Massimizzare la presenza dei social media nei progetti

Transcript

Massimizzare la presenza dei social media nei progetti
Migliorare le strategie web e massimizzare la presenza dei social media nei progetti LLP
Manuale
#2
Massimizzare la presenza
dei social media nei
progetti LLP
Autore
Katerina Zourou
Contributi
in ordine alfabetico
Charles Max, Jun Song
Silvia Miola, Maria Perifanou, Katerina Zourou
Nikki Cortoos, Alberto Nantiat, Sally Reynolds
Eleni Anoyrkati, Sunil Maher
Elisabetta delle Donne, Federico Fragasso
Agnès Aguilo, Valentina Olariu, Sabine Schumann
Progetto grafico
Stefanos Xenakis | [email protected] | www.steartworks.com
Traduzione in lingua italiana
Cecilia Lachi
Contatti
Migliorare le strategie web e massimizzare
la presenza dei social media nei progetti LLP
http://www.web2llp.eu/
http://groups.diigo.com/group/web2llp
@web2LLP
[email protected]
Progetto finanziato con il contributo della Commissione Europea. Ogni responsabilità associata alla presente pubblicazione ricade sull’autore e la
Commissione non è in alcun modo responsabile per eventuali usi delle informazioni in essa contenute.
Indice
1. Perché ricorrere ai social media per la disseminazione dei progetti LLP?
7
1.1 Come avvicinarsi al mondo dei social media? 8
1.2 Pianificare la presenza sui social media 10
1.3 Checklist della strategia di comunicazione digitale 12
1.4 Scegliere il tool più appropriato per le attività di progetto 12
2. Uso dei principali social media nei progetti LLP 12
2.1 Blog 13
2.2 Siti di social networking 14
2.3 Microblogging (Twitter) 16
2.4 Tool di media sharing (condivisione di contenuti multimediali) 17
2.5 Tool di online curation (selezione, conservazione e archiviazione di contenuti digitali) 17
2.6 Creazione di slide repository (archivi online per le presentazioni) 18
3. Gestire il tempo in modo efficace
19
3.1 Fare di più con meno: monitorare tutte le applicazioni collegate ai social media
da un’unica piattaforma 19
4. Integrare e far crescere i network
22
4.1 Creare collegamenti tra i tool di comunicazione digitale 22
4.2 Strumenti terzi 24
4.3 Altri modi per creare collegamenti tra i diversi social media 24
5
Tool per il monitoraggio dei social media 25
5.1 Procedura di base per misurare l’impatto del progetto sui social media 25
5.2 Scelta degli strumenti di monitoraggio adeguati
26
5.3 LinkedIn 27
5.4 Facebook Insights 33
5.5 Klout 35
6. La parola agli esperti 36
7. Tool di social media citati nel manuale 37
8. Risorse 38
3
Premessa
4
È con grande piacere che presentiamo il manuale “Massimizzare la presenza dei social
media nei progetti LLP” come parte del materiale di formazione sviluppato nell’ambito
del progetto finanziato dalla Comunità Europea Web2LLP (Migliorare le strategie web e
massimizzare la presenza dei social media nei progetti LLP). Desideriamo ringraziare tutto
coloro che hanno contribuito a questo studio, alla sua preparazione e realizzazione. Un
ringraziamento speciale va a Susan Pasco per il suo attento lavoro di rilettura e a Stefanos
Xenakis, incaricato del progetto grafico.
Qual è lo scopo di questo materiale?
Lo scopo di questo manuale è supportare i corsi “faccia a faccia” e online organizzati dal
team di progetto Web2LLP1 e il materiale di autoformazione destinato a qualsiasi altra
situazione di apprendimento autonomo.
L’obiettivo è quello di fornire una comprensione di base dei meccanismi collegati al
social networking come componenti di una strategia di comunicazione digitale
coerente a partire dalla quale sia possibile creare processi e tool più elaborati (a pagina
36 sono indicati ulteriori suggerimenti per la lettura). Il livello di complessità è stato
determinato da un’analisi delle necessità (si veda più avanti).
La presente guida intende integrare il manuale n.1 “Migliorare le strategie web dei
progetti LLP”2 che illustra come creare una strategia sostenibile di disseminazione web
ed esamina in dettaglio i social media come parte di una strategia web. Il manuale n.3
“Strumenti di autovalutazione” aiuta i lettori a creare e monitorare un piano di azione per
la comunicazione online attraverso un approccio “passo a passo” destinato a chi opta per
l’autoapprendimento.
A chi è destinato questo materiale?
Per maggiori informazioni
sui corsi offerti, visitare il sito
http://www.web2llp.eu/
1
Tutto il materiale è
scaricabile gratuitamente dal
sito: http://www.web2llp.eu/
handbooks
2
Il presente manuale è principalmente rivolto ai manager e ai partecipanti a progetti
finanziati dal Programma di apprendimento permanente (acronimo inglese LLP) della
Commissione Europea oltre che ai soggetti incaricati di presentare le proposte di
finanziamento per progetti LLP, i quali devono poter analizzare le potenzialità dei social
media come componente di un piano di azione per la comunicazione online per poi decidere
quali strumenti siano i più idonei (ove applicabile) in tale contesto. Possono risultare utili
anche ai responsabili dei pacchetti di lavoro per la comunicazione/
disseminazione, ai manager e ai membri partecipanti a progetti non finanziati dal
Programma di apprendimento permanente della Commissione Europea, nonché ai
professionisti che operano nel settore dell’apprendimento/della formazione.
Perché produrre materiale che risponda prioritariamente alle necessità
dei team di progetto LLP?
La natura dei progetti LLP consiste innanzitutto nella breve durata (massimo tre anni) e in
secondo luogo nel carattere sostanzialmente multilingue e internazionale. Ciò significa che
il numero crescente di siti web e libri dedicati alle tecniche e alle strategie di marketing
che ricorrono all’uso dei social media pensati per le aziende, anche PMI, non è in linea
con le attività di comunicazione e disseminazione dei progetti LLP. Questo manuale pone
particolare enfasi sulla dimensione motivazionale della presenza sui social media, mirando a
sfruttare le prassi di disseminazione attraverso soluzioni realistiche e adattabili, in linea con
la natura originale del contesto.
Perché abbiamo selezionato questi tool e queste linee guida?
Questo gruppo di manuali è stato creato per rispondere a un’analisi svolta in due fasi nel
2012: attività di ricerca su desktop sull’uso di Internet e dei social media tra 150 progetti
LLP selezionati in modo casuale finanziati nel 2010; un sondaggio online che aveva lo scopo
di identificare le necessità dei manager e dei partner coinvolti in progetti LLP in termini di
attività di disseminazione e comunicazione e che ha raccolto il contributo di 128 partecipanti.
L’attività di ricerca su desktop ha rappresentato il primo passo verso la definizione delle
pratiche di disseminazione digitale sviluppate nei progetti LLP. Ha portato alla luce uno scarso
(se non scarsissimo) uso dei social media come componenti delle attività di disseminazione
dei progetti e una visibilità limitata sui social media. I risultati del lavoro sono a disposizione
degli interessati e sono stati oggetto di analisi alla conferenza LINQ del 2012
(Song & Zourou, 20123).
Il sondaggio online ha fornito informazioni sull’insieme delle competenze che i team di
lavoro ritengono necessari per sviluppare ulteriormente un progetto. I 128 partecipanti hanno
espresso la necessità di un aggiornamento delle competenze e di migliorare le procedure in
alcuni ambiti specifici, tra cui:
Sei tipi principali di tool digitali, in ordine di priorità: siti di social networking, web
analytics, Twitter, LinkedIn, slide repository, blog.
Competenze come: monitoraggio del traffico sul sito web con web analytics, gestione
efficace dei tool collegati ai social media, definizione di una solida strategia web, gestione
del team per le attività di disseminazione digitale, ecc.
Il presente manuale risponde alla richiesta di aggiornamento delle competenze in cinque delle
sei principali applicazioni sopra citate. Web analytics viene trattato a parte nel manuale n.1
data la grande importanza attribuitagli dai partecipanti al sondaggio. Abbiamo inoltre scelto
di includere i tool di online curation data la crescente importanza che rivestono nell’ambiente
del social web.
Come usare questo materiale
Non esiste un metodo univoco per sviluppare, mantenere e monitorare la presenza sui social
media di un progetto. In questa sede presentiamo alcuni concetti di base per comprendere le
potenzialità di una strategia di comunicazione basata sui social media e i meccanismi chiave
che possono essere impiegati per ottenere una presenza più solida sui social media. Ciascuna
partnership di progetto potrà adattare gli strumenti alle proprie necessità e sviluppare un
framework flessibile in linea con la realtà del proprio progetto.
5
Song, J., Zourou, K., 2012.
“How LLP projects use
Internet and social media for
communication purposes:
a desktop research”. In C.
Stracke (Ed.) The future of
Learning Innovations and
Learning quality: how do
they fit together? Atti della
conferenza LINQ, pagine
114-123. http://www.web2llp.
eu/outcome/d7-needs-analysis
3
Tutorial in formato video
6
Il presente manuale è integrato da una serie di risorse aggiuntive; si tratta di tutorial in
formato video4, con ulteriori linee guida e supporto tecnico corredati da esempi pratici
attinenti ai progetti LLP. Gli argomenti trattati nei tutorial in formato video sono:
Social networking
Media sharing
Social bookmarking
Web analytics
Gestione dei social media
Tool di online curation
Integrazione di network
Tool di social monitoring
Blogging/micro blogging
La parola agli esperti
http://www.web2llp.eu/
tutorials
4
Le video-interviste sono
disponibili all’indirizzo
http://www.web2llp.eu/videos
5
Applicando un approccio inclusivo e collaborativo, questo manuale è arricchito dal feedback
di 15 esperti manager nel settore LLP. Tale feedback è fornito sotto forma di video-interviste
pubblicate in una video gallery5. L’obiettivo è aumentare la visibilità delle buone prassi
esistenti applicate dai progetti LLP e fornire esempi concreti di sviluppo di strategie web
utilizzando i social media. I membri del nostro team (Federico Fragasso, Maria Perifanou,
Sally Reynolds, Jun Song e Katerina Zourou) hanno intervistato alcuni esperti tra luglio e
novembre 2012.
I loro contributi vanno ad arricchire il manuale fornendo un’esperienza diretta e riflettono
l’approccio sinergico che il nostro team desiderava promuovere nella realizzazione di questi
contenuti.
Le citazioni sono inserite all’interno di caselle di testo evidenziate. Il progetto al quale fa
riferimento ciascun esperto è riportato a pagina 36.
1. Perché ricorrere ai social media per la
disseminazione dei progetti LLP?
È necessario utilizzare i social media nella strategia di disseminazione di un progetto LLP?
La risposta è evidentemente no.
I social media rappresentano uno dei molti canali di disseminazione disponibili. I partner di
un progetto non devono sentirsi “obbligati” a integrare l’uso dei social media nella propria
strategia di disseminazione. A ciò si aggiunga che, in alcuni casi, i social media possono
rivelarsi improduttivi o non raggiungere l’obiettivo atteso qualora non vengano usati in modo
appropriato. Questo ci porta alla necessità di redigere un piano di azione per la comunicazione
online prima di decidere se ricorrere all’uso dei social media, in modo da consentire ai partner
di confrontarsi, decidere e programmare un piano per la comunicazione che miri a identificare
in modo chiaro i gruppi target, con o senza l’uso dei social media.
