CORRIEREFC_MILANO_WEB(2012_01_28)

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CORRIEREFC_MILANO_WEB(2012_01_28)
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Sabato 28 Gennaio 2012 Corriere della Sera
MI
Genitori e figli
Ieri era il «Giorno della memoria». Mi auguro che figli e allievi lo abbiano
saputo e qualcuno abbia risposto alle loro domande
con semplicità. Non è bello né sano vivere come se ogni mattino
fosse il primo mattino del mondo.
La coda dell’occhio
di Fulvio Scaparro
Tra smart e tablet
Pinocchio
«scaricato»
dai bambini
Tempi, nuove possibilità, timori
Così si regola la famiglia digitale
In diretta
«Io, una figlia
in braccio
e gli altri tre
"illuminati"»
C
hi l’avrebbe mai detto.
L’iPad è diventato il
compagno di giochi
preferito dei miei figli, col
mio placet. E perché?
Perché li fa interagire e li
aggrega. A fine giornata si
mettono tutti lì intorno,
incantati dalla scatoletta
che parla e intrattiene,
mentre io e mio marito
ceniamo. Si quietano
prima della nanna, tre in
un colpo solo. E io lo
benedico, il tablet. A volte
mi unisco con la neonata
quartogenita in braccio.
Ascoltiamo la fiaba di
Pinocchio o di Star Wars,
impariamo le tabelline e le
parole in inglese, facciamo
le sfide sulle piste delle
Ferrari. Al sabato, poi, lo
uso per far fare i compiti a
Pietro, 6 anni: «dai,
cerchiamola lì, questa
parola, così poi ci
ricordiamo come si
scrive». È un magico
ménage a trois, se c’è Lui:
tutto appare facile, Pietro
si diverte anche a studiare.
La tecnologia, quando non
offre pappa pronta ma
fornisce stimoli da
condividere o induce
all’ascolto, è una preziosa
compagna, in famiglia.
Inoltre allena la velocità di
riflessi. Il rischio, forse, è
che abitui troppo al
sistema binario, «giusto»/
«sbagliato», facendo
passare per intollerabili le
zone grigie e i tempi di
attesa della vita. O che
diventi onnipresente al
punto da sostituire la
fantasia, la chiacchiera
familiare, l’ozio, il disegno
coi pennarelli. E poi
attenzione: se vostro figlio,
come Giulio (2 anni) ieri,
dice: «Oggi no vieni
prendere scuola tu, ma il
tablet», beh. Ridiamoci su,
ma poi facciamo training
autogeno per ricordarci
che il tablet piace perché
non responsabilizza e non
dà regole. Mentre noi,
invece, dobbiamo darle,
anche quando c’è Lui a far
giocare i figli.
Elisabetta Andreis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Q
ual è il pianeta più piccolo,
mamma?». Fortuna, per Michela, che c’è Wikipedia. E
fortuna che ha insistito per avere una casa hi-tech, con wifi e presa per Adsl in
tutte le stanze. Già perché Tommaso, 6
anni, la domanda te la fa in bagno, alle
20 circa: l’ora della «seduta» e anche dell’iPad. I media digitali, per lui e la sorellina di 4 anni, non sono mostri cattivi da
cui stare lontani. Tutt’altro. I bimbi ascoltano le canzoni dello Zecchino d’Oro su
YouTube, giocano sul telefonino, in salotto hanno l’Apple tv. «Li considero preziosi strumenti e fonti di informazione»,
spiega Michela
Cella, ricercatrice di economia
politica in Bicocca, «e invece di
vietarli ai bambini cerco di insegnare loro come
usarli in maniera responsabile».
Le prime applicazioni per smart phone, con i versi degli animali e le canzoncine in inglese, Michela le ha scaricate per
giocare con i suoi bambini mentre era in
coda dal pediatra e ora l’app che va per la
maggiore in famiglia è «flightradar»:
«Puntiamo il cellulare sulla scia di un aereo che sfreccia in cielo e scopriamo dove è diretto». Paura di brutti incontri in
rete? Regole di sicurezza? «Abbiamo un
blog di famiglia su cui pubblichiamo foto e racconti, non è privato e al tempo
stesso non è indicizzato: Tommaso e Beatrice sanno che nonni, amici e zii possono seguire le nostre avventure su Internet». E i fratellini non sono mosche bianche. Lo dice l’Istat (vedi box), secondo
cui in Italia oggi usano videogiochi e
computer per giocare il 24,1% dei maschi fra i 3 e i 5 anni e il 15,9% delle femmine della stessa età.
