FORUMPA SANITA` 2001 Il percorso assistenziale del paziente in

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FORUMPA SANITA` 2001 Il percorso assistenziale del paziente in
FORUMPA SANITA' 2001
Azienda Ospedaliera di Perugia
Direzione Sanitaria
Il percorso assistenziale del paziente in Ospedale
PARTE 1 : ANAGRAFICA
Titolo del progetto: Il percorso assistenziale del paziente in Ospedale
Amministrazione proponente: Azienda Ospedaliera di Perugia
Unità Organizzativa: Direzione Sanitaria
Indirizzo: via Brunamonti – Perugia
Sito web: www.ospedale.perugia.it
Indirizzo internet
Referente : dott.ssa Francesca Gori
Addetta qualita’ Direzione Medica Ospedaliera
Azienda Ospedaliera Perugia
Tel.: 075-5782261
Fax : 075-5782382
PARTE 2: ASPETTI GENERALI
2.1 Area di intervento: Miglioramento della gestione
Miglioramento del rapporto con l’utenza
2.2 Progetto in corso di realizzazione
2.3 Descrizione sintetica del progetto:
Riguarda la progettazione e la sperimentazione di percorsi assistenziali come strumento di gestione clinica,
finalizzato al miglioramento della qualità dell’attività sanitaria, che consente di toccare i tre aspetti
fondamentali di quest’ultima: rispetto al paziente/utente, rispetto all’organizzazione: rispetto agli operatori
coinvolti: La progettazione del percorso assistenziale inizia con la revisione critica di quanto accade ad un
“paziente tipo” durante il ricovero nel suo percorso di diagnosi e/o di terapia. Viene definita una sorta di
“canovaccio” che comprende tutte le “azioni” che sono state intraprese. Questo viene successivamente
sfrondato di tutte quelle azioni ritenute non necessarie o ridondanti, in accordo con gli obiettivi di
massimizzare la qualità, utilizzare la pratica clinica migliore, ridurre il consumo di risorse ed ottimizzare i
tempi, schematizzando il processo assistenziale. Il lavoro viene completato con la valorizzazione del
percorso assistenziale.
2.4 Motivazioni:
Gli strumenti finora attivati a seguito del processo di aziendalizzazione della sanita’ avviato con il D.L.vo n.
502/92 presentano alcuni punti di debolezza che limitano la capacita’ di incidere sui fenomeni gestionali,
soprattutto non sono sufficientemente affinati in modo da evidenziare tra i risultati generati dalle strutture
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sanitarie, quello di fondamentale importanza : il risultato di salute. La necessita’ di integrare gli attuali
strumenti di misurazione, analisi e valutazione della gestione delle organizzazioni sanitarie, rappresenta un
obiettivo di primaria importanza. Scopo del progetto e’ studiare e sperimentare sistemi e logiche di
misurazione dei fenomeni gestionali, ad integrazione di quelli gia’ esistenti, piu’ coerenti con le finalita’ e le
caratteristiche delle aziende sanitarie.
2.5 Soggetti destinatari
cittadini ricoverati
operatori sanitari
responsabili della gestione e organizzazione della Azienda
2.6 Caratteristiche del progetto
E’ in accordo con la metodologia del Miglioramento Continuo della Qualita’ (MCQ), in quanto il processo
attivato non ha un termine, ma rappresenta un metodo di lavoro; inoltre la raccolta delle evidenze nella
prassi quotidiana costituisce un continuo stimolo alla individuazione dei margini di miglioramento ed
affinamento che si possono apportare al modo con cui approcciare il problema in studio.
2.7 Finalità
Definire la migliore sequenza temporale e spaziale possibile, clinicamente efficace, sulla base delle
conoscenze tecnico-scientifiche a disposizione, delle attivita’ da svolgere per gestire una condizione
patologica di un paziente e/o gruppi di pazienti.
2.8 Obiettivi
progettare uno strumento per la misurazione dei risultati delle organizzazioni sanitarie che consenta di
esplicitare chiaramente l’oggetto dello scambio tra azienda e paziente ed il relativo valore economico;
creare le condizioni organizzative necessarie a favorire il coordinamento necessario tra le varie unità
operative, al fine di produrre il risultato (es. la diagnosi, la terapia),
definire gli indicatori e le modalità di misurazione del risultato sanitario atteso, derivante dalla gestione per
processi.
far scaturire dal confronto continuo tra il percorso effettivo tradizionalmente seguito dal paziente nell’azienda
ed un percorso “ottimale” o atteso, una modalità di gestione del paziente che tenga conto, a partire dalle
caratteristiche dell’organizzazione, della effettiva capacità di offerta di quest’ultima.
2.9 Vantaggi attesi
rispetto al cittadino ricoverato : garantisce ed esplicita l’approccio che verrà seguito nella gestione del
problema sanitario che lo interessa:
rispetto all’organizzazione : consente di focalizzare l’attenzione sul legame esistente fra qualità delle azioni
sanitarie ed utilizzo delle risorse, nonché di individuare i soggetti coinvolti migliorandone l’integrazione
dell’azione svolta, stabilendone ruoli, compiti e modalità di rapporto nell’ambito della gestione del percorso;
rispetto agli operatori coinvolti : contribuisce alla sistematizzazione delle pratiche e delle metodologie
sanitarie seguite e fornisce un formidabile strumento di confronto, formazione e aggiornamento.