Tutto deve partire dal desiderio del gruppo di esplorare e sperimentare le applicazioni collegate
ai sociali media e valutare il valore aggiunto che il loro uso può apportare a un dato progetto.
7
Iniziate creando
un piano di
comunicazione
online. Vi invitiamo
a consultare i
manuali 1 e 3.
I social media sono uno strumento indispensabile per creare relazioni e apprendere dai colleghi nonché per
promuovere i risultati di un progetto. Per usarli in modo efficace occorre una buona strategia. È facile perdersi in
mondi diversi. Se siete nuovi nel mondo dei social media, unitevi a gruppi già esistenti e ben strutturati.
Armin HOTTMANN
Nel nostro progetto, il coinvolgimento nei social media è emerso dal DESIDERIO come team di intraprendere attività
collaborative e significative con il supporto delle architetture aperte del social web. Abbiamo infatti investito molto
tempo nell’interazione con il pubblico tramite strumenti che non erano stati inseriti nella strategia di comunicazione
in fase di proposta progettuale e siamo contenti di aver proceduto in questo modo. Senza l’entusiasmo e la
partecipazione dei partner che amano ciò che fanno, questo non sarebbe mai stato possibile.
Katerina ZOUROU
In determinate condizioni, illustrate ed elaborate nelle pagine seguenti, i social media possono
apportare valore aggiunto alle attività di comunicazione e disseminazione. I social media
sono degli ottimi moltiplicatori di informazioni grazie all’effetto “rete” generato dai social
network. I cosiddetti “network effects”, effetti “rete” appunto - usando la definizione di Tim
O’Reilly e del suo team6 che ha coniato questa espressione - “si verificano quando un prodotto
o servizio acquisisce valore con l’aumentare del numero di persone che ne fa uso” (2007:14).
La condivisione, l’aggiunta di commenti e tag definiti dall’utente (folksonomie), la creazione
di gruppi e personalizzazione di siti di social networking - decisamente semplificate rispetto
ai gruppi online che esistevano fino agli anni 2000 - e soprattutto i progressi tecnologici
associati ai network con l’aggiunta di funzionalità quali il cosiddetto friending e i sistemi di
raccomandazione, potenziano l’effetto “rete” nel social web.
Il social networking può dimostrarsi utile non solo per la disseminazione dei risultati, ma anche
per i) comunicare l’avanzamento delle attività, della produzione di dati, ecc., ii) coinvolgere i
soggetti interessati e gli attori principali, rendendo i risultati del progetto più accessibili in
termini di condivisione di conoscenze e iii) massimizzare l’impatto e raggiungere i gruppi target
in modo più facile grazie al già citato effetto “rete”.
Musser, J., O’Reilly, T.,
& the O’Reilly Radar
Team. (2007). Web
2.0 Principles and Best
Practices. Sebastopol,
California: O’Reilly.
http://oreilly.com/
catalog/web2report/
chapter/web20_report_
excerpt.pdf
6
8
I social media possono aggiungere una dimensione collettiva al progetto attraverso il
coinvolgimento dei soggetti interessati. I risultati non vengono resi noti come prodotto
finito o applicando un approccio di tipo “top-down” (dal progetto ai soggetti interessati) ma
possono avere carattere più inclusivo e trarre beneficio dal feedback ottenuto nella fase di
preparazione dei risultati stessi. È possibile coinvolgere i soggetti partecipanti al progetto
in attività costruttive con i social media nel loro contesto lavorativo. Ciò può portare anche
a ulteriori opportunità di collaborazione tra i partner, i quali utilizzano i social media per
sviluppare e aggiornare le proprie competenze nella prospettiva di un apprendimento
permanente.
Il lavoro di disseminazione può essere visto anche come una specie di network per l’apprendimento
personale per ogni partner in base al suo grado di coinvolgimento nei social media rispetto al progetto.
Joel JOSEPHSON
Ho scoperto Scoop.it (tool di online curation) tramite i partner coinvolti nel progetto e ho creato il
mio sito Teacher Education for Languages with Technology (http://www.scoop.it/t/telt). Scoop.it non
è direttamente collegato alla strategia di disseminazione di iTILT, ma senza dubbio fornisce un’altra
piattaforma tramite la quale disseminare le informazioni di progetto a un pubblico leggermente
diverso, consentendomi di combinare il lavoro riferito al progetto con altri aspetti professionali e dare
spazio al mio pensiero.
Shona WHYTE
1.1 Come avvicinarsi al mondo dei social media?
Anche se i team di progetto sono consapevoli dell’utilità di essere presenti sui social network
per soddisfare le necessità di disseminazione dei loro progetti, potrebbero non sapere bene
come avvicinarsi al mondo dei social media e come gestire la loro presenza su questi. Di
seguito riportiamo alcune raccomandazioni, arricchite da estratti delle interviste con i project
manager di progetti LLP.
Contribuite con il vostro pensiero al mondo dei social media. Anche se le fonti di
informazioni si sono moltiplicate in seguito alle modalità di distribuzione verticale offerte
dai social media che consentono a tutti gli utenti di esprimersi individualmente, è sempre
possibile creare una “nicchia di conoscenza” e condividere qualcosa di nuovo. Sappiate che
gli utenti di Internet ricercano il vostro contributo personale, ovvero il valore aggiunto che
apporta la vostra presenza sui social media.
Definite target e obiettivi per le attività collegate ai social media che siate in grado di raggiungere
concretamente e accertatevi che vi siano vantaggi tangibili per visitatori/membri/utenti, ecc. - non
è sufficiente fare semplicemente parte di una comunità - offrendo loro risultati concreti: guide,
argomenti di lavoro, materiale gratuito, risorse.
Sally REYNOLDS
Dare il proprio contributo significa aggiungere valore alla crescita professionale delle altre persone,
non solo aspettandosi che le persone vengano a visitare la vostra pagina o leggano le vostre notizie,
ma dando loro valore concreto (...). Non dobbiamo mai dimenticare che i social network sono contesti
di interazione personale, non aziendale né tantomeno istituzionale. C’è necessità di una presenza
personale sui social media che sia forte, rispettata e solida.
Joel JOSEPHSON
Il coinvolgimento è il segreto di una presenza di successo sui social media.
Ricordate: il social networking si basa sulla condivisione e sull’interazione con i gruppi target.
Promuovere le vostre idee in una modalità di comunicazione monodirezionale non porta ai
risultati attesi. Se non avete esperienza nel settore, prendetevi del tempo per osservare
le prassi sviluppate da colleghi più competenti nella vostra area. Ricordate: i siti di social
networking contribuiscono a creare relazioni, non sono dei semplici canali di comunicazione.
9
I social media richiedono lavoro e coinvolgimento, non sono semplicemente un altro tool per pubblicare
notizie provenienti dal proprio sito.
Christel VACELET
Mettete in comunicazione tutti i tool di comunicazione digitale e fateli conoscere
attraverso le vostre attività di disseminazione su supporti tradizionali.
Monitorate e accertatevi di sfruttare ogni opportunità per promuovere le vostre attività collegate ai
social media.
Sally REYNOLDS
Create la vostra pagina Facebook e Twitter con il necessario anticipo e pubblicatevi ogni
comunicazione.
Karel VAN ISACKER
Non usate i social media come canale informativo esclusivamente per il vostro
progetto. Diffondete informazioni su argomenti, iniziative e progetti simili utilizzando i vostri
social media. In tal modo potrete contribuire alla creazione di un patrimonio di conoscenze
condivise.
Identificate i principali esperti nel vostro campo. Localizzateli sui social network e avviate
delle conversazioni con loro. Non aspettatevi che le persone sappiano del vostro progetto
e automaticamente si interessino a questo. Creerete interesse confrontandovi con il vostro
pubblico, con i colleghi e gli esperti.
Mantenete una presenza permanente sui social media. Non aspettatevi che dai social
media arrivino risultati eccellenti se non dedicate loro tempo ed energie. Il messaggio è
egregiamente riassunto nelle parole di Erica Delucchi riportate di seguito.
È importante essere presenti sui social media ma allo stesso tempo la reputazione a questi associata può costituire
una problematica: non create una pagina su Facebook se poi non sarete in grado di gestire la diffusione delle
informazioni e comunicarne il valore aggiunto. A poco serve una pagina con solo 10 “mi piace”.
Erica DELUCCHI
1.2 Pianificare la presenza sui social media
10
L’attività sui social media di un progetto deve essere pianificata come parte integrante del
piano generale di comunicazione digitale. Per suggerimenti su come procedere alla sua
creazione, consultare il manuale n.1 “Migliorare le strategie web”.
Siate flessibili e definite degli obiettivi
Una certa flessiblità è necessaria in termini di gestione della strategia sui social media.
È utile essere aperti e flessibili, soprattutto con riferimento agli strumenti specifici da
utilizzare: modifiche in corso di progetto sono possibili e devono adeguarsi alle necessità
concrete di disseminazione.
I project manager (…) devono saper essere flessibili e creativi; ciò significa fare un lavoro di costante
ridefinizione, ricerca di possibilità e ripensamento.
Graham ATTWELL
Siate flessibili nell’uso dei tool e nella redazione del budget! Un certo grado di apertura e flessibilità
è necessario per l’integrazione dei social media nei progetti con durata di 2-3 anni dato che vengono
costantemente resi disponibili tool nuovi, migliori e più utilizzati.
Simon HEID
La strategia di networking si è sviluppata nel corso degli anni e i tool sono cambiati (alcuni sono stati
abbandonati, altri hanno visto un nuovo sviluppo). Abbiamo provato più tool ma ci siamo resi conto
che è necessario considerare le ore di lavoro e concentrarsi sugli strumenti più usati, fruibili da un
maggior numero di colleghi.
Armin HOTTMANN
Definite degli obiettivi nell’uso dei social media. Programmate la frequenza, la durata
e l’intensità dell’attività sui social media. Inoltre, nella definizione dei compiti di ciascun
partner, fate attenzione a non creare sovraccarico di lavoro e non sottovalutate le energie
necessarie per le attività sui social media.
Il tipo di gruppo di discussione e di social media da impiegare è emerso durante l’avanzamento del
progetto ed è stato il risultato di una riflessione su quale mezzo fosse allora più usato e quale il nostro
gruppo target fosse più intenzionato a utilizzare. Per adesso si è dimostrato sufficiente, ma dovremo
continuare ad adattarci alle necessità in costante evoluzione del nostro gruppo target. Ad esempio,
potremo prendere in considerazione l’uso di LinkedIn.
Wendy NEWMAN
eScouts è un progetto basato sulla formazione ICT. Internet e gli strumenti associati ai social media
sono stati fondamentali nell’attuazione del progetto. Abbiamo investito gran parte del budget
nell’applicazione e nell’uso di questo tipo di strumento.
Alessia ROGAI
1.3 Checklist della strategia di comunicazione digitale
precedente l’attuazione della strategia
Si consiglia di utilizzare la seguente checklist prima di lanciare la strategia di
comunicazione digitale comprensiva degli strumenti associati ai social media.
Sebbene sia molto utile, non è necessario aver portato a termine tutte le fasi.
