Esercizi con ArcView - Laboratorio di Geomatica

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Esercizi con ArcView - Laboratorio di Geomatica
Corso di laboratorio GIS:
concetti e applicazioni di cartografia numerica e di sistemi informativi geografici
Facoltà di Ingegneria di Como - 2a Edizione, 18-21.02.2002
Ludovico Biagi
Mirko Reguzzoni
Politecnico di Milano
Facoltà di Ingegneria di Como - Laboratorio di Geomatica
APPUNTI per le
ESERCITAZIONI
®
con ArcView
1
Presentazione
I principali motori GIS (Geographical Information System) prodotti dalla ESRI sono:
•
ARC/INFO: - è il primo programma GIS realizzato dalla ESRI;
- disponibile inizialmente solo per workstation UNIX, ora anche per
WINDOWS NT;
- il prodotto ESRI più completo, ma difficile da usare;
- ultima versione (circa 60 MLN più le estensioni): ARC/INFO 8.0.4
•
ArcView: - nasce (1992/93) per soddisfare le esigenze degli utenti poco
specializzati;
- eseguibile in ambiente WINDOWS (WIN 3.1, WIN95, WIN98, WIN NT,
ecc.);
- interfaccia semplice;
- operazioni limitate rispetto ad ARC/INFO: permette di visualizzare, fare
analisi e parzialmente modificare dati georeferenziati;
- ultima versione ArcView 3.2 (circa 5 MLN più i costi delle estensioni).
Il presente eserciziario si pone l’obiettivo di guidare il lettore nell’apprendimento delle funzionalità
del programma ArcView. A partire da esercizi elementari, di contatto, si prosegue con problemi
sempre più complessi, sia per obiettivo di analisi sia per funzionalità da utilizzarsi. Nella
descrizione dei primi esercizi si è cercato di definire in modo completo le sequenze dei comandi da
utilizzare; negli esercizi successivi si indicano al lettore le operazioni da compiersi, senza però
dettagliare le sequenze già utilizzate precedentemente. La dispensa non vuole comunque essere
autoconsistente, ma solo di corredo alle esercitazioni svolte nel corso di Cartografia Numerica
presso la Facoltà di Ingegneria di Como.
Qualunque commento e segnalazione di errori sarà molto gradita e potrà essere inviata all’indirizzo
e-mail: [email protected].
Struttura Dati ARC/INFO
Tipi di dato: vettoriale (punti, linee, aree), Grid, TIN, tabelle.
Concetto di coverage: directory che contiene una serie di file con informazioni topologiche e
alfanumeriche, ma non ipertestuali (immagini, testi descrittivi, etc.), relative
a dati in formato vettoriale.
Concetto di feature: singola entità della coverage (per esempio un punto, una linea o un’area).
Le informazioni geometriche sono memorizzate in opportuni archivi il cui numero e la cui struttura
dipendono dalla tipologia del dato (vettoriale a punti, linee o aree, raster, ecc.).
Le informazioni descrittive sono contenute in una tabella detta FAT (Feature Attribute Table).
Le associazioni fra informazioni geometriche e descrittive avvengono mediante codici interni.
Concetto di grid:
modello digitale di superficie, memorizzato mediante una matrice regolare
georeferenziata di valori; il grid può essere memorizzato su file ASCII o in
formato binario ARC/INFO.
2
Esempi di coverage in formato PC ARC/INFO.
Coverage di punti
%workspace%\ alleva: coverage degli allevamenti suini e bovini nel comune di Modena.
•
BND (DBF Î aprire con Excel): descrive le coordinate estremali del minimo rettangolo
contenente tutte le entità descritte nella coverage (boundary file);
• TIC (DBF Î aprire con Excel): descrive i punti fiduciali utilizzati per la digitalizzazione;
• PAT (Polygon Attribute Table) (DBF Î aprire con Excel): file degli attributi,
riporta per ogni punto:
area | perimeter | Internal Number: (nomecover_) | User Identifier: (nomecover_id) | attributi
Nota: la PAT di una coverage di punti ha struttura identica a quella di una coverage di aree
(vedi oltre); nel caso della seconda l’area ed il perimetro di ciascuna feature sono quelli
calcolati da ARC/INFO, nella prima sono ovviamente posti a 0.
• LAB (formato proprietario ARC/INFO): file descrittivo delle geometrie,
riporta per ogni punto:
coordinate | Int. Number | User Id.
Coverage di linee
%workspace%\ idro: coverage del reticolo idrografico del comune di Modena).
• BND, TIC come per la coverage di punti;
• AAT (Arc Attribute Table) (DBF Î aprire con Excel): file degli attributi,
riporta per ogni arco:
From Node (Fnode_) | To Node (Tnode_) |
Left Polygon (Lpoly_) | Right Polygon (Rpoly_) | Lenght | Int. Number | User Id. | attributi
Nota: la AAT di una coverage di archi è uguale alla AAT descrittiva l’insieme di archi
perimetrali in una coverage di aree (vedi oltre): per tale motivo è prevista l’esistenza di
puntatori al poligono di destra (Rpoly_) e sinistra (Lpoly_) che, in questo caso, sono posti a 0.
• ARC (formato proprietario ARC/INFO): file descrittivo delle relazioni fra archi e relativi
nodi e vertici,
riporta per ogni arco:
Fnode_ | Tnode_ | vertici | # | User Id. | Lpoly_ | Rpoly_
TN (To Node)
vertice
FN (From Node)
Nota: per la AAT vale quanto scritto al riguardo della ARC
• LAB: coordinate di ciascun nodo o vertice degli archi costituenti la coverage;
•
Le intersezioni
spezzano gli archi
3
Coverage di aree
%workspace%\ censim: coverage contenente le zone di censimento del comune di Modena.
• BND, TIC;
• PAT (Polygon Attribute Table) (.dbf Î aprire con Excel): file degli attributi,
riporta per ogni punto:
area | perimeter | Int. Number | User Id. | attributi
• AAT (Arc Attribute Table) (.dbf Î aprire con Excel): file degli attributi per gli archi di
perimetro delle aree,
riporta per ogni arco
Fnode_ | Tnode_ | Lpoly_ | Rpoly_ | Lenght | Int. Number | User Id. | attributi
• LAB: coordinate dei nodi e dei vertici degli archi perimetrali e coordinate dei label point
(punto di riferimento contenuto in ogni area);
• ARC: geometria degli archi perimetrali dei vari poligoni;
Le sovrapposizioni
spezzano i poligoni
Nota: ArcView permette di visualizzare i dati di queste coverage, effettuare analisi, modificare le
tabelle degli attributi, ma non cambiare la geometria delle coverage (modificare aree, aggiungere
punti o linee, ecc.).
Formati ESRI per la memorizzazione di coverage
•
•
•
•
I dati relativi ad una coverage sono memorizzati in una directory; un’insieme omogeneo
di coverage viene collocato su un unico livello che, in una sessione ARC/INFO o
ArcView, prende il nome di workspace.