2.10 Risultati conseguiti
Il progetto attivato con delibera del D.G. n. 250 del 17.03.2000 ha permesso in dodici mesi la ridefinizione
dei percorsi diagnostico.terapeutici relativi a: BPCO (DRG 88), intervento sul cristallino e intervento per ernia
inguinale eta’ > 17 anni senza cc (DRG 162)
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PARTE 3: ASPETTI SPECIFICI
3.1: Risorse
finanziarie : non sono previsti costi specifici
personale : impegno specifico di n. 4 gruppi di lavoro, composti da 5 operatori ciascuno, con
riunioni a ritmo medio bimestrale, piu’ impegno settimanale ( max 1 giornata ) del
Referente
3.2 Soggetti coinvolti: partnership
Azienda Ospedaliera di Perugia e CERGAS - Bocconi
3.3 Stato di realizzazione
Fasi del progetto:
a) Definizione delle patologie oggetto del progetto in base ad uno o piu’ dei seguenti criteri:
numerosita’ dei casi trattati superiore a 100 all’anno
elevata variabilita’ della durata della degenza misurata con il coefficiente di variazione
notevole dispersione dei casi all’interno dell’Ospedale : numero di Unita’ Operative che trattano la stessa
patologia o eseguono lo stesso intervento, o dalla possibilita’ di trattare la stessa casistica in degenza
ordinaria, day hospital e/o ambulatorio
valore rilevante definito in base al punto relativo al DRG specifico
strategicita’ della patologia rispetto alla missione dell’Azienda
forte dinamicita’ dei modelli assistenziali utilizzati a fronte dell’evoluzione tecnico-scientifica e/o
dell’organizzazione
b) Studio del percorso
Descrizione mediante note esplicative brevi della patologia in esame.
Individuazione dei criteri di ingresso del paziente nel percorso di cura.
Individuazione dei criteri di esclusione.
Ricostruzione, mediante analisi retrospettiva delle Schede di Dimissione Ospedaliere e delle Cartelle
Cliniche, del percorso assistenziale utilizzato per quella data patologia, con l’individuazione delle fasi più
rilevanti attraverso cui passa il paziente (Percorso di massima).
Ricostruzione delle principali tappe di attività erogate nelle diverse fasi componenti il percorso di massima,
mediante la costruzione del diagramma di flusso della patologia.
Descrizione analitica delle attività fondamentali che compongono le diverse fasi del processo di cura
attraverso la matrice Tempo/Luogo/Attività. Tale matrice è rappresentata da una tabella nella quale sono
evidenziati i tempi e i luoghi dell’effettuazione delle attività (colonne) e la tipologia delle stesse (righe).
Questa permetterà la rilevazione puntuale delle attività erogate nel processo assistenziale di diagnosi e cura,
rispetto alla scansione temporale-spaziale (Percorso effettivo).
c) Elaborazione del percorso di riferimento clinicamente efficace, inteso come la migliore sequenza
temporale e spaziale possibile delle attività da svolgere sulla base delle risorse professionali e tecnologiche
a disposizione e sulle conoscenze tecnico-scientifiche.
d) Definizione di indicatori clinici ed organizzativi.
e) Implementazione del percorso di riferimento.
f) Attivazione di una fase di verifica sul campo degli effettivi percorsi attuati, in relazione ai percorsi di
riferimento validati, e sviluppo di adeguati sistemi informativi per il monitoraggio delle variabili individuate
come “critiche” nella valutazione del percorso di riferimento.
g) Valutazione ed analisi delle risorse assorbite mediante la valorizzazione del percorso e la misurazione
dei valori economici a fronte delle attività erogate.
h) Attività di benchmarking intra-aziendale tra le diverse U.O. che trattano la stessa patologia.
Stato di attuazione
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Realizzati i punti a) , b) e c) relativamente al DRG 88 (BPCO), al DRG 162 (intervento per ernia inguinale
eta’ >17 aa senza cc) e (intervento sul cristallino)
In corso di realizzazione, nell’anno 2001, per gli stessi DRG i punti d),e),f),g) ed h
3.4 Realizzazione
Il progetto e’ inserito nel Piano Aziendale Pluriennale e prevede l’adesione al programma di ricerca “Il
percorso assistenziale del paziente in Ospedale” proposto dal CERGAS - Bocconi di Milano.
Finora ha comportato il coinvolgimento di n. 8 Unità Organizzative ed la costituzione di n. 4 gruppi di lavoro
per patologia.
3.5 Utilizzo di nuove tecnologie
Non e’ previsto l’utilizzo di nuove tecnologie
3.6 Comunicazione interna
Incontro di presentazione del progetto con tutti i Responsabili di Unita’ Operative Complesse
3.7 Formazione del personale
Formazione del personale coinvolto direttamente nei gruppi di lavoro e durante la implementazione del
progetto
3.8 Comunicazione/Partecipazione
Non sono previste forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini e di comunicazione esterna
3.9 Monitoraggio e valutazione
Indicatori di processo: analisi degli scostamenti dal percorso assistenziale di riferimento
Indicatori di outcome: rilevazione delle eventuali complicanze
Indicatori economici: analisi dei costi per ciascun episodio del percorso
3.10 Sostenibilità Organizzativa
Progetto di miglioramento continuo della qualita’, che coinvolge gli interessati : clinici e addetti alla
organizzazione e gestione direttamente nelle attivita’ quotidiane ponendosi come “metodo di lavoro” senza
richiedere risorse aggiuntive ne’ tecnologiche ne’ di personale.
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