Questa checklist può essere usata anche come strumento per tenere traccia dei
progressi fatti e per identificare le fasi da completare in un secondo momento.
L’uso della seconda persona plurale fa riferimento alla partnership di progetto
o alle persone responsabili dei pacchetti di lavoro per la comunicazione e/o la
disseminazione.
Abbiamo definito i nostri obiettivi in termini di comunicazione digitale.
Siete alla ricerca di
definizioni e linee
guida su come
pianificare le attività
di disseminazione,
comunicazione e
uso dei risultati?
Visitate il sito http://
ec.europa.eu/dgs/
education_culture/
valorisation/
why_en.htm
Il piano di azione (manuale n.3)
può aiutare in questo senso
Il piano di azione per la comunicazione digitale è stato discusso e approvato dai partner coinvolti.
Abbiamo analizzato progetti simili per scoprire le modalità adottate per coinvolgere i gruppi target
online.
Abbiamo trovato delle applicazioni nei social media che rispondono all’ambito di intervento e ai
destinatari del nostro progetto.
I partner conoscono i social media e i tool di web monitoring che intendiamo utilizzare.
Per la nostra presenza sui social media abbiamo creato un nome utente breve che è facile da trovare,
seguire e a cui è semplice collegarsi.
Abbiamo personalizzato lo o gli strumenti di social media aggiungendo i nostri dati di contatto e la
nostra URL, oltre ad altri eventuali strumenti di social media che usiamo.
Abbiamo invitato amici, membri del gruppo di progetto e colleghi per creare un gruppo di follower.
Sul sito web del progetto abbiamo aggiunto applicazioni (AddThis) invitando gli utenti a unirsi a noi
sui social media in cui abbiamo una presenza attiva.
Abbiamo trovato soluzioni per ottimizzare i tempi (ad es. aggiornamento della tempistica attraverso
un social media editor).
Abbiamo creato una struttura di base per tenere traccia della nostra attività sui social media e
abbiamo definito degli indicatori relativi alla nostra presenza digitale.
11
1.4 Scegliere il tool più appropriato per le attività di
progetto
12
Se da una parte non esiste una soluzione univoca per i canali di disseminazione digitale di un
progetto, dall’altra il team deve riflettere su quale sia il social media più idoneo per il tipo o i
tipi di attività di disseminazione pianificati.
Un esempio dei vari social media e delle funzionalità offerte da ciascuno è riportato nel
progetto [email protected] illustrato di seguito:
Il lavoro collaborativo aiuta, ma è auspicabile che sia presente almeno un partner dotato di esperienza
per avviare e coordinare l’intervento. Nel nostro progetto abbiamo esempi di entrambi. L’account
Twitter è stato gestito da un soggetto con esperienza mentre la pagina Facebook è stata gestita e
aggiornata da vari partner in parallelo. Entrambi gli approcci hanno dato risultati positivi. Mentre
il feed di Twitter conteneva informazioni di progetto più mirate (ad es. informazioni sui successivi
webinar) - e in questo caso è meglio che un partner se ne assuma la diretta responsabilità - le
informazioni su Facebook erano pensate per essere molto più generali (ad es. una pubblicazione
correlata trovata da qualcuno in rete) e in questo caso il lavoro collaborativo risulta molto più efficace.
Simon HEID
La seguente sezione illustra le sei principali categorie di social media (blog, siti di social
networking, microblogging, media sharing, tool di online curation, slide repository)
identificate tramite la nostra analisi delle necessità. La decisione finale in merito alla scelta
del o dei tool per le attività di disseminazione è lasciata ai team dei progetti LLP dato che
dipende da vari fattori come le necessità della comunità target, le competenze esistenti e
in corso di acquisizione, l’allocazione di tempo e risorse, la gestione del tempo e il piano di
lavoro.
blog siti di social networking microblogging
media sharing tool di online curation
slide repository
2. Uso dei principali social media nei progetti LLP
Questa sezione presenta le sei principali categorie di social media identificate tramite la
nostra analisi delle necessità, seguite da una descrizione dei tool più noti per ciascuna
categoria e delle relative funzionalità.
In ogni sezione dei tutorial in formato video, pensati per aiutare i lettori su un livello più
tecnico (per impostare e configurare i social media per ogni categoria), sono visualizzati
all’interno di una casella.
Viene inoltre fornito il feedback di alcuni esperti, con contributi diretti da parte di project
manager impegnati in progetti LLP. Gli esperti coinvolti sono citati alla fine del manuale.
2.1 Blog
Uno degli strumenti più comuni del social web è il weblog, considerato come un sito web
personale o un diario, in cui il contenuto assume la forma di post, visualizzati in ordine
cronologico inverso.
Tool più noti
13
Wordpress
Blogger
Del tutto autonomi, i blog riflettono le opinioni delle persone che li curano
Principali funzionalità
Possono essere utilizzati come sito web di un progetto
I visitatori possono aggiungere commenti (funzionalità disattivabile)
È possibile avere dei blog multi-autore, considerati come un’evoluzione della versione ad
autore singolo precedentemente citata. I blog sono spesso usati come siti web per i progetti
LLP per via della facilità di creazione e manutenzione e per le spese limitate o talvolta
inesistenti. Infine, un grande vantaggio dei blog è la facilità con cui è possibile aggiungere
plugin (come widget di Twitter o Facebook visualizzati in una barra laterale per mostrarvi le
ultime attività) e personalizzare l’interfaccia con una serie di template secondo desideri e
intenzioni di un dato utente o gruppo.
Blogger, tool molto noto di blogging, consente agli utenti di monitorare le attività di un blog
e ottenere alcune statistiche di base sul traffico del blog nella sezione “Overview”. È inoltre
possibile ricevere per posta elettronica notifiche sulle attività più recenti e un riepilogo dei
post. Le statistiche di Wordpress, tool di blogging concorrente, sono disponibili attraverso
vari plugin.
Google Reader è uno strumento utile per aggregare post di blog diversi, raccogliendoli in
unico luogo. Questo meccanismo consente di risparmiare tempo e aiuta gli utenti a tenersi
informati sui siti web preferiti. Inoltre, la pagina pubblica integrata di Google Reader può
essere usata per condividere in modo facile contenuti di interesse con i gruppi target del
progetto. Facendo parte dell’insieme di applicazioni di Google, un altro vantaggio di Google
Reader è che facilita il riutilizzo di contenuti e la collaborazione a livello di gruppo su tool
come Google Drive, Picasa e altri tool di Google.
Esempi concreti di un blog sono:
Vi invitiamo a
guardare il nostro
tutorial
http://www.web2llp.
eu/tutorials per
avere degli esempi
di progetti LLP e
di configurazione/
personalizzazione
di blog.
Il blog del project manager che offre una prospettiva personale su ciò che accade intorno
o all’interno del progetto (si veda il blog VISCED di Paul Bacsich: http://virtualschoolsand
colleges.info/pauls-blog).
È possibile avere un blog gestito dall’intero team, che funge anche da sito web del
progetto come nel caso di http://blog.euscreen.eu/.
Nella maggior parte dei casi sarà il responsabile del pacchetto di lavoro di disseminazione
a pubblicare notizie o post sul sito. Qui è anche possibile promuovere altri contesti per la
disseminazione del progetto (principalmente eventi o magari speciali campagne promozionali
online) offrendo informazioni più dettagliate alle quali è possibile accedere facilmente in un
secondo momento per redigere il report sulla disseminazione.
Vi invitiamo a consultare anche le guide introduttive sui blog rese disponibili da due progetti LLP:
aPLaNet http://www.aplanet-project.eu/Resources.htm e
TACCLE http://www.taccle.eu/
2.2 Siti di social networking
14
I siti di social networking (acronimo inglese SNS) non costituiscono una categoria di social media
così omogenea come i blog. Tuttavia presentano elementi simili e sono senza dubbio uno degli
strumenti più comunemente usati del social web. Il termine “social network”, spesso usato per
riferirsi all’intera famiglia di applicazioni di social media, deriva dal valore che il networking ha
acquisito, dovuto alla popolarità dei SNS.
Facebook
Tool più noti
Vi invitiamo a
guardare il nostro
tutorial
http://www.
web2llp.eu/
tutorials per avere
degli esempi di
progetti LLP e di
configurazione/
personalizzazione
di SNS.
LinkedIn
Ning
Principali funzionalità
Creazione di un network di utenti che vengono coinvolti in
conversazioni
Possibilità di trarre vantaggio dai network dei vari membri,
per espandere il campo di azione del proprio progetto
Il network per eccellenza, Facebook è senza dubbio il sito SNS più conosciuto. Si tratta di una
scelta inevitabile se consideriamo l’elevato numero di utenti iscritti al sito e la semplicità con la
quale è possibile entrare direttamente in contatto con loro. Nel corso degli anni il sito ha investito
molto su un look grafico e sono aumentate le funzionalità per la promozione dei marchi e la
collaborazione a livello di gruppo. Gli utenti possono creare una pagina o un gruppo su Facebook,
sia che desiderino concentrarsi sull’aggiornamento di notizie destinate a grandi numeri di utenti
sia che siano interessati a un’interazione più mirata e collaborativa con un dato gruppo.
Lo spazio su Ning del progetto aPLaNet vede la presenza di quasi 800 membri e viene usato per far
incontrare tutor - che sanno come usare i SNS - con gli insegnanti che desiderano apprendere. Questo
tool di social networking si è quindi dimostrato efficace nel potenziare l’interazione e la collaborazione
collega-esperto.
Joel JOSEPHSON
7
http://www.rec-all.info/
Immagine 1:
Community su Ning
del progetto REC:all
Ning è molto usato anche per la creazione di gruppi. Questa piattaforma online consente di
creare il proprio “social website”, personalizzando l’interfaccia e la serie di funzionalità disponibili
come foto, video, forum e blog, oltre all’integrazione con Facebook, Twitter, Google e altri social
network. Di seguito riportiamo l’esempio di una community di Ning per il progetto LLP “REC:all”7
LinkedIn è un SNS costituito da professionisti che desiderano espandere la propria rete professionale.
Questa non è, tuttavia, la sua unica funzione. I gruppi su LinkedIn sono usati anche per i progetti LLP
che traggono vantaggio dalle potenzialità della rete di questo tool per stimolare la partecipazione alle
discussioni di gruppo. In tal modo è possibile mettere in collegamento tra loro i vari membri e avviare
discussioni su argomenti specifici.
Quando è partito il progetto MEDEA2020, non avevamo inizialmente previsto l’uso specifico dei social
media quanto piuttosto la creazione di una nostra community online. Tuttavia nei primi 6 mesi abbiamo
dovuto rivedere completamente la nostra strategia per l’adozione dei tool collegati ai social media e oggi
abbiamo delle community attive su Facebook e LinkedIn, utilizziamo Twitter e YouTube.
Sally REYNOLDS
In generale i siti di social networking possono essere il mezzo per stimolare la discussione di gruppo e
l’interazione con il gruppo target e i soggetti interessati, oltre che tra i membri del team di progetto.
Essendo i tool più usati online, i siti di social networking sono il luogo migliore in cui rafforzare la
propria rete, condividere notizie e risultati di progetto oppure, come succede nella maggior parte
dei casi, altro materiale e altre informazioni interessanti su progetti simili, eventi collegati, politiche
applicabili e tendenze. Sono il luogo giusto anche per promuovere eventi e ricevere un feedback
realistico sul numero di persone interessate a partecipare.