Formato ARC/INFO Standard: tutti i file che costituiscono la coverage sono
memorizzati in formato proprietario ARC/INFO; diverse informazioni fondamentali
relative all’insieme di coverage presenti in un workspace sono contenute nella directory
denominata INFO. Le coverage non sono autoconsistenti, ovvero una directory/coverage
spostata o copiata manualmente da un workspace ad un altro non verrà riconosciuta da
ARC/INFO o ArcView; per operazioni di copia/sposta/rimozione devono sempre essere
utilizzati gli appositi comandi ARC/INFO o ArcView, che aggiornano anche il contenuto
della directory INFO. Il formato ARC/INFO standard può essere letto sia da ARC/INFO
sia da ArcView.
Formato PC ARC/INFO: i file delle geometrie di una coverage sono salvati nel
medesimo formato proprietario ARC/INFO. Viceversa i file degli attributi sono salvati in
formato DBF: quindi possono essere letti dagli usuali software di gestione database
presenti sotto Windows, ad esempio Excel. In un workspace contenente coverage PC
ARC/INFO non è (necessariamente) presente la directory INFO; in altri termini una
coverage in tale formato è autoconsistente e può essere copiata/spostata/rimossa
manualmente da un workspace. Il formato PC ARC/INFO può essere letto di ArcView
mentre il suo utilizzo in ARC/INFO richiede una procedura di conversione.
Shapefile: nascono specificatamente come file di scambio dati; da un punto di vista
operativo la loro caratteristica principale è che in ArcView esistono comandi per la
creazione / modifica di coverage in formato shapefile; viceversa tali operazioni non sono
possibili per coverage in formato ARC/INFO, la cui creazione / modifica è possibile solo
4
in ARC/INFO; tuttavia agli operatori di modifica per shapefile presenti in ArcView, allo
stato attuale, non sono associati operatori di controllo di correttezza per le topologie: uno
shapefile quindi può presentare inconsistenze topologiche ed il suo utilizzo, in generale, è
consigliato solo per svolgere operazioni intermedie all’interno di un progetto.
Conversione di formato
Per convertire un workspace contenente coverage in formato ARC/INFO Standard ad uno in
formato PC ARC/INFO e viceversa è possibile utilizzare il programma Wksptran.exe
(“c:\esri\utils\workconv\wksptran.exe”) (gratuito).
Esempio di conversione:
• Creare le directory:
%workspace(PC)%\
%workspace(STD)%\
• Copiare le seguenti coverage PC ARC/INFO da %workspace%\:
%workspace(PC)%\ alleva
%workspace(PC)%\ idro
%workspace(PC)%\ vulne
• Convertire le coverage PC ARC/INFO, indicando come “output workspace” per le nuove
coverage ARC/INFO Standard la directory:
%workspace(STD)%\
• Osservare la creazione della directory:
%workspace(STD)%\INFO
• Osservare come i file degli attributi non siano più in formato .Dbase.
Nota operativa. Il comando Wksptran effettua la conversione delle coverage selezionate nel
workspace origine ad un nuovo workspace nel formato destinazione, ma non permette
l’aggiornamento di workspace mediante aggiunta di nuove coverage.
Dati relativi a Modelli Digitali di Superficie (Grid)
I Modelli Digitali di Superficie vengono memorizzati secondo il metodo del raster georeferenziato
(grid) o mediante Reti di Triangoli Irregolari (Triangulated Irregular Network). Nel presente
eserciziario verrà utilizzato solo il primo tipo di metodi di memorizzazione. Il grid in formato
binario si realizza mediante una directory contenente i file descrittivi del grid, come avviene per la
coverage vettoriale: è previsto unicamente un formato ARC/INFO Standard, mentre per il grid non
esiste il corrispettivo del formato PC-ARC/INFO esistente per le coverage. Il grid può essere
esportato ed importato anche in formato ASCII: in tal caso in un unico file sono riportati sia
l’intestazione sia i dati, secondo il seguente schema:
riga 1: numero colonne del grid
riga 2: numero righe del grid
riga 3: coordinata X (Est) della colonna di sinistra (occidentale) del grid
riga 4: coordinata Y (Nord) dell’ultima riga (meridionale) del grid
riga 5: dimensioni delle celle
riga 6: valore fittizio attribuito alle celle prive di valore note
quindi sono riportati i valori, da Nord a Sud e da Ovest a Est;
per motivi di leggibilità ciascuna riga geografica del grid viene ripartita in più righe del file ASCII.
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Struttura di ArcView (eseguire ArcView e mostrare le caratteristiche dell’applicativo).
ArcView è un programma per la visualizzazione e l’analisi di coverage. Se provvisto
dell’estensione Spatial Analyst permette anche la modifica e visualizzazione dei dati in formato
grid; se provvisto dell’estensione 3DAnalyst permette la gestione di dati TIN.
Il nucleo del programma è costituito dal concetto di progetto: un progetto ArcView è un file di testo
con estensione .apr che contiene tutte le impostazioni e le informazioni relative ad una sessione di
lavoro dell’utente. Il progetto mantiene cioè memoria dei nomi dei file contenenti i dati aperti, le
impostazioni di visualizzazione per coverage e grid e i risultati delle analisi effettuate su di esse. Gli
elementi costituenti un progetto ArcView sono:
• View: finestre e menu per la visualizzazione ed analisi di dati georeferenziati
(coverage, shapefile, grid e altri formati importabili);
• Table: finestre e menu per la consultazione di dati in formato di tabelle (FAT delle
coverage, VAT dei grid o altri formati importabili);
• Chart: finestre e menu per generare diagrammi, grafici e istogrammi relativi ai dati
caricati;
• Script: ambiente di sviluppo per la creazione di procedure in linguaggio Avenue
(linguaggio ad oggetti, interpretato) da parte dell’utente;
• Layout: finestre e menu per la generazione e la stampa di output cartografici o report.
Estensioni di ArcView (mostrare l’elenco nel menu File - Extensions).
Nel modulo base sono incluse una serie di estensioni non abilitate per default (per esempio CAD
Reader per leggere file disegno AutoCad, oppure Geoprocessing per operazioni di sovrapposizione
e intersezione di shapefile, etc.). Vi sono poi estensioni in vendita separatamente, tra cui:
• Spatial Analyst:
creazione, gestione, analisi di grid;
• Network Analyst: analisi di rete su grafi (per la ricerca di percorsi ottimali);
• 3D Analyst:
visualizzazione in 3D, creazione, gestione e analisi di TIN;
• Tracking Analyst: ampliamento delle potenzialità del Network Analyst; analisi di
traiettorie;
• Arc Press:
ottimizzazione della gestione delle stampe.
Comandi di ArcView
Esiste una serie di menu (File, Edit, View, …) che permettono operazioni sui file e sulle coverage
caricate. Quando si abilita un’estensione vengono spesso aggiunte nuove opzioni di menu con nuovi
comandi.
Vi sono poi dei tasti disposti su due righe:
• Nella prima riga sono i comandi, cioè azioni generali ottenibili anche utilizzando le
opzioni dei menu (per esempio il caricamento di tema oppure le operazioni di zoom);
• Nella seconda riga sono invece i tool, cioè operatori applicabili ai singoli elementi della
View mediante selezione con il mouse (per esempio l’identificazione degli attributi di una
feature, la misura di distanze, oppure la generazione di oggetti grafici sul display).
