti di quei finanziamenti, che non sapremo più dove mettere i soldi. Saranno insediate numerose industrie ed immediatamente metteremo in moto uno sviluppo turistico, tanto che non sapremo dove far dormire i visitatori; saranno pertanto costruiti numerosi alberghi, ristoranti e bed and brakfast, e negli ulteriori due mesi, ci metteremo al lavoro per risolvere il problema della disoccupazione: saranno creati immediatamente 10.000 posti di lavoro per i giovani e dopo ulteriori due mesi, altrettanti posti di lavoro per i disoccupati. Logicamente, in questa prima fase - aggiunge Del Corvo- gli stipendi saranno di appena 2.000 euro al mese, ma sarà stabilita una progressività di scatti mensili, pari al 10%. Per quanto riguarda invece la cultura e lo sport, consistenti finanzia- Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected]. Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila cell.3476588525 Stampato in proprio. 2 L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23 L’Aquila menti non potranno essere stanziati prima di sei mesi, qualche sacrificio bisogna pur farlo, ma me lo ha assicurato in una lettera la mia amica Michela Brambilla; per quanto riguarda la ricostruzione, in due mesi provvederemo a togliere le macerie e metteremo mano alla ricostruzione dei centri storici, in modo che al primo anniversario del mio insediamento, la città potrà essere definitivamente restituita ai cittadini. Lo so, perché me lo ha assicurato personalmente Giulio (Tremonti ndr) ”. Nel mentre “Il Presidentissimo” dava le sue prime direttive, il suo ufficio del cerimoniale, si è messo subito al lavoro per elaborare il programma dell'insediamento ufficiale, che avverrà come per Celestino V, nella basilica di Collemaggio, all'uopo prontamente restaurata, con finanziamenti inviati personalmente da Silvio Berlusconi. Un tappeto color azzurro, con il simbolo del Pdl impresso a fuoco, sarà steso dalla Chiesa di Cristo Re sino all'ingresso della basilica, per accogliere il senatore Filippo Piccone, amico di merende di Tony Cra-crà. All'evento saranno invitati politici del Pdl e degli altri partiti di cordata, ci saranno inoltre gli amici degli amici siciliani e calabresi ed una folta rappresentanza di casalesi, oltre ad attori, cantanti, comici, saltimbanchi, ballerine, trans, escort, staffiste, shampiste, con fuochi d'artificio, coriandoli, leccalecca, champagne, stelle fi- lanti, trik e trak e ...bombe a mano. Per gli abitanti di Celano, saranno costruite apposite tribune, in modo da pater assistere con maggior comodità “all'incoronazione”. Saputa la notizia, da ogni parte d'Italia, dagli stati europei, ma che dico...anche dalle Americhe, dalla Cina, dal Giappone e...financo dalla Polinesia, sono già pervenute migliaia di richieste di partecipazione, all'eccezionale evento. Gli alberghi della provincia sono stati presi d'assalto dalle prenotazioni, tanto da registrare subito il “tutto esaurito”; la Municipalità è stata costretta ad attrezzare campi di accoglienza per le migliaia di persone rimaste senza un giaciglio; sono stati allestiti numerosi campi base dotati di bar, ristoranti, servizi igienici e centri di rianimazione; l'Ama, ha istituito prontamente servizi di busnavetta, per i collegamenti dai numerosi parcheggi di scambio, istituiti nei paesi vicini. Berlusconi in persona ha allertato immediatamente la Protezione Civile, in modo che, data la somma urgenza, potrà affidare i lavori per la costruzione di nuovi alberghi, un paio di chiese, tre auditorium e due campi sportivi, senza gara d'appalto ma a chiamata diretta. Non è anche questo un Grande Evento? La Rai ha chiesto di poter effettuare una diretta, con continui collegamenti speciali sulle reti Mediaset. La ripresa dell'avvenimento sarà logicamente teletrasmessa in mondovisione. Anche alcuni stati dell'America, del Giappone e della Cina ne hanno richiesto una videocassetta, in modo da poterlo ritrasmettere interrottamente, dalle reti