Abbiamo creato una pagina su Facebook (EU2111) per avviare un’interazione con il gruppo target.
Dopo poco tempo le persone hanno iniziato a condividere link e idee sul progetto. Durante il primo mese
gli utenti hanno condiviso la pagina con i propri contatti e questi ultimi hanno fatto lo stesso; il risultato
è stato che la pagina è stata vista da migliaia di persone in poche settimane.
Erica DELUCCHI
Ecco un suggerimento pratico: se usate un network conosciuto, vi muoverete in un ambiente nel quale
i vostri destinatari si sentono già a proprio agio. Le persone non dovranno accedere a tool con i quali
non hanno confidenza.
Inoltre, se tra i vostri destinatari vi sono degli insegnanti, potete creare una pagina o un gruppo di
discussione su Facebook, condividere risorse interessanti (non necessariamente tutte vostre, è una
buona idea condividere anche risorse esterne), porre domande per sapere ad esempio cosa pensino gli
insegnanti su un dato argomento, far loro sapere dove possono reperire altro materiale, siti web, ecc.
Esempi di pagine Facebook:
http://www.facebook.com/aplanetproject
http://www.facebook.com/european.schoolnet
Esempio di gruppo su Facebook:
http://www.facebook.com/groups/medialearning
Se il vostro gruppo di Ning diventa conosciuto e assume dimensioni importanti, potete prendere in
considerazione la possibilità di creare dei sottogruppi per determinati argomenti.
Se il lavoro di moderazione richiede troppo tempo, potete nominare dei fedeli e volenterosi
co-amministratori, che premierete riconoscendone il contributo.
Vi invitiamo a consultare anche le guide introduttive su Facebook e Ning del progetto LLP aPLaNet
http://www.aplanet-project.eu/Resources_Teacher_Guides.htm (sezione Guide per gli insegnanti).
15
2.3 Microblogging (Twitter)
Ogni social media ha i suoi sostenitori e Twitter piace senza dubbio a chi riesce a produrre brevi
messaggi, di un massimo di 140 caratteri. Le comunicazioni su Twitter, brevi e rapide, possono
essere molto accattivanti per alcuni e frustranti per altri. In ogni caso Twitter ha le sue regole
di interazione, con le “mention” [@] (che collegano ad altri utenti in tweet), i “retweet” [RT]
(condivisione di un tweet) e gli hashtag [#] (keyword o parole chiave).
16
Tool più noti
Vi invitiamo a
guardare il nostro
tutorial
http://www.
web2llp.eu/
tutorials per avere
degli esempi di
progetti LLP e di
configurazione/
personalizzazione
di Twitter.
Twitter
Messaggi rapidi e brevi di max 140 caratteri.
Principali funzionalità
Può essere utilizzato anche come canale di comunicazione
durante una conferenza o un workshop (backchannelling).
Per quanto concerne l’uso degli hashtag, Twitter è molto usato oggi anche per creare i
cosiddetti backchannel8 durante le conferenze. Quando i partecipanti aggiungono un hashtag
di un evento ai loro tweet (#SID2013 per esempio corrisponde al Safer Internet Day of the
European Commission), chiunque può fare una ricerca su Twitter per rivedere tutti i tweet del
backchannel collegati all’evento. Il backchannelling è utilizzato anche nelle conferenze LLP con
ottimi risultati, come dimostrano le seguenti esperienze.9
Usiamo gli eventi per catturare l’attenzione delle persone esterne al gruppo dei partecipanti e alle
discussioni sui feed su questioni che consideriamo importanti. Twitter è molto utile per diffondere
informazioni e notizie grazie all’uso di specifici hashtag (keyword o parole chiave) che i partecipanti
possono usare prima, durante e dopo l’evento. Lo utilizziamo sempre più frequentemente persino in
seminari o tavole rotonde tramite il wall di Twitter.
Christel VACELET
Penso che vi siano state discussioni molto interessanti su LinkedIn e Facebook in merito ai media e
all’istruzione. I social media hanno dato alle persone l’opportunità di condividere il loro progetto e chiedere
consigli. Soprattutto dopo la Media & Learning Conference del 2011, sono nate alcune discussioni che
sono poi andate avanti per vari giorni su Twitter.
Eleonora PANTÒ
http://en.wikipedia.
org/wiki/Backchannel
8
http://www.
educause.edu/library/
resources/7-thingsyou-should-knowabout-backchannelcommunication
9
Una differenza rispetto al blog, oltre alla lunghezza del post, è che la vita dei tweet in termini di
ricercabilità è piuttosto breve: i tweet possono essere ricercati per una settimana dopo la loro
pubblicazione; non scompaiono, rimangono nel profilo e nei tool di monitoraggio con accesso
all’API di Twitter, ma se si usa lo strumento di ricerca di Twitter una settimana dopo l’evento, ad
esempio, non si troveranno tutti i tweet con l’hashtag dell’evento, bensì solo quelli con sono stati
ritweettati in un secondo momento.
Occorre imparare a comunicare utilizzando frasi molto brevi e accattivanti per catturare
l’attenzione degli utenti. Per consentire ad altri utenti di retweettare (inoltrare) il tweet e
aggiungere il proprio punto di vista, è utile scrivere frasi contenenti un numero anche inferiore ai
140 caratteri.
Vi invitiamo a consultare anche le guide introduttive su Twitter rese disponibili da due progetti LLP:
aPLaNet http://www.aplanet-project.eu/Resources_Teacher_Guides.htm (sezione Guide per gli insegnanti) e
TACCLE http://www.taccle.eu/
2.4 Tool di media sharing (condivisione di contenuti multimediali)
Video sharing: YouTube e Vimeo
Tool più noti per la condivisione di video
YouTube
Vimeo
Tool più noti per la condivisione di immagini
Principali funzionalità
Flickr
17
Picasa
Elaborazione, condivisione e aggiunta di commenti a video/immagini
Dopo il caricamento e l’archiviazione di materiale multimediale si passa alla condivisione di questi
contenuti, il cosiddetto media sharing: accedendo a questa categoria di tool, gli utenti traggono
vantaggio dal networking per raggiungere un maggior numero di utenti dato che le risorse
condivise possono essere facilmente ridistribuite attraverso la propria rete di contatti. Quindi,
come accade in tutte le categorie di social media, il valore della condivisione dei contenuti è dato
dall’effetto “rete” attuato da questi tool. I tool di video sharing consentono ai proprietari delle
informazioni di configurare i livelli di accessibilità alle risorse rendendo i contenuti accessibili
solo agli amici, all’intera community, scaricabili o meno. Caricare un video su un cosiddetto video
repository, quindi, non lo rende automaticamente disponibile per il download da parte di qualsiasi
utente. YouTube offre agli utenti un semplice tool di editing video che rende questa procedura
molto più semplice. Una funzionalità importante di questi tool è la possibilità di integrare i video sul
proprio sito web.
Media sharing: video.
Vi invitiamo
a guardare
il nostro
tutorial
http://www.
web2llp.eu/
tutorials per
avere degli
esempi di
progetti LLP
e attività
correlate
di media
sharing.
È possibile aggiungere sul proprio sito sia i propri video pubblicati su YouTube che quelli di terzi
(a condizione di rispettare la licenza originaria e citare l’autore). Se siete stati intervistati durante
una conferenza o la vostra presentazione è stata registrata, potrete aggiungere qui il video
pubblico nella sezione relativa alla vostra presentazione. Ciò darà visibilità a chi carica il video e
diversificherà la tipologia di contenuti pubblicati sul sito web o sul blog del progetto. È possibile
personalizzare il riproduttore video integrato nel sito web. Con Vimeo, ad esempio, è possibile
aggiungere il proprio logo al video che si decide di pubblicare, eliminando quello di Vimeo.
Lullabies of Europe http://www.lullabies-of-europe.org/ è un progetto conclusosi nel 2008. Il progetto ha visto la
registrazione di 35 ninne nanne in 7 lingue diverse. Io mi sono occupato della realizzazione dei video di 7 ninne nanne,
che ho poi pubblicato su YouTube. I video sono stati visti oltre 12 milioni di volte. 4 anni dopo la conclusione del
progetto, continuano a portare da 100 a 200 visualizzazioni del sito web del progetto al giorno.
Joel JOSEPHSON
Condivisione di immagini: Flickr e Picasa
I tool per la condivisione di immagini seguono un approccio simile. Google Picasa è un desktop
software gratuito per l’elaborazione di immagini collegato a Picasa Web Album, il tool che consente
di condividere in modo facile foto e immagini su Internet.
Infine, vale la pena citare Flickr che oltre a gallerie di immagini amatoriali ospita collezioni di
fotografi professionisti.
Sia che si tratti di immagini amatoriali che di foto di professionisti, gli utenti dovranno fare attenzione al
copyright e alla concessione in licenza del materiale pubblicato. La condivisione di immagini è attualmente
collegata in modo diretto all’uso di dispositivi cellulari: i network che funzionano direttamente tramite cellulare,
come Instagram o l’ancora poco conosciuto EyeEm, stanno rapidamente guadagnando popolarità.
18
Vi invitiamo
a guardare il
nostro
tutorial
http://www.
web2llp.eu/
tutorials per
avere degli
esempi di
progetti
LLP e di
configurazione/
personalizzazione dei
tool di online
curation.
Media sharing: immagini.
Con le foto ispirate a un dato argomento (identità europea, incontri per un dato progetto) è possibile creare un
album online di foto, che poi potrete pubblicare sul vostro sito web in una galleria di immagini. Se ad esempio
organizzate una conferenza o dei corsi, potrete chiedere ai partecipanti di contribuire all’album aggiungendo
le loro foto; questo servirà a rafforzare il senso di “community”. Con Flickr è possibile creare un “Flickr ‘pool”,
ovvero un gruppo collaborativo.
2.5 Tool di online curation (selezione, conservazione e
archiviazione di contenuti digitali)
I tool di online curation sono la risposta ai limiti dei blog (in termini di tipologie di contenuti, aggregazione
di contenuti da varie fonti)? Sta a voi decidere. Qualsiasi sia il vostro punto di vista, i tool di online curation
sono spazi personalizzati sul web, o meglio, dashboard in cui gli utenti possono recuperare, riassemblare e
pubblicare contenuti in modo facile e intuitivo. Con un tool di online curation gli utenti possono:
Creare il proprio sito tematico o su un argomento specifico in stile rivista.
Aggiungere in modo semplicissimo vari tipi di contenuti (video, post di blog, integrare feed RSS, pagine su
wiki) da varie fonti oppure condividere link.
Con Scoop.it ad esempio, gli utenti possono scrivere brevi post sui propri “scoop” (notizie, informazioni) e
condividerli direttamente dall’applicazione su Twitter, Facebook e altri social media.
