Il messaggio di My Special Car - Federazione Italiana Tuning Sportivo
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Il messaggio di My Special Car - Federazione Italiana Tuning Sportivo
IL GIORNALE DELLA DOMENICA il Giornale Domenica 28 marzo 2010 37 pagine a cura di Pierluigi Bonora L’INTERVISTA ∫ ANDREA CASTRONOVO (BMW) ✤ Contagiri «Pronto per la missione all’Est» Gm a Shanghai reinventa l’auto Vediamo come Da maggio il numero uno della filiale italiana guiderà il gruppo di Monaco nei sette principali mercati dell’Europa Centrale e Orientale. Al suo posto Christian Kremer, attuale capo in Russia C Pierluigi Bonora «Mi attende un incarico di grande responsabilità che affronto dopo aver avuto la possibilità di guidare un mercato importante e consolidato come quelloitaliano.Nell’Europadell’Estci sonoareein viadi sviluppo, mercati ancora lontani rispetto alla situazione italiana e con una complessità gestionale diversa». Andrea Castronovo, dal giugno 2007 al vertice di Bmw Italia dopo aver lavorato, sempreconruolidiresponsabilità, alla Ferrari, sta preparando le valigie. Ad attenderlo, dal prossimo maggio, sarà la carica di presidente di Bmw Group Central Eastern Europe. Il suo posto, nella sede di San Donato Milanese, verrà preso da un tedesco: l’attuale numero uno di Bmw Russia, Christian Kremer, 43 anni. In tre anni, Castronovo haportato la filiale italiana dapprima al conseguimento del record storico di vetture vendute in un solo anno (101.659 unità nel 2007) e, successivamente, in un momento congiunturale complesso sia dal punto di vista economico che di mercato, a consolidarelaposizionenelsegmentopremiumdiBmwediMini. La divisione Motorrad in Italia, inoltre, ha rafforzato la leadership di primo mercato d’esportazione al mondo. Di quanti mercati dovrà occuparsi? «Sette,Russiaesclusa.Necitoalcuni:Polonia,Ungheria,Repubblica Ceca e Slovacchia». Tutti Paesi dove i costruttori hanno investito in impianti produttivi. «È vero. Molti produttori stanno spostando verso Est la propria capacità produttiva». I progetti? «È presto per parlarne. Eredito una struttura già esistente. Il 50%deivolumichecommercializziamo in questi Paesi è costituita dai modelli X5, X6 e Serie 7. Dunque, un mix molto ricco chetestimoniailposizionamento alto del marchio». “ Andrea Castronovo mentre consegna una X6 al tecnico dell’Inter, Josè Mourinho Eredità In quelle aree vendiamo tante X5, X6 e Serie 7 La sfida Mantenere il posizionamento e crescere come penetrazione Scelta Radici italiane e una lunga esperienza all’estero Testimone Il collega dovrà gestire un mercato complesso Quale sarà la sfida da vincere, allora? «Quella di mantenere questo posizionamento e di crescere come penetrazione». Il gruppo intende anche crescere, in questi Paesi, a livello produttivo? «Domanda da girare ai colleghi della produzione. Di certo è che il gruppo ha cicli di produzione in varie parti del mondo. Esiste unafabbricanuovaaLipsiarealizzata da un grande architetto, come Zaha Hadid». Perché la scelta è caduta su un italiano? «Sono di radici italiane, un italianochehaall’attivounpercorso importante all’estero, prima con lo studio e poi a livello professionale. Ho gestito per altri marchiPaesicomeOlanda,Belgio, Lussemburgo, Spagna, Francia, Portogallo, Svizzera e poi Italia. Ora, con l’Europa Centralee Orientale,si completailpercorsodiunafiguraitaliana, ma con un profilo incentrato profondamente in Europa». Un altro riconoscimento, inoltre, alle capacità del manager italiano in generale. Noleggio Dopo 35 anni Catania «chiude» in Europcar da ceo Dall’1 aprile Philippe Guillemot sarà il nuovo amministratore