17,7
I dati Istat
Dal rapporto Istat
2011 su infanzia
e vita quotidiana:
il 17,7% dei
bambini da 3 a 5
anni usa il pc; il
24,1% dei
maschi utilizza
videogiochi e pc
per giocare,
mentre le bimbe
la percentuale
di bambini
tra 3 e 5 anni
che usano il pc
sono il 15,9%;
87,9%: le famiglie
con minori del
Nord Ovest
dell’Italia che
possiedono un
pc; il 77,3 % ha
una connessione
a banda larga
Con il papà Pietro, 6 anni, Giacomo, 4, Giulio, 2: tre fratellini leggono una storia con il papà (che sostiene la «tavoletta»)
«Un’ora al giorno. E addio tv»
Qual è l’effetto sulle abitudini quotidiane? In casa di Marta Mainieri, esperta di media digitali e mamma di 3 maschi, è lampante: «I due più grandi, di 7 e
5 anni, hanno un’ora al giorno da spendere guardando la tv o giocando su pc e
iPad. Scelgono quasi sempre il secondo
con turni di mezz’ora per ciascuno».
Tempo contingentato e utilizzo di pc e
iPad in soggiorno, dove gravitano i genitori, non sono l’unica regola di casa per
usare tecnologia e social network: «Non
devono sostituire la vita vera, offline.
Piuttosto, completarla».
Qualche esempio? «Quest’estate per
stimolare i bambini a leggere abbiamo
costruito una libreria di famiglia su Anobii.com, pubblicando copertine, voti dei
libri letti e qualche semplice recensione», svela Marta che ai figli ha creato un
account Gmail, per ora non utilizzato, e
che ha recentemente guidato la prole a
caccia di pachidermi della Elephant Parade per le strade di Milano fotografando quelli più colorati e postandone i ritratti su Facebook. Obiettivo: «Cerco di
Opinioni
A
due mesi dal grande
giorno, la nascita del secondo figlio, l’idea di rendere l’attesa a portata di touch. Così è nata iGravidanza, un’applicazione
per mamme (tecnologiche) col
pancione. Calendario gestazionale, funzione trova l’ospedale
più vicino, contraziometro, registrazione peso e dizionario dei
nomi. Sara Mervi, 38 anni, è nata a Pordenone e vive a Milano. Un passato a gestire risparmi in banca e un presente a creare «apps» al
femminile. Con la nascita
del primo figlio era tempo
di esplorare nuove frontiere, anche sul proprio smartphone. Sul sito coccolesoft.com l’in-
tero campionario: EasyBaby — Breastfeed, un
diario per aiutare le neomamme a capire i ritmi
alimentari del pargolo e
Family Zodiac, l’app
per scoprire le affinità
astrali degli eredi, oltre
a iMatrimonio,
Marta e famiglia sull’iPad: un racconto interattivo sull’importanza di leggere libri.
Anche la gratuità di Internet, per la Mainieri, è un valore da trasmettere ai figli. E
in città non è l’unica a pensarla così.
Eugenia Chiara progetta siti Internet: un bimbo all’asilo e l’altro ninnato
mentre lavora al computer, usa la tecnologia per parlare con i nonni in Grecia:
«Skype consente di vedersi in faccia e anche di prendersi
tutto il tempo che
Papà blogger ma...
serve per chiacchierare». Ma non finisce qui: «Con YouTube mostro ai
bambini canzoncine e storie in greco
Mamme blogger? «Naaaa». adesso, sono i papà. Un nuche a Milano, altriOra ci sono le mamme-twit- trito esercito di milanesi,
menti, non riusciter. Quelle che si capiscono ognuno col proprio diario
rei a trovare».
al volo, online, senza biso- di bordo da aggiornare in
Esiste il rischio
dettaglio con le difgno di tante parole. Basta
di esagerare, con la
ficoltà di conciliare
una frase, una schegtecnologia, in familavoro e casa. Eccogia, un tweet. Chi si
glia? Un libro illuli, arrivati anche loro: i
vuole raccontare
strato che a Natale
papà-blogger. (e.an.)
per filo e per segno,
ha battuto ogni record su Amazon, rivolto proprio ai genitori, giura di sì. Si
intitola «Good Night iPad», buonanotte
iPad in italiano, è la parodia del famosissimo Good Night Moon che invitava a salutare la luna prima di fare la nanna e
che oggi, invece, insegna alle mamme e
Michela Cella
ai papà a disconnettersi da Facebook,
Scarico applicazioni Twitter, smartphone e pc per fare sonni
adatte: meglio usare sereni.