Integrare i flussi di informazioni provenienti da altri SNS (Facebook, Twitter).
http://www.
educause.
edu/library/
resources/7things-youshould-knowabout-socialcontent-curation
10
I tool di online curation possono dimostrarsi utili nei progetti LLP in quanto consentono di raccogliere e
riutilizzare le informazioni in modo creativo; il curatore può infatti commentare le risorse presenti nella propria
collezione, aggiungendo una personale analisi e rielaborazione. Uno dei tool di online curation è Pinterest, un
servizio di content sharing che consente ai membri di “pinnare”, come si dice in gergo, ovvero letteralmente
appendere, mettere in evidenza immagini, video e altri oggetti sulla propria bacheca. L’impatto visivo di
Pinterest è decisamente maggiore rispetto ad altri tool di online curation. Un’utile risorsa a questo proposito
è la breve guida di Educause dal titolo “7 things you should know about social content curation”.10 Si può usare
un curation tool come canale a sé stante per raccogliere e condividere informazioni interessanti (esterne e di
progetto), oppure lo si può usare in sottofondo per ottenere dati da condividere su altri canali: il proprio sito
web, una newsletter o il proprio gruppo su Facebook/LinkedIn.
2.6 Creazione di slide repository (archivi online per le
presentazioni)
Anche se le presentazioni in PowerPoint possono essere caricate sul sito web di un progetto, renderle visibili
in uno slide repository condiviso offre alcuni vantaggi specifici. Gli slide repository sono spazi in cui le persone
non solo condividono i propri contenuti, ma possono anche scaricare e commentare le presentazioni altrui,
aggiungere tag e apprezzamenti contribuendo a creare il clima partecipativo che spesso caratterizza i social
media. Potrete ovviamente aggiungere le presentazioni anche al sito web del progetto affinché i visitatori non
debbano scaricarle per prenderne visione.
Se organizzate un convegno, un corso o un evento, potrete creare una gallery sul vostro sito in cui condividere le
presentazioni affinché le persone interessate possano usufruirne anche al termine del progetto.
Ecco un esempio: http://www.virtualschoolsandcolleges.info/presentation/bednet-online-school-education-children-and-youngsters-medical-needs-els-janssens
SlideShare è la community più grande del mondo per la condivisione di presentazioni. Oltre alle presentazioni,
SlideShare consente la condivisione di documenti, PDF e video oltre all’organizzazione di webinar. Un vantaggio
importante offerto dalla possibilità di caricare una presentazione in uno slide repository è che vi sono più
possibilità di raggiungere un pubblico più vasto in quanto i contenuti si diffondono in modo virale attraverso
i blog e i social network come LinkedIn, Facebook e Twitter.
Tool più noti
19
SlideShare
Possibilità di pubblicare presentazioni in PowerPoint del vostro progetto
Principali funzionalità
Potrete entrare in contatto con colleghi ed esperti
Le presentazioni potranno essere integrate anche nel vostro sito web
Vi invitiamo a consultare anche le guide introduttive su SlideShare rese disponibili da due progetti LLP:
aPLaNet http://www.aplanet-project.eu/Resources.htm e
TACCLE http://www.taccle.eu/
3. Gestire il tempo in modo efficace
Sovraccarico di informazioni, poco tempo a disposizione, molte fonti da cui raccogliere dati, rapida circolazione
delle informazioni attraverso i social network: queste sono tutte le problematiche che i team coinvolti nei progetti
LLP si trovano ad affrontare indipendentemente dal contesto in cui lavorano.
Tuttavia occorre:
Tenere traccia dei flussi di informazioni preferiti tra tutti quelli disponibili.
Agire in modo efficace senza dedicare a questa attività un tempo eccessivo.
Secondo la nostra analisi delle necessità (citata nella Premessa), il problema più comune che i team dei progetti
LLP si trovano a dover affrontare è quello della gestione del tempo. I project manager evidenziano che il problema
assume maggiore importanza quando si tratta di gestire il tempo di un intero team in contesti temporali limitati
(i progetti durano al massimo tre anni). Di seguito forniamo alcuni consigli su come coordinare le attività in cui
il lavoro sui social media sia pianificato in modo efficace senza richiedere l’investimento di eccessive risorse
temporali. Grazie ai social media editor, un team di utenti può tenere traccia dei risultati delle proprie interazioni
e creare una dashboard che lavori in modo efficace con i social stream che preferisce.
3.1 Fare di più con meno: monitorare tutte le applicazioni collegate ai
social media da un’unica piattaforma
Se il vostro team di progetto decide di usare più di un social media per la propria strategia di disseminazione,
sarà necessario un lavoro di coordinamento per organizzare i flussi di dati in quanto vengono spesso coinvolte più
fonti di informazioni. In questa sezione illustriamo in che modo ciò può essere fatto senza un eccessivo dispendio
di tempo. Per “flussi di dati” intendiamo anche i contributi ricevuti (ad es. da altri progetti LLP, da soggetti
interessati, esperti del campo, canali informativi).
Tool più noti
Tweetdeck
Hootsuite
Gestione di vari flussi di informazioni da un’unica piattaforma
20
Principali funzionalità
Possibilità di programmare gli aggiornamenti in anticipo
Potrete tenere traccia della vostra presenza sui social media
Prima di configurare un’unica piattaforma che vi consenta di integrare e monitorare tutti i social
media che avete deciso di utilizzare, ricordate che non è consigliabile comunicare uno stesso
tipo di informazione attraverso tutti i vostri canali di comunicazione come strategia
standard.
Ciascuna categoria di social media (si faccia riferimento alla Sezione 2) consente attività di
comunicazione diverse che è necessario adattare per rendere il messaggio adeguato al tool con il
quale si intende raggiungere i destinatari. La presente sezione ha lo scopo di aiutarvi a integrare e
monitorare tutte le vostre applicazioni sui social media in un unico editor; ciò che dovrete fare sarà
poi adattare le informazioni al canale di social networking che avete deciso di utilizzare.
Vi invitiamo a
guardare il nostro
tutorial
http://www.
web2llp.eu/
tutorials per
avere degli
esempi di
progetti LLP e di
configurazione/
personalizzazione
dei social media
editor.
I social media editor sono delle dashboard che consentono di tenere traccia di tutti i flussi
di informazioni in entrata e in uscita, in altre parole tutte le fonti di informazioni utilizzate per
interagire con i destinatari, sia per inviare informazioni sia per essere informati su notizie, tendenze
e attività. Tuttavia la distinzione tra i due tipi di flussi non è assolutamente definita per via della
natura della comunicazione rapida, che serve da ponte tra questi.
Cosa è possibile fare con un social media editor?
Pubblicare aggiornamenti informativi su più social media
Programmare gli aggiornamenti: definire i tempi della comunicazione in differita, come con una
sveglia!
Scoprire chi si rivolge a voi sui social media
Hootsuite e Tweetdeck sono i social media editor più usati per monitorare l’attività dei tool
di social networking, soprattutto se si usano più social media (ad es. Facebook e Twitter) o più
account su una stessa applicazione social media (due account Twitter, uno personale e uno dedicato
a un progetto LLP). Inoltre Hootsuite consente a più utenti di essere collegati alla dashboard
rendendo l’attività di disseminazione, almeno tecnicamente, un impegno più collaborativo.
Entrambi:
Consentono di creare colonne con contenuti specifici che possono essere di particolare interesse
per voi. Ad esempio, per monitorare un account Twitter, alcune delle colonne più usate per
filtrare i dati riguardano retweet, mention, nuovi follower, hashtag (parole chiave).
Consentono la configurazione di notifiche e-mail in caso di particolari attività (nuovi follower,
retweet, “mi piace”, ecc.).
Consentono la programmazione degli aggiornamenti: questa importantissima funzionalità vi
consente di dedicare del tempo alle attività sui social media senza richiedere la vostra presenza
costante per l’intera giornata. La programmazione degli aggiornamenti vi aiuta a distribuire le
informazioni su più ore affinché, anche se dedicate una quantità limitata di tempo al progetto, i
messaggi non vengano inviati in un’unica soluzione ma siano suddivisi nel corso della giornata.
Se l’ora del giorno in cui il messaggio raggiunge gran parte dei vostri destinatari è per voi
importante, il prossimo punto può risultare di vostro interesse.
SocialBro è un altro tool che consente di identificare il momento migliore in cui comunicare
con il vostro gruppo target. Basato su algoritmi che tengono traccia dell’impatto delle vostre
informazioni, SocialBro vi aiuta a identificare l’ora e il giorno ottimali in cui pubblicare i contenuti.
21
Immagine 2:
Dashoboard
di SocialBro
per il progetto
LLP “Language
learning and
social media”
Infine è importante sapere che non tutti i tool di monitoraggio sono in grado di analizzare tutti
i social media. Ad esempio, SocialBro analizza solo la community di Twitter mentre potrete
monitorare i vostri canali su Twitter, Facebook, Google+ e Linkedin tramite Hootsuite e Tweetdeck.
Data la rapida evoluzione dei tool di monitoraggio dei social media, le informazioni fornite in questa
sede hanno carattere puramente indicativo in quanto, ad esempio, alcuni tool di monitoraggio
attualmente offrono funzionalità non disponibili in passato mentre altri non sono più attivi, ecc.
Utilizzo le statistiche dei social media editor per selezionare l’ora e il giorno in cui pubblicare un messaggio e ottenere
così il massimo impatto sul gruppo target.
Joel JOSEPHSON
Nel nostro progetto usiamo molto Tweetdeck perché consente di creare colonne per filtrare i dati provenienti da fonti
diverse. È possibile creare una colonna per filtrare l’attività di un piccolo numero di follower (su un dato argomento
per esempio) senza perdere di vista la loro attività nel flusso di dati (abbiamo circa 2000 follower su Twitter).
Con Tweetdeck è anche possibile creare colonne aggiuntive per monitorare un particolare hashtag (durante una
conferenza) o un’attività su più social media. Può sembrare complicato, ma alla fine della giornata scoprirete che è un
meccanismo che consente di risparmiare molto tempo.
Katerina ZOUROU
4. Integrare e far crescere i network
22
Configurare e tenere in vita un’applicazione collegata ai social media è il primo passo per dare al
progetto visibilità in questo settore. Se avete in mente di configurare più applicazioni collegate ai
social media, sarà necessario creare dei “ponti” tra queste per dare vita all’effetto “rete” citato in
precedenza (Sezione 1) e coinvolgere così il gruppo target attraverso le varie piattaforme utilizzate.
Ecco qualche semplice suggerimento per ampliare la vostra rete:
Ricordate di mostrare nella home page del vostro progetto i social media che utilizzate
attraverso icone e link.
Rendete visibile la vostra presenza sui social media sin dalla prima visita sul sito!
Citate i social media di cui fate uso nelle vostre attività di disseminazione tradizionali
(documenti cartacei). Non separate il lavoro fatto in formato digitale da quello su carta.
Create “ponti” tra i social media che utilizzate: indicate i vostri canali attraverso gli altri
social media (ad esempio, se avete Facebook (FB) e Twitter, citate FB sul vostro canale Twitter e
viceversa).
LinkedIn consente di integrare nel profilo i vostri tweet. Questo vi consentirà di avere un quadro più
completo della vostra presenza sui social media nei vari tool. Analogamente LinkedIn consente di
postare (o pubblicare) i tweet su Twitter. LinkedIn consente inoltre l’integrazione di feed RSS in un
gruppo LinkedIn, e questo risulta particolarmente utile.