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Esercizio 1: Visualizzazione e stampa di coverage tramite ArcView.
Coverage:
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•
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•
•
•
•
%workspace%\alleva
%workspace%\idro
%workspace%\vulne
(allevamenti distinti per tipo)
(reticolo idrografico con nome delle aste)
(classi di vulnerabilità degli acquiferi)
Creare una nuova View.
Analizzare le differenti opzioni di impostazione delle proprietà della View, come ad esempio il
nome, le unità di misura e le proiezioni cartografiche (comando View – Properties nel menu).
Aggiungere alla View un tema di elementi puntiformi (View - Add Theme alleva);
Î impostare un nome di lavoro per il tema mediante il menu di modifica delle proprietà
(Theme - Properties);
Î mostrare la PAT associata al tema (Theme – Table).
Ridisegnare il tema utilizzando una simbologia distinta per i diversi tipi di allevamento (il tool
di campitura (Legend Editor) si attiva dal menu (Theme – Edit Legend); in alternativa
effettuando un doppio clic con il tasto sinistro del mouse sul nome del tema nella lista dei temi
aperti).
Aggiungere alla View un tema di elementi lineari (View - Add Theme idro);
Î impostare nuovamente le proprietà del tema (nome);
Î visualizzare la AAT associata al tema.
Ridisegnare il tema utilizzando il colore blu per il reticolo idrografico.
Verificare la differenza fra
Î tema attivo: tema al quale si applicano i comandi, il suo nome nella lista compare
ombreggiato; si seleziona con un singolo clic nell’area del nome del tema;
Î tema visibile: visualizzato nella finestra grafica, a sinistra del suo none nella lista compare
una crocetta; lo seleziono e deseleziono con un singolo clic sul quadrato a sinistra del nome.
Aggiungere alla View un tema di elementi di tipo area o poligono (View - Add Theme vulne);
Î impostare le proprietà del tema (nome);
Î visualizzare la PAT associata al tema;
Î Campire il tema rispetto alla classe di vulnerabilità acquifera.
Analizzare tutte le opzioni dei menu, dei tasti di comando e dei tool in relazione alle coverage
caricate.
Creare l’istogramma sul numero di allevamenti bovini e suini;
Î aprire la tabella attributi di alleva Î selezionare il campo allevatp;
Î Field – Summarize, confermare con OK le opzioni già attive nella finestra di dialogo;
Î viene creata una nuova tabella sum.dbf contenente il numero di allevamenti di tipo B e S;
Î Table – Chart Î Label series allevatp Î Field Count Add Î OK;
Î viene creata una nuova Chart.
Creare un Layout automatico;
Î tornare nella View ed eseguire View – Layout;
Î scegliere un template di proprio gradimento nella finestra di dialogo;
Il Layout si compone di una finestra grafica, legata a ciò che viene visualizzato nella View, di
uno scalimetro, della legenda; provare ad operare sulle proprietà di tali oggetti facendo doppio
clic su ciascuno di essi.
Esercizio 2: Visualizzazione e stampa di coverage con sfondo cartografico.
Coverage:
%workspace%\alleva
%workspace%\idro
%workspace%\vulne
(allevamenti)
(reticolo idrografico)
(vulnerabilità degli acquiferi)
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CAD File:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
%workspace%\ctr_s2.dwg
(carta tecnica regionale)
Utilizzare la View dell’esercizio 1.
Abilitare l’estensione (File - Extensions) CAD Reader.
Caricare e selezionare la carta tecnica regionale ctr_s2.dwg.
Mostrare tabella associata a ctr_s2.dwg
Î disegno strutturato in piani (layer), con informazioni associate: l’elevazione, il colore, etc.
Theme Properties - Drawing Î selezionare tutti i piani tranne gli edifici (per evitare di ottenere
un disegno troppo denso).
Fare una copia di ctr_s2.dwg all’interno della View: Edit –Copy theme; Edit - Paste.
Theme Properties - Display Î applicare due scale differenti (1:1) – (1:25000) / (1:25000) –
(1:100000) per i due sfondi cartografici (nella prima visualizzare tutti i piani, nella seconda
escludere gli edifici).
Theme Properties - Definition Î per visualizzare solo alcune classi di vulnerabilità acquifera
(per esempio EE = estremamente elevata) (in alternativa si possono campire le classi da
escludere con colore trasparente).
Creare un Layout automatico.
Esercizio 3: Analisi relazionali e spaziali e modifiche alle tabelle degli attributi.
Coverage:
%workspace%\parchi (parchi)
%workspace%\censim (zone di censimento)
Tabelle:
%workspace%\tabelle\serv97.dbf
%workspace%\tabelle\verdes.dbf
%workspace%\tabelle\sez.dbf
•
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•
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•
•
•
•
•
•
•
(nomi dei parchi)
(alberi dei parchi)
(informazioni su zone di censimento)
Impostare le unità di misura e il workspace (la directory di workspace deve essere creata
precedentemente).
Caricare la coverage parchi e aprire la PAT associata.
Caricare le tabelle serv97.dbf e verdes.dbf (tasto shift per selezione multipla).
Window - Tile Î per visualizzare le due tabelle contemporaneamente.
Effettuare un Join tra PAT ↔ serv97.dbf (join: legame 1:1 in base ad un campo chiave):
Î Selezionare il campo chiave codice in serv97; selezionare il medesimo campo nella PAT
di parchi;
Î Table – Join; le tabelle non vengono unite fisicamente in un unico file, ma solo
logicamente all’interno del progetto.
Link tra PAT ↔ verdes.dbf (link: legame 1:N) – selezionare una feature della coverage parchi
e mostrare che vengono evidenziate tutte le righe associate nella tabella verdes.dbf.
Caricare la coverage censim e porla in secondo piano all’interno della View.
Aprire la PAT associata a censim e mostrare la necessità di collegare un’altra tabella (la PAT
contiene solo il numero della sezione di censimento, ma non gli attributi ad essa associati, come
per esempio il numero di abitanti).
Caricare la tabella sez.dbf.
Provare join tra PAT ↔ sez.dbf (campo chiave censimcd nella prima tabella e nsez nella
seconda) Î l’operazione non è abilitata: infatti il campo chiave è di tipo numerico nella tabella
sez e di tipo stringa nella PAT di censim.
E’ quindi necessario convertire il campo censimcd in numerico.
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•
•
•
•
Î Table - Start Editing Î Edit - Add Field;
Î Name: Nsez - Type: numeric – Width: 5;
Î Field - Calculate Î Nsez = [Censimcd].AsNumber
Î Table – Save edits Î Table - Stop Editing.
Join tra PAT ↔ sez.dbf (mostrare che alcune zone di censimento non hanno dati perché la
tabella sez.dbf è riferita alle vecchie sezioni di censimento (1991), mentre la coverage censim
descrive le nuove sezioni che sono in numero maggiore).
Effettuare la selezione del Parco Ferrari dal tema Parchi:
Î Theme – Query Î Nome=parco Ferrari; (discutere le diverse opzioni: New Set, Add Set,
Select From Set).
Effettuare una selezione georeferenziata: selezionare le zone di censimento poste a una distanza
minore o uguale di 200 m da Parco Ferrari.