televisive locali. Il Ministero degli Interno ha provveduto a mettere in atto misure di sicurezza, al fine di scongiurare invasioni di gruppi di persone, disposte a tutto pur di non perdere un evento di importanza interplanetaria. Per costoro saranno attrezzate apposite aree, munite di schermi giganti, dai quali assistere a questo storico ed irripetibile avvenimento. Diversi stati europei hanno chiesto di poter inviare loro delegazioni e troupe televisive. Per questioni di sicurezza e di antiterrorismo top secret, non è stato possibile esaudirle tutte, tanto che potrebbero esserci inconvenienti diplomatici tra gli stati appartenenti all'Unione Europea, se non addirittura situazioni a rischio di conflittualità bellica. Apprendiamo or ora che il Santo Padre, non potendo presenziare personalmente all'evento, per precedenti ed improrogabili impegni assunti, ed avendo appreso che i mons. D'Ercole e Molinari, saranno impegnati con il popolo delle carriole a spalare le macerie, invierà a rappresentarlo il vescovo zambiano, Emmanuel Milingo in persona, con mogli al seguito. Che Dio ce la mandi buona! Peppe Vespa “Quando l’Altissimo Iddio vuole punire i popoli, li consegna al Governo degli imbecilli” (Proclama degli insorti antipapalini-Macerata 1817) 3 L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23 L’Aquila FUNERALE DELLA CLASSE POLITICA Una sconfitta secca, quella di Stefania Pezzopane ed un profondo sconforto per la città dell’Aquila, che ha perso così, l’ultimo baluardo combattivo per portare avanti le proprie ragioni, in quanto comune capoluogo di Regione, fortemente sottorappresentato in tutte le istituzioni. Un solo parlamentare alla Camera dei Deputati, un paio di consiglieri in Regione, con un terzo entrato grazie al listino di Chiodi, ed un vice presidente del Consiglio regionale, oggi la Provincia, dove tra i banchi dell’opposizione siederanno la Pezzopane, Lolli e Pierpaolo Pietrucci. Tre consiglieri su 24. Difficile abituarsi alle dichiarazioni del presidente Chiodi, che non perde occasione per richiamare la “comunità aquilana”, così la definisce, ad “abitudini” diverse, che dovrebbero vederla più aperta e più morbida sul fronte rappresentatività, appellandosi così al gioco di squadra, a valere però, solo quando a vincere è un esponente della propria coalizione. Ognuno gioca le proprie carte campanilistiche, quando lo fa il capoluogo, diventa una questione di apertura, di egocentrismo irrilevante, guai a parlare di identità, quella stessa che pare irrimediabilmente persa, soprattutto a causa di negligenze partitiche. All’Aquila, è ormai defunta un’intera classe politica e dirigente, che non riesce né a vincere né a perdere, solo a raggranellare qualcosa in cambio probabilmente di qualche altra cosa, il Pdl è stato decimato dalla politica audace dell’ex Sindaco Biagio Tempesta, che dopo di sé ha lasciato terra bruciata, e che il partito sia stato definitivamente seppellito, lo mostra ogni giorno l’opposizione in Consiglio comunale, né carne e né pesce, frammentata, insofferente ed incapace a disegnare un piano di governo, alternativo per la città. Non va meglio sul fronte opposto, quello della maggioranza, specchio deprimente di una classe politica che non c’è, non esiste più, ed è con questo clamoroso vuoto, politico e partitico, che bisognerà ora fare i conti. Una resa necessaria, dopo il risultato elettorale alle provinciali, che non potrà non scuotere la flemma del sindaco Cialente, un sindaco che va per conto proprio, forte di un risultato aquilano, che non è certo un riconoscimento al suo lavoro, quanto il sostegno incondizionato ad una rappresentante forte, credibile e presente. Si parla già di un rimpasto di Giunta, e di una redistribuzione delle deleghe forti, ma non si andrà molto lontano, gli equilibri sono impostati ormai da tre anni, non sarà certo qualche aggiustamento a rilanciare un percorso politico nato male. L’Aquila ha bisogno di rinascere, a cominciare dalla