ottimizzazione frigo illuminazione
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8. Ottimizzazione dell’impianto frigo-illuminazione In questo capitolo si affronta l’aspetto riguardante l’ottimizzazione dell’impianto fv autonomo per il frigo ed illuminazione (essendo un’utenza particolarmente importante). La ricerca delle dimensioni ottime viene fatta con l’ausilio della simulazione. L’obbiettivo è quello di individuare la dimensione ottima da un punto di vista delle prestazioni richieste tra cui: l’affidabilità di servizio, intesa come la capacità che ha l’impianto di soddisfare il carico; il costo globale dell’impianto. Si esamina la struttura del simulatore, i modelli dei vari elementi che compongono l’impianto ed i risultati ottenuti. 8.1 Il metodo di ottimizzazione Uno dei problemi nel dimensionare un impianto fotovoltaico è quello di determinare la relazione ottimale tra dimensione del campo fotovoltaico e quello delle batterie di accumulo, a parità di costo e di affidabilità del sistema. Il dimensionamento di massima trattato in precedenza non tiene conto di fattori quali l’affidabilità, l’aleatorietà meteorologica, l’andamento del carico. Quindi le dimensioni ottenute non corrispondono a quelle ottime. Un corretto approccio deve essere in grado di tenere conto di tutti questi aspetti. La scelta del metodo di ottimizzazione, nella maggior dei casi, è determinata dalla quantità di informazioni che il metodo stesso richiede, in altre parole, dal dettaglio con cui sono noti i dati del problema. Più dettagliati sono i dati disponibili più è possibile utilizzare metodi che permettono ottimizzazioni più precise. Il metodo di ottimizzazione che abbiamo scelto utilizza lo strumento della simulazione dinamica nel prevedere il comportamento del sistema. Simulando l’impianto sotto posto alle condizioni climatiche della località prescelta, si riesce a valutarne l’andamento degli indici di prestazioni. Indici che minimizzandoli o massimizzandoli, a secondo dei casi, ci permettono di individuare la dimensione ottima dell’impianto. In particolare, gli impianti fotovoltaici autonomi devono essere dimensionati in modo da garantirgli una elevata affidabilità. L'affidabilità, infatti, è la caratteristica principale di tali impianti che, realizzati molto spesso in zone dove non è possibile altra fornitura di energia, devono essere in grado di alimentare il carico con ridotti o meglio preventivabili disservizi dovuti alla mancanza di energia. Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione Esistono diversi metodi di ottimizzazione o/e progettazione degli impianti fotovoltaici. In questo capitolo ne esporremo solo quelli più importanti. 8.2 Il metodo Loss-of- Load probability (LOLP) L’approccio, sviluppato dalla Sandia National Laboratory (Albuquerque, U.S.A.) si basa sulla valutazione del parametro LOLP, probabilità di perdita del carico, definito come la frazione media mensile del carico che non viene soddisfatta dall'impianto fotovoltaico. Esso rappresenta il livello di confidenza con cui il sistema soddisfa il carico. Questo parametro viene ottenuto simulando l'impianto con le condizioni climatiche della località interessata, ottenendo cosi i risultati che, riportati in forma grafica, permettono il dimensionamento razionale della superficie captante e della capacità di accumulo degli impianti fotovoltaici autonomi. In pratica si utilizzano dei normogrammi per scegliere il campo fotovoltaico e la capacità della batteria per raggiungere il LOLP richiesto. Il dimensionamento dipende dalla stima di due fattore: il rendimento del sistema nel tratto insolazione - accumulo; il rendimento del tratto accumulo - carico. Un vincolo importante di questo metodo è che la variazione del carico medio mensile, durante l’anno, non deve superare ± 10%. 