Î Attivare il tema censim; Theme – Select by theme;
Î Select features of active theme that – are within a distance of – The selected features of
Parchi – Selection distance: 200;
Î Osservare e commentare le altre opzioni di selezione della finestra di dialogo.
Calcolare il numero di abitanti a 200 m. dal parco Ferrari
Î Statistics Î sum(NumAbt) = 6169 (su 39 sez. di censimento).
Oltre a Calculate e Statistics, vi è anche l’opzione Summarize (= Group By).
Selezionare la tabella verdes.dbf Î Summarize Î Nome Î campo associato = sum(alberi).
Join tra PAT ↔ risultato di Summarize, per associare ad ogni parco il numero totale di alberi.
Durante lo svolgimento dell’esercizio mostrare:
• Sort delle tabelle rispetto ad un campo.
• Promote dei record selezionati.
• Clear e Select All dei record di una tabella.
Esercizio 4: Introduzione ai dati raster.
Grid binari %workspace%\grid_sic
%workspace%\grid_ita
Grid ASCII %workspace%\grid_ascii\sicilia.asc
%workspace%\grid_ascii\italia.asc
•
•
•
•
•
(dtm della Sicilia)
(dtm dell’Italia)
(dtm della Sicilia formato ASCII)
(dtm dell’Italia formato ASCII)
Impostare le unità di misura e il workspace.
Abilitare l’estensione Spatial Analyst per gestire dati grid e osservare la creazione di due nuovi
menu nelle View: Analysis e Surface.
Caricare il DTM grid_sic (di tipo Grid Data Source) estratto dal DTM mondiale GTOPO30 (i
dati sono riferiti a celle 30’’ x 30’’ e georeferenziati mediante coordinate geografiche: provare
ad effettuarne la rappresentazione adottando differenti proiezioni (View – Properties);
selezionare infine UTM 1983, Zone 33).
Mostrare la tabella associata al grid contenente i due campi (value, count); questa tabella è
memorizzata nel file vat.adf.
Creare curve di livello (500 m.) (Surface – Create Contours) e poi effettuare uno zoom sulla
zona dell’Etna, visualizzando anche le etichette (Theme – Auto Label Î Label Field: Contour)
associate alle curve di livello (si arriva fino a 3000 m.).
9
•
•
•
•
•
•
•
•
Creare DTM delle pendenze (modulo del gradiente in ogni punto) (Surface – Derive Slope) e
visualizzare il relativo istogramma (bottone a sinistra del bottone di help).
Creare DTM dell’angolo di esposizione (Surface – Derive Aspects) e mostrare istogramma.
Creare DTM delle ombreggiature (Surface – Compute Hillshade) che fornisce una chiara
rappresentazione visiva.
Effettuare un filtraggio a finestra mobile (Analysis - Neighborhood Statistics), tarando il tipo di
filtraggio (media, mediana) e le dimensioni della finestra.
Estrazione dal DTM delle zone con pendenza maggiore di 10°:
Î Analysis – Map Query Î Query: ( [Slope of Imgrd4] > 10).
Î Analysis - Reclassify sul tema Map Query 1: 0 → NoData ; 1 → 1.
Î Analysis - Map calculator: [grid_sic] * Reclass of MapQuery.
si ottiene così il DTM relativo alle zone con pendenza > 10°.
Caricamento di un grid direttamente da file ASCII:
• Aprire con un text-editor il file italia.asc e commentare il contenuto dell’intestazione (5 gradi
di libertà per definire un raster + valore associato al noData).
• File - Import Data Source …
Salvataggio di un raster su file ASCII, per esempio DTM delle pendenze:
• File - Export Data Source …
Esercizio 5: Prove di interpolazione e rasterizzazione per calcolare le zone di disagio
ambientale in base alle misure di rumore acustico.
Coverage:
%workspace%\rumpre
%workspace%\censim
(rumore previsto)
(vettoriale)
(zone di censimento)
Tabelle:
%workspace%\tabelle\rumore_mis3.txt
%workspace%\tabelle\sez.dbf
(rumore misurato)
(punti sparsi)
(informazioni su zone di censimento)
•
•
•
•
Impostare le unità di misura e il workspace.
Caricare i dati del rumore misurato in punti sparsi:
Î Aprire con un text-editor il file rumore_mis3.txt e commentare il formato dei dati (la
prima riga indica l’etichetta associata ai dati di ogni colonna).
Î Add Table rumore_mis3.txt.
Nella View utilizzare l’opzione View - Add Event Theme per interpretare la tabella del Rumore
Misurato come una coverage di punti sparsi.
Interpolazione dei dati su una grigliato:
Î Abilitare l’estensione Spatial Analyst per gestire dati raster.
Î Surface - Interpolate Grid.
Î Specificare l’area di calcolo (As Display)
Î Specificare la dimensione delle celle (25 m x 25 m)
Î Specificare il metodo di interpolazione:
• Media pesata IDW (Inverse Distance Weighted):
• Nearest Neighbours
Copre tutta la regione visualizzata perché
• 12 punti più vicini
per ogni punto si possono sempre trovare 12
• ↓ con potenza di 2
punti vicini.
• No Barriere
10
•
•
•
•
•
Fixed radius
Ad alcuni punti della regione viene attribuito
• Raggio = 500 m.
Soluzione
il valore No Data; inoltre si evidenziano delle
consigliata
sottoaree a forma circolare.
• ↓ con potenza di 2
• No Barriere
• Spline, con opzioni di default.
Teoria del
• Abilitare l’estensione GWA SA per interpolazione con Kriging.
Kriging
• Surface - Interpolate Grid via Kriging.
ÎOrdinary Kriging sul campo Z (rumore misurato).
• Scelta del modello per la stima del semivariogramma:
• selezionare tutti i modelli disponibili (selezione multipla con shift);
• passo del semivariogramma empirico = 200 m.
Î Stima del semivariogramma.
Î Osservare i grafici del report ottenuto e scegliere il variogramma modello caratterizzato da
minimo RMSE (=errore quadratico medio): dovrebbe essere il modello esponenziale.
Î Interpolazione con Kriging:
• Variable Radius = numero di campioni fisso e massima distanza di ricerca;
Fixed Radius
= distanza di ricerca fissa e numero minimo di campioni;
• Distanza di ricerca = 500 m.
• Numero di campioni = 12.
Î Commentare le caratteristiche del Kriging universale implementato in questa estensione:
• drift lineare o quadratico.
• modello lineare per interpolare il semivariogramma empirico dei dati privati del
drift.
Caricare la coverage rumpre (rumore previsto o zonizzazione acustica) e aprire la PAT
associata.
Campire rumpre rispetto al campo classe.
Classe
Massimo rumore accettabile
1
50 dBa
2
55 dBa
3
60 dBa
4
65 dBa
5
70 dBa
Convertire le classi di rumore previsto in valori espressi in dBa, per poter effettuare un
confronto con il rumore misurato:
Î Table - Start Editing - Add Field : max_dBa
Î Calculate Î max_dBa = 45 + (5*[classe]) (le parentesi sono fondamentali perché
ArcView non dà precedenza a moltiplicazione e divisione rispetto a somma e sottrazione).