base politica, che non regge più l’urto, né il confronto con risultati elettorali che se nel resto del Paese, danno il senso della tendenza, nel capoluogo di Regione, segnano di tornata in tornata la sconfitta di tutti e di una città importante, che rischia di essere cancellata dalla geografia politica italiana, regredendo ad un paesetto di provincia, incapace peraltro, all’autodeterminazione. In questo deserto, si fa spazio la figura di Giorgio De Matteis, ultimamente dietro le quinte di una strategia politica che pure non è riuscita ad avere in Provincia un rappresentante aquilano, poco male per il vice presidente, visto che l’ente ha deleghe irrilevanti sul fronte ricostruzione, meglio rimbalzare tutto su quel muro di gomma quale è Cialente, che sa fare solo polemiche per le macerie e per la zona franca. All’Aquila ormai funziona così, se qualcuno parla l’altro zittisce, si va avanti a compartimenti stagni, allungando la distanza con i cittadini rimpallati a destra e a manca, in cerca di qualche personaggio in grado di rappresentarli, perché quei pochi che si salvano, si contano a fatica sulle dita di una mano. Se questo è un trend irreversibile e senza via d’uscita, aspettiamo la mazzata finale, che in questa fase di profonda fragilità socio-politica, è facile possa spazzare definitivamente via, il capoluogo della Regione Abruzzo. Tranvate da tutti i lati, e nessuno di quel che resta della classe dirigente, pronto a rialzare la testa. Alessandra Cococcetta 4 L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23 L’Aquila STEFANIA PEZZOPANE RINGRAZIA I SUOI ELETTORI Ringrazio con il cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa sfida entusiasmante. A L’Aquila e nel cratere ho raggiunto un risultato davvero straordinario e commovente, nonostante migliaia di aquilani non abbiano potuto votare, perché ancora lontani sulla costa e negli alberghi della provincia. Partivo con una forza personale, ma con uno svantaggio politico enorme. Alle ultime elezioni europee il divario tra le due coalizioni vedeva il Stefania Pezzopane centrodestra in testa di oltre ventuno punti percentuali. Sapevo che colmare questo svantaggio sarebbe stato difficilissimo. Il mio avversario ha fatto leva soprattutto sulla forza delle liste e sull’appello localistico, che fatto presa nella Marsica. Chi ha cercato di strumentalizzare il terremoto per una sorta di referendum sull’azione del governo, quasi contrapponendomi al presidente Berlusconi, lo ha perso. Ad Antonio Del Corvo augu- ro buon lavoro. È fortunato, perché trova una provincia sana ed efficiente, al contrario di quella che ho ereditato sei anni fa. Resta tutta aperta la sfida straordinaria della ricostruzione. Come ho fatto in questi anni con una passione e una dedizione infinite proseguirò in questo impegno, a fianco della mia gente, degli aquilani e dell’intera provincia. Stefania Pezzopane PELINO (PDL), DALLA VITTORIA L’IMPULSO PER IL RILANCIO "Per quanto riguarda L'Aquila, abbiamo riconquistato la quarta provincia: dopo Chieti, Pescara e Teramo ora anche L'Aquila appartiene al centrodestra. Si e' creata, quindi, quella famosa e tanto auspicata filiera con il governo provinciale, quello regionale e quello nazionale". E' Paola Pelino, vicecoordinatrice del Pdl aquilano, a sottolineare che "questi sono i presupposti indispensabili per poter accelerare la ricostru- zione in un territorio fortemente colpito dal terremoto e per poter ridare un impulso all'economia. Quindi, andiamo avanti con le riforme anche a livello provinciale: siamo certi che il nuovo presidente, Del Corvo, si impegnera' per la ricostruzione dell'Aquila e soprattutto si attivera' per ridare ossigeno al sistema economico". "Ancora una volta - ribadisce la deputata Pdl - il governo del fare e' stato premiato. C'e' stata una evidente e forte ri- Paola Pelino conferma della leadership di Berlusconi in tutto il Paese, testimoniata da un consenso quasi unanime: aver tolto alla