delegato di Europcar. Subentra a Salvatore Catania, che lascia il suo ruolo operativo dopo 35 anni nell’azienda. Catania sarà consigliere speciale del nuovo ceo per garantire una transizione graduale e continuerà aesserestrettamentecoinvoltonelle attività del gruppo. «Ringrazio Salvatore Catania per il suo contributo determinante al successo di Europcar, diventata leader di mercato in Europa proprio sotto la sua gestione», ha commentato Gilbert Saada, presidente del gruppo Europcar e membro del comitato esecutivo di Eurazeo. Nel 2006 Catania era risultato vincitore del «Travel Award» come personaggio dell’anno nel settore dell’autonoleggio. «Mi piace leggere la nomina in questo modo». Lascia l’Italia nel momento in cui il mercato sta per incontrare una nuova crisi. «Le difficoltà non sono finite. Al mio successore spetterà un compitoimportante:completare il traghettamento della nostra rete di distribuzione fuori da questo periodo, nonché gettare le basi per una nuova importante crescita». Soffrono, in Italia, anche le flotte aziendali, settore che per Bmw rappresenta un importante business. «Speriamo sempre che il governi si occupi concretamente della fiscalità che grava sull’autoaziendale.Piùingenerale,però,sonopreoccupatoperilcrollo degli ordini e per i 15mila posti a rischio nel settore». http://blog.ilgiornale.it/bonora Oggi gran finale alla Fiera di Rimini Piero Evangelisti Rimini Si chiudeoggi a Riminil’ottava edizione di My Special Car Show, la «tre giorni» dedicata al tuning, all’elaborazione dell’automobile, all’audioentertainmentestremo,ilsalone dove, anche quest’anno, nulla è di serie. È la fiera dei privati e non delle case,dichil’automobilelaviveconautentica passione nonostante i mille vincoli che nel nostro Paese condizionano l’omologazione di una vettura elaborata, un diritto negato nonostante la sicurezza - tema centraledelconvegnoinauguraledivenerdìscorsoorganizzatodelCentroStudi Promotor Gl events Italia - stia a cuore alla stragrande maggioranza degli operatori del settore che, anche attraverso strutture come la Federazione italiana tuning sportivo, operano per promuovere l’omologazione di vetture perfettamente rispondenti a requisiti di sicurezza identici a quelli delle auto di serie. Ad accogliere i visitatori in Fiera c’è la nuovissima Citroën Ds3, Il messaggio di My Special Car: passione, ambiente e sicurezza un’autentica«antiretrò»,nonostante la sigla carica di storia che porta, che può essere vestita dal suo proprietario scegliendo tra le tante opzioni cromatiche previste per il tetto e il corpo della vettura. Abarth e Renault hanno invece scelto i test drivenelleareeesternedoveivisita- tori possono guidare le Fiat 500 con il marchio dello Scorpione e, con quellodellalosanga,leTwingoGordini (marchio giustamente ripreso daRenaultperricordare unodeipadri della preparazione sportiva) e le Mégane Rs sviluppate dal reparto corse della casa francese. Tra le ela- SCATTANTE Citroën ha portato a Rimini quattro esemplari della nuova Ds3 e la concept Ds3 Racing da 200 cavalli (nella foto), presentata al Salone di Ginevra borazioni «firmate» si fanno notare la Fiat 500 ecologica sviluppata da Magneti Marelli, la Gpl Power da 162 cv, la prova che passione e rispetto per l’ambiente possono andare d’accordo, e l’Audi R8 firmata Rieger, la top car della casa di Ingolstadt ordinata fuoriserie anche VETRINA Regina è la Citroën Ds3 Racing. Tante prove per il pubblico. Carro funebre Mercedes con un mega hi-fi dalgovernatoredellaCalifornia,Arnold Schwarzenegger. Show nello show è anche quest’anno My Special Club, il megaraduno di oltre 1.700 vetture, in