Î Query Î classe = 0 Î Calculate Î max_dBa = 0
(zone senza pianificazione
acustica).
Î Stop Editing.
Rasterizzare (*) la coverage rumpre:
Î Theme - Convert to Grid:
• stessa estensione del grid del rumore misurato, ottenuto per interpolazione;
• stessa dimensione delle celle del grid del rumore misurato (25 m.);
• rasterizzare rispetto al campo max_dBa;
• non aggiungere al raster gli altri attributi di rumpre;
Î riclassificare il grid del rumore previsto in modo che al valore 0 dBa venga sostituito il
valore No Data.
Aprire la tabella associata al grid del rumore previsto e commentare i dati presenti (campi Value
e Cont).
11
•
•
•
•
•
•
•
Campire la coverage rumpre rispetto al campo max_dBa, utilizzando uno sfondo a righe e
trasparente
.
Campire il grid del rumore previsto rispetto al campo Value (=max_dBa).
Confrontare il vettoriale rumpre con il relativo grid, mettendo in evidenza la “regola di centro”
utilizzata da ArcView per la rasterizzazione.
Determinare le zone di disagio acustico (sulla base del grid ottenuto con interpolazione tramite
Media Pesata o Kriging):
Î Map Calculate: (rumore misurato) – (grid del rumore previsto);
Î Map Query: (risultato del map calculate) > 10 dBa;
Î si è ottenuto il grid delle celle soggette a disagio acustico.
Selezionare contemporaneamente i temi relativi al grid del rumore misurato e del rumore
previsto; utilizzando il tool Identify, confrontare i valori dei due temi precedenti in una zona di
disagio acustico.
Calcolare la percentuale del comune di Modena interessata dal disagio acustico:
Î ricavare il numero di celle con disagio acustico;
Î ricavare l’estensione totale del comune di Modena dalla coverage rumpre:
• Statistics Î Sum (Area);
dim.cella ⋅ dim.cella ⋅ num.celle
Î applicare la formula:
⋅ 100
area totale
Calcolare il numero di persone interessate dal disagio acustico:
Î caricare la coverage censim e aprire la PAT associata;
Î caricare la tabella sez.dbf;
Î Join tra PAT ↔ sez.dbf (vedi esercizio 3).
Î Convertire in shapefile il grid del disagio acustico e campire il nuovo vettoriale rispetto al
campo GridCode (=Value del raster), indicativo della presenza o dell’assenza del disagio
acustico.
Î Query sul nuovo shapefile Î GridCode = 1, per evidenziare le zone di disagio acustico;
Î selezionare il tema censim;
Î Query georeferenziata sulle zone di censimento che intersecano le aree di disagio acustico
(Select By Theme).
Î Calcolare il numero di abitanti interessati da disagio acustico:
• Statistics Î Sum (NumAbt).
(*) Si ricorda che esistono diversi metodi di rasterizzazione per un tema di aree:
A
B
A
B
C
Regola di centro Î B
(ArcView, ARC/INFO, GRASS)
A
B
C
Prevalenza arealeÎ C
(ARC/INFO)
A
B
C
C
Importanza Î A
(ARC/INFO)
N.B. ARC/INFO permette anche soluzioni miste, cioè regola di importanza per alcune celle e
prevalenza areale per le rimanenti.
12
Esercizio 6: Operazioni di Buffer e Overlay al fine di stimare il numero di abitanti coinvolti
nei lavori di copertura di un canale.
Coverage:
%workspace%\idro
%workspace%\censim
(reticolo idrografico)
(zone di censimento)
Tabella:
%workspace%\tabelle\sez.dbf
(informazioni su zone di censimento)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Impostare le unità di misura e il workspace.
Caricare la coverage idro e aprire la AAT associata.
Query sul canale Cavo Minutara, che è composto da un insieme di archi (canale da coprire per
realizzare una nuova strada).
Effettuare uno zoom sul canale selezionato.
Creare un buffer (Theme – Create Buffer) intorno al Cavo Minutara:
Î osservare le diverse opzioni di definizione del buffer rispetto alla linea selezionata:
• a una specifica distanza;
• a una distanza contenuta in un certo campo della tabella;
• a strati con distanza multipla (disturbo primario, secondario, …).
Î utilizzare la prima opzione selezionando una distanza di 150 m;
Î fondere i buffer di ogni arco in un unico buffer;
Î salvare come shapefile in un nuovo tema di aree.
Mostrare la PAT del buffer creato, evidenziando la presenza di un unico poligono e l’assenza
delle informazioni topologiche (area, perimetro, #, U_ID) tipiche di una coverage ARC/INFO.
Caricare la coverage censim e aprire la PAT associata.
Caricare la tabella sez.dbf.
Join tra PAT ↔ sez.dbf.
Campire la coverage censim rispetto al numero di sezione (Nsez) (nascondere la legenda).
Stima del numero di abitanti coinvolti dalla costruzione della superstrada utilizzando tre
soluzioni differenti:
1° soluzione:
• Considerare come ipotesi iniziale che la popolazione sia distribuita omogeneamente su tutto il
comune di Modena (ipotesi molto approssimativa).
• Calcolare la superficie totale del comune di Modena:
• Statistics su censim Î Sum(Area) = AreaTot.
• Calcolare la superficie del buffer:
• Statistics su idro con selezionato Cavo Minutara Î Sum(Length) x 150 x 2 = AreaBuf.
• Calcolare numero il totale di abitanti del comune di Modena:
• Statistics su censim Î Sum(NumAbt) = AbtTot.
AreaBuf
• Applicare la formula:
⋅ AbtTot = AbtBuf = 3342
AreaTot
Sottostima del numero di abitanti coinvolti nei lavori, perché il “Cavo
Minutara” riguarda la zona centrale del comune di Modena, che è più
densamente popolata rispetto alle zone periferiche.
2° soluzione:
• Selezionare la coverage censim.
13
•
•
Utilizzare una query georeferenziata per determinare le zone di censimento interessate, almeno
in parte, dalla costruzione della strada; due possibili query:
Î aree di censimento che intersecano il buffer;
Î aree di censimento che distano 150 m. dal Cavo Minutara.
Le due query portano al medesimo risultato.
Calcolare il numero di abitanti coinvolti dalla costruzione della strada:
• Statistics su censim con selezionato il risultato della query Î Sum(NumAbt) = 14303.
Sovrastima del numero di abitanti coinvolti nei lavori, perché molte zone di
censimento sono intersecate solo in parte dal buffer, cioè sono interessate solo
in parte dai lavori stradali.
3° soluzione:
• Overlay (*) fra buffer e zone di censimento:
Î abilitare l’estensione Geoprocessing;
Î attivare il comando Geoprocessing wizard, che permette le seguenti operazioni:
• Dissolve:
unisce le feature di un tema aventi lo stesso valore di un certo attributo.
• Merging:
fonde in un unico tema due coverage separate ma caratterizzate dagli stessi
campi.
estrae una parte di un tema sulla base di un altro tema usato come
• Clip:
maschera.
intersezione fra due temi, cioè overlay dimensionato sul tema meno esteso.