sinistra quattro Regioni e' un dato molto rilevante ed e' altrettanto significativo aver sottratto all'opposizione anche la provincia dell'Aquila, governata dal Pd, in un momento in cui Berlusconi, il nostro governo e Bertolaso hanno dato il massimo". BERTOLASO, L'AQUILA? NON FACCIO COMMENTI POLITICI "Non faccio commenti di natura politica. Io mi occupo di questioni tecniche". Cosi' il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in visita a Pompei per l'apertura di una mostra, "Pompei e il Vesuvio: scienza, conoscenza ed esperienza", risponde a chi gli chiede un commento sulla mancata riconferma di Stefania Pezzopane alla guida della provincia de L'aquila. PER UNA LIBERA INFORMAZIONE www.leditoriale.com 5 L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23 L’Aquila FILLEA CGIL SCHIAVELLA, STIAMO COL POPOLO DELLE CARRIOLE "Da L'Aquila, oggi, non e' retorico ne' banale dire che noi stiamo dalla parte delle carriole perche' in quelle carriole c'e' una battaglia per i diritti di cittadinanza e per un futuro del lavoro e del Paese a cui non rinunciamo e per cui la Fillea e la Cgil non intendono ne' ora ne mai smettere di lottare". Lo ha detto ieri a L'Aquila il segretario generale della Fillea Cgil, Walter Schiavella, nella sua relazione al XVII congresso nazioanle del sindaco di categoria. "305 vittime, circa 2.000 feriti, 100mila sfollati, di cui 70mila solo a L'Aquila: questo - ricorda il segretario il bilancio della catastrofe che ha colpito un anno fa l'Abruzzo e la sua gente. Oggi, ad un anno dal sisma, le ferite di questa terra sono ancora aperte. E, mentre appaiono sempre piu' evidenti i limiti delle scelte compiute dal Governo nazionale, mentre l'economia locale e' ferma, come dimostrano i dati sulla disoccupazione e l'impennata della cassa integrazione, passata in un anno da 850 mila ore ad oltre 7 milioni di ore, mentre viene alla luce la vergogna delle 'cricche' di imprenditori che su questa tragedia hanno speculato, i cittadini de L'Aquila continuano a chiedere futuro e giustizia. Lo hanno fatto prima con quelle chiavi appese ai cancelli della zona rossa, poi con le carriole che da settimane violano i blocchi e raccolgono quei calcinacci che in un anno nessuno aveva ancora mosso. E giustizia prosegue Schiavela - e' che gli aquilani e tutti gli sfollati d'Abruzzo tornino nelle proprie case e ricomincino la propria vita. Giustizia e' fare, agire, perche' cio' che e' accaduto a L'Aquila non accada piu'. Giustizia e' ricerca della verita'. E la prima verita' e' che la distruzione e le morti che accompagnano un evento sismico, una alluvione, una frana, una piena di fiume, non sono solo gli effetti di una catastrofe naturale ma anche la sciagurata conseguenza di comportamenti degli uomini. Quando una casa crolla dopo una scossa, o viene risucchiata da un mare di fango o trascinata via da una collina che smotta, all'Aquila come a Sarno come a Giampilieri, li' si e' consumato lo stesso misfatto: si e' costruito senza rispetto e attenzione per le norme e non si e' messo a norma il patrimonio a rischio, non si e' tenuto conto della vulnerabilita' del territorio, senza rispet- to per l'ambiente. Cosi' non puo' e non deve piu' essere". (AGI) (AGI) - L'Aquila, 30 mar. - "Questo - ha spiegato Schiavella - - il senso della nostra presenza all'Aquila: - per chiedere che si renda giustizia agli aquilani restituendo loro la propria casa, la propria citta', la propria comunita', il proprio lavoro, la propria vita; - per chiedere che Governo, istituzioni, parti sociali, facciano ciascuno la propria parte per costruire una filiera della responsabilita' basata su solide e sane fondamenta, quelle di un nuovo modello di sviluppo che metta al centro la sostenibilita' ambientale e sociale e la sicurezza del territorio, declinando quelle parole che sono richiamate nel titolo del nostro Congresso: qualita', legalita', sicurezza, sostenibilita'. Quasi vent'anni fa, Franco Barberi scriveva 'Circa la