rappresentanza di 200 club, che sono affluite in fiera per tuttala giornatadi venerdì e nelleprime oredi sabato,perché prima dellapassione viene il lavoro, prima si timbra il cartellino e poi via, verso Rimini, percorrendo mediamente 285 chilometri. Alettoni, spoiler e portiere che si aprono in tutte le direzioni nascondono spesso la vettura dalla quale il preparatore è partito, anche se i marchicisonotutti,inognisegmentodelmercato,dagliApecardacompetizione alle Lamborghini Diablo, passando per miti come Fiat 127,Citroën2cv,VolkswagenMaggiolino e Mini prima serie. L’elenco delle stravaganze, degli eccessi (soprattutto quelli di centinaia di impianti audio mostruosamente potenti) potrebbe riempire pagine intere, perché a Rimini ogni auto rispecchia la personalità e la fantasia delsingolo.Equandosicredediavere visto tutto, c’è ancora un pezzo pronto a stupire, magari come la vecchia Mercedes in versione carro funebre, con passamaneria cremisi originale, che oggi accoglie una poderosa colonna di diffusori acustici. Luca M. Apollonj Ghetti he la General Motors stia affrontando uno deimomentipiùdifficili della sua storia è noto atutti, maprobabilmentesbaglia di grosso chi l’aveva data perspacciata.Unaprovadiforza l’ha data lo scorso mercoledì a una delle manifestazioni preparatorie della prossima «Esposizione Mondiale 2010 di Shangai» di cui la Saic-Gm, la joint venture cino-americana,èuno degli sponsor principali. A sorpresa ha infatti presentato il progetto che indica un’interessante strada per reinventare l’automobile del 2030. Sulla stessa base tecnica sono stati infatti presentati tre prototipi diversi per allestimentochiamatiEn-V(nellafoto), acronimo che sta a indicare «Electric networked vehicle», frutto di una collaborazione con Segway e di un approfondito e interessante studio sulle esigenze e le opportunità della futura mobilità individuale. Partendoinfattidal Dnadell’attuale automobile, trasmissione meccanica e mossa da un motore a combustione alimentato dal petrolio, controllata meccanicamente e che opera in maniera autonoma, Gmprevedeunaprofondamodifica del Dna per giungere a unmezzo incuituttoèazionato elettricamente con un motore alimentato dall’elettricità e dall’idrogeno, un veicolo controllato e interconnesso in modo elettronico agli altri mezzi,aisegnalistradalieperfinoaipedoni.Unveicolo2posti e due ruote più 2 stabilizzatrici dalle dimensioni incredibilmente ridotte e in grado di girare su se stesso. Occorrono soltanto 436 m2 per parcheggiare 100 En-V contro i 2.612 necessari per ospitarne altrettanteconvenzionali.Il compito dell’industria si farà sempre più difficile per il futuro pensandosoprattuttocheproprio le grandi metropoli in via di sviluppo, che devono ancora conoscere l’esplosione della motorizzazione, sono le più densamentepopolate. Perdare un’idea del problema, a Los Angeles in un ettaro gravitano 22 persone, salgono a 60 a New York, 88 a Parigi e ben 286 a Shangai. La piccola En-V con i suoi 2 motori-ruota che controllano lafrenata,lamarciaelasterzata,èingradodiaffrontareiparcheggi in maniera efficiente, mentre la connettività sarà di grande aiuto alla sicurezza e al superamento della congestione stradale. La propulsione elettrica garantirà, infine, zero emissioni, efficienza ed affidabilità. Tutto ciò, unito a un design gradevole e personale,rappresentailpuntodivista di Gm sul futuro della mobilità urbana individuale. Speriamo solo di vederlo presto anche in Italia, dove neicentristoricidellecittàmedioevali avrebbe un ulteriore motivo di essere apprezzato. Un’ottima occasione sarebbe H2Roma in calendario il prossimo novembre.