• Intersect:
• Union:
unione fra due temi, cioè overlay dimensionato sul tema più esteso.
• Assign data: join georeferenziato fra due temi, cioè basato sulla topologia dei temi
stessi.
Î Intersect fra censim e buffer Î salvare il risultato in un nuovo shapefile.
• Mostrare la PAT associata alla coverage dell’intersezione: ogni feature eredita le informazioni
dei due temi incrociati; tuttavia, a differenza degli overlay ottenuti con ARC/INFO, non viene
effettuato il ricalcolo delle aree o dei perimetri per le zone intersecate, ma solo ricopiati gli
attributi della zona di provenienza. L’area indicata per ogni poligono dell’intersezione non è
altro che l’area complessiva della zona di censimento da cui proviene!
• Campire la coverage dell’intersezione rispetto al numero di sezione (Nsez) ereditato da censim
(nascondere la legenda).
• Calcolare l’area di ogni poligono dell’intersezione attraverso una rasterizzazione a passo fine:
• Abilitare l’estensione Spatial Analyst.
• Convert to grid applicato alla coverage dell’intersezione:
• Stessa estensione della coverage dell’intersezione.
• Dimensione delle celle = 5 m. (lato del quadrato).
• Rasterizzare rispetto al campo Nsez.
• Aggiungere al grid anche gli altri attributi della coverage dell’intersezione, ottenendo
un multigrid.
• Aprire la tabella associata al grid dell’intersezione e commentare i dati presenti e le
caratteristiche del multigrid: un attributo principale (Value = Nsez), un campo contatore del
numero di celle e tutti gli altri attributi ereditati dalla coverage vettoriale dell’intersezione.
• Esportare il raster dell’intersezione come file ASCII (Export Data Source), evidenziando che gli
attributi aggiuntivi non possono essere salvati nel nuovo file.
14
•
Calcolare il numero di abitanti di ogni sezione di censimento interessata dai lavori stradali,
ipotizzando che all’interno di ogni sezione di censimento la popolazione si distribuisca
omogeneamente:
Î Start Editing sulla tabella associata al raster dell’intersezione Î Add Field: AbtBuf
(numeri interi, cioè 0 decimali).
dim.cella ⋅ dim.cella ⋅ num.celle
Î Calculate: AbtBuf =
⋅ num.totale abitanti della sezione =
area totale della sezione
=
5 ⋅ 5 ⋅ [Count]
⋅ [NumAbt ] .
[ Area]
Î Stop Editing.
Î Statistics Î sum (AbtBuf) = 7284
3342 < 7284 < 14303
(*) Si ricorda che per overlay si intende l’intersezione di più strati cartografici in un unico tema.
2
A2
A
C
1
+
C2
A1
=
C1
B1
B2
B
Esercizio 7: Introduzione all’analisi di rete.
Progetto:
•
•
•
c:\esri\avtutor\network\qstart.apr (le coverage sono memorizzate come shapefile)
Caricare il progetto di esempio qstart.apr, in cui l’estensione Network Analyst per l’analisi di
rete è già abilitata.
Impostare il workspace.
Aprire in successione le quattro View disponibili, relative a quattro esempi differenti.
1. Truck Route: ricerca del percorso migliore che un camionista deve compiere per congiungere
due punti di San Francisco.
•
•
Commentare i due temi presenti: uno rappresenta la rete vera e propria (coverage di linee),
l’altro è uno sfondo per separare la terra dal mare (coverage di due aree).
Aprire la AAT della rete e commentare i campi presenti:
• tipo (linee);
• identificatore;
• geocoding: quattro campi che indicano il numero civico di inizio e di fine della linea in
entrambi i lati Î permette di localizzare un punto per interpolazione lineare;
1
101
Via Roma
2
112
82
•
nome della strada;
15
• tipo di strada;
• attributi generici della strada;
• attributi per analisi di rete.
• Find Best Route: restituisce uno shapefile lineare contenente il percorso a minor costo rispetto
ad un certo attributo di qualità.
Î Attivare il tema della rete stradale;
Î Network – Find Best Route.
Î Scegliere i due punti sulla rete stradale da unire; esistono due diverse soluzioni a questo
problema:
• Indicare i punti con il mouse (per attribuire una label significativa ai punti selezionati
bandierina
con puntatore
utilizzare il tool Identify sulla strada scelta). Se il punto non cade esattamente su un
arco, viene preso il punto più vicino sulla rete, a meno che questo non disti oltre 1/100
della massima estensione orizzontale o verticale della coverage di linee. Per verificare
questa condizione:
• Calcolare l’estensione totale della coverage di linee in orizzontale e in
verticale.
• Effettuare uno zoom su una regione con una bassa densità di linee.
• Posizionare con il mouse diversi punti sempre più lontani da una certa linea,
osservando che il punto viene rifiutato solo quando la strada più vicina dista
oltre 1/100 della massima estensione della coverage.
bandierina
• Indicare i punti attraverso il loro indirizzo (per esempio 1763 Polk St); (vengono
con pallino
utilizzate le informazioni di geocoding per localizzare i punti).
Î Utilizzare i tasti ↑ ↓ per scegliere i punti di partenza e di arrivo.
Î Properties per scegliere l’attributo (campo di costo) secondo cui cercare il percorso di
minor costo (per esempio minutes espressi in hh:mm:ss).
Î Calcolare il percorso più breve.
Î Directions per ottenere un report del percorso da seguire:
• Stampare il report.
• Salvare il report su file di testo e mostrare il file salvato con un text-editor.
Î Salvare i punti di partenza e di arrivo in uno shapefile, per poterli ricaricare in seguito (il
nome del punto viene salvato in un campo denominato Label).
• Costruire un report Directions personalizzato:
Î Inserire nella View la coverage degli ospedali (Copy & Paste dalla View Closest
Hospital).
Î Scegliere due nuovi punti di partenza e di arrivo nei pressi di un ospedale.
Î Scegliere come campo di costo: meters.
Î Calcolare il percorso a minor costo.
Î Directions Î Properties:
• Cost Field = Meters.
• Landmark Theme = Hospital (tema di punti che costituiscono i punti di
passaggio lungo il percorso).
• Landmark Label = Label (nome dell’ospedale).
Î Visualizzare il report, che indica anche la posizione degli ospedali lungo il percorso.
Î Properties:
• Aggiungere oltre al nome della strada anche il tipo Î Street Name Field - Add Type.
Î Visualizzare nuovo report, che indica anche il tipo della strada (per esempio via, piazza,
ecc.).
2. Delivery Route: ricerca del percorso migliore per la consegna di una serie di pacchi a
16
San Francisco.
•
•
Il tema Deliveries indica i punti in cui i pacchi devono essere consegnati.
Find Best Route: restituisce un tema di linee che rappresenta il percorso a minor costo rispetto
ad un certo attributo di qualità (campo di costo):
Î scegliere il punto di partenza (per esempio il porto di San Francisco) con il mouse oppure
attraverso un indirizzo (vedi esempio n.1);
Î Properties per scegliere l’attributo secondo cui cercare il percorso a minor costo (per
esempio minutes espressi in hh:mm:ss) (campo di costo);
Î decidere di tornare al punto di partenza dopo aver effettuato tutte le consegne (Return To
Origin);
Î due possibili approcci nel calcolo del percorso:
1. visitare i siti nell’ordine indicato.