meta' dei 22.000 centri storici italiani sono situati nei Comuni a piu' alto rischio sismico. Oltre alle abitazioni e agli edifici pubblici che ospitano servizi strategici, anche il sistema infrastrutturale, quello industriale e produttivo, le reti dei servizi ed il patrimonio monumentale ed artistico hanno un elevato grado di vulnerabilita' sismica. La vulnerabilita' del patrimonio edilizio e' cosi' elevata, che sono possibili ancora nel futuro eventi catastrofici di enormi dimensioni'. A distanza di anni - osserva il seretario della Fillea Cgil - le stime restano le stesse, ovvero nelle zone sismiche italiane, che rappresentano il 45% del territorio, solo il 14% degli edifici vecchi rispetta i criteri antisismici. I terremoti non possono essere previsti, ma si sa dove potrebbero verificarsi. Eppure, nonostante dal 1974 in Italia esista una normativa antisismica che impone di costruire in sicurezza, non viene speso un centesimo nel risanamento degli edifici e delle infrastrutture in zona sismica, anzi si progettano opere faraoniche proprio nei territori dove e' concentrato il massimo rischio, come lo stretto di Messina, oppure si progettano piani edilizi che consentono di aumentare in cubatura gli edifici anziche' rafforzarne la struttura. Alluvioni e frane, in buona parte possono essere previste, perche' ricorrenti in zone caratterizzate da dissesto idrogeologico, che rappresentano il 48% del territorio nazionale e coinvolgono oltre 23milioni di abitanti di ben 6.600 comuni. Eppure, nonostante cio' - ha detto infine il segretario - si e' continuato a costruire in territori vulnerabili, ad irreggimentare i fiumi innalzando argini ed invadendo i letti di piena. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, lo vediamo oggi a L'Aquila, lo abbiamo visto nello scorso ottobre a Messina: il nostro territorio e' stato trasformato in un campo minato, pronto ad esplodere ad ogni sollecitazione". Sarete in prima linea per un’informazione senza padroni né padrini. Diamo voce a tutti: dedicheremo un apposito spazio a chiunque vorrà dire la “sua”. Inviate i vostri articoli o le vostre lettere alla nostra redazione in via Fortebraccio 53, 67100 L’Aquila, al fax 0862-422554 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected] 6 L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23 L’Aquila 99 CHIESE SENZA LE 99 PIAZZE E LE 99 FONTANE Ieri, dalla sera alla mattina (quando sono uscita per recarmi al lavoro, alle ore 7,00 non c’era nulla), all’interno dell’area c.a.s.e. di Bazzano è stato posizionato un capannone, di plastica, adibito a culto e attività parrocchiali. Il provvedimento prot. n. 01290 del 2 marzo 2010, a firma del Vice Commissario Vicario per la Ricostruzione Dr. Massimo Cialente, autorizza l’Arcidiocesi dell’Aquila – Caritas Diocesana, all’installazione di tende ministeriali con strutture precarie non saldamente infisse al suolo, adibite a culto, per un periodo di mesi tre, nelle aree di Bazzano, Camarda, Roio, Coppito 3, Sassa, Sant’Elia 1. Nel provvedimento si legge che tale autorizzazione, nelle more del perfezionamento del trasferimento delle aree del progetto c.a.s.e. al Comune, è condizionata alla temporaneità ed alla precarietà delle strutture e che, in caso di interferenza con la programmazione in essere delle aree a servizio del progetto c.a.s.e., dovranno essere rimosse a semplice richiesta dell’amministrazione entro il termine perentorio ed inderogabile di 24 ore (si allega la trascrizione integrale del provvedimento affisso sul capannone). Quante parole inutili! E quante bugie! Ricordiamo tutti il Consiglio Comunale dell’8 marzo 2010, convocato su richiesta della Curia, nel corso del quale si è parlato dell’utilizzo dei 35 milioni di euro, frutto dell’impegno solidaristico della Caritas, come ricordiamo le dichiarazioni dell’Arcidiocesi che vuole utilizzare tale somme per strutture di servizio sociale, magari da posizionare all’interno del progetto c.a.s.e, su