11
Per altri suggerimenti, visitare la pagina
http://community.paper.
li/2012/08/30/how-toautomatically-syndicate-your-blog-posts/
12
http://help.typepad.
com/display-blog-postson-website.html
Aggiungere un feed RSS al proprio sito web è un’operazione facile che consente di mantenere
aggiornati gli utenti sulle novità legate al progetto. IFTTT (If This Then That) consente di collegare
varie app e servizi attraverso le cosiddette “ricette”, che funzionano tramite trigger e azioni che
avrete personalmente impostato. Ad esempio, se qualcuno vi “tagga” su Facebook (= trigger),
ricevete una notifica e-mail e la foto viene aggiunta sul vostro account Flickr.11
4.1 Creare collegamenti tra i tool di comunicazione digitale
Ecco qualche idea pratica per creare collegamenti tra il vostro sito web e il vostro blog, oltre a
diversi SNS:
Pagina web-blog: il modo più semplice per collegare siti web e blog è inserendo link reciproci in
entrambi.
Uno dentro l’altro: è inoltre possibile mostrare contenuti recenti di un sito (sito web o blog)
direttamente all’interno dell’altro.
Feed RSS “Really Simple Syndication”: questa soluzione dà buoni risultati se inserite un feed RSS
del vostro blog nel vostro sito web dato che solitamente quest’ultimo viene aggiornato più
spesso. In tal modo a ogni aggiornamento del blog, viene pubblicato e visualizzato un feed
sul vostro sito web. Potete anche visualizzare i feed di altri siti o blog qualora riteniate che siano
fortemente collegati ai vostri contenuti. Qui troverete alcune linee guida.12
23
Come aggiungere i feed RSS dal vostro sito web al vostro blog su Wordpress
Effettuate il login al vostro blog su Wordpress.
Andate in “Dashboard” e poi su “Appearance”, quindi fate clic sulla scheda “Widget”.
Potete trascinare il plugin del widget chiamato “RSS” nell’area widget della barra laterale del blog.
Potete aggiungere più feed nello stesso modo, come i feed di Twitter o di tool di social bookmarking (Diigo ad esempio).
La maggior parte dei temi dei blog hanno un’ubicazione per i widget e funzionalità fisse, ma è sempre possibile aggiungerne altre (ad esempio facendo clic su “plugins > add new”).
Alcuni plugin di Facebook
Esiste un’ampia varietà di plugin pronti per l’uso. Ecco qualche esempio di plugin sviluppati da Facebook:
Pulsante “Mi piace”: con un clic, i visitatori possono condividere le pagine del vostro sito sul loro
profilo Facebook.
Pulsante “Invia”: i visitatori possono facilmente inviare i vostri contenuti ai loro contatti.
Casella “Mi piace”: i visitatori possono esprimere apprezzamento per la vostra pagina Facebook (selezionando “Mi piace”) e visualizzarne il flusso direttamente dal vostro sito web.
Barra “Raccomandazione”: i visitatori possono esprimere apprezzamento per i contenuti (selezionando “Mi piace”), ricevere raccomandazioni e condividere ciò che stanno leggendo con i propri contatti.
Plugin “Commenti”: i visitatori possono commentare qualsiasi contenuto presente sul vostro sito.
Plugin “Facepile”: visualizza le foto di profilo di Facebook dei visitatori che hanno espresso apprezzamento per la vostra pagina (selezionando “Mi piace”) o che si sono iscritti al vostro sito. Potete aggiungere anche un badge della pagina Facebook al vostro sito web/blog.
Come aggiungere i social plugin di Facebook al vostro blog su Wordpress
Effettuate il login al vostro blog su Wordpress.
Andate in “Dashboard”.
Nella barra laterale di sinistra potrete far clic sulla scheda “Plugins” e poi nella sotto-scheda “Add new”.
Nella casella di ricerca potrete immettere le parole chiave “Facebook Social Plugins”.
Selezionate l’opzione “Facebook Social Plugins” e fate clic sul pulsante di installazione.
Fate clic sulla scheda “Activate plugin” dopo aver ricevuto il messaggio “Successfully installed”.
Andate su “Settings” per configurare i tool. Trovate “Facebook plugins” nella colonna che si apre.
A questo punto nella barra laterale del vostro blog i visitatori potranno iscriversi per seguirvi su Facebook.
Potrete aggiungere altri plugin per far collegare i vostri visitatori a Twitter, LinkedIn, Pinterest, Picasa, ecc.
4.2 Strumenti terzi
24
Un altro approccio alla creazione di collegamenti tra sito web, blog e SNS prevede l’uso di strumenti
terzi come “AddThis 3.0”13. In tal modo potrete ottenere pulsanti di condivisione di tipologie diverse
come Twitter Tweet, Twitter Follow, Google +1, LinkedIn, Facebook Like, Facebook Send e molti
altri. I widget di social bookmarking consentono a qualsiasi visitatore di effettuare il bookmarking
di un sito (aggiunta di un segnalibro) e condividerlo facilmente con oltre 330 servizi tra i più noti.
4.3 Altri modi per creare collegamenti tra i diversi social media
http://www.addthis.
com/
Oltre al sito web e al blog, potrete massimizzare il traffico delle altre “social page” di cui disponete
come LinkedIn: potrete collegare LinkedIn a Twitter, blog e SlideShare. Ad esempio:
Pagina “Resources” di
Twitter: https://Twitter.
com/about/resources/
buttons#tweet
Blog/sito web con LinkedIn: potete creare un badge di LinkedIn per il vostro blog:
13
14
Effettuate il login e fate clic sulla scheda “Profile”, quindi sul sotto-pulsante “Edit”.
Selezionate uno dei pulsanti disponibili (“View my profile” su LinkedIn ecc.).
Quindi copiate e incollate il codice sul vostro sito web o blog (comprende un link al vostro profilo
pubblico di LinkedIn).
Il pulsante LinkedIn è ora visualizzato sul vostro blog o sito web.
Immagine 3:
Il pulsante “LinkedIn Profile”
per il vostro blog.
Blog con LinkedIn: potete aggiungere anche un pulsante LinkedIn “Share this” al vostro blog. Vi
sono moltissimi plugin e add-on tra cui scegliere che consentono di sincronizzare i post del vostro
blog affinché vengano visualizzati sul vostro profilo LinkedIn.
Immagine 4:
Il pulsante “Share on
LinkedIn” per il vostro
blog.
Twitter con sito web/blog: potete integrare il
vostro feed di Twitter nel sito web o nel blog; questo
è completamente personalizzabile. È infatti possibile
cambiare colore, dimensioni e preferenze oltre al
numero di tweet che desiderare visualizzare e potrete
verificare la presenza di nuovi risultati. Effettuate il
login alla vostra pagina di profilo di Twitter e fate
clic sulla scheda “Resources” visualizzata in basso
a sinistra della pagina di Twitter. Nella pagina
“Resources”14 potete scegliere il pulsante che preferite,
quindi copiare e incollare il codice ottenuto nell’HTML
del vostro sito o blog.
Immagine 5: Feed di Twitter.
5. Tool per il monitoraggio dei social media
Questa sezione mira a supportare i progetti LLP nella misurazione dell’impatto della loro presenza
sui social media e a darne evidenza in report ufficiali.
Infatti il lavoro di monitoraggio è necessario per rendersi conto dell’attività collegata a un progetto
attraverso i vari tool di social networking e per essere in grado di documentarla all’interno di
report (report di avanzamento e report finali) che ogni progetto LLP deve presentare. Nella sezione
Disseminazione di entrambi i report è possibile inserire una spiegazione dell’attività di un progetto
collegata ai social media allo scopo di fornire un quadro concreto delle attività di disseminazione
che vedono l’impiego delle tecnologie digitali.
25
La prossima sezione illustra la procedura di base per la comprensione dei valori delle metriche e le
modalità di lavoro con le metriche. Tra i vari tool di monitoraggio dei social media abbiamo scelto
tre dei più utilizzati: LinkedIn, Facebook e Klout.
Avete bisogno di esempi concreti e di supporto
per configurare e personalizzare un tool di
social monitoring per il vostro progetto?
Guardate il nostro tutorial in formato video
http://www.web2llp.eu/tutorials
5.1 Procedura di base per misurare l’impatto del progetto sui
social media
La misurazione del vostro “impatto digitale” è fondamentale per una disseminazione efficace dei
risultati di progetto. Esistono numerosi tool di web analytics che possono aiutarvi a tenere traccia
delle statistiche associate al sito del progetto, oltre a vari metodi per analizzare i risultati.
La procedura di base da seguire per misurare l’impatto digitale del progetto è la seguente:
a. Avete definito i vostri obiettivi in termini di metriche?
Prima di scegliere come desiderate misurare l’impatto digitale del vostro progetto è necessario:
Identificare e selezionare i dati che desiderate esaminare.
Metterli in ordine di priorità.
Per ciascun dato specificare quali “misure” osservabili o indicatori suggeriranno che state
ottenendo l’impatto desiderato.
Quindi potete identificare quali dati sono necessari per dimostrare il raggiungimento dei
risultati attesi.
Personalmente consiglio di non cercare di esagerare in termini di aspettative e risultati nella fase di pianificazione. È
sempre preferibile produrre statistiche migliori delle aspettative in fase di report (rispetto al piano iniziale) che dover
spiegare perché gli ambiziosi risultati non sono stati raggiunti.
Ildikó MÁZÁR
b. Quali sono i dati di base da analizzare?
26
Le necessità del vostro progetto possono andare dal semplice monitoraggio del traffico ad analisi
complesse dell’attività di gruppi di utenti specifici e molto altro. Ciascun tool tiene traccia di una
diversa azione svolta in rete. Tuttavia, vi sono alcune metriche e dati di base di cui tenere conto
nella selezione dei tool di web analytics o dei metodi di misurazione. Occorre infatti:
Effettuare una misurazione accurata del numero di persone che utilizza il vostro sito, blog, ecc.
Le metriche che tengono conto di questi fattori sono: numero di risultati, visite, visitatori unici e
visualizzazioni di pagine.
Tenere traccia di chi sono i visitatori del sito in termini generali, quali funzionalità e pagine
del sito li interessano maggiormente e quali invece vengono ignorate. Questo può contribuire a
comprendere quali tipi di contenuti portano le persone sul vostro sito.
Se possibile, tenete traccia della provenienza degli utenti che visitano il vostro sito.
c. Cosa occorre fare dopo la raccolta dei dati?
Dopo la raccolta dei dati, occorre innanzitutto organizzare le informazioni per categorie come punti
di forza, aspetti che richiedono un intervento, suggerimenti, ecc. Quindi è necessario rianalizzare
quanto già fatto, rispondendo alle seguenti domande:
Quanto sono lontano dall’obiettivo iniziale?
Devo cambiare la mia tattica? Quali modifiche devo apportare?
Secondo le mie stime, quando raggiungerò l’obiettivo prefissato?
5.2 Scelta degli strumenti di monitoraggio adeguati
Nella prossima sezione saranno presentati tre tra i tool più usati: LinkedIn, Facebook e Klout.
Li abbiamo scelti per la loro stabilità (molti tool gratuiti scadono o diventano a pagamento se si
richiedono funzionalità avanzate per utenti che ne fanno un uso professionale e aziendale) e la loro
semplicità: se un progetto LLP decide di aprire un account su Facebook o LinkedIn, non esistono
tool di monitoraggio dei social media migliori di quelli integrati nello stesso Facebook o LinkedIn.