2. visitare i siti nell’ordine ottimale (Find Best Order).
3. Closest Hospital: ricerca dell’ospedale di San Francisco più vicino al luogo di un incidente.
•
•
Il tema Hospitals indica dove si trovano gli ospedali a San Francisco.
Find Closest Facility: restituisce un tema di linee che rappresenta i percorsi accettabili per
collegare l’ospedale al luogo dell’incidente:
Î scegliere il luogo dell’incidente con il mouse oppure attraverso un indirizzo (vedi esempio
n.1); è possibile selezionare diversi punti e salvarli in un unico shapefile, ma l’analisi di rete
avviene un solo punto per volta;
Î Properties per scegliere l’attributo secondo cui cercare il percorso migliore (per esempio
DriveTime espresso in hh:mm:ss) (campo di costo);
Î ricerca del percorso migliore rispetto all’ospedale più vicino (opzioni di default);
Î ricerca del percorso migliore per ognuno dei 2 o 3 ospedali più vicini (Number of facilities
to find = 2 oppure 3);
Î ricerca del percorso migliore per ognuno dei 3 ospedali più vicini con un tempo massimo
accettabile (CutOff Cost).
4. Site Accessibility: ricerca di quanti clienti vivono vicino ad un certo negozio di San Francisco,
per esempio in termini di facilità a raggiungerlo in automobile.
•
•
•
Il tema Customers indica i punti dove si trovano i potenziali clienti.
Find Service Area: restituisce un tema poligonale contenente le aree servite e un tema di linee
che indica i possibili percorsi all’interno di tali aree;
Î scegliere il luogo dove si trova il negozio con il mouse oppure attraverso un indirizzo
(vedi esempio n.1);
Î Properties per scegliere l’attributo secondo cui valutare la funzione di costo dal negozio
(per esempio DriveTime espresso in hh:mm:ss) (campo di costo);
Î indicare le dimensioni delle aree servite nella colonna relativa al campo di costo (per
esempio digitare 5, 10 nel caso di minuti DriveTime);
Î determinare le aree servite Î Sarea1 (coverage di aree), Snet1 (coverage di linee).
Determinare quanti clienti si trovano nella prima zona (5 minuti DriveTime):
Î selezionare la prima zona nella coverage Sarea1;
Î query georeferenziata sui clienti “che sono completamente contenuti” nella prima zona
(Select By Theme);
Î per contare il numero di clienti nella prima zona aprire la PAT della coverage customers
e controllare il numero di record selezionati (casella indicante ## of 1432 selected).
17
Esercizio 8: Creazione di una rete – modificare la coverage di linee delle piste ciclabili per
poter effettuare analisi di rete.
Coverage:
%workspace%\ciclab
(piste ciclabili)
Tabella:
%workspace%\tabelle\ciclabili.dbf
(nomi delle piste ciclabili)
•
•
•
•
•
•
•
Impostare le unità di misura e il workspace.
Caricare la coverage ciclab e aprire la AAT associata
Î struttura minima di una coverage ARC/INFO di linee.
Caricare la tabella ciclabili.dbf.
Join tra AAT ↔ ciclabili.dbf.
Effettuare uno zoom su una regione limitata e adatta all’analisi di rete.
Aggiungere le label (Auto Label) per identificare gli archi con il nome della pista ciclabile.
Abilitare l’estensione Network Analyst.
Star
Stop
Stop
•
•
Per poter individuare dei punti sulla base del loro indirizzo occorre modificare le proprietà del
tema ciclab:
Î Theme - Properties – Geocoding;
Î Address Style = SingleField;
Î KeyField = Nome Pista.
Î Theme - Locate Address = Via Bartali (poiché non ci sono i numeri civici, il punto verrà
posizionato nel mezzo della via selezionata).
Î Cancellare il simbolo grafico inserito all’interno della View (Selezione + Canc).
Scegliere due punti lungo le piste ciclabili da unire; poiché questi punti vengono utilizzati più
volte è utile memorizzarli in una nuova coverage:
Î View - New Theme - Point Î posizionare con il mouse dei simboli grafici (pallini) nella
View (per esempio porre il punto di partenza in Via Coppi e il punto di arrivo in Via Motta).
18
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Î Nella tabella associata al nuovo tema, correggere il campo ID per ottenere un
identificatore univoco e aggiungere un campo Label per attribuire un nome ai punti scelti.
Î Stop Editing.
Ricerca del percorso più breve:
Î aprire il menu di analisi di rete: Network – Find Best Route;
Î caricare i punti di partenza e di arrivo;
Î Properties Î Length (l’unico campo di costo disponibile sulla coverage ciclab);
Î calcolare il percorso più breve;
Î Directions Î Aggiungere al report del percorso da seguire i nomi delle piste ciclabili Î
Street Name Field - Add Nome pista (Make default).
Aggiungere un campo di costo nella rete (i nomi obbligatori dei campi di costo sono indicati a
pagina 52 del manuale del Network Analyst):
Î Start Editing - Add Field Seconds.
Î Calculate Î Seconds = [Length] / 10. (1 secondo per percorrere 10 metri).
Î Stop Editing.
Ricerca del percorso più veloce:
Î Tornare nel menu di analisi di rete; caricare i punti di partenza e di arrivo;
Î Properties Î Seconds;
Î calcolare il percorso a minor costo.
Attribuire un costo diverso ad ogni arco della rete in base al verso di percorrenza (utilizzare i
prefissi FT_ (ovvero FromNode → ToNode) e TF_ (ovvero ToNode → FromNode) davanti al
nome del campo di costo):
Î Start Editing - Add Field FT_Seconds e TF_Seconds.
Î Calculate Î TF_Seconds = MakeRandom (([Seconds]+1),([Seconds]+10))
Î FT_Seconds = MakeRandom (([Seconds]-10),([Seconds]-1)).
Î Stop Editing.
Ricerca del percorso più veloce (direzionale):
• Caricare i punti di partenza e di arrivo.
• Properties Î Seconds (Directional) (costo differenziato a seconda del verso di
percorrenza, ma è ancora possibile scegliere il costo bidirezionale).
• Calcolare il percorso più veloce.
• Invertire il punto di partenza con il punto di arrivo ed osservare che il tempo necessario a
percorrere la strada è differente.
Inserire delle strade a senso unico, utilizzando il campo denominato OneWay, con i seguenti
valori ammissibili. B: bidirezionale; FT: solo da FromNode a ToNode; TF: solo da ToNode a
FromNode; N: non percorribile.
Î Start Editing - Add Field OneWay;
Î Calculate OneWay = B (inizializzazione);
Î Via Bartali = TF; Via Pantani = TF; Via Moser = FT; Via Coppi = TF ; in tal modo è
consentito solo il giro in senso orario;
Î Stop Editing.
Ricerca del percorso più veloce con strade a senso unico:
Î caricare i punti di partenza e di arrivo;
Î Properties – Seconds;
Î calcolare il percorso a minor costo.