quell’ormai leggendario 30% che il Comune ha riservato a servizi. Qualcuno ricorderà anche il mio intervento che si concludeva con un appello: le aree pubbliche del progetto c.a.s.e, e non solo quelle, devono rimanere pubbliche e soprattutto laiche! In data 17 marzo 2010, il Sindaco Dr. Massimo Cialente rilasciava una dichiarazione pubblica nella quale, in merito alla polemica con il Ministro Giovanardi, dichiarava che “sulle aree del progetto c.a.s.e. il Comune stava predisponendo una vera e propria pianificazione, dopo aver raccolto le proposte delle circoscrizioni, le esigenze del Comune…si sta lavorando su un vero e proprio piano regolatore sociale che prevede, per la realizzazione del progetto complessivo, la nascita di sedi non solo per il volontariato ma anche per le associazioni culturali del nostro territorio”. In queste dichiarazioni la Curia, le Chiese, l’Arcidiocesi non vengono citate. Eppure, sia il 17 marzo che, soprattutto, l’8 marzo, giorno della seduta del consiglio comunale nel corso della quale la Curia chiedeva la disponibilità di aree pubbliche, tutti sapevano, Curia e Sindaco, che tali aree già erano disponibili con il citato provvedimento del 2 marzo 2010. I cittadini hanno anche pagato un gettone di presenza per un consiglio comunale non necessario, perché tutto era stato già deciso! E non si venga a dire, anche questa volta, che il Sindaco, nonché Vice Commissario Vicario, non ha alcuna responsabilità; l’ordinanza citata n. 3833/2009, è quella relativa al passaggio di consegne e nomina, all’articolo 2, comma 1, dal 1° febbraio 2010 il Sindaco Vice Commissario Vicario del Commissario delegato; al comma 3 dello stesso articolo si statuisce che la ripianificazione del territorio tiene conto degli insediamenti abitativi realizzati con il progetto C.A.S.E., che il Vice Commissario Vicario gestisce a far data del 1° febbraio 2010. Evidenzio che il capannone adibito a culto e attività parrocchiali è stato posizionato sull’area asfaltata riservata a parcheggio, dove sono pre- senti anche parcheggi riservati a portatori di handicap e che ora sono, di fatto, inutilizzabili, senza considerare le difficoltà di movimento su quel che resta del piazzale dei residenti della zona diversamente abili e senza considerare ancora l’eventuale necessità della presenza di mezzi di soccorso. Ancora, ed è scritto nello stesso provvedimento, la tenda ministeriale è installata con una struttura precaria ed è condizionata alla temporaneità ed alla precarietà della struttura stessa. Per questo, si chiede l’intervento dei competenti Uffici del Comune e dei Vigili del Fuoco ai fini della verifica della stabilità dell’intera struttura che, alle condizioni date, rappresenta un grave pericolo per la sicurezza delle persone. Si chiede, inoltre, poiché il capannone porta la scritta Ministero dell’Interno – Soccorso Pubblico – se con quali risorse economiche è stata realizzata, con quelle dell’Arcidiocesi o con quelle stanziate dal decreto 39, convertito nella legge n. 77/2009. Concludo ricordando Galileo “Con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie, e generalmente ogni et qualunque altro errore, heresia e setta contraria alla S.ta Chiesa; e giuro che per l’avvenire non dirò mai più né asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa haver di me simil sospitione” Galileo Galilei, Convento della Minerva Pina Lauria 7 L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23 L’Aquila PER 2 GIORNI L'UNITA' SI TRASFERISCE ALL'AQUILA A un anno dal terremoto l'Unita' vivra' a L'Aquila per due giorni: giovedi' primo e venerdi' due aprile il giornale verra' realizzato nel capoluogo abruzzese, in Piazza Duomo. Il direttore Concita De Gregorio, il condirettore Giovanni Maria Bellu, il caporedattore Daniela Amenta, gli inviati, la sua redazione web, i suoi tecnici, faranno il giornale insieme agli aquilani. Si inizia domani, giovedi' mattina, con l'allestimento insieme al Comune del tendone