In tal modo è possibile affidarsi a un unico tool per le normali attività collegate ai social media e
per il loro monitoraggio. Per quanto riguarda Twitter, non esiste un tool di monitoraggio interno ma
ve ne sono vari disponibili online; TweetReach, ad esempio, è utile per avere un’idea dei movimenti
dei vostri tweet.
Klout è un tool pensato per tenere traccia della presenza sui social media in varie applicazioni.
Vi sono altri indicatori, come PeerIndex, ma in questa sede ci concentreremo su Klout dato che
attualmente è il più usato e apprezzato; molte dashboard (come Hootsuite) lo utilizzano come
indicatore aggiuntivo per l’identificazione dei contatti.
5.3 LinkedIn
LinkedIn è il maggiore network professionale del mondo, utilizzato principalmente da singoli utenti
come uno spazio per creare la propria rete di contatti lavorativi e promuovere prodotti, servizi, ecc.
In che modo un progetto LLP può fare uso di LinkedIn?
Create un profilo LinkedIn del vostro progetto.
Create un gruppo LinkedIn per costituire una community per il vostro progetto e invitate gli
utenti che sembrano avere interessi professionali comuni a unirsi a questa.
Promuovete i contenuti del vostro blog o sito web sul vostro profilo e nel vostro gruppo.
Unitevi su LinkedIn ad altri gruppi che si concentrano su interessi professionali comuni per
promuovere il vostro progetto anche presso di loro.
Quali sono le metriche principali e come è possibile monitorarle?
LinkedIn consente di analizzare varie metriche come le visualizzazioni di pagina, i follower, le
keyword principali, il traffico, ecc. Le metriche più importanti sono di due tipologie:
Misurazioni quantitative (numeri).
Misurazioni qualitative (misurano la qualità del vostro lavoro).
Potete effettuare misurazioni quantitative e/o qualitative in base ai vostri obiettivi in termini di
metriche, ma sappiate che entrambe sono fondamentali per il successo su LinkedIn!
27
Misurazioni quantitative
1. Numero totale di collegamenti
28
Questo è riportato a destra nella finestra superiore della pagina di profilo. Un elenco dettagliato dei
collegamenti è disponibile sotto la scheda “Contacts”. I collegamenti sono suddivisi in 3 livelli.
Immagine 6:
Numero totale di collegamenti sul profilo LinkedIn.
2. Nuovi collegamenti
Facendo clic sulla scheda “Contacts” è possibile entrare nella pagina “Connections”; qui, sulla
barra di sinistra è presente la voce “Recent Activity” contenente informazioni sul numero di nuovi
collegamenti (“New Connections”) e di collegamenti a nuovi collegamenti (“Connections With New
Connections”).
Immagine 7: Scheda “Contacts” su LinkedIn.
3. Aziende/settori di attività
Facendo clic sulla scheda “Contacts” e poi sulla sottoscheda “Connections”, nella colonna di sinistra
saranno visualizzate le voci “Companies” e “Industries”. Questi dati sono importanti se si desidera
conoscere quali persone sono direttamente collegate al vostro lavoro (ad es. enti, università,
organismi, ecc.).
4. Posizione geografica
Sempre sotto la scheda “Connections”, nella colonna di sinistra, troviamo “Locations”. Qui sarà
possibile verificare la posizione geografica dei vostri contatti (paese e numero).
29
5. Visualizzazioni del profilo LinkedIn e risultati delle ricerche su LinkedIn
30
Nella homepage, sotto “WHO’S VIEWED YOUR PROFILE?” (Chi ha visto il tuo profilo?), è possibile conoscere il numero di
persone che hanno visto il vostro profilo ultimamente e il numero di volte che il vostro profilo è apparso in una ricerca negli
ultimi 15 giorni. Facendo clic sul primo è possibile accedere ai dettagli: LinkedIn identifica questi visitatori con nome, titolo
e/o settore di attività, ma dovrete effettuare un upgrade del vostro profilo se desiderate avere un elenco completo di chi lo
ha visualizzato.
Immagine 8: “Who’s viewed your profile” sulla homepage di LinkedIn.
6. Tendenze
Facendo clic su “who’s viewed your profile?” potrete accedere alla sezione “Trends”, un diagramma statistico che riporta
il numero totale di visualizzazioni del vostro profilo negli ultimi 90 giorni (la scheda “Views” è predefinita); facendo clic su
“Appearances” nella scheda “Search” il diagramma mostrerà il numero di volte in cui il vostro profilo è comparso in una
ricerca negli ultimi 90 giorni.
Immagine 9: Diagramma “Trends” nella scheda “Profile” di LinkedIn.
Misurazioni qualitative
1. Attività Inbox
Potrete configurarla in modo da ricevere tutti i messaggi LinkedIn nella vostra casella di posta
elettronica. Alcune persone saranno veramente interessate a contattarvi e a definire un rapporto
professionale con voi. Potranno chiedervi di collaborare, vi inviteranno a unirvi al loro gruppo
professionale o a partecipare a eventi da loro organizzati. Questa è probabilmente una delle
metriche più importanti da misurare dato che avete come obiettivo quello di far crescere la vostra
rete professionale.
2. LinkedIn Signal
LinkedIn Signal è un tool che vi propone le conversazioni, le opinioni e i collegamenti più recenti da
parte di altri professionisti. Secondo LinkedIn, “LinkedIn Signal consente a tutti i professionisti di
mettere ordine nel “rumore” che oggi li circonda”. È gratuito, basta entrare nella scheda “News” e
fare clic sulla sotto-scheda “Signal”.
3. Aggiunta di “mi piace” e commenti agli aggiornamenti
Molte persone non sanno neanche che è possibile monitorare gli aggiornamenti per sapere con
quale frequenza le persone esprimono apprezzamento (aggiungendo “mi piace”) o commenti.
Facendo clic sulla casella “Activity” nella pagina di profilo, è possibile verificare esattamente cosa
avete pubblicato e qual è stata la risposta delle persone. Se non ricevete molte risposte, prendete in
considerazione la possibilità di rivedere i contenuti pubblicati.
4. Crescita e interazione di gruppo
Se desiderate creare una community professionale, vi raccomandiamo caldamente di costituire un
gruppo su LinkedIn. E non dimenticate di avviare discussioni o commentare le discussioni degli altri
membri. Ricordate: la condivisione è fondamentale!
Vi consentirà di creare una community molto forte in cui poter disseminare i risultati del vostro
progetto, ottenendo inoltre un prezioso feedback. Facendo clic sulla scheda “More” e poi su “Group
Statistics” avrete una panoramica e molti dati dettagliati sulla crescita del gruppo e sui suoi
membri.
31
32
Immagine 10: Statistiche di un gruppo di LinkedIn.
5. Raccomandazioni
Le raccomandazioni rappresentano un modo molto efficace per aumentare la vostra credibilità.
È infatti possibile effettuare il cosiddetto “endorsement” di altre persone o riceverne per le
competenze che avete indicato nella pagina di profilo.
6. LinkedIn Maps
LinkedIn Maps (http://inmaps.linkedInlabs.com) organizza la vostra rete professionale affinché
possiate comprendere le relazioni tra voi e i vostri network.
5.4 Facebook Insights
Facebook è senza dubbio uno dei social network più potenti e rappresenta un’ottima opportunità
per disseminare i risultati dei vostri progetti pubblicando post interessanti e incentivando la
discussione. I gruppi e le pagine Facebook possono aiutarvi a raggiungere i membri potenziali
della vostra community. Facebook ha creato un proprio centro di web analytics denominato
Facebook Insights. Vi si può accedere direttamente dal menu principale della pagina Facebook
nella parte alta della pagina:
33
Immagine 11:
Sezione
Insights
della pagina
Facebook.
Questo tool consente di sapere quale post ha generato il massimo numero di commenti o è
stato il più condiviso. È inoltre possibile visualizzare i dati sui vostri “fan”, sulla portata del vostro
lavoro di comunicazione e sulle persone che parlano di voi.
Image 12:
Data
Overview in
the Facebook
Page Insights.
In modo ancora più chiaro, nella parte superiore della sezione “Insights” della pagina Facebook è possibile
visualizzare quattro metriche diverse:
34
1. Total Likes
Numero di persone che ha espresso apprezzamento (aggiungendo “mi piace”) per la vostra pagina
Facebook fino a ieri.
2. Friends of Fan
Numero di amici dei vostri “fan” Facebook, compresi gli amici comuni.
3. People Talking About This
Numero di persone che sono attivamente presenti sulla vostra pagina Facebook.
“Talking About This” comprende le seguenti azioni:
Aggiunta di “mi piace” alla vostra pagina
Aggiunta di “mi piace”, di commenti o condivisione degli aggiornamenti della vostra pagina
Aggiunta di “mi piace” o commenti a una notizia sponsorizzata
Risposta a una domanda pubblicata in una pagina
Pubblicazione di un post sulla bacheca di una pagina
Risposta all’invito per un evento organizzato dal proprietario della pagina
Aggiunta di “mention” (o tag) alla vostra pagina
“Taggare” una persona o una pagina in una delle vostre foto
Effettuare “check-in” (se disponete di Facebook Place)
4. Weekly Total Reach
Numero di persone che hanno visualizzato contenuti associati con la vostra pagina e frequenza con la quale
l’hanno visualizzata nel corso dell’ultima settimana.
Dopo queste quattro metriche è riportato un grafico con le cifre settimanali riferite a “People Talking about
this” e “Weekly Total Reach” per l’ultimo mese. È inoltre possibile visualizzare il numero di post per ogni
giorno in cui avete pubblicato contenuti sulla vostra pagina.
Sotto il grafico è riportato uno schema contenente gli ultimi aggiornamenti effettuati sulla vostra pagina
tra cui:
a) “Date”: quando avete pubblicato contenuti sulla vostra pagina.
b) “Reach”: numero di persone che hanno visualizzato l’aggiornamento o il numero di volte in cui
l’aggiornamento è stato visualizzato. Questo dato comprende “fan” e non “fan”.
c) “Engaged Users”: numero di persone che hanno fatto clic su qualsiasi punto del vostro post.
d) “Talking about this”: numero di persone che hanno prodotto un nuovo post facendo riferimento al vostro.
e) “Virality”: numero di persone che hanno visto una notizia sulla vostra pagina e ne hanno parlato.
Durante il lavoro di misurazione dell’impatto dei social media, è importante fare
attenzione alla “portata virale” della vostra pagina Facebook. Anche se avete
migliaia di amici, questo non significa niente se nessuno legge i vostri post, nessun
parla di loro o nessuno ne fa menzione con i propri contatti. Neanche molti “mi
piace” sulla vostra pagina forniscono una visione veritiera di quante persone sono
attivamente coinvolte nella vostra pagina o nel vostro gruppo.
5.5 Klout
Klout aiuta a misurare l’impatto della vostra presenza sui social media. Offre un riepilogo
giornaliero dell’influenza sui social media della vostra organizzazione o dei membri del vostro team
con una scala che valuta il grado di impatto e la portata su Twitter (metriche come i retweet, il
numero di follower, i membri, le “mention” uniche), Facebook e LinkedIn.
35
In generale ricordate che Klout misura le “reazioni”. Ad esempio, quante persone influenzate, in che
misura lo fate e quanta influenza hanno queste. Un punteggio Klout elevato è indicativo del livello
di influenza che esercitate sulle altre persone. Klout vi dà un’idea della portata del vostro lavoro di
comunicazione e di quanto siete coinvolti nel nostro network e viceversa.