8.3 Il metodo Loss-of-Load-hours (LOLH) Questo metodo è stato sviluppato da ricercatori della Asian Institute of Technology di Bankok. Il LOLH esprime il numero totale di ore in un anno in cui l’impianto fotovoltaico non è in grado di soddisfare il carico. Il metodo di ottimizzazione, una volta noti clima e carico, consiste nel determinare la coppia di valori di P(potenza di picco del campo) ed C (capacità di accumulo) che minimizza il LOLH. La simulazione ci permette di quantificare il LOLH per ogni coppia di P/C Facendo variare le dimensioni dell’impianto e ripetendo ogni qual volta la simulazione, è possibile costruire un diagramma in cui le variabili sono: potenza di picco dei pannelli fotovoltaici; la capacità in amper-ore delle batterie di accumulo ed il LOLH corrispondente. Attraverso un procedimento di interpolazione si riesce a costruire le curve iso-LOLH. L’insieme delle curve iso-LOLH del diagramma rappresentano il comportamento globale dell’impianto ft in quella località. Per definire univocamente la dimensione ottima dell’impianto è necessario introdurre un altro parametro cioè il costo dell’impianto. 124 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione 8.4 Le prestazioni da ottimizzare (performance) In genere, quando si ottimizza un sistema lo si fa massimizzando le prestazioni richieste ciò significa identificare la soluzione dove tutte le prestazioni del sistema prese in considerazione presentano il loro massimo. Gli indici di prestazione più importanti di un impianto fotovoltaico autonomo sono: 8.4.1 L’affidabilità di servizio del sistema (reliability index) L’indice di affidabilità del sistema è definito come il numero totale di ore in un anno in cui l’impianto non riesce a coprire il carico ossia il LOLH. Z(t) rappresenta il LOLE (loss of load event) che ha seguente forma matematica 1 se il carico è soddisfatto Z(t)= 0 se il carico non è soddisfatto L’indice di affidabilità esprime la capacità che ha il nostro sistema di generazione di fornire l’energia richiesta. La riduzione di tale indice è dovuta a cause come l’inadeguatezza tra il sistema di accumulo e quello di generazione, picchi del carico, profilo sia del carico che meteorologico non adeguatamente tenuti in conto in fase di dimensionamento. L’arresto del sistema dovuto a guasti dei suoi componenti ed il tempo necessario alla riparazione non sono inclusi nell’indice di affidabilità definito in questa simulazione. Ogni riparazione o sostituzione di un componente si ipotizza che avvenga al di fuori dei periodi di normale funzionamento del l’impianto. La sostituzione e manutenzione dei componenti elettronici si ipotizza che avvenga istantaneamente, quindi non hanno nessun effetto sull’indice di affidabilità di servizio. 8.4.2 Il costo del sistema L’ottimo di un sistema da un punto di vista funzionale non coincide quasi mai con la condizione di minimo costo. Per avere un sistema che abbia un rapporto costo/efficienza ottimo, è necessario introdurre tra i parametri in esame anche il costo del sistema. Il costo del sistema che abbiamo considerato riguarda solo il costo dell’impianto. Per una analisi più dettagliata ovviamente è necessario la conoscenza di altri parametri economici che attualmente sono irreperibili per la Somalia. 