MORANDINI in pillole

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MORANDINI in pillole
pensieri e parole
Quello che gli altri non dicono: riflessioni a posteriori di
un critico DOC
MORANDINI in pillole
di Morando Morandini
La nostra
letteratura
sull’infanzia è
idilliaca o
retorica
Non tutti son così
L’hanno distribuito in luglio con lo slogan “Non tutti i bambini
sono innocenti”. Parlo di Joshua (2007), film indipendente USA
con cui ha esordito nella fiction il documentarista George
Ratliff. Joshua è la trascrizione dall’ebraico di Gesù: con accenti
variabili o senza, Jesus in inglese, tedesco, spagnolo e francese.
E’ un bambino malvagio di nove anni (ma il suo interprete Jacob
Kogan ne ha tredici) che inquieta e fa paura. Si chiama così probabilmente perché sua madre è ebrea, ma non credente. Uscita
precaria. Non esiste un filone filmico sui bambini cattivi. Intanto
ci si rifiuta di pensare che “gli elementi sotterranei e demoniaci
dell’umana natura” (Thomas Mann) possano già esistere in un
bambino. Inoltre nei paesi latinoamericani e mediterranei,
soprattutto in Italia, il
bambino regna nella
famiglia come un piccolo
despota. Con poche eccezioni, la nostra letteratura sull’infanzia è idilliaca
o retorica, quasi mai
angosciosa come in
Francia o morbosa come
nei Paesi anglosassoni.
Cinema e film
I film si possono dividere in tre categorie: i film belli, i film che
incassano molto e la maggioranza dei film. Dedicato ai moralisti
di professione: “Se si parla di ladri di cavalli, è inutile spiegare
ogni volta che è male rubare i cavalli”. (Anton Cechov).
Esistono
registi
vigliacchi: si
mettono
con dieci
inquadrature
contro un’idea
sola
Registi
Esistono registi vigliacchi: si mettono con dieci inquadrature
contro un’idea sola. Esistono registi – e sceneggiatori – la cui
fama è affidata ai buoni film che avrebbero potuto fare e ai cattivi film che non hanno fatto.
Produttori
C’era una volta a Roma un produttore cinematografico così
ignorante che persino gli altri produttori se ne erano accorti.
Conoscevo un produttore famoso che ogni volta che imbroccava
un film di successo, gonfiava il petto e ordinava un’altra piscina.
Critici
A certi critici astiosi, ipocondriaci, sempre disgustati di quel che
vedono sullo schermo s’addice un vecchio detto veneto: “Son
come i cagnoleti da camera: o che i dorme o che i magna o che i
abbaja a quei che passa”. Certi critici si comportano come quel
tale che si mise davanti a una pescheria dicendo ai passanti:”Non comprate pesce! Mi da l’orticaria”. Dedicato a certi critici
giovani e arrabbiati dalla stroncatura facile: “La critica è una
spazzola che non si deve usare per le stoffe leggere”. (Balzac)
10
rivista del cinematografo
fondazione ente dello spettacolo
gennaio-febbraio 2009
FINE PEN(N)A MAI
VISIONI FORZATE E INDULTI
CRITICI
Gomorra fuori dagli Oscar: vedi
Hollywood, e poi muori. #### “Valeria
indossa il burka, così non me la sciupate”: le premure di Giovanni Veronesi
per la Solarino. L’avesse per il pubblico,
anche Italians avrebbe il burka. ####
Galeotto fu il titolo: era Una moglie bellissima , ma tra Pieraccioni e Laura
Torrisi è già finita; viceversa, Tutta la vita
davanti per i promessi sposi Paolo Virzì e
Micaela Ramazzotti. #### “Australia?
Mi sono vergognata”: confessione shock
di Nicole Kidman. Ma solo per chi non ha
visto il film. #### Nessun (film) italiano
a Berlino: il ministro Bondi incarica
Pasquale Squitieri di siglare un nuovo
Patto d’acciaio. #### Operazione
Valchiria per Tom Cruise, ma per lo spettatore è sempre Mission: Impossible.
ALMOST (IN)FAMOUS: DALLE
STALLE ALLE STARLETTE
Bentley rosa per Paris Hilton: “Quando
sei una bambina e hai la Corvette di
Barbie, pensi sempre: “Oh, da grande
vorrei tanto un’auto così”. Piccole donne
crescono... STOP Giovanna Mezzogiorno
non bacerà più. L’attrice rifiuta il sequel
mucciniano: “Il trattamento non mi ha
convinto”. Chissà che aveva letto per accettare Palermo Shooting . STOP
Riccardo Scamarcio: “Valeria Golino?
Lei è la donna, io l’uomo, punto”. Dopo
Costa Gavras, lo attende un remake esotico: Io Tarzan, tu Jane…. STOP Victoria
Silvstedt: “Rifarmi il seno il mio affare
migliore”. La protesi non ricambia.
Federico Pontiggia