Ripristinare tutti i doppi sensi, forzando il campo OneWay = B per tutti gli archi della rete.
Ricerca del percorso più veloce:
Î caricare i punti di partenza e di arrivo;
Î cancellare il punto in Via Motta e posizionare l’arrivo in Via Saronni;
19
•
•
•
•
•
•
•
•
Î salvare i nuovi punti di riferimento in uno shapefile;
Î Properties Î Seconds;
Î calcolare il percorso a minor costo.
Bloccare il transito lungo una strada, per esempio il tratto a destra di Via Pantani; vi sono
diverse soluzioni:
Î porre il campo OneWay = N;
Î porre un valore negativo per il campo di costo (per esempio Seconds = -1).
Introdurre dei costi nelle svolte:
Î creare una nuova tabella (detta Turn Table), da posizionare nella directory della coverage
ciclab (per esempio %workspace%\ciclab\turn.dbf);
Î aggiungere a questa tabella quattro campi:
• Node_ Î identificativo del nodo;
• F_Edge Î identificativo arco di partenza;
• T_Edge Î identificativo arco di arrivo;
• Seconds Î campo di costo (con uno qualsiasi dei nomi specificati a pag. 52 del
manuale del Network Analyst).
• Associare la TurnTable alla coverage censim:
• individuare lo script (*) necessario per l’associazione Î Help Î Help Topics Î
TurnTables Î Declaring a TurnTable;
• copiare lo script all’interno del progetto, correggendo il nome della View, del
tema di linee e della TurnTable;
• compilare ed eseguire lo script.
Introdurre un costo nella svolta da Via Coppi (in alto) (#12) a Via Bartali (a destra) (#14):
Î inserire nella TurnTable un record con i seguenti valori: 63 12 14 500;
Î calcolare il percorso a minor costo;
Î provare ad invertire il punto di partenza con quello di arrivo;
Î per attribuire alla svolta un costo in entrambe le direzioni aggiungere nella TurnTable il
seguente record: 63 14 12 500.
Î Ricalcolare il percorso a minor costo.
Vietare la svolta da Via Moser (in basso) (#10) a Via Saronni (a destra) (#20):
Î inserire nella TurnTable un record con i seguenti valori: 56 10 20 –1;
Î calcolare il percorso a minor costo.
Vietare l’inversione in fondo a Via Bartali (#15):
Î inserire nella TurnTable un record con i seguenti valori: 65 15 15 –1;
Î calcolare il percorso a minor costo.
Ridurre a 100 secondi il costo della svolta da Via Coppi (#12) a Via Bartali (#14) in entrambi i
sensi.
Inserire una strada soprelevata: con ArcView non è possibile effettuare questa modifica sulle
coverage in formato ARC/INFO:
Î convertire la coverage ciclab in shapefile;
Î aggiungere alla AAT di questa nuova coverage i campi F_Elev e T_Elev per specificare
rispettivamente la quota del nodo di partenza e di arrivo di ogni arco della rete;
Î inizializzare i campi F_Elev e T_Elev al valore 0, cioè tutti i nodi allo stesso livello;
Î impedire l’intersezione fra Via Coppi e Via Bartali soprelevando Via Coppi:
• Via Coppi (#12) Î F_Elev = 1;
• Via Coppi (#16) Î F_Elev = 1;
Ricerca del percorso più veloce con sopraelevata:
Î caricare i punti di partenza (Via Coppi) e di arrivo (Via Saronni);
Î Properties Î Seconds;
Î calcolare il percorso a minor costo.
20
(*) ArcView permette di effettuare le seguenti operazioni sugli script in linguaggio Avenue:
• Compile: compilazione dello script per individuare eventuali errori.
• Run: esecuzione dello script.
• Step: esecuzione passo passo dello script, con la possibilità di inserire o eliminare dei
breakpoint (Toggle Breakpoint e Clear All Breakpoint) e di visualizzare il valore assunto
dalle variabili del programma (Examine Variables).
• Load System Script: caricare uno script associato ad una operazione già esistente
all’interno di ArcView.
• Load Text File: caricare uno script in formato di file di testo.
• Save Text File: salvare uno script in formato di file di testo.
• Embed Script: nascondere uno script, rendendolo non visibile all’interno del progetto (per
esempio per motivi di protezione del codice); per rendere nuovamente visibile uno script
nascosto usare il comando Unembed Script).
Esercizio 9: Aggiunta di informazioni iper-testuali ad una coverage in un progetto (hot link).
Coverage:
%workspace%\ciclab
(piste ciclabili)
Tabella:
%workspace%\tabelle\ciclab.dbf
(nomi delle piste ciclabili)
File:
%workspace%\tabelle \coppi.gif
%workspace%\tabelle \coppi.txt
(immagine di Fausto Coppi)
(testo su Fausto Coppi)
•
•
•
•
•
Utilizzare la View dell’esercizio 8.
Aggiungere alla AAT della coverage ciclab un nuovo campo (il nome è arbitrario, per esempio
Azione):
Î Start Editing Î Add Field Azione (di tipo String).
Associare un’immagine alla Via Coppi:
Î inserire nel campo Azione degli archi di Via Coppi il path completo dell’immagine da
visualizzare (per esempio %workspace\tabelle\coppi.gif);
Î Theme Properties Î Hot Link Î Field = Azione; Predefined Action = Link to Image
File;
Î utilizzando il tool Hot Link (tasto con il fulmine), cliccare su Via Coppi;
Î appare l’immagine del campione di ciclismo.
Associare un testo descrittivo alla Via Coppi:
Î modificare il campo Azione degli archi di Via Coppi, inserendo il path completo del testo
da visualizzare (per esempio c:\sit\esercitazioni\eserc05\coppi.txt);
Î Theme Properties Î Hot Link Î Field = Azione; Predefined Action = Link to Text File;
Î utilizzando il tool Hot Link (tasto con il fulmine), cliccare su Via Coppi;
Î appare un testo su Fausto Coppi.
Osservare come sia possibile associare un solo tipo di informazione ipertestuale ad una
coverage (o immagini o testi per tutte le feature).
21
I dati utilizzati nel presente eserciziario
Le coverage fornite dal Settore Risorse e Tutela Ambiente del Comune di Modena
NOME
TIPO
DESCRIZIONE
CAMPO.RIF.
Alleva
Bacinisb
Ciclab
Censim
Comune
Ctr_s2.dwg
Idro
Pozzi
Rumpre
Vulne
rummis.txt
(Punti)
(Aree)
(Linee)
(Aree)
(Aree)
(Linee)
(Linee)
(Punti)
(Aree)
(Aree)
(ASCII)
Allevamenti
Bacini idrografici
Piste ciclabili
Zone di censimento
Poligono del comune di Modena
Carta Tecnica Regionale
Reticolo idrografico
Pozzi
Rumore previsto
Vulnerabilità degli acquiferi
Valori misurati del rumore per punti sparsi
Allevatp (S, B)
Classe
Classe
Classe
N,E,rumore (dBa)
I dati per l’analisi di DSM
Grid_sic
Grid_ita
grid
grid
Modello delle quote per la Sicilia, passo 30” x 30”
Modello delle quote per l’Italia, passo 5 Km x 5 Km
22