125 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione 8.5 Il data-base dei parametri climatici della località I valori orari dai parametri climatici, insolazione e temperatura ambiente, dell’anno tipico della località sono riportati sul file clima.dat. Per generare tale anno è stato utilizzato il programma ‘clima.vi’ che da un punto di vista statistico è un programma capace di generare l’anno climatico tipico di una località tropicale, cioè un anno in cui sono sintetizzate in modo compatto tutte le informazioni climatiche della località (distribuzione di frequenza, coefficienti di auto correlazione ecc.). 8.6 Modello dell’impianto fotovoltaico L’impianto fotovoltaico è rappresentato da un programma elettronico che riproduce il modello logico-matematico del impianto stesso. Il sistema viene stimolato dall’esterno dalle condizioni climatiche e dal profilo del carico. Il programma è composto da sub-routine che rappresentano i diversi componenti dell’impianto fv Il linguaggio di programmazione utilizzato è il Lab-View, un linguaggio grafico “general purpose”. CONDIZIONI METEOROLOGICHE CAMPO FOTOVOLTAICO DISSIPAZIONE ENERGIA IN ECCESSO REGOLATORE DI CARICA CARICO ELETTRICO BATTERIE DI ACCUMULO Qui di seguito descriviamo i modelli logico-matematici che abbiamo utilizzato per rappresentare i diversi componenti dell’impianto : 8.6.1 Modello del pannello fotovoltaico Il campo fotovoltaico è composto da un certo numero di moduli collegati in serie e/o parallelo. I moduli, a loro volta, sono composti da celle collegate in serie e/o in parallelo. La caratteristica tensione-corrente di un modulo è rappresentata da una equazione del tipo (Rauschenbach 1980) : 126 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione ( C2VVoc ) I = I sc 1 − C1 e − 1 eq. 8-1 ad un determinata temperatura To ed irradiazione Go dove si ha ( )e = ( )[l n (1 − C1 = 1 − C 2 − Imp I Vmp C 2V oc sc Vmp Imp V oc I sc )] −1 eq. 8-2 dove I(A) : la corrente del modulo Imp(A) : la corrente del modulo a potenza massima Isc(A) : la corrente di corto circuito V(V) : la tensione del modulo Vmp(V): la tensione del modulo alla massima potenza Voc(V) : la tensione a circuito aperto Per ottenere la caratteristica I-V ad una intensità della radiazione G ed una temperatura di cella T, bisogna applicare la seguente trasformazione: I new = I + I sc ( G Go ) − 1 + α ( T − To ) Vnew = V + β ( T − To ) eq. 8-3 dove (con G=costante) α= dI sc dT β= dVoc dT eq. 8-4 α e β sono i coefficienti di temperatura di Isc e Voc rispettivamente. Per rappresentare un modulo reale bisogna che siano noti i suoi parametri caratteristici. Nella tabella riportiamo i dati di targa dei diversi moduli fotovoltaici prodotti da diverse case costruttrici. Nella nostra simulazione è stato scelto il modulo della Pragma modello SM44. Marca Modello Ppicco (Wp) Vp (V) Voc (V) Pragma 40SL/01 40 17,8 23,2 Isc (A) NOCT (°C) 2,3 40 Dimen (mm) 1067x 445x43 α β (µA/°C) (mV/°C ) 25 2,2 127 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione Kycera LA361J48 48 16,7 20,7 3,1 25 Isofoton M40L 39,5 16 19,4 2,8 47 985x 445x36 1215x 328x34 -- -- -- -- 8.6.2 Modello della Temperatura del pannello fotovoltaico Come è noto, le prestazioni di un pannello fotovoltaico dipendono dalla temperature in cui opera. Temperature elevate portano ad un peggioramento del rendimento di conversione. Nella simulazione, per predire la temperatura del pannello abbiamo utilizzato la seguente formula sperimentale (Servant 1986) che lega la temperatura del pannello ai parametri; temperatura ambientale, intensità radiazione solare, velocità del vento: Tc = Ta + θ g (1 + θ Ta Ta )(1 − θ vw v w )G eq. 8-5 dove Tc(°C) è la temperatura del modulo, Ta(°C) è la temperatura ambientale, vw(m/s) è la velocità del vento e G(W/mq) è l’intensità della radiazione solare incidente, θg =0.0138, θTa =0.031 e θvw=0.042 sono costanti determinate sperimentalmente. La velocità del vento viene ipotizzata costante e uguale a 1 m/s. All’equazione sopra si potrebbe aggiungere un coefficiente correttivo 11.055η che tiene conto dell’effetto joule prodotto dalla corrente circolante nel modulo. 