che ospitera' la redazione. Ma l'Unita' non sara' sola. Ci sara' anche Radio 3 che l'affianchera' con il suo studio mobile (uno speciale camper), il suo direttore Marino Sinibaldi e i colleghi delle trasmissioni Fahrenheit, Radio3 Scienza e Radio3 Concita De Gregorio Mondo. Alle 10.30 si svolgera' la riunione di redazione dell'associazione Minimondi, aperta alla gente della citta' e le organizzatrici del festival in collegamento con la reda- di letteratura ed illustrazioni zione di Roma e in diretta su per ragazzi di Parma, giocheUnita.it e sulla tv locale Tv1 ranno a "Maledetto terremodi L'Aquila che seguira' con to" declinando "rime di rable sue telecamere tutti e due i bia" contro il sisma che gli ha giorni. Ospite d'eccezione rovinato la vita. Poi, dopo le della riunione sara' Sergio rime e i disegni, i bambini Staino che disegnera' le sue ascolteranno le storie della vignette insieme agli aquilani scrittrice "somala di origine, con lui anche l'autrice satirica italiana per vocazione" Igiaba Francesca Fornario. La prima Scego. visita della giornata sara' Alle 12.30 anche i bambini quella delle classi delle scuo- impareranno a fare l'Unita' le elementari che insieme a insieme alla redazione, diseBruno Tognolini, considerato gneranno sui menabo' pagine il piu' diretto erede del genio e articoli e proveranno a scridi Gianni Rodari, Silvia Bar- vere le loro storie. Alle 13.30 bagallo e Paola Cantarelli, si fara' merenda insieme alla Coop che allestira' uno stand con i suoi prodotti e le specialita' abruzzesi e sfamera' grandi e piccini. Dopo pranzo tocca al rugby che con la gloriosa Polisportiva L'Aquila Rugby allestira' nella piazza un vero e proprio terreno di gioco. Grandi campioni dalla maglia verde e nera e i ragazzi delle formazioni giovanili insegneranno ai bambini passaggi, mete e placcaggi. Alle 15.30 nuova riunione di redazione aperta e in diretta sul web. Alle 16, infine, la scrittrice Lidia Ravera e il regista aquilano Luca D'Ascanio leggeranno la "Spoon River" delle vittime del terremoto. Venerdi' 2 aprile, si ricomincia. Nuova riunione di redazione aperta e visita, dalle 10.30, dei ragazzi delle scuole medie e delle superiori. Anche loro proveranno ad esprimere le emozioni di un anno vissuto senza casa. Ma non saranno le filastrocche, come per i piu' piccoli, a raccogliere quelle sensazioni. Sara' il rap, composto insieme al musicista Luca Faggella, saranno i loro testi, scritti insieme ai giornalisti de l'Unita', di Radio3 e di Tv1, saranno le loro fotografie, tra le quali il giornale scegliera' le illustrazioni che completeranno il numero speciale che si costruira', tutti insieme, da L'Aquila. Per tutti e due i giorni sul sito web de l'Unita' (www.unita.it) ogni appuntamento sara' dettagliatamente raccontato e sara' visibile in diretta videostreaming. Ma le telecamere del sito funzioneranno anche da "video-box". Tutti gli aquilani che passeranno da Piazza Duomo potranno registrare una loro testimonianza, potranno raccontare quello che ancora non va, potranno sfogare le loro frustrazioni per costruire un archivio web di storie del terremoto. Venerdi' mattina nel tendone de l'Unita' a Piazza Duomo sara' proiettata la puntata della trasmissione "Presadiretta" di Riccardo Iacona dedicato a L'Aquila a un anno dal sisma del 6 aprile 2009. TERREMOTO: CERIMONIA PER RICORDARE I DIPENDENTI SCOMPARSI La Giunta Regionale ricorda oggi Antonella Andreassi e Piervincenzo Gioia, i due dipendenti regionali scomparsi a causa del terremoto. Alle 10,30, alla presenza del Presidente Gianni Chiodi, verranno loro intitolate la Sala Giunta e l'Auditorium di Palazzo Silone all'Aquila e, contestualmente, il CRAL dedicherà una targa in ricordo di Antonella e Piervincenzo nonché di Sandro Spagnoli, collega del Consiglio regionale. Al termine della cerimonia verrà celebrata una Santa Messa in suffragio. Presiede Mons. Giuseppe Molinari Arcivescovo dell'Aquila. 8 L’Aquila L’Aquila 31 marzo 2010 n. 23