Che tipo di metriche offre Klout?
Punteggio Klout: è basato sull’effettiva portata e sul reale coinvolgimento dei vostri follower e
del vostro network allo stesso tempo.
Tipo di influenza: se desiderate sapere che tipo di “influencer” siete e che tipo di “influencer”
sono i vostri cinque principali “influencer”, date uno sguardo alla colonna di sinistra della
vostra pagina di profilo. In tal modo potrete mettere il vostro punteggio in prospettiva e
verificare periodicamente come si modifica e cosa questo significa.
Analisi dei contenuti: se desiderate tenere traccia dei contenuti più importanti sui vostri
network, potete visualizzare i cinque argomenti di maggiore influenza. In altre parole, potrete
verificare quali temi vi influenzano e su quali avete influenza per scoprire in quale misura
trasmettete il vostro messaggio attraverso la rete di contatti. Klout vi informa inoltre su quali
tweet o altri messaggi stanno ricevendo maggiore attenzione e clic.
Analisi del punteggio Klout: Klout divide il vostro punteggio in “True Reach”, “Amplification”
e “Network” per farvi comprendere come è stato calcolato e in quali ambiti siete influenti.
“Amplification” illustra la probabilità che i vostri tweet generino dei retweet e conversazioni
mentre “Network” segnala il grado di funzionamento della vostra rete rispetto alle vostre
esigenze e gli ambiti di miglioramento.
Klout può essere usato in combinazione con altri tool (come HootSuite e Twitalyzer15)
per avere un quadro più chiaro dei vostri network.
15
http://hootsuite.com/
http://twitalyzer.com/
6. La parola agli esperti
36
Nella versione digitale di questo documento, l’icona del video
rimanda all’archivio contenente
le nostre interviste video corredate da una descrizione del progetto di ciascun intervistato e dei
canali social media impiegati, oltre ad altro materiale visivo.
I vari progetti LLP citati dagli esperti sono indicati accanto ai loro nomi.
Graham ATTWELL
G8WAY http://www.g8way-eu.net
Eleonora PANTÒ
MEDEA2020 http://www.medea2020.eu/
project
Erica DELUCCHI
EUROPA 2111 http://www.europa2111.net
Sally REYNOLDS
REC:all http://www.rec-all.info
MEDEA2020 http://www.medea2020.eu/
project
Simon HEID
[email protected] http://www.teachus.eu
Alessia ROGAI
eScouts http://www.escouts.eu
Armin HOTTMANN
Viducate http://www.viducate.net
Christel VACELET
iTEC http://itec.eun.org
Joel JOSEPHSON
aPLaNet http://www.aplanet-project.eu
Lullabies of Europe http://www.lullabiesof-europe.org
Karel VAN ISACKER
ViPi http://www.vipi-project.eu
ATLEC http://www.atlec-project.eu
Ildikó MÁZÁR
eLene2learn http://www.elene2learn.eu
Shona WHYTE
iTILT http://www.itilt.eu
Wendy NEWMAN
REAL http://www.real-association.eu
Katerina ZOUROU
Language learning and social
media: 6 key dialogues http://www.
elearningeuropa.info/languagelearning
Petra NEWRLY
SVEA http://www.svea-project.eu
7. Tool di social media citati nel manuale
AddThis 3.0 Social Plugins
Blogger
http://www.addthis.com/
http://www.blogger.com
EyeEm
http://www.eyeem.com/
Facebook
Flickr
https://www.facebook.com
http://www.flickr.com
Google Reader
www.google.it/reader
Hootsuite
http://hootsuite.com
Instagram
http://instagram.com/
Klout
http://klout.com
LinkedIn
https://www.linkedin.com
Netvibes
http://www.netvibes.com
Ning
http://www.ning.com
Paper.li
http://paper.li
PeerIndex
Picasa
http://www.peerindex.com/
http://picasa.google.com
Pinterest
http://pinterest.com
Scoop.it
http://www.scoop.it
Slideshare
Storify
http://www.slideshare.net
http://storify.com/
StumbleUpon
Tweetdeck
http://www.tweetdeck.com
Tweetreach
Twitalyzer
Twitter
Vimeo
http://tweetreach.com/
http://twitalyzer.com
https://twitter.com
http://vimeo.com
Wordpress
YouTube
https://www.stumbleupon.com
http://wordpress.com
http://www.youtube.com
37
8. Risorse
Ultima data di consultazione: 8 gennaio 2013.
38
Per accedere all’intero archivio di risorse vi invitiamo a visitare diigo,
il nostro spazio pubblico di social bookmarking:
http://groups.diigo.com/group/web2llp
L’elenco seguente ha carattere indicativo.
Sezione 1. Pianificare la presenza sui social media
DIVA project: Good Practice for Dissemination and Valorization of Educational Projects
http://www.diva-project.eu/
European Commission. Dissemination and exploitation of results.
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/valorisation/index_en.htm
Hengstler, Julia. 2011. Education for a Digital World. Chapter Managing Your Digital Footprint.
http://www.viu.ca/education/faculty_publications/hengstler/EducationforDigitalWorld2.0_1_jh89.pdf
The spitfire strategies smart chart 3.0
http://www.smartchart.org/
Foley, Melissa. 2012. To create a metrics program, first identify your goals. Blog: Social Brite.
http://www.socialbrite.org/2012/02/14/to-create-a-metrics-program-first-identify-your-goals/
Safko, Lon. 2010. The Social Media Bible. Tactics, Tools, and Strategies for Business Success. 2a edizione.
New Jersey: John Wiley & Sons.
Social media strategy handbook (by the Marketing Savant Group)
http://www.marketingsavant.com/docs/ebooks/Social%20Media%20Strategy%20Workbook.pdf
Survival kit: managing multilateral projects in the Lifelong Learning Programme
http://www.european-project-management.eu/
Sezione 2. Social media più noti
Risorse del progetto aPLaNet (Autonomous Personal Learning Networks for Language Teachers).
Guide gratuite “passo a passo” su come configurare e utilizzare una grande varietà di tool di social
networking.
http://www.aplanet-project.eu/Resources.htm
Cann, Alan, et al., 2011. Social media: A guide for researchers. International Centre for Guidance Studies.
http://www.rin.ac.uk/our-work/communicating-and-disseminating-research/social-media-guide-re
searchers
Informazioni sulle pagine Facebook
http://www.facebook.com/help/pages
Informazioni sui gruppi Facebook
http://www.facebook.com/video/video.php?v=10150292664920484
Informazioni sui gruppi LinkedIn
http://www.youtube.com/watch?v=F5CF1FEm_oA
Tutorial in formato video sui social media, di Common Craft
http://www.commoncraft.com/videolist?qt-cc_video_quicktab=1#qt-cc_video_quicktab
Tutorial in formato video di THATAgency sulle applicazioni dei social media
http://www.youtube.com/playlist?list=PL680AE40F052F8671
Sezione 3. Lavorare con i social editor
Patel Sujan, 2012. 75 Tips to Manage Your Social Media Efforts in 2012. Blog: Quick Sprout.
http://www.quicksprout.com/2012/09/10/75-tips-to-manage-social-media-efforts-in-2012/
Sezione 4. Integrazione di network
Plugin di Facebook su Facebook.com
http://developers.facebook.com/docs/plugins
“Come aggiungere i social plugin di Facebook al proprio sito web o blog su WordPress”. Video su YouTube
di NewMediaWorkshop.tv su
http://www.youtube.com/watch?v=e4_rfAkcE8M
“Linking Blogs and Websites”, 2010. Blog con suggerimenti e consigli.
http://blogger-hints-and-tips.blogspot.gr/2010/02/linking-blogs-and-websites.html
“Linking your Blog to the Social Networks”, 2011. Blog con suggerimenti e consigli.
http://blogger-hints-and-tips.blogspot.gr/2010/04/linking-your-blog-to-social-networks.html
“Putting a Facebook “like”, “send” or “share” button on your blog”. Blog con suggerimenti e consigli.
http://blogger-hints-and-tips.blogspot.gr/2010/03/putting-facebook-share-this-badge-on.html
Rohde Michael, 2010. “How To Add Social Networking Buttons To Your Site”. Blog di goodies su HTML.
http://www.htmlgoodies.com/beyond/webmaster/how-to-add-social-networking-buttons-on-your-site.
html
Sawyer Peter, 2011. 35 “Social Media Plugins To Increase Traffic on WordPress”. wptuts+ blog.
http://wp.tutsplus.com/articles/35-social-media-plugins-to-help-increase-your-traffic/
Wilding Robin, 2010. “Social Plugins: What are Social Plugins and How Can They Improve Your Web Site?”,
blog di analisi sulla social technology.
http://www.socialtechnologyreview.com/articles/social-plugins-what-are-social-plugins-and-how-canthey-improve-your-web-site
Plugin di WordPress su WordPress.org
http://codex.wordpress.org/Plugins
Risorse sui plugin di WordPress su WordPress.org
http://codex.wordpress.org/Plugin_Resources
39
Sezione 5. Tool di monitoraggio dei social media
Haydon, John, 2011. “How to use the new Facebook Insights”.
Blog di SocialBrite.
http://www.socialbrite.org/2011/10/26/how-to-use-the-new-facebookinsights/
Lasica JD, 2011. “20 free, awesome social media monitoring tools”.
Blog di SocialBrite.
http://www.socialbrite.org/2011/01/11/guide-to-free-social-mediamonitoring-tools/
manuali
Lasica, JD, 2010. “14 free tools to measure your social influence”.
Blog di SocialBrite.
http://www.socialbrite.org/2010/12/16/12-free-tools-to-measureyour-social-influence/
Osmond Charlie, 2012. “Social media Analytics. The Small Business Guide to
Metrics and Tools”. Blog sul social success.
http://www.salesforce.com/uk/socialsuccess/social-media-how-toguides/social-media-analytics-guide-metrics-tools.jsp
Rydne, Anna, 2012. “You’re not Judged by Klout Score. Your Digital
Presence”. Blog di Communicate your Skills.
http://communicateskills.com/2012/08/15/judged-by-klout-score/
Sharma, Ritu, 2012. “3 analytics tools to gauge your social audience”.
Blog di SocialBrite.
http://www.socialbrite.org/2012/11/01/analytics-tools-to-gauge-yoursocial-audience/
Von Rosen, Viveka, 2012. “12 Most important metrics you should monitor on
Linkedin”. Blog di 12most.com.
http://12most.com/2012/03/23/12-important-metrics-monitor-linkedin/
“Web Analytics Tools”. Blog di SEObook.com.
http://tools.seobook.com/analytics-tools/
Avete trovato utile questo manuale?
Avete provato alcuni dei suggerimenti
per realizzare i vostri progetti?
2+
Altri due manuali per i
project manager e i soggetti
coinvolti in progetti LLP
sono disponibili sul nostro
sito web:
#1
Migliorare le
strategie web dei
progetti LLP
#3
Strumenti di
autovalutazione
I manuali Web2LLP
sono disponibili all’indirizzo:
Raccontatecelo:
[email protected]
www.web2llp.eu/handbooks
Il presente lavoro è ceduto in licenza tramite assegnazione da parte di Creative Commons - Destinato
a uso non commerciale - Licenza ShareAlike 3.0 Unported.