8.6.3 Modelli delle batterie di accumulo Le batterie di accumulo vengono modellate attraverso il loro rendimento di carica-scarica, resistenza interna, lo stato di carica e il coefficiente di autoscarica. Lo stato di carica di una batterie al tempo “t+dt” può essere stimato dal suo stato di carica al tempo “t” calcolando l’energia d’ingresso, quella in uscita e le perdite dovute all’autoscarica (Ang 1984): SOC ( t + dt ) = SOC ( t )(1 − Ds dt ) + K1 (Vb I b − Rb I b2 ) dt eq. 8-6 dove SOC(t) (Wh) è lo stato di carica della batteria al tempo t, Ds (W/h) è il coefficiente di autoscarica, K1 è il rendimento di carica-scarica della batteria, Vb (V) tensione e Ib (A) corrente della batteria. La tensione di carica-scarica e la resistenza interna della batteria vengono aggiornati dopo ogni dt in accordo con le seguenti relazioni: 128 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione R2 = SOCb SOCmax . R2 Vch = 2 + 0148 . . R2 Vdch = 1926 + 0124 Rch = Rdch = 0.758 + 0.1309 (1.06 − R2 ) − 1 SOCmax 0.19 + 0.1037 ( R2 − 0.14 ) −1 SOCmax eq. 8-7 dove Vch(V) e Vdch(V) sono la tensione di carica e di scarica della batteria rispettivamente, Rch(Ω) e Rdch(Ω) sono la resistenza interna di carica e di scarica della batteria, SOC(Wh) è lo stato di carica della batteria e SOCmax(Wh) è SOC massimo della batteria. Le batterie a cui faremo riferimento sono quelle stazionarie al piombo. 8.6.3.1 Modello del regolatore di carica Nel nostro sistemi è previsto un regolatore di carica che ha il compito sia di gestire il flusso di energia tra i diversi elementi dell’impianto ma anche quella di evitare che le batterie di accumulo si carichino o scarichino eccessivamente, evitando cosi il loro danneggiamento. Il regolatori di carica è modellato come segue: l’energia generata dei pannelli viene utilizzata per coprire il carico prima che l’energia in eccesso venga accumulata nelle batterie. Se le batterie sono cariche (100% della capacità nominale) l’eccesso di energia viene dissipata su una resistenza. Se invece l’energia prodotta dai pannelli non è sufficiente per coprire il carico, la differenza verrà richiesta alle batterie. Quando lo stato di carico delle batterie (SOC) raggiunge il minimo ammissibile (40% della capacita nominale), il regolatore di carica disconnette il carico. La durata in cui il carico è disconnesso viene conteggiato è costituisce il LOLH, il numero di volte in cui tale evento si verifica per un determinato periodo (un anno) è noto come LOLF (loss of load frequency). 8.6.4 Modello del carico Nel caso del sistema firgo-illuminazione, Il carico è composto dal motocompressore del frigorifero ed dal sistema di illuminazione. Da un punto di vista elettrico, il carico è rappresentato da un sistema che assorbe una potenza costante, che quindi la tensione può variare all’interno di un intervallo. Si ipotizza la potenza assorbita dal carico sia costante per tutto l’anno. 129 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione 8.6.4.1 Struttura simulatore impianto 8.7 Risultati della Simulazione I parametri di input del programma di simulazione sono: potenza di picco del campo fotovoltaico (pvs) e la capacità delle batterie di accumulo (btys). L’unico parametro di output è il LOLH corrispondente alle dimensioni scelte. Il risultato della simulazione è riportato nella figura, rappresenta la relazione tra