Le mamme fanno tweet
❜❜
❜❜
Marta Mainieri
I mezzi non
sostituiscono la loro
vita, la completano
bene che vietare
Carlotta Jesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Agendina
L’idea Un successo nato a Milano
Allattare o sposarsi
Le «app» di Sara
insegnare loro a conoscere le
potenzialità delle nuove tecnologie per
approfondire e raccontare quello che
hanno intorno. Le tecnologie sono qui
per restare: meglio "sfruttarle" che averne paura. L’importante è non abusarne e
soprattutto usarle in aggiunta e non in
sostituzione dei normali strumenti di
apprendimento».
Da qui uno degli ultimi giochi fatti da
un wedding planner tascabile
per giovani coppie. E ha promosso con un volantinaggio in
ospedale la sua idea: «Intanto testavo l’app su mio figlio», ricorda. Al ritmo di 20 al
giorno, entra tra le
dieci più scaricate
nella categoria salute
e benessere in un
mercato «in mano»
agli uomini. «La prima era un’applicazione rudimentale, poi
mi sono appoggiata a
un grafico, mantenendo semplice la navigazione. Se
tra gli applicativi più scaricati
dagli uomini continuano a esserci software che replicano i
rumori digestivi - dice sorridendo - vuol dire che alle
questioni importanti ci dobbiamo pensare noi donne. Anche
sul telefonino».
iFamily Elena Mervi con il
marito e i due figli, di 4 e 1 anno
Argomenti
per tutta la settimana
Stefano Landi
Partita serale
Cioccolato e
sul calciobalilla olio: domani
a 16 mani
si degusta
L’invasione
dei piccoli
Buzzati
Da ricordare, e segnare in
agenda: sabato 4 febbraio
visita gratuita serale con
animazione alla mostra
interattiva «Buon appetito.
L'alimentazione in tutti i
sensi», al Museo della
Scienza e della Tecnologia
(ingresso via Olona 6, dalle
18.30 alle 22, da 4 anni). Cibi
misteriosi da assaggiare,
piatti (e calorie) da
bilanciare e, per finire, una
partita su un calcio Balilla
family (a 16 mani)
apparecchiato come una
tavola da pranzo. Bello e
utile il catalogo della mostra
(Ed. Scienza, e14,90). (s.col.)
Il genio visionario di Dino
Buzzati è un trampolino
perfetto per voli di
fantasia. Pronti per il
decollo? Destinazione
Sicilia: l’attore Andrea
Cereda racconta il classico
«La famosa invasione degli
orsi in Sicilia». L’omaggio,
a misura di bambini, è per
i quarant’anni dalla
scomparsa del giornalista e
scrittore. Appuntamento
domani, domenica 29, alla
Feltrinelli di corso Buenos
Aires 33 (ore 11.30,
ingresso libero, da 4 anni).
L’animazione è a cura di
Teatro nel Trotter. (s.col.)
Il weekend è da gustare
anche con i bambini. Ecco
due iniziative in centro:
«Olio Officina» a Palazzo
Giureconsulti (piazza
Mercanti 2, ingr. 15 €):
giochi su un tappeto gigante
e minicorso per piccoli
degustatori d’olio con tanto
di diploma finale (domenica
29, dalle 16.15). O tutti golosi
protagonisti dell’evento
all’aperto «Vero Cioccolato»:
in piazza Beccaria (orari
9-20, ingr. libero) 20
bancarelle selezionate per
assaggi ghiotti con laboratori
per piccoli Maîtres
Chocolatiers. (s.col.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDì
La città
degli animali
MERCOLEDì GIOVEDì
Casa
Uso e
e condominio consumo
VENERDì
I piaceri
del weekend
SABATO
Genitori
e figli
DOMENICA
La città
del bene
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