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PISTOIA
15/09/2015
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La Nazione (ed. Pistoia-Montecatini)
"Terme, incontro con i dipendenti per arrivare al taglio dei benefit"
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Data:
15/09/2015
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MO_CRONACA pag. 14
Terme, incontro con i dipendenti per arrivare al taglio dei
benefit
L'azienda punta ad un risparmio di 220mila euro all'anno
LE TERME danno il via agli incontri per convincere i 15 dipendenti con vari benefit sullo stipendio a
rinunciare ai vantaggi in busta paga. Come annunciato durante le ultime riunioni tra la proprietà e il
personale e tra i vertici aziendali e i sindacati, la società punta a convincere questa fetta del personale a
fare a meno degli incentivi percepiti finora. In questo modo, l'amministratore unico Carlo Brogioni e la
consulente Arabella Ventura puntano a risparmiare circa 220mila euro all'anno che sarebbero arrivati dai
contratti di solidarietà per tutti i circa 50 addetti della società. Gli interessati, durante questa settimana,
dovranno incontrare Ventura e Brogioni per dire sì o no alla richiesta di tagli sui propri introiti. I vertici
della società, durante i numerosi incontri tenuti finora, tranne che con gli organi di informazione, hanno
mostrato una certa sicurezza nell'obiettivo che intendono raggiungere. Una certa perplessità sulla scelta,
anche se in modalità diverse, è stata mostrata dai sindacati. I rappresentanti dei lavoratori, infatti, hanno
ribadito che questa soluzione deve passare da un preciso accordo con i lavoratori, da registrare davanti al
giudice del lavoro. Oltretutto, i 15 dipendenti interessati dal provvedimento vanno dai tre funzionari in
servizio agli operai con piccole indennità da 70-80 euro al mese. Qualcuno degli interessati, come abbiamo
già scritto, storce la bocca e chiede altri interventi all'azienda, come una maggiore redditività dagli accordi
relativi alla concessione degli spazi termali per la Casa di Babbo Natale, prima di toccare le buste paga.
Come andrà a finire la vicenda? E'assai difficile fare un'ipotesi prima della conclusione degli incontri.
Intanto, anche se non sembra un argomento di primo piano affrontato negli ultimi vertici, resta aperta la
questione del cantiere Leopoldine. Fermo da ormai oltre quattro anni e mezzo, dovrebbe ripartire grazie a
una possente iniezione di liquidità in arrivo dalla Regione, che diventerebbe proprietaria totale degli
immobili lasciando la gestione. Ma come potrebbe essere possibile una soluzione del genere, a oggi, resta
ancora un mistero, uno di quelli davvero oscuri. Numerose forze politiche, nelle ultime settimane, hanno
chiesto lumi sul tavolo di concertazione tra Regione e Comune, avviato la scorsa primavera e fermato dopo
un paio di riunioni. Perché, secondo molte persone competenti, se non ci sarà una soluzione finanziaria
alla vicenda Terme, tagli ai benefit e altri interventi serviranno davvero a ben poco. Daniele Bernardini
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