lolh-pvs-btys. Risultati della Simulazione dell'impianto Frigo-illuminazione WP180 = 1.377e3*exp( -2.032*x)+eps WP160 = 2.534e4*exp( -2.89*x)+eps WP120 = 7.562e3*exp( -1.823*x)+eps WP80 = 5.89e3*exp( -1.45*x)+eps WP40 = 2.872e3*exp( -1.02*x)+eps 500 400 LOLH 300 200 180 Wp 160 Wp 100 120 Wp 80 Wp 0 1.2 2 2.8 3.6 4.4 5.2 40 Wp Capacità delle batterie (Wh) Utilizzando il metodo dell’interpolazione è possibile ottenere le coppie di valori pvs-bys che corrispondono allo stesso valore di LOLH. 130 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione Le curve iso-lolh hanno la forma: 6 a ∑ Xii f (X ) = e 1 eq. 8-8 dove Xi è la potenza di picco del campo, f(X)=Y(Wh) è la dimensione della batterie e ai sono le costanti del polinomio. I valori di ao,a1, .....a6 vengono calcolati attraverso una regressione polinominale dopo aver trasformato l’equazione nella sua forma logaritmica naturale. Un buon adattamento della curva ai dati è importante, l’inclinazione della tangente della curva iso-lolh rappresenta un fattore determinante nella ricerca dell’ottimo. Le curve iso-lolh indicano che per un determinato valore di LOLH corrispondo un insieme di valori pvs-btys possibili, il parametro che determina quale valore pvs-btys scegliere è dato dal costo dell’impianto. Se consideriamo che la curva iso-LOLH è rappresentate da un funzione del tipo: g (pvs,b tys) = R o eq. 8-9 Il costo d’acquisto del campo fotovoltaico per raggiungere un livello di affidabilità Ro è dato da: C = Pw pvs + Pb btys eq. 8-10 dove C(US$) è il costo d’investimento totale, Pw (US$/Wp) è il prezzo del campo, Pb(US$/Wh) il prezzo delle batterie di accumulo, pvs(Wp) è la dimensione del campo, byts(Wh) è la dimensione della batteria. Il nostro obbiettivo è quello di minimizzare la relazione eq. 8-9 soggetta all’equazione 8-10. La soluzione matematica può essere trovata attraverso il metodo di Lagrange (Lagrange miltiplier Rao 1984): la funzione di Lagrange è data da L = Pw pvs + Pb btys + ml ( g − Ro ) eq. 8-11 dove ml è il moltiplicatore di Lagrange. Derivando eq. 8-11 parzialmente rispetto a pvs, btys e ml e uguagliando a zero si ottiene: 131 Ottimizzazione degli impianti fotovoltaici attraverso la simulazione Pw + ml dg =0 dpvs eq. 8-12 dg =0 eq. 8-13 dbtys g = Ro eq. 8-14 Pb + ml Combinando eq. 8-11 e eq. 8-12 si ottiene la seguente relazione − dbtys Pw = dpvs Pb eq. 8-15 Quindi il punto di ottimo sulla curva iso-LOLH è il punto in cui l’inclinazione negativa della tangente alla curva è uguale al rapporto dei prezzi. Essendo la durata di vita dei pannelli differente da quelle delle batterie, il rapporto prezzo deve riflettere il costo reale del sistema. se i pannelli hanno una durata di vita lunga due volte quella delle batterie, il rapporto può essere approssimativamente preso 50 (per esempio, il costo dei pannelli è di 12 US$/Wp e quello delle batterie è di 120 US$/kWh). 8.8 Osservazioni In base al diagramma ottenuto, si nota che non soltanto è possibile migliorare le dimensioni di un impianto fv già dimensionato ma è altrettanto possibile utilizzare lo stesso diagramma come strumento per il dimensionamento dell’impianto stesso. Il dimensionamento di un impianto fv autonomo può essere fatto semplicemente fissando il grado di affidabilità che si desidera raggiungere, essendo noto il punto di minimo costo sulla curva iso-LOLH è abbastanza semplice risalire alla coppia pvs/bty che ci permette di garantire tale affidabilità al minimo costo. Il metodo di dimensionamento proposto, corredato dei risultati in forma grafica ottenuti da una simulazione, permette di dimensionare razionalmente i vari componenti di un impianto fotovoltaico 132